NUOVA SERIE - Numero 118 - Anno XXIX - Agosto 2020 - Associazione ...

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NUOVA SERIE - Numero 118 - Anno XXIX - Agosto 2020 - Associazione ...
NUOVA SERIE - Numero 118 - Anno XXIX - Agosto 2020
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Direttore Responsabile:
Sironi Dario
Comitato di Redazione:
                                            IN QUESTO NUMERO
Beretta Marco
Biandrate Pietro                           • Dario Sironi
Canali Giovanni
Colombo Celestino
                                             Atto dovuto... O risentimento politico                      pag. 2
Ferrario Francesco
Moschetti Luciano                          • Giovanni Canali
Oluzzi Giordano                              I 4 tipi base ed i loro accoppiamenti                       pag. 4
Rainaldi Giuseppe

ASSOCIAZIONE
                                           • Bruno Novelli
ORNICOLTORI MONZESI                          I sali minerali nella dieta del canarino                   pag. 10
VIA CESARE AGUILHON, 5
20900 MONZA (MB)                           • Colombo Celestino
Tel. 338.5493761                             Colpevole o innocente?                                     pag. 14
E-mail: info@aommonza.com
www.aommonza.it
Iscrizione Tribunale di Monza              • Pietro Biandrate
n° 1009 del 30-09-1994                       Allevare è proteggere: ma da che cosa?                     pag. 16
POSTE ITALIANE S.p.A.                      • Giuseppe Rainaldi
Spedizione in abbonamento
postale D.L. 353/2003
                                             Il capannista ornitologo (storie vere)                     pag. 18
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma I - DCB Milano               • Dario Sironi
                                             Il pastone fai da te                                       pag. 20
Stampa:
Grafica Alta Brianza
                                           • Walter Sassi (Recensione)
Via Cesare Battisti, 2                       Ali nel buio - Viaggio fotografico tra i rapaci notturni   pag. 25
22045 Lambrugo (CO)
Tel. 031.605275                            • Luigi Corbetta
info@gabsrl.it                               Esperienze passate…ma sempre utili                         pag. 28

Le opinioni espresse dagli Autori          • Marino Riva
non impegnano la Rivista e la sua            Il nido: una vera opera d’arte                             pag. 31
Direzione.
I collaboratori assumono piena re-         • Pietro Biandrate
sponsabilità delle affermazioni con-
tenute nei loro scritti.
                                             Qualche ricordo!                                           pag. 34

                                             Uccelli migratori in Italia (1° parte)                     pag. 36
Nella quota di iscrizione A.O.M.
è compreso l’abbonamento                   • Informazioni per i Soci
al “L’INFORMATORE ALATO”

                                           • Notizie di interesse per il rinnovo ed ordine anelli       pag. 40
è vietata la riproduzione, parziale
o totale, se non preventivamente au-       • Pubblicità su “L’Informatore Alato”                        pag. 42
torizzata. L’Editore è a disposizione
degli aventi diritto, con i quali non
gli è stato possibile comunicare,
                                           • Chiusura estiva della sede                                 pag. 43
per eventuali involontarie omissioni
o inesattezze nelle citazioni delle        • Tesseramento “Anno 2021”                                   pag. 44
fonti dei brani o delle illustrazioni ri
prodotte nel presente notiziario.          • Tesseramento Soci minorenni                                pag. 45
In copertina:
Agata mosaico rosso maschio                • Invito a collaborare con l’Informatore Alato               pag. 46
All. S. Temporali
                                           • Pubblicità Soci                                            pag. 47

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ATTO DOVUTO O... RISENTIMENTO POLITICO
                                    DARIO SIRONI

Dal verbale relativo al Consiglio Di-           benemeriti dalle Federazione su pro-
rettivo FOI del 14-15 febbraio 2020             posta dell’ordine Giudici” unitamente
al punto 7 circa la ratifica delle de-          al precedente art. 12 “Il Presidente
cisioni prese dall’Ordine dei Giudici           dell’Ordine viene eletto dai Giudici ef-
in merito alla delibera di revoca di            fettivi e benemeriti riuniti in Assem-
benemerenza assegnata a suo tempo               blea con votazione segreta” lasciano
si evince: “ratifica la revoca della ben-       ben intendere come la revoca richies-
emerenza al Giudice Giuliano Passig-            ta e la delibera assunta dal Consiglio
nani essendo venuti a mancare i pre-            Direttivo costituiscano “atto dovuto”
supposti del riconoscimento per avere           ma soprattutto che il termine di ben-
lo stesso optato per la partecipazione          emerenza qui indicato faccia riferi-
ad altro non meglio definito consesso           mento alla titolarità di giudice e non
ornitologico”. Il mio pensiero è subito         ad altro. In tale contesto sono state le
corso alla similitudine delle fotografie        scelte operate dallo stesso Passignani
apparse recentemente sui media at-              la causa per la quale sono venuti a
tinenti le demolizioni di monumenti             mancare i presupposti e le qualifiche
storici ed annullamento di simboli che          per poterla mantenere. La beneme-
hanno segnato, nel bene e nel male,             renza che viene accordata dall’ordine
tappe fondamentali della nostra sto-            serve a dare la possibilità, come av-
ria passata come se la loro distruzione         viene per i senatori a vita, ad alcuni
potesse annullare capitoli fondamen-            giudici che si sono particolarmente
tali della nostra cultura; pensiero e           distinti per dedizione di continuare ad
comportamento che ovviamente non                avere possibilità elettiva degli organi
condivido.                                      istituzionali; non sarebbe pertanto
Nella consapevolezza che non poteva             considerabile come una esplicita on-
essere questa seconda parte della               orificenza ma un semplice privilegio
delibera alla base della decisione ho           che permette il mantenimento del
cercato di meglio comprendere quale             diritto di voto. Avendo abbandonato
fosse la motivazione della ratifica pro-        l’istituzione che ne caratterizza i pre-
posta dall’Ordine cercando nei testi            supposti non poteva che avere una
delle norme Federali la legittimità             simile conseguenza. Ciò però tocca la
della decisione.                                sola sua sfera riguardante la beneme-
L’art. 27 del Regolamento Ordine Giu-           renza come giudice F.O.I. ed assoluta-
dici cosi cita: “sono giudici benemeriti        mente nulla toglie a quello che è stato
coloro che hanno cessato l’attività e           il grande contributo tecnico che Gi-
sono stati ritenuti eccezionalmente             uliano ha dato all’ornitologia mai dis-
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conosciuto ed ampiamente conferma-             tale privilegio.
to dagli innumerevoli riconoscimenti           Prendendo atto di quanto sopra e con
con targhe e diplomi e insieme alle            la premessa che personalmente non
ripetute menzioni di merito che nes-           condivido la scelta fatta dall’amico
suno mai potrà cancellare. Le numer-           Giuliano penso di interpretare il pen-
ose pubblicazioni a sua firma sono             siero di molti giudici ed allevatori
storia della nostra ornitologia per le         della nostra generazione esponendo
quali gli saremo sempre grati. L’errata        profondo rammarico per la scelta
percezione di cosa sia in realtà la ben-       da Lui assunta. Il suo operato tras-
emerenza in questione permette una             corso sia nel mondo strettamente
facile strumentalizzazione da parte di         tecnico dell’ornitologia sia a favore
chi vuole, per propri scopi, denigrare         dell’istituzione che ci rappresenta ci
l’operato del consiglio direttivo della        lascia molto perplessi. Probabilmente
F.O.I. che è stato chiamato, come da           per noi, persone di una certa età, il
statuto, all’obbligatorio atto dovuto di       mondo sta cambiando tanto veloce-
ratificare una decisione quale conseg-         mente per cui risulta difficile ritrovar-
uenza della sopraggiunta mancanza              ci e forse la voglia di poterci rientrare
dei requisiti per il mantenimento di           offusca i nostri comportamenti.

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I 4 TIPI BASE ED I LORO ACCOPPIAMENTI
                                GIOVANNI CANALI

Sappiamo che i 4 tipi base sono: nero,        La feomelanina bruna è prevista mas-
bruno, agata ed isabella. Sappiamo            simamente espressa e scura nei bruni,
pure che la forma selvatica è il nero,        ma in seguito ad una scelta errata, non
anche se in realtà bisognerebbe dire          è gradita nei neri ove viene combattu-
nero-bruno, bruno ed agata sono               ta e ridotta al minimo. Becco e zampe
mutazioni recessive e legate al sesso,        sono previsti il più neri possibile nei
mentre l’isabella                             neri e brunastri nei bruni.

                                              Isabella rosso intenso

                                              Agata ed isabella, che sono i diluiti,
Agata rosso intenso                           per essere tipici devono avere il dis-
                                              egno, ad opera della mutazione agata
è dato dall’interazione di bruno ed           e dei suoi geni modificatori: spezzato,
agata (cioè bruno + agata).                   sottile, talora descritto a chicco di
Sappiamo anche che il disegno di neri         riso, anche se il riso è ben più grande,
e bruni, che sono gli ossidati, per es-       comunque completo in ogni sua parte.
sere tipico deve essere lungo e largo,        La feomelanina bruna, sempre ad op-
completo in ogni sua parte. Ben nero          era della mutazione agata, deve es-
nei neri e bruno scurissimo nei bruni.        sere ridotta al minimo, scelta ovvia,
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trattandosi di diluiti. La feomelanina         in realtà si comporta così perché le due
ridotta ed il disegno pure ridotto for-        mutazioni che la costituiscono sono
mano un alone, la cosiddetta “man-             entrambe recessive e legate al sesso,
dorla”. Il tono del dise-                      inoltre sono separabili dal crossing-
gno deve essere nero concentrato               over. Bisognerebbe dire molto altro
nell’agata e corrispondente nocciola           sull’espressione delle mutazioni e del-
negli isabella. Senza degradare verso          le loro interazioni, ma è degli accop-
il grigio o a toni bruni smunti. Becco e       piamenti che desidero parlare.
zampe carnicini.                               Dopo questo promemoria sintetico,
                                               prendo in esame gli accoppiamenti.
                                               Per prima cosa è bene precisare che
                                               le linee selettive degli ossidati (neri
                                               e bruni) e quella dei diluiti (agata
                                               ed isabella) sono opposte, massima
                                               ossidazione nei primi, massima di-
                                               luizione nei secondi, in altri termini
                                               scuri i primi e chiari, ma non sbiaditi,
                                               i secondi. Di conseguenza non accop-
                                               pieremo mai gli ossidati con i diluiti, a
Agata mosaico rosso                            meno che non vi siano situazioni par-
                                               ticolarissime, come la traslazione di
Il tipo nero è un’espressione poligen-         mutazioni nuove.
ica o multifattoriale, vale a dire che
vi concorrono moltissimi geni (cop-
pie alleliche) con effetto additivo. Il
bruno si differenzia dal nero perché
l’eumelanina nera è modificata in eu-
melanina bruna, molto più scura della
feomelanina bruna, non altro, a meno
che non intervengano selezioni di-
verse, come quella contro la feomela-
nina nei neri.                                 Nero
L’agata talora è anche detto nero dilui-
to; in effetti la mutazione agata riduce       Per avere neri si accoppia nero x
le melanine, creando un’apparente di-          nero omozigoti. Da questo accoppia-
luizione. L’isabella essendo un bruno          mento si hanno solo neri.
più agata o bruno diluito, segue in ver-       Per avere i bruni si accoppia bruno
sione bruna la situazione dell’agata.          x bruno, accoppiamento dal quale
Dal punto di vista genetico, l’isabella        si hanno solo bruni, in alternanza
sembra recessiva e legata al sesso, ma         con accoppiamenti di neri vecchia

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maniera cioè nero-bruni con espres-             bisogna sapere che le coppie cromo-
sione quindi di elevata feomelanina             somiche sono tutte uguali tranne una
bruna. Ben inteso quando si ha la for-          in uno dei due sessi. Negli uccelli il
tuna di trovare dei nero- bruni giusti,         sesso che ha un cromosoma diverso
altrimenti bisogna cercare di farseli.          in una coppia è quello femminile. Tale
Quando si accoppia un maschio bruno             cromosoma diverso è tale perché più
con una femmina nera si hanno mas-              piccolo e con pochi geni. La coppia di
chi neri/bruno (la barra / sta per por-         cromosomi in oggetto è detta coppia
tatore) e femmine brune.                        cromosomica sessuale (determina
Quando si accoppia maschio nero x               il sesso). Il sesso omogametico negli
femmina bruna si hanno tutti neri               uccelli è quello maschile e vede i cro-
con maschi portatori di bruno cioè              mosomi della coppia sessuale uguali,
nero/bruno. Le femmine nere sono                mentre il sesso femminile eteroga-
emizigoti, non possono portare il bru-          metico ha un cromosoma normale ed
no, perché il bruno è legato al sesso.          uno ridotto. I cromosomi della coppia
Quando si accoppia un nero portatore            sessuale sono indicati o con le lettere X
di bruno che indichiamo come nero/              e Y o meglio, per non confondersi con
bruno con femmine brune, si otten-              i mammiferi, che hanno la situazione
gono: metà neri e metà bruni, sia mas-          opposta, negli uccelli si preferisce, con
chi che femmine, sia nei neri che nei           Z e W. La Z equivale all’X cioè cromo-
bruni, i neri maschi sono portatori di          soma normale e la lettera W equivale
bruno. È questo un accoppiamento ot-            all’Y, cioè cromosoma ridotto. Per-
timale che consente di avere bruni sia          tanto, nei maschi degli uccelli la situ-
maschi che femmine.                             azione è ZZ per il maschio e ZW per la
Dal raro accoppiamento maschi nero/             femmina, ne consegue che il maschio
bruno x femmina nera si hanno: mas-             ha due geni di una determinata coppia
chi neri, metà portatori di bruno e le          allelica e la femmina uno solo, poiché
femmine: metà nere e metà brune.                il cromosoma W ne è privo.
Ora può darsi che qualcuno si chieda il         Di conseguenza, quando indichiamo
perché di queste differenze di risultati        il maschio nero con BB e il maschio
in base all’ordine dei sessi; ebbene bi-        bruno con bb possiamo avere anche
sogna sapere che i geni, che sono con-          il portatore (eterozigote) Bb. Nelle
tenuti nei cromosomi, sono i fattori            femmine invece non possiamo avere
che determinano i caratteri, in questo          una portatrice poiché non abbiamo
caso il bruno. I cromosomi sono a cop-          una coppia di geni (alleli) ma un solo
pie e sul cromosoma ci sono i geni              gene, pertanto indicando con 0 (zero)
pure a coppie che occupano un luogo             l’assenza di un gene (sul cromosoma
preciso, detto locus. I cromosomi del-          W), possiamo avere quindi solo due
la stessa coppia si dicono omologhi, i          situazioni nelle femmine, cioè: B0 la
geni della stessa coppia alleli. Inoltre,       nera e b0 la bruna. Da qui le differ-

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enze.                                            Per avere agata si accoppia agata x aga-
Il maschio bruno accoppiato con                  ta, ma va bene anche l’accoppiamento
femmina nera produce figlie brune                con isabella.
poiché il suo gene bruno b si incontra           Per avere isabella si accoppia isabella
con uno 0 e quindi si ha b0, mentre              x isabella o meglio ancora isabella con
nei maschi il gene b si incontra con B e         agata; se maschi gli agata dovranno
quindi si ha Bb cioè maschi neri porta-          essere portatori. Qui però bisognereb-
tori. Negli altri casi si hanno situazioni       be dire di che cosa portatori. Dal pun-
analoghe nella loro diversità; infatti il        to di vista genetico si dovrebbe dire di
maschio nero anche se accoppiato ad              bruno, in quanto è tale mutazione ad
una bruna incontra il gene 0 quindi              essere latente, ma questa espressione
si hanno solo femmine Bo cioè nere e             potrebbe creare equivoci in persone
maschi neri eterozigoti Bb. Il maschio           non preparatissime, quindi di solito,
nero eterozigote invece producendo               si preferisce dire portatori di isabella.
sia spermatozoi con B grande sia con             Il fatto è che gli agata potatori di bru-
b piccolo darà metà femmine nere e               no non possono generare femmine
metà brune quale che sia la femmina              brune, poiché inevitabilmente eredi-
utilizzata.                                      tano anche il gene agata e quindi sono
Bisogna ricordare che alla fine della            isabella. Per evitare equivoci, anch’io
meiosi o gametogenesi, si hanno: nel             preferisco dire portatori di isabella,
maschio spermatozoi e nella femmina              chiedendo venia alle persone più
uova. Ebbene gli                                 preparate che comprenderanno la ra-
spermatozoi e le uova che sono i                 gione di ciò.
gameti, sono cellule aploidi, cioè con           I risultati sono gli stessi indicati per
il patrimonio cromosomico e quindi               nero e bruno, solo che al posto di nero
genetico dimezzato. Quando avviene               scriveremo agata ed al posto di bruno
la fecondazione si ripristina il numero          scriveremo isabella.
normale, nel suo prodotto, che è lo              Se volessimo usare simboli usando
zigote, cioè il nuovo essere. Gli sper-          solo la coppia allelica agata avremmo
matozoi hanno tutti il cromosoma Z,              AA il maschio nero, Aa il maschio nero
mentre le uova sono per metà con il              portatore di agata, da non usare, aa il
cromosoma Z e metà W. Quando lo                  maschio agata, a0 la femmina agata.
spermatozoo incontra un uovo con                 Considerando l’isabella dovremmo
il cromosoma Z si ha un maschio ZZ,              usare sia il simbolo del bruno che
quando incontra un uovo con il cro-              dell’agata, pertanto il maschio isabel-
mosoma W nasce una femmina ZW e                  la sarebbe aa bb la femmina isabella
questo spiega i meccanismi di cui so-            a0 b0 i maschi portatori di isabella se
pra. Sul mio testo “I colori nel Canari-         agata dovremmo rappresentarli come
no” edito dalla F. O. I. questi temi sono        aa Bb.
spiegati ampiamente.                             Il nero portatore di agata e di bruno,

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NUOVA SERIE - Numero 118 - Anno XXIX - Agosto 2020 - Associazione ...
lo storico passe par tout, in grado di           feomelanina che sul disegno. Pertan-
produrre isabella (magari per cross-             to, preferiscono non calcare la mano
ing-over) lo rappresenteremo come                unendo soggetti con pochissima
Aa Bb e così via.                                feomelanina con altri che ne conser-
L’utilità dell’accoppiamento misto e             vano ancora una certa quantità.
cioè nero-bruno x bruno ed agata x               Nei bruni si cercherà sempre il diseg-
isabella, consiste nel fatto che si aiuta        no lungo e largo, con molta feomela-
a mantenere il disegno.                          nina, anche se alcuni vorrebbero com-
Importante è assortire bene la cop-              batterla anche nei bruni, incredibile a
pia; in tutti e 4 i tipi base il disegno è       dirsi. Becco e zampe preferibilmente
previsto completo, diverso ma com-               brunastre, anche se questo aspetto è
pleto. Eviteremo quindi di accoppiare            meno importante del nero nei neri.
soggetti con lo stesso difetto, del resto        Agata ed isabella vanno assieme,
è regola generale. Pertanto, il soggetto         cercheremo il disegno spezzato e sot-
che avesse, ad esempio, carenze di               tile, pochissima feomelanina bruna
disegno sulla testa, non andrà accop-            diluita al massimo, con mandorle con-
piato con un soggetto avente la stes-            seguenti ben evidenti. Becco e zampe
sa carenza, ma al contrario con uno              carnicini.
molto segnato sulla testa, ma magari             La sola differenza sta nel disegno,
difettoso sotto un altro aspetto nel             nero concentrato nell’agata e nocciola
quale il primo è molto dotato. Trat-             nell’isabella.
tasi dell’accoppiamento compensa-                Terremo conto del fatto che l’agata
tivo. Esiste anche l’accoppiamento               ottimo, non è un brutto nero, ma un
di esaltazione, vale a dire l’unione di          ottimo nero fortemente diluito, ma
due soggetti ottimi per una caratter-            non sbiadito. In parallelo l’isabella ot-
istica importante al fine di esaltarla e         timo corrisponde ad un bruno ottimo,
renderla diffusa nella loro prole. Nel           fortemente diluito ma non sbiadito.
nostro caso ad esempio due soggetti              Pertanto, agata con disegno grigiastro
molto segnati sulla testa o sui fianchi.         sono difettosi come isabella a disegno
Nei neri cercheremo certo disegno                pallido, quasi da satiné.
lungo e largo, con forte presenza di
nero su becco e zampe, cercheremo
anche di avere pochissima feomela-
nina bruna (per seguire lo standard
anche se alquanto discutibile). Tut-
tavia, molti allevatori di neri evitano
di esasperare la selezione contro la
feomelanina per non finire col dan-
neggiare anche il disegno. Sappiamo
che ci sino geni che agiscono sia sulla          Satinè

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A proposito di satiné va detto che è           un problema e c’è il rischio di privile-
mutazione allelica all’agata (prodotta         giare i portatori di satiné intensi.
cioè dallo stesso gene) ed ulterior-
mente riduttiva, vi è una dominanza
solo parziale dell’agata sul satiné, di
conseguenza sia gli agata che gli isa-
bella portatori sono schiariti. Brinati
e mosaico non sono da mostra, ma
gli intensi si poiché il piumaggio più
stretto consente al disegno di resist-
ere essendo più concentrato. Anzi la
riduzione della feomelanina, ad opera
del satiné latente, genera negli intensi
una apparente maggiore tipicità, di
cui bisogna tener conto. In mostra è

	
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I SALI MINERALI NELLA DIETA DEL CANARINO
                                   BRUNO NOVELLI

Accennare all’importanza dei Sali nel-            ferro, fluoro ecc., per la formazione
la dieta degli uccelli in cattività è come        delle ossa e, in caso di insufficienza
sfondare una porta già aperta. Prote-             di qualcuno di essi, lo scheletro si
ine, Sali e vitamine, qualitativamente            sviluppa in modo rachitico. Di tutti
hanno tutti la stessa importanza per-             questi elementi nessuno esiste come
ché, come qualunque altro animale,                tale nei tessuti animali e vegetali, ma
il nostro Canarino non può farne a                tutti sono combinati con altri per for-
meno. Ma il discorso cambia aspet-                mare, appunto, i “Sali “. Lo stesso è nei
to se il problema viene considerato               prodotti commerciali che vanno sotto
quantitativamente. La divisione che si            il nome di “ Sali minerali “, con l’unica
fa dei Sali, o meglio dei loro costituen-         eccezione dello zolfo.
ti ( molecole), comunemente definiti              In canaricoltura, per rinvenire tracce
come elementi minerali, in macroel-               di questo minerale o per migliorare
ementi e microelementi, dipende                   l’apporto cheratinico nel piumaggio,
sostanzialmente da due fatti di ordine            servono solo le proteine, ed in parti-
quantitativo.                                     colare quelle maggiormente ricche di
Il primo è che i macro sono dosabili              cistina e metionina che sono gli unici
con i comuni vecchi metodi analitici,             aminoacidi contenenti zolfo. Le funzi-
mentre i micro, trovandosi di norma               oni di questi Sali operano a livello or-
nelle strutture animali o vegetali in             ganico ed inorganico. Schematizzando
quantità molto piccole, richiedono                si può dire che tutti i Sali sono com-
procedimenti chimici delicati e comp-             posti da un metallo ( o da un gruppo
lessi. Si considerano macroelementi               chimico che lo sostituisce ) e da un ac-
: Calcio, fosforo, sodio, potassio, mag-          ido, o meglio dal radicale di un acido.
nesio, cloro e zolfo; microelementi:              Ora esaminiamo i più comuni Sali: Il
ferro, rame, cobalto, manganese zinco,            sale più conosciuto è quello da cucina,
fluoro ed alcuni altri a seconda della            con formula chimica NACL, in chimica
specie animali di cui tratteremo.                 definito come “ cloruro di sodio, per-
Nei comuni animali e vegetali, i macro            ché formato dal sodio e dal radicale Cl
elementi ( macro = grande, molto ) si             dell’ acido cloridrico.
trovano in notevole quantità e sono
indispensabili per formare importanti             Vari tipi di Sali
ben definite strutture. Ad esempio ai             Il guscio d’uovo è formato da carbon-
giovani Vertebrati occorrono elevate              ato di calcio ( calcare) cioè CaCO3 ,
quantità di calcio e fosforo , ma in              pertanto il Calcio ( metallo ) più il
minor quantità anche di magnesio,                 radicale CO3. Le ossa sono formate in
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gran parte da fosfato di calcio cioè cal-         Sali contenuti negli alimenti, una volta
cio più il radicale dell’acido fosforico.         assorbiti ed entrati in esso, vengono
Questi sono tre esempi di Sali inor-              distribuiti alle cellule che abbisog-
ganici, perché non abbisognano di un              nano. Pertanto, di Sali negli organismi
essere vivente per la loro formazione.            animali c’è grande varietà e così nella
Perciò sono i veri Sali minerali, tant’è          piante e nell’acqua, dalle quali tutti i
che si trovano abbondanti a formare               vertebrati traggono nutrimento man-
rocce di ogni tipo, come le miniere di            giando e bevendo.
salgemma, le montagne di calcare, i gi-
acimenti di fosforiti ecc.                        Il fosforo
I Sali organici invece sono composti              Il canarino domestico si ciba prin-
da un metallo e dal radicale di un acido          cipalmente di cereali: scagliola, de-
organico: Esempi, molte delle comuni              rivati del frumento, farina di mais,
saponette sono costituite da sodio +              i semi neri, tutti elementi ricchi di
acido stearico ( stearato di sodio ) che          fosforo. Il fosforo partecipa alle prin-
è un acido estraibile dai comuni grassi           cipali funzioni dell’organismo del ca-
organici. Il tartaro che si forma nelle           narino assieme al calcio, infatti non
botti di vino è il metallo + acido tar-           esistendo allo stato libero, viene som-
tarico. Il citrato di molte bibite effer-         ministrato sotto forma di fosfato di
vescenti ha come acido quello citrico             calcio Nell’organismo la sua funzione
ricavabile dagli agrumi, in particolare           inorganica principale consiste nella
dal limone.                                       partecipazione, assieme al calcio, alla
Come macro elemento, il sodio lo ri-              composizione delle ossa . La sua fun-
troviamo soprattutto nel sangue ed il             zione organica è quella enzimatica:
potassio nei muscoli, ma entrambi,                costituita da un insieme di reazioni
quasi come micro elementi li ritrovi-             metaboliche molto importanti per la
amo a mantenere l’efficienza funzio-              produzione di energia e per i processi
nale di un corpo dei vertebrati; come             genetici. Il fosforo è contenuto in mol-
pure, con funzionalità enzimatica,                tissimi alimenti molto utili per gli uc-
rintracciamo il magnesio, lo zinco ed             celli in cattività.
il rame indispensabile per la formazi-
one delle melanine, la cui carenza può            Il magnesio
determinare forme di albinismo. Nel               È un elemento essenziale per la vita,
sangue e nei tessuti degli animali ci             perché esso partecipa come co-enz-
sono moltissimi Sali: il cloruro di so-           ima ad numerose reazioni chimiche
dio ( il sapore del sangue è salato ), bi-        enzimatiche. Si è rivelato indispensa-
carbonati, fosfati, solfati di vari metal-        bile per la costruzione dello scheletro,
li. La funzione dei Sali nel sangue è             per l’attività nervosa e muscolare, per
duplice: Mantenere le caratteristiche             il metabolismo dei grassi e per la sin-
fisico-chimiche più adatte alla vita e            tesi delle proteine.
costituire il mezzo tramite il quale i
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Il cloro                                          vanno oltre l’azione in queste tre aree
In natura è molto abbondante e si tro-            in quanto gioca un ruolo importante
va solo combinato sotto forma di clo-             in molti sistemi del corpo.
ruro, come ad esempio il sale da cuci-            I legami zolfo sono necessari per le
na ( cloruro di sodio ) che costituisce           proteine affinché mantengano la loro
quasi il 3% della massa degli oceani. Il          struttura ma questi legami determi-
Cloro è indispensabile a quasi tutte le           nano anche l’attività biologica delle
forme di vita e come il sodio occorre             proteine. Per esempio, capelli ed ung-
per regolare l’equilibrio acido base              hie contengono una resistente protei-
nel sangue, la pressione osmotica ed              na chiamata cheratina, che possiede
il bilancio idro salino. È il componente          molto zolfo, mentre i tessuti connetti-
principale del succo gastrico, presente           vi e le cartilagini contengono proteine
nello stomaco per la funzione diges-              con legami zolfo flessibili, che danno
tiva, sotto forma di acido cloridrico,            flessibilità alla struttura. Con l’età, i
un acido molto forte: non danneggiala             tessuti flessibili del corpo tendono a
parete gastrica solo perché essa è pro-           perdere la loro elasticità, causando
tetta da uno strato di muco che funge             caduta e rughe della pelle, muscoli ir-
da rivestimento isolante, come accade             rigiditi e dolori articolari.
talvolta in alcune zone della mucosa              Inoltre lo zolfo è necessario per la cor-
gastrica o duodenale, che è erosa cau-            retta struttura ed attività biologica
sando la formazione di ulcere o vere e            degli enzimi. Se non si possiedono
proprie ferite.                                   sufficienti quantità di zolfo nel corpo
                                                  gli enzimi non possono funzionare
Lo zolfo                                          regolarmente e questo porta a con-
Lo zolfo è il terzo minerale per abbon-           seguenti problemi di salute in quanto
danza nel corpo umano, dopo calcio e              senza enzimi biologicamente attivi i
fosforo. E’ un importante minerale che            processi metabolici non funzionano
si acquisisce quasi completamente at-             appropriatamente.
traverso le proteine introdotte con
l’alimentazione.                                  La funzione degli Enzimi.
In uno studio che ha preso in esame               Una spiegazione abbastanza sem-
l’azione dello zolfo nel corpo, i ricerca-        plice della funzione degli Enzimi è la
tori affermano che finora l’importanza            fermentazione alcoolica. Infatti uti-
di questo minerale può essere stata               lizzando un estratto di lievito in un
sottostimata ed è quindi possibile che            ambiente di zuccheri si provoca la
non ne assumiamo a sufficienza.                   produzione di alcool. Un altro classico
                                                  esempio è la fermentazione dentro
L’importanza dello zolfo                          l’impasto della farina, immettendo un
Circa la metà dello zolfo presente nel            lievito, ottenendo così, dopo la cot-
corpo si ritrova nei muscoli, nella               tura al forno, un ottimo pane perfet-
pelle e nelle ossa, ma i suoi benefici            tamente digeribile. Chimicamente gli
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Enzimi sono molecole proteiche che
hanno il compito di permettere i cor-
retto svolgimento delle reazioni bio-
chimiche in un organismo, rendendole
compatibili con la vita. Moltissime
reazioni che avvengono dentro un or-
ganismo vivente, se effettuate senza
enzimi avrebbero tempi talmente
lunghi, o troppo brevi, o avverrebbero
con grande dispendio di energia o con
sviluppo di calore così
grande , tali da rende-
re impossibile la vita.
Pertanto gli Enzimi
hanno la funzione di
Biocatalizzatori: La
loro presenza innesca
decisive reazioni a
favore della vita ani-
male e vegetale, senza
però prenderne parte
integrante ed essere
mescolate con essi.

                                         13
COLPEVOLE O INNOCENTE?
                               CELESTINO COLOMBO

Osservando i nostri uccellini in gabbia          cessivo mi telefona lodando il com-
nella maggior parte dei casi riuscia-            portamento della lucherina. Sembra
mo a decifrare i loro comportamenti,             che le aspettative siano superate. De-
molto strano è stato l’agire di una mia          siderava delle uova e invece si trova
lucherina.                                       oltre alle uova anche la chioccia. Verso
Il fatto è accaduto alla fine del mese di        sera ritelefona sconsolato, sul fondo
maggio, quando mi accingevo a con-               della gabbia ci sono quattro esserini
cludere la stagione cove. Solitamente            quasi completamente formati. Gli dico
i quattro mesi impegnativi vanno da              che io solitamente tengo il maschio
febbraio a maggio. Gli uccellini che al-         separato fino a che i piccoli hanno
levo terminano in fretta le cove. Smet-          almeno otto giorni, se lui non lo ha
to per tempo prima di trovarmi nidi              diviso posso ipotizzare che sia lui il
con uova infecondate.                            colpevole. Cerco di tranquillizzarlo
Veniamo al fatto che voglio raccon-              assicurandogli che tra breve ci sarà
tare. L’amico Giovanni alleva come me            un’altra deposizione. Infatti, dopo po-
lucherini e si può affermare che ab-             chi giorni la lucherina inizia a deporre
biamo un unico ceppo in conseguen-               un altro ciclo di uova.
za dei ripetuti scambi tra noi. Siamo            Fatto stranissimo le uova vengono
alla fine di maggio, io ho raggiunto la          mangiate dalla femmina! Mi assicura
quantità di novelli desiderata mentre            che la colpevole è lei, il maschio era
Giovanni si lamenta che le cove non              separato. Per la cronaca in tutta la
vanno per il verso giusto. Mi dice” Ho           stagione riproduttiva 2020 nel mio
una lucherina con uova non feconde,              piccolo allevamento nessun uovo è
se a te avanzassero delle uova potresti          stato bucato o mangiato dai geni-
passarmene alcune?”. Gli rispondo                tori, né maschi né femmine. Questo
“Ho un nido con quattro uova feconde             pessimo vizio invece è frequente
ti posso dare le uova ed anche i ri-             nell’allevamento di Giovanni. Quale
produttori”.                                     sarà la causa?
Porto le quattro uova e la coppia di             Dopo il secondo uovo mangiato
lucherini da Giovanni che li sistema             l’iniziale affetto per la lucherina si
in una gabbia simile alle mie ma con il          trasforma in odio e Giovanni mi in-
nido posizionato nell’angolo opposto.            vita a riprendermi la coppia. Riporto
La lucherina non sembra infastidita              a casa i due uccellini, li metto in una
dal trasloco e si accovaccia nel nido.           gabbia con nido predisposto e la
Giovanni decide di far continuare la             femmina depone il 3°, 4°, e 5° uovo.
cova alla mia lucherina. Il mattino suc-         Come niente fosse la febbre della cova
                                            14
tiene la lucherina sul nido. Gli sposta-         osciuto.
menti, le disavventure precedenti non            Se faccio il processo ASSOLVO comple-
l’hanno influenzata.                             tamente la lucherina che si è sempre
Mistero inspiegabile per me questo               comportata bene ed anche dopo gli
comportamento di mangiare le uova                eventi negativi ha continuato a com-
per una buona parte delle femmine                portarsi come natura vuole. La colpa è
di Giovanni, ed anche una mia ottima             SEMPRE di noi allevatori che non sap-
allevatrice contrae questo vizio in un           piamo assecondare le aspettative de-

ambito diverso. Assicuro che Giovanni            gli uccelli. Questa è una brava luche-
tratta gli uccelli meglio di me, li vizia        rina e come tutti gli uccelli che hanno
fornendo loro anche il superfluo.                comportamenti strani per noi umani
Una causa esiste senz’altro nel vizio            sono da giustificare. Siamo noi che
di mangiare le uova ma proprio non               non sappiamo ricreare le condizioni a
riesco ad immaginare quale. Ho fatto             loro favorevoli. Per concludere la sto-
le supposizioni più fantasiose: luce di-         ria ho fatto sospendere la cova dopo
versa (maggiore di quella a casa mia),           alcuni giorni in quanto era rimasta la
odori diversi (feltrini dei nidi lavati          sola coppia che avrebbe allevato oltre
con detersivi diversi), allevatore scon-         il mese di giugno.

                                            15
ALLEVARE E’ PROTEGGERE! MA DA CHE COSA?
                                  PIETRO BIANDRATE

Mi capita ogni tanto, nei momenti li-             late, con alimentazione sempre più
beri, di visitare il sito della FOI, così,        sofisticata, con vitamine, integratori
per vedere se ci sono delle novità,               e quanto di meglio offre il mercato
delle iniziative, dei commenti e sono             in questo settore! Si può forse fare
così capitato nella sezione Scopi –               qualche eccezione per i canarini di
Finalità. Tra questi, sicuramente ri-             forma e posizione, dove non risul-
sulta ottimo il miglioramento, lo                 tano particolari mutazioni e dove
sviluppo e la conservazione del                   addirittura per qualche tipologia,
patrimonio ornitologico, la base                  vedi i Lizard, ancora oggi non se ne
del nostro hobby e la conoscenza                  conosce l’origine. Una certa protezi-
degli uccelli, il rispetto e la salva-            one può riguardare i silvani: cardel-
guardia del loro habitat, Quello                  lini, verdoni, fanelli, lucherini ecc.,
che mi ha sempre colpito maggior-                 ma anche qui oramai di ancestrale è
mente è il motto “Allevare è pro-                 rimasto ben poco. Le mutazioni im-
teggere” Ora se escludiamo qualche                perano anche in questa categoria!
silvano ancestrale, qualche pappa-                Certo qui almeno si è evitato di prel-
gallo, magari quelli di grossa taglia e           evare qualche esemplare dalla na-
qualche esotico, quello che mi sono               tura, con metodi alquanto discutibili
sempre chiesto è da cosa dobbiamo                 (anche se i nostri padri e magari i
proteggere quelli che oggi vengono                nonni, non sono esenti da respon-
maggiormente allevati da tutti noi:               sabilità al riguardo!). Mi risulta tut-
i canarini, soprattutto quelli di co-             tavia che in certe regioni ancora si
lore? Di quello originale delle isole             usa la cattura con reti e similari e che
canarie non c’è più traccia negli al-             a volte capita di leggere interventi
levamenti. I Jaspe, i Perla, i Mogano,            delle autorità forestali su impor-
gli Eumo, i Mosaici e chi più ne ha               tazioni clandestine e manipolazione
ne metta sono oramai gli unici pre-               degli anellini su cardellini, verdoni e
senti negli allevamenti! Ma da cosa               fringuelli ecc. A tale riguardo in un
li vogliamo proteggere? Dalla loro                precedente mio scritto, sollecitavo
estinzione? Ma se non sono mai                    a FOI a prese di posizione più dras-
esistiti in natura! Ma se sono tutte              tiche nei confronti di tali personaggi,
varietà create dall’uomo, da cosa li              perché, parliamoci chiaro, se esiste
vogliamo proteggere?                              questo commercio è perché ci sono
Dai cambiamenti climatici? Ma se                  allevatori interessati all’acquisto di
sono tutti nati ed allevati in gabbia,            tali uccellini e tra questi allevatori
a temperatura e umidità control-                  ce ne sono diversi iscritti alla FOI.
                                             16
Ci sono poi gli esotici che dovreb-
bero essere quelli più a rischio di
estinzione per i cambiamenti cli-
matici, ma anche qui di ancestrale
è rimasto ben poco. Basta pensare
che io allevo i Diamanti di Gould e
quest’anno da due coppie ancestra-
li, tra l’altro garantite da un famoso
allevatore e pagati anche bene, sono
nati quasi tutti novelli mutati, a con-
ferma di come oramai sia difficile
trovare ceppi ancestrali puri. Le
mutazioni sono entrate nell’ordine
comune per gli allevatori. Nel caso
dei Gould esistono associazioni che            le mutazioni più varie. La passione
stanno tentando la re-immissione               per l’ornitologia è un qualcosa che
in natura di soggetti allevati in cat-         solo chi ce l’ha può comprendere: è
tività, per ridurre i rischi di es-            amore per gli animali, per una nu-
tinzione, ma sembra che ci siano               ova vita, per il piacere di osservare
notevoli difficoltà soprattutto per            i loro comportamenti, per la com-
l’alimentazione. Abituati ad avere il          pagnia, per il canto: fermiamoci qui
cibo a disposizione riesce difficile           però, non allarghiamoci troppo! La
riabituarsi al procacciamento in na-           protezione della specie è qualcosa
tura. Esistono siti nel web addirittu-         di troppo grande per noi piccoli ap-
ra dedicati alle nuove mutazioni dei           passionati di uccellini!
Gould. Esemplari veramente brutti,
mezzo verdi a mezzo gialli, pieni di
difetti che vengono presentati come
“a new mutation”. Da ultimo, quello
che più mi colpisce nel motto “al-
levare è proteggere” sono gli ibridi.
Ma un ibrido tra un fanello ed un
verdone, da cosa lo vogliamo proteg-
gere? Dalla possibile sua estinzione?
Ma per favore! Una volta e i ricordi
vanno a mio padre che ne era un
grande estimatore, l’ibrido era tra il         Diamante di Gould x Diamante
cardellino e la canarina, soprattutto          quadricromia
per il canto. Oggi non solo ci sono
gli ibridi più strani ma addirittura

                                          17
IL CAPANNISTA ORNITOLOGO (STORIE VERE)
                                 GIUSEPPE RAINALDI

Frequentavo un compagno di scuola e               La cosa mi meravigliò molto: ama e
al pomeriggio ogni tanto ci trovavano             cura gli uccelli poi è poi va a caccia?
per ripassare delle lezioni, assieme              Vieni, vieni, .mi disse. Lo segui e dopo
ad un altro compagno nella sua ab-                altri due piani di scale del caseggiato,
itazione, che era in un alloggio po-              salimmo sul solaio: ingresso buio, ma
polare, casa di ringhiera come si usa             verso la mia sinistra intravedevo un
dire, austera, ma molto ben fatta. .              po di luce. Dopo alcuni metri si fermò,
Al primo piano ,dove abitava il mio               apri una porta e vidi due voliere, se
compagno, proprio dove terminava                  così le posso chiamare. La luce pro-
la scala vi era una specie di piccolo             veniva da alcune tegole in vetro bi-
porticato e vi erano appese delle gab-            anco e da tegole che lasciavano pas-
bie, con Lucherini, Cardellini, Canarini          sare un ricambio di aria. Una voliera
ben curati con tanto di osso di seppia            era occupata da Tordi bottacci e al-
e biscottino che allietavano con il loro          cuni Sasselli, l’altra era occupata da
canto l’austero caseggiato, li vi era             Fringuelli e alcuni Verdoni. Notavo
l’abitazione di un anziano con la moglie .        che ai lati del locale su pareti divisorie
Tramite la zia del mio amico scolas-              in legno c’erano alcune gabbiette da
tico conobbi l’appassionato vecchi-               richiamo appese; gli uccelli presenti
etto che in realtà forse non era pro-             a mio ricordo erano tutti in buona sa-
prio vecchio ma dimostrava più anni               lute, anche se nella voliera dei Tordi
di quelli che in realtà aveva, Si chia-           si era formata sopra un posatoio una
mava “Ginetto” diminutivo di Luigi.               piccola montagna con le deiezioni,
Aveva lavorato prima, durante e dopo              e la cosa mi impressiono un tantino.
la guerra presso una grande azienda               A tutti i costi volle regalarmi un Tordo,
siderurgica del nord. 20 Chilometri al            che data la sua insistenza dovetti ac-
giorno tra andata e ritorno, in biciclet-         cettare,( ma essendo molto selvatico,
ta, con il bello e brutto tempo, caldo            lo liberai dopo pochi giorni). Mi disse
e gelo compreso. Un giorno mi disse               poi che era un cacciatore capannista.
che aveva acquistato una motoretta                Prese da una   vecchia cassetta una
e a tutti i costi volle mostrarmela.              doppietta sicuramente vecchia quanto
Si trattava di una ITOM da 50cc.                  lui, avvolta in uno straccio e completa
Quando seppe che ero un appassion-                di cartucce. Fu allora che conobbi cosa
ato di uccellini manifesto immediata-             significava “rosa”! Erano piccoli pal-
mente la sua contentezza. mi disse che            lini che sparati formavano una rosa
anche lui era un grande appassionato              e alcuni di questi colpivano il bersa-
sia di uccelli che di caccia al capanno.          glio. Le cartucce le fabbricava lui, Mi
                                             18
mostrò poi un arnese che usava per               sua motoretta a dei roccoli per ri-
costruirle. Devo confessare che per un           fornirsi di uccelli. Teneva solo i mas-
attimo mi arrabbiai, vedendo il con-             chi, le femmine le liberava subito.
trasto tra le due cose: allevatore e cac-
ciatore! Poi la simpatia e la genuinità
del vecchietto prese il sopravvento.

                                                 Lo vidi solo una volta andare a caccia
                                                 con la bicicletta: sul portapacchi pos-
                                                 teriore aveva delle gabbiette avvolte
                                                 con tela di iuta. Al tempo in poche
                                                 centinaia di metri si poteva uscire dai
                                                 centri abitati, dove potersi dedicare
                                                 alla caccia. Ora quei luoghi non esis-
                                                 tono più inghiottiti dall’avanzare della
                                                 città.

Devo anche aggiungere che sul lato op-
posto del suo alloggio vi era un balcone
che dava sulla strada principale dove
c’era una gabbietta con un Fringuello
che cantava in continuazione ed io
spesso mi fermavo ad ascoltare. An-
che questa gabbietta era sua. A poche
centinaia di metri dalla casa aveva
un piccolo terreno dove ,coltivava
anche semi per uccelli. Con il tempo
diventammo amici e spesso andavo a
trovarlo con la mia bici: l’argomento
era sempre lo stesso: parlare di uc-
celli. Era abilissimo nell’imitare i
versi dei vari uccelli molto bene. Mi
disse che in autunno andava con la
                                            19
IL PASTONE FAI DA TE
                                  DARIO SIRONI

Basta sfogliare una rivista ornito-             tra dispensa di casa è sicuramente
logica o aprire una pagina su internet          l’ingrediente base che ho usato sino
per trovare un bombardamento pub-               a qualche anno addietro ma mi sono
blicitario sulla scelta del pastone per         convinto che sia preferibile utilizzare
i nostri uccelli e qualcuno potrà pen-
sare che quanto voglio proporre con
questo articolo sia del tutto superfluo
ma visto l’interesse dimostrato da-
gli amici che mi onorano di una loro
visita in allevamento spero di fare una
cosa gradita.
Lungi da me il voler proporre l’utilizzo
dei necessari prodotti integratori mi
limiterò ad elencare i prodotti da me           un pane fatto allo scopo dal mio pa-
utilizzati che opportunamente dosati            nettiere di fiducia con farina integrale
formeranno la base per una buona                e assenza di olio e sale e della forma
miscela e la tecnica utilizzata per la          ideale per essere facilmente macinato
loro preparazione.

                                                una volta fatto seccare. Per la macina-
Il pan secco proveniente dalla nos-             tura utilizzo un normale gratta forma-
                                           20
ggio elettrico.                                   Nel periodo di cova la stessa tecnica la
Con l’utilizzo di un opportuno setac-             utilizzo per amalgamare il miele utile
cio scelgo la granulometria desidera-             per un maggior apporto proteico.
ta. Con la stessa procedura provvedo
a frantumare fette biscottate, sempre
di farina integrale, al fine di dare mag-
gior croccantezza al prodotto finito.

Tutti sanno che per rendere un pas-
tone appetibile questo debba essere               Allo stesso scopo e, nel mio caso per
anche morbido al tatto e pertanto                 tutto l’anno, aggiungo l’uovo in una
preferisco utilizzare del normale                 forma del tutto particolare che dura
strutto la cui quantità vario in rappor-          nel tempo dando ulteriore morbidez-
to al periodo della stagione di utilizzo          za e quindi appetibilità.
del pastone.
A detta di esperti, a differenza dell’olio
di qualunque tipo da molti usato che
tende ad irrancidire, lo strutto fa an-
che da conservante.
Essendo solido, l’amalgama perfetta
nella miscelazione si ottiene utiliz-
zando un una normale impastatrice
meccanica.
                                             21
possibilmente presso mulini di fidu-
                                                 cia al fine di garantirne freschezza e
                                                 risparmio sui costi.
                                                 Non mi permetto di formulare diete
                                                 al riguardo nella consapevolezza che
                                                 ogni allevatore ha le sue preferenze
                                                 nella scelta. Mi limiterò ad elencarne
                                                 alcuni di quelli che trovano impiego
                                                 nelle mie formulazioni e che, dopo
                                                 anni di utilizzo mi hanno garantito un
                                                 buon esito.
                                                 Farei sicuramente una netta distinzi-
                                                 one fra farine naturali ed integratori
                                                 per i quali ancor maggiormente cias-
Parlo del “Pan di Spagna” che non si             cuno ha le sue proprie preferenze.
trova facilmente in commercio ma la              Sempre in rapporto al periodo stag-
sua fattibilità è sicuramente alla por-
tata di tutti. In questo “dolce” l’uovo è
il prodotto base ed una volta cotto al
forno diventa perfettamente conserv-
abile. Ovviamente per poterlo aggiun-
gere al nostro pastone va opportuna-
mente macinato ricorrendo, questa
volta, ad un normale frullatore dopo
averlo ridotto a dadini.
Ora tutti i prodotti base di fabbricazi-
one casalinga sono presenti nel nos-
tro pastone ma non sono da ritenersi
sicuramente sufficienti e per la com-
pletezza si dovranno aggiungere altri
componenti sfarinati da acquistarsi
                                            22
ionale di somministrazione dove rap-             canarini di colore.
porto le varie dosi con l’obiettivo di           Fra le stesse razze inglesi di posizione
ottenere le caratteristiche organolet-           l’apporto di sostanze
tiche richieste per quanto riguarda              proteiche va differenziato fra canarini
il tipo di farine impiegate utilizzo             di grossa e piccola taglia dove nei pri-
sempre:Germe di grano e di grano-                mi vanno incrementate le proteine ai
turco, grana di semolino, farina di              primi giorni di vita e, al contrario, nei
grano saraceno, erba medica, farina di           secondi “non bisogna avere cuore”.
soia e farina di granoturco. Per quanto          L’importante è che per ogni com-
riguarda gli integratori commerciali             ponente utilizzato si conoscano le
lascio libero arbitrio e ne spiego la ra-        caratteristiche organolettiche per un
gione.                                           ponderato utilizzo in termini di bilan-
Nella mia decennale esperienza pos-              ciamento del prodotto ottenuto.
so confermare che per ogni razza di
uccelli allevati la composizione del
pastone e degli integratori utilizzati
devono essere “personalizzati” per
ciascuna di esse.
Allevo canarini di razza inglese dove
l’utilizzo dell’uovo integrale non de-
termina particolari interferenze sulla
colorazione del piumaggio che può
essere particolarmente influente sui

                         «Ringraziamo
                     la famiglia Ripamonti
                       per averci donato
                     le numerose “riviste”
                  inerenti il nostro settore»

                                            23
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ALI NEL BUIO
    VIAGGIO FOTOGRAFICO TRA I RAPACI NOTTURNI
                                     Mike Unwin
                                    David Tipling
                           Prefazione di Marco Mastrorilli
                                     Atlante Srl

                                     Walter Sassi

Gli strigiformi rappresentano uno dei             di piccola taglia. I rapaci notturni
ventotto ordini in cui sono divisi gli uc-        sono abituati a cacciare nei boschi, nei
celli e sono suddivisi in due famiglie:           deserti, nella tundra, presso i centri
Barbagianni e Gufi. Studi recenti sul             abitati. Hanno grandi occhi rispetto
DNA applicati agli Strigidi hanno per-            alle proporzioni del corpo, molto sen-
messo di mettere ordine all’interno               sibili al buio e dotati di profondità di
dei gruppi e chiarire numerosi dubbi              campo, sono bloccati all’interno delle
anche se le scoperte in ambito sci-               cavità orbitali tramite anelli ossei,
entifico sono in continua evoluzione              ma la possibilità di ruotare la testa
e poiché’ la tassonomia è materia                 di 270 gradi facilita l’osservazione
complessa, alcune novità potrebbero               dell’ambiente che li circonda. Hanno
emergere in futuro. Questo splendido              un udito molto sviluppato, il loro disco
volume presenta cinquantatré specie               facciale, paragonabile a una parabola,
di strigiformi e ne illustra le qualità           fa sì che il suono venga convogliato ai
distintive, i comportamenti, spiegan-             padiglioni auricolari disposti a destra
do la loro evoluzione e diffusione in             e a sinistra del cranio, in verticale ma
tutto il mondo e la loro importante               non alla stessa altezza. Nel volume
funzione svolta all’interno degli eco-            sono presenti oltre 200 fotografie in
sistemi. Consultandolo si leggono in-             gran parte scattate in aree difficil-
teressanti informazioni. Ad esempio               mente accessibili dal fotografo natu-
che Il gufo più piccolo conosciuto è              ralista di fama internazionale David
l’Elfo che possiede le dimensioni di un           Tipling. Mentre i testi sono di Mike
passero e pesa solo 40 grammi. Che gli            Unwin, laureato in Letteratura ing-
artigli del Gufo della Virginia arrivano          lese, ambientalista e scrittore esperto
a esercitare la stessa pressione del              in biodiversità. Infine il testo gode di
morso di un cane Rottweiler. Inoltre              una presentazione di tutto rispetto,
che l’esemplare più grande è il Gufo              curata da Marco Mastrorilli, studioso
reale ed è in grado di cacciare animali           esperto di rapaci notturni, con 22 pub-
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blicazioni all’attivo. Se amate i rapaci          questo libro fa per voi. In vendita nelle
notturni il loro caratteristici richiami          migliori librerie oppure attraverso il
e gli occhi pieni di mistero la lettura di        sito web di Amazon.

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ESPERIENZE PASSATE… MA SEMPRE UTILI
                                 LUIGI CORBETTA

Da diversi anni vado in Romagna (Ri-            sono presenti con un colore giallo
mini, Bellaria, ecc.), o a San Marino, a        meno appariscente. Zampe e becco
visitare quella meraviglia di mostra            bruno carnicino scuro.Questi sono i
che si chiama “FRINGILLIA”, dedicata            colori naturali del verdone maschio;
ai fringillidi e loro mutazioni, orga-          la femmina ha dei colori di fondo più
nizzata da Bruno Zamagni in collab-             opachi e, a differenza del maschio, il
orazione con il Club dell’esotico e, da         giallo nelle remiganti e sul codione è
qualche anno, con la partecipazione             meno marcato. Quindi il dimorfismo
dell’amico Renzo Esuperanzi. Mi fer-            sessuale si presenta bene evidenziato.
mo sempre ad ammirare particolar-               Una delle principali caratteristiche
mente tutta la bellezza di una lunga            di questo carduelide (esistono altre
serie di stupendi verdoni esposti dai           sottospecie in natura) è la struttura
più preparati allevatori italiani. Che          corporea molto robusta, massiccia,
meraviglia!                                                          tozza, dove spicca
La specie                                                            una bella testa
tipica del                                                           rotonda con un
verdone è,                                                           becco forte e ab-
senza      al-                                                       bastanza largo a
cun dubbio,                                                          forma conica con
l’ancestrale                                                         il quale riesce a
“Carduelis                                                           frantumare i semi
Cloris”.    Il                                                       di girasole che
suo nome                                                             gradisce partico-
(Cloris                                                              larmente, indis-
significa                                                            pensabili in cat-
verde) deriva appunto dai colori di             tività per la sua buona salute.
fondo verde bruno che questo mag-               Il nostro verdone abita e nidifica sen-
nifico fringillide presenta sul suo             za alcun problema di temperature e di
splendido piumaggio in varie parti del          alimentazione in tutta l’Europa, com-
corpo.                                          presa naturalmente la nostra penisola
Testa, collo e groppone verde bruno             e le nostre isole.
più o meno scuro con differenze di              Per me questo uccello è l’espres­sione
tonalità nei singoli soggetti, gola,            massima dei colori naturali.
petto e codione hanno un lipocromo              Appassionato allevatore da sempre (si
giallo brillante, mentre la barratura           può ben dire “da una vita”) di indigeni
alare e l’apice delle spalle (alula)            ed in particolare di loro ibridi, con il
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verdone ancestrale ho sempre otte-               ed una periodica accurata disinfezi-
nuto dei bellissimi soggetti, ne cito al-        one assumono un ruolo molto impor-
cuni: verdone per fringuello, verdone            tante per il mantenimento in buona
per peppola, lucherino per verdone,              salute sia dei verdoni che di tutti gli
cardellino per verdone, ventre bianco            altri uccelli chiusi in gabbia o voliera.
per verdone, con ottimi risultati es-            Altrettanto importante è una equili-
positivi alle mostre alle quali ho par-          brata alimentazione.
tecipato. Poi, una trentina di anni ad-
dietro circa, sono venuto in possesso,
con una certa difficoltà, di una cop-
pia di verdoni mutati; la partita della
quale facevano parte era destinata a
regioni del sud Italia, ma il commer-
ciante importatore, influenzato dalla
mia insistenza di appassionato, tirò
fuori da una gabbia un bel maschio
agata ed una femmina bruna. Fu così
che incominciai ad allevare anche i
verdoni mutati. Il primo anno questa             Attualmente nel mio allevamento ho
coppia, alloggiata come tutte le al-             diverse coppie di verdoni ancestrali
tre in una gabbia da cm. 120 x 40, ha            ed alcune di verdoni mutati: bruno,
portato a termine due covate dalle               agata, isabella e qualche femmina lu-
quali sono nati, ed allevati dai loro            tino, ma l’ancestrale per me è sempre
genitori, sette novelli; due di questi,          il numero uno perché ha due qualità
però, durante la prima muta non sono             fondamentali rispetto agli altri: la ro-
riusciti a sopravvivere a causa della            bustezza e i colori di fondo che sono
coccidiosi, pericolo numero uno per              naturali, originali.
questi animali, malattia alla quale              I miei verdoni sono tutti alloggiati in
questi uccelli sono soggetti più di al-          gabbie da cm. 120 x 40, posizionate
tre specie. A quei tempi per prevenire           all’esterno, ma ben protette sia dalle
questa malattia c’era in commercio un            gelide temperature invernali che dal
prodotto molto valido, il Candiocidin,           caldo sole dell’estate, quando sono
che usavo con buoni risultati, prodot-           in riproduzione. Sul fondo di queste
to che fu poi ritirato dal mercato per           gabbie uso soltanto uno strato di sab-
vari motivi. Da allora non ho più usato          bia anti-coccidio, senza griglie, cosic-
farmaci, anche perché sono sempre                ché lo sterco si asciuga subito appena
stato un po’ restio all’impiego di me-           in contatto con la sabbia e non viene
dicinali in generale.                            beccato dagli uccelli.
Pulizia delle gabbie, accessori com-             Per quanto riguarda l’alimentazione il
presi, pulizia del locale di allevamento         verdone non ha particolari esigenze,

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però anch’esso ha delle preferenze: il           tutto il periodo della riproduzione
girasole e la canapuccia. La base, co-           fino a settembre quando, terminata
munque, è senza alcun dubbio un buon             la muta dello splendido piumaggio,
misto per canarini con l’aggiunta, per           si preparano al periodo di riposo dei
ogni soggetto, di un cucchiaino da               mesi invernali. Queste sono tutte cose
caffè di girasole una volta alla setti-          già scritte e riscritte, anche in modo
mana. Nel periodo di riposo, che parte           più tecnico e dettagliato da persone
da ottobre (quando gli uccelli hanno             che fanno il “mestiere” di scrivere. Io
terminato la muta) e termina a marzo,            ho voluto solo rinfrescare la memo-
aggiungo un po’ di canapuccia, miglio            ria con le mie esperienze , pensando
bianco e avena per aiutarli a superare           di fare cosa utile ai nuovi soci giovani
bene i mesi invernali con temperature            allevatori che ogni anno, nel periodo
più rigide.                                      delle iscrizioni alla madre F.O.I., si
L’inizio degli amori coincide con                presentano alla nostra associazione
l’inizio della primavera. In aprile i            A.O.M. per il tesseramento; per gli ap-
maschi cominciano ad andare in estro             passionati alla categoria I.E.I., in parti-
e con il loro canto, non proprio tanto           colare agli indigeni, penso sia uno sti-
melodico, cercano di conquistare                 molo in più poter leggere qualcosa di
la propria compagna; quest’ultima,               loro personale interesse, anche se per
dopo essersi accoppiata, incomincia la           altri può trattarsi di banalità.
costruzione del nido che difficilmente
risulterà ben modellato, cosa che in-
vece riescono a fare altri fringillidi
come il cardellino, il fringuello e altri
della stessa specie.
A questo punto l’alimentazione cam-
bia un poco. Non aggiungo più al soli-
to miscuglio il miglio bianco e l’avena,
ma incomincio piano piano, giorno
dopo giorno a somministrare del
pastoncino secco mischiato con dei
semi ammollati, semi di ortica (che
raccolgo personalmente nel mese di
agosto), germe di grano macinato e
sali minerali, oltre a verdure di stag-
ione come insalata, zucchine, cetrioli
e, naturalmente quando si trovano,
centocchio, tarassaco e piantaggine,             Verdone isabella
questi ultimi a volontà.
Questa è l’alimentazione dei miei ver-
doni sia mutati che ancestrali durante
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