Capitolato tecnico: Quinto bando Iniziativa Urban Innovative Actions 16/09/2019 12/12/2019 - Regione FVG
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Indice 1 Introduzione .................................................................................................................................... 3 2 Autorità ammissibili - Chi può presentare domanda ...................................................................... 4 2.1 Prima categoria: ...................................................................................................................... 5 2.2 Seconda categoria: .................................................................................................................. 7 2.3 Requisiti di ammissibilità comuni a tutte le autorità urbane ................................................. 8 3 Copertura tematica del Quinto bando .......................................................................................... 10 3.1 QUALITÀ DELL’ARIA............................................................................................................... 11 3.2 ECONOMIA CIRCOLARE ......................................................................................................... 14 3.3 CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE .................................................................................. 16 3.4 CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO ........................................................................................... 19 4 Principi di finanziamento .............................................................................................................. 22 5 Ideazione e sviluppo del progetto ................................................................................................. 23 5.1 Partenariato per Urban Innovative Actions .......................................................................... 23 5.2 Attività a progetto ................................................................................................................. 25 5.3 Voci di spesa e costi ammissibili ........................................................................................... 26 5.4 Considerazioni aggiuntive: appalti pubblici, audit e aiuti di stato ........................................ 26 6 Come candidarsi ............................................................................................................................ 27 7 Processo di selezione .................................................................................................................... 28 7.1 Verifica dei requisiti di ammissibilità .................................................................................... 29 7.2 Valutazione strategica........................................................................................................... 30 7.3 Valutazione operativa ........................................................................................................... 31 7.4 Valutazione e attribuzione dei punteggi ............................................................................... 32 8 Come ottenere assistenza ............................................................................................................. 32 9 Date importanti ............................................................................................................................. 32 2
1 Introduzione Ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento FESR1, il FESR può sostenere azioni innovative nell’ambito dello sviluppo urbano sostenibile. In questo contesto, la Commissione europea ha lanciato l'iniziativa Urban Innovative Actions (UIA), volta a individuare e a testare nuove soluzioni che affrontino le problematiche relative allo sviluppo urbano sostenibile e che siano di rilevanza europea. L'obiettivo principale dell'iniziativa UIA è dunque quello di offrire alle autorità urbane europee spazi e risorse per testare idee nuove e audaci, per affrontare sfide interconnesse e verificare come tali idee rispondono alla complessità delle realtà sociali. I progetti da sostenere dovranno essere innovativi, di buona qualità, concepiti e realizzati con il coinvolgimento dei soggetti interessati, orientati ai risultati e trasferibili. Le autorità urbane dovranno cogliere l’opportunità offerta dall’iniziativa UIA per andare al di là dei “progetti normali” (che possono essere finanziati attraverso fonti “tradizionali”, inclusi i programmi FESR convenzionali), scommettendo sulla trasformazione di idee ambiziose e creative in prototipi che possano essere testati in ambienti urbani reali. In altre parole, l’iniziativa UIA può sostenere progetti pilota troppo rischiosi per essere cofinanziati attraverso fonti tradizionali, per via del loro carattere altamente innovativo e sperimentale. Il budget totale stanziato dal FESR per l'iniziativa UIA ammonta a 372 milioni di euro circa. I progetti UIA saranno selezionati attraverso bandi annuali pubblicati dal 2015 al 2020 su uno più temi proposti dalla Commissione. Ciascun progetto potrà ricevere un cofinanziamento FESR massimo di 5 milioni di euro. La realizzazione del progetto dovrà avere una durata massima di 3 anni2. Non è previsto un budget minimo per i progetti UIA. Ciononostante, i progetti di dimensioni ridotte (ossia richiedenti un cofinanziamento FESR inferiore a 1 milione di euro) potrebbero avere minori possibilità di essere selezionati, data la difficoltà di dimostrare che le azioni sono realizzabili su scala sufficientemente ampia da condurre a conclusioni significative. I progetti che prevedono investimenti significativi, in particolare al termine del periodo di realizzazione, invece, dovranno dimostrare che il costo dell’azione è funzionale al raggiungimento dell’obiettivo e giustificare tali investimenti in modo appropriato. Regolamento (UE) n. 1301/2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale: 1 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32013R1301. 2 In casi eccezionali e opportunamente giustificati i progetti potranno proseguire per 1 altro anno al massimo (per ulteriori informazioni consultare gli Orientamenti UIA). 3
L'iniziativa UIA è uno strumento dell’Unione europea amministrato nell'ambito della gestione indiretta dalla Commissione europea (CE) e dalla direzione generale della Politica regionale e urbana. Per la realizzazione dell'iniziativa, la Commissione ha designato la regione Hauts-de-France3 come Entità delegata (ED). Per la gestione dell'iniziativa è stato istituito un Segretariato permanente (SP)4. Con il presente Capitolato tecnico, l'Entità delegata invita le autorità ammissibili a presentare le proprie proposte progettuali nell'ambito del Quinto bando dell'iniziativa UIA. Per questo bando è stanziato un budget di 50 milioni di euro. Il presente documento stabilisce i requisiti e la procedura da seguire per partecipare al Quinto bando. Si raccomanda di leggerlo unitamente agli Orientamenti UIA e agli orientamenti per la compilazione del Modulo di domanda, pubblicati sul sito Internet UIA e opportunamente aggiornati in occasione dell’uscita del Quinto bando. 2 Autorità ammissibili - Chi può presentare domanda L'articolo 2 dell'iniziativa UIA stabilisce che possono presentare domanda per l’ottenimento di un cofinanziamento per realizzare azioni innovative le seguenti autorità: Prima categoria: Qualsiasi autorità urbana di un’unità amministrativa locale definita, in base al grado di urbanizzazione, come grande città, città o periferia con una popolazione di almeno 50.000 abitanti. Seconda categoria: Qualsiasi associazione o gruppo di autorità urbane di unità amministrative locali definite, in base al grado di urbanizzazione, come grande città, città o periferia con una popolazione di almeno 50.000 abitanti; ivi compresi associazioni o gruppi transfrontalieri, associazioni o gruppi di diverse regioni e/o Stati membri. Possono presentare domanda nell’ambito di un Bando UIA solamente le autorità urbane ammissibili, così come definite all’Articolo 2 dell’Atto Delegato. La definizione di Unità amministrative locali (LAU) così come la loro classificazione in base al grado5 di urbanizzazione e i dati sul numero di abitanti sono basati sulle informazioni fornite da Eurostat nella 3 Prima regione Nord-Pas de Calais. 4 Per maggiori informazioni e per contattare il Segretariato permanente: http://www.uia-initiative.eu/en/about-us/meet-team. 5 Le definizioni di Unità amministrativa locale e di grado di urbanizzazione sono disponibili qui: 4
Tavola delle corrispondenze UIA “EU-28-LAU-2018-NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018)6. Nonostante l’Eurostat abbia pubblicato una tavola delle corrispondenze più recente, questa non includono informazioni su tutti gli Stati Membri. La Tavola delle corrispondenze “EU-28-LAU-2018- NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018) UIA è invece completa. Questa tavola sarà utilizzata dal SP permanente UIA come principale documento di riferimento per il controllo dei requisiti di ammissibilità. Si invitano i candidati a fare riferimento alla Tavola delle corrispondenze per verificare la propria ammissibilità e fornire informazioni circa le LAU comprese nei lori confini amministrativi e dati riguardanti il numero di abitanti. Tuttavia, nel caso in cui le tavole Eurostat più recenti o i nuovi dati degli istituti nazionali di statistica mostrassero un cambiamento significativo rispetto all’ammissibilità o meno di un candidato (es. una LAU prima considerata come rurale è ora considerata urbana in base al grado di urbanizzazione), si invita caldamente il candidato a contattare il SP prima della sottomissione della domanda, al fine di verificare la propria condizione di ammissibilità. Nelle sezioni seguenti saranno fornite ulteriori informazioni e maggiori dettagli sull’ammissibilità delle autorità urbane. 2.1 Prima categoria: Comuni/consigli comunali i cui confini amministrativi corrispondono a una singola LAU. In questo caso la LAU deve essere classificata come grande città, città e periferia in base al grado di urbanizzazione (codice 1 e/o 2 nella Tavola delle corrispondenze - colonna Grado di urbanizzazione) e avere una popolazione di almeno 50.000 abitanti; Comuni/consigli comunali i cui confini amministrativi comprendono più di una LAU. È questo il caso dei comuni/consigli comunali in Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Malta e Lettonia, dove la definizione Eurostat di LAU non corrisponde ai comuni/consigli comunali ma a unità infracomunali (parrocchie civili) o a unità statistiche (distretti elettorali). In questo caso il comune/consiglio comunale è ammissibile solo se ha una popolazione totale di 50.000 abitanti e se la maggioranza di essi (più del 50%) vive in LAU classificate come grande città, città o periferia http://ec.europa.eu/eurostat/web/nuts/local-administrative-units; http://ec.europa.eu/eurostat/statistics- explained/index.php/Glossary:Degree_of_urbanisation. 6 La Tavola delle corrispondenze UIA “EU-28-LAU-2018-NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018) può essere scaricata dalla pagina del Bando sul sito web UIA. Questa tavola è stata creata appositamente per il Quinto bando, in base alle informazioni contenute nella Tavola delle corrispondenze Eurostat “LAU – NUTS 2016, EU-28 and EFTA / available Candidate Countries” (2018) e nella Tavola delle Corrispondenze Eurostat “LAU – NUTS 2016, EU-28 and EFTA / available Candidate Countries” (2017). Per tale motivo, per la Francia e il Portogallo ci sono due schede nel foglio di calcolo, mentre per i restanti Stati membri, le informazioni sono consolidate in una scheda per Paese. 5
in base al grado di urbanizzazione (codice 1 e/o 2 nella Tavola delle corrispondenze - colonna Grado di urbanizzazione); Gli agglomerati organizzati che sono associazioni/gruppi di autorità urbane e che posseggono i seguenti requisiti: - Sono ufficialmente riconosciuti come livelli di autogoverno (diversi dal livello regionale e provinciale) dalle leggi nazionali, con l’obbligo per i comuni/consigli comunali di far parte dell’organizzazione sovra comunale (in questa categoria, pertanto, non sono incluse associazioni costituite su base volontaria, per uno scopo specifico e/o per una durata limitata); - Sono formati unicamente da comuni/consigli comunali (in questa categoria, pertanto, non sono incluse associazioni che comprendono altre entità come università, camere di commercio, ecc.); - Hanno competenze specifiche, stabilite dalle leggi nazionali, che sono state loro delegate dai comuni partecipanti e che riguardano settori attinenti l’iniziativa UIA. Si invitano le associazioni a fornire riferimenti precisi al quadro normativo nazionale. Gli agglomerati organizzati devono avere competenze esclusive sulla progettazione e la realizzazione di politiche attinenti l’iniziativa UIA; - Hanno una specifica struttura politica (rappresentanza indiretta dei comuni partecipanti) e amministrativa (personale dedicato). Esempi di agglomerati organizzati nel contesto dell’iniziativa UIA: - Francia: Métropoles, Communautés Urbaines, Communautés d’Agglomération and Communautés de Communes, Etablissements Publics Territoriaux; - Italia: Città Metropolitane e Unioni di Comuni; - Germania: Landkreis; - Spagna: Mancomunidades e Area Metropolitana Barcelona; - Regno Unito: Combined Authorities; - Portogallo: Comunidades Intermunicipais (CIMs). I Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) i cui partenariati sono composti unicamente da autorità urbane (come sopra definite) e con competenze specifiche relative alla programmazione e all’attuazione di politiche rilevanti per il Bando UIA sono considerati agglomerati organizzati e pertanto autorizzati a partecipare ai bandi UIA come Autorità urbane principali o Autorità urbane 6
associate. I GECT i cui partenariati includono altre organizzazioni (es. Stati membri, autorità regionali, associazioni, università, ecc.) non sono considerati agglomerati organizzati e non possono presentare domanda come Autorità urbane principali o Autorità urbane associate. Possono tuttavia partecipare come Delivery Partner all’interno di una proposta presentata da un’autorità urbana ammissibile. 7 Nel contesto dell’iniziativa UIA, gli agglomerati organizzati sono considerati come autorità urbane singole che rappresentano tutti i comuni/consigli comunali partecipanti. Per questo motivo, in una proposta progettuale presentata da un agglomerato organizzato, quest’ultimo deve essere indicato come autorità urbana principale. Per verificare l’ammissibilità di un agglomerato organizzato, il SP controllerà che la popolazione totale sia almeno di 50.000 abitanti e che la maggioranza di essi (più del 50%) viva in LAU comprese nell’agglomerato e classificate come grande città, città o periferia in base al grado di urbanizzazione. 2.2 Seconda categoria: Ogni associazione di autorità urbane (associazioni nazionali/regionali di autorità urbane, patti territoriali, contratti di sviluppo ecc.) così come le autorità urbane individuali senza accordi di cooperazione formali ma che desiderano partecipare congiuntamente all’iniziativa UIA, non possono presentare domanda come autorità urbane singole. Esse devono individuare un’Autorità urbana principale (AUP) tra i comuni/consigli comunali coinvolti ed elencare le altre come Autorità urbane associate (AUA). Per essere ammissibili, tutte le autorità urbane coinvolte (principali e associate) devono essere riconosciute come unità amministrative locali ed essere classificate come grande città, città o periferia in base al grado di urbanizzazione. In caso di autorità urbane i cui confini amministrativi includano più di una LAU, si applicano gli stessi principi validi per la definizione del grado di urbanizzazione come precedentemente descritti nella presente sezione. 7Per ulteriori dettagli sui ruoli e le responsabilità delle Autorità urbane principali e Autorità urbane associate (e dei Delivery Partner), i candidati possono fare riferimento alla sezione 5.1 del presente Capitolato tecnico oppure alla sezione 2.1 degli Orientamenti UIA. 7
Al momento della presentazione della domanda non è necessario che il rapporto tra l’AUP e le AUA sia formalizzato. Nel caso in cui la proposta venisse approvata e cofinanziata, il SP UIA fornirà all’AUP uno schema di Accordo di Partenariato che dovrà essere firmato da tutti i partner coinvolti (Autorità Urbane Associate e Delivery Partner) nel corso dei primi mesi della fase di realizzazione. Le precedenti esperienze dimostrano che i progetti singoli proposti da associazioni o gruppi di autorità urbane prive di status di agglomerato organizzato, comprendenti più di 3 autorità urbane (principale e associate) prive di contiguità territoriale, rischiano di perdere coerenza e difficilmente riescono a conseguire risultati significativi. Di conseguenza, si raccomanda alle associazioni e/o gruppi di autorità urbane (prive di status di agglomerato organizzato) che desiderano partecipare di scegliere partner territorialmente contigui e di cercare di limitare il numero di Autorità urbane associate coinvolte. Nota bene: Unicamente nel contesto del presente Quinto bando e solo per le proposte relative alla tematica “Cambiamento demografico”, le autorità urbane riconosciute come LAU da EUROSTAT, ma classificate come rurali in base al loro grado di urbanizzazione, possono partecipare in via eccezionale esclusivamente come Autorità urbane associate (AUA). Questo con l’intento di favorire i legami urbano-rurali, particolarmente rilevanti per questa tematica. Per garantire il pieno rispetto dei requisiti stabiliti dagli Atti delegati, le LAU classificate come rurali in base al grado di urbanizzazione non possono essere indicate come AUP (e quindi non possono presentare proposte progettuali), i loro abitanti, inoltre, non possono essere presi in considerazione per il raggiungimento della soglia minima di 50.000 abitanti. La soglia minima di abitanti deve essere raggiunta, in primo luogo, dall’AUP e, successivamente, dalle AUA classificate da Eurostat come grandi città, città e/o periferie in base al grado di urbanizzazione. 2.3 Requisiti di ammissibilità comuni a tutte le autorità urbane In aggiunta ai requisiti sopra elencati per le diverse categorie di autorità urbane ammissibili, tutte le autorità urbane che si candidano nell’ambito dell’iniziativa UIA devono rispettare i seguenti criteri: Tutte le autorità urbane devono trovarsi nel territorio di uno Stato membro dell'UE; Possono presentare domanda nell’ambito di un Bando UIA solamente le autorità urbane ammissibili, così come definite in precedenza. Le domande presentate dai Delivery Partner saranno considerate inammissibili; Le autorità urbane (come sopra definite) possono essere inserite in una proposta di progetto solo come Autorità urbane principali e/o associate. La categoria dei Delivery Partner è 8
riservata unicamente alle istituzioni e/o organizzazioni non riconosciute come autorità urbane nel contesto dell’iniziativa UIA. Un’autorità urbana o un agglomerato organizzato può partecipare ad un solo progetto per ogni Bando (anche se le proposte progettuali sono presentate in risposta a diversi tematiche dello stesso Bando). Questa regola è valida anche per le Autorità urbane associate (un comune può partecipare a un solo progetto sia come Autorità urbana principale che come Autorità urbana associata); Le autorità urbane che hanno già un progetto approvato e cofinanziato dalla UIA nell’ambito di un Bando precedente non possono presentare una nuova domanda sulla stessa tematica per l’intera durata dell’iniziativa; Gli enti e le imprese (es. nel campo della gestione dell’energia/rifiuti, dello sviluppo economico, della promozione turistica ecc.) di proprietà parziale o totale di un comune/consiglio comunale non sono considerate come unità amministrative locali e dunque non risultano autorità urbane ammissibili. Tuttavia, queste organizzazioni possono partecipare al partenariato in qualità di Delivery Partner (per maggiori dettagli sui ruoli e le responsabilità dei Delivery Partner si vedano la sezione 5.1 del presente Capitolato tecnico e la sezione 2.1 degli Orientamenti UIA). Come già detto nel precedente paragrafo, il SP UIA si avvale del il foglio elettronico Tavola di corrispondenza UIA “EU-28-LAU-2018-NUTS-2016-FR&PT_POP2017” (2018) come strumento principale per la verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità. Si raccomanda perciò vivamente ai candidati di consultare questo foglio elettronico e di procedere a un’auto-verifica della propria ammissibilità prima di compilare il Modulo di domanda. I caso di omissioni, incoerenze o dubbi riguardanti l’interpretazione dei dati contenuti nella tavola prima di compilare e inviare il Modulo di domanda, i candidati sono caldamente invitati a contattare il SP UIA. Nel corso della verifica dei criteri di ammissibilità, nel caso in cui l’effettiva ammissibilità di un candidato si dubbia, il SP UIA opererà in collaborazione con gli tutti attori coinvolti, Eurostat inclusa, per determinare l’ammissibilità o meno del candidato. 9
3 Copertura tematica del Quinto bando La Commissione ha deciso di allineare attentamente i temi che le autorità urbane possono affrontare attraverso l'iniziativa UIA ai temi definiti all'interno dell'Agenda urbana dell’UE. Inoltre, la Commissione Europea potrà proporre i cosiddetti “temi trasversali” che non rientrano nell’elenco dei temi dell’Agenda urbana dell’UE, pur rispondendo a sfide urbane fondamentali (ad es. Cambiamento demografico).In particolare, ciascun Bando UIA si concentrerà su di un certo numero di temi. I candidati al Quinto bando possono presentare proposte progettuali che affrontino i seguenti temi: Qualità dell’aria Economia circolare Cultura e patrimonio culturale Cambiamento demografico Le autorità urbane che si candidano nell’ambito di un Bando UIA possono selezionare solamente uno dei temi proposti. Tuttavia, al fine di sviluppare un approccio integrato che possa affrontare in modo efficace le sfide individuate, nel Modulo di domanda i candidati potranno descrivere il legame e il rapporto con altri temi e aree di intervento. Come già detto, la Commissione desidera ricevere proposte progettuali che promuovano soluzioni creative, innovative e durevoli per affrontare le diverse sfide individuate. Dal momento che l'iniziativa UIA rappresenterà anche un laboratorio di nuove idee, la Commissione mira a incoraggiare esperimenti innovativi basati sull'esperienza in un'ampia serie di discipline. Per questo motivo, la Commissione ha intenzionalmente evitato di essere eccessivamente prescrittiva nel descrivere le tipologie di progetti che possono essere presentati. In relazione agli obiettivi tematici e alle priorità di investimento del FESR, il programma nel suo complesso deve essere visto come un contributo alla realizzazione degli obiettivi e delle priorità stesse. Ad esempio, i progetti UIA indirizzati al raggiungimento degli obiettivi tematici 8 e 10 (es. i più orientati al sociale) potranno essere co-finanziati se: Le conoscenze generata dal progetto nel suo complesso possono considerarsi in grado di contribuire agli obiettivi tematici e alle priorità di investimento del FESR; e Il progetto non è incentrato in maniera eccessiva sul tipo di attività previste dal Fondo sociale europeo (FSE). 10
Si noti che in fase di selezione e realizzazione della proposta progettuale, la complementarietà e la sinergia con altri programmi di finanziamento e politiche UE, così come con progetti già cofinanziati, sono considerate della massima importanza. Il Comitato di selezione dell’iniziativa UIA cercherà di evitare doppioni al momento di decidere quali progetti cofinanziare. La prossima sezione presenta una descrizione dettagliata delle 4 tematiche del Quinto bando UIA. 3.1 QUALITÀ DELL’ARIA Definizione globale della problematica e contesto Nonostante i considerevoli passi avanti fatti negli scorsi decenni, l’inquinamento dell’aria resta la principale causa ambientale di morte nell’UE. Ogni anno nell’UE, sono circa 390.000 le morti premature dovute agli elevati livelli di polveri sottili, diossido di azoto e ozono. L’inquinamento dell’aria continua inoltre a danneggiare l’ecosistema, oltre la metà del territorio UE è infatti soggetto a depositi eccessivi di nitrati (eutrofizzazione) ed elevate concentrazioni di ozono. Il che incide negativamente sulla biodiversità, riduce il rendimento agricolo e causa altri danni materiali. Le politiche ambientali UE si concentrano sullo sviluppo e l’implementazione di un quadro politico per l’“aria pulita” che rafforzi le politiche nazionali, regionali e locali legate a quegli aspetti della problematica dell’inquinamento atmosferico che da soli gli Stati membri non possono affrontare in maniera efficace o efficiente. Le politiche UE mirano inoltre a rispettare gli impegni internazionali dell’Unione sul fronte dell’inquinamento atmosferico, con i cittadini quali attori principali della co- progettazione e co-realizzazione, e ad integrare le norme per la protezione dell’ambiente, ad esempio nel settore industriale, edilizio, della pianificazione territoriale e progettazione, energetico dei trasporti e dell’agricoltura. Alcuni dati che illustrano l’importanza e il contesto dell’inquinamento atmosferico possono essere consultati qui. Importanza e ruolo delle autorità urbane Le autorità urbane si trovano nella posizione migliore per poter agire a livello locale per la salute dei cittadini e il benessere dell’ambiente, poiché conoscono la situazione locale e controllano una serie di strumenti come la pianificazione e la progettazione urbana, la gestione delle infrastrutture e del traffico, i permessi edilizi, la riqualificazione dei quartieri e il riadattamento degli edifici, la regolamentazione dei parcheggi ecc. che permettono loro di portare avanti e promuovere soluzioni 11
innovative. In genere, controllano i bilanci locali e hanno alle proprie dipendenze personale incaricato dell’implementazione e di prendere o rafforzare provvedimenti in caso di picchi di smog o piani per la qualità dell’aria a lungo termine. In molti Stati membri le autorità cittadine sono inoltre responsabili dello sviluppo, dell’implementazione e della valutazione dei piani ufficiali per la qualità dell’aria secondo la Direttiva 2008/50/CE o per i piani cittadini per la qualità dell’aria legati ai piani ufficiali regionali per la qualità dell’aria secondo la Direttiva 2008/50/CE. Pur esistendo piani ufficiali regionali per la qualità dell’aria, le città spesso rivestono un ruolo di primo piano, essendo tendenzialmente il fulcro economico della regione, dove si concentrano persone, traffico e industrie. Il fatto che in molte città e paesi continuino a registrarsi livelli troppo elevati di PM e NO2, nonostante i piani di azione per la qualità dell’aria, segnala la necessità di soluzioni innovative e miglioramenti nell’approccio: sarebbe auspicabile una maggiore consapevolezza di dove e quando possono verificarsi problemi di inquinamento e di come si può contribuire attraverso soluzioni innovative. Suggerimenti per le autorità urbane Bisogna sottolineare che è possibile promuovere una vita più sana e migliorare la qualità dell’aria in città attraverso la riduzione delle principali fonti di emissione di inquinanti atmosferici o dei loro precursori. La qualità dell’aria in città non è influenzata solamente dalle fonti urbane (es. traffico, riscaldamento domestico, edifici scarsamente isolati, industrie) ma anche da fonti dislocate al di fuori della città. La cosiddetta qualità dell’aria di background è composta/influenzata dalle emissioni provenienti da fonti non-urbane come l’agricoltura, la navigazione interna, le fonti naturali e le emissioni di centri urbani distanti. Per decidere quale sia la fonte urbana che può essere meglio (rapporto costo/beneficio) mitigata, servono dati accurati sulle fonti di background (che determinano le concentrazioni di background e l’impatto della città stessa sulla qualità dell’aria) Inoltre, l’inquinamento atmosferico in un ambiente urbano non è omogeneo. In ogni ambiente urbano esistono degli hot spot imputabili a fonti diverse. La modellizzazione ad alta risoluzione può aiutare a identificare questi hot spot e permettere misurazioni molto più accurate ed efficienti dal punto di vista economico che meglio si adattano allo specifico micro ambiente. Nel definire soluzioni innovative, le autorità urbane sono invitate a prendere nota e trarre insegnamento dai report dell’Agenzia europea dell’ambiente sulla qualità dell’aria in 12 città (Progetto pilota in materia di qualità dell’aria, Qualità dell’aria urbana in Europa - ridistribuzione delle sfide di attuazione nelle città) e dai progetti realizzati nell’ambito del programma LIFE o Horizon 2020 (si veda ad esempio il Bando gestione rifiuti urbani 2015 sulla rinaturalizzazione delle città e più recentemente 12
le Attività trasversali con focus sulle città smart e sostenibili) e, laddove possibile, ricollegarsi ad attività esistenti, come gli scambi nell’ambito del Programma TAIEX peer-to-peer. Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche: Pendolarismo pulito: soluzioni innovative di mobilità (ad es. regolamentazione dell’accesso dei veicoli alle aree urbane, come zone a basse emissioni e/o pedaggio urbano) per ridurre l’impatto del traffico pendolare dalla periferia e altre aree attorno alla città (centro cittadino) sulla qualità dell’aria urbana. Nello specifico, le autorità cittadine possono applicare i risultati di progetti e investimenti sulla mobilità alla problematica dell’inquinamento dell’aria dovuta al pendolarismo, testando e migliorando soluzioni innovative per migliorare l’adozione, l'accettazione pubblica e l’impatto sull’inquinamento dell’aria. La cooperazione con le autorità regionali e le municipalità vicine è di fondamentale importanza, poiché il pendolarismo ha spesso origine al di fuori dei confini cittadini e i piani per la qualità dell’aria nell'ambito della Direttiva 2008/50/CE vengono spesso definiti a livello regionale. Aria pulita e clima: Le autorità cittadine sono nella posizione migliore per massimizzare le sinergie tra le misure riguardanti energia/clima e quelle sulla qualità dell’aria, a livello locale. Possono, ad esempio, testare metodologie per integrare la qualità dell’aria all’interno delle proprie strategie climatiche ed energetiche, come i piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima (SECAP) nell’ambito del Patto dei sindaci, migliorando il collegamento con i piani per la qualità dell’aria, così come sviluppati nell’ambito delle Direttive per la qualità dell’aria ambientale. Laddove appropriato, i risultati possono essere condivisi all’interno di appropriate reti cittadine. Aria pulita per tutti: i cittadini possono diventare più vulnerabili all’inquinamento a causa di particolari condizioni di salute. Le zone della città meno abbienti, e di conseguenza coloro che le abitano, possono essere più colpiti dall’inquinamento dell'aria. Le autorità urbane possono testare azioni innovative su problematiche come pianificazione urbana, mobilità, energia e informazione, per rivolgersi e ridurre l’esposizione all’inquinamento dell’aria dei gruppi più vulnerabili, ad esempio concentrandosi sulle zone meno abbienti con alti livelli di inquinamento e/o su aree dove siano presenti strutture per l’infanzia, scuole, ospedali e/o case di riposo per anziani. Scienza dei cittadini e aria pulita: utilizzo di indicatori della qualità dell’aria (ad es. attraverso l’utilizzo di sensori affidabili a basso costo) da affiancare alle stazioni ufficiali di monitoraggio della qualità dell’aria. Le autorità urbane, laddove necessario assieme a soggetti interessati 13
responsabili del monitoraggio della qualità dell’aria e della salute pubblica, possono testare e connettere scienza dei cittadini, strumenti per il trattamento dei dati e appropriate pratiche di monitoraggio dell’aria già esistenti, sulla base di esperienze di progetti simili (Progetto preparatorio LIFE sui sensori; Progetto pilota sui sensori EP). Informazione sull’aria pulita: poiché spesso godono di ampio consenso politico, le autorità locali sono nella posizione migliore per aumentare l'accettazione pubblica delle misure contro l’inquinamento dell'aria, ad esempio assicurando e dimostrandone i riscontri positivi per la società, la salute e il benessere. I progetti dovrebbero sperimentare approcci innovativi che si rivolgano adeguatamente alla popolazione locale, ad esempio nelle scuole, nel settore edile o in quello sanitario, per sensibilizzare maggiormente i cittadini e stimolare cambiamenti comportamentali e culturali. Gestione dell’aria pulita: buone prassi di governance multi-livello e multi-dipartimento. L’efficacia degli interventi sulla qualità dell’aria dipende da tutti i livelli di governance e da ciascuno dei livelli di cooperazione tra i dipartimenti che possono influire sulla qualità dell’aria (ad es. pianificazione urbana e codici edilizi, mobilità, manutenzione stradale, verde pubblico ecc.) I progetti dovrebbero mettere a punto e testare approcci innovativi di politiche per l'aria pulita a diversi livelli di governance (locale, regionale e nazionale) e tra i diversi dipartimenti. Infine, siccome si tratta della seconda volta in cui la tematica della qualità dell’aria viene inserita in un Bando UIA, suggeriamo ai candidati di consultare i progetti già approvati nell’ambito del Terzo bando. 3.2 ECONOMIA CIRCOLARE Definizione globale della problematica e contesto La transizione verso un’economia circolare, dove il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse sia mantenuto quanto più a lungo possibile nell’economia e la produzione di rifiuti sia ridotta al minimo, è una priorità per l’UE. L’acqua è una delle risorse fondamentali per la transizione e la gestione circolare dell'acqua urbana è di particolare importanza. Le acque reflue sono la categoria di rifiuti meno sfruttata dall’economia circolare. Il ri-utilizzo dell'acqua (ad esempio per l'irrigazione urbana) potrebbe essere migliorato attraverso la separazione degli inquinanti chimici contenuti nell'acqua. I sistemi di gestione idrica e delle acque reflue consumano molta energia in Europa (secondo il progetto ENERWATER, H2020, i 22.000 impianti di trattamento delle acque reflue in Europa sono responsabili di oltre l’1% del consumo energetico totale dell’UE) . La Commissione Europea ha adottato a febbraio 2018 una proposta di revisione della direttiva sull’acqua potabile, per migliorarne la qualità della stessa, aumentando l’accesso e 14
l’informazione dei cittadini. Questo aiuterà i paesi UE a gestire l’acqua potabile in modo efficiente e sostenibile, così da ridurre l’utilizzo di energia e le perdite idriche. Contribuirà inoltre a ridurre il numero di bottiglie di plastica e ad aumentare la fiducia nell'acqua di rubinetto, migliorando l’accesso e promuovendo il consumo di acqua potabile. In linea con i principi del nuovo Pilastro europeo dei diritti sociali, la proposta contiene l’obbligo per i paesi UE di migliorare l'accesso e la sicurezza dell’acqua potabile per tutti e assicurare l'accesso ai gruppi vulnerabili e marginalizzati. Al contempo, la Commissione europea ha lanciato una valutazione della Direttiva sulle acque reflue urbane, con l’obiettivo di individuare cosa ha funzionato e su quali punti occorre invece insistere nella raccolta e nel trattamento delle acque reflue urbane. Tra i vari aspetti che presentano problematiche specifiche nel contesto dell’economia circolare, la Commissione Europea sta prendendo provvedimenti decisivi anche sul riciclo della plastica. A maggio 2018 sono state proposte nuove regole a livello UE che interessano i 10 prodotti usa e getta più presenti sulle spiagge e nei mari europei, così come le reti da pesca perse e abbandonate, contenute all’interno della Strategia europea per la plastica, in modo da far fronte ai rifiuti e ai residui plastici dannosi. Le misure proposte contribuiranno alla transizione dell’Europa verso l’economia circolare e a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, gli impegni dell’UE per il clima e gli obiettivi delle politiche industriali. Importanza e ruolo delle autorità urbane Le autorità urbane posseggono una consolidata esperienza nella gestione sostenibile dei rifiuti nell’interesse generale. Le città, inoltre, possono guidare il cambiamento, verso metodi di produzione e di consumo più sostenibili. Queste ricoprono infatti un ruolo fondamentale nel combattere la produzione di immondizia e ridurre i quantitativi di rifiuti solidi sparsi nell’ambiente, compresi i fiumi e i mari. I nuovi obblighi per i produttori di articoli in plastica usa e getta entreranno in vigore attraverso la prossima Direttiva sui prodotti in plastica monouso, la quale prevede l’obbligo di azioni finanziare per ridurre la produzione di immondizia. Le città saranno in prima linea per realizzare concretamente queste nuove disposizioni. Le città sono spesso responsabili della gestione sostenibile, efficiente ed equa dell’acqua (inclusa la fornitura di acqua potabile e il trattamento delle acque reflue). Una buona gestione delle reti e degli impianti si ripercuote positivamente sui costi di manutenzione e gli investimenti a livello locale. Inoltre, le autorità urbane sono vicine ai cittadini quando si tratta di problemi di accessibilità. Suggerimenti per le autorità urbane 15
Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche: Soluzioni innovative per la riduzione della plastica e di altri inquinanti come prodotti medicinali nei rifiuti urbani e nei flussi di acque reflue, con particolare riferimento a: prodotti in plastica monouso (che finiscono più frequentemente negli oceani, come specificato dalla Direttiva sui prodotti in plastica monouso); raccolta di rifiuti plastici, micro-plastiche e atri inquinanti da dilavamento e tracimazione di acque piovane; promuovere la raccolta e il trattamento separato di acque reflue inquinate da prodotti farmaceutici come hot spot comuni. Soluzioni innovative per una gestione più circolare della gestione dell’acqua, tra cui: Rendere gli impianti di raccolta e trattamento delle acque clima-neutrali o clima-positivi, riducendo il consumo energetico / la produzione di energia; Sfruttare appieno il potenziale del riutilizzo di acque reflue urbane; Uso più efficiente dell'acqua / riduzione del consumo idrico e miglioramento dell'accesso all’acqua e dell'accessibilità per i gruppi vulnerabili e marginalizzati. Siccome si tratta della seconda volta che la tematica dell’Economia circolare viene inserita in un Bando UIA, suggeriamo ai candidati di consultare i progetti già approvati nell’ambito del Secondo bando. 3.3 CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE Definizione globale della problematica e contesto Cultura e patrimonio culturale, compresi i settori culturali e creativi, sono risorse fondamentali per la competitività regionale e la coesione sociale, rappresentano inoltre elementi chiave dell’identità delle città e delle regioni. Inoltre, la partecipazione culturale ha un impatto significativo sulla qualità della vita degli abitanti, contribuendo al loro benessere al senso di appartenenza. Nonostante la cultura e il patrimonio culturale siano considerati un elemento strategico importante per lo sviluppo urbano e regionale, non sempre il loro potenziale è sfruttato appieno. Una delle ragioni risiede nel persistere di un approccio tradizionalista, in cui gli investimenti in questi settori si limitano esclusivamente a supportare la produzione culturale o intervenire fisicamente su siti o edifici del patrimonio culturale. Nonostante tali investimenti siano fondamentali per supportare lo sviluppo di valori culturali e/o espressioni artistiche e per trasmettere i valori tangibili e intangibili del patrimonio culturale europeo alle generazioni future, è indispensabile promuovere approcci innovativi che 16
puntino alla sostenibilità delle azioni e a massimizzare i benefici socio-economici dei territori e delle comunità. In linea generale, questi investimenti dovrebbero essere basati su: Approcci integrati, facendo leva sulle potenzialità della cultura e del patrimonio culturale di generare benefici per diverse aree di intervento (ad es. ricerca, trasporti, turismo, occupazione, ambiente, imprenditorialità... Cultura e patrimonio culturale beneficiano di una serie di politiche, programmi e finanziamenti UE, tra cui Creative Europe, ma anche fondi strutturali e d'investimento europei, Horizon 2020, COSME, Europe for Citizens o strumenti di finanziamento dell’UE per l’azione esterna.) e sulla qualità degli interventi urbani; Approcci basati sulle persone, con interventi che rispecchino le reali necessità delle persone e delle comunità, che offrano loro l’opportunità di fruire delle risorse culturali e del patrimonio culturale attraverso approcci partecipativi nel processo decisionale, co-creazione e co- implementazione; modelli di governance aperta, che comprendano un ampio spettro di attori del settore pubblico, no profit e privato (in particolare PMI) e permettano loro di generare modalità innovative di finanziamento della cultura e del patrimonio culturale, nonché benefici economici o sociali diretti o indiretti. Importanza e ruolo delle autorità urbane Le città sono laboratori di innovazione basata sulla cultura. Possono ricoprire un ruolo fondamentale, indirizzando le loro strategie in modo da permettere ai cittadini e alle comunità di beneficiare in futuro delle risorse culturali e del patrimonio, e agire come catalizzatori per i diversi soggetti interessati e le autorità coinvolte, attraverso investimenti integrati. Azioni di sviluppo integrato, basate sul luogo e calate sulle condizioni locali hanno maggiori possibilità di ottenere risultati soddisfacenti. Ad esempio, è stata dimostrata la necessità di un approccio culturale strategico, di lungo termine e partecipativo, affinché il riconoscimento come capitale europea della cultura, possa apportare benefici sostenibili alle città e alle regioni. Tale approccio integrato deve riflettere prima di tutto le necessità della popolazione locale, in modo da agevolarne l’accesso e la partecipazione culturale. Il concetto di “accesso” si basa sul dare la possibilità ai cittadini di sfruttare l’offerta culturale a loro disposizione, anche “aprendo le porte” a un pubblico non tradizionale, affinché possa fruire dell’offerta culturale o dei siti patrimonio che prima erano difficilmente raggiungibili per una serie di ostacoli. Il concetto di “partecipazione” (nella 17
processo decisionale, nei processi creativi ecc.) riconosce gli abitanti come interlocutori attivi, da consultare, o perlomeno coinvolgere, nella pianificazione e nella creazione dell’offerta culturale. Al fine di produrre benefici per la società, le azioni e i progetti dovrebbero essere il più aperti e inclusivi possibile, permettendo ai cittadini e alle comunità di essere coinvolti e fruire di queste risorse. Sfortunatamente, i dati disponibili sulla partecipazione culturale nell’UE mostrano che, per via di alcuni ostacoli, numerosi europei non prendono parte ad attività né visitano luoghi culturali. La nuova agenda europea per la cultura, proposta dalla Commissione europea a maggio 2018, si prefigge chiaramente l’obiettivo di migliorare la partecipazione culturale degli europei. L’accessibilità culturale era stata inclusa anche tra gli obiettivi specifici dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Inoltre, l’eredità politica dell’Anno, il Quadro europeo per il patrimonio culturale, dichiara che stimolare la partecipazione al patrimonio culturale rimane una sfida e propone alcune azione specifiche, o che continuano ad essere rilevanti, per le città dell’UE. Suggerimenti per le autorità urbane Nel contesto delle Urban Innovative Actions ed esaminando accuratamente le attività dell’Unione europea a questo proposito, le autorità urbane sono invitate a testare nuove soluzioni basate sulla comunità relativamente all’accessibilità e alla partecipazione culturale e al patrimonio culturale, che possano avere un impatto positivo sulla crescita e l’occupazione, la coesione sociale e l’inclusione sociale. Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche: Promozione dell’inclusione e della coesione migliorando l'accesso e la partecipazione ai servizi culturali e ricreativi, in particolare, ai “third place” (in senso lato tutti i luoghi fisici dove le persone possano socializzare, dai centri culturali, ai musei, ai centri ricreativi, i parchi pubblici e le biblioteche); Individuazione e attuazione dei modelli innovativi e partecipativi di governance e di gestione del patrimonio e dei beni culturali, ad esempio, ma non solo, ricercando sinergie tra le politiche urbane e l’informatica umanistica che possano contribuire a processi partecipativi basati sulla cultura (ad es. si veda il progetto europeo CrossCult); Miglioramento del patrimonio naturale, specialmente nelle aree periurbane e nei centri storici per creare spazi pubblici di qualità e migliorare il senso di appartenenza e la resilienza delle città; 18
Promozione dell'occupazione locale attraverso modelli di business sostenibili legati alla cultura e al patrimonio culturale, basati sulla partecipazione di soggetti interessati e partenariati pubblico-privati innovativi; Esplorazione di modelli innovativi per aumentare il benessere sociale e fisico attraverso un miglior accesso e partecipazione alla cultura e al patrimonio culturale; Individuazione di nuove strategie per rendere i flussi turistici più sostenibili, rivelando le potenzialità di siti culturali minori/periurbani/rurali; Favorimento del dialogo interculturale relativo a un miglior accesso e una maggior partecipazione culturale. 3.4 CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO Definizione globale della problematica e contesto Nell’UE, il 43% degli abitanti vive in una regione NUTS 3 la cui popolazione è calata per via di una riduzione naturale tra il 2005 e il 2015. D’altra parte, circa un terzo degli abitanti UE, il 31%, vive in una regione la cui popolazione è calata a seguito di migrazioni in uscita, ovvero il numero di persone che hanno lasciato la regione è stato superiore a quello dei nuovi arrivati, tra il 2005 e il 2015. Le principali riduzioni si sono verificate in regioni dove vi era un connubio tra il calo naturale della popolazione e una consistente emigrazione (per maggiori informazioni consultare il Settimo rapporto sulla coesione economica, sociale e territoriale). Al contrario, nelle regioni metropolitane delle capitali la popolazione è aumentata. A livello urbano, all'interno dell’UE, molte città non capitali, di piccole e medie dimensioni hanno affrontato un calo demografico negli ultimi decenni (ad es. città che si restringono). L’immagine qui sotto mostra il cambiamento demografico delle città dell’UE, come registrato da EUROSTAT, nel periodo 2012-2017. Il fenomeno interessa in generale tutta l'Europa, ma in particolare i Paesi dell’Europa orientale e meridionale. 19
Importanza e ruolo delle autorità urbane Il restringimento urbano rappresenta una sfida importante per le società urbane, le strutture di pianificazione e governance. La riduzione della popolazione si ripercuote praticamente su tutti gli aspetti della vita urbana: affari e occupazione, alloggi, strutture tecniche e sociali (comprese le scuole), finanze municipali, coesione sociale, segregazione ecc. Il restringimento provoca una discrepanza tra l’offerta e la domanda di edifici, spazi urbani e infrastrutture. Indirizzare o gestire il restringimento urbano è arduo per via delle condizioni che produce, il rischio è un adattamento della governance instabile e frammentario. 20
Le città che si restringono sono particolarmente colpite dall'invecchiamento della popolazione (ad es. la disponibilità di servizi sociali e sanitari) e dall’evoluzione del mercato del lavoro (ad es. la diminuzione della forza lavoro attiva). Entrambe queste conseguenze hanno un forte impatto sullo sviluppo economico sostenibile. Inoltre, la suburbanizzazione o espansione urbana, laddove la popolazione si disperde dalla città principale a località periferiche all’interno della regione cittadina, rientra tra le cause del declino della popolazione. Per di più, anche i flussi migratori in uscita dagli Stati membri dell’Europa centrale, orientale e meridionale contribuiscono al restringimento urbano e allo spopolamento. Riconoscere il restringimento e adattarsi alle condizioni economiche e demografiche potrebbe rappresentare un’opportunità per le autorità urbane di modernizzare la governance locale e i servizi pubblici, nonché di riorganizzare le politiche sull’uso degli edifici e dei terreni pubblici. Suggerimenti per le autorità urbane Le autorità urbane sono invitate a testare soluzioni innovative per adattarsi al declino demografico, invertire le tendenze demografiche e attrarre attività economiche rilevanti e residenti in modo da favorire uno sviluppo urbano sostenibile e controbilanciare gli effetti del declino demografico. Pur senza essere prescrittivi sulla tipologia di progetti che possono essere presentati, si invitano le città a prendere in particolare considerazione i seguenti argomenti e tematiche: accesso ai servizi sociali e sanitari basati sulla comunità, incentivando la partecipazione di forza lavoro attraverso servizi di assistenza per bambini/anziani, migliorando la qualità della vita attraverso metodi partecipativi con particolare attenzione al dialogo di genere e inter- generazionale; accessibilità e sostenibilità dei servizi pubblici di base; riorganizzazione di infrastrutture e sevizi pubblici esistenti; riorganizzazione dell’uso dei terreni e degli edifici pubblici; sviluppo di una società 5.0 (ad es. utilizzo di robotica e intelligenza artificiale); sviluppo della “silver economy”; rafforzare la forza lavoro attiva trattenendo e riqualificando gli abitanti del territorio e attirando lavoratori attivi; stimolare l'imprenditorialità locale, in particolare tra i giovani; rafforzare la capacità delle istituzioni del mercato del lavoro, strutture di formazione professionale, aggiornamento e apprendimento continuo. 21
Oltre che sulle città più grandi, l'attenzione può essere puntata anche sulle città di piccole e medie dimensioni che si stanno restringendo. Se le soluzioni innovative richiedono un’interfaccia urbano- rurale o un approccio funzionale di area, sarà possibile all’interno di questa tematica includere nel partenariato unità amministrative locali definite come rurali in base al grado di urbanizzazione. Tuttavia, come specificato nella sezione 2.2 del presente documento “Le LAU classificate come rurali in base al grado di urbanizzazione non possono essere indicate come AUP (e quindi non possono presentare proposte progettuali), i loro abitanti, inoltre, non possono essere presi in considerazione per il raggiungimento della soglia minima di 50.000 abitanti. La soglia minima di abitanti deve essere raggiunta, in primo luogo, dall’AUP e, successivamente, dalle AUA classificate da Eurostat come grandi città, città e/o periferie in base al grado di urbanizzazione.” Le autorità urbane le cui proposte rispondono a questo tema devono presentare dati statistici che dimostrino l’effettivo calo della popolazione e provino la condizione di città in restringimento. Di fatti, la diminuzione globale della popolazione (condizione di restringimento) è un requisito essenziale per presentare proposte su questo tema nell’ambito del Quinto bando. Dopo aver dimostrato di trovarsi in tale condizione, le città possono presentare proposte che affrontino tematiche specifiche come la “silver economy”, l’attrazione di giovani talenti ecc. In ogni caso, la condizione di restringimento non sarà considerata durante la verifica dei requisiti di ammissibilità, ma in fase di Valutazione strategica, al momento di soppesare la rilevanza delle sfide locali da affrontare. Dunque, i candidati devono fornire dimostrare/giustificare il declino della popolazione nella sezione C.1.1 “Sfida/e principali da affrontare” del Modulo di domanda. 4 Principi di finanziamento Principio del costo totale L'iniziativa UIA aderisce al principio del "costo totale". I progetti ricevono un cofinanziamento FESR massimo dell’80% dei costi ammissibili. Ogni partner beneficiario del cofinanziamento FESR deve essere in grado di garantire un contributo pubblico o privato a copertura del restante budget (il 20% ameno), finanziato attraverso fondi propri o tramite altre fonti di finanziamento. Il contributo del partner può essere in denaro e/o in natura. A questo proposito, si segnala che il lavoro volontario non retribuito non è ammissibile nell’ambito dell’iniziativa UIA mentre il lavoro del personale retribuito è considerato un contributo in denaro. Pagamenti FESR 22
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