Entrate Tributarie Internazionali - Bollettino n. 111 - Finanze
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gennaio-marzo 2018 Entrate Tributarie Internazionali MEF Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali Ufficio III Via dei Normanni, 5 00184 Roma Email dpf.segreteriauef@finanze.it http://www.finanze.gov.it/ Tel. +39 06 93836170/1/2 Fax +39 06 50171830 Responsabile della pubblicazione: Francesca Faedda (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Analisi economico-fiscale a cura di: Giacomo Giannone (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Focus di approfondimento sulle misure fiscali nei principali Paesi UE a cura di: Germana Bottone (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Marzia Mascini (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) Alessandro Rollo (Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali) In copertina: Europe in foreground - Rappresentazione in acquerello di Pamela E. Greco Il download dei Bollettini è effettuabile presso il sito web del Dipartimento delle Finanze: http://www.finanze.gov.it/opencms/it/entrate-tributarie/entrate-tributarie-internazionali-/ 2
gennaio-marzo 2018 PREMESSA Il “Bollettino delle Entrate Tributarie Internazionali” contiene un’analisi comparata dell’andamen- to delle entrate tributarie in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna. La fonte delle informazioni è la serie di bollettini mensili pubblicati sui siti istituzionali delle Ammini- strazioni competenti dei paesi europei oggetto di analisi. I dati relativi a ciascun Paese, disomogenei per livello di dettaglio o di aggregazione, per classifi- cazione e struttura delle imposte, non sono oggetto della riclassificazione che sarebbe necessaria qualora si volessero effettuare confronti su valori assoluti o su specifiche fattispecie impositive. Obiettivo di questo report, infatti, è essenzialmente di fornire informazioni tempestive sui tassi tendenziali di variazione delle entrate tributarie erariali, in un arco temporale omogeneo per cia- scun paese oggetto di analisi. Il bollettino è strutturato in tre sezioni. Nella prima sezione si confrontano gli andamenti tendenziali del totale delle entrate e delle en- trate derivanti dall’imposta sul valore aggiunto nei vari paesi. Inoltre, per ognuno dei paesi, si os- serva il livello di gettito rilevato mensilmente. La seconda sezione è dedicata all’approfondimento delle riforme fiscali adottate in alcuni paesi dell’Unione Europea e al commento di alcuni indicatori internazionali di tassazione. In particolare, il presente report propone un focus sulle seguenti tematiche: le spese fiscali in Ricerca e Sviluppo nei paesi UE; R&D e Patent Box in Europa. Nella terza sezione si traccia l’evoluzione del quadro economico dei paesi oggetto di osserva- zione attraverso l’andamento tendenziale di alcune variabili tra cui il PIL, il tasso di inflazione, il tas- so di disoccupazione, il livello dei consumi finali e della spesa pubblica, l’andamento della produ- zione industriale e la variazione dello stock di debito pubblico in rapporto al PIL. I dati sono ag- giornati con frequenza mensile o trimestrale sulla base dell’ultima release disponibile sul database di Eurostat. 3
gennaio-marzo 2018 INDICE I. ENTRATE TRIBUTARIE: ANALISI PER PAESE II.1 Totale entrate tributarie II.2 Entrate IVA II.3 Francia II.4 Germania II.5 Irlanda II.6 Italia II.7 Portogallo II.8 Regno Unito II.9 Spagna II. FOCUS SULLA POLITICA FISCALE NEI PAESI UE II.1 Le spese fiscali in Ricerca e Sviluppo nei paesi UE II.2 R&D e Patent Box in Europa III. INDICATORI MACROECONOMICI INTERNAZIONALI 4
gennaio-marzo 2018 ELENCO DELLE FONTI Indicatori macroeconomici Eurostat, Database, Quarterly national accounts Analisi tematica OECD time-series estimates of government tax relief for business R&D, TAX4INNO Project 674888, 18 Aprile 2018 OECD review of national R&D tax incentives and estimates of R&D tax subsidyrates, 2017, TA- X4INNO Project 674888, 18 Aprile 2018 Eurostat, Science, technology and innovation Analisi per Paese Ministère de l'Action et des Comptes publics, Documentation budgétaire Bundesministerium der Finanzen, Monatsbericht An Roinn Airgeadais, Finance Department, Exchequer Returns Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, Entrate tributarie Ministério das Finanças e da Administraçào Pùblica, Direção-Geral do Orçamento, Execução Orçamental HM Treasury, Office for National Statistics, Public sector finances Administración General del Estado, Agenzia Tributaria, Recaudación tributaria 5
gennaio-marzo 2018 I. ENTRATE TRIBUTARIE: ANALISI PER PAESE I.1 Totale entrate tributarie Nel primo trimestre del 2018 l’andamento delle entrate tributarie conferma la marcata variabilità tra i Paesi già osservata nel corso del 2017. Cresce a ritmi sostenuti il gettito tributario del Portogallo (+6%), in linea con il tasso di crescita medio dell’ultimo semestre del 2017. Per l’Irlanda si consolida la crescita delle entra- Totale Entrate tributarie - in miliardi di euro te tributarie (+4%) che mostra un tasso di varia- gennaio-marzo 2017 gennaio-marzo 2018 zione tendenziale in linea con la media del 2017. Spagna Il Regno Unito registra una lieve variazione po- Regno Unito sitiva (+0,6%) evidenziando un rallentamento Portogallo della dinamica osservata l’anno scorso. Italia Irlanda In Italia il gettito tributario cresce del 2,8%, Germania proseguendo il trend positivo osservato da gen- Francia naio 2015. 0 50 100 150 200 Positiva risulta la dinamica del gettito tributario Migliaia della Spagna che registra a marzo un aumento tendenziale del 3,5%. Entrate tributarie - variazione tendenziale % In Francia il gettito segna una flessione tenden- ziale (-2,1%), in linea con la variazione osservata il Portogallo 6,0% mese scorso. Germania 4,1% Irlanda 4,0% Infine, la Germania continua a mostrare una Spagna 3,5% dinamica favorevole delle entrate (+4,1%), sep- Italia 2,8% pure ad un tasso leggermente al di sotto rispetto Regno Unito 0,6% a quello osservato lo scorso anno. -2,1% Francia -4,0% -2,0% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 6
gennaio-marzo 2018 I.2 Entrate IVA Il gettito IVA nel primo trimestre del 2018 fa registrare: una crescita per il Portogallo (+8%), la Germania (+3%), la Spagna (+2,8%), l’Irlanda (+2,4%), la Francia (+2,2%) e l’Italia (+1,5%); Entrate IVA - in miliardi di euro una flessione per il Regno Unito (-0,5%). gennaio-marzo 2017 gennaio-marzo 2018 Analogamente agli andamenti registrati per il to- Spagna tale del gettito tributario, forti disomogeneità tra i Regno Unito vari Paesi si osservano anche in relazione all’anda- Portogallo mento dell’IVA: la forbice tra il tasso di variazione Italia negativo registrato nel Regno Unito (-0,5%) e quel- Irlanda lo di variazione positiva osservato in Portogallo Germania (+8%) è pari a 8,5 p.p.. Francia In particolare, il Portogallo (+8%) mostra il tasso 0 10 20 30 40 50 60 70 di crescita maggiore, consolidando la dinamica già Migliaia Entrate IVA - variazione tendenziale % positiva registrata nel 2017. In aumento anche le entrate IVA di Francia Portogallo 8,0% (+2,2%), Germania (+3%), Italia (+1,5%) e Irlanda Germania 3,0% (+2,4%), seppure i tassi di crescita siano più conte- Spagna 2,8% nuti rispetto alla media dello scorso anno. Irlanda 2,4% Il Regno Unito (-0,5%) mostra per il terzo mese Francia 2,2% consecutivo una flessione tendenziale dopo ben Italia 1,5% otto anni di costanti variazioni positive. Regno Unito -0,5% -2,0% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% I.3 Francia Le entrate tributarie, al netto dei rimborsi e degli Entrate tributarie, Francia - in mln di euro sgravi fiscali, mostrano una flessione di circa 1,6 mi- liardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 scorso (-2,1%), nonostante le principali imposte, quali l’imposta sui redditi da lavoro (+1,8%), le im- 37.261 IVA poste sulle società (+10,5%) e l’IVA (+2,2%), regi- 38.063 strino risultati positivi. Tra le imposte indirette dimi- nuisce il gettito dell’accisa sui consumi dei prodotti TOT entrate tributarie 76.257 energetici di oltre 500 milioni di euro rispetto al da- 74.681 to osservato nel medesimo periodo del 2017 (- 23,1%). 0 20000 40000 60000 80000 100000 7
gennaio-marzo 2018 I.4 Germania In Germania si registra un incremento delle en- Entrate tributarie, Germania - in mln di euro trate tributarie (al netto delle imposte locali) del consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 4,1%, rispetto allo stesso periodo dello scorso an- no. Questo risultato riflette l’andamento positivo dell’imposta sui salari (+6,1%), dell’imposta sulle 57.502 IVA società (+10,7%) e dell’imposta sul valore aggiunto 59.248 (+3%). Positiva anche la variazione del gettito deri- vante da altre imposte indirette come l’accisa sui TOT entrate tributarie 165.352 prodotti alcolici (+2,3%), l’imposta sui motoveicoli 172.110 (+2,6%) e l’imposta sulle assicurazioni (+3,4%). In flessione, al contrario, il gettito dell’imposta sull’e- 0 50000 100000 150000 200000 nergia elettrica (-1,2%) e dell’imposta sul tabacco (- 8%). I.5 Irlanda Le entrate tributarie aumentano del 4% rispetto Entrate tributarie, Irlanda - in mln di euro allo stesso periodo del 2017, per effetto dell’anda- mento positivo del gettito derivante sia dalle impo- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 ste sui redditi delle persone fisiche (+5,7%) sia dall'imposta sulle società (+2,3%) sia dall’imposta 4.568 IVA sul valore aggiunto (+2,4%). Tra le altre imposte 4.676 indirette, le accise mostrano una flessione di 44 mi- lioni di euro (-3,4%); positivo invece l’andamento TOT entrate tributarie 11.492 dell’imposta di bollo (+79 milioni di euro, pari a 11.952 +35,4%). 0 5000 10000 15000 I.6 Italia Si registra un incremento tendenziale del gettito Entrate tributarie, Italia - in mln di euro (+2,8%), per effetto dell’aumento sia delle imposte dirette (+2,9%) sia delle imposte indirette (+2,6%). consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 In particolare, si segnala l’incremento del gettito dell’imposta sulle persone fisiche (+2,5%) e dell’im- 24.213 IVA posta sulle società (+11,2%). Aumenta il gettito 24.572 dell’IVA (+1,5%). Tra le altre imposte indirette si registra un incremento dell’imposta sul consumo TOT entrate tributarie 94.435 dei tabacchi (+0,8%), dell’imposta di bollo (+3,5%), 97.058 e dell’accisa sull’energia elettrica (+11,7%). Mostra un andamento negativo il gettito dell’accisa sui 0 50000 100000 150000 prodotti energetici (-1,5%). 8
gennaio-marzo 2018 I.7 Portogallo Il gettito tributario segna un incremento del 6%, Entrate tributarie, Portogallo - in mln di euro per effetto dell’andamento positivo osservato per le consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 entrate derivanti sia dall’imposta sui redditi delle per- sone fisiche (+2,4%) sia dall’imposta sui redditi delle società (+4,8%) sia dall’IVA (+8%). Positivo anche il 3.867 IVA risultato delle altre imposte indirette come l’imposta 4.177 di bollo (+5,7%), le accise sui prodotti alcolici TOT entrate (+17%), le accise sul tabacco (+25,3%) e sui prodotti tributarie 8.979 petroliferi ed energetici (+2,4%). Sostanzialmente 9.516 stabile il gettito derivante dall’imposta sui veicoli (+0,7%). 0 2000 4000 6000 8000 10000 I.8 Regno Unito Le entrate tributarie segnano una lieve variazione Entrate tributarie, Regno Unito - in mln di sterline positiva rispetto allo stesso periodo dello scorso an- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 no (+0,6%), mostrando un rallentamento della dina- mica osservata negli ultimi due anni. Tale risultato riflette l’andamento positivo del gettito sia delle im- 34.276 IVA poste dirette (+1%) sia delle imposte indirette 34.118 (+0,6%). In particolare si segnala la flessione del get- tito dell’imposta sul valore aggiunto (-0,6%). TOT entrate tributarie 149.266 150.236 0 50000 100000 150000 200000 I.9 Spagna Le entrate tributarie mostrano un incremento ten- Entrate tributarie, Spagna - in mln di euro denziale complessivo pari al 3,5%, dovuto alla cresci- consuntivo 2017 preconsuntivo 2018 ta del gettito sia delle imposte dirette (+5,5%) sia delle imposte indirette (+2,2%). In particolare si os- serva una crescita per l’imposta sulle persone fisiche 19.101 IVA (+6,4%) e una flessione significativa per l’imposta 19.633 sulle società (-10,5%). Positivo il risultato dell’IVA (+2,8%). Tra le altre imposte indirette si registra un TOT entrate tributarie 42.190 incremento del gettito delle imposte sugli idrocarburi 43.652 (+2,9%) e delle accise sulla birra (+7,5%). Mostra in- vece una variazione negativa il gettito delle imposte 0 10000 20000 30000 40000 50000 speciali sul tabacco (-4,2%) e sui prodotti alcolici (- 8%). 9
gennaio-marzo 2018 II. FOCUS SULLA POLITICA FISCALE NEI PAESI UE II.1 Le spese fiscali in Ricerca e Sviluppo nei paesi UE In questo paragrafo è presentata per alcuni paesi europei un’analisi quantitativa degli incentivi fiscali a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo (R&D) sulla base del rapporto pubblicato ad aprile scorso dall’OECD (Organization for Economic Cooperation and Development), “OECD time- series estimates of government tax relief for business R&D”1, che aggiorna la serie storica degli in- dicatori di spese fiscali e dei finanziamenti diretti dello Stato in R&D. Per alcuni dati si è fatto riferi- mento al database di Eurostat, “Science, technology and innovation”. La ragione economica del sostegno pubblico alle attività di R&D riflette la presenza di esternalità positive generate da questa tipologia di investimenti: i soggetti privati non possano appropriarsi in modo completo dei benefici delle attività di ricerca e innovazione che hanno effettuato sostenen- do ingenti costi e, in assenza di intervento pubblico, tenderanno a investire in R&D meno di quan- to sia socialmente desiderabile. Le politiche di sostegno pubblico alla R&D hanno quindi come obiettivo generale quello di so- stenere e incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese (BERD, Business Enterprise Expenditure on R&D), innalzandone i livelli di spesa sia attraverso finanziamenti diretti (ad esempio contributi e prestiti volti ad incrementare l’attività di R&D); sia attraverso agevolazioni fiscali (detrazioni o crediti di imposta, deduzioni delle spese correnti o in conto capitale per attività di R&D). Negli ultimi anni gli incentivi fiscali sono diventati lo strumento maggiormente utilizzato a soste- gno delle attività di R&D, con un’incidenza sul totale delle misure di sostegno pubblico nei paesi dell’OECD che è passata dal 36% nel 2006 al 46% nel 2015. Per i Paesi oggetto di esame nel presente bollettino (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna), l’analisi di seguito riportata confronta l’entità delle misure di supporto alle attività di R&D osservate per ciascun paese con il valore medio dei paesi dell’Unione Europea. 1 OECD time-series estimates of government tax relief for business R&D, TAX4INNO Project 674888, 18 Aprile 2018. 10
gennaio-marzo 2018 Nel 2016 la spesa interna lorda in R&D (GERD, Gross Domestic Expenditure on R&D) nei 28 pae- si UE si è attestata complessivamente a circa 303 miliardi di euro in valore assoluto, in costante aumento dall’anno 2000 (con l’eccezione del 2009, anno in cui si è osservata una flessione tenden- ziale dell’1,1%). La spesa include sia i finanziamenti dal settore pubblico sia dal settore privato non- ché dall’estero. Più stabile il rapporto tra la spesa per R&D e il PIL che è risultato pari al 2,03% nel 2016, in linea con il valore medio del precedente quadriennio. Se si osserva l’intera serie dal 2000 al 2016, invece, si registra un aumento della spesa per R&D in percentuale del PIL (+0,26%). La Fig. 1 illustra l’evoluzione delle spese in R&D in percentuale del PIL negli anni 2000, 2006, 2011 e 2016. Fig. 1 Spesa interna lorda in R&D (GERD), % del PIL, 2000 – 2016 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 France Italy Portugal EU28 Germany Ireland Spain 2000 2006 2011 2016 UK Fonte: Elaborazione su dati Eurostat, Science, technology and innovation In relazione all’evoluzione temporale dell’indicatore e al confronto tra Paesi si osserva che: la spesa media in R&D dei paesi UE (EU28) presenta un’incidenza sul PIL pari al 2,03% nel 2016. Tra i paesi considerati, la Germania e la Francia mostrano la percentuale di spesa mag- giore (rispettivamente pari al 2,94% e 2,25%). Gli altri paesi, Italia (1,29%), Irlanda (1,18%), Spagna (1,19%), Portogallo (1,27%) e Regno Unito (1,69%) si attestano su valori inferiori alla media UE; dal 2011 al 2016 la spesa media dei paesi UE (EU28) mostra un lieve incremento (+0,06 p.p. in rapporto al PIL). Questa dinamica è influenzata dai valori dell’indicatore registrati in Germania (+0,14 p.p.), Francia (+0,06 p.p.), Italia (+0,08 p.p.) e Regno Unito (+0,02 p.p.). Nello stesso periodo, registrano una flessione gli indicatori di Spagna (-0,14 p.p.), Irlanda (-0,37 p.p.) e Portogallo (-0,19 p.p.). 11
gennaio-marzo 2018 In relazione alle attività di R&D finanziate dalla pubblica amministrazione, nel corso del 2015, nei 28 paesi dell’unione europea, si è registrata una spesa di 94 miliardi di euro, pari al 31,3% del tota- le della spesa lorda interna in R&D. Le misure a sostegno della ricerca e sviluppo (BERD, Business Enterprise Expenditure on R&D) includono sia i finanziamenti diretti alle imprese sia le agevolazioni fiscali. Gli incentivi fiscali possono basarsi su una riduzione della base imponibile o dell’aliquota appli- cabile a tutti i costi di ricerca e sviluppo sostenuti da un’impresa (approccio volume based, più effi- cace in presenza di una stabile domanda di mercato per la ricerca e lo sviluppo e per l’innovazione tecnologica) o solo alle spese di ricerca e sviluppo sostenute oltre un certo periodo di tempo (approccio incremental based, preferibile se l’obiettivo è sostenere settori o industrie dinamiche). La scelta tra i diversi approcci dipende essenzialmente dalle caratteristiche dell’ordinamento del Paese membro e dagli obiettivi di politica economica: come risulta dalla Tab. 1, alcuni paesi adot- tano un approccio volume-based; altri modulano l’importo delle agevolazioni in rapporto a un im- porto di base predefinito (agevolazioni incrementali) oppure prevedono sistemi ibridi che com- prendono agevolazioni sia di tipo volume-based sia incrementali. Nei paesi europei le misure fiscali a favore delle attività di ricerca e sviluppo possono essere so- stanzialmente ricondotte a detrazioni o crediti di imposta, deducibilità delle spese di ricerca e svi- luppo dalla base imponibile e a esenzioni fiscali. Le agevolazioni fiscali possono inoltre essere distinte a seconda che siano applicate all’imposta societaria, alle imposte personali o ai contributi previdenziali. La maggior parte dei paesi prevede sgravi d'imposta sul reddito delle società. Alcuni paesi concedono crediti sulle ritenute alla fonte ed esenzioni dal pagamento dei contributi sociali. Tab. 1 Misure fiscali a sostegno delle attività di R&D Sgravi fiscali sull'imposta societaria Crediti d'imposta Volume-based Francia, Irlanda, Regno Unito (grandi imprese) Incrementale/Ibrido Italia, Portogallo, Spagna Detrazioni/Deduzioni Volume-based Regno Unito (piccole e medie imprese) Incrementale/Ibrido Italia, Portogallo, Spagna Sgravi fiscali sull'imposta personale e/o sui contributi sociali Francia, Spagna 12
gennaio-marzo 2018 La Fig. 2 mostra la variazione registrata tra il 2006 e il 2015 in relazione alle agevolazioni fiscali previste dai singoli paesi per incentivare le attività di R&D. L’ammontare degli incentivi fiscali è cal- colata in rapporto al totale delle spese della PA in ricerca e sviluppo, che includono anche i finan- ziamenti diretti. Fig. 2 Incentivi fiscali a favore delle attività di R&D, % del contributo totale della PA, 2006 e 2015 90,0 +30,2 80,0 +33,3 70,0 -12 60,0 +18 +26,1 +45,1 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 France Portugal Italy Ireland UK Spain 2006 2015 Fonte: Elaborazione su dati OECD, Main Science and Technology Indicators Nel dettaglio dall’analisi emerge: la prevalenza nel 2006 in quasi tutti i paesi di incentivi per le attività di R&D basati su finan- ziamenti diretti e il ruolo secondario assunto dalle agevolazioni fiscali. Fanno eccezione il Portogallo e l’Irlanda, con un’incidenza degli incentivi fiscali sul totale delle misure a sostegno della ricerca e sviluppo rispettivamente pari al 77,2% e al 51,3%; dal 2006 al 2015 il peso degli incentivi fiscali sul totale delle misure pubbliche a sostegno del- le attività di R&D è aumentato in quasi tutti i paesi. Questo dato conferma la recente tenden- za dei legislatori nazionali a introdurre e potenziare strumenti di natura fiscale per incentivare le attività di R&D. Tra i paesi osservati, in particolare, l’Italia risulta il paese che ha registrato un aumento significativo nell’utilizzo degli incentivi fiscali (passando dal 2,4% del 2006 al 47,5% del 2015). In controtendenza il Portogallo, per il quale si osserva una riduzione dal 77,2% del 2006 al 65,2% del 2015. La Fig. 3 illustra i tassi di variazione, tra il 2015 e il 2006, dell’ammontare dei finanziamenti diretti della PA alle attività di R&D e degli incentivi fiscali previsti dai singoli paesi. 13
gennaio-marzo 2018 Fig. 3 Variazione % dell’ammontare dei finanziamenti diretti e degli incentivi fiscali in R&D Finanziamenti diretti e incentivi fiscali per Finanziamenti diretti e incentivi fiscali per R&D (∆% 2014/2006), Regno Unito R&D (∆% 2014/2006), Irlanda Incentivi fiscali Incentivi fiscali 15 29 Finanziamenti Finanziamenti diretti diretti 5 8 0 5 10 15 20 0 5 10 15 20 25 30 Finanziamenti diretti e incentivi fiscali per Finanziamenti diretti e incentivi fiscali per R&D (∆% 2015/2006), Spagna R&D (∆% 2014/2006), Francia Incentivi fiscali Incentivi fiscali 8 16 Finanziamenti Finanziamenti diretti diretti -5 -3 -10 -5 0 5 10 -5 0 5 10 15 20 Finanziamenti diretti e incentivi fiscali per Finanziamenti diretti e incentivi fiscali per R&D (∆% 2015/2006), Italia R&D (∆% 2015/2006), Portogallo Incentivi fiscali Incentivi fiscali 48 7 Finanziamenti Finanziamenti diretti diretti -1 14 -10 0 10 20 30 40 50 60 0 5 10 15 14
gennaio-marzo 2018 II.2 R&D e Patent Box in Europa In questa sezione sono analizzate le principali misure a sostegno delle attività di R&D introdotte nei Paesi oggetto di analisi del presente bollettino (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna). In generale, la maggior parte dei paesi europei ha introdotto nei propri ordinamenti sia crediti di imposta per R&D sia regimi di Patent box. FRANCIA Credito di imposta in R&D Modalità di applicazione. L’ammontare del credito d’imposta (CIR – Credit d’Impot Recherche) è pari al 30% delle spese annue di Ricerca e Sviluppo fino a 100 milioni di euro per società e pari al 5%, se la spesa annuale è superiore a tale soglia. Tra le spese ammissibili si considerano integral- mente i salari corrisposti a chi effettua attività di R&D, il 50% delle spese di funzionamento, il 75% degli investimenti. I crediti non utilizzati sono rimborsati immediatamente nel caso delle piccole e medie imprese; per le grandi imprese possono essere riportati in avanti nei tre anni successivi e rimborsati al termine di tale periodo. Nel caso di start-up innovative si prevede un’esenzione totale dal pagamento dei contributi sociali. A chi si rivolge. Imprese industriali, commerciali, artigianali e agricole, indipendentemente dalla loro natura giuridica e dimensione. Normativa Code général des impôts - Article 244 quater B L’introduzione del CIR risale al 1983, tuttavia a partire dal 2004, il regime è stato più volte modifi- cato. L’attuale normativa di riferimento è quella del 2015, anno in cui è stata introdotta anche la normativa per le start-up innovative. Patent box Modalità di applicazione. E’ previsto un sistema di tassazione ridotta degli utili derivanti dallo sfruttamento dei diritti di proprietà industriale. I proventi - canoni di concessione e plusvalenze da vendite - derivanti da brevetti e diritti di proprietà industriale beneficiano della riduzione applica- bile alle plusvalenze a lungo termine, vale a dire il 15% per le società soggette all'imposta sulle società e il 12,8% per le società soggette ad imposta sul reddito. 15
gennaio-marzo 2018 A chi si rivolge. Alle società del settore manifatturiero francese, che utilizzino tecnologie brevet- tate o che sia possibile brevettare, oppure alle società che incorporino tali tecnologie in beni pro- dotti in Francia e che quindi beneficino dell’aliquota ridotta. Normativa I brevetti sono disciplinati dall’art. 39 terdecies del Code général des impôts Altri riferimenti normativi utili sono i seguenti: Ordonnance n° 2013-676 du 25 juillet 2013 Code général des impôts, CGI. - art. 41. 16
gennaio-marzo 2018 GERMANIA Sovvenzioni in R&D Modalità. La Germania non concede incentivi fiscali in R&D. Gli incentivi alla Ricerca e allo Svilup- po sono concessi sotto forma di sovvenzioni in denaro non rimborsabili, in base alla qualità del progetto presentato. Le percentuali di sovvenzione medie sono del 50% dei costi di progetto ammissibili, sebbene per le PMI siano previste percentuali più alte. In alternativa alle sovvenzioni, la Germania eroga anche prestiti per attività di R&D, in base ai di- versi programmi governativi. Le attività di Ricerca e Sviluppo devono essere effettuate in Germania e i costi di Ricerca e Sviluppo devono essere sostenuti all’interno del Paese. Lo sfruttamento dei risultati del progetto deve gene- ralmente avvenire in Germania. A chi si rivolge. Non vi sono limiti per settori particolari. Normativa Action Plan High-tech strategy 2020. Patent Box In Germania non è prevista. 17
gennaio-marzo 2018 IRLANDA Credito di imposta in R&D Tipologia e modalità di applicazione. E’ previsto un credito d’imposta pari al 25% delle spese per R&D. Il credito d’imposta è riconosciuto a condizione che: - le attività di R&D siano svolte nello Spazio Economico Europeo; - la spesa non sia già deducibile in qualsiasi altro territorio; - le spese ammissibili non siano già ridotte per effetto di concessioni, aiuti o sovvenzioni di Stato o Europei; - le spese siano svolte alle medesime normali condizioni di mercato, senza incrementi artificiali. Per attività di “Ricerca e Sviluppo”, si intendono attività sistematiche, investigative o sperimentali in un campo scientifico o tecnologico che includono la ricerca di base, la ricerca applicata e lo svilup- po sperimentale. Per i periodi contabili precedenti il 1° gennaio 2015, l'importo delle spese ammissibili era limitato alle spese incrementali, rispetto a quelle sostenute in un anno base (2003). Con il “Finance Act 2015” il riferimento all’importo base è stato eliminato. A chi si rivolge. Non esistono limitazioni alle industrie che possono accedere al credito d’impo- sta. Il “Taxes Consolidation Act 1997” elenca le principali 4 categorie di settori che accedono a que- sta agevolazione: - Scienze naturali; - Ingegneria e tecnologia; - Scienze mediche; - Scienze agrarie. I regolamenti elencano ulteriori sottocategorie per ciascuna delle precedenti. Normativa Finance Act of 21st December, 2015 Research & Development Tax Credit Guidelines – Revenue Irish tax and Customs Taxes Consolidation Act 1997. Patent Box Tipologia e modalità di applicazione. La Knowledge Development Box “KDB” è un regime agevolato introdotto dalla legge finanziaria 2015 e si riferisce al reddito prodotto da brevetti, soft- ware protetti da copyright e nel caso delle imprese più piccole, ad altre proprietà intellettuali simili ovvero alle invenzioni che potrebbero essere brevettate. Le imprese ammesse al regime hanno di- ritto a una deduzione pari al 50% dei profitti qualificati. Sostanzialmente, i profitti derivanti dai bre- vetti, software protetti da copyright, o IP equivalente a un’invenzione brevettabile, saranno tassati al 6,25%, anziché al 12,5% (corporate tax rate irlandese). Esiste un limite di tempo di 24 mesi dalla fine del periodo contabile, cui si riferisce il bilancio per beneficiare del regime agevolativo. L’introduzione di questo regime agevolato ha determinato l’eliminazione del c.d. Double Irish, un sistema che sfruttava il disallineamento tra la legislazione fiscale irlandese e quella statunitense, permettendo così a multinazionali (quali, per esempio, Google e Apple) di abbattere il livello di im- posizione sui profitti derivanti dalle royalties. 18
gennaio-marzo 2018 A chi si rivolge. Il regime agevolato si applica solo alle imprese che hanno investito in attività di Ricerca e Sviluppo secondo la disciplina contenuta nella Taxes Consolidation Act del 1997. Una guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate irlandese fornisce le definizioni delle società quali- ficate, delle attività qualificanti e dei profitti derivanti dallo sfruttamento del bene; contiene, inoltre, dettagliate informazioni sui requisiti e sulla documentazione, che deve essere presentata per chie- dere le agevolazioni regolate dalla KDB. Normativa Finance Act of 21 st December, 2015 Guidance notes on the KDB – Revenue Irish tax and Customs. 19
gennaio-marzo 2018 ITALIA Credito di imposta in R&D Tipologia e modalità di applicazione. E’ previsto un credito d’imposta pari al 50% delle spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e calcolato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo ne- gli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, in compensazione di imposte e contributi. Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e svi- luppo sperimentale, assunzione di personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, startup e PMI innovative, quote di ammortamento di stru- menti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali. La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017- 2020. A chi si rivolge. Possono accedere all’agevolazione: - tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’im- presa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore econo- mico in cui operano; - le imprese italiane o le imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italia- no, che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Svi- luppo; - le imprese italiane o le imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italia- no che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’e- stero. Normativa Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 13/E del 27 aprile 2017 Legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017) Decreto attuativo 27 maggio 2015 del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Attuazione del credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo Legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) Decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 - "Interventi urgenti". Patent Box Tipologia e modalità di applicazione. E’ previsto un regime opzionale di tassazione agevola- ta sui redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali. L’agevolazione consiste nell’esclusione dal reddito del 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo di soft- ware protetto da copyright, brevetti industriali disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tu- telabili. 20
gennaio-marzo 2018 Ai fini del calcolo dell’agevolazione occorre quindi: - determinare il “contributo economico” ovvero il reddito derivante dall’utilizzo dei beni immateria- li al netto dei relativi costi; -determinare il rapporto (nexus ratio2) fra i costi qualificati di R&D (sostenuti per lo sviluppo del bene immateriale) e i costi complessivi - qualificati e non qualificati - di R&D (sostenuti per produr- re il bene immateriale); - individuare la quota di “reddito agevolabile” determinata applicando il nexus ratio al “contributo economico” derivante dall’utilizzo del bene immateriale; - applicare, infine, a tale quota la percentuale di detassazione riconosciuta. A chi si rivolge. Possono accedere all’agevolazione i soggetti titolari di reddito d’impresa, i cui redditi dipendono in modo dimostrabile dall’utilizzo di beni immateriali, siano esse società di capi- tali o di persone, imprenditori individuali, enti commerciali e non, soggetti residenti in Paesi esteri (ma con stabile organizzazione in Italia), con cui sono stati stipulati trattati per adeguato scambio di informazioni. Normativa D.M n. 30 del 28 novembre 2017 Modifiche: art. 5 del DL 3/2015 (Investment compact) Legge di Stabilità 2015 (i.e. L. 190/2014) art. 1 commi da 37 a 45. 2 Il Nexus Approach descrive le condizioni alle quali gli Stati devono attenersi, nell’ottica di valorizzare il più possibile il collega- mento tra gli investimenti fatti nella ricerca e nello sviluppo e l’agevolazione fiscale. 21
gennaio-marzo 2018 PORTOGALLO Incentivi fiscali per Ricerca e Sviluppo (R&D) Tipologia e modalità di applicazione. E’ previsto un sistema di incentivi fiscali agli investi- menti in R&D (SIFIDE II). Il beneficio consiste in un credito d’imposta sul reddito delle società, com- misurato al valore delle spese sostenute in R&D realizzate nel periodo compreso tra il 1/01/2014 e il 31/12/2020. Il credito d’imposta è pari al: - 35,2% della spesa sostenuta nell’anno d’imposta, maggiorata del 15% se l’impresa beneficiaria è una start-up; - 50% della spesa incrementale “qualificata” che eccede l’ammontare medio di spesa sostenuta nei due precedenti anni d’imposta. Inoltre è prevista un’ulteriore maggiorazione del 20% da applicare alla spesa per il personale coin- volto nelle attività di R&D che possiede un PHD. La spesa ammissibile può riguardare: - il costo di acquisizione di capitale fisso (fatta eccezione per edifici e terreni) utile allo svolgimento dell’attività di R&D; - i salari del personale direttamente coinvolto nell’attività, a condizione che sia altamente specializ- zato e dei manager; - i costi operativi (ad es. gas, elettricità); - i costi di registrazione di eventuali brevetti. A chi si rivolge. Beneficiari del credito d’imposta sono tutte le piccole e medie imprese porto- ghesi (meno di 250 impiegati) che ne fanno richiesta, qualunque sia il settore di attività economica. Tali PMI devono avere un fatturato che non superi i 50 milioni di euro oppure un saldo di bilancio che non ecceda i 43 milioni di euro. Normativa Legge n. 83-C/2013 modifica e cancella alcune agevolazioni ed estende il beneficio fiscale per la spesa in R&D, SIFIDE II, all’anno 2020 Decreto Legge n. 82/2013 e il Decreto Legge n. 162/2014 (emendamenti al Código do IRC all’inter- no del quale deve essere disciplinato il credito SIFIDE II) Legge n. 64/B del 2011. Patent Box Tipologia e modalità di applicazione. E’ prevista un’agevolazione fiscale pari al 30% delle spese in R&D o sostenute per acquisire brevetti e altre tipologie di diritti di proprietà industriale (IP), secondo la seguente formula: - spese “qualificate” per sviluppare l’IP/spese totali sostenute per sviluppare l’IP *il 50% dei ricavi generati dall’IP (reddito IP eleggibile). A chi si rivolge. Tutte le società commerciali portoghesi e le società residenti in Portogallo. 22
gennaio-marzo 2018 Normativa Il governo portoghese ha cancellato il regime precedente di patent box nel marzo 2016 (Decreto Legge 47/2016), nell’ambito della Legge di Bilancio 7-A/2016, prevedendo tuttavia un regime di transizione fino al giugno 2021 per i beneficiari del precedente regime. Il Decreto Legge 47/2016 stabilisce anche la conformità al Nexus Approach definito dall’OCSE. 23
gennaio-marzo 2018 REGNO UNITO Incentivi fiscali per Ricerca e Sviluppo (R&D) Tipologia e modalità di applicazione. Le agevolazioni fiscali a favore delle attività di R&D si distinguono a seconda della dimensione dell’impresa. Le piccole e medie imprese godono dei seguenti benefici fiscali: - una deduzione extra pari al 130% dei costi “qualificati” a valere sui profitti annuali, che si aggiun- ge alla deduzione ordinaria del 100%; - la possibilità di avvalersi di un credito d’imposta in cash, se la società è in perdita. E’ altresì prevista la deduzione delle spese per il personale utilizzato nell’attività di R&D (o il 65% del costo sostenuto per rivolgersi a una società che recluta personale) e le spese per beni di consu- mo. Non è possibile dedurre le spese in beni capitali, terreni, per la produzione di beni e servizi, per brevetti e marchi di fabbrica e interessi su prestiti. Le grandi imprese beneficiano dall’aprile 2016 il Research and Development (R&D) expenditure cre- dit (RDEC). Il credito è calcolato in percentuale (12%) della spesa “qualificata” per R&D ed è sog- getto all’imposta sul reddito delle società. A chi si rivolge. Dell’agevolazione fiscale beneficiano le PMI, che finanziano progetti di R&D conformi a requisiti stabiliti a priori: le PMI devono avere un numero di dipendenti inferiore a 500 unità e un fatturato inferiore a 100 mln di euro o un saldo di bilancio inferiore a 86 mln di euro. Le grandi imprese devono impiegare più di 500 unità e avere un fatturato che supera i 100 mln di euro o un saldo di bilancio superiore a 86 mln di euro. Per ciò che concerne le spese ammis- sibili e i requisiti dei progetti di R&D valgono le regole stabilite per le PMI. Normativa The Research and Development (Qualifying Bodies) (Tax) Order n. 217/2018 Chapter 6A, Part 3 of the Corporation Tax Act 2009 Part 13 of the Corporation Tax Act 2009. Patent Box Tipologia e modalità di applicazione. L’aliquota dell'imposta sul reddito di una società che finanzia un brevetto o un IP è ridotta al 10% per la parte di profitti (generati anche all'estero) deri- vanti dall’utilizzo di quel brevetto o IP. In particolare, l’aliquota ridotta si applica ai profitti generati, ad esempio, dalla vendita di prodotti e servizi che incorporano l’invenzione brevettata (inclusi i pezzi di ricambio), dall’utilizzo delle invenzioni brevettate nell’attività dell’impresa, vendita o con- cessione in licenza dei brevetti o IP. È considerato IP “qualificato” il brevetto riconosciuto da UK Intellectual Property Office (UKIPO) o da European Patent Office (EPO); sono accettati nel Regno Unito anche i brevetti o IP riconosciuti dagli uffici competenti dei seguenti Paesi europei: Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Svezia. 24
gennaio-marzo 2018 A chi si rivolge. L’agevolazione fiscale si rivolge alle imprese britanniche o con residenza princi- pale nel Regno Unito. Normativa La normativa riguardante la patent box è stata modificata con la Finance Law del 2016. 25
gennaio-marzo 2018 SPAGNA Incentivi fiscali in Ricerca e Sviluppo (R&D) Tipologia e modalità di applicazione. E’ previsto un regime di tipo ibrido, fondato sul volume complessivo e sull’incremento di spesa. E’ riconosciuto un credito d’imposta pari al 25% delle spe- se per investimenti in R&D. Per l’importo che eccede la media delle spese sostenute nei due anni precedenti, il credito è riconosciuto nella misura del 42%. E’ previsto inoltre un credito d’imposta pari al 17% delle spese sostenute per il personale dipendente e dell’8% di quelle sostenute per be- ni materiali e immateriali. In caso di “incapienza”, il credito d’imposta può essere fruito nei successivi 18 anni o nell’anno suc- cessivo alla sua dichiarazione, con una riduzione del 20%. Sono previsti altresì dei limiti sui crediti da rimborsare e sull’ammontare complessivo del beneficio fiscale. In generale, sono ammessi i costi sostenuti per spese correnti, assets materiali e immateriali (esclusi gli immobili). A chi si rivolge. Possono usufruire del credito d’imposta tutte le imprese o i lavoratori autonomi che svolgano attività di Ricerca e Sviluppo. Normativa Ley 48/2015 Ley 27/2014 Art. 35 Ley 14/2013. Patent box Tipologia e modalità di applicazione. E’ prevista una deduzione pari al 60% della base impo- nibile dell'imposta sul reddito delle società a favore di imprese titolari di brevetti e disegni, avvia- mento e know-how che stipulino un licensing agreement. Esistono però alcune limitazioni per la società che concede il brevetto in licenza: essa deve aver partecipato per almeno il 25% dei costi alla realizzazione dell’innovazione oggetto della patent. Inoltre, la società che ottiene l’autorizza- zione ad utilizzare il brevetto, oltre a dover rispettate alcune condizioni legate al contenuto del contratto di licenza e di tenuta della contabilità, non deve risiedere in alcun paradiso fiscale. A chi si rivolge. Alle società spagnole o con residenza principale in Spagna. Normativa Ley 48/2015, de 29 de octubre, de PGE 2016 Ley 14/2013 de 27 de septiembre de 2013. 26
gennaio-marzo 2018 III. INDICATORI MACROECONOMICI INTERNAZIONALI Al fine di presentare un quadro economico di riferimento per ciascuno dei Paesi considerati, in questo paragrafo viene presentato l’andamento tendenziale di alcune variabili tra cui il PIL, il tasso di inflazione, il tasso di disoccupazione, il livello dei consumi finali e della spesa pubblica, l’anda- mento della produzione industriale e la variazione dello stock di debito pubblico commisurato al PIL. I dati sono aggiornati all’ultima release disponibile sul database di Eurostat con diffusione mensile o trimestrale. La serie del PIL è costruita su base trimestrale in termini di variazione tendenziale del PIL nomi- nale. Per ogni Paese viene calcolato anche il tasso di variazione congiunturale annualizzato che in- dica il contributo di ciascun trimestre sull’andamento tendenziale. IL confronto tra i Paesi è effettuato sulla base dell’andamento degli indicatori macroeconomici più rilevanti. In particolare: -per il tasso di inflazione si considera il tasso annuale di variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP, Harmonised Indices of Consumer Prices). I dati sono aggiornati mensil- mente. - il tasso di disoccupazione è espresso in percentuale della popolazione attiva. I dati sono de- stagionalizzati e non corretti per gli effetti di calendario. L’aggiornamento è su base mensile. - la dinamica dei consumi è calcolata utilizzando i tassi di variazione tendenziale della spesa per consumi finali delle famiglie. I dati non sono né destagionalizzati né corretti per gli effetti di calen- dario e la variazione è calcolata su base trimestrale. - il tasso di variazione della produzione industriale è calcolato su base mensile ed esprime la variazione rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. I dati sono corretti per gli effetti di calendario e non destagionalizzati. Le attività considerate per il calcolo dell’indice (secondo la clas- sificazione delle attività economiche Ateco 2007) sono: l’attività estrattiva (B), le attività manifattu- riere (C) e l’attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (D). - la spesa pubblica e lo stock di debito pubblico sono espresse in percentuale del PIL. I dati sulla spesa pubblica non sono né destagionalizzati né corretti per gli effetti di calendario e hanno una frequenza di aggiornamento su base trimestrale. I dati sul debito pubblico, invece, sono ag- giornati annualmente e si riferiscono al debito lordo consolidato della pubblica amministrazione nei paesi oggetto di analisi. 27
gennaio-marzo 2018 PIL - tasso di crescita %, EU28 PIL - tasso di crescita %, Germania ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 3,5 4 3 3,5 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 2014Q3 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2017Q1 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2016Q4 2017Q2 2017Q4 -0,5 0 -1 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 PIL - tasso di crescita %, Irlanda PIL - tasso di crescita %, Spagna ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 140 5 120 4,5 4 100 3,5 80 3 60 2,5 2 40 1,5 20 1 0 0,5 0 2014Q3 2014Q4 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2016Q3 2017Q1 2017Q3 2014Q2 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q4 2017Q2 2017Q4 -20 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 PIL - tasso di crescita %, Francia PIL - tasso di crescita %, Italia ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 0 2014Q3 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2017Q1 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2016Q4 2017Q2 2017Q4 2014Q2 2014Q4 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2016Q4 2017Q2 2017Q4 2014Q3 2015Q2 2015Q4 2016Q2 2017Q1 2017Q3 -0,5 -0,5 PIL - tasso di crescita %, Portogallo PIL - tasso di crescita %, Regno Unito ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale ∆ congiunturale annualizzata ∆ tendenziale 4 4 3,5 3,5 3 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 0 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 2014Q2 2014Q4 2015Q2 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q4 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2015Q4 2016Q2 2016Q4 2017Q2 2017Q3 28
gennaio-marzo 2018 Tasso di Inflazione - HICP variazione Tasso di Disoccupazione - % della tendenziale % , 2018M02 popolazione attiva, 2018M01 UK 2,7 UK 4,1 Portugal 0,7 Portugal 7,9 Italy 0,5 Italy 11,1 France 1,3 France 9 Spain 1,2 Spain 16,2 Ireland 0,7 Ireland 6,2 Germany 1,2 Germany 3,5 EU28 1,4 EU28 7,2 Consumi - tasso variazione tendenziale %, Produzione industriale - tasso variazione 2017Q4 tendenziale %, 2017M12 UK 1,7 UK 0,7 Portugal 3,4 Portugal 0,6 Italy 4,9 Italy 1,2 France 4,6 France 1,1 Spain 6,5 Spain 2,4 Ireland 3,8 Ireland 1,8 Germany 6,8 Germany 1,2 EU28 4,8 Spesa pubblica - % del PIL, 2017Q4 Debito pubblico - % del PIL, 2017 UK 40,8 UK 87,7 Portugal 47 Portugal 125,7 Italy 54,4 Italy 131,8 France 56,8 France 97 Spain 45 Spain 98,3 Ireland 26 Ireland 68 Germany 45,9 Germany 64,1 EU28 47,5 EU28 81,6 29
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