Quattrocento organismi marini di cento specie diverse: inaugurato a Santa Maria al Bagno l'Acquario del Salento - Il Bollettino

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Quattrocento organismi marini di cento specie diverse: inaugurato a Santa Maria al Bagno l'Acquario del Salento - Il Bollettino
ISSN 2284-0354                                                                                          periodico di cultura dell’Università del Salento

                                    periodico di cultura dell’Università del Salento
                                                                                                                                                               ISSN 2284-0354

                                                                                                                                                                giugno - luglio

                                                                                                                     www.ilbollettino.unisalento.it

     giugno - luglio                           www.ilbollettino.unisalento.it

Quattrocento organismi marini di cento specie diverse: inaugurato
a Santa Maria al Bagno l’Acquario del Salento

Genuario Belmontea

Ordinario di Zoologia, coordinatore Progetto APREH
a

    L ’Acquario del Salento, presentato al pubblico il 30
      gennaio 2015 e inaugurato (e aperto ufficialmente)
il 5 giugno scorso, è il prodotto finale del Progetto
APREH (interdisciplinary Aquaria for the PRomotion
of Environment and History), finanziato nell’ambito
del Programma Europeo di Cooperazione Territoriale
Grecia – Italia 2007/2013, unico progetto, tra i sette
finanziati all’Ateneo Salentino, ad avere UniSalento
come leader partner. L’attività progettuale si è dipanata
in più di tre anni per la realizzazione di due acquari
pubblici di carattere interdisciplinare, uno a Santa
Maria al Bagno, in territorio comunale di Nardò (Italia),
e uno in quello del Comune di Cefalonia (Grecia).
  I cinque partner di progetto sono l’Università del
Salento (Leader Partner), la Provincia di Lecce e il
Comune di Nardò (in Italia), l’Università di Patrasso e il
Comune di Cefalonia (in Grecia).
  La doppia data/appuntamento con la cittadinanza e il
pubblico sono stati necessariamente separati da motivi
tecnici legati alla particolarità del prodotto finale, e alla
grande attesa che si è creata nel contesto locale, che non      aperta definitivamente al pubblico. L’ufficialità della
meritava rinvii. Il 30 gennaio, infatti, si è proceduto         manifestazione è stata garantita sia dalla partnership
alla presentazione ai cittadini della struttura, con un         italiana di progetto (Sindaco di Nardò, Presidente
simbolico “avvio dei motori” (pompe, filtri, circuiti di        della Provincia di Lecce, Prorettore dell’Università
raffreddamento e di depurazione) della complessa                del Salento), che dalla presenza del rappresentante
impiantistica che era stata realizzata nel frattempo.           dell’Università di Patrasso (Grecia). Le autorità hanno
La cerimonia, particolarmente seguita nonostante                concesso il libero accesso all’Acquario alle circa 300
l’inclemenza della serata, ha visto la partecipazione           persone intervenute per l’occasione.
di una nutrita e qualificata rappresentanza del                   L’Acquario del Salento (unica struttura del tipo non
Municipio neritino, oltre che dei partner universitari,         solo in Salento ma nell’intero Meridione d’Italia a
del Presidente della Provincia di Lecce e del Vescovo           esclusione di Napoli) accoglie fin dalla sua apertura
della Diocesi di Nardò e Gallipoli, monsignor Fernando          circa 400 organismi marini appartenenti a 100 specie
Filograna.                                                      diverse, tematicamente organizzate in 17 vasche di varia
  Dopo oltre quattro mesi, a filtri microbiologici maturi       dimensione e volume.
e pesci ambientati, anche con un minimo di anticipo sui           L’Acquario non vuole essere semplicemente una
tempi tecnici (5-6 mesi), il 5 giugno la struttura è stata      finestra sulla vita dei fondali mediterranei, ma è nato
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     anche con la precisa intenzione di ricordare le tragedie    gestionalmente alle comunità locali senza negare
     e la morte che hanno originato i numerosi relitti che       il controllo e il rigore scientifico sulle proposte da
     oggi giacciono lungo tutta la costa della penisola          veicolare al pubblico in un contesto di promozione
     Salentina. Quattro vasche, in particolare, sono allestite   turistica e ambientale che si avvale, pur nella sua
     con scenografia ispirata a quattro famosi relitti dei       piccola dimensione, di un approccio transfrontaliero e
     mari neritini: una nave oneraria romana del 2° secolo       internazionale.
     a.C., un cargo inglese della fine della Seconda guerra        Gli Acquari pubblici rientrano tra le agenzie educative
     mondiale e, dello stesso periodo, un mercantile italiano    fondate sulla collezione, come anche i musei e gli zoo, e
     e un aereo caccia tedesco.                                  perciò giocano un ruolo fondamentale nell’educazione
       Le storie di genti di diversa provenienza europea,        ambientale perché accolgono il pubblico e ne stimolano
     accomunate dalla tragedia, saranno raccontate nello         la curiosità, forniscono occasioni di apprendimento e
     specifico per fare dell’Acquario anche un punto di          propongono la modificazione di stili di vita, offrendo
     memoria e di approfondimento multidisciplinare.             al visitatore un’eccezionale opportunità di incontro
       Gli archeologi subacquei dell’Università del Salento      con il mondo naturale, anche in contesti fortemente
     hanno stimolato l’interpretazione del relitto del           antropizzati, come quello urbano.
     secondo secolo a.C. come oggetto nato per le necessità
     umane e divenuto cosa propria del mare (con tutto
     quello che ciò comporta in termini di ricerca, recupero
     e interpretazione). Lo stesso atteggiamento è stato
     trasferito ai relitti più moderni, ormai “marinizzati” e
     ricoperti al punto da essere irriconoscibili.
       La realizzazione dell’Acquario ha trasformato un
     vecchio contenitore educativo per i sempre più pochi
     bambini rimasti a Santa Maria al Bagno in una nuova e
     stimolante possibilità di approfondimento per gli stessi
     bambini e per molti altri, prevedibilmente da tutta
     Italia e dall’estero.
       Il progetto a guida universitaria ha realizzato, in
     completa sintonia coi tempi (forse anticipandoli),
     un prodotto tipico della Terza Missione delle
     Università: la concretizzazione di un contatto con il
     territorio, finalizzato alla sua valorizzazione, affidato
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            La proposta APrEH (l’Acquario del Salento) ha aperto           di una piccola perla della costa ionica salentina, in un
          finestre tematiche universitarie avvalendosi delle               laboratorio d’avanguardia di sinergia tra Università,
          competenze di biologi marini, archeologi subacquei               Scuola e Territorio.
          e geologi. Ha dato occasione di concreta operatività
                                                                             In 20 giorni di apertura l’Acquario del Salento ha già
          a giovani professionisti museologi, acquariologi e
                                                                           accolto 2.000 visitatori, a testimonianza della grande
          archeologi che saranno ancora impegnati, nell’immediato
          futuro, in studi di ambientamento di specie e in analisi         attrattività della proposta e del forte ruolo che questa
          di gradimento delle proposte espositive, per continuare          potrà come veicolo della ricerca e dell’imprenditorialità
          a migliorare nel tempo l’offerta, e l’attrattività turistica,    universitaria salentina.

                                                                          DATI TECNICI DELL’ACQUARIO DEL SALENTO:
                                                                          superficie totale: 1140 m2 (340 coperti, 800 scoperti)
                                                                          numero vasche quarantena: 5
                                                                          numero vasche esposte al pubblico: 17
                                                                          totale volume di acqua di mare: 20.000 lt
                                                                          numero di specie ospitate: 100

                                                                          ORARI DI APERTURA:
                                                                          Venerdì-sabato-domenica, ore 18.30 – 22.00 (Giugno-Settembre)
                                                                          ingresso: gratuito (Giugno-Settembre 2015)

Coordinatore di progetto: Genuario Belmonte
Collaboratori UniSalento: Rita Auriemma, Guglielmo Corallo, Alessandra
Dell’Anna, Francesco Denitto, Mimosa Frasheri, Elisa Giangrande,
Alessandra Inguscio, Anna Maria Miglietta, Marcello Emilio Posi,
Annalena Renna
Verificatore delle spese di progetto: Rossana Bray
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