Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra
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Raffaello 2020 @ Palazzina Azzurra San Benedetto del Tronto – Organizzato dall’Associazione “I Luoghi della scrittura” e dalla Libreria “Libri ed eventi” con il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale e della Regione Marche alla Palazzina Azzurra ore 21,30 si svolgeranno tre serate dal tema “ Raffaello 2020 “ Ciclo di Incontri a 500 anni dalla morte del maestro Urbinate 21 Agosto aprirà la rassegna Luca Nannipieri con il quale dialogherà Stefano Novelli con il libro ”Raffaello Il Trionfo della ragione”. Luca Nannipieri, critico d’arte, ha pubblicato con Skira il libro Capolavori rubati dalla rubrica televisiva omonima tenuta al “Caffè di RaiUno”, mentre dalla rubrica “SOS Patrimonio artistico”, Rai Eri ha pubblicato il libro Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale. Tra gli altri suoi libri, ricordiamo quelli allegati al quotidiano “Il Giornale”, come L’arte del terrore. Tutti i segreti del contrabbando internazionale di reperti archeologici, Vendiamo il Colosseo. Perché
privatizzare il patrimonio artistico è il solo modo di salvarlo, Il soviet dell’arte italiana. Perché abbiamo il patrimonio artistico più statalizzato e meno valorizzato d’Europa. Dirige Casa Nannipieri Arte, curando mostre e conferenze da Giacomo Balla a Keith Haring. 22 Agosto Pierluigi Panza, con il quale dialogherà Gino Troli, presenterà il libro “ Un amore di Raffaello” Pierluigi Panza Scrittore, giornalista e critico d’arte e d’architettura, scrive per il “Corriere della Sera” e insegna al Politecnico di Milano. Ha scritto cinque romanzi, centinaia di pubblicazioni di Storia dell’arte e oltre quattromila articoli. Il suo ultimo libro è dedicato al controverso “Salvator Mundi” (L’ultimo Leonardo. Storia, intrighi e misteri del quadro più costoso del mondo, Utet). Nel 2008 ha vinto il premio Selezione Campiello con la biografia di Piranesi (La croce e la sfinge, Bompiani) e nel 2017 l’European Union Prize for Cultural Heritage/Europa Nostra Awards, il maggior riconoscimento europeo nel campo dei Beni culturali. 23 Agosto Francesco Fioretti, con il quale dialogherà Silvio Venieri, presenterà il libro ”Raffaello La verità perduta” Francesco Fioretti È nato a Lanciano, in Abruzzo, nel 1960, da madre siciliana e padre pugliese d’origine toscana. Dopo gli studi universitari a Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca a Eichstätt, in Germania. Ha insegnato in Lombardia e nelle Marche. Dantista e scrittore, ha esordito nella narrativa con Il libro segreto di Dante, che ha scalato le classifiche italiane con oltre 200.000 copie vendute, seguito poi da Il quadro segreto di Caravaggio, La profezia perduta di Dante e La selva oscura. Il grande romanzo dell’Inferno, una “riscrittura” in prosa moderna dell’Inferno di Dante. La biblioteca segreta di Leonardo , in occasione dei cinquecento anni dalla morte del genio, verrà pubblicato in diversi Paesi europei. PRENOTAZIONE SMS 3357000773—WHATSAPP 3664349288—EMAIL mimmo.minuto@gmail.co
m Civitanova Danza CIVITANOVA DANZA: VENERDÌ 7 AGOSTO CAROLYN CARLSON COMPANY IN IS LANDS Dopo l’inaugurazione del 5 agosto con Graces di Silvia Gribaudi, la ventisettesima edizione del festival Civitanova Danza dedicato al maestro Enrico Cecchetti – promosso
da Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri di Civitanova e AMAT, con il sostegno di Regione Marche e MiBACT – prosegue venerdì 7 agosto con un grande e atteso ritorno, quello di Carolyn Carlson, una delle figure più rappresentative della scena mondiale, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, le cui coreografie sono diventate capisaldi della storia della danza. Islands è il trittico presentato al festival 2020 che trova il suo filo rosso nella creatività declinata al femminile, presentando fino all’11 agosto il lavoro di quattro importanti artiste – Silvia Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia Castellucci e Monica Casadei – e un giovane talento della nostra regione, Laura Gazzani. Il programma della serata si apre con The Seventh woman. Carolyn Carlson ci presenta una variante delicata e totalmente rivista di The Seventh man, concepita questa volta per una donna. Come un prologo del solo di Riccardo Meneghini, Sara Orselli interpreta con grazia e delicatezza le luci interiori derivanti dai nostri cambiamenti. Richiamando l’infinito in ogni movimento, la danzatrice ci dona un breve istante di piena consapevolezza. Segue – in prima italiana – Th e Seventh man. Dopo 10 anni di intensa collaborazion e per molte creazioni, Carolyn Carlson crea un assolo per Riccardo Meneghini, interprete carismatico della sua compagnia
dalla gestualità allo stesso tempo fluida ed energica. Ispirato alla poesia Il settimo di Attila József, poeta della rivoluzone ungherese, The Seventh man incarna le rotture, le ricostruzioni e le promesse che ogni essere umano affronta nel corso della propria vita. Tra sogno e realtà; le luci contrastanti di Guillaume Bonneau, la gestualità forte, fluida e dinamica di Riccardo Meneghini e la musica di Guillaume Perret conducono lo spettatore in un viaggio contemplativo sulle metamorfosi interiori che ci rendono essere multisfaccettati.
Guillaume Perret, compositore e sassofonista fuori classe, l’elettrifica zione del suo strumento gli consente di sperimentare una vasta gamma di suoni e tonalità con paesaggi musicali ricchi e inediti, accompagna dal vivo i due soli The Seventh woman e The Seventh man, ed esegue una breve introduzione live in scena. Conclude il programma Mandala, coreografia storica e indimenticabile interpretata da Sara Orselli. Un cuore che batte, che pulsa vita in un corpo che a sua volta ondeggia, volteggia. Mandala affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon. Al cerchio dell’ens?, che simboleggia sia l’universo sia il gesto artistico perfetto, si aggiunge anche il riferimento
agli agroglifi, motivi circolari apparsi nei campi di grano. Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono come un messaggio emesso da una forza dello spirito, forse venuta da altrove, e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano. Sara Orselli dà corpo a questo solo, risultato della complicità che la lega a Carolyn Carlson da oltre un decennio. Carolyn Carlson nata in California, si definisce innanzitutto una nomade. Dalla baia di San Francisco all’Universit à dello Utah, dalla compagnia di Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi al Teatrodanza de La Fenice di Venezia, dal Théâtre de la Ville a Helsinki, dal Ballet Cullberg alla
Cartoucherie di Parigi, da la Biennale di Venezia a Roubaix, Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico. Ereditaria della composizione coreografica e della pedagogia di Alwin Nikolais, è arrivata in Francia nel 1971. L’anno successivo con Rituel pour un rêve mort ha firmato il manifesto poetico del suo stile, che non ha mai abbandonato: una danza decisamente votata alla filosofia e alla spiritualità. Al termine “coreografia” Carolyn Carlson preferisce “poesia visiva” per definire il suo lavoro. La creazione delle sue opere è una testimonianza del suo pensiero poetico e della sua forma d’arte in cui il movimento ricopre un posto privilegiato. Da quattro decenni vanta un’influenza e un successo considerevoli in diversi paesi europei. Biglietti posto unico 10 euro presso Teatro Rossini 0733 812936, dalle 18.30 alle ore 20.30 (nei giorni di spettacolo dalle ore 18.30); vendita on line su www.vivaticket.com. Info: AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.30. Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente.
Civitanova Danza apre il sipario CIVITANOVA DANZA: AL VIA MERCOLEDÌ 5 AGOSTO CON GRACES DI SILVIA GRIBAUDI LA VENTISETTESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL Civitanova Marche –Si apre il sipario mercoledì 5 agosto sulla ventisettesima edizione del festival Civitanova Danza promosso da Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri di Civitanova e AMAT che rinnovano – nonostante la difficoltà del momento legata al Covid – l’atteso appuntamento con la rassegna dedicata al maestro Enrico Cecchetti, con il sostegno di Regione Marche e MiBACT. Il festival 2020 trova il suo filo rosso nella creatività declinata al femminile, presentando fino all’11 agosto il lavoro di quattro importanti artiste – Silvia Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia Castellucci e Monica Casadei – e un giovane talento della nostra regione, Laura Gazzani, sguardi diversi, capaci di restituire in maniera
articolata la fisionomia della danza oggi. L’inaugurazione il 5 agosto è affidata a Silvia Gribaudi, affezionata amica di Civitanova Danza, con Graces – migliore spettacolo italiano di danza secondo il Premio Danza & Danza 2019 – un lavoro che con un tocco comico e irreverente restituisce una danza vicina alla quotidianità di ciascuno e all’ironia che spesso l’attraversa. Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e
al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus -Aglaia, Eufrosine e Talia- erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena i tre corpi maschili, tre danzatori (Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo) dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo”, perché la sa poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, credule ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo. Graces si è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker) che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici. In scena, accanto a Silvia Gribaudi, ci sono i danzatori Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo. Il disegno luci è di Antonio Rinaldi, i costumi di Elena Rossi, produzione Zebra in coproduzione con Santarcangelo Festival, con il sostegno di MiBACT. Abbonamenti per i quattro spettacoli del festival posto unico numerato 35 euro; biglietti posto unico numerato 10 euro. Vendita biglietti e abbonamenti dal 4 agosto al Teatro Rossini
0733 812936, dalle 18.30 alle ore 20.30 (nei giorni di spettacolo dalle ore 18.30 fino all’inizio dello spettacolo); vendita on line su www.vivaticket.com. Informazioni e prenotazioni: AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.30. Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente. HangArtFest, presentata la 17ma edizione
PESARO TEATRO DELLA DANZA CONTEMPORANEA Dal 1° settembre al 4 ottobre 19 eventi, tra cui 16 spettacoli, 9 prime nazionali e un focus sulla danza israeliana Come ritornare a casa, dopo un lungo viaggio surreale, con il corpo costretto per tre mesi a restare tra le quattro mura di casa al riparo dal coronavirus, con la mente però libera di scrutare l’orizzonte. In questa atmosfera è stata presentata, nella Sala Rossa del Comune di Pesaro la XVII edizione di Hangartfest (1 settembre – 4 ottobre), festival di danza
contemporanea che gode del sostegno del MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, della Regione Marche e del Comune di Pesaro e che nel 2018 ha ricevuto il riconoscimento per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale promosso dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea. Il Festival è inoltre sostenuto dall’Ufficio Cultura dell’Ambasciata d’Israele a Roma. Una grafica suggestiva accompagnerà il festival: “Il simbolo di un ingranaggio – ha spiegato Antonio Cioffi, Direttore artistico di Hangartfest – come perfezione, ripetizione del movimento, una tendenza questa presente nella danza contemporanea. Per mesi abbiamo navigato a vista, sostenuti dal fatto che il Festival sarebbe iniziato a settembre e quindi abbiamo potuto alimentare la speranza di confermare un impegno con la città, con gli artisti e con noi stessi”. L’emergenza Covid, se in Italia è sotto controllo al momento, rimane presente in altri zone del pianeta: . La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle procedure sanitarie e di sicurezza, a tutela della salute dei lavoratori, degli artisti e degli spettatori. Tant’è che la capienza della Maddalena, vero e proprio teatro attrezzato capace di contenere 98 posti a sedere, si riduce a 50 sedute, obbligando il Festival a prevedere più repliche per permettere ad un maggior numero di spettatori di assistere agli eventi. . Il Festival si articolerà in spettacoli, incontri con gli artisti, programmi di sensibilizzazione del pubblico e proiezioni. Ospiterà 19 eventi, di cui 16 spettacoli con 9 debutti nazionali, 5 prime assolute e 2 coproduzioni, 1 piattaforma coreografica, 2 residenze artistiche, accogliendo oltre 100 artisti provenienti da 12 nazioni: Italia, Israele, Francia, Polonia, Danimarca, Inghilterra, Grecia, Canada, Repubblica Ceca, Bulgaria, Colombia, Uruguay. In particolare Hangartfest ha deciso quest’anno di dedicare un focus alla danza israeliana, in quanto punto di riferimento nella scena internazionale della danza contemporanea. Come sempre il Festival pone anche grande attenzione agli artisti del
nostro territorio, attivi in diverse parti del mondo, come Melissa Ugolini. Andrea Biancani, consigliere regionale, ha sottolineato lo sforzo dei curatori della rassegna: . Daniele Vimini, vice sindaco e assessore alla Bellezza con deleghe per Turismo e Cultura, ha sottolineato come quella di quest’anno sia . Da Vimini è arrivata anche una sottolineatura riguardo al Teatro Maddalena . Teatro Maddalena è quindi un nuovo teatro che si apre nel cuore del centro storico e che mette in risalto il suo patrimonio artistico, arricchendo l’offerta culturale di Pesaro, città votata alla cultura e alle arti e candidata a Capitale Europea della Cultura 2033. Torneranno le performance urbane, che avranno come cornice la Corte di Palazzo Mazzolari Mosca e il Giardino della Musica Riz Ortolani, così come i programmi di sensibilizzazione del pubblico come Explorer e Occhi da Marziani, presentati dalla
curatrice Gloria De Angeli, che accompagnano gli spettatori nella visione delle opere in calendario. Ad arricchire la programmazione collaterale del Festival anche i progetti vincitori del bando REFRESH! Lo spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni promossi dal CMS Consorzio Marche Spettacolo e finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico e alla produzione dei giovani performer marchigiani. Tratti in Movimento, che ha come partner di progetto AMAT e Proartis, offre agli studenti dei corsi di grafica editoriale, di illustrazione e triennio dell’ISIA Urbino, la possibilità di elaborare su carta le visioni degli spettacoli ed allestire una mostra finale nella loro sede di Urbino, mentre Futura Scena è un progetto a sostegno dei giovani coreografi marchigiani come Ottavia Catenacci che proprio negli scorsi giorni (dal 6 al 20 luglio) è stata accolta in residenza creativa al Teatro Maddalena per approntare il suo nuovo lavoro che debutterà al Festival. Partner di Futura Scena sono Proartis, Teatro Aenigma di Urbino e l’Associazione Culturale Indipendance di Fermignano. Rimandati al 2021 saranno invece sia la residenza artistica Essere Creativo, condivisa con AMAT, che la piattaforma per gli under 25 Young Up! Non è stato infatti possibile, a causa delle misure di restrizione indotte dall’emergenza covid-19, attivare le Call nei tempi necessari per la selezione dei partecipanti. Hangartfest sarà anche partner del progetto LIBERO CORPO, corso di formazione professionale per danzatori, diretto da Giulio De Leo, direttore artistico della Compagnia Menhir Danza, accogliendo in tirocinio 18 giovani danzatori provenienti dalla Puglia. Il corso finanziato dalla Regione Puglia e patrocinato dal MIBACT intende promuovere l’orientamento professionale delle giovani generazioni di danzatori e accrescere le opportunità lavorative nel settore della danza.
PROGRAMMA MARTEDÌ 1 SETTEMBRE, Teatro Maddalena, ore 21.00 La XVII Edizione del Festival si aprirà con il progetto CO-LAB di Michal Mualem (Israele) e Giannalberto De Filippis (Italia). Lo spettacolo sarà presentato in anteprima al termine della residenza artistica che accoglierà la compagnia dal 17 agosto al 1° settembre. Lo spettacolo nella sua veste definitiva debutterà giovedì 24 e venerdì 25 settembre. GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE, Corte Palazzo Mazzolari Mosca, ore 18.30 In scenari urbani del centro storico il pubblico potrà assistere alla performance 101 di Melissa Ugolini (Italia) artista pesarese attiva come free-lancer in tutto il mondo, accompagnata dal violoncellista Jacopo Mariotti (Italia). 101 vuole aprire una finestra su quei momenti inaspettati, quelle scintille di lucidità in cui rimaniamo per un attimo soli con noi stessi, calandoci ancora più in profondità, alla ricerca di verità nascoste. Sono attimi di assoluta solitudine in cui ci avviciniamo davvero all’essenza delle cose, scoprendo poi che, in questo, non siamo affatto soli. Al Giardino della Musica Riz Ortolani, seguirà FIUME DI SOTTO coreografia e danza di Luca Campanella (Italia). La performance evoca un fiume che scorre e trascina con sé quello che incontra così come accade nella vita dell’uomo che si aggrappa a
oggetti, ricordi e conoscenze, in quanto certezze, che servono per non farlo impazzire, nel fluire costante del vivere. L’accumularsi dei depositi farà straripare il fiume, un evento violento, ma più accettabile del mistero che attende alla foce. A chiudere DAFNE… PER UNA MITOLOGIA GRECA di Marta Bevilacqua (Italia) e interpretata da Luisa Amprimo, coproduzione della Compagnia Arearea in collaborazione con l’Associazione Artu (GE) e il Progetto Euroregionale Luoghi Comuni. Nel lavoro, a metà tra l’installazione scultorea e la performance coreografica, Marta Bevilacqua restituisce vita al mito dell’amore non corrisposto di Dafne e Apollo. SABATO 5 e DOMENICA 6 (replica) alle ore 21.00 il Teatro Maddalena ospiterà una serata composta da quattro performance di giovani coreografi di talento. BRIDGE… IN CASE YOU WILL FORGET è il nuovo lavoro di Ottavia Catenacci (Italia) sostenuto da Hangartfest nell’ambito di Futura Scena, il progetto vincitore del bando REFRESH! Lo spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni che viene promosso dal CMS Consorzio Marche Spettacolo. La giovane coreografa ha raccolto racconti, collezionato fotografie e memorie e ha utilizzato i ricordi frammentari e statici per trasmettere una storia, senza raccontarla, affidandosi all’intuizione scaturita dalle immagini. La performance nasce dalla suggestione dei racconti del nonno e dalla sua esperienza di addetto alla sicurezza al Bouri Field, la più grande piattaforma per l’estrazione di petrolio nel Mediterraneo. UNCIA, secondo pezzo della serata, avvia ufficialmente la collaborazione con il Ballett Gesellshaft Hannover, ospitando il gruppo Danae & Dionysios (Grecia) con il lavoro vincitore del Premio Internazionale di Coreografia di Hannover 2019. Danae Dimitriadi e Nionysios Alamanos in questa performance, di cui sono coreografi e interpreti, si concentrano sulla parola metamorfosi e sull’immagine di una creatura mutevole. L’ispirazione nasce dallo studio del leopardo delle nevi, dalla fredda atmosfera in cui vive e dal fatto che è quasi impossibile vederlo. ESPIAZIONE di Anna Savanelli (Italia) rappresenta la ricerca di un rituale che ci rassicura, un cerchio che si chiude e ci soffoca. La mela tentatrice del peccato disegna il confine di azione e rappresenta il cuore pulsante, il limite, ma anche la possibilità di andare oltre, liberandoci delle abitudini. Un percorso che rimane
sospeso, si crea e si distrugge e vive della trasformazione. DOMA di Vera Kvarcakova (Repubblica Ceca) e Jeremy Galdeano (Francia/Canada) concluderà la serata. Originariamente creato per il laboratorio coreografico dei Grands Ballets Canadiens, è rientrato nel repertorio principale della Compagnia nel maggio 2019. È stato inoltre presentato al Carte Blanche DAC 2019 a Montreal e selezionato per il Noverre Young Choreographers Evening 2020 nello Stuttgart Ballet e alla finale del Premio Internazionale di Coreografia di Hannover 2020. Doma, che significa “casa”, in lingua ceca, è «un posto in cui si vive in modo permanente che sa offrirti sicurezza e felicità, nella consapevolezza che, indipendentemente dai tempi difficili, qualcuno è lì per te. Doma è il luogo a cui senti di appartenere». SABATO 12, Teatro Maddalena, ore 20.30 e 22.00 (replica). 4 SOLOS 4 WOMEN, prodotto dalla Compagnia Naturalis Labor in coproduzione con Hangartfest, raccoglie e amplifica le esperienze di quattro danzatrici soliste provenienti da compagnie nazionali ed europee. Plonter, coreografato e danzato da Michal Mualem (Israele), membro stabile a Berlino della Compagnia di Sasha Waltz, affronta il sentimento di “perdita”, la fragilità del “momento”, impossibile da fermare o trattenere nella sua inevitabile corsa nel tempo. The Queen del coreografo Luciano Padovani (Italia), fondatore e direttore artistico della Compagnia Naturalis Labor, interpretato dalla danzatrice Alice Carrino, inscena la destrutturazione del potere, partendo dall’iconografia barocca e dalla pittura di Van Eyck e dalle figure rigorose e austere delle regine, intese come massima rappresentazione del potere. L’opera prova a svelare l’insospettabile e umana fragilità che il potere cela. Comoedia, anch’essa coreografia di Luciano Padovani, danzata da Elisa Spina, descrive un viaggio nel mistero dove odori, sapori e suoni raccontano atmosfere, mentre giochi di luce svelano immagini.
Paso Doble di Jorge Jakas (Israele, Spagna), giovane autore israelo-spagnolo, vede in scena Jessica D’Angelo e John, un pupazzo realizzato dallo scenografo Mauro Zocchetta. Il lavoro trae ispirazione dal pensiero di Roland Barthes che intende l’universo amoroso come “momentum”. Un amore perduto, un’ultima danza e i ricordi che si rincorrono. Un pezzo dal sapore agrodolce, dove ironia e forza si coniugano grazie alla forza dei due interpreti: lei Jessi, lui John. SABATO 19 e DOMENICA 20 (replica), Teatro Maddalena, ore 21.00 andranno in scena tre performance che si inseriranno nel focus dedicato alla danza israeliana. WHAT HAPPENED IN TORINO, di e con Andrea Costanzo Martini (Italia/Israele) che ha danzato per la Batsheva Dance Company e per alcuni lavori di Ohad Naharin e Sharon Eyal, oltre ad essere coreografo e insegnante di Gaga, ha ricevuto il primo premio sia per la danza che per la coreografia al Festival Internazionale Solo-Tanz di Stoccarda. L’opera si concentra sulla relazione tra il corpo del performer e l’atto di essere sul palco, in una lotta tra la ricerca della presenza e la sensazione di essere intrappolati. BIRDLAND, coreografia e danza di Natalia Iwaniec (Polonia), attiva in Europa e in Israele sia come danzatrice che come insegnante qualificata di Gaga, è stato premiato all’ International Dance Week di Budapest nel 2017. Nella performance la vita è descritta come un viaggio in cui puoi decidere se viaggiare da solo o con amici, se trovare casa o fuggire da essa, nella continua ricerca della terra promessa. AM I è stata premiata al Galà Age on Stage a Stoccolma nel 2015. Nasce da un concept di Michael Getman (Israele) che nel 2006 riceve sostegno dall’American Israeli Cultural Foundation come giovane promessa, vincendo in seguito numerosi premi internazionali, e di Talia Paz (Israele), vincitrice di premi in tutto il mondo, tra i quali due volte Danzatrice dell’anno in Svezia (1999 e 2001). Sia Getman che Talia Paz hanno danzato per la Batsheva Dance Company. AM I è una creazione che Getman dedica alla danzatrice Talia Paz. I movimenti di danza fanno parte del materiale che Talia ha eseguito negli ultimi 20 anni, varie forme di espressione sono tratte da Ohad Naharin, Matz Ek, Stijn Celis e Sharon Eyal. Nella performance viene creato un paesaggio paradossale che oscilla tra il tragico e il comico, lo sguardo e l’udito, il detto e il fatto e tra il desiderio
del corpo di dominare l’arte e di perdere il potere e la forma. DOMENICA 20 a partire dalle ore 11.00, con la formula vincente della colazione più cinema della domenica mattina, il Cinema Astra accoglierà la proiezione del film MR. GAGA. Il documentarista Tomer Heymann ricostruisce un intenso ritratto di Ohad Naharin, uno dei danzatori e coreografi più importanti del mondo, direttore artistico della Batsheva Dance Company e creatore del linguaggio di movimento Gaga. Alle ore 16.00 si terrà al Teatro Maddalena un incontro di approfondimento condotta da Carmelo Zapparrata, critico di Repubblica, Hystrio e della rivista Danza&Danza che vedrà la partecipazione di Andrea Costanzo Martini, Natalia Iwaiec, Michael Getman e Talia Paz. Alle ore 21.00 al Teatro Maddalena andrà in scena la replica delle performance What happened in Torino, Birdland e Am I. GIOVEDÌ 24 e VENERDÌ 25, Teatro Maddalena, ore 21.00 e ore 22.00 (repliche). Dopo l’anteprima del 1° settembre, torna CO-LAB di Giannalberto De Filippis (Italia) e Michal Mualem (Israele), nella sua versione definitiva. Lo spettacolo dal titolo CON-FIGURA-AZIONI si divide in due parti e coinvolge 16 danzatori che si alterneranno: i primi otto giovedì 24 settembre e i successivi otto venerdì 25. CO-LAB ha l’obiettivo di aiutare danzatori di talento ad avvicinarsi al mondo professionistico. È rivolto sia ai danzatori appena usciti dalle accademie di formazione europee che a quelli più maturi ed esperti che vogliano fare un’esperienza di creazione coreografica in un approccio professionale e di respiro internazionale. Gli interpreti, dapprima selezionati tramite audizione, hanno preso parte a un fase iniziale di ricerca che si è poi tradotta in diverse residenze artistiche e restituzioni pubbliche. Lo spettacolo si svolge dentro cornici nelle quali il gesto è limitato, per poi trovare la libertà di esprimersi, di trasformare un materiale attraverso la fantasia oppure ridisegnando la propria realtà. VENERDÌ 2 OTTOBRE, SABATO 3 e DOMENICA 4 (repliche), Teatro Maddalena, ore 21.00
Si chiude la XVII Edizione di Hangartfest con la presentazione del nuovo lavoro di Marta Bevilacqua, (Italia) coreografa residente al Festival per il triennio 2018-2020. L’idea di coprodurre un coreografo per tre anni di seguito nasce con l’obiettivo di sostenere la danza contemporanea italiana, offrendo sostegno economico e stabilità progettuale triennale a coreografi promettenti della scena contemporanea. Dopo Concetti Sfumati ai Bordi (2018) e Il Rovescio (2019) il lavoro che concluderà questo triennio coprodotto da Hangartfest in collaborazione con la Compagnia Arearea si intitolerà HOMING. L’origine delle migrazioni si perde nella notte dei tempi. Gli uccelli migratori, a differenza nostra, partono quando devono partire e tornano quando è il momento di tornare. Tutti abbiamo una casa dentro di noi, intima, ed è per tutti in un posto diverso. Può coincidere con il luogo dove si nasce, ma non è detto, non sempre è così. Domenica 4 ottobre, alle ore 11.00 il critico Silvia Poletti si intratterrà con Marta Bevilacqua nell’Incontro con l’Artista. Le prevendite dei biglietti degli spettacoli e dei progetti collaterali si apriranno lunedì 24 agosto 2020. Ingressi: € 12 intero / € 10 ridotto / € 8 speciale card Ridotto per over 60 e under 25, scuole di danza, possessori AMATo abbonato Card. Speciale per soci Hangartfest che acquisteranno la card 2020. Sia i biglietti per gli spettacoli che le card socio amico si potranno acquistare sul sito www.liveticket.it Informazioni sul sito del Festival e al 392 3841677.
La sessione estiva del Premio Libero Bizzarri giunge al termine San Benedetto del Tronto, 2020-07-22 – La sessione estiva del Premio Libero Bizzarri – Festival del Documentario giunge al termine con la serata di mercoledì 22 luglio. La prenotazione è obbligatoria: contattare info@fondazionebizzarri.org oppure chiamata, sms o whatsapp al numero: 3207297536. 2 Proiezioni – “Atemporaneità” di Mie Eusebi Ero qui. Abbiamo visto arrivare la pandemia senza saperlo ed oggi ciò che ci sembrava “naturale” cessa di essere tale. A Suzhou, la grigia austerità continua a mostrare il lato poetico del suo popolo adolescente. Il cemento spartano si carica di una bellezza desueta, il vento gelido soffia e cristallizza la quotidianità. La danza delle biciclette lungo i viali senza ancora automobili e la vita così intima nei vicoli tradizionali. I contrasti e i colori si annullano. Luci ed ombre, grazia, dignità e bellezza in uno scenario che oscilla tra passato, presente e futuro. Sono qui. Le courtyard iniziano a rianimarsi, labirinti inestricabili di prospettive che concretizzano l’atemporaneità del presente. Video selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia 2020, per il Padiglione cinese, da il Suzhou Department of Architecture Xi’an Jaotong – Liverpool University. – “Villa e Parco Cerboni Rambelli” Riprese di Carlo De Angelis riprese aeree e montaggio di Venturino Mariani (6’ 30’’ 2020) Prodotto da Lions club San Benedetto Truentum, Gruppo Gabrielli e METEDA. Con il video si sostiene “Villa Parco Cerboni Rambelli”, per la decima edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento FAI dei luoghi italiani da non dimenticare. Interviene Lilli Gabrielli responsabile FAI San Benedetto del Tronto. A seguire il dibattito “Dopo il Covid: Società – Economia – Salute – Ambiente – I luoghi” Presiede Gian Luca Gregori, Rettore Università Politecnica
delle Marche. Interventi: Pasqualino Piunti, Sindaco di San Benedetto del Tronto Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno Mario Sfrappini, Direttore Unità operativa Complessa di Geriatria – Direttore del Dipartimento Area Medica – Direttore Reparto Covid Multidisciplinare Ospedale San Benedetto del Tronto Gioia Longo, antropologa culturale Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno Don Patrizio Spina, Vicario generale del Vescovo di San Benedetto del Tronto Programma completo dell’iniziativa 22 LUGLIO ORE 21.30 PROIEZIONI Atemporaneità di Mie Eusebi (2020, 1’30’’) Ero qui. Abbiamo visto arrivare la pandemia senza saperlo ed oggi ciò che ci sembrava “naturale” cessa di essere tale. A Suzhou, la grigia austerità continua a mostrare il lato poetico del suo popolo adolescente. Il cemento spartano si carica di una bellezza desueta, il vento gelido soffia e cristallizza la quotidianità. La danza delle biciclette lungo i viali senza ancora automobili e la vita così intima nei vicoli tradizionali. I contrasti e i colori si annullano. Luci ed ombre, grazia, dignità e bellezza in uno scenario che oscilla tra passato, presente e futuro. Sono qui. Le courtyard iniziano a rianimarsi, labirinti inestricabili che concretizzano l’atemporaneità del presente. Video selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia 2020, per il Padiglione cinese, da il Suzhou Department of Architecture Xi’an Jaotong – Liverpool University. Villa e Parco Cerboni Rambelli Riprese di Carlo De Angelis (2020, 6’ 30’’)
Riprese aeree e montaggio di Venturino Mariani Prodotto da Lions club San Benedetto Truentum, Gruppo Gabrielli e METEDA Con il video si sostiene “Villa Parco Cerboni Rambelli”, per la decima edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento FAI dei luoghi italiani da non dimenticare. Interviene Lilli Gabrielli Responsabile FAI San Benedetto del Tronto A SEGUIRE Dopo il Covid: Società – Economia – Ambiente – I luoghi Presiede Gian Luca Gregori Rettore Università Politecnica delle Marche INTERVENTI Pasqualino Piunti Sindaco di San Benedetto del Tronto Marco Fioravanti Sindaco di Ascoli Piceno Mario Sfrappini Direttore Unità operativa Complessa di Geriatria Direttore del Dipartimento Area Medica – Direttore Reparto Covid Multidisciplinare Ospedale San Benedetto del Tronto Gioia Longo Antropologa culturale Mons. Giovanni D’Ercole Vescovo di Ascoli Piceno Don Patrizio Spina Vicario generale del Vescovo di San Benedetto del Tronto Pina Tassi Architetto, Docente Istituto Tecnico Fazzini Mercantini
Al via il 27° Premio Libero Bizzarri – Festival del Documentario San Benedetto del Tronto – Lunedì 20 luglio, presso la Palazzina Azzurra, si terrà la prima serata della sesssione estiva del 27^ Premio Libero Bizzarri – Festival del Documentario. La prenotazione è obbligatoria: contattare info@fondazionebiz zarri.org oppure chiamata, sms o whatsapp al numero: 3207297536. Qui è possibile consultare il PROGRAMMA COMPLETO: https://www.fondazionebizzarri.org/images/schede/247allegato.pdf
— Il 20 luglio – ore 21.30 è in programma il documentario “La nostra pietra” di Alessandro Soetje sull’imprenditore visionario Daniele Kihlgren e sul suo progetto di recupero del borgo di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo. Presenzierà Daniele Kihlgren. Il New York Times ha presentato Daniele Kihlgren, milanese di padre svedese, come “modello imprenditoriale” per come ha recuperato “pietra per pietra” l’antico borgo disabitato di Santo Stefano di Sessanio, per aver dimostrato che “il cemento ha disonorato l’Italia”. Lo definivano “il rampollo rinnegato di una concreta fortuna italiana”: la fortuna di famiglia era stata costruita producendo proprio cemento. Da tempo, Daniele immaginava di recuperare un borgo di “architettura minore”, privo di cemento. L’idea era ricostituire un posto in cui vivere come 70 anni fa, coi mobili di allora, anche se scomodi, i tessuti fatti a telaio come una volta. Alla fine degli anni Novanta visita a cavallo della sua moto Santo Stefano di Sessanio, un borgo medievale aggrappato su una cima delle aspre montagne abruzzesi. È amore a prima vista. Intuisce che è il luogo giusto per dare corpo alla sua vecchia idea: restaurare in modo filologico un borgo medioevale in rovina, per fare del paese intero un albergo diffuso. L’idea è di trarre profitto dalla conservazione del paesaggio anziché, come troppo spesso accade in Italia, dalla sua devastazione. È un’idea buona e funziona. I turisti accorrono. Sull’onda dell’entusiasmo Kihlgren comincia a comprare case in altri borghi simili e avvia un progetto analogo nei Sassi di Matera. Il nuovo albergo Sextantio, a Matera è nelle grotte e tanti clienti scivolano sui pavimenti di sasso, eppure, tasso di occupazione e prezzo delle stanze sono superiori a quelli dei vicini grandi alberghi. L’Azienda è cresciuta, ora è in progetto un resort in Ruanda. “La nostra petra” ben introduce il tema scelto per l’Anteprima del Festival.
Dopo il lungo lockdown causato dalla pandemia devono riaprirsi i luoghi della cultura e della socializzazione. Ma dobbiamo anche individuare nuovi modi, nuovi spazi e diversi luoghi per vivere la nostra vita, la nostra quotidianità. Dobbiamo riappropriarci di spazi resi “invisibili” dal tempo e di attività dimenticate, è un segno di ripresa e vitalità che vale per tutta la comunità. La nostra pietra di Alessandro Soetje (2018, 72’) “Daniele Kihlgren è il terzogenito “ribelle” di una ricca famiglia italiana di imprenditori del cemento. Alla fine degli anni Novanta visita a cavallo della sua moto Santo Stefano di Sessanio, un borgo medievale aggrappato su una cima delle aspre montagne abruzzesi. È amore a prima vista. Intuisce che è il luogo giusto per dare corpo a una sua vecchia idea: restaurare in modo filologico un borgo medioevale in rovina, per fare del paese intero un albergo diffuso. L’idea è di trarre profitto dalla conservazione del paesaggio anziché, come troppo spesso accade in Italia, dalla sua devastazione. È un’idea buona e funziona. I turisti cominciano ad accorrere. Sull’onda dell’entusiasmo Kihlgren comincia a comprare case in altri borghi simili e avvia un progetto analogo nei Sassi di Matera. Ma Daniele ha un temperamento più artistico che imprenditoriale. E un’amministrazione poco accorta, unita a un perfezionismo quasi maniacale, presto genera problemi. La situazione diventa critica: il sogno di un progetto privato per la conservazione dei beni culturali – portato avanti senza un euro d’intervento pubblico – rischia di infrangersi contro lo scoglio dei debiti e della crisi. Sullo sfondo di spettacolari paesaggi italiani il regista Alessandro Soetje dipana il racconto metaforico di un uomo, che, come il suo Paese, ha un’anima profonda, ma non riesce ad amare se stesso”.
Civitanova Danza Civitanova Marche – Comune di Civitanova Marche, Azienda Teatri di Civitanova e AMAT rinnovano – nonostante la difficoltà del momento legata al Covid – l’atteso appuntamento con Civitanova Danza, che festeggia la sua ventisettesima edizione dal 5 all’11 agosto. Per il festival dedicato al maestro Enrico Cecchetti – promosso con il sostegno di Regione Marche e MiBACT – non si può che parlare di una edizione di “resilienza”, con un programma nato dalla caparbia volontà di rispondere ai traumi e alle difficoltà che hanno caratterizzato il vissuto di questi ultimi mesi. L’emergenza impone misure precauzionali che impediscono la realizzazione di gran parte degli spettacoli di danza e ha impedito dunque anche la realizzazione del progetto artistico messo a punto fino a gennaio, a causa delle limitazioni degli spostamenti internazionali che impediscono la mobilità delle compagnie di danza, la forte limitazione nella capienza del Teatro Rossini sede principale del festival (ora 200 posti invece degli abituali 736) e soprattutto il distanziamento in scena, elemento che difficilmente si coniuga con la prossimità fisica e il necessario contatto che caratterizza l’arte coreutica. Quindi, in linea con le scelte dei maggiori festival, i promotori di Civitanova Danza hanno deciso di rinviare il programma pensato per l’edizione 2020 al prossimo anno, decidendo comunque di non privare la regione Marche del suo festival di danza che da 27 anni propone il meglio della scena internazionale. Nasce con queste premesse il festival 2020 che trova il
suo filo rosso nella creatività declinata al femminile, presentando il lavoro di quattro importanti artiste – Silvia Gribaudi, Carolyn Carlson, Claudia Castellucci e Monica Casadei – e un giovane talento della nostra regione, Laura Gazzani, sguardi diversi, capaci di restituire in maniera articolata la fisionomia della danza oggi. L’inaugurazione il 5 agosto è affidata a Silvia Gribaudi, affezionata amica di Civitanova Danza, con Graces , migliore spettacolo italiano di danza secondo il Premio Danza & Danza 2019 – come, , un lavoro che con un tocco comico e irreverente restituisce una danza vicina alla quotidianità di ciascuno e all’ironia che spesso l’attraversa. In Graces – ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura dell’arte di Antonio Canova – sono protagonisti i tre corpi maschili dei danzatori Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo con la stessa Gribaudi, dentro a un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Il 7 agosto fa ritorno a Civitanova Danza Carolyn Carlson, una delle figure più rappresentative della scena mondiale, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, le cui coreografie sono diventate capisaldi della storia della danza. Islands è il trittico presentato che si apre con The Seventh woman, concepito per Sara Orselli, che interpreta con grazia e delicatezza le luci interiori derivanti dai nostri cambiamenti, richiamando l’infinito in ogni movimento. Segue – in prima italiana – The Seventh man, un assolo ispirato alla poesia Il settimo di Attila József, poeta della rivoluzione ungherese creato per Riccardo Meneghini, interprete carismatico della sua compagnia dalla gestualità allo stesso tempo fluida ed energica. Tra sogno e realtà, le luci contrastanti di Guillaume Bonneau, la gestualità forte, fluida e dinamica di Riccardo Meneghini e la musica di Guillaume Perret conducono lo spettatore in un viaggio contemplativo sulle metamorfosi interiori. Conclude il programma Mandala, coreografia storica e indimenticabile interpretata da Sara Orselli, sempre capace di affascinare lo spettatore con il suo ritmo ipnotico, accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon. Guillaume Perret, compositore e sassofonista fuori classe, accompagna dal vivo i due soli The Seventh woman e The Seventh man, ed esegue una breve introduzione live in scena. Il 9 agosto gli sguardi sono rivolti al lavoro di Claudia Castellucci, autrice di una danza rituale, senza tempo e di grande rigore. Drammaturga, coreografa e didatta, Claudia Castellucci è fondatrice con il fratello Romeo, Chiara Guidi e Paolo Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia di teatro attiva e celebre in tutto il mondo. Coreografa “sobria, seria, minimalista ed esigente che lavora con sacralità alla sua arte”, come si legge nelle motivazioni che gli sono valse il Leone d’Argento 2020 alla Biennale di Venezia. A
Civitanova Danza mostra Verso la specie, una produzione della Socìetas che muove dal proposito coreografico di rintracciare e riprodurre l’affiorare di immagini essenziali e generali, appena definite per essere distinte. I danzatori – Sissj Bassani, Silvia Ciancimino, René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo Zimmermann – sulla musica di Stefano Bartolini assumono figure ritenute nel ricordo, o forme che si rifanno a una memoria genetica profonda, che soltanto la fisicità, con la sua specifica memoria, può estrarre. Ad apertura di serata, fedele al suo ruolo di talent scout, il festival propone Pedro [studio], lavoro della giovane coreografa marchigiana – civitanovese per l’esattezza – Laura Gazzani. Non poteva mancare nell’anno del centenario della nascita del grande regista Federico Fellini un omaggio in danza al suo mondo poetico e stralunato messo in scena da Monica Casadei e Artemis Danza che conclude l’11 agosto Civitanova Danza. Ne I Bislacchi. Omaggio a Fellini – questo il titolo dello spettacolo – i danzatori rievocano e reinventano immagini, scene e personaggi di alcuni film del grande maestro sulle celebri note di Nino Rota. In un’atmosfera ricca di poesia e sentimento, ma anche di energia e vigore, la danza e il teatro si intrecciano per ricreare il meraviglioso mondo di Fellini. Abbonamenti (4 spettacoli, euro 35) e biglietti (posto unico numerato euro 10) in vendita dal 25 al 31 luglio e dal 4 agosto presso Teatro Rossini 0733 812936 (18.30 – 20.30, nei giorni di spettacolo dalle ore 18.30 fino all’inizio dello spettacolo). Vendita on line www.vivaticket.com. Info AMAT 071 2072439, www.civitanovadanza.com, www.teatridicivitanova.com, www.amatmarche.net. Inizio spettacoli ore 21.30. Civitanova Danza rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente. Leggi tutto in allegato: CIVITANOVA DANZA _ cartella stampa
ph © rosellina garbo 2018 ph © rosellina garbo 2018 Civitanova Danza 2020
Premio Libero Bizzarri, è la 27ma edizione 27^ RASSEGNA DEL DOCUMENTARIO / PREMIO “LIBERO BIZZARRI” Riaccendere i luoghi d’incontro nel tempo del Covid 20-21-22 luglio 2020 – Anteprima del Festival, emanazione dei bandi, proiezioni San Benedetto del Tronto – Palazzina Azzurra Il “Premio Libero Bizzarri” – Festival del Documentario, patrocinato e sostenuto dal Comune di San Benedetto del Tronto, giunge alla 27^ edizione. Sarà articolato in due sessioni: ESTIVA: 20-21-22 luglio – Palazzina Azzurra / Anteprima, Emanazione dei Bandi, Proiezioni AUTUNNALE: Proiezione delle opere selezionate, incontri tematici, workshop, assegnazione dei premi. Quella 2020 del Festival del Documentario sarà un’edizione particolare, inevitabilmente condizionata dalla grave crisi pandemica che affligge il mondo intero, che però non ha condizionato la Fondazione “Libero Bizzarri” nel proporre un
Festival ricco di novità seppur adattando le esigenze cinematografiche ai protocolli sanitari. La sessione estiva sarà un’anteprima del Festival del Documentario: nella consueta location della Palazzina Azzurra si proporranno riflessioni, scenari futuri su come individuare modi, spazi e luoghi per vivere la quotidianità, su come ricercare nuovi paradigmi che incidano sulla società, il lavoro, i rapporti umani. “L’attuale contesto storico – dice la Presidente della Fondazione “Libero Bizzarri” Maria Pia Silla- impone un adattamento del concetto di Festival: per questo è in programma una forma ibrida tra proiezioni e “streaming” con collegamenti e interventi dei registi in concorso e degli ospiti. L’obiettivo è ampliare le possibilità di promozione delle opere e favorire un dialogo tra i professionisti, coinvolgendo allo stesso tempo il pubblico”. “Un sincero ringraziamento va alla Fondazione Bizzarri perché l’impegno richiesto quest’anno per allestire il festival è stato notevole – sottolinea l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – abbiamo molto apprezzato l’idea di imperniare questa edizione 2020 sul tema della riattivazione dei luoghi di incontro al tempo del Coronavirus. Questa è una delle sfide cruciali da affrontare nel prossimo futuro, l’uomo è animale sociale che vive delle relazioni con gli altri e ha bisogno di occasioni di confronto. I luoghi della cultura, della produzione di idee vanno salvaguardati senza mettere a rischio la salute. Lo stiamo facendo, nel nostro
piccolo, con i tanti spazi che abbiamo individuato per gli eventi dell’estate tra cui gli incontri proposti dal “Premio Bizzarri” hanno un posto di assoluto rilievo”. PROGRAMMA 27° PREMIO LIBERO BIZZARRI La 27^ edizione del Premio Libero Bizzarri si terrà presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto dal 20 al 22 Luglio 2020. Tema della sessione estiva: SPAZI DELLA SPERANZANEL TEMPO DEL COVID. Dopo il periodo di pausa e di immobilità che il covid ha imposto si ha la necessità di far riprendere la circolazione delle relazioni, di ritrovare propri spazi di libertà autentica, di ricercare nuovi paradigmi per il futuro della società, dei luoghi da vivere, del lavoro, dei rapporti umani. Programma completo dell’iniziativa Piccola Pesca, Grande Futuro FESTA DELLA PICCOLA PESCA COSTIERA “In BLU” 27 e 28 giugno 2020, San Benedetto del Tronto 27 e 28 giugno 2020, San Benedetto del Tronto
“In Blu Turismo Sostenibile in Adriatico” La Piccola Pesca tradizionalmente esercitata da chi ama il Mare e da chi vive di pesca da generazioni. Uno stile di vita legato a doppio filo con l’ecosistema marino di cui condividere il destino: una storia antica e moderna che vogliamo raccontare e vivere insieme Il 27 e 28 giugno, a San Benedetto del Tronto, si é svolta la Festa della Piccola Pesca Costiera. E’ il nome, inequivocabile, della Pesca esercitata da piccole imbarcazioni entro le 6 miglia che utilizzano attrezzi da pesca fissi, nasse e retine, in pieno rispetto ambiente marino. Quest’anno Tappa inedita anche del Grand Tour delle Marche, proposto da Tipicità ed ANCI Marche, l’iniziativa è promossa dal Comune di San Benedetto del Tronto, con la collaborazione del Centro di Educazione Ambientale “Ambiente e Mare” R. Marche, Partners in Service Srl “In Blu Turismo Sostenibile in Adriatico” e dell’ Accademia della Cultura e del Turismo Sostenibile. In programma Talk show, esperienze immersive di PescaTurismo, trekking urbano-marinaro e passeggiate educative dedicate al mare e alla pesca ed alle attività connesse e passeggiata esperienziale al MAM, ma anche “cena al tramonto” sulla banchina sud del porto di San Benedetto del Tronto, riservata ai pescatori della piccola pesca, partner e giornalisti, con dei cuochi di eccezione: i pescatori della piccola pesca. La Piccola Pesca Costiera è un’iniziativa “Covid-free”, lontana dall’idea di inopportuni assembramenti, ma ideata con una logica “immersiva”, che consente agli interessati di esplorare curiosità, tradizioni e percorsi, progettando il proprio itinerario “fisico” da realizzare non “in massa”, ma nel momento desiderato. Ricco programma, sabato 27 giugno, in contemporanea il Trekking Urbano e Marinaro e il Pescaturismo entrambi a Marchio di Qualità Registrato “In Blu Turismo Sostenibile in
Adriatico”, del CEA Ambiente e Mare, R. Marche, Partners in Service Srl. Il trekking è stata un’opportunità per passeggiare nei luoghi in cui la città affonda le sue memorie e tradizioni, in compagnia di guide d’eccezione i pescatori. Mentre in diretta FB il Pescaturismo InBlue Experience”, un viaggio di intense emozioni, la pesca come momento di apprendimento e il piacere di trascorrere una giornata in mare con i pescatori, grazie alla colorazione con il pescatore Elvio Mazzagufo M/P Coca cola SB508. Organizzato dal CEA Ambiente e Mare, R. Marche, Partners in Service Srl in collaborazione della Capitaneria di Porto di San benedetto del Tronto. A breve riprenderanno le escursioni aperte al pubblico “Covid- free” Info & prenotazioni l’Accademia della Cultura e del Turismo Sostenibile, cell 351/8737873 e-mail accademiaculturaturismo@gmail.com https://www.turismosostenibile.eu/it/home/ Interessante talk show “PICCOLA PESCA, GRANDE FUTURO! presso il Mercato Ittico “live” su Facebook con operatori di settore, Condotto da Angelo Serri: Direttore di Tipicità, con la partecipazione del biologo marino Corrado Piccinetti e di tanti interlocutori autorevoli, che sono stati seguiti in modalità “live” sul portale della manifestazionewww.Lapiccolapesca.It. Dopo i Saluti delle Autorità presenti, Pasqualino Piunti – Sindaco del Comune San Benedetto del Tronto, Filippo Olivieri_Assessore alla Pesca e Commercio e Mario Ballatore_Consigliere delegato al Porto Comune San Benedetto del Tronto, Mauro Colarossi_ Comandante Capitaneria di Porto di San benedetto del Tronto, Fabio Urbinati Consigliere Regione Marche, Brugiapaglia_Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e Irene Cicchiello Responsabile Provinciale CNA Nautica. si entra nel vivo con LA PICCOLA PESCA COSTIERA, saranno presenti Gennaro Scognamiglio_ Presidente Nazionale UNCI Agroalimentare “Pesca e Agricoltura” Roma, Ugo Pazzi_Presidente Regionale Slow Food
Marche, Giovanni Picciotti Presidente e Vice Presidente Basilio Ciffardoni Consorzio CO.GE.PA Piccola Pesca sbt, Sergio Trevisani_Direttore del Flag Marche Sud. LA RICERCA UNIVERSITARIA ED IL MODELLO ECONOMICO Corrado Piccinetti_ Biologo marino Gianluca Gregori_Università Politecnica delle Marche e Andrea Spaterna – Università degli studi di Camerino. LA PICCOLA PESCA COSTIERA E TURISMO E ENOGRASTRONOMIA, Fabio Urbinati _Consigliere Regione Marche, Emidio Del Zompo_Consigliere delegato Piccola Pesca e Turismo Comune di San Benedetto del Tronto, Barbara Zambuchini_ Direttore Partners in Service srl CEA “Ambiente e Mare, R. Marche, Paola Cocci Grifoni_Vice Presidente Consorzio Tutela Vini Piceni CONNESSIONI CON ALTRI SISTEMI ECONOMICI Massimo Cupillari_Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, Tarcisio Senzacqua_Piccola pesca e nuove formule distributive: Maia Project Dunia Romoli_Piccola pesca e sostenibilità energetica: Fintel Gas e Luce, Pierluigi Paoletti_Bevande tradizionali marchigiane: Paoletti Bibite, Fabio Verdecchia_Connettività: GetBy. Un esempio virtuoso di nuova economia: sostenibile, inclusiva, integrata, circolare. Tradizioni che esplorano il futuro e raccontano tutti i segreti della Piccola Pesca Costiera. Un patrimonio fondamentale del nostro territorio, una storia antica e moderna, un fenomeno economico-sociale che include e traccia la rotta del futuro buono Tradizioni che raccontano tutti i segreti della pesca,un bagaglio importante del nostro territorio… una storia antica e moderna che vogliamo raccontare e vivere insieme A seguire 12.30 Degustazione guidata: sostenibile, nutraceutica, squisita! La piccola pesca costiera rielaborata Prof. Luca Facchini, Coordinatore Accademia di Tipicità, Enologo dott.ssa Paola Cocci Grifoni_Vice Presidente Consorzio Tutela Vini Piceni e dal prof. Gianni Sagratini Responsabile del Corso di Laurea di Scienze Gastronomiche dell’Università degli studi di Camerino chef Federico Palestini Osteria Cantina Guelfa in collaborazione con il Consorzio di Tutela
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