Capitolato tecnico: Quinto bando Iniziativa Urban Innovative Actions 16/09/2019 12/12/2019 - Regione FVG

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Capitolato tecnico: Quinto bando Iniziativa Urban Innovative Actions 16/09/2019 12/12/2019 - Regione FVG
Capitolato tecnico: Quinto bando

Iniziativa Urban Innovative Actions

    16/09/2019 – 12/12/2019

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Capitolato tecnico: Quinto bando Iniziativa Urban Innovative Actions 16/09/2019 12/12/2019 - Regione FVG
Indice

1     Introduzione .................................................................................................................................... 3
2     Autorità ammissibili - Chi può presentare domanda ...................................................................... 4
    2.1      Prima categoria: ...................................................................................................................... 5
    2.2      Seconda categoria: .................................................................................................................. 7
    2.3      Requisiti di ammissibilità comuni a tutte le autorità urbane ................................................. 8
3     Copertura tematica del Quinto bando .......................................................................................... 10
    3.1      QUALITÀ DELL’ARIA............................................................................................................... 11
    3.2      ECONOMIA CIRCOLARE ......................................................................................................... 14
    3.3      CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE .................................................................................. 16
    3.4      CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO ........................................................................................... 19
4     Principi di finanziamento .............................................................................................................. 22
5     Ideazione e sviluppo del progetto ................................................................................................. 23
    5.1      Partenariato per Urban Innovative Actions .......................................................................... 23
    5.2      Attività a progetto ................................................................................................................. 25
    5.3      Voci di spesa e costi ammissibili ........................................................................................... 26
    5.4      Considerazioni aggiuntive: appalti pubblici, audit e aiuti di stato ........................................ 26
6     Come candidarsi ............................................................................................................................ 27
7     Processo di selezione .................................................................................................................... 28
    7.1      Verifica dei requisiti di ammissibilità .................................................................................... 29
    7.2      Valutazione strategica........................................................................................................... 30
    7.3      Valutazione operativa ........................................................................................................... 31
    7.4      Valutazione e attribuzione dei punteggi ............................................................................... 32
8     Come ottenere assistenza ............................................................................................................. 32
9     Date importanti ............................................................................................................................. 32

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Capitolato tecnico: Quinto bando Iniziativa Urban Innovative Actions 16/09/2019 12/12/2019 - Regione FVG
1 Introduzione

Ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento FESR1, il FESR può sostenere azioni innovative nell’ambito dello
sviluppo urbano sostenibile. In questo contesto, la Commissione europea ha lanciato l'iniziativa Urban
Innovative Actions (UIA), volta a individuare e a testare nuove soluzioni che affrontino le
problematiche relative allo sviluppo urbano sostenibile e che siano di rilevanza europea.

L'obiettivo principale dell'iniziativa UIA è dunque quello di offrire alle autorità urbane europee spazi e
risorse per testare idee nuove e audaci, per affrontare sfide interconnesse e verificare come tali idee
rispondono alla complessità delle realtà sociali. I progetti da sostenere dovranno essere innovativi, di
buona qualità, concepiti e realizzati con il coinvolgimento dei soggetti interessati, orientati ai risultati
e trasferibili.

Le autorità urbane dovranno cogliere l’opportunità offerta dall’iniziativa UIA per andare al di là dei
“progetti normali” (che possono essere finanziati attraverso fonti “tradizionali”, inclusi i programmi
FESR convenzionali), scommettendo sulla trasformazione di idee ambiziose e creative in prototipi che
possano essere testati in ambienti urbani reali. In altre parole, l’iniziativa UIA può sostenere progetti
pilota troppo rischiosi per essere cofinanziati attraverso fonti tradizionali, per via del loro carattere
altamente innovativo e sperimentale.

Il budget totale stanziato dal FESR per l'iniziativa UIA ammonta a 372 milioni di euro circa.

I progetti UIA saranno selezionati attraverso bandi annuali pubblicati dal 2015 al 2020 su uno più temi
proposti dalla Commissione. Ciascun progetto potrà ricevere un cofinanziamento FESR massimo di 5
milioni di euro. La realizzazione del progetto dovrà avere una durata massima di 3 anni2. Non è previsto
un budget minimo per i progetti UIA. Ciononostante, i progetti di dimensioni ridotte (ossia richiedenti
un cofinanziamento FESR inferiore a 1 milione di euro) potrebbero avere minori possibilità di essere
selezionati, data la difficoltà di dimostrare che le azioni sono realizzabili su scala sufficientemente
ampia da condurre a conclusioni significative. I progetti che prevedono investimenti significativi, in
particolare al termine del periodo di realizzazione, invece, dovranno dimostrare che il costo dell’azione
è funzionale al raggiungimento dell’obiettivo e giustificare tali investimenti in modo appropriato.

Regolamento (UE) n. 1301/2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale:
1

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32013R1301.
2 In casi eccezionali e opportunamente giustificati i progetti potranno proseguire per 1 altro anno al massimo (per ulteriori

informazioni consultare gli Orientamenti UIA).

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L'iniziativa UIA è uno strumento dell’Unione europea amministrato nell'ambito della gestione indiretta
dalla Commissione europea (CE) e dalla direzione generale della Politica regionale e urbana. Per la
realizzazione dell'iniziativa, la Commissione ha designato la regione Hauts-de-France3 come Entità
delegata (ED). Per la gestione dell'iniziativa è stato istituito un Segretariato permanente (SP)4.

Con il presente Capitolato tecnico, l'Entità delegata invita le autorità ammissibili a presentare le
proprie proposte progettuali nell'ambito del Quinto bando dell'iniziativa UIA. Per questo bando è
stanziato un budget di 50 milioni di euro.

Il presente documento stabilisce i requisiti e la procedura da seguire per partecipare al Quinto bando.
Si raccomanda di leggerlo unitamente agli Orientamenti UIA e agli orientamenti per la compilazione
del Modulo di domanda, pubblicati sul sito Internet UIA e opportunamente aggiornati in occasione
dell’uscita del Quinto bando.

2 Autorità ammissibili - Chi può presentare domanda
L'articolo 2 dell'iniziativa UIA stabilisce che possono presentare domanda per l’ottenimento di un
cofinanziamento per realizzare azioni innovative le seguenti autorità:
    Prima categoria: Qualsiasi autorità urbana di un’unità amministrativa locale definita, in base al
     grado di urbanizzazione, come grande città, città o periferia con una popolazione di almeno 50.000
     abitanti.
    Seconda categoria: Qualsiasi associazione o gruppo di autorità urbane di unità amministrative
     locali definite, in base al grado di urbanizzazione, come grande città, città o periferia con una
     popolazione di almeno 50.000 abitanti; ivi compresi associazioni o gruppi transfrontalieri,
     associazioni o gruppi di diverse regioni e/o Stati membri.

Possono presentare domanda nell’ambito di un Bando UIA solamente le autorità urbane ammissibili,
così come definite all’Articolo 2 dell’Atto Delegato.

La definizione di Unità amministrative locali (LAU) così come la loro classificazione in base al grado5 di
urbanizzazione e i dati sul numero di abitanti sono basati sulle informazioni fornite da Eurostat nella

3 Prima regione Nord-Pas de Calais.
4 Per maggiori informazioni e per contattare il Segretariato permanente:
http://www.uia-initiative.eu/en/about-us/meet-team.
5 Le definizioni di Unità amministrativa locale e di grado di urbanizzazione sono disponibili qui:

                                                                                                        4
Tavola     delle     corrispondenze         UIA     “EU-28-LAU-2018-NUTS-2016-FR&PT_POP2017”                        (2018)6.
Nonostante l’Eurostat abbia pubblicato una tavola delle corrispondenze più recente, questa non
includono informazioni su tutti gli Stati Membri. La Tavola delle corrispondenze “EU-28-LAU-2018-
NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018) UIA è invece completa. Questa tavola sarà utilizzata dal SP
permanente UIA come principale documento di riferimento per il controllo dei requisiti di
ammissibilità. Si invitano i candidati a fare riferimento alla Tavola delle corrispondenze per verificare
la propria ammissibilità e fornire informazioni circa le LAU comprese nei lori confini amministrativi e
dati riguardanti il numero di abitanti. Tuttavia, nel caso in cui le tavole Eurostat più recenti o i nuovi
dati degli istituti nazionali di statistica mostrassero un cambiamento significativo rispetto
all’ammissibilità o meno di un candidato (es. una LAU prima considerata come rurale è ora considerata
urbana in base al grado di urbanizzazione), si invita caldamente il candidato a contattare il SP prima
della sottomissione della domanda, al fine di verificare la propria condizione di ammissibilità.

Nelle sezioni seguenti saranno fornite ulteriori informazioni e maggiori dettagli sull’ammissibilità delle
autorità urbane.

2.1     Prima categoria:
     Comuni/consigli comunali i cui confini amministrativi corrispondono a una singola LAU. In questo
      caso la LAU deve essere classificata come grande città, città e periferia in base al grado di
      urbanizzazione (codice 1 e/o 2 nella Tavola delle corrispondenze - colonna Grado di
      urbanizzazione) e avere una popolazione di almeno 50.000 abitanti;

     Comuni/consigli comunali i cui confini amministrativi comprendono più di una LAU. È questo il
      caso dei comuni/consigli comunali in Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Malta e Lettonia,
      dove la definizione Eurostat di LAU non corrisponde ai comuni/consigli comunali ma a unità
      infracomunali (parrocchie civili) o a unità statistiche (distretti elettorali). In questo caso il
      comune/consiglio comunale è ammissibile solo se ha una popolazione totale di 50.000 abitanti e
      se la maggioranza di essi (più del 50%) vive in LAU classificate come grande città, città o periferia

http://ec.europa.eu/eurostat/web/nuts/local-administrative-units; http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-
explained/index.php/Glossary:Degree_of_urbanisation.
6 La Tavola delle corrispondenze UIA “EU-28-LAU-2018-NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018) può essere scaricata dalla

pagina del Bando sul sito web UIA. Questa tavola è stata creata appositamente per il Quinto bando, in base alle
informazioni contenute nella Tavola delle corrispondenze Eurostat “LAU – NUTS 2016, EU-28 and EFTA / available
Candidate Countries” (2018) e nella Tavola delle Corrispondenze Eurostat “LAU – NUTS 2016, EU-28 and EFTA / available
Candidate Countries” (2017). Per tale motivo, per la Francia e il Portogallo ci sono due schede nel foglio di calcolo, mentre
per i restanti Stati membri, le informazioni sono consolidate in una scheda per Paese.

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in base al grado di urbanizzazione (codice 1 e/o 2 nella Tavola delle corrispondenze - colonna
    Grado di urbanizzazione);

   Gli agglomerati organizzati che sono associazioni/gruppi di autorità urbane e che posseggono i
    seguenti requisiti:
        -   Sono ufficialmente riconosciuti come livelli di autogoverno (diversi dal livello regionale e
            provinciale) dalle leggi nazionali, con l’obbligo per i comuni/consigli comunali di far parte
            dell’organizzazione sovra comunale (in questa categoria, pertanto, non sono incluse
            associazioni costituite su base volontaria, per uno scopo specifico e/o per una durata
            limitata);
        -   Sono formati unicamente da comuni/consigli comunali (in questa categoria, pertanto, non
            sono incluse associazioni che comprendono altre entità come università, camere di
            commercio, ecc.);
        -   Hanno competenze specifiche, stabilite dalle leggi nazionali, che sono state loro delegate
            dai comuni partecipanti e che riguardano settori attinenti l’iniziativa UIA. Si invitano le
            associazioni a fornire riferimenti precisi al quadro normativo nazionale. Gli agglomerati
            organizzati devono avere competenze esclusive sulla progettazione e la realizzazione di
            politiche attinenti l’iniziativa UIA;
        -   Hanno una specifica struttura politica (rappresentanza indiretta dei comuni partecipanti)
            e amministrativa (personale dedicato).

Esempi di agglomerati organizzati nel contesto dell’iniziativa UIA:
        -   Francia: Métropoles, Communautés Urbaines, Communautés d’Agglomération and
            Communautés de Communes, Etablissements Publics Territoriaux;
        -   Italia: Città Metropolitane e Unioni di Comuni;
        -   Germania: Landkreis;
        -   Spagna: Mancomunidades e Area Metropolitana Barcelona;
        -   Regno Unito: Combined Authorities;
        -   Portogallo: Comunidades Intermunicipais (CIMs).

I Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) i cui partenariati sono composti unicamente da
autorità urbane (come sopra definite) e con competenze specifiche relative alla programmazione e
all’attuazione di politiche rilevanti per il Bando UIA sono considerati agglomerati organizzati e
pertanto autorizzati a partecipare ai bandi UIA come Autorità urbane principali o Autorità urbane

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associate. I GECT i cui partenariati includono altre organizzazioni (es. Stati membri, autorità regionali,
associazioni, università, ecc.) non sono considerati agglomerati organizzati e non possono presentare
domanda come Autorità urbane principali o Autorità urbane associate. Possono tuttavia partecipare
come Delivery Partner all’interno di una proposta presentata da un’autorità urbana ammissibile. 7

Nel contesto dell’iniziativa UIA, gli agglomerati organizzati sono considerati come autorità urbane
singole che rappresentano tutti i comuni/consigli comunali partecipanti. Per questo motivo, in una
proposta progettuale presentata da un agglomerato organizzato, quest’ultimo deve essere indicato
come autorità urbana principale.

Per verificare l’ammissibilità di un agglomerato organizzato, il SP controllerà che la popolazione totale
sia almeno di 50.000 abitanti e che la maggioranza di essi (più del 50%) viva in LAU comprese
nell’agglomerato e classificate come grande città, città o periferia in base al grado di urbanizzazione.

2.2       Seconda categoria:
Ogni associazione di autorità urbane (associazioni nazionali/regionali di autorità urbane, patti
territoriali, contratti di sviluppo ecc.) così come le autorità urbane individuali senza accordi di
cooperazione formali ma che desiderano partecipare congiuntamente all’iniziativa UIA, non possono
presentare domanda come autorità urbane singole.

Esse devono individuare un’Autorità urbana principale (AUP) tra i comuni/consigli comunali coinvolti
ed elencare le altre come Autorità urbane associate (AUA).

Per essere ammissibili, tutte le autorità urbane coinvolte (principali e associate) devono essere
riconosciute come unità amministrative locali ed essere classificate come grande città, città o periferia
in base al grado di urbanizzazione. In caso di autorità urbane i cui confini amministrativi includano più
di una LAU, si applicano gli stessi principi validi per la definizione del grado di urbanizzazione come
precedentemente descritti nella presente sezione.

7Per   ulteriori dettagli sui ruoli e le responsabilità delle Autorità urbane principali e Autorità urbane associate (e dei Delivery
Partner), i candidati possono fare riferimento alla sezione 5.1 del presente Capitolato tecnico oppure alla sezione 2.1 degli
Orientamenti UIA.

                                                                                                                                  7
Al momento della presentazione della domanda non è necessario che il rapporto tra l’AUP e le AUA
sia formalizzato. Nel caso in cui la proposta venisse approvata e cofinanziata, il SP UIA fornirà all’AUP
uno schema di Accordo di Partenariato che dovrà essere firmato da tutti i partner coinvolti (Autorità
Urbane Associate e Delivery Partner) nel corso dei primi mesi della fase di realizzazione.

Le precedenti esperienze dimostrano che i progetti singoli proposti da associazioni o gruppi di autorità
urbane prive di status di agglomerato organizzato, comprendenti più di 3 autorità urbane (principale
e associate) prive di contiguità territoriale, rischiano di perdere coerenza e difficilmente riescono a
conseguire risultati significativi. Di conseguenza, si raccomanda alle associazioni e/o gruppi di autorità
urbane (prive di status di agglomerato organizzato) che desiderano partecipare di scegliere partner
territorialmente contigui e di cercare di limitare il numero di Autorità urbane associate coinvolte.

Nota bene: Unicamente nel contesto del presente Quinto bando e solo per le proposte relative alla
tematica “Cambiamento demografico”, le autorità urbane riconosciute come LAU da EUROSTAT, ma
classificate come rurali in base al loro grado di urbanizzazione, possono partecipare in via
eccezionale esclusivamente come Autorità urbane associate (AUA). Questo con l’intento di favorire
i legami urbano-rurali, particolarmente rilevanti per questa tematica. Per garantire il pieno rispetto
dei requisiti stabiliti dagli Atti delegati, le LAU classificate come rurali in base al grado di urbanizzazione
non possono essere indicate come AUP (e quindi non possono presentare proposte progettuali), i loro
abitanti, inoltre, non possono essere presi in considerazione per il raggiungimento della soglia minima
di 50.000 abitanti. La soglia minima di abitanti deve essere raggiunta, in primo luogo, dall’AUP e,
successivamente, dalle AUA classificate da Eurostat come grandi città, città e/o periferie in base al
grado di urbanizzazione.

2.3       Requisiti di ammissibilità comuni a tutte le autorità urbane
In aggiunta ai requisiti sopra elencati per le diverse categorie di autorità urbane ammissibili, tutte le
autorità urbane che si candidano nell’ambito dell’iniziativa UIA devono rispettare i seguenti criteri:

          Tutte le autorità urbane devono trovarsi nel territorio di uno Stato membro dell'UE;

          Possono presentare domanda nell’ambito di un Bando UIA solamente le autorità urbane
           ammissibili, così come definite in precedenza. Le domande presentate dai Delivery Partner
           saranno considerate inammissibili;

          Le autorità urbane (come sopra definite) possono essere inserite in una proposta di progetto
           solo come Autorità urbane principali e/o associate. La categoria dei Delivery Partner è

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riservata unicamente alle istituzioni e/o organizzazioni non riconosciute come autorità
         urbane nel contesto dell’iniziativa UIA.

       Un’autorità urbana o un agglomerato organizzato può partecipare ad un solo progetto per
        ogni Bando (anche se le proposte progettuali sono presentate in risposta a diversi tematiche
        dello stesso Bando). Questa regola è valida anche per le Autorità urbane associate (un comune
        può partecipare a un solo progetto sia come Autorità urbana principale che come Autorità
        urbana associata);

       Le autorità urbane che hanno già un progetto approvato e cofinanziato dalla UIA nell’ambito
        di un Bando precedente non possono presentare una nuova domanda sulla stessa tematica
        per l’intera durata dell’iniziativa;

Gli enti e le imprese (es. nel campo della gestione dell’energia/rifiuti, dello sviluppo economico, della
promozione turistica ecc.) di proprietà parziale o totale di un comune/consiglio comunale non sono
considerate come unità amministrative locali e dunque non risultano autorità urbane ammissibili.
Tuttavia, queste organizzazioni possono partecipare al partenariato in qualità di Delivery Partner (per
maggiori dettagli sui ruoli e le responsabilità dei Delivery Partner si vedano la sezione 5.1 del presente
Capitolato tecnico e la sezione 2.1 degli Orientamenti UIA).

Come già detto nel precedente paragrafo, il SP UIA si avvale del il foglio elettronico Tavola di
corrispondenza UIA “EU-28-LAU-2018-NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018) come strumento
principale per la verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità. Si raccomanda perciò vivamente ai
candidati di consultare questo foglio elettronico e di procedere a un’auto-verifica della propria
ammissibilità prima di compilare il Modulo di domanda.

I caso di omissioni, incoerenze o dubbi riguardanti l’interpretazione dei dati contenuti nella tavola
prima di compilare e inviare il Modulo di domanda, i candidati sono caldamente invitati a contattare
il SP UIA.

Nel corso della verifica dei criteri di ammissibilità, nel caso in cui l’effettiva ammissibilità di un
candidato si dubbia, il SP UIA opererà in collaborazione con gli tutti attori coinvolti, Eurostat inclusa,
per determinare l’ammissibilità o meno del candidato.

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3 Copertura tematica del Quinto bando
La Commissione ha deciso di allineare attentamente i temi che le autorità urbane possono affrontare
attraverso l'iniziativa UIA ai temi definiti all'interno dell'Agenda urbana dell’UE. Inoltre, la
Commissione Europea potrà proporre i cosiddetti “temi trasversali” che non rientrano nell’elenco dei
temi dell’Agenda urbana dell’UE, pur rispondendo a sfide urbane fondamentali (ad es. Cambiamento
demografico).In particolare, ciascun Bando UIA si concentrerà su di un certo numero di temi.

I candidati al Quinto bando possono presentare proposte progettuali che affrontino i seguenti temi:

       Qualità dell’aria
       Economia circolare
       Cultura e patrimonio culturale
       Cambiamento demografico

Le autorità urbane che si candidano nell’ambito di un Bando UIA possono selezionare solamente uno
dei temi proposti. Tuttavia, al fine di sviluppare un approccio integrato che possa affrontare in modo
efficace le sfide individuate, nel Modulo di domanda i candidati potranno descrivere il legame e il
rapporto con altri temi e aree di intervento.

Come già detto, la Commissione desidera ricevere proposte progettuali che promuovano soluzioni
creative, innovative e durevoli per affrontare le diverse sfide individuate. Dal momento che l'iniziativa
UIA rappresenterà anche un laboratorio di nuove idee, la Commissione mira a incoraggiare
esperimenti innovativi basati sull'esperienza in un'ampia serie di discipline. Per questo motivo, la
Commissione ha intenzionalmente evitato di essere eccessivamente prescrittiva nel descrivere le
tipologie di progetti che possono essere presentati.

In relazione agli obiettivi tematici e alle priorità di investimento del FESR, il programma nel suo
complesso deve essere visto come un contributo alla realizzazione degli obiettivi e delle priorità
stesse. Ad esempio, i progetti UIA indirizzati al raggiungimento degli obiettivi tematici 8 e 10 (es. i più
orientati al sociale) potranno essere co-finanziati se:
       Le conoscenze generata dal progetto nel suo complesso possono considerarsi in grado di
        contribuire agli obiettivi tematici e alle priorità di investimento del FESR; e
       Il progetto non è incentrato in maniera eccessiva sul tipo di attività previste dal Fondo sociale
        europeo (FSE).

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Si noti che in fase di selezione e realizzazione della proposta progettuale, la complementarietà e la
sinergia con altri programmi di finanziamento e politiche UE, così come con progetti già cofinanziati,
sono considerate della massima importanza. Il Comitato di selezione dell’iniziativa UIA cercherà di
evitare doppioni al momento di decidere quali progetti cofinanziare.

La prossima sezione presenta una descrizione dettagliata delle 4 tematiche del Quinto bando UIA.

3.1   QUALITÀ DELL’ARIA
Definizione globale della problematica e contesto

Nonostante i considerevoli passi avanti fatti negli scorsi decenni, l’inquinamento dell’aria resta la
principale causa ambientale di morte nell’UE. Ogni anno nell’UE, sono circa 390.000 le morti
premature dovute agli elevati livelli di polveri sottili, diossido di azoto e ozono. L’inquinamento
dell’aria continua inoltre a danneggiare l’ecosistema, oltre la metà del territorio UE è infatti soggetto
a depositi eccessivi di nitrati (eutrofizzazione) ed elevate concentrazioni di ozono. Il che incide
negativamente sulla biodiversità, riduce il rendimento agricolo e causa altri danni materiali.

Le politiche ambientali UE si concentrano sullo sviluppo e l’implementazione di un quadro politico per
l’“aria pulita” che rafforzi le politiche nazionali, regionali e locali legate a quegli aspetti della
problematica dell’inquinamento atmosferico che da soli gli Stati membri non possono affrontare in
maniera efficace o efficiente. Le politiche UE mirano inoltre a rispettare gli impegni internazionali
dell’Unione sul fronte dell’inquinamento atmosferico, con i cittadini quali attori principali della co-
progettazione e co-realizzazione, e ad integrare le norme per la protezione dell’ambiente, ad esempio
nel settore industriale, edilizio, della pianificazione territoriale e progettazione, energetico dei
trasporti                                       e                                       dell’agricoltura.
Alcuni dati che illustrano l’importanza e il contesto dell’inquinamento atmosferico possono essere
consultati qui.

Importanza e ruolo delle autorità urbane

Le autorità urbane si trovano nella posizione migliore per poter agire a livello locale per la salute dei
cittadini e il benessere dell’ambiente, poiché conoscono la situazione locale e controllano una serie di
strumenti come la pianificazione e la progettazione urbana, la gestione delle infrastrutture e del
traffico, i permessi edilizi, la riqualificazione dei quartieri e il riadattamento degli edifici, la
regolamentazione dei parcheggi ecc. che permettono loro di portare avanti e promuovere soluzioni

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innovative. In genere, controllano i bilanci locali e hanno alle proprie dipendenze personale incaricato
dell’implementazione e di prendere o rafforzare provvedimenti in caso di picchi di smog o piani per la
qualità dell’aria a lungo termine.

In molti Stati membri le autorità cittadine sono inoltre responsabili dello sviluppo,
dell’implementazione e della valutazione dei piani ufficiali per la qualità dell’aria secondo la Direttiva
2008/50/CE o per i piani cittadini per la qualità dell’aria legati ai piani ufficiali regionali per la qualità
dell’aria secondo la Direttiva 2008/50/CE. Pur esistendo piani ufficiali regionali per la qualità dell’aria,
le città spesso rivestono un ruolo di primo piano, essendo tendenzialmente il fulcro economico della
regione, dove si concentrano persone, traffico e industrie. Il fatto che in molte città e paesi continuino
a registrarsi livelli troppo elevati di PM e NO2, nonostante i piani di azione per la qualità dell’aria,
segnala la necessità di soluzioni innovative e miglioramenti nell’approccio: sarebbe auspicabile una
maggiore consapevolezza di dove e quando possono verificarsi problemi di inquinamento e di come si
può contribuire attraverso soluzioni innovative.

Suggerimenti per le autorità urbane

Bisogna sottolineare che è possibile promuovere una vita più sana e migliorare la qualità dell’aria in
città attraverso la riduzione delle principali fonti di emissione di inquinanti atmosferici o dei loro
precursori. La qualità dell’aria in città non è influenzata solamente dalle fonti urbane (es. traffico,
riscaldamento domestico, edifici scarsamente isolati, industrie) ma anche da fonti dislocate al di fuori
della città. La cosiddetta qualità dell’aria di background è composta/influenzata dalle emissioni
provenienti da fonti non-urbane come l’agricoltura, la navigazione interna, le fonti naturali e le
emissioni di centri urbani distanti. Per decidere quale sia la fonte urbana che può essere meglio
(rapporto costo/beneficio) mitigata, servono dati accurati sulle fonti di background (che determinano
le concentrazioni di background e l’impatto della città stessa sulla qualità dell’aria) Inoltre,
l’inquinamento atmosferico in un ambiente urbano non è omogeneo. In ogni ambiente urbano
esistono degli hot spot imputabili a fonti diverse. La modellizzazione ad alta risoluzione può aiutare a
identificare questi hot spot e permettere misurazioni molto più accurate ed efficienti dal punto di vista
economico che meglio si adattano allo specifico micro ambiente.

Nel definire soluzioni innovative, le autorità urbane sono invitate a prendere nota e trarre
insegnamento dai report dell’Agenzia europea dell’ambiente sulla qualità dell’aria in 12 città (Progetto
pilota in materia di qualità dell’aria, Qualità dell’aria urbana in Europa - ridistribuzione delle sfide di
attuazione nelle città) e dai progetti realizzati nell’ambito del programma LIFE o Horizon 2020 (si veda
ad esempio il Bando gestione rifiuti urbani 2015 sulla rinaturalizzazione delle città e più recentemente

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le Attività trasversali con focus sulle città smart e sostenibili) e, laddove possibile, ricollegarsi ad
attività esistenti, come gli scambi nell’ambito del Programma TAIEX peer-to-peer.

Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le
città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche:

       Pendolarismo pulito: soluzioni innovative di mobilità (ad es. regolamentazione dell’accesso
        dei veicoli alle aree urbane, come zone a basse emissioni e/o pedaggio urbano) per ridurre
        l’impatto del traffico pendolare dalla periferia e altre aree attorno alla città (centro cittadino)
        sulla qualità dell’aria urbana. Nello specifico, le autorità cittadine possono applicare i risultati
        di progetti e investimenti sulla mobilità alla problematica dell’inquinamento dell’aria dovuta
        al pendolarismo, testando e migliorando soluzioni innovative per migliorare l’adozione,
        l'accettazione pubblica e l’impatto sull’inquinamento dell’aria. La cooperazione con le autorità
        regionali e le municipalità vicine è di fondamentale importanza, poiché il pendolarismo ha
        spesso origine al di fuori dei confini cittadini e i piani per la qualità dell’aria nell'ambito della
        Direttiva 2008/50/CE vengono spesso definiti a livello regionale.
       Aria pulita e clima: Le autorità cittadine sono nella posizione migliore per massimizzare le
        sinergie tra le misure riguardanti energia/clima e quelle sulla qualità dell’aria, a livello locale.
        Possono, ad esempio, testare metodologie per integrare la qualità dell’aria all’interno delle
        proprie strategie climatiche ed energetiche, come i piani d’azione per l’energia sostenibile e il
        clima (SECAP) nell’ambito del Patto dei sindaci, migliorando il collegamento con i piani per la
        qualità dell’aria, così come sviluppati nell’ambito delle Direttive per la qualità dell’aria
        ambientale. Laddove appropriato, i risultati possono essere condivisi all’interno di appropriate
        reti cittadine.
       Aria pulita per tutti: i cittadini possono diventare più vulnerabili all’inquinamento a causa di
        particolari condizioni di salute. Le zone della città meno abbienti, e di conseguenza coloro che
        le abitano, possono essere più colpiti dall’inquinamento dell'aria. Le autorità urbane possono
        testare azioni innovative su problematiche come pianificazione urbana, mobilità, energia e
        informazione, per rivolgersi e ridurre l’esposizione all’inquinamento dell’aria dei gruppi più
        vulnerabili, ad esempio concentrandosi sulle zone meno abbienti con alti livelli di
        inquinamento e/o su aree dove siano presenti strutture per l’infanzia, scuole, ospedali e/o
        case di riposo per anziani.
       Scienza dei cittadini e aria pulita: utilizzo di indicatori della qualità dell’aria (ad es. attraverso
        l’utilizzo di sensori affidabili a basso costo) da affiancare alle stazioni ufficiali di monitoraggio
        della qualità dell’aria. Le autorità urbane, laddove necessario assieme a soggetti interessati

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responsabili del monitoraggio della qualità dell’aria e della salute pubblica, possono testare e
           connettere scienza dei cittadini, strumenti per il trattamento dei dati e appropriate pratiche
           di monitoraggio dell’aria già esistenti, sulla base di esperienze di progetti simili (Progetto
           preparatorio LIFE sui sensori; Progetto pilota sui sensori EP).
          Informazione sull’aria pulita: poiché spesso godono di ampio consenso politico, le autorità
           locali sono nella posizione migliore per aumentare l'accettazione pubblica delle misure contro
           l’inquinamento dell'aria, ad esempio assicurando e dimostrandone i riscontri positivi per la
           società, la salute e il benessere. I progetti dovrebbero sperimentare approcci innovativi che si
           rivolgano adeguatamente alla popolazione locale, ad esempio nelle scuole, nel settore edile o
           in quello sanitario, per sensibilizzare maggiormente i cittadini e stimolare cambiamenti
           comportamentali e culturali.
          Gestione dell’aria pulita: buone prassi di governance multi-livello e multi-dipartimento.
           L’efficacia degli interventi sulla qualità dell’aria dipende da tutti i livelli di governance e da
           ciascuno dei livelli di cooperazione tra i dipartimenti che possono influire sulla qualità dell’aria
           (ad es. pianificazione urbana e codici edilizi, mobilità, manutenzione stradale, verde pubblico
           ecc.) I progetti dovrebbero mettere a punto e testare approcci innovativi di politiche per l'aria
           pulita a diversi livelli di governance (locale, regionale e nazionale) e tra i diversi dipartimenti.

Infine, siccome si tratta della seconda volta in cui la tematica della qualità dell’aria viene inserita in
un Bando UIA, suggeriamo ai candidati di consultare i progetti già approvati nell’ambito del Terzo
bando.

3.2       ECONOMIA CIRCOLARE
Definizione globale della problematica e contesto

La transizione verso un’economia circolare, dove il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse sia
mantenuto quanto più a lungo possibile nell’economia e la produzione di rifiuti sia ridotta al minimo,
è una priorità per l’UE. L’acqua è una delle risorse fondamentali per la transizione e la gestione
circolare dell'acqua urbana è di particolare importanza.

Le acque reflue sono la categoria di rifiuti meno sfruttata dall’economia circolare. Il ri-utilizzo
dell'acqua (ad esempio per l'irrigazione urbana) potrebbe essere migliorato attraverso la separazione
degli inquinanti chimici contenuti nell'acqua. I sistemi di gestione idrica e delle acque reflue
consumano molta energia in Europa (secondo il progetto ENERWATER, H2020, i 22.000 impianti di
trattamento delle acque reflue in Europa sono responsabili di oltre l’1% del consumo energetico totale
dell’UE) . La Commissione Europea ha adottato a febbraio 2018 una proposta di revisione della
direttiva sull’acqua potabile, per migliorarne la qualità della stessa, aumentando l’accesso e

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l’informazione dei cittadini. Questo aiuterà i paesi UE a gestire l’acqua potabile in modo efficiente e
sostenibile, così da ridurre l’utilizzo di energia e le perdite idriche. Contribuirà inoltre a ridurre il
numero di bottiglie di plastica e ad aumentare la fiducia nell'acqua di rubinetto, migliorando l’accesso
e promuovendo il consumo di acqua potabile. In linea con i principi del nuovo Pilastro europeo dei
diritti sociali, la proposta contiene l’obbligo per i paesi UE di migliorare l'accesso e la sicurezza
dell’acqua potabile per tutti e assicurare l'accesso ai gruppi vulnerabili e marginalizzati.

Al contempo, la Commissione europea ha lanciato una valutazione della Direttiva sulle acque reflue
urbane, con l’obiettivo di individuare cosa ha funzionato e su quali punti occorre invece insistere nella
raccolta e nel trattamento delle acque reflue urbane.

Tra i vari aspetti che presentano problematiche specifiche nel contesto dell’economia circolare, la
Commissione Europea sta prendendo provvedimenti decisivi anche sul riciclo della plastica. A maggio
2018 sono state proposte nuove regole a livello UE che interessano i 10 prodotti usa e getta più
presenti sulle spiagge e nei mari europei, così come le reti da pesca perse e abbandonate, contenute
all’interno della Strategia europea per la plastica, in modo da far fronte ai rifiuti e ai residui plastici
dannosi. Le misure proposte contribuiranno alla transizione dell’Europa verso l’economia circolare e
a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, gli impegni dell’UE per il clima e
gli obiettivi delle politiche industriali.

Importanza e ruolo delle autorità urbane

Le autorità urbane posseggono una consolidata esperienza nella gestione sostenibile dei rifiuti
nell’interesse generale. Le città, inoltre, possono guidare il cambiamento, verso metodi di produzione
e di consumo più sostenibili. Queste ricoprono infatti un ruolo fondamentale nel combattere la
produzione di immondizia e ridurre i quantitativi di rifiuti solidi sparsi nell’ambiente, compresi i fiumi
e i mari. I nuovi obblighi per i produttori di articoli in plastica usa e getta entreranno in vigore
attraverso la prossima Direttiva sui prodotti in plastica monouso, la quale prevede l’obbligo di azioni
finanziare per ridurre la produzione di immondizia. Le città saranno in prima linea per realizzare
concretamente queste nuove disposizioni.

Le città sono spesso responsabili della gestione sostenibile, efficiente ed equa dell’acqua (inclusa la
fornitura di acqua potabile e il trattamento delle acque reflue). Una buona gestione delle reti e degli
impianti si ripercuote positivamente sui costi di manutenzione e gli investimenti a livello locale.
Inoltre, le autorità urbane sono vicine ai cittadini quando si tratta di problemi di accessibilità.

Suggerimenti per le autorità urbane

                                                                                                        15
Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le
città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche:

Soluzioni innovative per la riduzione della plastica e di altri inquinanti come prodotti medicinali nei
rifiuti urbani e nei flussi di acque reflue, con particolare riferimento a:

          prodotti in plastica monouso (che finiscono più frequentemente negli oceani, come
           specificato dalla Direttiva sui prodotti in plastica monouso);
          raccolta di rifiuti plastici, micro-plastiche e atri inquinanti da dilavamento e tracimazione di
           acque piovane;
          promuovere la raccolta e il trattamento separato di acque reflue inquinate da prodotti
           farmaceutici come hot spot comuni.

Soluzioni innovative per una gestione più circolare della gestione dell’acqua, tra cui:

          Rendere gli impianti di raccolta e trattamento delle acque clima-neutrali o clima-positivi,
           riducendo il consumo energetico / la produzione di energia;
          Sfruttare appieno il potenziale del riutilizzo di acque reflue urbane;
          Uso più efficiente dell'acqua / riduzione del consumo idrico e miglioramento dell'accesso
           all’acqua e dell'accessibilità per i gruppi vulnerabili e marginalizzati.

Siccome si tratta della seconda volta che la tematica dell’Economia circolare viene inserita in un Bando
UIA, suggeriamo ai candidati di consultare i progetti già approvati nell’ambito del Secondo bando.

3.3       CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE
Definizione globale della problematica e contesto

Cultura e patrimonio culturale, compresi i settori culturali e creativi, sono risorse fondamentali per la
competitività regionale e la coesione sociale, rappresentano inoltre elementi chiave dell’identità delle
città e delle regioni. Inoltre, la partecipazione culturale ha un impatto significativo sulla qualità della
vita degli abitanti, contribuendo al loro benessere al senso di appartenenza.

Nonostante la cultura e il patrimonio culturale siano considerati un elemento strategico importante
per lo sviluppo urbano e regionale, non sempre il loro potenziale è sfruttato appieno. Una delle ragioni
risiede nel persistere di un approccio tradizionalista, in cui gli investimenti in questi settori si limitano
esclusivamente a supportare la produzione culturale o intervenire fisicamente su siti o edifici del
patrimonio culturale. Nonostante tali investimenti siano fondamentali per supportare lo sviluppo di
valori culturali e/o espressioni artistiche e per trasmettere i valori tangibili e intangibili del patrimonio
culturale europeo alle generazioni future, è indispensabile promuovere approcci innovativi che

                                                                                                          16
puntino alla sostenibilità delle azioni e a massimizzare i benefici socio-economici dei territori e delle
comunità.

In linea generale, questi investimenti dovrebbero essere basati su:

        Approcci integrati, facendo leva sulle potenzialità della cultura e del patrimonio culturale di
         generare benefici per diverse aree di intervento (ad es. ricerca, trasporti, turismo,
         occupazione, ambiente, imprenditorialità... Cultura e patrimonio culturale beneficiano di una
         serie di politiche, programmi e finanziamenti UE, tra cui Creative Europe, ma anche fondi
         strutturali e d'investimento europei, Horizon 2020, COSME, Europe for Citizens o strumenti di
         finanziamento dell’UE per l’azione esterna.) e sulla qualità degli interventi urbani;
        Approcci basati sulle persone, con interventi che rispecchino le reali necessità delle persone e
         delle comunità, che offrano loro l’opportunità di fruire delle risorse culturali e del patrimonio
         culturale attraverso approcci partecipativi nel processo decisionale, co-creazione e co-
         implementazione;
        modelli di governance aperta, che comprendano un ampio spettro di attori del settore
         pubblico, no profit e privato (in particolare PMI) e permettano loro di generare modalità
         innovative di finanziamento della cultura e del patrimonio culturale, nonché benefici
         economici o sociali diretti o indiretti.

Importanza e ruolo delle autorità urbane

Le città sono laboratori di innovazione basata sulla cultura. Possono ricoprire un ruolo fondamentale,
indirizzando le loro strategie in modo da permettere ai cittadini e alle comunità di beneficiare in futuro
delle risorse culturali e del patrimonio, e agire come catalizzatori per i diversi soggetti interessati e le
autorità coinvolte, attraverso investimenti integrati. Azioni di sviluppo integrato, basate sul luogo e
calate sulle condizioni locali hanno maggiori possibilità di ottenere risultati soddisfacenti. Ad esempio,
è stata dimostrata la necessità di un approccio culturale strategico, di lungo termine e partecipativo,
affinché il riconoscimento come capitale europea della cultura, possa apportare benefici sostenibili
alle città e alle regioni.

Tale approccio integrato deve riflettere prima di tutto le necessità della popolazione locale, in modo
da agevolarne l’accesso e la partecipazione culturale. Il concetto di “accesso” si basa sul dare la
possibilità ai cittadini di sfruttare l’offerta culturale a loro disposizione, anche “aprendo le porte” a un
pubblico non tradizionale, affinché possa fruire dell’offerta culturale o dei siti patrimonio che prima
erano difficilmente raggiungibili per una serie di ostacoli. Il concetto di “partecipazione” (nella

                                                                                                         17
processo decisionale, nei processi creativi ecc.) riconosce gli abitanti come interlocutori attivi, da
consultare, o perlomeno coinvolgere, nella pianificazione e nella creazione dell’offerta culturale.

Al fine di produrre benefici per la società, le azioni e i progetti dovrebbero essere il più aperti e inclusivi
possibile, permettendo ai cittadini e alle comunità di essere coinvolti e fruire di queste risorse.
Sfortunatamente, i dati disponibili sulla partecipazione culturale nell’UE mostrano che, per via di
alcuni ostacoli, numerosi europei non prendono parte ad attività né visitano luoghi culturali.
La nuova agenda europea per la cultura, proposta dalla Commissione europea a maggio 2018, si
prefigge chiaramente l’obiettivo di migliorare la partecipazione culturale degli europei. L’accessibilità
culturale era stata inclusa anche tra gli obiettivi specifici dell’Anno europeo del patrimonio culturale
2018. Inoltre, l’eredità politica dell’Anno, il Quadro europeo per il patrimonio culturale, dichiara che
stimolare la partecipazione al patrimonio culturale rimane una sfida e propone alcune azione
specifiche, o che continuano ad essere rilevanti, per le città dell’UE.

Suggerimenti per le autorità urbane

Nel contesto delle Urban Innovative Actions ed esaminando accuratamente le attività dell’Unione
europea a questo proposito, le autorità urbane sono invitate a testare nuove soluzioni basate sulla
comunità relativamente all’accessibilità e alla partecipazione culturale e al patrimonio culturale, che
possano avere un impatto positivo sulla crescita e l’occupazione, la coesione sociale e l’inclusione
sociale.

Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le
città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche:

          Promozione dell’inclusione e della coesione migliorando l'accesso e la partecipazione ai servizi
           culturali e ricreativi, in particolare, ai “third place” (in senso lato tutti i luoghi fisici dove le
           persone possano socializzare, dai centri culturali, ai musei, ai centri ricreativi, i parchi pubblici
           e le biblioteche);
          Individuazione e attuazione dei modelli innovativi e partecipativi di governance e di gestione
           del patrimonio e dei beni culturali, ad esempio, ma non solo, ricercando sinergie tra le
           politiche urbane e l’informatica umanistica che possano contribuire a processi partecipativi
           basati sulla cultura (ad es. si veda il progetto europeo CrossCult);
          Miglioramento del patrimonio naturale, specialmente nelle aree periurbane e nei centri storici
           per creare spazi pubblici di qualità e migliorare il senso di appartenenza e la resilienza delle
           città;

                                                                                                             18
    Promozione dell'occupazione locale attraverso modelli di business sostenibili legati alla
           cultura e al patrimonio culturale, basati sulla partecipazione di soggetti interessati e
           partenariati pubblico-privati innovativi;
          Esplorazione di modelli innovativi per aumentare il benessere sociale e fisico attraverso un
           miglior accesso e partecipazione alla cultura e al patrimonio culturale;
          Individuazione di nuove strategie per rendere i flussi turistici più sostenibili, rivelando le
           potenzialità di siti culturali minori/periurbani/rurali;
          Favorimento del dialogo interculturale relativo a un miglior accesso e una maggior
           partecipazione culturale.

3.4       CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO
Definizione globale della problematica e contesto

Nell’UE, il 43% degli abitanti vive in una regione NUTS 3 la cui popolazione è calata per via di una
riduzione naturale tra il 2005 e il 2015. D’altra parte, circa un terzo degli abitanti UE, il 31%, vive in
una regione la cui popolazione è calata a seguito di migrazioni in uscita, ovvero il numero di persone
che hanno lasciato la regione è stato superiore a quello dei nuovi arrivati, tra il 2005 e il 2015. Le
principali riduzioni si sono verificate in regioni dove vi era un connubio tra il calo naturale della
popolazione e una consistente emigrazione (per maggiori informazioni consultare il Settimo rapporto
sulla coesione economica, sociale e territoriale). Al contrario, nelle regioni metropolitane delle capitali
la popolazione è aumentata. A livello urbano, all'interno dell’UE, molte città non capitali, di piccole e
medie dimensioni hanno affrontato un calo demografico negli ultimi decenni (ad es. città che si
restringono). L’immagine qui sotto mostra il cambiamento demografico delle città dell’UE, come
registrato da EUROSTAT, nel periodo 2012-2017. Il fenomeno interessa in generale tutta l'Europa, ma
in particolare i Paesi dell’Europa orientale e meridionale.

                                                                                                        19
Importanza e ruolo delle autorità urbane

Il restringimento urbano rappresenta una sfida importante per le società urbane, le strutture di
pianificazione e governance. La riduzione della popolazione si ripercuote praticamente su tutti gli
aspetti della vita urbana: affari e occupazione, alloggi, strutture tecniche e sociali (comprese le scuole),
finanze municipali, coesione sociale, segregazione ecc. Il restringimento provoca una discrepanza tra
l’offerta e la domanda di edifici, spazi urbani e infrastrutture. Indirizzare o gestire il restringimento
urbano è arduo per via delle condizioni che produce, il rischio è un adattamento della governance
instabile e frammentario.

                                                                                                         20
Le città che si restringono sono particolarmente colpite dall'invecchiamento della popolazione (ad es.
la disponibilità di servizi sociali e sanitari) e dall’evoluzione del mercato del lavoro (ad es. la
diminuzione della forza lavoro attiva). Entrambe queste conseguenze hanno un forte impatto sullo
sviluppo economico sostenibile. Inoltre, la suburbanizzazione o espansione urbana, laddove la
popolazione si disperde dalla città principale a località periferiche all’interno della regione cittadina,
rientra tra le cause del declino della popolazione. Per di più, anche i flussi migratori in uscita dagli Stati
membri dell’Europa centrale, orientale e meridionale contribuiscono al restringimento urbano e allo
spopolamento.

Riconoscere il restringimento e adattarsi alle condizioni economiche e demografiche potrebbe
rappresentare un’opportunità per le autorità urbane di modernizzare la governance locale e i servizi
pubblici, nonché di riorganizzare le politiche sull’uso degli edifici e dei terreni pubblici.

Suggerimenti per le autorità urbane

Le autorità urbane sono invitate a testare soluzioni innovative per adattarsi al declino demografico,
invertire le tendenze demografiche e attrarre attività economiche rilevanti e residenti in modo da
favorire uno sviluppo urbano sostenibile e controbilanciare gli effetti del declino demografico. Pur
senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le città a
prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche:

       accesso ai servizi sociali e sanitari basati sulla comunità, incentivando la partecipazione di
        forza lavoro attraverso servizi di assistenza per bambini/anziani, migliorando la qualità della
        vita attraverso metodi partecipativi con particolare attenzione al dialogo di genere e inter-
        generazionale;
       accessibilità e sostenibilità dei servizi pubblici di base;
       riorganizzazione di infrastrutture e sevizi pubblici esistenti;
       riorganizzazione dell’uso dei terreni e degli edifici pubblici;
       sviluppo di una società 5.0 (ad es. utilizzo di robotica e intelligenza artificiale);
       sviluppo della “silver economy”;
       rafforzare la forza lavoro attiva trattenendo e riqualificando gli abitanti del territorio e
        attirando lavoratori attivi;
       stimolare l'imprenditorialità locale, in particolare tra i giovani;
       rafforzare la capacità delle istituzioni del mercato del lavoro, strutture di formazione
        professionale, aggiornamento e apprendimento continuo.

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Oltre che sulle città più grandi, l'attenzione può essere puntata anche sulle città di piccole e medie
dimensioni che si stanno restringendo. Se le soluzioni innovative richiedono un’interfaccia urbano-
rurale o un approccio funzionale di area, sarà possibile all’interno di questa tematica includere nel
partenariato unità amministrative locali definite come rurali in base al grado di urbanizzazione.
Tuttavia, come specificato nella sezione 2.2 del presente documento “Le LAU classificate come rurali
in base al grado di urbanizzazione non possono essere indicate come AUP (e quindi non possono
presentare proposte progettuali), i loro abitanti, inoltre, non possono essere presi in considerazione
per il raggiungimento della soglia minima di 50.000 abitanti. La soglia minima di abitanti deve essere
raggiunta, in primo luogo, dall’AUP e, successivamente, dalle AUA classificate da Eurostat come grandi
città, città e/o periferie in base al grado di urbanizzazione.”

Le autorità urbane le cui proposte rispondono a questo tema devono presentare dati statistici che
dimostrino l’effettivo calo della popolazione e provino la condizione di città in restringimento. Di fatti,
la diminuzione globale della popolazione (condizione di restringimento) è un requisito essenziale per
presentare proposte su questo tema nell’ambito del Quinto bando. Dopo aver dimostrato di trovarsi
in tale condizione, le città possono presentare proposte che affrontino tematiche specifiche come la
“silver economy”, l’attrazione di giovani talenti ecc. In ogni caso, la condizione di restringimento non
sarà considerata durante la verifica dei requisiti di ammissibilità, ma in fase di Valutazione strategica,
al momento di soppesare la rilevanza delle sfide locali da affrontare. Dunque, i candidati devono
fornire dimostrare/giustificare il declino della popolazione nella sezione C.1.1 “Sfida/e principali da
affrontare” del Modulo di domanda.

4 Principi di finanziamento

Principio del costo totale

L'iniziativa UIA aderisce al principio del "costo totale". I progetti ricevono un cofinanziamento FESR
massimo dell’80% dei costi ammissibili. Ogni partner beneficiario del cofinanziamento FESR deve
essere in grado di garantire un contributo pubblico o privato a copertura del restante budget (il 20%
ameno), finanziato attraverso fondi propri o tramite altre fonti di finanziamento. Il contributo del
partner può essere in denaro e/o in natura. A questo proposito, si segnala che il lavoro volontario non
retribuito non è ammissibile nell’ambito dell’iniziativa UIA mentre il lavoro del personale retribuito è
considerato un contributo in denaro.

Pagamenti FESR

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