Prof. Monia Renzi (BIO/07) - A.A. 2020-2021 - Moodle@Units
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Università degli Studi di Trieste Aula C1 – A.A. 2020-2021 Edificio CLA M-TEAMS Corso di Studio in SM57 - ECOLOGIA DEI CAMBIAMENTI GLOBALI A scelta dello studente – I Semestre ECOTOSSICOLOGIA (*) Il materiale didattico fornito dal Prof. Monia Renzi (BIO/07) docente può contenere parti o immagini soggette a copyright, la diffusione e/o mrenzi@units.it riproduzione non è autorizzata.
ESPOSIZIONE AI CONTAMINANTI E DESTINO AMBIENTALE v Contaminazione e Inquinamento v Origine e distribuzione v Sostanze di interesse ü Nutrienti ed eutrofizzazione ü Metalli e metalloidi ü Composti organici ü Xenobiotici ed interferenti endocrini ü Contaminanti emergenti ü Altri contaminanti v Fattori che determinano il destino v Coefficienti di ripartizione bifasici v Cicli biogeochimici v Vie di esposizione v Persistenza e degradabilità v Distribuzione globale v Contaminazione aree remote v Meccanismi di ripartizione v Coefficienti di ripartizione bifasici. v La legge di Henry ed effetto matrice. 2
Sostanze chimiche organiche naturali Gli idrocarburi sono composti organici con struttura C-H • Alcani C-C Saturi – Legami C-C – Poco reattivi • Alcheni C=C Insaturi – Contengono almeno un legame insaturo tra C • Alchini C≡C STATO FISICO Il più semplice idrocarburo è il metano (CH4) Solidi o semisolidi (es. cere paraffiniche, bitume, asfalto) PROPRIETA’ CHIMICHE Liquidi (es. petrolio, benzene, esano, ottano) Aromatici – Anello che conferisce aromaticità Gassosi (es. metano, propano) Alifatici – Non dotati di anello aromatico Attenzione alla determinazione degli idrocarburi totali alifatici e ramificati nei tessuti biologici! Benzene Cumene 3
l'affumicatura, per quanto risulti un processo rinomato ed addirittura più oneroso di molti altri, determina l'assorbimento superficiale degli idrocarburi aromatici policiclici negli alimenti. Ridurre al minimo la cottura alla brace Sostanze chimiche organiche naturali Idrocarburi policiclici aromatici - Anelli condensati Antracene IPA sono tossici sia per contatto diretto che per formazione di metaboliti epatici (epossidi). Vie di esposizione umana: -contatto cutaneo diretto -respirazione I principali IPA ad azione tossica sono: - dieta: cibi affumicati/grigliati (per formazione Naftalene, Benzo[a]antracene, Benzo[b]fluorantene, Benzo[j]flourantene, di IPA durante questi processi di cottura); Benzo[k]flourantene, Benzo[a]pirene, vegetali a foglia larga (lattuga/spinaci) e frutta, Dibenzo[a,h]antracene, Dibenzo[a,e]pirene, cereali allo stato grezzo (gli IPA atmosferici si Dibenzo[a,h]pirene, Dibenzo[a,i]pirene, depositano su questi cibi durante la crescita). Dibenzo[a,l]pirene, Indeno[1,2,3-cd]pirene e 5- Metilcrisene. In soggetti non fumatori, la dieta è la fonte più importante di IPA. - fumo di sigaretta. 4
Principali vie di inquinamento da petrolio in mare Incidenti a petroliere Dall’atmosfera 12% 9% Operazioni sulle navi Scarichi industriali e 33% run-off urbano 37% Produzione e ricerca Sorgenti naturali 2% 7%
Traffico navale in Italia Il traffico navale rappresenta una problematica notevole per la fascia marina costiera. Si osserva un progressivo aumento kg/m3 autorizzati del traffico marittimo nel Canale di Sicilia 3500000 3000000 Adriatico Settentrionale Adriatico centrale 2500000 Adriatico Meridionale 2000000 Ionio Canale di Sicilia 1500000 Tirreno meridionale Tirreno Centrale 1000000 Tirreno settentrionale 500000 Mar Ligure Mar di Sardegna 0 1988 1990 1992 ENEA-2000 – Stato di salute del mar Mediterraneo
Impatto dovuto al Traffico navale ed attività marittime Mentre i circuiti di raffreddamento delle grandi navi sono indiretti e possono difficilmente essere fonte di inquinamento (salvo disservizi), le piccole imbarcazioni presentano motori a raffreddamento diretto e pertanto versamenti di olio nelle acque di raffreddamento possono portare a contaminazione. I motori fuoribordo determinano la perdita di almeno l’1% della miscela combustibile (nel porto di Genova sono stimate 2000 imbarcazioni con motore fuoribordo).
Eventi accidentali marittimi Il numero degli incidenti marittimi avvenuti in acque europee nel solo 2007 appare in netto aumento rispetto all'anno 2006. Navi coinvolte Incidenti totali Si è osservato un aumento 900 percentuale del 42%. 800 762 unità In crescita (+1%) anche il tasso di incidenti per nave. 700 600 715 500 535 La percentuale di incedenti per area è 400 505 la seguente: 2005 2006 2007 2008 ➤ 68% Mar del Nord ed Oceano anno Atlantico; ➤ 15% Mar Baltico; Andamento degli incidenti marittimi nelle acque EU ➤ 17% Mar Mediterraneo e Mar Nero. Dati EMSA (Agenzia europea per la sicurezza marittima)
Incidenti marittimi – Prince William (Alaska) – il disastro ambientale della Exxon Valdez La petroliera Exxon Valdez (ExxonMobil) si incaglia il 24 marzo 1989 nello stretto di Prince William (insenatura del golfo di Alaska) e disperde in mare 40,9 milioni di litri di petrolio. L’incidente contaminò circa 1.900 km di coste dell’Alaska. Una stima dell’impatto ha indicato la morte di: ➤ 250.000 uccelli marini; ➤ 2.800 lontre; ➤ 300 foche; ➤ 250 aquile di mare Testa bianca; ➤ 22 orche; ➤ miliardi di uova di salmone e aringa. Nel 1991 la Exxon Mobil fu condannata in sede civile e penale per oltre un miliardo di dollari, il maggior risarcimento mai registrato per un disastro industriale. Le operazioni di pulizia delle coste costarono alla Exxon circa 2 miliardi di dollari, coperti in gran parte delle assicurazioni.
Incidenti marittimi – Costa Merlata (BR) – Hanife ana 2 ➤ Il 6 febbraio 2006 la nave Turca Hanife ana 2 proveniente da Ravenna e diretta al Porto di Brindisi si incaglia nei pressi di Costa Merlata (Ostuni). ➤ La nave lunga 150 m e della stazza di 3800 t è in rientro e sta viaggiando a stive scariche. Nonostante ciò riversa in mare 90 t di miscele oleose pesanti IFO 180 (come quelle riversate dalla motonave Prestige a Golizia nel 2002). Nella stiva si liberano 60 t di combustibile che saranno recuperate da mezzi di bonifica nell’aprile 2006, la nave sarà smantellata solo nel 2007. Dati MATTM 2007
Dimensioni del problema Quanto petrolio finisce in mare ogni anno? In tutto il pianeta: 4 milioni t/anno Nel Mediterraneo: 600.000 t/anno
DESTINO AMBIENTALE DEL PETROLIO evaporazione aerosol fotoossidazione film sottile strato di petrolio superficiale Azione microrganismi tarballs emulsione Plancton & benthos Azione organismi emulsione acqua/petrolio petrolio/acqua Particelle pesanti mescolamento e risalita sedimenti
DANNI ALL’ECOSISTEMA LA DISTRIBUZIONE DIPENDE SPESSO DA FATTORI INCONTROLLABILI COME I I danni causati agli VENTI O LE CORRENTI. ecosistemi dagli LE CARATTERISTICHE CHIMICO- sversamenti di petrolio FISICHE DETERMINANO LA TOSSICITÁ: dipendono da molti fattori. ➤ Idrocarburi saturi (alcani, paraffine); ➤ Idrocarburi insaturi (alcheni, Fra i principali vi sono: olefine); quantità, caratteristiche ➤ Idrocarburi aromatici (fra cui gli IPA, i più pericolosi); del petrolio e la sua ➤ Cicloparaffine. distribuzione. 15
COSA DETERMINA LA DIMENSIONE DEL DANNO ALTRI FATTORI MOLTO IMPORTANTI SONO LE CONDIZIONI DELL’AMBIENTE, COME LA SALINITÁ, LA TEMPERATURA DELL’ACQUA O IL TIPO DI COSTA. QUESTI FATTORI INFLUISCONO SUGLI EFFETTI SULL’HABITAT, MA ANCHE SULLE PROCEDURE DI CLEAN-UP. CARATTERISTICHE BIOLOGICHE DEGLI ORGANISMI COME LA SPECIE, LA FASE DEL CICLO VITALE, LA TAGLIA. LA CRITICITÁ DELLA SPECIE É LEGATA ALLE CARATTERISTICHE DELLA STESSA MA ANCHE ALLA SUA FUNZIONE E POSIZIONE NELLA CATENA ALIMENTARE 16
GLI UCCELLI MARINI SONO LE VITTIME PIÚ CONOSCIUTE E PIÚ STUDIATE NEGLI SVERSAMENTI DA PETROLIO
Popolazioni a rischio
Sversamenti di petrolio in Canada 1 Cap Tourmente Contaminated 140 ha – Fall 1963 of marsh, important habitat of Greater 5t Snow Geese at that time of year 2 Arrow – Offshore: more than February 1970 4 800, mostly murres and Dovekies; 9000 t Inshore: more that 2 400, including diving ducks, Grebes and murres 3 Irving Whale – About 5 000, mostly Nestucca – 30 000 – 40 000, March 1970 eiders 6 December mostly murres and 1988 auklets 30 t 800 t 4 Eastern Lake 2 800, mostly diving Erie – ducks Exxon Valdez – More than 30 000, December 7 1975 March 1989 mostly diving ducks and auks 40000 t Unknown t 5 Kurdistan – 4 000, mostly murres March 1979 and Dovekies 8 Placentia Bay – More than 17 500, Winter 1989-90 mostly murres 7900 t Unknown t
PERCHE' I DANNI AGLI UCCELLI? Un effetto macroscopico è la distruzione dell’effetto protettivo delle barbe e delle barbule delle penne, con conseguente passaggio dell’acqua e raffreddamento del corpo degli animali. Questo è particolarmente grave per i climi freddi.
ANIMALI RIPULITI Alcune specie si ripuliscono meglio di altre… … tuttavia la soluzione del problema non è solo la rimozione del petrolio …
AZIONE TOSSICA DEL PETROLIO Bioaccumulo 1) formazione di legami reversibili a siti lipofilici che possono impedire Induzione di enzimi i normali processi della cellula farmaco-metabolizanti (Cyt P-450s, GSTs, UDP-GTs) 2) formazione di metaboliti idrofilici, reattivi ed elettrofili, che possono legare covalentemente le strutture cellulari, Metabolismo e attivazione di provocando danni a lungo termine xenobiotici e di tossine endogene
CONSEGUENZE DELL’AZIONE TOSSICA Bioaccumulo Alterazioni della riproduzione Induzione di enzimi Immunotossicità farmaco-metabolizanti Teratogenesi (Cyt P-450s, GSTs, UDP-GTs) Carcinogenesi Alterazioni ormonali Metabolismo e attivazione di xenobiotici e di tossine endogene
LA TOSSICITA’ DEL PETROLIO E’ DOVUTA AGLI IPA Vasta classe di molecole chimicamente caratterizzate dalla presenza di due o più anelli aromatici uniti fra loro attraverso una coppia di atomi di carbonio condivisi fra anelli vicini condensati. Gli IPA sono i composti più tossici della classe degli idrocarburi. Oltre al petrolio, gli IPA originano dal traffico autoveicolare (scarichi degli autoveicoli a benzina e diesel), dal “catrame”, dal fumo delle sigarette, dall’affumicatura degli alimenti (carni in particolare) o dalla grigliatura, torrefazione e tostatura oppure dal fumo esalato dalla combustione del legno o del carbone e da altri processi di combustione in cui il carbonio del combustibile non è completamente convertito in CO e CO 2.
Il più noto e comune idrocarburo cancerogeno di questo tipo è il benzo(a)pirene (BaP), che contiene cinque anelli benzenici condensati. Un secondo esempio di IPA di cui si conosce il potere cancerogeno è un idrocarburo a quattro anelli, il benzo(a)antracene, un antracene in cui è presente un altro anello benzenico, fuso a livello del legame “a”.
I primi sospetti di cancerogenità del benzo(a)pirene e del dibenzo(a,h)antracene, risalgono agli inizi degli anni trenta. Oggi la United States Environment Protection Agency (EPA) e la World Health Organisation (WHO) hanno identificato 16 composti definiti “inquinanti prioritari”. naftalene benz(a)antracene Per permettere il confronto dei dati di acenaftene crisene esposizione, le concentrazioni misurate sono convertite ed espresse in tossici fluorene benzo(b)fluorantene equivalenti riferiti al più potente fenantrene benzo(k)fluorantene membro di questa famiglia: il antracene benzo(a)pirene benzo(a)pirene, B(a)P. fluorantene dibenz(a, h)antracene Moltiplicando la concentrazione dei pirene benzo(g, h, i)perilene singoli IPA per il relativo fattore equivalente (TEF), è possibile calcolare acenaftilene indeno(1, 2, 3, c, d)pirene i tossici equivalenti espressi come B(a)P equivalenti. benzo(a)pirene
RISCHIO IPA NON SOLO DAL PETROLIO… Nei paesi industrializzati l’esposizione umana agli IPA cancerogeni deriva dall’alimentazione. Vegetali a foglia larga sono particolarmente contaminanti da IPA Anche i processi di cottura contribuiscono alla presenza di IPA negli alimenti. In questo caso anche il contenuto in grasso dell’alimento di partenza è fondamentale. Lijinsky e Ross (1967) C C C osservarono la formazione C C C C di IPA cancerogeni in C C C alimenti cotti alla griglia sul C (I) (II) (III) (IV) C carbone di legna. Secondo gli autori, il grasso fuso che cola sul carbone Benzo a Pyrene caldo durante la grigliatura, subisce un processo di pirolisi ad alta temperatura con formazione di IPA che, trasportati dal fumo, si depositano sulla superficie (V) dell’alimento in cottura. (VII) (VI)
Direttiva 2005/10/CE della Commissione, del 4 febbraio 2005, recante definizione dei metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del tenore di benzo(a)pirene nelle derrate alimentari Limiti di Legge - Tenore massimo(μg/kg sul peso umido) • Oli e grassi per alimentazione umana destinati al consumo diretto o a essere usati come ingredienti di un prodotto alimentare 2,0 • Alimenti per lattanti e per la prima infanzia 1,0 • Carni affumicate e prodotti a base di carni affumicate 5,0 • Muscolo di pesce affumicato e prodotti della pesca affumicati, esclusi i molluschi bivalvi 5,0 • Muscolo di pesce, diverso dal pesce affumicato 2,0 • Crostacei e cefalopodi non affumicati 5,0 • Molluschi bivalvi 10,0
Come si determinano? 2-10 g di campione sono omogeneizzati e liofilizzati; i lipidi sono saponificati mediante idrolisi alcalina (5h) con soluzione 2N di idrossido di potassio (KOH) e metanolo in Soxhlet. Successivamente il campione è estratto in più passaggi di n-esano mediante imbuti separatori e l’estratto è ridotto di volume a 2 mL in rotavapor a 40 °C. Il campione estratto è purificato su colonna impaccata con gel di silice e solfato di sodio; l’eluizione avviene con una soluzione di n-esano/diclorometano (1:1, v/v) e concentrato nuovamente. Il campione concentrato è iniettato in HPLC. Estrazione in Clean up con Soxhlet gel di slilice HPLC sodio solfato gel di silice Modificato da: S. Focardi e C. Guerranti, presentazione personale.
Aula A – Edificio A M-TEAMS DOMANDE?? 30 34/34
Xenobiotici Dall’uso entusiasta della chimica … •Nel 1929 una miscela commerciale di PCBs detta Arochlor è immessa nel mercato •Nel 1933 l’HCB è commercializzato come fungicida e usato per altri scopi industriali •Nel 1943 il Lindano è commercializzato per la prima volta come pesticida … alla scoperta dei rischi per la vita • Nel 1962 Rachel Carson pubblicò “Silent Spring” i POPs vengono • Nel 1966 i PCBs sono conosciuti in tutto il mondo per i scoperti come contaminanti loro effetti sui rapaci… nei pesci del Mar Baltico31
Efficacia del DDT nel controllo della malaria 1,1-bis-(4-chlorophenyl)-2,2- dichloroethene p,p-DDE 1943 1935 1945 1969 1945 1958 1968 1969 32
Rappresentazione schematica del destino del DDT dopo l’applicazione alle colture (Perfect, 1980) ENVIRONMENTAL FATE OF HCH IN AN EXPERIMENTAL PADDY FIELD percentage distribution 100 80 60 Air Water Soil Rice plant 40 20 0 2 4 9 14 19 31 39 days 33
Il caso del DDT: la primavera silenziosa di Rachel Carson Declino del falco pellegrino Il falco pellegrino in America del Nord rappresenta una buona specie di studio perché: •è all’apice della rete trofica, utilizza gli stessi nidi ogni anno •Specie ampiamente 1950 diffusa •Popolazione stabile Dimensioni del guscio delle uova: (1900-1946) 3,8 g Prima dell’uso del DDT -18% (1950-1967) 3,1 g Dopo l’uso del DDT 34
Impatto della primavera silenziosa di Rachel Carson Il volume ha avuto impatti sociali importanti: ü Richiesta di metodi meno pericolosi per il pest control …Maybe ü Cambiamento di attitudine verso l’ambiente DDT is not ü Abbandono del concetto di “conquista” della natura e sviluppo dell’approccio di “relazione” so good for me… ü Attacco delle industrie produttrici di prodotti chimici al libro che presto diventa un best seller Emerge chiaramente che: ü Una tecnologia senza rischi apparenti può mostrare effetti sull’ambiente a lungo termine ü Le azioni umane possono avere grandi effetti sullo stato di salute del pianeta Si ha la necessità di comprendere: • I livelli ambientali di pesticidi • I livelli nei tessuti delle varie specie • Il loro meccanismo di azione… perché sono in grado di interferire con la riproduzione 35
Analisi retrospettiva sul caso del DDT … “col senno di poi”… Quali sono gli aspetti critici che hanno determinato il rischio associato all’uso della molecola: v Elevata persistenza ambientale (suolo/sedimento) v Bioaccumulo e biomagnificazione v L’assenza di tossicità per l’uomo non garantisce la sicurezza per altre specie (es. uccelli) v L’esposizione su lungo periodo determina lo sviluppo di resistenza negli insetti Bene ma … non benissimo L’uso del DDT è stato bandito in molti paesi a partire dal 1972. Ancora in uso nei paesi tropicali affetti da malaria. 36
SCHEMA DELLE PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DI ALCUNI POPs PCBs mono- di- tri- tetra- penta- esa- epta- octa- nona- deca-clorobifenili HCHs clordano DDTs LIPOFILIA bassa AFFINITA’ AL PARTICELLATO alta SOLUBILITA’ alta PRESSIONE DI VAPORE bassa BIODEGRADABILITA’
Destino ambientale dei POPs Concentrazione Diluizione Dispersione Degradazione Distanza “Hot spot”
Andamento della contaminazione da POP (USA) 1,000,000 210,675 62,000 100,000 1973 serum 26,370 2003 serum 10,000 3,980 pg/g or ppt lipid 450 807 700 1,000 122 58 100 34 10 1 D io x ins D ib e n zo fu ra ns C o -p la ne r Mo n o - o rth o P B DE s PCBs P CBs
Stima dell’uso globale di alcuni POP - 1 (in migliaia di ton; Macdonald et al., 2000) www.amap.no
Stima dell’uso globale di alcuni POP - 2 (in migliaia di ton; Macdonald et al., 2000)
La Convenzione di Stoccolma (www.pops.int) The Stockholm Convention is a global treaty to protect human health and the environment from persistent organic pollutants (POPs). POPs are chemicals that remain intact in the environment for long periods, become widely distributed geographically, accumulate in the fatty tissue of living organisms and are toxic to humans and wildlife. POPs circulate globally and can cause damage wherever they travel. In implementing the Convention, Governments will take measures to eliminate or reduce the release of POPs into the environment. La Convenzione di Stoccolma è un trattato globale con la finalità di proteggere la salute umana e l’ambiente dai composti organici persistenti (POP). I POP sono composti chimici che rimangono inalterati nell’ambiente per lungo tempo, si distribuiscono ubiquitariamente, si accumulano nei tessuti lipidici degli organismi e sono tossici per l’uomo e per l’ambiente. I POP circolano a livello globale e possono causare danni ovunque. Per attuare la convenzione i Governi dovranno intraprendere misure per eliminare o ridurre il rilascio di POP nell’ambiente.
Criteri per l’identificazione di “nuovi POP” Convenzione di Stoccolma (2001) www.amap.no
Composti organici persistenti composti organici “classici” Xenobiotici di nuova generazione Policlorobifenili (PCB) Polibromo-difenileteri (PBDE) Clx Cly O PCB Brx Bry PBDE Polibromobifenili (PBB) Composti perfluorurati (PFC) Brx Bry PFOA PBB Pesticidi clorurati (HCB, HCH e p,p ’ -DDT e isomeri e metaboliti) PFOS Cl Cl Cl Composti muschiati sintetici sintetici (SMC) Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl HCB HCH Cl DDT Cl Policlorodibenzo-diossine/furani (PCDD/F) O Ftalati O O Clx Cly Clx Cly PCDD PCDF
PCB (Bifenili policlorurati) ortho meta X X X X 2' 2 C12HaClb 3' 3 a=0÷9 X 4 1 1' 4' X X = Cl o H 5 6 6' 5' para X X X X Appartengono alla classe dei POPs. PROPRIETA’: • Ubiquitari • Biomagnificano nella rete trofica • Tossici per gli organismi
ortho meta X X X X C12HaClb 3 2 2' 3' a=0÷9 X 4 1 1' 4' X X = Cl o H 5 6 6' 5' para X X X X I policlorodifenili (PCB) sono idrocarburi aromatici clorurati sintetizzati mediante clorurazione diretta del bifenile. A seconda del numero di sostituenti di atomi di cloro (1-10) e della loro posizione sui due anelli, un totale di 209 congeneri teoricamente possibili. A causa delle loro proprietà fisiche e chimiche, come non infiammabilità, stabilità chimica, alto punto di ebollizione, bassa conduttività termica e costanti dielettriche elevate, le miscele PCB tecniche sono state ampiamente utilizzate in numerose applicazioni industriali e commerciali aperte e chiuse.
PROPRIETA’ E IMPIEGO DEI PCB ortho meta X X X X 2' 2 3' 3 4 1 X X 1' 4' 5 6 6' 5' para X X X X X = Cl oH Resistenza a processi di biodegradazione, ossidazione e Olio isolante in trasformatori e idrolisi condensatori Resistenza al calore, ad acidi e Conduttore di calore basi Olio lubrificante Bassa solubilità in acqua Elasticizzante in colle e vernici Bassa costante dielettrica Isolante Elevato punto di fusione Additivo per fertilizzanti Elevata lipoaffinità
Pesticidi DDT HCB 48
Pesticidi: conseguenze per l’ambiente Impatto sulla rete trofica Pesticidi (HCH) in fiume del Sud India. Immagine: fonte FB
DIOSSINE Con questo termine si indicano 75 congeneri Cl Cly delle policloro dibenzo-p-diossine (PCDD), x O alcuni dei quali dotati di elevata tossicità. Data la forte persistenza e la grande capacità di penetrare nelle catene alimentari, questi contaminanti hanno assunto negli ultimi anni un ruolo importante anche per l’uomo. O Non vengono sintetizzati, poiché non hanno Altri contaminanti presentano utilità pratiche, ma si formano come prodotti un’azione tossica simile a quella secondari di reazioni industriali o di delle diossine, e per questo sono combustioni. chiamati diossino-simili; fra questi vi sono i policlorodibenzofurani (PCDF), ed alcuni policlorobifenili (PCB). Clx Cly 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina: il composto più tossico del gruppo PCDF O
PCB sono divisi in tre gruppi di-ortho substituted in relazione alla loro tossicità e proprietà biochimiche: Cl ClCl • Non-ortho Cl Cl • mono-ortho • di-ortho sostituiti PCBs. Cl 22’344’5 33'44'5 (PCB126) non-ortho substituted mono-ortho substituted Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl Cl 344’5 Cl 2344’5 33'44'5 (PCB126) 33'44'5 (PCB126)
CONSEGUENZE DELL’AZIONE TOSSICA DEI COMPOSTI DIOSSINO-SIMILI Bioaccumulo Alterazioni della riproduzione Immunotossicità Induzione di enzimi Teratogenesi farmaco-metabolizanti Carcinogenesi Alterazioni ormonali Metabolismo e attivazione di xenobiotici e di tossine endogene
FATTORI DI EQUIVALENZA TOSSICA (TEF) E DETERMINAZIONE DEI 2,3,7,8- TCDD EQUIVALENTI Diossine, furani e PCB non sono rilevati come singoli composti, ma come miscele complesse e non tutti i congeneri che compongono la miscela sono ugualmente tossici. Pertanto per confrontare i dati di esposizione, i risultati analitici sono convertiti ed espressi come tossici equivalenti rapportando le concentrazioni di ogni congenere misurato al congenere più potente della famiglia, la 2,3,7,8-TCDD. Moltiplicando la concentrazione dei singoli congeneri di PCDD, PCDF e PCB per il relativo fattore equivalente (TEF), è possibile calcolare i 2,3,7,8-TCDD equivalenti (TEQ), applicando la seguente equazione: TEQ = S (PCDDi x TEFi) + S (PCDFi x TEFi) + S (PCBi x TEFi)
Valori dei TEF per il calcolo dei 2,3,7,8-TCDD equivalenti, secondo Van den Berg et al., 1998 PCDD e PCDF TEF 2,3,7,8-TCDD 1 1,2,3,7,8-PnCDD 1 1,2,3,4,7,8-HxCDD 0,1 1,2,3,6,7,8-Hx-CDD 0,1 1,2,3,7,8,9-Hx-CDD 0,1 1,2,3,4,6,7,8-HpCDD 0,01 OCDD 0,0001 2,3,7,8-TCDF 0,1 1,2,3,7,8-PnCDF 0,05 PCB TEF 2,3,4,7,8-PnCDF 0,5 3,3’,4,4’-TCB (77) 0,0001 1,2,3,4,7,8-HxCDF 0,1 3,4,4’,5-TCB (81) 0,0001 1,2,3,6,7,8-HxCDF 0,1 3,3’,4,4’,5-PnCB (126) 0,1 1,2,3,7,8,9-HxCDF 0,1 3,3’,4,4’,5,5’-HxCB (169) 0,01 2,3,4,6,7,8-HxCDF 0,1 2,3,3’,4,4’-PnCB (105) 0,0001 1,2,3,4,6,7,8-HpCDF 0,01 2,3,4,4’,5-PnCB (114) 0,0005 1,2,3,4,7,8,9-HpCDF 0,01 2,3’,4,4’,5-PnCB (118) 0,0001 OCDF 0,0001 2,3,4,4’5-PnCB (123) 0,0001 2,3,3’,4,4’,5-HxCB (156) 0,0005 2,3,3’,4,4’,5’-HxCB (157) 0,0005 2,3’,4,4’,5,5’-HxCB (167) 0,00001 2,3,3’,4,4’,5,5’-HpCB (189) 0,0001
Analisi delle miscele di congeneri Quando i livelli di PCB e PCDD/F sono “bassi” (ng/kg come equivalenti “Seveso”) in un suolo o un sedimento, è fondamentale l’esame della composizione della miscela per comprendere se è un evento di contaminazione locale, anche non recentissimo, ma prossimo nello spazio, oppure si tratta di una fluttuazione naturale di livelli di contaminazione globali (Calamari et al., 1991). I dodici PCB coplanari (non-orto e mono-orto) superano il 10% del totale dei PCB in prossimità di aree di impiego, anche se non recentissimo (Bacci e Caneschi, 2011), mentre non raggiungono il 5% se prodotti da trasferimenti a lunga distanza (Bacci; 2011). Nel suolo superficiale le “diossine” sono “vicine” quando la componente dei dibenzofurani, in genere più contenuta, supera la metà di quella delle diossine (Vives et al., 2008). Tratto da: Bacci E., 2011. Analisi di rischio ambientale, bonifica di siti contaminati ed ecotossicologia. Un viaggio tra scienza e normativa ISBN: 978-88-96693-056. © ARPAT 2010
PCB, diossine, PBDE ecc, come tutti i contaminanti lipofili passano nel latte materno. Tutti i mammiferi sono a rischio, soprattutto quelli con percentuale lipidica molto elevata nel latte materno. La principale modalità di esposizione ai composti organoclorurati è rappresentata dalla dieta, in particolare dagli alimenti di origine animale. Liem, 1999 Organoalogen compounds, 44: 1-4.
Assunzione contaminanti principalmente attraverso la dieta (Liem, 1999; De Vos et al., 1990) Cereali e derivati Alimenti ricchi di lipidi Prodotti ittici Liem, A. K. D. (1999). Dioxins and dioxin-like PCBs in foodstuffs. Levels and trends. Organoalogen compounds, 44: 1-4. De Vos, R.H., Van Dokkum, W., Schouten, A., De Jong-Berkhout, P., (1990). Polycyclic aromatic hydrocarbons in Dutch total diet samples (1984-1986). Food and Chemical Toxicology. 28: 263-268.
In alimenti di origine vegetale si ritrovano concentrazioni più basse di inquinanti e questi ultimi sono meno persistenti e più volatili. …non solo umana!
I difenil eteri polibromurati (PBDE)
Introduzione giornaliera di PBDE negli USA 20-39 year old Males 20-39 year old Females 1400 1,274 1200 PBDEs intake (pg/kg body wt.day) 1000 811 800 600 511 400 379 212 198 200 0 Meat Fish Dairy Products
PBDE negli organismi Dove è stato proibito l’uso dei PBDE, le concentrazioni nell’uomo sono diminuite Compagnie che hanno o hanno intenzione di eliminare l’uso dei DecaBDE: Apple, Intel, IBM, Brother, Daikin, Dell, Ericsson, Hewlett Packard, Panasonic/Matsushita, Mitsubishi, NEC, Samsung, Compaq, Sharp, Sony, Toshiba, Hitachi, Fujitsu Siemens, ViewSonic, Konica/Minolta, Schurter, Bivar (Irvine, CA), Motorola and Xerox. Flame Retardants in the Bodies of Pacific Northwest Residents: A Study on Toxic Body Burden, Northwest Environment Watch: September 29, 2004
Composti perfluorurati PFOS perfluorottansulfonato PFOA - acido perfluorooctanoico Usati in: •Teflon, •isolanti, •componenti impiantistiche, •presìdi odontotecnici, •tessuti tecnici come il Gore-Tex o il WindStopper
Teflon: stabile “solo” fino a 230°C. A 360°C si cominciano a sprigionare, per decomposizione, gas tossici, tra cui il PFOA. 25 gennaio 2006: EPA ha “richiamato” la DuPont e altre compagnie che producono fluoropolimeri o li impiegano su alcune evidenze relative alla tossicità dei gas che si sprigionano da questi materiali durante la loro combustione o il loro sovrariscaldamento, chiedendo che il loro impiego sia ridotto dell’85% in un primo tempo e abbandonato entro il 2015. Il sospetto è che la DuPont abbia “nascosto” o “manipolato” per anni le prove scientifiche relative alla tossicità dei gas che si sprigionano dal Teflon, impedendo di riconoscere e correlare al Teflon sovra-riscaldato effetti quali la cancerogenicità del PFOA, nonché una febbre da fumi di polimero e una grave forma di tossicosi aviaria.
Uso di PFOS nella EU nel 2003 (kg/anno) Ricerca Sicurezza nazionale Servizi Sistema bancario Tempo libero Informatica Comunicazione Dispositivi medici Educazione Microelettronica Elettronica Industria Trasporti Ambiente 2003 EU PFOS [kg/anno] 1000 470 730 Industria fotografia Fotolitografia e semiconduttori Fluidi idraulici 10000 Placcatura in metallo
Fragranze Muschi – contaminazione ambientale I muschi sono sostanze con odore penetrante ottenute dalla ghiandola del maschio di cervo muschiato collocata tra lo stomaco e i genitali. Naturali Sintetici
Per la conservazione della specie che deve essere sacrificata per l’estrazione dei muschi naturali, oggi i muschi usati in profumeria sono di origine sintetica. Sono suddivisi in tre categorie: •Muschi nitro-aromatici Ampi usi nell'industria che vanno dai cosmetici ai detergenti. •Muschi policiclici Rilevazione in campioni umani e ambientali; Proprietà cancerogene •Muschi macrociclici
Nitro-muschi Un muschio artificiale fu ottenuto da Baur nel 1888 condensando il toluene con bromuro di Isobutile in presenza di cloruro di alluminio e nitrando il prodotto. È stato scoperto accidentalmente a seguito dei tentativi di Baur di produrre una forma più efficace di trinitrotoluene. Sembra che l'odore dipenda dalla simmetria dei tre gruppi nitro. I nitro-muschi includono: • Musk Baur (Tonquinol) • Musk Ketone • Musk Xylene • Musk Ambrette • Moskene Musk Ambrette
Muschi policiclici Un muschio artificiale che contiene più di un anello nella sua struttura molecolare. È stato scoperto negli anni '90 che i muschi policiclici sono potenzialmente dannosi in quanto possono interrompere il metabolismo cellulare e possono essere potenzialmente mutageni. Molti di questi muschi venivano usati in grandi quantità per profumare i detersivi per bucato. I muschi policiclici comunemente usati includono: •Galaxolide (HHCB) •Tonalide (Musk Plus, AHTN) •Phantolide •Celestolide (Crysolide) •Traesolide AHTN HHCB
Muschi macrociclici I muschi macrociclici estratti dalle piante sono costituiti da grandi lattoni, tutti i muschi macrociclici di origine animale sono chetoni. I muschi chetonici macrociclici non sono stati prodotti fino alla fine degli anni '90 a causa delle difficoltà nella loro sintesi. Circa la metà della popolazione umana è anosmica per i muschi macrociclici, forse a causa del loro alto peso molecolare. I muschi macrociclici comuni includono: •Ethylene Brassilate •Globalide (Habanolide) •Ambrettolide •Muscone •Thibetolide (Exaltolide) •Velvione
Uso di muschi sintetici •Additivi di profumi •Detergenti e saponi •Lozioni per il corpo e creme per capelli •Esche per pesci e pesticidi Dove si ritrovano? •Effluenti MWWTP (Gatermann et al., 1998) •Fanghi MWWTP (Herren and Berset, 1999) •Sedimenti fluviali (Rimkus et al., 1999) •Sedimenti in genere (Fromme et al., 2001) •Tessuto adiposo dei pesci (Yamagishi et al., 1981) •Latte materno umano (Rimkus et al., 1994) •Tessuto adiposo umano (Muller et al., 1996) Rischi potenziali per l’ambiente •Bioconcentrazione nel tessuto adiposo di organismi acquatici (Rimkus et al., 1997) •Il Musk ambrette è neurotossico. Causa paralisi del sistema limbico nelle femmine di ratto e atrofia del testicolo nel ratto maschio (Davis, 1967).
Estrazione in Clean up con gel di Soxhlet con DCM IPA slilice ed esano 3:1. sodio solfato Pesticidi, PCB, PCDF, HPLC gel di silice PCDD, PBDE Clean up con carbone Clean up con gel di co-PCB, slilice sodio solfato PCDF, 1g di gel di silice sodio solfato PCDD impregato di 2g gel di silice carbone 2g gel di silice acidificato sodio solfato 2g gel di silice lana di vetro lana di vetro PBDE Pesticidi, PCB COME SI GC-MS DETERMINANO ANALITICAMENTE? 71 GC-ECD
PCB- frazione totale
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