Il cammino di Eris e Plutone: dalla caccia alle streghe al femminismo
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Il cammino di Eris e Plutone: dalla caccia alle streghe al femminismo Lidia Fassio Premessa Il lavoro che vado a presentare è finalizzato a comprendere se Eris, il nuovo pianeta scoperto nel 2005, sia o meno la X Proserpina Morpurghiana; al fine di ottenere alcune risposte, confronto di seguito due periodi storici che hanno visto Eris transitare in Ariete (segno in cui si trovava al momento dell’avvistamento) in opposizione a Plutone. Partendo da questo dato incontrovertibile propongo alcune considerazioni che, ovviamente, possono essere suscettibili di revisioni e riconsiderazioni. Mi riferisco prevalentemente ai rapporti tra i due simboli che rispecchiano le due energie essenziali che sono alla base del femminile e del maschile. E’ indubbio che oggi le donne sono maggiormente libere rispetto ai tempi passati ed hanno accesso a tutti i settori della vita pubblica un tempo preclusi: oggi le donne conquistano cultura, territori, spazi, uomini, e si comportano in modo paritetico a questi ultimi, portando avanti con grinta e forza tutto ciò che per millenni avevano dovuto mettere da parte; le donne riescono in tutti i campi, anzi, per certi versi si mostrano più solide e preparate degli uomini, più capaci di “sacrificio” ed anche più forti e determinate; tutto questo però merita una riflessione sul tipo di femminilità che esprimono le donne moderne che non sembrano riflettere i sentimenti di una Grande Madre, bensì di un qualcosa di marziano e di amazzonico. Le donne sono portatrici di EROS, il principio che ha a che fare con il “sentimento”, con il bisogno di unire e di trovare spazi di relazione, di scambio, di condivisione e di incontro; in qualche modo, il femminile si deve estrinsecare ed esprimere attraverso i tre pianeti ERIS, LUNA e VENERE che rappresentano tre diverse dimensioni o evoluzioni di questo principio che possono essere riassunti nella funzione di attaccamento, nell’empatia e nella capacità di unire, armonizzare e relazionare. Lo stesso accade per il maschile che è invece portatore di LOGOS, un’energia legata al mentale, alla ragione e allo spirito, che spinge affinché ci si differenzi e ci si divida dagli altri per trovare la propria individualità ed unicità per poi esprimersi nel mondo. I tre pianeti che simboleggiano questa energia sono PLUTONE, SOLE e MARTE che aiutano l’essere a divenire ciò che è. Eris e Plutone dovrebbero poi interessare i grandi cambiamenti generazionali; fino a questo momento, sono i due pianeti più lenti che riflettono le profonde differenze generazionale e le trasformazioni epocali. Considerando che Eris impiega circa 450 anni a fare un giro intorno al Sole, percorrendo, come Plutone, alcuni segni velocemente ed altri lentamente, non vi sono dubbi che nel suo ultimo ciclo ha influenzato tantissimo il modo di “pensare” e di vivere il potenziale “femminile” e tutti i suoi simboli; mentre, il suo contraltare Plutone, che invece ne impiega 284, ha influenzato la modalità di pensare e di vivere i simboli del “maschile”, modificando motivazioni ed intenti che hanno facilitato o sfavorito la dialettica con il “femminile”.
Certo, la scoperta di Eris, l’averla avvistata in cielo, sottolinea che la coscienza è pronta a portare dentro di sé i suoi simboli in forme che prima si esprimevano attraverso le proiezioni. Se Eris fosse la Proserpina morpurghiana dovrebbe rappresentare il potere e la creatività femminile presente anche nel cromosoma “X” portatore di vita; si tratta del contraltare del potere e della creatività maschile presente nel cromosoma “Y”; sappiamo anche che simbolicamente sarebbe legata alla Terra, alla natura e alla sua immensa possibilità di riprodursi sempre e comunque; la Terra è l’utero, il contenitore nel quale tutti noi siamo immersi collettivamente e, nei soggetti femminili, Eris dovrebbe essere collegata proprio all’utero, il contenitore che ospita il feto; e dovrebbe rappresentare la possibilità di accogliere, proteggere e contenere, formando una sorta di “grembo” fisico e psichico. Gli antichi miti parlano del “tesoro delle caverne” che possiamo individuare negli OVOCITI, ragion per cui le OVAIE con il loro tesoro, dovrebbero avere la signoria di questo pianeta infatti, la potenzialità riproduttiva femminile è sicuramente affar suo e si differenzia da Venere che simboleggia la vagina, l’organo destinato al piacere e in contatto con l’esterno. Anche in questo caso abbiamo una precisa dialettica con Plutone che, rappresentando i testicoli, simboleggia gli spermatozoi che contengono il patrimonio maschile: “il seme” che feconda. E’ indubbio che, fino al 2005, l’invisibilità di Eris aveva bloccato la possibilità di comprendere i suoi simboli, impedendo soprattutto alle donne di appropriarsi di tutta una serie di contenuti psicologici coscienti, costringendole a viverli solamente in forma funzionale ed essenziale, senza poterli trasformare, sublimare o elevare. Penso che nessuno di noi abbia difficoltà a riconoscere la creatività della natura e della Terra: in qualunque momento possiamo renderci conto del suo potere di dar vita e di far crescere le sue creature, popolando e colonizzando qualsiasi terreno, anche il più proibitivo. L’epoca attuale tuttavia è pregna di ambivalenze profonde non completamente colte: in effetti, gli inganni del progresso tecnologico tendono a togliere potere alla natura e alla vita illudendo l’uomo di essere padrone di queste due cose e di poterle manipolare a piacere; nella nostra parte del mondo tuttavia la vita sembra essere in “ripiegamento”: poche nascite, tanta autodistruzione giovanile, depressione in continuo aumento e relazioni drammatiche che si reggono sulla sessualità in assenza di impegno affettivo. Entrambi i principi sono minati in quanto vi è una ridotta capacità generativa sia nelle donne che negli uomini e, ad essa si aggiunge la non volontà di procreare dati i problemi che questo atto comporta sulla libertà personale. Se da un lato è difficile non vedere la conquistata libertà del femminile in tutto questo trionfo di possibilità, di nudità, di ostentazione di sessualità, dall’altro, se scendiamo un po’ più in profondità viene da chiedersi se è questa la libertà che si voleva giacché emergono grandi contraddizioni che potrebbero essere dovute alla possibilità che Eris non sia il pianeta ipotizzato, oppure al fatto che si trova nel segno meno avvezzo ad esprimere i valori femminili. Dal 1927 infatti il pianeta si trova in Ariete segno da cui uscirà definitivamente solo nel 2048; l’Ariete è il segno maschile per eccellenza, domicilio di Marte e di Plutone con l’esaltazione del Sole e quindi, se fosse la nostra X, sarebbe anche in una posizione molto svantaggiata in quanto opposta ad una sua sede. Sappiamo che nella mitologia Eris si presenta come figura molto “mascolinizzata”… non a caso è la sorella di Ares, il Dio della guerra che brilla per il suo temperamento irrazionale ed istintivo che lo porta ad essere spesso preda
delle sue compulsioni inconsce non ancora controllate da un Super Io che si presenta immaturo e debole. Eris è definita la Dea della Discordia, colei che, non essendo stata invitata alle nozze di Peleo e Teti, non accetta questa condizione e si presenta comunque scagliando a terra il “pomo della discordia” con su scritto “alla più bella”, dopo di che se ne va risentita. Chiaro che il pomo è la rappresentazione del suo intento vendicativo ed infatti, fu subito oggetto di una disputa tra Era, Atena ed Afrodite che, seppur indirettamente, porterà alla guerra di Troia. Eris era famosa per dar vita a conflitti e divisioni: la sua è una natura molto competitiva e questo porta a pensare che i suoi transiti potrebbero rappresentare fasi di grande divisioni o addirittura di guerre e competizioni a vari livelli. Questa divinità non è lontana dalla donna di oggi che, come lei, mostra un temperamento battagliero ed astioso, tipico di chi non riesce ancora a vivere secondo la sua vera natura; in effetti, l’eccesso di rabbia ci ricorda qualcosa di non risolto, qualcosa che non si può esprimere; è dunque un’ informazione che giunge dall’interno e che mostra un’ insoddisfazione profonda come profondo è il blocco da rimuovere. Eris dunque potrebbe rivelare qualcosa di tipicamente epocale: infatti, la sua presenza nel segno dell’Ariete, dal 1927 potrebbe rappresentare la battaglia che le donne hanno fatto nel secolo appena concluso per uscire dalla loro chiusura, da quel “non essere invitate al banchetto” che indica l’impossibilità di partecipare attivamente al mondo. Tale battaglia però è stata portata avanti seguendo modelli maschili non consoni al femminile, non almeno all’immagine che abbiamo di X. Le donne non stanno esprimendo ancora la vera natura femminile ma si stanno muovendo in modo maschile, combattendo, competendo e dividendo ovvero creando discordia e disarmonia ne’ più e né meno di come faceva Eris a suo tempo. Le donne solo apparentemente sono solidali ma nel profondo sono spesso portatrici di rivalità e di invidia (sentimento più femminile che maschile), soprattutto quando si battono per difendere il loro territorio. Essendo Eris sorella di Ares risulta anch’essa nata per patogenesi dalla Dea NOTTE e in questo tratto del mito possiamo vedere un lato profondamente inconscio e compulsivo che deriva dalla mancanza di contatto con il padre, Sole- luce (forse da questo fatto nasce il bisogno di imitare il maschile per appropriarsi del principio). Negli ultimi 50 anni, il padre è spesso una figura di secondo piano mentre risulta potente ed ambivalente la madre che, in molti casi, è l’unico genitore presente; sul piano psicologico questo significa da un lato la possibilità di sviluppare un ANIMUS aggressivo che aiuta ad uscire dalla sfera di un materno inglobante e paralizzante, dall’altro però ingoia pienamente la parte luminosa dello stesso. Dobbiamo analizzare però anche il lato luminoso di Eris che è quello della competitività positiva che spinge il genere umano a non accontentarsi di ciò che ha e a migliorarsi, cercando anche uno scopo per cui lottare e trovare motivazioni. Questo lato potrebbe essere però legato alla presenza nel segno dell’Ariete che accentua le connotazioni competitive e conquistatrici mentre, entrando nel Toro, segno femminile e domicilio primario di X (2048), potrebbe lasciar emergere simboli diversi, ora sono rinnegati. Omero vedeva in Eris ciò che spinge gli uomini a superare la pigrizia e ad avventurarsi; una sorta di capacità di superare i limiti: certo, qualcosa di molto diverso dal simbolo del femminile che ci si aspettava; personalmente sono più incline a pensare che Eris possa rappresentare una figura ponte che, al pari di
Chirone, ci porta a sviluppare alcune qualità che ci aiuteranno poi a comprendere X. Ciò che sembra certo è che questo simbolo non sembra avere caratteristiche da Grande Madre anzi, possiamo dire che ciò che manca oggi è proprio il senso di unità, di accoglienza e di relazione, segno che non stanno ancora emergendo nuovi modelli di energia femminile. Le relazioni tra Plutone ed Eris nel medioevo e negli ultimi 60 anni Analizzerò ora due fasi particolari nella storia del femminile che vedono Eris in Ariete e Plutone in Bilancia (inquisizione, caccia alle streghe (medioevo); rivoluzione femminista (anni ’70). La fase più terribile vissuta dal mondo femminile fu l’epoca della caccia alle streghe che vide migliaia di donne torturate e uccise; la caccia alle streghe prese il via in Europa nel 1484 con la bolla di Papa Innocenzo VIII ed ebbe fine solamente nel 1682 con l’editto di Luigi XIV. Indubbiamente la caccia alle streghe servì a depistare l’attenzione popolare dalle grandi tensioni politico religiose di un’epoca che stava vivendo la Riforma Protestante (1517) lo scisma Anglicano (1532) e la successiva Controriforma (Concilio di Trento del 1563). Non dimentichiamo che è di quel periodo anche la “scoperta dell’America” (1492) che dette vita a nuove possibilità di “predazione e conquista” da parte dei paesi più importanti: Inghilterra, Portogallo, Francia e Spagna. E’ interessante verificare la posizione dei pianeti lenti quando fu emessa la bolla papale che diede inizio alla “caccia alle streghe”: Eris si trovava intorno ai 20° Ariete in opposizione a Plutone che stava negli stessi gradi Bilancia; Urano e Nettuno, entrambi nel segno del Sagittario, rispecchiavano chiaramente le grandi espansioni geografiche, la depredazione, la colonizzazione, i fanatismi religiosi ed lo scontro profondo di religioni e di ideali, il tutto intriso delle dinamiche di potere tra il Papa e i vari sovrani. Inutile dire che i due pianeti Eris e Plutone si trovavano entrambi in segni opposti ai loro domicili e questo accentuava la reciproca conflittualità. La Riforma Protestante invece prese il via il 31 ottobre del 1517 allorché Martin Lutero pubblicò le 95 tesi sulle “indulgenze” a Wittenberg; anche in quel caso Eris transitava il 29° grado dell’Ariete al trigono di Plutone che stava entrando in Capricorno; entrambi riflettevano il bisogno di ritornare al passato e alla tradizione nonché ad una Chiesa più sobria e rispettosa della spiritualità e della moralità. Non possiamo non vedere in atto il tema delle “divisioni” e delle “contrapposizioni” – tanto care ad Eris – che, nel caso, aveva come sfondo il problema religioso: da un lato la Chiesa voleva annientare i residui del paganesimo considerando eresie le trasgressioni alle leggi del clero e, nel caso della Riforma, si cercava invece di combattere il malcostume ecclesiastico giunto a livelli inaccettabili, proponendo una “moralizzazione” anche se in realtà il vero obiettivo era quello di limitare lo strapotere del Papa. Ho preso in considerazione questa fase storica per tre motivi: - primo poiché mette in evidenza la lotta contro le donne che, ovviamente, erano le più restie ad abbandonare le religioni matriarcali e il paganesimo;
- secondo perché si tratta di una vera e propria divisione all’interno di un potere (quello della Chiesa) che mette insieme un simbolo plutoniano ed uno tipicamente femminile (la Chiesa si presenta come “Madre”, utero, o luogo che dovrebbe accogliere ed unire cielo e terra nonché uomo e divinità); - terzo perché rappresenta il ciclo tra i due pianeti precedente a quello attualmente in corso. La cosa interessante è che gli aspetti che si formano tra i due pianeti sono gli stessi che si ripetono pari pari negli anni 1977 - 78 e 79 che riflettono situazioni simbolicamente similari che danno il via ad una lunga fase di protesta e di cambiamento: Eris in Ariete intorno ai 14/15 gradi e Plutone agli stessi gradi di Bilancia in perfetta opposizione, e, come nell’altra epoca, nuovamente nei segni rovesciati rispetto ai loro naturali domicili. In questi anni abbiamo Urano in Scorpione e Nettuno in Sagittario che fanno pensare ad uno spirito rivoluzionario cha ha bisogno di rovesciare lo status esistente ritrovando ideali più elevati e libertari. Quegli anni si caratterizzarono nel mondo per alcuni fatti importanti tra cui: - Il rientro di Komeini in Iran (fatto fondamentale perché darà il via ad un grande cambiamento che porterà molti paesi islamici verso l’integralismo religioso che, per alcuni versi, può essere assimilabile alla Riforma Protestante Europea che diede vita ad una fase di vera e propria moralizzazione, in questo caso contro i costumi occidentali. La ferita portata da questo atto è ancora aperta ed è una delle più inquietanti della nostra epoca. - La scoperta di Chirone (un simbolo di possibilità di unione tra la coscienza e l’inconscio. - La nascita della filosofia New Age (vera e propria filosofia del terzo millennio). - La nascita del terrorismo mondiale che, in Italia culminerà con il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e con le varie stragi da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna. Nel nostro paese si registrano però anche tre fatti fondamentali da un punto di vista del femminile: - l’introduzione della pillola (1965 Eris quinconce a Plutone); - la legge sul divorzio (1970); - la legge che permette l’aborto legalizzato (1978 Eris in perfetta opposizione a Plutone). Queste tre leggi portarono una vera e propria rivoluzione nelle donne che si trovarono ad essere pienamente padrone del corpo, della sessualità e della relazione; per la prima volta nella storia si disgiungevano sessualità e processo creativo: in pratica, il potere di controllare la riproduzione sdoganava le donne dal potere maschile a cui erano state “sottomesse” nella storia per via dell’impossibilità di garantire la sopravvivenza ai figli se non all’interno di una relazione matrimoniale; chiaramente la legge sull’aborto e la pillola, insieme liberarono la sessualità femminile che prima era stata sempre controllata dalla
famiglia e dai maschi. Indubbiamente queste battaglie furono portate avanti dai movimenti femministi presenti ed attivi in tutto il mondo occidentale. Queste rivoluzioni avvennero immediatamente prima e durante il transito di opposizione tra Eris in Ariete e Plutone in Bilancia che, simbolicamente rappresenta una fortissima lacerazione tra il maschile e il femminile che, ancora oggi, non è pienamente risanata nonostante siano passati quarant’anni. Bisogna però sottolineare che, trattandosi di una Dea guerriera, potrebbe rappresentare un principio di indipendenza femminile che, inizialmente, non poteva che scontrarsi con il maschile per rendersi “visibile”. La ripresa degli integralismi sembra anch’esso un fenomeno legato all’opposizione tra i due pianeti e ad Eris che riflette profonde lacerazioni nelle relazioni tra persone, nazioni e religioni. Nella precedente opposizione di Eris e Plutone (quella del medioevo) si scatenarono vere e proprie ombre collettive che furono proiettate sulle donne che erano la parte più debole della società e che, pertanto, potevano essere il capro espiatorio di tutti. Tutto il lato ombra rinnegato dal maschile – corpo, natura, creatività e sessualità – fu proiettato sulla donna che divenne perseguibile in quanto incarnazione del Male assoluto. Fu l’estremo tentativo da parte della Chiesa di sradicare le vecchie religioni pagane di cui le donne andavano ancora fiere: molte erano le regioni in cui continuavano i culti ad Ecate, a Diana cacciatrice e ad altre divinità femminili: da stroncare con ogni mezzo. La maggior parte delle donne che venivano bruciate sul rogo erano popolane e contadine.. solo alcuni casi, per lo più isolati, interessavano donne di alto rango; erano le donne più povere a temere fortemente sia i medici che i sacerdoti che le volevano assoggettare ai padri e ai mariti; queste donne, anche per le loro difficilissime condizioni economiche, si rivolgevano alle donne che usavano le erbe e pregavano direttamente le Dee Madri di assisterle nei parti e nell’allevamento dei figli, donne considerate “maghe o streghe”. Sarebbe tuttavia inesatto considerare la caccia alle streghe come un fenomeno che ha colpito solamente il femminile in quanto, nella follia collettiva, si aggiunse anche la “caccia all’eretico” che permise di sterminare interi gruppi di religiosi quali i Catari, i Valdesi, gli Ebrei eretici che davano un gran fastidio alla Chiesa ufficiale; ovviamente l’accusa e la condanna avveniva attraverso improvvisati tribunali in cui i giudici avevano il compito di eliminare chi non si assoggettava alle regole. In questo periodo la femminilità è particolarmente scissa: da un lato la parte luminosa (sante e mistiche) e, dall’altro, il lato ombra (streghe e megere), entrambe rappresentanti dell’unità perduta. E’ indubbio comunque che la fase della caccia alle streghe resterà nella psiche collettiva come un tentativo terribile del maschile di fare scempio del “femminile”: qui si vede come l’esplodere della distruttività e dell’odio avesse del tutto preso il sopravvento sulla così detta “coscienza razionale” tanto acclamata dal mondo maschile. L’opposizione di Eris a Plutone nel medioevo diede vita ad un ciclo di vera e propria follia individuale che si allargò fino a diventare collettiva dal momento che permise di perseguire chiunque non si allineasse, consentendo anche vere e proprie vendette personali e sociali. Dopo questa fase scoppiarono due guerre importantissime: quella della Santa Alleanza e quella di Successione spagnola. Non abbiamo ancora certezze sulle conseguenze di quanto è successo invece negli anni ’70 in quanto, stiamo ancora vivendo l’onda lunga di quel periodo: possiamo
però dire che lo scontro maschile femminile degli anni ‘77/’78 rappresentato bene dall’opposizione tra i due pianeti, ha portato ad una lenta ma crescente difficoltà di “relazione tra i sessi”, come del resto anticipava l’opposizione; il tutto sta culminando in una vera e propria crisi che investe la coppia, la famiglia e le nascite; in occidente siamo infatti alla “crescita zero” come a dire che maschile e femminile tendono ad incontrarsi meno e a non dar vita a nulla. Anche i grandi cambiamenti economici, energetici e climatici possono essere ricondotti a questa tematica: come a dire che, quella degli anni ’70, non è stata solamente una opposizione diretta tra il maschile e il femminile o tra poteri di varia natura, ma ha evidenziato abusi, prevaricazioni e competizioni avvenute senza esclusione di mezzi che rischiano di distruggere la Terra e la vita. Alcune cose diventeranno palesi intorno al 2020, allorché si presenterà l’ultima quadratura del ciclo con Plutone in Capricorno ed Eris ancora in Ariete: sarà una sorta di resa dei conti. L’opposizione fu un vero e proprio tentativo di sovvertire l’ordine patriarcale delle cose; in quella fase è iniziata la filosofia della New Age che ha portato comunque la consapevolezza della necessità di ritornare a ritmi più naturali, al rispetto della natura e dell’ambiente e all’unità interna tra la parte emotiva e quella razionale, nonché tra la materia e lo spirito. Non si può però non analizzare il lato OMBRA di tutto ciò: le donne oggi – almeno temporaneamente – stanno perdendo sempre più contatto con il loro lato femminile. addirittura si sono mascolinizzate fisicamente; mancano la capacità di prendersi cura, l’accoglienza, la protezione e l’armonia; dalla così detta rivoluzione sessuale, le donne hanno perduto la bussola e stanno diventando sempre più palesemente “maschili” imitando e diventando esse stesse “incarnatrici” di quei comportamenti tanto contestati ai maschi negli anni dei femminismo; così facendo non si sono avvicinate al principio di Eros ma si sono appropriate esse stesse del LOGOS e dell’ANIMUS negativo sbilanciando ancora di più il peso dei valori così detti “maschili”. L’opposizione tra Eris e Plutone aveva infatti annunciato lo squilibrio che ha portato a relazioni più difficili sia all’esterno che all’interno; sappiamo però che il compito dell’opposizione è quello di mettere in luce i problemi e quindi, siamo fiduciosi che potrebbe aprirsi una fase di avvicinamento e di integrazione sempre che vi sia la volontà di affrontare le difficoltà presenti. Conclusioni Come sempre è accaduto, anche la scoperta di questo pianeta servirà a portare qualcosa di importante all’umanità; credo in ogni caso che Eris non sia la X Morpurghiana, ma, ciononostante traghetterà comunque l’umanità verso una nuova coscienza “femminile” che per ora è ancora sofferente e pertanto divide, combatte e lacera nel tentativo di crearsi spazi e ruoli riconosciuti; forse la vera energia femminile è ancora da scoprire e da sviluppare e consisterà in una autentica possibilità di unione della terra con il cielo, del maschile con il femminile, dell’eros con il logo il che renderebbe onore ai concetti dell’Era dell’Acquario che richiede il superamento di tutte le dicotomie e l’accettazione delle differenze. Per avere un’ idea più chiara possiamo prendere in considerazione l’intero ciclo di Eris e di Plutone che ha avuto inizio nel 1756 allorchè si sono congiunti al 17° grado del Sagittario, in trigono a Nettuno in Leone e in quadratura a Urano in
Pesci: questo periodo ha dato vita all’ ILLUMINISMO che portò al pensiero cartesiano e allo strapotere della scienza, tuttora prevalente. In quegli anni avvenne la scissione vera tra “natura e cultura” e tra “razionale e analogico” ed Eris e Plutone hanno sottolineato questa divisione che ancora impera. Questo ciclo ha concluso quello precedente che era iniziato nel 1310 con la congiunzione in Pesci avvenuta al trigono della congiunzione di Nettuno e Urano in Scorpione che annunciava la fine del medioevo e l’inizio del RINASCIMENTO con la nascita delle grandi monarchie nazionali che cambiarono l’assetto del mondo. Anche in questo caso il ciclo annunciava grandi trasformazioni e le divisioni di cui abbiamo parlato prima. La prossima congiunzione tra i due pianeti avverrà nel segno del Toro intorno al 2115 il che lascerebbe ben sperare per una miglior sorte dei valori femminili; se Eris fosse X, allora questa volta il loro incontro avverrà nel domicilio del pianeta, segno femminile per eccellenza legato alla terra e ai valori della natura; non solo, si tratterebbe della prima congiunzione dalla sua scoperta nel cielo. Come ben sappiamo, il fatto che Eris sia stata avvistata è una promessa di nuove possibilità per l’umanità, sappiamo però che non basterà vederla con gli occhi, ma occorrerà onorarla ed accettarla consciamente il che porterà ad una nuova visione della vita e dell’esistenza (la nuova filosofia del futuro) che metta fine alla depredazione e allo sfruttamento dissennato di tutte le risorse, e che proietti l’uomo verso nuove aperture sul piano della cooperazione, della capacità di convivere e di mettere in comune il meglio delle culture, delle filosofie e delle religioni. Eris risulta però ancora arrabbiata in quanto “non invitata”; forse questo potrebbe lasciar pensare ad una fase di transizione in cui il femminile si mostra ancora inquieto e scisso perché costretto a “non partecipare” a “farsi da parte” e a non dare il suo contributo in termini di ideali e di modalità di vivere. Bisognerà allora imparare a non pensare più al femminile come a qualcosa di irrazionale, di arcaico, legato al fato e al destino perché in questo modo si annulla il suo potenziale evoluzionistico. La scoperta di questo nuovo simbolo in cielo richiede un nuovo orientamento all’umanità; sul piano psicologico richiede che l’Io abbandoni la sua rigidità e il suo controllo per imparare a vedere anche tutto ciò che appartiene al “non Io” che, essendo diviso e rifiutato, divide e rifiuta; bisognerà ritenere il femminile e la sua rappresentante Eris importante, invitarla a partecipare a tutti i campi della vita, senza che sia obbligata ad imporsi dividendo ed arrabbiandosi ma accettandola e ritenendola importante ed arricchente, in modo che non sia costretta ad occupare solamente la dimensione inconscia, ovviamente negativa. Se Eris fosse la X morpurghiana potrebbe essersi manifestata fino ad oggi solamente nella dimensione “ombra” lasciando ancora da scoprire quella “luminosa”. Come sempre restiamo aperti alla speranza, unica dote non fuoriuscita dal vaso di Pandora.
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