Progetto Educativo Nido d'Infanzia Comunale Piccolo Blu - Anno Educativo 2018 2019 - Comune di Castenaso
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1 Nido d’Infanzia Comunale Piccolo Blu Progetto Educativo Anno Progetto Educativo Educativo 2018 – 2019 PREMESSA Finalità ed obiettivi del servizio 1
L’obiettivo primario del nido è garantire il benessere di ogni singolo bambino o bambina che lo frequenta. Il nido promuove il diritto all’uguaglianza delle opportunità educative rispettando altresì le diverse culture familiari, accogliendo ed integrando le differenze e le disabilità. Offre esperienze ricche ed equilibrate attraverso le quali il bambino esplora, imita, scopre, immagina, confronta, costruisce, usando la totalità del suo corpo. Il bambino è considerato un soggetto di diritti e il nido sostiene la sua evoluzione nel rispetto dei progressi che manifesta, poiché l’identità del bambino si costruisce nella relazione con l’altro da sé (famiglia, gruppo dei pari, adulti di riferimento, ambiente). L' ambientamento al nido è un momento molto delicato sia per il bambino che per la famiglia, esso viene quindi pensato in funzione di entrambi, nel rispetto dei tempi del bambino e del genitore che si preparano al distacco. A questo scopo il nostro lavoro si concentra inizialmente proprio nel consolidare l’ambientamento e in seguito nel potenziare le abilità, le conoscenze, le competenze affettive e relazionali dei bambini e delle bambine, utili per costruire un’esperienza di vita ricca, originale e armonica. Nello svolgere il nostro compito non seguiamo programmi rigidamente stabiliti, ma attraverso il GIOCO ( “il gioco è il motore che muove l'interesse del bambino” Stefan Von Prondzinsky) promuoviamo la crescita dei bambini, sviluppando: i sensi, la manualità, la coordinazione, la socializzazione, il linguaggio e l’autostima. Nel gioco, i bambini hanno bisogno di mettere alla prova le loro competenze e capacità. Per questo devono poter sperimentare oggetti e materiali che richiedano impegno, che stimolino la fantasia, che pongano delle difficoltà. Il bambino è portatore di competenze specifiche e di risorse peculiari, per affrontare il mondo e gestire le relazioni interpersonali; un bambino competente non è soltanto capace di ricevere stimoli, ma altresì di attivare e ampliare percorsi di conoscenza anche complessi. Il nostro ruolo è quello di osservare il gioco, sostenerlo e dare al bambino un rimando positivo della sua azione. Il nido inoltre accoglie le famiglie, sostenendo la genitorialità e cercando di creare con ogni famiglia un’alleanza educativa finalizzata al benessere del bambino e della bambina. A tal fine i genitori hanno la possibilità di incontrarsi, confrontarsi tra loro e con noi (educatrici, collaboratrici e pedagogista) partecipare alla vita del nido, con l’obiettivo di una collaborazione reale basata su un rapporto di fiducia reciproca. 2
Inoltre a supporto del Servizio al pomeriggio è presente un’ educatrice part-time: dalle 15.00 alle 17.30 (Alessia Quercioli). Nelle sezioni eterogenee è presente personale comunale, nelle sezioni omogenee personale della cooperativa Società Dolce, ma pur avendo una appartenenza diversa da un punto di vista contrattuale, l’impegno e la motivazione che stimola il team a lavorare con sinergia è un valore pedagogico fondamentale e irrinunciabile. 4
L’IMPORTANZA DEL CONTESTO EDUCATIVO I TEMPI :Il senso di appartenenza si costruisce per il bambino sui tempi di cura e il loro ripetersi, su tempi e spazi pensati. I momenti di cura danno al bambino la possibilità di fidarsi, gli permettono di superare il distacco, di riconoscere e riconoscersi nella situazione, sentendosi più sicuri e sereni. I tempi e i modi in cui vengono proposte le esperienze di gioco variano in base all’età e alle esigenze del gruppo, al periodo dell’anno e all’organizzazione degli spazi. GLI SPAZI: Lo spazio non è solamente il posto dove i bambini stanno durante la giornata , ma assume caratteristiche di sostegno che conduce il bambino all’attività, non è solamente il luogo di gioco ma anche di memoria perché in esso si conservano le esperienze. Uno spazio connotato, differenziato nelle sue funzioni, chiaro e leggibile, restituisce un senso di appartenenza e ne sostiene l’interazione a diversi livelli. Le scelte che sono state fatte in questi mesi e che hanno sostenuto l’allestimento degli spazi sia nelle sezioni, che in tutto il nido, sono state pensate per creare zone all’interno e all’esterno nelle quali i bambini possano fare ricerca e sperimentazione. La predisposizione degli spazi e la collocazione dei materiali avviene in contesti educativi aperti cioè che si modificano a seconda dell’interesse del bambino. LE SEZIONI: luogo di riferimento spaziale primario, dove avvengono le diverse esperienze di gioco libero e programmato, nelle quali si trovano arredi a misura di bambino. Ogni sezione è suddivisa in svariati angoli che favoriscono le diverse esperienze del bambino (angolo morbido, lettura, gioco simbolico…) IL SALONE: suddiviso in angoli pensati per il gioco a piccolo gruppo (gioco simbolico, di esplorazione…) IL CORRIDOIO DIDATTICO: in questo ambiente vengono svolte diverse attività ed esperienze, viene utilizzato a rotazione dalle sezioni . LA PALESTRINA: è un ambiente completamente arredato con materiale morbido, predisposto per il gioco senso-motorio. 5
IL GIARDINO Gli spazi esterni del nostro nido sono strutturati in modo che i bambini di questa età abbiano la possibilità di fare numerose esperienze e soddisfare bisogni che riguardano l’area motoria, sensoriale, sociale e di conoscenza dell’ambiente che li circonda. Lo spazio esterno è suddiviso in tre aree da staccionate: abbiamo allestito il giardino con materiale naturale: tronchi, sabbiera, canne di bambù di varie lunghezze. È presente uno spazio che viene utilizzato a rotazione , allestito con una casetta di legno che abbiamo caratterizzato con oggetti per il gioco simbolico: pentole, frullatore, microonde , ecc. 6
IL SENSO DEI MATERIALI:NATURALI E DI RICICLO “Ogni cosa che puoi immaginare la natura l’ha già creata” Albert Einstein A seguito di approfondimenti con i corsi di formazione e dopo diverse riflessioni all’interno del gruppo educativo, abbiamo avviato un percorso di ricerca-azione degli spazi interni ed esterni e dei materiali. La scelta è stata quella di modificare i contesti di gioco portando nelle sezioni materiali naturali del giardino e recuperando oggetti di uso domestico. Nella scelta abbiamo privilegiato il legno, il vimini, il cartone e contenitori trasparenti, mettendo da parte giocattoli di plastica. Alcuni degli elementi che verranno proposti circolarmente nelle sezioni sono: tappi di sughero, legnetti, rotoli di carta, cilindri di cartone, scatole di cartone, pigne, noci, ghiande, nocciole, gusci di mandorle, pasta, legumi, semi, sassi, conchiglie, mollette di legno, carte di diversi colori e svariati formati, pon pon, gomitoli di lana, stoffe di diversa consistenza e fattura, tappi di plastica, chiavi. La scelta è dettata dalle caratteristiche che offrono questi oggetti: non strutturati e trasformabili, consentono al bambino un’ampia sperimentazione sensoriale. Se da un lato questi materiali possono far pensare a cose povere e di scarto, dall’altro, questa prospettiva ecologica e di riciclo ha una forte valenza educativa e aiuta i piccoli ad allenare l’immaginazione, consentendo un gioco non rigido e destrutturato. Abbiamo notato maggiore impegno e concentrazione quando il setting di gioco consente ampia libertà d’azione; particolare attenzione viene posta nell’assecondare i gusti e le esigenze del gruppo. 7
Una scelta eco-sostenibile invita ad attribuire maggiore attenzione a ciò che ci circonda e apre a diversi canali sensoriali. Sempre più spesso siamo immersi e “sommersi” da stimoli visivi e uditivi, trascurando altri sensi quali il tatto, l’olfatto, il gusto, diventa quindi sempre più urgente recuperare una dimensione che accoglie la natura e la diversità degli oggetti. L’uso del materiale naturale è senza regole o indicazioni di azione, molto libero, in cui l’unica consegna data ai bambini è quella di cercare di non buttare il materiale per terra; per questo ciascun bambino utilizza il gioco secondo i propri bisogni e desideri. La cura verso l’estetica, intesa come attenzione alla sensorialità del bambino, è uno dei maggiori obiettivi che ci poniamo in questo anno educativo: lavoreremo predisponendo i materiali in modo ordinato, visibile e facilmente fruibile dai piccoli. Affinché il bambino diventi autonomo egli deve poter accedere liberamente ai giochi. Il pensiero che sempre ci accompagna si può riassumere nella celebre frase di Maria Montessori: , dove è racchiusa la premessa più importante per la crescita di ogni bambino, l’indirizzo verso prime forme di emancipazione dall’adulto, così che possa diventare competente e capace. I nostri obiettivi sono: favorire la manualità fine (afferro, lancio, infilo…); promuovere il rispetto del materiale stesso, inteso come risorsa, parte integrante del gioco; favorire l’immaginazione e la fantasia con la libertà che il materiale naturale porta con sé: permette la creazione di storie, paesaggi, piccole o grandi opere d’arte o ingegneristiche, creazioni spesso anche costruite in collaborazione con altri bambini; aiuta la concentrazione e l’attenzione in ciò che si fa, aumentando i tempi di motivazione del gioco. 8
PROPOSTE EDUCATIVE Le proposte educative di seguito descritte, sono proposte che accompagnano il bambino durante tutto l’anno. Riconoscendo ai bambini il ruolo di protagonisti attivi nel processo di crescita e conoscenza, ciò che andiamo a presentare non vuol essere un progetto stabilito a priori, ma la traccia di un percorso che tiene conto di importanti fattori: . l’importanza del gioco . la centralità della dimensione corporea e dell’utilizzo dei 5 sensi . l’importanza di sostenere l’autonomia dei bambini. Questo percorso potrà quindi evolversi e modificarsi grazie ai suggerimenti, alle idee dei bambini e delle bambine durante le varie fasi di gioco: l’OSSERVAZIONE è per noi educatrici una metodologia per entrare come una lente nel mondo dei bambini e scrutarlo, permettendoci di ripensare le nostre proposte seguendo ciò che i bambini ci rimandano. . EDUCAZIONE ATTIVA ALL’ARIA APERTA “Non esiste il bello o cattivo tempo, ma solo il vestito sbagliato” Robert Baden Powell “Gli uomini sono animali e come tutti gli animali anche noi quando ci spostiamo lasciamo impronte: segni di passaggio impressi nella neve, nella sabbia, nel fango, nell’erba, nella rugiada, a terra, nel muschio. E’ facile tuttavia dimenticare questa nostra predisposizione naturale, dal momento che oggi i nostri viaggi si svolgono per lo più sull’asfalto e sul cemento, sostanze su cui è difficile imprimere una traccia.” (Le antiche vie, Robert McFarlane) 9
Il giardino è vissuto come vero e proprio ambiente di apprendimento, capace di offrire infinite opportunità di interesse – perseveranza – comunicazione e responsabilità. Lo spazio naturale coinvolge il bambino nella sua totalità, offrendo al bambino l'occasione di scoprire e sperimentare la propria originalità e inclinazione. Tali qualità rendono il gioco all'aperto molto concreto, interattivo e dinamico. ESPERIENZE DI MANIPOLAZIONE, PEDIPOLAZIONE E TRAVASI Il tatto rappresenta il canale privilegiato con il quale i bambini imparano a conoscere il mondo: il nostro compito è quello di offrire loro la possibilità di sperimentare con le mani e con il corpo, dando spazio alla manipolazione e alla pedipolazione. Presentando materiali che possano essere manipolati, assaggiati, schiacciati, travasati, impastati…consentiamo ai bambini di sperimentarne diverse consistenze, temperature, percezioni cromatiche e sensoriali. 10
Proponiamo materiali primari come farina gialla, zucchero, sale grosso, cacao.. impasto bianco e colorato. Materiali naturali come sabbia, foglie, legnetti, terra; offrendo l’opportunità di essere in rapporto diretto con la natura e i suoi elementi anche nello spazio interno del nido. Ai bambini più piccoli l’esperienza viene proposta su teli con bacinelle e vasche. In questo modo potranno sperimentare ogni tipo di materiale, toccandolo con le mani fino ad arrivare al piacere di levare scarpe e calzini per sentirlo anche sui piedi; restando in body per sperimentare con tutto il corpo. Questo gioco accompagna gran parte dell’esperienza del nido: dal pavimento, i materiali vengono proposti anche sui tavoli per favorire l’interazione tra i bambini; e si arricchisce con strumenti vari come vasetti, cucchiai, contenitori di varie misure; l’impasto verrà accompagnato da mattarelli, stampini e altri attrezzi. Il bambino può esplorare i materiali liberamente e l’adulto ha il compito di proporre ogni volta attività stimolanti, predisporre spazi e materiali, accompagnare e sostenere i bambini. L'attività viene proposta durante tutto l'anno, a settimane alterne in piccolo gruppo; per il tempo relativo al loro interesse. 11
Queste esperienze forniscono al bambino l’opportunità di “pasticciare”, aiutandolo a provare piacere attraverso la sperimentazione di diverse sensazioni tattili; superando la resistenza al toccare e allo sporcarsi. In questo modo i bambini hanno la possibilità di: lasciare traccia di sé; coordinare la manualità grossa e fine; conoscere caratteristiche dei materiali; apprendere concetti logici (dentro/fuori, sopra/sotto, pieno/vuoto); cooperare con il gruppo dei pari. L'esperienza di manipolazione viene proposta anche nello spazio esterno del nido, in tutte le stagioni: sia in vasche grandi adibite; con palette e secchielli; sia su tavoli di legno con i vari contenitori e attrezzi per l'esterno. 12
IL CESTINO DEI TESORI E IL GIOCO DI SCOPERTA Il cestino dei tesori è un'esperienza indirizzata alla fascia d’età a partire dai 9 mesi., ideato da E. Goldschmied, che raccoglie e fornisce una ricca varietà di oggetti di uso comune, che si possono trovare nell'ambiente di casa dei bambini. Differenziati per forma, colore, materiale e dimensioni; sono scelti per stimolare tutti i sensi: materiali naturali e quotidiani come legno, stoffa, chiavi, spazzolini, cucchiai, pigne, campanelli, cilindri di carta….. Guardando, maneggiando, odorando, succhiando, rigirando in bocca e tra le mani, il bambino scopre forme, consistenze, pesi e soprattutto viene stimolato a chiedersi “che cos'è?”. I bambini sono liberi di esplorare gli oggetti come vogliono: noi abbiamo un ruolo osservativo, presenti ma senza suggerire nulla. Gli obiettivi sono: offrire una ricca esperienza sensoriale; stimolare la curiosità e la concentrazione; dare l'opportunità al bambino di scegliere cosa e come esplorare, senza la guida dell'adulto. Il cestino dei tesori viene lasciato a disposizione dei bambini, predisposto nel mobilie vicino l'angolo morbido. Per chi non si sposta in autonomia, lo proponiamo in piccolo gruppo sul tappeto. Oltre al “classico” Cestino dei Tesori, andremo ad arricchire l'esperienza proponendo cestini tematici: in questi cestini vengono raggruppati oggetti per categorie; esempio: un cestino riguardante l'autunno può contenere pigne, foglie, castagne..; un cestino dedicato ad un colore contiene oggetti esclusivamente di quel colore; in questo modo offriamo ai bambini un primo approccio alla classificazione. 13
Evoluzione naturale del cestino dei tesori è il Gioco di Scoperta. Tra i 12/14 e i 24 mesi il bambino ha bisogno soprattutto di esplorare l'ambiente che lo circonda e di scoprire combinazioni tra gli oggetti. Il Gioco di Scoperta risponde alla necessità del bambino di scoprire da solo il funzionamento degli oggetti e le relazioni tra di essi, senza trovare risposte prestabilite dall'adulto. I materiali previsti sono naturale e di riciclo, a cui si affiancano contenitori di varie misure, sacchetti, con i quali i bambini sperimentano diverse azioni( mettere dentro, tirare fuori, selezionare, classificare, ordinare). Non esiste un modo giusto o sbagliato di giocare, il materiale può essere utilizzato dal bambino come preferisce e qualsiasi risultato dell'attività risulta appagante. Il nostro ruolo, come per il Cestino dei Tesori, è quello di osservare e predisporre i materiali, mentre il ruolo attivo è svolto dal bambino. Il Gioco di Scoperta viene proposto per l'intera esperienza del nido, in sezione due volte a settimana. Ovviamente per la fascia 24-36 mesi vengono proposti materiali sempre più complessi e vari, sia per quantità, peso e consistenze. Il tipo di esperienze proposte sono innumerevoli, la scelta di materiali è accurata così come lo sono gli spazi e arredi in cui si svolge il percorso di gioco. Tutte queste esperienze stimolano il pensiero creativo (intelligenze multiple di Gardner). 14
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ESPERIENZE CON IL COLORE “Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco: vuol dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri”. Crepet P. La scoperta dei colori è una tappa significativa nello sviluppo del bambino. Il primo approccio del bambino con l’esperienza grafico-pittorica passa attraverso il tatto e la vista. Successivamente il bambino scopre che il colore lascia un segno sul foglio, che assumerà un significato simbolico rappresentativo. Questa esperienza coinvolgerà totalmente il bambino, che attraverso l’uso del colore darà libero sfogo alle proprie emozioni e sentimenti. È nostra intenzione offrire loro una gamma di esperienze grafico-pittoriche che prevedono l’utilizzo di pennelli, rulli, gessetti, pennarelli, materiale naturale. I nostri obiettivi proponendo questa attività sono: stimolare la manualità fine, la coordinazione oculo-manuale, stimolare la socializzazione e rafforzare la fiducia e la consapevolezza di sé. L’esperienza si svolgerà all’interno della sezione. IL GIOCO MOTORIO Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno, esprime i propri bisogni, emozioni, relazioni e sentimenti. Lo spazio previsto per questo tipo di attività è la palestra, attrezzata esclusivamente con tappeti, cuscini di varie dimensioni e consistenze, strutture in materiale morbido (parallelepipedi colorati di varie dimensioni, scalette e piattaforme). Proporremo tale attività una o due volte alla settimana , in sottogruppi di massimo sei bambini per un tempo di circa 30 minuti. Lo spazio del gioco motorio è il luogo del piacere, del movimento, dove i bambini possono saltare, rotolare, scivolare, strisciare, sperimentare situazioni di equilibrio/disequilibrio in condizioni di sicurezza fisica e psicologica. Le prime volte i bambini fruiscono liberamente dei materiali; in un secondo momento, in base all'evoluzione del loro gioco, il materiale strutturato della palestra verrà arricchito con piccoli pupazzi e palle morbide, teli di stoffa per potersi nascondere, palle di grandi dimensioni per potersi rotolare. 16
ESPERIENZE SIMBOLICHE In sezione e nel corridoio didattico adiacente ad essa, vengono allestiti di volta in volta vari angoli dove i bambini , a piccoli gruppi, potranno esprimersi assumendo ruoli diversi, troveranno: l’angolo del dottore, del falegname, del meccanico, dei travestimenti, del parrucchiere, l’angolo cucina, angolo delle pulizie (stireria-lavanderia), e l’angolo della cura delle bambole. Il gioco simbolico facilita la relazione e permette ai bambini di entrare spontaneamente in relazione con i pari favorendo il loro senso di cooperazione. 17
MUSICA, ANIMAZIONE E LETTURA 18
La ricchezza dei libri per la prima infanzia è tale che ci permette di proporre esperienze narrative diversificate. Parallelamente alla narrazione proponiamo ai bambini brevi racconti animati, ascolto di CD d'ambientazione, musica classica, ritmata e di identificazione di suoni e rumori. Il bambino incontra il mondo dell'immaginario con la rappresentazione del simbolico, dove le situazioni intrecciano realtà, finzione e gioco. Leggere ad alta voce ai bambini ha una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale che cognitivo (comprensione e sviluppo del linguaggio ). NIDO APERTO 19
Il Nido aperto offre ai genitori dei bambini che frequentano l’ultimo anno di nido, l'opportunità di trascorrere un giorno al nido col proprio figlio. E’ un’occasione durante la quale: condividere esperienze in un contesto diverso da quello familiare; 20
rendere visibile e concreto ai genitori la "quotidianità al Nido" (giochi, attività, momenti di cura, tempi, spazi); favorire e rafforzare la collaborazione fra educatore e genitore; condividere con altri genitori l'esperienza, favorendo la socializzazione e il confronto; rafforzare l'autostima del bambino al Nido facendolo sentire importante ed orgoglioso di giocare con mamma e/o papà, nell'ambiente a lui familiare. In diverse giornate i genitori, suddivisi in piccolo gruppi, accompagnano al nido i loro bambini e condividono con loro letture, giochi e attività, concludendo l’esperienza con il pranzo. CONTINUITA’ NIDO-SCUOLA DELL’INFANZIA L’inserimento alla scuola dell’infanzia è per il bambino un momento delicato in cui cambieranno i suoi punti di riferimento: ambiente, adulti e compagni, tempi e spazi, attività, abitudini. L’obiettivo che ci poniamo è quello di avvicinare il bambino a questa esperienza attraverso uno specifico progetto educativo di continuità. Questo progetto prevede la visita ad una delle Scuole dell’Infanzia presenti sul territorio comunale, trascorrendo l’intera mattinata insieme ai bambini e alle insegnanti di quella struttura. Per quest’anno educativo il tema proposto è la musica. Il percorso condiviso con i bambini della Scuola dell’Infanzia sarà inerente a questo argomento 21
Il progetto di continuità si sviluppa grazie ad un intenso lavoro di rete tra i nidi e le scuole del territorio. Per questo ogni anno il nido sarà gemellato con una scuola dell’infanzia diversa, l’obiettivo non è quello di “far visitare” la scuola che il bambino frequenterà, ma di fargli vivere un’esperienza nuova, fargli conoscere un ambiente differente, facendolo avvicinare al cambiamento a piccoli passi. Nello specifico: La sezione Tigrotti si recherà presso la scuola dell’infanzia Gallassi il giorno 13 maggio; Le sezioni Pulcini ed Elefantini andranno alla Scuola dell’Infanzia di Fiesso il giorno 7 maggio. Il programma della giornata prevede: ore 9.00 – 9.30: accoglienza direttamente presso la scuola dell’infanzia prevista. Ogni bambino sarà accompagnato dal proprio genitore e troverà ad attenderlo la sua educatrice di sezione; ore 9.30 – 11.30: piccolo laboratorio con l’argilla, visita della scuola e gioco libero; ore 11.30 – 12.30: pranzo tutti insieme; ore 13./13.30:conclusione dell’esperienza. Ogni genitore tornerà a riprendere il proprio bambino alla scuola dell’infanzia per tornare a casa. DOCUMENTAZIONE DELLE ESPERIENZE Il significato della documentazione consiste nel raccogliere immagini e ricordi che testimoniano le esperienze, affinché il bambino possa ripercorrere, con la memoria, le esperienze fatte, appropriandosi di volta in volta di nuovi elementi e riscoprendo emozioni e significati. La documentazione è utile al gruppo di lavoro, come riflessione sul lavoro stesso, per il confronto, per i rilanci, per far nascere nuove idee e per lasciare la traccia del nostro agire quotidiano con il bambino. Vogliamo dare valore alle piccole cose quotidiane, raccogliere le tracce personali, individuali, ma anche quelle del gruppo, lasciate dai bambini durante il percorso verso l’autonomia. Le esperienze al nido verranno documentate attraverso: fotografie, che verranno consegnate alle famiglie nel corso dell’anno educativo. raccolte individuali con produzioni derivanti da esperienze di manipolazione e grafico-pittoriche. La documentazione prodotta parte dall’osservazione diretta che ogni educatrice effettua su ogni singolo bambino, sul gruppo e successivamente nel confronto con il gruppo di lavoro. E’ infatti solo osservando le manifestazioni del bambino, il suo modo di rapportarsi alle cose, il suo modo di esprimersi, di muoversi e di giocare, che possiamo di volta in volta orientare il nostro comportamento, scegliere cosa proporgli, cosa richiedergli, decidere come aiutarlo, sostenerlo e stimolarlo. 22
PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE Agosto/Settembre Prima dell’inizio dell’anno educativo, i genitori sono invitati ai colloqui individuali per conoscerci, raccontare i cambiamenti dopo le vacanze estive, e per partecipare alla Merenda di benvuto/bentornato. Novembre Colloqui individuali di fine inserimento. Dicembre Incontro di presentazione della Programmazione Educativo-Didattica, si svolgerà illustrando la programmazione educativa del Nido Piccolo Blu Gennaio Laboratori con i genitori per condividere un momento di incontro e partecipazione. Questi momenti sono finalizzati alla realizzazione di oggetti, pannelli sensoriali o piccoli materiali che i bambini utilizzeranno nelle loro esperienze. Marzo Per le famiglie che entreranno al nido il prossimo anno, si predispone una giornata di “Nido in visita”, una mattinata di conoscenza e confronto con i genitori che sono interessati ad iscrivere al nido i propri bambini durante l’anno educativo 2018 – 2019. Aprile In alcune sezioni saranno organizzate giornate di “Nido Aperto”, in cui i genitori dei bambini che andranno alla scuola dell’infanzia potranno trascorrere la mattinata assieme ai propri figli al nido. Maggio Colloqui di uscita per i genitori dei bambini che passeranno alla scuola dell’infanzia, la cui finalità è quella di avere un confronto sull’esperienza vissuta al nido attraverso la presentazione dei profili finali che verranno consegnati a tutte le Scuole dell’Infanzia di Castenaso. 23
Laboratorio genitori e bambini. Giugno Festa di saluto per i bambini e le bambine e le loro famiglie. Per i genitori dei nuovi iscritti è prevista un’assemblea. 24
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