La Locanda Al Castello ha ospitato le premiazioni del 37 Campionato ACI Sport FVG - Il Discorso
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La Locanda Al Castello ha ospitato le premiazioni del 37° Campionato ACI Sport FVG Si è rinnovato sabato 27 giugno l’annuale incontro tra gli sportivi dell’automobilismo regionale in occasione delle premiazioni della 37^ edizione del Campionato Aci Sport del Friuli Venezia Giulia tenutesi presso la Locanda al Castello di Cividale del Friuli, purtroppo a numero chiuso per evitare assembramenti a causa e nel rispetto della normativa anti covid.
Il sindaco di Cividale (a sinsitra) Stefano Balloch Ha fatto gli onori di casa, anche nel senso letterale, il Sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch mentre ad applaudire ed introdurre i premiati erano presenti la Presidente degli Automobile Club regionali Cristina Pagliara, il fiduciario regionale Aci Sport Sonia Borghese, il Presidente dell’AC di Pordenone Corrado Della Mattia ed il componente della Commissione FIA Giorgio Croce.
La Presidente degli Automobile Club regionali Cristina Pagliara Il fiduciario regionale Aci Sport Sonia Borghese
Giorgio Croice, componente della Commissione FIA Andrea Chiuch, terzo nella categoria rally, premiato dal Presidente dell’AC di Pordenone Corrado Della Mattia
Il Campionato, unico nel suo genere, è aperto a tutti i licenziati sportivi della regione che acquisiscono punteggio con i risultati ottenuti nelle gare regolarmente iscritte a calendario di una qualsiasi Autorità Sportiva Nazionale riconosciuta dalla Federazione Internazionale dell’Automobile e che nell’anno 2019 ha registrato il numero di ben 141 iscritti tra tutte le specialità dello sport automobilistico. Sono stati premiati i primi 10 classificati nella specialità conduttori rally, in quella dei navigatori auto moderne e storiche e nella velocità; le prime cinque posizioni della specialità velocità/rally per auto storiche; le prime tre posizioni delle categorie femminile, scuderie, under 23 e della specialità regolarità e le prime tre posizioni della classifica assoluta, per un totale di 56 licenziati regionali.
Per la prima volta nella storia del Campionato è stato distribuito un montepremi in denaro tra i vincitori delle categorie Velocità, Conduttori rally e regolarità, auto storiche, under 25 e assoluta, proveniente dal CONI e messo a disposizione dalla Giunta sportiva di ACI che gli interessati hanno particolarmente gradito in questo momento di difficoltà e di emergenza sanitaria. Il navigatore cividalese Denis Piceno, primo assoluto,
premiato da Sonia Borghese Ai vertici della classifica assoluta, data dalla somma di punti fra più specialità, troviamo anche quest’anno il navigatore cividalese Denis Piceno che con 14 gare corse nel 2019 in lungo e in largo per l’Italia e l’Europa, affiancando diversi piloti nel Campionato Europeo Auto storiche e nella Mitropa, ha totalizzato il record di 230 punti, staccando di quasi 60 lunghezze l’altro cividalese Rino Muradore. Muradore, portacolori della Scuderia Red White, ha invece preso punti partecipando a quattro rally della Mitropa Historic Cup in Austria, Croazia e Slovenia e nelle due gare in salita regionali Verzegnis – Sella Chianzutan e Cividale – Castelmonte nella categoria auto storiche. Terzo nella classifica assoluta e primo nella Categoria velocità pista e salita il pilota carnico Andrea Crivellaro, anche lui della Red White, che ha collezionato tre vittorie di classe alle salite del Nevegal, Verzegnis e Cividale precedendo il pistaiolo Federico Borret dell’omonima scuderia triestina e Molinaro Denis con i colori della scuderia ACU Friuli. Rino Muradore (a sinistra), secondo assoluto e Pietro Corredig secondo nella categoria velocità rally
Nella categoria rally si è imposto Cepek Alessandro della Scuderia Gorizia corse partecipando a sei gare in Slovenia e Croazia dove è andato sempre a podio ottenendo tre terzi e tre secondi posti di classe. Secondo il sempreverde Fabrizio Martinis della scuderia pordenonese North East Ideas con quattro gare disputate in Italia, tra cui il rally di Piancavallo ed i rally del Friuli, e terzo l’eclettico Andrea Chiuch della scuderia Forum Julii Historic Club che conquista il podio grazie alla strabiliante vittoria di classe ottenuta al rally del Friuli. Nella classifica velocità rally auto storiche il secondo gradino del podio dietro Muradore è ancora una volta appannaggio dell’inossidabile Pietro Corredig con i colori della scuderia ACU Friuli, grazie ai punti delle gare disputate nel campionato rally europeo FIA in Austria e nei due appuntamenti italiani al rally Alpi orientali e al rally dell’Elba, mentre al terzo posto si insedia il suo collega di scuderia ACU Friuli Andrea Romano con i risultati ottenuti nelle salite di Cividale e di Verzegnis ed al Rally Piancavallo storico. Nella specialità Cross Country rally domina incontrastato il portacolori della scuderia North East Ideas Tomasini Andrea mentre nella Regolarità auto storiche e moderne, troviamo tra i primi tre piloti De Marco Maurizio, Valleri Stefano e Turchet Gianluca mentre tra i navigatori prevale Susanna Serri davanti Turchet Gianluca e Mezzavilla Gianni.
Susanna Serri Tra le dame, conquista ancora una volta la corona d’alloro Sonia Borghese con i punti ottenuti come navigatrice al fianco di Pietro Corredig e di Rino Muradore ed anche al volante nella gara in salita Cividale Castelmonte; a seguire Deana Cont anche lei cimentatasi sia alle note che al volante e la navigatrice Craighero Marika.
Sonia Borghese, prima fra le dame Il dott. Sergio Paroni in rappresentanza della Civibank, sponsor dell’evento. Tra gli under 25 si impone Santellani Alex, della North East Ideas,
con i punti acquisiti nella specialità conduttori rally, secondo Galante Cristiano anche lui pilota rally della stessa scuderia e terza Collini Debora navigatrice auto moderne. Fra le scuderie regionali si è imposta la Red White Ai fini della classifica per le Scuderie regionali, prendendo in considerazione i punteggi acquisiti dai primi quattro piloti di ciascuna Scuderia classificati nelle specialità conduttori rally, velocità, auto storiche velocità e rally, cross country rally, è emersa la cividalese A.s.d. Red White che quest’anno è riuscita scalzare la scuderia ACU Friuli di Udine la quale a sua volta precede la pordenonese North East Ideas. Foto Dario Furlan #darionnen.photographer
Un successo inatteso il 1° AutoRaduno Storico Le Valli del Natisone Si è disputato il 4 luglio scorso il 1° AutoRaduno Storico Le Valli del Natisone, una manifestazione motoristica non agonistica e non competitiva nata con lo scopo di far conoscere le bellezze naturalistiche delle valli del fiume Natisone (in provincia di Udine) abbinata al connubio delle auto “diversamente giovani”. Poche regole di partecipazione e un costo di iscrizione sicuramente non esorbitante, unito alla voglia di ripartenza dopo mesi di vuoto nel panorama automobilistico (ma non solo), hanno decretato il successo di questo evento che ha registrato l’en plein di iscritti lasciando putroppo insoddisfatti altri equipaggi che avrebbero voluto prendere il via. Un risultato inaspettato per gli organizzatori che hanno così visto ripagati i loro sforzi nel realizzare quello che all’inizio era un piccolo sogno diventato poi una splendida realtà.
Foto Claudio Savoia Foto Eli – Plume Sport
Foto Claudio Savoia L’Autofficina Venturini – zona industriale di Azzida (San Pietro al Natisone) – è stata il centro nevralgico della manifestazione ospitando iscrizioni, briefing e convivio finale; nel primo pomeriggio le vetture hanno iniziato a convergere verso l’officina portando l’immaginazione a fare un salto indetro nel tempo, all’orario prestabilito si sono poi dirette, con un breve trasferimento, nel centro dell’abitato di Azzida dove è stato dato il via ad un giro di 75 chilometri che ha portato gli equipaggi ad attraversare strade con paesaggi dal fascino indiscutibile ricalcando anche parecchi tratti delle mitiche prove speciali del Rally Alpi Orientali. I 66 equipaggi partecipanti (60 vetture ultraventennali e 6 Abarth di recente immatricolazione) in uno splendido pomeriggio assolato si sono divertiti destreggiandosi con tabelle di marcia, controlli orari, controlli timbro, ecc.; il riordino, posto a metà percorso lungo le pendici del Monte Matajur, ha permesso una sosta per poter assaporare alcuni assaggi della cucina tipica locale, ripartenza quindi per la seconda parte del percorso attirando la simpatia di quanti a
bordo strada osservavano il passaggio delle variegate vetture tirate a lucido per l’occasione . Alcune immagini del raduno: Foto Eli- Plume Sport
Foto Claudio Savoia Foto Claudio Savoia
Foto Assale Nord Foto Plume Sport
Foto Plume Sport All’arrivo a Azzida i partecipanti hanno trovato ad attenderli un aperitivo (rigorosamente analcolico, come il resto della ristorazione in programma) che ha fatto da preludio alla cena all’aperto prevista all’Autofficina dove si è continuato a parlare di motori, roadbook e controlli orari, citando le sensazioni e le emozioni – a detta dei partecipanti più che positive – vissute durante il giro.
Foto Claudio Sanoia Foto Plume Sport
Foto Plume Sport Foto Claudio Savoia
Foto Plume Sport L’evento, organizzato dal G.S. Azzida con la collaborazione di Furlan_Wrc e Autofficina Venturini e con l’aiuto di alcuni volontari, è stato volutamente impostato senza alcuna velleità agonistica o competitiva ma ha comunque visto al via moltissime vetture interessanti, da una Lancia Flavia Coupe’ T. C. del 1964 ad un paio di Lancia Delta Evoluzione, ma anche una Fiat Topolino del 1953 che nonostante gli abbondantissimi tempi di settore accordati ai partecipanti ha accumulato ben 7 minuti di ritardo al primo C.O. causa l’inesistente potenza del mezzo che arrancava lungo le ripide salite delle valli del Natisone.
Foto Plume Sport In partenza anche 2 Renault 5 Maxi Turbo (1 e 2), De Tomaso Pantera, Lancia Beta Montecarlo, Audi Quattro Sport e molte altre vetture di interesse storico ma quello che va sottolineato della manifestazione è la caparbietà degli organizzatori che nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza Covid-19 sono riusciti a mettere in scena un evento risultato oltremodo soddisfacente per tutti i partecipanti che hanno chiesto a gran voce di poter nuovamente ritornare quanto prima su queste bellissime strade. Dario Furlan La 46^ Alpe del Nevegal
aprirà il Campionato Italiano Velocità Montagna 2020 Dal 7 al 9 agosto prossimi la 46^ Alpe del Nevegal avrà il prestigioso ruolo di gara inaugurale delle salite valide per il Campionato Italiano Velocità Montagna 2020. Per la classica competizione automobilistica, organizzata da Tre Cime Promotor Asd, si tratta di un felice ritorno al passato prossimo, visto che già nel 2018, quando esordì nel calendario della massima serie tricolore delle salite, la corsa bellunese rivestì con grande impegno ed onore il significativo e per certi versi delicato compito di aprire la corsa ai vari titoli C.I.V.M. Ormai da parecchie settimane il sodalizio organizzatore, presieduto da Achille “Brik” Selvestrel, sta lavorando con dedizione ed impegno massimi al fine di definire e pianificare ogni aspetto dell’importante evento che, come è ormai assodato, donerà al territorio tanti benefici di visibilità e promozione.
La particolarità del momento, in conseguenza alla nota emergenza COVID-19, ha reso quest’anno ancora più variegato e puntuale l’impegno richiesto agli organizzatori di un appuntamento di grande tradizione come la 46^ Alpe del Nevegal. Per questo, dopo aver attivato,da tempo,i canali di contatto con i rappresentanti del Governo, degli Enti locali e delle Forze dell’ordine, Tre Cime Promotor Asd, in piena sintonia e con il sostegno di ACI Sport, sta procedendo nelle varie fasi dell’organizzazione della competizione attenendosi ai vari DPCM emessi per il contenimento del contagio e seguendo le linee guida definite con i propri Protocolli da parte della Federazione Sportiva Automobilistica, per conto dell’Automobile club d’Italia. Inoltre, fin da ora rivolge un accorato appello alla popolazione tutta, affinché vengano scrupolosamente rispettate, in occasione dello svolgimento della manifestazione, tutte le misure di prevenzione previste dalle varie Autorità governative, regionali e locali. Anche l’edizione 2020 dell’Alpe del Nevegal si disputerà sul
classico tracciato che, lungo la strada provinciale 31 “del Nevegal”, si snoda per 5500 metri, dal caratteristico rettilineo di Caleipo fino all’Alpe in Fiore, superando un dislivello fra partenza ed arrivo di 526 metri, con una pendenza media del 9,56%. Il record assoluto della salita venne stabilito nel 2015 dal trentino Christian Merli, su Osella FA 30 Evo Pre, con il tempo di 2.29.20,alla media di 132,7 km/h. Dal 1954, anno in cui si disputò la prima edizione, come gara sociale dell’Automobile club Belluno, ad oggi, il tracciato della corsa ha subito molte variazioni e modifiche. Le prime edizioni, quelle dell’epoca “pionieristica”, si disputarono su fondo stradale parzialmente sterrato e con lunghezza variabile fra i 6 e i 7,5 chilometri. Nei primi dodici anni se ne svolsero solo nove edizioni, che videro mettersi in luce piloti del calibro di Ernesto Prinoth, “Noris” Giacomo Moioli, Armando Zampiero, Luigi Malanca (al volante di una monoposto Lotus F3), Herbert Demetz, “Matich” e Edoardo Lualdi Gabardi.Dal 1967 al 1973, quando la competizione venne interrotta e si interruppe l’intervento organizzativo diretto dell’Automobile club Belluno, il traguardo venne portato ai 1320 metri della Faverghera. Sugli oltre 11 chilometri del nuovo tracciato si imposero Lualdi Gabardi con la Ferrari Dino, lo svizzero Peter Schetty con l’Abarth 2000, “Noris” con la Porsche Carrera 10 e “Gianfranco” con l’Abarth 2000. Nel 1973, al momento dell’interruzione, il miglior tempo assoluto era stato realizzato da Carlino Ranzato, della Scuderia Venezia Corse, su Fiat 128 Gruppo 1, in 8.53.0 alla media di 82,401 km/h. Dopo una pausa lunga sedici anni, dal 1989 al 1993, grazie all’impegno del Comitato organizzatore Alpe del Nevegal trascinato da Mario Facca e Giuseppe Ferigo, l’Alpe del Nevegal è tornata a rombare su tracciati di lunghezza compresa fra i 5570 metri della sedicesima edizione, vinta da Romano Casasola, su Osella Pa9, e i 6010 metri della ventesima, con l’inserimento della “curva Bisinella”, quando ad imporsi, per la terza volta, fu il titolato Ezio Baribbi,
su Osella Pa9/90. Dal 1995, con l’avvento diTre Cime Promotor, la corsa ha trovato una sua importante continuità che la ha vista mettere in fila ben 25edizioni, anche con protagonisti di livello internazionale come il compianto tedesco Georg Plasa e gli austriaci Andreas Gabat e Karl Schagerl, primi nel 2014 e 2016. In questi quasi cinque lustri di gare l’Alpe del Nevegal ha celebrato le gesta di autentici campionissimi come Franz Tschager, vincitore nel 1995 e nel 1997, Pasquale Irlando (1996) e Mauro Nesti, che nel 1999, proprio qui, colse l’ultimo assoluto della sua ineguagliabile carriera. Sul traguardo dell’Alpe si sono esaltati anche piloti veloci e titolati come Andrea De Biasi (2002), Roberto Ragazzi (2005), Omar Magliona (2007), David Baldi (2008), Mirco Savoldi (2010), ma più di tutti hanno scritto momenti memorabili due piloti-simbolo della velocità in salita, entrambi capaci di eguagliare il record di successi di Ezio Baribbi con quattro assoluti: il trentino Christian Merli (2004, 2006, 2013 e 2015) e il trevigiano Denny Zardo (2009, 2011, 2012 e 2017). Nel 2018 c’è stato l’atteso inserimento nel calendario del C.I.V.M. con la nuova affermazione del sardo Omar Magliona (Norma M20 FC Zytek). Sempre Magliona (Osella PA 2000)si è aggiudicato anche l’edizione dello scorso anno, pure valida, come quella di quest’anno, per la massima serie tricolore delle salite. media@trecimepromotor.com MICHELE MANCIN: RIPARTENZA CON IL SORRISO PER MANCIN A
MAGIONE L’Individual Races Attack vede il pilota polesano, sulla Ferrari 458 Evo di Gaetani Racing, chiudere terzo di classe GT Cup e quattordicesimo assoluto. Rivà (RO), 30 Giugno 2020 – Il mondo della velocità in salita si è finalmente rimesso in moto, seppur in un contesto del tutto anomalo, come la pista, e senza il calore del proprio pubblico. I segni lasciati dal Coronavirus sono ancora ben presenti ma, nonostante questo, l’Individual Races Attack, andato in scena Domenica scorsa sul circuito di Magione, ha dato buoni riscontri, con una cinquantina di iscritti che si sono dati appuntamento sul tracciato perugino. Una festa che, oltre ad essere stata strozzata dalle prescrizioni sanitarie, è stata funestata dalla scomparsa, per un malore quando si trovava nel paddock, di Pasqualino Amodeo.
“Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di Pasqualino Amodeo” – racconta Mancin – “così come da tutta Gaetani Racing. Un pilota, un collega, che ci ha salutato vivendo sino all’ultimo momento la propria passione, quella per il mondo dei motori. Ciao Pasqualino.” Michele Mancin, presentatosi ai nastri di partenza con la Ferrari 458 Evo di Gaetani Racing, si ritrovava a lottare in una classe ridotta a soli tre partenti ma con due termini di paragone importanti: Roberto Ragazzi e Maurizio Pitorri, entrambi sulle più evolute Ferrari Challenge 488. Ecco quindi che il terzo gradino del podio in classe GT Cup, contornato dal quattordicesimo posto nella classifica generale, sono da considerarsi un risultato più che positivo, in virtù della progressione messa in campo dal pilota di Rivà, al debutto assoluto in quel di Magione. Una prima sessione di prove libere, nella giornata di Sabato per prendere confidenza con il tracciato, veniva seguita dall’unica manche di libere, complice il malore accusato da Amodeo, ed il polesano iniziava a trovare le giuste misure con staccate e traiettorie di percorrenza. In gara 1 Mancin cambiava decisamente ritmo, migliorando il proprio parziale di una decina di secondi, pur restando a debita distanza dal duo di testa. Nella successiva tornata il portacolori della scuderia patavina migliorava ulteriormente, abbassando di due secondi il proprio score, confermando che la strada presa è quella giusta. “Non avevo mai corso in pista con la Ferrari 458 Evo” – sottolinea Mancin – “e non avevo mai visto prima il circuito di Magione. Era tutto nuovo quindi l’obiettivo era quello di togliersi la ruggine con la rossa e cercare di migliorare, con costanza, ma senza rischiare più del dovuto. Siamo scesi qui perchè il desiderio di ripartire era davvero tanto. Il
risultato che abbiamo ottenuto ci appaga perchè siamo consapevoli di non poter competere oggi con nomi del calibro di Ragazzi e Pitorri, sia dal lato tecnico ma soprattutto per la differenza di esperienza di guida. La Ferrari 458 Evo è stata perfetta così come tutto il team, da Luca Gaetani a tutto lo staff di meccanici. L’unico neo riguarda il lato emotivo. Correre senza pubblico, quando siamo abituati a centinaia di appassionati che fanno il tifo per noi, è davvero triste. Diventa tutto più freddo. Anche le premiazioni, con un pilota alla volta che saliva a ritirare la coppa, lasciano molto amaro in bocca. Purtroppo dobbiamo portare pazienza ed affrontare questa situazione. Almeno ci siamo ritrovati, tra piloti ed addetti ai lavori, e questa è stata un’emozione indescrivibile.” Si correrà il 10 e l’11 ottobre il Dolomiti Rally!
DE CECCO -CAMPEIS, secondi assoluti nell’edizione 2019 del Dolomiti Rally (Foto Plume Sport) Voltago (Belluno) – ACI Sport ha ufficializzato la nuova data del Dolomiti Rally. La competizione, organizzata dal Dolomiti Racing Motorsport del presidente Mauro Riva, si disputerà sabato 10 e domenica 11 ottobre prossimi con partenza ed arrivo ad Agordo. Immutata la validità della corsa, seconda ed ultima prova della Coppa Rally 4^ zona, che comprende il Friuli Venezia Giulia e le province venete di Venezia e Belluno. Immutato anche il format della gara, identico a quello della fortunata edizione 2019, che segnò il record di equipaggi iscritti, ben 82. I concorrenti si cimenteranno sui tracciati di tre prove speciali ormai divenute classiche: “Oltach”, “San Tomas” e “Valada”, tutte da affrontare tre volte. Grandissima e gradita novità dell’edizione 2020 sarà lo svolgimento, in abbinata alla quinta edizione del Dolomiti Rally, della prima edizione del Dolomiti Rally storico.
TABARELLI – MARCHIORI Mitsubishi Evo IX (Foto Plume Sport) GHEGIN – PASSERI Renault Clio (Foto Plume Sport) Se il via dell’edizione 2019 rappresentò un momento solenne, non solo dal punto di vista sportivo, dopo le devastazioni causate al territorio Agordino dall’uragano Vaia dell’ottobre 2018, la conferma della disputa del 4° Dolomiti Rally e del 1° Dolomiti Rally storico, dopo la pandemia Covid-19, non è assolutamente meno significativo ed importante. Non lo è per il sodalizio organizzatore di Voltago Agordino, composto da uomini fieri e mai domi; non lo è per il
motorsport in Agordino e per tutto il territorio Agordino che, con la tenacia che contraddistingue i montanari, sta provando a ripartire. Un piccolo miracolo di caparbietà, determinazione e amore per lo sport dei motori che merita di cogliere nel segno. MARTINELLI – CALLIGARO Peugeot 207 Sport (Foto Plume Sport) Quella che è alle porte sarà una estate di duro lavoro per tutti gli uomini del Dolomiti Racing Motorsport, che saranno chiamati a moltiplicare i loro sforzi per proporre una manifestazione di livello in perfetta linea con le precedenti che hanno visto il Dolomiti Rally acquisire popolarità e riscuotere unanimi consensi. Anche quest’anno sarà data agli equipaggi l’opportunità di effettuare lo shakedown, il test pre-gara utile a verificare assetto ed affidabilità dei mezzi che si svolgerà lungo un tratto di strada di 2,650 km, ricavato nel senso di marcia opposto a quello della ps “Oltach”. 5° Dolomiti Rally – Ufficio Stampa (Foto Plume Sport) media@dolomitiracingmotorsport.it
RALLYLEGEND 2020 SI FARA’ E CONFERMA LA DATA DALL’8 ALL’11 OTTOBRE RALLYLEGEND 2020 VUOLE ANDARE IN SCENA E CONFERMA LA DATA DALL’8 ALL’11 OTTOBRE. SARA’ LA EDIZIONE NUMERO DICIOTTO DELLA FESTA DEI RALLY Repubblica di San Marino. La decisione, non facile e al termine di una lunga riflessione, è stata presa: la edizione numero diciotto di Rallylegend si farà ed è stata confermata la data dall’8 all’11 ottobre prossimi, collocazione ormai tradizionale della “festa internazionale dei rally”. Un evento di cui, quest’anno più di sempre, tanti appassionati, campioni e piloti sentono quasi il bisogno.
La presenza di Klausner assicura sempre molto spettacolo a Rallylegend “E’ vero – confermano Vito Piarulli e Paolo Valli, gli “inventori” di Rallylegend – da mesi siamo piacevolmente subissati da richieste e amichevoli incitamenti a mettere in scena Rallylegend. Ancora di più in questi ultimi, pesanti mesi di pandemia. Abbiamo valutato a lungo il da farsi, alla luce delle tante restrizioni e degli obblighi che comporta organizzare un evento internazionale come Rallylegend, in ossequio alle disposizioni governative in tema di contenimento e gestione della emergenza epidemiologica da Covid-19. Tutto questo, soprattutto, in attesa di normative e regole più definite per lo svolgimento delle corse su strada. Risolutivo, per decidere di tentare l’impresa, è stato anche l’appoggio che il Governo della Repubblica di San Marino e i nostri sponsor ci hanno rinnovato per l’occasione”.
Il funambolo americano Ken Block tornerà a Rallylegend anche nel 2020 Allo studio, attualmente, il format e i contenuti di Rallylegend 2020, che gli Organizzatori vorrebbero mantenere, quanto più
possibile, fedeli a quelli consueti, senza rinunciare agli eventi, agli incontri e le celebrazioni all’interno di Rallylegend Village, ridisegnato sulle normative antivirus. Paolo Diana con la sua 131, il popolo di Rallylegend è tutto per lui La presenza del pubblico, proveniente da tutta Europa ed oltre, vero cardine di Rallylegend, sarà anch’essa disciplinata e regolamentata in base all’evolversi della situazione e delle disposizioni emanate dal Governo Sammarinese. 18° RALLYLEGEND 2020 : I CONTATTI Rallylegend Segreteria: cell. (+39) 339.5478180 tel. (+378) 0549.909053 Sito Web : www.rallylegend.com e-mail: info@rallylegend.com e-mail: info@fams.sm Social Area:
Facebook: https://www.facebook.com/officialrallylegend/?ref=hl Twitter: https://twitter.com/rallylegend Instagram: https://www.instagram.com/rallylegendofficial/ YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCnFn4qD2nYj-lNsbcxEyl2A Foto #darionnenphotographer (Dario Furlan) MOTORING CLUB: il Prealpi Master Show andrà in scena il 12-13 dicembre 2020 22° Prealpi Master Show Nota stampa: il Prealpi Master Show in programma per il 12-13 dicembre 2020
Tempestini – Palitta Il Motoring Club tiene a rimarcare come la 22^ edizione del Prealpi Master Show sia tuttora in programma per il 12 e 13 dicembre 2020: continuerà ad avere la sua base a Sernaglia della Battaglia (TV) e sarà valido per il Raceday Rally Terra. La sottolineatura si rende necessaria per dare risposta alle molte richieste in questo senso arrivate da sportivi e addetti ai lavori che privatamente hanno domandato rassicurazioni sulla data in cui la gara si sarebbe svolta. Una serie di telefonate e messaggi che dimostrano una volta di più quanto negli scorsi 21 anni il Prealpi Master Show sia entrato nei cuori degli appassionati, non solo triveneti.
Bettega- Cargnelutti Bresolin – Ometto, secondi nel 2019 Da mesi il direttivo del Motoring Club è al lavoro per
garantire la disputa della competizione nella data fissata ormai l’anno scorso e per questo ha ipotizzato diversi scenari. La formula definitiva sarà comunicata più avanti, quando le condizioni saranno per tutti meno incerte: il lavoro dell’organizzazione non può prescindere dall’emergenza pandemica tutt’ora in corso. Al di là di questo aspetto, tutte le energie del Motoring Club sono rivolte a consentire alla gara di essere corsa nel weekend del 12 e 13 dicembre 2020. Mauro Trentin
Alberto Battistolli Sernaglia della Battaglia (TV), 3 giugno 2020 Foto: #darionnenphotographer (Dario Furlan) Rally FVG & Alpi Orientali Historic: arrivederci al 2021! Annullata l’edizione 2020 del Rally del Friuli Venezia Giulia-Alpi Orientali Historic. Appuntamento nel 2021
Lucio Da Znache – Daniele De Luis, vincitori del 24° Alpi Orientali Historic Valutata l’evoluzione dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid 19 e le non facili condizioni per la ripresa degli eventi sportivi, la Scuderia Friuli ACU ha ritenuto di non poter far svolgere la manifestazione nell’anno in corso. L’appuntamento sarà riproposto nel 2021 con le stesse validità.
Crugnola – Ometto UDINE, 01 giugno 2020 – La Scuderia Friuli ACU comunica che ha deciso di rinviare di un anno la disputa della 56esima edizione del Rally del Friuli Venezia-25° Rally Alpi Orientali Historic prevista per il 29 e 30 agosto, la quale quest’anno avrebbe dovuto ospitare i protagonisti del Campionato Italiano WRC oltre a quelli del “tricolore” per vetture storiche della Mitropa Rally Cup e della Central European Zone.
L’imprevedibile situazione venutasi a creare a seguito della pandemia da Covid-19 oltre ad aver cambiato radicalmente lo scenario nazionale e la vita quotidiana degli italiani ha ovviamente modificato anche tutto l’apparato sportivo e la situazione avrebbe evidentemente ridimensionato la competizione in molte delle sue caratteristiche. L’organizzazione ha cercato sino all’ultimo di provare ad accendere i motori della sfida, ma purtroppo la realtà di molte e insormontabili difficoltà sorte, da quelle di carattere tecnico a quelle legate anche alle prerogative sanitarie imposte a tutela della salute, ha deciso che l’evento non sarà dunque organizzato quest’anno e nel contempo è stata avanzata formale richiesta alla Direzione dello Sport Automobilistico ACI Sport per l’inserimento a calendario nel 2021, con il mantenimento delle validità. Simone Campedelli “E’ stata una decisione sofferta, quella di non far svolgere il rally, come accaduto anche per la nostra cronoscalata di Verzegnis – commenta Giorgio Croce, il patron
dell’organizzazione – ma purtroppo l’attuale situazione dovuta alla pandemia è ancora molto difficile da interpretare rendendo particolarmente complessa la rivisitazione della gara in molte delle sue sfaccettature. In questi mesi di pandemia siamo stati in continuo contatto con le amministrazioni locali ed anche con i partner vagliando varie soluzioni e devo dire che abbiamo avuto la più ampia disponibilità. Una decisione, la nostra, pensata e ripensata, rimandata più volte tanta era la voglia di rimettere in strada la gara anche con le limitazioni previste, indispensabili sicuramente, scaturite dal lavoro di ACI Sport che si è adoperata per ripristinare gare e calendario dei Rally e delle altre specialità motoristiche in questo difficile momento. Nello stesso tempo ci pare ineccepibile la nostra decisione. Il nostro appassionato lavoro che dura da moltissimi anni coinvolge un vasto territorio che da sempre ci accoglie a braccia aperte, che ci vuole bene e che lo dimostra al passaggio dei piloti e durante la settimana delle ricognizioni, anche i piloti hanno gradito la durezza della nostra gara, vedasi il numero sempre notevole degli iscritti, le speciali impegnative che mettono a dura prova la loro abilità e poi la storia che l’Alpi Orientali si porta dietro da più di mezzo secolo, la presenza del connubio con le auto storiche a sottolineare questo” trait d’union “ con un prestigioso passato non possono esser ignorate. Non ce la siamo sentita allestire una manifestazione con tre prove speciali e con si e no ottanta chilometri cronometrati, senza una vera partenza e soprattutto senza un arrivo nel centro storico di Udine tra una folla festante ed appassionata. La nostra gara è anche tutto questo, il veicolo turistico che genera verrebbe sicuramente svilito dalla situazione della pandemia, il pubblico, grande protagonista non potrebbe assieparsi sui curvoni del Trivio o della Bocchetta Sant’Antonio, perchè è anche per loro che noi lavoriamo per fornire uno spettacolo di livello atteso per un intero anno. Non potevamo fornire un qualche cosa di monco che forse non
sarebbe stato capito, meglio rimandare il tutto al prossimo anno che, vista la saggia decisione dell’ACI Sport, ci manterrà le due validità di Campionato Italiano e quelle internazionale di FIA Cez e di Mitropa Rally Cup. Questo anno sabbatico ci permetterà di studiare meglio il tutto, lo svolgersi della gara, eleminare qualche errorino del passato e fornire ancora ai nostri affezionati sponsor un veicolo promozionale e di comunicazione di elevato livello ed al nostro territorio un evento degno di portare il nome del Friuli Venezia Giulia alla ribalta internazionale, frutto del lavoro di un gruppo di appassionati volontari che oltre alla passione per l’automobilismo sportivo vuole valorizzare la splendida terra in cui vivono. Lucky – Pons La Scuderia Friuli ACU esprime ampia soddisfazione con la
Federazione per il notevole, importante lavoro svolto al fine di creare un protocollo sanitario per la ripresa delle attività motoristiche, ringrazia anche le Istituzioni del territorio, i partner e gli sponsor che hanno comunque sostenuto il progetto 2020 della gara rimanendo sempre al fianco dell’organizzazione e ringrazia anche i tanti concorrenti che avevano espresso la volontà di prendervi parte. A tutti si dà appuntamento al 2021! Copyright © 2020 Scuderia Friuli ACU, All rights reserved. Verzegnis-Sella Chianzutan, arrivederci al 2021 Il protocollo sanitario stilato da Aci Sport prevede lo svolgimento delle gare a porte chiuse: “La cronoscalata non è tale senza i tifosi” – è la motivazione dell’organizzatore, l’Asd E4Run
La gara, già rinviata a data da destinarsi, avrebbe dovuto svolgersi dal 29 al 31 maggio La Verzegnis-Sella Chianzutan ha definitivamente alzato bandiera bianca. L’organizzatore, l’Asd E4Run, dopo aver stabilito lo scorso aprile di rinviare la gara a data da destinarsi, ha deciso di dare appuntamento a piloti e appassionati direttamente al 2021. La cronoscalata carnica avrebbe dovuto svolgersi dal 29 al 31 maggio: aperta ad auto moderne e storiche, sarebbe stata valida per il
Campionato Italiano Velocità Montagna, per il Trofeo Italiano Velocità Montagna e per il campionato Friuli Venezia Giulia. Sino all’ultimo si è provato a tenere viva l’ipotesi di correre entro la fine dell’anno ma l’emergenza sanitaria – legata all’epidemia di Covid-19 – e il protocollo sanitario stringente redatto da Aci Sport ha portato l’associazione presieduta da Eleonora Rizzi a prendere questa decisione. Denny Zardo, vincitore della scorsa edizione della Verzegnis- Sella Chianzutan “La manifestazione, secondo il protocollo di Aci Sport, per ragioni di sicurezza si sarebbe dovuta svolgere “a porte chiuse”, quindi in totale assenza di pubblico: per questo motivo abbiamo scelto di rinviare la gara al 2021 – ha affermato Rizzi -. La Verzegnis-Sella Chianzutan è tale solo con la presenza dei tifosi e sostenitori che, annualmente, si ritrovano
lungo il percorso per sostenere i propri beniamini. Grazie al loro entusiasmo, caratterizzano la nostra cronoscalata”. La prova, che si svolge nella conca tolmezzina, nel 2019 aveva tagliato il traguardo delle cinquanta edizioni. “La nostra speranza – ha continuato la presidente dell’associazione – è che nel 2021 ci siano le migliori condizioni per poter correre. In questo momento sarebbe davvero un peccato privare dell’affetto del pubblico sia il territorio che ci ospita, da sempre vicino alla nostra manifestazione, sia i piloti, che scelgono di correre in Carnia anche per questo motivo e non solo per la bellezza del percorso”.
Lo svolgimento della Verzegnis-Sella Chianzutan avrebbe generato una notevole ricaduta per il territorio: nell’edizione del 2019 sono stati circa tremila posti letto occupati durante la tre giorni di gara, quasi 500 persone hanno lavorato per la manifestazione mentre gli spettatori sono stati oltre quattromila, senza contare i pasti consumati tra Verzegnis e tutte le zone limitrofe, da Tolmezzo a Villa Santina, passando per Amaro e Arta Terme. Il 35° Rally Bellunese rinviato a data da destinarsi Il 35° Rally Bellunese è stato rinviato a data da destinarsi.
Lo ha deciso ieri sera l’Asd Tre Cime Promotor di fronte al perdurare dell’emergenza Covid-19 e all’inasprimento delle misure per il contenimento del contagio epidemiologico in atto. In origine la gara inaugurale della Coppa Rally 4^ zona si sarebbe dovuta disputare proprio il 4 e 5 aprile, ma quando l’emergenza “Coronavirus” era solo in fase iniziale e non si era ancora manifestata in tutta la sua complessità, la corsa aveva già subito un cambio di data, tanto da essere posticipata al 25 e 26 aprile, nella speranza che la situazione si potesse evolvere in maniera decisamente favorevolmente. Per quanto possibile l’Asd Tre Cime Promotor ha sempre proseguito, in questo periodo, ad impegnarsi nell’organizzazione dell’evento. La firma del nuovo DPCM del 1 aprile scorso, che ha prorogato fino al 13 aprile prossimo le misure fin qui adottate per il contenimento del contagio e il prolungamento fino alla stessa data della sospensione di tutte le gare di ogni disciplina dell’automobilismo sportivo, conseguentemente comunicata dal presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani, ha reso tecnicamente impossibile allestire il 35° Rally Bellunese nei nuovi tempi previsti. Considerato che solo quando si sarà usciti dall’emergenza Covid-19 Aci Sport potrà stilare un nuovo calendario gare in accordo con gli organizzatori, l’Asd Tre Cime Promotor ha ritenuto il rinvio a data da destinarsi del 35° Rally Bellunese come l’unica soluzione onestamente percorribile. Ufficio stampa Tre Cime Promotor asd
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