ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19

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ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
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                                          Marzo
                                          2022
IL MAGAZINE DELL’ASST OSPEDALE NIGUARDA

RICERCA COVID- 19

 La “SINFONIA-V”
 dei pazienti
 oncologici

INAUGURAZIONE

 Villa Marelli
 Casa di Comunità

 CHIRURGIA

 Ernia inguinale:
 cos’è quel gonfiore?
ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
E D I T O R I A L E   L’anno che verrà

                      I    l 2022 sarà un anno di novità per il
                           Niguarda.
                           Attualmente sembra che il fronte della
                      pandemia stia andando sempre di più verso
                                                                         quelle che definiscono l’identità più forte
                                                                         di Niguarda, legate all’emergenza e all’alta
                                                                         complessità. Lavoreremo anche per
                                                                         valorizzare maggiormente l’integrazione
                      una situazione “controllata” e routinaria.         dei vari percorsi clinici e assistenziali e ci
                      Questa nuova convivenza con il virus,              saranno nuovi investimenti per migliorare il
                      nei confronti del quale non abbasseremo            parco tecnologico. Già nel corso del 2021
                      comunque la soglia di attenzione, ci               sono stati eseguiti importanti aggiornamenti
                      permette finalmente di guardare avanti e           e nel 2022 procederemo, per esempio,
                      riprendere anche i progetti di sviluppo e          con la sostituzione di un’ulteriore risonanza
                      crescita del “nostro Niguarda”.                    magnetica, della strumentazione della
                      Tra questi, il principale è quello relativo al     Gamma Knife e con la ristrutturazione della
                      potenziamento del territorio.                      sala operatoria stereotassica.
                      Come dettagliato nell’articolo di                  In fase di progettazione anche una serie di
                      approfondimento in questo numero (pag.26),         interventi infrastrutturali su alcuni Padiglioni
                      la riforma del sistema socio sanitario             ospedalieri, lavori finanziati con il PNRR o
                      lombardo prevede un forte sviluppo delle           con fondi regionali. Speriamo al più presto
                      strutture e della rete territoriale. Anche         di aprire i molteplici cantieri previsti in modo
                      Niguarda sarà coinvolto in questo ambito: nei      da adeguare anche gli edifici più datati. Il
                      prossimi mesi concentreremo buona parte            primo che si attiverà a breve sarà quello del
                      delle nostre energie nel disegnare percorsi        Padiglione 16 (ex “Rossini”).
                      e servizi che possano intercettare i bisogni       Non mancheranno anche progetti di
                      dei cittadini “al di fuori dell’ospedale”. Tra     “medicina digitale”, sull’esperienza di quanto
                      le novità previste, l’apertura di 4 Case e 2       appreso durante la pandemia.
                      Ospedali di Comunità nel Municipio 9, oltre        Infine, intendiamo proseguire ad affermarci
                      all’introduzione di un Dipartimento di Cure        come centro di ricerca clinica e come
                      primarie e uno di Prevenzione.                     ospedale di insegnamento per professionisti,
                      Dentro le mura dell’Ospedale, invece,              nell’ottica di miglioramento continuo
                      continueremo con il rafforzamento delle            di conoscenze e competenze che ci
                      linee di attività specialistiche, in particolare   contraddistingue da oltre 80 anni.

                                                                         Il Direttore Generale
                                                                         Marco Bosio
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ON   Contenuti

06
La “SINFONIA - V”
                          10
                          La nuova
                                                    14
                                                    Il tessuto che non c’è
dei pazienti oncologici   Casa di Comunità

                          12
                          Diventare mamma
                          grazie a un cuore in 3D

08
Una questione
                                                                  16
                                                        Cos’è quel gonfiore?
di tempo

4
ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
ANNO 2022   N. 1

18
Via le tonsille
senza dolore
                  22
                  Quel bianco in più

                  24
                  Prostata ingrossata?
                                                           28
                                                            Da donna
                  La cura si fa soft                         a donna

20
Un bisturi a
                                               30
                                               TO, bentornata
raggi gamma                                    indipendenza:
                                               il Terapista
                                               Occupazionale

                               26
                              Riforma socio
                        sanitaria lombarda:
                                                           32    News

                         la ricetta del 2022

                                                                       5
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ON   Ultime da Niguarda

                          RI CERCA COV I D- 1 9

  La “SINFONIA - V”
dei pazienti oncologici

6
ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
ANNO 2022       N. 1

   Confermata dalla ricerca del
   Niguarda l’efficacia dei vaccini
   anti-COVID anche durante
   i trattamenti antitumorali

D
               edicare un’attenzione speciale alle persone              E i pazienti in corso di terapie oncologiche (chemioterapia,
               fragili, più esposte al rischio di evoluzione            terapie a bersaglio molecolare) come hanno risposto alla
               grave della malattia da SARS-CoV-2: un                   vaccinazione?
               principio fondamentale della campagna vaccinale,         I risultati dello studio SINFONIA-V, disponibili su European
che infatti ha dato la precedenza ai pazienti con particolari           Journal of Cancer, indicano in questo caso una produzione di
patologie e, tra di essi, ai malati di tumore sottoposti a              anticorpi anti-SARS-Cov-2 nel 94% dei soggetti.
terapia oncologica.                                                     Una percentuale che è segno dell’efficacia della vaccinazione
Per valutare la risposta immunitaria indotta dal vaccino                ma che, allo stesso tempo, evidenzia anche che una quota
proprio in questa specifica popolazione di pazienti, a Niguarda         del 6% non produce un’adeguata risposta anticorpale
è stato condotto lo studio SINFONIA-V (Impact of SARS-                  (si tratta soprattutto di pazienti in condizioni generali più
Cov-2 INFectiOn in cancer patients treated with aNtItumor               compromesse).
therApies), grazie al lavoro sinergico di Oncologia Falck e del         Proprio per questo, è fondamentale che le persone che
Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologia.                   stanno ricevendo trattamenti oncologici prestino un’attenzione
“La sperimentazione clinica ha valutato l’immunogenicità                particolare all’insorgenza di eventuali sintomi riconducibili a
della vaccinazione per SARS-CoV-2 in pazienti con tumore                COVID-19, oltre alla necessità che questi e i loro careviger non
che stavano ricevendo una terapia oncologica” - spiega il               abbassino la guardia anche dopo la vaccinazione e continuino
responsabile dell’Oncologia Clinica Molecolare, Andrea                  a rispettare tutte le misure di protezione raccomandate
Sartore Bianchi, coordinatore della ricerca. “Mancavano,                (mascherine FFP2 e distanziamento sociale).
infatti, studi importanti sui vaccini in questa popolazione -
sottolinea l’oncologo - e alcuni dati, con casistiche limitate,         Il prossimo passo della ricerca? Valutare l’andamento della
suggerivano che la vaccinazione fosse sicura ma che potesse             risposta dopo la terza dose e studiare nello specifico il contesto
avere un’efficacia inferiore. Per chiarire quest’aspetto, nel           immunologico che possa essere alla base del deterioramento
nostro studio abbiamo scelto di valutare la risposta                    della risposta immunitaria in questi pazienti.
anticorpale dopo due dosi di vaccino a mRNA in pazienti
con tumori solidi non ematologici, tutti sottoposti a un
trattamento antitumorale”.

Per comprendere se la risposta anticorpale fosse
paragonabile a quella della popolazione in generale, i dati sono
stati comparati con quelli relativi agli operatori di Niguarda, tra i
primi a ricevere il vaccino, con la priorità attribuita al personale
sanitario: “Un valore aggiunto dello studio è rappresentato
dal fatto che i dati ottenuti sono stati confrontati con quelli
raccolti attraverso lo studio RENAISSANCE condotto su
tutti i dipendenti dell’ospedale sottoposti a vaccinazione.
Questo ha dimostrato come, a due settimane dalla seconda
dose, il 98,4% delle persone abbia sviluppato una risposta
immunitaria” - sottolinea Arianna Pani, farmacologa di
Niguarda.

                                                                                        Andrea Sartore Bianchi e Arianna Pani

                                                                                                                                     7
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ON   Ultime da Niguarda

                          FA RM ACI E COV I D- 1 9

          Una questione
            di tempo

8
ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
ANNO 2022         N. 1

   Terapia contro SARS-CoV-2:
   anticorpi monoclonali e farmaci
   antivirali, decisiva la tempestività
   di somministrazione

A
            distanza di oltre due anni dall’inizio della pandemia,    del National Institute of Health statunitense; tuttavia presenta
            il vaccino rimane l’unico strumento davvero               importanti interazioni con altri farmaci comunemente assunti
            efficace per ridurre in maniera considerevole i           dai soggetti a rischio. Il Remdesivir, ugualmente efficace,
            casi gravi, i ricoveri in ospedale e i decessi.           va somministrato per via endovenosa per tre giorni, quindi
Attualmente i soli farmaci anti-infettivi che possono agire           con maggiori complicazioni di gestione ospedaliera rispetto
sulla replicazione del virus SARS-CoV-2 sono gli anticorpi            agli anticorpi monoclonali. Il Molnupiravir, che ha l’indubbio
monoclonali (molecole biologiche create in laboratorio in             vantaggio di poter essere assunto per via orale, se preso entro
grado di riconoscere e neutralizzare un agente patogeno               5 giorni dall’inizio dei sintomi, riduce del 30% la probabilità di
impedendogli di entrare nelle cellule) e gli antivirali.              ricovero; purtroppo però non si tratta di una barriera ottimale
                                                                      perché, a conti fatti, con una ospedalizzazione che si attesta al
Si tratta, però, di terapie utilizzabili solamente in uno             14% dei pazienti, occorre dare 100 trattamenti per ottenere 4
specifico target di pazienti: le persone con condizioni               ricoveri in meno”.
di salute che le espongono, in caso di COVID-19, a un
elevato rischio che la malattia si sviluppi in una forma              Per accedere alle terapie con anticorpi monoclonali o farmaci
grave (in particolare: importante obesità, immunodepressione,         antivirali, è fondamentale quindi arrivare in tempi rapidi
neoplasia o malattia ematologica, patologie polmonari o               all’individuazione dell’infezione o del rischio come contatto
cardiache scompensate, diabete scompensato, problematiche             stretto: in questi casi il medico di riferimento del paziente,
neurologiche con problemi respiratori).                               o il paziente stesso, deve mettersi in contatto con il centro
                                                                      di Malattie Infettive più vicino. “A Niguarda è attivo un Day
Per raggiungere gli effetti desiderati sia con i farmaci antivirali   Hospital COVID dedicato specificatamente alla gestione
che con gli anticorpi monoclonali, è decisiva la tempestività:        delle terapie di questo tipo”- spiega Puoti. “I pazienti trattati in
la somministrazione è utile nelle fasi precoci, su pazienti con       ambulatorio sono positivi al tampone, seguiti presso la nostra
un’infezione recente da Sars-CoV-2 non gravemente malati e            struttura per altre problematiche (patologie oncologiche,
che non hanno in corso polmonite o forte infiammazione.               immunodepressione, ecc.) oppure individuati sul territorio o
Oltre alla tempistica, l’utilizzo di questi farmaci è                 in Pronto Soccorso, tutti con fattori di rischio che possano far
fortemente limitato dalla loro disponibilità e dalla                  temere un aggravamento della malattia”.
logistica della somministrazione.
                                                                      Da marzo è inoltre disponibile una terapia preventiva
L’infusione degli anticorpi monoclonali può avvenire solo in          che garantisce una copertura di alcuni mesi, destinata a
ospedale e oltretutto la terapia non è ugualmente idonea              pazienti ad alto rischio che non possono vaccinarsi o nei
contro tutte le varianti: “Non esistono anticorpi monoclonali         quali il vaccino potrebbe non generare un’adeguata risposta
universali: ogni tipologia si lega alla proteina spike del            immunitaria: si tratta di Evusheld, un’associazione di due
Coronavirus in un punto specifico che nelle varianti può mutare       anticorpi monoclonali. A differenza degli altri trattamenti, la
- spiega Massimo Puoti, Direttore del reparto di Malattie             somministrazione deve però avvenire in assenza di infezione.
infettive - e al momento solo uno risulta in qualche modo
efficace contro Omicron: il Sotrovimab”.

Per quanto riguarda gli antivirali, invece: “Il Paxlovid è un
farmaco somministrabile per via orale che si è dimostrato
in grado di ridurre dell’89% le ospedalizzazioni dei soggetti
paucisintomatici (ovvero che non hanno bisogno di
ossigenoterapia) in fase iniziale di malattia. Per questo viene
indicato come prima opzione terapeutica dalle linee guida                                                      M a s s i m o P uoti

                                                                                                                                       9
ON 1 - La "SINFONIA-V" dei pazienti oncologici RICERCA COVID-19
ON   Ultime da Niguarda

                          T ERRI TORI O

    La nuova
 Casa di Comunità

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ANNO 2022        N. 1

   Villa Marelli, da centro di
   eccellenza per la lotta alla
   tubercolosi a riferimento per
   la salute dei cittadini

D
              a 90 anni Villa Marelli si può considerare un              “Il punto di forza di queste Strutture è proprio l’integrazione
              esempio di integrazione ospedale-territorio.               delle diverse figure professionali e dei servizi, integrazione che
              Fin dalla sua nascita, infatti, negli anni ’20, qui        a regime prevedrà anche, tra gli altri, quelli socio assistenziali
              sono stati seguiti pazienti fragili che necessitavano      e sociali del Comune”- commenta Simona Giroldi, Direttore
di una presa in carico integrata fuori dall’ospedale. All’inizio,        Socio Sanitario di Niguarda.
facendo da filtro tra gli ex dispensari periferici e i sanatori per la   “Questa è la prima di 4 Case di Comunità che Niguarda
cura della tubercolosi, poi tra i medici di medicina generale e le       attiverà - continua Marco Bosio, Direttore Generale
strutture di ricovero ordinario per tutta la patologia respiratoria.     di Niguarda - e che, insieme anche alle altre strutture
Anche con lo scoppio della pandemia da Covid-19, il Centro               che verranno create, come gli Ospedali di Comunità,
ha saputo farsi carico delle necessità dei pazienti più fragili,         concorreranno a raggiungere un unico obiettivo: realizzare la
dando vita al team di infermieri di famiglia che monitoravano            vera presa in carico dei bisogni della persona”.
le persone positive al proprio domicilio, in modo da
intercettare precocemente eventuali segnali di allarme legati            All’inaugurazione del 22 febbraio hanno partecipato la vice
all’aggravamento della malattia.                                         presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia,
                                                                         Letizia Moratti e l’assessore al Welfare del Comune di Milano,
Nella sua storia, quindi, era già in qualche modo tracciato il           Lamberto Bertolè.
suo destino. Sì, perché proprio a Villa Marelli, il 22 febbraio
2022, è stata istituita la prima Casa di Comunità del
Niguarda, quelle strutture che, sulla base della riforma socio
sanitaria regionale e del PNRR, promuovono un modello
di intervento multidisciplinare, nelle quali l’erogazione di
prestazioni sanitarie si affianca a servizi di carattere sociale e di
integrazione sociosanitaria.
Sono circa 100 i professionisti che qui si occupano dei diversi
servizi offerti al cittadino: dai poliambulatori specialistici
(Oncologia, Terapia del dolore, Chirurgia toracica e nei
prossimi mesi anche Chirurgia Vascolare, Ortopedia,
Reumatologia, Diabetologia, Medicina Interna), ai centri di
riferimento per la tisiologia, cardiologia e pneumologia.
Ci sono poi gli infermieri di famiglia, i medici di medicina
generale e la sera dalle 20 alle 24 (sabato e domenica dalle
9 alle 21) si attiva il servizio di continuità assistenziale (l’ex
guardia medica). E ancora: lo sportello di Scelta e Revoca,
la Protesica integrativa, il servizio di Fragilità e Disabilità,
il Punto Unico di Accesso, il Centro prelievi e i servizi di
diagnostica (TAC e apparecchiature radiografiche).

                                                                                                                                      11
ON    Ultime da Niguarda

CAR D IO E G R AV I DA N Z A

Diventare
mamma
grazie a
un cuore
stampato
in 3D

12
ANNO 2022       N. 1

   A Niguarda un delicatissimo
   intervento cardiaco su una
   donna incinta

L’
            operazione è perfettamente riuscita e Tamara,          Da qui l’idea di realizzare una replica esatta del cuore
            34 anni, è potuta diventare mamma di una               della madre, stampato in 3D, da utilizzare per provare
            magnifica bambina, nonostante la cardiopatia           l’intervento più volte, in modo da conoscere a memoria tutti
            che metteva a rischio il suo cuore. Un cuore,          i singoli passaggi della procedura con la possibilità inoltre di
nato fragile e giudicato troppo debole per portare fino            selezionare già la strumentazione più adatta da portare in sala.
in fondo una gravidanza. Ci è voluta tutta la tenacia              “L’intervento è stato effettuato alla sedicesima settimana di
di una madre che voleva la maternità sopra ogni cosa e             gravidanza e le prove ci hanno condotto a optare per l’utilizzo
l’esperienza degli specialisti della Cardio Niguarda e non         di un catetere che inserito dall’arteria femorale ha rilasciato
solo. Sì, perché per arrivare al risultato è scesa in campo        un pallone nel punto della stenosi cardiaca da trattare” -
una squadra multidisciplinare, che ha potuto contare sul           spiega Jacopo Oreglia, Responsabile dell’Emodinamica e
contributo del personale della cardiologia pediatrica, quello      Cardiologia Interventistica. “Le prove fatte ci hanno consentito
dell’emodinamica, della ginecologia insieme agli specialisti       di velocizzare la procedura e sono bastati poco più di 30
della terapia intensiva neonatale. Fondamentale anche il           minuti di irraggiamento per il sistema di navigazione a raggi X,
contributo dei Fisici sanitari di Niguarda e degli ingegneri del   utilizzato peraltro al minimo della potenza, in modo da limitare i
3D 4 Med Printing Clinical Lab dell’IRCCS San Matteo di            rischi per la bambina”.
Pavia, che hanno realizzato il modello 3D sulla base delle
immagini anatomiche messe a disposizione dagli esperti di          Grazie all’intervento, il cuore della mamma ha potuto
risonanza magnetica cardiaca dell’ospedale milanese.               sostenere la gravidanza fino alla soglia della 31a settimana.
                                                                   Raggiunta questa età gestazionale, fissata come target dai
È stato uno dei casi più delicati seguiti nel centro di            ginecologi e neonatologi di Niguarda, la piccola è venuta alla
Niguarda dedicato alle cardiopatie in gravidanza degli             luce prematura con un parto cesareo per poi essere seguita
ultimi anni. La situazione della mamma, nata con una               nella terapia intensiva neonatale. Qualche settimana di
malformazione cardiaca chiamata trasposizione delle                degenza senza particolari complicanze e poi la mamma e la
grandi arterie, per cui l’aorta e l’arteria polmonare sono         piccola hanno potuto far ritorno a casa.
invertite in un’anatomia anomala, è stata giudicata da
molti centri incompatibile con una gravidanza. “Anche qui
a Niguarda ci è sembrato un caso ad alto rischio - spiega il
cardiologo pediatrico Giuseppe Annoni - ma abbiamo voluto
tentare con un intervento che da un lato andasse a «rinforzare
il cuore» per permettere all’organo di sostenere l’affaticamento
della gravidanza e che dall’altro limitasse i possibili danni
per il feto, visto che la procedura di posizionamento del
device per allargare la stenosi cardiaca era radio-guidata e
questo avrebbe esposto il feto a un irraggiamento consistente
con i raggi X”.

                                                                                          Giuseppe Annoni e Jacopo Oreglia

                                                                                                                               13
ON   Percorsi di Salute

                             M A LATTI E RA RE

                           Il tessuto
                          che non c’è

14
ANNO 2022       N. 1

   Il Coloboma, un raro difetto
   dell’occhio che compromette
   il visus del bambino

M
             iopia, astigmatismo e ipermetropia sono                 Sfortunatamente, proprio a causa della varietà dei sintomi
             probabilmente i difetti visivi più comuni e noti.       e delle diverse strutture coinvolte, non esiste una terapia
             Al contrario, sono davvero in pochi a conoscere         universale. In particolare il coloboma palpebrale può essere
             il coloboma: una malattia rara dell’occhio di           corretto con la chirurgia, invece per il coloboma retininco e del
cui soffrono circa 10 bambini su 200.000 nati ogni anno. Il          nervo ottico, che non hanno una terapia chirurgica, occorrono
significato del termine si riferisce all’assenza di tessuto          controlli periodici per individuare eventuali complicanze che
oculare (letteralmente “mutilazione” o “troncamento”).               possono verificarsi nel tempo (come il distacco dalla retina).

A seconda delle strutture coinvolte, la patologia si manifesta       In caso il coloboma si associ a microftalmia (uno o entrambi
in modo peculiare: quando viene colpita l’iride, compare una         gli occhi più piccoli della norma), per migliorare la simmetria
malformazione della pupilla che assume una forma simile al           e la crescita dell’orbita, si può applicare una protesi oculare.
buco di una serratura. In caso invece di coloboma palpebrale,        Nei casi in cui la vista risulti particolarmente compromessa,
è la palpebra stessa a risultare deformata in una parte o in         soprattutto con interessamento di entrambi gli occhi, può
tutto il suo spessore, lasciando una parte del bulbo oculare         essere effettuata una riabilitazione visiva per sfruttare al
scoperta. Nonostante queste deformazioni siano visibili ad           meglio il residuo visivo.
occhio nudo, solitamente non determinano una perdita della
vista importante. Se invece il coloboma interessa la retina e il     L’Oculistica Pediatrica di Niguarda, oltre a occuparsi di
nervo ottico può esserci compromissione visiva anche seria.          valutazione e trattamento delle patologie più comuni degli
                                                                     occhi, è centro di riferimento per la Regione Lombardia per la
Da che cosa sono accomunate, quindi, tutte le anomalie               diagnosi e cura delle malattie rare oculari.
appena citate? Queste strutture anatomiche si formano nelle
prime fasi dello sviluppo prenatale, tra la quinta e la settima      Grazie alla qualità dei suoi servizi e al costante aggiornamento
settimana di gestazione. È questo il periodo in cui si modella       dei suoi professionisti ha inoltre ottenuto l’affiliazione alla
l’occhio e durante il quale possono sorgere dei problemi a           rete europea “ERN-EYE” che raduna i centri di eccellenza
livello strutturale. In due casi su tre, infatti, le ragioni sono    europei.
genetiche: sono stati identificati dei geni la cui mutazione
porta allo sviluppo del coloboma, tra cui il PAX2, il CHX10,
MAF, OTX2, SHH e il CHD7. Quest’ultimo, in particolare, è
responsabile della sindrome CHARGE, una malattia genetica
che comporta, oltre al coloboma retinico e del nervo ottico,
alterazioni cardiache, genitali e all’orecchio.

A causa della possibile correlazione con altre patologie diventa
necessaria la collaborazione di più specialisti in équipe
multidisciplinare, al fine di individuare altri segnali fisici che
permettano di inquadrare il problema e definire l’eventuale
trattamento.

                                                                                             Con la consulenza di Marco Mazza,
                                                                                             Direttore Oculistica pediatrica

                                                                                                                                  15
ON       Percorsi di Salute

                                               C H I RU RGI A A DDOM I NA LE

                               Cos’è quel
                               gonfiore?

  Tutto quello che c’è da sapere
  e come non sottovalutare
  l’ernia inguinale

D             olore e fastidio alla zona inguinale?
              Presenza di un rigonfiamento che peggiora
              dopo aver camminato?
              Potrebbe trattarsi di un’ernia inguinale.
Si tratta di una patologia molto comune che si manifesta
                                                               addominale, come può essere una porzione di tessuto
                                                               adiposo, l’intestino o la vescica, riesce ad attraversare la
                                                               parete deputata a contenerlo. Questa struttura, composta da
                                                               più fasce muscolari, può indebolirsi per svariati motivi: sforzi
                                                               fisici ripetuti nel tempo, una tosse persistente o, addirittura,
tipicamente con una tumefazione a livello dell’inguine.        eccessivo sforzo durante la defecazione. Oltre a queste
Ma in cosa consiste? Come si interviene?                       ragioni, vi sono degli importanti fattori di rischio da tenere
                                                               in conto, come ad esempio l’obesità, il fumo, l’asma e il
Ernia inguinale: in cosa consiste e                            diabete.
quali sono le cause
                                                               Uomini e donne: chi rischia di più?
Questo disturbo si manifesta attraverso la fuoriuscita delle
viscere addominali in direzione della cavità inguinale. In     A questo punto si potrebbe pensare che per prevenire
parole povere, un organo presente all’interno della cavità     l’insorgenza della patologia sia sufficiente modificare il

  16
ANNO 2022       N. 1

proprio stile di vita. Per esempio combattendo la stitichezza         Generalmente si procede con la chirurgia aperta: viene
con l’integrazione di più fibre nella propria alimentazione e         effettuata un’incisione a livello del canale inguinale, con
l’aumento dell’attività e dell’allenamento fisico, di modo da         l’obiettivo di riportare in sede l’ernia fuoriuscita e ricostruire
evitare di sforzare i muscoli addominali. Eppure, i dati parlano      la parete addominale. Questa viene ricreata tramite il
chiaro: gli uomini sono dalle 7 alle 10 volte più a rischio           posizionamento di una protesi, composta da una piccola
di sviluppare un’ernia inguinale. La loro configurazione              rete di rinforzo, fissata con suture o colle chirurgiche.
anatomica li rende, infatti, più predisposti a sviluppare             Talvolta può capitare che le ernie siano presenti sia nel lato
questo disturbo. Il motivo è dato dalla presenza del funicolo         destro che sinistro dell’inguine: in quel caso si parla di ernia
spermatico, che consente la discesa del testicolo dalla cavità        inguinale bilaterale e viene trattata con una chirurgia video-
addominale alla sacca scrotale durante lo sviluppo del feto.          laparoscopica. Questo tipo di intervento è meno invasivo,
Essendo questa struttura irrorata da vasi, la cavità inguinale        la tecnica infatti sfrutta delle piccole incisioni in cui viene
risulta particolarmente fragile. Tuttavia, ciò non significa          introdotta una telecamera manovrata dall’esterno tramite
che le donne possano considerarsi automaticamente fuori               appositi strumenti. Non va, tuttavia, applicata su delle ernie di
pericolo: se si vanno a guardare le più recenti statistiche, si può   dimensioni troppo grandi.
notare come questa patologia stia interessando sempre
di più anche il mondo femminile. I motivi possono essere              Il post-operatorio: la fase di convalescenza
correlati al generale aumento della vita media, insieme alla
pratica di alcune abitudini, come lo svolgimento di un’intensa        A seguito dell’intervento è importante indossare per tre
attività fisica o il vizio di fumare. Il disturbo può comparire       settimane uno slip particolare che funge da contenimento e
anche in caso di gravidanze ripetute e di eccessiva                   favorisce la ripresa dall’intervento. Talvolta è possibile provare
magrezza.                                                             dolore, tuttavia facilmente gestibile con dei farmaci analgesici.
                                                                      I tempi di recupero variano a seconda dell’attività: è possibile
Uno strano gonfiore:                                                  tornare a guidare già dopo 48-72 ore, mentre non è possibile
i sintomi dell’ernia inguinale                                        praticare sport per circa un mese. Per quanto riguarda l’attività
                                                                      lavorativa, l’attesa è di 10-15 giorni per i lavori di ufficio,
Per fortuna è una patologia che si nota abbastanza facilmente:        mentre per impieghi che richiedono un maggiore sforzo fisico è
i sintomi, come già accennato, consistono in un rigonfiamento         richiesta una pausa di circa 3 settimane.
a livello dell’inguine che assume dimensioni differenti a
seconda delle attività svolte. Quando ci si alza al mattino, per      I sintomi, insieme alla consapevolezza di dover affrontare un
esempio, il gonfiore non si nota, mentre questo diventa più           intervento, possono spaventare. Tuttavia, se si pensa alla
pronunciato dopo una giornata di lavoro o a seguito di una            velocità di esecuzione dell’operazione insieme ai tempi di
camminata e, se massaggiata, si riduce nelle dimensioni.              recupero piuttosto rapidi, questa risulta già meno allarmante.
Se la tumescenza non si sgonfia, è bene consultare il proprio         Una piccola incisione, seppur fastidiosa, può essere il primo
medico di famiglia che può inviare agli ambulatori specialistici      passo per ritrovare la serenità.
o al pronto soccorso a seconda della gravità del caso.

Il trattamento: quando i farmaci non bastano

Per ciò che concerne il trattamento, è bene tenere a mente
che i farmaci possono aiutare a lenire il dolore, ma non
curano la patologia. Purtroppo, una volta comparsi i sintomi,
è inutile aspettare: l’ernia non regredisce spontaneamente,
anzi, tende a peggiorare con il passare del tempo. Per
questa ragione è necessario intervenire con un’operazione
chirurgica.
Ad eccezione di casi particolari, l’operazione è sempre
condotta in regime di day hospital (il paziente entra in
                                                                                               Con la consulenza di
ospedale la mattina e rientra a casa la sera).
                                                                                               Stefano Di Lernia, Responsabile
                                                                                               Day Surgery e Week Surgery

                                                                                                                                   17
ON   Percorsi di Salute

                          PATO LOGI E PEDI ATRI CHE

                Via le tonsille
                senza dolore

18
ANNO 2022       N. 1

   Grazie all’ablazione controllata
   si evitano i sanguinamenti e si
   riducono i tempi di recupero

S           ono a forma di mandorla e si trovano ai lati della gola:
            sono le tonsille (più propriamente dette “tonsille
            palatine”), un’importante barriera costituita da
            tessuto linfatico, che contribuisce insieme alle
adenoidi (anch’esse ghiandole linfatiche, situate invece dietro
                                                                        praticamente nullo e i tessuti della tonsilla che non hanno
                                                                        subito un’azione meccanica non sanguinano.
                                                                        Con questa tecnica è possibile modulare l’energia utilizzata
                                                                        per dare al “bisturi gassoso” la giusta capacità di
                                                                        penetrazione nei tessuti che hanno densità differente.
al naso) a difenderci dalle infezioni.
In età evolutiva le tonsille e le adenoidi, anche a causa di            La tonsilla comprende il tessuto linfatico, proprio della
infiammazioni ricorrenti, possono aumentare in dimensioni fino          tonsilla, e la capsula, un tessuto connettivo che mantiene
a causare un’ostruzione respiratoria cronica, a volte con               saldo il tessuto linfatico alla loggia tonsillare e come tale, è più
apnee nel sonno, creando quella che viene proprio definita              coriaceo rispetto al tessuto linfatico. Per prevenire le recidive,
“sindrome delle apnee nel sonno” (OSAS).                                in caso di tonsilliti ricorrenti, è necessario asportare tutta la
Si tratta di una problematica che può comportare carenza di             parte linfatica tonsillare compresa la capsula.
ossigeno nel sangue e conseguenti sintomi come fiato corto
e difficoltà a compiere sforzi. Se non viene adeguatamente              Con la tecnica chirurgica tradizionale il muscolo della loggia
trattata può condurre ad alterazioni comportamentali, scarso            tonsillare rimane così esposto e, oltre a essere estremamente
accrescimento, deficit di apprendimento. In età pediatrica,             sensibile a causa delle terminazioni nervose, è anche a rischio
in questi casi, è perciò raccomandato l’intervento di                   di sanguinamento, poiché ricco di grossi vasi sanguigni.
adenotonsillectomia.                                                    Con l’ablazione controllata è invece possibile “ripulire”
                                                                        la capsula interna dal tessuto linfatico fino al 90-95%,
Occorre sottolineare come, ancora oggi, la tonsillectomia               rimuovendo la causa dell’ostruzione respiratoria e delle tonsilliti
resti l’intervento più eseguito in età pediatrica nei Paesi             ricorrenti, ma evitando di esporre il muscolo, i vasi e i
Occidentali, nonostante le uniche altre indicazioni all’intervento      nervi.
di asportazione di tonsille e adenoidi siano attualmente
oggetto di dibattito e riguardino solo le tonsilliti acute ricorrenti   Il vantaggio di questa tecnica è quindi proprio quello
(quando vanno a peggiorare la qualità di vita del paziente), la         di ridurre le temibili complicanze del sanguinamento e
febbre periodica o l’ascesso peritonsillare.                            del dolore, che purtroppo possono comportare un ulteriore
La fase postoperatoria dell’operazione chirurgica                       ricovero in ospedale o rendere necessari successivi interventi
“classica” è inevitabilmente fastidiosa e invalidante. I                chirurgici e procedure trasfusionali.
tempi di ripresa si aggirano intorno ai 15 giorni ed è necessaria       Inoltre il ritorno alla vita e alimentazione normali è
un’attenzione particolare all’alimentazione, che nei primi              accelerato e avviene in 5/6 giorni, contribuendo così a
giorni deve essere rigorosamente semisolida omogenea e                  ridurre il non trascurabile impatto sociale dell’assenza dal
a temperatura ambiente, e al riposo assoluto per evitare                lavoro dei genitori che assistono i figli nella convalescenza.
emorragie, la complicanza più pericolosa.

Oggi però la chirurgia tonsillare può avvalersi di tecnologia
innovativa: l’ablazione controllata.
La tecnica Coblation (Controlled ablation) si basa
sull’utilizzo di uno strumento che produce gas altamente
ionizzato che già a 40 gradi è in grado di dissolvere i
tessuti molli, poi aspirati dallo strumento stesso. Questo
gas è prodotto a partire dai sali di sodio della soluzione salina
utilizzata nella procedura e non presenta quindi alcuna                                                            Con la consulenza di
controindicazione, trattandosi di un elemento normalmente                                                          Gabriella Mantini,
presente nel corpo umano. L’impatto del calore è                                                                   Otorinolaringoiatria

                                                                                                                                      19
ON       Percorsi di Salute

                                                     NEU RO CENTER

                  Un bisturi a
                 raggi gamma
   Intervenire sul                          fasci di raggi gamma da usare in            cosiddette MAV) che non possono
                                            alternativa, o a integrazione, della        essere rimosse chirurgicamente; in altri
   cervello con la                          neurochirurgia tradizionale.                casi completa la chirurgia (cosiddetti
   radiochirurgia                           La procedura indicata con il termine di
                                            “radiochirurgia stereotassica” permette
                                                                                        trattamenti combinati) allo scopo di
                                                                                        limitare i danni al tessuto cerebrale.
                                            il trattamento di diverse patologie         Dal 2008 (anno di apertura) a oggi

U
                                            cerebrali: tumori, malformazioni            nel Centro Gamma Knife di Niguarda
            n bisturi a raggi gamma per     vascolari o patologie funzionali, come la   sono stati trattati oltre 3.300 casi, di
            il trattamento di patologie     nevralgia trigeminale.                      cui 500 dall’inizio della pandemia
            cerebrali quando la chirurgia   La tecnica sfrutta fasci di radiazioni      COVID-19 che ha portato ad un
            tradizionale comporta rischi    gamma, emesse da 192 fonti di               rimodulazione dell’attività senza mai
elevati: è questo ciò che si cela dietro    cobalto poste all’interno della             interromperla (e il trattamento di questi
la Gamma Knife.                             macchina, guidati da un sistema di          casi è stato oggetto anche di una
Ma cos’è esattamente la Gamma               puntamento stereotassico, cioè              pubblicazione del gruppo di Niguarda
Knife, un macchinario che a vederlo         finalizzato a individuare esattamente la    sulla rivista Stereotactic and Functional
assomiglia a una TC (Tomografia             posizione del bersaglio da colpire.         Neurosurgery).
Computerizzata, una volta                   In molti casi la Radiochirurgia Gamma       L’équipe al lavoro nel Centro è formata
chiamata “TAC”), ma che è molto             Knife è un’opzione terapeutica di           da neurochirurghi, radioterapisti,
più complesso? Si tratta di una             prima scelta come per il trattamento        neuroradiologi, fisici, infermieri
tecnologia che consente di intervenire      di tumori poco voluminosi                   e tecnici che collaborano ai fini del
su specifiche malattie cerebrali            (metastasi cerebrali, neurinomi             trattamento radiochirurgico più adatto
utilizzando, con altissima precisione,      dell’acustico, meningiomi, ecc.) o          alle esigenze di cura del singolo caso.
                                            di Malformazioni Artero-Venose (le

  20
ANNO 2022       N. 1

Metastasi cerebrali                          di equilibrio. Con la radiochirurgia         Grazie alla precisione del sistema
                                             Gamma Knife si possono trattare, in          stereotassico è possibile concentrare
È la problematica che viene trattata più     alternativa all’intervento chirurgico, le    i raggi sul bersaglio che riceve così
di frequente con Gamma Knife (circa          neoplasie con un diametro massimo            un’elevata quantità di radiazioni,
il 40% dei pazienti a Niguarda). Le          di 3 cm.                                     limitando al minimo l’irradiazione
metastasi cerebrali sono causate dalla                                                    del tessuto sano. Una volta terminato
                                             Malformazioni Artero-Venose                  il trattamento, il paziente viene dimesso
diffusione al cervello di cellule tumorali
                                             (MAV)                                        nel pomeriggio o al mattino successivo.
da altri organi (polmone, mammella,                                                       L’attività clinica non è limitata solo
melanoma sono i più frequenti). La           Si tratta di anomalie vascolari il cui       all’intervento radiochirurgico, ma
radiochirurgia consente di intervenire,      trattamento d’elezione è la chirurgia        anche al post operazione per verificare
anche su lesioni multiple, in una            coadiuvata dall’embolizzazione,              gli effetti della procedura e fornire
                                             eseguita da Neuroradiologi Interventisti.    assistenza, se necessaria, anche con
singola sessione o in 2-3 sessioni
                                             Nei casi di MAV poste in aree                un servizio di telenursing e di mezzi
distanziate di alcune settimane e si         critiche del cervello o nei casi di MAV      alternativi alle visite in presenza,
integra con altri protocolli terapeutici     voluminose si ricorre alla Radiochirurgia    modalità divenute sempre più
come la chemioterapia senza la               grazie alla sua capacità di ridurre          importanti con la pandemia.
necessità di doverli sospendere.             gradualmente le dimensioni della
                                             malattia con minimi effetti collaterali e
Meningiomi                                   ottenerne la chiusura in un periodo di       La prima macchina in Svezia
                                             tempo di alcuni anni.
Sono dei tumori delle meningi,                                                            La Radiochirurgia è stata ideata,
ovvero le membrane che rivestono             Come si svolge un intervento                 all’inizio degli anni ’50, dal
il nostro cervello. A seconda della                                                       neurochirurgo svedese Lars Leksell e
sede in cui compaiono possono
                                             di neuroradiochirurgia con
                                                                                          applicata nei primi casi clinici a partire
provocare cefalee, disturbi del              Gamma Knife?
                                                                                          dalla fine degli anni ’60 a Stoccolma.
comportamento, crisi epilettiche                                                          In particolare la radiochirurgia Gamma
e deficit neurologici. La tecnica            Un telaio in alluminio, detto “casco
                                                                                          Knife nasce dopo diversi tentativi di
d’elezione è l’intervento chirurgico,        stereotassico”, viene fissato alla testa
                                                                                          usare altre fonti d’energia, quando
ma nei casi non operabili o laddove          del paziente (unica manovra invasiva di
                                                                                          Leksell trovò il modo di realizzare
non è possibile asportare tutta la           tutta la procedura, che viene effettuata
                                                                                          sottilissimi fasci di radiazioni gamma
massa tumorale, viene utilizzata             in anestesia locale e dura pochi minuti).
                                                                                          provenienti da diversi punti dello spazio
la radiochirurgia. I meningiomi              Quindi si esegue una risonanza
                                                                                          che si concentravano in un unico punto,
rappresentano il 30% di tutti i tumori       magnetica per identificare il bersaglio
                                                                                          tanto potenti da essere efficaci in una
a lento accrescimento trattati con           e si procede a pianificare il trattamento
                                                                                          sola seduta. In Italia attualmente la
Gamma Knife presso il Centro di              attraverso una serie di processi nei quali
                                                                                          tecnologia è presente in nove centri
Niguarda, la cui esperienza è stata di       è coinvolta tutta l’equipe del Centro.
                                                                                          ospedalieri tra pubblici e privati, da
recente inclusa in un volume pubblicato      Una volta definito il piano, modellato
                                                                                          Nord a Sud.
da Springer dal titolo “Stereotactic         sulla malattia tenendo in conto le
Radiosurgery for the Treatment of            strutture del cervello circostante, il
Central Nervous System Meningiomas”          paziente è posizionato su un lettino
                                             robotizzato, che si sposta seguendo
Neurinoma (o Schwannoma)                     le coordinate pianificate in modo da
                                             focalizzare le radiazioni sulla lesione
dell’acustico
                                             da colpire. L’intervento si svolge di
È un tumore benigno i cui sintomi            solito in un’unica seduta (in alcuni
sono correlati alle dimensioni e,            casi complessi sono richieste da 3 a 5
di conseguenza, al progressivo               sedute) e ha una durata variabile tra le
interessamento di diverse strutture          3 e le 8 ore.                                              Con la consulenza di
nervose, tra questi: sordità, acufeni                                                                   Alessandro La Camera,
(fischi, ronzii), vertigini e problemi                                                                  Neurochirurgia

                                                                                                                              21
ON   Percorsi di Salute

                                     D ERM ATOLOGI A

Quel bianco in più

                     Vitiligine: cause
                     sconosciute per
                     un disturbo che
                                            M           acchie “che sbiancano la pelle” e che si allargano
                                                        a poco a poco. La vitiligine è una malattia che
                                                        colpisce l’epidermide. Non è contagiosa ma può
                                                        portare a un gravoso peso psicologico con cui
                                            convivere dovuto all’inestetismo. Al momento non esistono
                     depigmenta             terapie risolutive ma ci sono diverse possibilità da seguire
                     la pelle               per migliorare la situazione.

                                            La malattia colpisce i melanociti, le cellule della pelle che
                                            producono la melanina, vale a dire il pigmento responsabile
                                            della colorazione della cute, da qui le inconfondibili macchie
                                            bianche sull’epidermide. Le cause non sono note, tuttavia
                                            la ricerca si sta avvicinando sempre di più alla comprensione
                                            dei meccanismi che stanno alla base della malattia.

22
ANNO 2022        N. 1

Il peggioramento può essere più o meno rapido e a volte la          Per ripigmentare la pelle è possibile, inoltre, sottoporsi a
situazione rimane stabile per anni. Anche se tutta l’epidermide     cicli di fototerapia UVA-UVB, PUVA o UVB a banda stretta,
può essere colpita, gli esordi della vitiligine interessano         associata a sostanze fotosensibilizzanti come gli psoraleni
solitamente delle zone specifiche, come l’area intorno              (i risultati sono però temporanei). È raro che una singola
agli occhi, l’ano, il glande e i genitali. Anche le unghie (in      terapia sia efficace, per questo si punta sull’utilizzo combinato
particolare le estremità delle dita) possono essere interessate.    di farmaci, integratori e, a volte, fototerapia, a seconda
Più in generale le macchie possono, poi, comparire anche sul        che la malattia sia stazionaria, in trend di peggioramento
viso, collo, mani, avambracci e inguine. Dove sono presenti         o di miglioramento. Il trapianto di melanociti è, invece,
delle cicatrici possono, inoltre, formarsi nuove chiazze. A volte   un’opzione in via di perfezionamento, utilizzabile solo in casi
anche gli annessi cutanei come peli, capelli, barba, ciglia         selezionati, per chiazze poco estese.
e sopracciglia, presenti nelle aree depigmentate, possono
imbiancarsi. In alcuni casi la depigmentazione interessa anche      Nel mondo la vitiligine ha una diffusione stimata intorno
le labbra e la retina o l’iride, senza però comportare un           all’1-2% della popolazione, si presume che ci siano circa 100
impatto sulla vista.                                                milioni di pazienti. In alcuni Paesi l’incidenza è maggiore,
                                                                    per ragioni genetiche e sociali. Nel 95% dei casi la malattia
Non esiste una cura risolutiva. Tuttavia, i sintomi possono         compare prima dei 40 anni, spesso tra i 10 e i 30 anni.
essere attenuati con diversi trattamenti. Esistono prodotti         Colpisce tutte le tipologie di pelle, senza una predilezione tra le
di dermocosmesi che riducono la differenza di colore tra le         diverse etnie. L’incidenza è paritaria tra i due sessi.
macchie e il resto dell’epidermide. Vengono utilizzati con
successo anche una serie di trattamenti topici. Tra le terapie
rientrano l’uso di immunosoppressori, il laser a eccimeri
(il macchinario non è presente a Niguarda, ma disponibile
in centri specializzati), il farmaco tacrolimus o gli steroidi
ad azione locale che, soprattutto nelle prime fasi della
malattia, possono aiutare la ripigmentazione, contrastando
l’infiammazione.

                                                                                                           Con la consulenza di
                                                                                                           Donata Calò,
                                                                                                           Dermatologia

                                                                                                                                 23
ON      Percorsi di Salute

                                                          U ROLOGI A

  Prostata ingrossata?
    La cura si fa soft

  Stent, micro-mollette e vapore
  acqueo: procedure “a basso
  impatto” per trattare l’ipertrofia
  prostatica benigna

D
           agli stent temporanei all’embolizzazione della         urinari come il getto debole o la sensazione di vescica piena
           prostata, dall’energia del vapore acqueo alle          anche subito dopo aver urinato. L’ipertrofia può inoltre portare
           micro-mollette da applicare sulla ghiandola: sono      a dover urinare in più tempi con la necessità di andare spesso
           alcune delle ultime tecniche chirurgiche nate per      al bagno o di alzarsi la notte per l’urgenza o la difficoltà di
contrastare in maniera mini-invasiva “l’ingrossamento della       trattenere la minzione. Ancora, il disturbo può manifestarsi con
prostata”, una condizione che in termini tecnici viene definito   difficoltà a iniziare ad urinare, necessità di sforzi prolungati per
iperplasia prostatica benigna (IPB) e che può avere               urinare o incontinenza.
ripercussioni sul complicato meccanismo della minzione.
                                                                  La comparsa di questi disturbi è uno dei motivi per cui è
L’IPB è molto comune, circa la metà di tutti gli uomini           necessario rivolgersi ad un urologo.
tra 50 e 60 anni ne è affetto e l’incidenza aumenta               L’IPB se non è monitorata e curata da uno specialista
progressivamente con il crescere dell’età (è presente fino al     può infatti creare diverse complicanze: oltre al rischio di
90% degli uomini di età superiore agli 80 anni). L’aumento        disfunzioni della vescica, si può incorrere in infezioni
delle dimensioni della ghiandola crea, infatti, un’ostruzione     urinarie, febbre e formazione di calcoli, fino ad arrivare al
e determina quindi la comparsa di sintomi                         possibile danneggiamento dei reni.

  24
ANNO 2022        N. 1

Esistono molte opzioni per il trattamento dell’IPB (trattamenti           Un’altra tecnica di recente introduzione è la terapia termale
fitoterapici, farmacologici, chirurgici); queste vanno proposte           a vapore acqueo. Questo trattamento utilizza il vapore per
ai pazienti in base alla gravità dei disturbi. Alcune comportano          distruggere le cellule della prostata che comprimono l’uretra.
degli effetti collaterali ed è pertanto fondamentale che                  All’interno di un dispositivo, l’acqua sterile viene riscaldata
l’urologo, ove possibile, proponga soluzioni in linea con la              appena sopra il punto di ebollizione e una precisa dose di
situazione e le aspettative dei pazienti.                                 vapore viene quindi “iniettata” nella prostata con un piccolo
La resezione endoscopica di prostata (TURP - trans-                       ago. Il rilascio di questa energia termica provoca una rapida
uretral prostate resection), attualmente eseguita anche                   morte cellulare, portando così alla riduzione della prostata. Il
con differenti tipi di laser (ad olmio, verde, tullio, etc), è stata il   trattamento viene effettuato in anestesia locale che può essere
trattamento chirurgico di riferimento degli ultimi decenni. Viene         accompagnata da sedazione.
eseguita generalmente previa anestesia spinale o generale,
necessita di 3-4 giorni di ricovero e del posizionamento per              Ricorre all’utilizzo di uno stent provvisorio invece l’impianto
qualche giorno di un catetere vescicale nel post operatorio.              temporaneo di dispositivo in nitinol. Si tratta di un device,
La tecnica può presentare però degli effetti collaterali; tra questi      introdotto per via endoscopica e che rimane in sede per
il principale è la retroiaculazione (la mancanza di fuoriuscita           cinque giorni, il tempo medio necessario per allargare l’uretra
dello sperma dopo l’orgasmo). Sono inoltre descritti casi di              prostatica. La tecnica è ideale per pazienti con malattia del
incontinenza urinaria e deficit erettile.                                 collo vescicale.

Per ovviare ai limiti di questo intervento, molte procedure               Infine l’embolizzazione delle arterie prostatiche viene
mini-invasive sono state ideate e validate nel corso degli                eseguita dai radiologi interventisti in pazienti selezionati
anni, portando molti vantaggi. Innanzitutto possono essere                dagli urologi. La tecnica utilizza minuscole particelle iniettate
svolte in regime ambulatoriale o con un breve ricovero in                 attraverso un catetere nei vasi che forniscono sangue alla
ospedale (il rientro a casa avviene il giorno stesso o il giorno          prostata. Le particelle bloccano così il flusso sanguigno ai
successivo). Inoltre il tempo di recupero dopo la procedura               grandi vasi (arterie) dell’organo. Questa ostruzione porta a
è generalmente più veloce. La retroiaculazione è meno                     un restringimento della ghiandola nei mesi successivi alla
probabile o addirittura evitata con i trattamenti mini-invasivi che       procedura.
possono offrire sollievo dai sintomi e talora risultano risolutivi.
In altri casi queste tecniche possono fare da “ponte” per                 La scelta dell’intervento mini-invasivo più adatto dipende
posticipare i trattamenti più invasivi agli anni successivi.              dalle dimensioni della prostata, dalla salute generale del
                                                                          paziente, dalla sua scelta personale e dalle sue aspettative.
Tra le tecniche di nuova generazione rientra il lifting                   È fondamentale l’inquadramento del caso da parte di urologi
uretrale prostatico (PUL).                                                dedicati ed esperti in tali procedure. Attualmente Niguarda
La procedura ricorre all’utilizzo di un cistoscopio per rilasciare        è uno dei centri dove è possibile effettuare questo tipo di
nella prostata dei piccoli impianti, simili a delle mollettine.           interventi.
Questi impianti pinzano il tessuto prostatico e comprimono la
prostata ingrossata in modo che si riduca l’ostruzione a livello
uretrale e migliori il flusso dell’urina.
Non vengono eseguiti tagli né usate fonti di calore per
distruggere o rimuovere il tessuto prostatico. La procedura è
molto veloce (meno di un’ora) e di solito si può tornare a casa
lo stesso giorno. Può essere eseguita con anestesia locale o
generale.

                                                                                                                     Con la consulenza
                                                                                                                     di Silvia Secco,
                                                                                                                     Urologia

                                                                                                                                       25
ON       Attualità Sanitaria

  SANITÀ E R EG I ON E

Riforma socio sanitaria
lombarda: la ricetta
del 2022
   Potenziamento,
   capillarità, comunità,
                                                                         Giovanni Pavesi, Direttore Generale
   ecco alcuni ingredienti                                               Assessorato al Welfare.
                                                                         Matteo Corradin, Unità Organizzativa
                                                                         Polo Ospedaliero di Regione Lombardia.

C
             on la legge regionale 22/2021 di Regione                  Come nasce questa revisione del sistema
             Lombardia, “Modifiche al Titolo I e al Titolo VII della   regionale e quali sono gli obiettivi?
             legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo
             unico delle leggi regionali in materia di sanità)”,       La legge è frutto di lunghi mesi di ascolto e di confronto
a partire dal 2022 viene modificato, in parte, l’assetto del           sulle idee, che hanno portato ad accogliere tante proposte
sistema socio sanitario lombardo.                                      provenienti da medici di famiglia, pediatri di libera scelta,
Le parole chiave che sintetizzano questa nuova riforma sono il         medici ospedalieri, operatori della sanità, ma anche sindacati
potenziamento della medicina territoriale, la ridefinzione delle       ed Enti del terzo settore.
competenze di ATS, ASST, assessorato e Direzione generale,             Il sistema sanitario lombardo è eccellente dal punto di vista
ma soprattutto l’istituzione di distretti, case e ospedali di          della cura ospedaliera, ma la pandemia ha evidenziato
comunità e centrali operative territoriali.                            la necessità di potenziare le strutture di prossimità
Il potenziamento dell’assistenza sociosanitaria e sociale              aumentandone la capillarità. Con questa revisione del sistema,
territoriale avverrà in particolare attraverso la realizzazione        intendiamo potenziare le strutture territoriali e di prossimità, per
di nuove strutture più vicine al cittadino: distretti, case di         avvicinare la sanità ai cittadini. Lo sviluppo del territorio, inoltre,
comunità, centrali operative territoriali, ospedali di comunità.       consentirà di decongestionare i pronto soccorso e contenere le
Altro cardine della riforma è l’attivazione di Dipartimenti di cure    liste d’attesa.
primarie e Dipartimenti funzionali di prevenzione nelle ASST.          Viene anche rafforzato il principio che sia il pubblico che il
Abbiamo fatto alcune domande per capire meglio i principali            privato abbiano gli stessi diritti e gli stessi obblighi, nell’ottica
cambiamenti introdotti con questa riforma a Giovanni Pavesi,           di dare la risposta più adeguata all’analisi della domanda di
Direttore Generale dell’Assessorato al Welfare, e Matteo               salute.
Corradin, dell’Unità Organizzativa Polo Ospedaliero di
Regione Lombardia.
  26
ANNO 2022        N. 1

Quali sono le principali novità?                                        E poi c’è una “novità tutta lombarda”, gli
                                                                        ambulatori sociosanitari territoriali. Cosa
In tutta la Regione verranno create più di duecento case di             saranno?
comunità, oltre settanta ospedali di comunità, cento distretti
e altrettante centrali operative territoriali, nuovi ambulatori         Rappresentano un’innovazione di questa Regione. Stiamo
sociosanitari territoriali con la collaborazione dei Comuni.            parlando di ambulatori distribuiti in modo più capillare sul
Gli attuali 27 distretti diventeranno 100, per rendere più              territorio, grazie anche alla presenza di medici di medicina
territoriale e più diffuso il punto di riferimento del sistema          generale in associazione. Sarà garantito il collegamento in
sociosanitario sul territorio. I distretti rappresenteranno la sede     rete con le case di comunità grazie ai finanziamenti di Regione
della programmazione territoriale, in stretta collaborazione con        Lombardia a favore dei Medici di Medicina Generale (per
i sindaci, e garantiranno l’offerta sul territorio di riferimento di    esempio nuova strumentazione sia per prestazioni che per
tutte le attività (attività specialistica, cure primarie, consultori,   la telemedicina). Gli ambulatori saranno realizzati in edifici
assistenza domiciliare integrata, continuità assistenziale, ecc).       che potranno essere messi a disposizione dai sindaci e che
Per ogni distretto si prevedono 2 case di comunità e 1 centrale         verranno ristrutturati attraverso fondi regionali assegnati con
operativa territoriale.                                                 programmi di investimento specifici.

In pratica, cosa faranno le case di comunità?                           È previsto un grande lavoro anche sul tema
                                                                        della prevenzione, in che termini?
Le case di comunità saranno dei grandi poliambulatori
territoriali aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con team               La prevenzione assume un ruolo centrale nel riassetto del
multidisciplinari di medici e pediatri di base, specialisti,            sistema sociosanitario lombardo. Proprio su questo tema
infermieri di famiglia e assistenti sociali. Il cittadino vi si         è necessario un potenziamento del ruolo di governo del
potrà rivolgere per l’assistenza ordinaria (evitando il pronto          territorio da parte degli 8 dipartimenti di prevenzione delle
soccorso), gli approfondimenti diagnostici di base, gli                 ATS. Verranno anche istituiti 27 nuovi dipartimenti funzionali
screening, le prestazioni ambulatoriali, le vaccinazioni, il            di prevenzione all’interno delle ASST e realizzato un nuovo
consultorio e il punto prelievi. Qui verranno seguiti e coordinati      centro per la prevenzione e controllo delle malattie infettive.
tutti i servizi offerti ai malati cronici. Opereranno in sinergia con   Riteniamo anche sia fondamentale la creazione di sinergie
la rete delle farmacie per garantire l’aderenza terapeutica nella       con il mondo universitario, scientifico e produttivo.
presa in carico.
                                                                        Arriviamo alle tempistiche, quando potremo
A queste si aggiungono gli ospedali di
                                                                        vedere la realizzazione di questi progetti?
comunità e le centrali operative territoriali…
                                                                        Ci siamo dati un cronoprogramma serrato. Il potenziamento
Sì, in particolare sono previsti ben 71 ospedali di comunità            della rete territoriale deve essere realizzato e portato a
su tutto il territorio regionale, per un bacino di utenza di circa      compimento entro 3 anni dalla data di entrata in vigore della
150.000 abitanti.                                                       legge. L’istituzione dei distretti e le nomine dei relativi direttori
Si tratta di strutture sanitarie della rete territoriale a ricovero     devono avvenire entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore
breve e destinati a pazienti che necessitano interventi sanitari        della legge. Le centrali operative territoriali devono essere
a bassa intensità clinica, di norma dotati di 20 posti letto            realizzate non oltre sei mesi dall’istituzione dei distretti di
(massimo 40 posti letto).                                               riferimento.
Sono pensate proprio per ridurre il carico sui pronto soccorso          Il 40% degli ospedali di comunità e delle case di comunità
e sugli ospedali e saranno a gestione prevalentemente                   previsti dal PNRR, deve essere istituito entro il 2022, il
infermieristica. Le centrali operative territoriali, invece,            successivo 30% entro il 2023 e il restante 30% entro il 2024.
rappresentano un punto di accesso fisico e virtuale alla rete di        I dipartimenti di cure primarie e i dipartimenti funzionali di
offerta, finalizzato all’orientamento del cittadino all’interno della   prevenzione nelle ASST sono istituiti entro 90 giorni dalla data
rete dei servizi.                                                       di entrata in vigore della legge e sono progressivamente portati
                                                                        a regime entro i successivi 9 mesi.

                                                                                                                                       27
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