Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra

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Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
Raffaello 2020 @ Palazzina
Azzurra
San Benedetto del Tronto – Organizzato dall’Associazione “I
Luoghi della scrittura” e dalla Libreria “Libri ed eventi” con
il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale e
della Regione Marche alla Palazzina Azzurra ore 21,30     si
svolgeranno tre serate dal tema “ Raffaello 2020 “ Ciclo di
Incontri a 500 anni dalla morte del maestro Urbinate

21 Agosto aprirà la rassegna Luca Nannipieri con il quale
dialogherà Stefano Novelli con il libro ”Raffaello Il Trionfo
della ragione”.
Luca Nannipieri, critico d’arte, ha pubblicato con Skira il
libro Capolavori rubati dalla rubrica televisiva omonima
tenuta al “Caffè di RaiUno”, mentre dalla rubrica “SOS
Patrimonio artistico”, Rai Eri ha pubblicato il
libro Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio
artistico nazionale. Tra gli altri suoi libri, ricordiamo
quelli allegati al quotidiano “Il Giornale”, come L’arte del
terrore. Tutti i segreti del contrabbando internazionale di
reperti   archeologici,    Vendiamo   il   Colosseo.   Perché
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
privatizzare il patrimonio artistico è il solo modo di
salvarlo, Il soviet dell’arte italiana. Perché abbiamo il
patrimonio artistico più statalizzato e meno valorizzato
d’Europa. Dirige Casa Nannipieri Arte, curando mostre e
conferenze     da   Giacomo    Balla    a  Keith   Haring.
22 Agosto Pierluigi Panza, con il quale dialogherà Gino Troli,
presenterà il libro “ Un amore di Raffaello”
Pierluigi Panza Scrittore, giornalista e critico d’arte e
d’architettura, scrive per il “Corriere della Sera” e insegna
al Politecnico di Milano. Ha scritto cinque romanzi, centinaia
di pubblicazioni di Storia dell’arte e oltre quattromila
articoli. Il suo ultimo libro è dedicato al controverso
“Salvator Mundi” (L’ultimo Leonardo. Storia, intrighi e
misteri del quadro più costoso del mondo, Utet). Nel 2008 ha
vinto il premio Selezione Campiello con la biografia di
Piranesi (La croce e la sfinge, Bompiani) e nel 2017
l’European Union Prize for Cultural Heritage/Europa Nostra
Awards, il maggior riconoscimento europeo nel campo dei Beni
culturali.

23 Agosto Francesco Fioretti, con il quale dialogherà Silvio
Venieri, presenterà il libro ”Raffaello La verità perduta”
Francesco Fioretti È nato a Lanciano, in Abruzzo, nel 1960, da
madre siciliana e padre pugliese d’origine toscana. Dopo gli
studi universitari a Firenze, ha conseguito il dottorato di
ricerca a Eichstätt, in Germania. Ha insegnato in Lombardia e
nelle Marche. Dantista e scrittore, ha esordito nella
narrativa con Il libro segreto di Dante, che ha scalato le
classifiche italiane con oltre 200.000 copie vendute, seguito
poi da Il quadro segreto di Caravaggio, La profezia perduta di
Dante e La selva oscura. Il grande romanzo dell’Inferno, una
“riscrittura” in prosa moderna dell’Inferno di Dante.
La biblioteca segreta di Leonardo , in occasione dei
cinquecento anni dalla morte del genio, verrà pubblicato in
diversi Paesi europei.
PRENOTAZIONE
SMS 3357000773—WHATSAPP 3664349288—EMAIL mimmo.minuto@gmail.co
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
m

Civitanova Danza
                                              CIVITANOVA
                                              DANZA:
                                              VENERDÌ     7
                                              AGOSTO
                                              CAROLYN
                                              CARLSON
                                              COMPANY IN IS
                                              LANDS

Dopo l’inaugurazione del 5 agosto con Graces di Silvia
Gribaudi, la ventisettesima edizione del festival Civitanova
Danza dedicato al maestro Enrico Cecchetti – promosso
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
da Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri di
Civitanova e AMAT, con il sostegno di Regione
Marche e MiBACT – prosegue venerdì 7 agosto con un grande e
atteso ritorno, quello di Carolyn Carlson, una delle figure
più rappresentative della scena mondiale, Leone d’Oro alla
Biennale di Venezia, le cui coreografie sono diventate
capisaldi della storia della danza.

Islands è il trittico presentato al festival 2020 che trova il
suo filo rosso nella creatività declinata al femminile,
presentando fino all’11 agosto il lavoro di quattro importanti
artiste – Silvia Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia
Castellucci e Monica Casadei – e un giovane talento della
nostra regione, Laura Gazzani.

Il programma della serata si apre con The Seventh woman.
Carolyn Carlson ci presenta una variante delicata e totalmente
rivista di The Seventh man, concepita questa volta per una
donna. Come un prologo del solo di Riccardo Meneghini, Sara
Orselli interpreta con grazia e delicatezza le luci interiori
derivanti dai nostri cambiamenti. Richiamando l’infinito in
ogni movimento, la danzatrice ci dona un breve istante di
piena consapevolezza.

                                                Segue   –   in
                                                prima
                                                italiana – Th
                                                e     Seventh
                                                man. Dopo 10
                                                anni        di
                                                intensa
                                                collaborazion
                                                e per molte
                                                creazioni,
                                                Carolyn
                                                Carlson crea
                                                un assolo per
Riccardo Meneghini, interprete carismatico della sua compagnia
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
dalla    gestualità     allo   stesso   tempo    fluida    ed
energica. Ispirato alla poesia Il settimo di Attila József,
poeta della rivoluzone ungherese, The Seventh man incarna le
rotture, le ricostruzioni e le promesse che ogni essere umano
affronta nel corso della propria vita. Tra sogno e realtà; le
luci contrastanti di Guillaume Bonneau, la gestualità forte,
fluida e dinamica di Riccardo Meneghini e la musica di
Guillaume Perret conducono lo spettatore in un viaggio
contemplativo sulle metamorfosi interiori che ci rendono
essere multisfaccettati.
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
Guillaume
                                                Perret,
                                                compositore e
                                                sassofonista
                                                fuori classe,
                                                l’elettrifica
                                                zione del suo
                                                strumento gli
                                                consente di
                                                sperimentare
                                                una    vasta
                                                gamma      di
                                                suoni       e
                                                tonalità con
                                                paesaggi
                                                musicali
                                                ricchi       e
                                                inediti,
                                                accompagna
                                                dal vivo i
                                                due soli The
                                                Seventh
                                                woman e    The
                                                Seventh man,
                                                ed esegue una
                                                breve
                                                introduzione
                                                live      in
                                                scena.

Conclude il programma Mandala, coreografia storica e
indimenticabile interpretata da Sara Orselli. Un cuore che
batte, che pulsa vita in un corpo che a sua volta ondeggia,
volteggia. Mandala affascina lo spettatore con il suo ritmo
ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon.
Al cerchio dell’ens?, che simboleggia sia l’universo sia il
gesto artistico perfetto, si aggiunge anche il riferimento
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
agli agroglifi, motivi circolari apparsi nei campi di grano.
Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono
come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse
venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze
sconosciute che ci circondano. Sara Orselli dà corpo a questo
solo, risultato della complicità che la lega a Carolyn Carlson
da oltre un decennio.

                                                Carolyn
                                                Carlson nata
                                                in
                                                California,
                                                si definisce
                                                innanzitutto
                                                una nomade.
                                                Dalla baia di
                                                San Francisco
                                                all’Universit
                                                à dello Utah,
                                                dalla
                                                compagnia   di
                                                Alwin
                                                Nikolais di
                                                New York a
                                                quella     di
                                                Anne Béranger
                                                in Francia,
                                                dall’Opéra di
                                                Parigi     al
                                                Teatrodanza
                                                de La Fenice
                                                di Venezia,
                                                dal Théâtre
                                                de la Ville a
                                                Helsinki, dal
                                                Ballet
                                                Cullberg alla
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
Cartoucherie di Parigi, da la Biennale di Venezia a Roubaix,
Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua
ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico.

Ereditaria della composizione coreografica e della pedagogia
di Alwin Nikolais, è arrivata in Francia nel 1971. L’anno
successivo con Rituel pour un rêve mort ha firmato il
manifesto poetico del suo stile, che non ha mai abbandonato:
una danza decisamente votata alla filosofia e alla
spiritualità. Al termine “coreografia” Carolyn Carlson
preferisce “poesia visiva” per definire il suo lavoro. La
creazione delle sue opere è una testimonianza del suo pensiero
poetico e della sua forma d’arte in cui il movimento ricopre
un posto privilegiato. Da quattro decenni vanta un’influenza e
un successo considerevoli in diversi paesi europei.

Biglietti posto unico 10 euro presso Teatro Rossini 0733
812936, dalle 18.30 alle ore 20.30 (nei giorni di spettacolo
dalle ore 18.30); vendita on line su www.vivaticket.com. Info:
AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore
21.30. Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge
per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla
normativa vigente.
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
Civitanova Danza 2020
Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
Civitanova                  Danza          apre          il
sipario
CIVITANOVA DANZA: AL VIA MERCOLEDÌ 5 AGOSTO CON GRACES DI
SILVIA GRIBAUDI

LA VENTISETTESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Civitanova Marche –Si apre il sipario mercoledì 5
agosto sulla ventisettesima edizione del festival Civitanova
Danza promosso da Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri
di Civitanova e AMAT che rinnovano – nonostante la difficoltà
del momento legata al Covid – l’atteso appuntamento con la
rassegna dedicata al maestro Enrico Cecchetti, con il sostegno
di Regione Marche e MiBACT.

Il festival 2020 trova il suo filo rosso nella creatività
declinata al femminile, presentando fino all’11 agosto il
lavoro   di   quattro   importanti   artiste    –  Silvia
Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia Castellucci e Monica
Casadei – e un giovane talento della nostra regione, Laura
Gazzani, sguardi diversi, capaci di restituire in maniera
articolata la fisionomia della danza oggi.

L’inaugurazione il 5 agosto è affidata a Silvia Gribaudi,
affezionata amica di Civitanova Danza, con Graces – migliore
spettacolo italiano di danza secondo il Premio Danza & Danza
2019 – un lavoro che con un tocco comico e irreverente
restituisce una danza vicina alla quotidianità di ciascuno e
all’ironia che spesso l’attraversa.

Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e
al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò
tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie
di Zeus -Aglaia, Eufrosine e Talia- erano creature divine che
diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena i tre
corpi maschili, tre danzatori (Siro Guglielmi, Matteo
Marchesi, Andrea Rampazzo) dentro ad un’opera scultorea che
simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che
li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e
l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano,
lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo
stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi
che ama definirsi “autrice del corpo”, perché la sa poetica
trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a
forma d’arte con una comicità diretta, credule ed empatica in
cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli
stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul
concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano,
andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza,
l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche,
nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo
col tempo.

Graces si è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo
di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker) che ha
seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si
è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori
con cittadini sui materiali coreografici. In scena, accanto a
Silvia Gribaudi, ci sono i danzatori Siro Guglielmi, Matteo
Marchesi e Andrea Rampazzo. Il disegno luci è di Antonio
Rinaldi, i costumi di Elena Rossi, produzione Zebra in
coproduzione con Santarcangelo Festival, con il sostegno
di MiBACT.

Abbonamenti per i quattro spettacoli del festival posto unico
numerato 35 euro; biglietti posto unico numerato 10 euro.
Vendita biglietti e abbonamenti dal 4 agosto al Teatro Rossini
0733 812936, dalle 18.30 alle ore 20.30 (nei giorni di
spettacolo dalle ore 18.30 fino all’inizio dello spettacolo);
vendita on line su www.vivaticket.com. Informazioni e
prenotazioni: AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.

Inizio spettacolo ore 21.30.

Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge per il
contenimento della diffusione del Covid previste dalla
normativa vigente.

HangArtFest, presentata                                 la
17ma edizione
PESARO TEATRO DELLA DANZA CONTEMPORANEA

                                                                Dal 1° settembre

                                                                al   4   ottobre   19

                                                                eventi, tra cui 16

                                                                spettacoli,         9

                                                                prime nazionali e

                                                                un   focus    sulla

                                                                danza israeliana

Come ritornare a casa, dopo un lungo viaggio surreale, con il corpo costretto per

tre mesi a restare tra le quattro mura di casa al riparo dal coronavirus, con la

mente però libera di scrutare l’orizzonte.

In questa atmosfera è stata presentata, nella Sala Rossa del Comune di Pesaro la

XVII edizione di Hangartfest (1 settembre – 4 ottobre), festival di danza
contemporanea che gode del sostegno del MIBACT Ministero per i Beni e le Attività

Culturali e del Turismo, della Regione Marche e del Comune di Pesaro e che nel 2018

ha ricevuto il riconoscimento per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale promosso

dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea. Il Festival è inoltre

sostenuto dall’Ufficio Cultura dell’Ambasciata d’Israele a Roma.

Una grafica suggestiva accompagnerà il festival: “Il simbolo di un ingranaggio – ha

spiegato Antonio Cioffi, Direttore artistico di Hangartfest – come perfezione,

ripetizione del movimento, una tendenza questa presente nella danza contemporanea.

Per mesi abbiamo navigato a vista, sostenuti dal fatto che il Festival sarebbe

iniziato a settembre e quindi abbiamo potuto alimentare la speranza di confermare un

impegno con la città, con gli artisti e con noi stessi”.

L’emergenza Covid, se in Italia è sotto controllo al momento, rimane presente in

altri zone del pianeta: .

La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle procedure sanitarie e di sicurezza,

a tutela della salute dei lavoratori, degli artisti e degli spettatori. Tant’è che

la capienza della Maddalena, vero e proprio teatro attrezzato capace di contenere 98

posti a sedere, si riduce a 50 sedute, obbligando il Festival a prevedere

più repliche per permettere ad un maggior numero di spettatori di assistere agli

eventi.

.

Il Festival si articolerà in spettacoli, incontri con gli artisti, programmi di

sensibilizzazione del pubblico e proiezioni. Ospiterà 19 eventi, di cui 16

spettacoli con 9 debutti nazionali, 5 prime assolute e 2 coproduzioni, 1 piattaforma

coreografica, 2 residenze artistiche, accogliendo oltre 100 artisti provenienti

da 12 nazioni: Italia, Israele, Francia, Polonia, Danimarca, Inghilterra, Grecia,

Canada, Repubblica Ceca, Bulgaria, Colombia, Uruguay.

In particolare Hangartfest ha deciso quest’anno di dedicare un focus alla danza

israeliana, in quanto punto di riferimento nella scena internazionale della danza

contemporanea. Come sempre il Festival pone anche grande attenzione agli artisti del
nostro territorio, attivi in diverse parti del mondo, come Melissa Ugolini.

Andrea Biancani, consigliere regionale, ha sottolineato lo sforzo dei curatori della

rassegna: .

Daniele Vimini, vice sindaco e assessore alla Bellezza con deleghe per Turismo e

Cultura, ha sottolineato come quella di quest’anno sia .

Da Vimini è arrivata anche una sottolineatura riguardo al Teatro Maddalena .

Teatro Maddalena è quindi un nuovo teatro che si apre nel cuore del centro storico e

che mette in risalto il suo patrimonio artistico, arricchendo l’offerta culturale di

Pesaro, città votata alla cultura e alle arti e candidata a Capitale Europea della

Cultura 2033.

Torneranno le performance urbane, che avranno come cornice la Corte di Palazzo

Mazzolari Mosca e il Giardino della Musica Riz Ortolani, così come i programmi di

sensibilizzazione del pubblico come Explorer e Occhi da Marziani, presentati dalla
curatrice Gloria De Angeli, che accompagnano gli spettatori nella visione delle

opere in calendario. Ad arricchire la programmazione collaterale del Festival anche

i progetti vincitori del bando REFRESH! Lo spettacolo delle Marche per le Nuove

Generazioni promossi dal CMS Consorzio Marche Spettacolo e finalizzati alla

sensibilizzazione    del   pubblico   e   alla   produzione    dei   giovani   performer

marchigiani.      Tratti     in   Movimento,        che   ha     come     partner    di

progetto AMAT e Proartis, offre agli studenti dei corsi di grafica editoriale, di

illustrazione e triennio dell’ISIA Urbino, la possibilità di elaborare su carta le

visioni degli spettacoli ed allestire una mostra finale nella loro sede di Urbino,

mentre Futura Scena è un progetto a sostegno dei giovani coreografi marchigiani

come Ottavia Catenacci che proprio negli scorsi giorni (dal 6 al 20 luglio) è stata

accolta in residenza creativa al Teatro Maddalena per approntare il suo nuovo lavoro

che debutterà al Festival. Partner di Futura Scena sono Proartis, Teatro Aenigma di

Urbino e l’Associazione Culturale Indipendance di Fermignano.

Rimandati al 2021 saranno invece sia la residenza artistica Essere Creativo,

condivisa con AMAT, che la piattaforma per gli under 25 Young Up! Non è stato

infatti possibile, a causa delle misure di restrizione indotte dall’emergenza

covid-19, attivare le Call nei tempi necessari per la selezione dei partecipanti.

Hangartfest sarà anche partner del progetto LIBERO CORPO, corso di formazione

professionale per danzatori, diretto da Giulio De Leo, direttore artistico della

Compagnia Menhir Danza, accogliendo in tirocinio 18 giovani danzatori provenienti

dalla Puglia. Il corso finanziato dalla Regione Puglia e patrocinato dal MIBACT

intende promuovere l’orientamento professionale delle giovani generazioni di

danzatori e accrescere le opportunità lavorative nel settore della danza.
PROGRAMMA

MARTEDÌ 1 SETTEMBRE, Teatro Maddalena, ore 21.00

La XVII Edizione del Festival si aprirà con il progetto CO-LAB di Michal

Mualem (Israele) e Giannalberto De Filippis (Italia). Lo spettacolo sarà presentato

in anteprima al termine della residenza artistica che accoglierà la compagnia dal 17

agosto al 1° settembre. Lo spettacolo nella sua veste definitiva debutterà giovedì

24 e venerdì 25 settembre.

GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE, Corte Palazzo Mazzolari Mosca, ore 18.30

In   scenari   urbani   del   centro   storico   il   pubblico   potrà   assistere   alla

performance 101 di Melissa Ugolini (Italia) artista pesarese attiva come free-lancer

in    tutto    il   mondo,      accompagnata          dal   violoncellista       Jacopo

Mariotti (Italia). 101 vuole aprire una finestra su quei momenti inaspettati, quelle

scintille di lucidità in cui rimaniamo per un attimo soli con noi stessi, calandoci

ancora più in profondità, alla ricerca di verità nascoste. Sono attimi di assoluta

solitudine in cui ci avviciniamo davvero all’essenza delle cose, scoprendo poi che,

in questo, non siamo affatto soli.

Al Giardino della Musica Riz Ortolani, seguirà FIUME DI SOTTO coreografia e danza

di Luca Campanella (Italia). La performance evoca un fiume che scorre e trascina con

sé quello che incontra così come accade nella vita dell’uomo che si aggrappa a
oggetti, ricordi e conoscenze, in quanto certezze, che servono per non farlo

impazzire, nel fluire costante del vivere. L’accumularsi dei depositi farà

straripare il fiume, un evento violento, ma più accettabile del mistero che attende

alla foce.

A chiudere DAFNE… PER UNA MITOLOGIA GRECA di Marta Bevilacqua (Italia) e

interpretata   da     Luisa   Amprimo,   coproduzione      della    Compagnia   Arearea    in

collaborazione con l’Associazione Artu (GE) e il Progetto Euroregionale Luoghi

Comuni. Nel lavoro, a metà tra l’installazione scultorea e la performance

coreografica, Marta Bevilacqua restituisce vita al mito dell’amore non corrisposto

di Dafne e Apollo.

SABATO 5 e DOMENICA 6 (replica) alle ore 21.00 il Teatro Maddalena ospiterà una

serata composta da quattro performance di giovani coreografi di talento.

BRIDGE… IN CASE YOU WILL FORGET è il nuovo lavoro di Ottavia Catenacci (Italia)

sostenuto da Hangartfest nell’ambito di Futura Scena, il progetto vincitore del

bando   REFRESH!     Lo   spettacolo   delle   Marche    per   le   Nuove   Generazioni   che

viene promosso dal CMS Consorzio Marche Spettacolo.

La giovane coreografa ha raccolto racconti, collezionato fotografie e memorie e ha

utilizzato i ricordi frammentari e statici per trasmettere una storia, senza

raccontarla,    affidandosi      all’intuizione         scaturita    dalle    immagini.    La

performance nasce dalla suggestione dei racconti del nonno e dalla sua esperienza di

addetto alla sicurezza al Bouri Field, la più grande piattaforma per l’estrazione di

petrolio nel Mediterraneo.

UNCIA, secondo pezzo della serata, avvia ufficialmente la collaborazione con

il Ballett Gesellshaft Hannover, ospitando il gruppo Danae & Dionysios (Grecia) con

il lavoro vincitore del Premio Internazionale di Coreografia di Hannover 2019. Danae

Dimitriadi e Nionysios Alamanos in questa performance, di cui sono coreografi e

interpreti, si concentrano sulla parola metamorfosi e sull’immagine di una creatura

mutevole. L’ispirazione nasce dallo studio del leopardo delle nevi, dalla fredda

atmosfera in cui vive e dal fatto che è quasi impossibile vederlo.

ESPIAZIONE di Anna Savanelli (Italia) rappresenta la ricerca di un rituale che ci

rassicura, un cerchio che si chiude e ci soffoca. La mela tentatrice del peccato

disegna il confine di azione e rappresenta il cuore pulsante, il limite, ma anche la

possibilità di andare oltre, liberandoci delle abitudini. Un percorso che rimane
sospeso, si crea e si distrugge e vive della trasformazione.

DOMA di Vera Kvarcakova (Repubblica Ceca) e Jeremy Galdeano (Francia/Canada)

concluderà la serata.

Originariamente creato per il laboratorio coreografico dei Grands Ballets Canadiens,

è rientrato nel repertorio principale della Compagnia nel maggio 2019. È stato

inoltre presentato al Carte Blanche DAC 2019 a Montreal e selezionato per il Noverre

Young Choreographers Evening 2020 nello Stuttgart Ballet e alla finale del Premio

Internazionale di Coreografia di Hannover 2020.

Doma, che significa “casa”, in lingua ceca, è «un posto in cui si vive in modo

permanente che sa offrirti sicurezza e felicità, nella consapevolezza che,

indipendentemente dai tempi difficili, qualcuno è lì per te. Doma è il luogo a cui

senti di appartenere».

SABATO 12, Teatro Maddalena, ore 20.30 e 22.00 (replica).

4 SOLOS 4 WOMEN, prodotto dalla Compagnia Naturalis Labor in coproduzione

con Hangartfest, raccoglie e amplifica le esperienze di quattro danzatrici soliste

provenienti da compagnie nazionali ed europee.

Plonter, coreografato e danzato da Michal Mualem (Israele), membro stabile a Berlino

della Compagnia di Sasha Waltz, affronta il sentimento di “perdita”, la fragilità

del “momento”, impossibile da fermare o trattenere nella sua inevitabile corsa nel

tempo.

The Queen del coreografo Luciano Padovani (Italia), fondatore e direttore artistico

della Compagnia Naturalis Labor, interpretato dalla danzatrice Alice Carrino,

inscena la destrutturazione del potere, partendo dall’iconografia barocca e dalla

pittura di Van Eyck e dalle figure rigorose e austere delle regine, intese come

massima rappresentazione del potere. L’opera prova a svelare l’insospettabile e

umana fragilità che il potere cela.

Comoedia,   anch’essa    coreografia   di   Luciano   Padovani,   danzata   da   Elisa

Spina, descrive un viaggio nel mistero dove odori, sapori e suoni raccontano

atmosfere, mentre giochi di luce svelano immagini.
Paso Doble di Jorge Jakas (Israele, Spagna), giovane autore israelo-spagnolo, vede

in scena Jessica D’Angelo e John, un pupazzo realizzato dallo scenografo Mauro

Zocchetta. Il lavoro trae ispirazione dal pensiero di Roland Barthes che intende

l’universo amoroso come “momentum”. Un amore perduto, un’ultima danza e i ricordi

che si rincorrono. Un pezzo dal sapore agrodolce, dove ironia e forza si coniugano

grazie alla forza dei due interpreti: lei Jessi, lui John.

SABATO 19 e DOMENICA 20 (replica), Teatro Maddalena, ore 21.00 andranno in scena tre

performance che si inseriranno nel focus dedicato alla danza israeliana.

WHAT HAPPENED IN TORINO, di e con Andrea Costanzo Martini (Italia/Israele) che ha

danzato per la Batsheva Dance Company e per alcuni lavori di Ohad Naharin e Sharon

Eyal, oltre ad essere coreografo e insegnante di Gaga, ha ricevuto il primo premio

sia per la danza che per la coreografia al Festival Internazionale Solo-Tanz di

Stoccarda. L’opera si concentra sulla relazione tra il corpo del performer e l’atto

di essere sul palco, in una lotta tra la ricerca della presenza e la sensazione di

essere intrappolati.

BIRDLAND, coreografia e danza di Natalia Iwaniec (Polonia), attiva in Europa e in

Israele sia come danzatrice che come insegnante qualificata di Gaga, è stato

premiato all’ International Dance Week di Budapest nel 2017. Nella performance la

vita è descritta come un viaggio in cui puoi decidere se viaggiare da solo o con

amici, se trovare casa o fuggire da essa, nella continua ricerca della terra

promessa.

AM I è stata premiata al Galà Age on Stage a Stoccolma nel 2015. Nasce da un concept

di Michael Getman (Israele) che nel 2006 riceve sostegno dall’American Israeli

Cultural Foundation come giovane promessa, vincendo in seguito numerosi premi

internazionali, e di Talia Paz (Israele), vincitrice di premi in tutto il mondo, tra

i quali due volte Danzatrice dell’anno in Svezia (1999 e 2001). Sia Getman che Talia

Paz hanno danzato per la Batsheva Dance Company.

AM I è una creazione che Getman dedica alla danzatrice Talia Paz. I movimenti di

danza fanno parte del materiale che Talia ha eseguito negli ultimi 20 anni, varie

forme di espressione sono tratte da Ohad Naharin, Matz Ek, Stijn Celis e Sharon

Eyal. Nella performance viene creato un paesaggio paradossale che oscilla tra il

tragico e il comico, lo sguardo e l’udito, il detto e il fatto e tra il desiderio
del corpo di dominare l’arte e di perdere il potere e la forma.

DOMENICA 20 a partire dalle ore 11.00, con la formula vincente della colazione più

cinema della domenica mattina, il Cinema Astra accoglierà la proiezione del film MR.

GAGA. Il documentarista Tomer Heymann ricostruisce un intenso ritratto di Ohad

Naharin, uno dei danzatori e coreografi più importanti del mondo, direttore

artistico della Batsheva Dance Company e creatore del linguaggio di movimento Gaga.

Alle ore 16.00 si terrà al Teatro Maddalena un incontro di approfondimento condotta

da Carmelo Zapparrata, critico di Repubblica, Hystrio e della rivista Danza&Danza

che vedrà la partecipazione di Andrea Costanzo Martini, Natalia Iwaiec, Michael

Getman e Talia Paz.

Alle ore 21.00 al Teatro Maddalena andrà in scena la replica delle performance What

happened in Torino, Birdland e Am I.

GIOVEDÌ 24 e VENERDÌ 25, Teatro Maddalena, ore 21.00 e ore 22.00 (repliche).

Dopo l’anteprima del 1° settembre, torna CO-LAB di Giannalberto De Filippis (Italia)

e Michal Mualem (Israele), nella sua versione definitiva. Lo spettacolo dal titolo

CON-FIGURA-AZIONI si divide in due parti e coinvolge 16 danzatori che si

alterneranno: i primi otto giovedì 24 settembre e i successivi otto venerdì 25.

CO-LAB ha l’obiettivo di aiutare danzatori di talento ad avvicinarsi al mondo

professionistico. È rivolto sia ai danzatori appena usciti dalle accademie di

formazione europee che a quelli più maturi ed esperti che vogliano fare

un’esperienza di creazione coreografica in un approccio professionale e di respiro

internazionale. Gli interpreti, dapprima selezionati tramite audizione, hanno preso

parte a un fase iniziale di ricerca che si è poi tradotta in diverse residenze

artistiche e restituzioni pubbliche. Lo spettacolo si svolge dentro cornici nelle

quali il gesto è limitato, per poi trovare la libertà di esprimersi, di trasformare

un materiale attraverso la fantasia oppure ridisegnando la propria realtà.

VENERDÌ 2 OTTOBRE, SABATO 3 e DOMENICA 4 (repliche), Teatro Maddalena, ore 21.00
Si chiude la XVII Edizione di Hangartfest con la presentazione del nuovo lavoro

di Marta Bevilacqua, (Italia) coreografa residente al Festival per il triennio

2018-2020. L’idea di coprodurre un coreografo per tre anni di seguito nasce con

l’obiettivo di sostenere la danza contemporanea italiana, offrendo sostegno

economico e stabilità progettuale triennale a coreografi promettenti della scena

contemporanea. Dopo Concetti Sfumati ai Bordi (2018) e Il Rovescio (2019) il lavoro

che concluderà questo triennio coprodotto da Hangartfest in collaborazione con la

Compagnia Arearea si intitolerà HOMING.

L’origine delle migrazioni si perde nella notte dei tempi. Gli uccelli migratori, a

differenza nostra, partono quando devono partire e tornano quando è il momento di

tornare. Tutti abbiamo una casa dentro di noi, intima, ed è per tutti in un posto

diverso. Può coincidere con il luogo dove si nasce, ma non è detto, non sempre è

così.

Domenica 4 ottobre, alle ore 11.00 il critico Silvia Poletti si intratterrà

con Marta Bevilacqua nell’Incontro con l’Artista.

Le prevendite dei biglietti degli spettacoli e dei progetti collaterali si apriranno

lunedì 24 agosto 2020.

Ingressi: € 12 intero / € 10 ridotto / € 8 speciale card

Ridotto per over 60 e under 25, scuole di danza, possessori AMATo abbonato Card.

Speciale per soci Hangartfest che acquisteranno la card 2020.

Sia i biglietti per gli spettacoli che le card socio amico si potranno acquistare

sul sito www.liveticket.it

Informazioni sul sito del Festival e al 392 3841677.
La sessione estiva del Premio
Libero Bizzarri giunge al
termine
San Benedetto del Tronto, 2020-07-22 – La sessione estiva del
Premio Libero Bizzarri – Festival del Documentario giunge al
termine con la serata di mercoledì 22 luglio. La prenotazione
è obbligatoria: contattare info@fondazionebizzarri.org oppure
chiamata, sms o whatsapp al numero: 3207297536.

2 Proiezioni
– “Atemporaneità” di Mie Eusebi
Ero qui. Abbiamo visto arrivare la pandemia senza saperlo ed
oggi ciò che ci sembrava “naturale” cessa di essere tale. A
Suzhou, la grigia austerità continua a mostrare il lato
poetico del suo popolo adolescente. Il cemento spartano si
carica di una bellezza desueta, il vento gelido soffia e
cristallizza la quotidianità. La danza delle biciclette lungo
i viali senza ancora automobili e la vita così intima nei
vicoli tradizionali. I contrasti e i colori si annullano.
Luci ed ombre, grazia, dignità e bellezza in uno scenario che
oscilla tra passato, presente e futuro. Sono qui. Le courtyard
iniziano a rianimarsi, labirinti inestricabili di prospettive
che concretizzano l’atemporaneità del presente.
Video selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia
2020, per il Padiglione cinese, da il Suzhou Department of
Architecture Xi’an Jaotong – Liverpool University.
– “Villa e Parco Cerboni Rambelli” Riprese di Carlo De Angelis
riprese aeree e montaggio di Venturino Mariani (6’ 30’’ 2020)
Prodotto da Lions club San Benedetto Truentum, Gruppo
Gabrielli e METEDA. Con il video si sostiene “Villa Parco
Cerboni Rambelli”, per la decima edizione de “I luoghi del
cuore”, il censimento FAI dei luoghi italiani da non
dimenticare. Interviene Lilli Gabrielli responsabile FAI San
Benedetto del Tronto.
A seguire il dibattito “Dopo il Covid: Società – Economia –
Salute – Ambiente – I luoghi”
Presiede Gian Luca Gregori, Rettore Università Politecnica
delle Marche.
Interventi:
Pasqualino Piunti, Sindaco di San Benedetto del Tronto
Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno
Mario Sfrappini, Direttore Unità operativa Complessa di
Geriatria    – Direttore del Dipartimento Area Medica –
Direttore Reparto Covid Multidisciplinare Ospedale San
Benedetto del Tronto
Gioia Longo, antropologa culturale
Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno
Don Patrizio Spina, Vicario generale del Vescovo di San
Benedetto del Tronto
Programma completo dell’iniziativa
22 LUGLIO
ORE 21.30
PROIEZIONI
Atemporaneità
di Mie Eusebi (2020, 1’30’’)
Ero qui.
Abbiamo visto arrivare la pandemia senza saperlo ed
oggi ciò che ci sembrava “naturale” cessa di essere tale.
A Suzhou, la grigia austerità continua a mostrare il lato
poetico del suo popolo adolescente.
Il cemento spartano si carica di una bellezza desueta, il
vento gelido soffia e cristallizza la quotidianità.
La danza delle biciclette lungo i viali senza ancora
automobili e la vita così intima nei vicoli tradizionali.
I contrasti e i colori si annullano.
Luci ed ombre, grazia, dignità e bellezza in uno scenario
che oscilla tra passato, presente e futuro.
Sono qui.
Le courtyard iniziano a rianimarsi, labirinti inestricabili
che concretizzano l’atemporaneità del presente.
Video selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia
2020, per il Padiglione cinese, da il Suzhou Department of
Architecture Xi’an Jaotong – Liverpool University.
Villa e Parco Cerboni Rambelli
Riprese di Carlo De Angelis (2020, 6’ 30’’)
Riprese aeree e montaggio di Venturino Mariani
Prodotto da Lions club San Benedetto Truentum,
Gruppo Gabrielli e METEDA
Con il video si sostiene “Villa Parco Cerboni Rambelli”, per
la decima edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento
FAI dei luoghi italiani da non dimenticare.
Interviene Lilli Gabrielli
Responsabile FAI San Benedetto del Tronto
A SEGUIRE
Dopo il Covid: Società – Economia –
Ambiente – I luoghi
Presiede Gian Luca Gregori
Rettore Università Politecnica delle Marche
INTERVENTI
Pasqualino Piunti
Sindaco di San Benedetto del Tronto
Marco Fioravanti
Sindaco di Ascoli Piceno
Mario Sfrappini
Direttore Unità operativa Complessa di Geriatria Direttore
del Dipartimento Area Medica – Direttore Reparto Covid
Multidisciplinare Ospedale San Benedetto del Tronto
Gioia Longo
Antropologa culturale
Mons. Giovanni D’Ercole
Vescovo di Ascoli Piceno
Don Patrizio Spina
Vicario generale del Vescovo di San Benedetto del Tronto
Pina Tassi
Architetto, Docente Istituto Tecnico Fazzini Mercantini
Al via il 27° Premio Libero
Bizzarri   –  Festival  del
Documentario
                                                      San Benedetto del Tronto –

                                                      Lunedì 20 luglio, presso la

                                                      Palazzina Azzurra, si terrà la

                                                      prima serata della sesssione

                                                      estiva del 27^ Premio Libero

                                                      Bizzarri – Festival del

                                                      Documentario. La prenotazione

                                                      è obbligatoria:

                                                      contattare    info@fondazionebiz

                                                      zarri.org

                                                      oppure chiamata, sms o

                                                      whatsapp al numero:

                                                      3207297536.

Qui è possibile consultare il PROGRAMMA COMPLETO:

https://www.fondazionebizzarri.org/images/schede/247allegato.pdf
—

Il 20 luglio – ore 21.30 è in programma il documentario “La nostra pietra” di

Alessandro Soetje sull’imprenditore visionario Daniele Kihlgren e sul suo progetto

di recupero del borgo di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo. Presenzierà Daniele

Kihlgren.

Il New York Times ha presentato Daniele Kihlgren, milanese di padre svedese, come

“modello imprenditoriale” per come ha recuperato “pietra per pietra” l’antico borgo

disabitato di Santo Stefano di Sessanio, per aver dimostrato che “il cemento ha

disonorato l’Italia”. Lo definivano “il rampollo rinnegato di una concreta fortuna

italiana”: la fortuna di famiglia era stata costruita producendo proprio cemento.

Da tempo, Daniele immaginava di recuperare un borgo di “architettura minore”, privo

di cemento. L’idea era ricostituire un posto in cui vivere come 70 anni fa, coi

mobili di allora, anche se scomodi, i tessuti fatti a telaio come una volta.

Alla fine degli anni Novanta visita a cavallo della sua moto Santo Stefano di

Sessanio, un borgo medievale aggrappato su una cima delle aspre montagne abruzzesi.

È amore a prima vista. Intuisce che è il luogo giusto per dare corpo alla sua

vecchia idea: restaurare in modo filologico un borgo medioevale in rovina, per fare

del paese intero un albergo diffuso.

L’idea è di trarre profitto dalla conservazione del paesaggio anziché, come troppo

spesso accade in Italia, dalla sua devastazione. È un’idea buona e funziona.

I turisti accorrono.

Sull’onda dell’entusiasmo Kihlgren comincia a comprare case in altri borghi simili e

avvia un progetto analogo nei Sassi di Matera. Il nuovo albergo Sextantio, a Matera

è nelle grotte e tanti clienti scivolano sui pavimenti di sasso, eppure, tasso di

occupazione e prezzo delle stanze sono superiori a quelli dei vicini grandi

alberghi.

L’Azienda è cresciuta, ora è in progetto un resort in Ruanda.

“La nostra petra” ben introduce il tema scelto per l’Anteprima del Festival.
Dopo il lungo lockdown causato dalla pandemia devono riaprirsi i luoghi della

cultura e della socializzazione. Ma dobbiamo anche individuare nuovi modi, nuovi

spazi e diversi luoghi per vivere la nostra vita, la nostra quotidianità. Dobbiamo

riappropriarci di spazi resi “invisibili” dal tempo e di attività dimenticate, è un

segno di ripresa e vitalità che vale per tutta la comunità.

La nostra pietra

di Alessandro Soetje (2018, 72’)

“Daniele Kihlgren è il terzogenito “ribelle” di una ricca famiglia italiana di

imprenditori del cemento. Alla fine degli anni Novanta visita a cavallo della sua

moto Santo Stefano di Sessanio, un borgo medievale aggrappato su una

cima delle aspre montagne abruzzesi. È amore a prima

vista. Intuisce che è il luogo giusto per dare corpo a una

sua vecchia idea: restaurare in modo filologico un borgo

medioevale in rovina, per fare del paese intero un albergo diffuso. L’idea è di

trarre profitto dalla conservazione

del paesaggio anziché, come troppo spesso accade in

Italia, dalla sua devastazione. È un’idea buona e funziona.

I turisti cominciano ad accorrere. Sull’onda dell’entusiasmo Kihlgren comincia a

comprare case in altri borghi

simili e avvia un progetto analogo nei Sassi di Matera. Ma

Daniele ha un temperamento più artistico che imprenditoriale. E un’amministrazione

poco accorta, unita a un

perfezionismo quasi maniacale, presto genera problemi. La situazione diventa

critica: il sogno di un progetto

privato per la conservazione dei beni culturali – portato

avanti senza un euro d’intervento pubblico – rischia di

infrangersi contro lo scoglio dei debiti e della crisi.

Sullo sfondo di spettacolari paesaggi italiani il regista

Alessandro Soetje dipana il racconto metaforico di un

uomo, che, come il suo Paese, ha un’anima profonda, ma

non riesce ad amare se stesso”.
Civitanova Danza
    Civitanova Marche – Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri di Civitanova e

AMAT rinnovano – nonostante la difficoltà del momento legata al Covid – l’atteso

appuntamento con Civitanova Danza, che festeggia la sua ventisettesima edizione dal

5 all’11 agosto. Per il festival dedicato al maestro Enrico Cecchetti – promosso con

il sostegno di Regione Marche e MiBACT – non si può che parlare di una edizione di

“resilienza”, con un programma nato dalla caparbia volontà di rispondere ai traumi e

alle difficoltà che hanno caratterizzato il vissuto di questi ultimi mesi.

L’emergenza impone misure precauzionali che impediscono la realizzazione di gran

parte degli spettacoli di danza e ha impedito dunque anche la realizzazione del

progetto artistico messo a punto fino a gennaio, a causa delle limitazioni degli

spostamenti internazionali che impediscono la mobilità delle compagnie di danza, la

forte limitazione nella capienza del Teatro Rossini sede principale del festival

(ora 200 posti invece degli abituali 736) e soprattutto il distanziamento in scena,

elemento che difficilmente si coniuga con la prossimità fisica e il necessario

contatto che caratterizza l’arte coreutica. Quindi, in linea con le scelte dei

maggiori festival, i promotori di Civitanova Danza hanno deciso di rinviare il

programma pensato per l’edizione 2020 al prossimo anno, decidendo comunque di non

privare la regione Marche del suo festival di danza che da 27 anni propone il meglio

della scena internazionale. Nasce con queste premesse il festival 2020 che trova il
suo filo rosso nella creatività declinata al femminile, presentando il lavoro di

quattro importanti artiste – Silvia Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia Castellucci e

Monica Casadei – e un giovane talento della nostra regione, Laura Gazzani, sguardi

diversi, capaci di restituire in maniera articolata la fisionomia della danza oggi.

L’inaugurazione il 5 agosto è affidata a Silvia Gribaudi, affezionata amica di

Civitanova Danza, con Graces , migliore spettacolo italiano di danza secondo il

Premio Danza & Danza 2019 – come, , un lavoro che con un tocco comico e irreverente

restituisce una danza vicina alla quotidianità di ciascuno e all’ironia che spesso

l’attraversa. In Graces – ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura

dell’arte di Antonio Canova – sono protagonisti i tre corpi maschili dei danzatori

Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo con la stessa Gribaudi, dentro a

un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica

che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Il 7 agosto

fa ritorno a Civitanova Danza Carolyn Carlson, una delle figure più rappresentative

della scena mondiale, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, le cui coreografie sono

diventate capisaldi della storia della danza. Islands è il trittico presentato che

si apre con The Seventh woman, concepito per Sara Orselli, che interpreta con grazia

e delicatezza le luci interiori derivanti dai nostri cambiamenti, richiamando

l’infinito in ogni movimento. Segue – in prima italiana – The Seventh man, un assolo

ispirato alla poesia Il settimo di Attila József, poeta della rivoluzione ungherese

creato per Riccardo Meneghini, interprete carismatico della sua compagnia dalla

gestualità allo stesso tempo fluida ed energica. Tra sogno e realtà, le luci

contrastanti di Guillaume Bonneau, la gestualità forte, fluida e dinamica di

Riccardo Meneghini e la musica di Guillaume Perret conducono lo spettatore in un

viaggio contemplativo sulle metamorfosi interiori. Conclude il programma Mandala,

coreografia storica e indimenticabile interpretata da Sara Orselli, sempre capace di

affascinare lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica

intensa di Michael Gordon. Guillaume Perret, compositore e sassofonista fuori

classe, accompagna dal vivo i due soli The Seventh woman e The Seventh man, ed

esegue una breve introduzione live in scena. Il 9 agosto gli sguardi sono rivolti al

lavoro di Claudia Castellucci, autrice di una danza rituale, senza tempo e di grande

rigore. Drammaturga, coreografa e didatta, Claudia Castellucci è fondatrice con il

fratello Romeo, Chiara Guidi e Paolo Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio,

compagnia di teatro attiva e celebre in tutto il mondo. Coreografa “sobria, seria,

minimalista ed esigente che lavora con sacralità alla sua arte”, come si legge nelle

motivazioni che gli sono valse il Leone d’Argento 2020 alla Biennale di Venezia. A
Civitanova Danza mostra Verso la specie, una produzione della Socìetas che muove dal

proposito coreografico di rintracciare e riprodurre l’affiorare di immagini

essenziali e generali, appena definite per essere distinte. I danzatori – Sissj

Bassani, Silvia Ciancimino, René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo Zimmermann –

sulla musica di Stefano Bartolini assumono figure ritenute nel ricordo, o forme che

si rifanno a una memoria genetica profonda, che soltanto la fisicità, con la sua

specifica memoria, può estrarre. Ad apertura di serata, fedele al suo ruolo di

talent scout, il festival propone Pedro [studio], lavoro della giovane coreografa

marchigiana – civitanovese per l’esattezza – Laura Gazzani.

Non poteva mancare nell’anno del centenario della nascita del grande regista

Federico Fellini un omaggio in danza al suo mondo poetico e stralunato messo in

scena da Monica Casadei e Artemis Danza che conclude l’11 agosto Civitanova Danza.

Ne I Bislacchi. Omaggio a Fellini – questo il titolo dello spettacolo – i danzatori

rievocano e reinventano immagini, scene e personaggi di alcuni film del grande

maestro sulle celebri note di Nino Rota. In un’atmosfera ricca di poesia e

sentimento, ma anche di energia e vigore, la danza e il teatro si intrecciano per

ricreare il meraviglioso mondo di Fellini.

Abbonamenti (4 spettacoli, euro 35) e biglietti (posto unico numerato euro 10) in

vendita dal 25 al 31 luglio e dal 4 agosto presso Teatro Rossini 0733 812936 (18.30

– 20.30, nei giorni di spettacolo dalle ore 18.30 fino all’inizio dello spettacolo).

Vendita on line www.vivaticket.com. Info AMAT 071 2072439, www.civitanovadanza.com,

www.teatridicivitanova.com,   www.amatmarche.net.   Inizio    spettacoli   ore   21.30.

Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della

diffusione del Covid previste dalla normativa vigente.

Leggi tutto in allegato: CIVITANOVA DANZA _ cartella stampa
ph © rosellina garbo 2018

ph © rosellina garbo 2018

                              Civitanova Danza 2020
Premio Libero Bizzarri, è la
27ma edizione
                27^ RASSEGNA DEL DOCUMENTARIO / PREMIO “LIBERO BIZZARRI”

                  Riaccendere i luoghi d’incontro nel tempo del Covid

  20-21-22 luglio 2020 – Anteprima del Festival, emanazione dei bandi, proiezioni

                      San Benedetto del Tronto – Palazzina Azzurra

Il “Premio Libero Bizzarri” – Festival del Documentario, patrocinato e sostenuto dal

Comune di San Benedetto del Tronto, giunge alla 27^ edizione. Sarà articolato in due

sessioni:

ESTIVA: 20-21-22 luglio – Palazzina Azzurra / Anteprima, Emanazione dei Bandi,

Proiezioni

AUTUNNALE: Proiezione delle opere selezionate, incontri tematici, workshop,

assegnazione dei premi.

Quella   2020   del   Festival   del   Documentario   sarà   un’edizione   particolare,

inevitabilmente condizionata dalla grave crisi pandemica che affligge il mondo

intero, che però non ha condizionato la Fondazione “Libero Bizzarri” nel proporre un
Festival ricco di novità seppur adattando le esigenze cinematografiche ai protocolli

sanitari.

                                                                 La sessione estiva

                                                                 sarà    un’anteprima

                                                                 del Festival del

                                                                 Documentario:

                                                                 nella      consueta

                                                                 location      della

                                                                 Palazzina    Azzurra

                                                                 si     proporranno

                                                                 riflessioni,

                                                                 scenari futuri su

                                                                 come     individuare

                                                                 modi,      spazi    e

                                                                 luoghi per vivere

                                                                 la     quotidianità,

                                                                 su come ricercare

                                                                 nuovi     paradigmi

                                                                 che incidano sulla

                                                                 società,           il

lavoro,     i   rapporti   umani.

“L’attuale contesto storico – dice la Presidente della Fondazione “Libero Bizzarri”

Maria Pia Silla- impone un adattamento del concetto di Festival: per questo è in

programma una forma ibrida tra proiezioni e “streaming” con collegamenti e

interventi dei registi in concorso e degli ospiti. L’obiettivo è ampliare le

possibilità di promozione delle opere e favorire un dialogo tra i professionisti,

coinvolgendo allo stesso tempo il pubblico”.

“Un sincero ringraziamento va alla Fondazione Bizzarri perché l’impegno richiesto

quest’anno per allestire il festival è stato notevole – sottolinea l’assessore alla

cultura Annalisa Ruggieri – abbiamo molto apprezzato l’idea di imperniare questa

edizione 2020 sul tema della riattivazione dei luoghi di incontro al tempo del

Coronavirus. Questa è una delle sfide cruciali da affrontare nel prossimo futuro,

l’uomo è animale sociale che vive delle relazioni con gli altri e ha bisogno di

occasioni di confronto. I luoghi della cultura, della produzione di idee vanno

salvaguardati senza mettere a rischio la salute. Lo stiamo facendo, nel nostro
piccolo, con i tanti spazi che abbiamo individuato per gli eventi dell’estate tra

cui gli incontri proposti dal “Premio Bizzarri” hanno un posto di assoluto rilievo”.

                                                                  PROGRAMMA      27°

                                                                  PREMIO     LIBERO

                                                                  BIZZARRI

La 27^ edizione del Premio Libero Bizzarri si terrà presso la Palazzina Azzurra di
San Benedetto del Tronto dal 20 al 22 Luglio 2020.
Tema della sessione estiva: SPAZI DELLA SPERANZANEL TEMPO DEL COVID.
Dopo il periodo di pausa e di immobilità che il covid ha imposto si ha la necessità
di far riprendere la circolazione delle relazioni, di ritrovare propri spazi di
libertà autentica, di ricercare nuovi paradigmi per il futuro della società, dei
luoghi da vivere, del lavoro, dei rapporti umani.

Programma completo dell’iniziativa

Piccola Pesca, Grande Futuro
             FESTA DELLA PICCOLA PESCA COSTIERA “In BLU”

            27 e 28 giugno 2020, San Benedetto del Tronto

            27 e 28 giugno 2020, San Benedetto del Tronto
“In Blu Turismo Sostenibile in Adriatico”

  La Piccola Pesca tradizionalmente esercitata da chi ama il
         Mare e da chi vive di pesca da generazioni.

Uno stile di vita legato a doppio filo con l’ecosistema marino
di cui condividere il destino: una storia antica e moderna che
             vogliamo raccontare e vivere insieme

Il 27 e 28 giugno, a San Benedetto del Tronto, si é svolta la
Festa della Piccola Pesca Costiera. E’ il nome,
inequivocabile, della Pesca esercitata da piccole imbarcazioni
entro le 6 miglia che utilizzano attrezzi da pesca fissi,
nasse e retine, in pieno rispetto ambiente marino. Quest’anno
Tappa inedita anche del Grand Tour delle Marche, proposto da
Tipicità ed ANCI Marche, l’iniziativa è promossa dal Comune di
San Benedetto del Tronto, con la collaborazione del Centro di
Educazione Ambientale “Ambiente e Mare” R. Marche, Partners in
Service Srl “In Blu Turismo Sostenibile in Adriatico” e dell’
Accademia della Cultura e del Turismo Sostenibile.

In programma Talk show, esperienze immersive di PescaTurismo,
trekking urbano-marinaro e passeggiate educative dedicate al
mare e alla pesca ed alle attività connesse e passeggiata
esperienziale al MAM, ma anche “cena al tramonto” sulla
banchina sud del porto di San Benedetto del Tronto, riservata
ai pescatori della piccola pesca, partner e giornalisti, con
dei cuochi di eccezione: i pescatori della piccola pesca.

La Piccola Pesca Costiera è un’iniziativa “Covid-free”,
lontana dall’idea di inopportuni assembramenti, ma ideata con
una logica “immersiva”, che consente agli interessati di
esplorare curiosità, tradizioni e percorsi, progettando il
proprio itinerario “fisico” da realizzare non “in massa”, ma
nel momento desiderato.

Ricco programma, sabato 27 giugno, in contemporanea il
Trekking Urbano e Marinaro e il Pescaturismo entrambi a
Marchio di Qualità Registrato “In Blu Turismo Sostenibile in
Adriatico”, del CEA Ambiente e Mare, R. Marche, Partners in
Service Srl. Il trekking è stata un’opportunità per
passeggiare nei luoghi in cui la città affonda le sue memorie
e tradizioni, in compagnia di guide d’eccezione i pescatori.
Mentre in diretta FB il Pescaturismo InBlue Experience”, un
viaggio di intense emozioni, la pesca come momento di
apprendimento e il piacere di trascorrere una giornata in mare
con i pescatori, grazie alla colorazione con il pescatore
Elvio Mazzagufo M/P Coca cola SB508. Organizzato dal CEA
Ambiente e Mare, R. Marche, Partners in Service Srl in
collaborazione della Capitaneria di Porto di San benedetto del
Tronto.

A breve riprenderanno le escursioni aperte al pubblico “Covid-
free” Info & prenotazioni l’Accademia della Cultura e del
Turismo    Sostenibile,    cell    351/8737873     e-mail
accademiaculturaturismo@gmail.com
https://www.turismosostenibile.eu/it/home/

Interessante talk show “PICCOLA PESCA, GRANDE FUTURO! presso
il Mercato Ittico “live” su Facebook con operatori di settore,
Condotto da Angelo Serri: Direttore di Tipicità, con la
partecipazione del biologo marino Corrado Piccinetti e di
tanti interlocutori autorevoli, che sono stati seguiti in
modalità       “live”       sul       portale       della
manifestazionewww.Lapiccolapesca.It. Dopo i Saluti delle
Autorità presenti, Pasqualino Piunti – Sindaco del Comune San
Benedetto del Tronto, Filippo Olivieri_Assessore alla Pesca e
Commercio e Mario Ballatore_Consigliere delegato al Porto
Comune San Benedetto del Tronto, Mauro Colarossi_ Comandante
Capitaneria di Porto di San benedetto del Tronto, Fabio
Urbinati Consigliere Regione Marche, Brugiapaglia_Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e Irene
Cicchiello Responsabile Provinciale CNA Nautica. si entra nel
vivo con LA PICCOLA PESCA COSTIERA, saranno presenti Gennaro
Scognamiglio_ Presidente Nazionale UNCI Agroalimentare “Pesca
e Agricoltura” Roma, Ugo Pazzi_Presidente Regionale Slow Food
Marche, Giovanni Picciotti Presidente e Vice Presidente
Basilio Ciffardoni Consorzio CO.GE.PA Piccola Pesca sbt,
Sergio Trevisani_Direttore del Flag Marche Sud. LA RICERCA
UNIVERSITARIA ED IL MODELLO ECONOMICO Corrado Piccinetti_
Biologo marino Gianluca Gregori_Università Politecnica delle
Marche e Andrea Spaterna – Università degli studi di Camerino.
LA PICCOLA PESCA COSTIERA E TURISMO E ENOGRASTRONOMIA, Fabio
Urbinati _Consigliere Regione Marche, Emidio Del
Zompo_Consigliere delegato Piccola Pesca e Turismo Comune di
San Benedetto del Tronto, Barbara Zambuchini_ Direttore
Partners in Service srl CEA “Ambiente e Mare, R. Marche, Paola
Cocci Grifoni_Vice Presidente Consorzio Tutela Vini Piceni
CONNESSIONI     CON   ALTRI   SISTEMI    ECONOMICI    Massimo
Cupillari_Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking,
Tarcisio Senzacqua_Piccola pesca e nuove formule distributive:
Maia Project Dunia Romoli_Piccola pesca e sostenibilità
energetica: Fintel Gas e Luce, Pierluigi Paoletti_Bevande
tradizionali    marchigiane:     Paoletti   Bibite,   Fabio
Verdecchia_Connettività: GetBy. Un esempio virtuoso di nuova
economia: sostenibile, inclusiva, integrata, circolare.
Tradizioni che esplorano il futuro e raccontano tutti i
segreti della Piccola Pesca Costiera. Un patrimonio
fondamentale del nostro territorio, una storia antica e
moderna, un fenomeno economico-sociale che include e traccia
la rotta del futuro buono Tradizioni che raccontano tutti i
segreti della pesca,un bagaglio importante del nostro
territorio… una storia antica e moderna che vogliamo
raccontare e vivere insieme

A seguire 12.30 Degustazione guidata: sostenibile,
nutraceutica, squisita! La piccola pesca costiera rielaborata
Prof. Luca Facchini, Coordinatore Accademia di Tipicità,
Enologo dott.ssa Paola Cocci Grifoni_Vice Presidente Consorzio
Tutela Vini Piceni e dal prof. Gianni Sagratini Responsabile
del Corso di Laurea di Scienze Gastronomiche dell’Università
degli studi di Camerino chef Federico Palestini Osteria
Cantina Guelfa in collaborazione con il Consorzio di Tutela
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