Comunicato Salernitana: raffica di notizie false, per

Pagina creata da Salvatore Guglielmi
 
CONTINUA A LEGGERE
Comunicato     Salernitana:
raffica di notizie false,
società   al   lavoro   per
risolvere problemi
L’U.S. Salernitana 1919 disconosce e rileva l’infondatezza di
alcuni articoli di cronaca pubblicati sia a mezzo stampa sia
attraverso social network relativi a presunte trattative,
talvolta irricevibili, inerenti la cessione della Società
stessa: tali notizie vengono pubblicate al solo fine di
destabilizzare la Società e l’ambiente per fini secondari e
promo-pubblicitari.
Si diffida, pertanto, tali testate giornalistiche dal
diffondere informazioni infondate e non veritiere, ribadendo
che l’U.S. Salernitana 1919 si sta adoperando al fine di
risolvere la problematica della multiproprietà con trasparenza
e nel rispetto della legge.

Tenuta dei Normanni, una
targa in memoria di Mimmo
Postiglione
Una targa in ricordo di Domenico Postiglione all’ingresso
dell’anfiteatro della sua Tenuta dei Normanni. La cerimonia di
apposizione della targa si è tenuta ieri mattina presso la
struttura di Giovi San Nicola, in presenza del sindaco
Vincenzo Napoli, del consigliere nonché capogruppo del Psi
Massimiliano Natella. “Mimmo ha regalato alla città di Salerno
questo luogo che si dispone ad essere una struttura in grado
di accogliere eventi culturali, festeggiamenti; qui,
soprattutto, inizierà a breve il calendario degli eventi – ha
dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli – È un luogo regalato
alla città, con talk show, buona musica perché la natura entra
in sintonia con lo spirito. La natura trasmette significati
imponderabili. Noi scopriamo una targa che vuole ricordare
Mimmo, lui c’è; lo ricorderemo in ogni iniziativa che si terrà
in questa arena, nella delicatezza dei progetti, nella natura
che lui ha rispettato in modo intelligente e credo che questo
sia un giorno buono per la città collinare”. Era il 1990
quando Domenico Postiglione, imprenditore e dottore in
Agraria, si innamorò di un terreno delle colline salernitane e
decise di dare sfogo al suo sapere, alla sua creatività e
fantasia. Non si fece intimorire dalla vastità del terreno
ormai incolto né dalla difficoltà dell’impresa, perché era ben
più vivida in lui l’immagine di quella stessa terra di nuovo
rigogliosa e verdeggiante, pronta ad una piena rinascita nel
rispetto della sua vocazione naturale.In un’ottica di
valorizzazione ambientale e turistica polifunzionale, nel 1993
iniziarono i lavori di sistemazione idrogeologica,
miglioramento fondiario e messa a dimora di un vasto uliveto.
Dopo circa 15 anni di lavori, nel 2005 il Centro sportivo fu
la prima area della Tenuta dei Normanni ad essere inaugurata,
mentre nel 2009 la Villa del Normanno aprì le sue porte al
pubblico    per   ospitare    eventi   esclusivi.     L’avvio
dell’ospitalità all’interno della Tenuta è del 2013, con
l’inaugurazione di un edificio con quattro case vacanza
indipendenti, destinate all’accoglienza turistica, mentre nel
corso del 2020 Tenuta dei Normanni-Hospitality si arricchisce
di nuovi appartamenti. Ad un anno dalla scomparsa del
fondatore della Tenuta, continua il progetto di Postiglione
portato avanti dai familiari che hanno sposato in pieno la sua
visione di rilancio del territorio e valorizzazione dei beni
ambientali di tutta l’area.
D’Angelo:    “Medici    non
vaccinati? Negli ospedali
salernitani sono pochi”
di Monica De Santis

Sono 45.753 in tutto stando al report del governo dello scorso
18 giugno, i sanitari – medici, infermieri e personale
sanitario italiano, che non si sono ancora vaccinati contro il
Covid19. Per questi al termine della campagna di vaccinazione
potrebbe scattare la sospenzione dall’attività e nei casi più
gravi anche la radiazione. Dunque sarebbero due le possibili
conseguenze alle quali questi medici potrebbero andare
incontro per quanti lavorano nelle Asl ci sarebbe una
sospensione dello stipendio, mentre chi svolge attività
privata non sarebbe più legittimato a esercitare. “Al momento
nel salernitano non conosciamo ancora il numero dei medici,
degli infermieli e del personale sanitario che ha scelto di
non vaccinarsi”, spiega il presidente dell’ordine dei medici e
degli odotoiatri Giovanni D’Angelo, “E’ ancora presto per
avere dei dati precisi, quello che posso dire è che negli
ospedali della nostra città e nella nostra provincia stiamo
parlando di poche, davvero poche persone”. Il presidente
D’Angelo precisa anche che se al momento questi numeri non
sono disponibili “Lo saranno presto. Appena sarà completata la
prima fase della campagna di vaccinazione, incrociando i dati
ed i nominativi, coloro i quali non si sono vaccinati verranno
fuori e quindi saranno prese conseguenze che potranno essere
il trasferimento ad incarichi che non hanno a che fare con il
contatto o la cura delle persone, oppure se questo non dovesse
essere possibile la sospensione senza stipendio dall’esercizio
medico”. Proprio per questo motivo il presidente D’Angelo
invita “chi non si è ancora vaccinato a farlo quanto prima.
Quello che è importante far capire che farsi il vaccino non
vuol dire tutelare solo la propria persona, ma soprattutto
tutelare gli altri. Siamo medici, abbiamo contatti con
tantissime persone, perchè allora dobbiamo mettere a rischio
la nostra vita e quella degli altri?” Ma la sospensione
dall’attività o la radiazione non è un atto troppo duro visto
e considerato che in Italia il vaccino non è obbligatorio?
“Potrebbe sembrare così. E’ vero che giuridicamente il vaccino
non è obligatorio in Italia, ma è pur vero che chi svolge un
lavoro come quello del medico, che è un lavoro della tutela
della persona, non può non vaccinarsi. Non vaccinarsi come
vaccinarsi è una scelta. E qualsiasi scelta venga fatta deve
sempre, è giusto ricordarlo, non arrecare nessun danno a
terzi. Ecco perchè chi per lavoro deve avere contatto ogni
giorno con decine di persone, come noi medici, ha il dovere di
non mettere a rischio la vita degli altri per una sua
convinzione”. Un principio questo che potrebbe essere
applicato anche al corpo docenti, visti i continui e ripetuti
contatti con gli alunni? “Non è escludo che questo avvenga, ma
non solo per i docenti, anche per altre categorie di
lavoratori che hanno continui contatti con il pubblico”. Però
la radiazione è una pena, diciamo così, molto dura? “La
radiazione si applica principalmente per quei medici che si
dichiarano No Vax. E credo che sia giusto, se sei un medico
non puoi essere contro i vaccini. Non dobbiamo prenderci in
giro, tutti sappiamo bene che grazie ai vaccini, molte
malattie infettive e mortali sono state debbellate e che tante
altre vengono prevenute. Ora chi ha studiato medicina questo
lo sa bene, sa bene i benefici che i vaccini hanno portato
nella vita di ognuno di noi. Quindi la domanda è un’altra come
si fa ad esercitare la professione medica se non si riconosce
il beneficio che i vaccini hanno dato”. In tutt’Italia ed
anche nel salernitano vi è stata una grande risposta positiva
da parte dei giovani alla campagna vaccinale, come spiega
questo? “Semplicemente perchè i giovani hanno capito che
questa è l’unica strada per riprendersi la loro libertà. I
ragazzi più di tutti guardano al futuro, sanno bene che sono
loro il futuro ed ovviamente vogliono viverlo questo futuro. E
per farlo ci devono essere e devono lottare contro queste
malattie. Ecco perchè i giovani hanno risposto in maniera
positiva alla chiamata al vaccino. Dando grande prova di
maturità ed intelligenza”. Resta il fatto che questi vaccini
che al momento vengono somministrati in Italia non danno una
copertura totale? “Esatto, anche questo va detto. Anche le
persone vaccinate possono contrarre il Covid, in maniera più
lieve, ma possono contrarlo, come avviene con i vaccini anti
influenzali. Poi c’è ancora il problema delle varianti. Su
queste non sappiamo ancora che tipo di copertura hanno questi
vaccini. Purtroppo questa pandemia è stata improvvisa e
violenta ed anche sui vaccini si sta ancora lavorando. Al
momento quelli che ci sono stanno dando una buona copertura,
visto che i casi sono diminuiti. Certo se si riuscisse ad
arrivare ad un’immunità di gregge forse riusciremo davvero a
bloccare il diffondersi del virus. Ma per questo siamo ancora
un po’ lontani”.

Largo Plebiscito, “promesse
elettorali”
di Erika Noschese

Non sembra aver sortito l’effetto sperato l’incontro tenutosi
martedì sera tra l’amministrazione comunale e i residenti di
Largo Plebiscito per cercare di risolvere la problematica
della sosta selvaggia, soprattutto nei fine settimana.
L’assessore all’Urbanistica e la Mobilità Mimmo De Maio ha
infatti ipotizzato di ampliare la Ztl con la pedonalizzazione
di via Botteghelle. Soluzione, questa, che il comitato Centro
Storico sembra non condividere, parlando di “promesse
elettorali” senza alcuna soluzione per i cittadini
salernitani. “Temi (condivisibili o meno) che sono sul tavolo
da anni e a fine legislatura non avremmo voluto sentirci fare
l’ennesima promessa, ma sentire un resoconto puntuale, anche
problematico – perché sappiamo che risolvere i problemi non è
mai semplice – di cosa di concreto è stato fatto in questi
cinque anni per cercare di arrivare a questi risultati – hanno
dichiarato i membri del comitato – Ma non è stato fatto nulla,
siamo saltati da una promessa elettorale ad un altra promessa
elettorale. Non concordiamo poi con l’analisi fatta
dall’assessore per cui il problema della sosta selvaggia a
Largo Plebiscito è culturale dei cittadini: certo è anche
culturale, ma se non crei le condizioni per una mobilità
alternativa all’automobile e non contrasti certi comportamenti
i cittadini non possono cambiare le proprie abitudini, e
questa è tutta e solo responsabilità e mancanza
dell’amministrazione”. Intanto, il Comune ha da pochi mesi
dato incarico per la redazione del Piano Urbano della Mobilità
Sostenibile: “A nostro avviso questo è il quadro entro il
quale affrontare in modo organico tutte le problematiche di
mobilità e parcheggio che affliggoo il centro storico e la
città intera – hanno aggiunto dal comitato – Il Pums
pretendiamo che venga elaborato con l’attivo coinvolgimento di
tutti i cittadini e i portatori di interessi, perché le
soluzioni calate dall’alto inevitabilmente non funzionano”.
Presenti all’incontro anche i membri del comitato Territoriale
Salerno Mia e il collettivo Blam. “È stato un incontro
interessante fatto di ascolto, possibili soluzioni,
informazioni e confronto su diversi temi legati al parcheggio
selvaggio, strisce blu, posti auto per i residenti, ztl ed
altro – hanno detto i membri del comitato territoriale – Un
confronto interessante da ripetere per costruire insieme, di
sicuro non ci si aspetta un cambiamento dalla sera alla
mattiana ma si spera in basi concrete per un domani vicino”.
Dal confronto è emersa la necessità di una serie di incontri
pro-attivi continuativi con i vari Assessori del Comune per
costruire un dialogo aperto ad una visione della città che
appartenga a chi la vive per aprire le braccia a chi la vuole
respirare”. Un incontro voluto anche dalla consiglira Sara
Petrone che, in più occasioni, si è fatta promotrice delle
istanze dei residenti del centro storico, sul fronte
soprattutto dei rifiuti. Intanto, già nei prossimi giorni
dovrebbe essere applicata la Ztl, dopo le numerose polemiche e
segnalazioni di queste settimane

Salvati: “Serve un piano di
controlli,   da  soli   non
riusciamo a presidiare il
territorio”
di Monica De Santis

E’ ancora in attesa di una risposta da parte del Prefetto di
Salerno, il sindaco di Scafati Cristoforo Salvati, che nella
giornata di martedì aveva chiesto la convocazione di un
comitato per l’;ordine pubblico e la sicurezza… “Sono ancora
in attesa di una risposta da parte dal Prefetto di Salerno al
quale ho scritto dopo l’ennesimo episodio di violenza che si è
verificato nella mia città. Purtroppo alcuni giorni fa si è
verificato un accoltellamento tra giovani. Questo fatto
potrebbe essere la spia o di un disagio giovanile oppure
potrebbe essere il segnale di qualcosa di diverso. Sappiamo
bene che a Scafati abbiamo purtroppo una problematica legata
all’uso e spaccio di droga. Infatti settimana scorsa è stato
gambizzato un incesurato che sembrerebbe essere legato proprio
al traffico di stupefacenti. Ecco quest episodio e quello che
si è verificato alcuni giorni fa ci impongono di elevare il
livello di attenzione su tutto il territorio ed in particolare
nei pressi del centro commerciale “Plaza”, che è uno dei
luoghi della città di maggiore incontro specie da parte dei
giovani, ora che siamo usciti dalla zona rossa ed arancione. –
spiega ancora il primo cittadino di Scafati – E questo lo si
può capire, dopo tanti mesi di restrizioni si ha voglia di
rincrontrarsi e stare insieme. Però questi atti di violenza
sono segnali che non possono essere sottovalutati. Ecco perchè
ho scritto al Prefetto chiedendo la convocazione di un
comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza perché è chiaro
che avendo problemi di organico nella polizia municipale vi è
una grande difficoltà a controllare tutto il territorio e a
mantenere un livello di sicurezza adeguato. altra cosa
importante è che non deve essere sottovalutata è che la mia
città vive un po’ a metà tra il territorio del salernitano e
quello napoletano e quindi purtroppo presenta le influenze
negative di entrambe le parti. Gli inquirenti stanno ancora
lavorando per capire cosa ci sia davvero dietro all’ultimo
episodio di violenza, ma in attesa di risposte è giusto
aumentare i controlli ed alzare il livello di attenzione per
cercare di garantire una città più sicura per tutti,
soprattutto per i giovani che chiedono più spazi. Abbiamo
recuperato la villa comunale, ma comunque resta il Plaza il
punto di ritrovo di questi ragazzi, ed il punto dove
maggiormente si creano dissordini. Anche i commercianti della
zona mi hanno chiesto maggiori controlli e sicurezza ed anche
per loro dobbiamo garantire un piano di controlli efficiente.
– prosegue Salvati – Abbiamo dato ulteriore impulso all’azione
quotidiana della nostra Polizia locale, con l’obiettivo di
garantire una maggiore presenza dello Stato in strada ed
aumentare la percezione di protezione da parte dei cittadini.
Ad oggi abbiamo aumentato i controlli da parte della polizia
municipale, ma con un organico di 30 vigili che si devono
occupare di diverse pratiche che vanno dal commercio alla
viabilità, all’ordine pubblico, etc.. ovviamente non si può
pensare di riuscire a fare tutto. Nessuno deve dimenticare che
Scafati è una città che è cresciuta tantissimo per numero di
abitanti, mentre i dipendenti comunali vanno in pensione e
come per tutti i comuni d’Italia non riusciamo ad avere il
giusto ricambio e quindi ad offrire quei servizi minimi
essenziali per la popolazione. – dichiara il sindaco
di Scafati – Nel corso dell’ultimo consiglio comunale abbiamo
elevato il livello della tenenza dei carabinieri a compagnia,
grazie anche alla disponibilità che c’è stata data dal
colonnello Trombetti. Ora stiamo cercando dei locali idoneei
perchè ovviamente le esigenze di una compagnia dei carabinieri
sono maggiori rispetto ad una tenenza. Ma questo era un
passaggio doveroso, perchè la mia città, Scafati, si merita di
avere una compagnia dei carabinieri, anche perchè voglio
continuare a dirlo, sul nostro territorio, vista la posizione
geografica, insistono diversi clan criminali”. Cristoforo
Salvati infine conclude invitando i giovani… “a riscoprire i
valori di una volta. Purtroppo questi episodi di violenza
giovanile, sono frutto anche dell’educazione che questi
ragazzi hanno ricevuto e dell’ambiente familiare nel quale
sono cresciuti. Ecco invito i nostri giovani a fare un passo
indietro e a cercare di capire che la violenza non porta da
nessuna parte, ma che se si ritorna ad osservare l’educazione
e il rispetto dei nostri nonni, forse riusciremo a vivere
tutti in un mondo migliore”.

De Maio: “Il ripristino del
capolinea di via Ligea non ci
sarà”
di Erika Noschese
“Il ripristino del capolinea di via Ligea non ci sarà”. Taglia
corto l’assessore all’Urbanistica e la Mobilità, Mimmo De Maio
che interviene in merito alle polemiche dei giorni scorsi
quando una delegazione di cittadini, in rappresentanza ai
residenti del rione Porto, si è recata a Palazzo di Città per
chiedere, attraverso il consigliere Donato Pessolano, di
ripristinare il capolinea in via Ligea, dopo il trasferimento
a Vinciprova. Inizialmente, si parlava di una situazione
temporanea ma il vice sindaco di Salerno ha chiarito che si
tratta di una soluzione definitiva ma che l’area di via Ligea
sarà interessata da alcuni lavori. “Il problema non è il
capolinea ma i pullman che passano perché è chiaro che
rispetto alla situazione di prima c’è una differenza ma noi
abbiamo dovuto fare una scelta in questi giorni perché la
priorità è il trasporto pubblico locale per gli studenti:
abbiamo dovuto razionalizzare le linee a bassa domanda, nel
senso che se per tornare al capolinea sto dalle parti di via
Vinciprova e ci sono al massimo cinque persone che vanno in
quella direzione è chiaro che sono tutti chilometri che
perdiamo”, ha dichiarato l’assessore De Maio che evidenzia la
necessità di razionalizzare le corse poco utilizzate e, ha
aggiunto, “se c’è la necessità di aggiustare alcune linee va
bene, vediamo come integrare perché oggi molto probabilmente
con il venir meno dell’orario scolastico ci sono state delle
rimodulazione”. Le linee perse sarebbero state integrate da
altre linee suppletive perché i pullman provenienti dall’Agro
nocerino, Pompei, Vietri passano per via Ligea ma
l’amministrazione comunale si dice pronta a verificare
l’eventuale possibilità di integrare qualche linea e rivedere
qualche percorso. “Bisogna fare un ragionamento complessivo
perché in questi mesi abbiamo avuto la necessità di far
viaggiare in sicurezza gli studenti e dovendo fare una scelta,
bisogna farla di razionalità e se c’è una zona con molti
pullman ma solo 4 persone a bordo, bisogna fare in modo che ci
sia un aumento, in termini di corse, per permettere agli
studenti di raggiungere la scuola in sicurezza”. Da qui
l’attacco al consigliere Pessolano che si sta interessando
alla questione, con i residenti di via Porto: “Non è vero che
le persone devono percorrere, a piedi, dal teatro Verdi a via
Ligea, c’è da dire che siamo in prossimità della campagna
elettorale e c’è qualche consigliere che ha bisogno di
raccattare qualche consenso, portando in evidenza questo
problema che può sicuramente esserci”. Da qui la proposta di
un incontro con i residenti della zona per capire come
migliorare la viabilità, sempre tenendo conto delle priorità
ma alcune corse avrebbero già subito un’estensione, proprio
per facilitare via Ligea: “bisogna vedere i passaggi e le
frequenze, sicuramente non come prima con pullman ogni 3
minuti ma bisogna considerare che a Sordina magari la zona è
ancora più scoperta. Bisogna trovare un punto di mediazione”,
ha dichiarato De Maio.

Porta del Mare: il cantiere
diventa aula e modello di
studio per l’Università
Nulla creato a caso, una visione strategica di lungo periodo,
una programmazione studiata nei minimi dettagli, dal concept
alla costruzione finale. Il lungo, articolato excursus, che ha
consentito di avviare il progetto di riqualificazione urbana
dell’ex Marzotto, con le metologie innovative utilizzate, le
tempistiche rapide, lo sfruttamento delle opportunità
normative è diventato modello di studio esemplare ed è stato
posto al centro di una speciale lezione sul campo effettuata
nel pomeriggio di oggi ( mercoledì 23 giugno) nell’ “aula ”
allestita presso il cantiere Porta del Mare a Salerno. Sono
stati trenta gli studenti del Master promosso dal Dipartimento
di Ingegneria Civiledell’Università degli Studi di Salerno per
formare tecnici esperti dei servizi essenziali per le
costruzioni e quattro laureandi del corso di Ingegneria
Strutturale Geotenica dell’Università Federico II di Napoli (
accompagnati dal professor Massimo Ramondino) che hanno preso
parte alla conferenza all’interno del cantiere dove è in corso
il progetto di rigenerazione urbana con la nascita di tre
torri residenziali ed anche parcheggi, un’area commerciale ed
un parco giochi. Ad accogliere gli studenti, accompagnati dal
vice direttore del Master Gianluigi De Mare, l’ingegnere Aldo
Rainone, della Rcm Costruzioni, l’impresa del gruppo Rainone
che con il gruppo Iniziative Immobiliari sta realizzando il
progetto. La lezione rientra nell’ambito di uno dei moduli del
Master (quello di organizzazione e gestione aziendale curato
dall’ingegnere Raffaele Tarateta) che si compone di sei ambiti
differenti : un innovativo percorso di studi in grado di
formare figure professionali che sappiano fungere da trade
union tra l’impresa e le sollecitazioni normative ed operative
che mai, come in questo periodo, pervengono numerose. Dopo un
breve percorso nell’area del cantiere accompagnati dal
progettista strutturale Umberto Di Cristinzi e dall’ingegnere
Antonio Russo, è stato il direttore dei lavori Marco Di
Stefano ad illustrare i punti salienti dell’iniziativa
edilizia. “La progettazione non è più quella di trent’anni fa-
ha evidenziato l’ingegnere Di Stefano, sottolineando passaggio
dopo passaggio le difficoltà di tutte la filiera del processo
esecutivo,     dalla   programmazione     finanziaria    alla
pianificazione ed esecuzione delle opere – questo è un
successo ingegneristico al quale hanno collaborato 150 figure
professionali che hanno lavorato a tutta l’operazione senza
contare l’indotto e tutte le figure che concretamente
costruiscono il progetto”. Un passaggio utile ad evidenziare
agli studenti anche le opportunità lavorative che possono
svilupparsi e allo stesso tempo un invito a saper cogliere le
numerose opportunità che verranno a crearsi con gli interventi
nazionali ed europei in corso.
Rispoli: “Caldo eccezionale,
fate attenzione agli effetti
negativi”
di Monica De Santis

Il caldo africano, con picchi fino a 45 gradi è arrivato. Le
previsioni meteo avevano annunciato la scorsa settimana
l’arrivo dell’ondata di calore proveniente dal deserto Sahara
che avrebbe investito tutta l’Italia e che durerà almeno fino
all’inizio della prossima per effetto dell’espansione
dell’anticiclone presente sopra l’area del nord Africa. E con
l’arrivo di questo caldo eccezionale arrivano anche i primi
problemi e i primi malori specie per le persone anziane e
fragili. Ma come proteggersi dagli effetti negativi che queso
caldo africano può avere su di noi? A spiegarcelo è il dottor
Matteo Rispoli, medico di medicina generale presso l’Asl
di Salerno e cardiologo… “Sicuramente quest’ondata di caldo è
arrivata all’improvviso perchè solitamente ci trovavamo di
fronte, in questo periodo, le temperature erano più miti.
Queste temperature così alte sono tipiche della metà di
luglio. Invece è da una settimana che stiamo reggistrando
quest inalzamento delle temperature ma soprattutto un tasso di
umidità molto alto. I problemi che in questo periodo dobbiamo
affrontare sono diversi. Partiamo dalla gestione degli episodi
gastroenderici che solitamente si presentano proprio in questo
periodo dell’anno, con l’aumento delle temperature, ma
soprattutto queste forme gastroenderiche possono anche essere
delle spie un po’ particolari del Covid perchè si dice che tra
i vari sintomi del covid c’è anche la diarea e quindi il
paziente potrebbe preoccuparsi nel momento in cui si
verificano questi disturbi gastrici. Ma diciamo che questo è
un periodo molto frequente per questo tipo di disturbo dovuto
all’aumento della temperatura e al tasso di umidità elevato.
Questi disturbi si verificano soprattutto nei soggetti più
giovani che mangiano troppi gelati o cose dolci e bevono
troppe bibite o acqua fredda e che provocano proprio problemi
gastrointestinali. – prosegue il dottor Rispoli – Altro
aspetto fondamentale è l’esposizione al caldo soprattutto per
i pazienti fragile. E’ fondamentale raccomandare a tutti di
stare molto attenti a non esporsi nelle ore di punta al sole.
E’ importante in questi giorni uscire o presto al mattino
oppure nel tardo pomeriggio. Importante anche evitare di stare
sotto al sole al mare sempre nelle ore di punta. In questi
giorni di grande caldo la cosa importante è cercare di bere,
almeno due litri d’acqua al giorno e non bere alcolici. Per
quanto riguarda il cibo, mangiare molta frutta e verdura ed
evitare insaccati, frittura, e cibi troppo pesanti. – dice
ancora Rispoli – Altro aspetto importante da non sottovalutare
è la manutenzione dell’aria condizionata. E soprattutto
evitare i passaggi da temperature molto basse a temperature
molto alte. Bisogna far arieggiare gli ambienti e per gli
anziani è importante non farli rimanere troppo a lungo in
luoghi al chiuso. Ciò che mi preme dire è anche l’importanza
di stare molto attenti alle terapie croniche e soprattutto
degli ipertesi e dei diabetici, ai primi segnali di scompensi
è importante contattare subito il proprio medico e non cercare
di curarsi fai da te prendendo i farmaci a caso”.

“Inizia    la    rivoluzione
gentile”, il leader dei Verdi
Michele Ragosta sostiene la
candidatura di Barone
di Erika Noschese

Michele Ragosta, leader dei Verdi, pronto a sostenere la
candidatura a sindaco di Elisabetta Barone, dirigente
scolastica dell’Alfano I. Un nome, quello della Barone,
indicato inizialmente dai consiglieri di Oltre dopo il due di
picche dell’avvocato Francesco Saverio Dambrosio e che
raccoglie ora anche l’adesione di Liberi e Uguali, di
Primavera Salernitana con una serie di confronti che procedono
spediti e che vedono protagoniste le liste civiche. “Nei
prossimi giorni partirà la rivoluzione gentile, per la prima
volta nella storia della nostra città si candida una donna
alla carica di Sindaco, si candida per governare e far
crescere Salerno,noi ci saremo per fare la nostra parte e
contribuire alla vittoria”, ha dichiarato Michele Ragosta che
ha dunque fatto un passo indietro dopo l’annuncio della sua
candidatura alla carica di sindaco. Per il momento, nessuna
conferma arriva dai consiglieri di Oltre che hanno voluto
fortemente la candidatura della dirigente scolastica così come
di Primavera Salernitana che, fin dall’inizio, ha deciso di
puntare     su   una   donna,     come    vera   alternativa
all’amministrazione Napoli. La scelta della Barone non sembra
però preoccupare Gianpaolo Lambiase che non ha intenzione di
fare un passo indietro circa la sua candidatura a sindaco. La
novità potrebbe essere rappresentata da una donna, avvocato di
professione, che proprio in queste ore sta valutando la
proposta avanzata da una civica, intenzionata a staccarsi da
Salerno di Tutti nonostante il coinvolgimento di questi anni.
Sarno: “Non rinnego il mio
passato, critiche perchè sono
l’unica vera alternativa”
di Erika Noschese

Mentre l’avvocato penalista Michele Sarno, candidato sindaco
per la città di Salerno, continua la sua campagna elettorale,
i partiti della coalizione di centrodestra stanno provando a
stringere i tempi e a trovare un accordo sul nome che dovranno
sostenere nella città capoluogo. Sarno, già da mesi, ha
ottenuto il sostegno di Fratelli d’Italia mentre Forza Italia
sembra propensa a sostenerlo, come confermato dal parlamentare
Gigi Casciello nel corso della puntata di Tribuna Politica di
lunedì scorso che ha visto protagonista proprio l’avvocato
penalista e il consigliere uscente di Forza Italia, Roberto
Celano. Per Sarno, al momento, due sono gli scogli da
superare: l’Udc che si è spaccata tra i vertici regionali che
confermano di far parte del centrodestra e quello provinciale
che sta chiudendo un accordo con la coalizione di
centrosinistra e la Lega che sta valutando, in queste ore,
l’ipotesi di andare da soli, con Dante Santoro candidato
sindaco. Avvocato Sarno, l’Udc in questa fase è abbastanza
spaccato: i vertici regionali confermano il sostegno alla
coalizione di centrodestra, pronti a confermare il sostegno a
lei se così dovesse decidere la coalizione mentre il
coordinamento provinciale vorrebbe andare con il
centrosinistra… “Come ho sempre detto, fin dall’inizio della
mia campagna elettorale, che c’è la massima attenzione verso i
partiti, i movimenti, le associazioni. Non posso candidarmi a
io a risolvere quanto accade all’interno dei partiti,
bisognerebbe chiedere a coloro i quali hanno incarichi di
responsabilità e le voci difformi vanno rispettate; sono qui,
continuo ad andare avanti con il mio progetto, riannodando un
vincolo con i cittadini salernitani e chiunque voglia dare
sostegno e partecipare attivamente alla stesura del programma
elettorale, non solo sarà ben accolto, ma sarà accolto come
protagonista, come è giusto che sia. Rispetto alle idee
legittime credo che in democrazia non ci si debba
scandalizzare, ognuno ha le proprie idee da sviluppare in un
processo, dando conto all’interno di un programma alternativo.
Io credo che la campagna elettorale debba essere
l’esplicitazione dei concetti che noi vogliamo portare
all’attenzione delle nostre comunità e ritengo che la cosa
importante sia avere rispetto delle idee di tutti e
abbandonare la politica dell’attacco, del contrasto, in cui si
elegge il nostro interlocutore a nemico. Io non credo nelle
distinzioni, maggioranza e opposizione non significano nulla
perché bisogna salvaguardare gli interessi dei cittadini, con
idee che si mettono in campo per il bene della città. Reputo
giusto andare in questa direzione, mi sottraggo alla polemica
pura in quanto tale; i cittadini vogliono sapere cosa farà il
futuro sindaco per il bene della città, se si occuperà della
pulizia delle strade. Sembra che alle volte qualcuno sia
distante dalla realtà ma alle persone interessa, magari, avere
un mare pulito. Dobbiamo preoccuparci di utilizzare al meglio
i fondi per la depurazione delle acque; ai cittadini interessa
il progetto per creare economia: un sea park tematica che
possa, con il project financing, creare oltre 3mila posti di
lavoro; un evento che attiri turisti in città sempre. Io parlo
di cose concrete, di una sanità in cui il sindaco abbia la
capacità di confrontarsi con chi è in prima linea, i
commercianti, le categorie. Sembra che il tuttologismo sia
diventato il virus che ha colpito tutti, senza sapere che
bisognerebbe avere l’umiltà di confrontarsi con chi vive il
problema in prima persona. Oggi c’è una comunità che non
riesce a ripartire perché a Salerno manca una visione
attrattiva e fino a quando non ci sarà questa visione si
comprende che tutto ciò che viene fatto è una risposta
all’emergenza. A pochi mesi dal voto si sistemano le strade,
rotatorie e così via ma la comunità non è cieca, sa che si
tratta di opere per dire “abbiamo fatto” ma la politica non è
un ufficio aperto a fasi alterne ma h24, per tutti e cinque
gli anni del mandato. Ad un cittadino non interessa avere un
sindaco di destra o di sinistra ma che sia in grado di
migliorare la vita della sua città”. Intanto, Forza Italia
sembra pronta a sostenerla mentre il nuovo ostacolo potrebbe
essere rappresentato dalla Lega Campania… “Sono cose che
apprendo dalla stampa. Io non so quali sono i gradimenti dei
partiti, rispetto i partiti perché hanno esigenze ed equilibri
interni e non accettare questo significherebbe cadere nella
retorica della polemica gratuita. Ognuno di noi mette in campo
la propria proposta, l’ultima parola spetta ai partiti, anche
se non dovessero condividere la mia candidatura. Metto in
campo la mia credibilità, il mio modo di essere e di fare, la
mia storia personale e vorrei ricordare che io ho salvato la
Corte d’Appello di Salerno: mentre qualcuno aveva incarichi
importanti, dal governo alla regione passando per i Comuni, e
io da presidente della Camera penale mi espressi anche
sull’accorpamento del porto di Salerno con Napoli, con un no
decisivo perché oggi come autorità portuale Salerno è quasi
scomparsa”. In questi giorni è stato spesso accusato di essere
un candidato che rappresenta il centrodestra e non un civico…
“Io non entro nel merito se non dicendo che ho fatto politica,
la mia storia è sotto gli occhi di tutti e non c’è da
nascondere nulla; ho una sensibilità di centrodestra ma resto
un moderato. Sono un candidato e sono la stessa persona che,
per rispetto alla sua professione allorquando divenni
presidenti della Camera Penale non mi sembrò corretto scendere
in campo in qualità di candidato sindaco perché avrei
caratterizzato la camera penale con una scelta politica. Per
10 anni non ho fatto politica e così ho fatto: quando ho
dismesso i panni di presidente della Camera Penale sono
tornato alla mia attività politica e non ho più avuto tessere
di partito. Io sono un candidato civico, rivendicando le mie
origini e la mia storia. Guarda caso, queste critiche escono
fuori nel momento in cui è chiaro che in città la mia è
diventata una candidatura forte, alternativa e credo che i
cittadini sappiano bene che tipo di candidatura è la mia e da
dove viene. Oggi molti accusano dicendo che la mia candidatura
è sostenuta da Fratelli d’Italia dimenticando che loro avevano
un candidato autorevole come Rino Esposito, candidato alle
ultime elezioni politiche con un risultato straordinario in
città tanto da superare anche il figlio del governatore,
eletto a Caserta. Ora, mi chiedo: nel momento in cui FdI
rispetta una candidatura autorevole e sul tavolo provinciale i
partiti decidono di guardare ai civici perché un partito
politico non può fare una scelta? Hanno deciso di convergere
su di me, chiarendo in maniera evidente che la scelta è
ricaduta su un civico e ora gli altri partiti hanno il diritto
di non fare lo stesso ma non si può parlare di fughe in
avanti. Ora, siamo quasi a luglio e il centrodestra non ha
ancora individuato il candidato sindaco”.
Puoi anche leggere