Questo non è il giorno più bello della mia vita

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“Questo non è il giorno più
bello della mia vita”
Monica De Santis

Sabrina Fasano è una bella 36enne del centro storico di
Salerno. Capelli neri, occhi scuri e un sogno da realizzare,
quello di sposarsi con il trentenne Giovanni Vassallo.
Sabrina, che lavora da Toys sul corso Vittorio Emanuele, aveva
programmato il suo matrimonio già da un anno. La data
prescelta: 11 ottobre 2020, ore 16, chiesa di Sant’Agostino, a
qualche mese di distanza dal matrimonio della sorella
Alessandra previsto per l’aprile dello stesso anno. Poi il
lockdown e la paura di dover rinviare tutto. Ma Sabrina è
ottimista. Così decide di non cambiare la data delle sue nozze
cosa che purtroppo è costretto a fare la sorella (Alessandra
alla fine si è sposata lo scorso mese). L’unica cosa che
decide di annullare è il viaggio di nozze. Alla programmata
crociera preferisce una breve vacanza ad Ischia, meglio
rimanere in Campania e non correre rischi. Tutto è pronto, il
vestito, le bomboniere, i confetti, il locale e anche gli
invitati. Già gli invitati, durante il lockdown Sabrina decide
di ridurre il numero dei partecipanti al suo matrimonio per
rispettare le regole dettate dal governo. Così in tutto invita
solo 74 persone, però alcuni le comunicano che non prenderanno
parte al ricevimento proprio per la paura del covid così il
numero scende a 47. Sabrina comunica così al ristorante “Voce
del Mare” il numero dei partecipanti e tra una prova d’abito e
un’ordinanza regionale prosegue i suoi preparativi. Ma poi
arriva l’ultima ordinanza, quella che riduce gli invitati a 20
e Sabrina va in panico… “Ma come faccio adesso. Io mi devo
sposare l’11, quindi non rientro in questa ordinanza, che vale
fino al 7 ottobre, ma se poi la prolunga, o se detta regole
ancora più restrittive? Come posso regolarmi. Mancano così
pochi giorni al matrimonio. Come posso dire vicino ad alcuni
invitati ‘scusate voi non potete venire perchè dobbiamo essere
massimo 20’. Credo davvero che stavolta il governatore abbia
sbagliato”. Sabrina è amareggiata, quello che sognava sin da
piccola, non è il giorno più bello della sua vita… “Sto
vivendo questo matrimonio con un’ansia che non si può
raccontare. Non auguro a nessuno di dover organizzare le nozze
in queste condizioni. Ovunque vai ci sono restrizioni da
rispettare. Già mi devo sposare con indosso la mascherina. Poi
in chiesa non potranno entrare più di 40 persone, il che vuol
dire che molti amici che volevano venire solo alla funzione
dovranno aspettare, distanziati, fuori. Poi al locale tavoli
non troppo vicini e non più di 6 persone per ogni tavolo.
Mascherine se ci si alza dal posto, niente balli. Insomma non
è più un matrimonio”… E’ un fiume in piena Sabrina, tanto
emozionata per la nuova vita che l’aspetta con il suo Giovanni
quanto arrabbiata per come stanno andando le cose. Se le si
chiede perchè non ha rinviato prontamente risponde… “Rinviare?
e a quando? Chi mi dice che a dicembre non chiudono tutto? Chi
mi garantisce che ad aprile è stato trovato il vaccino? No, a
questo punto meglio sposarsi. Non vedo l’ora di dire sì e
farla finita. Quello che vorrei far capire al governatore è
che tutte queste decisioni che prende incidono non di poco
sulla vita delle persone. Organizzare un matrimonio costa. Noi
abbiamo speso tra i 15 e i 20 mila euro. Durante il lockdown
sono stata tre mesi senza stipendio, la cassa integrazione è
arrivata a giugno, però le spese andavano avanti. Il fitto di
casa l’ho dovuto pagare, le utenze le ho pagate. Ora non può
fermarci ancora. Chi ci dà i soldi per aspettare ancora, lui?
Questo, non è un problema solo mio, ma anche di altre ragazze
che come me si devono sposare in questo periodo. Dobbiamo
sposarci, è giusto così”.
“Appositi contenitori per
deiezioni canine ordinanza
per utilizzo dei sacchetti
trasparenti”
di Erika Noschese “Acquistare appositi contenitori per le
deiezioni canine e imporre l’utilizzo di buste trasparenti per
la raccolta dell’indifferenziato”. E’ la proposta avanzata dal
consigliere della Lega Giuseppe Zitarosa che, in questi
giorni, sta raccogliendo le istanze degli operatori di Salerno
Pulita secondo cui nei sacchi neri, soprattutto delle attività
commerciali, trovano ogni sorta di rifiuto, senza il rispetto
delle norme dettate dalla raccolta differenziata. Zitarosa
sottolinea come il regolamento comunale per disciplinare i
padroni di casa prevede la raccolta degli escrementi mediante
appositi sacchetti che dovrebbero poi essere depositati negli
appositi cestini. “Peccato che in città manchino i cestini –
ha dichiarato il consigliere della Lega Salerno – Il problema
della carenza dei contenitori per rifiuti lungo le strade era
già stato denunciato dal sottoscritto anni addietro”. Una
problematica, questa, attenzionata anche dai padroni dei cani
i quali si ritrovano ad affrontare quotidianamente il problema
della carenza di cestini dei rifiuti in diverse zone della
città. “E’ necessario che l’amministrazione provveda al più
presto all’acquisto di appositi contenitori affinché i
proprietari di cani possano depositare gli escrementi dei
propri animali in modo corretto e civile”, ha aggiunto
Zitarosa spiegando che con l’attività di raccolta
differenziata della spazzatura, il Comune di Salerno ha
consigliato ai cittadini l’uso di sacchetti trasparenti in
modo da dare la possibilità agli operatori ecologici di
controllare il rispetto delle regole sulla distinzione dei
rifiuti da parte dei cittadini. “Tale raccomandazione è
rimasta inascoltata – ha aggiunto il consigliere della Lega –
Gli operatori della municipalizzata Salerno pulita riferiscono
di trovare nei sacchi non trasparenti dell’immondizia da loro
raccolta materiali composti da rifiuti di ogni genere”. Da qui
la richiesta di procedere all’emissione di un’ordinanza
sindacale che disponga l’uso di sacchetti trasparenti per
evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti sul luogo
pubblico. Altro problema è quello dei cosiddetti rovistatori
di cassonetti che frugano nei sacchetti della raccolta
differenziata nel tentativo di appropriarsi di tutto ciò che
può essere recuperabile, influendo negativamente sul decoro
urbano. “La dispersione dei rifiuti e la sporcizia diventano
ormai uno scenario purtroppo sempre più comune: contenitori
dell’immondizia rovesciati, sacchetti malamente aperti dal
contenuto sparso, rifiuti sparpagliati per strada – ha poi
aggiunto il consigliere della Lega – Questo fenomeno avviene
nel nostro Comune con sistematicità il lunedì sera e nella
nottata seguente allorchè i cittadini conferiscono
l’indifferenziato. E’ necessario un maggiore controllo del
territorio da parte della polizia municipale”.

“Vanificato il nostro lavoro,
il flop del centrodestra non
ha esaltato il risultato
ottenuto alle regionali”
di Erika Noschese

“In un’altra coalizione il nostro risultato sarebbe stato
esaltato, così è stato vanificato il lavoro fatto”. Parla così
Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia che analizza il
risultato post elettorale che ha visto il partito guidato da
Giorgia Meloni in netta risalita tanto da attestarsi, in
provincia di Salerno, come primo partito della coalizione di
centrodestra. Onorevole, vittoria schiacciante del
centrosinistra e tracollo del centrodestra. Si aspettava
questo risultato? “Sinceramente, non speravo di poter vincere
ma sicuramente mi aspettavo una tenuta maggiore della
coalizione”. A cosa si deve secondo lei una vittoria così
importante del governatore De Luca? “Secondo me ci sono tre
fattori che hanno determinato la percentuale: il fatto che ha
dispiegato, attraverso un potere clientelare, 15 liste che
hanno determinato voti a tutti, soprattutto nelle realtà più
piccole perchè l’elettore che non ha una visione di insieme
pensa forse che candidati che escono dalla propria realtà
comunale vengano eletti consiglieri regionali e ancora una
volta sono stati premiati gli elettori dei comuni più piccoli
e delle aree interne che, alla fine, hanno fatto solo da
portatori d’acqua attraverso i candidati; l’altro aspetto è
stata la gestione mediatica dell’emergenza Covid che ha
determinato un aumento esponenziale della sua visibilita anche
se, come i fatti dimostrano, De Luca alla fine non ha gestito
niente. Ha chiuso la Regione quando il virus al sud non c’era
e oggi invece siamo tristemente primi per i contagi e ci
approssimiamo a vivere un inverno preoccupante. Terzo elemento
è sicuramente la questione che il centrodestra ha agevolato
questo straripamento elettorale di De Luca, a partire dai
travagli della scelta, negli altri partiti della coalizione di
centrodestra, interni anche allo stesso partito che esprimeva
il candidato presidente e hanno messo De Luca nella condizione
ideale di tirare in porta”. Fratelli d’Italia, in provincia di
Salerno, è il primo partito della coalizione che, in tutta la
regione, ha mostrato una risalita. Un risultato, anche se
parzialmente, soddisfacente? “Noi innanzitutto abbiamo fatto
la campagna elettorale mettendo in campo tutto quello che
avevamo. Credo che anche Caldoro ci possa riconoscere che
nonostante non fosse un candidato di derivazione del nostro
partito, come è nostro costume, da persone serie, abbiamo
fatto il massimo possibile, anzi ci riteniamo danneggiati
perchè in una coalizione diversa il nostro risultato sarebbe
stato esaltato. In questo modo, invece, viene vanificato
il nostro lavoro ma possiamo registrare con soddisfazione solo
il fatto che è la prima volta, in una elezione regionale. che
Fratelli d’Italia risulta prima lista; non è capitato neanche
dove abbiamo vinto o dove abbiamo vinto con un candidato
nostro perchè è chiaro che quando il partito esprime il nia,
tutti i dirigenti di partito che hanno fatto la campagna
elettorale al meglio delle loro possibilità, per altro in una
condizione molto disagiata, strana perchè non si potevano fare
grandi manifestazioni per non essere criticati per gli
assembramenti. Se c’era poca gente voi giornalisti avreste
scritto che si faceva pippa e per noi che siamo un partito di
appartenenza e di territorio e contatto diretto questo è stato
minorante, senza considerare che più di metà della campagna
elettorale si è svolto in periodo estivo, di vacanze e c’era
la voglia da parte della gente di evadere, dopo il lockdown”.
Fra sei mesi circa l’amministrazione comunale di Salerno è
chiamata al voto per il rinnovo della stessa. Da dove dovrebbe
ripartire il centrodestra e su cosa deve invece lavorare
Fratelli d’Italia? “Noi innanzitutto siamo ancora impegnati
con i ballottaggi e siamo ancora applicati su questa campagna
elettorale. Successivamente, si aprirà una riflessione,
prendendo atto dei nostri assetti, del risultato nostro ma
continuiamo a ragionare oggi come ieri: la scelta dei
candidati deve essere la scelta dei candidati migliori per
incanalare un progetto politico. Non si può andare avanti con
la logica delle indicazioni e credo si debba lavorare in una
direzione di rinnovamento ma di questo ne parleremo dopo
questo turno di ballottaggio che per noi è importante”.
Giulia De Luca, da Nocera a
Venezia
di Marika Esposito

Nocera Inferiore festeggia la sua piccola star. In un incontro
pubblico svoltosi nel pomeriggio di giovedì presso palazzo di
Città, il sindaco e gli assessori hanno voluto omaggiare
Giulia De Luca. La piccola è, infatti, una delle protagoniste
del film ‘Lacci’ che ha aperto la 77esima della mostra del
Cinema di Venezia. Nel cast del film che sta ricevendo già
molti consensi da parte di critica e pubblico, ci sono attori
di spessore come Alba Rohrwacher, Luigi lo Cascio, Laura
Morante, Silvio Orlando e Giovanna Mezzogiorno. Il film,
ambientato a Napoli, parla della storia di Aldo e Vanda. Dalla
loro unione nascono due bambini Sandro e Anna. Con il passare
del tempo Aldo si sente soffocare crede che il matrimonio lo
abbia imprigionato limitando la sua libertà. Attratto da una
giovane studentessa Aldo decide di seguire ciò che lo
appassiona davvero: scappa a Roma abbandonando la sua
famiglia, pur sapendo che quest’avventura non avrà futuro e
che il suo posto è a casa con la sua famiglia. “Siamo felici
di avere ragazze/ragazzi che portano nel mondo il nome di
Nocera Inferiore; siamo orgogliosi!”, ha detto l’assessore
alle politiche culturali, che ha sottolineato così
l’importanza di valorizzare le capacità dei giovani. Il
sindaco Manlio Torquato continua complimentandosi della
bravura di Giulia. La piccola Giulia, che frequenta la prima
media, ha raccontato dello scherzo, fattogli dall’insegnante
del gruppo teatrale, che frequenta da qualche anno, Simona
Torta, quando era arrivato il momento di comunicarle di essere
riuscita a superare i provini… “Mia madre mi era venuta a
prendere a danza e mi ha portato a teatro dove Simona mi
aspettava. Con un lunghissimo gioco di parole mi fa
inizialmente capire di non avercela fatta, ma dopo una
lunghissima pausa e dopo aver perso tutte le speranza mi
comunica l’esito positivo dei provini: dovevo interpretare
Anna, la figlia di Aldo e Vanda. Recitare è una mia passione -
continua Giuliama quando sono stata chiamata ho avuto paura: a
teatro la maestra ci diceva cosa fare, avevamo storie diverse
ma interpretavo, sempre, lo stesso personaggio; al cinema devi
seguire un certo ordine, uno schema fisso e non ero sicura di
riuscire ad imparare tutte le parti a memoria. Il film non era
semplice”. Ma con l’aiuto della maestra, che le è stata
accanto in quest’avventura la piccola star, è riuscita a
superare le proprie paure. “Facendo danza avevo in programma,
fino a qualche anno fa, di fare la ballerina ma incontrando
attori e vivendo questa esperienza ho capito che a me piace
davvero molto recitare” così la piccola Giulia ci parla del
suo futuro. Simona Torta, l’insegnante di teatro di Giulia, ci
tiene a sottolineare l’importanza di non essere sopraffatti
dal successo. “Non viviamo ciò come se dovessimo superare un
esame è come non premiare il percorso fatto: il teatro è un
luogo di accoglienza dove ci si può conoscere meglio
condividendo le emozioni e la dolcezza.” la maestra di Giulia
consiglia alla piccola di restare impegnata a teatro e in
tutte le cose che fa ma sopratutto si raccomanda di rimanere
così com’è: una semplice e solare ragazzina.

“Abbattere     la                                  Tari
utilizzando i soldi                               della
manifestazione                                     Luci
d’Artista”
“Abbattere la Tari con i soldi di Luci d’Artista”. E’ la
proposta avanzata dal consigliere Antonio Cammarota,
presidente della Commissione Trasparenza che chiede
all’amministrazione comunale di abbattere la tassa sui
rifiuti. “Piaccia o no Luci d’Artista in queste condizioni non
si può fare, si usino allora i 750 mila euro per abbattere la
salatissima tassa sui rifiuti, rinviata per il covid ma che
tra qualche giorno, in piena pandemia e in piena crisi
economica, le famiglie dovranno pagare tutta intera”, ha
dichiarato il capogruppo de La nostra Libertà. “Tutti sanno
che siamo favorevoli alla manifestazione tanto che abbiamo
proposto il marchio Luci d’Artista – ha aggiunto il presidente
della commissione Trasparenza – “ma se si vietano i fuochi di
San Matteo, si impedisce una birra all’aperto la sera, si
rinviano i banchetti nuziali, si minacciano ulteriori
restrizioni, per coerenza e per serietà non si possono
spendere 750 mila euro per una edizione ridotta e quindi con
minimo vantaggio per pochi ma con alto rischio per tutti”. Da
qui la proposta: “se si vuol favorire l’economia si
favoriscano le tasche dei salernitani, finanziando con quei
soldi l’abbattimento della Tari che pensavamo di non dover più
pagare, dando respiro alle famiglie”, conclude Cammarota, il
quale annuncia che già oggi la proposta verrà rivolta
all’assessore e alla commissione consiliare competente.
(er.no)

Aperta un’inchiesta sul parto
della mamma Covid
di Giuseppe Colamonaco

La procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha aperto
un’inchiesta sul parto trigemellare di una trentasettenne
paziente nocerina affetta da Covid19 avvenuto all’ospedale
Umberto I. La partoriente giunta all’ospedale di Nocera
Inferiore, era stata immediatamente trasferita al II
policlinico a Napoli, come da piano anti contagio del centro
regionale ostetrico, ma purtroppo qui dove non è stato
possibile ricoverarla per indisponibilità di posti. A questo
punto è stata nuovamente trasferita a Nocera Inferiore, dove
alla luce tre gemelli. Di questi , purtroppo, uno è morto,
mentre gli altri due sono fortunatamente in buone condizioni,
risultati, inoltre, negativi al Coronavirus e al momento si
trovano in terapia intensiva perchè un po’ sottopeso. Ora la
vicenda è oggetto di indagini aperte dal sostituto procuratore
Angelo Rubano e condotte dai carabinieri del Reparto
territoriale di Nocera Inferiore. Sembrerebbe, da quanto
appurato dagli inquirenti, che la mamma dei tre gemellini sia
stata visitata dai sanitari in servizio al policlinico e poi
dimessa perché non c’erano posti, riaffidandola, dopo non
poche proteste, al primario nocerino Andrea Lupi. Quest’ultimo
aveva chiamato anche i carabinieri e la polizia per chiedere
un intervento senza, però riuscire ad ottenerlo. Da qui, la
corsa a Nocera Inferiore, l’arrivo, l’operazione all’Umberto I
con quello che è poi capitato anche con la chiusura della sala
operatoria per le opportune sanificazioni e quindi con altri
pazienti che si sono visti rinviare gli interventi. I militari
dell’Arma, al comando del tenete colonnello Rosario Di Gangi,
stanno battendo, al momento, diverse piste e nelle prossime
ore potrebbero emergere ulteriori particolari. Non è escluso
un approfondimento medico legale.
“Tamponi periodici per                                   il
personale sanitario”
Come noto, il crescente aumento, in questi ultimi giorni del
numero di contagi da Covid19 in Regione Campania, non può
certo essere trascurato e per tale motivo, bisogna mettere i
Lavoratori nelle migliori condizioni possibili per poter
operare, in questa grave emergenza sanitaria che viviamo ormai
da mesi”. E’ l’incipit di un documento a firma della Uil Fp di
Polla ed indirizzato al Direttore Generale dell’Asl Salerno. I
delegati GAU ed RSU, chiede che siano effettuati i tamponi, in
modo periodico, a tutti i lavoratori dell’azienda Sanitaria di
Salerno per monitorare l’andamento dell’epidemia e per
scongiurare il pericolo di diffusione del contagio da
Covid-19, soprattutto tra il personale sanitario maggiormente
esposto. Inoltre si chiede di potenziare, l’approvvigionammo e
la diffusione capillare nei Presidi Ospedalieri, dei
dispositivi di protezione utili a prevenire il contagio e di
accelerare con urgenza, la conclusione della procedura per i
“laboratori sviluppo tamponi” nei presidi di pertinenza di
dell’azienda sanitaria. Ricordiamo , sottolinea la nota
sindacale, che con delibera n. 807 del 31 luglio scorso è
stata indetta apposita procedura per l’attivazione della
fornitura di tamponi rapidi molecolari atti ad individuare in
modo veloce il virus Sars-Cov2 da destinare ai Laboratori
Analisi dei Presidi Ospedalieri di Vallo della Lucania, Sapri,
Battipaglia, Sarno e Polla, ma che a tutt’oggi non risultano
attivi. Con l’apertura delle Scuole e l’arrivo dell’influenza
stagionale, cresce la necessità di avere una “potenza di
fuoco” importante, per rispondere in modo celere, al possibile
aumento di richieste di tamponi, che permetterebbe di
diminuire in modo drastico l’eventuale periodo di quarantena,
in attesa di esito del risultato. Infine la nostra
organizzazione sindacale ravvisa, che tutti gli operatori
sanitari, stanno lavorando con encomiabile abnegazione per
contrastare il coronavirus, nonostante a tutt’oggi non sia
stato riconosciuto, nessun premio così come paventato nei mesi
precedenti. Rimarchiamo, terminano i rappresentanti sindacali,
che si rende necessario, aprire un tavolo di confronto,
affinché si adottino provvedimenti per il riconoscimento delle
giuste indennità di rischio per gli Operatori Sanitari”.
Intanto sul fronte contagi, due nuovi casi di persone positive
ad Atena Lucana. Dall’esito dei tamponi emerso nella serata
del primo ottobre risultano due nuovi positivi al Covid 19. Un
familiare di una delle due persone positive ha usufruito del
servizio di Trasporto scolastico comunale. “A scopo
precauzionale – scrive il sindaco Luigi Vertucci – e di
prevenzione l’Amministrazione ha provveduto con una ordinanza
sindacale alla chiusura di tutte le scuole di Atena Lucana da
ieri venerdì 2 Ottobre e fino all’esito degli accertamenti
sanitari e diagnostici. Si avvierà a scopo puramente
precauzionale anche ad una ulteriore sanificazione degli
scuolabus e di tutti gli edifici scolastici presenti sul
territorio comunale. L’altra persona positiva era già in
quarantena. Di concerto con l’ASL sono stati subito avviati i
protocolli previsti in questi casi”. Al momento risultano
positive cinque persone ad Atena Lucana e stanno tutte bene. È
risultata positiva al Coronavirus anche una donna di
Sant’Arsenio. È asintomatica e si trova in isolamento da
alcuni giorni. Infine sono arrivati ieri mattina gli esiti di
tutti i tamponi effettuati sul personale dell’ospedale “Luigi
Curto” di Polla in contatto con il primario del nosocomio
contagiato dal Coronavirus. Sono tutti negativi, sia gli
infermieri sia i medici del reparto in questione. L’unico
positivo, quindi è il primario. Positiva anche la moglie.
Ricordiamo che il direttore sanitario del “Curto” aveva fatto
sanificare il reparto immediatamente dopo la notizia del
contagio del dottore. Una buona notizia quindi per il
territorio in chiave covid e che fa tirare un sospiro di
sollievo.

“Vaccino,                             richieste
triplicate ma                       c’è scarsa
reperibilità”
di Erika Noschese

La campagna di vaccinazione antinfluenzale ha preso
ufficialmente il via ma, ad oggi, tra medici di base e
farmacie, reperire il vaccino diventa sempre più difficile.
Una situazione atipica, non per l’emergenza Covid ma perchè,
almeno fino allo scorso anno i vaccini erano richiesti solo a
partire dalla metà del mese di ottobre. A confermarlo è Paolo
Fiore, titolare dell’omonima farmacia di via Largo Andrea
Sinno che, già in piena emergenza Covid, si era fatta notare
per la scelta di non aumentare il prezzo di mascherine e gel
igienizzante ma addirittura di applicare notevoli sconti per i
suoi clienti, regalando – quando possibile – le mascherine,
senza chiedere denaro. “Lo scorso anno i vaccini
antinfluenzale arrivavano già verso la metà del mese di
settembre, quest’anno registriamo una scarsa reperibilità”, ha
dichiarato Paolo Fiore, sottolineando che ad oggi molte
farmacie hanno non poca difficoltà a fare arrivare i vaccini.
“Ci è stato assicurato che arriveranno anche se in maniera
contingentata ma la richiesta, rispetto agli altri anni è
maggiore, anche a causa dell’emergenza Covid”, ha aggiunto il
titolare della farmacia Fiore. La richiesta, rispetto allo
scorso anno è aumentata in maniera esponenziale. “Le richieste
per avere il vaccino antinfluenzale sono il doppio, rispetto
all’anno scorso, se non proprio il triplo e almeno una persona
su tre che entra in farmacia lo fa per chiedere il vaccino ma
oggi la reperibilità e scarsa e dobbiamo aspettare la metà di
ottobre per avere alcune dosi che arriveranno, come ho già
detto in maniera contingentata”. Ad oggi, sono soprattutto i
medici di base a provare ad assicurarsi una dose maggiore, per
provare a rispondere a tutte le esigenze dei loro pazienti,
soprattutto per quanto riguarda le persone anziane e le
immunodepresse, le due categorie più a rischio per il Covid
19. L’Asl Salerno ha fatto partire la la campagna di
vaccinazione antinfluenzale 2019/2020 lo scorso 1 ottobre per
provare a fronteggiare anche l’emergenza Coronavirus che, in
Campania, sta subendo una seconda ondata di contagi. Obiettivo
della campagna antinfluenzale è ridurre le complicanze
dell’influenza, semplificare la diagnosi e la gestione dei
casi sospetti Covid-19. Il vaccino antinfluenzale sarà offerto
gratuitamente a tutti i soggetti di età pari o superiore a 60
anni, bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni,
soggetti a rischio di età compresa tra i 7 e i 59 anni,
familiari di soggetti a rischio, personale di servizi
pubblici, adulti con malattie croniche ricoverati presso
strutture per lungodegenti, personale sanitario, donne in
gravidanza e nel periodo post-partum, lavoratori a contatto
con animali, bambini o adolescenti in trattamento cronico con
acido acetilsalicilico e donatori di sangue. Ad oggi però la
situazione sembra essere abbastanza complessa e il vaccino
potrebbe arrivare non prima di una quindicina di giorni.

Salernitana a caccia                                   del
primo colpaccio
Marco De Martino
Dopo l’esordio con la Reggina in campionato e con il Sudtirol
in Coppa Italia, quest’oggi la Salernitana sarà impegnata per
la prima volta in stagione fuori casa, al Bentegodi di Verona.
Ad attendere i granata ci sarà il Chievo di mister Aglietti,
reduce dai 120’ con tanto di eliminazione ai rigori in Tim Cup
ad opera del Catanzaro. Torna in trasferta, dunque, la
Salernitana che andrà a caccia di un successo che manca da
nove mesi e mezzo. Era il 18 gennaio quando la squadra allora
allenata da Gian Piero Ventura espugnò l’Adriatico di Pescara
grazie ad una doppietta di Djuric. Da quel giorno, dalla prima
giornata di ritorno dello scorso campionato, i granata non
sono più riusciti a vincere lontano dall’Arechi. Una striscia
negativa incredibile che ha di fatto estromesso l’undici di
Ventura dalla corsa ai play off. Al Bentegodi Tutino e
compagni cercheranno finalmente di infrangere il tabù
trasferta per dare seguito ai piccoli segnali di crescita
registrati nei due impegni della scorsa settimana. Finalmente
Fabrizio Castori è riuscito a stilare un elenco dei convocati
con quasi tutti gli uomini a sua disposizione, eccezion fatta
per l’infortunato Dziczek. Il tecnico è stato costretto a
lasciare a Salerno, oltre ai partenti Fella, Cernigoi, Kalombo
e Galeotafiore (tutti verso Foggia), anche il portiere
Guerrieri ed il difensore Migliorini. Se per il primo è stata
una scelta dettata dalla presenza di Micai, l’esclusione del
secondo è una precisa indicazione di mercato. Migliorini è
scivolato, nelle gerarchie, dietro Aya, Gyomber, Veseli,
Bogdan e Karo e con ogni probabilità entro la fine
del mercato, ovvero entro lunedì sera, sarà ceduto. Un addio
determinato anche dal deciso cambio di modulo stabilito da
Castori. Contro gli scaligeri la Salernitana si schiererà con
il 4-4-2. Davanti a Belec, la linea a quattro sarà composta da
Casasola e Lopez sugli esterni e da Aya ed uno tra Gyomber e
Veseli al centro. Sulla linea mediana, sempre a quattro,
agiranno a destra Kupisz (favorito su Lombardi), a sinistra
Cicerelli ed in mezzo il rientrante capitan Di Tacchio ed il
confermato Schiavone. In attacco spazio al tandem Djuric-
Tutino, con Gondo che partirà nuovamente dalla panchina.
Piccola disavventura ieri pomeriggio per la truppa granata che
non è potuta partire alla volta di Verona con il previsto volo
charter a causa di un guasto all’aereo. Un contrattempo che ha
rallentato ma non frenato la Salernitana, che oggi cercherà di
continuare il proprio percorso di crescita al cospetto di una
delle big di questo campionato cadetto.

Lanzara sotto accusa,                                    si
difende sui social
di Carmine Pecoraro

Risponde con un post e una lettera il sindaco di Castel San
Giorgio, Paola Lanzara alle accuse lanciate da alcuni genitori
contro l’amministrazione comunale, rea di non essersi fatta
trovare preparata alla ripresa delle scuole. Sui social
infatti erano state pubblicate alcune foto di alunni della
scuola secondaria di primo grado che starebbero addirittura in
ginocchio scrivendo sulle sedie. Dopo la protesta dei genitori
non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino “In
riferimento agli articoli di stampa pubblicati relativi alla
mancanza di banchi in un Istituto scolastico nella città di
Castel San Giorgio, si precisa che nella situazione in cui ci
troviamo a causa della pandemia la competenza dell’arredo
scolastico è del Commissario straordinario indicato per
l’emergenza Covid che fornisce gli arredi necessari per
garantire i distanziamenti stabiliti (banchi monoposto, sedute
standard e sedute didattiche di tipo innovativo).“ scrive il
primo cittadino in un post sulla sua pagina Facebook. “Pur non
essendo comunque competenza del comune fornire agli istituti
presenti sul territorio gli arredi necessari – continua la
Lanzara – , ci siamo resi disponibili a collaborare con le
dirigenti scolastiche e con le delegazioni di genitori
incontrate in questi giorni per verificare la veridicità della
notizia, per risolvere nel minor tempo possibile tale
problematica e per far si che tali spiacevoli inconvenienti
non accadano più. Chi in questo momento vi scrive è una madre
che si preoccupa, lo ripeto da anni, dei figli di questa terra
che sono il nostro futuro, il nostro bene più prezioso. Per
tale motivo per qualsiasi altra cosa, come sempre dico alle
mamme, siamo a disposizione, lavoriamo insieme e tutto andrà
bene”. Ma l’avvocato Lanzara ha nel frattempo anche inviato
una lettera alla Dirigente Scolastica, al Ministro della
Pubblica Istruzione e al comando dei carabinieri della
stazione di Castel San Giorgio, in cui si dice , nel rispetto
dei ruoli e delle responsabilità coinvolte, ad essere pronta a
collaborare per la risoluzione rapida del problema.
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