PLASMODIUM SPP G DI BONAVENTURA, PHD - UNIVERSITÀ "G. D'ANNUNZIO" DI CHIETI-PESCARA - SCUOLA DI MEDICINA E SCIENZE DELLA SALUTE
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Plasmodium spp G Di Bonaventura, PhD Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara CdS Medicina e Chirurgia AA 2019-2020
Phylum: Apicomplexa Classe: Sporozoea Presenza di un complesso apicale (attività lisosomiale di rhoptries e micronemi) e di un complesso pellicolare (citoscheletro) Ciclo biologico caratterizzato dall’alternanza di generazione: sporogonia (fase sessuata) e shizogonia (fase asessuata) Assenza di forme mobili; unica eccezione: microgametocita (monoflagellato) A localizzazione intestinale (Cryptosporidium, Isospora) o in grado di invadere tessuti profondi e sangue (Plasmodium, Toxoplasma)
Cos’è la Malaria ? Malaria (XVII secolo: "mal aria", “aria cattiva”perchè si riteneva che la malattia fosse trasmessa dalle paludi e dai suoi effluvi maleodoranti) Causata da parassiti appartenenti al Phylum Apicomplexa, Classe Sporozoea, Genere Plasmodium: complesso apicale alternanza di sporogonia e shizogonia assenza di forme mobili (tranne per microgametocita) Delle oltre 150 specie in grado di parassitare numerosi Vertebrati, solo 4 risultano patogene per l’uomo: Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium ovale, Plasmodium malariae La forma clinicamente più grave di malaria è quella causata da Plasmodium falciparum
Epidemiologia I parassiti sono probabilmente comparsi nel Continente Africano e sono quindi stati trasportati nel Nuovo Mondo dai primi esploratori trans-Pacifico. Fossili di zanzara datano ad oltre 30 millioni di anni fa la comparsa sulla Terra del vettore per la malaria. Storicamente, la Malaria: ha contribuito alla caduta degli Imperi Greco e Romano ha rappresentato il maggiore problema sanitario durante la Guerra Civile negli USA (25% dei ricoverati era malarico) e la Seconda Guerra Mondiale (500.000 soldati Americani erano malarici) La Malaria rappresenta la parassitosi più importante per morbilità e mortalità e la malattia infettiva più grave nelle aree tropicali e subtropicali: nel Mondo, ogni anno si registrano 150 milioni di nuovi casi principale causa di mortalità nel Mondo:>1 milione di decessi/anno
Distribuzione geografica Presente in oltre 100 Paesi Endemica in Asia, Africa, America Centrale, Sud America In Europa, la Malaria è stata ufficialmente eradicata, sebbene i recenti flussi migratori abbiano fatto registrare i cosiddetti casi di “importazione” (Italia: 176 casi nel 1980, circa 4.000 casi nel 2013-2017)
Ciclo vitale (1 di 2) Durante il pasto ematico, una femmina di Anopheles inocula gli sporozoiti nell’ospite (1). Gli sporozoiti infettano le cellule epatiche (2) dove ha inizio la fase schizogonica eso- eritrocitaria (A): maturazione a schizonti (3) che lisano rilasciando i merozoiti (4). Dopo 9-16 gg, il parassita va incontro a schizogonia eritrocitaria (B): i merozoiti infettano i globuli rossi dove replicano per riproduzione asessuata (5). La forma immatura (“ad anello”) dei trofozoiti matura a schizonte che, lisandosi, rilascia i merozoiti (6). Alcuni parassiti vanno incontro a differenziamento in stadi sessuali intra-eritrocitari (gametociti) (7). La fase ematica dei parassiti è responsabile delle manifestazioni cliniche della malattia.
Ciclo vitale (2 di 2) I gametociti - maschio (microgametocita) e femmina (macrogametocita) - vengono acquisiti dalla zanzara durante il pasto ematico (8). La moltiplicazione dei parassiti nel vettore è nota come ciclo sporogonico (C). Nello stomaco della zanzara, il microgametocita feconda il macrogametocita dando vita ad uno zigote (9). Lo zigote si allunga e diventa mobile differenziando in oocinete (10) che invade la parete dell’intestino medio della zanzara, dove si differenziano in oocisti (11). Le oocisti accrescono e lisandosi rilasciano sporozoiti (12), che migrano verso le ghiandole salivari della zanzara. L’inoculazione degli sporozoiti in un nuovo ospite perpetua il ciclo biologico della malaria (1).
Vettore Zanzara (Anopheles spp.) distribuzione mondiale numerose specie (> 400) a segregazione geografica: A. gambiae, A. funestus (Africa tropicale) A. culicifacies, A. minimus, A. maculatus (Asia) A. acquasalis, A. darlingi (America Latina) A. maculipennis, A. artroparvus (Europa) pungono soprattutto nelle ore crepuscolari e notturne femmina (l’unica ematofaga) organismi eterotermi, possono riprodursi e sopravvivere a temperature >15-18°C e sempre in presenza di raccolte d’acqua
Fase eso-eritrocitaria schizonte In P. vivax e P. ovale parte degli sporozoiti entra, in sede epatica, in una fase dormiente (ipnozoiti) responsabile, a distanza di settimane od anni, di forme recidivanti della malattia (strategia di sopravvivenza ?)
Fase eritrocitaria Merozoite Trofozoite in P. falciparum maturazione macro- micro- GAMETOCITOGENESI (RBC): Schizonte microgametociti (maschili) macrogametociti (femminili)
Ciclo sporogonico (1 di 2) P. falciparum macro- micro- MATURAZIONE DEI GAMETOCITI exflagellazione del microgametocita PASSAGGIO NEL VETTORE (4-8 microgameti mononucleati). Liberazione dei gametociti nello maturazione del macrogametocita a stomaco del vettore macrogamete. FECONDAZIONE formazione dello zigote differenziazione in oocinete
Ciclo sporogonico (2 di 2) Formazione, in sede intestinale, di oocisti contenente fino a 10.000 sporozoiti Migrazione “salivare” degli sporozoiti via emocele
Malaria – ciclo biologico (1 di 2) https://www.youtube.com/watch?v=1v55yg0RfoY
Malaria – ciclo biologico (2 di 2) https://www.youtube.com/watch?v=MxiWp8vkRFI
Sindromi cliniche Il quadro clinico può variare in dipendenza della specie infettante, dal livello di parassitemia e dallo stato immune del paziente: P. falciparum (malaria terzana maligna): 7-10 gg incubazione, sintomi simil-influenzali (nausea, vomito, diarrea, brividi ed accessi febbrili periodici ogni 48h); può evolvere verso forme gravi, potenzialmente letali con coinvolgimento del SNC (malaria cerebrale: emorragia cerebrale, coma), grave insufficienza renale ed anemia. P. ovale, P. vivax (malaria terzana benigna): incubazione di 10-15 gg, accessi febbrili con frequenza simile alla forma maligna, sebbene con un quadro clinico più sfumato; possibilità di recidive (ipnozoiti). P. malariae (malaria quartana): incubazione di 18-40 gg, accessi febbrili periodici (ogni 72h); forme croniche latenti pauciparassitemiche.
Malaria – febbre intermittente La periodicità degli accessi febbrili è correlata al tempo necessario affinchè la replicazione del parassita causi la eritrolisi (2 o 3 giorni): malaria terzana: accesso febbrile ogni terzo giorno malaria quartana: accesso febbrile ogni quarto giorno
Malaria – febbre intermittente
Diagnosi di laboratorio (1 di 3) Osservazione microscopica diretta Striscio sottile/spesso di sangue (prelevato in concomitanza con il rialzo febbrile) colorato con May-Grunwald-Giemsa trofozoite “ad anello” (diversi trofozoiti/eritrocita in P. falciparum) schizonte gametocita (a semiluna in P. falciparum) merozoite (raramente) Possibilità di falsi negativi: possibile alterazione morfologica secondaria a terapia od impropria conservazione del campione “overlapping” morfologico tra P. vivax e P. ovale
Diagnosi di laboratorio (2 di 3) Tecniche molecolari (PCR) elevata sensibilità identificazione di specie (epidemiologia molecolare) valutazione di farmaco-resistenza (follow-up efficacia terapeutica)
Diagnosi di laboratorio (3 di 3) Tecniche sierologiche Ricerca di Ag specifici mediante IF indiretta Non adatta per diagnosi fase acuta Adatta in caso di: screening donatori ematici paziente con febbre sospetto per malaria ma con microscopia negativa paziente recentemente trattato per malaria ma con diagnosi incerta Possibilità di speciazione, sebbene esista cross-reattività tra Plasmodium spp. e Babesia spp. Tecniche biochimiche/immunologiche Antigene della fase ematica (histidine-rich protein-2, HRP-2) (P. falciparum e P. vivax) Lattato-deidrogenasi Plasmodium-associata (pLDH), (immunoenzimatica, determinazione della attività enzimatica)
Terapia e controllo Terapia di elezione: combinazioni a base di artemisina (artemetere/lumefantrina) Clorochina (già farmaco di elezione, attualmente limitato per comparsa di resistenze), Primachina, Meflochina, Doxiciclina, o Malarone Somministrazione a scopo profilattico in caso di viaggi in aree endemiche Comparsa di resistenza in alcuni Paesi: farmaci “alternativi”: derivati dell’artemisinina (sesquiterpene estratto da pianta cinese) efficaci vs. P. falciparum poli-R, scarsa tox, utilizzabili in pediatria perchè somministrabili per via suppositoria Non esiste uno schema di vaccinazione efficace per la “plasticità” della componente antigenica
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