Pechino: 10 anni dopo Differenze salariali fra uomini e donne Pignorabilità dello stipendio
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SOMMARIO P R O F E S S I O N E B A N C A R I O PB DIRETTORE RESPONSABILE Bianca Desideri n. 3 marzo2005 COMITATO DI DIREZIONE EDITORIALE Salvatore Adinolfi Mariangela Comotti 8 marzo: un bilancio preoccupante di Maria Francesca Furfaro 3 Roberto Ferrari Giuseppe Frignati La controversa genesi Maria Francesca Furfaro Michele Inturri degli «Istituti di moneta elettronica» di Francesco Marescalco 4 Aleardo Pelacchi Ferie: iniziamo a fare chiarezza HANNO COLLABORATO a cura della Segreteria di Coordinamento Banca Toscana 5 A QUESTO NUMERO Il diritto del lavoratore alle ferie retribuite Salvatore Adinolfi Federico Cantarini di Valeria Salvatore 6 Ferri Donella Gambassi FalcriDonna Fabrizio Gosti Pechino: dieci anni dopo di Bianca Desideri 8 Francesco Marescalco Paolo Minichini Valeria Salvatore Differenze salariali Segreteria Coordinamento fra uomini e donne di Donella Gambassi 10 Banca Toscana UNION NETWORK INTERNATIONAL Tramonta il fermo amministrativo delle automobili di Paolo Minichini 11 Questo periodico è associato alla Quadri direttivi: Unione Stampa Periodica Italiana la riforma del mercato del lavoro di Federico Cantarini 13 Autorizzazione del Tribunale di Roma LEGGI E LAVORO n. 17196 del 30-3-1978 Pignorabilità dello stipendio del lavoratore a cura di Valeria Salvatore 16 Redazione: Roma, Viale Liegi, 48/b Tel. 06.8416336-334-328-276 PREVIDENZA & ASSISTENZA Fax 06.8416343 e-mail: bancario@falcri.it Rivista la totalizzazione dei periodi assicurativi a cura di Fabrizio Gosti 17 Progetto grafico e copertina: LO SPAZIO DI FERRI Carlo Grechi Dopo gli auguri 18 Impaginazione e stampa: SCAFFALE & WEB Edizioni Grafiche Manfredi snc di Bianca Desideri 19 Via G. Mazzoni, 39/a 00166 - Roma Tel. 06.6243159 - Fax 06.6140499 FRANCOBOLLI CHE PASSIONE! di Salvatore Adinolfi 19 Finito di stampare nel marzo 2005 Per le fotografie di cui nonostante le ricerche non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto la FAL- CRI si dichiara disponibile ad adempiere ai propri doveri. Gli articoli firmati impegnano solo gli auto- La Falcri formula a tutti gli iscritti, ai dirigenti sindacali, ai lettori di Professione Bancario ri e ne rappresentano il pensiero personale. Tutti i diritti sono riservati. I testi non possono essere ripro- dotti senza autorizzazione. i migliori auguri di una Serena Pasqua. LA SEGRETERIA NAZIONALE
Editoriale 8 MARZO: UN BILANCIO PREOCCUPANTE L’occasione della giornata della donna, oltre al suo giusto carattere simbolico, deve acquisire sempre più quello di un momento di bilan- cio in cui riflettere su cosa si è fatto, su cosa deve ancora essere fat- to e per analizzare le tendenze e i cambiamenti che si sono nel tem- po registrati. Un approccio, quindi, realistico e razionale che non ali- menti scelte ispirate al protezionismo e alla separazione, ma che nep- pure sottovaluti le persistenti pratiche di discriminazione e l’assenza di opportunità, aggravate dalla debolezza di uno stato sociale che certamente coinvolge il contesto complessivo della società ma con maggiori pericolose derive verso la progressiva precarizzazione del la- voro femminile. Francesca Furfaro Più che le valutazioni teoriche deve valere l’analisi concreta delle si- tuazioni e dei dati relativi al perseverare, se non addirittura al raffor- zarsi, di svilenti stereotipi culturali nei confronti delle donne e all’analisi quantitativa e quali- tativa della tipologia di lavoro femminile. In occasione della recente Conferenza di New York sulle donne, l’Italia è stata accusata, nel Rapporto dell’ONU, di discriminazione nei confronti delle donne sotto differenti aspetti: svan- taggi economici, stereotipi culturali, gravi segregazioni professionali e obiettivi mancati in ma- teria di pari dignità nella vita familiare e professionale. “In Italia esiste un atteggiamento pa- triarcale con stereotipi radicati sui ruoli e le responsabilità nella famiglia e nella società”, scri- ve il Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne che deve vigilare sul- l’attuazione della Convenzione del ’79 per le pari opportunità, concludendo, “che tali atteggia- menti sono la causa della posizione svantaggiata delle donne sul lavoro e nella politica” e in- viando all’Italia una lunga e dettagliata lista che va dai pregiudizi sociali agli svantaggi sul la- voro. Il Comitato dell’ONU critica in particolare la televisione e le agenzie pubblicitarie che non promuovono “un’immagine delle donne alla pari in tutte le sfere della vita”. Pur se l’oc- cupazione femminile è oggettivamente cresciuta, accanto al dato quantitativo è cresciuto paral- lelamente un dato qualitativo negativo di segregazione professionale e di preoccupante pre- carizzazione. Aumentano gli impieghi instabili e il part time, mentre i ruoli di responsabilità risultano prevalentemente chiusi all’accesso delle donne. Inoltre, la mancanza di strutture pubbliche per l’infanzia costringe quasi una donna su cinque a lasciare il lavoro dopo il primo figlio ed ad accettare successivamente, pur di rientrare nel mondo del lavoro, qualsiasi opportunità di impiego, spesso lontana dalle proprie aspettative in rapporto al titolo di studio posseduto e alla precedente esperienza professionale. Anche i numeri confermano questo poco incoraggiante panorama del mondo professionale e personale delle donne: nel mondo politico la rappresentanza delle donne è dell’11% alla Camera e del 9% al Senato, percentuali in virtù delle quali l’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa e al 73° posto nel mondo; le lavoratrici italiane percepiscono in media un reddito sti- mato inferiore tra il 10% e il 30% rispetto a quello dei lavoratori, per lo più dovuto al minor livello di qualificazione delle posizioni occupate. Anche nel settore bancario, al costante trend di crescita di presenza quantitativa del personale femminile, non corrisponde un’analoga ten- denza di incisiva presenza nelle fasce di media ed alta professionalità. Il quadro complessivo è a rischio di un vistoso peggioramento a fronte del progressivo inde- bolimento dello stato sociale che inciderà ancor più pesantemente sui soggetti più deboli. Occorre intervenire in modo incalzante con specifiche strategie governative, politiche e sinda- cali che puntino a invertire tali regressive tendenze. E’ indispensabile intraprendere un percor- so innovativo e di approccio complessivo che, al di fuori da logiche di sola facciata e di pro- paganda politica, si focalizzi sul ruolo della donna a partire dal mondo della scuola, del lavo- ro, dei mezzi di comunicazione fino ad incidere sull’impianto dello stato sociale attraverso politiche mirate. Diversamente sarà sempre più difficile sottrarsi ad uno scenario di ulteriore discriminazione ed esclusione. PROFESSIONE BANCARIO 3
Avvocato Civilista LA CONTROVERSA GENESI Gli istituti di moneta elettronica (i.m.e.) esperto in Diritto Nel mese di settembre dell’anno 2000 si è dei Consumi DEGLI «ISTITUTI DI MONETA verificata invece una vera e propria rivolu- zione: la direttiva comunitaria 2000/28/CE ELETTRONICA» del Parlamento europeo e del Consiglio del di Francesco Marescalco 18 settembre 2000 (in G.U.C.E., serie L, 27 ottobre 2000, n. 275, intitolata modifica della direttiva 2000/12/CE relativa all’accesso del- l’attività degli enti creditizi ed al suo eserci- zio”) ha ampliato la nozione di ente crediti- zio attribuendo tale qualificazione anche all’ “istituto di moneta elettronica”. Questa diret- tiva, però, non dà una definizione di tale nuova frontiera ed espressamente rinvia ad Le nozioni “T utto è in movimento”, ha una seconda direttiva, la n. 2000/46. scritto Antonio Fazio nella Quest’ultima, disciplinando “l’avvio, l’eserci- di “ente “Presentazione” al volume zio e la vigilanza prudenziale degli istituti di L’innovazione finanziaria a moneta elettronica”, definisce gli i.m.e. co- creditizio” cura de “Gli amici in memoria di Gabriele me: “qualsiasi impresa, o altra persona giuri- e “banca” Berionne” (p. VII, Milano, 2003) riferendosi dica, diversa dagli enti creditizi di cui all’art. alle “strutture organizzative ai singoli inter- 1 punto 1 primo comma lett. a) della diretti- fra diritto mediari, al sistema e al quadro interno e in- va 2000/12/CE, che emetta mezzi di paga- comunitario ternazionale”. mento in forma elettronica”. Questo incipit rende ben chiara la difficol- La stessa direttiva definisce anche la moneta e diritto tà di inquadrare l’evoluzione dell’attività elettronica come “un valore monetario rap- bancaria in un ben preciso contesto norma- presentato da un credito nei confronti dell’e- nazionale tivo. Il diritto cambia, perché condizionato mittente che sia: i) memorizzato su un di- dalla storia, dall’economia, dalla politica. spositivo elettronico; ii) emesso dietro rice- Ma il dato positivo, la norma giuridica, è zione di fondi il cui valore non sia inferiore l’unico elemento di certezza che consente al valore monetario emesso; iii) accettato co- di mettere un punto fermo nel fluire della me mezzo di pagamento da imprese diverse storia. dall’emittente” (così l’art. 1 punto 3, lett. b Questa considerazione di fondo, che costi- della direttiva citata). tuisce un effetto tipico della “globalizzazio- ne” dei mercati, ha una sua particolare in- Rilievi critici cidenza anche per ciò che riguarda concetti Il quadro normativo delineato in sede comu- tradizionalmente ritenuti immutabili. Si allu- nitaria viene però considerato dai commen- de alla nozione di “ente creditizio” in gene- tatori più autorevoli, alquanto contradditto- rale ed a quello di “banca” in particolare. rio. Va, infatti, rilevato che l’istituto di mone- Ciò è tanto più vero se si tiene conto del- ta elettronica (acronimo: i.m.e.) da un lato l’effetto talvolta “dirompente” che deriva viene qualificato come “ente creditizio”, dal- dal diritto comunitario. l’altro però si ritiene che esso è diverso da tutti gli altri, in quanto nega a tali istituti la La disciplina comunitaria possibilità di effettuare la concessione di Proprio con riferimento a quest’ultimo ver- qualsiasi forma di credito (art. 1 punto 5 dir. sante, va rilevato che dal 1977 al 2000, si so- cit.) e dispone che “la ricezione di fondi… no susseguite nel tempo tre direttive comu- non costituisce depositi o altri fondi rimbor- nitarie, volte a disciplinare l’attività bancaria, sabili ai sensi dell’art. 3 della dir. sia dal punto di vista strutturale che dal pun- 2000/12/CE, se i fondi percepiti sono cam- to di vista funzionale: la direttiva 77/780, la biati immediatamente in moneta elettronica.” 89/646 e la 2000/12. (art. 2, par. 3, dir. cit.). La stratificazione nor- L’art. 1 della direttiva 77/780 definiva l’ente mativa comunitaria sostanzialmente distingue creditizio come “l’impresa la cui attività con- fra “enti creditizi tradizionali” ed “istituti di siste nel ricevere depositi o altri fondi rim- moneta elettronica” che costituiscono una borsabili dal pubblico e nel concedere credi- species del più ampio genus “enti creditizi”. ti per proprio conto”. Tale definizione è ri- masta immutata per più di venti anni, in Le ragioni dell’intervento quanto il legislatore comunitario, nelle suc- del legislatore comunitario cessive direttive (del 1989 e del 2000), non Tutto ciò ha un motivo ben preciso. ha più rimaneggiato il concetto che sembra- L’origine storica di Internet ne fa una rete va quindi avviarsi sulla via del consolida- poco adatta alle transazioni commerciali. Vi mento. sono molteplici e concomitanti motivi che 4 PROFESSIONE BANCARIO
vanno presi in considerazione: a) la man- FERIE: canza di un efficace controllo dell’accesso e degli scambi; b) l’impossibilità di effettuare INIZIAMO A FARE CHIAREZZA un controllo sul comportamento delle parti; a cura della Segreteria di c) la necessità di predisporre un collega- mento fra il funzionamento tecnico di Coordinamento Banca Toscana Internet ed il quadro legislativo e regola- mentare nel contesto internazionale. Orbene, le direttive 2000/28/CE e 2000/46/CE nasco- no proprio da queste esigenze, cercano di soddisfarle, ma non riescono a costruire un quadro normativo che possa definirsi co- erente. In altre e più semplici parole, il legislatore comunitario, da un lato ha evidenziato che In attesa Piano ferie gli istituti di moneta elettronica sono diversi La funzione del “piano ferie” è duplice: dagli enti creditizi tradizionali, dall’altro non delle norme • programmare da parte del lavoratore il pro- ha invece delineato una disciplina diversa prio periodo di riposo; per entrambe le figure. attuative • permettere all’Azienda di programma la so- del D.L. stituzione del personale in ferie senza ag- I problemi d’integrazione gravi nei ritmi e carichi di lavoro per i colle- nel diritto nazionale 213/2004, ghi in servizio e senza disfunzioni operative. Questa ricostruzione, già di per sé disorgani- promulgato Va ricordato che le attuali direttive comunita- ca a livello comunitario, creerà non pochi rie impongono a lavoratori e imprese di utiliz- problemi di integrazione allorquando dovrà in recepimento zare almeno due settimane consecutive di fe- confrontarsi con la nozione di attività banca- rie durante l’anno di maturazione. ria, così come delineata nell’art. 10 del delle direttive T.U.B. europee Festività soppresse Le definizioni di carattere concettuale, quan- Non c’è alcun obbligo ad usufruire come gior- tunque suggestive, devono avere una loro in materia nate di riposo in quanto vengono retribuite specifica coerenza, altrimenti finiscono col di ferie, obbligatoriamente se non utilizzate nel tempo creare più problemi di quanti esse intenda- previsto (entro l’anno di riferimento con pos- no risolvere. è utile fare una sibile proroga al gennaio dell’anno successi- panoramica vo). Su queste, pertanto, si esercita la libera scelta e opzione del lavoratore. delle attuali Banca ore previsioni Il concetto stesso di banca-ore, che può esse- contrattuali re usufruita anche con utilizzo “in passivo”, dimostra chiaramente che non si tratta di fe- rie, ma più chiaramente di “recupero” di lavo- ro effettuato oltre i termini orari previsti. In questo caso l’utilizzo di questi permessi è re- golato dall’art. 91 del CCNL del 1999 e, dopo quattro mesi dalla effettuazione delle “presta- zioni aggiuntive”, può essere recuperato, con i dovuti preavvisi, in totale autonomia rispetto alle ferie e piano relativo. Si evince che le so- le “ferie” in senso stretto rientrano nella logica di utilizzo collegata alla organizzazione del la- voro. E’ da respingere, quindi, vigorosamente un’immotivata e illogica richiesta da parte aziendale di collegare l’utilizzo della Banca Ore e le festività soppresse con l’impianto delle ferie, in quanto trattasi di situazioni com- pletamente differenti sotto il profilo contrat- tuale. L’Azienda, inoltre, deve attentamente e tempestivamente programmare la sostituzione del personale in ferie programmate per evita- re aggravi di lavoro ai dipendenti e disservizi con la clientela. PROFESSIONE BANCARIO 5
Avvocato Civilista IL DIRITTO DEL LAVORATORE godute entro l’anno di lavoro e non succes- esperta in sivamente (ex art. 2109 secondo comma). Diritto del Lavoro ALLE FERIE RETRIBUITE Una volta decorso l’anno di competenza il di Valeria Salvatore datore di lavoro non può più imporre al la- voratore il godimento delle ferie arretrate né tanto meno può stabilire il periodo in cui deve goderle. Questo perché la funzione delle ferie è pro- prio quella di garantire il recupero delle energie fisiche e psichiche da parte del lavo- ratore stesso. Il mancato godimento del periodo di ferie annuali, ovvero di parte di esso, può essere ammesso solo per l’insorgere di situazioni Il diritto I l lavoratore ha diritto al periodo di ferie eccezionali non previste né prevedibili, sic- retribuite per ripristinare le proprie ché un sacrificio del diritto costituzionalmen- alle ferie energie psicofisiche e soddisfare al con- te protetto del dipendente di effettuare le fe- tempo le più ampie esigenze di caratte- rie nel corso dell’anno può essere legittimo retribuite re ricreativo, di vita familiare e più in gene- solo allorché le esigenze di servizio assuma- spetta a tutti rale di vita di relazione. no carattere di eccezionalità, e come tali sia- In particolare, questo diritto è riconosciuto no motivate e comunicate ai lavoratori, i cui i lavoratori dall’art. 36, comma terzo, della Costituzione periodi feriali siano già stati fissati o debba- (compresi che tutela il periodo di ferie annuali come no ancora essere fissati. diritto fondamentale ed irrinunciabile dei la- In questi casi, il lavoratore ovviamente non i dirigenti voratori. perde il diritto alle ferie (che, come si è pre- La contrattazione collettiva stabilisce i criteri cisato, è irrinunciabile), ma si tramuta nella di aziende) di calcolo dei giorni di ferie da attribuire al corresponsione di un’indennità sostitutiva a prescindere lavoratore e la durata delle ferie stesse (di delle ferie non godute, vale a dire in un’attri- solito è variabile a seconda del lavoro e del buzione economica. dal tipo di settore economico, dell’anzianità di servizio L’indennità dovuta al lavoratore per ferie contratto e della qualifica che ricopre il lavoratore). non godute, secondo ormai una consolidata Alcuni contratti stabiliscono anche il termi- giurisprudenza della Suprema Corte, ha na- di lavoro ne entro cui il lavoratore debba fruire delle tura retributiva. ferie maturate nell’anno di riferimento (an- in quanto che se non occorre aver lavorato per un in- Il mancato godimento delle ferie comporta, infatti, la prestazione di attività lavorativa diritto tero anno per fruire di un periodo di ferie, contrattualmente non dovuta ed irreversibil- essendo garantito anche a coloro che ab- mente prestata. Poiché il datore di lavoro individuale biano lavorato per meno di un anno, un non può restituire l’indebita prestazione rice- indisponibile dodicesimo delle ferie per ogni mese di vuta egli è obbligato, in base agli art. 1463 e servizio prestato). 2037 c.c., al pagamento di una somma, corri- A questo punto è il caso di domandarsi chi spondente alla retribuzione, che costituisce decide le ferie? Spetta al datore di lavoro o l’indennità sostitutiva. al lavoratore? Tale retribuzione viene calcolata con gli stes- L’art. 2109 del c.c. attribuisce al datore di la- si criteri previsti per la retribuzione delle fe- voro il potere di stabilire unilateralmente il rie godute. periodo di fruizione delle ferie dei propri di- E’ bene però chiarire, a questo proposito, pendenti. che la monetizzazione delle ferie non godute Si tratta di un potere di natura discrezionale rappresenta un’ipotesi residuale rispetto al di- che però non è del tutto arbitrario e privo di ritto del lavoratore alla fruizione delle stesse. vincoli. Il lavoratore che non ha goduto delle ferie, L’imprenditore, infatti, deve organizzare il inoltre, ha diritto, oltre che all’indennità so- periodo di ferie tenendo conto delle «esi- stitutiva, anche al risarcimento del danno in genze dell’impresa e degli interessi del pre- termini di perdita di “cura” personale (ener- statore di lavoro». gie psicofisiche e tempo libero) familiare e Il potere discrezionale del datore di lavoro è, sociale. Per realizzare questo diritto egli de- inoltre, limitato da norme previste dalla con- ve tuttavia dare la prova del danno. Da tale trattazione collettiva nonché da norme inde- risarcimento il datore di lavoro può essere rogabili, come quella per cui l’imprenditore esonerato ove provi che il suo inadempi- deve preventivamente comunicare al presta- mento sia stato determinato da impossibilità tore di lavoro il periodo stabilito per il godi- della prestazione derivante da causa a lui mento delle ferie (ex art. 2109 terzo comma) non imputabile. e quello secondo cui le ferie devono essere 6 PROFESSIONE BANCARIO
NUCLEO OPERATIVO Bianca DESIDERI - Coordinatrice - B. Napoli - cell. 3478139937 - e-mail: biancadesi@interfree.it Donella GAMBASSI - B. Toscana - tel. 05543915970 - e-mail: falcribt@tiscali.it Chiara GOBETTI - Cassa Risp. Firenze - cell. 3351095333 - e-mail: chiara.gobetti@libero.it Benedetta SALIMBENE - B. di Sicilia - cell. 3478151497 - e-mail: falcri.messina@tin.it Paola STAGNINI - Carispaq - tel. 3494240139 - e-mail: falcricarispaq@yahoo.it Laura TOMASELLI - B. di Roma - tel. 335287824 - e-mail: falcribancaroma@yahoo.it REFERENTI AZIENDALI ASSOCIAZIONE NOMINATIVO BANCA CARIME AMORE AIDA 3396121484 PETRUZZELLI VITA 3475258171 BANCA DELLE MARCHE MONTEMARI MORENA 3471952502 BANCA POPOLARE DI ANCONA RANIERI LUCIA 3494281271 BANCA POP. SPOLETO COSTANZI MARIA TERESA 0743215367 BANCA TOSCANA MASTROPIETRO FEDERICA 3384687848 BANCO DI DESIO CALIERI ADRIANA 029900191 BANCO DI SARDEGNA MURA PINA 3398226155 LUCIA DE MARTINI 3477777272 BPN/VERONA LOMBARDINI MARIOLINA 3474647679 BPU GUASTALLA CLAUDIA 3386109902 CARIGE SPA CECCHI ROBERTO 3486975088 CARIPRATO CAMPESE CINZIA 3357337561 CARIRI DI GIULIO DOMENICA 0669209028 CARISAP PAGNINI CLELIA 0736292211- 3487018661 CARISPAQ CALABRESE PATRIZIA 3487427670 CASSA DI RISPARMIO VENEZIA FORNAIO GIOIA 0415700689 CEDACRI TESTI BARBARA 05218071 C.R. ASTI ROCCA FULVIA 0141667002 - 3381608030 C.R. BOLOGNA SITTA PATRIZIA 3409193922 C.R. CARPI GHINI ANNJ 059648332 C.R. CHIETI DE PANFILIS ROSANNA 3357368131 C.R. FABRIANO NUCCI VALERIA 0732708743 C.R. FERMO PASQUALI SABRINA 0734658144 MARZIALI CESARINA 0734628800 C.R. FOLIGNO BELLUCCINI MARIA 0742337365 C.R. LIVORNO DEL VIVO ROSSELLA 3291225381 C.R. MIRANDOLA GALIOTTO RITA 053528530 C.R. ORVIETO TADDEI ALIDA 0763302803 C.R. PARMA E PIACENZA SACCHETTA ISABELLA 068418060 C.R. PISTOIA PASTACALDI ANGELA 3341630488 C.R. SAN MINIATO ROGANI LUCIA 3333375999 C.R. SPOLETO D’AGOSTINI GIULIANA C.R. TERNI E NARNI URBANI LIANA 3339660011 C.R. TRIESTE SUSSA ADRIANA 3386252650 CRT-UNICREDITO NORD-OVEST BENEDET FLORIANA 3383900856 ESA.TRI TASSONE STELLA 3295463115 ETR MAIDA CATERINA 3384559455 GET – CALABRIA MAIDA CATERINA 0968442953 MONTE PASCHI SIENA BACCHINI SIMONA 3393205061 SANPAOLO IMI D’ANTONA NIVES 0115552324 SANPAOLO IMI POLO NORD-EST GOTTARDO MADDALENA 3333039413 SALCART SUSSA ADRIANA 0406773370 TERCAS DI SANTE CARLA 0859353830 UNIPOL BALDASSARRI ELVIRA 3397684181 PROFESSIONE BANCARIO 7
PECHINO: DIECI ANNI DOPO di Bianca Desideri “L’empowerment C on questa dichiarazione nel 1995 si frontiera meridionale dell’Europa. La situa- chiudeva a Pechino la IV zione italiana vede le donne occupate rap- delle donne Conferenza Mondiale sulle Donne. presentare il 42,7% della popolazione attiva, Sono da poco trascorsi dieci anni contro la media europea del 55,%, dagli e la loro piena da allora e New York è stata sede della 49° obiettivi di Lisbona (60% della popolazione partecipazione Commissione delle Nazioni Unite sullo Stato attiva entro il 2010) ci separa un 17% un gap delle Donne (CSW) per valutare i risultati da colmare che sembra impossibile conside- sulla base della Piattaforma di Azione di Pechino. rato che il 30% delle italiane non torna al la- dell’eguaglianza Fare il punto della situazione nel decennale voro dopo la maternità. della Conferenza di Pechino, che sanciva i Fondamentale quindi la riaffermazione dei in tutte le sfere cardini fondamentali dell’attività delle donne principi che hanno guidato Pechino 1995, non è stato e non è semplice, perché le pro- Pechino+5 e quelli che sono stati analizzati della società, blematiche che riguardano il mondo femmi- ed approfonditi a New York per evidenziare inclusi la nile sono numerose e hanno molte sfumatu- le azioni necessarie perché sia reale l’egua- re. Si può sicuramente affermare che molto glianza di genere che necessita oltre che del- partecipazione cammino è stato percorso ma che la strada la trasformazione delle leggi, della riforma nei processi da compiere è ancora lunga ed irta di diffi- delle istituzioni soprattutto dell’evoluzione coltà. Ogni giorno nel mondo i diritti delle nei rapporti e nelle relazioni tra gli individui, decisionali donne vengono violati nella famiglia, nei sostanziandosi in un fondamentale cambia- luoghi di lavoro, nella società, non solo nei mento tra le relazioni tra uomini e donne. e l’accesso Paesi meno sviluppati ed industrializzati ma Difesa dei diritti umani e delle libertà fonda- al potere, sono anche in quelle realtà che si definiscono mentali, implementazione delle prospettive “evolute” ed emancipate. La situazione è dif- di gender mainstreaming, piena e paritaria fondamentali ficile ma almeno i Paesi “ricchi” hanno già partecipazione delle donne ai processi deci- per il vinto le tante battaglie che i Paesi in via di sionali sono punti irrinunciabili per lo svi- sviluppo combattono tutti i giorni e che ve- luppo di programmi specifici in ogni Paese e raggiungimento dono le donne “soggetti deboli” rispetto ai per spingere per la piena uguaglianza delle donne nei processi locali, nazionali, regiona- di eguaglianza, diritti fondamentali dell’essere umano: diritto alla vita, alla salute, a una maternità consa- li e globali. sviluppo pevole e protetta, all’inviolabilità del proprio Pechino 1995 aveva affidato ai sindacati un corpo, alla libertà personale, alla libertà d’e- ruolo importante, quello di garanzia come ri- e pace” spressione, alla piena uguaglianza di civile e cordato nella risoluzione: “i sindacati deten- politica. gono la responsabilità fondamentale di ga- Nel mondo ancora oggi centinaia di migliaia rantire la parità di genere nelle proprie strut- di donne, spesso minori, vengono comprate ture, specialmente negli organismi decisiona- e vendute come schiave nell’import-export li e di contrattazione, e nel farlo hanno un della prostituzione; mezzo milione di donne interesse palese”. al mondo muore di parto; il 60% (percentua- A noi quindi partecipare e dare il nostro le in crescita) degli ammalati di Aids in contributo attivo e continuo a questo pro- Africa è composto da donne. Nel Nord del cesso di garanzia ed evoluzione. mondo e in Italia i temi in discussione sono principalmente la presenza femminile nei luoghi decisionali della politica e dell’econo- mia, le pari opportunità nell’occupazione, le politiche di conciliazione fra famiglia e lavo- ro. Il nostro Paese costituisce però, purtrop- po, per le basse percentuali di occupazione e rappresentanza femminile, ancora una 8 PROFESSIONE BANCARIO
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FALCRIDONNA Dirigente Sindacale DIFFERENZE SALARIALI Falcri/Banca Toscana SI INCONTRA A ROMA FRA UOMINI E DONNE di Donella Gambassi N La conferenza D ella sede della Federazione a iverse ricerche presentate nel cor- Roma si è tenuto il 7 marzo so della conferenza europea di scorso l’incontro organizzativo europea Uni Finance dimostrano, dati alla tra le dirigenti sindacali Falcri e mano, che l’ineguaglianza sala- le rappresentanti dell’Associazione Eva – delle donne riale è un fatto, che in Europa le donne an- Donne in Europa con la quale la Falcri ha di Uni Finance cora guadagnano in media il 30% in meno stipulato una convenzione per l’offerta di degli uomini, che questo divario aumenta servizi alle iscritte delle Associazioni Falcri tenutasi a quando si tratta di lavoratrici a part-time. che hanno aderito all’iniziativa. Bruxelles Sono stati individuati tre fattori principali che Nel corso dell’incontro dopo il saluto del producono discriminazione salariale: Segretario Generale Maria Francesca l’8 e il 9 • segregazione occupazionale fra uomini e Furfaro e la presentazione del programma donne; operativo della Sezione FalcriDonna e del dicembre • discriminazione nel salario; Nucleo Operativo fatta dalla Coordinatrice scorso aveva • differente impatto sui due generi delle re- Bianca Desideri, è stata illustrata alle colle- sponsabilità familiari e di cura. ghe presenti la convenzione e le attività un titolo All’interno del fattore “discriminazione sala- dell’Associazione Eva-Donne in Europa dal eclatante: riale” è stato individuato, come uno degli Segretario Generale Marinella Bonini. elementi principali, la valutazione del lavoro. Di particolare interesse gli interventi su “Colmare Un’esperienza molto interessante è stata fatta “Lavoro, famiglia, casa, figli… il peso di da uno dei principali sindacati tedeschi nel una scelta” tenuto dalla psicologa-psicote- il fossato settore dei servizi Ver.di.de. (servizi pubblici, rapeuta Marilena De Sole, sugli “effetti del- adesso” trasporti e comunicazioni) che ha iniziato fin la Legge Biagi nel settore del credito” a cu- dal 1997 un’analisi scientifica approfondita ra dell’Avv. Anna Conti, sulla presenza an- del potenziale discriminatorio esistente nei cora molto limitata delle donne nell’Europa sistemi valutativi all’interno dei contratti col- allargata a cura dell’Avv. Francesca Dionisi lettivi, attivando poco dopo (nell’estate del e sul discorso di genere e le sue implica- ’98) una campagna per l’apprezzamento del zioni nella vita, nel lavoro e nella società lavoro femminile, con il progetto “valutazio- tenuto dall’Avv. Tatiana Biagioni ne del lavoro non discriminante nel settore Consigliera di Parità di Milano. dei servizi”. Dalle analisi effettuate in questo settore risul- ta che molti sistemi di valutazione contrattati all’interno dei CCNL (nei paesi di lingua te- desca) violano i principi della legge europea in materia che sono: • stessi criteri di valutazione per tutti gli im- piegati; • i criteri su cui si basano i differenziali sala- riali devono essere trasparenti e compren- sibili per i lavoratori/lavoratrici; • i criteri applicati nella valutazione devono tenere conto del tipo e della natura della prestazione. Allo scopo di individuare un metodo di va- lutazione che tenga conto dei principi so- praesposti è stato individuato un sistema messo a punto da due ricercatori svizzeri de- nominato ABAKABA (la sigla in lingua tede- 10 PROFESSIONE BANCARIO
sca significa valutazione analitica delle attivi- TRAMONTA È questo, in sintesi, l’effetto del conte- tà e riporta le iniziali dei due ricercatori Katz nuto dell’ordinanza del Consiglio di e Baitsch). IL FERMO Stato del 13 luglio 2004, n. 3259, con Il sistema utilizzato per i test, leggermente modificato rispetto all’originale messo a pun- AMMINISTRA- cui è stato respinto l’appello propo- sto dall’Agenzia delle Entrate avverso l’ordi- to, è un sistema uniforme che permette la TIVO DELLE nanza di sospensione del TAR del Lazio, valutazione della prestazione sia dei cosid- detti colletti bianchi che delle tute blu. AUTOMOBILI Sezione II n. 3402 del 23 giugno 2004, con- cernente, appunto, il fermo amministrativo di In contrasto con altri sistemi contrattualizza- di Paolo beni mobili. ti, è un sistema analitico che si differenzia sistematicamente secondo criteri di valuta- Minichini Va ricordato a tal proposito che il fermo am- ministrativo dei beni mobili registrati è l’istitu- zione individuali. to giuridico applicato dal concessionario del I criteri applicati tengono conto degli aspetti Servizio riscossione tributi ogni qual volta si caratteristici dei lavori nel settore dei servizi. verifichi, entro il termine di 60 giorni, il man- ABAKABA è un sistema metodologicamente Avvocato Civilista cato versamento dell’importo indicato nella testato e praticamente affidabile in grado di esperto in Diritto cartella di pagamento relativa a imposte, tri- produrre valutazioni egualitarie sotto il profi- Amministrativo buti locali e contributi. lo di genere. I beni mobili che possono essere sottoposti a Nel sistema si individuano criteri che pesano fermo amministrativo sono tutti quelli iscritti diversamente nelle seguenti aree esaminate: nei pubblici registri e quindi, a titolo esempli- • 50% area intellettuale ficativo, gli autoveicoli, i motocicli e gli auto- • 20% area psicosociale I concessionari scafi. • 10% area fisica • 20% responsabilità. del Servizio La procedura di applicazione del fermo am- ministrativo è molto semplice. Il sistema è stato applicato in via sperimen- tale nella città di Hannover a quattro coppie di riscossione Per il concessionario è sufficiente accertare, mediante ispezione nei pubblici registri, quali di lavoratori di settori diversi, ognuna delle tributi da sono i beni mobili intestati al debitore, per coppie esaminate rappresentava lavori a pre- dominanza femminile e l’altra a predominan- alcuni mesi poter poi ordinare all’ente detentore dell’ar- chivio dei beni in questione di procedere all’i- za maschile. hanno sospeso scrizione del fermo amministrativo. I risultati delle valutazioni (in accordo con le leggi europee) dimostrano come la conside- le procedure A titolo esemplificativo, per i veicoli, l’ente a cui deve essere rivolto l’ordine è il PRA; effet- razione degli aspetti psicosociali o emozio- di adozione tuata la registrazione del provvedimento di nali, che sono caratteristici dei lavori nel fermo, il contribuente riceverà, entro cinque campo dei servizi, sono quelli fondamentali dei fermi giorni dalla sua esecutività, la relativa notifica e che sulla base delle leggi europee un si- stema di valutazione non discriminante deve amministrativi e da quel momento, pur restando in possesso del mezzo, non potrà utilizzarlo. essere non solo uniforme e analitico, ma de- dei beni mobili In ogni caso, il fermo amministrativo si estrin- ve tenere conto dell’ambiente di lavoro, del- la responsabilità insieme agli aspetti intellet- iscritti in seca nell’emanazione di un atto unilaterale che, concretizzandosi nella privazione del go- tuali e psicosociali. pubblici dimento del bene sottoposto a fermo ammini- Non è questa la sede per una verifica della strativo, incide sulla sfera giuridico-patrimo- funzionalità o adattabilità del sistema nel no- registri e, niale del contribuente. stro settore, ma è certo che il tema merita un approfondimento, anche alla luce del rin- conseguente- A tal riguardo si osserva che il concessionario del Servizio di riscossione dei tributi, secondo novo in corso del nostro CCNL. mente, l’invio l’art. 86, del D.P.R. n. 602 del 1973, può sce- È evidente come anche nel mondo del cre- dito i sistemi di valutazione, peraltro, spesso dei relativi gliere non soltanto se adottare una tale misu- ra, ma può anche decidere sulla graduazione. non graditi dai valutati, abbiano in sé ele- preavvisi In relazione all’entità del credito da recupera- menti discriminatori, magari non evidenti o re, infatti, spetta a questo soggetto la discre- diretti, ma che comportano ricadute impor- zionale valuta- tanti sul piano salariale, e che in base alle zione su direttive europee vadano al più presto modi- ficati. PROFESSIONE BANCARIO 11
quali beni mobili registrati del debitore poter disporre il fermo. Ciò posto, la giurisdizione tributaria è concor- CORSO DI FORMAZIONE de nel ritenere che in virtù della natura discre- SULLA LEGGE BIAGI zionale del fermo amministrativo, questo deve essere motivato in modo congruo e specifico. In particolare, il concessionario della riscossio- ne deve evidenziare le esigenze che giustifica- no l’adozione della misura cautelare in rap- porto all’entità del debito tributario e alle cir- costanze concrete che possono porre in peri- colo la garanzia del suo credito. Tale esplicita richiesta dei giudici amministrati- vi costituisce un costante freno al modo di operare dei concessionari della riscossione, Le nuove forme di flessibilità introdotte dal D. Lgs n° 276 del che troppo spesso ricorrono all’utilizzo del 10/09/2003, recante disposizioni di attuazione della L. 30 del fermo cautelare dei beni e soprattutto dei vei- 14/02/2003 (c.d. Legge Biagi) di riforma del mercato del lavoro e coli, anche per la riscossione di crediti di mo- dell’occupazione, richiedono un’attenta e approfondita analisi desta entità, non rispettando quella proporzio- delle materie oggetto di obbligo e/o di facoltà di rinvio alla con- ne che sempre dovrebbe sussistere fra l’im- trattazione collettiva, anche aziendale. porto da riscuotere e la limitazione della di- La Federazione ha programmato una serie di momenti formativi te- sponibilità del bene in danno del debitore. nuti da Fabrizio Gosti sulla specifica materia strutturati per territo- A questo punto, fondamentali risultano gli ef- rio. Dopo gli incontri tenutisi a Milano e Roma il 23 e 24 febbraio, fetti dell’ordinanza del Consiglio di Stato del e a Venezia il 9 marzo, che hanno visto alto il livello di partecipa- 13 luglio 2004. zione, gli incontri proseguiranno con il seguente calendario: L’Agenzia delle Entrate in data 22 luglio 2004 ha comunicato l’adozione della risoluzione n.92/E, con la quale, nel richiamare il conte- Città Data Sede nuto dell’ordinanza del Consiglio di Stato del 13 luglio 2004, ha fornito le prime indicazioni Firenze 10/03/2005 Via Martelli, 8 in ordine ai riflessi che tale pronuncia deter- Bari 15/03/2005 Comunicazione successiva mina sulla operatività dei concessionari locali. Nel dettaglio, per il momento i concessionari Oristano 23/03/2005 Comunicazione successiva debbono astenersi dal disporre i fermi ammi- Palermo 07/04/2005 Via Principe di Belmonte, 94 nistrativi, almeno per ciò che concerne i ruoli Porto S. Giorgio (AP) 28/04/2005 David Palace Hotel dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando, pe- Lg.mare Gramsci raltro, che tale regola di condotta, sotto un profilo prudenziale, risulta applicabile anche Il corso è articolato in una giornata ai ruoli emessi da altri enti creditori, salva di- (ore 9,30/13,30 –14,30/18,00) e, dopo la presentazione genera- versa determinazione dagli enti stessi, nell’am- bito della loro autonomia. le della Legge, prevede la trattazione dei seguenti argomenti: Venendo conseguentemente meno questo va- lido strumento di riscossione, la direzione cen- • Agenzie per il lavoro e borsa nazionale del lavoro trale dell’Agenzia delle Entrate ha ritenuto • Somministrazione di lavoro, appalto e distacco chiarire che resta ferma l’esigenza che le • Gruppi d’impresa e trasferimento d’azienda aziende concessionarie del Servizio riscossione • Lavoro ripartito ed intermittente tributi adottino, in alternativa, gli ulteriori isti- • Part-time tuti di riscossione coattiva atti ad assicurare il recupero dei crediti iscritti a ruolo. • Contratto a contenuto formativo (contratto di inserimento e ap- I concessionari, all’uopo, non hanno perso prendistato) tempo ed hanno subito iniziato, come misure • Certificazione alternative di riscossione dei crediti tributari, le • Orario di lavoro iscrizioni ipotecarie, secondo quanto disposto dall’art.77 del D.P.R. 29/09/1973 n.602, come modificato dall’art.16 del D.lgs. 26/02/1999 n.46 e dall’art. 1 del D.lgs. 27/04/2001 n.193, sui beni immobili di proprietà dei contribuen- ti. 12 PROFESSIONE BANCARIO
Dirigente Sindacale Federico Cantarini contratto di inserimento (anche se questa Falcri Cariplo potrà essere stabilita dai contratti collettivi LA RIFORMA nazionali, territoriali o aziendali). Il datore di lavoro, per poter assumere con DEL MERCATO DEL LAVORO questo contratto, deve aver mantenuto in servizio almeno il 60% dei lavoratori il cui contratto di inserimento sia scaduto nei 18 mesi precedenti. Settori Il contratto può essere stipulato per tutte le attività e per tutti i settori, esclusa la pubbli- ca amministrazione. Una novità della legge Biagi sta nell’aver in- Professione Bancario prosegue l’analisi delle cluso tra i soggetti che possono assumere nuove tipologie di contratto introdotte dalla con contratto d’inserimento anche i gruppi legge 276/03. d’impresa, riconoscendo loro il ruolo giuridi- co di datore di lavoro. CONTRATTO DI INSERIMENTO Il contratto di inserimento mira a inserire (o Durata reinserire) nel mercato del lavoro alcune ca- Il contratto di inserimento va da 9 a 18 mesi, tegorie di persone, attraverso un progetto in- (fino a 36 mesi per gli assunti con grave dividuale di adattamento delle competenze handicap fisico, mentale o psichico). Non professionali del singolo a un determinato vanno conteggiati ai fini della durata i perio- contesto lavorativo. Momento centrale del di relativi al servizio civile o militare e l’as- contratto è la redazione del piano di inseri- senza per maternità. Non può essere rinno- mento lavorativo, che deve garantire l’acqui- vato tra le stesse parti (ma si può stipulare sizione di competenze professionali attraver- un nuovo contratto di inserimento con un so la formazione on the job. diverso datore di lavoro) e le eventuali pro- Il contratto di inserimento sostituisce il con- roghe devono comunque aversi nei limiti tratto di formazione e lavoro (CFL) nel setto- stabiliti (18 o 36 mesi). re privato. Caratteristiche Applicazione Il contratto di inserimento deve avere forma Come cambia Lavoratori scritta e contenere l’indicazione precisa del con la legge • persone di età compresa tra 18 e 29 anni progetto individuale di inserimento. La man- • disoccupati di lunga durata tra 29 e 32 canza di forma scritta comporta la nullità del Biagi anni; contratto e la trasformazione in un rapporto • lavoratori con più di 50 anni privi del po- di lavoro a tempo indeterminato. il mercato sto di lavoro; La definizione del progetto individuale di in- del lavoro? • lavoratori che intendono riprendere un’at- serimento deve avvenire con il consenso del tività e che non hanno lavorato per alme- lavoratore e nel rispetto di quanto stabilito In questo no due anni; dai contratti collettivi nazionali, territoriali o numero • donne di qualsiasi età che risiedono in aziendali, oppure all’interno di enti bilaterali. aree geografiche in cui il tasso di occupa- prosegue zione femminile sia inferiore almeno del Trattamento economico e normativo Al contratto di inserimento si applicano per l’analisi 20% di quello maschile (oppure quello di disoccupazione superiore del 10%); quanto compatibili le previsioni relative ai con il contratto • persone riconosciute affette da un grave contratti di lavoro subordinato a tempo deter- handicap fisico, mentale o psichico. minato. L’inquadramento del lavoratore as- di inserimento sunto non può essere inferiore per più di e con il lavoro Datori di lavoro due livelli rispetto a quello previsto dal con- • enti pubblici economici, imprese e loro tratto nazionale per i lavoratori che svolgono a progetto consorzi; la stessa mansione o funzione. il viaggio • gruppi di imprese; Al datore di lavoro spettano inoltre degli • associazioni professionali, socio-culturali e sgravi economici e contributivi per l’assun- di Professione sportive; zione di lavoratori con contratto di inseri- • fondazioni; mento. Bancario nel • enti di ricerca pubblici e privati; nuovo “mondo • organizzazioni e associazioni di categoria. Attuazione Non è prevista una percentuale massima di Le modalità di definizione del piano di inse- del lavoro” lavoratori che possono essere assunti con rimento, in particolare per quanto riguarda PROFESSIONE BANCARIO 13
la realizzazione del progetto, devono essere amministrazione; stabilite dai contratti collettivi nazionali e • rapporti e attività di collaborazione coordi- territoriali e dai contratti aziendali. nata e continuativa comunque resi e utiliz- Sempre attraverso la contrattazione collettiva zati a fini istituzionali in favore di associa- dovranno essere definiti orientamenti, linee zioni e società sportive dilettantistiche affi- guida e codici di comportamento che garan- liate alle federazioni sportive nazionali e tiscano l’effettivo adeguamento delle compe- agli enti di promozione sportiva ricono- tenze professionali al contesto lavorativo. sciuti dal CONI (Comitato Olimpico In attesa che la contrattazione collettiva Nazionale Italiano). provveda a disciplinare la materia, è stato si- glato, in data 11 febbraio 2004, un accordo Caratteristiche interconfederale che definisce alcuni ele- Il contratto di lavoro a progetto deve essere menti del contratto di inserimento necessari redatto in forma scritta e deve indicare, a fi- per consentirne una prima applicazione. Tra ni della prova, i seguenti elementi: i vari aspetti è stato indicato il contenuto del • durata della prestazione di lavoro: può es- contratto ed è stata prevista una formazione sere determinata (indicata specificamente) teorica minima di 16 ore. o determinabile in quanto il rapporto dura finché non sia stato realizzato il progetto, LAVORO A PROGETTO il programma o la fase di lavoro; Il contratto di lavoro a progetto è un con- • individuazione e descrizione del contenuto tratto di collaborazione coordinata e conti- caratterizzante del progetto o programma nuativa caratterizzato dal fatto di: di lavoro, o fase di esso; • essere riconducibile a uno o più progetti • corrispettivo e criteri per la sua determina- specifici o programmi di lavoro o fasi di zione, tempi e modalità di pagamento, di- esso; sciplina dei rimborsi spese; • essere gestito autonomamente dal collabo- • forme di coordinamento tra lavoratore a ratore in funzione del risultato, nel rispetto progetto e committente sull’esecuzione del coordinamento con l’organizzazione (anche temporale) della prestazione lavo- del committente e indipendentemente dal rativa; tempo impiegato per l’esecuzione dell’atti- • eventuali misure per la tutela della salute vità lavorativa. e sicurezza del collaboratore a progetto La disciplina prevista in materia di lavoro a (oltre a quelle previste in applicazione del- progetto è finalizzata a prevenire l’utilizzo le norme relative all’igiene e sicurezza del improprio delle collaborazioni coordinate e lavoratore sul luogo di lavoro). continuative e a tutelare maggiormente il la- Il contratto termina quando il progetto, il voratore. programma o la fase vengono realizzati. Il recesso anticipato può avvenire per giusta Applicazione causa o in base alle modalità previste dalle Il contratto di lavoro a progetto può essere parti nel contratto individuale. stipulato da tutti i lavoratori e per tutti i set- tori e le attività, con le seguenti esclusioni: Trattamento economico e normativo • agenti e rappresentanti di commercio; Il compenso deve essere proporzionato alla • coloro che esercitano professioni intellettuali quantità e qualità del lavoro eseguito e deve per le quali è necessaria l’iscrizione a speci- tenere conto dei compensi normalmente fici albi professionali (già esistenti al mo- corrisposti per analoghe prestazioni di lavo- mento dell’entrata in vigore del decreto); ro autonomo nel luogo di esecuzione del • componenti degli organi di amministrazio- contratto. ne e controllo delle società; Il D.Lgs 276/2003 prevede una maggior tute- • partecipanti a collegi e commissioni (inclu- la, rispetto alle collaborazioni coordinate e si gli organismi di natura tecnica); continuative, del lavoratore in caso di malat- • pensionati al raggiungimento del 65° anno tia, infortunio e gravidanza: di età; la malattia e l’infortunio del lavoratore com- • atleti che svolgono prestazioni sportive in portano solo la sospensione del rapporto regime di autonomia, anche in forma di che però non è prorogato e cessa alla sca- collaborazione coordinata e continuativa; denza indicata nel contratto o alla fine del • collaborazioni coordinate e continuative di progetto, programma o fase di lavoro. tipo occasionale “minima”, ovvero di dura- Il committente può comunque recedere se la ta non superiore a 30 giorni con un unico sospensione si protrae per un periodo supe- committente, e per un compenso annuo riore a un sesto della durata stabilita nel non superiore a 5.000 euro con lo stesso contratto (quando determinata) ovvero supe- committente; riore a 30 giorni per i contratti di durata de- • rapporti di collaborazione con la pubblica terminabile. 14 PROFESSIONE BANCARIO
La gravidanza comporta la sospensione del to o a una fase di esso, mantengono efficacia rapporto e la proroga dello stesso per 180 fino alla loro scadenza e in ogni caso non ol- giorni. tre un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs Sono stati inoltre previsti a favore del lavora- 276/2003, senza possibilità di rinnovo o pro- tore: roga. Decorso il termine del 24 ottobre 2004 • facoltà di svolgere la propria attività per le collaborazioni non ricondotte a un progetto più committenti (salvo diversa previsione cessano automaticamente. del contratto individuale); Possono essere stipulati accordi aziendali che • diritto a essere riconosciuto autore dell’in- stabiliscano che le collaborazioni non ricondu- venzione fatta nello svolgimento del lavo- cibili a un progetto siano trasformate in una ro a progetto. forma di lavoro subordinato che può essere individuata sia fra quelle previste dal decreto Attuazione 276/2003 (lavoro intermittente, ripartito, dis- La disciplina relativa al lavoro a progetto si tacco, somministrazione, appalto), sia fra applica alle collaborazioni coordinate e conti- quelle già disciplinate (contratto a termine o a nuative stipulate dopo l’entrata in vigore della tempo parziale). Questi accordi possono an- norma (24 ottobre 2003). Le collaborazioni co- che prevedere un termine di efficacia più am- ordinate e continuative stipulate prima del 24 pio di quello del 24 ottobre 2004, ma comun- ottobre 2003 senza il riferimento a un proget- que non superiore al 24 ottobre 2005. PROFESSIONE BANCARIO 15
zio Leggi e Pillole Scaffale rri Lavoro e web a cura di Valeria Salvatore PIGNORABILITA’ anche se il fine ultimo è quel- to al trattamento di fine rap- che detto assegno non riveste DELLO STIPENDIO lo di incentivare il lavoratore porto. status né di stipendio, né di DEL LAVORATORE a dare le dimissioni. Si tratta di una vera e pro- pensione? Ma, come è bene evidente, il pria aberrazione perché non La risposta non può che esse- c.d. bonus che viene corri- è possibile pensare che un re negativa in quanto seppu- sposto in tale ipotesi altro lavoratore licenziato e priva- re è vero che l’assegno di ac- Numerosi sono stati i quesiti non è che una aggiunta al to quindi della retribuzione compagnamento non è spe- posti in ordine alla pignora- trattamento di fine rapporto, possa vivere senza che sia cificamente indicato della bilità o meno di somme che il la cui natura retributiva or- corrisposto il trattamento di legge come facente parte lavoratore riceve a titolo di mai da anni non viene più fine rapporto. della retribuzione, tuttavia si stipendio o di competenze posta in dubbio. Orbene anche i profani san- tratta di una indennità speci- accessorie o anche relative al È da segnalare, piuttosto, no che il trattamento di fine ficamente finalizzata a soste- trattamento di fine rapporto. una recente giurisprudenza, rapporto altro non è che re- nere i cittadini più sfortunati, Si tratta di questioni quanto purtroppo segno dei tempi tribuzione differita e che il le- quelli cioè che hanno biso- mai controverse che devono che sono mutati, secondo cui gislatore ha previsto per il di- gno della presenza costante essere trattate tenendo pre- se il creditore è il datore di pendente licenziato, come accanto a loro di una perso- senti le singole voci che nor- lavoro, quest’ultimo ben può pilastro fermo, proprio il trat- na che possa sorreggerli in malmente compongono la fare propria l’intera somma, tamento di fine rapporto che caso di bisogno e provvede- “retribuzione”. avendo la tendenza giuri- deve servire per le esigenze re alle più immediate esigen- Vanno, pertanto, trattati se- sprudenziale più sopra ri- vitali per il lavoratore e la ze. paratamente i singoli quesiti chiamata dato vita ad un sua famiglia. E’ da escludere perciò che per i quali non sempre la ri- principio nuovo chiamato Per fortuna la Corte di l’indennità in parola possa sposta può essere identica. “ipocritamente” compensa- Appello di Napoli ha corag- essere pignorata in tutto o in zione atecnica. giosamente ritenuto nella parte perché si tratta di una Il primo quesito che è stato Va sottolineato, peraltro, che sentenza n. 550/01 del indennità che a ben guarda- posto è se il creditore può in ordine alla applicabilità di 18.05.2001 che in nessun re ha natura previdenziale e procedere – per il soddisfo tale principio al bonus di caso il lavoratore possa esse- come tale non può essere pi- della propria creditoria – nei esodo di fatto rimane mera- re privato del trattamento di gnorata. confronti di quelle somme mente teorica, in quanto il la- fine rapporto, unico presidio Ma c’è di più: recenti senten- che sono corrisposte all’atto voratore nei confronti del perché il dipendente in que- ze dei giudici del Tribunale dell’esodo a titolo di incenti- quale il datore di lavoro stione possa aspirare anche di Napoli sezione esecuzioni vazione. esercita la predetta compen- dopo il licenziamento ad una hanno ritenuto che l’assegno Si ritiene in ordine a tale sazione atecnica ben può ri- vita libera e dignitosa in con- in questione, che viene corri- quesito che quanto meno nei fiutarsi di aderire all’esodo formità di quanto prevede sposto proprio in relazione limiti del quinto il creditore facendo cadere così nel nulla l’art.41 della Costituzione. alla condizioni di estremo bi- ben procedere a pignora- le pretese del datore di lavo- sogno di un cittadino, non mento delle somme corrispo- ro. Il secondo quesito posto è se faccia superare allo stesso la ste per favorire l’esodo del Una recentissima sentenza lo stipendio risulta colpito da soglia dell’estrema povertà lavoratore. della Suprema Corte, pur- pignoramento del quinto, il per cui anche sotto questo Si tratta pur sempre di som- troppo, ha ritenuto che il creditore può trasferire il pi- profilo l’assegno non è asso- me che comunque vanno a principio di compensazione gnoramento sull’assegno di lutamente né pignorabile né far parte della retribuzione atecnica può essere applica- accompagnamento, stante sequestrabile. 16 PROFESSIONE BANCARIO
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