Cantieri Ragazzi per l'unità - Estate 2019
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Cantieri Ragazzi per l’unità – Estate 2019 In un’epoca in cui l’attenzione alla tutela dei minori ci mette più all’erta e chiede forze maggiori e più qualificate, l’offerta verso il benessere e la formazione integrale dell’adolescente non solo non retrocede, ma anzi si intensifica. Il Movimento dei Focolari in Italia continua ad offrire questi spazi, ricreativi, formativi e di impegno sociale nel territorio, caratterizzati da una crescente mobilità e scambi internazionali come quello in Terra Santa dei ragazzi dell’Emilia Romagna e l’esperienza con gli adolescenti della Grecia a Roma che hanno restituito la visita sulla scia di un’amicizia coltivata nel tempo con attività nella città e la partecipazione insieme al 1 maggio a Loppiano. Cantieri in Albania; Clusone (BG) (https://www.flest.it/2019/08/il-mondo-e-come-un-fiore-se-lo-t rascuri.html), Bardolino sul Garda (http://focolareliguria.altervista.org/asse-verona-genova-cant iere-ragazzi-per-lunita-la-zonetta-unita-diventa-realta/); Polonia (Cantiere in Polonia alla Mariapoli Fiore insieme ad un gruppo di ragazzi di un oratorio di Milano); Roma; Frosinone; Genzano; Cittadella Faro (cantiere tra ragazzi del Veneto e della Croazia con la partecipazione di qualche ragazzo della Sicilia, Piemonte e Trentino); Emilia Romagna (Cantiere in zona e gruppo di ragazzi in Terra Santa https://www.focolare.org/news/2019/08/19/cambiare- prospettiva/); Palermo (https://soundcloud.com/radiopace/persone-e-avvenimenti-guardo -la-mia-citta-campus-sociale-e-interculturale-a-palermo); Friuli Venezia Giulia (un cantiere all’insegna dell’ecologia e della sostenibilità ambientale); Veneto, Umbria (cantiere diurno ecologico); Carloforte, Sardegna (ragazzi e giovani insieme); Ancona (Gomiti Creativi); Mormanno in Calabria.
www.teens4unity.org Danza e arte per l’Armonia tra i Popoli Costumi, colori e passi preparati con cura, tutta l’emozione e la gioia dell’esibirsi su un palcoscenico, o a mezz’aria sulle funi, davanti a parenti e amici. Non serve saper dire molte parole in una lingua straniera per ballare, e ballare bene, insieme: ciò che spinge più in là gli insegnanti dell’associazione italiana Dance Lab Armonia e i bambini arabi che partecipano ai loro campi estivi in Palestina è la danza e l’arte. PRANVERA ZERELLARI Ballerina “Con loro abbiamo una grande difficoltà, la difficoltà linguistica: loro non parlano l’italiano e noi non parliamo l’arabo. Però grazie all’arte riusciamo a comunicare: è questo che ci portiamo dietro, i loro sorrisi e il capirsi con l’arte.” E’ ormai il quarto anno che i volontari di questa associazione italiana, di Montecatini Terme vicino a Firenze, raggiungono la Terra Santa. Lo fanno per “Armonia tra i popoli”, un campo estivo che organizzano per bambini e ragazzi tra i 3 e i 13 anni, al centro del quale c’è soprattutto la danza. ALESSANDRA SPINETTI Ballerina “Io per esempio sono stata con i bambini più piccolini, abbiamo fatto un po’ di propedeutica, di danza classica, poi c’era il corso di hip hop, di moderno. Poi facciamo arte, laboratorio coreografico e prepariamo lo spettacolo. Siamo giovani, comunque, ed è estate, quindi era normale magari andare al mare, e invece noi sentiamo proprio che dobbiamo venire qua.” In sole due settimane nonostante le
difficoltà di questa terra, 14 giovani ballerine sono state le insegnanti di oltre 200 bambini, tra Gerusalemme, Betlemme e Beit Hanina. Insieme, si sono preparati per il grande spettacolo finale. In cui si racconta dell’incontro tra San Francesco e il sultano Malik Al-Kamel…ma soprattutto si mette in scena la bellezza dello stare insieme e dell’amicizia. ANTONELLA LOMBARDO Direttrice Dance Lab Armonia “L’arte ha un linguaggio superiore, un linguaggio che va al di là di tutte le nostre divisioni, di tutti i nostri muri, che riesce a farci incontrare e a farci diventare una cosa sola, una sola famiglia.” Fonte: CHRISTIAN MEDIA CENTER https://www.cmc-terrasanta.com/it/media/terra-santa-news/17938 /danza-e-arte-per-l’armonia-tra-i-popoli Cantieri dei Ragazzi dei Focolari: Estate 2019, tutte le iniziative Pagina in continuo aggiornamento Anche questa estate i ragazzi e le ragazze del Movimento dei Focolari daranno vita a dei progetti, i “CANTIERI”, per contribuire a costruire un mondo unito, a realizzare la fraternità universale, dando vita ad azioni di pace iniziando dalla vita quotidiana e dalle città e coinvolgendo tanti altri ragazzi. Vi presentiamo le iniziative per quest’estate 2019:
Croazia, dal 7 al 13 luglio 2019, per i giovanissimi del Veneto: Un laboratorio di fraternitá dove svolgeremo azioni sociali, ecologiche, workshop, conoscenza e scambio di esperienze tra noi e con i ragazzi del posto. Insieme vorremmo scoprire e concretizzare il progetto #ZeroHunger Generation. Questo il Cantiere 2019 organizzato dai Ragazzi per l’unità del Veneto per i ragazzi. Se hai dai 14 ai 17 anni sei il benvenuto!!! Quando lo faremo? Dal 7 al 13 luglio. Dove? Nella Cittadella Faro (Krizevci) – Croazia . Ti aspettiamo!!!!!! Il team Rpu Veneto Per iscriverti clicca qui
Visita il sito Scarica il volantino 2. San Giovanni in Persiceto (Bologna) – 29 giugno-2 luglio 2019 3. Perugia, dal 27 al 30 giugno 2019
Arrivo previsto domenica 30 giugno alle 19:00 con cena a sacco • Partenza prevista sabato 6 luglio ATTIVITA’: Incontri interculturali al Centro Santa Chiara e alla missione Speranza e Carità di Biagio Conte; • Incontri con esperti • Volontariato a Ballarò, Casa di tutte le genti, quartiere Roccella • Attività ecologica
5. Clusone (BG), dal 29 luglio al 3 agosto 2019 Ideato dai Ragazzi per l’Unità della Lombardia Est – ECO_CANTIERE 2019 Iscrizioni su: https://forms.gle/dvbGR5kuSph6RUP59 Quota di partecipazione 140€ IL PIANETA ( a ) TERRA, #ZEROHUNGERGENERATION Un’esperienza di fraternità, per ragazzi dai 13 ai 17 anni,
che hanno a cuore il pianeta. Con laboratori, giochi, sport e camminate nel verde. Scarica il volantino 6. Camporosso (Tarvisio – UD) dal 3 al 7 luglio 2019 Un’esperienza di alcuni giorni durante la quale i ragazzi si metteranno all’opera nell’ottica della proposta internazionale “MENTE, MANI, CUORE IN AZIONE”. Si tratta di un soggiorno in cui i ragazzi potranno, innanzitutto, mettersi al servizio del territorio con azioni sociali e attività volte alla salvaguardia dell’ambiente, inoltre saranno protagonisti di momenti formativi su tematiche di loro interesse e non mancheranno momenti per giocare e fare sport, immergersi nella natura e coltivare l’amicizia e lo scambio di esperienze con coetanei e adulti. Scopo del CANTIERE MONDO UNITO è sensibilizzare i ragazzi e, in secondo luogo le famiglie e tutta l’opinione pubblica, riguardo la necessità di promuovere
una convivenza pacifica e solidale fra i popoli. Con ognuna delle loro iniziative i Ragazzi per l’Unità cercano di vivere e diffondere la cosiddetta “Regola d’oro” che, presente nelle principali religioni e culture, invita a “fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi e a non fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi”. Perché la regola d’oro diventi realtà tra tutti gli uomini della terra i ragazzi si impegnano a dare vita ad azioni di pace iniziando dalla vita quotidiana e dalle loro città. 7. Amatrice, dal 17-31 Agosto 2019
8. Genzano (Roma), dal 20 al 24 luglio 2019: “STOP N’ GO” 9. Roma, dal 13 al 17 luglio 2019,”STOP N’GO”presso la
Comunità di Nomadelfia
10. Terra Santa, 23-30 luglio 2019, Ragazzi per l’unità dell’Emilia Romagna 11. Carloforte (CI),Sardegna, dal 27 luglio al 1 agosto 2019
A Manfredonia, un Natale per… “Sono passati quasi 30 anni e a Manfredonia, ad ogni Natale, si ripete una serata speciale, con l’obiettivo di sostenere tante situazioni di povertà, in Africa, Terra Santa, Egitto, ma anche sostegno a distanza, aiuto a persone che vivono in povertà proprio a due passi da noi. Negli ultimi anni soprattutto migranti in difficoltà. Caratteristica dell’appuntamento è il coinvolgimento intergenerazionale, attraverso uno spettacolo, di bambini, giovani, adulti e oltre. Lo spettacolo 2018, la sera del 28 dicembre, ha raccontato la vita di Chiara Luce Badano, e ha visto alternarsi sul palco una decina di bambini e una decina di giovani, presenti circa duecento persone. La cosa che ci ha sorpreso è stata la serietà con cui le bambine hanno realizzato alcuni flash della vita di Chiara Luce. Sembrava che venissero attratte da questa figura. Oltre allo spettacolo, una lotteria e una tombolata aiutano a far cassa, per sostenere l’impegno con le situazioni di povertà. “E se ogni tanto qualcuno di noi, un po’ stanco, dice di saltare almeno per un anno tale impegno c’è sempre un coro di sì, perché è uno dei momenti più importanti della comunità”. E intanto, la comunità della cittadina pugliese si prepara a un altro evento: il 23 marzo si svolgerà la 10° edizione del Premio Chiara Lubich: Manfredonia città per la fratellanza universale”. La comunità dei Focolari di Manfredonia
La lacrima e il raggio di sole. Natale in hospice Qualche anno fa, una donna geniale lanciò una sfida ai bambini del mondo. “Vi siete accorti-diceva- che a Natale hanno sloggiato Gesù? Sarete voi a riportare al centro del Natale il vero festeggiato!”. Pensava, questa donna di nome Chiara, che l’anima non ha età. E per questo affidava ai bambini, ai ragazzi e ai giovani le sue idee più folli. Perché allora non costruire tante statuine di Gesù Bambino e offrirle in dono a coloro che passano indifferenti e frettolosi nelle strade delle nostre città? E chi meglio dei bambini poteva farlo? Anche quella volta i bambini – che volevano molto bene a Chiara- non si tirarono indietro. E si misero al lavoro, con stampini di gomma e colate di gesso, costruendo statuine da confezionare in bellissime piccole culle di paglia. Non fu sempre facile: “non compro niente” rispondeva qualcuno che non aveva capito; “spostatevi!” dicevano i più frenetici. Ma in un angolo poco conosciuto della città c’erano persone che avevano un grande desiderio di ricevere quell’amore generoso e gratuito dei bimbi.
E così, in un Natale speciale di tre anni fa avvenne il “miracolo”, che si è ripetuto ogni anno. Ormai è un appuntamento attesissimo: anche quest’anno i Gen4 –bambini del Movimento dei Focolari- sono arrivati nell’hospice. Una volontaria della struttura ci confidava che ormai per lei è questo il vero Natale. A un’impresa del genere naturalmente ci si prepara: prima di salire, radunati nella piccola Chiesa, il patto di essere “come un raggio di sole che brilla da una lacrima”: la frase della Parola di Vita di dicembre è davvero bella e piace a tutti: ora possiamo partire! Con un po’ di timore, ma accolti subito dal grande cuore dei volontari, dai colori luminosi della struttura, dalle stanzette piene di calore umano. Una stanza alla volta, prima timidamente, poi con la limpidezza di chi ha imparato che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. La presenza dei loro assistenti-animatori e di qualche genitore li rassicura, ma sono loro i veri protagonisti.
Momenti luminosi, semplici… “Ma sono dei bambini ?!?” esclama una donna cieca, commuovendosi e ringraziandoli uno ad uno con una carezza. Anche i malati più gravi riescono a donare un sorriso. Quella statuina tenuta fra le mani come dono prezioso ricorda certamente la dolcezza di Natali lontani, di affetti mai dimenticati… C’è anche una giovane mamma, fra i ricoverati. Viene da lontano, quasi sicuramente non è cristiana: ma il suo augurio di Buon Natale è vero e profondo. È un momento particolarmente toccante, per tutti. Gli occhi della donna brillano di una dolcezza speciale mentre i suoi piccoli di 2 e 3 anni sono circondati da quei bambini poco più grandi di loro… Brillano gli occhi di tutti, in quel tempo indefinito che parla di eternità… Alla fine, merenda insieme, i canti di Natale e un bellissimo cartellone per ringraziare uno a uno quelle persone speciali che resteranno per sempre nei loro cuori. E che saranno accompagnate nelle loro giornate da quella statuina e da quei sorrisi gioiosi. “Missione compiuta, Gen4!”, chissà con che gioia Chiara li avrà guardati dal Cielo. Veri “raggi di sole”, capaci anche di asciugare una lacrima e persino di farla brillare. Ferdinando Garetto – Torino
Città Nuova Fest a Teramo Aria di festa e di grande attesa fra i numerosi partecipanti al Città Nuova Fest, dai neonati di quattro mesi agli ultra settantenni, che sabato 10 novembre hanno invaso l’aula magna del Convitto di Teramo e le aule limitrofe. Lo spirito forte che ispira il lavoro costante e al passo coi tempi di Città Nuova ha preso forma puntando l’attenzione verso le emozioni da cui oggi il vivere dell’uomo e delle relazioni è mosso più che mai. Pur facendo un’analisi della situazione di crisi in cui viviamo, lo psicologo Ezio Aceti, con la sua caratteristica veemenza e passione, ha indicato nella stessa crisi la possibilità di crescita e nelle emozioni energie da sfruttare per alimentare solide relazioni. Tanti gli spunti per approfondire la conoscenza dei nostri bambini e poterli così amare veramente. Uno sguardo ampio sulla società civile e religiosa, non sono mancate riflessioni sulle relazioni interpersonali della coppia e tra genitori e figli. Una per tutte: “l’amore è sempre possibile”. Questa affermazione ha sicuramente infuso in ciascuno una sensazione positiva di benessere ed una spinta ad approfondire il cammino intrapreso o comunque a ricominciare con fiducia. Una persona che ha collaborato per la realizzazione dei due laboratori dedicati ai bambini con Sara Fornaro, caporedattrice del giornalino BIG, e ai ragazzi con Mauro Di Girolamo, attore di Spazio 3, così ci scrive:
“È stata un’occasione per entrare con i ragazzi (circa 60) dentro le emozioni. Con i più piccoli abbiamo “avvicinato ” la paura accartocciandola nel vero senso della parola e gettandola nell’omino mangiapaura; poi abbiamo guardato in faccia la rabbia chiamandola per nome e maltrattandola con una delle nostre scarpe gettate nella scatola delle cose che ci fanno arrabbiare… I più grandi hanno lavorato sulla gelosia proponendo una drammatizzazione con la quale si è cercato di imparare ad andare oltre. Un’occasione per comprendere insieme come siamo persone che vivono delle emozioni e occorre conoscerle per gestirle.” La serata si è conclusa con la rappresentazione dei ragazzi offerta a tutti i presenti. Notevole l’interesse verso l’approfondimento di Città Nuova e riviste ad essa collegate come Big (Bambini in Gamba), Teens (la rivista fatta dai ragazzi e per i ragazzi), nell’ottica di continuare a dialogare. All’uscita, diverse persone hanno voluto prendere una copia della rivista CN, di BIG ,Teens, lasciare un contatto per continuare il dialogo intrapreso.. Una serata diversa e molto positiva! Gabriella Ceritano LoppianoLab 2018: ecco il programma per i più piccoli e
giovanissimi Questa edizione di LoppianoLab è ricca di novità. Tra queste, la proposta di un programma specifico per bambini e ragazzi. Mentre gli adulti avranno i loro laboratori, secondo lo stile caratteristico di LoppianoLab, quest’anno un’attenzione particolare sarà rivolta alle nuove generazioni con un programma distinto per fasce di età, grazie al contributo delle riviste del Gruppo editoriale rivolte a giovani lettori. LoppianoLab junior, per i più piccoli (4 – 10 anni), e LoppianoLab teens, per i ragazzi (11 – 17 anni, in gruppi distinti tra ragazzi che frequentano le scuole medie e le superiori). LoppianoLab 2018 per bambini 4_10 anni aggiornato al 26.09.2018 LoppianoLab 2018 per ragazzi 11_17 anni aggiornato al 26.09.2018 Cantiere internazionale dei Ragazzi per l’Unità alla cittadella Faro: un’esperienza che forma “Grazie per questa meravigliosa esperienza che ci consente di rompere le barriere linguistiche e culturali”, dice uno dei partecipanti al cantiere dei ragazzi per l’unità a Faro in
Croazia. Una settimana di luglio nella cittadella del Movimento dei Focolari ha visto insieme un gruppo di circa 80 ragazzi di Milano e della Croazia. Il cantiere ha dato l‘occasione unica di provare cosa vuol dire concretamente costruire un pezzetto di mondo unito. Il programma era ricco e variegato, diviso tra momenti spirituali, workshops e momenti di lavoro, il tutto inserito nel progetto “GenerazioneFameZero” che si prefigge di debellare la fame nel mondo entro il 2030 coinvolgendo i ragazzi, usando testa (informarsi), cuore (impegnarsi) e mani (agire concretamente). Il cantiere in una delle Cittadelle del Movimento è sempre una grande ricchezza per tutti: per quelli che accolgono, un respiro più universale; per quelli che arrivano, un impatto con una forte esperienza di vita in atto e la possibilità di immergersi nella realtà sociale nella quale è inserita la cittadella. Un’accoglienza fatta a corpo dalle più varie persone ha fatto sperimentare a tutti una “logistica dell’amore”. Ogni giorno cominciava con un input e continuava con alcune ore di lavoro. E proprio questa possibilità di contribuire in modo concreto a rendere la vita più bella a persone povere o a portare gioia a quelle emarginate, come lo sono i disabili, che ha riempito di senso i cuori dei partecipanti. “Quando aiuto una persona bisognosa lavorando, mi si riempie il cuore di gioia, amore, gratitudine e serenità” dice una di loro.
La gioia è una risposta inaspettata alla generosità dei giovani, che si sono buttati a servire con lavori semplici nelle case di famiglie veramente disagiate: sistemare la legna, imbiancare la casa, rifare pavimenti, ripulire gli ambienti… E poi conoscere e passare del tempo giocando e lavorando con ragazzi con vari handicap o ancora ascoltare le testimonianze di giovani della comunità Cenacolo, che sono usciti da dipendenze varie. “Bisogna operare in questi contesti di povertà e continuare a farlo” ci incoraggiava don Luigi, che ha partecipato insieme ad un animatore e una decina di ragazzi dell’oratorio estivo della sua parrocchia di Milano, dando con la loro presenza, un tocco tutto particolare al cantiere. I quattro workshops svoltisi nel pomeriggio hanno toccato i temi del credere-non credere, dell’affettività, della disabilità nello sport e dello stile di vita da tenere per contrastare il consumismo. Giochi d’acqua e di colori, tuffi in piscina, visite a Zagabria e nel bellissimo parco nazionale di Plitvice, patrimonio UNESCO, hanno offerto la possibilità di entrare più in profondità nella cultura del posto e
tessere nuovi rapporti. E’ stata una vera ed importante scuola di vita: “In questi giorni non ho dato sempre il massimo per stare vicino alle persone che hanno bisogno, perché mi sono accorto che penso ancora troppo a me stesso”. Qualcuno dice che dopo questa esperienza si sente più forte e più umile, un altro testimonia che questo cantiere lo ha reso capace di andare oltre certi limiti che riteneva insuperabili. In tutti, l’esperienza del rapporto vero, dell’accoglienza senza riserve, come in una famiglia, dove si arriva un’amicizia e un’unità profonda che riesce a superare tutte le diversità che pur rimangono e diventano una ricchezza aggiunta. Anche le sfide non sono mancate: il cibo diverso, con l’ulteriore sfida a non fare sprechi, l’incontro fra lingue sconosciute, con tanti nuovi amici da conquistare… Anche le fragilità dei giovani d’oggi sono state presenti, con momenti delicati da superare insieme. Quale medicina migliore se non il desiderio di mettercela tutta per andare oltre le difficolta con un coraggio e un amore più grandi. Perché lo scopo è altrettanto affascinante: “Sono venuto qua per mettere le mie mani al servizio di un un mondo che voglio diventi più unito, come lo siamo noi”.
LoppianoLab 2018 è young! La nona edizione di LoppianoLab è ricca di novità. Tra queste, un programma pensato ad hoc per bambini e ragazzi. Mentre gli adulti avranno i loro laboratori, secondo lo stile caratteristico di LoppianoLab, il laboratorio nazionale di economia, cultura, comunicazione e formazione promosso dal Polo Lionello Bonfanti, dal Gruppo Editoriale Città Nuova, dall’Istituto Universitario Sophia, dal Movimento dei Focolari in Italia e dal Centro internazionale di Loppiano (FI), quest’anno un’attenzione particolare sarà rivolta alle nuove generazioni con un programma distinto per fasce di età, grazie al contributo delle riviste del Gruppo editoriale rivolte a giovani lettori: LoppianoLab junior, per i più piccoli (4 – 10 anni), e LoppianoLab teens, per i ragazzi (11 – 17 anni, in gruppi distinti tra ragazzi che frequentano le scuole medie e le superiori). Per i più piccoli, in collaborazione con il giornalino Big, Bambini in gamba, di Città Nuova, sono previsti dei laboratori sulle emozioni, anche con la psicopedagogista Stefania Cagliani, percorsi formativi alle abilità pro-sociali tra natura, arte e divertimento, con Ciro Cipollone e la sua arte povera e con Mirco Castello e le sue danze, e un laboratori presso la Fattoria didattica Loppiano Prima di Pietro Isolan. Per i ragazzi dagli 11 ai 17 anni, in collaborazione con la redazione del bimestrale Teens, il giornale rivolto ai ragazzi e scritto dai ragazzi, sono previsti: Un laboratorio giornalistico. Si tratta di un
laboratorio che mira a fornire le basi della scrittura giornalistica, dell’organizzazione del lavoro di una redazione, a fare esperienza pratica sul campo. L’intento è quello di offrire chiavi di lettura per la comprensione della società contemporanea affrontando in modo semplice e con il linguaggio dei ragazzi anche tematiche complesse. I migliori lavori saranno pubblicati su Teens bimestrale e altri avranno visibilità sul Blog di Teens. Un workshop sui social media. L’obiettivo è quello di fornire le basi per un lavoro giornalistico attraverso i Social Media, ad integrazione della redazione giornalistica classica e a offrire strumenti di storytelling. Dopo aver fornito le basi teoriche si darà spazio alla parte pratica attraverso dirette Facebook, live twitting, Instagram Stories. Due laboratori dedicati all’educazione ambientale e ad un’equa distribuzione delle ricchezze. Entrambi comprendono una visita presso la Bottega Ciro Cipollone e la sua arte povera e la Fattoria didattica Loppiano Prima di Pietro Isolan. 1. #ZeroHungerGeneration: educare i ragazzi ai temi della distribuzione delle ricchezze e delle risorse sul pianeta e alle azioni per uno stile di vita sostenibile. Durante il laboratorio ci si eserciterà a “non produrre rifiuti” e a “riciclare”. 2. Laboratorio ecologico in collaborazione con Eco One: seguendo anche il percorso dell’ecologia come via per arrivare all’obiettivo FameZero, si sensibilizzeranno i ragazzi ai temi della protezione dell’ambiente e degli stili di vita sostenibili. Un laboratorio di Educazione alla pace attraverso una nuova cultura sportiva con Sportmeet. “Cercando Te nel nostro io”: laboratorio di educazione al dialogo, ascolto, fraternità.
Per la scheda di prenotazione clicca qui. Info: 055 9051102 – www.loppianolab.it Ufficio Stampa LoppianoLab Elena Cardinali – mob: 347.4554043 – 339.7127072– ufficiostampa@cittanuova.it Tamara Pastorelli – mob: 338.5658244 – 335.6165404 – ufficio.comunicazione@loppiano.it ColoriAMO la Città: Cantiere 2018 dei Ragazzi per l’unità di Roma La fame nel mondo è stata la protagonista del cantiere che si è tenuto a Roma, quartiere Bravetta, dal 28 giugno al primo luglio 2018, organizzato dai “Ragazzi per l’Unità”.
Il “cantiere” è così chiamato proprio perché ha il compito di accompagnare i ragazzi verso la scoperta dei problemi della società odierna e verso una collaborazione concreta per contribuire alla loro risoluzione. Ma ha anche lo scopo di vivere rapporti di amicizia veri, profondi, di costruire “ponti” tra le culture e le diversità. Il tutto scandito quotidianamente in due momenti: il primo è quello della riflessione guidata da esperti nelle materie presentate: ci hanno accompagnato Vincenzo Buonomo, Rettore della pontificia università lateranense, Roberta Cafarotti, direttrice scientifica di Earth Day Italia e Raffaele Natalucci collaboratore della rivista “Città Nuova”. Questi esperti, hanno approfondito assieme ai ragazzi temi quali la crisi ambientale e la guerra ovvero le cause principali della fame nel mondo, problema che la FAO vuole risolvere entro il 2030 attraverso l’obiettivo “Fame Zero”. L’obiettivo Fame Zero, è il progetto al quale i Ragazzi per l’Unità di tutto il mondo hanno deciso di aderire, percorrendo vari “sentieri” e dove gli adolescenti sono i primi protagonisti nel cercare risposte concrete partendo da loro stessi e dal proprio stile di vita, ad un tema così impegnativo. Anche una riflessione sulla “cultura del dare”, argomento sul quale ci ha aiutato a riflettere Waris Umer, ha messo in risalto quanto una più profonda cultura della condivisione, sia alla base della risoluzione di tanti problemi con noi stessi e con gli altri. Il secondo momento che ha scandito le giornate del cantiere è stato più attivo: i ragazzi hanno avuto modo di impegnarsi nel sociale mediante attività presso vari istituti: Istituto Don Calabria, dove hanno servito alla mensa per i poveri; Casa di riposo Ancelle della SS. Trinità nel quale gli ospiti hanno giocato e cantato assieme ai ragazzi; Istituto Don Guanella, dove si sono svolti giochi a squadre con gli ospiti della
casa. L’integrazione è stata protagonista non solo negli istituti visitati, ma anche all’interno del gruppo stesso dei ragazzi dove erano presenti varie religioni e culture; alcuni di essi venivano infatti dalla “Città dei ragazzi” che ospita minorenni non accompagnati immigrati in Italia. Si sono creati dei rapporti nel rispetto delle diverse culture, delle abitudini alimentari, delle lingue differenti. Questo è stato reso possibile anche grazie ai momenti di gioco che hanno avuto luogo nella vicina parrocchia della Natività di Maria, messa a disposizione da p. Stefano. Sono stati organizzati tornei con regole particolari che miravano a favorire i giocatori meno esperti. Un ringraziamento speciale va alla comunità del Movimento dei Focolari del quartiere Bravetta che ha reso possibile la concreta realizzazione del cantiere attraverso l’organizzazione logistica ed i momenti di gioco quali i tornei sportivi e la caccia al tesoro del giorno 30 giugno. Grazie! Valeria De Carolis Concluso a Catania il cantiere “Kick Off 5” Un’esperienza di condivisione e di mondialità: concluso a Catania il cantiere estivo “Kick Off 5” con ottanta giovani di sei regioni italiane Un cantiere di solidarietà a Catania: quasi ottanta ragazzi,
dai 13 ai 17 anni, sono stati i protagonisti del “Kick Off 5” un’esperienza di solidarietà e di servizio concreto per gli ultimi nella città, che si è svolto dal 17 al 21 luglio. I ragazzi provenivano da sei regioni italiane: Sicilia, Veneto, Calabria, Puglia, Basilicata, Lazio. Sono i “Ragazzi per l’Unità” (diramazione giovanile del Movimento dei Focolari, presente in 182 nazioni, formato da ragazzi e ragazze, di diverse culture e religioni) che a Catania hanno sperimentato una delle iniziative del programma “Coloriamo la città” che, in varie nazioni del mondo, li vede impegnati a costruire piccole realtà di fraternità e segni tangibili del loro impegno concreto per gli ultimi. La loro azione porta a realizzare dei piccoli “punti colorati” nella città che vive i tanti problemi della marginalità sociale, della povertà, delle tante necessità della città. Il “Kick Off 5” ha offerto ai ragazzi dei momenti di riflessione, a partire dalla Regola d’Oro “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”, presente in tutte le religioni del mondo. Ma il clou del “cantiere estivo” è stato l’impegno concreto a favore degli ultimi. A gruppi, hanno operato delle esperienze concrete di servizio nella Locanda del Samaritano, realizzata dai Missionari Vincenziani, casa di accoglienza per i senza tetto a Catania. I ragazzi e le ragazze hanno cucinato, servito a tavola, hanno mangiato insieme agli ospiti della “locanda” e lavato i piatti insieme a loro. A turno, alternandosi nelle varie attività, si sono recati nelle case di riposo “Il Girasole” e “San Vincenzo”, realizzando momenti di animazione (musica, sketch, eccetera) per gli anziani ospiti. Altre attività li hanno visti protagonisti nell’Oratorio “San Filippo Neri”, gestito dai Salesiani, in via Teatro Greco. Lì hanno animato i giochi e creato un momento di riflessione per i bambini, per insegnare a conoscere e gestire le “emozioni”, realizzato da Paola Calì, neuropsichiatra infantile. Infine, si sono recati alla mensa
“Help center”, della Caritas diocesana ed hanno aiutato nella preparazione dei pasti. Altri momenti importanti sono stati gli incontri con la comunità dell’Oasi Don Bosco (Salesiani) – dove, con i “minori non accompagnati” che lì risiedono, hanno dato vita ad un torneo di calcetto ed uno di pallavolo – e con la comunità di Sant’Egidio. Al “Kick Off 5”, insieme ad uno dei responsabili di Sant’Egidio, Walter Cerreti, sono arrivati alcuni giovani “nuovi europei” (immigrati che vivono nella comunità). Altro momento forte è stata la visita ad una famiglia dell’associazione “Giovanni XXIII”, che ha adottato quattro bambini disabili. Con loro, i “Ragazzi per l’unità” hanno conosciuto l’esperienza concreta (e spesso poco nota) di chi si spende quotidianamente in favore degli ultimi e di chi più ha bisogno. Di particolare rilievo, la “Cena dei Popoli”, realizzata in collaborazione con il Sermig di Torino, impegnato, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, per il programma “FameZero” della FAO. La cena “simula” la distribuzione delle ricchezze globali del pianeta e, soprattutto, della diversa quantità di cibo a disposizione di ciascun uomo nelle varie parti del pianeta. I ragazzi hanno ricevuto ciascuno la bandiera di un paese diverso: nessuno sceglie la nazione e la città in cui viene al mondo e anche per i ragazzi del Kick Off è stato così. Nella sala era imbandita una tavola per otto persone: lì si sono seduti i ragazzi con la bandiera di Italia, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Giappone). In quella tavola è arrivata un grande tegame di riso: i ragazzi hanno mangiato a volontà. Il riso avanzato è stato gettato via nella pattumiera. In un’altra parte della sala, i ragazzi con le bandiere dei paesi del cosiddetto “Terzo Mondo” avevano nel piatto, ciascuno, un cucchiaio di riso ed hanno mangiato solo quello mentre i loro amici potevano sfamarsi a sazietà. I ragazzi dei paesi poveri avevano però dei grandi vassoi di banane che hanno dovuto cedere ai “paesi ricchi” in cambio
di armi. Alla loro tavola, dunque, non c’era cibo, ma possedevano le armi per uccidere. L’esperienza vissuta ha toccato profondamente i giovani ed ha lasciato il segno anche quando, a conclusione della serata, tutti hanno potuto sedere a tavola per la cena “vera”: una cena che però, stavolta, dopo l’esperienza vissuta, aveva un timbro ed un sapore diverso. Altri momenti salienti del cantiere estivo “Kick Off 5” sono stati i workshop pomeridiani sulla legalità, sul giornalismo (animato da Giancarlo Morello), di teatro (curato dall’attrice Grazia Maria Ambra) di scenografia (curato da Enza Lomonaco), di danza (coordinato da Letizia Verzì), di musica (curato da Davide Rapicavoli ed Enrico Rella). Le attività dei workshop hanno permesso di realizzare lo spettacolo finale messo in scena dagli stessi ragazzi per l’ultima sera del “Kick Off 5”. Un’esperienza che ha toccato profondamente gli ottanta ragazzi che hanno partecipato: “Ho capito quali sono i veri problemi del mondo” è il commento di uno di loro. Ecco altri commenti dei ragazzi, lasciati nei “bigliettini” nell’ultimo giorno del “Kick Off 5”: “Sono cambiate molte cose, specialmente è aumentata la mia amicizia con gli altri”, “Ho trovato la felicità”. “In questi giorni ho imparato a conoscere bene i ragazzi e mi sono divertito tanto facendo nuove conoscenze”, “Ho imparato a donare tutto me stesso per aiutare il prossimo”. “Ho imparato molte cose. Questi giorni mi hanno fatto diventare più disponibile con il prossimo”. La sintesi dell’esperienza vissuta nelle parole di Elisabetta Lussu ed Eliseo Perticarini, responsabili dei “Ragazzi per l’unità” della Sicilia orientale: «Insieme ai ragazzi – afferma Eliseo Perticarini – abbiamo cercato di vivere quanto Papa Francesaco ci ha insegnato quando parla di usare la testa, le mani ed il cuore: abbiamo usato la testa per studiare ed informarci, approfondendo tematiche come la fame nel mondo, l’educazione civica e
l’immigrazione. Abbiamo ascoltato con il cuore il grido di chi soffre: per questo abbiamo sensibilizzato e coinvolto gli adulti della comunità di Catania. Abbiamo infine aperto le mani al dono e all’accoglienza con azioni concrete: gli anziani delle case di riposo, i bambini delle periferie, gli uomini e le donne senza fissa dimora». «L’esperienza è stata molto significativa, – aggiunge Elisabetta Lussu – sia perché si sono visti i ragazzi in una veste diversa da quella presentata normalmente dai mass- media: superficiali, poco impegnati nel sociale, autoreferenziali. I giovani del Kick Off hanno invece mostrato una forte sensibilità ed espresso quanto di meglio ognuno poteva dare e il lavorare e vivere insieme ha avuto un effetto amplificatore dei talenti e delle doti di ciascuno. Ritorneranno nel proprio ambiente più forti e decisi nel promuovere i valori della solidarietà, dell’accoglienza e del dialogo ad ampio spettro. Anche gli adulti che li hanno affiancati si sono sentiti rafforzati nel loro impegno a lavorare con le giovani generazioni». Cantieri dei Ragazzi per l’Unità in Italia – Estate 2018 Testa, cuore e mani in azione: ci rimbocchiamo le maniche, usando il cervello e mettendo in moto il cuore per le più diverse attività. Sport, musica, volontariato, arte, tempo libero e tante nuove amicizie all’insegna della Regola d’Oro: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Sono i Cantieri dei Ragazzi per l’Unità che si moltiplicano ogni estate in tutta Italia. Partecipa anche tu!
CROAZIA
EMILIA ROMAGNA San Mauro Pascoli/Savignano sul Rubicone (FC) 4/8 LUGLIO www.focolaritalia.it/events/cantiere-dei-ragazzi-per-lu nita-dellemilia-romagna-one-stage-con-il-gen-rosso/ LOMBARDIA Cittadella Faro (Croazia) 16/22 LUGLIO LAZIO ROMA 28 GIUGNO/1° LUGLIO http://www.focolaritalia.it/events/cantiere-dei-ragazzi- per-lunita-di-roma/ BENEVENTO 5/8 LUGLIO http://www.focolaritalia.it/events/stop-n-go-al-centro-l a-pace-benevento/ GENZANO 25/29 LUGLIO
Volantino_stopngo_2018
SICILIA PALERMO 2-12 LUGLIO
CATANIA 17/21 LUGLIO TOSCANA Cantiere/Mariapoli NOCERA UMBRA 27/8-1/9 TRENTINO Merano (BZ) 31/7-5/8 UMBRIA GUALDO TADINO (PG) – 16/21 LUGLIO VENETO PADOVA 16/21 LUGLIO VERONA 16/21 LUGLIO Nove di Bassano (VICENZA) 23/28 LUGLIO http://www.focolariveneto.it/appuntamenti/vicenza-colori
amo-la-citta-cantiere-2018/ TREVISO 23/28 LUGLIO http://www.focolariveneto.it/appuntamenti/treviso-guarda -oltre/ CAMPANIA
21-24 giugno Nocera (SA) 7 luglio Centro La Pace – Benevento 13-15 luglio Casagiove (CE)
27-29 luglio S.Andrea del Pizzone (CE) 29-30 SETTEMBRE LOPPIANOLAB TEENS L’appuntamento di LoppianoLab veste Teens: tutti i lettori della rivista e del blog e tutti i ragazzi che vogliono partecipare sono attesi per vivere insieme due giorni di workshop su: giornalismo e comunicazione, ecologia, musica e altro ancora. A Loppiano, Incisa Valdarno (FI) Pagina in continuo aggiornamento Catania, dal 7 all’11 Maggio “Costruiamo la pace/Let’s Build Peace”: una cultura di pace tra le giovani generazioni La città di Catania ospita, dal 7 all’11 maggio, la manifestazione “Costruiamo la Pace/Let’s Build Peace”: cinque giorni di appuntamenti culturali, dedicati soprattutto al mondo della scuola, ma aperti a tutti, per lanciare un messaggio forte di una nuova cultura di pace, per le giovani generazioni, ma capace anche di lasciare un segno nella città. Vari gli appuntamenti che scandiranno la manifestazione, che coinvolgerà molte scuole cittadine. Gli eventi si svolgeranno dal 7 all’11 Maggio a Catania sono promossi da diverse scuole cittadine in collaborazione con associazioni internazionali quali “Living Peace” ed “Elephants for Peace” insieme ad associazioni locali, con il sostegno di AMU,
Umanità Nuova, Teens 4 Unity, Manitese, Polena, Cinestar, Coro Interscolastico “ Vincenzo Bellini”. «Il nostro obiettivo – afferma Salvatore Impellizzeri, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Italo Calvino” – è potenziare e sviluppare una buona pratica pedagogica esportabile in luoghi e contesti differenti». Il leit motiv della manifestazione, che si svilupperà, attraverso una serie di appuntamenti, si fonda sul “Dado della Pace”, percorso educativo didattico semplice, giocoso ed efficace, che stimola a cambiamenti personali e comunitari. Il dado ha, su ciascuna delle sei facce, delle frase come “AMO PER PRIMO”, “AMO TUTTI”». Ognuno, si impegna ad essere protagonista nel mettere in pratica una delle sei frasi riportate. L’adesione personale fa crescere l’impegno a vivere per la pace, rinnovando rapporti, rafforzando collaborazioni, cooperando nel mondo alla costruzione di una “rete” per creare relazioni di pace. Salvatore Impellizzeri, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Italo Calvino”, spiega che «l’iniziativa nasce dall’impegno di tanti docenti che ogni giorno curano l’educazione alla cittadinanza globale e alla fraternità universale». Il primo appuntamento della manifestazione, l’ideale “taglio del nastro” di “Costruiamo la Pace/Let’s Build Peace” avverrà al Parco Gioeni con l’installazione del “Dado della Pace”, il 7 maggio alle ore 9.30, alla presenza delle autorità cittadine. Rose Marie Gnausch, artista tedesca e fondatrice di “ Elephants for Peace”, curerà un’estemporanea di pittura; interverrà Carlos Palma Lema, fondatore di “Living Peace International” e si esibiranno: – gli studenti del “Fermi – Eredia”, del Kiwanis Catania Est, – gli studenti dell’Istituto superiore “ De Felice –
Giuffrida” con danze e coreografie multietniche, – il coro scolastico dell’ Istituto Comprensivo “ Leonardo Sciascia” di Misterbianco. Sempre il 7 maggio, alle 16.00, presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania, si svolgerà il convegno internazionale “Educare alla Pace in un mondo globalizzato” con interventi di docenti universitari, di esperti e di rappresentanti delle associazioni internazionali. Altri appuntamenti si svolgeranno con l’artista tedesca Rose Marie Gnausch, che curerà le estemporanee di pittura, l’8 maggio alle ore 9.30 presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania, il 9 maggio, sempre alla stessa ora, in Piazza Vicerè e l’11 maggio presso il parco cittadino “Villa Bellini”. L’8 maggio, alle ore 16.30, nel plesso di via Leucatia n. 141 dell’Istituto “Calvino”, sarà inaugurato un affresco dedicato al tema della pace realizzato dall’associazione “Polena”. Il 9 maggio, alle 18.00, presso il Cortile Platamone (Palazzo della Cultura di via Vittorio Emanuele) si esibirà il coro interscolastico “Vincenzo Bellini” diretto da Daniela Giambra e a seguire, il concerto tributo a Fabrizio De Andrè, poeta e cantante per la non violenza, a cura del Gruppo Musicale “Quelli che non”. Il 10 maggio alle ore 9.00 presso il Cinestar di San Giovanni La Punta (Centro Commerciale “I Portali”) si svolgerà la fase finale del Concorso “Piccoli Registi Cercasi”, durante la quale saranno premiati gli spot e i cortometraggi prodotti dalle scuole italiane sul tema della legalità. Alle 17.30 della stessa giornata presso il Liceo Musicale “ Giuseppina Turrisi Colonna” si potrà assistere al “Concerto per la Pace”. La manifestazione si concluderà giorno 11 maggio alle ore
11.00 con la “Run4Unity 2018” che si snoderà lungo via Etnea, dalla Villa Bellini a piazza Duomo. I partecipanti all’evento potranno associarsi ad una staffetta mondiale di pace, che unirà i punti più lontani del pianeta. Durante tutte le giornate della manifestazione sarà possibile visitare la Mostra Internazionale “Elephants for Peace” con manufatti realizzati da studenti provenienti da varie parti del mondo, presso il “Castello Leucatia”, da lunedì 7 a venerdì 11 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 12.30. Per info: Segreteria organizzativa I.C. “ I. Calvino” e-mail: ctoc89700g@istruzione.it Tel. 095330560 Salvatore Impellizzeri cell: 320 2320959 pagina facebook: costruiamo la pace – let’s build peace http://www.run4unity.net2018 Cantiere Uomo Mondo dei Ragazzi per l’Unità a Merano “Bellissimo… eccezionale … coinvolgente … da ripetere subito …” sono solo alcune delle espressioni con cui i partecipanti hanno definito il Cantiere Uomo Mondo dei Ragazzi per l’Unità che si è svolto a Merano dal 2 al 6 agosto, dove una quarantina di ragazzi hanno vissuto cinque intensi giorni di lavoro e formazione, entusiasti e scrupolosi nello svolgimento delle varie attività proposte, profondi e sinceri nei rapporti fra loro. Al di là degli aggettivi, si è trattato certamente della concretizzazione di un sogno: offrire anche nella nostra
regione l’esperienza di un cantiere estivo dei Ragazzi per l’Unità, particolarmente riuscito perché condiviso già nella fase ideativa con le realtà locali del gruppo parrocchiale Epifania di Postal e dell’associazione Jugenddienst di Lana/Postal. Il cantiere di Merano, come tutte le cose, non è sorto dal nulla, ma affonda le sue radici nell’intreccio di relazioni fra e con le persone del luogo, nei momenti di condivisione, nelle esperienze vissute dalla e con la famiglia Cavalluzzi e tutti gli amici di Postal e Merano, e anche nelle varie edizioni della Biciclettata per la Pace. Ciò ha generato un aprirsi di relazioni e contatti con persone enti e associazioni che hanno reso possibile offrire ai partecipanti al cantiere uno spettro di attività giornaliere e approfondimenti serali ampio e articolato. Di particolare coinvolgimento è stato il rapporto con gli animatori della Jugenddienst locale. Condivisione del pranzo all’aperto con un gruppo di anziani; pulizia locali e animazione alla casa di riposo; attività di collaborazione in una ‘giardineria’ ed in una lavanderia-negozio dell’usato con soggetti in riabilitazione psichica; pulizia ecologica di boschi, parchi e lungo i torrenti; ristrutturazione dei locali di un centro giovanile; animazione delle Messe all’ospedale; laboratori manuali creativi e lezioni di clown-terapia. Queste le attività proposte alle quali giornalmente ogni ragazzo si poteva iscrivere. Il pericolo delle varie “dipendenze”; il fascino del cielo stellato d’estate; esperienze e motivazioni di volontariato sono stati invece i temi degli approfondimenti serali. Coinvolgente, spontanea e aggregante la festa serale del sabato con il “dolce” rinfresco offerto dagli amici di Bolzano e Merano e i balli di gruppo ai quali tutti i ragazzi hanno partecipato. Punto focale di ogni giornata il momento della “pillola” mattutina, dove, introdotti direttamente dai
ragazzi, venivano meditati assieme aspetti e tematiche fondamentali per una crescita interiore singola e di gruppo. “I cantieri uomo-mondo”, “Ciò che ci accomuna”, “Il positivo in ciò che ci distingue”, “Accogliere l’altro” e “Il mondo unito” i titoli di queste pillole, brevi, ma incisive ed a misura di adolescente. Particolare l’attenzione e il profondo silenzio durante la visione del video in cui Chiara Lubich spiega chi sono e cosa fanno i Ragazzi per l’Unità e il successivo video della canzone United, in cui ciascuno ha avuto profonda consapevolezza dell’esperienza che stava vivendo. Oltre ai ragazzi di Trento e dintorni, Postal e Merano, ben nove erano i ragazzi venuti da Bergamo e Brescia, aspetto, questo, che ha ulteriormente arricchito il cantiere dando, in piccolo, il senso di un “mondo unito”. Cantieri Uomo mondo 2017 in Italia Hombre Mundo 2017 nel mondo Ad amare ci si educa Autori Ezio Aceti, Stefania Cagliani Un viaggio alla scoperta dell’affettività e della sessualità per le bambine e i bambini dai 4 ai 7 anni. Un itinerario pensato per raccontare come l’educazione sessuale non sia un fatto intimo, privato e nascosto, ma una possibilità di far esprimere la persona negli affetti, nei legami, nelle relazioni. Il libro per bambini, a colori e interamente
illustrato è completato da una guida per educatori e genitori, progettata per affrontare il tema dell’educazione affettivo- sessuale tenendo conto delle specifiche esigenze, educative e cognitive, dei bambini. https://www.cittanuova.it/libri/9788831125741/ad-amare-ci-si-e duca/ Un viaggio alla scoperta dell’affettività e della sessualità per le bambine e i bambini dagli 8 agli 11 anni. Un itinerario pensato per raccontare come l’educazione sessuale non sia un fatto intimo, privato e nascosto, ma una possibilità di far esprimere la persona negli affetti, nei legami, nelle relazioni. Il libro per bambini, a colori e interamente illustrato è completato da una guida per educatori e genitori, progettata per affrontare il tema dell’educazione affettivo- sessuale tenendo conto delle specifiche esigenze, educative e cognitive, dei bambini. https://www.cittanuova.it/libri/9788831125758/ad-amare-ci-si-e duca/ Cantiere Stop’n go a Formia: abbiamo imparato a vivere la Regola d’Oro Un contributo a cura dei nostri giovani corrispondenti da Formia Da mesi ormai, le ragazze del Gen Verde si sono preparate per questo grande evento: il concerto “On the Other Side” – dall’altra parte – nel quale sono stati protagonisti i ragazzi
del Cantiere Stop’n go di Formia, provenienti da Lazio e Sicilia, che nello stesso modo si sono impegnati molto nei mesi precedenti per assicurare la buona riuscita dell’evento. Con questo spettacolo il Gen Verde vuole diffondere attraverso la musica un ideale, lo stesso che ha ispirato la fondazione del Movimento dei Focolari, molti anni anni or sono; questo principio è racchiuso in una breve “regola d’oro” comune a tutte le culture, e che consiste nel fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te: tutto si basa quindi sull’amore reciproco. Nel campo Stop’n che abbiamo vissuto in questi giorni, è stata questa la novità: laboratori artistici, guidati dalle componenti del Gen Verde, nei quali siamo stati impegnati in attività musicali, di canto, ballo e percussioni. Oltre a queste, abbiamo fatto anche a giochi di gruppo, ed ascoltato esperienze, e ci siamo impegnati a vivere il tutto in funzione della regola d’oro. Insieme al Gen Verde sono stati ospiti del Stop’n go anche il regista Fernando Muraca, lo psicologo Ezio Aceti e i ragazzi del centro di accoglienza di Formia, che hanno condiviso le loro toccanti storie, dalla migrazione all’integrazione.
Il progetto portato avanti dal Gen Verde si è concluso con un concerto nel quale i ragazzi che hanno partecipato ai diversi laboratori si sono esibiti attraverso le coreografie, i canti e i ritmi imparati. Questo concerto si divide in diverse parti delle quali anche i ragazzi sono protagonisti, impegnandosi a divulgare un messaggio di pace attraverso la musica e l’arte. All’inizio del concerto è stato proiettato un video che raccoglie le esperienze e le impressioni dei ragazzi raccolte dopo i lavori fatti nei workshop. Anche sul palco, come abbiamo imparato durante il campo Stop’n go, abbiamo cercato di impegnarci a rispettare l’altro. Elisabetta Bagni Sofia Cascone Benedetta Ciriolo Trecastagni, asilo nido intitolato a Chiara Lubich Aria di festa all’asilo nido comunale di Trecastagni (CT) giovedì 15 giugno. Davanti all’ingresso principale un nastro è pronto per essere tagliato; vivaci festoni legano un albero all’altro nel giardino; in alto, sulla facciata illuminata dal sole, una foto di Chiara Lubich è inserita all’interno di un coloratissimo murale: bambini di diversi continenti giocano in grande armonia sotto una grande bandiera arcobaleno. Nel caldo pomeriggio arrivano alla spicciolata circa cento persone: genitori dei bambini che usufruiscono della struttura, educatori, insegnanti, rappresentanti del mondo politico ed ecclesiale, persone interessate provenienti anche da altre località.
Oltre al sindaco, Giovanni Barbagallo, sono presenti tre assessori e sette consiglieri, di maggioranza e opposizione. Arriva anche don Alfio Torrisi, parroco del Santuario dei SS Martiri Alfio Filadelfo e Cirino. “Questa sera – comunicherà ai presenti – si sta realizzando parte di un sogno condiviso con un gruppo di giovani nei primi anni ’70. Sognavamo che nascesse a Trecastagni ‘qualcosa’ per sviluppare l’ideale di unità proposto da Chiara Lubich. Qualche tempo dopo abbiamo visto nascere il Centro Mariapoli, che tante persone ha formato a questo stile di vita, l’anno scorso l’adesione di Trecastagni all’Associazione ‘Città per la Fraternità’, oggi l’intitolazione a Chiara dell’asilo nido… Continuiamo a sognare che Trecastagni diventi un unico focolare”. Presente anche don Antonello Russo, amministratore della Chiesa Madre. Sottolineerà quanto sia significativo intitolare un luogo che si prende cura dei più piccoli proprio a Chiara Lubich, che tanto si è spesa per la realizzazione della fraternità universale. La cerimonia inizia con il taglio del nastro da parte del sindaco e un giro per i locali, recentemente ristrutturati e arricchiti di nuovi arredi; poi tutti in giardino, dove è la coordinatrice Angela Grasso a fare gli onori di casa. Da quando si è aperto l’asilo – oltre 35 anni fa! – lavora qui: per questo lo sente suo in modo speciale e si spende quotidianamente, in sintonia con le maestre e con tutto il personale, perché i piccoli siano trattati con grandissimo amore. Ritornando indietro nel tempo ricorda che da ragazza ha frequentato anche lei il Movimento dei Focolari ed esprime piacere per l’intitolazione a Chiara.
Il sindaco nel suo intervento sottolinea, tra l’altro, che la scelta di intitolare l’asilo a Chiara Lubich non è occasionale, ma si aggancia ad un’idea di città e ad un percorso condiviso da tanti e continua e rafforza l’adesione di Trecastagni all’Associazione “Città per la Fraternità”. Viene poi presentata la figura di Chiara. In particolare, Adriana Monte mette in rilievo la sua esperienza di maestra e i cardini fondamentali della sua profetica visione educativa, condivisa nel tempo da migliaia di educatori in tutto il mondo. Nel momento finale, che tocca e coinvolge tutti i presenti calamitando in modo speciale l’attenzione dei più piccoli, alcuni gen 4 cantano e mimano “Il dado dell’amore” dopo che Chiara in un breve video ne ha spiegato il significato. Nella loro spontaneità e genuinità, i bambini appaiono testimoni limpidi e credibili dell’“arte di amare” proposta da Chiara: amare tutti, amare per primi, amare l’altro come sé, amare Gesù nell’altro, amare il nemico, amarsi a vicenda”. “Non mi sembra un caso” – commenta Susi Costanzo, del focolare di Trecastagni – che Chiara si faccia strada attraverso i piccoli; ci vedo dietro la Parola di Gesù ‘Lasciate che i piccoli vengano a me’. E’ come se Lui ci volesse proprio dire che sarà attraverso le nuove generazioni che si farà strada”. La festa continua con un rinfresco: a gruppetti in giardino e in vari angoli dell’asilo ci si ferma ancora a lungo a parlare, ad intrecciare rapporti, approfondendo la conoscenza reciproca in un clima semplice di famiglia.
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