Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.

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Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
Le basi dell’ESS
                                                                                                                     03
                                                                                                                               2016

Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
Lo sviluppo sostenibile come relazione fra una generazione e           interrelazione e aiutate le ragazze e i ragazzi a scoprire possi-
l’altra. Il rapporto Brundtland aveva introdotto questa defini-        bilità d’intervento per questo o quel dilemma. In veste di dire-
zione già quasi 30 anni fa. Il tema è oggi entrato a far parte della   zioni di istituti scolastici, chiarite le questioni di convivenza
vita quotidiana grazie a conferenze ONU, organizzazioni della          a scuola e nei suoi dintorni.
società civile, rapporti di ricerca, articolo costituzionale e
pubblicità per “prodotti sostenibili”. Il termine è spesso bistrat-    Oggi l’ESS ha trovato una propria collocazione nei piani di studio e
tato, talvolta sembra trito e ritrito. Ma non lascia mai indiffe-      nelle alte scuole pedagogiche. Le interdipendenze e le diverse
renti. Cosa significa “lo sviluppo sostenibile” per la scuola?         prospettive si sono affermate come concetti interdisciplinari.
                                                                       Uniscono materie, scuole e regioni linguistiche. Ma c’è di più: l’ESS
Quando il clima fa il matto o quando sentiamo regolarmente             è parte dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile e unisce
parlare di commercio equo ci sentiamo toccati da queste                quindi non solo stati e culture, bensì anche scuole, docenti e
tematiche. Quando le allieve e gli allievi si informano sul            allievi di tutto il mondo.
consumo energetico della loro scuola, si pongono delle do-
mande attuali che li concerne. I giovani vedono l’impatto dei          Care e cari docenti, direttrici e direttori di istituti scolastici e
movimenti migratori sulla società. Essi constatano, non solo           responsabili della formazione, con il vostro impegno costruite
al momento di scegliere la professione, che i ruoli tradizionali       dei ponti fra le domande degli allievi e le sfide dell’Agenda 2030.
di uomo e donna continuano ad evolversi. E per quanto riguarda         Contribuite alla riuscita delle relazioni future fra una genera-
il progresso tecnologico, ovviamente lo portano nella tasca            zione e l’altra e alla costruzione di una società responsabile.
dei pantaloni.                                                         Oggi e domani. Qui e altrove. Nelle pagine seguenti troverete le
                                                                       fondamenta e degli esempi per compiere quest’importante
Sappiamo quanto società, economia e ambiente siano inter-              opera che è la costruzione di ponti. Vi auguriamo una buona
dipendenti. E sappiamo pure che le azioni che compiamo oggi            lettura e ci rallegriamo dello scambio di esperienze!
influiscono sul futuro di tutti. E qui entra in scena l’educa-
zione allo sviluppo sostenibile (ESS). Scommettiamo che du-
                                                                                     Dr. Silvia Steiner
rante le vostre attività scolastiche quotidiane voi avete già                        Presidente éducation21
messo spesso in pratica l’ESS, senza però chiamarla tale.                            Direttrice del
                                                                                     dipartimento dell’edu-              Jürg Schertenleib
Prendete come spunto le domande dei vostri allievi, lasciate                         cazione del Canton                  Direttore
che la vostra classe discuta di queste questioni, stabilite                          Zurigo                              éducation21
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
2     Indice | L’ESS nell’Agenda 2030

                                                                             L’ESS nell’Agenda 2030 | MICHAEL GERBER

                                                                             La formazione: motore dello
                                                                             sviluppo sostenibile
                                                    Ogni sviluppo inizia con l’ampliamento, la trasmissione e
                                                    l’applicazione di conoscenze. Segue questo principio anche
                                                    la nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta
                                 8                                  13
                                                    nel mese di settembre dello scorso anno da tutti i 193 Stati
                                                    membri dell’ONU. Al centro di questa Agenda vi sono 17 obiettivi
                                                    per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals,
                                                    il cui acronimo è SDG) ambiziosi e universali. La formazione
Indice                                              svolge un ruolo decisivo per la messa in pratica della nuova
                                                    Agenda globale. Poiché è solo grazie alla promozione su
2-3         L’ESS nell’Agenda 2030 | Michael Gerber scala mondiale di una formazione paritaria e di alto valore a
            L’ESS a scuola | Dr. Christoph Eymann   tutti i livelli e alla trasmissione di competenze orientate al
                                                    futuro che si potranno raggiungere entro il 2030 gli obiettivi
4–5         Come funziona l’ESS?				di sostenibilità.

6-7         L’ESS come strumento dello sviluppo della
                                        Con la sottoscrizione dell’Agenda 2030 inizia una nuova era per lo
            scuola 		                   sviluppo sostenibile. Per la prima volta nella storia, la comunità
                                        internazionale si è accordata per seguire, nei prossimi 15 anni, un
8–13 Esempi pratici                     catalogo completo con 17 obiettivi primari e 169 obiettivi secon-
		1o ciclo | 2o ciclo | 3o ciclo        dari che promuovono in egual misura un’economia sostenibile,
                                        una giustizia sociale e la salvaguardia dell’ambiente. Tutti gli
14   Kit ESS II | 365 prospettive ESS		 Stati si sono impegnati in tal senso.

                                                                             Cambiamento di paradigma
15          Kit ESS I | 1024 Sguardi                                         Con il diritto all’universalità e all’integrazione equilibrata delle
                                                                             dimensioni dello sviluppo sostenibile a livello sociale, econo-
16-19       Esempi pratici                                                   mico e di politica ambientale, l’attuazione dell’Agenda 2030 ha
		Postobbligatorio | Formazione professionale                                lo scopo di condurre ad una “trasformazione del mondo”. Per
                                                                             raggiungere tale obiettivo, ci vuole un cambiamento di para-
20-21 L’ESS nella formazione 		                                              digma negli approcci, negli strumenti, nel finanziamento e
                                                                             nelle forme di collaborazione. Per far sì che nei prossimi anni
22-25 Materiali didattici                                                    questo cambiamento possa effettivamente compiersi ed
                                                                             essere vissuto a livello mondiale, occorre cambiare il proprio
26          DVD | Cambiamenti                                                modo di pensare e agire, come ad esempio la presa di coscienza
                                                                             delle condizioni nelle quali le merci sono prodotte per i mercati
27          L’ESS nello piano di studio | Emanuele Berger                    sempre più globalizzati e il comportamento dei consumatori –
                                                                             in particolare nei paesi industrializzati – che richiede un
28          A colpo d’occhio                                                 eccessivo consumo di risorse. Promozione delle competenze,
                                                                             trasferimento di conoscenze, sensibilizzazione e trasmis-
                                                                             sione di interrelazioni tramite misure formative adeguate a
 éducation21                          Tutto l’assortimento online            tutti i livelli sono una condicio sine qua non per raggiungere
 Piazza Nosetto 3                     www.education21.ch > Materiali         tale obiettivo.
 6500 Bellinzona                      didattici > Catalogo
 T 091 785 00 21                      éducation21 si riserva il diritto di   ESS come obiettivo formativo specifico
 info_it@education21.ch               modificare i prezzi.                   Dal 1999, lo sviluppo sostenibile è un mandato ancorato nella
 www.education21.ch                                                          Costituzione federale. Negli ultimi tre anni, la Svizzera ha
                                      Sistema bibliotecario                  partecipato attivamente e con successo all’elaborazione e
 Orari d’apertura éducation21         Per il prestito dei materiali si       alla negoziazione degli obiettivi globali di sostenibilità. Sin
 Tutti i mercoledì pomeriggio,        consulti il catalogo scolastico del    dall’inizio, si è impegnata a favore di un obiettivo formativo
 dalle ore 14.00 alle ore 17.00,      sistema bibliotecario cantonale.       ambizioso che prende significativamente in considerazione
 fuori orario solo su appuntamento.   www.sbt.ti.ch > Scolastico             l’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS). Con la defini-
                                                                             zione del 4° obiettivo “Garantire un’istruzione di qualità inclu-
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
L’ESS a scuola | L’ESS nell’Agenda 2030                                3

 L’ESS a scuola | Dr. CHRISTOPH EYMANN

 Mettere in pratica l’ESS nella scuola dell’obbligo
 L’ESS fa parte del mandato pubblico di formazione. Come                 quali i docenti possono facilmente ricorrere per preparare
 già fissato nella dichiarazione 2015 sugli obiettivi comuni             le loro lezioni improntate all’ESS. In quest’ambito ad es-
 di politica della formazione per lo spazio formativo svizzero           sere sollecitati sono da un lato le alte scuole pedagogiche
 del Dipartimento federale dell’economia, della formazione               e, dall’altro, i numerosi produttori di materiali didattici. E
 e della ricerca (DEFR) come pure della CDPE, l’ESS è essen-             in questo contesto anche éducation21 ha una funzione
 ziale “per lo sviluppo di un modo di pensare orientato al               importante da svolgere. Quale centro di competenza e
 futuro, di una capacità autonoma di giudizio su temi sociali,           servizi per l’ESS, la fundazione, su mandato della Confe-
 ecologici, politici ed economici, come pure di una capacità             derazione e della CDPE, fornisce prestazioni di servizio,
 di partecipare alla vita politica all’interno di un sistema             consiglia le direzioni e i docenti di istituti scolastici, le
 democratico”.                                                           alte scuole pedagogiche e i produttori di materiali didat-
                                                                         tici. Riunisce anche le innumerevoli offerte nell’ambito
 Per fare dell’ESS nella scuola dell’obbligo sono necessari              dell’ESS e le rende accessibili.
 vari accorgimenti. Per esempio non è sufficiente piazzare
 l’ESS nel sistema formativo svizzero, ma è un primo impor-              Queste brevi argomentazioni mostrano che i presupposti per
 tante passo. Infatti negli ultimi 10 anni si è riusciti ad inte-        mettere in pratica l’ESS nella scuola dell’obbligo, ma anche
 grare l’ESS come ambito di competenza interdisciplinare                 ai livelli superiori, sono dati. Ora occorre proseguire in questa
 nel Lehrplan 21, nel Plan d’études romand e nel Piano di                direzione e svolgere il lavoro concreto. In questo senso, la
 studio ticinese.                                                        CDPE continuerà a sostenere l’attività di éducation21 e invita
                                                                         i cantoni a usufruire delle loro prestazioni di servizio.
 Nei prossimi anni si dovrà dunque portare avanti la messa
 in pratica dell’ESS. A tale fine occorrono, da un lato, docenti
 ben formati, che si sono familiarizzati con questo approccio
 e che sono in grado di integrarlo sistematicamente nelle
 lezioni, siano esse di italiano, matematica, scienze o
 sport. Dall’altro, ci vogliono strumenti e materiali didattici                          Dr. Christoph Eymann
 basatisulle competenze e orientati alla trasversalità ai                                Consigliere di Stato | Presidente della CDPE

siva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento                  dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e
continuo per tutti”. Gli obiettivi globali in ambito educativo          anche nella strategia del Consiglio federale sullo sviluppo
sono ambiziosi: per quanto riguarda l’ESS, si deve, entro il            sostenibile.
2030, “assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le cono-
scenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo            Per mettere in pratica dell’ESS in Svizzera, l’agenda 2030 e gli
sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione allo sviluppo         obiettivi per lo sviluppo sostenibile assumono un duplice
sostenibile e a stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’ugua-     significato. Primo: essi definiscono un nuovo quadro di riferi-
glianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di            mento normativo, globale e valido per tutti gli Stati. Secondo:
non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della         l’ESS contribuisce a raggiungere gli obiettivi di sviluppo soste-
diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo        nibile (SDG) sia direttamente, in quanto soddisfa l’obiettivo
sostenibile”. Occorre ora tradurre nei fatti e realizzare questo        secondario 4.7, sia indirettamente, in quanto favorisce, quale
obiettivo nelle più svariate realtà nazionali e nei programmi di        strumento concreto, la promozione di tutti gli obiettivi.
formazione – e questo anche in Svizzera.
                                                                        Con strategie orientate al futuro, piani di studio e misure educa-
L’ESS nello spazio formativo svizzero                                   tive concrete a favore dell’ESS, la Svizzera fornisce un importante
L’ESS non è una novità in Svizzera. Per molte scuole e classi di        contributo per conseguire gli obiettivi globali di sostenibilità.
tutti i livelli, trattare temi d’attualità dalla prospettiva dell’ESS   Grazie alla stretta collaborazione fra Confederazione, cantoni,
fa parte dell’attività scolastica quotidiana da molto tempo. La         istituti di formazione e corpo docenti a tutti i livelli scolastici,
Confederazione e i cantoni sostengono da anni l’integrazione            l’ESS può e deve quindi diventare un motore per concretizzare
dell’ESS nel sistema educativo svizzero. Questo sostegno si             l’Agenda 2030 in Svizzera.
esprime nel “Piano di misure per l’educazione allo sviluppo
sostenibile 2007–2014” (quale contributo al decennio ONU per
l’ESS 2005–2014), nella dichiarazione 2015 sugli obiettivi                           Michael Gerber è ambasciatore e incaricato speciale del Consiglio
comuni di politica della formazione per lo spazio formativo                          federale per lo sviluppo sostenibile globale. Dal 2012 rappresenta la
                                                                                     Svizzera a livello internazionale per le questioni riguardanti lo
svizzero del Dipartimento federale dell’economia, della                              sviluppo sostenibile. Dal 2013 al 2015 è stato capo negoziatore per
formazione e della ricerca (DEFR) e della Conferenza svizzera                        l’Agenda 2030 e il finanziamento dello sviluppo sostenibile.
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
4     Come funziona l’ESS?

Temi, competenze e principi | SARAH GERSBACH

Le tre componenti per inserire l’ESS nelle lezioni
Per pianificare le lezioni integrando l’ESS, occorre avere una        Le tre componenti per integrare l’ESS nella pianificazione
concezione moderna dell’educazione e una comprensione                 delle lezioni, ovvero temi, competenze e principi, hanno un
globale della sostenibilità. Si tratta di sviluppare le cono-         valore aggiunto rappresentato dal potenziale per la configu-
scenze e competenze che consentono alle persone di capire             razione della scuola. Alle pagine 6 e 7 del presente numero di
le interrelazioni, di cavarsela nel mondo, di assumere le             ventuno scoprirete com’è possibile impostare lo sviluppo di
responsabilità e di partecipare attivamente ai processi               una scuola che si focalizza sull’ESS.
sociali di negoziazione e configurazione per favorire uno
sviluppo sostenibile a livello economico, sociale ed ecolo-           Maggiori informazioni su www.education21.ch > ESS
gico. Per poter raggiungere questo obiettivo, si mettono in
relazione fra di loro in svariati modi, sin dalla fase di pianifi-    Competenze ESS
cazione, i temi, le competenze ESS e i principi. Ma come si
mette concretamente in pratica l’ESS?

In breve: l’acronimo ESS si compone di due elementi. La “E” sta
per educazione e le due “S” stanno per sviluppo sostenibile. Se
si associano i due elementi, si parla allora di ESS. Qui di seguito
tre esempi per spiegare questo concetto:

– e sempio E: un’allieva tratta il tema dell’energia nell’ambito
  di un progetto. Una volta terminato il progetto ha capito
  molte cose su come si produce l’energia. In questo esempio è
  l’acquisizione di conoscenze ad essere in primo piano.
  Manca la prospettiva dello sviluppo sostenibile.

– E sempio dueS: una scuola invita un’organizzazione che
  informa i giovani sul tema del riciclaggio. Qui la priorità è
  l’informazione su un contributo allo sviluppo sostenibile.
                                                                          Competenze disciplinari e metodologiche
                                                                          Competenze sociali
– e sempio ESS: durante una gita scolastica, gli allievi e le            Competenze personali
  allieve rimangono stupiti dalla quantità di rifiuti che
  trovano lungo il sentiero che percorrono. La docente
  prende come spunto questo tema per trattare con la
  classe la questione e vedere cosa si può fare per                     Principi ESS
  rimediare a questa situazione. Un allievo prende un
  sacchetto vuoto e tutti insieme raccolgono i rifiuti. Una
  volta tornata in aula, la classe affronta il tema dei rifiuti
  da più prospettive. Alla fine sorgono le domande come:
  “Quali rifiuti produciamo nella nostra scuola? Come
  vogliamo occuparci di questa problematica in futuro?”.
  Questo esempio associa l’educazione allo sviluppo
  sostenibile.

Vari modi per integrare l’ESS nella pianificazione
delle lezioni
Anche per quanto riguarda l’ESS, si deve rispondere alla domanda
didattica di base riguardante obiettivi, contenuto e forma
della lezione. Le componenti didattiche sono identiche alle
componenti previste per pianificare ogni lezione: temi,
competenze e principi. A seconda della modalità di lavoro e
degli intenti dell’insegnante, l’una o l’altra componente
funge da punto di partenza per pianificare la lezione. L’arte
d’insegnare risiede nel combinare correttamente la succes-            Leggenda                              2   parzialmente considerato
                                                                      0   non considerato                   3   considerato
sione di queste componenti.                                           1   poco considerato                  4   molto considerato
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
Come funziona l’ESS?                 5

 I temi come punto di partenza
Acqua, clima, diritti umani, globalizzazione, consumo o            L’analisi di un tema, per esempio il “consumo di vestiti”, è
agricoltura sono sei dei numerosi temi che possono essere          facilmente realizzabile, lavorando con una mappa mentale.
trattati nell’ambito delle lezioni in cui si integra l’ESS. Chi    Questa soluzione offre molti spunti e fa sorgere domande
sceglie il tema come punto di partenza può ricorrere ad            sul tema, per esempio il collegamento di azioni locali con
una grande offerta di materiali didattici. Teoricamente,           effetti globali o l’osservazione dello sviluppo di un processo
però, si può mettere in pratica l’ESS con ogni tema. Decisivo      su un periodo di tempo prolungato (ieri, oggi, domani).
è l’orientamento da dare alle cinque dimensioni per
tematizzare le interazioni e mantenere una visione                 La vasta mappa mentale è completata da competenze e
globale:                                                           principi. Gli allievi e le allieve scoprono di far parte del
– società (individuo e società)                                    mondo e capiscono come possono contribuire a dar forma ai
– ambiente (risorse naturali)                                      processi sociali, come per esempio il commercio mondiale,
– economia (processi solidi)                                       con le decisioni d’acquisto. Con metodi particolarmente
– spazio (locale e globale)                                        adatti, come il Mystery o il World Café, si promuovono le
– tempo (ieri, oggi, domani)                                       competenze orientate alle azioni.

 Le competenze come punto di partenza
Mettere i giovani in condizione di contribuire alla costru-        Con forme di apprendimento basate sulla cooperazione,
zione creativa del presente e del futuro con un orienta-           allievi e allieve, suddivisi in gruppi, iniziano a esprimere le
mento allo sviluppo sostenibile. Questa è la visione dell’ESS      prime idee. In questa fase è richiesta una ricchezza di idee,
che si rispecchia nelle competenze ESS. Se una sola                c’è posto per tutto. Ma poi inizia la negoziazione: il termine
competenza ESS funge da punto di partenza per la                   “perfetto” significa per tutti la stessa cosa? Da dove proviene
pianificazione delle lezioni, occorre occuparsene in modo          il mio alimento “perfetto”? “perfetto” è sinonimo di “sano” o
approfondito all’inizio della pianificazione stessa. Gli allievi   “biologico” oppure di “economico”? Vale la pena di approfondire
e le allieve devono per esempio esercitarsi ad assumere la         un po’ di più la questione e di analizzare il “brunch perfetto” da
responsabilità e a sfruttare i margini d’azione. Al momento        svariate prospettive – agricoltura, costi, produzione,
di effettuare l’analisi, l’insegnante sottolinea che qui sono      globalizzazione, cultura del cibo, pubblicità – per intro-
le capacità decisionali ad essere in primo piano, che la           durre un ventaglio di criteri decisionali il più ampio possi-
negoziazione sociale è importante e desidera consentire ai         bile. Nel caso di un simile progetto, si tiene conto dei
gruppi di fare molteplici esperienze. A tale effetto sceglie       principi come la riflessione sui valori, l’orientamento
una lezione incentrata su un progetto: la sua classe deve          dell’azione e il pensiero sistemico.
organizzare un “brunch perfetto”.

 I principi come punto di partenza
Se la partecipazione responsabilizzazione (cultura dell’au-        Il ruolo dell’insegnante risiede prioritariamente nella
tonomia) sono alla base di una pianificazione, allora              conduzione del processo. Mette in pratica il principio della
l’insegnante sceglie i principi come punto di partenza.            “partecipazione”, consentendo a tutti di partecipare al
Nell’ambito dell’insegnamento basato su un progetto,               processo decisionale nel progetto. Con la “responsabiliz-
allievi ed allieve elaborano per esempio insieme al proprio        zazione”, il potenziale di tutti è sfruttato al meglio. Questo
comune il tema del progetto che hanno individuato in modo          iter procedurale richiede un po’ di coraggio e apertura
autonomo. Per realizzare questo genere di pianificazione,          mentale. Si tratta di un viaggio verso l’ignoto, poiché
risulta molto utile l’approccio del “Service-Learning”: una        all’inizio non si sa ancora dove il progetto porterà.
classe decide per esempio di ricostruire (Service) un
vecchio muro a secco nel proprio comune e durante la
lezione l’insegnante tratta il tema della biodiversità
(Learning).
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
6     L’ESS come strumento dello sviluppo della scuola

Educazione allo sviluppo sostenibile a scuola: luogo di apprendimento, vita e lavoro | BEATRIX WINISTÖRFER

Una scuola orientata all’ESS
L’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) è molto più di           – Direzione: in che modo la direzione della scuola, con i compiti
un tema didattico. Grazie alla sua varietà di contenuti e                che svolge, può sostenere l’attuazione dell’ESS?
metodi propone un approccio affascinante per imparare,                – A zienda: come possiamo impostare la nostra azienda in
vivere e lavorare nell’intera scuola con motivazione e                   modo da renderla sostenibile contemporaneamente dal
guardando al futuro. Scuole pionieristiche impegnate in                  profilo dell’ecologia, della promozione della salute e dell’eco-
quest’ambito mostrano come si fa.                                        nomia?
                                                                      – S viluppo della qualità: basandoci sull’ESS come possiamo
“ESS significa per me, preoccuparsi per l’ambiente e proteg-             imparare e continuare ad evolverci come comunità?
gerlo, essere uniti e aiutarsi a vicenda, battersi e non arren-       – M ondo esterno: dove possiamo collaborare con partner
dersi mai. Collaboriamo per far felici anche altre persone.              extrascolastici trattando l’ESS focalizzata sull’ambiente di
Insieme ce la facciamo.” Queste sono le affermazioni di un’al-           vita e orientata all’azione?
lieva di terza elementare che da più anni si trova confrontata
con l’ESS in tutti gli ambiti scolastici. In essi rientrano lo        Con l’ESS, la scuola si trasforma in un campo d’allenamento
sviluppo delle competenze, la scuola come luogo di appren-            in cui bambini e adulti possono sperimentare e condividere
dimento, vita e lavoro e l’apertura della scuola verso l’esterno.     insieme uno sviluppo sostenibile.
L’illustrazione 1 chiarisce questo approccio globale.
                                                                      Partire da quello che esiste
Integrare l’ESS significa, per una scuola, inserirla progressi-       Andare in direzione dell’ESS rappresenta di sicuro una sfida
vamente in tutti gli aspetti importanti della vita scolastica         per un istituto scolastico. In realtà, non si tratta di reinven-
che sono poi messi in relazione tra di loro. A tale fine le domande   tare scuola e lezioni. L’ESS, con la sua varietà di contenuti e
seguenti possono risultare utili:                                     metodi, offre invece la possibilità di rivedere le strutture e i
                                                                      processi esistenti, come pure le conquiste fatte e di svilup-
–S  trategia: cosa intendiamo per ESS? Come possiamo inserirla       pare il tutto ulteriormente. Un buon esempio in quest’ambito
  nelle linee direttive e nel programma scolastico?                   è la promozione della salute. A livello contenutistico, i due
–S  trutture: quali funzioni e quali persone occorrono per           concetti didattici – ESS e promozione della salute – sono
  mettere in atto l’ESS?                                              molto vicini. Il loro obiettivo comune è favorire il benessere e
–C  ultura: come possiamo sviluppare e curare una convivenza         la qualità di vita di tutte le persone. I due concetti si basano
  buona e favorevole?                                                 anche su principi d’azione ampiamente simili come per esempio
– I nsegnare e imparare: come possiamo trattare e promuovere         “la partecipazione” o “le pari opportunità”. Se, nell’ambito
  le competenze ESS in modo interdisciplinare?                        della promozione della salute, una scuola si focalizza sui pro-
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
L’ESS come strumento dello sviluppo della scuola                            7

                                                                                             Iniziare insieme e avanzare
                                                                                             passo dopo passo
                                                                                             Non esiste una ricetta per l’ESS. Ogni
                                                                                             scuola sceglie la propria via da seguire,
                                                                                             che non è necessariamente dritta. Cio-
                                                                                             nonostante, vi sono alcune fasi del pro-
                                                                                             cesso che si sono dimostrate valide
                                                                                             nella pratica e che possono fornire un
                                                                                             orientamento (vedere illustrazione 2).
                                                                                             Durante l’intero processo, l’esplicito
                                                                                             sostegno da parte della direzione della
                                                                                             scuola e la condivisione della maggio-
                                                                                             ranza del corpo docenti e dei collabora-
                                                                                             tori della sede, sono condizioni deci-
                                                                                             sive per la buona riuscita del progetto.
                                                                                             Integrare l’ESS a scuola è un compito
                                                                                             comunitario che richiede tempo e con-
                                                                                             temporaneamente crea legami.

                                                                                             Alcune scuole pionieristiche hanno già
                                                                                             iniziato e mostrano che l’ESS ha un po-
                                                                                             tenziale. Lasciatevi convincere e ispi-
                                                                                             rare dagli esempi pratici contenuti in
                                                                                             questa pubblicazione o visibili sul nostro
                                                                                             sito.
ill. 1

cessi partecipativi, come il consiglio di     scuole che promuovono la salute e che
allievi ed allieve, il consiglio di classe    vogliono ampliare il loro profilo integrando
oppure la partecipazione dei genitori,        l’ESS costateranno che numerosi temi im-
essa pone nel contempo le fondamenta          portanti dell’ESS sono già coperti. Questo
essenziali per integrare l’ESS. Diversi       vale in particolare per i principi d’azione
temi riguardanti la salute offrono an-        (partecipazione, pari opportunità e soste-
che un ponte all’ESS. Se una scuola si        nibilità, ma anche per gli ambiti superiori
impegna per esempio nel settore del           che promuovono la salute come il pro-
movimento, il passaggio ai temi “cam-         gramma scolastico, lo sviluppo della
minare” e “mobilità” è più vicino.            scuola e la gestione dei progetti”.

Eugen Wechsler, docente alla scuola ele-      In futuro, la Rete svizzera delle scuole che
mentare di Gettnau, ha già fatto numerose     promuovono la salute (RSES) si dedicherà        ill. 2
esperienze sviluppando ulteriormente la       maggiormente al collegamento fra la pro-
promozione della salute nell’ottica           mozione della salute e l’ESS e offrirà un      Maggiori informazioni su:
                                                                                             www.education21.ch/it/scuola/reti-di-scuole
dell’ESS. In veste di docente di contatto     sostegno mirato a cantoni e scuole (ve-
per la promozione della salute e respon-      dere riquadro).
sabile dell’ESS riferisce quanto segue: “le

  In cammino verso la Rete delle scuole21
  In Svizzera, vi sono oltre 1’800 scuole che si stanno                A partire dalla primavera 2017, la rete nazionale, che si
  trasformando con successo in scuole che promuovono la                chiamerà “Rete delle scuole21: rete svizzera delle scuole
  salute grazie al pluriennale sostegno della Rete svizzera            che promuovono la salute e la sostenibilità”, accompa-
  delle scuole che promuovono la salute (RSES) e delle reti            gnerà e sosterrà nella loro evoluzione reti e scuole
  cantonali. Consapevoli dell’affinità dei contenuti fra               cantonali interessate. A tale fine, la Rete delle scuole21
  promozione della salute e ESS, e con uno sguardo rivolto             offre consulenza, scambio di esperienze, corsi di forma-
  alla società e all’ambiente in mutamento, la RSES sviluppa           zione continua e strumenti didattici.
  ora ulteriormente la sua visione puntando verso l’ESS.
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
8     Esempio pratico | 1o ciclo

Progetto “Trotterellando per la città“, Losanna | SUSANNE PAULUS

Scoprire il mondo passeggiando
Gli allievi e le allieve di Floriane Nikles, docente di scuola           su alcuni chalet in lontananza. Che bel posto per ascoltare la
elementare, sperimentano momenti particolari durante la loro             storia di Heidi scritta da Johanna Spyri… Nelle vicinanze ci sono
giornata. Questa docente concepisce passeggiate in città,                addirittura delle caprette. “Ma come si fa il formaggio di capra?”
appositamente studiate per i piedi, le orecchie e gli occhi dei
bambini. “Si deve avere semplicemente la voglia… avere la                Numerose cooperazioni
voglia di lasciarsi stupire da ciò che ci circonda, di scoprire          Floriane Nikles ha iniziato a creare le sue prime passeggiate
luoghi a noi noti guardandoli con occhi nuovi!”                          nel 2008. Forte della sua esperienza è diventata via via sempre
                                                                         più cosciente del potenziale di questo metodo per la scuola.
Il programma che Floriane Nikles ha svolto con numerose                  Nel frattempo, i percorsi proposti sono diventati 16 e ogni anno
classi a Losanna e che nel frattempo si è saldamente radicato,           Floriane fa 50 passeggiate accompagnate con classi di Losanna.
si chiama “Trotterellando per la città” (Je trottine dans ma             Dalla nascita del progetto sono poi state avviate numerose
ville). Quando vanno a passeggio, i bambini scoprono miste-              cooperazioni: con la città, con i giardini comunali, con un
riose tracce di animali, massi erratici, un drago blu o una an-          musicista e una narratrice, che sono di volta in volta coinvolti
ziana coppietta di innamorati. Ogni luogo racconta una storia,           in determinate passeggiate.
ha caratteristiche particolari o nasconde un segreto. Le pas-
seggiate incoraggiano i bambini a guardare l’ambiente in cui             Durante le mini-escursioni si dà molto spazio a tutto ciò che
vivono con altri occhi, a scoprirlo attivamente e con curiosità.         non è pianificato. In veste di accompagnatrice, la docente
Esplorano le particolarità del percorso scelto ed osservano la           osserva sempre come l’attività si sviluppa attraverso la spon-
loro città col passare delle stagioni. Quest’attività va ben oltre il    taneità, le reazioni e le idee dei bambini. In tal modo, i bambini
semplice “andare a passeggio”. Allievi e allieve acquisiscono            possono partecipare attivamente alla costruzione comune
un sapere interdisciplinare, possono migliorare la loro motri-           del processo d’apprendimento di tutti i loro compagni.
cità e sviluppare le loro competenze sociali durante gli scambi
diretti con gli altri bambini.                                           L’infinità del sapere
                                                                         Durante le passeggiate, l’ambiente circostante è sfruttato per
Macigni, alberi e lago                                                   acquisire le conoscenze: i bambini possono infatti imparare
Lungo il percorso “Nel paese di Heidi”, i bambini scoprono per           basandosi su esempi reali. Ci si rende così conto che l’appren-
esempio che la bellezza del paesaggio alpino in cui vive Heidi           dimento è un processo vivo. Floriane Nikles spiega: “la pas-
esiste anche a Losanna. Si mettono sulle tracce di una volpe,            seggiata consente di diventare consapevoli dell’infinità del
ascoltano il gorgoglìo del fiume e il canto degli uccelli. Poi si        sapere, poiché l’osservazione solleva domande e una risposta
incontrano su un grande macigno. “Cosa! Questo macigno ha                spesso fa sorgere una nuova domanda. Più si impara, più si
viaggiato per 70 km? Com’è possibile?” Le supposizioni dei               acquisisce la consapevolezza di tutto ciò che c’è ancora da
bambini costituiscono uno spunto ideale per trattare il tema dei         imparare. Ogni volta si apre una nuova porta!”
ghiacciai e del loro scioglimento. Proseguendo giungono ad un
frutteto dove imparano a distinguere gli alberi, le loro foglie ed i     www.jetrottinedansmaville.ch
loro frutti. Da questo giardino si ha una vista sul lago, sulle Alpi e
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
Esempio pratico | 1o ciclo         9

Analisi del progetto | SUSANNE PAULUS

Sentirsi parte del mondo
Dal profilo dell’ESS l’approccio della passeggiata pedago-
gica è molto prezioso: permette infatti di sviluppare la com-
petenza ESS “sentirsi parte del mondo”. Questa competenza
descrive la capacità di acquisire una consapevolezza globale
sia di se stessi che dell’ambiente naturale e sociale. Ideal-
mente, ci percepiamo come una parte del contesto in cui
viviamo e che possiamo anche capire nell’ambito delle inte-
razioni globali. Dal punto di vista etico, si tratta di affrontare
la vita (quotidiana) con rispetto e responsabilità.

Le passeggiate riguardano in particolare due aspetti di
questa competenza, ossia la percezione attiva e attenta
dell’ambiente circostante e la capacità emotiva di mettersi
in relazione con esso.

Durante le passeggiate vengono destate la curiosità e l’inte-
resse dei bambini per l’ambiente circostante. Essi diventano
attenti ai dettagli e notano quanto c’è da vedere, imparare
e scoprire proprio davanti alla porta di casa. Le passeggiate
seguono un approccio globale poiché diversi temi e materie
si sovrappongono mentre si racconta la storia dei luoghi, e
tutti i sensi sono sollecitati mentre si cammina. Le passeg-
giate favoriscono quindi un confronto automotivato con la
storia, gli sviluppi e le varie interpretazioni del proprio ambiente.
I bambini si meravigliano di ciò che finora non avevano notato
e diventano consapevoli dei processi sociali ed ecologici               Prendete anche voi l’iniziativa!
presenti attorno a loro. Nell’ambiente già noto possono ricol-
legare le proprie esperienze e conoscenze precedenti e situarsi         Chi desidera fare una passeggiata a Losanna, può contat-
in questo contesto.                                                     tare Floriane Nikles (florence.nikles@vd.educanet2.ch;
                                                                        www.jetrottinedansmaville.ch) per una passeggiata ac-
La relazione costruttiva con le proprie emozioni data da                compagnata oppure acquistare i quaderni di “Je trottine
questo situarsi fa anch’essa parte integrante della compe-              dans ma ville” o ancora mettersi in cammino per conto pro-
tenza “sentirsi parte del mondo”. Per i bambini, le passeggiate         prio. Floriane Nikles offre inoltre corsi di formazione con-
sono esperienze importanti dal profilo affettivo che permet-            tinua alla PH Vaud. Prossime date: 2.11.2016 e 26.4.2017.
tono di consolidare il loro legame emotivo con l’ambiente
fisico. Quando un luogo ci commuove, quando ci affezio-                 Consigli per chi desidera sviluppare la propria passeggiata:
niamo ad un posto, siamo anche più motivati a proteggerlo,              uscire, trovare un percorso, farlo proprio, documentarsi…
curarlo e modificarlo in senso positivo. È proprio come nel             poi presentarlo agli/alle allievi/e. Ci vuole tempo, ma un
caso di una persona con cui abbiamo stretto un rapporto                 percorso è sufficiente per un anno scolastico, poiché vi
d’amicizia: siamo interessati al suo benessere. L’apprez-               sono molti aspetti da trattare. Non occorre seguire ogni
zare emotivamente l’ambiente che ci circonda è perciò una               volta un altro percorso. Al contrario!
condizione importante per lo sviluppo sostenibile.

Analisi ESS

 Temi                                           Competenze                                 Principi
 La passeggiata descritta tocca le              – S entirsi parte del mondo               – A pprendere tramite la scoperta
 seguenti dimensioni:                           –C  ostruire delle conoscenze interdi-    – P ensare in modo sistemico
 – s ocietà (individuo e società)                sciplinari e dalle molteplici prospet-   – P artecipazione e responsabilizza-
 – ambiente (risorse naturali)                   tive                                        zione
 – s pazio (locale e globale)
 – tempo (ieri, oggi, domani)
Per una buona scuola. Oggi e domani. Qui e altrove.
10    Esempio pratico | 2o ciclo

Scuola di Gettnau (LU) | SANDRA WILHELM

Sviluppare insieme qualcosa di nuovo, passo dopo passo
La scuola di Gettnau ha iniziato un percorso per diventare             tica. Interpellandomi come esperta per una consulenza, la
una “scuola ESS”. Christine Künzli dell’Alta Scuola Pedago-            scuola ha ricercato uno stimolo esterno. Con l’ESS, il collegio
gica della Svizzera Nordoccidentale (FHNW), una delle                  docenti sperava di aprire una parentesi rispetto alle attività
autrici del materiale didattico ESS “Querblicke” (Sguardi              già in corso. Ho fornito il mio sostegno al gruppo nell’ambito
trasversali) segue e assiste la scuola di Gettnau lungo                della sua formazione continua interna e consigliato il respon-
questo percorso. “ventuno” ha voluto saperne di più sullo              sabile del gruppo di lavoro ESS. Nell’ambito di questa collabo-
sviluppo dell’insegnamento orientato all’ESS.                          razione è stato possibile correlare domande di base relative
                                                                       all’ESS – cultura dell’insegnamento e dell’apprendimento –
La promozione della salute è stata il punto di partenza per il         con altri compiti riguardanti lo sviluppo della scuola. Questo,
riorientamento della scuola di Gettnau. Come siete poi andati          tuttavia, non si è mai realizzato per una mancanza di compe-
avanti?                                                                tenze. L’apertura mentale per gli impulsi teorici, per nuove idee
Partendo dalle innumerevoli attività svolte nell’ambito della          concrete e per la riflessione sulle pratiche d’insegnamento ha
promozione della salute, la direzione e il collegio docenti della      creato le condizioni di base per sviluppare il nostro buon
scuola di Gettnau desideravano sviluppare ulteriormente la             rapporto di collaborazione. Sono rimasta impressionata dal
cultura dell’insegnamento. Lo sviluppo dell’insegnamento è             piacere con cui il collegio docenti ha proceduto all’attuazione.
stato affrontato assieme e reso il più vincolante possibile per        Era importante che fosse sempre la scuola ad adottare le
tutti. Concretamente è stata per esempio creata una colle-             decisioni riguardanti i passi concreti da intraprendere. Il mio
zione di simboli ESS per la concezione delle lezioni applicabili       compito era di dare dei feedback e di illustrare le fasi di lavoro
a tutti i livelli scolastici. Vi sono simboli per temi quali “le       per elaborare il concetto di un’ESS. L’idea di un’ESS è anche alla
possibilità decisionali”, “le regole di conversazione”, o anche        base dello strumento didattico “Querblicke”, nel cui sviluppo la
relativi alle dimensioni di ESS. Grazie a questi simboli, le docenti   scuola è sempre stata coinvolta.
e i docenti potranno ora introdurre l’ESS nel livello primario,
dalla scuola dell’infanzia fino alla 5a elementare. A partire da       Quali sfide si sono dovute affrontare?
questo anno scolastico, i simboli sono appesi nelle aule.              Le maggiori sfide sono state avere pazienza e gestire la
                                                                       complessità! Era importante motivare costantemente la
L’ESS ha aiutato a creare dei legami. Cos’ha sostenuto questo          scuola. Occorreva mostrarle che il fatto di compiere tanti
processo e perché si è giunti alla collaborazione?                     piccoli passi era comunque un buon modo per andare avanti. Ci
Sono sicuramente stati essenziali – oltre all’iniziativa di un         sono voluti inoltre numerose intese e tempo da parte di tutto il
singolo docente che ha dato una spinta al processo – la costi-         gruppo di progetto. Un momento decisivo è stato sicuramente
tuzione di un gruppo di lavoro e il sostegno della direzione           anche quello in cui si è lavorato con il modello e si sono pianifi-
scolastica. La scuola di Gettnau voleva sapere fino a che              cati gli “ambienti d’apprendimento ESS”.
punto poteva continuare a sviluppare la propria attività didat-                                                        (continua a pagina 11)
Esempio pratico | 2o ciclo 11

L’insegnamento, parte integrante dello sviluppo della scuola | SANDRA WILHELM

Pianificare unità didattiche con “ambienti d’apprendimento ESS”
L’esempio della scuola di Gettnau mostra che nelle scuole                                                    svariati metodi d’insegnamento e d’apprendimento e sono
innovative è il corpo docenti nel suo insieme a chiarire le idee                                             basati su un interrogativo specifico. Il ritmo dato alle fasi
pedagogico-didattiche. Anche i piani di studio sono orientati                                                sostiene lo sviluppo delle conoscenze e consente l’elabora-
in tal modo: le competenze devono essere sviluppate durante                                                  zione multiprospettica di un argomento così come inteso
l’intero periodo scolastico. Sono d’aiuto in quest’ambito la                                                 dall’ESS. Esse rafforzano la capacità ad essa connessa di
visione comune – come per esempio l’ESS nel caso della                                                       formarsi un proprio giudizio, permettendo così ai bambini di
scuola di Gettnau – e buoni strumenti di pianificazione. Questi                                              ponderare le varie conseguenze.
servono a proseguire con determinazione sul lungo termine in
in questa direzione.                                                                                         Dal canto suo, la docente o il docente presta particolare atten-
                                                                                                             zione alle ipotesi delle allieve e degli allievi. Gli “ambienti
Creare un ambiente d’apprendimento                                                                           d’apprendimento ESS” aiutano a strutturare la lezione e a con-
Insegnare con un orientamento alle competenze significa                                                      certare le interrelazioni fra i vari compiti. I singoli compiti
selezionare contenuti in modo mirato e modellarli come oppor-                                                parziali non sono semplicemente ordinati linearmente, uno
tunità d’apprendimento avvalendosi di principi didattici, per                                                dopo l’altro, bensì sono interrelati fra di loro. Inoltre il gruppo di
consentire in tal modo l’acquisizione e il consolidamento delle                                              allievi può saltare da una fase all’altra e viceversa. Lo strumento
competenze auspicate. In quest’ambito, il collegio docenti                                                   è sufficientemente flessibile per dare spazio alle richieste
della scuola di Gettnau è ricorso “all’ambiente d’apprendi-                                                  degli alunni che possono essere integrate come compiti
mento ESS” come strumento pratico per pianificare le lezioni. I                                              supplementari. Questo favorisce l’apprendimento integrato
compiti ricchi di contenuti sono suddivisi in cinque fasi con                                                e reticolato, un intento esigente ma senz’altro auspicato.

Modello degli “ambienti d’apprendimento ESS”
 Fase a                 Fase b                                              Fase c                                                   Fase d                        Fase e
  Attivare le rappresentazioni spontanee/ riferimento al vissuto al quotidiano degli allievi
  Quello che caratterizza ogni insegnamento è il fatto di essere attenti al cambiamento. Attivare le rappresentazioni spontanee è una caratteristica trasversale a tutte le fasi e
  che l’insegnante deve proporre con regolarità.

  Trasparenza degli obiettivi (di apprendimento)

                       Confrontarsi con la domanda centrale, raccogliere informazioni, controllarle e metterle in relazione

                                                    Modello adattato da:
                                                                                                   futuro)
                                                                                          conseguenze
                                                                                                 aspetti

                                                                                                                                                   dell presta-
                                                                                                                                                       decisione
                                                                                                                                                           i i e
                       Costruzione del sapere e

                                                                                              s gue
                                                                                              li asp
                                                                                         sente – fu

                                                                                                                                                          presta
                                                                                                                                                            esta
                       Confrontarsi con diversi

                                                                                                                                      Risposta alla questione
                                                                           Sviluppo di una visione

                                                                                         giudizio
                                                                                          iudizioo
                       aspetti dimensioni e

                                                                           Considerare le conse
                                                                                              se
                                                                                          degli
                                                                                             gli
                                                                           temporali (presente
 domanda centralele
                  e

                                                                           tenendo conto de

                                                                                                                                              one delle
 Sensibilizzazione

                                                                                                                                              gli allievi
 Confronto con la

                                                                                                                                                d ll d
                       interdipendenze

                                                                           Formulare un g

                                                                                                                                      Ad i e della

                                                                                                                                                                   dell’apprendi-
                                                                                                                                                                   Trasferimento

                                                                                                                                                                   dell apprendi
 Introduzione

                                                                                                                                      Valutazione

                                                                                                                                                                   Valutazione
                                                                                                                                                                   del sapere
                                                                                                                                      zioni degli
                                                                                                                                              o
                                                                                                                                      Adozione
 I t d i

                                                                                                                                      centrale

                                                                                                                                                                   Bilancio
                                                                                                                                      Valutazi
                       aspetti,

                                                                                                                                                                   mento
                       attori
 Inizio

Svolgimento delle lezioni
                                                  Modello adattato da: Wüst, L., Buchs, Ch., Muheim, V., Künzli David, Ch., Bertschy, F. (2014). Bildung für eine Nachhaltige
                                                  Entwicklung unterstützen. Instrumentenbox “Querblicke “. Herzogenbuchsee, Ingold Verlag.

(continua da pagina 10)
Secondo lei, questi “ambienti d’apprendimento ESS” costitu-                                                  modo in cui essi pianificano le loro lezioni. E anche l’atteggia-
iscono una possibilità per richiamare sistematicamente le                                                    mento conta! La scuola Gettnau è aperta alle innovazioni. Ho a più
competenze ESS. Perché la scuola di Gettnau è riuscita ad in-                                                riprese trovato interessante che la scuola riuscisse a chiarire
tegrare così bene questo aiuto alla pianificazione nei suoi                                                  questioni fondamentali basandosi sul concetto di ESS. L’ha sicu-
processi interni?                                                                                            ramente spronata anche il fatto di percorrere nuove vie come
Le docenti e i docenti non hanno incontrato alcuna difficoltà a                                              scuola pionieristica. In tal senso, la scuola di Gettnau ha inte-
lavorare con “l’ambiente d’apprendimento ESS”! Ho constatato                                                 grato gli impulsi didattici di “Querblicke” ed ha avuto il coraggio di
che questo aiuto alla pianificazione è molto compatibile con il                                              trasferirli nei propri progetti didattici.
12    Esempio pratico | 3o ciclo

La scuola, parte integrata e integrante del territorio | ROGER WELT I

Occhio al locale: mangém roba nostrana
Progetto nato da un gruppo di docenti durante l’anno 2013/14,           degli allievi - che sono in parte politici, produttori e/o commer-
per migliorare le offerte di animazione delle ONG nelle scuole e        cianti della valle - le autorità scolastiche e comunali, i produt-
soprattutto per sfatare il mito di un Sud bisognoso dell’aiuto          tori e le ONG attive sul territorio.” In quell’occasione la mensa
del Nord, sfociato in una forma di cooperazione locale.                 scolastica ha proposto esclusivamente prodotti a Km0 otte-
                                                                        nendo un 30 % in più di iscrizioni da parte degli allievi. Moreno
Il progetto nasce dal gruppo di lavoro “Creiamo un mondo mi-            ha saputo coinvolgere i colleghi di varie materie come geogra-
gliore” - sostenuto da Helvetas e da éducation21 – che riuni-           fia, biologia, storia, disegno e italiano. Uno dei risultato è una
sce docenti di varie regioni della Svizzera italiana. È in questo       ricerca sul dialetto con l’aiuto di esperti esterni al fine di pro-
ambito che Moreno Bianchi, docente presso la Scuola Secon-              porre un testo corretto.
daria e di Avviamento Pratico (SEC/SAP) di Roveredo (GR), trova
gli stimoli e i materiali per sensibilizzare gli allievi ad un con-     “Un effetto collaterale, non previsto nel progetto, è stato il
sumo critico, locale e a Km0. L’idea nata durante un ritiro di for-     contributo al “mangém roba nostrana” degli allievi di scuola
mazione e progettazione presso l’Isola dei Conigli (la minore           speciale, presenti nel complesso della scuola SEC/SAP di Ro-
delle isole di Brissago) prevedeva originariamente il coinvolgi-        veredo, che gestiscono un punto vendita ConProBio (www.
mento di alcune classi di varie sedi (SM di Mendrisio, Lugano e         conprobio.ch) per i docenti e i dipendenti della sede. Questi
SEC/SAP Roveredo) e aveva come obiettivo sviluppare negli               raccolgono le ordinazioni, contattano i produttori, una volta
allievi un atteggiamento critico sui consumi, per responsabi-           ricevuti i prodotti compongono i sacchetti in base alle co-
lizzarli dell’influenza che le loro scelte hanno sull’ambiente e        mande e gestiscono la parte contabile.” Prosegue così il rac-
sulle relazioni Nord-Sud. Nella seconda metà dell’anno scola-           conto di Moreno: “quest’anno inoltre in sede abbiamo realiz-
stico le classi hanno lavorato in vari modi sul tema dell’alimen-       zato una giornata sull’acqua.” Oltre ai 170 allievi e ai dipendenti
tazione. Utilizzando il materiale didattico del fotolinguaggio          della scuola erano presenti un centinaio di partecipanti
“Dimmi cosa mangi” hanno toccato svariati aspetti come i di-            esterni quali ONG, guardiapesca, guardiacaccia, autorità e ge-
versi modelli di sviluppo fra il Nord e il Sud, la cooperazione         nitori. Attività che, con un lavoro di sensibilizzazione media-
all’aiuto allo sviluppo, la provenienza e la frequenza di con-          tica, permettono alla scuola di aumentare la propria visibilità
sumo di vari prodotti alimentari, la produzione locale con visite       come parte integrata e integrante del territorio.
in aziende, ecc. Infine, la classe di Moreno ha inoltre voluto
rappresentare fotograficamente quello che viene consumato               Grazie al lavoro immenso delle classi coinvolte adesso la
in una settimana da una famiglia del moesano.                           mensa della sede di Roveredo fa regolarmente capo ai produt-
                                                                        tori e fornitori locali, è una pratica ormai normale, consolidata
Moreno racconta come “il lavoro a Roveredo ha poi visto il coin-        e non più messa in discussione. L’aumento della spesa per la
volgimento del Parc Adula per promuovere il consumo di pro-             mensa è stato compensato con l’aumento del costo (di 3 CHF)
dotti locali fornendo il contatto dei produttori e sostenendo la        del pranzo dei docenti e dipendenti della scuola. Tutto som-
creazione di un volantino promozionale. Per la fine dell’anno           mato un aumento piccolo se si pensa alla qualità dei prodotti
nella sede si è riusciti, grazie al pieno sostegno della Direzione      disponibili in cucina. Il lavoro in sede continua ancora caval-
della sede scolastica, a svolgere una giornata di sensibilizza-         cando il successo di questo progetto.
zione alla sostenibilità coinvolgendo vari attori come i genitori
Esempio pratico | 3o ciclo 13

Analisi del progetto | FABIO GUARNERI

Un “buon” esempio di educazione allo sviluppo sostenibile
Quanto realizzato alla Scuola Secon-          esempio, gli allievi della scuola spe-        corso è possibile solo con il pieno so-
daria e di avviamento Pratico di Rove-        ciale che gestiscono il punto vendita         stegno della direzione verso l’operato
redo è un buon esempio di educazione          della ConProBio in sede, ma anche dif-        dei docenti, del coinvolgimento dei
allo sviluppo sostenibile. Con il pro-        ferenti partner esterni rappresentativi       docenti stessi e dell’entusiasmo degli
getto “Occhio al locale: mangém roba          dei diversi attori attivi in valle oltre      allievi; prova ne sono la giornata di
nostrana” si è lavorato su tre ambiti         che i genitori e i comuni. Questa aper-       sensibilizzazione alla sostenibilità e il
dello sviluppo sostenibile (ambien-           tura verso l’esterno e questo lavoro in       cambiamento della politica di acqui-
tale, economico e sociale) e su diffe-        rete ha permesso al progetto di raffor-       sto dei prodotti della mensa scola-
renti aspetti dell’educazione allo svi-       zarsi, di crescere, di ottenere più risul-    stica che pongono la scuola come pa-
luppo sostenibile ottenendo dei               tati tangibili e di far conoscere e con-      lestra di vita e di apprendimento oltre a
risultati concreti. Partendo dal tema         dividere all’esterno le idee e i progetti     luogo di formazione e studio.
del cibo, gli studenti sono stati resi at-    realizzati a scuola in un ambiente di
tenti ai problemi e ai legami che si ce-      scambi reciproci e crescita comune fra
lano dietro al consumo, ad un approc-         scuola e territorio. Tutto questo per-
cio critico e a riflettere sul fatto che il
comportamento del singolo può es-
sere importante. Questo favorisce lo
sviluppo di un approccio critico e costrut-
tivo, rafforza il pensiero sistemico ne-
gli studenti e permetto loro di eserci-
tare i propri margini di manovra in un
caso concreto; competenze queste
importanti per un’educazione allo svi-
luppo sostenibile.

Un altro aspetto interessante del pro-
getto è il coinvolgimento di più docenti
di differenti materie, apparentemente
distanti fra loro (come disegno, biolo-
gia ed italiano) uniti in un percorso co-
mune che ha permesso di affrontare la
tematica da differenti punti di vista, in
diversi lavori, in modo trans- e pluridi-
sciplinare, approcci questi importanti
per la trattazione di tematiche com-
plesse come quelle del consumo.

La particolarità però di questo esem-
pio è l’essere riusciti a coinvolgere non
solo altri soggetti scolastici, come ad

Analisi ESS

 Temi                                         Competenze                                   Principi
 Il progetto tocca le seguenti dimen-         – P ensare in modo critico e costruttivo    – P ensare in modo anticipatorio
 sioni:                                       – P ensare in modo sistemico                – A pproccio sul lungo periode
 – s ocietà (individuo e società)            – A ssumersi la propria responsabilità e    – Partecipazione e responsabilizza-
 – ambiente (risorse naturali)                  utilizzare i vari margini di manovra         zione
 – economia (processi solidi)                   esistenti                                 – Riflettere sui valori e orientare
 – s pazio (locale e globale)                                                               all‘azione
14    Kit ESS II | 365 prospettive ESS

Il nuovo set didattico: “365 Prospettive ESS” | URS FANKHAUSER

In sostegno ai docenti
In questa edizione di “ventuno” vi presentiamo il nuovo set             I due aspetti del set “Prospettive ESS”
didattico. Si compone di un manifesto con 365 foto, delle               Tutte le offerte illustrano i due aspetti principali del set
cartoline ad esso correlate e di unità didattiche che vi                “365 Prospettive ESS”. Da un lato, il “modo di vedere”: il set rap-
aiuteranno a mettere in pratica l’educazione allo sviluppo              presenta la grande varietà di prospettive e la diversità. Invita
sostenibile (ESS). Al primo set denominato “1024 sguardi”               quindi ad occuparsi dei vari modi di vedere e del sistema dei
(2014–2016) fa quindi seguito il secondo intitolato “365                valori, ad avere un pensiero sistemico e a cambiare prospettiva.
Prospettive ESS”. Sono nuovamente previste 6 unità                      Dall’altro, la “visione” per guardare avanti: quali prospettive
didattiche basate sulle competenze contemplate nel nuovo                future si offrono a noi? Che scenari desideriamo realizzare per
piano di studi, che presentano di volta in volta una priorità           lo sviluppo futuro del mondo e della società? Come possiamo
tematica per i tre diversi cicli scolastici.                            assumere la responsabilità e contribuire attivamente alla
                                                                        costruzione del futuro?
Mutamenti climatici, eccessivo sfruttamento delle risorse
naturali, migrazione, evoluzione tecnologia, disparità econo-           Come ordinare e dove scaricare il materiale didattico
miche… Come possono i bambini e i giovani affrontare queste             Il kit ESS è un set didattico di più parti. È costituito da un mani-
sfide attuali? È proprio qui che entra in scena l’educazione allo       festo, da 36 cartoline e da unità didattiche incentrate su sei
sviluppo sostenibile (ESS). L’ESS insegna agli allievi e alle allieve   temi che saranno pubblicati online nel corso degli anni scola-
ad occuparsi del mondo globalizzato con spirito critico. In             stici 2016-18. Il manifesto in formato A0 con le 365 foto, ordi-
questo contesto, il primissimo obiettivo è fornire agli allievi le      nabile gratuitamente con l’allegato tagliando, serve da “riferi-
competenze e gli strumenti che consentono loro di assumere              mento visivo” da esporre in classe. Le 36 cartoline, ognuna
la responsabilità per costruire il futuro.                              corredata da un breve testo stampato, fungono da ponte fra il
                                                                        manifesto e le unità didattiche poiché riprendono i temi illu-
Un’offerta per tutti i livelli scolastici                               strati sul manifesto creando così un collegamento con gli sti-
L’ESS si occupa di questioni complesse, ma la loro trattazione          moli didattici. Vi consigliamo di ordinare le cartoline stampate,
nelle lezioni può essere affrontata in modo semplice e pro-             col breve testo sul retro, insieme al manifesto, dietro versa-
gressivo. Così facendo, l’ESS non rimane un concetto astratto,          mento di un contributo minimo alle spese. Sul nostro sito tro-
bensì diventa una parte integrante della lezione. Per effet-            vate comunque le cartoline e le unità didattiche in formato PDF
tuare questo lavoro al livello giusto, le unità didattiche sono di      che potrete scaricare gratuitamente.
volta in volta proposte per i tre cicli della scuola obbligatoria.
Le unità didattiche del 3° ciclo possono anche essere adat-             Link al set ESS: www.education21.ch/kit-ess
tate al livello di scuola media superiore con un investimento
minimo. Vi saranno anche offerte che si rivolgono specificata-
mente per le scuole professionali e le prime classi di liceo.
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