Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia

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Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia
EDIZIONI TricoItalia (Firenze)
                       Direttore scientifico: Andrea Marliani

     Giornale Italiano di Tricologia

                                                                                                   Novembre 2010
                           anno 14 - n°   25 -   Novembre 2010
                      Proprietà letteraria ed artistica riservata.©

                                                                                                24 -
                                                                                   cologia
                                                                                                   n°
                                                                                                - anno 13 -
SOMMARIO
                                                                                  tri
                                                                                  italiano di
                                                                                   iornale

   “Non cura, però rinfresca!” (Pensieri in libertà)                  - pag. 5
                                                                                  G
   Le alopecie cicatriziali                                           - pag. 7
   La sindrome dell’anagen breve                                      - pag. 15
   Il test genetico per l’alopecia androgenetica                      - pag. 17
   Meccanismi d’azione del Minoxidil                                  - pag. 21
   Aromatoterapia ed Alopecia Areata                                  - pag. 22
   L’autotrapianto nella chierica                                     - pag. 26
   Notizie brevi                                                      - pag. 28
Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia
Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia
EDIZIONI TricoItalia
                                            (Firenze)

  Giornale Italiano di Tricologia
                                  anno no 14 - n°   25 -   novembre 2010

                             Direttore Responsabile: Guido Vido Trotter
                               Direttore Scientifico: Andrea Marliani

Tutti i diritti riservati©

                                         Collaboratori:

                                           Paolo Gigli
                                           Fiorella Bini
                                           Torello Lotti
                                          Carlo Grassi
                                          Marino Salin
                                          Fabio Rinaldi
                                          Piero Tesauro
                                         Fabrizio Fantini
                                         Daniele Campo
                                        Roberto D’Ovidio
                                       Guido Vito Trotter
                                       Vincenzo Gambino
                                      Gaetano Agostinacchio
Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia
SOMMARIO:

“Non cura, però rinfresca!” (Pensieri in libertà)         - pag. 5
Le alopecie cicatriziali                                  - pag. 7
La sindrome dell’anagen breve                             - pag. 15
Il test genetico per l’alopecia androgenetica             - pag. 17
Meccanismi d’azione del Minoxidil                         - pag. 21
Aromaterapia ed Alopecia Areata                           - pag. 22
L’autotrapianto nella chierica                            - pag. 26
NOTIZIE BREVI                                             - pag. 28
          L’inquinamento ambientale fa male ai capelli?   - pag. 28
          Novità dal Giappone                             - pag. 29
          Il test del DNA.                                - pag. 29
          Capelli in fumo                                 - pag. 29
          Finasteride o Dutasteride?                      - pag. 30
          Alopecia androgenetica negli adolescenti        - pag. 30
          Qual’è la frequenza giusta di uno shampoo?      - pag. 30
          Dalla biologia del bulbo....                    - pag. 31
          Inventato software per contare i capelli        - pag. 31
          Il segreto dei capelli è nel DNA                - pag. 32
          Tutta colpa del gene APCDD1                     - pag. 32
          La perdita del privilegio immunitario...        - pag. 32
          Dalle cellule staminali nuove speranze…         - pag. 33
Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia
Novembre 2010 - N° 25 -                                                    Giornale Italiano di Tricologia

      “Non cura, però rinfresca!”                       contro il malocchio aperto da qualche sinda-
           (Pensieri in libertà)                        co estroso. A spingerlo è l’oscillare della medi-
           Guido Vido Trotter                           cina fra trionfi e sconfitte, la forbice tra tec-
                 Firenze                                nocrazia imperante e bisogno di relazione
                                                        umana, la richiesta di rassicurazione e di
                                                        autorità in un’epoca di crisi dei valori. Tutto
                                                        spinge al di fuori della medicina scientifica. È
                                                        il momento delle medicine alternative.
                                                        Ma esistono davvero altre pratiche curative
                                                        fuori della Medicina ufficiale? Tutte le prati-
                                                        che alternative hanno la stessa dignità o alcu-
                                                        ne sconfinano nella pubblicità ingannevole o
                                                        nella pratica truffaldina? Chi stabilisce questi
                                                        confini? Come si potrebbero distinguere i
                                                        medici che fondano la loro azione sulla razio-
                                                        nalità biologica e i medici che applicano cre-
                                                        denze non dimostrate, dall’indubbio valore
                                                        suggestivo ma fondate sul rifiuto della meto-
                                                        dologia scientifica?
                                                        Intanto chi le pratica deve essere medico
                                                        esso stesso per assicurare che, al momento del
                                                        bisogno, si abbandonino per ricorrere alla
                                                        medicina occidentale ufficiale e scientifica.

                                                        Oggi, nel XXI secolo, la civiltà nata nella
                                                        tinozza del Mediterraneo, dopo il contributo
                                                        alla epistemologia portato da Wittgenstein
                                                        (relativizzazione del pensiero e limiti del cer-
Giorni fa un giovane medico mi chiese se                vello) ed in seguito dalle elaborazioni della
l’Ordine teneva corsi abbreviati di podologia,          “Nouvelle Vague”, ci fornisce un supporto
perché lui già aveva un’offerta di lavoro da            teorico per poter mettere uno accantoall’altro
parte di una profumeria. Sul momento mi                 e non uno opposto all’altro i vari modelli di
sono arrabbiato, ma poi ho pensato che aveva            medicina.
ragione lui. La pletora medica costringe i lau-         La difficoltà sta nel saper riconoscere un
reati privi di occupazione a cercare altri sboc-        bravo medico da un cattivo medico, come
chi tra sofferenze umane ed esigenze di mer-            pure un bravo sciamano da un ciarlatano, e la
cato. Ai problemi antropologici si aggiungono           scelta non è facile.
problemi pratici, molto concreti.                       Ippocrate affermava che nessun morbo era
Spesso l’uomo moderno che vive nel villaggio            sacro, ma tutti avevano una spiegazione natu-
globale e ascolta in tv le notizie della borsa di       rale. Da allora e dopo Bacone, Galileo,
Tokyo e che quando si ammala esige risonan-             Pasteur e Claude Bernard, nessuno può
ze magnetiche e farmaci milionari, finisce col          rinunciare al patrimonio etico e culturale
recarsi dal seguace dei riti cubani o al centro         della scienza occidentale: la medicina dei vac-

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Società Italiana di Tricologia                                              Giornale Italiano di Tricologia

cini e degli antibiotici è la medicina.                   scritta: “Signore, lei ha la sifilide? Beva Coca
                                                          Cola. Non guarisce, però rinfresca!”. Non è
C’è un altro problema. Vi è in Europa un                  poco, almeno evitare la pubblicità ingannevo-
movimento tendente a introdurre le pratiche               le.
alternative nei sistemi sanitari, riconoscendo-
le come utili e avviando un processo di soste-
gno, da parte dello Stato, delle spese sostenu-
te dai cittadini per seguirle. Questa è un’intol-         LETTURE
lerabile antinomia. Non si può imporre ai
medici l’attenzione alla allocazione delle                Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e
risorse, richiamandoli continuamente alla                 Quaderni, 11914-16, Torino, Einaudi, 1980
medicina fondata sulle prove, l’Evidence
Based Medicine e, nello stesso tempo, porre a             Wittgenstein, Grammatica filosofica, Firenze,
carico della collettività scelte personali, rispet-       La Nuova Italia, 1990
tabili, ma non fondate altro che sulla fiducia
o sulla speranza.                                         Deleuse, Differenza e ripetizione, Bologna, Il
                                                          Mulino, 1971

                                                          Terzani, Un indovino mi disse, Milano, TEA,
                                                          1998

                                                          Terzani, Un altro giro di giostra, Milano, TEA,
                                                          2008

                                                          Terzani, La fine è il mio inizio, Milano, TEA,
                                                          2006

Ricordo che un amico di mio padre che aveva
esercitato in Brasile negli anni trenta, quando
era endemica la sifilide, raccontava di aver
visto, non ricorda in quale città, un cartellone
pubblicitario con sopra disegnata una bella
ragazza in atto di bere Coca Cola. Sotto una

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Giornale Italiano di Tricologia - Società Italiana di Tricologia
Novembre 2010 - N° 25 -                                                      Giornale Italiano di Tricologia

        Le alopecie cicatriziali                          ta) processi infettivi (dermatofitosi, varicella,
 Giovanni Maria Palleschi, Michela Troiano,               herpes zoster, piodermiti come la follicolite
                Torello Lotti                             decalvante, leishmaniosi), tumorali, malattie
  Dipartimento di Scienze Dermatologiche,                 del connettivo (LED, LES , Morfea “a coup de
      Università degli Studi di Firenze                   sabre”, sclerodermia sistemica), sarcoidoisi.

Con il termine di alopecie cicatriziali si inten-
de una perdita permanente di capelli o peli
dovuta ad una completa distruzione dei folli-
coli piliferi come risultato di un danno irre-
versibile a carico delle cellule staminali del
bulbo pilifero 1. Clinicamente le alopecie cica-
triziali si caratterizzano per la perdita del fol-
licolo pilifero con tipica distribuzione a chiaz-
ze o focale. Istologicamente il follicolo pilifero
perduto viene sostituito da fibrosi o ialinizza-
zione del collagene circostante.
Le alopecia cicatriziali costituiscono, pertan-           Tutte queste condizioni, pur clinicamente ed
to, l’esito fibrotico-cicatriziale di processi            istologicamente diverse, si accomunano per il
patologici che comportano la distruzione del              medesimo endpoint rappresentato da una alo-
follicolo pilifero. Tali processi possono inte-           pecia irreversibile e dall’assenza di terapie tali
ressare il follicolo pilifero (a.c. primitive) o la       da indurre una completa ricrescita dei capel-
cute mentre il follicolo rappresenta un inno-             li.
cent bystander (a.c. secondarie).
Le alopecie cicatriziali si possono suddividere
in forme congenite e forme acquisite.

Le forme congenite hanno scarso interesse
pratico per la loro rarità e comprendono:
• l’aplasia cutis congenita
• la porocheratosi di Mibelli
• l’incontinentia pigmenti
• l’epidermolisi bollosa distrofica.

Le forme acquisite di alopecia cicatriziale si
differenziano a loro volta in alopecia cicatri-
ziali acquisite primitive e alopecia cicatriziali         Per quanto riguarda le alopecie cicatriziali
acquisite secondarie.                                     primitive, la nuova classificazione operativa
Quest’ultime possono essere secondarie ad                 proposta dalla North American Hair
agenti chimico-fisici (traumi, ustioni, radio-            Reaserch Society (basandosi sui reperti istopa-
dermiti, alcali e acidi forti), da difetti metabo-        tologici osservabili su frammenti di tessuto
lici congeniti (Porfiria eritropoietica congeni-          prelevati dallo scalpo ) distingue alopecie cica-

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Società Italiana di Tricologia                                             Giornale Italiano di Tricologia

triziali linfocitiche, neutrofiliche e forme            te sostituite da un’ipercheratosi follicolare e
miste 2.                                                da un eritema violaceo perifollicolare della
                                                        regione frontale (più raramente delle regioni
Linfocitarie                                            parietali ed occipitali) che lascia successiva-
- Pseudoarea di Brocq (PAB) primitiva                   mente il posto ad atrofia della cute stessa che
- Lichen planus pilare                                  diventa più biancastra con assenza degli orifi-
         Variante classica                              zi follicolari e conseguente cicatrizzazione.
- Sindrome di Graham-Little                             Quando la chiazza tende ad allargarsi l’iper-
- Alopecia frontale fibrosante                          cheratosi follicolare permane alla periferia
- LED                                                   della lesione.
- Alopecia cicatriziale centrale centrifuga
- Alopecia mucinosa
- Cheratosi follicolare spinuolosa decalvante

Neutrofiliche
- Follicolite decalvante
- Cellulite dissecante dello scalpo

Miste
- Follicolite (Acne) cheloidale
- Acne necrotica
- Dermatosi pustolosa erosiva

IL LICHEN PLANUS PILARIS è una malat-
tia infiammatoria idiopatica che può colpire            Da un punto di vista istopatologico il lichen
la cute, le mucose e gli annessi (unghie e peli).       planus pilaris rientra nel gruppo delle così
A livello del cuoio capelluto il lichen planus          dette dermatiti d’interfaccia lichenoidi carat-
pilaris si caratterizza per la comparsa di              terizzate da un coinvolgimento dell’infundi-
chiazze alopeciche che possono dar luogo a              bulo e dell’istmo. Le prime alterazioni com-
quadri di alopecia cicatriziale.                        paiono a livello dell’epidermide. A livello
In particolare, si distinguono tre diverse              dello strato basale si osserva una degenerazio-
varianti di alopecia cicatriziale risultato di un       ne liquefacente delle cellule che vengono con-
lichen planus pilaris: il lichen planus pilaris         tinuamente rimpiazzate dalle cellule vicine
classico, la sindrome di Grham-Little e l’alo-          dell’epidermide sana. Successivamente lo stra-
pecia frontale fibrosante.                              to corneo e quello granuloso tendono ad
Il lichen planus pilaris nella varietà classica         inspessirsi e si osserva una irregolare acanto-
può interessare il cuoio capelluto in circa il          si. L’infiltrato infiammatorio costituito da lin-
40% dei casi e colpisce più frequentemente              fociti ed istiociti, si distribuisce a banda a
donne di mezza età.                                     livello della giunzione dermo-epidermica ed
Le lesioni iniziali sono rappresentate da papu-         intorno ai follicoli piliferi che rapidamente
le violacee, traslucide e pruriginose, eritema e        vengono sostituiti da spine di cheratina e
desquamazione. Tali papule sono rapidamen-              quindi completamente distrutti.

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Novembre 2010 - N° 25 -                                                    Giornale Italiano di Tricologia

L’immunofluorescenza di tali lesioni dimo-              ri appaiono ricoperti da spine cornee. I folli-
stra la presenza di IgM e fibrina nel derma             coli vengono rapidamente distrutti ed even-
superficiale e di varie componenti del comple-          tualmente una epidermide atrofica ricopre il
mento a livello della membrana basale.                  derma sclerotico. Anche a livello delle ascelle
La terapia del lichen planus pilaris si avvale          e dell’area pubica, i follicoli vengno distrutti,
dell’impiego di corticosteroidi sistemici o             tuttavia la cute non appare clinicamente atro-
applicazioni topiche o intralesionali di corti-         fica.
costeroidi (quando sono ancora presenti le              Non esiste una terapia efficace nel trattare la
lesioni infiammatorie attive) farmaci antima-           sindrome di Graham-Little. Solo in un caso la
larici, antibiotici e nei casi più resistenti           ciclosporina è stato riportato essere realmen-
ciclosporina A, retinoidi e metotrexate.                te efficace 5.

                                                        La ALOPECIA FRONTALE FIBROSANTE è
La SINDROME DI GRAHAM-LITTLE è una                      una forma di alopecia asintomatica a lenta
forma di alopecia cicatriziale che secondo              evoluzione che, nel corso degli anni, risulta
alcuni costituirebbe una varietà di lichen pla-         nello sviluppo di una banda alopecica asim-
nus pilaris con cui condivide anche aspetti             metrica marginale. Si osserva tipicamente
immunopatologici 3.                                     nelle donne nel periodo post-menopausale
Questa patologia colpisce più frequentemente            con una retrazione frontale e temporale del
il sesso femminile fra i 30 e i 70 anni e si            capillizio associata ad eritema perifollicolare
caratterizza per la comparsa progressiva di             e perdita del sopracciglio 6.
un’alopecia cicatriziale che interessa la cute
dello scalpo, e più raramente le ascelle, le
sopracciglia e l’area pubica senza segni clinici
evidenti di cicatrizzazione e rapido sviluppo
di una cheratosi pilare. Le aree di alopecia,
pur somigliando a quelle di un lichen planus
pilaris si differenziano per il fatto di precede-
re di mesi, o addirittura anni, la comparsa
della cheratosi pilare 4. Tuttavia, in alcuni
pazienti, la cheratosi pilare può comparire
pressoché simultaneamente all’alopecia cica-
triziale. La cheratosi pilare si sviluppa rapi-
damente nell’arco di qualche settimana o
mese; le lesioni tendono a confluire in plac-           Il quadro istopatologico è pressoché indistin-
che coinvolgendo talora anche il tronco e gli           guibile da quello del lichen planus pilaris
arti e occasionalmente le sopracciglia. Il pru-         (con un infiltrato linfocitario a pattern liche-
rito rappresenta un sintomo incostante della            noide), nonostante nell’alopecia frontale
malattia. Successivamente si assiste ad un pro-         fibrosica si osservi una prominente fibrosi
gressivo assottigliamento della cute e perdita          perifollicolare con numerosi processi apopto-
completa dei peli anche a livello delle ascelle         tici e un’infiltrato infiammatorio più scarso
e dell’area pubica.                                     rispetto al lichen planus pilaris.
Istologicamente gli sbocchi dei follicoli pilife-       La terapia dell’alopecia frontale fibrosica si

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Società Italiana di Tricologia                                           Giornale Italiano di Tricologia

avvale dell’impiego di clorochina, prednisone         risparmio dell’epidermide e delle ghiandole
orale, applicazione topica o intralesionale di        eccrine. Tale infiltrato oltre ad interessare i
corticosteroidi, finasteride e anti-androgeni.        follicoli piliferi invade le ghiandole sebacee
                                                      ed eventualmente è in grado di distruggere
La PSEUDOPELADE DI BROCQ è una                        l’intera unità follicolo sebacea. Le chiazze più
forma di alopecia cicatriziale di origine sco-        tardive, si presentano lisce e leggermente
nosciuta, a lenta progressione che interessa          depresse a questo corrisponde, istologicamen-
soprattutto il sesso femminile fra i 20 e i 45        te, la presenza di un’epidermide atrofica e di
anni. L’eziologia e la patogenesi dell’affezione      un derma sclerotico sottostante contenente
sono ancora sconosciute.                              bande fibrotiche o “fantasmi follicolari”.
Si caratterizza per la comparsa di aree alope-        Nella parte bassa del follicolo pilifero si osser-
ciche che rimangono confinate alla regione            va la presenza di fibre elastiche che consento-
dello scalpo. Tali lesioni sono asintomatiche,        no la diagnosi differenziale della pseudopela-
non infiammate o ipercheratosiche, di color           de di Brocq, dal lichen planus, dal lupus eri-
bianco avorio o del colore della cute, di forma       tematoso discoide e da altre forme di alopecia
allungata, a losanga o a “orma di piede sulla         cicatriziale.
neve”, con prevalente localizzazione al verti-        La terapia di questa forma di alopecia risulta
ce. Tali aree presentano una lenta ma ineso-          particolarmente difficile. Ci si avvale di steroi-
rabile evoluzione in assenza di processi              di topici ed intralesionali, prednisone, idros-
infiammatori clinicamente evidenti. Secondo           soclorochina, isotretinoina. Tuttavia, la chi-
alcuni autori la pseudopelade di Brocq costi-         rurgia rappresenta spesso la migliore opzione
tuirebbe l’end-stage di altre patologie causa di      terapeutica.
alopecia cicatriziale, quali il lichen planus
pilaris, la sclerodermia, il lupus eritematoso
discoide e la follicolite decalvante.                 Il LUPUS ERITEMATOSO DISCOIDE è un
                                                      disordine autoimmune del tessuto connettivo
                                                      caratterizzato dalla presenza di autoanticorpi
                                                      circolanti non organo specifici rivolti contro
                                                      antigeni nucleari cellulari. Si distinguono tre
                                                      diverse forme di lupus eritematoso: sistemico,
                                                      subacuto e discoide. Tuttavia, solo la varietà
                                                      discoide è in grado di produrre un quadro di
                                                      alopecia cicatriziale.
                                                      Alla base dello sviluppo della stessa, sembre-
                                                      rebbe implicato il processo infiammatorio a
                                                      carico dell’infundibulo del follicolo pilifero
                                                      contenente le cellule staminali, tuttavia non
                                                      spiegherebbe perché l’analogo pattern infiam-
                                                      matorio osservato nel lupus eritematoso siste-
Istologicamente, le lesioni mostrano, negli           mico non sarebbe in grado di produrre cica-
stadi iniziali, la presenza di un’infiltrato linfo-   trice. La rapida caduta dei capelli che accom-
citario che si porta a circondare circa i 2/3         pagna il lupus eritematoso sistemico si pensa
del follicolo pilifero, a partire dal bulbo con       che sia un telogen effluvium acuto.

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Novembre 2010 - N° 25 -                                                 Giornale Italiano di Tricologia

Il lupus eritematoso discoide compare più fre-       scolare e periannessiale ed una degenerazio-
quentemente nel sesso femminile ed ha una            ne vacuolare basale focale. A questo può asso-
maggior incidenza nei soggetti di razza nera.        ciarsi la formazione di corpi colloidi, edema
L’alopecia cicatriziale che ne deriva si svilup-     delle papille dermiche, ispessimento della
pa nel 20% degli uomini e nel 50% delle              membrana basale ed exocitosi dei linfociti
donne affette.                                       nell’epidermide e nell’epitelio follicolare.
                                                     Solo il lupus eritematoso discoide può risol-
                                                     versi con cicatrizzazione e questa si manife-
                                                     sta istologicamente con la comparsa di fibre
                                                     collagene addensate parallele alla superficie
                                                     cutanea, perdita degli annessi, atrofia del
                                                     muscolo erettore del pelo, assenza di fibre ela-
                                                     stiche. Ipergranulosi, oscuramento della rete
                                                     ridge e fibrosi perifollicolare non si osservano
                                                     nel lupus e questo ci consente di distinguerlo
                                                     istologicamente dal lichen planus pilaris.
                                                     L’immunofluorescenza dimostra la presenza
                                                     di depositi lineari di complemento (C3), IgM
                                                     e IgG a livello della membrana basale in più
Si caratterizza per la comparsa di una triade        dell’80% dei casi di lupus eritematoso
di manifestazioni morfologiche.                      La terapia del lupus eritematoso discoide del
Inizia con un eritema di colorito violaceo con       cuoio capelluto è estremamente complessa.
modesta componente infiltrativa, cui si asso-        Vengono impiegati corticosteroidi sistemici,
cia un’ipercheratosi dei follicoli pilosebacei di    topici o intralesionali, idrossiclorochina, clo-
colorito bianco gristrastro e atrofia che inizia     rochina, acitretina, dapsone, talidomide,
dal centro della lesione e si estende poi in         applicazione topica di tacrolimus, tazarotene
periferia. Le lesioni possono talora essere per-     ed imiquimod o isotretinoina.
corse da teleangectasie, depigmentate e porta-
re alla completa perdita dei capelli.
L’estensione delle chiazze può arrestarsi dopo       Il termine ALOPECIA MUCINOSA si riferisce
1, 2 anni, o continuare a progredire per anni.       al quadro istopatologico di degenerazione fol-
Talora il Lupus eritematoso discoide può rap-        licolare mucinosa e alla presenza di caratteri-
presentare la fase iniziale di un lupus erite-       stiche lesioni cutanee. Clinicamente l’alope-
matoso sistemico dando luogo a quadri di             cia mucinosa si presenta con un quadro estre-
alopecia cicatriziale.                               mamente polimorfo caratterizzato dalla com-
Gli anticorpi antinucleo (ANA) sono positivi         parsa di papule o placche eritematose alopeci-
in circa il 35% dei pazienti affetti da lupus eri-   che, talora pruriginose, a livello del cuoio
tematoso discoide, gli anti-Ro si ritrovano nel      capelluto e del volto.
10% dei pazienti.                                    Quando la deposizione di mucina a livello del
Istologicamente il lupus eritematoso discoide        follicolo e della ghiandola sebacea è causa
come anche il lupus eritematoso sistemico,           della distruzione del follicolo pilifero stesso,
mostra la presenza di un’ipercheratosi con           ne deriva la comparsa di chiazze alopeciche
spine follicolari, un infiltrato linfoide periva-    cicatriziali, altrimenti le lesioni possono risol-

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versi con ricomparsa dei peli.                        esperienze dimostrano un miglioramento
Negli adulti l’alopecia mucinosa rappresenta          delle lesioni con l’impiego di cheratolitici,
spesso una delle manifestazioni cliniche di           corticosteroidi topici, dapsone 7, isotretinoina
una micosi fungoide.                                  e retinoidi topici.

                                                      Altre forme di alopecia cicatriziale linfocita-
                                                      ria comprendono la CHERATOSI PILARE
                                                      ATROFICA (spesso di difficile diagnosi diffe-
                                                      renziale dalla cheratosi follicolare spinulosa
                                                      decalvante) e L’ALOPECIA CICATRIZIALE
                                                      CENTRALE CENTRIFUGA che inizia dalla
                                                      linea centrale di scrinatura e si estende in
                                                      maniera centrifuga oltre il vertice. Colpisce
                                                      soggetti adulti, più frequentemente africani.

                                                      Sotto il termine generico di FOLLICOLITE
                                                      DECALVANTE vengono solitamente raggrup-
                                                      pati un gruppo eterogeneo di disordini del
La terapia della alopecia mucinosa si avvale          capello caratterizzati clinicamente dalla for-
dell’impiego di steroidi topici o intralesionali,     mazione di una follicolite cronica che va pro-
minociclina, isotretinoina e fototerapia.             gressivamente incontro ad alopecia cicatrizia-
                                                      le.
                                                      La follicolite decalvante in senso stretto è una
                                                      follicolite stafilococcica profonda. Esordisce
La CHERATOSI FOLLICOLARE SPINULO-                     con papulo-pustole con tendenza al raggrup-
SA DECALVANTE è una raro disordine gene-              pamento che progressivamente portano ad
tico X-linked correlato caratterizzato dalla          una perdita dei capelli con formazione di
comparsa di una follicolite pustolosa del             chiazze alopeciche circondate da croste e da
volto, del tronco e delle estremità che porta         pustole follicolari cui segue la progressiva
ad una perdita di tipo cicatriziale dei capelli e     distruzione dei follicoli colpiti. Si tratta di
dei peli. Si associa ad atopia, ipercheratosi         una follicolite ad andamento cronico-recidi-
delle superfici palmo plantari, fotofobia e           vante con tendenza all’accrescimento periferi-
anormalità corneali.                                  co e alla formazione di un’area centrale cica-
Le caratteristiche istopatologiche possono            triziale (quadro a tipo deforestation by forest
non essere specifiche di malattia.                    fire).
È possibile osservare una dilatazione del folli-      La TUFTED FOLLICULITIS è una varietà di
colo pilifero ripieno di spine di cheratina,          follicolite decalvante caratterizzata dalla for-
atrofia e cicatrici a livello follicolare. Non esi-   mazione di aree infiammate e circoscritte di
ste una terapia realmente efficace per questa         alopecia cicatriziale del cuoio capelluto prece-
forma di alopecia cicatriziale, tuttavia alcune       dute da eritema e desquamazione in cui alcu-

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ni capelli possono sopravvivere, e raggruppar-         sto tipo di alopecia. In aree localizzate può
si in ciuffi di 15 o più che emergono dallo            essere utile l’impiego di clindamicina.
stesso ostio follicolare. In questi ciuffi, i capel-   Tuttavia, il trattamento che più degli altri è in
li che si trovano al centro sono in fase anagen,       grado di indurre una prolungata remissione
quelli periferici in telogen.                          clinica è rappresentato dalla rifampicina al
                                                       dosaggio di 300 mg due volte al giorno,
                                                       meglio se in associazione ad acido fusidico,
                                                       ciprofloxacina, doxiciclina e claritromicina.
                                                       La tufted folliculitis può essere migliorata
                                                       attraverso l’impiego di cheratolotici topici.

                                                       La CELLULITE DISSECANTE DELLO
                                                       SCALPO è una rara forma di alopecia cicatri-
                                                       ziale di tipo neutrofilico che si manifesta con
                                                       perifollicolite dello scalpo, ascessi superficiali
                                                       e profondi nel derma, tragitti fistolosi e aree
                                                       estese di cicatrizzazione. Interessa quasi
                                                       esclusivamente il sesso maschile e la razza
Il quadro istologico rivela la presenza di asces-      nera fra i 18 e i 40 anni. L’eziologia di questa
si follicolari, denso infiltrato infiammatorio         condizione infiammatoria è sconosciuta, non
perifollicolare costituito da polimorfonuclea-         essendo mai stato isolato un organismo speci-
ti, eosinofili sparsi e plasmacellule.                 fico responsabile dell’affezione.
Granulomi da corpo estraneo possono talora             Si tratta di un disordine suppurativo cronico
svilupparsi in risposta alla distruzione dei fol-      probabilmente espressione di un’acne conglo-
licoli.                                                bata, di un’idrosoadenite suppurativa o di
Nelle lesioni precoci si osserva la presenza di        una cisti pilonidale.
una follicolite suppurativa con neutrofili ed          Inizia con comparsa di pustole follicolari che
eosinofili. Nelle fasi più tardive l’infiltrato        progressivamente si trasformano in noduli
appare misto e sono presenti anche istiociti e         infiammatori profondi, dolorosi del colore
linfociti.                                             della cute, quindi, in ascessi con tragitti fisto-
La terapia della follicolite decalvante è estre-       losi. L’esito è un’alopecia cicatriziale, spesso
mamente problematica. Essenzialmente con-              ipertrofica. Le sedi più frequentemente coin-
siste nella eradicazione dello staphilococcus          volte sono la regione occipitale da cui l’alope-
aureus dal cuoio capelluto. Possono essere             cia progredisce per coalescenza delle lesioni
impiegati antibiotici per via locale e sistemica       ed il vertice. Talora può esserci anche una
o terapie di associazione (clindamicina e              adenite cervicale.
rifampicina, oppure acido fusidico e zinco).           L’esame istologico mostra, una perifollicolite.
Un trattamento prolungato con flucloxacilli-           La formazione di ascessi suppurativi follicola-
na è in grado di determinare una remissione            ri o perifollicolari con infiltrato costituito da
del quadro clinico, ma la sospensione può              neutrofili, linfociti, plasmacellule o eosinofili,
provocare una riattivazione della malattia.            porta alla distruzione dei follicoli pilosebacei
Anche le tetracicline risultano efficaci in que-       inizialmente ed eventualmente di altri annes-

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si cutanei e tessuto di granulazione e cicatri-     dalla presenza di papulo-pustole, solitamente
ziale.                                              a livello della regione della nuca e della regio-
I frammenti di cheratina inducono poi una           ne posteriore del collo, nel cui contesto sono
reazione granulomatosa con comparsa di cel-         presenti frammenti di peli. Le papule tendo-
lule giganti da corpo estraneo, cellule linfoidi    no a confluire in placche estese e irregolari
e plasmacellule.                                    risolvendosi con esiti cicatriziali, ipertrofici e
La malattia persiste con remissioni e ricadute      scomparsa di capelli e peli. Possono associarsi
e possibili complicanze osteomielitiche.            ascessi con tragitti fistolosi. Di solito l’infezio-
                                                    ne batterica è assente. Frequente è la coloniz-
La terapia della cellulite dissecante dello scal-   zazione da Demodex folliculorum.
po è difficile e complessa. Spesso si ricorre       Talora i pazienti possono riferire prurito,
all’impiego dell’isotretinoina (0,5 - 1,5 mg al     dolore e bruciore. Il decorso è cronico.
giorno per almeno quattro settimane dopo la         All’istologia è possibile notare dilatazione del
remissione delle lesioni) da sola o in associa-     follicolo, infiltrato infiammatorio misto
zione a prednisone ed eritromicina. In alcuni       perinfundibulare che porta alla rottura del
casi può essere d’aiuto la chirurgia 8.             follicolo, formazione di granulomi da corpo
                                                    estraneo, perdita delle ghiandole sebacee e
La FOLLICOLITE NECROTICA rappresenta                fibroplasia lamellare.
la manifestazione di un’acne necrotica a livel-     La terapia delle forme moderate di follicolite
lo del cuoio capelluto. La lesione primaria è       cheloidale consiste nell’impiego di corticoste-
rappresentata dalla comparsa di papule erite-       roidi topici o intralesionali, antibiotici siste-
matose follicolari pruriginose, talora dolorose     mici o crioterapia. L’escissione chirurgica
ad evoluzione necrotica centrale e crostosa         può essere indicata in forme severe di malat-
che risolve con cicatrici varioliformi.             tia.
Inizialmente le lesioni appaiono edematose,
quindi diventano ombellicate al centro, dove
compaiono croste aderenti la cui asportazione       La DERMATOSI PUSTOLOSA EROSIVA si
lascia una superfice depressa ed atrofica. In       presenta con placche crostose croniche sor-
fase più tardiva compaiono le pustole.              montate da erosioni essudative e pustole che
Le lesioni si concentrano nell’area del naso,       possono andare incontro ad esito cicatriziale.
della fronte e della parte anteriore dello scal-    Talora insorge su un pregresso trauma o su
po, ma possono estendersi a coinvolgere il          cheratosi attiniche trattate. Alla biopsia si
tronco. Il quadro istopatologico dimostra la        osserva un infiltrato linfoplasmacellulare con
presenza di un’infiltrato linfocitario periva-      o senza cellule giganti da corpo estraneo e
scolare che evolve verso la necrosi follicolare e   atrofia pilosebacea.
si estende poi all’epidermide perifollicolare e     Corticosteroidi topici potenti, isotretinoina o
al derma.                                           tacrolimus possono risultare utili nella tera-
                                                    pia della malattia.
La FOLLICOLITE CHELOIDALE è una
forma di follicolite cronica ad esito cicatrizia-
le che colpisce soprattutto giovani maschi di
razza nera.
Si tratta di una malattia rara, caratterizzata

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BIBLIOGRAFIA                                          La sindrome dell’anagen breve
                                                              Andrea Marliani
1. Ross E.K., Tan E., Shapiro J. J. Am Acad                      Firenze
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                                                   Una abbondante caduta di capelli ed un ana-
2. Olsen E.A. et al: “Summary of north             gen di breve durata non sono sempre dovuti
American Hair Research Society (NAHRS)             ad una situazione di patologia del follicolo e
sponsored workshop on cicatricial Alopecia”        non sempre portano a ipotrichia o calvizie.
Duke University Medical Center, February 10
and 11, 2001. J Am Acad Dermatol 48: 103,          L’anagen del capello è, di norma, un periodo
2003.                                              lungo ma di durata fisiologicamente variabi-
                                                   le fra individuo e individuo da pochi mesi a
3. Horn R.T., Goette D.K., Odom R.B. et al:        molti anni. Di norma il tempo di anagen di
“Immunofluorescent findings and clinical           un capello normale e sano è di 2 - 5 anni ma
changes in two cases of follicular lichen pla-     gli estremi, non patologici, del tempo di ana-
nus” J Am Acad Dermatol 1982; 7: 203-6).           gen vanno da l fino a 10 anni.

4. Pages F., Lapyre J., Misson R.: “Sindrome       È piuttosto frequente che si presentino a visi-
de Lassueur-Graham-Little” Ann Dermatol            ta pazienti, più spesso sono donne molto
1961; 88: 272-80                                   ansiose, che lamentano e spesso da molti
                                                   anni, un’eccessiva caduta di capelli ma che
5. Bianchi L., Paro Vidolin P., Piemonte P.,       oggettivamente hanno una capigliatura in
Carboni I., Cimenti S.: “Graham-Little-            buone condizioni.
Picardi-Lassueur sindrome: effective treat-
ment with cyclosporin A” Clin Exp Dermatol
2001; 26: 518-20

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7. Kunte C., Loeser C., Wolff H.: “Folliculitis
spinulosa decalvans: successfull therapy with
dapsone” J Am Acad Dermatol. 1998; 39: 891-        All’esame obiettivo questi pazienti mostrano
3                                                  un numero alto di capelli ancora corti, di nor-
                                                   male diametro, non miniaturizzati ma in cre-
8. Georgala S., Korfits C., Ioannidou D.,          scita.
Alestas T., Kylafis G., Georgala C.: “Dissecting   All’esame dermatoscopico i fusti dei capelli
cellulites of the scalp treated with rifampicin    sono tutti di spessore omogeneo e dimensione
and isotretinoin: case reports” Cutis 2008;        regolare. Al tricogramma i telogen sono per-
82(3): 195-8                                       centualmente elevati, sempre sopra il 25%
                                                   fino al 40%.

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Gli esami del sangue non mostrano alterazio-       (cioè senza alcun problema di perdita o cadu-
ni che permettano di inquadrare la situazione      ta di capelli) ha comportato oscillazioni fra il
come Telogen Effluvio Cronico.                     50% ed il 200% se ripetuto a distanza anche
Non si riscontra disturbi di funzionalità tiroi-   di brevi periodi.
dea, non anemie, non ipoferritinemia né ipo-
zinchemia, né tanto meno disturbi ormonali.        È importante sottolineare che la brevità del-
I pazienti non sanno precisare quando il loro      l’anagen non è, di per sé, causa di miniaturiz-
problema tricologico è cominciato né lo attri-     zazione del capello né di perdita del follicolo;
buiscono ad eventi pregressi o a fatti precisi.    sicché, se non ci sono altri fattori, questi
                                                   pazienti, spesso a rischio di ipocondria e di
Ma quale è il numero giusto di capelli che         dismorfofobia, non andranno incontro ad ipo-
cadono giornalmente? Non esiste un numero          trichia né a calvizie e devono essere rassicura-
“giusto” e valido per chiunque.                    ti. Dopo l’anamnesi, che dovrà escludere la
Il numero giusto di capelli che cadono quoti-      possibilità di patologie croniche, gli esami di
dianamente dipende dal sesso (nell’uomo la         base che dovremo controllare sono quelli che
fase anagen è più breve e di conseguenza il        possono giustificare un telogen effluvio croni-
“ricambio” più accelerato), dalla stagione (in     co: emocromo, ferritina, zinchemia, TSH,
autunno più capelli si trovano fisiologicamen-     fT4, TPOab, ac folico, vit B12. Se qualcosa di
te in fase telogen e vengono quindi sostituiti),   importante emerge dalla anamnesi o dagli
dalle condizioni generali di salute, dal nume-     esami del sangue potremo porre diagnosi di
ro totale di capelli sul cuoio capelluto e dalla   Sindrome dell’Anagen Breve secondaria o
durata, geneticamente determinata, della fase      Telogen Effluvio Cronico. Se niente emerge
anagen di quell’individuo.                         dall’anamnesi né dagli esami che permetta di
A titolo di puro esempio se un soggetto ha         inquadrare la situazione come Telogen
100.000 capelli con durata della fase anagen       Effluvio Cronico potremo porre diagnosi di
di 2 anni, dopo 2 anni + 100 giorni (fase cata-    Sindrome dell’Anagen Breve primitiva o pro-
gen + fase telogen), cioè 835 giorni, dovranno     pria.
essere caduti tutti i capelli e quindi 100.000 :
830 = 120 capelli al giorno. Se un’altra perso-
na ha sempre 100.000 capelli ma con fase
anagen di 5 anni avremo: 1095 + 100 = 1925,        BIBLIOGRAFIA
per cui: 100.000 : 1925 = 51 capelli al giorno.
Se poi esaminiamo gli estremi della fisiologia,    Aron-Brunètiere R.: “Capelli e secrezione
cioè il soggetto con anagen di 1 anno e quello     endocrina” Med Est 1978; 1: 7.
con anagen di 10 anni vediamo come possa
dirsi ugualmente normale una caduta di 240         Bartsova L.: “Biology of hair growth” Curr
come un’altra di 25 capelli al giorno. Questa      Probl Dermatol 1984; 12: 1.
caduta non sarà poi uguale tutti i giorni del-
l’anno ma varierà, anche sensibilmente, con        Ebling F.J.: “Hair” J Invest Dermatol 1976;
la stagione, lo stato di salute, la fatica, lo     67: 98.
stress, il momento del ciclo eccetera.
Sperimentalmente il conteggio dei capelli          Hamilton J.B.: “Male hormone stimulation is
caduti con un lavaggio, in soggetti normali        a prerequisite and an incitant in common

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baldness” Am J Anat 1942; 71: 451.                            Il test genetico per
                                                          l’alopecia androgenetica
Hamilton J.B.: “The role of testosterone                           Fiorella Bini
secretions as indicated by the effect of castra-                      Firenze
tion in man and by studies of patological con-
ditions and the short life-span associated with    L’alopecia androgenetica (AGA) è caratterizza-
maleness” Recent Prog Horm Res 1948; 3:            ta da una involuzione progressiva fino alla
257.                                               completa atrofia dei follicoli piliferi e conse-
                                                   guentemente dei capelli dell’area centrale del
Hamilton J.B.: “Effect of castration in adole-     cuoio capelluto. Si tratta di un’affezione gene-
scent and young adult males upon further           ticamente determinata1, 2 che tuttavia per la
changes in the proportions of bare and hairy       sua realizzazione richiede la presenza di
scalp” J Clin Endocrinol 1960; 20: 1309.           ormoni steroidi maschili (androgeni). In
                                                   assenza di uno di questi fattori la calvizie non
Kligman A.M.: “The human hair cycle” J             si manifesta: predisposizione familiare e
Invest Derm 1959; 33: 307.                         androgeni devono essere verosimilmente pre-
                                                   senti entrambi, donde il nome di alopecia
Kligman A.M.: “Pathologic dynamics of              andro-genetica.
human hair loss” Arch Dermatol 1961;               È comunque una malattia multigenica: i
83:175.                                            diversi geni regolerebbero differenti aspetti
                                                   dell’espressività fenotipica della calvizie,
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                                                   Numerosi studi 4, 5, 6,7 ,8 hanno evidenziato
Orentreich N., Durr N.P.: “Biology of scalp        l’associazione del gene del recettore per gli
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                                                   sesso maschile.
Paus R., Handjski B., Czametzki B.M.,              Una singola variante genetica, SNP (Single
Eichmuller S.: “Biology of hair follicle”          Nucleotide Polymorphism) rs6152 situata sul
Hautarzt 1994; 45/11:8_8 - 825.                    frammento di restrizione Stu 1 dell’exone 1
                                                   del gene AR, ha l’associazione più forte con lo
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                                                   lizzato sul cromosoma X, quindi il maschio lo
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                                                   padre o dalla madre.
Sato Y.: “The hair cycle and its control           Recentemente è stata identificata un’altra
mechanism” in: Toda K et Al “Biology and           regione genetica associata alla calvizie
desease of the hair” Univ Park Press,              maschile a livello del cromosoma 20, che tut-
Baltimora, 1976. 3-13.                             tavia non corrisponde ad un gene specifico né
                                                   è correlata col gene per il recettore degli

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androgeni. La localizzazione sul cromosoma          mi X, di origine paterna e materna. Solo uno
20 determina la trasmissione sia dalla madre        è attivo in un determinato tessuto: pertanto,
che dal padre e spiegherebbe perché alcuni          se nel cuoio capelluto di quella donna è attivo
uomini sviluppano una calvizie simile a quel-       il cromosoma X paterno ed il padre è calvo,
la del padre 9.                                     quel soggetto ha un alto rischio di alopecia.
                                                    Nell’exone 1 del gene AR c’è una struttura
Il recettore per gli androgeni determina la         genetica, la ripetizione CAG (Citosina,
risposta del follicolo agli androgeni, soprattut-   Adenosina, Guanina), che varia in lunghezza
to al Diidrotestosterone (DHT). Questo è il         a seconda dei soggetti (CAG score)10.
più potente androgeno prodotto a livello del        Alcuni studi hanno dimostrato che il numero
follicolo pilifero dal testosterone per l’azione    delle ripetizione CAG nel gene AR è in stretto
della 5-alfa-reduttasi: nei soggetti predisposti,   rapporto con la sensibilità agli androgeni: in
l’azione del DHT determina accorciamento            particolare una ripetizione CAG corta (< 19) è
progressivo dell’anagen e miniaturizzazione.        associata con una maggiore sensibilità agli
                                                    androgeni11, 12. Altri lavori hanno correlato
Esistono due varianti alleliche del gene per il     un tratto CAG più corto con la perdita di
recettore per gli androgeni: la variante A, con     capelli nelle donne, ma anche con altre pato-
la quale il rischio di sviluppare AGA è basso (i    logie del follicolo pilosebaceo quali l’acne e
soggetti hanno il 70% di possibilità di non         l’irsutismo13, 14.
presentare la malattia).                            Quindi i soggetti che hanno un basso CAG
La variante G invece è correlata con un alto        score hanno un rischio elevato di sviluppare
rischio: i soggetti che presentano positività       AGA.
per la variante G del SNP rs6152 nel gene AR        Al contrario un CAG score alto ( >19) mette al
hanno circa il 70% di probabilità di sviluppa-      sicuro dal rischio androgenetico: in questi
re la calvizie prima dei 40 anni.                   casi, di fronte ad un defluvium dovremo ricer-
La localizzazione della calvizie a livello fron-    care altre cause.
toparietale e del vertice è correlata alla loca-
lizzazione a questo livello della variante ad       Sulla base di questi risultati è stato messo a
alto rischio del gene.                              punto un test genetico di screening, chiamato
                                                    HairDX, per valutare il rischio di AGA nei
Nei soggetti di sesso femminile l’AGA spesso        pazienti di entrambi i sessi.
non è correttamente diagnosticata. Nella            Nel maschio il test fornisce informazioni sulla
malattia sono coinvolti molti geni, alcuni          presenza di una variazione nel gene del recet-
ancora sconosciuti.                                 tore per gli androgeni (AR) localizzato sul cro-
Anche nelle donne la perdita androgenetica          mosoma X.
dei capelli è correlata con il gene per il recet-   Come abbiamo visto la presenza della
tore degli androgeni (AR), localizzato sul cro-     Variante A si accompagna ad un basso rischio
mosoma X. La presenza di una specifica              di sviluppare l’AGA maschile; la Variante G è
variante nel gene AR rende il follicolo sensibi-    invece correlata con un rischio del 70% di
le agli effetti del DHT con conseguente pro-        andare precocemente incontro a calvizie.
gressiva involuzione dei follicoli e diradamen-     La risposta del test è quindi : POSITIVO o
to dei capelli.                                     NEGATIVO per la VARIANTE G.
Come ben noto, le donne hanno due cromoso-

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                                                 Un valore CAG molto basso è associato con un
                                                 elevato rischio di sviluppare un’alopecia
                                                 grave.

                                                 HairDX è un test di screening che identifica i
                                                 soggetti ad alto rischio per lo sviluppo
                                                 dell’Alopecia Androgenetica: non è un test
                                                 diagnostico, il suo esito deve essere sempre
                                                 valutato dal medico tricologo insieme a tutti i
                                                 dati anamnestici (familiari e personali), clini-
                                                 ci e laboratoristici.
                                                 Si rivela comunque particolarmente utile nei
                                                 maschi giovani, con familiarità per AGA e in
                                                 assenza di manifestazioni cliniche per poter
                                                 intraprendere una terapia antiandrogena tem-
Nella femmina il test analizza, a livello del
                                                 pestiva e quindi più efficace. Inoltre è utile
gene del recettore per gli androgeni AR sul
                                                 per evidenziare i casi di AGA mascherati o
cromosoma X, il numero delle ripetizioni del
                                                 complicati ad esempio da un Telogen
tri-nucleotide CAG che è associata con lo svi-
                                                 Effluvio.
luppo dell’AGA femminile.
                                                 Nelle giovani donne con familiarità per alope-
Una donna positiva per l’allele CAG “corto”
                                                 cia o con diradamento già in atto ci aiuta a
(CAG< 19) nel gene AR ha una possibilità di
                                                 dirimere eventuali dubbi fra una Alopecia
circa il 70% di sviluppare l’Alopecia
                                                 Androgenetica e altri defluvi, ad esempio da
Androgenetica in giovane età.
                                                 carenza di ferro o di estrogeni, e ad indirizza-
Al contrario, una donna negativa per l’allele
                                                 re correttamente la terapia.
CAG “corto” (CAG>19) nel gene AR ha una
possibilità di circa il 70% di non sviluppare
                                                 Il test è semplice e innocuo: consiste nel pre-
l’Alopecia Androgenetica femminile.
                                                 levare il DNA con un tampone sterile dalla
Nella femmina il responso darà un valore
                                                 mucosa del cavo orale a livello delle guance.
numerico, il CAG Repeat Score: rispettiva-
mente inferiore o superiore a 19.
                                                 Per quanto sia possibile per il paziente acqui-
                                                 stare il test tramite internet ed eseguirlo per-
                                                 sonalmente, il suo utilizzo dovrebbe essere
                                                 limitato strettamente al medico tricologo:
                                                 infatti la selezione dei soggetti che possono
                                                 avvalersi del test diagnostico e la valutazione
                                                 del risultato sono di stretta competenza spe-
                                                 cialistica. A nostro parere è consigliabile, per
                                                 non banalizzare e vanificare questo utile stru-
                                                 mento diagnostico, regolamentarne l’utilizzo
                                                 esclusivamente nell’ambito della visita medi-
                                                 ca specialistica e non delegarne al paziente
                                                 l’acquisto e l’esecuzione.

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                                                20
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 Meccanismi d’azione del Minoxidil                   ad iperseborrea e per assenza di una decisa
          Daniele Campo                              familiarità per alopecia androgenetica. I dis-
               Roma                                  agi psicogeni che scatenano tale evento risul-
                                                     tano essere più frequentemente quelli depres-
Da più di trent’anni sappiamo che il minoxi-         sivi 3. I meccanismi biologici che sottointen-
dil stimola la crescita dei capelli, ma il mecca-    dono tale condizione sono stati studiati nel-
nismo con cui agisce non è ancora sufficiente-       l’uomo e più in dettaglio nel topo con test che
mente chiaro. Il minoxidil prolunga l’anagen         prevedevano una condizione di disagio psico-
ed incrementa le dimensioni del follicolo.           logico, attraverso degli stress sonici. I dati
Esistono delle evidenze che l’effetto stimolan-      riportano un incremento nel plasma di NGF.
te la crescita dei capelli sia dovuto anche all’a-   In tale condizione, a livello periferico, le fibre
pertura dei canali del potassio da parte del         C del plesso nervoso sensitivo, liberano
suo metabolita solfato. In vitro gli effetti su      sostanza P, la quale attraverso dei recettori
monoculture di cellule di follicolo pilifero         posti sulla membrana plasmatica dei mastoci-
mostrano una stimolazione della proliferazio-        ti (NK-1) ne provocano la degranulazione; Si
ne cellulare, inibizione della sintesi di collage-   liberano così linfochine infiammatorie che
ne, e stimolazione della produzione di VEGF          inducono l’apoptosi del follicolo ed il telogen
fattore di crescita dell’endotelio vascolare e       prematuro. Ebbene, si è riscontrato un ruolo
della sintesi di PGHS-1 (prostaglandina endo-        protettivo del minoxidil nei confronti del
perossido–sintetasi 1). Al momento, recenti          danno provocato al follicolo pilifero attraver-
ipotesi descrivono più in dettaglio il meccani-      so lo stress sonico nei topi, in maniera speri-
smo d’azione del minoxidil. Questa sostanza          mentalmente sovrapponibile all’effetto di ago-
costituisce un attivatore del recettore di una       nisti recettoriali NeuroKinin-1 (NK-1) o del
solfonil-urea (SUR) che prolunga l’anagen del        trattamento con anticorpi NGF-neutralizzan-
follicolo nella maniera seguente:                    ti4.
- Induce fattori di crescita cellulare come
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Recettore SU localizzato sulla membrana pla-
smatica delle cellule della papilla dermica.         1 Messenger A.G., Rundegren J. - Minoxidil:
- Agisce per inibizione del TGF beta, che pro-       mechanisms of action on hair growth - Br J
voca l’apoptosi delle cellule della matrice,         Dermatol. 2004 Feb; 150(2): 186 - 94.
aprendo i canali del potassio congiunti con il
                                                     2 Otomo S. - Hair growth effect of minoxidil -
Recettore SU sulla membrana mitocondriale            Nippon Yakurigaku Zasshi. 2002 Mar; 119(3): 167
interna.                                             - 74.
- Dilata le arteriole follicolari ed incrementa il
flusso ematico nella papilla dermica aprendo         3 Campo D., Pisani A. - Psychogenic alopecia. - G
i canali del potassio KIR 6.0 associati con il       Ital Dermatol Venereol. 2008 Oct; 143(5): 283 - 7.
Recettore SU posto sulla membrana plasmati-
ca delle cellule muscolari lisce vascolari 2.        4 Peters E.M., Arck PC, Paus R.- Hair growth inhi-
Nella alopecia psicogena che nell’uomo si            bition by psychoemotional stress: a mouse model
                                                     for neural mechanisms in hair growth control. -
caratterizza per un diradamento diffuso, più
                                                     Exp Dermatol. 2006 Jan; 15(1): 1 - 13.
marcato nell’area medio-frontale, associata

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  Aromaterapia ed Alopecia Areata                  li corti, spezzati, rastremati verso il basso con
          Roberto d’Ovidio                         un bulbetto bianco atrofico (i capelli “a punto
               Bari                                esclamativo” ! ). Alcuni pazienti manifestano
                                                   una sintomatologia soggettiva: prurito, bru-
Il termine “alopecia” deriva dal termine           ciore, senzazioni puntorie, soprattutto nelle
greco “alopex” che significa volpe. Ciò è dovu-    fasi iniziali della malattia. Stasi ansiosi o
to al fatto che questa è uno dei molti animali     depressivi possono precedere o accompagnare
soggetti ad una evidente muta del pelo ai          la malattia e sono in sé uno dei principali pro-
cambi di stagione, anche con cambiamento           blemi, soprattutto se non sono presenti condi-
del colore del manto.                              zioni ambientali rassicuranti, ed inoltre pos-
L’Area Celsi o Alopecia Areata, che è la più       sono costituire un possibile fattore di croni-
frequente delle forme di alopecia in chiazze,      cizzazione o aggravamento della patologia
è caratterizzata dalla comparsa più o meno         attraverso il circuito psico neuro immuno
repentina di una o più aree prive di peli sul      endocrino. La ricrescita di peluria bianca pre-
cuoio capelluto e/o sulla barba, ascelle, pube,    cede in genere l’ispessimento e la repigmenta-
arti.                                              zione che però in qualche caso manca. I capel-
Nella metà dei casi la malattia inizia prima       li bianchi sembrano più resistenti (Fenomeno
dell’età adulta e la sua evoluzione è capriccio-   di Maria Antonietta) e questo ha fatto ipotiz-
sa, potendo essere spesso autorisolutiva nel       zare che uno dei possibili bersagli della malat-
giro di qualche mese o aggravarsi con chiazze      tia sia il melanocita del follicolo pilifero. La
espansive e confluenti
su tutto il cuoio capel-
luto (Alopecia Totale)
o su tutto l’ambito
cutaneo       (Alopecia
Universale). È molto
frequente osservare
recidive di questa
patologia, anche a
distanza di molti anni
dal primo episodio e
spesso con un anda-
mento periodico e
coincidente con le
cadute stagionali dei
capelli. La cute nelle
chiazze si presenta
pallida o lievemente
rosata nelle forme più
attive nelle quali è
anche frequente il
riscontro ai margini
delle chiazze di capel-

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Novembre 2010 - N° 25 -                                                 Giornale Italiano di Tricologia

malattia è infatti a patogenesi autoimmune e         potrebbe attribuirsi non ad una reale effica-
spesso la si trova in associazione con patologie     cia della terapia bensì al decorso naturale o
similari la più frequente delle quali è la           all’effetto placebo. Questo comporta grosse
Tiroidite di Hashimoto. L’immunità cellulo           difficoltà nel realizzare protocolli terapeutici
mediata sembra essere principalmente coin-           rispettosi dei canoni della Evidence Based
volta nella patogenesi della Aopecia Areata e        Medicine 6. Del resto l’utilità dell’effetto pla-
l’Interferon gamma sembra essere la citochi-         cebo non va assolutamente sottovalutata, dato
na maggiormente implicata. Non si può                che ci troviamo di fronte ad una malattia in
comunque escludere, nelle forme più severe,          cui i fattori emotivi giocano spesso un ruolo
il coinvolgimento dell’immunità umorale con          determinante sia nello scatenamento che nel
produzione di autoanticorpi anticheratina ed         mantenimento dei processi patologici. In ogni
antitricoialina 3. Un fattore precipitante può       caso, anche se è estremamente improbabile
essere rappresentato dall’azione di neuropep-        che si possa praticare per l’Alopecia Areata
tidi, come la Sostanza P, liberati sotto stress      uno studio basato sui criteri Evidence Based
psico fisici acuti e/o cronici, attraverso l’atti-   Medicine, non è da trascurare l’eventuale
vazione dei mastociti perifollicolari 2. In con-     associazione di trattamenti psicofarmacologi-
dizioni fisiologiche la Sostanza P, liberata         ci alle classiche terapie dermatologiche 7 8 9.
dalle terminazioni nervose e dagli stessi            Ad oggi la scelta del regime terapeutico della
mastociti attraverso la stimolazione dei recet-      Alopecia areata si basa principalmente su cri-
tori vanilloidi (ad esempio con capsaicina)          teri empirici, più o meno codificati, che ten-
attiva la fase di crescita pilare.                   gano conto dell’età del paziente e della per-
La difficoltà di individuare l’effettivo fattore     centuale di cuoio capelluto interessato (più o
eziologico della malattia ha finora condotto         meno del 50%). Non esiste nessuna terapia
alla sperimentazione di diversi schemi di trat-      specifica per l’Alopecia Areata approvata
tamento con risultati più o meno insoddisfa-         dal’’FDA ed anche in Europa non esistono
centi.                                               linee guida terapeutiche universalmente
Bisogna ricordare che l’Alopecia Arcata, seb-        accettate.
bene sia una patologia di natura benigna, può        I criteri dell’ Evidence Based Medicine danno
creare nel paziente e nel suo ambiente fami-         una certa rilevanza di efficacia, con effetti col-
liare una situazione di notevole stress e dis-       laterali accettabili, solo all’Immunoterapia
agio psicologico ed influire in modo negativo        Topica con Difenciprone o Acido Squarico,
sulla qualità della vita.                            alla terapia steroidea intralesionale e quella
Spesso i pazienti sono persone insicure, fino a      topica con steroidi molto potenti. Anche que-
vivere veri stati di panico, con bassa autosti-      ste terapie possono però fallire, soprattutto se
ma ed introversi. Soprattutto le donne si sen-       praticate nelle fasi più attive della malattia e
tono menomate e limitate nella propria fem-          addirittura attraverso il fenomeno di
minilità. In questi casi è da consigliare un         Koebner, mediato da traumi fisici o chimici
supporto psicologico e/o psicofarmacologico.         possono aggravarla 12. Inoltre presentano con-
Essendo il decorso dell’Alopecia Areata abba-        troindicazioni e limitazioni anche legali dato
stanza “capriccioso”, con un’alternanza di           che è ancora oggi e si presume definitivamen-
remissioni spontanee e di recidive, ricordan-        te dati gli scarsi interessi economici, conside-
do anche della sua possibile e prevedibile reci-     rata terapia “sperimentale”.
dività e stagionalità, ogni eventuale ricrescita     Per la stessa ragione, probabilmente, non si è

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