Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video

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Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
Terni,  a   17  anni   muore
travolto da uno scooter:
stava girando un video
TERNI – Uno studente di 17 anni è morto nella notte dopo
essere stato investito dallo scooter condotto da un amico,
anche lui minorenne, lungo una strada di un centro della
provincia di Terni. Secondo una prima ricostruzione dei
carabinieri il ragazzo si sarebbe sdraiato sulla carreggiata
per filmare con il cellulare il passaggio del coetaneo che
l’avrebbe però accidentalmente travolto.
I due – in base a quanto accertato finora – sono giunti
insieme sul luogo dell’incidente in scooter. Il diciassettenne
sarebbe quindi sceso, si sarebbe sdraiato e avrebbe realizzato
il video del passaggio su un rettilineo, venendo però
travolto.
E’ quindi morto sul posto a causa delle gravi ferite
riportate.
Vani i tentativi di soccorso da parte del 118.
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
I carabinieri hanno raccolto – secondo quanto si apprende – le
testimonianze di alcuni amici dei due ragazzi, che avrebbero
confermato la ricostruzione, essendo a conoscenza del ‘gioco’
ideato dal gruppo

Salvini soddisfatto su nomine
Rai:   “Con  Foa   e   Salini
finalmente voci diverse!”
Nella tv di Stato è cambiata aria. Al vertice della Rai “noi
abbiamo indicato un ad e un presidente staccati dai partiti,
due giornalisti, manager, imprenditori”. Così Matteo Salvini
dal palco del comizio a Fontevivo di Parma, è tornato sulle
nomine del servizio pubblico. Rispetto alle critiche del Pd,
il vicepremier ha aggiunto: “Hanno paura che cambi qualcosa in
Rai, la loro paura è fondata. Cambieranno le cose, verranno
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
valorizzati giornalisti dimenticati perché non erano di
sinistra”.

Il ministro del Tesoro Tria ha proposto al cdm il nominativo
di Fabrizio Salini come ad Rai e Marcello Foa come consigliere
di amministrazione. Quest’ultimo sarà votato dalla commissione
di Vigilanza per la carica di presidente dell’azienda
radiotelevisiva.

“Oggi diamo il via a una rivoluzione culturale. “Ora ci
liberiamo dei raccomandati e dei parassiti”, nella Rai”. Così
il vicepremier Luigi Di Maio, al termine del Consiglio dei
ministri, presenta ai cronisti la scelta dei nomi da parte del
governo sui vertici Rai, Marcello Foa, Presidente e Fabrizio
Salini Ad.

“Stiamo lavorando ai tanti dossier aperti, tanti problemi che
stiamo affrontando in questi primi 50 giorni di governo”, ha
affermato Di Maio.

“Finalmente ci saranno tante voci diverse alla Rai. Non ci
sarà solo la voce della sinistra renziana, ma tante voci
diverse”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini,
arrivando a Fontevivo (Parma) per la festa della Lega Emilia.
E le critiche dell’opposizione sulle nomine del servizio
pubblico? “Quelli del Pd sono veramente alla frutta. Auguro
loro un agosto di serenità e di relax perché ne hanno
bisogno”, ha risposto Salvini.

”Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente Rai,
che è giunta inaspettata nell’arco di pochissime ore.
Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice
premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario
alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia
Giovanni Tria per la fiducia accordatami”. Scrive Marcello Foa
su Fb. ”Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno
della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino
agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani”. ”Sin dai
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
tempi del mio maestro Indro Montanelli – aggiunge Marcello Foa
-, mi sono impegnato per un giornalismo intellettualmente
onesto e indipendente e da oggi rinnovo questo impegno morale
nei confronti dei giornalisti e di tutti i collaboratori della
Rai”. ”Grazie di cuore al Gruppo Corriere del Ticino –
conclude – per questi splendidi anni trascorsi assieme. E’
stato un onore, lascio con commozione una squadra
meravigliosa”.

”La Rai è una grande azienda che appartiene ai cittadini,
colma di personalità, di creatività e di risorse. Il mio
compito sarà quello di valorizzarle tutte per poter offrire un
prodotto che rispecchi l’eccellenza italiana con contenuti
diversificati, ampi e ricchi di stimoli”. A scriverlo sul suo
profilo Fb è Fabrizio Salini, indicato come nuovo ad della
Rai. ”Ma la Rai non è un’isola: le relazioni internazionali,
così come la valorizzazione delle produzioni locali, sono
parte essenziale della sua missione. Ringrazio per la fiducia
che mi è stata accordata, e ringrazio i dipendenti e i
dirigenti Rai per ciò che hanno fatto e per ciò che faremo
insieme”, conclude Salini.

“In ottemperanza alle disposizioni di legge e di statuto e a
completamento delle designazioni già effettuate dal Parlamento
e dall’azienda, per il rinnovo del Consiglio di
Amministrazione della Rai il ministro dell’Economia e delle
Finanze, Giovanni Tria, ha proposto al Consiglio dei Ministri
i seguenti nominativi: Fabrizio Salini, indicandolo per la
carica di amministratore delegato, e Marcello Foa per la
carica di consigliere di amministrazione. E’ quanto si legge
in una nota del Ministero dell’Economia. Non nasconde la
soddisfazione anche il presidente del consaiglio Giuseppe
Conte che in un tweet plaude al rilancio dlel’azienda con le
nuove nomine
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
Albano Laziale, isola del
riuso    e    impianto  di
compostaggio: quel terreno
“perfetto” – I Parte
ALBANO LAZIALE (RM) – Verrà realizzata una isola del riuso e
un impianto di compostaggio nel quartiere Miramare ad Albano
Laziale? Questi gli interrogativi che pone Roberto Cuccioletta
portavoce di Fratelli d’Italia ad Albano per cui chiede a gran
voce una risposta da parte degli amministratori comunali. Ad
oggi, infatti, il Comune di Albano Laziale dispone di un
centro di conferimento comunale in località Cancelliera ed è
stato approvato uno Studio di Fattibilità del IV Settore per
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
un centro di conferimento comunale per lo smaltimento
dell’organico da realizzare su un terreno privato in via
Tenutella che nel piano regolatore cade in Zona D2
“artigianale”.

Sullo stesso terreno privato sembra sia stato approvato un
altro progetto di fattibilità per la realizzazione del secondo
centro di conferimento comunale e isola del riuso. Sembra,
quindi, che via Tenutella, al confine di via del Muro Bianco e
del quartiere musicisti, sia perfetta per accogliere il
secondo centro di conferimento comunale.

Tanto perfetta che dall’amministrazione comunale si sta
valutando di acquisire il terreno, dopo averlo fatto stimare
da un agronomo, dietro un compenso di 2.488,80 euro con
determina 125 del 29 febbraio 2016.

Un terreno che ricade in zona R4
(Possibilità di perdita di vite umane o
lesioni gravi alle persone)
Questo terreno privato è talmente perfetto che l’area in
questione ricade in zona R4 come da piano di assetto
idrogeologico. Classificare una Zona R4 significa che sul
terreno esistono “condizioni che determinano la possibilità di
perdita di vite umane o lesioni gravi alle persone oppure
danni gravi e collasso di edifici o infrastrutture o ancora
danni gravi ad attività socio economiche”.
Nonostante il vincolo, si è dato incarico ad un altro
professionista, con determina 688 del 21 maggio 2018, per
richiedere il nulla osta all’autorità di bacino Appennino
centrale.

La Città Metropolitana di Roma Capitale ha finanziato la
realizzazione del secondo Centro di Conferimento Comunale per
200mila euro e di un’isola del Riuso per 300mila euro, per un
importo complessivo di mezzo milione di euro.
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
Già il 12 dicembre del 2017 era stato affidato un incarico per
uno studio di fattibilità per questa isola del riuso con
determina 194 per un importo complessivo pari a € 7.356,00,
incluso IVA e oneri previdenziali. E la giunta comunale il 28
dicembre 2017 approvava il progetto di fattibilità tecnico
economica per centro di conferimento comunale e allestimento
Isola del Riuso per un totale di 850mila euro di cui 500mila
finanziati dalla Città Metropolitana e 350mila finanziati dal
Comune di Albano Laziale.

Il terreno deve essere, però, ancora
acquistato dall’Ente locale per un
importo ancora non precisato
Dalla documentazione in atti sembra per un valore di 300mila
euro. Il 29 maggio 2018 con determina 742 si affida un
ulteriore incarico per redigere studio di fattibilità e
progettazione preliminare per un centro di compostaggio di
città per un totale di 12.301,03.

Sullo stesso terreno, quindi, sempre con vincolo idrogeologico
è possibile addirittura realizzare un centro per il
trattamento dei rifiuti biodegradabili, avendo anche un
finanziamento regionale di 600mila euro.

Sempre sullo stesso terreno privato, infatti, il Comune
presentò una domanda di finanziamento alla Regione Lazio,
partecipando ad un bando regionale per le misure a favore
delle attività di compostaggio e auto compostaggio per la
riduzione della frazione organica per i Comuni del Lazio e
Roma Capitale.
Il 5 ottobre 2017 il Comune dichiara alla Regione Lazio che ha
in itinere una procedura per l’acquisizione di un’area
destinata alla realizzazione del secondo centro di
conferimento comunale.

Pare,   infatti,   che   all’invito   del   10   dicembre   2015   a
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
presentare manifestazione di interesse alla cessione di aree
urbane abbia risposto solamente un privato. Ad ogni modo,
l’Ufficio del IV Settore elabora uno studio di fattibilità per
un centro di compostaggio ed auto compostaggio che prevede due
soluzioni, una da 1.550.000,00 di euro ed una da 3.376.869,29
di euro.

“Nei quadri economici di spesa non si fa alcun cenno al costo
di acquisizione del terreno. – afferma Roberto Cuccioletta – A
questo punto – prosegue il portavoce FdI – ci sorgono
spontanee alcune domande: nei quartieri Miramare e Muro Bianco
verrà realizzato un secondo centro di conferimento comunale,
un’isola del riuso o un impianto di compostaggio? La zona
individuata è veramente la più idonea per accogliere impianti
di questo tipo? A queste domande noi vogliamo delle risposte”.
Terni, a 17 anni muore travolto da uno scooter: stava girando un video
Bracciano,    maxi    tegola
sull’ex sindaco Pd Giuliano
Sala: a giudizio per gravi
irregolarità nella discarica
di Cupinoro. Chiesto maxi
risarcimento   di  oltre   4
milioni di euro
BRACCIANO (RM) – Bracciano ancora in cima alle cronache dopo
la notizia che la Corte dei Conti ha bocciato il piano di
riequilibrio predisposto dal Comune di Bracciano in relazione
alle deliberazioni del giugno 2016 da parte del Commissario
Prefettizio, con i poteri del Consiglio Comunale, e del
settembre 2016 da parte del nuovo Consiglio Comunale, a soli 2
mesi dal suo insediamento. La Corte dei Conti colpisce ancora.
E la tegola, questa volta, piomba direttamente sulla testa
dell’ex sindaco del Partito Democratico Giuliano Sala che ha
governato la città di Bracciano per due mandati.

La Procura regionale della Corte dei
Conti ha convenuto in giudizio Giuliano
Sala per gravi irregolarità nella
gestione della discarica di Cupinoro.
Secondo la procura si prefigura un danno erariale per cui non
è ravvisabile nessun obbligo giuridico in capo alla società
partecipata dal Comune Bracciano Ambiente Spa bensì in capo
all’ex sindaco Pd Giuliano Sala. L’atto di citazione è già
stato notificato alla parte per il risarcimento del danno. La
Procura regionale ha chiesto alla sezione Giurisdizionale
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della Corte dei Conti di condannare Sala a risarcire i danni
per 4 milioni e 400 mila euro in favore della Bracciano
Ambiente. L’udienza è fissata per il 15 gennaio 2019. Il
Comune di Bracciano ha la possibilità di costituirsi in
giudizio in quanto parte lesa.

I precedenti
A giugno del 2017 L’Osservatore d’Italia ha dato la notizia
che il sindaco Sala era stato condannato a risarcire 900.000
euro per il danno erariale alla Società pubblica Bracciano
Ambiente SpA. Lo ha stabilito la sentenza del 6 agosto scorso
N.367/2015 della sezione regionale della Corte dei Conti del
Lazio. Il danno quantificato è stato imputato per “sprechi di
denaro pubblico” connessi alla gestione e realizzazione di un
impianto per il trattamento del percolato presso la discarica
di Cupinoro, di proprietà del Comune e concesso in gestione
alla società, unitamente al servizio di discarica dei rifiuti
connessi alla inefficienza dell’impianto a causa della
insufficiente alimentazione energetica. Senza contare le spese
extra sostenute per lo smaltimento del percolato causando così
un danno al Comune di Bracciano perché socio unico della
società. Parliamo degli anni 2011, 2012 e 2013 quando
l’impianto del percolato o non è funzionato per nulla o
comunque parzialmente.

E per la Corte dei Conti che ha emesso la sentenza il
responsabile è Giuliano Sala perché il Comune, socio unico,
risponderebbe direttamente degli sprechi derivanti dal mancato
guadagno su un investimento così grande e sarebbe reo anche di
non aver effettuato il controllo analogo. Poi l’ex sindaco ha
fatto ricorso ed è stato accolto perché il giudice di prime
cure, aveva spiegato Sala all’epoca, non avendo risposto e
proceduto nel merito ha prodotto un vizio. Il danno ha
riguardato il patrimonio della Bracciano Ambiente e, secondo
l’arringa di Sala, non poteva richiamare la responsabilità
diretta degli amministratori anche perché non era la
fattispecie sui cui doveva pronunciarsi la sezione regionale
della Corte dei Conti.

Adesso Sala è stato chiamato a giudizio e la somma di
risarcimento per cui è stata chiesta la condanna è davvero
molto alta.

Caporalato, 12 arresti e
sequestri: frode grazie a un
sistema di 40 cooperative
PAVIA – La Guardia di finanza di Pavia sta eseguendo 12
arresti per i reati di associazione a delinquere finalizzata
alla frode fiscale, all’intermediazione illecita di manodopera
e allo sfruttamento del lavoro, approfittando dello stato di
bisogno dei lavoratori.

Le indagini (svolte nell’area logistica di Stradella) hanno
rivelato un sistema basato su oltre 40 cooperative che erano
riconducibili al “dominus” dell’organizzazione. Era lui che
stabiliva quali lavoratori potevano lavorare, quali dovevano
essere allontanati, quali dovevano essere usati per turni e
incarichi particolarmente gravosi.

Il gip ha anche disposto il sequestro di beni mobili e
immobili per oltre 14 milioni che verranno eseguiti a Milano,
Torino, Bergamo, Brescia, Lodi, Pescara, Aosta, Genova,
Catanzaro, Latina, Palermo, Roma e Napoli.

Palermo,                    incendio                    in
stabilimento per lavorazione
dello zolfo: si accertano i
valori     della     qualità
dell’aria
PALERMO – Un incendio è divampato in un opificio per la
macinazione dello zolfo a Lercara Friddi (Pa) dell’omonima via
Friddi. Sul luogo sono intervenute pattuglie dei Carabinieri
della Compagnia di Lercara Friddi e squadre dei vigili del
fuoco con gli specialisti del nucleo batteriologico per
verificare se ci sono pericoli per la qualità dell’area.

Dalla    ricostruzione     dei   Carabinieri     intervenuti
tempestivamente sul luogo verso le ore 12,30 di oggi
unitamente ad una squadra dei Vigili del Fuoco di Corleone e
di volontari della Protezione Civile locale, le fiamme sono
divampate all’interno del capannone dove era stipato dello
zolfo. L’attrito di una pala meccanica, che stava spostando un
cumulo di zolfo nello stesso capannone avrebbe provocato delle
scintille e quindi una fiammata, che, solitamente gli stessi
operai riuscivano a spegnere facilmente. Questa volta
l’incendio si è propagato in modo più intenso tanto da dover
richiedere i soccorsi. Sulle fiamme è stato lanciato della
calce, poiché è il solo modo per spegnere l’incendio. Grazie
all’intervento dei Carabinieri dei Vigili del Fuoco dei
Volontari e degli operai della ditta, che si è riusciti a
estinguere l’incendio verso le 14,30 circa, dopo aver fatto
allontanare i curiosi, ed una famiglia da un’abitazione
limitrofa, in modo precauzionale.

Nessun ferito
Sul luogo è intervento personale dell’ARPA e ASP 6 di Palermo,
per accertare i valori della qualità dell’aria, ma l’emergenza
sembra rientrata. Il capannone dove era contenuto lo zolfo
della lavorazione, ha subito il crollo del tetto. La famiglia,
allontanata è stata fatta rientrare presso la propria
abitazione. Sono in corso indagini dei Carabinieri e dei
Vigili del Fuoco e degli organi competenti, per accertare se
sono state rispettate tutte le norme di sicurezza.

Bracciano, tegola della Corte
dei Conti: bocciato il piano
di riequilibrio. Situazione
difficile a Palazzo
BRACCIANO (RM) – Momenti difficili al Comune di Bracciano. Una
tegola per il palazzo comunale: la Corte dei Conti ha bocciato
il Piano di riequilibrio predisposto dal Comune di Bracciano.
La bocciatura concerne le deliberazioni del giugno 2016 da
parte del Commissario Prefettizio, con i poteri del Consiglio
Comunale, e del settembre 2016 da parte del nuovo Consiglio
Comunale, a soli 2 mesi dal suo insediamento.

Ma ancora gli amministratori del Comune
di Bracciano non ne conoscono le
motivazioni
È arrivata una lettera che ha gelato la situazione che
potrebbe essere fraintesa se non si conoscono bene i fatti e
purtroppo se la situazione non verrà chiarita nelle opportune
sedi il Comune potrebbe essere commissariato. Solo quando
arriveranno le motivazioni dal Comune si potrà valutare se
intentare un ricorso ai gradi successivi di giudizio e nel
rispetto dei procedimenti che regolano la fattispecie.

Ma soltanto nelle prossime ore si
riuscirà ad essere più precisi in merito
alle intenzioni del sindaco di Bracciano
Armando Tondinelli
“Preme evidenziare – ha chiarito il primo cittadino in una
nota – come questa situazione sia stata ereditata in toto
dalla precedente Amministrazione e nulla può essere
addebitato a quella attuale. Il futuro del nostro paese è la
priorità della nostra Amministrazione e dunque nell’attesa che
le motivazioni della sentenza vengano rese note, ed agire di
conseguenza, sarà nostra cura       predisporre sostanziali
correttivi al Piano, preparandoci anche all’ipotesi di
ritirare il vecchio formulandone uno nuovo che privilegi più
i risparmi strutturali rispetto alle alienazioni, ipotesi su
cui si basava quasi totalmente il Piano passato e giudicato
non congruo. Sono convinto – ha concluso Armando Tondinelli –
che riusciremo nell’intento anche perché la situazione
finanziaria del nostro Comune è notevolmente migliorata in
questi ultimi 2 anni e consente margini di manovra. Mi auguro,
infine, che la vicenda non costituisca occasione di sterili
ed inutili polemiche da parte di chicchessia né si dia adito
a falsi trionfalismi perché in questa occasione non ci sono
vincitori ma solo vinti”

Traffico di droga dal Lazio
alla Sardegna: sequestrati
beni per 2 milioni di euro
CAGLIARI – Beni per quasi due milioni di euro sono stati
sequestrati dalla Guardia di finanza di Cagliari ad un gruppo
criminale con base operativa a Villacidro e ramificazioni fino
in Lazio, sgominato nel marzo del 2017 dai carabinieri di
Villacidro.

In particolare le Fiamme gialle hanno sequestrato beni
immobili, auto di lusso, quote societarie, polizze
assicurative e conti correnti bancari per un valore pari a
1.799.547,26 euro, nei confronti di quattro soggetti italiani
attualmente sotto processo a Cagliari per traffico di sostanze
stupefacenti.
Gli specialisti del Gico di Cagliari hanno svolto accertamenti
economico-patrimoniali, che “hanno evidenziato una rilevante
sproporzione tra la disponibilità dei beni individuati in capo
ai quattro e ai loro familiari conviventi e i redditi
dichiarati ai fini delle imposte dirette”, spiegano dalla
Guardia di finanza
Marte, storica scoperta: c’è
un lago salato sotto il
ghiaccio
A un chilometro e mezzo sotto i ghiacci del Polo Sud di Marte
c’è un grande lago di acqua liquida e salata: lo ha scoperto
il radar italiano Marsis della sonda Mars Express. Pubblicata
su Science, la scoperta è stata presentata da Agenzia Spaziale
Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf),
università Roma Tre, Sapienza e Gabriele d’Annunzio (Pescara),
Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Ha tutti i requisiti per ospitare la vita, il grande lago
sotterraneo scoperto su Marte dai ricercatori italiani che
hanno utilizzato i dati del radar Marsis, a bordo della sonda
europea Mars Express. Esiste da molto tempo, ha acqua liquida,
sali ed è protetto dai raggi cosmici: questi, dicono gli
autori della ricerca, sono elementi che potrebbero far pensare
anche a una nicchia biologica.

La scoperta di un lago di acqua liquida nel sottosuolo di
Marte “è una delle più importanti degli ultimi anni”: lo ha
detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi),
Roberto Battiston. “Sono decenni che il sistema spaziale
italiano è impegnato nelle ricerche su Marte insieme a Esa e
Nasa. I risultati di Marsis – ha rilevato Battiston –
confermano l’eccellenza dei nostri scienziati e della nostra
tecnologia e sono un’ulteriore riprova dell’importanza della
missione europea a leadership italiana ExoMars, che nel 2020
arriverà sul pianeta rosso alla ricerca.

A individuare il lago, stabile da molto tempo, con un diametro
di 20 chilometri e una forma vagamente triangolare, è stato il
radar Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and
Ionosphere Sounding), attivo dal 2005 a bordo sulla sonda Mars
Express, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Come il radar
Marsis, ideato da Giovanni Picardi dell’università Sapienza di
Roma e costruito dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo),
sono italiani tutti gli autori della ricerca.

   Hanno presentato i risultati sono il responsabile
scientifico del radar Marsis Roberto Orosei, dell’Istituto di
Radioastronomia di Bologna dell’Istituto Nazionale di
Astrofisica (Inaf) e primo autore della ricerca, Enrico
Flamini, docente di Planetologia presso l’Università di
Chieti-Pescara e responsabile di progetto dell’esperimento
Marsis per l’Asi, Elena Pettinelli, responsabile del
laboratorio di Fisica Applicata alla Terra e ai Pianeti
dell’Università Roma Tre, co-investigator di Marsis. Arriva
finalmente la risposta alla domanda che dal 1976 avevano
sollevato le missioni Viking della Nasa: i loro dati
indicavano con chiarezza che in passato Marte aveva avuto
laghi, fiumi e mari, ma finora non si sapeva che fine avesse
fatto tutta quell’acqua.
“C’è stato un tempo in cui Marte era abitabile, con un clima
simile alla Terra, ma nel tempo il pianeta ha perso la sua
atmosfera e con essa l’effetto serra che riscaldava, e di
conseguenza l’acqua è ghiacciata e poi è scomparsa. Restavano
i segni lasciati dalla presenza dell’acqua, ma restava da
capire dove fosse finita e capire dove andare a cercarla”, ha
detto Orosei, dell’Istituto di Radioastronomia di Bologna
dell’Inaf.

Il lago, buio e salato, è probabilmente profondo qualche
metro e si trova nella regione di Marte chiamata Planum
Australe, nel Polo Sud del pianeta. “E’ la prima evidenza che
c’è acqua liquida su Marte, in un lago subglaciale”, ha detto
Flamini. “E’ una notizia – ha aggiunto – che si aspettava da
30 o 40 anni“. I dati raccolti dal radar Marsis fra maggio
2012 e dicembre 2015 mostrano che si tratta di una massa
d’acqua stabile. Il grande lago buio e salato del Polo Sud
potrebbe non essere l’unico: secondo i ricercatori potrebbero
essercene altri e, adesso      che   sanno   come   cercarli,
continueranno a farlo.

di tracce di vita”
Anguillara: il vicesindaco
con Capparella, Porrello e
Minnucci per i bambini del
Sarawi
Due incontri importanti con le istituzioni del Sarawi ieri
alla regione Lazio ed alla Camera con le associazioni che da
anni si impegnano a portare avanti il progetto che vede i
bambini ospiti nei nostri territori. “Non poteva mancare un
caposaldo di questo progetto che è Serenella Capparella – dice
il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Sara
Galea –    e le istituzioni dei comuni che ospitano questi
piccoli ambasciatori di pace”.
Al Consiglio regionale del Lazio importanti le parole che sono
state spese dal vicepresidente del Consiglio David Porrello,
dal Consigliere regionale Emiliano Minnucci, e dalle varie
figure presenti: “C’è stato un focus sulla grave situazione
della popolazione Sarawi nel territorio in cui vive – ha
proseguito Galea – e sull’importanza di questa sinergia e
collaborazione che si è creata con le varie istituzioni
italiane che da sempre dimostrano in tutte le maniere
possibili cura, ospitalità, generosità”.

Questi bambini nel loro viaggio nei nostri territori, oltre a
poter visitare luoghi, conoscere il mare, i laghi, il verde,
la gioia, l’amore e ricevere doni e festeggiamenti, vengono
sottoposti a screening medici, cure e quant’altro. Sono state
proiettate delle foto e dei video su dei viaggi fatti da dei
consiglieri della regione e la protezione civile che hanno
mostrato i luoghi da cui provengono questi piccoli angeli, la
loro vita, e la grande sofferenza a cui sono pesantemente
sottoposti: “Felici di aver potuto essere ancora una volta
partecipi del loro arrivo – ha concluso il vicesindaco – in
attesa di averli qui ad Anguillara Sabazia, ci prepariamo a
riceverli auspicando la solidarietà mostrata dalle nostre
associazioni e cittadini da sempre per fare vivere loro dei
momenti meravigliosi che li accompagnino per tutta la vita
rafforzando il loro benessere, la speranza di una vita
meravigliosa e la loro gioia. Erano presenti anche degli
studenti grandi del Sarawi che vivono e studiano in Italia e
che dopo essere stati bambini ospiti del nostro paese sono
stati “adottati” e fatti studiare diventando parte integrante
di questa Italia in cui il sole, il mare e il cuore delle
persone hanno lasciato e tracciato in maniera indelebile la
loro vita”.

Duplice omicidio Chirignago:
Stefano Perale condannato
all’ergastolo
VENEZIA – Condanna all’ergastolo per Stefano Perale, il
docente cinquantenne accusato di aver ucciso nel giugno 2017
nel suo appartamento, a Chirignago (Venezia), Anastasia
Shakurova, 30 anni, e il fidanzato Biagio Buonomo Junior,
31enne. Le due vittime vennero narcotizzate dopo essere state
invitate a cena, poi scattò il duplice delitto.

Stamane il pm, Giorgio Gava, aveva replicato all’arringa dei
difensori di Perale, Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi,
che avevano chiesto l’assoluzione dell’imputato per incapacità
di intendere e volere. Il giudice ha accolto la tesi
dell’accusa, secondo le quali Perale, reo confesso, avrebbe
architettato il duplice delitto, mosso dalla gelosia nei
confronti del rapporto che Anastasia Shakurova aveva
instaurato con il compagno Biagio Buonomo, di origini campane.
Il giudice ha disposto il massimo della pena, al netto dello
‘sconto’ del rito abbreviato, che in questo caso cancella
l’obbligo di isolamento diurno.
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