Piano Territoriale Provinciale per l'Immigrazione
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Provincia di Pordenone Assessorato all’Immigrazione e Identità Culturale Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione Interventi relativi all’azione 4.1 “Servizi territoriali e sociali a favore della popolazione straniera immigrata” del Programma Regionale Immigrazione 2011 Realizzazione di interventi rivolti ai settori informativo, socio-occupazionale e interculturale Anno 2011 – 2012 Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 1 .
Provincia di Pordenone Assessorato all’Immigrazione e Identità Culturale Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione Anno 2011 – 2012 Strutturazione del Piano A. Premessa ......................................................................................... Pag. 5 B. Linee Guida di definizione del Piano Territoriale ............................ Pag. 11 C. Contesto territorio e priorità.............................................................. Pag. 15 D. Elenco sintetico delle proposte di intervento .................................... Pag. 21 E. Area 1 – Lavoro ............................................................................... Pag. 25 F. Area 2 – Informazione – Sportelli Provinciali.................................... Pag. 45 G. Area 3 – Progetti Continuità / Emergenza ........................................ Pag. 67 H. Area 4 – Rientro in Patria ................................................................. Pag. 73 I. Criteri di stesura e strumenti di valutazione...................................... Pag. 77 J. Piano Finanziario.............................................................................. Pag. 81 Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 3 .
A) Premessa Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 5 .
Le azioni e gli interventi che l’Amministrazione regionale affida alle Province per il 2011 – in sostanziale continuità con gli anni precedenti e con una maggiore accentuazione del consolidamento delle prassi rispetto alla sperimentazione – sono quelli ricompresi alla voce “4.1 Servizi Territoriali e sociali”, che è aggregata nel più generale ambito di intervento denominato “4 – Informazione”, per il quale il Programma regionale sottolinea quanto segue (pag. 4): “…esce dalla fase sperimentale, forte della positiva esperienza condotta con le Amministrazioni Provinciali mediante l’attuazione dei Piani Territoriali, per entrare in una fase di consolidamento delle azioni sviluppate nei tre assi d’intervento “informativo”, “socio-occupazionale” e “interculturale”. Con la nuova programmazione s’intende, infatti, rafforzare il lavoro di rete, in un’ottica di maggiore omogeneità e condivisione, valorizzando gli interventi ritenuti prioritari nelle singole aree, allo scopo di creare valore per l’intera comunità regionale e nel contempo fornire risposte concrete ad esigenze territoriali specifiche”. Nello specifico delle tre linee di azioni previste per i Servizi territoriali e sociali, il Programma regionale 2011 individua queste tre strategie generali: 1. settore informativo: “definizione di una rete di sportelli di prima informazione, distribuiti sul territorio provinciale in logica di corrispondenza con la presenza degli stranieri e in base alla raggiungibilità delle sedi, la cui attività venga sviluppata in stretta connessione, al fine di evitare inutili duplicazioni, con i servizi informativi promossi dalla Regione nei propri ambiti di attività e con gli sportelli informativi, quali, tra gli altri, lo sportello per l’immigrazione delle Prefetture e l’Ufficio per l’immigrazione delle Questure. La rete informativa, come pianificata dalle Amministrazioni provinciali, deve essere promossa sul territorio in una logica di attiva collaborazione, di interconnessione e di sistema integrato dei servizi informativi”; 2. settore socio-occupazionale: “i piani territoriali provinciali devono includere interventi di sostegno che prevedano un impiego attivo degli immigrati, in una logica non assistenzialista, e che rappresentino al contempo, un utile strumento di integrazione, nonché interventi volti alla facilitazione del rapporto tra lo straniero e la rete pubblica dei servizi al lavoro, anche tramite l’impiego di figure per la mediazione linguistica, e interventi volti al potenziamento del raccordo tra la rete pubblica dei servizi al lavoro e le associazioni imprenditoriali e di categoria e le agenzie di intermediazione in una logica di riordino e di orientamento dei servizi offerti alle effettive esigenze degli immigrati”; 3. settore interculturale: “possono essere previste attività di sostegno a eventi di natura sportiva, culturale e/o ricreativa che realizzino l’incontro tra italiani e immigrati, favoriscano la conoscenza reciproca e rappresentino momenti in grado di facilitare l’incontro tra culture diverse”. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 7 .
Il presente Piano Territoriale Provinciale all’Immigrazione, ha lo scopo di mantenere e potenziare le Aree di intervento che hanno contraddistinto le azioni dei primi due anni di sperimentazione, in funzione di una sempre migliore sinergia tra le varie componenti territoriali che si occupano per motivazioni differenti del fenomeno migratorio. In linea con quanto espresso dalle indicazioni regionali in merito alla costruzione di sinergie e collegamenti con le realtà istituzionali del territorio, una parte di questi indirizzi di ampliamento e radicamento strutturale, trae origine dalla collaborazione che la Provincia di Pordenone ha attivato in merito al progetto “Doppi Sensi”, ideato, organizzato e attuato nella prima parte dell’anno 2011 con la Prefettura di Pordenone e finanziato dal Ministero dell’Interno con i fondi FEI per l’integrazione di cittadini di paesi terzi. Nel particolare, l’Area del Progetto che prevedeva tavoli territoriali di Ambito Distrettuale, ha visto la presenza di rappresentanti di Amministrazioni Comunali, Servizi Sociali, Azienda Sanitaria, Caritas, Centri Territoriali Permanenti, ATER Pordenone (case popolari), Provincia di Pordenone – Politiche del Lavoro, Questura. L’occasione di incontri per Ambito allargati e mirati alla raccolta di informazioni e dati rilevati da osservatori particolari e differenziati in linea congruente con gli indirizzi regionali, ha fornito preziose informazioni per una maggiore efficacia delle azioni correlate al Piano. Tra le varie problematiche emerse, legate al fenomeno migratorio, l’informazione che si evidenzia maggiormente, trasversalmente riconosciuta, è legata alle carenze delle persone immigrate in merito alla conoscenza della lingua italiana. Il presente Piano si configura quindi con forma di continuità e potenziamento delle azioni presenti nei piani precedenti, mettendo a frutto quanto acquisito in termini di esperienza e integrandolo con nuovi sviluppi come forma di supporto, sostegno, collegamento e potenziamento delle iniziative e delle realtà territoriali già esistenti. Viene così mantenuta la suddivisione in tipologie di azioni dettagliate nello specifico: Strutturale – Organizzativo Legale – Normativo Morale – Educativo Umanistico – Psico Sociale Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 8 .
Ovviamente non tutte le azioni di possibile inserimento e definizione all’interno delle quattro macro-categorie descritte, hanno la stessa gravità o priorità di intervento. In modo semplificato, potremmo racchiudere queste priorità di intervento nelle tre voci: Necessarie Utili Superflue Combinando le due nomenclature nella consueta matrice, possiamo avere il quadro d’insieme delle varie possibilità. Tale matrice verrà utilizzata dalla apposita Commissione di Valutazione Provinciale, come sotto costituita, per vagliare i progetti presentati dal Pubblico e dal Privato Sociale per definire pertinenza con le Linee Guida del Piano, sostenibilità e possibilità di finanziamento dei progetti presentati. Anche le Azioni attivate dalla Provincia di Pordenone, sono ripartite e organizzate all’interno della griglia stessa. Area 1 - Lavoro Area 2 – Informazione – Sportelli Provinciali Area 3 – Progetti Continuità / Emergenza Area 4 – Rientro in Patria Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 9 .
La Commissione di Valutazione Provinciale sarà costituita da: Assessore Provinciale all’Immigrazione ed Identità Culturale Dirigente del Servizio o suo delegato Assistente sociale del Servizio Immigrazione Addetto alla Progettazione Eventuale esperto in materia. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 10 .
B) Linee Guida di definizione Piano Territoriale Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 11 .
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Sempre con forma di continuità con il Piano Territoriale 2010 – 2011, le Linee guida, contengono la spiegazione di atti e partecipazioni volte ad “emancipare” gli immigrati in funzione di un corretto rapporto con doveri e diritti, al pari di ogni cittadino italiano, e nel contesto, prevenire situazioni di emarginazione, frammentazione, ghettizzazione, che possono minacciare l’equilibrio e la coesione sociale, nonché provvedere, per quanto possibile, ad un inserimento lavorativo di sostegno degli immigrati attualmente in CIG e/o disoccupati. Tali atti e partecipazioni, avranno come scopo privilegiato il mantenimento di condizioni di legalità e di educazione, in un nuovo modello di assunzione di responsabilità degli immigrati presenti sul territorio. Le attività direttamente promosse e gestite a livello provinciale, intendono rivolgersi prevalentemente ai due ambiti di intervento ritenuti prioritari: Strutturale-Organizzativo, in quanto gestione della attuale situazione di crisi economico- finanziaria conclamata e stabilizzazione dell’intervento per gli anni a venire; Morale-Educativo, in quanto progetto di prevenzione – promozione di una partecipe e responsabile cittadinanza e di un corretto rapporto tra diritti e doveri; All’interno di queste due tipologie di intervento, saranno riconoscibili i tre settori del Programma Regionale: Settore Informativo Settore Socio-Occupazionale Settore Interculturale Occuparsi quindi delle emergenze del presente, con lo scopo di non alimentare rischio di conflittualità e disagio sociale, e occuparsi del futuro, garantendo un percorso strutturato e non casuale di integrazione, con parole chiave e capisaldi ben definiti: legalità, responsabilità, emancipazione. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 13 .
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C) Contesto territorio e priorità Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 15 .
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Dei 94.976 cittadini stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2008, 35.588 risiedono nella provincia di Udine, 33.172 nella provincia di Pordenone (34,9%) ecc. ecc. Gli incrementi più sostenuti rispetto al 2007, sono quelli delle provincie di Gorizia (+15,9%) e di Pordenone (+15,3). Nonostante la provincia di Udine presenti il maggior numero assoluto di stranieri, l’incidenza sulla popolazione complessiva residente è maggiore nella provincia di Pordenone dove risiedono 10,6 stranieri ogni 100 residenti complessivi. Pordenone è inoltre la provincia nella quale si registra la maggiore natalità (22,5 iscrizioni per nascita ogni 1.000 stranieri residenti). Quella di Pordenone è anche la provincia in cui è maggiore il peso dei minori sia sul totale degli stranieri residenti che sul totale dei minorenni presenti sul territorio regionale. Nel 2008 si registrano infatti 23 minori stranieri ogni 100 stranieri residenti e 15 minori stranieri ogni 100 minori complessivamente presenti nella provincia. Il dato è cristallizzato al dicembre del 2008, ma la raccolta dei dati in corso da parte della Prefettura mette in luce come gli elementi in percentuale a dicembre 2010, non siano mutati sostanzialmente, contrariamente al dato numerico che mostra un continuo incremento, anche se notevolmente modificato nella natura dei nuovi ingressi. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 17 .
Mentre nell’ultimo anno 2010, gli ingressi relativi ai flussi stabiliti dal Ministero riguardavano numericamente meno di duecento persone immigrate, la maggior parte delle richieste di permesso di soggiorno ha riguardato i ricongiungimenti familiari che sono in costante crescita tendenziale. Un secondo dato rilevante di modificazione della popolazione immigrata, è l’aumento esponenziale della richiesta di cittadinanza: quasi 1.000 richieste nell’anno 2010. Analizzando più in dettaglio le classi di età della piramide per la popolazione straniera residente, si osserva che in provincia di Pordenone è maggiore il peso dei minori in età prescolare: tra gli 0-4 anni si concentra l’8,4% della popolazione straniera complessiva. In sintesi dunque, in provincia di Pordenone uno straniero su due (49,3) ha un’età compresa tra i 18 e i 39 anni, più di uno su cinque è minorenne, uno su quattro ha un’età compresa tra i 40 e i 64 anni, ed una parte residuale (2,4%) ha più di 65 anni. E in ultimo, notevole il contributo che la componente straniera apporta alla forza lavoro in provincia di Pordenone: qui la possibilità di ricambio dei lavoratori più anziani da parte dei lavoratori più giovani è molto elevata. Infatti, a fronte di 100 lavoratori appartenenti alla fascia più anziana della popolazione attiva, ve ne sono 407,9 che appartengono alla fascia più giovane (per altri dati statistici, è possibile fare riferimento all’Annuario Statistico Immigrazione 2010). Le problematiche più rilevanti emerse dalla analisi delle attività correlate al Piano Territoriale Precedente e raccolte negli incontri con tutti i referenti Istituzionali dei vari Ambiti Distrettuali risultano essere leggermente diversificate rispetto a quelle del Piano Territoriale precedente. Eccone un breve elenco: Lavoro (difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, contratti di lavoro a termine, anche di breve e brevissima durata, che causano una forte instabilità per le famiglie) Casa, Affitti, Mutui (difficoltà economiche sempre più emergenti relative in particolare ai costi degli alloggi, alla precarietà dei contratti di lavoro, alla diffidenza nei confronti delle persone immigrate, al costo dei mutui e al conseguente indebitamento) Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 18 .
Conoscenza Lingua Italiana (grossa difficoltà riconosciuta da tutti i servizi e le Istituzioni nell’apprendimento della lingua italiana da parte di un consistente numero di persone immigrate, con conseguenti situazioni di disagio) Motivazione all’integrazione e alla emancipazione (carente propensione alla emancipazione e alla gestione autonoma e responsabile delle necessità personali e familiari) Orientamento territoriale (difficoltà nell'orientamento territoriale degli immigrati, nel rapporto con i servizi sociali e sanitari, con il sistema scolastico) Emarginazione delle donne (situazioni di sottomissione, segregazione, esclusione delle donne dalla vita sociale per le motivazioni più disparate) Metodi educativi violenti (utilizzo di metodi educativi che concepiscono le percosse come sistema educativo efficace e naturale per le diverse provenienze culturali) Regole di convivenza (scarsa attenzione al contesto sociale e all’impatto del proprio agire su di esso) Gestione economica (carente capacità di gestire la risorsa economica in possesso in forma oculata) Rete di sostegno (scarso coinvolgimento e partecipazione al tessuto sociale di riferimento, con particolare riguardo alla costruzione di una rete di sostegno) Cittadini di seconda e terza generazione (incidenza sempre maggiore di problematiche per i cittadini di seconda generazione, problematicità in aumento per la fascia degli adolescenti e giovani rispetto al rischio di esclusione sociale) Le problematiche cui gli interventi della Provincia intendono dare risposta, sono quelle di seguito elencate in ordine di priorità e che interessano in modo diffuso il territorio provinciale, con minor peso nella zona montana e con caratteri più sfumati laddove la concentrazione di cittadini stranieri è minore. Aree Intervento Provinciale Settori Programma Regionale 1. Area 1 – Lavoro (Settore Socio-Occupazionale) 2. Area 2 – Informazione – Sportelli Provinciali (Settore Informativo) 3. Area 3 – Progetti Continuità / Emergenza (Settori Informativo – Interculturale) 4. Area 4 – Rientro in Patria (Settore Socio-Occupazionale) Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 19 .
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D) Elenco sintetico delle proposte di intervento Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 21 .
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Piano Territoriale per l’Immigrazione Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 Lavoro Informazione Progetti Rientro in Patria Continuità 1 2 Emergenza 1. Intervento ponte per 1. Progetti di 4 disagio causa integrazione 3 disoccupazione e CIG 2. Lingua italiana Finanziamento di Mantenimento di azoni che consentano 2. Collegamento e 3. Accesso web interventi di continuità un rientro autonomo e integrazione con informazioni e situazioni di produttivo nei paesi di Settore politiche del emergenza o sostegno origine lavoro 4. Potenziamento rete di progetti coerenti con sportelli territorio il Piano Territoriale 5. Formazione Assistenti Familiari Pag. 25 Pag. 45 Pag. 67 Pag. 71 Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 23 .
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E) Area 1 - Lavoro Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 25 .
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L’Area di intervento denominata “Lavoro”, viene potenziata e implementata con attività e collegamenti in seguito descritti. Due sono le tipologie di intervento previste: 1 – Lavoro Accessorio (come da Piano Territoriale precedente) 2 – Integrazione con Settore Politiche del Lavoro – Centri Per l’Impiego Tale potenziamento trae le sue origini dalla situazione economico-finanziara attualmente presente nel nostro territorio, così come in Italia e in altre nazioni, che pone in primo piano le emergenze occupazionali e le possibili situazioni di disagio sociale che ne scaturiscono. La finalità di tali interventi, è primariamente quella di diminuire il possibile peso che la situazione di crisi economico-finanziaria in atto può rappresentare per la comunità, sia in termine di interventi economici, che di malessere sociale. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 27 .
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Intervento 1 – Lavoro Accessorio di cui al D.Lgs 2003 n. 276 Comuni della Provincia Bando: Elenchi disoccupati Serbatoio nominativi per Intervento Provincia: Lavoro Accessorio Ufficio Provinciale Chiamate Organizzazione dei vari Uffici Comunali A discrezione del Comune, squadre di immigrati e 1 italiano 5 persone immigrate e 1 italiana Manutenzione Manutenzione Manutenzione Beni e Beni e Territorio Scuole Second Territori dei Comuni / Provinciale di 2° grado Scuole Comunali Provinciali Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 29 .
Motivazione: Considerato l’elevato gradimento della totalità dei Comuni della provincia coinvolti, e considerato il parallelo con le attività messe in atto dalla Provincia di Udine sempre nel Piano Territoriale per l’Immigrazione, viene mantenuto per l’anno 2011 – 2012 l’intervento denominato “Lavoro Accessorio”, con l’obiettivo di stabilirsi come prassi gestionale delle situazioni di precarietà che nel tempo le persone immigrate possono incontrare (perdita del posto di lavoro, cassa integrazione, fallimento della Azienda presso la quale lavorano, decessi di persone anziane cui fare da badanti ecc. ecc), ma solo come intervento di sostegno sociale che si configura come strumento ponte di sostegno momentaneo per consentire la ricerca di una nuova attività lavorativa. La situazione attuale mostra come più di 1200 persone immigrate, tra badanti e altre professioni, sono disoccupate all’interno del territorio della provincia, con conseguente ricaduta sull’assetto economico dei Comuni. Tali persone immigrate, a differenza della maggior parte degli italiani che vivono situazioni simili, non avendo una rete sociale di supporto e sostegno, si appoggiano a Comuni e Servizi Sociali per ottenere quanto necessario al sostentamento per sé e per i propri familiari, ricevendo nella maggior parte dei casi contributi a fondo perduto, sostenuti da una logica prettamente assistenziale. Finalità La finalità è mantenere nel tempo una sorta di Ufficio di Sostegno alle attività lavorative per stranieri, principalmente con tre tipologie di obiettivi: a) Sostenere momentaneamente la persona immigrata in difficoltà con un piccolo contributo a fronte di una attività (quindi non gratuito) per un periodo correlato ad un importo massimo di 3.000,00 / 5.000,00 euro annui. b) Costruire una percezione corretta di supporto e sostegno, cioè favorire l’instaurarsi di un legame tra il supporto ricevuto a fronte di una attività. Ovvero, scoraggiare l’instaurarsi di una mentalità “dipendente”, che sorregga l’idea dell’intervento pubblico “gratuito”, in qualsiasi condizione e senza alcuna richiesta. c) Consentire nel contempo la ricerca di una nuova occupazione, contando anche sulla segnalazione all’Ufficio Provinciale del lavoro degli immigrati che hanno prestato il servizio in maniera lodevole. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 30 .
L’intervento, non può essere dunque considerato alla stregua di un rapporto di lavoro, in quanto il contributo erogato ha funzione di sostegno sociale. Mantiene così l’identità di forma di sostegno, di supporto a disagio, ma con la caratteristica di una funzione educativa in merito agli interventi che la comunità opera con persone in difficoltà. Il significato di questo intervento è dunque centrato sulla costruzione di condizioni di reciprocità. Il denaro corrisposto, non viene erogato come per la maggior parte dei Servizi Sociali “a fondo perduto”, ma diventa il frutto di una attività. Questo comportamento, oltre a contribuire al consolidamento di un corretto modo di intendere il rapporto con le Istituzioni, favorisce un’attribuzione di valore e significato alla persona, che non vive come “mancanza di dignità” il gesto di supporto. Allo stesso tempo, come vedremo più avanti, considerato che una parte del contributo viene direttamente versata nel conto INPS/INAIL della persona, in modo da consentire una minima continuità contributiva sia in termini di assegno pensionistico che di assicurazione, questo intervento si differenzia notevolmente da ciò che le contribuzioni sociali non hanno normalmente: garantire continuità alla posizione pensionistica delle persone. Inoltre questa attività può avere una valenza di integrazione sociale e di legame con il territorio che l’agire previsto nelle azioni lavorative può promuovere, perché proprio per la storia di immigrazione che buona parte delle persone ha alle spalle, non è difficile constatare come gli immigrati, difficilmente maturino un legame più o meno stretto con il territorio in cui vivono, al punto da prendersene cura. Le persone iscritte nelle liste dei vari comuni che accetteranno l’incarico provvisorio e temporaneo, verranno iscritti nelle Liste Provinciali del Lavoro. La accettazione dell’intervento di sostegno comunque, non diventa un vincolo per la persona immigrata, che potrà lasciare l’iniziativa qualora trovasse altra occupazione, o maturasse la convinzione di altre scelte, senza bisogno di preavviso. Il periodo di sostegno, riconducibile ad una attività svolta per tre mezze giornate alla settimana, cerca di consentire una minima iniziale stabilizzazione nel momento della perdita del lavoro, e mantiene inalterata la libertà di svolgere contemporaneamente le attività di ricerca del posto di Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 31 .
lavoro che verranno potenziate dall’operato degli operatori dello Sportello Provinciale cui la persona verrà inviata. Anche la tipologia del lavoro e la strutturazione organizzativa di attività e persone, possono aiutare e facilitare la persona immigrata ad integrarsi in un ambiente, magari quello dove risiede, attraverso questa attività di cura. Organizzazione iniziale Serbatoio nominativi / Segnalazioni Ufficio Provinciale Chiamata telefonica Uffici Comuni aderenti Chiamate per appuntamento iniziativa Colloquio di informazione, valutazione, scelta e Sportello Provinciale firma impegno Stesura Progetto di Integrazione Progetto Tipo 1 Progetto Tipo 2 Progetto Tipo 3 Lavoro Accessorio Lavoro Accessorio Lavoro Accessorio Lingua Italiana Lingua Italiana Lingua Italiana Valutazione Polit.Lav. Valutazione Polit.Lav. Formazione mirata e Formazione mirata e inserimento lavorativo progetto di rientro Sportello Provinciale: Coaching e Verifica dei Progetti Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 32 .
Le persone contattate per il “Lavoro Accessorio”, riceveranno in funzione della loro situazione economica, familiare e motivazionale, differenti possibilità di accesso agli interventi della Provincia che dovranno sottoscrivere in forma di impegno all’atto della accettazione. Ufficio chiamate provinciale e comuni, invieranno la persona interessata allo Sportello Provinciale. In questa sede la persona immigrata verrà accolta per valutarne la situazione economica, familiare e soprattutto motivazionale, e in funzione di quanto emerso, nel colloquio verranno illustrate le differenti possibilità di accesso alle opportunità della Provincia di seguito elencate: Progetto Tipo 1 In questo percorso la persona ha la possibilità di accettare il “Lavoro accessorio”, sia per gli interventi provinciali che per quelli organizzati dai singoli comuni, e si impegna a sottoscrivere e a partecipare al Progetto di Integrazione, nel particolare frequentando uno dei corsi attivati per l’apprendimento della lingua italiana, laddove nel colloquio venga riscontrato un livello minimo di integrazione carente. Progetto Tipo 2 In questo percorso la persona ha la possibilità di accettare il “Lavoro accessorio”, sia per gli interventi provinciali che per quelli organizzati dai singoli comuni, e in rapporto al livello di motivazione mostrata, impegnarsi in un progetto più articolato. La differente articolazione prevede in ogni caso la stesura e l’impegno a seguire il Progetto di Integrazione, ma aggiunge un colloquio con il settore Politiche del Lavoro – Centro per l’Impiego, finalizzato a definire il suo profilo formativo-professionale da mediare con le esigenze di mercato, e orientato alla ricerca e all’invio ad attività formative mirate, in funzione di un possibile inserimento lavorativo stabile. Progetto Tipo 3 Il percorso Progetto Tipo 3, ricalca nella forma i passaggi del Tipo 2, ma con la sostanziale differenza di essere orientato ad un percorso di rientro in Patria, autonomo e maggiormente competente. Verrà periodicamente rinnovato il bando rivolto a “qualsiasi immigrato residente sul territorio provinciale e in regola con la normativa vigente, disoccupato o, in un secondo momento, cassa integrato”, che non avendo alcuna rete sociale di sostegno, si trova in condizione di indigenza e di possibile “rischio” per il sistema sociale. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 33 .
Questo bando viene emesso tenendo in considerazione il fattore di temporalità nella gestione dei “Voucher”, illustrata più avanti, che hanno scadenza il 31 dicembre di ogni anno. Il bando viene rivolto ad ogni Agenzia Territoriale del Lavoro, cioè una per ogni Ambito Distrettuale. Ogni Agenzia, raccoglie tutte le richieste di persone immigrate rientranti nelle condizioni definite. Tale raccolta richiede essenzialmente alcuni dati funzionali al proseguimento e alla selezione delle persone da inserire nella proposta organizzativa. I dati raccolti sono i seguenti: Cognome e Nome Residenza Codice Fiscale Paese di origine Dichiarazione di disoccupazione Numero di telefono per la reperibilità (difficoltà di reperimento alla residenza, ma possesso di cellulare). Gli elenchi vengono in seguito suddivisi per Comune di residenza. Allo stesso modo viene emesso un secondo bando, rivolto a persone italiane con le stesse condizioni, in modo da consentire la costruzione delle squadre “miste”, cioè composte da 5 persone immigrate e 1 persona italiana disoccupata o in un secondo tempo cassa integrata. La composizione mista delle squadre, ha lo scopo di facilitare l’integrazione delle persone immigrate nel territorio, anche attraverso una esperienza lavorativa comune. La raccolta delle informazioni dà così vita a due “serbatoi” di possibili persone da avviare al progetto. Il primo serbatoio di nominativi, composto da immigrati e il secondo composto da italiani. Immigrati residenti e Italiani regolari residenti disoccupati o disoccupati o in seguito CIG in seguito CIG Inoltre, alcune persone possono essere segnalate direttamente dai Servizi Sociali, evidenziandole per le situazioni di disagio per le quali percepiscono già un sostegno pubblico in termini di Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 34 .
sovvenzione (affitto, bollette e altro). La stessa segnalazione può essere fatta dallo Sportello Provinciale. Queste persone ricevono priorità nell’essere contattati dall’Ufficio Organizzazione Chiamate. In questo modo viene offerta la possibilità di sgravare almeno parzialmente i Servizi Sociali dei vari Comuni dal sostentamento di queste persone, con la possibilità di dedicare queste risorse ad altre iniziative. Un primo ambito di intervento riguarda l’intenzione di operare sul territorio della Provincia (strade di competenza, locali e pertinenze, su qualsiasi proprietà della Provincia), in modo da consentirne la manutenzione straordinaria. Opere quindi di manutenzione e non di costruzione. Per questo scopo sono stati individuati i magazzini provinciali: Pordenone, Spilimbergo, Maniago, San Vito. Per la gestione degli aspetti organizzativi e contabili, viene mantenuto un ufficio interno alla Provincia, composto da due persone e che ha i seguenti compiti: Chiamare le persone parte dell’elenco Predisporre squadre miste Verificare presenze e attività Distribuire Voucher al termine del mese Strutturazione Territorio Provinciale Comune Comune Strade Comune Provinciali Strade Scuole Comune Comunali Provinciali Comune Scuole Comunali Comune Comune Il “Lavoro Accessorio”, è stato suddiviso nei 4 grossi capitoli: Attività organizzate dalla Provincia (su strade e proprietà dell’Ente Provincia) Attività organizzate dai Comuni (su strade e proprietà dei singoli Comuni) Attività organizzate dalla Provincia (in Scuole Provinciali) Attività organizzate dai Comuni (in Scuole Comunali) Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 35 .
Interventi manutenzione Territorio Provinciale: Serbatoio nominativi Ufficio Provinciale Organizzazione Chiamate Pordenone Maniago Spilimbergo San Vito 1 persona italiana 7 ore al giorno / 7,00 – 14,00 3 giorni a settimana martedì, mercoledì, giovedì 5 immigrati regolari 5 ore al giorno / 8,00 – 13,00 3 giorni a settimana martedì, mercoledì, giovedì Interventi di manutenzione Territorio di Territorio di Territorio di Territorio di Pordenone e Maniago e Spilimbergo e San Vito e correlati correlati correlati correlati Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 36 .
Questa suddivisione si è resa necessaria in quanto la Provincia non può intervenire su elementi di pertinenza dei singoli Comuni, ma allo stesso tempo i Comuni hanno manifestato l’esigenza di poter usufruire per queste attività di sostegno da parte della Provincia. Le disposizioni di legge, consentono questa occupazione per un massimo di 3.000,00 / 5.000,00 € pro capite nell’arco dell’anno. A partire dal serbatoio di nominativi raccolto in precedenza, l’Ufficio Organizzazione Chiamate della Provincia, dopo aver contattato telefonicamente le persone immigrate per invitarle all’appuntamento con lo Sportello Provinciale, compone le squadre informando su luogo e orari di svolgimento della attività. Nella telefonata viene comunicata la convocazione per il giorno successivo. Gli immigrati di Pordenone vengono quindi indirizzati a Pordenone e le persone più vicine agli altri magazzini, a Maniago, a Spilimbergo e a San Vito. Tali squadre sono formate da sei persone, di cui 1 italiano e 5 immigrati. La attività si svolge su tre giorni alla settimana (martedì, mercoledì e giovedì), e per un numero di ore pari a 5 giornaliere (60 mensili). Il motivo alla scelta delle tre giornate (martedì, mercoledì e giovedì) è fondamentalmente legato al rispetto delle differenti identità culturali e religiose delle persone immigrate, e al consentire nei pomeriggi o nelle altre giornate, la ricerca di un lavoro stabile. Ogni lunedì però, secondo quanto successo nella settimana, l’Ufficio Organizzazione Chiamate, provvede a sostituire eventuali assenze che per vario motivo dovessero manifestarsi. Allo stesso modo, l’Ufficio si occupa di ricostituire le nuove squadre, sostituendo coloro che “terminano” il periodo di sostegno, contattando le persone che subentrano nella attività. Le persone immigrate, all’atto della iscrizione al bando, ricevono l’informazione della possibile chiamata del lunedì mattina da parte dell’Ufficio. Le persone dell’Ufficio Organizzazione hanno a disposizione un mezzo della Provincia, che consente loro di spostarsi nei vari magazzini, verificare l’effettiva presentazione delle persone Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 37 .
immigrate contattate, raccogliere le informazioni su puntualità e aderenza all’impegno preso, e soprattutto consegnare il contributo in voucher alle persone nel luogo dove svolgono la attività. Le persone dell’Ufficio Organizzazione Chiamate, raccolgono inoltre le informazioni sulla presenza delle persone immigrate giorno per giorno. Una volta al mese, la persona immigrata si rivolge in Posta, dove riceve la parte di denaro spettante e la ricevuta per il versamento fatto all’INPS che rimane come garanzia dell’avvenuto versamento di contributi previdenziali. Le squadre sono composte da un numero massimo di 6 persone. Ufficio Provinciale Acquisto Organizzazione Voucher Chiamate Pordenone Maniago Spilimbergo San Vito Voucher Voucher Voucher Voucher Voucher Posta INPS / INAIL Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 38 .
Le squadre sono volutamente composte da un numero di persone immigrate e da un italiano che facilita attraverso l’apprendimento per imitazione, che diventa collante con il territorio, che permette di incidere, anche se in minima parte sul fattore integrazione, a partire dall’uso della lingua italiana per comunicare e gestire le varie attività. La legge italiana consente l’utilizzo dello strumento dei “Voucher”, cioè l’utilizzo temporaneo e mirato della forma di erogazione che consenta il versamento automatico della quota di contributi INPS / INAIL attraverso il riconoscimento del codice fiscale della persona. Il tramite è la posta. Ad esempio: se una persona immigrata riceve il “Voucher” con un importo complessivo di 480 €, al momento in cui si reca in posta per il ritiro, si vede consegnare l’importo di 400 €, mentre per i restanti 80 € direttamente versati su conto INPS /INAIL, ottiene una ricevuta da conservare. Il responsabile ha due ore in più ogni giorno di attività per la predisposizione di tutti i materiali necessari alla giornata. Inoltre, a inizio e a fine giornata, invia il rapportino su quanto svolto e da svolgere, e lo invia tramite fax all’Ufficio Organizzazione Chiamate. Periodicamente compila la scheda di valutazione comportamentale delle persone impiegate. Viene fatto un incontro iniziale di 3 ore con le persone responsabili, per illustrare tutti i requisiti del progetto e della iniziativa, i loro compiti, il modo di organizzarsi e le procedure di contatto con l’Ufficio Organizzazione Chiamate. Inoltre, con il Capo Magazzino (Capo Cantoniere), la persona responsabile della squadra definisce il programma delle attività della giornata. Ogni persona è dotata di materiali e strumenti secondo le norme vigenti in tema di sicurezza. Le persone avranno compiti che richiedono poca specializzazione. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 39 .
Interventi manutenzione nei vari Comuni: Finanziamento Provincia Max 5.000 € complessivi per anno Gestione Discrezionale Convocazioni Max 3.000 per persona e per anno Immigrati del Acquisto Comune Comune Voucher 1 persona italiana 2-5 immigrati regolari 7 ore al giorno / 7,00 – 14,00 5 ore al giorno / 8,00 – 13,00 3 giorni a settimana 3 giorni a settimana martedì, mercoledì, giovedì martedì, mercoledì, giovedì Interventi di manutenzione su territorio Comunale Comune Voucher Voucher Voucher Voucher Voucher INPS Posta Assicurazione Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 40 .
Allo stesso modo, tutti i Comuni hanno la possibilità di mettere in atto simili attività per persone immigrate residenti. Il rapporto con i Comuni è disciplinato da apposita convenzione con la Provincia di Pordenone. Il Comune chiamerà direttamente le persone immigrate, invierà presso lo Sportello Provinciale, organizzerà squadre e lavori, acquisterà i Voucher da corrispondere in cambio della attività effettuata, Anche il Comune ha la possibilità di inserire nelle squadre un italiano disoccupato o (in un secondo momento) in Cassa Integrazione, in modo da sostenere anche la popolazione autoctona e favorire l’integrazione. Mancata accettazione di impiego (sia Provincia che Comuni) Alcune persone, anche segnalate dai Servizi Sociali, hanno rifiutato questa possibilità. In altri casi, dopo qualche giorno, e per motivazioni differenti, altre persone hanno deciso di interrompere la attività. Alcune motivazioni potrebbero riconoscersi in: Hanno trovato un nuovo lavoro Il tipo di attività non è di loro gradimento Hanno difficoltà allo spostamento e al raggiungimento del magazzino Hanno malattia o invalidità temporanea o permanente Altre motivazioni personali Tali motivazioni, evidentemente, forniscono alcune informazioni sulla persona e sul modo di gestire il momento di difficoltà. Quando le motivazioni non sono legate a fattori accettabili e/o comprensibili, tale rifiuto viene segnalato ai Servizi Sociali per adeguare a questo il loro comportamento. Il Comune dovrà inoltre fare segnalazione all’Ufficio Provinciale delle motivazioni al rifiuto o di comportamenti fuori norma, e potrà rifiutarsi di sostenere le persone che hanno scartato questa forma di aiuto, anche se parziale e solo di sostegno periodico. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 41 .
Le persone che rifiutano la proposta con motivazioni non considerate accettabili, vengono avvertite di questa segnalazione. La segnalazione avviene sia per rifiuto immotivato, sia per comportamenti fuori norma come lo spaccio di droga o altre forme di comportamento sociale negativo. Interventi Scuole Secondarie di 2° grado Provinciali: Verrà inoltre attivato, come per lo scorso anno, un filone di intervento “Lavoro accessorio”, relativo al sostegno di persone in difficoltà tramite collocamento per servizi di pulizia e mantenimento nelle Scuole Secondarie di Secondo grado della Provincia Anche in questo caso verranno organizzate squadre di persone che seguiranno la stessa procedura di ricevimento del sostegno in forma di voucher. Interventi Scuole Comunali: Allo stesso modo, dai singoli Comuni potranno essere richiesti con convenzione, contributi di sostegno per il collocamento con la denominazione “Lavoro Accessorio”, per servizi di pulizia e mantenimento nelle Scuola di proprietà delle Amministrazioni Comunali. Anche in questo caso verranno organizzate squadre di persone a cura del Comune, che seguirà lo stesso iter per i lavori di manutenzione del territorio comunale. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 42 .
Intervento 2 – Integrazione Politiche del Lavoro Come già anticipato nella descrizione dell’intervento legato al “Lavoro Accessorio” (Area Lavoro) e alla integrazione con l’Area Informazione / Intervento Sportelli Provinciali, tre sono i fronti su cui il Piano Territoriale ricerca integrazione e sinergia con il settore Politiche del lavoro della Provincia. 1) Invio a sportelli per valutazione, informazione, scelta e sottoscrizione impegno 2) Confronto e scambio con attività di indagine di mercato 3) Sondaggio aree lavorative non utilizzate con richiesta 1) Invio sportelli per valutazione, informazione, scelta e sottoscrizione impegno Le persone contattate per una delle possibili proposte concepite dal “Lavoro Accessorio”, verranno invitate a sottoscrivere un impegno di reciprocità, che comprenderà la partecipazione al Progetto di Integrazione secondo il criterio del “livello minimo di integrazione”. L’illustrazione delle differenti possibilità di utilizzo delle risorse provinciali, avverrà all’interno degli Sportelli Provinciali già esistenti sul territorio da due anni. Il collegamento con le Politiche del Lavoro, in particolare i Centri per l’impiego è diretto. La persona che si iscrive alle liste di “collocamento”, quando contattata dall’Ufficio Chiamate Provinciale o dai singoli Comuni, verrà invitata a contattare lo Sportello Provinciale per il colloquio nel quale ricevere le informazioni sulle differenti possibilità, scegliere e sottoscrivere l’impegno. A sua volta, lo Sportello Provinciale invierà le persone che hanno accettato e sottoscritto i “Progetti Tipo 2 e Tipo 3”, al Centro per l’Impiego per la valutazione di competenze, disponibilità, motivazione personale, possibilità formative mirate al collocamento. Centro per Progetto l’Impiego Tipo 1 Centro per Sportello l’Impiego Provinciale Progetto Tipo 2 Informazione, Valutazione, Politiche Centro per Scelta, Impegno del Lavoro l’Impiego Progetto Centro per Tipo 3 l’Impiego Politiche del Lavoro Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 43 .
2) Confronto e scambio con attività di indagine di mercato Il secondo tipo di collegamento, prevede momenti di confronto e scambio tra gli Addetti alla Progettazione e il personale “Commerciale” del settore Politiche del Lavoro, per una proficua sinergia in merito alla raccolta dei dati di settore, sul mercato del lavoro, in collegamento con le possibilità da proporre alle persone immigrate. 3) Sondaggio aree lavorative non utilizzate con richiesta Il terzo tipo di collegamento, riguarda la possibilità di operare indagini e sondaggi nelle differenti componenti di mercato, per isolare e definire eventuali nicchie di lavoro in estinzione, che non vedono richiesta di attivazione da parte di cittadini italiani, e che, al contrario, potrebbero rappresentare occasioni di reinserimento lavorativo, sia in aziende che a carattere micro- imprenditoriale, se indirizzate da percorso formativi ad hoc, organizzati in collaborazione con gli Enti di Formazione, e sostenuti da un adeguato periodo di accompagnamento e coaching. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 44 .
F) Area 2 - Informazione Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 45 .
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L’Area di intervento denominata “Informazione”, che essenzialmente prevedeva nel Piano Territoriale 2010 – 2011 la attivazione di Sportelli di Integrazione per Ambito Distrettuale, viene a sua volta potenziata e implementata con attività e collegamenti in seguito descritti. Cinque sono le tipologie di intervento previste: 1 – Sportelli di Integrazione (come da Piano Territoriale precedente) 2 – Lingua Italiana (Informazione e Motivazione) 3 – Accesso WEB Informazioni Servizi 4 – Rete Sportelli Territoriale 5 – Informazione/Formazione Assistenti Familiari Tale potenziamento trae in parte le sue origini da alcune considerazioni emerse nella valutazione degli interventi del Piano Territoriale 2010 – 2011, e in parte dalle informazioni ricevute dalle indagini territoriali effettuate con Servizi e Associazioni. Per quanto riguarda tali considerazioni in merito alla attività “Sportelli di Ambito Distrettuale”, sul dato quantitativo il divario numerico tra le “lettere di convocazione” spedite, e le persone immigrate che si sono presentate agli sportelli è stato certamente rilevante in termini negativi. Più del 70% delle persone immigrate cui è stata spedita la lettera, non si è presentata, e non ha neppure avvisato del mancato interesse per la proposta. A questa percentuale si aggiunge quasi il 10 % di persone immigrate la cui lettera è stata restituita alla Provincia con la dicitura “Sconosciuto” o “Trasferito”. Per quanto riguarda, al contrario, il dato qualitativo, la attività degli Sportelli è stata molto gradita e ritenuta valida dalle persone che ne hanno usufruito, ed ha rilevato criteri di efficacia elevati nel raggiungimento degli obiettivi che i vari Progetti di Integrazione si sono posti. Questi due aspetti hanno messo in luce la bontà dell’impianto, e la necessità di migliorare il modo di intercettare le persone immigrate. Conseguenza diretta di queste considerazioni, la Convenzione e la richiesta di collaborazione che verranno proposte alla Questura di Pordenone e alla Prefettura di Pordenone. Il dettaglio della iniziativa verrà descritto più avanti, nella voce “Sportelli di Integrazione”. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 47 .
Inoltre, sempre in seguito alle indagini territoriali, sono emersi altri due aspetti rilevanti. Il primo mette in luce la necessità di potenziare l’impatto e l’intervento in merito all’apprendimento della Lingua Italiana, elemento critico e trasversale a tutte le realtà presenti negli incontri. In diretto collegamento con la azione del Programma regionale “Ambito 1 – Istruzione, Azione 1.3 - Diffusione lingua italiana ed educazione civica per stranieri”, verrà predisposta a livello provinciale, una apposita azione che miri a potenziare e a mettere e frutto le risorse che la Regione ha destinato alla Provincia, per l’attuazione di tali attività presso i Centri Territoriali Permanenti. Il secondo rappresenta l’esigenza di un più sostanziale raccordo e accesso alle informazioni in possesso di ogni singola Istituzione o Servizio parte del territorio, e la possibilità di mantenere occasioni di incontro, formazione ed informazione, con la presenza di tutti i rappresentanti del Pubblico e del Privato. Questa, in sintesi, la motivazione alla aggiunta di altri interventi per il potenziamento dell’Area Informazione, parte integrante delle linee regionali di intervento in ambito immigrazione. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 48 .
Intervento 1 – Sportelli di Integrazione Coordinamento Assessorato all’Immigrazione Scientifico e Identità Culturale Convenzione Permessi di Lavoro Ricongiungimenti Soggiorno Accessorio Prefettura di Questura di Nuovi Pordenone Pordenone ingressi Addetto alla Progettazione Facilitatori d’Integrazione (Immigrati di seconda generazione) Valutazione Livello Minimo Integrazione Stesura Progetti di Integrazione Invio Corsi Lingua Italiana Collegamento con Politiche del Lavoro Accompagnamento Verifica Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 49 .
La modifica sostanziale alla strutturazione degli Sportelli di Integrazione provinciale, riguarda la modalità di intercettazione delle persone immigrate. Sulla base delle indicazioni regionali: “….la cui attività venga sviluppata in stretta connessione, al fine di evitare inutili duplicazioni, con i servizi informativi promossi dalla Regione nei propri ambiti di attività e con gli sportelli informativi, quali, tra gli altri, lo sportello per l’immigrazione delle Prefetture e l’Ufficio per l’immigrazione delle Questure…”, in particolare in merito allo scopo di non “duplicazione” di attività di tipo informativo nello stesso territorio e nell’ottica di una maggiore sinergia con le altre Istituzioni, verrà proposta e attuata una convenzione con la Questura di Pordenone e con la Prefettura di Pordenone, per facilitare il contatto con le persone immigrate nei luoghi che maggiormente ricevono richieste e ingressi. E’ emerso con evidenza come, da un lato per quanto riguarda la Prefettura, si sta decisamente modificando la strutturazione delle motivazioni al nuovo ingresso nel nostro territorio, e le maggiori difficoltà che vengono riscontrate, derivano dalla scarsa motivazione all’integrazione, soprattutto per gli adulti che richiedono il ricongiungimento parentale, mentre dall’altro, per quanto riguarda la Questura, risulta elevato il numero di persone immigrate che quotidianamente si recano presso gli uffici per le pratiche connesse ai permessi di soggiorno. Collaborazione con Prefettura di Pordenone: Nuovi ingressi per lavoro Prefettura di Pordenone Ricongiungimenti Ufficio Immigrazione Provincia di Pordenone Sportello Provinciale Pratiche DVD “Doppi Prefettura Sensi” Brochure informativa Telefono per appuntamento Progetto di Sportello Integrazione Provinciale Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 50 .
Collaborazione con Questura di Pordenone: Permessi di soggiorno Questura di Pordenone Permessi di soggiorno di lungo periodo Sportello Provincia di Pordenone Sportello Provinciale Pratiche DVD “Doppi Questura Sensi” Brochure informativa Telefono per appuntamento Progetto di Sportello Integrazione Provinciale Unitamente a quanto anticipato per quanto riguarda il “Lavoro Accessorio” e il suo legame con l’invio delle persone immigrate allo Sportello Provinciale, le convenzioni con Prefettura e Questura, rappresentano i tre principali serbatoio cui proporre le attività informative e di integrazione legate agli Sportelli e ai Progetti che vengono elaborati. In questo modo, vengono utilizzate le principali “porte d’ingresso” cui una persona immigrata accede per le motivazioni basilari alla sua permanenza nel nostro territorio: lavoro, permesso di soggiorno, ricongiungimento familiare. Il quarto possibile serbatoio di contatto con le persone immigrate, riguarda i nuovi ingressi per motivi di lavoro, che attualmente sono regolati con quote ministeriali attraverso il Decreto Flussi, e negli ultimi due anni si sono drasticamente ridotte. Attraverso queste Convenzioni con Prefettura per quanto riguarda i nuovi ingressi e le pratiche di ricongiungimento e Questura per quanto riguarda il permesso di soggiorno, si cerca di superare la difficoltà di contatto e reperimento delle persone immigrate, elemento critico in diversi ambiti (Sanità in primo luogo), emersa in modo altrettanto chiaro con la valutazione delle attività del Piano Territoriale 2010-2011. Provincia di Pordenone - Piano Territoriale Provinciale per l’Immigrazione 2011-2012 Pag. 51 .
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