LABORATORI E ATTIVITÀ ISPIRATI ALLA MONTESSORI - Docenti Dott.ssa S. Mendico - Dott.ssa M. Ramaglia - Istituto Psico Sociale

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LABORATORI E ATTIVITÀ ISPIRATI ALLA MONTESSORI - Docenti Dott.ssa S. Mendico - Dott.ssa M. Ramaglia - Istituto Psico Sociale
Percorsi Comunicativi

 LABORATORI E ATTIVITÀ ISPIRATI
      ALLA MONTESSORI

                 Docenti
Dott.ssa S. Mendico - Dott.ssa M. Ramaglia

               Associazione Istituto Psicosociale
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MARIA MONTESSORI
                                    chi era?
La Montessori (1870-1952) fu educatrice e pedagogista
e, forse, non fu la prima donna medico d’Italia, ma, comunque fu tra
le prime. Per iscriversi alla facoltà di medicina, si rivolse addirittura al
Papa.
Pare che, per studiare i corpi umani, si recasse all’università di notte,
perché non era opportuno, per una signora, trovarsi davanti a un
corpo nudo con uomini presenti. Col suo esempio e il suo impegno
sociale contribuì all’emancipazione delle donne, lottando per la
parità dei diritti.
Finita l’università, ottenne un posto di assistente presso la clinica
psichiatrica dell’Università di Roma, con colui che fu suo mentore e
grande amore e che poi la abbandonò.
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Costretta a vivere lontana dal figlio, continuò a dedicarsi a bambini
con disturbi psichici e, da questo lavoro e dallo studio dei lavori degli
illustri colleghi Itard e Séguin, nacque il Metodo Montessori.
Dati i risultati sorprendenti con i piccoli pazienti (agli esami di V
elementare ebbero risultati migliori dei bambini “normali”), pensò di
applicare il metodo anche a bambini senza particolari difficoltà.
1907: inaugurò la prima Casa dei Bambini, scuola dell’infanzia in cui
applicava il suo «Metodo di pedagogia
scientifica» e, in poco tempo, il metodo fece
il giro del mondo, riscuotendo particolare                      Immagine dal web

successo negli Stati Uniti.

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Durante il fascismo, Mussolini e Hitler ordinarono la chiusura delle
scuole Montessori nei rispettivi Paesi.
Costretta ad abbandonare l’Italia, la Montessori viaggiò per il mondo
diffondendo il suo metodo, accolto con grande entusiasmo anche in
India.

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IL METODO MONTESSORI
Più che un metodo, potremmo definirlo un approccio naturale
all’educazione e alla vita, basato sull’osservazione.
La Montessori (che si occupava di bambini portatori di disabilità e
handicap) comprese l’importanza di personalizzare i piani di studio,
in base alle reali possibilità di ogni alunno.
OBIETTIVI:
Preparare alla vita pratica, incoraggiando un armonioso sviluppo
volto al diventare autonomo, il che fa acquisire fiducia in se stesso al
bambino, aiutandolo a diventare consapevole di sé e delle proprie
capacità.
AMBITI DI APPLICAZIONE
Il metodo Montessori può applicarsi a scuola dal nido alle medie
inferiori, ma anche a casa. I principi montessoriani sono molto seguiti
anche da genitori che praticano l’homeschooling.
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LA PEDAGOGIA
Pedagogia attiva: il bambino è messo al centro e attivo (non attende
passivamente che lo si “riempia” di conoscenza come nella pedagogia
tradizionale). È considerato persona a tutti gli effetti, competente fin
dalla nascita, ricco di energie creative e potenzialità da tirar fuori.
Sono rispettati i suoi gusti, i suoi ritmi e le sue preferenze.

La sua mente è assorbente, capace e desiderosa di immagazzinare
tanti insegnamenti col minimo sforzo. Agisce non per essere lodato,
ma per un impulso interiore.
L’apprendimento diventa un processo naturale, personale e graduale,
acquisito non attraverso le parole dell’insegnante, ma attraverso
esperienze, stimoli giusti e autocorrezione. L’educazione dei sensi
diviene     propedeutica     allo  sviluppo     dell’intelligenza e
all’apprendimento.

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Il bambino è messo in condizione di imparare a prendersi cura di sé e
delle cose (a lavarsi, allacciarsi le scarpe, apparecchiare, pulire,
trasportare, travasare, stirare ecc.), ad aspettare il proprio turno e ad
accordarsi con gli altri per lavori di gruppo.
Può scegliere liberamente quali attività svolgere e per quanto tempo
(è facilitata la concentrazione).
I gruppi di lavoro sono eterogenei, così i più piccoli imparano dai più
grandi e questi ultimi di traggono soddisfazione nel sentirsi “grandi” e
possdi verificare le conoscenze apprese.

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IL MATERIALE
La Montessori stessa mise a punto materiale didattico studiato per
stimolare una capacità alla volta, così che il bambino si concentri
solo su di essa e riesca a padroneggiarla.
Il fine non è la riproduzione fedele, ma la comprensione di un
principio. Scopo dei materiali Montessori (per lo più in legno):
rispondere ai bisogni del bambino, educare i sensi, sviluppare
capacità motorie, di concentrazione, logico-matematiche e
linguistiche e ogni oggetto ha una specifica funzione (lettere
dell’alfabeto da conoscere e riconoscere col tatto, forme
geometriche, incastri, aste, tavolette tattili, telai ecc.) L’insegnante
introduce l’utilizzo del materiale, ma poi il bambino è in grado di
usarlo autonomamente e verificare da solo eventuali errori.

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La psicomotricità
Il materiale è pensato per migliorare la motricità fine, ogni senso è
stimolato per affinare tutto il corpo nell’apprendimento e
coordinamento psicomotorio.

Le astrazioni materializzate
Il materiale ha caratteristiche scientifiche, che aiutano il bambino ad
apprendere con le astrazioni materializzate: nei materiali che i
bambini usano, ci sono caratteristiche di geometria, aritmetica o
scienze in genere “nascoste”, che aiutano ad apprendere concetti che
potranno poi riconoscere e sviluppare, migliorandole negli step
successivi della formazione.

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L’AMBIENTE
Un ambiente stimolante favorisce crescita e apprendimento. Deve
essere a misura dei bambini (tavoli, sedie, lavandini, pensili, bagni
ecc.), che devono tenerlo pulito e in ordine. I materiali (adatti a età e
statura) devono essere a loro portata e a loro disposizione, così che
possano scegliere –senza chiedere all’adulto- oggetti, libri, giocattoli e
strumenti con cui giocare, interagire e sviluppare la creatività (ogni
esperienza è occasione di apprendimento).
Esistono aree distinte per la lettura, le scienze, il disegno, la scrittura
ecc. e l’atmosfera è calma e
serena. Montessori chiamò la sua scuola
Casa dei bambini, perché i bambini
dovevano sentirla loro.

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L’UTILIZZO DELLE MANI

Per la Montessori, le mani sono l’organo dell’intelligenza: dedicarsi
ad attività manuali prevede lo sviluppo di concentrazione e
coordinazione.
La Montessori dà importanza all’apprendimento attraverso i sensi,
essenzialmente il tatto e la vista. Ciò spiega l’aspetto estetico e
attraente dei
materiali utilizzati e il fatto che,
nella maggioranza delle
attività, il bambino debba toccare
e manipolare i materiali per
appropriarsene e comprenderne
i concetti.

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IL SENSO DI MERAVIGLIA
Tra gli obiettivi della Montessori: salvaguardare e sostenere il senso di
meraviglia, dando al bambino modo di scoprire da solo le meraviglie
del mondo e quelle di cui è capace col corpo e la mente.
Montessori non insegnava a leggere, ma permetteva di scoprire la
propria capacità di leggere, non insegnava teoremi o leggi della fisica,
ma guidava alla loro scoperta.

       Lo stupore davanti a una
       scoperta fa la differenza.

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L’IMPORTANZA DELLA RIPETIZIONE

La ripetizione è importante perché permette di esplorare un
fenomeno, finché non si esaurirà la curiosità e si spegnerà la sete di
conoscenza.
Il bambino mette tutta la sua volontà e concentrazione in un gesto
apparentemente banale, che, invece, è importantissimo e smetterà
solo quando il processo interno che lo spinge alla ripetizione sarà
completato.

Il bambino è guidato da un maestro interiore e mosso da una
spontanea passione per la conoscenza.

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L’AUTOCORREZIONE

Nelle scuole montessoriane – anche in quelle dell’infanzia – i bambini
utilizzano brocche e bicchieri di vetro, coltelli e piatti di ceramica.
Dato che un uso scorretto o improprio di oggetti tanto fragili ha
evidenti conseguenze, il bambino può autocorreggersi e imparare a
controllare i propri movimenti.

Anche le altre diverse attività montessoriane sono tutte improntate
all’apprendimento
mediante autocorrezione.

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Il “motto” di Maria Montessori:
                       Aiutami a fare da solo
•Dai al bambino tutti gli strumenti materiali
•Aiutalo a sviluppare le abilità fisiche necessarie e poi
•Lascialo libero di sperimentare
•Sii una presenza rassicurante
•Intervieni solo in caso di reale bisogno
•Evita commenti (sia positivi sia negativi)
•Rispetta e proteggi la
concentrazione del bambino
•Lascia che si accorga da solo
degli errori commessi e che,
possibilmente, da solo trovi la
soluzione
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Chi è servito invece di essere aiutato,
             in certo modo è leso nella sua indipendenza
Sostituirsi ai bambini ritarda l’apprendimento delle attività che si
svolgono al loro posto... Indipendenza è sinonimo di libertà.

N.B.
Montessori diceva “AIUTAMI a fare da solo”, perciò, prima che si
lasci fare da solo, il bambino deve aver imparato minuziosamente
tutti i gesti necessari per svolgere quel compito. Questo principio
non significa che il bambino deve “autoeducarsi”, ma gli deve
essere permesso un
apprendimento accompagnato

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LA FELICITÀ
           La prova della bontà del metodo educativo
                    è la felicità del bambino.

Una visitatrice, che giunse per la prima volta in una Casa dei
Bambini, chiese: “questo è un posto dove fate quello che volete,
non è vero?” e un bambino rispose: “No signora, noi non
facciamo quello che vogliamo, vogliamo quello che facciamo”.

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MONTESSORI MAESTRA DI MINDFULNESS?
 Si pensa esclusivamente al domani del fanciullo, alla sua futura
esistenza; e mai si bada al presente, cioè a quanto gli occorre per
                       vivere nella sua età.

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IL RIPOSO
  Riflettiamo un momento: che cosa significa veramente riposare?
Per noi riposare non significa affatto oziare. I nostri muscoli non si
 riposano se noi restiamo immobili ma piuttosto se ci muoviamo in
   maniera conveniente. Così pure troviamo la quiete in un lavoro
   intellettuale, scelto liberamente, che dia forza al nostro stesso
                                spirito.
  È qualcosa di miracoloso come la stessa vita: Una maestra non è
    mai in grado di dire: a questo bambino occorre questo o quel
lavoro per acquistare energia. Questo sta al di là di ogni possibilità
    di penetrazione. Solo la voce stessa della vita può scegliere il
  lavoro di cui il bambino ha veramente bisogno. Così basta che la
  maestra rispetti questo misterioso lavorio e sappia aspettare con
                                fiducia.

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A volte, distogliamo i bambini da attività che riteniamo inutili per
spingerli verso altre che consideriamo più educative. Così non
prendiamo in considerazione la spinta interna che i bambini sono
capaci di seguire e che gli adulti non riescono più a sentire (e,
spesso, bisogna lavorare molto su di sé per ritrovarla).
Non disturbare il bambino nei suoi momenti di concentrazione,
perché, anche se l’attività che svolge ti sembra futile, comunque
sta lavorando sulla capacità di concentrazione.

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LIBERTÀ
    Quando parliamo di «libertà» […] diamo alla parola il senso
    profondo di «liberazione» della sua vita da ostacoli che ne
                impediscono il normale sviluppo.
La Montessori è spesso fraintesa da chi dice che nelle scuole
Montessori i bambini fanno ciò che vogliono. Invece, la libertà, per
la Montessori, non è assenza di regole ma capacità di utilizzare al
meglio le proprie capacità fisiche e mentali. Per questo propone
oggetti (bottiglie, caraffe ecc.) a misura di bambino e alla sua
portata, e strumenti (per esempio, uno sgabellino per raggiungere
il rubinetto) che permettano al bambino
di essere libero di muoversi nel suo
ambiente (nei limiti di ciò che è in
grado di fare ed evitando rischi).
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Il bambino deve essere libero di esplorare il mondo e sviluppare la
sua curiosità (reale motore all’apprendimento), avendo la
possibilità di incrementare le proprie capacità fisiche, psicologiche
e sociali e diventare indipendente, senza troppe interferenze.
Si impara tantissimo se si è lasciati liberi di fare le proprie scelte (il
che non significa, però, che non ci siano regole o che il bambino
vada ignorato, trascurato o abbandonato a se stesso).
Il bambino, messo in condizione di esplorare e muoversi
liberamente, va aiutato a fare da sé.
La libertà è organizzata e abbinata ad
autodisciplina, rispetto e ordine, perciò,
non sfocia nel caos.

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LA SOCIALITÀ NATURALE
Nelle Case dei Bambini, gli scambi non sono “programmati” da
momenti pensati ad hoc, ma semplici, naturali e spontanei, come
tutto l’apprendimento.

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IL BAMBINO NORMALE
 Il bambino normale non ha bisogno di stimoli che lo risveglino e che
   lo mettano in rapporto con l’ambiente reale. Egli è sveglio, e i suoi
rapporti con l’ambiente sono innumerevoli e continui. Egli ha bisogno
      invece di ordinare il caos formato dalla sua coscienza e dalla
     moltitudine di sensazioni che il mondo gli ha dato. Egli […] è un
esploratore ardito nel mondo nuovo per lui, e come esploratore, ciò di
cui ha bisogno è una strada (cioè qualcosa di limitato e di diretto) che
   lo conduca al suo fine e lo salvi dalle deviazioni affaticanti che non
                        permettono di avanzare.
La Montessori parla di “bambino normale”, perché, all’inizio della
carriera, ha lavorato con bambini affetti da ritardi mentali. Tendiamo
a riempire le giornate dei bambini con mille attività per renderli più
svegli, intelligenti e competitivi, ma così non lasciamo loro il tempo di
esplorare il mondo in cui vivono.

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Lezioni di Grazia e Cortesia
Le attività di grazia e cortesia insegnano gesti e parole giusti per
vivere nella società.
Sono attività sono molto simili al gioco simbolico, ma sono proposte
e pianificate in precedenza dall’adulto.
Scopo finale: insegnare a dire “grazie” o “per favore”, presentarsi,
rispondere al telefono, salutare ecc.), giocando al negozio, alla scuola
ecc.
Giocarci più volte (ma senza imporglielo)
porta il bambino a confrontarsi realmente
con la situazione in oggetto (presentarsi,
entrare in un negozio, ordinare al ristorante,
chiedere un prezzo ecc.).

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I “PERIODI SENSIBILI”
Secondo la Montessori, il bambino tra i 2 e i 6 anni, attraversa dei
periodi favorevoli più o meno lunghi e spesso accavallati, in cui è
particolarmente ricettivo nei confronti di determinati apprendimenti
(coordinazione dei movimenti, ordine, linguaggio, affinamento dei
sensi ecc.). Passati questi periodi, questi apprendimenti
richiederanno uno sforzo maggiore o potrebbero, addirittura, non
essere più possibili da acquisire.
Nelle Case dei Bambini, i piccoli possono scegliere quale materiale
usare e per quanto tempo e/o volte farlo. La libera scelta risponde
allo sviluppo individuale.

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ESSERE GENITORI MONTESSORIANI
In “Il bambino in famiglia”, la Montessori descrive da una diversa
prospettiva i momenti difficili dell’essere genitori:
 Chi mai piangerà un giorno per l’immenso desiderio di vederci, sia
pure digiunando, mentre noi mangiamo? […] quando mai succederà
  nella vita che qualcuno, appena desto, desideri di correre da noi,
 superando ogni difficoltà, senza l’intenzione di svegliarci, ma solo
      per vederci e darci un bacio? Chi mai farà questo per noi?
I genitori sono educatori: non dirigono né condizionano i desideri
del bambino (con premi o castighi), ma mediano tra lui e l’ambiente,
aiutandolo e sostenendolo,
senza imporsi né sostituirsi, ma
preparando l’ambiente e presentandogli
i materiali a sua disposizione.

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Un genitore montessoriano
• Rispetta il figlio e lo lascia libero di scegliere (entro certi limiti,
  ovviamente!)
• Usa una disciplina positiva e incoraggia (non usa né premi né
  punizioni)
• Gli dà la possibilità di fare esperienze
• Non lo interrompe quando è concentrato
• Non lo riempie di giocattoli

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ESSERE EDUCATORI MONTESSORIANI
                               (a casa e a scuola)
•    Accompagna il bambino nelle sue scoperte.
•    Rispettalo e non toccarlo contro la sua volontà.
•    Non parlare male di lui (né in sua presenza, né in sua assenza).
•    Rinforza e incoraggia ciò che c’è di positivo in lui.
•    Prepara l’ambiente in modo meticoloso e aiutalo a sentirsi a suo
     agio e responsabile del luogo in cui vive o lavora.
•    Mostragli come utilizzare il materiale e come (e dove) riporlo.
•    Sii pronto a reagire se ha bisogno.
•    Osservalo, ascoltalo e rispondigli                           Immagine dal web

•    sempre quando si rivolge a te.
•    Cogli e sfrutta al meglio i momenti e i
    periodi sensibili, rispettando e favorendo il
    ritmo e il percorso di apprendimento del singolo bambino

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• Rispettalo se fa un errore e si corregge da sé, ma sii pronto a
  intervenire se utilizza in modo improprio il materiale o compie
  azioni che possono mettere in pericolo lui stesso o gli altri.
• Rispetta il bambino che si riposa, guarda gli altri lavorare, riflette
  su ciò che fa, vuole fare o farà. Non obbligarlo a passare a un’altra
  attività.
• Aiuta il bambino che cerca un’attività e non riesce a trovarla.
• Proponigli regolarmente attività che ha rifiutato in precedenza.
• Aiutalo ad acquisire capacità che ancora non ha e a superare le
  sue imperfezioni, nel rispetto dell’ambiente e con parole amabili.
• Sii presenza e guida amorevole e trattalo con delicatezza,
  offrendogli il meglio che puoi, senza correggerlo o giudicarlo

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L’insegnante è importantissimo come regista e il suo compito
principale è osservare, per poter partire dalle caratteristiche del
bambino e accompagnarlo, rispettando i suoi momenti di crescita.
Per far ciò, deve liberare la mente dai preconcetti, perché ogni
bambino è unico e irripetibile e ha diritto di essere accolto,
rispettato e accompagnato a sviluppare e svilupparsi secondo le
proprie caratteristiche fondamentali, uniche e diverse. Nella Casa dei
Bambini non ci sono lezioni per la classe intera, ma presentazioni di
singoli materiali per ogni singolo bambino.
ATTENZIONE!
Non bisogna credere che, in una scuola montessoriana, i bambini
facciano solo le attività che vogliono. L’intelligenza infantile non è
pigra: i bambini, vedendo i giochi che fanno gli altri, si incuriosiscono
e avvicinano con entusiasmo alle novità. La mancanza di obblighi e
divieti favorisce la libera espressione.

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PREMI E PUNIZIONI

Premi e punizioni non rientrano nell’approccio Montessori, così come
neppure i voti. Premio e ricompensa erano l’apprendimento e il
raggiungere l’obiettivo che il bambino si è prefissato.

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GIOCATTOLI MONTESSORI
Non esistono giocattoli montessoriani veri e propri, ma solo
materiale didattico e oggetti veri. La Montessori introdusse dei
giocattoli nelle Case dei Bambini, ma poi si rese conto che, potendo
scegliere, i bambini preferivano fare le cose “per davvero” invece che
giocare a fare finta. L’area giocattoli, perciò, fu sostituita dalle attività
sensoriali, di vita pratica, ecc.
Esistono, però, giocattoli ispirati al metodo Montessori, e materiali
Montessori che possono essere scambiati per giocattoli (per esempio,
la torre rosa o la casetta delle chiusure.

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MONTESSORI: RIGORE O LIBERTÀ?
Critica a Montessori: eccessiva rigidità (i materiali servono a un unico
scopo e vanno usati in un unico modo). Questo in teoria, ma la stessa
Montessori esortava gli insegnanti a rispettare l’utile attività (uso
alternativo dei materiali), a condizione che fosse creativo e non
distruttivo.
Sylvia Dorance:“la pedagogia Montessori non mira unicamente
all’ordine e al rispetto delle regole. La ricchezza di questo approccio
sta [...] nel delicato equilibrio tra rigore e libertà. L’innovazione è
possibile grazie alla padronanza di una tecnica, di un sapere o di un
savoir-faire.”

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IDEE PER ATTIVITÀ
I materiali montessorani sono difficili da reperire e costosi, ma la
Montessori li fabbricava da sé.
Presenta al bambino le attività di vita pratica dopo avergli presentato,
nominandoli, i singoli oggetti interessati. Il procedimento, invece,
mostralo in silenzio. Lascia i materiali a portata di mano perché il
bambino possa utilizzarli quando desidera. Restagli accanto finché
non avrà acquisito la dimestichezza tale da svolgere correttamente
l’attività.
Quando il bambino sembra perdere interesse per una attività, è
sostituiscila.
Osservalo: è il modo migliore per proporgli attività mirate e basate sui
suoi interessi del momento.

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ALFABETO MOBILE fai da te
Occorrente: fogli cartonati e forbici.
Stampare più volte l’alfabeto (per comporre parole spesso servono
più esemplari di ogni lettera).

N.B. Montessori distingue l’apprendimento della lettura da quello
della scrittura: il bambino, osservando i segni grafici ed esercitandosi
a distinguerli, impara a identificarne i suoni. Ricopiando e
riconoscendo le lettere scopre poi da solo il meccanismo della
scrittura, come
esercizio sensoriale, scrive parole
-anche straniere- che può non
comprendere.

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Attività di stampo montessoriano per
            l’apprendimento della Scrittura e della Lettura
CARTE TEMATICHE
Stampa e ritaglia le carte, poi separa
l’immagine dal nome. Assicurati che il
bambino abbia memorizzato tutti i nomi
                                                                 http://www.lacasanellaprateria.com
per poi introdurne l’ortografia.
Disponi 3 carte sul tavolo, davanti al bambino, poi aggiungi le altre
una a una. Chiedigli di nominare ogni animale/oggetto ecc., poi
consegnagli le targhette con tutti i nomi e chiedigli di associarle a ogni
foto.
Quando il bambino padroneggerà questa fase, chiedigli di scrivere i
nomi, consegnandogli le targhette dopo per il controllo dell’errore.
Esaurita l’attività con questi nomi, potrai cambiare argomento (scuola,
animali, ristorante, contrari, mestieri ecc.)

                            Associazione Istituto Psicosociale
I TRAVASI (di solidi e liquidi)

L’occorrente è facile da reperire: spugne, ciotole, bottiglie, bicchieri
ecc. da riempire e travasare con acqua o altri materiali (farina,
polenta, sale, legumi ecc.). Sono attività che aiutano a prendere le
misure con le quantità, a concentrarsi durante il travaso e a stare
attenti e a favorire la percezione tattile nel riconoscere le varie
consistenze.

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LA GRATTUGIA (di tappi di sughero, di noce moscata, di formaggio
ecc.)

MATERIALI VARI E DA RICICLO
pasta e rotoli di carta igienica o cannucce da tagliare e infilare su
supporti di vario tipo (per sviluppare la creatività e allenare la
coordinazione) o travasare.

                          Associazione Istituto Psicosociale
I TIMBRI                                      AVVITA E SVITA

                                                 Immagine dal web

LUCCHETTI-CHIAVI-                              SCATOLE, BOTTIGLIE E
CERNIERE                                       BARATTOLI (da aprire e
                                               chiudere o in cui imbucare)

     Immagine dal web                 Immagine dal web

                        Associazione Istituto Psicosociale
ATTIVITÀ QUOTIDIANE DI VITA PRATICA
                   (CON SPIRITO MONTESSORIANO)

•Stendere il bucato
•Mangiare da soli
•Riordinare e pulire la propria stanza
•Rifare il letto
•Ripulire se si sporca qualcosa
•Apparecchiare e sparecchiare la tavola
•Cucinare
•Giardinaggio
•Allacciarsi le scarpe
Sono attività che aiutano, tra l’altro, a migliorare la coordinazione e la
concentrazione, ad allenare i muscoli che si utilizzeranno per
scrivere, a costruirsi un ordine e un equilibrio interiore.

                            Associazione Istituto Psicosociale
BAMBINI DI POCHI MESI
•Giostrine in movimento
                                                                 Immagine dal web
Adatte ai piccolissimi, incapaci di prendere gli
oggetti intenzionalmente con le mani, ma con
un mondo da scoprire attraverso gli occhi.
Sono appese alla culla o al lettino e saranno utili per esercitare la
percezione del movimento, del colore e della profondità. Cambiarle
periodicamente serve a introdurre elementi di novità, nuovi approcci
e sensazioni.
•Oggetti sospesi
Crescendo, le abilità prensili vanno          progredendo e, quando
tenteranno di impugnare le cose con le manine, si può passare a
oggetti di vario tipo, legati a un nastro appeso a un’altezza accessibile
(da sostituire col passare del tempo), da toccare con le mani o
“calciare”.

                           Associazione Istituto Psicosociale
•Rumori in scatola
Producendo suoni muovendole, le scatole sonore possono essere
realizzate facilmente in casa riempiendo piccoli contenitori di metallo
rivestiti con stoffa o sacchettini di tessuto con fagioli, tappi o altro
che faccia rumore. N.B. l’attenzione deve essere concentrata sul
rumore e non sulle sensazioni tattili prodotte dai contenitori.
•La musica
Da proporre in momenti tranquilli, in cui i bambini non sono stanchi, e
senza associarla ad altro.
•Il silenzio
Ha effetti benefici per i più piccoli: li tranquillizza, li allena alla
concentrazione e fa sviluppare interesse progressivo verso i suoni
percepiti, rendendo così capaci di riconoscerli.

                           Associazione Istituto Psicosociale
BAMBINI DI 2-3 ANNI
Proponi quasi esclusivamente attività di vita pratica.
Gesti semplici e quotidiani sono sufficienti e utili per lo sviluppo e per
la crescita.

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PRO E CONTRO
PRO
Secondo alcuni studi, aiuta a
•sviluppare migliori capacità di problem solving anche nella vita
pratica,
•prediligere giochi meno violenti,
•apprendere con maggior entusiasmo senza forzature e senza lo stress
delle verifiche,
•rispettare di più le regole, gli altri e le cose.

                         Associazione Istituto Psicosociale
CONTRO
•La Montessori è stata accusata di pretendere troppo da bambini
ancora troppo piccoli (lei ribatteva che, però, erano stati proprio i
bambini a insegnarle cosa volessero imparare).
•Critiche – dal punto di vista didattico – per l’artificiosità dei materiali
e le modalità troppo rigide del loro impiego
• Critiche – dal punto di vista della socializzazione – per gli scarsi
rapporti coi compagni, quando l’apprendimento è individuale.
•C’è chi non approva che i bambini si abituino a vivere in un ambiente
a loro misura (il mondo reale non lo è).
• Alcuni condannano la libertà concessa nelle Case dei bambini (anche
se è una libertà guidata e organizzata, che non degenera nell’anarchia
e finisce dove inizia la libertà altrui).

                             Associazione Istituto Psicosociale
Montessori: Letture Consigliate e bibliografia
•Per conoscere il metodo Montessori
Libertà e amore. L'approccio montessoriano per un'educazione secondo
natura, Elena Balsamo
Il bambino in famiglia, di Maria Montessori
www.operanazionalemontessori.it
www.montessoriinpratica.it
•0-6 anni
Educare alla libertà, di Maria Montessori
Il segreto dell’infanzia, di Maria Montessori
3-6 anni
Montessori per tutti, di Claudia Porta
La mente del bambino. Mente assorbente, di Maria Montessori
La scoperta del bambino, di Maria Montessori
6-12 anni
Dall’infanzia all’adolescenza, di Maria Montessori
L’autoeducazione, di Maria Montessori
Montessori 6-12, di Claudia Porta

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