Progetto Educativo Nido d'Infanzia Comunale Piccolo Blu - Anno Educativo 2018 2019 - Comune di Castenaso

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Progetto Educativo Nido d'Infanzia Comunale Piccolo Blu - Anno Educativo 2018 2019 - Comune di Castenaso
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          Nido d’Infanzia Comunale Piccolo Blu

      Progetto Educativo

                 Anno
Progetto Educativo      Educativo 2018 – 2019

                              PREMESSA

                    Finalità ed obiettivi del servizio

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Progetto Educativo Nido d'Infanzia Comunale Piccolo Blu - Anno Educativo 2018 2019 - Comune di Castenaso
L’obiettivo primario del nido è garantire il benessere di ogni singolo bambino o
bambina che lo frequenta.
Il nido promuove il diritto all’uguaglianza delle opportunità educative rispettando
altresì le diverse culture familiari, accogliendo ed integrando le differenze e le
disabilità. Offre esperienze ricche ed equilibrate attraverso le quali il bambino
esplora, imita, scopre, immagina, confronta, costruisce, usando la totalità del suo
corpo.
Il bambino è considerato un soggetto di diritti e il nido sostiene la sua evoluzione nel
rispetto dei progressi che manifesta, poiché l’identità del bambino si costruisce nella
relazione con l’altro da sé (famiglia, gruppo dei pari, adulti di riferimento, ambiente).

L' ambientamento al nido è un momento molto delicato sia per il bambino che per la
famiglia, esso viene quindi pensato in funzione di entrambi, nel rispetto dei tempi del
bambino e del genitore che si preparano al distacco.
A questo scopo il nostro lavoro si concentra inizialmente proprio nel consolidare
l’ambientamento e in seguito nel potenziare le abilità, le conoscenze, le competenze
affettive e relazionali dei bambini e delle bambine, utili per costruire un’esperienza di
vita ricca, originale e armonica.
Nello svolgere il nostro compito non seguiamo programmi rigidamente stabiliti, ma
attraverso il GIOCO ( “il gioco è il motore che muove l'interesse del bambino” Stefan
Von Prondzinsky) promuoviamo la crescita dei bambini, sviluppando: i sensi, la
manualità, la coordinazione, la socializzazione, il linguaggio e l’autostima.
Nel gioco, i bambini hanno bisogno di mettere alla prova le loro competenze e capacità.
Per questo devono poter sperimentare oggetti e materiali che richiedano impegno, che
stimolino la fantasia, che pongano delle difficoltà.
Il bambino è portatore di competenze specifiche e di risorse peculiari, per affrontare
il mondo e gestire le relazioni interpersonali; un bambino competente non è soltanto
capace di ricevere stimoli, ma altresì di attivare e ampliare percorsi di conoscenza
anche complessi.
Il nostro ruolo è quello di osservare il gioco, sostenerlo e dare al bambino un rimando
positivo della sua azione.
Il nido inoltre accoglie le famiglie, sostenendo la genitorialità e cercando di creare
con ogni famiglia un’alleanza educativa finalizzata al benessere del bambino e della
bambina. A tal fine i genitori hanno la possibilità di incontrarsi, confrontarsi tra loro e
con noi (educatrici, collaboratrici e pedagogista) partecipare alla vita del nido, con
l’obiettivo di una collaborazione reale basata su un rapporto di fiducia reciproca.

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Inoltre a supporto del Servizio al pomeriggio è presente un’ educatrice part-time:
dalle 15.00 alle 17.30 (Alessia Quercioli).

Nelle sezioni eterogenee è presente personale comunale, nelle sezioni omogenee
personale della cooperativa Società Dolce, ma pur avendo una appartenenza diversa da
un punto di vista contrattuale, l’impegno e la motivazione che stimola il team a lavorare
con sinergia è un valore pedagogico fondamentale e irrinunciabile.

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L’IMPORTANZA DEL CONTESTO EDUCATIVO

I TEMPI :Il senso di appartenenza si costruisce per il bambino sui tempi di cura e il
loro ripetersi, su tempi e spazi pensati.
I momenti di cura danno al bambino la possibilità di fidarsi, gli permettono di superare
il distacco, di riconoscere e riconoscersi nella situazione, sentendosi più sicuri e
sereni.
I tempi e i modi in cui vengono proposte le esperienze di gioco variano in base all’età e
alle esigenze del gruppo, al periodo dell’anno e all’organizzazione degli spazi.

GLI SPAZI: Lo spazio non è solamente il posto dove i bambini stanno durante la
giornata , ma assume caratteristiche di sostegno che conduce il bambino all’attività,
non è solamente il luogo di gioco ma anche di memoria perché in esso si conservano le
esperienze.

Uno spazio connotato, differenziato nelle sue funzioni, chiaro e leggibile, restituisce
un senso di appartenenza e ne sostiene l’interazione a diversi livelli.

Le scelte che sono state fatte in questi mesi e che hanno sostenuto l’allestimento
degli spazi sia nelle sezioni, che in tutto il nido, sono state pensate per creare zone
all’interno e all’esterno nelle quali i bambini possano fare ricerca e sperimentazione.

La predisposizione degli spazi e la collocazione dei materiali avviene in contesti
educativi aperti cioè che si modificano a seconda dell’interesse del bambino.

      LE SEZIONI: luogo di riferimento spaziale primario, dove avvengono le diverse
       esperienze di gioco libero e programmato, nelle quali si trovano arredi a misura
       di bambino. Ogni sezione è suddivisa in svariati angoli che favoriscono le diverse
       esperienze del bambino (angolo morbido, lettura, gioco simbolico…)

      IL SALONE: suddiviso in angoli pensati per il gioco a piccolo gruppo (gioco
       simbolico, di esplorazione…)

      IL CORRIDOIO DIDATTICO: in questo ambiente vengono svolte diverse
       attività ed esperienze, viene utilizzato a rotazione dalle sezioni .

      LA PALESTRINA: è un ambiente completamente arredato con materiale
       morbido, predisposto per il gioco senso-motorio.
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IL GIARDINO

Gli spazi esterni del nostro nido sono strutturati in modo che i bambini di questa età
abbiano la possibilità di fare numerose esperienze e soddisfare bisogni che riguardano
l’area motoria, sensoriale, sociale e di conoscenza dell’ambiente che li circonda.

Lo spazio esterno è suddiviso in tre aree da staccionate: abbiamo allestito il giardino
con materiale naturale: tronchi, sabbiera, canne di bambù di varie lunghezze.

È presente uno spazio che viene utilizzato a rotazione , allestito con una casetta di
legno che abbiamo caratterizzato con oggetti per il gioco simbolico: pentole,
frullatore, microonde , ecc.

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IL SENSO DEI MATERIALI:NATURALI E DI RICICLO

                               “Ogni cosa che puoi immaginare la natura l’ha già creata”
                                                                       Albert Einstein

                                            A seguito di approfondimenti con i corsi di
                                            formazione e dopo diverse riflessioni
                                            all’interno del gruppo educativo, abbiamo
                                            avviato un percorso di ricerca-azione degli
                                            spazi interni ed esterni e dei materiali. La
                                            scelta è stata quella di modificare i contesti
                                            di gioco portando nelle sezioni materiali
                                            naturali del giardino e recuperando oggetti di
                                            uso domestico.
                                            Nella scelta abbiamo privilegiato il legno, il
                                            vimini, il cartone e contenitori trasparenti,
mettendo da parte giocattoli di plastica.

Alcuni degli elementi che verranno proposti circolarmente nelle sezioni sono: tappi di
sughero, legnetti, rotoli di carta, cilindri di cartone, scatole di cartone, pigne, noci,
ghiande, nocciole, gusci di mandorle, pasta, legumi, semi, sassi, conchiglie, mollette di
legno, carte di diversi colori e svariati formati, pon pon, gomitoli di lana, stoffe di
diversa consistenza e fattura, tappi di plastica, chiavi.
La scelta è dettata dalle
caratteristiche          che
offrono questi oggetti: non
strutturati e trasformabili,
consentono      al  bambino
un’ampia     sperimentazione
sensoriale.
Se da un lato questi
materiali     possono     far
pensare a cose povere e di
scarto, dall’altro, questa
prospettiva ecologica e di
riciclo ha una forte valenza
educativa e aiuta i piccoli ad allenare l’immaginazione, consentendo un gioco non rigido
e destrutturato.
Abbiamo notato maggiore impegno e concentrazione quando il setting di gioco
consente ampia libertà d’azione; particolare attenzione viene posta nell’assecondare i
gusti e le esigenze del gruppo.

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Una scelta eco-sostenibile invita ad attribuire maggiore attenzione a ciò che ci
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                                                  sensoriali.

                                                        Sempre      più     spesso   siamo
                                                        immersi e “sommersi” da stimoli
                                                        visivi e uditivi, trascurando altri
                                                        sensi quali il tatto, l’olfatto, il
                                                        gusto, diventa quindi sempre più
                                                        urgente        recuperare       una
                                                        dimensione che accoglie la
                                                        natura e la diversità degli
                                                        oggetti.
                                                        L’uso del materiale naturale è
senza regole o indicazioni di azione, molto libero, in cui l’unica consegna data ai
bambini è quella di cercare di non buttare il materiale per terra; per questo ciascun
bambino utilizza il gioco secondo i propri bisogni e desideri.
La cura verso l’estetica, intesa come attenzione alla sensorialità del bambino, è uno
dei maggiori obiettivi che ci poniamo in questo anno educativo: lavoreremo
predisponendo i materiali in modo ordinato, visibile e facilmente fruibile dai piccoli.
Affinché il bambino diventi autonomo egli deve poter accedere liberamente ai giochi.
Il pensiero che sempre ci accompagna si può riassumere nella celebre frase di Maria
Montessori: , dove è racchiusa la premessa più importante per
la crescita di ogni bambino, l’indirizzo verso prime forme di emancipazione dall’adulto,
così che possa diventare competente e capace.

I nostri obiettivi sono:
    favorire la manualità fine (afferro, lancio, infilo…);
    promuovere il rispetto del materiale stesso, inteso come risorsa, parte
      integrante del gioco;
    favorire l’immaginazione e la fantasia con la libertà che il materiale naturale
      porta con sé: permette la creazione di storie, paesaggi, piccole o grandi opere
      d’arte o ingegneristiche, creazioni spesso anche costruite in collaborazione con
      altri bambini;
    aiuta la concentrazione e l’attenzione in ciò che si fa, aumentando i tempi di
      motivazione del gioco.

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PROPOSTE EDUCATIVE

Le proposte educative di seguito descritte, sono proposte che accompagnano il
bambino durante tutto l’anno.
Riconoscendo ai bambini il ruolo di protagonisti attivi nel processo di crescita e
conoscenza, ciò che andiamo a presentare non vuol essere un progetto stabilito a
priori, ma la traccia di un percorso che tiene conto di importanti fattori:
. l’importanza del gioco
. la centralità della dimensione corporea e dell’utilizzo dei 5 sensi
. l’importanza di sostenere l’autonomia dei bambini.
Questo percorso potrà quindi evolversi e modificarsi grazie ai suggerimenti, alle idee
dei bambini e delle bambine durante le varie fasi di gioco:
l’OSSERVAZIONE è per noi educatrici una metodologia per entrare come una lente
nel mondo dei bambini e scrutarlo, permettendoci di ripensare le nostre proposte
seguendo ciò che i bambini ci rimandano.
.

                 EDUCAZIONE ATTIVA ALL’ARIA APERTA

                       “Non esiste il bello o cattivo tempo, ma solo il vestito sbagliato”
                                                                    Robert Baden Powell

 “Gli uomini sono animali e come tutti gli animali anche noi quando ci spostiamo lasciamo
impronte: segni di passaggio impressi nella neve, nella sabbia, nel fango, nell’erba, nella
              rugiada, a terra, nel muschio. E’ facile tuttavia dimenticare questa nostra
     predisposizione naturale, dal momento che oggi i nostri viaggi si svolgono per lo più
           sull’asfalto e sul cemento, sostanze su cui è difficile imprimere una traccia.”
                                                       (Le antiche vie, Robert McFarlane)

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Il giardino è vissuto come vero e proprio ambiente
                                  di    apprendimento,    capace     di   offrire      infinite
                                  opportunità     di   interesse     –    perseveranza       –
                                  comunicazione e responsabilità. Lo spazio naturale
                                  coinvolge il bambino nella sua totalità, offrendo al
                                  bambino l'occasione di scoprire e sperimentare la
                                  propria   originalità   e    inclinazione.   Tali    qualità
                                  rendono    il   gioco   all'aperto      molto     concreto,
                                  interattivo e dinamico.

          ESPERIENZE DI MANIPOLAZIONE, PEDIPOLAZIONE

                                       E TRAVASI

                                                  Il   tatto    rappresenta       il    canale
                                                  privilegiato con il quale i bambini
                                                  imparano a conoscere il mondo:             il
                                                  nostro compito è quello di offrire loro
                                                  la possibilità di sperimentare con le
                                                  mani e con il corpo, dando spazio alla
                                                  manipolazione e alla pedipolazione.

                                                  Presentando materiali che possano
essere manipolati, assaggiati, schiacciati, travasati, impastati…consentiamo ai bambini
di    sperimentarne diverse consistenze, temperature, percezioni cromatiche e
sensoriali.
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Proponiamo materiali primari come farina gialla, zucchero, sale grosso, cacao.. impasto
bianco e colorato. Materiali naturali come sabbia, foglie, legnetti, terra; offrendo
l’opportunità di essere in rapporto diretto con la natura e i suoi elementi anche nello
spazio interno del nido.

Ai bambini più piccoli l’esperienza viene proposta su teli con bacinelle e vasche. In
questo modo potranno sperimentare ogni tipo di
materiale, toccandolo con le mani fino ad arrivare al
piacere di levare scarpe e calzini per sentirlo anche sui
piedi; restando in body per sperimentare con tutto il
corpo.

Questo gioco accompagna gran parte dell’esperienza                                    del
nido:    dal pavimento, i materiali vengono proposti
anche sui tavoli per favorire l’interazione tra i
bambini; e si arricchisce con strumenti vari come
vasetti,   cucchiai,   contenitori   di    varie   misure;
l’impasto verrà accompagnato da mattarelli, stampini e altri attrezzi. Il bambino può
esplorare i materiali liberamente e l’adulto ha il compito di proporre ogni volta attività
stimolanti, predisporre spazi e materiali, accompagnare e sostenere i bambini.

L'attività viene proposta durante tutto l'anno, a settimane alterne in piccolo gruppo;
per il tempo relativo al loro interesse.

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Queste esperienze forniscono al
                                                         bambino       l’opportunità      di
                                                         “pasticciare”,    aiutandolo     a
                                                         provare piacere attraverso la
                                                         sperimentazione      di    diverse
                                                         sensazioni tattili; superando la
                                                         resistenza al toccare e allo
                                                         sporcarsi.

                                                         In questo modo i bambini hanno
                                                         la possibilità di: lasciare traccia
di sé; coordinare la manualità grossa e fine; conoscere caratteristiche dei materiali;
apprendere concetti logici (dentro/fuori, sopra/sotto, pieno/vuoto); cooperare con il
gruppo dei pari.

L'esperienza di manipolazione viene proposta anche nello spazio esterno del nido, in
tutte le stagioni: sia in vasche grandi adibite; con palette e secchielli; sia su tavoli di
legno con i vari contenitori e attrezzi per l'esterno.

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IL CESTINO DEI TESORI E IL GIOCO DI SCOPERTA

Il cestino dei tesori è un'esperienza indirizzata alla fascia d’età a partire dai 9
mesi., ideato da E. Goldschmied, che raccoglie e fornisce una ricca varietà di oggetti
di uso comune, che si possono trovare nell'ambiente di casa dei bambini. Differenziati
per forma, colore, materiale e dimensioni; sono scelti per stimolare tutti i sensi:
materiali naturali e quotidiani come legno, stoffa, chiavi, spazzolini, cucchiai, pigne,
campanelli, cilindri di carta…..

Guardando, maneggiando, odorando, succhiando, rigirando in bocca e tra le mani, il
bambino scopre forme, consistenze, pesi e soprattutto viene stimolato a chiedersi
“che cos'è?”. I bambini sono liberi di esplorare gli oggetti come vogliono: noi abbiamo
un ruolo osservativo, presenti ma senza suggerire nulla.

Gli obiettivi sono: offrire una ricca esperienza sensoriale; stimolare la curiosità e la
concentrazione; dare l'opportunità al bambino di scegliere cosa e come esplorare,
senza la guida dell'adulto.

Il cestino dei tesori viene lasciato a disposizione dei bambini, predisposto nel mobilie
vicino l'angolo morbido. Per chi non si sposta in autonomia, lo proponiamo in piccolo
gruppo sul tappeto.

Oltre al “classico” Cestino dei Tesori, andremo ad arricchire l'esperienza proponendo
cestini tematici: in questi cestini vengono raggruppati oggetti per categorie; esempio:
un cestino riguardante l'autunno può contenere pigne, foglie, castagne..; un cestino
dedicato ad un colore contiene oggetti esclusivamente di quel colore; in questo modo
offriamo ai bambini un primo approccio alla classificazione.

                                                                                      13
Evoluzione naturale del cestino dei tesori è il Gioco
di Scoperta. Tra i 12/14 e i 24 mesi il bambino ha
bisogno soprattutto di esplorare l'ambiente che lo
circonda e di scoprire combinazioni tra gli oggetti.

Il Gioco di Scoperta risponde alla necessità del
bambino di scoprire da solo il funzionamento degli
oggetti e le relazioni tra di essi, senza trovare
risposte   prestabilite   dall'adulto.   I    materiali
previsti sono naturale e di riciclo, a cui si
affiancano contenitori di varie misure, sacchetti, con i quali i bambini sperimentano
diverse azioni( mettere dentro, tirare fuori, selezionare, classificare, ordinare).

Non esiste un modo giusto o sbagliato di giocare, il materiale può essere utilizzato dal
bambino come preferisce e qualsiasi risultato dell'attività risulta appagante.

Il nostro ruolo, come per il Cestino dei Tesori, è quello di osservare e predisporre i
materiali, mentre il ruolo attivo è svolto dal
bambino.
Il Gioco di Scoperta viene proposto per l'intera
esperienza del nido, in sezione due volte a
settimana. Ovviamente per la fascia 24-36 mesi
vengono proposti materiali sempre più complessi e
vari, sia per quantità, peso e consistenze.

Il tipo di esperienze proposte sono innumerevoli, la scelta di materiali è accurata così
come lo sono gli spazi e arredi in cui si svolge il percorso di gioco. Tutte queste
esperienze stimolano il pensiero creativo (intelligenze multiple di Gardner).

                                                                                      14
15
ESPERIENZE CON IL COLORE

         “Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco:
 vuol dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è
                                     entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri”.
                                                                                 Crepet P.

La scoperta dei colori è una tappa significativa nello sviluppo del bambino.
                                     Il primo approccio del bambino con l’esperienza
                                     grafico-pittorica passa attraverso il
                                     tatto e la vista. Successivamente il bambino
                                     scopre che il colore lascia un segno sul foglio, che
                                     assumerà un significato simbolico rappresentativo.
                                     Questa esperienza coinvolgerà totalmente il
                                     bambino, che attraverso l’uso del colore
                                     darà libero sfogo alle proprie emozioni e
                                     sentimenti. È nostra intenzione offrire loro una
gamma di esperienze grafico-pittoriche che prevedono l’utilizzo di pennelli, rulli,
gessetti, pennarelli, materiale naturale.
I nostri obiettivi proponendo questa attività sono: stimolare la manualità fine, la
coordinazione oculo-manuale, stimolare la socializzazione e rafforzare la fiducia e la
consapevolezza di sé. L’esperienza si svolgerà all’interno della sezione.

                               IL GIOCO MOTORIO

Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno,
esprime i propri bisogni, emozioni, relazioni e sentimenti. Lo spazio previsto per
questo tipo di attività è la palestra, attrezzata esclusivamente con tappeti, cuscini di
varie dimensioni e consistenze, strutture in materiale morbido (parallelepipedi
colorati di varie dimensioni, scalette e piattaforme). Proporremo tale attività una o
due volte alla settimana , in sottogruppi di massimo sei bambini per un tempo di circa
30 minuti. Lo spazio del gioco motorio è il luogo del piacere, del movimento, dove i
bambini possono saltare, rotolare, scivolare, strisciare, sperimentare situazioni di
equilibrio/disequilibrio in condizioni di sicurezza fisica e psicologica. Le prime volte i
bambini fruiscono liberamente dei materiali; in un secondo momento, in base
all'evoluzione del loro gioco, il materiale strutturato della palestra verrà arricchito
con piccoli pupazzi e palle morbide, teli di stoffa per potersi nascondere, palle di
grandi dimensioni per potersi rotolare.

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ESPERIENZE SIMBOLICHE

                                                In sezione e
                                                nel corridoio
                                                didattico
                                                adiacente ad
                                                essa, vengono
                                                allestiti   di
volta in volta vari angoli dove i bambini , a piccoli gruppi,
potranno esprimersi assumendo ruoli diversi, troveranno:
l’angolo del dottore, del falegname, del meccanico, dei
travestimenti, del parrucchiere, l’angolo cucina, angolo delle
pulizie (stireria-lavanderia), e l’angolo della cura delle
bambole. Il gioco simbolico facilita la relazione e permette
ai bambini di entrare spontaneamente in relazione con i pari
favorendo il loro senso di cooperazione.

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MUSICA, ANIMAZIONE E LETTURA

                               18
La ricchezza dei libri per la prima infanzia è tale che ci permette di   proporre
esperienze   narrative       diversificate.
Parallelamente        alla     narrazione
proponiamo ai bambini brevi racconti
animati,      ascolto          di        CD
d'ambientazione,      musica        classica,
ritmata e di identificazione di suoni e
rumori. Il bambino incontra il mondo
dell'immaginario             con           la
rappresentazione del simbolico, dove
le   situazioni     intrecciano      realtà,
finzione e gioco.

Leggere ad alta voce ai bambini ha una positiva influenza sia dal punto di vista
relazionale che cognitivo (comprensione e sviluppo del linguaggio ).

                                        NIDO APERTO

                                                                               19
Il Nido aperto offre ai genitori dei bambini che
frequentano l’ultimo anno di nido, l'opportunità di
trascorrere un giorno al nido col proprio figlio.

E’ un’occasione durante la quale:

      condividere esperienze in un contesto diverso da quello familiare;

                                                                            20
   rendere visibile e concreto ai genitori la "quotidianità al Nido" (giochi, attività,
       momenti di cura, tempi, spazi);

      favorire e rafforzare la collaborazione fra educatore e genitore;

      condividere con altri genitori l'esperienza, favorendo la socializzazione e il
       confronto;

      rafforzare l'autostima del bambino al Nido facendolo sentire importante ed
       orgoglioso di giocare con mamma e/o papà, nell'ambiente a lui familiare.

       In diverse giornate i genitori, suddivisi in piccolo gruppi, accompagnano al nido i
       loro bambini e condividono con loro letture, giochi e attività, concludendo
       l’esperienza con il pranzo.

              CONTINUITA’ NIDO-SCUOLA DELL’INFANZIA

L’inserimento alla scuola dell’infanzia è per il bambino un momento delicato in cui
cambieranno i suoi punti di riferimento: ambiente, adulti e compagni, tempi e spazi,
attività, abitudini. L’obiettivo che ci poniamo è quello di avvicinare il bambino a questa
esperienza attraverso uno specifico progetto educativo di continuità.
Questo progetto prevede la visita ad una delle Scuole dell’Infanzia presenti sul
territorio comunale, trascorrendo l’intera mattinata insieme ai bambini e alle
insegnanti di quella struttura.
Per quest’anno educativo il tema proposto è la musica. Il percorso condiviso con i
bambini della Scuola dell’Infanzia sarà inerente a questo argomento

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Il progetto di continuità si sviluppa grazie ad un intenso lavoro di rete tra i nidi e le
scuole del territorio. Per questo ogni anno il nido sarà gemellato con una scuola
dell’infanzia diversa, l’obiettivo non è quello di “far visitare” la scuola che il bambino
frequenterà, ma di fargli vivere un’esperienza nuova, fargli conoscere un ambiente
differente, facendolo avvicinare al cambiamento a piccoli passi.
Nello specifico:
     La sezione Tigrotti si recherà presso la scuola dell’infanzia Gallassi il giorno
        13 maggio;
     Le sezioni Pulcini ed Elefantini andranno alla Scuola dell’Infanzia di Fiesso il
        giorno 7 maggio.
Il programma della giornata prevede:
ore 9.00 – 9.30: accoglienza direttamente presso la scuola dell’infanzia prevista. Ogni
bambino sarà accompagnato dal proprio genitore e troverà ad attenderlo la sua
educatrice di sezione;
ore 9.30 – 11.30: piccolo laboratorio con l’argilla, visita della scuola e gioco libero;
ore 11.30 – 12.30: pranzo tutti insieme;
ore 13./13.30:conclusione dell’esperienza. Ogni genitore tornerà a riprendere il
proprio bambino alla scuola dell’infanzia per tornare a casa.

                  DOCUMENTAZIONE DELLE ESPERIENZE

Il significato della documentazione consiste nel raccogliere immagini e ricordi che
testimoniano le esperienze, affinché il bambino possa ripercorrere, con la memoria, le
esperienze fatte, appropriandosi di volta in volta di nuovi elementi e riscoprendo
emozioni e significati.
La documentazione è utile al gruppo di lavoro, come riflessione sul lavoro stesso, per il
confronto, per i rilanci, per far nascere nuove idee e per lasciare la traccia del nostro
agire quotidiano con il bambino. Vogliamo dare valore alle piccole cose quotidiane,
raccogliere le tracce personali, individuali, ma anche quelle del gruppo, lasciate dai
bambini durante il percorso verso l’autonomia.
Le esperienze al nido verranno documentate attraverso:
    fotografie, che verranno consegnate alle famiglie nel corso dell’anno educativo.
    raccolte individuali con produzioni derivanti da esperienze di manipolazione e
       grafico-pittoriche.
La documentazione prodotta parte dall’osservazione diretta che ogni educatrice
effettua su ogni singolo bambino, sul gruppo e successivamente nel confronto con il
gruppo di lavoro. E’ infatti solo osservando le manifestazioni del bambino, il suo modo
di rapportarsi alle cose, il suo modo di esprimersi, di muoversi e di giocare, che
possiamo di volta in volta orientare il nostro comportamento, scegliere cosa proporgli,
cosa richiedergli, decidere come aiutarlo, sostenerlo e stimolarlo.
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PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Agosto/Settembre
Prima dell’inizio dell’anno educativo, i genitori sono invitati ai colloqui individuali per
conoscerci, raccontare i cambiamenti dopo le vacanze estive, e per partecipare alla
Merenda di benvuto/bentornato.

Novembre
Colloqui individuali di fine inserimento.

Dicembre
Incontro di presentazione della Programmazione Educativo-Didattica, si svolgerà
illustrando la programmazione educativa del Nido Piccolo Blu

Gennaio
Laboratori con i genitori per condividere un momento di incontro e partecipazione.
Questi momenti sono finalizzati alla realizzazione di oggetti, pannelli sensoriali o
piccoli materiali che i bambini utilizzeranno nelle loro esperienze.

Marzo
Per le famiglie che entreranno al nido il prossimo anno, si predispone una giornata di
“Nido in visita”, una mattinata di conoscenza e confronto con i genitori che sono
interessati ad iscrivere al nido i propri bambini durante l’anno educativo 2018 – 2019.

Aprile
In alcune sezioni saranno organizzate giornate di “Nido Aperto”, in cui i genitori dei
bambini che andranno alla scuola dell’infanzia potranno trascorrere la mattinata
assieme ai propri figli al nido.

Maggio
Colloqui di uscita per i genitori dei bambini che passeranno alla scuola
dell’infanzia, la cui finalità è quella di avere un confronto sull’esperienza vissuta al
nido attraverso la presentazione dei profili finali che verranno consegnati a tutte le
Scuole dell’Infanzia di Castenaso.

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Laboratorio genitori e bambini.

Giugno
Festa di saluto per i bambini e le bambine e le loro famiglie.
Per i genitori dei nuovi iscritti è prevista un’assemblea.

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