Good News Agency - Rotary Club Romano di Lombardia
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Good News Agency Settimanale – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica a 10.000 media e giornalisti di redazione in 54 paesi, a 3.000 ONG e a 1.600 scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è iscritta alla World Association of Non Governmental Organizations. L’Associazione è iscritta nel R.O.C. e nel Registro della Regione Lazio delle Associazioni di Promozione Sociale. Sommario Legislazione internazionale – Diritti umani – Economia e sviluppo – Solidarietà Pace e sicurezza – Salute – Energia e sicurezza – Ambiente e natura Religione e spiritualità – Cultura e educazione Messaggio del Segretario Generale ONU sulla Giornata dell’industrializzazione africana Legislazione internazionale (top) Nel Laos, riunione di sopravvissuti alle bombe a grappolo per porre fine alle sofferenze Il primo storico meeting degli Stati aderenti al trattato si terrà dal 9 al 12 novembre (Gemima Harvey) 8 novembre - Vientiane è brulicante di attività prima dello storico primo incontro degli Stati che hanno aderito alla Convenzione sulle bombe a grappolo; all'incontro, gli Stati sono chiamati a concordare azioni concrete per attuare uno dei più significativi trattati umanitari e di disarmo del decennio. L'incontro riunirà più di 110 governi e più di 400 attivisti della società civile provenienti da tutto il mondo per decidere un piano d'azione di 65 punti per attuare la Convenzione nei prossimi anni, incoraggiando in questo modo altri Stati a mettere in agenda il bando delle bombe a grappolo. Il trattato sottolinea il potere della società civile che opera in collaborazione con i governi, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali per impedire ulteriori vittime delle bombe a grappolo e sofferenze future. Il Laos è il paese in cui è stato disperso il maggior numero di bombe a grappolo ed il luogo adatto per ricordare ai governi di impegnare risorse aggiuntive per aiutare le vittime e incentivare lo sminamento delle zone contaminate. La Convenzione mira a creare un futuro senza queste armi, ridando speranza alle vittime di bombe a grappolo, come Chanthava Pobuly dalla provincia di Savannakhet nel Laos. La gente soffre. Lo sviluppo è in fase di stallo. Ora, le munizioni a grappolo sono state vietate dalla legge internazionale, ma tutti i Paesi devono attenersi al bando per porre fine alle sofferenze causate dalle munizioni a grappolo. Per ulteriori informazioni sulla COPE (in inglese): http://www.copelaos.org Per ulteriori informazioni sui Ban Advocates (in inglese): http://www.banadvocates.org http://www.stopclustermunitions.org/news/?id=2721 Annunciato il varo dell'atto di impegno sui bambini nei conflitti armati 2 novembre - Geneva Call è lieta di annunciare il varo dell'Atto di impegno nell'ambito di Ginevra Call per la protezione dei bambini dagli effetti dei conflitti armati. Questo strumento standard e universale si propone di fornire alle organizzazione armate non statali (NSA), che non hanno la
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 capacità giuridica di diventare parte contraente nei trattati internazionali, l'opportunità di dimostrare il loro impegno a seguire le norme internazionali che tutelano i bambini dai conflitti armati. Questo è il secondo Atto di impegno di questo tipo nell'ambito di Geneva Call, il cui varo cade nel decimo anniversario del primo - l'Atto di impegno per il bando totale delle mine antiuomo e per la cooperazione contro le mine che, ad oggi, è stato firmato e sostanzialmente rispettato da 41 ANS. Il nuovo Atto di impegno è stato sviluppato da Geneva Call a seguito di colloqui specifici con le ANS, e con la consulenza di un gruppo di esperti provenienti dalla Coalizione “Stop all'uso dei bambini soldato”, dall'UNICEF, dal CICR e dall'Ufficio di rappresentanza dei quaccheri alle Nazioni Unite nonché da esperti legali internazionali. Come con l'Atto di impegno sul bando delle mine antiuomo, la Repubblica e il Cantone di Ginevra agiranno in qualità di custodi e, quando possibile, le firme avranno luogo nella Sala Alabama dove fu firmata la prima Convenzione di Ginevra nel 1864. http://www.genevacall.org/news/press-releases/f-press-releases/2001- 2010/GC_2010_DoC_Communique.pdf Si aprono le porte ai Balcani occidentali Presto i cittadini di Albania e Bosnia-Erzegovina titolari di passaporto biometrico saranno in grado di viaggiare nello spazio Schengen e rimanere per tre mesi senza richiedere un visto. Questo è il risultato del meeting dell'8 novembre del Consiglio di Giustizia e Affari Interni, durante il quale i ministri hanno adottato una modifica del regolamento che elenca i Paesi terzi in cui si applica il regime di esenzione dal visto. Per ottenere l'esenzione dal visto per l'area Schengen (che copre tutti gli Stati membri dell'UE ad eccezione del Regno Unito e Irlanda, nonché di tre membri non-UE: Islanda, Norvegia e Svizzera), i due Stati balcanici hanno dovuto soddisfare una serie di criteri, contenuti nella cosiddetta "roadmap" da essi progettata insieme agli Stati membri dell'UE e alla Commissione europea. I due candidati per una circolazione senza visti hanno dovuto attuare una serie di riforme importanti, come ad esempio, migliorare la loro capacità di combattere la criminalità organizzata e la corruzione, aumentare la sicurezza nell'assegnazione dei passaporti e migliorare i controlli alle frontiere. L'Unione Europea, che considera la stabilità, la pace e la prosperità nei Balcani occidentali quale una delle sue priorità più alte, ha contribuito a realizzare questi cambiamenti necessari e fornito la necessaria assistenza tecnica e finanziaria. http://www.consilium.europa.eu/showFocus.aspx?id=1&focusId=532&lang=en Diritti umani (top) Giornata internazionale dell'Infanzia - 20 novembre: Una delle note chiave del nostro tempo presente è l'attenzione ai bambini: i diritti dei bambini, le esigenze dei bambini, l'importanza di considerare i bambini in ogni ambito della vita. A livello globale questo si riflette nella Convenzione sui diritti delbambino, un trattato internazionale sui diritti umani che sta trasformando la vita dei fanciulli e delle loro famiglie in tutto il mondo. Sotto l'egida della Convenzione tutti i Paesi del mondo tranne due hanno deciso di rispettare gli standard universali, garantendo ai bambini il diritti alla sopravvivenza, alla salute, all'istruzione, ad un ambiente familiare attento ai loro bisogni, al gioco e alla cultura … La Giornata Mondiale dell'Infanzia viene celebrata in giorni diversi in Paesi diversi. È un giorno per ricordare i bisogni dei bambini e rendere pubblica la visione di un mondo interdipendente di famiglie, comunità e nazioni in cui i diritti e le necessità dei bambini sono la massima priorità. Il 20 novembre segna il giorno in cui l'Assemblea Generale dell'ONU ha adottato nel 1959 la Dichiarazione dei Diritti del Bambino e nel 1989 la Convenzione sui Diritti del Bambino. http://www.un.org/depts/dhl/children_day/index.html Clio Napolitano firma l'appello contro le mutilazioni genitali femminili in tutto il mondo Un appello per una risoluzione delle Nazioni Unite entro il 2010 che metta al bando in tutto il mondo le mutilazioni genitali femminili è stato firmato, in Italia, dalla signora Clio Napolitano, da Emma Bonino, vice presidente del Senato, da Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina, e da altri esponenti del mondo politico e culturale. Questo il testo dell'appello: "Noi, firmatari di questo appello, attivisti dei diritti umani, cittadini di ogni parte del mondo, uniti, dopo anni di lotta affinché le mutilazioni genitali femminili vengano riconosciute e condannate 2
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 come violazione del diritto umano all'integrità fisica, e consapevoli che una messa al bando da parte delle Nazioni Unite darà forza e slancio rinnovati agli sforzi ancora necessari per metter fine a tali pratiche in tutto il mondo, chiediamo alla 65^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite di adottare una Risoluzione che metta al bando le mutilazioni genitali femminili in tutto il mondo; chiediamo a tutti i governi, a tutte le organizzazioni internazionali e regionali di sostenere e promuovere l'adozione di tale Risoluzione entro il 2010; invitiamo tutti i cittadini del mondo a sostenere questa iniziativa e a firmare l'appello per porre fine a questa diffusa e sistematica forma di violenza perpetrata contro le donne e le ragazze, in violazione del loro fondamentale diritto all'integrità fisica e personale". L'appello è stato pubblicato oggi dall'Herald Tribune con le firme di cinque First Lady - Chantal De Souza Yayi, del Benin; Mariana Mane Sanha, della Guinea Bissau; Janet Kataha Museveni, dell'Uganda; Chantal Compaoré, del Burkina Faso; Clio Napolitano, dell'Italia. Alle firme delle promotrici seguono quelle di sei donne con alte responsabilità politiche e istituzionali nel mondo: Moushira Khattab, Ministro della Famiglia e della Demografia dell'Egitto; Raid Fahmi, Ministro della Scienza e della Tecnologia dell'Iraq; Maha Mint Mouknass, Ministro degli Esteri della Mauritania; Hicham El Tall, Ministro della Giustizia di Giordania; Mariam Lamizana, Presidente del Comitato Inter-Africano; Emma Bonino, Vice Presidente del Senato in Italia. All'appello hanno già aderito numerose personalità di 42 paesi, a cominciare da numerosi Premi Nobel, fra i quali Desmond Tutu e Martti Athisaari, Nobel per la Pace, Nadine Gordimer e Rita Levi Montalcini. Tra i primi firmatari anche i Presidenti di alcuni Stati africani e ministri, parlamentari, esponenti politici di primo piano di ogni continente. Tra gli europei, Giuliano Amato, Gro Brundtland, Daniel Cohn-Bendit, Jean-Luc Dehaene, Joschka Fisher, Ana Palacio, Marco Pannella, Javier Solana. http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=11833 La Settimana dell' Alfabetizzazione con i Media esplora la rappresentazione dei generi nei media 3 novembre - La Federazione canadese degli insegnanti ( Canadian Teachers’ Federation - CTF), assieme a Media Awareness Network, un centro no-profit per l'alfabetizzazione digitale e attraverso i media, ha lanciato la quinta settimana canadese annuale per l'alfabetizzazione con i media. Il tema delle attività di quest'anno, che inizieranno il 1 novembre, è ‘Genere e Media’ e verrà utilizzato per sottolineare il bisogno di genitori, educatori e giovani di parlare delle modalità in cui il genere viene ritratto nei media e di come ciò possa influenzare la percezione di sé e degli altri. E' stata inoltre sviluppata e resa disponibile ai genitori una risorsa online al fine di aiutarli a stare al passo con i propri figli online e a lavorare con le famiglie per sviluppare regole di base che ognuno possa applicare quotidianamente. La Settimana dell'Alfabetizzazione con i Media promuove da cinque anni l'integrazione di attività di alfabetizzazione mediante i media in comunità, scuole e famiglie del Canada. La settimana sottolinea l'importanza di alimentare le capacità di pensiero critico nei giovani in modo di aiutarli a capire e navigare in modo efficace nell'universo dei media. Il Vicepresidente della federazione "Education International", Irene Duncan-Adanusa, ha accolto calorosamente l'iniziativa della CTF, affiliata EI, riconoscendo l'importanza di educare i giovani circa gli stereotipi di genere e sui vantaggi e sulle insidie delle nuove tecnologie. http://www.ei-ie.org/en/news/show.php?id=1417&theme=ict&country=canada Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne – 25 novembre La violenza sulle donne assume molte forme, tutte violazioni inaccettabili dei diritti umani. Ogni anno, per un periodo di 16 giorni, inaugurato dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre) e coronato dalla Giornata dei Diritti Umani (10 dicembre), gruppi provenienti da tutto il mondo si riuniscono per pronunciarsi contro la violenza sulle donne, troppo spesso coperta o perdonata in forma tacita. Il tema di quest’anno è la responsabilizzazione: Impegnati. Agisci. Denuncia. POSSIAMO far finire la violenza sulle donne. Ciò rispecchia il fatto che la violenza di genere si sta riconoscendo come macchia sull’umanità e come un fenomeno da poter e dover affrontare. http://www.amnesty.org/en/campaigns/stop-violence-against-women http://www.stoprapenow.org/ http://www.unfpa.org/public/news/events/16days http://www.saynotoviolence.org/ 3
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 Economia e sviluppo (top) Cooperazione allo sviluppo e emergenze umanitarie: la radio protagonista Roma, 19 novembre, 9.30-13.00, Sede Federazione Nazionale della Stampa Italiana Media Aid Onlus in collaborazione con LINK 2007 presentano a Roma il 19 novembre 2010 il convegno ‘Cooperazione allo sviluppo e Emergenze Umanitarie: la Radio protagonista', che mette al centro della riflessione di esperti e giornalisti il ruolo specifico del media radiofonico nei processi di sviluppo e di cooperazione internazionale. E le tante strade che la Radio può ancora aprire nel dialogo tra Nord e Sud del mondo. Dal 2008 Media Aid Onlus dedica la sua attivita volontaria allo sviluppo dei media del Sud e del mondo come strumento di democrazia, partecipazione e sviluppo; LINK 2007, dalla sua nascita da priorita alla crescita delle capacita comunicative delle ong e del coinvolgimento dei media sui temi dello sviluppo globale, con questo evento prosegue il percorso di analisi sul ruolo e le prospettive della comunicazione per la cooperazione internazionale. Il convegno è patrocinato dalla Federazione Nazionale della Stampa italiana e dall’USIGRAI. Info: Media Aid, Cristina Loglio - crilog@libero.it LINK 2007, Paola Amicucci – comunicazione@link2007.org IFAD offre un prestito di 19,90 milioni di dollari per lo sviluppo economico delle minoranze etniche in Vietnam Roma 9 novembre – Un nuovo prestito di 19,4 milioni di dollari e una sovvenzione di mezzo milione di dollari dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) alla repubblica socialista del Vietnam aumenterà il reddito delle famiglie povere di minoranza etnica nella provincia di Dak Nong. L’accordo per il progetto per lo sviluppo economico sostenibile delle minoranze etniche è stato firmato oggi a Hanoi, Vietnam, da Vu Nan Ninh, Ministro per la finanza della repubblica socialista del Vietnam, e da Kanayo F. Nwanze, presidente IFAD. Il progetto aiuterà a rafforzare le istituzioni della provincia che aiuteranno a loro volta ad integrare le priorità dei gruppi di minoranza etnica, particolarmente delle donne nell’ambito del processo di pianificazione del governo. Nel corso del progetto saranno istituiti gruppi di responsabilità solidale (JRG) come canale per il prestito bancario ai singoli membri, e per la formazione. Il principale oggetto del progetto sarà lo sviluppo del sostentamento minoritario, dei servizi finanziari rurali e offrire una catena di prestito agricolo e di valori. L’azione collettiva sarà cruciale per dare maggior potere alle persone in modo da consentirgli di vincere la povertà; predisponendo gruppi di responsabilità solidale e associazioni di risparmio e credito tra le donne povere di minoranza etnica. Ci si aspetta che oltre 31,370 famiglie ne beneficeranno. Questi nuclei familiari consistono di minoranze etniche indigene e migranti. Le attività del progetto coinvolgeranno in particolare le donne dei comuni più poveri della provincia di Dak Nong e le famiglie a basso reddito di Kinh. Ad oggi l’IFAD ha finanziato 10 progetti in Vietnam per un investimento totale di 209,20 milioni di dollari di cui hanno beneficiato direttamente 539.270 di famiglie. IFAD operations in Viet Nam La Banca Mondiale forma collaborazioni per la valutazione degli ecosistemi di Robert Kropp SocialFunds.com parla con L'Istituto Mondiale per le Risorse circa l'iniziativa di integrazione dei benefici economici degli ecosistemi con i sistemi contabili nazionali. 3 novembre - Lo slancio per la relazione integrata da parte delle aziende o almeno per una forma di contabilità per i servizi di ecosistema nelle relazioni di sostenibilità corporativa, ha ricevuto il sostegno a livello macroeconomico la scorsa settimana, quando la Banca Mondiale ha annunciato la creazione della "Partnership globale per gli ecosistemi, i servizi di valutazione degli ecosistemi e la contabilità di questi beni". Secondo la Banca Mondiale, la nuova iniziativa mira a "dare ai Paesi in via di sviluppo gli strumenti necessari per integrare i benefici economici degli ecosistemi, quali foreste, paludi e barriere coralline, con i sistemi di contabilitá nazionale." L'iniziativa della Banca Mondiale è stata annunciata durante la riunione della Convenzione sulla Diversità Biologica tenutasi in Giappone, nel corso della quale 193 Paesi si sono riuniti per "affrontare le sfide senza precedenti della perdita costante di biodiversità, aggravata dal cambiamento climatico." Gli Stati Uniti, che hanno firmato ma non ratificato la Convenzione, erano presenti in qualitá di osservatore. La collaborazione si basa sul progetto Economia degli Ecosistemi e Biodiversità (Economics of Ecosystems and Biodiversity-TEEB), un progetto ospitato nell'ambio del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (United Nations Environment Programme -UNEP). Lo scorso ottobre, il 4
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 TEEB ha pubblicato la relazione finale, secondo la quale "L'incapacitá di rappresentare i pieni valori economici di ecosistemi e biodiversità é stato un fattore significativo per la loro costante perdita e degrado." http://www.socialfunds.com/news/article.cgi/3073.html Rapporto 2011 sulla povertà rurale Nuove realtà, nuove sfide: nuove opportunità per la generazione di domani La Relazione sulla Povertà Rurale 2011 fornisce un quadro completo e coerente sulla povertà rurale, le sue conseguenze globali e le prospettive per eliminarla. Dalla pubblicazione dell'ultima Relazione sulla Povertà Rurale ad opera dell'IFAD nel 2001 si sono registrati progressi nel raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio. Tuttavia, un miliardo e 400 milioni di persone continuano a vivere in condizioni di povertà estrema; di esse, oltre il 70% vive in zone rurali dei Paesi in via di sviluppo, e le ultime stime indicano che 925 milioni sono malnutrite. Giovani e bambini compongono il gruppo maggiore tra i poveri nelle zone rurali, e la Relazione sottolinea l'importanza di creare nuove e migliori opportunità per loro – con un occhio in particolare all'espansione delle opportunità formative che puntano alle abilità di cui i giovani hanno bisogno per avere successo nel contesto rurale. Attraverso una ricerca esaustiva condotta da un team di esperti internazionali, regionali e nazionali e nell'ambito della riduzione della povertà – nonché attraverso studi di casi ed interviste con i poveri – la relazione fornisce un quadro unico sulla povertà rurale in tutto il mondo e sui cambiamenti dei contesti rurali poveri. Il Rapporto esplora le sfide che rendono difficile superare la povertà e identifica opportunità e modalità per raggiungere condizioni di prosperità, sottolineando infine politiche ed azioni che politici ed esperti di sviluppo possono intraprendere per sostenere l'impegno dei rurali poveri a superare tale condizione. http://www.ifad.org/rpr2011/index.htm Cooperazione decentrata: a Bruxelles le Giornate europee per lo sviluppo Il 6 e 7 dicembre prossimi si terranno a Bruxelles le Giornate Europee per lo Sviluppo (JED) che sono un grande appuntamento per tutte le Autorità Locali e regionali e no, per discutere, confrontarsi e creare relazioni allo scopo di accrescere, indirizzare e trovare opportunità alla cooperazione decentrata. Del resto la Commissione Europea attribuisce grande importanza alla cooperazione; prova ne è il programma comunitario “Attori non-statali della cooperazione” varato nel 2007.Grazie a questo Programma, il CCRE ha promosso e promuove il progetto PLATFORMA a cui partecipa anche l'AICCRE (Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa). E’ questo un progetto di grande respiro e che intende promuovere l’ azione di tutti coloro che attribuiscono alla cooperazione un valore significativo sia nelle relazioni nord/sud sia nel definire nuovi e più mirati strumenti . Questo progetto è al suo secondo anno di co-finanziamento e la Commissione annette una grande importanza all’azione che può svolgere il CCRE su questa materia proprio in virtù delle relazioni di cui è depositario. Per iscriversi: http://register.eudevdays.eu Per partecipare: http://eudevdays.eu/agenda en.cfm http://www.europaregioni.it/news/articolo.asp?id_info=8725 Solidarietà (top) Premio del Volontariato Internazionale – FOCSIV 2010 Il Volontario dell’anno è ad Haiti e si chiama Alberto Roma, 9 novembre 2010. Come ogni anno FOCSIV - Volontari nel Mondo promuove, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, il Premio del Volontariato Internazionale. Il volontario dell'anno si chiama Alberto Acquistapace ed è impegnato con l’Organismo, socio FOCSIV, MLFM (Movimento per la Lotta alla Fame nel Mondo), nella Haiti distrutta dal terremoto del 12 gennaio scorso. L’evento, che giunge quest’anno alla XVII edizione, è realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai e avrà luogo a Roma il 3 dicembre. MLFM è presente sul suolo haitiano dal 2008 con progetti legati all'acqua e all'alimentazione, è una ONG di sviluppo dalla nascita, ma, di fronte all'emergenza, ha dimostrato immediatamente la capacità di adattare il proprio intervento ai bisogni contingenti, pur senza mai dimenticare l'obiettivo di crescita del Paese. Alberto, in particolare, opera a Les Cayes, nella zona rurale a sud 5
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 dell'isola, che a causa del sisma è stata raggiunta da oltre 22.000 persone, con un incremento del 30% della popolazione. Di qui la necessità di intensificare il lavoro intrapreso per cercare di assicurare a tutti l'accesso all'acqua potabile e implementare i servizi igienici, con l’obiettivo di arginare le epidemie, come quella di colera che sta già colpendo il Paese. Alberto ha 29 anni ed è in contatto con MLFM dal 2005. E' arrivato ad Haiti a febbraio di quest'anno, dopo una prima esperienza di cooperazione internazionale in Vietnam, oggi è il referente per il settore tecnico-idrico del progetto di MLFM a Torbeck. Alberto coordina il cantiere, con mansioni di organizzazione, supervisione e gestione del lavoro che richiedono, oltre ad un’elevata dose di esperienza e qualità professionali, anche una buona attitudine a lavorare in contesti difficili ed una forte predisposizione alla gestione dei rapporti umani. Nonostante la sua giovane età, ha già un bagaglio accademico e professionale non comune, nonché un interesse nei confronti della cooperazione e del volontariato che coltiva dagli anni del liceo. Ufficio Stampa FOCSIV - Volontari nel mondo: ufficiostampa@focsiv.it In Cina le donazioni private superano i 300 milioni di dollari 5 novembre - Le donazioni caritatevoli in Cina sono cresciute del 3,5 per cento lo scorso anno, raggiungendo l'ammontare di 812 milioni di dollari, riferisce China Daily. Il conteggio è stato effettuato dalla Accademia cinese di scienze sociali, che ha preso in esame le donazioni provenienti da aziende e da persone. La crescita deriva in parte da persone ricche. "Sempre più imprenditori privati vogliono rispondere alla loro responsabilità sociale, dopo aver accumulato grandi ricchezze", dichiara nel rapporto Li Zhiyan, direttore dell'Istituto di risorse sociali. http://philanthropy.com/blogs/philanthropytoday/private-giving-in-china-tops-800- million/28570 Le donazioni di Newmans Own ammontano a 300 milioni di dollari 5 novembre - Newman's Own, l'azienda fondata dal compianto attore Paul Newman, azienda che devolve tutti i propri profitti a gruppi senza scopo di lucro, ha donato 300 milioni di dollari in beneficenza, riporta USA Today. L'azienda, i cui condimenti da insalata e altri prodotti sono costantemente sugli scaffali delle drogherie in tutti gli Stati Uniti, sostiene attività filantropiche come un campeggio per bambini in severe condizioni di salute e un programma con premi in denaro per persone che sono volontari eccezionali. Paul Newman è morto nel 2008 e sua figlia, Clea Newman Soderlund, membro del consiglio d'amministrazione della Newman's Own Foundation, dice: "Il suo pensiero era che quando ti viene dato così tanto, devi rivolgerti a quelli che non sono stati così fortunati, e aiutarli". http://philanthropy.com/blogs/philanthropytoday/newmans-own-donations-total-300- million/28574 I programmi educativi di Save the Children riceveranno sostegno dalla campagna IKEA Soft Toy, nel periodo natalizio Westport, Conn., USA, 1 novembre - I programmi educativi globali di Save the Children riceveranno sostegno, in questo periodo natalizio, dalla campagna IKEA Soft Toy, che si svolgerà dal 1° al 24 dicembre. Per ogni giocattolo di peluche venduto, verrà devoluto 1 euro ai partner globali dell'IKEA Save the Children e Unicef per estendere e iniziare nuovi programmi educativi per l'infanzia in 22 paesi. I fondi ottenuti con la campagna dei giocattoli di peluche contribuiranno a migliorare le strutture scolastiche e l'accesso all'acqua e ai servizi sanitari, a rafforzare il diritto all'istruzione per bambini di minoranze, offrire materiale didattico e specializzare gli insegnanti in tecniche amichevoli per l'infanzia. "Con oltre 300 negozi IKKEA e molti milioni di clienti che si uniscono al movimento per l'istruzione dell'infanzia, possiamo avere un impatto sostanziale e durevole sulla vita dei bambini. Quest'anno, speriamo di ottenere la cifra record di 10 milioni di euro dalla vendita di giocattoli di peluche, di prodotti IKEA per bambini e degli alimenti speciali per l'infanzia. Al contempo, aumenteremo anche la consapevolezza dell'importanza dell'istruzione. Ciò aiuterà milioni di bambini ad apprendere e fiorire " ha dichiarato Marianne Barner, capo dell'Iniziativa Sociale IKEA. http://www.savethechildren.org/site/apps/nlnet/content2.aspx?c=8rKLIXMGIpI4E&b=6230287 &ct=8852577 6
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 Pace e sicurezza (top) Dare pieni poteri alla prossima generazione di costruttori di pace di Peter Schmidtke Rotary International News, 3 novembre – Cameron Chisholm non ha affatto perso tempo nel decidere come fornire agli altri le capacità che egli aveva acquisito come Rotary Peace Fellow 2006-08. Durante la sua ricerca sul campo in Etiopia egli ha abbozzato un piano per una organizzazione di difesa della pace “Avevo studiato i sistemi di avvertimento di un imminente conflitto e ho pensato che ero riuscito a definirli” afferma Chisholm, che ha studiato all’Università di Bradford, in Inghilterra, sponsorizzato dal Rotary Club del Corpus Christi, Texas, USA. (...) “Mi sono chiesto come avrei potuto far conoscere questi sistemi anche ad altri e consentire loro di fare esperienza su tali questioni,” dice Chisholm. Nel 2009 mentre stava lavorando come analista di sicurezza globale e addetto al monitoraggio per la Banca Mondiale, Chisholm ha fondato l’Istituto per la Pace Internazionale e la Sicurezza (IPSI), con sede a Washington, D.C., al fine di accrescere la consapevolezza del pubblico dei temi della pace e della sicurezza. In associazione con la Johns Hopkins University, l’IPSI ha ospitato un simposio di un mese in Italia, a Bologna, tra giugno e luglio scorsi, frequentato da 55 persone, compresi tre Rotary Peace Fellows. Studenti e tirocinanti di 28 paesi hanno appreso le tecniche di mediazione e pacificazione spiegate da attuali e da precedenti rappresentanti di Nazioni Unite, Corte Criminale Internazionale e di altre istituzioni e governi. (…). I partecipanti sono stati anche istruiti sulla imprenditorialità sociale (l'impiego dei principi imprenditoriali per attuare un cambiamento sociale) e sono stati invitati a presentare proposte per il loro finanziamento. L’IPSI ha accordato un finanziamento al canadese Craig Vandermeer, fondatore del no-profit Schools Building Schools, per la sua proposta di fornire, ai laureati delle scuole commerciali professionali nel sud dell’Uganda, microprestiti e consultazioni supplementari con i locali consiglieri di affari; il programma inizierà la prossima estate. L’IPSI parteciperà annualmente al simposio di Bologna; inoltre, nel 2012 aggiungerà un programma di quattro settimane a L’Aia, focalizzato sulla giustizia internazionale e di transizione. Chisholm spera di includere anche simposi regionali, discussioni in tavole rotonde e oratori per una serie di conferenze sulla risoluzione dei conflitti. http://www.rotary.org/en/MediaAndNews/News/Pages/101102_news_chisholm.aspx La rapida applicazione del divieto delle bombe a grappolo salva molte vite Bangkok, 1° novembre – La distruzione di milioni di armi a grappolo accumulate anni prima delle scadenze rese obbligatorie dalla Convention on Cluster Munitions – un trattato legalmente obbligatorio che vieta le armi entrato in vigore il 1° agosto 2010 – mostra l’efficacia del trattato nel salvare la vita dei civili, secondo il Cluster Munition Monitor 2010, un rapporto rilasciato in data odierna. Sette stati che sono entrati a far parte della convenzione hanno già completato la distruzione delle loro riserve di armi a grappolo, distruggendo più di 13,8 milioni di munizioni contenute in 176.000 armamenti a grappolo. Almeno 11 altri paesi stanno attualmente distruggendo le loro scorte. Fra i 108 paesi che hanno firmato la convenzione vi sono 38 ex utilizzatori, produttori, esportatori o conservatori di armi. Di questi firmatari, 42 hanno ora ratificato la convenzione e 10 hanno già messo in esecuzione la legislazione nazionale per dare attuazione alla convenzione. http://www.icbl.org/index.php/icbl/Library/News-Articles/Work/CMM10-release Salute (top) Convegno di Mobile Health – Washington D.C., 8-10 novembre In collaborazione con la Fondazione per gli Istituti Nazionali di Sanità (FNIH) e con l’Istituto Nazionale di Sanità statunitense (NIH), l’Alleanza mHealth è uno degli organizzatori del secondo Convegno annuale di Mobile Health, che si terrà a Washington, D. C. l’8-10 novembre 2010. Il convegno comprenderà eventi di alto livello attorno ad un certo numero di argomenti fondamentali, compresi, tra gli altri, quelli proposti dal presidente fondatore della Fondazione delle Nazioni Unite, Ted Turner, e da Bill Gates, presidente associato e amministratore fiduciario della Fondazione Bill & Melinda Gates. 7
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 Il Convegno mHealth 2010 è l’evento dove dirigenti, che rendono possibile ricerca d’avanguardia, pratiche basate sul metodo scientifico e soluzioni politiche innovative, si ritrovano insieme per far progredire i benefici che la tecnologia cellulare può portare alla salute e al benessere delle popolazioni del mondo sviluppato e in via di sviluppo. Il dibattito: “mHealth: Efficienza e Ampliamento Digitale o Trasformazione Dirompente?” chiuderà il Convegno di mHealth 2010 di tre giorni venerdì 10 novembre, alle 1.15-2:45 pomeridiane al Centro Convegni Walter E. Washington. Questa sessione speciale tratterà diversi argomenti chiave che stanno innescando una controversia entro l’ecosistema della salute con la tecnologia cellulare. http://www.mhealthsummit.org/conference/program Il vaccino orale antipolio bivalente reca vigorosi progressi di Dan Nixon Notizie del Rotary International, 8 novembre – Sviluppato per arrestare la trasmissione dei poliovirus selvaggi del tipo 1 e del tipo 3 contemporaneamente, il bOPV è stato introdotto in tutti e quattro i paesi con poliomielite endemica – Afganistan, India, Nigeria e Pakistan — nel tardo 2009 e nei primi mesi del 2010. Ha aiutato a ridurre l’incidenza della poliomielite in India a 39 casi al 26 ottobre, a paragone dei 498 dello stesso periodo nel 2009. Il numero di casi in Nigeria è precipitato a 8 da 382 nello stesso periodo. “A seguito dell’uso del bOPV, è stato riscontrato il maggiore calo su base annuale nei casi di poliomielite”, afferma il dottor Bruce Aylward, direttore dell’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Poliomielite (GPEI) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il risultato di una verifica sul campo pubblicato sulla rivista medica inglese The Lancet in ottobre sottolinea l’efficacia del nuovo vaccino. Lo studio con campione casuale, doppio cieco e controllato, condotto dall’OMS tra agosto e dicembre 2008, ha coinvolto 830 neonati in India che hanno ricevuto il bOPV o un altro vaccino antipolio. “In questo studio abbiamo dimostrato che il vaccino bivalente è molto migliore del trivalente,” afferma il dottor Roland Sutter, coordinatore della ricerca GPEI e del gruppo di sviluppo del prodotto. “Abbiamo ottenuto circa dal 30 al 40 per cento di risposta immunitaria in più dal bivalente a paragone del trivalente per i tipi 1 e 3.” Lo studio ha anche dimostrato che il bOPV è pressoché della stessa qualità dei vaccini monovalenti, che proteggono contro solo un ceppo di polio. “La grande notizia non è lo studio stesso ma l’impatto che il vaccino ha già avuto sulla trasmissione [del virus polio selvaggio] in India e Nigeria,” riferisce Sutter. “Inoltre, in entrambi i paesi altri fattori, come un migliorato rendimento dei programmi, hanno giocato un ruolo chiave.” Il Rotary International ha svolto un ruolo principale nel raggiungere tale risultato, ha detto Aylward al convegno del Comitato Internazionale PolioPlus in ottobre. Le sovvenzioni di PolioPlus assegnate dalla Fondazione Rotary “sono state strategicamente e strettamente legate a tutti i maggiori progressi che abbiamo ottenuto negli ultimi mesi,” ha notato. “L’impatto di maggiore rilievo è rappresentato da ciò che i vostri fondi hanno ottenuto in Nigeria. Oltre 23 milioni di dollari sono stati utilizzati in costi operativi. Quel calo del 98 per cento non potrebbe essere stato ottenuto senza quel denaro per fornire il vaccino ai bambini.” I dirigenti sanitari hanno individuato un ruolo più ampio per il bOPV nell’arsenale vaccinico. Il 26 ottobre, quindici paesi africani hanno lanciato una campagna di immunizzazione di massa, la terza nel continente nel 2010. Circa 290 mila vaccinatori si sono recati porta a porta per immunizzare 72 milioni di bambini – 55,7 di essi hanno ricevuto il bOPV. Semplificando la logistica dell’immunizzazione dei bambini contro la polio, il bOPV è diventato la pietra miliare della strategia globale per far cessare la malattia. “Questo vaccino potrebbe condurci alla vetta e alla linea di arrivo per l’eradicazione,” afferma Sutter. http://www.rotary.org/en/MediaAndNews/News/Pages/101108_news_bOPV.aspx I finanziatori applaudono all’accordo dell’Istituto Nazionale di Sanità statunitense (NIH), punto di riferimento per la condivisione dei brevetti dell’HIV con il consorzio di nuova formazione per i medicinali con brevetto New York, 4 ottobre – I membri del Centro Interreligioso sulla Responsabilità Corporativa (ICCR) hanno festeggiato la decisione dell’Istituto Nazionale di Sanità degli Stati Uniti (NIH) di concedere la prima licenza dei brevetti del governo degli Stati Uniti alla Fondazione del Consorzio dei Medicinali con Brevetto di recente formazione. Questo accordo faciliterà l’accesso a medicinali contro l’HIV salvavita per coloro che ne hanno più bisogno, particolarmente nei paesi in via di sviluppo dove i costi di trattamento sono valutati con valori al di fuori delle possibilità. Attualmente 33 milioni di persone stanno vivendo con l’HIV e solo un terzo stanno ricevendo il trattamento. I consorzi dei brevetti rappresentano un meccanismo dove un certo numero di brevetti detenuti da differenti soggetti sono riuniti insieme e 8
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 sono resi disponibili a terzi per la produzione e per ulteriori sviluppi. Il brevetto consorziato alimenterà la competizione generica che notoriamente riduce i prezzi, e il 30 settembre 2010 l’NIH diventerà il primo ente detentore di brevetti a condividere la sua proprietà intellettuale con il Consorzio dei Medicinali Brevettati. http://www.iccr.org/news/press_releases/2010/pr_investorletter100410.php Energia e sicurezza (top) USA: La nuova normativa dell'EPA esige la divulgazione delle informazioni sull'inquinamento prodotto da petrolio e metano e sulle emissioni di gas fluorati generati dagli strumenti elettronici Washington, D.C. 9 novembre – L'agenzia statunitense per la protezione ambientale (EPA) ha comunicato oggi le norme definitive sulla divulgazione delle emissioni di gas a effetto serra delle industrie di petrolio e gas, due tra le maggiori fonti di metano, un gas inquinante che contribuisce in gran parte al riscaldamento globale. “Per ormai troppo tempo il pubblico è stato tenuto all'oscuro riguardo all’enorme quantitativo di inquinamento rilasciato dalle industrie di petrolio e gas,” ha affermato Emma Cheuse, procuratore di Earthjustice. “L'azione dell'EPA rafforzerà la responsabilità pubblica per questa grande fonte del riscaldamento globale.” Secondo le nuove norme, la raccolta dei dati comincerà a gennaio 2011, mentre il rapporto sulle emissioni annuali sarà prodotto da marzo 2012. L'EPA stima che le norme copriranno l' 85% del gas a effetto serra prodotto nel settore petrolifero e del gas, e richiederanno rapporti da circa 2800 stabilimenti. L'EPA ha anche finalizzato dei regolamenti che richiedono l’inventario e la divulgazione per le grandi emissioni di gas fluorurati. Oltre alle norme su gas e petrolio, l'EPA ha definito ulteriori regolamenti per i gas a effetto serra ad alta potenza che prevedono il resoconto da parte dei produttori di esafluoruro di zolfo (SF6) e di altri gas a effetto serra fluorurati, della produzione elettronica, dei produttori di apparecchiature elettriche, e degli importatori di attrezzature pre-fabbricate ed di certe schiume. http://www.earthjustice.org/news/press/2010/epa-rules-require-disclosure-of-oil-and-gas- methane-pollution-and-electronics-fluorinated-gas-emissions Il Gruppo Volvo entra a far parte del Climate Savers del WWF, impegnandosi a ridurre le emissioni e guidando il settore trasporti verso un futuro senza CO2. 4 novembre – Oggi il Gruppo Volvo ha annunciato che entra a far parte del programma Climate Savers del WWF, diventando il primo produttore di veicoli a prendere parte all'iniziativa. Come partner del WWF, le aziende del Gruppo Volvo produttrici di camion si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli prodotti tra il 2009 e il 2014 per 13 milioni di tonnellate, pari all'emissione di CO2 in Svezia in 3 mesi. Gli esperti tecnici indipendenti dell'Ecofys effettueranno un monitoraggio annuale del lavoro e verificheranno che il Gruppo Volvo rimanga conforme ai propri obiettivi. Più di dieci anni fa, il WWF creò il programma Climate Savers, che ha lo scopo di sensibilizzare le compagnie leader multinazionali sulla riduzione delle loro emissioni di CO2 in termini assoluti, e sulla questione del cambiamento climatico. Nel corso dell’ultimo decennio più di venti aziende di fama mondiale hanno dimostrato che è possibile ridurre le loro emissioni di anidride carbonica senza compromettere né gli affari né gli interessi degli azionisti. Per far parte del programma Climate Savers, le aziende devono aderire alla riduzione delle loro emissioni di CO2 in base a obbiettivi di riduzione individuale definiti insieme al WWF e a esperti tecnici indipendenti. http://wwf.panda.org/?196401/Volvo-Group-joins-WWF-Climate-Savers-in-pledge-to-reduce- emissions-and-lead-transport-sector-towards-a-CO2-neutral-future I sindaci latino-americani appoggiano unanimemente il divieto di armi atomiche “Sunflower Newsletter”, 1 novembre – Tadatoshi Akiba, Presidente dell’organizzazione “Sindaci per la Pace”, ha ricevuto appoggio unanime da parte dei sindaci latino-americani durante la “Semana del Municipalismo” a Buenos Aires. A metà ottobre, la Federazione delle città latino– americane, dei Comuni e delle Associazioni degli Enti Locali (FLACMA) ha firmato un accordo con “Sindaci per la Pace” appoggiando l’eliminazione totale di armi atomiche entro il 2020. Il Trattato di Tlateloco, entrato in vigore nel 1968, ha reso l’America Latina libera dalla presenza di armi nucleari. www.wagingpeace.org/menu/resources/sunflower 9
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 Dal MIT le speranze per accumulare energia solare Immagazzinare l'energia del sole nei legami chimici per usarla quando serve e non solo quando c'è. Quello dell'accumulo dell'energia è sempre stato un problema fondamentale per fonti discontinue e non modulabili come il solare. Interessanti da questo punto di vista le ricerche che si stanno svolgendo nei laboratori del Massachussets Institute of Technology (MIT): riguardano una molecola capace di assorbire l'energia termica del sole, conservarla e rilasciarla su richiesta, anche dopo anni. Quella del solare termochimico è una frontiera che si è cominciata ad esplorare già negli anni '70, ma che era stata accantonata perché nessuno aveva trovato un modo praticabile per sfruttarla. Non si era riusciti infatti a trovare una sostanza che potesse passare in maniera sufficientemente affidabile e reversibile tra i due stati: quello in cui viene accumulato il calore e quello in cui viene rilasciato. Un composto con queste caratteristiche era stato scoperto nel 1996. Si tratta del fulvalene diruthenium (...) Pare quindi si sia compresa la chiave di volta che dà al fulvalene diruthenium le caratteristiche che lo rendono una batteria ricaricabile per il calore con conseguenti applicazioni di grande interesse. Come illustra Jeffrey Grossman, uno dei ricercatori coinvolti, la sostanza può infatti accumulare e rilasciare ripetutamente calore generando temperature attorno ai 200 °C, abbastanza da far girare una turbina per produrre elettricità o per scaldare una casa. Una tecnologia del genere potrebbe cambiare il mondo delle rinnovabili: l'energia solare potrebbe essere immagazzinata e trasportata in un "combustibile", che una volta usato si ricarica semplicemente al sole. Dalla teoria alla pratica però il cammino sembra ancora lungo. http://www.qualenergia.it/view.php?id=1658&contenuto=Articolo Ambiente e natura (top) Conferenza delle NU sul cambiamento climatico - Cancun, dal 29 novembre al 10 dicembre A prosecuzione dei lavori della conferenza di Copenhagen del 2009, questa importante assemblea delle parti contraenti della Convenzione-quadro delle NU sui Modelli di Cambiamento Climatico (UN Climate Change Framework Convention) vedrà al lavoro i governi dei vari Paesi al fine di raggiungere un accordo su un approccio condiviso al cambiamento climatico. Sebbene questa di Cancun sia una negoziazione tra governi, un nuovo approccio economico sembra prendere le mosse da un vasto e sfaccettato processo che vede coinvolti, oltre ai governi, persone da ogni parte del mondo, dall’economia come dalla scienza. A Cancun quindi si riuniranno partecipanti di ogni provenienza, rappresentanti di movimenti della società civile e di organizzazioni internazionali. A Copenhagen i quotidiani comunicati delle conferenze stampa tenute dalla UN Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e diffusi sul web furono estremamente esaustivi ed illuminanti. Per dettagli su questi e su altre trasmissioni in rete, è possibile consultare il sito della conferenza: http://unfccc.int/meetings/cop_16/items/5571.php , il sito ufficiale del governo messicano: http://cc2010.mx/en/ e quello della Società Civile: http://klimaforum10.org/en/ Conferenza della Gioventù - Cancun, 26-28 novembre L’International Youth Climate Movement è un ampio variegato network di giovani attivamente impegnati nella sfera dei cambiamenti climatici e dei suoi pericoli. Da cinque anni si ritrovano annualmente in una conferenza internazionale. Quest’anno i giovani partecipanti alle negoziazioni sul clima delle NU si ritroveranno, alla vigilia di questa importante conferenza, per elaborare strategie e condividere programmi. qhttp://youthclimate.org/projects-and-actions/coy6/ Rewilding Europe (rinselvatichire l'Europa): inizio ufficiale il 18 novembre a Flagey, Bruxelles Rappresentanti dei primi cinque progetti di area di Rewilding Europe (Velebit, Spagna occidentale, delta del Danubio, Carpazi meridionali e orientali), fondazioni, comunità, politici e ONG di tutto il continente si incontreranno per concertare un’azione comune per rinselvatichire l'Europa. Si tratta di restituire alla varietà delle forme di vita i territori abbandonati dell’Europa, con idee innovative e nuovi sistemi di vita basati su una comune eredità. Rewilding Europe punta allla risistemazione di un milione di ettari entro il 2020, iniziando con dieci aree, ognuna di non meno 10
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 di 100 mila ettari, in cui è presente la maggior parte degli ecosistemi europei, della sua flora e fauna. Le dieci aree costituiranno le teste di ponte per un cambiamento su larga scala nell’uso del territorio in tutta Europa, verso economie fondate su territori allo stato selvaggio. Milioni di persone avranno l’opportunità di godere di un’Europa ‘naturale’. Il lancio di Rewilding Europe è organizzato in stretta collaborazione con “Ricostituire il cuore naturale dell’Europa”, Conferenza della presidenza UE sulla restaurazione delle aree selvagge. www.rewildingeurope.com/launch Conferenza Presidenziale sul ripristino delle aree selvagge - Bruxelles 16-17 novembre Con il titolo, “Ripristino del cuore naturale dell'Europa”, questo evento è stato organizzato da Wild Europe in collaborazione con l'Istituto Reale Belga di Scienze Naturali (RBINS), che mette a disposizione la sede. L’evento ha ricevuto l’accredito ufficiale della Presidenza dell’Unione Europea ed il sostegno della Commissione Europea. "Con la definizione della futura strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità post 2010, questo è un momento particolarmente importante per rafforzare l’attenzione su natura selvaggia e aree naturali in Europa", ha dichiarato René-Marie Lafontaine dell’Istituto Reale Belga. “Molte aree selvagge sono minacciate, ma ci sono anche notevoli opportunità per il loro ripristino, la creazione di nuove aree e il collegamento con corridoi ecologici, sia nell’Unione Europea sia negli Stati confinanti". Durante la conferenza verranno esaminati casi di successo di ripristino in tutta Europa, si verrà a conoscenza di altri progetti ambiziosi e si svilupperà una strategia comune per il ripristino di aree di grandi dimensioni. La partecipazione alla costruzione di questa strategia è aperta a tutti. Saranno richiesti contributi a ministeri, agenzie, ONG, al mondo accademico, a professionisti e a membri del pubblico. http://www.wildeurope.info/index.php Religione e spiritualità (top) Giornata mondiale di preghiera e azione per l’infanzia - 20 novembre Leader religiosi ed esperti di legislazione infantile in tutto il mondo osserveranno il 20 novembre il World Day of Prayer and Action for Children, per migliorare le condizioni di vita delle donne e dei bambini più disagiati del pianeta. In servizi religiosi, preghiere e meditazioni, dallo Sri Lanka alla Tanzania, gruppi di fede di ogni tradizione uniranno i loro sforzi a quelli di organizzazioni laiche, governi, ONG e comunità, in una espressione globale di fede, determinazione e azioni concrete. A New York il World Day avrà inizio il 16 novembre con una veglia a lume di candela a Times Square, che vedrà diplomatici e dirigenti delle NU, rappresentanti di organizzazioni non governative, comunità religiose e della società civile commemorare i bambini di tutto il mondo vittime di abusi e sfruttamento. Celebrato ogni anno il 20 novembre, in coincidenza con la Giornata Universale dell’Infanzia, Il World Day si propone in primo luogo di accelerare il progresso versogli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, l’insieme di otto obiettivi internazionalmente riconosciuti per migliorare il benessere del pianeta e dei suoi abitanti più poveri entro il 2015. Il World Day for Prayer and Action for Children ha avuto inizio ad opera della Arigatou Foundation, un’organizzazione interconfessionale giapponese, come occasione di riunione di preghiera e di progettualità concreta per il benessere dell’infanzia. Nel 2009 hanno partecipato alle celebrazioni oltre 9000 persone in 29 città di 22 Paesi. http://www.dayofprayerandaction.org/ La Carta della Terra presentata al Forum Mondiale della Cultura Spirituale in Kazakistan. Il Kazakistan, il Paese più grande nel cuore dell'Asia Centrale, ha avviato un'iniziativa supportata dal presidente Kazako Nursultan Nazarbaev e sponsorizzata da leader politici, pubblici e religiosi di oltre 35 Stati. Questa iniziativa ha come obiettivo l'organizzazione annuale del Forum Mondiale della Cultura Spirituale (WFSC). Quest'anno il Forum si è svolto ad Astana, la capitale del Kazakistan; in 500, provenienti da 71 Paesi, sono stati invitati in questa stupenda città per lavorare insieme dal 17 al 21 ottobre. Gli organizzatori di questo evento ricorrente hanno cercato di focalizzare l'attenzione della comunità globale sulla crisi dei valori e dell'etica della civilità umana moderna, e di trovare la 11
Good News Agency – anno XI, numero 179 – 19 novembre 2010 risposta alla questione d'importanza esistenziale: è destino spirituale dell'umanità vivere collettivamente con lo scopo di costruire una comunità mondiale giusta, ecologica e pacifica? Secondo Marina Bakhnova Cary, coordinatrice del segretariato di Earth Charter International (ECI) per le attività nella regione eurasiatica, la visione etica della Carta della Terra, condivisa da decine di migliaia di individui, cominità e organizzazioni di tutto il mondo, può essere la risposta. Il lavoro del Forum è stato organizzato in discussioni tenute negli otto gruppi di lavoro: la cultura spirituale e l'impatto nello sviluppo della civiltà umana; responsabilità sociali e morali del potere; cultura spirituale e mass media; l'educazione nel terzo millennio: famiglia, scuola, società; iniziativa strategica globale; fondamenta ideologiche e filosofiche dell'ottica mondiale moderna; dialogo interreligioso; innovazioni: nuove idee, nuove concezioni; l'arte come strumento chiave della trasformazione spirituale. http://www.earthcharterinaction.org/content/articles/592/1/EC-introduced-at-the-World- Forum-of-Spiritual-Culture-Kazakhstan/Page1.html Il Dialogo viaggia verso la Nigeria In Nigeria, 200 Musulmani e Cristiani volenterosi, intelligenti e coraggiosi, provenienti da ogni parte della nazione, si sono riuniti dal 22 al 24 ottobre alla ricerca di strumenti di dialogo per una efficace comunicazione interreligiosa. Nell'altipiano di Jos, in Nigeria centrale, la facilitazione proveniva dai partecipanti invitati della Jewish-Palestinian Living Room Dialogue di San Matteo, California, USA. Molte delle buone norme sono derivate da cinque anni di successo del campo Israelo-Palestinese dei Costruttori di Pace, in California. http://traubman.igc.org/camp2007.htm Cultura e educazione (top) Conferenza mondiale “Science for Peace” - Milano, 18-19 novembre, Università Bocconi Veronesi: «una cultura di pace serve soprattutto ai giovani Milano, 18 novembre - Prende il via oggi e continua fino a domani la seconda Conferenza mondiale “Science for Peace”, una due giorni presso l'aula magna dell'Università Bocconi di Milano. Oggi, giovedì, dalle 13.30, dopo i saluti delle autorità e la consegna dei premio Art for Peace al regista Xavier Beauvois, con Paolo Mereghetti, seguono gli interventi del Nobel per la fisica Claude Cohen-Tannoudji, Dan Bitan, Francesco Rocca, Brian Wood, Telmo Pievani e numerosi altri. Domani, venerdì, alle ore 10.20 si svolge l'incontro «Verso un esercito unico europeo» con Emma Bonino, Richard Gowan e Fabio Mini, cui segue un dibattito sul tema del “Dialogo interreligioso” con monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, Joseph Muttungal Thomas, Tara Gandhi e Giuseppe Laras, per continuare dalle 14.30 con la tavola rotonda su «Donne come vittime nelle aree di conflitto» con Shirin Ebadi, Tara Gandhi e Alberto Martinelli. L'evento si conclude venerdì sera alle 21 con il bellissimo concerto di Noa con Mira Awad. Conferenza mondiale Science for Peace: www.fondazioneveronesi.it/pagina.php?id=127 VAD aiuta a ricostruire le scuole di Togo, nell’Africa occidentale. 3 novembre –Azione Volontaria per lo Sviluppo (VAD), associata a IAVE e situata a Togo, s’impegna per dare ai giovani provenienti da diversi paesi l’opportunità di essere coinvolti nella costruzione di ideali sociali nell’Africa occidentale “donando un po’ del loro tempo, energia e conoscenza". Dal 1995 VAD - Togo si è impegnata per portare tutta la gioventù a pensare positivo e a unire le forze nel costruire i loro mondi ideali attraverso l’educazione sociale, l’alfabetizzazione e la formazione sia per i giovani sia per gli anziani. Ispirata dagli ideali di tutela dell’ambiente e dello sviluppo dell’agricoltura ecologica, VAD cerca volontari per la costruzione di edifici destinati a cliniche pubbliche e comunali, biblioteche, scuole, bagni pubblici e per l’educazione dei bambini di Togo. Il progetto comprende sessioni di tutoraggio con mentori della VAD, giochi e attività ricreative utili come la pittura e la tintura con i bambini del posto e con l’assistenza di professionisti. Il prossimo progetto comincia il 20 dicembre 2010 e termina il 9 gennaio 2011, nonostante ci siano diverse opportunità con quest’organizzazione in base agli obiettivi del volontario. http://www.iave.org/content/vad-help-rebuild-schools-togo-west-africa 12
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