Un buon ripasso Sussidio grammaticale in preparazione alla scuola secondaria di secondo grado Liceale - Istituto Silvio Darzo
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un buon ripasso… Sussidio grammaticale in preparazione alla scuola secondaria di secondo grado Liceale ISTITUTO SUPERIORE STATALE “SILVIO D’ARZO”
Indice • Cari Ragazzi pag. 5 • Analisi Grammaticale pag. 6 • Analisi Logica pag. 10 • Analisi del Periodo pag. 25 • Riassunto pag. 35 • Il Verbo pag. 36 • E ora giochiamo un pò pag. 39 pag. 3
Cari ragazzi… …il libretto che avete tra le mani vuole essere un piccolo strumento per verificare le vostre competenze. Alla scuola secondaria di primo grado avete lavorato con profitto, ora potete, in autonomia o con l’aiuto dei vostri docenti di italiano, sperimentare il vostro livello di approfondimento della grammatica. Questo sussidio è suddiviso in sezioni che rappresentano un focus sulle tre analisi testuali: grammaticale, logica, del periodo. Successivamente potrete destreggiarvi nel riassunto di un testo, approfondire con esercizi il mondo dei verbi, per poi concludere il vostro impegno con giochi logici presi da una rivista di enigmistica. Non ci resta che augurarvi buon lavoro e buona fortuna, con la speranza di incontrarvi presto nei corridoi del nostro Istituto. Con simpatia, I docenti dell’Istituto Silvio d’Arzo. pag. 5
Analisi Grammaticale Correggi le eventuali scorrettezze nella formazione del plurale. 1. A causa del freddo, ho dovuto indossare due pai di guanti. 2. La gara è stata valutata da tre arbitrii. 3. I semidii erano figli di una divinità e di un mortale. 4. Non hai ancora disfatto le valigie? 5. Antonio mi ha macchiato il camicie che uso per il laboratorio di scienze. 6. A quel concerto saranno state presenti almeno due miglia i di persone. 7. Quante speci animali co- nosci? 8. So che hai molte frecce per il tuo arco. 9. Ieri, alcuni sociologhi hanno tenuto a Parigi una conferenza, avente come tema l’inquinamento delle spiaggie. Individua gli aggettivi qualificativi, specificane il grado, positivo (P), comparativo di maggioranza (CM), di minoranza (CMIN), di uguaglianza (CU), superlativo assoluto (SA) o relativo (SR), ed evidenzia le forme che hanno già in sé un valore superlativo. 1. La coca cola è meno dissetante dell’acqua fresca.(.............................) 2.Nei mesi più caldi dell’anno preferisco sempre andare al mare. (......................) 3. Questa statua ha dimensioni colossali! Non ne ho mai vista una più grande! (........................) 4. Il piccolo peluche che si trova sul sedile posteriore è davvero orrendo! (......................) 5. Non conosco nessuno più simpatico di te. (............................) 6. La sala era strapiena di turisti interessati a osservare un quadro arcinoto. (..................................) 7. Qual è la strada più breve per raggiungere quel borgo suggestivo? (.......................) 8. Questa verifica è la più semplice di quelle svolte finora.(...........................) 9. Questo film è noiosissimo: eppure tutti sostengono sia meraviglioso. ( .......................) pag. 6
Individua e classifica i numerali presenti nelle seguenti frasi. 1. Socrate morì all’inizio del IV secolo a.c. 2. Con questo metodo, imparerai la matematica tre volte di più. 3. Sono le cinque e mezza? 4. Per la fretta, Enrico saliva i gradini a due a due. 5. Giada dovrà frequentare la stessa classe pèr la seconda volta. 6. Ti avrò ripetuto un centinaio di volte che l’ufficio reclami è al secondo piano. 7. Il Congresso di Vienna si tenne nel 1815. 8. Ho svolto solo un quinto degli esercizi che mi sono stati assegnati. 9. È la terza volta che vince un terno al lotto! Riconosci la funzione di che: pronome relativo (PR), aggettivo interrogativo (Al), pronome interrogativo (PI), aggettivo esclamativo (AE), pronome esclamativo (PE), congiunzione (C). 1. Che (.........) libro vorresti che (.........) ti comprassi? 2. Che (.........) impertinente quel ragazzo che (.........) ha osato insultarmi! 3. Farò in modo che (.........) tu conosca quella ragazza che (.........) ti piace tanto. 4. Non sai più che (.........) pesci pigliare. 5. Non so che (.........) intenzioni abbia. 6. Che (.........) spettacolo raccapricciante quello che (.........) mi tocca vedere! 7. Che (.........) pensare? 8. So che (.........) vuoi bene a quell’amico che (.........) mi hai presentato ieri. 9. Che (.........) te ne pare di quell’abito che (.........) è esposto in vetrina? 10. Che (.........) pretendi ancora! 11. Devo ammettere che (.........) la sua presenza mi irrita. 12. Che (.........) fate ancora qui? Non vi pare che (.........) sia ora di tornare a casa? pag. 7
Sottolinea in modo diverso gli aggettivi qualificativi, gli aggettivi de- terminativi e i pronomi. Classifica poi gli aggettivi determinativi nei vari gruppi, riportandoli opportunamente nella tabella, e analizza i pronomi. 1. Parecchi giorni fa è stato predisposto il sequestro giudiziario dei beni di quell’uomo e dei suoi stretti familiari. 2. I serpenti velenosi possiedono due denti uncinati e comunicanti con le ghiandole del veleno. Con quest’arma uccidono le loro prede, poi le inghiottono intere e impiegano alcune ore a digerirle. 3. Tra i molti libri polizieschi che hai letto, quale ha la trama più originale? 4. Ogni estate vado nella medesima località montana in cui ho vissuto per un certo periodo durante la mia prima infanzia. 5. Quanti libri ci sono nella tua libreria! Quanti ne hai letti? 6. Il suo atteggiamento e la stessa espressione del volto rivelavano che aveva qualche problema, ma tutti noi non riuscivamo a capire che genere di preoccupazione lo afflig- gesse. 7. Non conosco nessun uomo che sia soddisfatto dei propri averi e che non sia invidioso dei beni altrui. 8. L’ultimo dei sette leggendari re di Roma fu Tarquinio il Superbo: questo re di origine etrusca fu cacciato da una rivolta popolare. 9. La scorsa settimana ho incontrato certi cugini che non vedevo da diversi anni. 10. Sull’incidente circolavano versioni diverse e contrastanti e non vi erano notizie certe su quanti veicoli fossero stati coinvolti. 11. Anche se non ho la stessa opinione su questa faccenda, ac- cetterò qualunque proposta da parte vostra. 12. A tutti piace comandare, a poche persone ubbidire. pag. 8
AGGETTIVI possessivi dimostrativi indefiniti numerali interrogativi esclamativi PRONOMI: pag. 9
Analisi Logica 1. Fai l’analisi logica (nel caso in cui il soggetto sia sottinteso indicalo nella riga del verbo). 1. io 5. La mia amica devo avvertir Alessia -ti: era vestita con questi ritmi con un bel completo di vita che stai rischiando le un infarto. era stato prestato Prendi da sua cugina il lavoro per l’occasione. con più calma! 6. Per il desiderio di un’intensa 2. Per cena abbronzatura Denise, Veronica che ha preso è incautamente francese, troppo sole ci e ne ha preparato ha pagato delle lumache le conseguenze alla parigina: 7. Ceni io con noi? le Potrai assaggiare ho assaggiate il risotto con aria disgustata ai funghi poi ne di mia madre ho mangiato e degli ottimi dolci. avidamente 8. Il professionista un bel piatto. al quale 3. Con questa chiave mi sono rivolto non si può aprire mi quella porta. ha assicurato 4. Chi il suo appoggio te per la soluzione lo del problema. ha detto? 9. Sono stato invitato Un tale da Luca che per una cena conosco, ma per impegni ma di cui di lavoro non ricordo non potrò andare il cognome. da lui. pag. 10
2. Fai l’analisi logica (nel caso in cui il soggetto sia sottinteso indicalo nella riga del verbo). 1. Il poeta russo 4. Le carte Brodsky, da gioco a cui furono inventate fu conferito dagli Arabi nel 1987 che il Nobel le della letteratura, introdussero era stato internato in Spagna in un ospedale nel XIV secolo: psichiatrico per le sue aspre lo critiche al regime sovietico. sapevi? 2. Il vincitore 5. La partenza pianse per le vacanze di gioia che e passò i miei figli tra la folla attendono che con grande gioia lo è stata rimandata acclamava a sabato prossimo 3. Ieri 6. Quest’auto stavo tornando sarà immessa da scuola sul mercato in motorino fra cinque mesi con Luigi e sarà prodotta e siamo stati fermati in Romania da un vigile. per sei anni. pag. 11
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Analisi del Periodo 3. Analizza i seguenti periodi indicando di ciascuna proposizione se è una principale (PR), una coordinata alla principale (CPR) o alla subordinata (CSUB), una subordinata (SUB) e in questo caso specifica il grado. 1. Hai già saputo 5. Essendo già tardi che Marco verrà qui e non sapendo per chiederti con chi sia Valeria di prestargli il né dove sia andata motorino? sono molto 2. Riflettendo bene preoccupata. ho capito 6. Se mi puoi aiutare che anch’io avrei prestandomi del agito così denaro e che avrei fatto ti sarò molto grato l’errore che hai commesso e te lo restituirò. tu. 3. Crediamo tutti 7. Conviene che dovresti parlargli che tu venga al più subito presto perché tutti sono per evitare convinti che ci sia un che tu sia malinteso tra voi indispensabile e che non vi capiate a risolvere il più. problema. Se è interessato al 4. progetto e pensa di avere suggerimenti utili per migliorarne l’attuazione dia la sua adesione e faccia le sue proposte. pag. 25
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Riassunto Riassumi sul quaderno il racconto “Giacomo di Cristallo”. Giacomo di cristallo di Gianni Rodari Una volta, in una cittadina lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l’aria e l’acqua. Era di carne ed ossa e pa- reva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoc- colo trasparente. Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come dei pesci colorati nella loro vasca. Una volta, per isbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere come una palla di fuoco dietro la sua fronte: ridisse la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita non disse più bugie. Un’altra volta un amico gli confidò un segreto, e subito tutti videro come una palla nera che ro- tolava senza pace nel suo petto, e il segreto non fu più tale. Il bambino crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo, e ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e indovinare le sue risposte, quando gli faceva una domanda, prima che aprisse bocca. Egli si chiamava Giacomo, ma la gente lo chiamava «Giacomo di cristallo», e gli voleva bene per la sua lealtà, e vicino a lui tutti diventavano gentili. Purtroppo in quel paese salì al governo un feroce dittatore, e cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciare traccia. Chi si ribellava era fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze. Ma Giacomo non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui: egli era trasparente e tutti leggevano dietro la sua fronte pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo e prendeva speranza. Il tiranno fece arre- stare Giacomo di cristallo e ordinò di gettarlo nella più buia prigione. Ma allora successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Giacomo era stato rinchiuso diventarono trasparenti, e dopo di loro anche i muri del carcere, e infine anche le mura esterne. La gente che passava accanto alla prigione vedeva Giacomo seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo, e continuava a leggere i suoi pensieri. Di notte la prigione spandeva intorno una grande luce e il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire. Giacomo di cristallo, anche in catene, era più forte di lui, perché la verità è più forte di qualsiasi cosa, più lumi- nosa del giorno, più terribile di un uragano. (Gianni Rodari, Favole al telefono, Einaudi, Torino pag. 35
Verbi 33. Inserisci nelle colonne orizzontali le forme verbali richieste dalle definizioni. Nella colonna verticale evidenziata leggerai il nome di un celebre cantante italiano. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1. verbo lodare, indicativo imperfetto, attivo, 3a plurale; 2. verbo mangiare, indicativo passato prossimo, attivo, 3a singolare; 3. verbo scrivere, indicativo passato remoto, attivo, 1a plurale; 4. verbo scegliere, indicativo passato remoto, passivo, 1a singolare; 5. verbo vedere, indicativo presente, passivo, 1a singolare; 6. verbo vincere, indicativo futuro anteriore, attivo, 2a singolare; 7. verbo lodare, indicativo futuro semplice, attivo, 3a singolare; 8. verbo leggere, indicativo trapassato remoto, attivo, 2a plurale; 9. verbo scegliere, indicativo futuro semplice, passivo, 2a singolare; 10. verbo amare, indicativo presente, passivo, 2a singolare pag. 36
Coniuga i verbi indicati al tempo del passato adatto al contesto. 1. Davide (uscire) ................................. da poco. 2. Luca (arrivare) ............................... a casa da poco, quando si mise a nevicare. 3. Oggi Sara (pranzare) ............................. a casa mia. 4. Suo padre (morire) ........................................ anni fa. 5. Le prime Olimpiadi moderne (svolgersi) .................................. nel 1896. 6. Come mai tu (dimenticarsi) ............................. che (essere) ................................ il suo compleanno? 7. Dopo che tu mi (dare) .......................................... la bella notizia, sto meglio. 8. Dopo che (sapere)................................ la verità, scoppiò a piangere. 9. Da giovane, io (viaggiare) ........................................ sempre in treno. Coniuga i verbi indicati al tempo al tempo del congiuntivo o del condizionale adatto al contesto 1. Chiunque lo (dire) ........................................................... ha mentito. 2. Che cosa (fare) ............................................ lui, se fosse qui? 3. Se Anna (potere) .................................... sarebbe venuta. 4. Aveva promesso che (chiamare) ........................................ anche me. 5. Ci verrei anch’io, se Laura mi (invitare) ................................................................... 6. È probabile che io (venire) ......................................... presto. 7. Ero certo che tu non (fare) ........................................ più lo stesso errore. 8. Non capisco dove il gatto (nascondersi) ........................................ 9. Se tu mi (dare) ........................................ il permesso, ci andrei. 10. Se me lo (dire) ........................................ il mese scorso, (iscriversi) .................................. 11. Benché (essere) ....................................... tardi, c’era molta gente. pag. 37
Giochi amo un pò … pag. 38
Iniziamo a Giocare Il testo che segue è la copia, fatta in modo piuttosto frettoloso, di un articolo di giornale: chi ha trascritto l’articolo ha spesso dimenticato di inserire lo spazio neces- sario fra articolo e nome o, viceversa, ha inserito lo spazio nella posizione sbagliata o ha apostrofato maldestramente l’articolo; per di più la funzione “Controllo ortografia e grammatica” del programma di scrittura non è stata attivata. Sottolinea gli errori (ne troverai 16 ) e riscrivi correttamente le espressioni articolo+ nome. Recuperati i manoscritti di Giovanni Verga. Valgono quattro milioni di euro ROMA - Trentasei manoscritti di Giovanni Verga sono sequestrati a Roma e Pavia dai cara- binieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale, insieme con centinaia di lette- re autografe, bozze, disegni e appunti . Si è conclusa così dopo ottant’anni lannosa vicenda iniziata con la consegna negli anni Trenta, da parte del figlio dello scrittore, di manoscritti verghiani a un ostudioso di Bar- cellona Pozzo di Gotto (Me). Negli anni sono stati vani sia itentativi di Verga Patriarca di rientrare in possesso dei suoi beni sia l’ einterrogazioni parlamentari succedutesi dal 1957 al 1977 - che avevano a oggetto le sproprio del materiale trattenuto dallo studioso, considerato di altissimo valore per il patrimonio culturale nazionale - , sia i tentativi delle varie Soprintendenze competenti. Nel 1975, Pietro Verga (figlio di Giovanni Verga Patriar- ca) ottenne dal tribunale di Catania un’asentenza che gli attribuiva il possesso legale di tutti i manoscritti del nonno, sia qelli formalmente notificati sia la parte più consistente non potuta notificare a causa del rifiuto dello studioso, nel tempo, di consentire !esatto inventario dei beni affidatigli. Nel 1978, Pietro Verga offrì in vendita al Comune di Catania lintero corpo delle carte Verga, incluse leopere non ancora notificate. Il Comune investì della questione la Regione Sicilia, che accettò lofferta di vendita di tutto il fondo, ma di fatto entrò in possesso soltanto d una piccola parte pagando lasomma di 89 milioni di lire. Da allora, il Comune di Catania e glie redi Verga hanno continuato la battaglia per ottenere l’arestituzione dei beni dalla figlia dello studioso (nel frattempo deceduto. La vicenda si è sbloccata quando la Soprintendenza ai Beni Librai della Regione Lombardia ha individuato un Fondo verghiano posto in vendita presso una casa d’aste proprio dalla figlia dello studioso . Avviato il procedimento di dichiar azione di interesse culturale, ne ha disposto contemporaneamente l’ospostamento e il deposito temporaneo presso il Centro di ricerca del Fondo manoscritti dell’Università di Pavia (ove è tuttora custodito dopo il successivo sequestro penale dei Carabinieri del TPC). Le attività di perquisizione disposte dalla Procura della Repubblica di Roma si sono concluse con il rinvenimento e sequestro sia di uningente quantitativo di manoscritti e documenti dello scrittore sia di sedici oggetti archeologici del V-lI secolo a.C. Le rede dello studioso messinese è stata denunciata per i reati di ricettazione e appropriazione indebita. (adattato da la Repubblica.it, 19 luglio 2013) pag. 39
Il titolare del negozio di abbigliamento sportivo sotto casa tua ti ha chiesto di rive- dere il seguente volantino pubblicitario con cui si promuove la nuova collezione autun- no-inverno perché gli sembra che il testo abbia uno scarso impatto comunicativo. Per rendere più efficace il volantino modifica aggettivi sottolineati (tutti al grado positivo): puoi variarne il grado o puoi sostituirli con altri di più intenso valore semantico. Es. prezzi bassi: ai prezzi più bassi; a prezzi competitivi; a prezzi stracciati. Capi d’abbigliamento Capi d’abbigliamento invernale invernale p ro m oz ione! p ro m oz ione! grande grande A prezzi bassi troverete felpe calde di tut- te le taglie, camicie in tessuti leggeri ma capaci di proteggere anche dalle basse temperature degli inverni di montagna, pantaloni di cotone morbido e dai colori forti, in grado di resistere a molti lavag- gi in lavatrice, senza che si perda la loro forte luminosità. Farete un buon affare anche con l’abbigliamento specifico di buona marca: buoni articoli per il calcio, lo sci, il trekking. Anni di esperienza ci hanno reso bravi a soddisfare le esigen- ze della clientela vecchia e nuova e a intervenire con soluzioni adatte a tutte le esigenze; su richiesta, è possibile una veloce consegna a domicilio. Affrettatevi: avrete così grande possibilità di scelta! pag. 40
È ospite a casa tua una ragazza austriaca, venuta in italia per migliorare il suo italiano. Per ringraziarti dell’ospitalità, prima di partire ti ha scritto questa affettuo- sa letterina, chiedendoti anche di correggerne insieme a lei gli errori (ne troverai in tutto 27). Il suo problema, come nel caso di numerosi altri stranieri, è costituito dai pronomi, il cui uso, in italiano, di fatto è piuttosto complesso. Cara Lucia, Sono contenta di avere trascorso queste due settimane con voi. Mi piace molto la tua famiglia, tua nonna so- prattutto: essa è una vecchietta davvero divertente! Sei fortunata quanto io: te hai due fratellini come io, molto confusionari, ma stando con sé è impossibile soffrire di solitudine! I tuoi amici sono proprio simpatici: ieri sera è stato un piacere uscire con essi. Più di tutti a me mi è piaciuto Giovanni: ho molta stima di egli perché appare intelligente e sicuro di lui, Paolo invece, mi è sembrato un po’ troppo chiuso: tutte le volte che li ho fatto doman- da mi ha risposto solo “sì” e “no”; forse dipende dal fatto che è un ragazzo timido e ancora non conosce me molto bene. Beata tu che abiti in Italia! Ella è così bella! Anche il mio paese è molto bello, ma in Italia ci sono tante cose da vedere e a me mi piacerebbe conoscerle come le conosci tu. Se te vuoi, la prossima volta che verro da tu, accompa- gnerai me a visitare qualche città italiana: sono convinta che te e me abbiamo interessi comuni e che insieme po- tremo divertirsi. Comunque a me mi va bene qualunque cosa te decidi: se non hai voglia di andare in giro, posso muovermi da io sola. Grazie ancora per l’ospitalità che te e la tua famiglia mi avete offerto: per me è stata una grossa opportunità per conoscere città e persone nuove e per imparare meglio la lingua italiana . Anzi, se ne hai la pazienza di farlo comincia pure te a farmi vedere quanti errori ho fatto in questa lettera........ Smak! La tua amica Sabine pag. 41
Quello che segue è il dialogo che si svolge in un parcheggio fra te e un tuo coetaneo a cui chiedi di spostare il suo scooter. Il ragazzo ha infatti parcheggiato male e se spo- sta il suo scooter c’è spazio per parcheggiare anche il tuo motorino. E se invece il tuo interlocutore fosse un adulto? Modifica il testo passando dal “tu” al “lei”. - Scusa, è tua questa moto? Potresti metterla meglio, per favore? - Dici a me? - Sì, a te; ti ho visto pochi istanti fa mentre la parcheggiavi; lasciata così di traverso occupa lo spazio di due motorini; se la raddrizzi, invece, ci entrerà di sicuro anche la mia. - Hai ragione, però puoi aspettare un attimo? - Ma ho fretta! - Aspetta un attimo solo. Mi hanno chiamato sul cellulare dalla clinica dove devo fare degli esami: fammi finire la telefonata. - Certo, purché la cosa sia veloce: ho un appuntamento e rischio di presentarmi in ritardo. - Non preoccuparti, giusto un attimo .. . . - Se ti fidi di me, puoi darmi le chiavi, così ci penso io mentre parli a telefono. - Le chiavi del mio motorino? Ma se neanche ti conosco! - Eh su! Fidati di me, guido benissimo. - D’accordo, tieni, fai tu. - Grazie. Però la prossima volta cerca di stare più attento .. ... - Sicuramente .. . Scusami. pag. 42
Stai raccontando al tuo fratellino Giulio dell’arrivo di Babbo Natale. Inserisci nel te- sto i verbi indicati tra parentesi coniugandoli due volte come nell’esempio: - una prima volta al tempo che indica che il fatto narrato si è svolto la sera precedente; - una seconda volta al tempo che indica che il fatto narrato si è svolto anni fa. Ho raccontato a Giulio che ieri sera ... Babbo Natale (partire) è partito dalla Lapponia il giorno della vigilia: quel giorno (avere) ______________ un gran da fare per leggere tutte le letterine, confeziona- re i pacchi e caricarli sulla slitta. Alla fine (attaccare) __________ le renne e (scendere) _____________verso le nostre case. Il viaggio (essere) ________________ lungo perché (dovere) ___________ fare molte soste: Babbo Natale infatti (fermarsi) ____________ in ogni città dove (ritenere) _____________ che (esserci) ________________ bambini che lo (aspettare) ______________________. (Essere)__________ una gioia per lui far felice un bambino! Finalmente, la slitta (arrivare)_________________ sulle strade della no- stra città: non ti dico che folla (formarsi) _________________lungo tutti i marciapiedi! Tutti (volere) ________________ vedere da vicino il buon vecchio dalla barba bianca! Intanto noi (essere) _______________ in casa ad aspettare il suo arrivo. Appena (suona- re) ________________________ il campanello, (balzare) _____________________ in piedi e (smettere) ________________ di mangiare il panettone. “È Babbo Natale! È Bab- bo Natale”, (ripetere) ________________ eccitati i bambini lì presenti. Quando (aprire) __________________ la porta, (presentarsi) ______________ ai nostri occhi un gran- de vecchio vestito di rosso, con una barba lunga fino alla pancia e una gerla stracolma sulle spalle: i bimbi più piccoli (spaventarsi) ___________________ perché prima di al- lora non (vedere) ________________ mai un uomo così imponente, quelli più grandi- celli invece (ridere) ________________ e (battere) _______________ le mani pieni di entusiasmo. “Posso entrare?” (chiedere) _____________ Babbo Natale. Appena (varcare) ______________ la soglia, i bambini (sedersi) _____________ in cerchio: Babbo Natale (collocarsi) ____________________ al centro e, chiamando per nome ognuno di loro, (consegnare) _________________ i pacchi che (avere) ____________ con sé, dopodiché (ripartire) _____________________ assicurandoci che (tornare) ogni anno. pag. 43
Anche i giornalisti sbagliano ... Su una rete radiofonica locale il cronista Mario Rossi si è fatto una certa “fama” per il suo uso davvero troppo disinvolto dei modi verbali. Il brano che segue è l’ultima “perla” radiofonica con cui il giornalista ha deliziato i suoi ascoltatori. Tu e i tuoi amici l’avete registrata e avete deciso di inviarla al cronista con gli errori evidenziati e corretti (gli errori nell’uso dei modi sono in tutto 19). Si sta svolgendo nello stadio cittadino la partita tra la squadra locale La Superfantastica e gli avversari del Piedidoro: penso davvero che è una partita da ricordare perché segne- rebbe le sorti del campionato. Dà il fischio iniziale l’arbitro, signor Petroni: sembra subito che hanno la meglio i padroni di casa, che passassero in vantaggio fin dal primo minuto con goal di Verdi e raddoppiano poco dopo con un calcio d’angolo perfettamente tirato da Bianchi. Bravissimi i nostri! Ma se gli avversari sarebbero più attenti, non avrebbero fatto filtrare la palla! Che tecnica, i nostri giocatori! Il Piedidoro è allo sbando e La Su- perfantastica domina tutto il primo tempo, senza sprecando nemmeno un’occasione e mantenendo il pressing sugli avversari per 45 minuti consecutivi. Speriamo che i nostri giocano così anche il secondo tempo, se farebbero furore come nel primo ne vedemmo delle belle! Cambio campo e fischio di inizio: i verde-blu della squadra avversaria sono determinati a portare a casa almeno un pareggio e giocherebbero ora con più grinta. Nel secondo tempo sembra che i nostri stanno schiacciando un pisolino: i Piedidoro accor- ciano le distanze al 58’ minuto con il goal di Righini, al 65’ gli avversari riescono a pareg- giare con il colpo di tacco di Striscetti; la squadra locale sembrasse proprio irriconoscibi- le nel secondo tempo e giocasse solo di contropiede, commettendo molti errori anche banali; pare proprio che hanno smesso di crederci, quelli della Superf antastica, mentre i verde-blu sarebbero ormai convinti di potendo portare a casa un’insperata vittoria e ci danno sotto! Eh sì, si vede da lontano che loro adesso ci credessero e proprio negli ultimi istanti l’attaccante avversario Quadri, con un assist di Righini, segna il punto decisivo per la propria squadra. Che delusione ragazzi, che delusione! Se non vi sareste seduti sul vostro 2-0 del primo tempo, ora saremo noi ad esultare per la vittoria! Che noia aspettare il proprio turno dal dentista! Per ingannare l’attesa esegui questo “cruciavverbi” che hai trovato in una delle tante riviste sul tavolo della sala d’a- spetto. A “cruciavverbi” terminato, nella colonna verticale colorata comparirà il nome di un noto cantante. 1 2 3 4 5 6 7 Orizzontali 4. L’ avverbio del presente. 1. Di tanto in tanto. 5. L’avverbio di buono. 2. Il contrario di dopo . 6. Di recente. 3. L’ avverbio che sta ..... a sud. 7. In modo sbagliato. pag. 44
Le seguenti affermazioni, pronunciate in contesti diversi, richiedono una diversa impostazione del tono della voce. Immagina di doverle pronunciare nelle situazioni che ti vengono indicate intonandole in modo adeguato al contesto (se lo ritieni op- portuno, puoi modificare l’ordine delle parole, inserirne di nuove o eliminarne alcu- ne: l’obiettivo è l’efficacia comunicativa). AFFERMAZIONE “Vorrei andare al mare con i miei amici. “ Contesti 1. Davanti ai tuoi genitori che, per domenica prossima, ti hanno proposto di passare la giornata con gli zii e i cuginetti (stai protestando) 2. Davanti a tua sorella, con cui stai organizzando il prossimo fine settimana (stai facendo la tua proposta) AFFERMAZIONE “Hai finito?” Contesti 1. Davanti a tuo fratello che, seduto alla tua scrivania, la fa tremare usando molto spesso e in modo vigoroso la gomma da cancellare (ti sei scocciato perché non puoi scrivere) 2. Davanti alla mamma che si sta truccando, mentre tu la aspetti per andare con lei a comprare un telefonino nuovo (sei impaziente) AFFERMAZIONE “Non faccio in tempo.” Contesti 1. Davanti al tuo insegnante che ti chiede di svolgere anche l’ultimo esercizio del compi- to in classe (sei rassegnato all’idea di prendere un brutto voto) 2. Davanti ai tuoi compagni che, avendoti nascosto lo zaino, ti faranno perdere il bus per tornare a casa (sei furioso perché, per uno scherzo così sciocco, rischi tornare a casa con un’ora di ritardo) AFFERMAZIONE “Che bellezza!” Contesti 1. Davanti al tuo compagno di classe che ti informa sulla marea di compiti che oggi, men- tre eri assente, sono stati assegnati per domani (ti sei espresso in modo ironico) 2. Davanti a tuo padre, con cui, in vacanza sul Mar Rosso, hai appena fatto una breve im- mersione presso la barriera corallina (sei euforico per ciò che hai visto) AFFERMAZIONE “Fate presto!” Contesti 1. Davanti agli operatori del 118, a cui ti sei rivolto quando la tua amica è caduta dal mo- torino (sei preoccupato per le sue condizioni di salute) 2. Davanti ai tuoi genitori che, dovendosi assentare per un impegno, ti hanno chiesto di fare il baby sitter al tuo fratellino di due anni . AFFERMAZIONE “Occupati dei fatti tuoi.” Contesti 1. Davanti a un’amica che ti sta rivolgendo domande indiscrete sulla tua vita privata. 2. Davanti a un’amica che ti ha appena raccontato come, prodigandosi per aiutare gli altri in attività di volontariato, è rimasta indietro con i propri impegni. pag. 45
Un gioco dell’oca un po’ particolare ... Ognuno dei tre giocatori riceve un elenco di voci verbali che hanno la funzione dei dadi nel gioco classico. Si avanza si retrocede invece - di 6 caselle se la voce verbale è al - di 4 se è all’indicativo imperfetto, congiuntivo presente, - di 2 se è all’indicativo trapassato - di 5 se è al condizionale passato, prossimo, - di 4 se è al congiuntivo imperfetto, - di 1 in qualunque altro caso al di fuori - di 3 se è al condizionale presente, di quelli indicati. - di 2 se è all’indicativo presente, - di 1 se è all’indicativo passato prossimo; Ciascun giocatore ha a disposizione 14 voci verbali o mosse e vince il giocatore che raggiunge l’ultima casella pag. 46
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Grafica&Stampa a cura del Professionale Grafico dell’Istituto “SILVIO D’ARZO”
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