LE GIORNATE DEGLI ULTIMI "CORSARI" - Giornate degli Autori

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LE GIORNATE DEGLI ULTIMI “CORSARI”

Come accade dal 2004, nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si svolgono le
Giornate degli Autori (28 agosto – 7 settembre), dirette da Giorgio Gosetti e quest’anno per la prima volta
presiedute da Andrea Purgatori: 11 i film in concorso, 8 gli eventi speciali compresi i “Miu Miu Women’s
Tales” e il film di chiusura Les chevaux voyageurs dedicato al “Re dei cavalli”, il poliedrico e carismatico
Bartabas, 7 le “Notti Veneziane” alla Villa degli Autori, cui si aggiungono gli incontri, gli omaggi, i progetti
speciali promossi dalle due associazioni ANAC e 100autori.
“L’impegno che le associazioni degli autori italiani mettono nell’organizzazione – scrive Andrea Purgatori - è
ripagato ogni anno dal successo della selezione e dal dibattito che ruota attorno alle Giornate, sui diritti
degli spettatori, sulla tutela del diritto d’autore e lo stato della produzione, sul confronto costante con le
altre cinematografie.”
18 sono le nazionalità rappresentate quest’anno, dall’Asia agli Stati Uniti, dall’Africa al Sud America fino
all’Europa e all’Italia; 4 le opere prime in concorso, 6 le donne dietro alla macchina da presa. Una selezione
che conferma la voluta sobrietà di titoli a vantaggio di una speciale promozione della creatività più libera e
indipendente da tutto il mondo. E se si volesse, fin dal programma, individuare un “filo rosso” capace di
collegare la maggior parte delle scelte, parleremmo di uno scontro di culture che mette a nudo le fragilità
del mondo contemporaneo, conteso tra una tendenza all’omologazione e la vitalità di radici ancestrali che
non si piegano alla massificazione. L’altro elemento distintivo è una vocazione alla ricerca di linguaggi “pop”
che stimolino la curiosità di pubblici diversi, convinti come siamo che il cinema debba oggi parlare a
comunità distinte di spettatori, ma sempre avendo come stella polare la volontà di farsi capire, di suscitare
emozioni e passioni, di ristabilire un dialogo diretto tra l’artista e lo spettatore a prescindere dai modi del
consumo. Ne sono perfetto esempio l’esordio del giovanissimo sudanese Amjad Abu Alala (You Will Die at
20), un autodidatta ventenne destinato a stupire, e il quasi coetaneo americano Phillip Youmans, vincitore
al Tribeca di New York e che debutta a Venezia, in accordo tra i due festival, con Burning Cane (evento fuori
concorso).
Nella selezione competitiva delle Giornate (20.000 euro di premio per il miglior film giudicato da 28 giovani
spettatori provenienti da tutti i paesi dell’Unione Europea), non mancano nomi cari a chi ama il grande
cinema come Dominik Moll (il suo Only the Animals aprirà il programma mercoledì 28 agosto), Jayro
Bustamante (con La Llorona, inedito esempio di cinema civile in cui fantasmi e morti viventi si prendono la
scena), la grande star giapponese Jō Odagiri (con They Say Nothing Stays the Same alla sua prima prova nel
lungometraggio), Fabienne Berthaud (che ritorna dopo Sky con un suggestivo viaggio iniziatico in Mongolia
di Cécile de France in Un monde plus grand). E se è difficile leggere come un semplice esordio quello del
maestro della graphic novel Igort (5 è il numero perfetto con Toni Servillo, Carlo Buccirosso, Valeria Golino),
si può scommettere che non passerà inosservato Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani dal
romanzo di Giacomo Mazzariol (evento speciale fuori concorso).

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Ufficio stampa ● Studio Sottocorno, studio@sottocorno.it
A completare la selezione il polacco Corpus Christi di Jan Komasa, oggi interprete di temi cari al maestro
Kieslowski, il norvegese Beware of Children di Dag Johan Haugerud con una saga familiare che diventa
spaccato sociale e politico, il travolgente Un divan à Tunis di Manele Labidi, con un’inedita e bellissima
Golshifteh Farahani al centro di una commedia destinata a far innamorare, il debutto del Laos alla Mostra
con la ghost story The Long Walk di Mattie Do, l’inedita coproduzione tra Stati Uniti e Filippine Lingua
Franca di Isabel Sandoval che riafferma i diritti del gender nell’America di Trump.
Tra gli eventi speciali, i due nuovi corti d’autore della serie “Miu Miu Women’s Tales” firmati da Hailey
Gates e Lynne Ramsay, la cantata/memoriale di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna Scherza con i
fanti dedicata a Ugo Gregoretti, il provocatorio viaggio di Mario Sesti nel Mondo Sexy del cinema
ero/esotico italiano degli anni ’60, il corto di Federico Olivetti Il prigioniero, la serata speciale dedicata a
House of Cardin di David Ebersole & Todd Hughes, il magnifico ritratto della Milano di Guido Crepax in
Cercando Valentina di Giancarlo Soldi (nelle “Notti Veneziane”).
“Fin dall’immagine dell’anno, realizzata grazie all’amichevole disponibilità di due registi legati alle Giornate
come Alice Rohrwacher (per la cortesia di Fabio Lovino) ed Edoardo De Angelis, appare chiara la vocazione
autoriale e sbarazzina insieme della nostra proposta – dice Giorgio Gosetti. Abbiamo il desiderio di
condividere lo spettacolo dell’intelligenza e la vivacità creativa che oggi attraversa il mondo del cinema, con
un soffio giovane e irriverente che cerchiamo di riprodurre nel programma, nell’incrocio delle offerte e degli
appuntamenti. Così teniamo in primo luogo al valore dei film scelti, ma altrettanto ai progetti che, dopo la
Mostra, ci impegneranno in un’attività costante fino al prossimo anno: il rilancio del progetto speciale
‘100+1’ che, grazie al programma ‘Cinema e Storia’ della Regione Lazio, Istituto Luce – Cinecittà e Roma
Lazio Film Commission, festeggia i suoi primi 10 anni nel cruciale settore dell’educazione all’immagine; il
recupero di una storica eredità come quella dei ‘Ladri di Cinema’ ideata nel 1982 da Stefano Consiglio,
Daniele Costantini e Marco Melani; il progetto formativo sui nuovi linguaggi delle immagini e dei suoni
ideato da Roberto Perpignani. Tutti aspetti di un’attività di ricerca tra passato e futuro che sono il senso del
nostro lavoro, ben oltre la vetrina festivaliera”.
Anche nel 2019 le Giornate degli Autori cominceranno prima della Mostra con la quinta edizione di Laguna
Sud con un omaggio al cinema italiano scelto o amato dalle Giornate, un laboratorio di corti aperto alla
cittadinanza e il nuovo concorso internazionale Lagune il cui vincitore verrà premiato alla Villa degli Autori.
Si concluderanno invece dopo la Mostra con la ripresa della selezione a Milano e Roma e infine a Palermo in
collaborazione con la Sede siciliana del CSC e la Sicilia Film Commission.
Alla Villa degli Autori, dove non mancherà quel particolarissimo clima conviviale e talvolta situazionista che
ci ha resi un polo di riferimento nel panorama del Lido durante la Mostra, sono molti i momenti da
segnalare, cominciando dall’ormai tradizionale collaborazione con Bookciak Azione! che apre la Villa già
martedì 27 agosto. E ancora: la serata evento intorno all’anteprima del film Great Green Wall di Jared P.
Scott con la presenza della grande cantante maliana Inna Modja; il film-documento di Tomaso Pessina
Emilio Vedova: dalla parte del naufragio narrato da Toni Servillo; l’ultimo lavoro ideato da Giorgio
Pressburger, La legge degli spazi bianchi diretto da Mauro Caputo; la serata in compagnia di Riccardo
Sinigallia (musicista) e Dario Albertini (regista) con i loro nuovi lavori; il viaggio nel cuore giovane del

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documentario italiano rappresentato da Costanza Quatriglio, la sede siciliana del CSC e la Sicilia Film
Commission; la masterclass di Marco Bellocchio (premio SIAE 2019) e quella di Margarethe Von Trotta
(premio alla carriera Isola Edipo).
È proprio la collaborazione con Isola Edipo una delle novità di quest’anno. La realtà che quest’associazione
ha portato alla Mostra, fatta di sensibilità per grandi temi civili ma anche di socialità e aggregazione, ha
costituito un’alternativa giovane e vitale sulla scena del Lido ed era naturale che i nostri due mondi
venissero a contatto come già anticipato nel 2018 in occasione della lezione di un maestro come Raymond
Depardon. In questo senso i programmi delle due iniziative si interfacciano e dialogano portando alle Notti
Veneziane una rarità d’autore da poco restaurata come Bless Their Little Hearts di Billy Woodberry (anima
della L.A. Rebellion e del cinema indie afro-americano).
Tra gli altri incontri in programma: le giornate del programma del Parlamento europeo “28 Times Cinema”
e del Lux Film Prize alla presenza dei registi finalisti e dei parlamentari europei; la presentazione dei corsi
della New York Film Academy con la masterclass del mago degli effetti speciali Craig Caton, direttore del
dipartimento di 3D Animation, Special Effects e VR; l’esperienza VR di Elio Germano con La mia battaglia;
l’anteprima del film collettivo Frammenti coordinato da Paolo Bianchini e realizzato grazie ai fondi
congiunti MiBAC/Miur destinati all’educazione all’immagine dei giovani; i corti vincitori a Laguna Sud e al
Pigneto Film Festival e una piccola gemma come Sufficiente di Maddalena Stornaiuolo e Antonio Ruocco; il
progetto di Chiara Nano su Alberto Grimaldi, mitico produttore di Leone, Pasolini, Fellini, Bertolucci,
Scorsese; il grande omaggio che la città di Parma dedicherà, dalla fine dell’anno, a Bernardo Bertolucci.
Come da tradizione, i film della selezione ufficiale concorrono al Label di Europa Cinemas, al Premio del
pubblico BNL – Gruppo BNP Paribas, al GdA Director’s Award assegnato dalla giuria delle Giornate. Oltre ai
premi collaterali della Mostra e, per gli esordienti, al Leone del Futuro.
A rendere possibili le Giornate degli Autori sono anche quest’anno la Direzione Cinema del MiBAC, il main
sponsor BNL - Gruppo BNP Paribas, con rinnovato impegno la SIAE e Miu Miu per le giornate di “Women’s
Tales”; la Commissione Cultura del Parlamento europeo per il Lux Film Prize e il progetto “28 Times
Cinema”; i media partner tra cui salutiamo per la prima volta la piattaforma MUBI con cui condivideremo
durante la Mostra un programma antologico di film e i nostri tradizionali technical partner; la Regione
Veneto e il Comune di Chioggia per “Laguna Sud” e le attività a Venezia. Oltre naturalmente alla Fondazione
La Biennale di Venezia e alla Direzione della Mostra del Cinema cui ci lega, anno dopo anno, una leale e
costante collaborazione.
“Ciò che abbiamo disegnato con i film, i protagonisti, le iniziative di quest’anno – osserva Giorgio Gosetti – è
un mosaico di tessere strettamente intrecciate: uno sguardo sul mondo che se da un lato restituisce
speranza per la forza - che è propria del miglior cinema - di interpretare la realtà, dall’altro dipinge una
terra assediata da crudeli memorie, fantasmi inquietanti, deserti fisici e ideali. Questo mare in tempesta
abbiamo voluto attraversare come moderni corsari alla ricerca del tesoro. E pensiamo di averlo trovato nel
coraggio, nel sorriso, nella forza delle straordinarie donne che incontrerete alle Giornate”.

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SELEZIONE UFFICIALE
                                                IN CONCORSO

Un assassinio, tre sospetti e il Caso
SEULES LES BETES (ONLY THE ANIMALS) di Dominik Moll - Film d’apertura
Francia/Germania, 2019, 113', prima mondiale
Con: Laure Calamy, Denis Ménochet, Valeria Bruni Tedeschi, Damien Bonnard
Produzione: Haut et Court, Razor Film Produktion
Vendite estere: The Match Factory
Una donna scompare: dopo un’intensa nevicata di lei restano poche tracce, la macchina abbandonata sul ciglio di una
strada di montagna, una casa vuota. Cinque persone sono collegate dalla polizia al mistero. Ciascuna di loro nasconde
un segreto, ma la soluzione sta ben lontana dal villaggio alpino, addirittura in un altro continente. Al sesto film dopo i
successi a Cannes e a Berlino, Dominik Moll ritorna con una storia a incastri in cui solo il Caso dirige le vite delle
persone e nulla può sfuggire al cerchio dell’assurdo. Dal romanzo di Colin Niel uno smagliante mystery d’autore scritto
da Dominik Moll e Gilles Marchand.

Il deserto, una profezia di morte e la scoperta della vita
YOU WILL DIE AT 20 di Amjad Abu Alala – opera prima
Sudan/Francia/Egitto/Germania/Norvegia, 2019, 103’, prima mondiale
Con: Islam Mubark, Mahmoud Elsaraj, Bunna Khalid
Produzione: Andolfi, Transit Films, DUOFilm AS, Die Gesellschaft DGS
Vendite estere: Pyramide Films
Appena nato, Muzamil è segnato dal destino: lo stregone del villaggio predice la sua morte allo scoccare dei vent’anni.
Suo padre non regge alla notizia e abbandona la famiglia. Sakina lo cresce da ragazza madre, ma allo scoccare dei 19
anni la profezia minaccia di diventare realtà…
Ambientato nella regione sudanese di El-Gezira ai giorni nostri, il folgorante esordio di questo giovanissimo regista e
produttore, formatosi negli Emirati Arabi, viene dopo una serie di cortometraggi presentati in diversi festival
internazionali e spesso realizzati con la supervisione di Abbas Kiarostami. Con il suo film il Sudan arriva per la prima
volta alla Mostra di Venezia.

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Una storia d’amore che va oltre il confine della ragione
UN MONDE PLUS GRAND (A BIGGER WOLRD) di Fabienne Berthaud
Francia/Belgio, 2019, 100’, prima mondiale
Con: Cécile de France, Narantsetseg Dash, Tserendarizav Dashnyam, Ludivine Sagnier
Produzione: Haut et Court, 3x7 production
Vendite estere: WaZabi Films
Dopo la morte del suo grande amore, Corine parte per la Mongolia per proseguire il suo lavoro di antropologa.
L’incontro con la sciamana Oyun le cambierà la vita e la guiderà lungo i sentieri incerti, tra realtà e spiritualità, della
ricerca interiore. Tornata in Francia, la donna comprende di dover accettare la propria iniziazione e che il suo “mondo
più grande” è là dove si è ritrovata. Dal libro autobiografico di Corine Sembrun. “Lei non si vede mai in tutto film, ma è
ovunque – dice la regista - Corine è lo spirito del film e Cécile restituisce sullo schermo il valore universale di questo
viaggio iniziatico che, per parte mia, ho narrato senza tradire il mio cinema, tra invenzione e realismo documentario”.

Quando è un fantasma a fare giustizia
LA LLORONA (THE WEEPING WOMAN) di Jayro Bustamante
Guatemala/Francia, 2019, 97’, prima mondiale
Con: Maria Mercedes Coroy, Sabrina De La Hoz, Margarita Ke'nefic
Produzione: La Casa de Producción, Les Films du Volcan
Vendite estere: Film Factory Entertainment
Il mito della Piangente appartiene a una tradizione antica e risuona degli echi della tragedia classica. In questo racconto
riprende forma ai tempi della guerra civile del Guatemala che ha portato ad atroci violenze e a un vero genocidio.
Asserragliato nella sua lussuosa villa, il Generale attende il verdetto del tribunale che deve giudicarlo per i suoi crimini.
“La ricerca di giustizia e di vendetta della Piangente – dice Bustamante che ha scritto la sceneggiatura insieme a Lisandro
Sanchez – può ricordare il revisionismo romantico dei ‘Bastardi’ di Quentin Tarantino o la follia di Medea”.
Per il secondo anno consecutivo il Guatemala figura nella selezione delle Giornate degli Autori.

Quando i fantasmi si impossessano delle nostre vite
BOR MI VANH CHARK (THE LONG WALK) di Mattie Do
Laos/Spagna/Singapore, 2019, 116', prima mondiale
Con: Yannawoutthi Chanthalungsy, Por Silatsa, Noutnapha Soydara, Vilouna Phetmany
Produzione: Lao Art Media, Screen Division, Aurora Media
Vendite estere: 108 Media
Un vecchio solitario, un po’ forastico e un po’ stregone, si imbatte nelle tracce di un ormai dimenticato incidente
stradale. A fargli da guida verso la verità è il fantasma della vittima, ma l’uomo scoprirà che quel viaggio oltre la soglia
della morte può riportarlo a 50 anni prima, alla dolorosa fine di sua madre. Una ghost story nella più limpida
tradizione asiatica, ma con forti implicazioni con il presente e una struttura narrativa tra genere e lo stile
inconfondibile di Mattie Do che accompagna lo spettatore oltre i confini della razionalità. La prima volta della
cinematografia del Laos alla Mostra di Venezia.

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Chi è senza peccato…
BARN (BEWARE OF CHILDREN) di Dag Johan Haugerud
Norvegia/Svezia, 2019, 157’, prima mondiale
Con: Henriette Steenstrup, Jan Gunnar Röise, Thorbjörn Harr
Produzione: Motlys A/S
Vendite estere: Picture Tree International
Durante la ricreazione la tredicenne Lykke, figlia di un uomo politico del Partito Laburista, ferisce il suo compagno di
classe Jamie, a sua volta figlio di un esponente del Partito Conservatore. Quando il ragazzo muore in ospedale le
contraddittorie versioni dell’accaduto rischiano di peggiorare la posizione della ragazzina. Chi è innocente, chi
colpevole, chi complice? “Cosa accade in una piccola comunità, come questo quartiere borghese di Oslo – scrive il
regista -, quando la morte colpisce e coinvolge due ragazzini? Quando la tragedia ci tocca – osserva il regista –
ciascuno di noi scopre la sua vera identità”.

Totò e Peppino all’ultima crociata
5 È IL NUMERO PERFETTO di Igort – opera prima
Italia/Belgio/Francia, 2019, 100’, prima mondiale
Con: Toni Servillo, Valeria Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte
Produzione: Propaganda Italia e Jean Vigo con Rai Cinema
Vendite estere: Playtime
Distribuzione italiana: 01 Distribution
Napoli, anni Settanta. Peppino Lo Cicero, camorrista di seconda classe in pensione, torna in pista dopo l’omicidio di
suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per
cominciare una nuova vita. Un piccolo affresco napoletano nell’Italia anni Settanta, con i colori survoltati, i rimandi
cinefili e lo stile inconfondibile del suo autore. 5 è il numero perfetto è una storia di amicizia, vendetta e tradimento
ma anche di una seconda opportunità e di una rinascita. Dalla graphic novel omonima di Igort.

La fede trasforma davvero gli uomini?
BOŻE CIAŁO (CORPUS CHRISTI) di Jan Komasa
Polonia/Francia, 2019, 116’, prima mondiale
Con: Bartosz Bielenia, Eliza Rycembel, Aleksandra Konieczna
Produzione: Aurum Film
Vendite estere: New Europe Film Sales
Il ventenne Daniel, durante la reclusione in riformatorio, scopre una vocazione spirituale che si scontra con il suo
passato, i suoi compagni di prigione e la sua fedina penale. Uscito dall’istituto trova lavoro come carpentiere in un
piccolo centro ma al suo arrivo, per un equivoco, viene preso dal parroco locale per il nuovo prete che dovrà aiutarlo.
Il suo segreto si incrocia con i sensi di colpa di una piccola comunità segnata da un’inconfessata tragedia. Al suo terzo
film dopo gli studi alla Film School di Lodz e il suo esordio alla Cinéfondation di Cannes, Jan Komasa è ormai una delle
voci più originali e affermate del cinema polacco. Da una storia realmente accaduta.

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La psicanalisi tra Freud e la Fratellanza musulmana
UN DIVAN A TUNIS (ARAB BLUES) di Manele Labidi – opera prima
Tunisia/Francia, 2019, 87', prima mondiale
Con: Golshifteh Farahan, Hichem Yacoubi, Majd Mastoura, Aïsha Ben Miled
Produzione: Kazak Productions
Vendite estere: MK2
Distribuzione italiana: BIM
A 35 anni Selma Derwish scopre la nostalgia di casa. Cresciuta in Francia, laureata in psicoanalisi, la donna arriva a Tunisi con
la fiera determinazione di aprire il suo studio in città, sul tetto della casa di famiglia, in un quartiere periferico. Sull’onda delle
primavere arabe si illude di aver a che fare con un contesto moderno e occidentalizzato. Scoprirà ben presto di vivere in un
paese schizofrenico, ammalato di pregiudizi, di burocrazia, capace di confondere Freud con la Fratellanza Musulmana. Con il
passo della commedia degli equivoci, spesso irresistibile nel mostrare le contraddizioni di due civiltà a confronto, il film rivela
un talento brillante fin qui sconosciuto di Golshifteh Farahan, la più famosa attrice iraniana di questi anni.

Il grande fiume che non muta e le piccole realtà che cambiano la vita
ARU SENDO NO HANASHI (THEY SAY NOTHING STAYS THE SAME) di Jō Odagiri – opera prima
Giappone, 2019, 137’, prima mondiale
Con: Akira Emoto, Ririka Kawashima, Nijiro Murakami
Produzione: Kinoshita Group
Vendite estere: Kino International
Toichi traghetta da tutta la vita i paesani che vivono sul suo lato del fiume verso la città sorta sull’altra riva. A parte i
suoi occasionali passeggeri, non ha contatti con nessuno salvo il giovane Genzo. Intanto a pochi passi dal suo traghetto
si costruisce il ponte che è destinato a porre fine al suo lavoro. Un giorno sulla riva del fiume appare una misteriosa
ragazza senza tetto né legge. Toichi la ospita nella sua baracca ma l’incontro cambierà per sempre la sua vita. Esordio
nel lungometraggio a soggetto della star giapponese di Kurosawa Kyoshi, Seijun Suzuki, Kim Ki-duk, Yu Lik-wai, qui
affiancato dall’insuperabile creatore delle luci Christopher Doyle.

Davvero l’amore può superare ogni barriera?
LINGUA FRANCA di Isabel Sandoval
Stati Uniti/Filippine, 2019, 89', prima mondiale
Con: Isabel Sandoval, Lynn Cohen, Eamon Farren
Produzione: 7107 Entertainment
A Brighton Beach (il quartiere ebreo-russo di New York), un’immigrata filippina minacciata di espulsione dagli Stati
Uniti si innamora di un ragazzo di origine russa, che però ignora la vera natura della donna, in realtà transgender. Il
terzo film di Isabel Sandoval, rivelatasi a Locarno con Senorita, è il primo film americano scritto, diretto e interpretato
da una immigrata transgender, con attori americani, polemicamente realizzato nel cuore dell’America di Donald
Trump. Citando la sua “pacata, serena estetica” il MoMA ha definito la regista “una autentica rarità tra le voci più forti
del giovane cinema filippino”.

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FUORI CONCORSO

LES CHEVAUX VOYAGEURS (TIME OF THE UNTAMED) di Bartabas – Film di chiusura
Francia, 2019, 93’, prima mondiale
Con: Bartabas e il teatro equestre
Produzione: La Compagnie des Indes
Vendite estere: MK2
35 anni in compagnia di Zingaro, il maestoso e nero cavallo frisone che ha dato il nome al suo circo teatrale e ha
creato la sua leggenda. Il “Re dei Cavalli” Bartabas (al secolo Clément Marty) ripercorre la sua opera artistica con un
viaggio iniziatico tra passato e presente che riassume la sua poetica, le coreografie, un’idea del teatro e dell’arte che
sono vita e pensiero, forma e bellezza sublimati nel rapporto tra l’uomo e l’animale. Presente a Venezia anche con
un’esperienza VR, Bartabas ha accettato di chiudere quest’edizione delle Giornate con un luminoso spettacolo
cinematografico che attraversa le culture del mondo al passo, al trotto, al galoppo in una danza ammaliante, ora
riflessiva, ora frenetica, comica e dolorosa con pagine ogni volta diverse.

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MIU MIU WOMEN’S TALES

#17 SHAKO MAKO di Hailey Gates
Italia, USA, 2019, 16’48’’, prima italiana
Con Alia Shawkat
Produzione: Hi Production, Ways&Means
Farah, una venditrice di pane, cammina per le strade di una città mediorientale, mentre un veicolo militare americano
circondato da soldati le sfila lentamente accanto. Un breve momento di silenzio. Poi un’esplosione devastante. Civili
feriti, sanguinanti. L’orrore della guerra. Farah si guarda intorno atterrita, in lacrime. Ma niente è come sembra. Farah
in realtà è un personaggio interpretato da un’aspirante attrice di nome Laila. E non ci troviamo in Iraq, ma in un
villaggio fittizio ricostruito nella base militare di Fort Irwin, in California, dove i soldati americani venivano addestrati
prima di essere spediti in missione. Laila teme che il suo talento per la recitazione sia sprecato in questa arida
simulazione, in cui le interpreti femminili sono relegate al ruolo di mute comparse. È abituata a prendere le cose
molto più sul serio. Sta studiando una via di fuga.
“Mi sono interessata alla situazione delle persone che recitano nella vita reale”, dichiara la regista “e all’effetto che
questo ha sulla loro psiche e sul loro stato emotivo. Una nuova esercitazione militare ideata da un produttore
televisivo. Mi sembrava molto interessante che spedissimo i soldati in Iraq dopo averli addestrati in un contesto
hollywoodiano”.

#18 BRIGITTE di Lynne Ramsay
Italia, UK, prima mondiale
Con Brigitte Lacombe
Produzione: Hi Production, Somesuch
Un cortometraggio in stile documentario di Lynne Ramsay sulla fotografa Brigitte Lacombe.
L’ultimo film di Lynne Ramsay è stato You Were Never Really Here con Joaquin Phoenix, premiato a Cannes nel 2017
per la miglior sceneggiatura e il miglior attore. ...e ora parliamo di Kevin è stato l’unico film britannico nominato per la
Palma d’Oro in una competizione ufficiale nel 2011. Tilda Swinton è stata nominata per un Golden Globe per la sua
interpretazione. Il film ha ricevuto diverse nomination ai BAFTA e ha vinto il premio come miglior regista al British
Independent Film Awards, miglior film al London Film Festival e miglior sceneggiatura alla Writers Guild of Great
Britain.

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EVENTI SPECIALI

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI (MY BROTHER CHASES DINOSAURS) di Stefano Cipani
Italia/Spagna, 2019, 100’, prima mondiale
Con: Alessandro Gassman, Isabella Ragonese, Francesco Gheghi, Gea Dall’Orto, Rossy De Palma
Produzione: Paco Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema
Distribuzione italiana: Eagles Pictures
Jack ha sempre desiderato un fratello maschio con cui giocare e quando nasce Gio, i suoi genitori gli raccontano che
suo fratello è un bambino “speciale”. Da quel momento, nel suo immaginario, Gio diventa un supereroe, dotato di
poteri incredibili, come un personaggio dei fumetti. Con il passare del tempo Jack scopre che in realtà il fratellino ha la
sindrome di Down e per lui diventa un segreto da non svelare. Quando Jack arriva al liceo e si innamora di Arianna,
decide di nascondere alla ragazza e ai nuovi amici l’esistenza del fratello. Ma non si può pretendere di essere amati
nascondendo una parte così importante di sé.
“Il romanzo di Giacomo Mazzariol – scrive il regista – ha avuto un forte impatto sulla mia immaginazione e quando ho
conosciuto Jack e Gio e la loro famiglia mi sono reso conto di essere di fronte a qualcosa di davvero unico: una storia
importante”.

HOUSE OF CARDIN di P. David Ebersole, Todd Hughes
Stati Uniti, 2019, 95’, prima mondiale
Vendite estere: Doc & Film International
Distribuzione italiana: I Wonder
Al tramonto della sua luminosa carriera, uno dei più creativi e rivoluzionari creatori di moda del XX secolo, Pierre
Cardin, ha aperto per questo film il suo archivio privato, frugato nella memoria per ripercorrere le tappe di una
carriera che non è difficile definire unica, dando conto di una vita che in molti passaggi viene narrata dai suoi amici e
collaboratori. Il film è un ritratto vivo e colorato in cui si riflette la società contraddittoria e raffinata che Cardin ha
attraversato, da Parigi all’Asia, dal Veneto (in cui Pietro Cardin è nato 96 anni fa) all’Asia e fino...alla Luna. Grazie alla
collaborazione di I Wonder e di Doc&Film le Giornate rendono omaggio all’uomo e all’artista.

IL PRIGIONIERO di Federico Olivetti
Italia, 2019, 16’, prima mondiale
Con: Paolo Musio, Sabrina Impacciatore, Franco Ravera
Produzione: Kama Productions
Paolo e Maria sono due sposini ordinari che vivono alle porte del paese. Una mattina Paolo esce di casa per comprare
del pesce e non torna più. Giù in paese, in piazza, una donna è stata derubata di una preziosa collanina da un
malandrino sedicenne che riesce a scappare dopo il misfatto. Paolo, incrociandosi con la donna e la gente del paese,
viene additato dalla vittima e accusato del furto.

XVI edizione | 28 agosto – 7 settembre 2019
Promosso da ANAC e 100autori
Associazione Culturale Giornate degli Autori
Via S. Croce in Gerusalemme, 107 ● 00185 Roma (IT)
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Ufficio stampa ● Studio Sottocorno, studio@sottocorno.it
SCHERZA CON I FANTI di Gianfranco Pannone
Italia, 2019, 72’, prima mondiale
Produzione: Istituto Luce Cinecittà
Italiani brava gente? Discutibile. Ma certo il nostro non è mai stato realmente un popolo guerriero, anche perché la
millenaria storia del Paese ha visto fin troppe guerre, violenze, pestilenze per potersi affidare al solo amor patrio.
Partendo da questa particolare condizione storica, Scherza con i fanti vuol essere sia un viaggio tragicomico nella
recente storia d’Italia sia un universale inno alla pace, ma soprattutto si propone con un percorso lungo più di
cent’anni che prova a scandagliare il difficile e anche sofferto e ironico rapporto del popolo con il mondo militare e più
in generale con il potere, in cui agisce fortemente una pietas di matrice cristiana. Tutto questo attraverso i canti
popolari, le immagini d’archivio dell’Istituto Luce e quattro diari di guerra di ieri e oggi.

MONDO SEXY di Mario Sesti
Italia, 2019, 75’, prima mondiale
Produzione: Augustuscolor
Attraverso una fitta e incalzante costruzione di sequenze tratte dai documentari erotici degli anni ‘60, il cosiddetto
genere “mondo”, il film propone un viaggio nella vita notturna degli anni ‘60 di città come Parigi, Londra, New York,
Hong Kong, Tokyo e altre località esotiche, mappate dall’immaginario popolare di questo cinema che nella forma del
reportage evocava l’universo del proibito, del nudo, del desiderio. Il critico Mario Sesti costruisce un percorso visuale e
“virtuale” intorno al tema del corpo femminile, chiamando idealmente al suo fianco Bataille e Barthes per creare un
corto circuito tra il valore del corpo e un cinema seriale che per alcuni anni, con la complicità di registi come Mino Loy
e produttori come Renato Libassi, ha connotato un vero “filone” di successo.

BURNING CANE di Phillip Youmans – In collaborazione con il Tribeca Film Festival
Stati Uniti, 2019, 77’, prima internazionale
Con Wendell Pierce, Karen KaiaLivers, Dominique McClellan
Vendite estere: Untitled Entertainment
Una madre spaventata dalla vita e lasciata sola a occuparsi del figlio, alcolista e senza lavoro; una moglie che cerca di
salvare il suo uomo dal disastro; un prete che, dopo la morte di sua moglie, cerca la fede nella bottiglia piuttosto che
nella chiesa: sono alcuni dei disperati che vivono nella parte più desolata della Louisiana a contatto con una natura di
bellezza abbacinante e apparentemente indifferente alla brutalità degli uomini. Le “canne brucianti” del giovanissimo
autore (finiva le riprese mentre prendeva la licenza liceale) hanno conquistato la critica americana, vinto il massimo
premio del Tribeca Film Festival e cominciano da Venezia una promettente carriera internazionale. Il produttore
esecutivo è Benh Zeitlin (il regista de Re della terra selvaggia) e proprio il suo stile, così come lo sguardo sulla natura di
Terrence Malik appaiono i riferimenti estetici di questo nuovo talento del cinema indie americano.

XVI edizione | 28 agosto – 7 settembre 2019
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NOTTI VENEZIANE
                                                  alla Villa degli Autori

LA LEGGE DEGLI SPAZI BIANCHI di Mauro Caputo
Italia, 2019, 61’, prima mondiale
Produzione: VOX Produzioni con Istituto Luce-Cinecittà
dall’omonimo racconto di Giorgio Pressburger
Tutto è scritto negli spazi bianchi, tra una lettera e l'altra. Il resto non conta. Una fredda mattina d'inverno, il dottor
Fleischmann (letteralmente uomo di carne), si trova ad affrontare l'inizio di una progressiva perdita di memoria. Inizia
così l'apologo, in un'atmosfera onirica dove realtà e finzione sembrano intrecciarsi e a tratti confondersi. Il
protagonista, un uomo di scienza, si ritrova immerso suo malgrado in un universo, quello della malattia, dominato da
misteriosi rapporti tra il destino e le vicende biologiche e fisiologiche che regolano la vita. Il film è tratto dall'omonimo
racconto di Giorgio Pressburger.

EMILIO VEDOVA. DALLA PARTE DEL NAUFRAGIO di Tomaso Pessina
Italia, 2019, 68’, prima mondiale
Produzione: Twin Studio
Un ritratto della figura e del valore artistico del più importante pittore veneziano del XX secolo nel centenario della
nascita. Sono i suoi diari, le sue parole ritrovate negli archivi, i ricordi dei suoi amici e degli artisti che ne hanno
misurata la grandezza a guidare per mano lo spettatore in questo viaggio. Ed è la voce di Toni Servillo a prestare a
Emilio Vedova quel suono che oggi ci permette di entrare nel suo emozionante mondo interiore.

THE GREAT GREEN WALL di Jared P. Scott
Gran Bretagna, 2019, 91’, prima mondiale
Produzione: Make Waves in associazione con The United Nations Convention to Combat Desertification
Vendite estere: Seville International
Grazie a un produttore esecutivo da sempre innamorato della causa ambientalista come Fernando Meirelles e alla
passione della musicista maliana Inna Modja, il sogno della Muraglia Verde, concepito fin dal 2009 dall’Unione
Panafricana e oggi sostenuto anche dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale, diviene una realtà visibile. Un muro di
alberi, da Dakar a Gibuti; un muro opposto ad ogni altro perché fatto di realtà viva com’è un albero; una barriera
contro la desertificazione, la carestia, i mutamenti climatici. “Inna – racconta l’autore – ha scritto la sua musica mentre
scopriva e faceva sua questa realtà. Il film è come un diario organico scritto al presente da una cantante che crede
nell’ecologia e conosce la terra che scopre insieme a noi”.

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CERCANDO VALENTINA di Giancarlo Soldi
Italia, 2019, 76’, prima mondiale
Produzione: Bizef produzione srl, Laser digitalsrl, Rai com
Un’affascinante odissea biografica fra sogni, desideri e ossessioni per scoprire il mondo di Guido Crepax attraverso la
sua creatura Valentina (in cui l'autore si è identificato). Un ritratto dell'artista tra narrazione e visionarietà. Sono gli
anni in cui a Milano, Parigi e Londra esplode un’effervescenza culturale, una rivoluzione estetica e narrativa che
contamina il mondo artistico e Crepax ne è uno dei protagonisti. Il film è un viaggio alla ricerca di Valentina, elegante e
sofisticato sogno erotico per gli uomini e simbolo di indipendenza, fascino e seduzione per le donne, dove il passato si
confonde col presente.

SUFFICIENTE di Maddalena Stornaiuolo, Antonio Ruocco
Italia, 2019, 10’, prima mondiale
In una scuola della periferia nord di Napoli, un quindicenne si presenta agli esami di licenza media. I professori lo
accolgono con lo scetticismo riservato ai ripetenti. Lui non si perde d’animo e racconta la sua tesina che parte dalla
storia, la sua storia, segnata da un fatto drammatico, per arrivare a parlare del corpo umano e del Cristo Velato. I
professori rimarranno ad ascoltarlo. A lui basterà aver strappato la sufficienza.

SCUOLE, TENDENZE, RISCOPERTE
Italia – Stati Uniti
Nella speciale attenzione che da sempre le Giornate portano al documentario, ai nuovi linguaggi e al valore della
parola in una vetrina tutta dedicata all’immagine, quest’anno abbiamo voluto dare particolare enfasi alle scuole, dalla
Sede Sicilia del CSC, con una precisa vocazione al presente e futuro del documentario italiano, alla New York Film
Academy che si presenta al pubblico giovane italiano, fino al recupero di una pagina cruciale del cinema indipendente
americano come quella firmata da Billy Woodberry e Charles Burnett al tempo della “L.A. Rebellion”.

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28 TIMES CINEMA: UNA GIURIA A PORTE APERTE

Sono ormai passati 10 anni da quando le Giornate degli Autori, il Lux Film Prize del Parlamento europeo ed
Europa Cinemas si sono riuniti per la prima volta con lo scopo di creare a Venezia uno spazio dedicato
all’Europa, ai giovani e alla più genuina passione cinematografica.
Da quell’incontro di intenti è nato il progetto 28 Times Cinema che, anche grazie alla collaborazione di
Cineuropa, festeggia quest’anno il suo decimo anniversario portando alla Mostra del Cinema di Venezia un
gruppo di cinefili, in età compresa tra i 18 e i 25 anni, provenienti da tutti i paesi dell’Unione europea.
Nonostante l’incertezza politica legata alla Brexit, nel segno della speranza si è deciso di continuare ad
includere il Regno Unito tra i paesi membri e i partecipanti al progetto saranno quindi ancora una volta 28.
A rappresentare il Regno Unito quest’anno sarà Yvonne Shelling, DJ, fotografo, attore e aspirante regista. “È
tutta la vita che amo il cinema. Partecipare al più famoso festival cinematografico del mondo è un sogno
per me. Essere parte della giuria delle Giornate degli Autori è un’esperienza che mi cambierà la vita.”
I partecipanti di 28 Times Cinema (14 ragazze e 14 ragazzi) formeranno infatti anche la giuria del GdA
Director’s Award, giunto quest’anno alla sua VI edizione che consiste in €20.000 da ripartire tra il/la regista
e il distributore internazionale del film vincitore. Le discussioni della giuria saranno moderate da Karel Och,
direttore artistico del Festival di Karlovy Vary che collabora con le Giornate come “Tutor” speciale della
giuria fin dalla prima edizione del Premio nel 2014.
A Venezia i ragazzi incontreranno anche i registi dei film finalisti del Lux Film Prize e saranno per tutto
l’autunno ambasciatori dei tre film nei propri paesi, promuovendo la comunicazione degli eventi legati al
Lux Film Prize sui social e nei cinema del circuito Europa Cinemas.
Per il pubblico e per la stampa che volessero vedere con i propri occhi i partecipanti di 28 Times Cinema
all’opera come giurati, le Giornate apriranno le porte della Villa degli Autori dove l’ultima riunione di giuria
sarà aperta pubblico e trasmessa in live streaming.
E il GdA Director’s Award 2019 va a… Lo scoprirete live il 6 settembre!

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SGUARDO, CORAGGIO, CURIOSITÀ
                                                di Andrea Purgatori

Da sedici anni le Giornate degli Autori sono una realtà che difende e promuove il coraggio del cinema
indipendente italiano e internazionale. Una realtà che ANAC e 100autori sostengono nella piena libertà di
scelta di opere che sperimentano nuovi linguaggi anche nel documentario e nel film d’animazione.
L’impegno che le associazioni degli autori italiani mettono nell’organizzazione è ripagato ogni anno dal
successo della selezione e dal dibattito che ruota attorno alle Giornate, sui diritti degli spettatori, sulla
tutela del diritto d’autore e lo stato della produzione, sul confronto costante con le altre cinematografie.
Sguardo, coraggio, curiosità ci guidano in questa avventura fin dal 2004. E anche se ogni anno tutto sembra
più difficile, non abbiamo mai perso il desiderio né la volontà di ritrovarci, autori e spettatori, nel comune
obiettivo di difendere un’arte in evoluzione continua, che non ha mai smesso di raccontare storie e ci
emoziona. Un’arte senza confini né muri.

                                          LA SEDICESIMA LUNA
                                                 di Giorgio Gosetti

Si dice che alcune cose della vita nascono sotto una buona stella. Nello storico cinquantenario dello sbarco
sulla luna, noi pensiamo che questa edizione delle Giornate – la sedicesima – nasca sotto una buona luna.
Del resto il cinema, come prima i poeti e i marinai, ha guardato al satellite misterioso della terra
praticamente fin dalla nascita e Georges Méliès ne è stato il primo visitatore moderno.

Con diversa prospettiva e altre attese, anche noi siamo partiti per questo viaggio con l’ansia di sapere,
intuire, conoscere dei viaggiatori spaziali: come ogni anno sappiamo che altri mondi ci aspettano e che il
nostro mandato, quello affidatoci dalle associazioni degli autori italiani, è proprio di portare voci diverse a
Venezia per metterle in contatto con una cinematografia, quella italiana, che mai come oggi ha bisogno di
coraggio, confronto, ambizione e modernità. Nell’ambito della Mostra del Cinema sentiamo di dover essere
una voce distinta, spregiudicata, curiosa e, in qualche modo, pop.

Dalla messe di oltre 1.000 titoli visionati – un piccolo record per il nostro gruppo di lavoro, un grande passo
per una sezione indipendente e orgogliosa della propria sobrietà – riportiamo a casa appena 11 titoli per il
concorso, un’altra decina tra eventi speciali e Notti Veneziane alla Villa degli Autori. E’ una scelta
volutamente più che selettiva e che ci caratterizza fin dalla fondazione nel 2004: nel tempo ha determinato
un riconoscibile marchio di qualità mondiale che pensiamo si rafforzi ancora con le scelte di quest’anno.

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Abbiamo dalla nostra parte una squadra di partner che, anno dopo anno, credono nei nostri risultati, una
leale collaborazione con la Biennale e la Mostra che ci ospitano nel segno della diversità, un gruppo di
lavoro che ringiovanisce e si rinnova ma mantiene forte un legame tra le persone di cui siamo orgogliosi e
che mettiamo a disposizione degli autori italiani e internazionali perché a Venezia trovino una vera “casa”,
un luogo d’incontro e di confronto animato dalla creatività e dalla forza dei film presentati. Ringraziare chi
ci sostiene, chi crede in noi, chi ci guida e chi lavora per un traguardo ambizioso e comune non è mera
formalità.

Ho cominciato questa avventura nel 2004 grazie alla fiducia di persone straordinarie come Roberto
Barzanti, Citto Maselli, Emidio Greco, la stessa che oggi ritrovo in Andrea Purgatori, Francesco Ranieri
Martinotti, nei soci dell’Associazione, nei miei compagni di lavoro. Amo le sfide e la sedicesima ha il
profumo intenso del doppio salto mortale. Lungo il percorso della selezione non trovo il rammarico per ciò
che volevamo e non abbiamo ottenuto. Perché questa volta non è accaduto. Resta invece il gusto amaro
delle opere e degli autori che non abbiamo potuto accogliere. Sono tanti i film di valore cui abbiamo dovuto
dire di no e in molti casi è stato un dolore personale. Non suoni come una scusa postuma, ma tante volte -
come accade a ogni selezionatore - mi è capitato di sognare più spazi, più opportunità per artisti che
meritano attenzione e incoraggiamento. A tutti quelli a cui ho detto “no” chiedo oggi scusa, convinto
spesso di aver scelto per il bene dei film, altre volte di aver magari sbagliato sia pure in buona fede. E ben
vengano le occasioni in cui sarò smentito. Ma tutti noi firmiamo oggi una selezione in cui crediamo
profondamente, in cui si specchia il mondo, che valorizza talenti certi, esordienti luminosi, un cinema
capace di trovare il suo pubblico per restituire allo spettatore il piacere del sogno e il confronto con la
realtà. Ai registi, agli autori, agli interpreti, ai creativi che terranno alta quest’anno la bandiera corsara delle
Giornate vogliamo dire grazie e benvenuti a Venezia. Le stesse parole che per 11 giorni rivolgiamo al nostro
fantastico pubblico che ai film saprà regalare, una volta ancora, quel calore e quella passione chiamata
cinema.

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Board                                                        Comunicazione
Andrea Purgatori, Presidente                                 Francesco Bonerba
Consiglio Direttivo:                                         con l’assistenza di
Giuliana Gamba, Giacomo Durzi, Giuseppe Gaudino              Giulia Rocca (social)
Francesco Ranieri Martinotti, Guendalina Ponti               Moris Puccio, Giulia Barini (foto)
Luca Scivoletto                                              Roberto Ostuni (video)

Presidente onorario                                          Progetto 28 Times Cinema e Segretaria Giuria
Roberto Barzanti                                             Isabella Weber

Associati                                                    Ospitalità
Roberto Barzanti, Enrico Caria, Edoardo De Angelis           Cecilia Cortese
Giacomo Durzi, Antonio Falduto, Fabio Ferzetti               con l’assistenza di
Giuliana Gamba, Giuseppe Gaudino, Gianfranco                 Ginevra Scaglione
Giagni, Giorgio Gosetti, Francesco Maselli, Emanuela
Piovano, Guendalina Ponti, Andrea Purgatori                  Talent Handling
Francesco Ranieri Martinotti, Stefano Sardo                  Christina Elisha
Maurizio Sciarra, Luca Scivoletto
                                                             Redazione catalogo e sito
Delegato Generale                                            Mazzino Montinari
Giorgio Gosetti                                              con l’assistenza di
                                                             Darcy Di Mona (traduzioni)
Ricerca, Selezione e Programmazione
Gaia Furrer, responsabile                                    Ufficio Stampa
Renata Santoro, programmer                                   Studio Sottocorno
                                                             Carlotta Caccia Dominioni
Consulenti esteri                                            Maria Laura Ramello
Sylvain Auzou, Teresa Cavina                                 Patrizia Wachter
Claudia Landsberger, Agnès-Catherine Poirier
Cedric Succivalli, Adrian Wootton                            Ufficio Stampa Internazionale
                                                             Luca Di Leonardo
Consulenti
Fabrizio D’Alessio, Maurizio Di Rienzo                       Interprete
Antonio Pezzuto, Nicodemo Martino                            Claudia Vettore
con l’aiuto di
Diego Aparicio, Ben De Smet, Adrià Guxens Chaparro           Moderatori
David James Deignan, Hossein Eidizadeh                       Maurizio Di Rienzo, Marina Fabbri
                                                             Mazzino Montinari
Segreteria generale e Logistica
Simonetta Pacifico                                           Grafica / Immagine dell’anno
                                                             Immagine e Strategia
Amministrazione                                              Antonella e Maria Teresa Pizzetti
Fabio Angelilli
                                                             Webmaster
Eventi e Banqueting                                          Daniele Sorrentino
Shirin Amini
Marianna Poullain                                            Le Giornate degli Autori sono associate di
                                                             AFIC - Associazione Festival Italiani di Cinema

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Servizio stampa
                    Parlamento europeo
                    Ufficio di collegamento in Italia

Comunicato stampa
23-07-2019

      Annunciati i tre finalisti del Premio
                  LUX 2019
Oggi, alla conferenza stampa delle Giornate degli Autori, dopo il videomessaggio
di saluto del neo-eletto Presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli,
sono stati annunciati i titoli dei tre film in competizione per il Premio LUX 2019.

I finalisti dell’edizione 2019, scelti tra i 10 film della Selezione Ufficiale, sono:

Cold Case Hammarskjöld di Mads Brügger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio)

God Exists, Her Name Is Petrunya di Teona Strugar Mitevska
(Macedonia del Nord/Belgio/Slovenia/Croazia/Francia)

The Realm di Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia)

“Il Premio Lux del Parlamento europeo - sottolinea il suo Presidente David Maria
Sassoli - vuole essere un riconoscimento al cinema di qualità ma soprattutto il
riconoscimento del ruolo fondamentale della cultura nella formazione della nostra
identità europea. Il Premio - insiste Sassoli - vuole però essere anche un
incoraggiamento a tanti giovani che si avvicinano al mondo del cinema, ad andare
avanti, a non mollare, a resistere perché l’Europa li sostiene, perché alle loro spalle c’è
una storia e davanti a loro c’è un futuro: quello di un’Europa sempre più unita, libera,
solidale”.

I tre film finalisti

I film in competizione e gli argomenti trattati mostrano ancora una volta la varietà
creativa del cinema europeo. In questa selezione è presente un’ampia gamma di stili
cinematografici: un documentario (è la terza volta nella storia del Premio LUX che un
documentario viene selezionato tra i finalisti), un dramma sociale con accenni di
commedia, e un thriller politico. Viene presentato ancora una volta il lavoro di una
donna, alla regia di un film che apre al dibattito - indispensabile e attuale - sulla
presenza femminile negli ambiti sociale, politico e religioso.

Cold Case Hammarskjöld di Mads Brügger

Un’investigazione provocatoria sulla morte avvenuta nel 1961 del Segretario generale
delle Nazioni Unite, lo svedese Dag Hammarskjöld. Una pellicola che ci ricorda come
fare cinema possa sollecitare la presa di coscienza pur restando, come bonus, anche
esilarante, avvincente e profondamente umanista.
God Exists, Her Name Is Petrunya di Teona Strugar Mitevska

Un’opera cinematografica potente, ci racconta la storia di una donna che viene a
trovarsi in una posizione accessibile solo agli uomini nel corso di una cerimonia
religiosa, dando un contributo significativo alla battaglia per i diritti delle donne: la più
scottante questione sociale dei nostri tempi, che deve ancora guadagnare slancio nei
Balcani.

The Realm di Rodrigo Sorogoyen

Un thriller potente e adrenalinico, che affronta il tema della corruzione vista attraverso
la caduta rovinosa di un uomo politico di successo e del suo feudo, che sembravano
destinati a durare per sempre.

I tre film sono stati già protagonisti in festival cinematografici internazionali. Proiettato in
prima mondiale al Sundance, Cold Case Hammarskjöld ha ricevuto il premio per la
miglior regia come film documentario; God Exists, Her Name Is Petrunya, anch’esso in
prima mondiale, in competizione alla Berlinale ha ricevuto il Premio ecumenico della
giuria; The Realm, in prima mondiale a San Sebastian, ha poi vinto sette premi Goya, il
più alto riconoscimento al cinema spagnolo.

I LUX Film Days e la cerimonia di premiazione

Per l'ottavo anno, questi tre film saranno il cuore principale dei LUX Film Days in
autunno. Con questa iniziativa, e con l’obiettivo di sostenere l'industria cinematografica
europea e aiutare queste importanti (co)produzioni europee a circolare oltre il loro
mercato nazionale, il LUX FILM PRIZE sottotitola i tre film in competizione nelle 24
lingue ufficiali dell'Unione europea e li proietta in più di 50 città e festival in tutti i 28
paesi dell'UE. Così facendo, il Parlamento europeo sostiene la diversità culturale in
quanto avvicina i film selezionati al pubblico in tutta Europa e incoraggia il dibattito sui
temi al centro delle tre produzioni.

Anche quest'anno i LUX Film Days trarranno vantaggio dalla collaborazione tra gli uffici
di collegamento del Parlamento europeo nei 28 Stati membri e gli uffici MEDIA di
Europa creativa in modo da rafforzare la visibilità ed aumentare l'accessibilità delle
opere. Grazie a questa collaborazione verranno realizzate tre proiezioni in streaming
dei film con dibattiti dal vivo con i registi.

In autunno, i neoeletti membri del Parlamento europeo saranno invitati a votare per uno
dei tre film in concorso. Il vincitore sarà annunciato il 27 novembre nella seduta solenne
del Parlamento europeo a Strasburgo, alla presenza dei registi. L’opera premiata verrà
adattato per la proiezione alle persone con disabilità visive e uditive e riceverà anche
un supporto promozionale durante per la sua uscita internazionale.

28 Volte Cinema

Quest'anno il progetto 28 Volte Cinema, altro risultato della fruttuosa collaborazione tra
il LUX FILM PRIZE del Parlamento europeo e le Giornate degli Autori, celebrerà
l’edizione del decimo anniversario con uno sguardo, come sempre, focalizzato sui
giovani. Attraverso la collaborazione con Europa Cinemas e Cineuropa, 28 giovani
cinefili dai 18 ai 25 anni avranno la possibilità di essere la giuria del GdA Director's
Award. Inoltre, il gruppo sarà totalmente immerso nell'esperienza LUX FILM PRIZE,
partecipando a workshop e dibattiti sui tre film in concorso ufficiale. Questo evento
speciale è una fantastica opportunità per prepararli al loro ruolo di Ambasciatori del
Premio LUX quando presenteranno i LUX Film nei loro rispettivi paesi.
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