Il cammino di Eris e Plutone: dalla caccia alle streghe al femminismo

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Il cammino di Eris e Plutone:
          dalla caccia alle streghe al femminismo
                                     Lidia Fassio

Premessa

Il lavoro che vado a presentare è finalizzato a comprendere se Eris, il nuovo
pianeta scoperto nel 2005, sia o meno la X Proserpina Morpurghiana; al fine di
ottenere alcune risposte, confronto di seguito due periodi storici che hanno visto
Eris transitare in Ariete (segno in cui si trovava al momento dell’avvistamento) in
opposizione a Plutone.
Partendo da questo dato incontrovertibile propongo alcune considerazioni che,
ovviamente, possono essere suscettibili di revisioni e riconsiderazioni. Mi riferisco
prevalentemente ai rapporti tra i due simboli che rispecchiano le due energie
essenziali che sono alla base del femminile e del maschile.
E’ indubbio che oggi le donne sono maggiormente libere rispetto ai tempi passati
ed hanno accesso a tutti i settori della vita pubblica un tempo preclusi: oggi le
donne conquistano cultura, territori, spazi, uomini, e si comportano in modo
paritetico a questi ultimi, portando avanti con grinta e forza tutto ciò che per
millenni avevano dovuto mettere da parte; le donne riescono in tutti i campi, anzi,
per certi versi si mostrano più solide e preparate degli uomini, più capaci di
“sacrificio” ed anche più forti e determinate; tutto questo però merita una
riflessione sul tipo di femminilità che esprimono le donne moderne che non
sembrano riflettere i sentimenti di una Grande Madre, bensì di un qualcosa di
marziano e di amazzonico.
Le donne sono portatrici di EROS, il principio che ha a che fare con il
“sentimento”, con il bisogno di unire e di trovare spazi di relazione, di scambio, di
condivisione e di incontro; in qualche modo, il femminile si deve estrinsecare ed
esprimere attraverso i tre pianeti ERIS, LUNA e VENERE che rappresentano tre
diverse dimensioni o evoluzioni di questo principio che possono essere riassunti
nella funzione di attaccamento, nell’empatia e nella capacità di unire,
armonizzare e relazionare.
Lo stesso accade per il maschile che è invece portatore di LOGOS, un’energia
legata al mentale, alla ragione e allo spirito, che spinge affinché ci si differenzi e ci
si divida dagli altri per trovare la propria individualità ed unicità per poi
esprimersi nel mondo. I tre pianeti che simboleggiano questa energia sono
PLUTONE, SOLE e MARTE che aiutano l’essere a divenire ciò che è.

Eris e Plutone dovrebbero poi interessare i grandi cambiamenti generazionali;
fino a questo momento, sono i due pianeti più lenti che riflettono le profonde
differenze generazionale e le trasformazioni epocali.
Considerando che Eris impiega circa 450 anni a fare un giro intorno al Sole,
percorrendo, come Plutone, alcuni segni velocemente ed altri lentamente, non vi
sono dubbi che nel suo ultimo ciclo ha influenzato tantissimo il modo di
“pensare” e di vivere il potenziale “femminile” e tutti i suoi simboli; mentre, il suo
contraltare Plutone, che invece ne impiega 284, ha influenzato la modalità di
pensare e di vivere i simboli del “maschile”, modificando motivazioni ed intenti
che hanno facilitato o sfavorito la dialettica con il “femminile”.
Certo, la scoperta di Eris, l’averla avvistata in cielo, sottolinea che la coscienza è
pronta a portare dentro di sé i suoi simboli in forme che prima si esprimevano
attraverso le proiezioni. Se Eris fosse la Proserpina morpurghiana dovrebbe
rappresentare il potere e la creatività femminile presente anche nel cromosoma
“X” portatore di vita; si tratta del contraltare del potere e della creatività maschile
presente nel cromosoma “Y”; sappiamo anche che simbolicamente sarebbe legata
alla Terra, alla natura e alla sua immensa possibilità di riprodursi sempre e
comunque; la Terra è l’utero, il contenitore nel quale tutti noi siamo immersi
collettivamente e, nei soggetti femminili, Eris dovrebbe essere collegata proprio
all’utero, il contenitore che ospita il feto; e dovrebbe rappresentare la possibilità
di accogliere, proteggere e contenere, formando una sorta di “grembo” fisico e
psichico.
Gli antichi miti parlano del “tesoro delle caverne” che possiamo individuare negli
OVOCITI, ragion per cui le OVAIE con il loro tesoro, dovrebbero avere la signoria
di questo pianeta infatti, la potenzialità riproduttiva femminile è sicuramente
affar suo e si differenzia da Venere che simboleggia la vagina, l’organo destinato
al piacere e in contatto con l’esterno. Anche in questo caso abbiamo una precisa
dialettica con Plutone che, rappresentando i testicoli, simboleggia gli spermatozoi
che contengono il patrimonio maschile: “il seme” che feconda.
E’ indubbio che, fino al 2005, l’invisibilità di Eris aveva bloccato la possibilità di
comprendere i suoi simboli, impedendo soprattutto alle donne di appropriarsi di
tutta una serie di contenuti psicologici coscienti, costringendole a viverli
solamente in forma funzionale ed essenziale, senza poterli trasformare, sublimare
o elevare.
Penso che nessuno di noi abbia difficoltà a riconoscere la creatività della natura e
della Terra: in qualunque momento possiamo renderci conto del suo potere di dar
vita e di far crescere le sue creature, popolando e colonizzando qualsiasi terreno,
anche il più proibitivo.
L’epoca attuale tuttavia è pregna di ambivalenze profonde non completamente
colte: in effetti, gli inganni del progresso tecnologico tendono a togliere potere alla
natura e alla vita illudendo l’uomo di essere padrone di queste due cose e di
poterle manipolare a piacere; nella nostra parte del mondo tuttavia la vita sembra
essere in “ripiegamento”: poche nascite, tanta autodistruzione giovanile,
depressione in continuo aumento e relazioni drammatiche che si reggono sulla
sessualità in assenza di impegno affettivo. Entrambi i principi sono minati in
quanto vi è una ridotta capacità generativa sia nelle donne che negli uomini e, ad
essa si aggiunge la non volontà di procreare dati i problemi che questo atto
comporta sulla libertà personale.
Se da un lato è difficile non vedere la conquistata libertà del femminile in tutto
questo trionfo di possibilità, di nudità, di ostentazione di sessualità, dall’altro, se
scendiamo un po’ più in profondità viene da chiedersi se è questa la libertà che si
voleva giacché emergono grandi contraddizioni che potrebbero essere dovute alla
possibilità che Eris non sia il pianeta ipotizzato, oppure al fatto che si trova nel
segno meno avvezzo ad esprimere i valori femminili. Dal 1927 infatti il pianeta si
trova in Ariete segno da cui uscirà definitivamente solo nel 2048; l’Ariete è il
segno maschile per eccellenza, domicilio di Marte e di Plutone con l’esaltazione
del Sole e quindi, se fosse la nostra X, sarebbe anche in una posizione molto
svantaggiata in quanto opposta ad una sua sede.
Sappiamo che nella mitologia Eris si presenta come figura molto
“mascolinizzata”… non a caso è la sorella di Ares, il Dio della guerra che brilla per
il suo temperamento irrazionale ed istintivo che lo porta ad essere spesso preda
delle sue compulsioni inconsce non ancora controllate da un Super Io che si
presenta immaturo e debole.
Eris è definita la Dea della Discordia, colei che, non essendo stata invitata alle
nozze di Peleo e Teti, non accetta questa condizione e si presenta comunque
scagliando a terra il “pomo della discordia” con su scritto “alla più bella”, dopo di
che se ne va risentita. Chiaro che il pomo è la rappresentazione del suo intento
vendicativo ed infatti, fu subito oggetto di una disputa tra Era, Atena ed Afrodite
che, seppur indirettamente, porterà alla guerra di Troia.
Eris era famosa per dar vita a conflitti e divisioni: la sua è una natura molto
competitiva e questo porta a pensare che i suoi transiti potrebbero rappresentare
fasi di grande divisioni o addirittura di guerre e competizioni a vari livelli.
Questa divinità non è lontana dalla donna di oggi che, come lei, mostra un
temperamento battagliero ed astioso, tipico di chi non riesce ancora a vivere
secondo la sua vera natura; in effetti, l’eccesso di rabbia ci ricorda qualcosa di
non risolto, qualcosa che non si può esprimere; è dunque un’ informazione che
giunge dall’interno e che mostra un’ insoddisfazione profonda come profondo è il
blocco da rimuovere.
Eris dunque potrebbe rivelare qualcosa di tipicamente epocale: infatti, la sua
presenza nel segno dell’Ariete, dal 1927 potrebbe rappresentare la battaglia che le
donne hanno fatto nel secolo appena concluso per uscire dalla loro chiusura, da
quel “non essere invitate al banchetto” che indica l’impossibilità di partecipare
attivamente al mondo. Tale battaglia però è stata portata avanti seguendo modelli
maschili non consoni al femminile, non almeno all’immagine che abbiamo di X.
Le donne non stanno esprimendo ancora la vera natura femminile ma si stanno
muovendo in modo maschile, combattendo, competendo e dividendo ovvero
creando discordia e disarmonia ne’ più e né meno di come faceva Eris a suo
tempo. Le donne solo apparentemente sono solidali ma nel profondo sono spesso
portatrici di rivalità e di invidia (sentimento più femminile che maschile),
soprattutto quando si battono per difendere il loro territorio.
Essendo Eris sorella di Ares risulta anch’essa nata per patogenesi dalla Dea
NOTTE e in questo tratto del mito possiamo vedere un lato profondamente
inconscio e compulsivo che deriva dalla mancanza di contatto con il padre, Sole-
luce (forse da questo fatto nasce il bisogno di imitare il maschile per appropriarsi
del principio). Negli ultimi 50 anni, il padre è spesso una figura di secondo piano
mentre risulta potente ed ambivalente la madre che, in molti casi, è l’unico
genitore presente; sul piano psicologico questo significa da un lato la possibilità
di sviluppare un ANIMUS aggressivo che aiuta ad uscire dalla sfera di un
materno inglobante e paralizzante, dall’altro però ingoia pienamente la parte
luminosa dello stesso.
Dobbiamo analizzare però anche il lato luminoso di Eris che è quello della
competitività positiva che spinge il genere umano a non accontentarsi di ciò che
ha e a migliorarsi, cercando anche uno scopo per cui lottare e trovare
motivazioni. Questo lato potrebbe essere però legato alla presenza nel segno
dell’Ariete che accentua le connotazioni competitive e conquistatrici mentre,
entrando nel Toro, segno femminile e domicilio primario di X (2048), potrebbe
lasciar emergere simboli diversi, ora sono rinnegati.
Omero vedeva in Eris ciò che spinge gli uomini a superare la pigrizia e ad
avventurarsi; una sorta di capacità di superare i limiti: certo, qualcosa di molto
diverso dal simbolo del femminile che ci si aspettava; personalmente sono più
incline a pensare che Eris possa rappresentare una figura ponte che, al pari di
Chirone, ci porta a sviluppare alcune qualità che ci aiuteranno poi a comprendere
X.
Ciò che sembra certo è che questo simbolo non sembra avere caratteristiche da
Grande Madre anzi, possiamo dire che ciò che manca oggi è proprio il senso di
unità, di accoglienza e di relazione, segno che non stanno ancora emergendo
nuovi modelli di energia femminile.

Le relazioni tra Plutone ed Eris nel medioevo e negli ultimi 60 anni

Analizzerò ora due fasi particolari nella storia del femminile che vedono Eris in
Ariete e Plutone in Bilancia (inquisizione, caccia alle streghe (medioevo);
rivoluzione femminista (anni ’70).
La fase più terribile vissuta dal mondo femminile fu l’epoca della caccia alle
streghe che vide migliaia di donne torturate e uccise; la caccia alle streghe prese il
via in Europa nel 1484 con la bolla di Papa Innocenzo VIII ed ebbe fine solamente
nel 1682 con l’editto di Luigi XIV. Indubbiamente la caccia alle streghe servì a
depistare l’attenzione popolare dalle grandi tensioni politico religiose di un’epoca
che stava vivendo la Riforma Protestante (1517) lo scisma Anglicano (1532) e la
successiva Controriforma (Concilio di Trento del 1563). Non dimentichiamo che è
di quel periodo anche la “scoperta dell’America” (1492) che dette vita a nuove
possibilità di “predazione e conquista” da parte dei paesi più importanti:
Inghilterra, Portogallo, Francia e Spagna.
E’ interessante verificare la posizione dei pianeti lenti quando fu emessa la bolla
papale che diede inizio alla “caccia alle streghe”: Eris si trovava intorno ai 20°
Ariete in opposizione a Plutone che stava negli stessi gradi Bilancia; Urano e
Nettuno, entrambi nel segno del Sagittario, rispecchiavano chiaramente le grandi
espansioni geografiche, la depredazione, la colonizzazione, i fanatismi religiosi ed
lo scontro profondo di religioni e di ideali, il tutto intriso delle dinamiche di potere
tra il Papa e i vari sovrani.
Inutile dire che i due pianeti Eris e Plutone si trovavano entrambi in segni opposti
ai loro domicili e questo accentuava la reciproca conflittualità.
La Riforma Protestante invece prese il via il 31 ottobre del 1517 allorché Martin
Lutero pubblicò le 95 tesi sulle “indulgenze” a Wittenberg; anche in quel caso Eris
transitava il 29° grado dell’Ariete al trigono di Plutone che stava entrando in
Capricorno; entrambi riflettevano il bisogno di ritornare al passato e alla
tradizione nonché ad una Chiesa più sobria e rispettosa della spiritualità e della
moralità.
Non possiamo non vedere in atto il tema delle “divisioni” e delle “contrapposizioni”
– tanto care ad Eris – che, nel caso, aveva come sfondo il problema religioso: da
un lato la Chiesa voleva annientare i residui del paganesimo considerando eresie
le trasgressioni alle leggi del clero e, nel caso della Riforma, si cercava invece di
combattere il malcostume ecclesiastico giunto a livelli inaccettabili, proponendo
una “moralizzazione” anche se in realtà il vero obiettivo era quello di limitare lo
strapotere del Papa.

Ho preso in considerazione questa fase storica per tre motivi:

   -        primo poiché mette in evidenza la lotta contro le donne che,
       ovviamente, erano le più restie ad abbandonare le religioni matriarcali e il
       paganesimo;
-       secondo perché si tratta di una vera e propria divisione all’interno di un
       potere (quello della Chiesa) che mette insieme un simbolo plutoniano ed
       uno tipicamente femminile (la Chiesa si presenta come “Madre”, utero, o
       luogo che dovrebbe accogliere ed unire cielo e terra nonché uomo e
       divinità);
   -       terzo perché rappresenta il ciclo tra i due pianeti precedente a quello
       attualmente in corso.

La cosa interessante è che gli aspetti che si formano tra i due pianeti sono gli
stessi che si ripetono pari pari negli anni 1977 - 78 e 79 che riflettono situazioni
simbolicamente similari che danno il via ad una lunga fase di protesta e di
cambiamento: Eris in Ariete intorno ai 14/15 gradi e Plutone agli stessi gradi di
Bilancia in perfetta opposizione, e, come nell’altra epoca, nuovamente nei segni
rovesciati rispetto ai loro naturali domicili. In questi anni abbiamo Urano in
Scorpione e Nettuno in Sagittario che fanno pensare ad uno spirito rivoluzionario
cha ha bisogno di rovesciare lo status esistente ritrovando ideali più elevati e
libertari.

Quegli anni si caratterizzarono nel mondo per alcuni fatti importanti tra cui:

   -   Il rientro di Komeini in Iran (fatto fondamentale perché darà il via ad un
       grande cambiamento che porterà molti paesi islamici verso l’integralismo
       religioso che, per alcuni versi, può essere assimilabile alla Riforma
       Protestante Europea che diede vita ad una fase di vera e propria
       moralizzazione, in questo caso contro i costumi occidentali. La ferita
       portata da questo atto è ancora aperta ed è una delle più inquietanti della
       nostra epoca.
   -        La scoperta di Chirone (un simbolo di possibilità di unione tra la
       coscienza e l’inconscio.
   -        La nascita della filosofia New Age (vera e propria filosofia del terzo
       millennio).
   -        La nascita del terrorismo mondiale che, in Italia culminerà con il
       rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e con le varie stragi da Piazza Fontana
       alla Stazione di Bologna.

Nel nostro paese si registrano però anche tre fatti fondamentali da un punto di
vista del femminile:

   -      l’introduzione della pillola (1965 Eris quinconce a Plutone);
   -      la legge sul divorzio (1970);
   -       la legge che permette l’aborto legalizzato (1978 Eris in perfetta
       opposizione a Plutone).

Queste tre leggi portarono una vera e propria rivoluzione nelle donne che si
trovarono ad essere pienamente padrone del corpo, della sessualità e della
relazione; per la prima volta nella storia si disgiungevano sessualità e processo
creativo: in pratica, il potere di controllare la riproduzione sdoganava le donne dal
potere maschile a cui erano state “sottomesse” nella storia per via
dell’impossibilità di garantire la sopravvivenza ai figli se non all’interno di una
relazione matrimoniale; chiaramente la legge sull’aborto e la pillola, insieme
liberarono la sessualità femminile che prima era stata sempre controllata dalla
famiglia e dai maschi. Indubbiamente queste battaglie furono portate avanti dai
movimenti femministi presenti ed attivi in tutto il mondo occidentale.
Queste rivoluzioni avvennero immediatamente prima e durante il transito di
opposizione tra Eris in Ariete e Plutone in Bilancia che, simbolicamente
rappresenta una fortissima lacerazione tra il maschile e il femminile che, ancora
oggi, non è pienamente risanata nonostante siano passati quarant’anni. Bisogna
però sottolineare che, trattandosi di una Dea guerriera, potrebbe rappresentare
un principio di indipendenza femminile che, inizialmente, non poteva che
scontrarsi con il maschile per rendersi “visibile”.
La ripresa degli integralismi sembra anch’esso un fenomeno legato all’opposizione
tra i due pianeti e ad Eris che riflette profonde lacerazioni nelle relazioni tra
persone, nazioni e religioni.
Nella precedente opposizione di Eris e Plutone (quella del medioevo) si
scatenarono vere e proprie ombre collettive che furono proiettate sulle donne che
erano la parte più debole della società e che, pertanto, potevano essere il capro
espiatorio di tutti.
Tutto il lato ombra rinnegato dal maschile – corpo, natura, creatività e sessualità
– fu proiettato sulla donna che divenne perseguibile in quanto incarnazione del
Male assoluto. Fu l’estremo tentativo da parte della Chiesa di sradicare le vecchie
religioni pagane di cui le donne andavano ancora fiere: molte erano le regioni in
cui continuavano i culti ad Ecate, a Diana cacciatrice e ad altre divinità
femminili: da stroncare con ogni mezzo.
La maggior parte delle donne che venivano bruciate sul rogo erano popolane e
contadine.. solo alcuni casi, per lo più isolati, interessavano donne di alto rango;
erano le donne più povere a temere fortemente sia i medici che i sacerdoti che le
volevano assoggettare ai padri e ai mariti; queste donne, anche per le loro
difficilissime condizioni economiche, si rivolgevano alle donne che usavano le erbe
e pregavano direttamente le Dee Madri di assisterle nei parti e nell’allevamento
dei figli, donne considerate “maghe o streghe”.
Sarebbe tuttavia inesatto considerare la caccia alle streghe come un fenomeno
che ha colpito solamente il femminile in quanto, nella follia collettiva, si aggiunse
anche la “caccia all’eretico” che permise di sterminare interi gruppi di religiosi
quali i Catari, i Valdesi, gli Ebrei eretici che davano un gran fastidio alla Chiesa
ufficiale; ovviamente l’accusa e la condanna avveniva attraverso improvvisati
tribunali in cui i giudici avevano il compito di eliminare chi non si assoggettava
alle regole.
In questo periodo la femminilità è particolarmente scissa: da un lato la parte
luminosa (sante e mistiche) e, dall’altro, il lato ombra (streghe e megere),
entrambe rappresentanti dell’unità perduta.
E’ indubbio comunque che la fase della caccia alle streghe resterà nella psiche
collettiva come un tentativo terribile del maschile di fare scempio del “femminile”:
qui si vede come l’esplodere della distruttività e dell’odio avesse del tutto preso il
sopravvento sulla così detta “coscienza razionale” tanto acclamata dal mondo
maschile.
L’opposizione di Eris a Plutone nel medioevo diede vita ad un ciclo di vera e
propria follia individuale che si allargò fino a diventare collettiva dal momento che
permise di perseguire chiunque non si allineasse, consentendo anche vere e
proprie vendette personali e sociali. Dopo questa fase scoppiarono due guerre
importantissime: quella della Santa Alleanza e quella di Successione spagnola.
Non abbiamo ancora certezze sulle conseguenze di quanto è successo invece negli
anni ’70 in quanto, stiamo ancora vivendo l’onda lunga di quel periodo: possiamo
però dire che lo scontro maschile femminile degli anni ‘77/’78 rappresentato bene
dall’opposizione tra i due pianeti, ha portato ad una lenta ma crescente difficoltà
di “relazione tra i sessi”, come del resto anticipava l’opposizione; il tutto sta
culminando in una vera e propria crisi che investe la coppia, la famiglia e le
nascite; in occidente siamo infatti alla “crescita zero” come a dire che maschile e
femminile tendono ad incontrarsi meno e a non dar vita a nulla.
Anche i grandi cambiamenti economici, energetici e climatici possono essere
ricondotti a questa tematica: come a dire che, quella degli anni ’70, non è stata
solamente una opposizione diretta tra il maschile e il femminile o tra poteri di
varia natura, ma ha evidenziato abusi, prevaricazioni e competizioni avvenute
senza esclusione di mezzi che rischiano di distruggere la Terra e la vita.
Alcune cose diventeranno palesi intorno al 2020, allorché si presenterà l’ultima
quadratura del ciclo con Plutone in Capricorno ed Eris ancora in Ariete: sarà una
sorta di resa dei conti.
L’opposizione fu un vero e proprio tentativo di sovvertire l’ordine patriarcale delle
cose; in quella fase è iniziata la filosofia della New Age che ha portato comunque
la consapevolezza della necessità di ritornare a ritmi più naturali, al rispetto della
natura e dell’ambiente e all’unità interna tra la parte emotiva e quella razionale,
nonché tra la materia e lo spirito.
Non si può però non analizzare il lato OMBRA di tutto ciò: le donne oggi – almeno
temporaneamente – stanno perdendo sempre più contatto con il loro lato
femminile. addirittura si sono mascolinizzate fisicamente; mancano la capacità di
prendersi cura, l’accoglienza, la protezione e l’armonia; dalla così detta
rivoluzione sessuale, le donne hanno perduto la bussola e stanno diventando
sempre più palesemente “maschili” imitando e diventando esse stesse
“incarnatrici” di quei comportamenti tanto contestati ai maschi negli anni dei
femminismo; così facendo non si sono avvicinate al principio di Eros ma si sono
appropriate esse stesse del LOGOS e dell’ANIMUS negativo sbilanciando ancora di
più il peso dei valori così detti “maschili”.
L’opposizione tra Eris e Plutone aveva infatti annunciato lo squilibrio che ha
portato a relazioni più difficili sia all’esterno che all’interno; sappiamo però che il
compito dell’opposizione è quello di mettere in luce i problemi e quindi, siamo
fiduciosi che potrebbe aprirsi una fase di avvicinamento e di integrazione sempre
che vi sia la volontà di affrontare le difficoltà presenti.

Conclusioni

Come sempre è accaduto, anche la scoperta di questo pianeta servirà a portare
qualcosa di importante all’umanità; credo in ogni caso che Eris non sia la X
Morpurghiana, ma, ciononostante traghetterà comunque l’umanità verso una
nuova coscienza “femminile” che per ora è ancora sofferente e pertanto divide,
combatte e lacera nel tentativo di crearsi spazi e ruoli riconosciuti; forse la vera
energia femminile è ancora da scoprire e da sviluppare e consisterà in una
autentica possibilità di unione della terra con il cielo, del maschile con il
femminile, dell’eros con il logo il che renderebbe onore ai concetti dell’Era
dell’Acquario che richiede il superamento di tutte le dicotomie e l’accettazione
delle differenze.
Per avere un’ idea più chiara possiamo prendere in considerazione l’intero ciclo di
Eris e di Plutone che ha avuto inizio nel 1756 allorchè si sono congiunti al 17°
grado del Sagittario, in trigono a Nettuno in Leone e in quadratura a Urano in
Pesci: questo periodo ha dato vita all’ ILLUMINISMO che portò al pensiero
cartesiano e allo strapotere della scienza, tuttora prevalente. In quegli anni
avvenne la scissione vera tra “natura e cultura” e tra “razionale e analogico” ed
Eris e Plutone hanno sottolineato questa divisione che ancora impera.
Questo ciclo ha concluso quello precedente che era iniziato nel 1310 con la
congiunzione in Pesci avvenuta al trigono della congiunzione di Nettuno e Urano
in Scorpione che annunciava la fine del medioevo e l’inizio del RINASCIMENTO
con la nascita delle grandi monarchie nazionali che cambiarono l’assetto del
mondo. Anche in questo caso il ciclo annunciava grandi trasformazioni e le
divisioni di cui abbiamo parlato prima.
La prossima congiunzione tra i due pianeti avverrà nel segno del Toro intorno al
2115 il che lascerebbe ben sperare per una miglior sorte dei valori femminili; se
Eris fosse X, allora questa volta il loro incontro avverrà nel domicilio del pianeta,
segno femminile per eccellenza legato alla terra e ai valori della natura; non solo,
si tratterebbe della prima congiunzione dalla sua scoperta nel cielo.
Come ben sappiamo, il fatto che Eris sia stata avvistata è una promessa di nuove
possibilità per l’umanità, sappiamo però che non basterà vederla con gli occhi,
ma occorrerà onorarla ed accettarla consciamente il che porterà ad una nuova
visione della vita e dell’esistenza (la nuova filosofia del futuro) che metta fine alla
depredazione e allo sfruttamento dissennato di tutte le risorse, e che proietti
l’uomo verso nuove aperture sul piano della cooperazione, della capacità di
convivere e di mettere in comune il meglio delle culture, delle filosofie e delle
religioni.
Eris risulta però ancora arrabbiata in quanto “non invitata”; forse questo
potrebbe lasciar pensare ad una fase di transizione in cui il femminile si mostra
ancora inquieto e scisso perché costretto a “non partecipare” a “farsi da parte” e a
non dare il suo contributo in termini di ideali e di modalità di vivere.
Bisognerà allora imparare a non pensare più al femminile come a qualcosa di
irrazionale, di arcaico, legato al fato e al destino perché in questo modo si annulla
il suo potenziale evoluzionistico.
La scoperta di questo nuovo simbolo in cielo richiede un nuovo orientamento
all’umanità; sul piano psicologico richiede che l’Io abbandoni la sua rigidità e il
suo controllo per imparare a vedere anche tutto ciò che appartiene al “non Io”
che, essendo diviso e rifiutato, divide e rifiuta; bisognerà ritenere il femminile e la
sua rappresentante Eris importante, invitarla a partecipare a tutti i campi della
vita, senza che sia obbligata ad imporsi dividendo ed arrabbiandosi ma
accettandola e ritenendola importante ed arricchente, in modo che non sia
costretta ad occupare solamente la dimensione inconscia, ovviamente negativa.
Se Eris fosse la X morpurghiana potrebbe essersi manifestata fino ad oggi
solamente nella dimensione “ombra” lasciando ancora da scoprire quella
“luminosa”.
Come sempre restiamo aperti alla speranza, unica dote non fuoriuscita dal vaso
di Pandora.
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