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RADAR Niente sarà più come prima 9 – 15 gennaio 2023 ü IL CONFLITTO IN UCRAINA: l’opinione pubblica europea preme per porre fine alle ostilità ü LA CHIESA CATTOLICA: il caso Orlandi e valutazione dei papati ü BUONI PROPOSITI PER IL 2023: risparmio in testa, seguono viaggi, sport e dieta
1. IL CONFLITTO IN UCRAINA VISTO DALL’EUROPA Questa indagine, realizzata dal network Euroskopia, di cui la rappresentante italiana è SWG, prende in esame l’opinione pubblica dei cinque paesi più popolosi dell’Ue più Paesi Bassi, Portogallo, Grecia e Austria, campione che rappresenta il 77% dei cittadini dell’Unione. Ad emergere è, da una parte un solido sostegno all’Ucraina e alla fornitura di armi all’esercito che deve combattere contro l’invasore russo, dall’altra però anche l’auspicio che il conflitto termini il prima possibile, nonostante il rischio di dover lasciare alla Russia parte dei territori occupati dall’esercito di Putin. A dimostrazione del largo supporto agli ucraini c’è anche il dato della netta prevalenza di favorevoli ad accogliere il Paese invaso tra i membri dell’UE. Si mostra invece più controversa la questione dell’eventuale ripresa dell’importazione del gas russo una volta conclusa la guerra. In questo caso, agli atteggiamenti generali nei confronti della Russia si aggiungono le preoccupazioni per possibili carenze delle forniture, per cui si formano due blocchi di Paesi: Grecia, Germania, Austria e Italia dove almeno il 40% dei cittadini è favorevole a ripristinare gli accordi con la Russia dopo la fine delle ostilità; gli altri Paesi dove i contrari prevalgono in maniera netta. In generale i greci si mostrano i meno ostili nei confronti della Russia. I legami tra le chiese ortodosse greca e russa hanno evidentemente ancora un peso nel contesto sociale. Anche tra gli austriaci traspare un atteggiamento più accomodante verso i russi. Al contrario, i polacchi sono i più intransigenti, sia per via dei trascorsi storici che per il fatto di sentirsi direttamente minacciati. Gli italiani confermano il sostegno agli ucraini, ma rispetto alla media si dimostrano meno convinti dell’opportunità di fornire loro gli armamenti e di farli accedere all’Ue.
Il desiderio di far cessare il conflitto prevale sull’ambizione di vedere la Russia totalmente sconfitta Quanto è d'accordo o in disaccordo con la seguente affermazione: «La guerra in Ucraina dovrebbe finire, anche a costo che l'Ucraina ceda parte del suo territorio» NON SAPREI / PREFERISCO D’ACCORDO NEUTRALE IN DISACCORDO NON RISPONDERE MEDIA 9 PAESI EUROPEI AUSTRIA GERMANIA GRECIA PAESI BASSI 8 6 6 1 4 17 22 31 26 32 48 54 13 60 48 64 12 14 22 12 ITALIA SPAGNA PORTOGALLO FRANCIA POLONIA 4 1 5 9 13 32 28 35 40 43 50 50 45 33 42 17 11 17 10 15 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 28 novembre – 12 dicembre 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 soggetti maggiorenni residenti in ciascun Paese (Italia, Spagna, Tutti i diritti riservati 3 Francia, Germania, Polonia, Grecia, Olanda, Austria, Portogallo) per un totale di 9.000 interviste.
Gli austriaci d’accordo a non fornire armi, mentre negli altri Paesi sono in netta maggioranza i favorevoli all’invio, ad eccezione di Italia e Grecia Il suo Paese sta inviando armi all’Ucraina, lei è d’accordo o in disaccordo con questa decisione? NON SAPREI / PREFERISCO D’ACCORDO DISACCORDO NON RISPONDERE 10 7 7 11 11 17 8 10 9 2 12 13 15 34 24 19 31 42 46 60 81 80 74 56 65 64 61 48 45 38 Media 9 Paesi Paesi Bassi Austria Portogallo Francia Polonia Spagna Germania Italia Grecia Nel caso del campione austriaco la domanda era: «L’Austria non sta inviando armi all’Ucraina, lei è d’accordo o in disaccordo con questa decisione? » NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 28 novembre – 12 dicembre 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 soggetti maggiorenni residenti in ciascun Paese (Italia, Spagna, Tutti i diritti riservati 4 Francia, Germania, Polonia, Grecia, Olanda, Austria, Portogallo) per un totale di 9.000 interviste.
L’opinione pubblica europea sostiene l’ammissione dell’Ucraina nell’Ue, in Italia si registra qualche perplessità in più Secondo lei, l’Ucraina dovrebbe essere ammessa come membro dell’Unione Europea? NON SAPREI / PREFERISCO FAVOREVOLI CONTRARI NON RISPONDERE Media 9 Paesi 60 25 15 Portogallo 78 11 11 Spagna 70 18 12 Polonia 70 13 17 Germania 60 31 9 Francia 59 26 15 Paesi Bassi 58 25 17 Grecia 54 39 7 Italia 49 30 21 Austria 47 42 11 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 28 novembre – 12 dicembre 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 soggetti maggiorenni residenti in ciascun Paese (Italia, Spagna, Tutti i diritti riservati 5 Francia, Germania, Polonia, Grecia, Olanda, Austria, Portogallo) per un totale di 9.000 interviste.
La tendenza a riallacciare gli accordi sul gas con la Russia a guerra conclusa è diffusa nei Paesi che da esso più dipendono, ma non in Polonia Se la guerra in Ucraina dovesse finire con un accordo, i paesi europei dovrebbero… TORNARE AD IMPORTARE NON IMPORTARE PIÙ NON SAPREI / PREFERISCO IL GAS RUSSO IL GAS RUSSO NON RISPONDERE Media 9 Paesi 35 46 19 Grecia 64 28 8 Austria 52 36 12 Germania 44 43 13 Italia 40 43 17 Francia 34 45 21 Spagna 31 50 19 Portogallo 26 51 23 Paesi Bassi 25 54 21 Polonia 13 59 28 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 28 novembre – 12 dicembre 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 soggetti maggiorenni residenti in ciascun Paese (Italia, Spagna, Tutti i diritti riservati 6 Francia, Germania, Polonia, Grecia, Olanda, Austria, Portogallo) per un totale di 9.000 interviste.
2. IL CASO ORLANDI E I PONTIFICATI DI BENEDETTO XVI E FRANCESCO La scelta del Vaticano di riaprire le indagini sul caso Orlandi ha riportato alla ribalta uno dei casi giudiziari che più hanno colpito l’opinione pubblica italiana. La valutazione degli intervistati, tuttavia, è che ormai sia tardi per arrivare ad una soluzione e che in passato non ci sia stato un reale impegno a cercare la verità. Quale sia la verità rimane per altro una incognita per buona parte degli intervistati, per quanto l’ipotesi più accreditata nell’opinione pubblica è che possa essere stato un caso legato alla pedofilia nella Chiesa. La morte di Benedetto XVI, ha riportato di attualità la valutazione sul suo pontificato e il confronto con quello di Francesco. Gli italiani, e in modo particolare i cattolici praticanti, non hanno dubbi sul fatto che Bergoglio rappresenti oggi un riferimento più forte di Ratzinger. Tuttavia non è da trascurare il fatto che oltre un praticante su 10 continua a preferire la figura di Benedetto XVI. Nel frattempo, dal 2010 ad oggi si è quasi dimezzata la percentuale di italiani che dichiara di andare a messa almeno una volta al mese (dal 49% al 26%).
Il caso Orlandi: scarsa la volontà di trovare una soluzione e probabilmente non sarà mai risolto Secondo l'opinione che lei si è fatto/a sul caso, che fine ha fatto Emanuela Orlandi? ACCORDO DISACCORDO NON SAPREI fino ad ora non c’è MAI STATA LA REALE VOLONTÀ 73 8 19 DI RISOLVERE QUESTO CASO nonostante la nuova indagine predisposta dal Vaticano, IL CASO NON SARÀ MAI RISOLTO 70 10 20 IL VATICANO È DIRETTAMENTE RESPONSABILE di quanto accaduto ad Emanuela Orlandi 53 15 32 LO STATO ITALIANO HA FATTO TUTTO IL POSSIBILE per aiutare le autorità vaticane a risolvere il caso 19 53 28 IL VATICANO HA FATTO TUTTO IL POSSIBILE per aiutare le autorità italiane a risolvere il caso 15 61 24 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 8 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Molta incertezza sulle motivazioni alla base della scomparsa di Emanuela Orlandi: la più accreditata è la pista della pedofilia E sempre rispetto all'opinione che lei si è fatto/a sul caso, cosa c'era alla base della scomparsa di Emanuela Orlandi? (PIU' RISPOSTE POSSIBILI) Chi ha seguito con Chi ne ha solo attenzione la vicenda sentito parlare la volontà di COPRIRE UN CASO DI PEDOFILIA INTERNO AL VATICANO 29 34 22 un modo per fare pressioni e NON RIVELARE INFORMAZIONI SUL RICICLO DI DENARO DEL VATICANO attraverso la banca Antonveneta 19 24 12 un MONITO PER LA FAMIGLIA perché il padre era a conoscenza di informazioni che non dovevano essere rivelate 17 20 15 il sequestro non è stato premeditato, SI È TROVATA NEL POSTO SBAGLIATO AL MOMENTO SBAGLIATO 12 14 11 Emanuela è stata presa come OSTAGGIO DAI LUPI GRIGI PER LA LIBERAZIONE DI MEHMET ALI AĞCA, responsabile dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II nel 1981 8 11 5 è stata tutta UNA MONTATURA MEDIATICA, di una vicenda che nei fatti non esiste 3 2 4 non saprei 39 27 52 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 9 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
6 cattolici praticanti su 10 si riconoscono maggiormente in papa Francesco, ma 1 su 10 mantiene come riferimento Benedetto XVI Lei personalmente si sente più vicino/a all'insegnamento e alla figura di: Cattolico Cattolico non Non credente praticante praticante PAPA FRANCESCO 49 61 52 27 A NESSUNO DEI DUE 31 10 28 70 AD ENTRAMBI ALLO STESSO MODO 11 17 11 2 PAPA BENEDETTO XVI 9 12 9 1 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 10 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Benedetto XVI più conservatore, Francesco rinnovatore, carismatico e vicino alle persone Considerando il papato di Benedetto XVI e quello dell'attuale Papa Francesco, quale è stato – finora – più: FRANCESCO BENEDETTO XVI ENTRAMBI NESSUNO DEI DUE VICINO ALLE PERSONE 61 4 19 16 CARISMATICO 56 11 16 17 CAPACE DI RINNOVARE LA CHIESA 55 4 18 23 INFLUENTE DAL PUNTO DI VISTA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE 37 10 28 25 IN LINEA CON LA VERITÀ DI GESÙ CRISTO 36 13 32 19 INFLUENTE DAL PUNTO DI VISTA 35 9 31 25 DELLA POLITICA ITALIANA CONSERVATORE 13 61 16 10 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 11 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Non si arresta l’emorragia di praticanti, nel 2022 (deboli) segni di ripresa di fiducia nella Chiesa Cattolica INTERVISTATI CHE RITENGONO ATTUALE INTERVISTATI CHE DICHIARANO DI AVERE L’INSEGNAMENTO DELLA CHIESA FIDUCIA NELLA CHIESA CATTOLICA 19 aprile 2005 13 marzo 2013 80 80 Elezione di Benedetto XVI Elezione di Francesco 70 70 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0 2002 2003 2004 2005 2007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 CREDENTI CHE DICHIARANO DI ANDARE A CREDENTI CHE VANNO A MESSA MESSA ALMENO UNA VOLTA AL MESE SOLO OCCASIONALMENTE NOTA INFORMATIVA: dati archivio SWG. Tutti i diritti riservati 12
3. BUONI PROPOSITI 2023 L’avvento dell’anno nuovo spinge 3 italiani su 4 a formulare buoni propositi. L’obiettivo più gettonato riguarda il risparmiare e non sprecare, scelto da un italiano ogni tre. Sul podio anche viaggiare di più e fare più sport, mentre dimagrire e mangiare di meno si posiziona al 4° posto. Leggermente diverse le priorità per età: per i giovani lo sport è in testa, mentre tra i soggetti di mezza età al primo posto c’è l’intenzione di viaggiare, tra gli over 55 si predilige il risparmio. Quanto all’impegno concreto, è maggioritaria la quota di intervistati che dichiara di essersi impegnata fin da subito riguardo ai propositi virtuosi, ma non è trascurabile nemmeno la quota di procrastinatori, soprattutto per coloro che mirano a dimagrire, fare più sport e viaggiare. Fare buoni propositi si conferma un’usanza positiva per la maggioranza degli intervistati, che la reputano una buona occasione tanto per fare un bilancio con sé stessi che per iniziare al meglio l’anno nuovo. Quasi la metà degli Italiani ritiene che comunque i tempi attuali siano troppo duri per prefissarsi obiettivi particolarmente virtuosi. Per l’anno prossimo, inoltre, un buon proposito indicato dal 44% degli intervistati è darsi obiettivi più realistici.
Buoni propositi 2023: riguardano 3 italiani su 4. Risparmio, viaggi e sport i preferiti. I giovani vorrebbero anche leggere di più, gli over 55 dimagrire Con l'avvento dell'anno nuovo, è consuetudine fare dei buoni propositi. Quest'anno, lei ne ha formulato qualcuno? (5 RISPOSTE POSSIBILI) CLASSIFICA PER CLASSE D’ETÀ RISPARMIARE / NON SPRECARE 30 18-34 ANNI VIAGGIARE DI PIÙ 26 fare più sport / curare il corpo 32 risparmiare / non sprecare 30 FARE PIÙ SPORT / CURARE IL CORPO 25 leggere di più 22 DIMAGRIRE / MANGIARE DI MENO 24 35-54 ANNI MANGIARE MEGLIO 20 viaggiare di più 26 STARE DI PIÙ CON LA FAMIGLIA / GLI AMICI 18 risparmiare / non sprecare 25 LEGGERE DI PIÙ 18 dimagrire / mangiare di meno 23 ARRABBIARSI / IMPRECARE DI MENO 16 OVER 55 ANNI ESSERE PIÙ ECOLOGICO / GREEN 16 risparmiare / non sprecare 33 SOCIALIZZARE DI PIÙ 13 viaggiare di più 29 NON HO FATTO NESSUN BUON PROPOSITO dimagrire / mangiare di meno 29 23 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 14 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Per il risparmio e l’ecologia ci si impegna fin da subito. Si procrastina invece con l’attività fisica e la dieta E rispetto ai buoni propositi che ha fatto per il 2023, che comportamenti ha già adottato? (RISPONDE CHI HA AFFERMATO DI AVER FORMULATO IL SINGOLO PROPOSITO) MI STO GIÀ DANDO CI PENSERÒ DA FARE DOMANI ESSERE PIÙ ECOLOGICO / GREEN 95 5 RISPARMIARE / NON SPRECARE 88 12 STARE DI PIÙ CON LA FAMIGLIA / GLI AMICI 84 16 MANGIARE MEGLIO 73 27 ARRABBIARSI / IMPRECARE DI MENO 70 30 SOCIALIZZARE DI PIÙ 62 38 LEGGERE DI PIÙ 61 39 DIMAGRIRE / MANGIARE DI MENO 60 40 FARE PIÙ SPORT / CURARE IL CORPO 57 43 VIAGGIARE DI PIÙ 53 47 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 15 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Buoni propositi: per la maggioranza è una buona occasione per fare un bilancio personale Sempre pensando ai nuovi propositi per l'anno nuovo, le chiediamo il suo grado di accordo o disaccordo con le seguenti affermazioni. SOMMA ACCORDO fare buoni propositi è un buon modo di fare il punto della situazione con sé stessi 81 87 lavoratori autonomi fare buoni propositi è un'occasione per iniziare al meglio l'anno nuovo 71 77 over 55 anni i tempi sono troppo duri per fare buoni propositi concreti 47 52 residenti nel Sud e Isole l'anno prossimo mi impegnerò a fare buoni propositi più facili da mantenere 44 38 residenti Nord al faccio buoni propositi solo per fare bella figura durante il brindisi 22 28 residenti nel Sud e Isole NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11 – 13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 16 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
«Vorrei avere la possibilità di cambiare spesso lavoro» % DI RISPONDENTI IN ACCORDO CON L’AFFERMAZIONE 44 43 37 34 2007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2020 2022 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 11-13 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni. Tutti i diritti riservati 17
INTENZIONI DI VOTO 16 GENNAIO 2023 Differenza rispetto Differenza rispetto al 9/01/2022 al 9/01/2022 Fratelli d'Italia 31,3 = Alleanza Verdi-Sinistra 3,7 = Movimento 5 Stelle 17,6 -0,1 +Europa 3,0 = Partito Democratico 14,2 +0,2 Per l'Italia con Paragone 2,3 +0,1 Lega 8,3 -0,2 Unione Popolare 1,8 +0,2 Azione-Italia Viva 7,8 +0,3 Noi Moderati 1,0 -0,1 Forza Italia 6,4 -0,5 Altro partito 2,6 +0,1 Non si esprime: 38% (=) 31,3 FDI PD 26,0 M5S 19,1 17,6 LEGA 15,4 14,2 8,8 8,3 FI 8,1 7,8 7,8 6,4 AZIONE-IV Politiche 2022 ott 2022 7 nov 2022 14 nov 2022 21 nov 2022 28 nov 2022 5 dic 2022 12 dic 202 2 19 dic 202 2 9 gen 2023 16 gen 2023 (Camera) NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione 11 - 16 gennaio 2023. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni. Il dato di ottobre 2022 si riferisce alla media mensile. Tutti i diritti riservati 18
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