Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020

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Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
Comune di Russi
lunedì, 13 gennaio 2020
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
Comune di Russi
                                                        lunedì, 13 gennaio 2020

Prime Pagine

 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                           3
 Prima pagina del 13/01/2020

 13/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                          4
 Prima pagina del 13/01/2020

sport

 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                           5
 Russi mai domo Sampierana raggiunta al 93'
 13/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                                6
 La Sampierana frena la capolista Russi Pietracuta a un passo con Tosi e Fratti
 12/01/2020    Ravenna Today                                                                                               7
 Calcio a 5, il Russi inizia l' anno con una vittoria
 12/01/2020    RavennaNotizie.it                                                                                           8
 Vittoria per il Russi che travolge in trasferta il malcapitato Futsal Bellaria

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 13/01/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 27                                              Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan     9
 A rischio anche il turn over al 100%
 13/01/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                             Antonello Cherchi     11
 Accesso civico, la legge fa e il milleproroghe disfa
 13/01/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                                Patrizia Ruffini   13
 Incassi e reclutamenti allargano i compiti dei revisori dei conti

 13/01/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                                                   15
 Personale, la spesa «allargata» blocca gli aumenti di organico

 13/01/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                                Patrizia Ruffini   17
 Procedure sprint per evitare il blocco

 13/01/2020    Italia Oggi Sette Pagina 7                                         PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO         18
 Riscossione locale con lo sprint
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 1 § ]

            lunedì 13 gennaio 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 3
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 2 § ]

     lunedì 13 gennaio 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 1 5 2 6 5 3 2 8 § ]

                          lunedì 13 gennaio 2020
                          Pagina 31

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                          sport

                          Russi mai domo Sampierana raggiunta al 93'

                          SAMPIERANA: Zollo, Salvi, Giovannetti, Canali, Bottura, Quaranta, Diversi (30' st
                          Bini), Bravaccini, Savelli (36' st Iavarone), Pippi, Lanzi. A disp.: Margheritini,
                          Berni, Farfaneti, Venturi, Simoncini. All.: Madonia. RUSSI: Bartolini, Magnani (34'
                          st Rotondi), Piras, Fantinelli, Caidi, Vasumini, Rava (11' st Keita), Gualandi,
                          Salomone, Fabbi, Dumitru. A disp.: Casadio, Martini, Zoli, Nardini, Bedeschi,
                          Troncossi, Bolognesi. All.: Candeloro. ARBITRO: Rosania di Finale Emilia. RETI:
                          31' st Savelli, 48' st Salomone (rig.). AMMONITI: Canali, Savelli, Magnani. SAN
                          PIERO IN BAGNO Primo tempo equilibrato e ben giocato, con la Sampierana
                          che prevale nella ripresa. Il Russi pareggia nel recupero dal dischetto. Durante l'
                          intervallo il dirigente Cesare Cristofaroni è stato premiato dal sindaco e dal
                          presidente della Sampierana, Marco Fabbri per i suoi 55 anni da consigliere. Al
                          14' Vasumini di testa manda fuori di poco, al 33' grande intervento di Bartolini su
                          punizione di Savelli che al 76' trova il gol in mischia. All' 82' Pippi calcia fuori da
                          buona posizione, al l' 87' Zollo respinge il pallonetto di Salomone che al 93'
                          pareggia su rigore concesso per fallo di Zollo in uscita su Dimitru.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 1 5 2 6 5 3 2 7 § ]

                          lunedì 13 gennaio 2020
                          Pagina 50

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                          sport

                          La Sampierana frena la capolista Russi Pietracuta a un passo con Tosi e Fratti

                          Faenza 0 Bellaria Igea Marina 2 FAENZA: Ravagli, F. Lanzoni, Ragazzini
                          (37' st Venturelli), Gabrielli, Conti, Manaresi, Bertoni, Missiroli, Cisterni (3'
                          st Pioppo), G. Lanzoni (25' st Montemaggi), Chiarini. All.: Moregola.
                          BELLARIA IGEA MARINA: Mignani, Galassi, Alvisi, Paganelli (12' st
                          Pasolini), Righini (35' st Valentini), Pruccoli, Bellavista, Facondini,
                          Marchini (35' st Loi), Zanni, Chiussi. All.: Fusi. Arbitro: Andreoli di Bologna.
                          Reti: 19' pt Marchini (B), 45' st Zanni (B). Note: ammoniti: Galassi (B),
                          Alvisi (B). Si blocca a quota 5 la striscia positiva del Faenza. Il risultato si
                          sblocca al 19': Marchini recupera palla a scarica a rete una precisa
                          conclusione. I padroni di casa provano a reagire ma il pari non arriva. Al
                          90' Zanni chiude la partita finalizzando un' azione di contropiede.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 1 5 2 6 5 3 2 6 § ]

                          domenica 12 gennaio 2020

                                                                                 Ravenna Today
                                                                                          sport

                          Calcio a 5, il Russi inizia l' anno con una vittoria
                          Il Russi Calcio a 5 ha iniziato l' anno nuovo nella stessa identica maniera in cui aveva terminato il 2019: con una
                          vittoria e con cinque reti rifilate all' avversario di turno

                          1 Calcio, il 2020 del Ravenna riparte da Reggio Emilia 2 Basket, OraSì in
                          campo a Caserta per la quarta giornata di ritorno 3 Volley, ultimo match della
                          prima fase in casa per l' Olimpia Teodora 4 Basket serie B, la Rekico
                          impegnata a Porto Sant' Elpidio Video del giorno Attendere un istante: stiamo
                          caricando il video... Il Russi Calcio a 5 ha iniziato l' anno nuovo nella stessa
                          identica maniera in cui aveva terminato il 2019: con una vittoria e con cinque
                          reti rifilate all' avversario di turno. Al loro debutto nel 2020 i ragazzi di
                          Balducci infatti hanno travolto in trasferta per 5 - 2 il malcapitato Futsal
                          Bellaria, centrando così il decimo successo consecutivo. Gurioli, Cedrini, R.
                          Babini, Gallamini ed E. Masetti hanno sigillato la vittoria più che meritata dei
                          falchetti. Gli arancioneri, secondi in classifica a tre punti dal Modena
                          capolista, sabato prossimo tra le mura amiche ospiteranno l' Osteria Grande,
                          terzultimo della classe. Futsal Bellaria - Russi Calcio a 5 2 - 5 Marcatori:
                          Gurioli, Cedrini, R. Babini, Gallamini, E. Masetti.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 7
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 1 5 2 6 5 3 2 9 § ]

                          domenica 12 gennaio 2020

                                                                               RavennaNotizie.it
                                                                                          sport

                          Vittoria per il Russi che travolge in trasferta il malcapitato Futsal Bellaria
                          Il Russi Calcio a 5 ha iniziato l' anno nuovo nella stessa identica maniera in cui aveva terminato il 2019. Con una
                          vittoria e con cinque reti rifilate

                          all' avversario di turno.Al loro debutto nel 2020 i ragazzi di Balducci infatti
                          hanno travolto in trasferta per 5 - 2 il malcapitato Futsal Bellaria, centrando
                          così il decimo successo consecutivo. Gurioli, Cedrini, R. Babini, Gallamini ed
                          E. Masetti hanno sigillato la vittoria più che meritata dei falchetti.Gli
                          arancioneri, secondi in classifica a tre punti dal Modena capolista, sabato
                          prossimo tra le mura amiche ospiteranno l' Osteria Grande, terzultimo della
                          classe.TabellinoFutsal Bellaria - Russi Calcio a 5 2 - 5Marcatori: Gurioli,
                          Cedrini, R. Babini, Gallamini, E. Masetti.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 8
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
[ § 1 5 2 6 5 3 3 0 § ]

                          lunedì 13 gennaio 2020
                          Pagina 27

                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ASSUNZIONI /2

                          A rischio anche il turn over al 100%
                          L' incrocio dei criteri rischia di colpire di più i Comuni con i conti meno in disordine

                                                                                                                        Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan

                          La promessa era: «Maggiori assunzioni per tutti» visto l' esodo
                          conseguente ai pensionamenti con Quota 100. In realtà una serie di
                          Comuni restano con il cerino in mano in quanto si realizza un sostanziale
                          blocco dei nuovi reclutamenti di personale. E, tra l' altro, non sono le
                          amministrazioni meno virtuose. Il decreto legge 34/2019, nella versione
                          modificata dalla legge di bilancio 2020, affida a un decreto ministeriale l'
                          individuazione della fasce nelle quali collocare i Comuni in base al rapporto
                          fra spesa di personale ed entrate correnti. Per la prima fascia, dove questo
                          rapporto è poco elevato, è possibile assumere liberamente, seppur nel
                          limite di percentuali di incremento della spesa di personale prestabilite. Per
                          una terza fascia, dove il rapporto fra spesa di personale ed entrate correnti
                          risulta molto elevato, si deve programmare, entro il 2025, una tendenziale
                          riduzione della spesa di personale fino ad arrivare ad un valore soglia
                          stabilito nello stesso decreto. Infine, nella seconda fascia, compresa fra le
                          prime due, i Comuni non possono incrementare la spesa di personale
                          rispetto a quella registrata nell' ultimo rendiconto della gestione approvato.
                          In base alla bozza di Dm approvata in Conferenza unificata, le amministrazioni locali hanno iniziato a ragionare sul
                          da farsi a regime. Oltre ai consueti dubbi interpretativi, è emerso che per i Comuni che si collocano nella seconda
                          fascia si realizza un blocco delle assunzioni. Il divieto di incrementare la spesa di personale, ad una prima lettura,
                          sembrerebbe consentire un turn over al 100% in quanto si compensa l' uscita di un dipendente con l' assunzione di un
                          nuovo lavoratore. La quantità da tenere sotto controllo, però, non è rappresentata, come in passato, dalla spesa per
                          cessazioni, ma da tutta la spesa di personale. E questa, nel 2020, si incrementerà per sua natura almeno per due
                          fattori: 1. Gli oneri a regime che si riversano nel corrente anno per le assunzioni effettuate nel 2019 (numerose a
                          seguito dell' entrata in vigore della disposizione che consentiva di utilizzare i resti dei 5 anni precedenti e la spesa per
                          cessazioni verificatesi nella stessa annualità) 2. Gli aumenti di stipendio che il nuovo contratto collettivo di lavoro
                          dovrà prevedere. La bozza di decreto ministeriale, infatti, non stabilisce, per il calcolo della spesa di personale,
                          alcuna esclusione. A fronte di questi incrementi, rispetto ai quali non vi è discrezionalità delle amministrazioni, i
                          Comuni devono mettere in atto azioni volte ad evitare l' aumento della spesa di personale. Da un lato, potranno
                          ridurre le assunzioni a tempo determinato e/o di lavoro flessibile, ma i valori a disposizione sono già esigui a causa
                          dei relativi tetti di spesa. Anzi, i Comuni prossimi a elezioni

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                   Pagina 9
Comune di Russi lunedì, 13 gennaio 2020
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                          lunedì 13 gennaio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          potranno incontrare problemi non indifferenti nel ricorso ad assunzioni ai sensi degli articoli 90 e 110 del Tuel. Dall'
                          altro, e questa, probabilmente sarà l' unica vera strada perseguibile, dovranno rinunciare alla sostituzione del
                          personale che cesserà dal servizio. Le nuove assunzioni verrebbero azzerate, con una situazione peggiore rispetto ai
                          Comuni che si collocano in terza fascia e che possono avere i conti anche molto meno in ordine. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          DALLA STRETTA AL RINVIO

                          Accesso civico, la legge fa e il milleproroghe disfa

                                                                                                                                    Antonello Cherchi

                          La trasparenza si ingarbuglia nei commi delle leggi. Succede, infatti, che la
                          legge di Bilancio inasprisca le sanzioni per i dipendenti pubblici che non
                          pubblicano i dati in possesso dell' amministrazione di appartenenza. Il
                          giorno dopo il decreto legge Milleproroghe mette, con effetto immediato, in
                          naftalina per un anno le nuove sanzioni e ridimensiona l' obbligo di
                          pubblicità dei redditi di deputati, senatori e loro congiunti e parenti. Un
                          cortocircuito legislativo che rende più complicato esercitare l' accesso
                          civico, lo strumento previsto dal decreto legislativo 33 del 2013, che
                          permette a tutti i cittadini di conoscere come agisce una pubblica
                          amministrazione, quanti dirigenti ha, qual è il loro curriculum e quali le loro
                          retribuzioni, quali appalti e concorsi bandisce. In una parola, come quella
                          amministrazione si organizza e spende i soldi. Un' esigenza mutuata dal
                          «Foia» (Freedom of information act) statunitense e fatta propria dal nostro
                          legislatore per rendere più trasparente la Pa. Una rivoluzione che ha visto
                          anche l' intervento della Corte costituzionale. Andiamo per gradi. L'
                          accesso civico introdotto nel 2013 - dopo che per decenni la trasparenza
                          degli uffici pubblici si era affidata alla legge 241 del 1990, che presupponeva però un processo più articolato per
                          conoscere gli atti - rende tutto molto più semplice. Viene, infatti, imposto alle pubbliche amministrazioni di creare nel
                          proprio sito istituzionale una sezione ad hoc denominata «Amministrazione trasparente» dove pubblicare tutta una
                          serie di atti indicati dal Dlgs 33. A cominciare delle dichiarazioni dei redditi di chi riveste incarichi politici (parlamentari
                          compresi) e di chi riveste posizioni di vertice, come i dirigenti. A questo accesso civico, detto "semplice", il decreto
                          ne affianca un altro (il Foia o "accesso generalizzato") che consente al cittadino di chiedere all' amministrazione,
                          attraverso un modulo, altre informazioni rispetto a quelle pubblicate nella sezione «Amministraz ione trasparente». L'
                          obbligo viene applicato in modo diverso da ciascuna amministrazione: c' è chi fa resistenza, chi si adegua di
                          malavoglia, pubblicando i dati ma in modo poco intelleggibile, e chi invece recepisce la nuova necessi tà di
                          trasparenza. In questo quadro variegato si inserisce la sentenza della Corte costituzionale dello scorso anno, che
                          dichiara l' illegittimità costituzionale dell' articolo 14 del Dlgs 33 nella parte in cui prevede un obbligo indifferenziato di
                          pubblicazione dei redditi di tutti i titolari di incarichi dirigenziali, senza distinguere tra dirige

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 11
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                          lunedì 13 gennaio 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          nti apicali e non. Ed è proprio dalla pronuncia della Consulta che prende le mosse la norma sull' accesso civico dell'
                          ultimo decreto Milleproroghe, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre ed entrato in vigore il giorno
                          stesso. Il giorno prima, però, era arrivata in Gazzetta Ufficiale la manovra 2020 e anch' essa conteneva una
                          disposizione sulla trasparenza. Viene previsto che il responsabile della mancata pubblicazione dei dati sul sito della
                          propria amministrazione sia punito con la decurtazione dal 30 al 60% dell' indennità di risultato o, nella stessa misura,
                          di quella accessoria. Fino a quel momento si applicava una sanzione da 500 a 10mila euro. Il giro di vite avrebbe
                          dovuto partire dal 1° gennaio (data di entrata in vigore della legge di Bilancio), se non fosse stato congelato in
                          extremis - il 31 dicembre appunto - dal Milleproroghe. Il decreto, infatti, prevede che fino al 31 dicembre 2020 quelle
                          sanzioni non si applichino ai dirigenti (e sono loro che decidono se comunicare e pubblicare i dati). Un anno che
                          deve consentire al Governo - visto che dopo la sentenza della Consulta niente si è mosso - di mettere a punto un
                          decreto dove indicare quali dirigenti e quali informazioni a loro riferite debbano esse re rese pubbliche. I redditi dei
                          parlamentari Non è l' unica novità dell' ultima ora. Il Milleproroghe interviene anche sul regime di pubblicità dei redditi
                          dei parlamentari, spiegando che dal 31 dicembre quei dati devono essere comunicati esclusivamente all'
                          amministrazione di appartenenza. Dunque, Camera o Senato. Il che significa che quelle informazioni d' ora in poi
                          sfuggono all' accesso civico semplice e rientrano nel Foia. Dunque, per conoscerli non basta un click per accedere
                          alla sezione «Amministrazione trasparente», ma occorre inoltrare una richiesta. Un passaggio che rende la trasparen
                          za meno immediata. © RIPRODUZIONE RISERVATA La trasparenza si ingarbuglia nei commi delle leggi. Succede,
                          infatti, che la legge di Bilancio inasprisca le sanzioni per i dipendenti pubblici che non pubblicano i dati in possesso
                          dell' amministrazione di appartenenza. Il giorno dopo il decreto legge Milleproroghe mette, con effetto immediato, in
                          naftalina per un anno le nuove sanzioni e ridimensiona l' obbligo di pubblicità dei redditi di deputati, senatori e loro
                          congiunti e parenti. Un cortocircuito legislativo che rende più complicato esercitare l' accesso civico, lo strumento
                          previsto dal decreto legislativo 33 del 2013, che permette a tutti i cittadini di conoscere come agisce una pubblica
                          amministrazione, quanti dirigenti ha, qual è il loro curriculum e quali le loro retribuzioni, quali appalti e concorsi
                          bandisce. In una parola, come quella amministrazione si organizza e spende i soldi. Un' esigenza mutuata dal «Foia»
                          (Freedom of information act) statunitense e fatta propria dal nostro legislatore per rendere più trasparente la Pa. Una
                          rivoluzione che ha visto anche l' intervento della Corte costituzionale.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 12
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                          CONTROLLI

                          Incassi e reclutamenti allargano i compiti dei revisori dei conti
                          Obbligatorio il parere per ottenere lo «sconto» sul fondo crediti dubbi

                                                                                                                                     Patrizia Ruffini

                          Aumentano le firme per i revisori dei conti. Nella manovra 2020 non c' è
                          solo la controriforma del sistema di estrazione a sorte dei revisori degli enti
                          locali con il ritorno alla scelta politica del presidente dell' organo collegiale
                          (articolo 57-ter Dl 124/2019), ma anche un nuovo parere in tema di
                          riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Riduzione concessa dal
                          2020 al 2022, a seguito di una verifica nell' accelerazione delle riscossioni
                          delle entrate oggetto della riforma della riscossione inserita nella legge di
                          bilancio. Nel redigere il bilancio di previsione 2020/2022, gli enti devono
                          tener conto degli obblighi di accantonamento minimo al fondo crediti
                          dubbia esigibilità, che impongono di raggiungere nel bilancio 2020 il 95%
                          (contro l' 85% del 2019) e il 100% dal 2021. La legge di bilancio 2020 è
                          intervenuta sulle regole concedendo due misure di flessibilità (commi 79 e
                          80 legge 160/2019). Il primo aiuto premia gli enti in regola con i pagamenti
                          che nel 2020 e 2021 potranno ridurre il Fcde al 90% dell' accantonamento
                          quantificato nell' Allegato al bilancio riguardante il fondo stesso. Questa
                          facoltà può essere esercitata solo se nell' esercizio precedente a quello di
                          riferimento hanno onorato le regole sui pagamenti. Ovvero devono essere rispettati i tempi di pagamento delle
                          fatture ricevute nell' anno (pagate e non) e deve risultare una riduzione del 10% del debito commerciale residuo al
                          termine dell' anno precedente (per importi di debito superiore al 5% delle fatture ricevute). La seconda concessione
                          richiede invece, a differenza della prima, il parere dell' organo di controllo. Nello specifico, per le entrate oggetto della
                          riforma della riscossione il Fondo potrà essere conteggiato tenendo conto della capacità di riscossione che si
                          prevede di realizzare a fine esercizio, calcolata come rapporto tra gli incassi complessivi (in conto/competenza più
                          in conto/residui) e gli accertamenti di competenza. I controllori, prima di dare o meno il via libera, dovranno pertanto
                          verificare le previsioni di cassa attese, dalle quali derivano i nuovi indici di riscossione che abbassano gli
                          accantonamenti iscritti fra le spese. È poi in attesa di pubblicazione sulla «Gazzetta» il decreto attuativo del nuovo
                          regime assunzionale dei Comuni che pone a carico dell' organo di revisione il rilascio dell' asseverazione del rispetto
                          pluriennale dell' equilibrio di bilancio (comma 2 articolo 33 Dlgs 34/2019). L' obbligo di asseverazione del rispetto
                          dell' equilibrio di bilancio da parte dei revisori interesserà anche le Province e Città metropolitane alle quali è stato
                          esteso il nuovo regime assunzionale dal decreto milleproroghe (Dl 162/2019). Infine, è stato approvato, senza tener
                          conto delle novità contenute con il collegato fiscale alla manovra

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 13
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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          2020, il nuovo elenco dei revisori dei conti degli enti locali per l' anno 2020 (Decreto Interni del 23 dicembre 2019).
                          Per vedere gli effetti occorrerà attendere l' aggiornamento del regolamento attuativo vigente (approvato con decreto
                          ministero Interni 23 febbraio 2012); nel frattempo le estrazioni continueranno ad essere svolte su ambito regionale
                          (e non provinciale) e le funzioni di presidente del collegio continueranno ad essere svolte da professionisti estratti a
                          sorte. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 14
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ASSUNZIONI/1

                          Personale, la spesa «allargata» blocca gli aumenti di organico
                          Nei calcoli entrano co.co.co., staff, dipendenti nelle partecipate e nuovi contratti Queste voci spingono gli enti medi
                          e piccoli sopra le soglie di virtuosità

                          Arturo Bianco - Tanto tuonò che non piovve. Possono essere così
                          sintetizzate le conseguenze per molti Comuni, soprattutto medi e piccoli,
                          che derivano dalle nuove regole sulle capacità assunzionali contenute nei
                          provvedimenti attuativi dell' articolo 33 del Dl 34/2019, con le modifiche
                          apportate dalla legge di Bilancio 2020 (comma 853). Tutto ruota intorno
                          alla nozione di «spesa del personale» introdotta tanto nel Dpcm sull'
                          applicazione del provvedimento per le Regioni, quanto nell' analogo
                          provvedimento in emanazione per i Comuni. E alla previsione, contenuta
                          nel provvedimento per i Comuni e nella legge di Bilancio 2020, per cui gli
                          enti che non si trovano all' interno del parametro di virtuosità non possono
                          aumentare la propria spesa di personale rispetto a quella dell' ultimo
                          rendiconto approvato. Mentre per le Regioni a statuto ordinario o, quanto
                          meno, per la gran parte di esse non vi sono conseguenze, stante il rapporto
                          tra spesa del personale ed entrate correnti scelto, così non può dirsi per
                          moltissimi Comuni. In più, l' introduzione di una terza fascia di Comuni,
                          compresa tra quelli virtuosi e quelli che superano i rapporti più elevati nel
                          rapporto tra spesa del personale e spesa corrente, riduce ulteriormente i vincoli a contenere i costi per i dipendenti.
                          Quindi, in sede di concreta applicazione, gli elementi di differenziazione nelle capacità assunzionali previste dal
                          decreto crescita sono stati ridotti. I provvedimenti attuativi dell' articolo 33 del Dl 34/2019, dando applicazione
                          testuale alle previsioni dettate dal legislatore, stabiliscono infatti che la spesa del personale, su cui calcolare il
                          rapporto con le entrate correnti, non sia quella consolidata (comma 557 della legge 296/2006), ma sia molto più alta.
                          Essa infatti comprende: «Gli impegni di competenza.. per tutto il personale», il costo dei Co.co.co, gli oneri per le
                          assunzioni ex articolo 110 e quelli per i dipendenti dell' ente utilizzati dalle società partecipate «al lordo degli oneri
                          riflessi ed al netto dell' Irap». A differenza della nozione di spesa del personale prevista dalla Finanziaria 2007,
                          mancano infatti le voci che vanno in deroga, tra cui ricordiamo i maggiori oneri derivanti dai rinnovi contrattuali di
                          personale, dirigenti e segretari. Così come mancano anche: la spesa per il personale delle categorie protette, i
                          rimborsi di altri enti in caso di convenzioni e di comandi, i diritti di rogito dei segretari, gli incentivi di legge, gli oneri
                          coperti integralmente da finanziamenti della Ue o di privati etc.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 15
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                          lunedì 13 gennaio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Per cui l' aumento della spesa del personale che ciò determina (per una percentuale che in molti enti sfiora il 20%)
                          porta numerose amministrazioni a superare i parametri di virtuosità e, quindi, a non potere dare corso ad assunzioni
                          aggiuntive. Neppure attraverso la mobilità volontaria. La legge infatti stabilisce in queste amministrazioni il divieto di
                          superare la spesa del personale dell' ultimo rendiconto e le mobilità volontarie non impegnano capacità assunzionali,
                          ma determinano comunque aumenti della spesa per il personale. Il che suona come una sorta di beffa, visto che gli
                          enti virtuosi nei rapporti tra spesa del personale ed entrate correnti stanno concedendo molto più facilmente i nulla
                          osta ai trasferimenti in mobilità volontaria. In queste amministrazioni, infatti le cessazioni per mobilità determinano
                          una diminuzione della spesa del personale, quindi margini aggiuntivi di assunzione sia ricorrendo ai concorsi che allo
                          scorrimento delle graduatorie. La fascia intermedia avrà un effetto positivo sui Comuni che hanno un rapporto assai
                          elevato tra spesa del personale ed entrate correnti: queste amministrazioni non sono obbligate entro il 2025 a
                          rientrare nel rapporto previsto per gli enti «virtuosi», ma in quello più elevato previsto per le amministrazioni
                          comprese in questa fascia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ASSUNZIONI / 3

                          Procedure sprint per evitare il blocco

                                                                                                                                Patrizia Ruffini

                          Anno nuovo, regole vecchie. La programmazione delle assunzioni risulta
                          sempre più difficile a causa del continuo sovrapporsi di norme e vincoli
                          contenuti in svariati provvedimenti. L'inizio del presenta un quadro
                          normativo singolare: da una parte le vecchie regole che consentono di
                          assumere nel limite del turnover al %, compreso il personale cessato in
                          corso d'anno, recuperando anche i resti degli ultimi cinque anni. Dall'altra
                          l'attesa del decreto attuativo dell'articolo , comma del Dl / che dovrebbe
                          superare completamente, almeno per i Comuni, il vecchio impianto
                          normativo legando le assunzioni al rapporto tra spesadi personale ed
                          entrate correnti (al netto del fondo crediti). Lo schema di decreto è stato
                          condiviso in sede di conferenza Stato-città ed autonomie locali in data
                          dicembre dando però attuazione anche ad una modifica normativa che è
                          stata approvata nella legge di bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale il
                          dicembre. La stranezza riguarda la decorrenza indicata nello schema di
                          decreto che è stata fissata al ° gennaio . Con ogni evidenza il
                          provvedimento non poteva essere pubblicato in Gazzetta prima dell'inizio
                          dell'anno. In questo modo si viene a creare una situazione singolare atteso che il decreto approvato in conferenza
                          prevede una decorrenza quantomeno improbabile qualora si condivida che anche i decreti entrano in vigore con la
                          pubblicazione in Gazzetta Ufficiale; a nulla rilevando che il Dl / demandi al decreto la fissazione della data di
                          decorrenza. T. Grandelli e M.ZamberlanIl testo integrale dell'articolo su:quotidianoentilocali.ilsole24ore.com

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                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Gli effetti della riforma operata con la legge di Bilancio: via agli incassi diretti degli enti

                          Riscossione locale con lo sprint
                          Accertamenti e avvisi di pagamento subito esecutivi

                                                                                                                 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO

                          Province, città metropolitane, comuni, comunità montane, unioni di comuni e
                          consorzi tra gli enti locali devono incassare direttamente le loro entrate, sia
                          tributarie sia patrimoniali. I soggetti che svolgono per conto delle
                          amministrazioni pubbliche le attività di accertamento e riscossione, infatti,
                          non possono più effettuare gli incassi delle somme versate da contribuenti e
                          utenti sui conti dedicati, dovute a vario titolo ai suddetti enti. I concessionari
                          non possono più maneggiare denaro pubblico e riscuotere le entrate degli
                          enti territoriali, non solo quelle derivanti da versamenti spontanei o volontari,
                          ma anche quelle recuperate in seguito alle attività di accertamento e
                          riscossione coattiva. Rimangono invariate le norme relative ai versamenti
                          unitari fatti con il modello F24. Allo stesso modo nulla cambia per la
                          riscossione delle entrate a mezzo ruolo. È uno degli effetti della riforma della
                          riscossione delle entrate locali, che ha preso il via dal 1° gennaio scorso.
                          Inoltre, non è più richiesta la notifica della cartella di pagamento o dell'
                          ingiunzione per il recupero dei crediti. Gli accertamenti tributari degli enti
                          locali e gli avvisi di pagamento riguardanti le entrate patrimoniali sono
                          immediatamente esecutivi e consentono l' esazione immediata delle somme dovute dai debitori. Sono alcune delle
                          novità contenute nella manovra di bilancio 2020 (legge 160/2019), riguardanti la riscossione delle entrate degli enti
                          territoriali. Versamenti diretti. I versamenti, quindi, devono essere fatti direttamente all' ente creditore e non più al
                          soggetto affidatario. Ai concessionari è impedito di maneggiare denaro pubblico. È stato modificato l' articolo 2-bis
                          del decreto legge 193/2016, che aveva già escluso il versamento delle entrate spontanee o volontarie nelle casse del
                          concessionario delle somme dovute all' ente. Il limite non è più riferito solo ai pagamenti volontari, ma a tutte le
                          somme accertate e riscosse dall' affidatario del servizio. Il pagamento delle entrate tributarie e patrimoniali dei
                          comuni e delle altre amministrazioni locali va effettuato direttamente sul conto corrente di tesoreria dell' ente
                          impositore ovvero sui conti correnti postali ad esso intestati. I crediti, poi, possono essere riscossi attraverso gli
                          strumenti di pagamento elettronici resi disponibili dagli stessi enti oppure tramite la piattaforma tecnologica che
                          consente i pagamenti informatici, le cui regole sono fissate dall' articolo 5 del Codice dell' amministrazione digitale
                          (decreto legislativo 82/2005). Per le entrate fiscali è possibile avvalersi anche del sistema dei versamenti unitari con
                          il modello F24. Considerato che è impedito ai concessionari iscritti all' albo del ministero dell' economia e delle

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 18
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                          lunedì 13 gennaio 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          finanze di incassare le somme per conto dell' ente, vanno modificati i contratti in corso, già stipulati, alla data del 1°
                          gennaio 2020, entro il 31 dicembre 2020. Tuttavia, premesso che le somme recuperate non possono essere versate
                          sui conti degli affidatari, la ratio legis è anche quella di non allungare troppo i tempi per il pagamento dell' aggio. Non
                          a caso, a garanzia dei concessionari, al fine di verificare e rendicontare i versamenti, gli enti creditori devono
                          permettere l' accesso ai conti correnti dedicati alla riscossione delle entrate che formano oggetto degli affidamenti
                          o, comunque, agli altri canali di pagamento istituiti dall' amministrazione pubblica. Salvo che sia diversamente
                          disposto nel contratto, il concessionario è tenuto a trasmettere, entro il giorno dieci del mese, all' ente affidante e al
                          suo tesoriere, la rendicontazione e la fattura delle proprie competenze e spese riferite alle somme contabilizzate nel
                          mese precedente. Decorsi 30 giorni dalla ricezione della rendicontazione, al tesoriere è imposto di accreditare sul
                          conto del concessionario le somme di competenza, che devono essere prelevate dai conti correnti dedicati. Queste
                          disposizioni non trovano applicazione qualora l' ente creditore riscuota a mezzo ruolo e abbia affidato l' incarico all'
                          agente della riscossione. Gli accertamenti esecutivi. Altra novità importante è che dal 1° gennaio gli accertamenti
                          tributari degli enti locali e gli avvisi di pagamento riguardanti le entrate patrimoniali sono immediatamente esecutivi.
                          Questo comporta l' esazione immediata delle somme dovute dai debitori. Non è più imposta la notifica della cartella
                          di pagamento o dell' ingiunzione per il recupero dei crediti. Si passa direttamente dalla fase accertativa a quella
                          esecutiva e di espropriazione forzata. Province, città metropolitane, comuni, comunità montane, unioni di comuni e
                          consorzi tra gli enti locali, dunque, possono accelerare i tempi per la riscossione coattiva di tutte le entrate, sia
                          tributarie che extratributarie. Gli accertamenti tributari e gli atti di riscossione per il recupero dei crediti riguardanti le
                          entrate patrimoniali emessi dagli enti territoriali, che riscuotono in proprio, e quelli emanati dai concessionari, devono
                          contenere l' intimazione a adempiere entro 60 giorni, per le entrate fiscali entro il termine di presentazione del ricorso,
                          gli importi richiesti. I debitori devono essere informati sulle conseguenze negative che produce il mancato
                          pagamento. Negli atti deve essere espressamente indicato: che costituiscono titolo esecutivo; che, se verrà omesso
                          il pagamento, saranno attivate le procedure esecutive e cautelari; che l' ente, o il concessionario in caso di
                          affidamento dell' attività di accertamento, decorsi 30 giorni dal termine ultimo per il pagamento, procederà alla
                          riscossione coattiva delle somme dovute, facendo ricorso all' esecuzione forzata. Questi elementi essenziali devono
                          essere riprodotti anche negli atti da notificare al contribuente, qualora siano ricalcolati gli importi dovuti, a titolo di
                          tributo e sanzioni, in seguito al perfezionamento dell' accertamento con adesione. Il versamento deve essere
                          effettuato entro 60 giorni dalla data di notifica degli atti esecutivi. Se le somme richieste non vengono versate, il
                          pagamento è insufficiente o è tardivo, non è comunque irrogabile la sanzione amministrativa del 30%, prevista dall'
                          articolo 13 del decreto legislativo 471/1997. Pertanto, gli atti acquistano efficacia di titolo esecutivo decorso

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 19
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                          lunedì 13 gennaio 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          il termine utile per la proposizione del ricorso o decorsi 60 giorni dalla notifica dell' atto finalizzato alla riscossione
                          delle entrate patrimoniali. Gli atti, invece, non sono immediatamente esecutivi per le sanzioni tributarie, in base a
                          quanto disposto dall' articolo 19 del decreto legislativo 472/1997. Del resto, questa norma subordina la riscossione
                          delle sanzioni all' emanazione della sentenza di primo grado favorevole, in tutto o in parte, all' amministrazione.
                          Pertanto, prima di esperire le azioni esecutive, non è più un passaggio obbligato la preventiva notifica della cartella di
                          pagamento o dell' ingiunzione. Decorso il termine di 30 giorni dal termine stabilito per il pagamento (60 giorni), la
                          riscossione è affidata al concessionario che può attivare le procedure esecutive. L' esecuzione forzata, però, è
                          sospesa per un periodo di 180 giorni dall' affidamento in carico al soggetto legittimato al recupero dei crediti. Ma il
                          blocco temporaneo non si estende alle azioni cautelari e conservative (fermo amministrativo dei beni mobili
                          registrati, iscrizione d' ipoteca sugli immobili). Allo stesso modo non si applica la sospensione in presenza di
                          accertamenti definitivi, sentenze passate in giudicato o qualora il debitore decada dal beneficio della dilazione. A
                          tutela del debitore, la disposizione della legge di Bilancio fissa un adempimento a carico degli enti e dei
                          concessionari se le somme dovute non sono superiori a diecimila euro. In quest' ultimo caso, prima di avviare azioni
                          esecutive e cautelari è necessario spedire un sollecito di pagamento con il quale il debitore va avvertito che, in
                          mancanza del pagamento entro 30 giorni, è soggetto all' esecuzione forzata. Mentre per debiti fino a mille euro, il
                          previgente termine di 120 giorni per l' adempimento è stato ridotto a 60. © Riproduzione riservata.

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