NUOVA SERIE - Numero 118 - Anno XXIX - Agosto 2020 - Associazione ...
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Direttore Responsabile: Sironi Dario Comitato di Redazione: IN QUESTO NUMERO Beretta Marco Biandrate Pietro • Dario Sironi Canali Giovanni Colombo Celestino Atto dovuto... O risentimento politico pag. 2 Ferrario Francesco Moschetti Luciano • Giovanni Canali Oluzzi Giordano I 4 tipi base ed i loro accoppiamenti pag. 4 Rainaldi Giuseppe ASSOCIAZIONE • Bruno Novelli ORNICOLTORI MONZESI I sali minerali nella dieta del canarino pag. 10 VIA CESARE AGUILHON, 5 20900 MONZA (MB) • Colombo Celestino Tel. 338.5493761 Colpevole o innocente? pag. 14 E-mail: info@aommonza.com www.aommonza.it Iscrizione Tribunale di Monza • Pietro Biandrate n° 1009 del 30-09-1994 Allevare è proteggere: ma da che cosa? pag. 16 POSTE ITALIANE S.p.A. • Giuseppe Rainaldi Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 Il capannista ornitologo (storie vere) pag. 18 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma I - DCB Milano • Dario Sironi Il pastone fai da te pag. 20 Stampa: Grafica Alta Brianza • Walter Sassi (Recensione) Via Cesare Battisti, 2 Ali nel buio - Viaggio fotografico tra i rapaci notturni pag. 25 22045 Lambrugo (CO) Tel. 031.605275 • Luigi Corbetta info@gabsrl.it Esperienze passate…ma sempre utili pag. 28 Le opinioni espresse dagli Autori • Marino Riva non impegnano la Rivista e la sua Il nido: una vera opera d’arte pag. 31 Direzione. I collaboratori assumono piena re- • Pietro Biandrate sponsabilità delle affermazioni con- tenute nei loro scritti. Qualche ricordo! pag. 34 Uccelli migratori in Italia (1° parte) pag. 36 Nella quota di iscrizione A.O.M. è compreso l’abbonamento • Informazioni per i Soci al “L’INFORMATORE ALATO” • Notizie di interesse per il rinnovo ed ordine anelli pag. 40 è vietata la riproduzione, parziale o totale, se non preventivamente au- • Pubblicità su “L’Informatore Alato” pag. 42 torizzata. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto, con i quali non gli è stato possibile comunicare, • Chiusura estiva della sede pag. 43 per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nelle citazioni delle • Tesseramento “Anno 2021” pag. 44 fonti dei brani o delle illustrazioni ri prodotte nel presente notiziario. • Tesseramento Soci minorenni pag. 45 In copertina: Agata mosaico rosso maschio • Invito a collaborare con l’Informatore Alato pag. 46 All. S. Temporali • Pubblicità Soci pag. 47 1
ATTO DOVUTO O... RISENTIMENTO POLITICO DARIO SIRONI Dal verbale relativo al Consiglio Di- benemeriti dalle Federazione su pro- rettivo FOI del 14-15 febbraio 2020 posta dell’ordine Giudici” unitamente al punto 7 circa la ratifica delle de- al precedente art. 12 “Il Presidente cisioni prese dall’Ordine dei Giudici dell’Ordine viene eletto dai Giudici ef- in merito alla delibera di revoca di fettivi e benemeriti riuniti in Assem- benemerenza assegnata a suo tempo blea con votazione segreta” lasciano si evince: “ratifica la revoca della ben- ben intendere come la revoca richies- emerenza al Giudice Giuliano Passig- ta e la delibera assunta dal Consiglio nani essendo venuti a mancare i pre- Direttivo costituiscano “atto dovuto” supposti del riconoscimento per avere ma soprattutto che il termine di ben- lo stesso optato per la partecipazione emerenza qui indicato faccia riferi- ad altro non meglio definito consesso mento alla titolarità di giudice e non ornitologico”. Il mio pensiero è subito ad altro. In tale contesto sono state le corso alla similitudine delle fotografie scelte operate dallo stesso Passignani apparse recentemente sui media at- la causa per la quale sono venuti a tinenti le demolizioni di monumenti mancare i presupposti e le qualifiche storici ed annullamento di simboli che per poterla mantenere. La beneme- hanno segnato, nel bene e nel male, renza che viene accordata dall’ordine tappe fondamentali della nostra sto- serve a dare la possibilità, come av- ria passata come se la loro distruzione viene per i senatori a vita, ad alcuni potesse annullare capitoli fondamen- giudici che si sono particolarmente tali della nostra cultura; pensiero e distinti per dedizione di continuare ad comportamento che ovviamente non avere possibilità elettiva degli organi condivido. istituzionali; non sarebbe pertanto Nella consapevolezza che non poteva considerabile come una esplicita on- essere questa seconda parte della orificenza ma un semplice privilegio delibera alla base della decisione ho che permette il mantenimento del cercato di meglio comprendere quale diritto di voto. Avendo abbandonato fosse la motivazione della ratifica pro- l’istituzione che ne caratterizza i pre- posta dall’Ordine cercando nei testi supposti non poteva che avere una delle norme Federali la legittimità simile conseguenza. Ciò però tocca la della decisione. sola sua sfera riguardante la beneme- L’art. 27 del Regolamento Ordine Giu- renza come giudice F.O.I. ed assoluta- dici cosi cita: “sono giudici benemeriti mente nulla toglie a quello che è stato coloro che hanno cessato l’attività e il grande contributo tecnico che Gi- sono stati ritenuti eccezionalmente uliano ha dato all’ornitologia mai dis- 2
conosciuto ed ampiamente conferma- tale privilegio. to dagli innumerevoli riconoscimenti Prendendo atto di quanto sopra e con con targhe e diplomi e insieme alle la premessa che personalmente non ripetute menzioni di merito che nes- condivido la scelta fatta dall’amico suno mai potrà cancellare. Le numer- Giuliano penso di interpretare il pen- ose pubblicazioni a sua firma sono siero di molti giudici ed allevatori storia della nostra ornitologia per le della nostra generazione esponendo quali gli saremo sempre grati. L’errata profondo rammarico per la scelta percezione di cosa sia in realtà la ben- da Lui assunta. Il suo operato tras- emerenza in questione permette una corso sia nel mondo strettamente facile strumentalizzazione da parte di tecnico dell’ornitologia sia a favore chi vuole, per propri scopi, denigrare dell’istituzione che ci rappresenta ci l’operato del consiglio direttivo della lascia molto perplessi. Probabilmente F.O.I. che è stato chiamato, come da per noi, persone di una certa età, il statuto, all’obbligatorio atto dovuto di mondo sta cambiando tanto veloce- ratificare una decisione quale conseg- mente per cui risulta difficile ritrovar- uenza della sopraggiunta mancanza ci e forse la voglia di poterci rientrare dei requisiti per il mantenimento di offusca i nostri comportamenti. 3
I 4 TIPI BASE ED I LORO ACCOPPIAMENTI GIOVANNI CANALI Sappiamo che i 4 tipi base sono: nero, La feomelanina bruna è prevista mas- bruno, agata ed isabella. Sappiamo simamente espressa e scura nei bruni, pure che la forma selvatica è il nero, ma in seguito ad una scelta errata, non anche se in realtà bisognerebbe dire è gradita nei neri ove viene combattu- nero-bruno, bruno ed agata sono ta e ridotta al minimo. Becco e zampe mutazioni recessive e legate al sesso, sono previsti il più neri possibile nei mentre l’isabella neri e brunastri nei bruni. Isabella rosso intenso Agata ed isabella, che sono i diluiti, Agata rosso intenso per essere tipici devono avere il dis- egno, ad opera della mutazione agata è dato dall’interazione di bruno ed e dei suoi geni modificatori: spezzato, agata (cioè bruno + agata). sottile, talora descritto a chicco di Sappiamo anche che il disegno di neri riso, anche se il riso è ben più grande, e bruni, che sono gli ossidati, per es- comunque completo in ogni sua parte. sere tipico deve essere lungo e largo, La feomelanina bruna, sempre ad op- completo in ogni sua parte. Ben nero era della mutazione agata, deve es- nei neri e bruno scurissimo nei bruni. sere ridotta al minimo, scelta ovvia, 4
trattandosi di diluiti. La feomelanina in realtà si comporta così perché le due ridotta ed il disegno pure ridotto for- mutazioni che la costituiscono sono mano un alone, la cosiddetta “man- entrambe recessive e legate al sesso, dorla”. Il tono del dise- inoltre sono separabili dal crossing- gno deve essere nero concentrato over. Bisognerebbe dire molto altro nell’agata e corrispondente nocciola sull’espressione delle mutazioni e del- negli isabella. Senza degradare verso le loro interazioni, ma è degli accop- il grigio o a toni bruni smunti. Becco e piamenti che desidero parlare. zampe carnicini. Dopo questo promemoria sintetico, prendo in esame gli accoppiamenti. Per prima cosa è bene precisare che le linee selettive degli ossidati (neri e bruni) e quella dei diluiti (agata ed isabella) sono opposte, massima ossidazione nei primi, massima di- luizione nei secondi, in altri termini scuri i primi e chiari, ma non sbiaditi, i secondi. Di conseguenza non accop- pieremo mai gli ossidati con i diluiti, a Agata mosaico rosso meno che non vi siano situazioni par- ticolarissime, come la traslazione di Il tipo nero è un’espressione poligen- mutazioni nuove. ica o multifattoriale, vale a dire che vi concorrono moltissimi geni (cop- pie alleliche) con effetto additivo. Il bruno si differenzia dal nero perché l’eumelanina nera è modificata in eu- melanina bruna, molto più scura della feomelanina bruna, non altro, a meno che non intervengano selezioni di- verse, come quella contro la feomela- nina nei neri. Nero L’agata talora è anche detto nero dilui- to; in effetti la mutazione agata riduce Per avere neri si accoppia nero x le melanine, creando un’apparente di- nero omozigoti. Da questo accoppia- luizione. L’isabella essendo un bruno mento si hanno solo neri. più agata o bruno diluito, segue in ver- Per avere i bruni si accoppia bruno sione bruna la situazione dell’agata. x bruno, accoppiamento dal quale Dal punto di vista genetico, l’isabella si hanno solo bruni, in alternanza sembra recessiva e legata al sesso, ma con accoppiamenti di neri vecchia 5
maniera cioè nero-bruni con espres- bisogna sapere che le coppie cromo- sione quindi di elevata feomelanina somiche sono tutte uguali tranne una bruna. Ben inteso quando si ha la for- in uno dei due sessi. Negli uccelli il tuna di trovare dei nero- bruni giusti, sesso che ha un cromosoma diverso altrimenti bisogna cercare di farseli. in una coppia è quello femminile. Tale Quando si accoppia un maschio bruno cromosoma diverso è tale perché più con una femmina nera si hanno mas- piccolo e con pochi geni. La coppia di chi neri/bruno (la barra / sta per por- cromosomi in oggetto è detta coppia tatore) e femmine brune. cromosomica sessuale (determina Quando si accoppia maschio nero x il sesso). Il sesso omogametico negli femmina bruna si hanno tutti neri uccelli è quello maschile e vede i cro- con maschi portatori di bruno cioè mosomi della coppia sessuale uguali, nero/bruno. Le femmine nere sono mentre il sesso femminile eteroga- emizigoti, non possono portare il bru- metico ha un cromosoma normale ed no, perché il bruno è legato al sesso. uno ridotto. I cromosomi della coppia Quando si accoppia un nero portatore sessuale sono indicati o con le lettere X di bruno che indichiamo come nero/ e Y o meglio, per non confondersi con bruno con femmine brune, si otten- i mammiferi, che hanno la situazione gono: metà neri e metà bruni, sia mas- opposta, negli uccelli si preferisce, con chi che femmine, sia nei neri che nei Z e W. La Z equivale all’X cioè cromo- bruni, i neri maschi sono portatori di soma normale e la lettera W equivale bruno. È questo un accoppiamento ot- all’Y, cioè cromosoma ridotto. Per- timale che consente di avere bruni sia tanto, nei maschi degli uccelli la situ- maschi che femmine. azione è ZZ per il maschio e ZW per la Dal raro accoppiamento maschi nero/ femmina, ne consegue che il maschio bruno x femmina nera si hanno: mas- ha due geni di una determinata coppia chi neri, metà portatori di bruno e le allelica e la femmina uno solo, poiché femmine: metà nere e metà brune. il cromosoma W ne è privo. Ora può darsi che qualcuno si chieda il Di conseguenza, quando indichiamo perché di queste differenze di risultati il maschio nero con BB e il maschio in base all’ordine dei sessi; ebbene bi- bruno con bb possiamo avere anche sogna sapere che i geni, che sono con- il portatore (eterozigote) Bb. Nelle tenuti nei cromosomi, sono i fattori femmine invece non possiamo avere che determinano i caratteri, in questo una portatrice poiché non abbiamo caso il bruno. I cromosomi sono a cop- una coppia di geni (alleli) ma un solo pie e sul cromosoma ci sono i geni gene, pertanto indicando con 0 (zero) pure a coppie che occupano un luogo l’assenza di un gene (sul cromosoma preciso, detto locus. I cromosomi del- W), possiamo avere quindi solo due la stessa coppia si dicono omologhi, i situazioni nelle femmine, cioè: B0 la geni della stessa coppia alleli. Inoltre, nera e b0 la bruna. Da qui le differ- 6
enze. Per avere agata si accoppia agata x aga- Il maschio bruno accoppiato con ta, ma va bene anche l’accoppiamento femmina nera produce figlie brune con isabella. poiché il suo gene bruno b si incontra Per avere isabella si accoppia isabella con uno 0 e quindi si ha b0, mentre x isabella o meglio ancora isabella con nei maschi il gene b si incontra con B e agata; se maschi gli agata dovranno quindi si ha Bb cioè maschi neri porta- essere portatori. Qui però bisognereb- tori. Negli altri casi si hanno situazioni be dire di che cosa portatori. Dal pun- analoghe nella loro diversità; infatti il to di vista genetico si dovrebbe dire di maschio nero anche se accoppiato ad bruno, in quanto è tale mutazione ad una bruna incontra il gene 0 quindi essere latente, ma questa espressione si hanno solo femmine Bo cioè nere e potrebbe creare equivoci in persone maschi neri eterozigoti Bb. Il maschio non preparatissime, quindi di solito, nero eterozigote invece producendo si preferisce dire portatori di isabella. sia spermatozoi con B grande sia con Il fatto è che gli agata potatori di bru- b piccolo darà metà femmine nere e no non possono generare femmine metà brune quale che sia la femmina brune, poiché inevitabilmente eredi- utilizzata. tano anche il gene agata e quindi sono Bisogna ricordare che alla fine della isabella. Per evitare equivoci, anch’io meiosi o gametogenesi, si hanno: nel preferisco dire portatori di isabella, maschio spermatozoi e nella femmina chiedendo venia alle persone più uova. Ebbene gli preparate che comprenderanno la ra- spermatozoi e le uova che sono i gione di ciò. gameti, sono cellule aploidi, cioè con I risultati sono gli stessi indicati per il patrimonio cromosomico e quindi nero e bruno, solo che al posto di nero genetico dimezzato. Quando avviene scriveremo agata ed al posto di bruno la fecondazione si ripristina il numero scriveremo isabella. normale, nel suo prodotto, che è lo Se volessimo usare simboli usando zigote, cioè il nuovo essere. Gli sper- solo la coppia allelica agata avremmo matozoi hanno tutti il cromosoma Z, AA il maschio nero, Aa il maschio nero mentre le uova sono per metà con il portatore di agata, da non usare, aa il cromosoma Z e metà W. Quando lo maschio agata, a0 la femmina agata. spermatozoo incontra un uovo con Considerando l’isabella dovremmo il cromosoma Z si ha un maschio ZZ, usare sia il simbolo del bruno che quando incontra un uovo con il cro- dell’agata, pertanto il maschio isabel- mosoma W nasce una femmina ZW e la sarebbe aa bb la femmina isabella questo spiega i meccanismi di cui so- a0 b0 i maschi portatori di isabella se pra. Sul mio testo “I colori nel Canari- agata dovremmo rappresentarli come no” edito dalla F. O. I. questi temi sono aa Bb. spiegati ampiamente. Il nero portatore di agata e di bruno, 7
lo storico passe par tout, in grado di feomelanina che sul disegno. Pertan- produrre isabella (magari per cross- to, preferiscono non calcare la mano ing-over) lo rappresenteremo come unendo soggetti con pochissima Aa Bb e così via. feomelanina con altri che ne conser- L’utilità dell’accoppiamento misto e vano ancora una certa quantità. cioè nero-bruno x bruno ed agata x Nei bruni si cercherà sempre il diseg- isabella, consiste nel fatto che si aiuta no lungo e largo, con molta feomela- a mantenere il disegno. nina, anche se alcuni vorrebbero com- Importante è assortire bene la cop- batterla anche nei bruni, incredibile a pia; in tutti e 4 i tipi base il disegno è dirsi. Becco e zampe preferibilmente previsto completo, diverso ma com- brunastre, anche se questo aspetto è pleto. Eviteremo quindi di accoppiare meno importante del nero nei neri. soggetti con lo stesso difetto, del resto Agata ed isabella vanno assieme, è regola generale. Pertanto, il soggetto cercheremo il disegno spezzato e sot- che avesse, ad esempio, carenze di tile, pochissima feomelanina bruna disegno sulla testa, non andrà accop- diluita al massimo, con mandorle con- piato con un soggetto avente la stes- seguenti ben evidenti. Becco e zampe sa carenza, ma al contrario con uno carnicini. molto segnato sulla testa, ma magari La sola differenza sta nel disegno, difettoso sotto un altro aspetto nel nero concentrato nell’agata e nocciola quale il primo è molto dotato. Trat- nell’isabella. tasi dell’accoppiamento compensa- Terremo conto del fatto che l’agata tivo. Esiste anche l’accoppiamento ottimo, non è un brutto nero, ma un di esaltazione, vale a dire l’unione di ottimo nero fortemente diluito, ma due soggetti ottimi per una caratter- non sbiadito. In parallelo l’isabella ot- istica importante al fine di esaltarla e timo corrisponde ad un bruno ottimo, renderla diffusa nella loro prole. Nel fortemente diluito ma non sbiadito. nostro caso ad esempio due soggetti Pertanto, agata con disegno grigiastro molto segnati sulla testa o sui fianchi. sono difettosi come isabella a disegno Nei neri cercheremo certo disegno pallido, quasi da satiné. lungo e largo, con forte presenza di nero su becco e zampe, cercheremo anche di avere pochissima feomela- nina bruna (per seguire lo standard anche se alquanto discutibile). Tut- tavia, molti allevatori di neri evitano di esasperare la selezione contro la feomelanina per non finire col dan- neggiare anche il disegno. Sappiamo che ci sino geni che agiscono sia sulla Satinè 8
A proposito di satiné va detto che è un problema e c’è il rischio di privile- mutazione allelica all’agata (prodotta giare i portatori di satiné intensi. cioè dallo stesso gene) ed ulterior- mente riduttiva, vi è una dominanza solo parziale dell’agata sul satiné, di conseguenza sia gli agata che gli isa- bella portatori sono schiariti. Brinati e mosaico non sono da mostra, ma gli intensi si poiché il piumaggio più stretto consente al disegno di resist- ere essendo più concentrato. Anzi la riduzione della feomelanina, ad opera del satiné latente, genera negli intensi una apparente maggiore tipicità, di cui bisogna tener conto. In mostra è 9
I SALI MINERALI NELLA DIETA DEL CANARINO BRUNO NOVELLI Accennare all’importanza dei Sali nel- ferro, fluoro ecc., per la formazione la dieta degli uccelli in cattività è come delle ossa e, in caso di insufficienza sfondare una porta già aperta. Prote- di qualcuno di essi, lo scheletro si ine, Sali e vitamine, qualitativamente sviluppa in modo rachitico. Di tutti hanno tutti la stessa importanza per- questi elementi nessuno esiste come ché, come qualunque altro animale, tale nei tessuti animali e vegetali, ma il nostro Canarino non può farne a tutti sono combinati con altri per for- meno. Ma il discorso cambia aspet- mare, appunto, i “Sali “. Lo stesso è nei to se il problema viene considerato prodotti commerciali che vanno sotto quantitativamente. La divisione che si il nome di “ Sali minerali “, con l’unica fa dei Sali, o meglio dei loro costituen- eccezione dello zolfo. ti ( molecole), comunemente definiti In canaricoltura, per rinvenire tracce come elementi minerali, in macroel- di questo minerale o per migliorare ementi e microelementi, dipende l’apporto cheratinico nel piumaggio, sostanzialmente da due fatti di ordine servono solo le proteine, ed in parti- quantitativo. colare quelle maggiormente ricche di Il primo è che i macro sono dosabili cistina e metionina che sono gli unici con i comuni vecchi metodi analitici, aminoacidi contenenti zolfo. Le funzi- mentre i micro, trovandosi di norma oni di questi Sali operano a livello or- nelle strutture animali o vegetali in ganico ed inorganico. Schematizzando quantità molto piccole, richiedono si può dire che tutti i Sali sono com- procedimenti chimici delicati e comp- posti da un metallo ( o da un gruppo lessi. Si considerano macroelementi chimico che lo sostituisce ) e da un ac- : Calcio, fosforo, sodio, potassio, mag- ido, o meglio dal radicale di un acido. nesio, cloro e zolfo; microelementi: Ora esaminiamo i più comuni Sali: Il ferro, rame, cobalto, manganese zinco, sale più conosciuto è quello da cucina, fluoro ed alcuni altri a seconda della con formula chimica NACL, in chimica specie animali di cui tratteremo. definito come “ cloruro di sodio, per- Nei comuni animali e vegetali, i macro ché formato dal sodio e dal radicale Cl elementi ( macro = grande, molto ) si dell’ acido cloridrico. trovano in notevole quantità e sono indispensabili per formare importanti Vari tipi di Sali ben definite strutture. Ad esempio ai Il guscio d’uovo è formato da carbon- giovani Vertebrati occorrono elevate ato di calcio ( calcare) cioè CaCO3 , quantità di calcio e fosforo , ma in pertanto il Calcio ( metallo ) più il minor quantità anche di magnesio, radicale CO3. Le ossa sono formate in 10
gran parte da fosfato di calcio cioè cal- Sali contenuti negli alimenti, una volta cio più il radicale dell’acido fosforico. assorbiti ed entrati in esso, vengono Questi sono tre esempi di Sali inor- distribuiti alle cellule che abbisog- ganici, perché non abbisognano di un nano. Pertanto, di Sali negli organismi essere vivente per la loro formazione. animali c’è grande varietà e così nella Perciò sono i veri Sali minerali, tant’è piante e nell’acqua, dalle quali tutti i che si trovano abbondanti a formare vertebrati traggono nutrimento man- rocce di ogni tipo, come le miniere di giando e bevendo. salgemma, le montagne di calcare, i gi- acimenti di fosforiti ecc. Il fosforo I Sali organici invece sono composti Il canarino domestico si ciba prin- da un metallo e dal radicale di un acido cipalmente di cereali: scagliola, de- organico: Esempi, molte delle comuni rivati del frumento, farina di mais, saponette sono costituite da sodio + i semi neri, tutti elementi ricchi di acido stearico ( stearato di sodio ) che fosforo. Il fosforo partecipa alle prin- è un acido estraibile dai comuni grassi cipali funzioni dell’organismo del ca- organici. Il tartaro che si forma nelle narino assieme al calcio, infatti non botti di vino è il metallo + acido tar- esistendo allo stato libero, viene som- tarico. Il citrato di molte bibite effer- ministrato sotto forma di fosfato di vescenti ha come acido quello citrico calcio Nell’organismo la sua funzione ricavabile dagli agrumi, in particolare inorganica principale consiste nella dal limone. partecipazione, assieme al calcio, alla Come macro elemento, il sodio lo ri- composizione delle ossa . La sua fun- troviamo soprattutto nel sangue ed il zione organica è quella enzimatica: potassio nei muscoli, ma entrambi, costituita da un insieme di reazioni quasi come micro elementi li ritrovi- metaboliche molto importanti per la amo a mantenere l’efficienza funzio- produzione di energia e per i processi nale di un corpo dei vertebrati; come genetici. Il fosforo è contenuto in mol- pure, con funzionalità enzimatica, tissimi alimenti molto utili per gli uc- rintracciamo il magnesio, lo zinco ed celli in cattività. il rame indispensabile per la formazi- one delle melanine, la cui carenza può Il magnesio determinare forme di albinismo. Nel È un elemento essenziale per la vita, sangue e nei tessuti degli animali ci perché esso partecipa come co-enz- sono moltissimi Sali: il cloruro di so- ima ad numerose reazioni chimiche dio ( il sapore del sangue è salato ), bi- enzimatiche. Si è rivelato indispensa- carbonati, fosfati, solfati di vari metal- bile per la costruzione dello scheletro, li. La funzione dei Sali nel sangue è per l’attività nervosa e muscolare, per duplice: Mantenere le caratteristiche il metabolismo dei grassi e per la sin- fisico-chimiche più adatte alla vita e tesi delle proteine. costituire il mezzo tramite il quale i 11
Il cloro vanno oltre l’azione in queste tre aree In natura è molto abbondante e si tro- in quanto gioca un ruolo importante va solo combinato sotto forma di clo- in molti sistemi del corpo. ruro, come ad esempio il sale da cuci- I legami zolfo sono necessari per le na ( cloruro di sodio ) che costituisce proteine affinché mantengano la loro quasi il 3% della massa degli oceani. Il struttura ma questi legami determi- Cloro è indispensabile a quasi tutte le nano anche l’attività biologica delle forme di vita e come il sodio occorre proteine. Per esempio, capelli ed ung- per regolare l’equilibrio acido base hie contengono una resistente protei- nel sangue, la pressione osmotica ed na chiamata cheratina, che possiede il bilancio idro salino. È il componente molto zolfo, mentre i tessuti connetti- principale del succo gastrico, presente vi e le cartilagini contengono proteine nello stomaco per la funzione diges- con legami zolfo flessibili, che danno tiva, sotto forma di acido cloridrico, flessibilità alla struttura. Con l’età, i un acido molto forte: non danneggiala tessuti flessibili del corpo tendono a parete gastrica solo perché essa è pro- perdere la loro elasticità, causando tetta da uno strato di muco che funge caduta e rughe della pelle, muscoli ir- da rivestimento isolante, come accade rigiditi e dolori articolari. talvolta in alcune zone della mucosa Inoltre lo zolfo è necessario per la cor- gastrica o duodenale, che è erosa cau- retta struttura ed attività biologica sando la formazione di ulcere o vere e degli enzimi. Se non si possiedono proprie ferite. sufficienti quantità di zolfo nel corpo gli enzimi non possono funzionare Lo zolfo regolarmente e questo porta a con- Lo zolfo è il terzo minerale per abbon- seguenti problemi di salute in quanto danza nel corpo umano, dopo calcio e senza enzimi biologicamente attivi i fosforo. E’ un importante minerale che processi metabolici non funzionano si acquisisce quasi completamente at- appropriatamente. traverso le proteine introdotte con l’alimentazione. La funzione degli Enzimi. In uno studio che ha preso in esame Una spiegazione abbastanza sem- l’azione dello zolfo nel corpo, i ricerca- plice della funzione degli Enzimi è la tori affermano che finora l’importanza fermentazione alcoolica. Infatti uti- di questo minerale può essere stata lizzando un estratto di lievito in un sottostimata ed è quindi possibile che ambiente di zuccheri si provoca la non ne assumiamo a sufficienza. produzione di alcool. Un altro classico esempio è la fermentazione dentro L’importanza dello zolfo l’impasto della farina, immettendo un Circa la metà dello zolfo presente nel lievito, ottenendo così, dopo la cot- corpo si ritrova nei muscoli, nella tura al forno, un ottimo pane perfet- pelle e nelle ossa, ma i suoi benefici tamente digeribile. Chimicamente gli 12
Enzimi sono molecole proteiche che hanno il compito di permettere i cor- retto svolgimento delle reazioni bio- chimiche in un organismo, rendendole compatibili con la vita. Moltissime reazioni che avvengono dentro un or- ganismo vivente, se effettuate senza enzimi avrebbero tempi talmente lunghi, o troppo brevi, o avverrebbero con grande dispendio di energia o con sviluppo di calore così grande , tali da rende- re impossibile la vita. Pertanto gli Enzimi hanno la funzione di Biocatalizzatori: La loro presenza innesca decisive reazioni a favore della vita ani- male e vegetale, senza però prenderne parte integrante ed essere mescolate con essi. 13
COLPEVOLE O INNOCENTE? CELESTINO COLOMBO Osservando i nostri uccellini in gabbia cessivo mi telefona lodando il com- nella maggior parte dei casi riuscia- portamento della lucherina. Sembra mo a decifrare i loro comportamenti, che le aspettative siano superate. De- molto strano è stato l’agire di una mia siderava delle uova e invece si trova lucherina. oltre alle uova anche la chioccia. Verso Il fatto è accaduto alla fine del mese di sera ritelefona sconsolato, sul fondo maggio, quando mi accingevo a con- della gabbia ci sono quattro esserini cludere la stagione cove. Solitamente quasi completamente formati. Gli dico i quattro mesi impegnativi vanno da che io solitamente tengo il maschio febbraio a maggio. Gli uccellini che al- separato fino a che i piccoli hanno levo terminano in fretta le cove. Smet- almeno otto giorni, se lui non lo ha to per tempo prima di trovarmi nidi diviso posso ipotizzare che sia lui il con uova infecondate. colpevole. Cerco di tranquillizzarlo Veniamo al fatto che voglio raccon- assicurandogli che tra breve ci sarà tare. L’amico Giovanni alleva come me un’altra deposizione. Infatti, dopo po- lucherini e si può affermare che ab- chi giorni la lucherina inizia a deporre biamo un unico ceppo in conseguen- un altro ciclo di uova. za dei ripetuti scambi tra noi. Siamo Fatto stranissimo le uova vengono alla fine di maggio, io ho raggiunto la mangiate dalla femmina! Mi assicura quantità di novelli desiderata mentre che la colpevole è lei, il maschio era Giovanni si lamenta che le cove non separato. Per la cronaca in tutta la vanno per il verso giusto. Mi dice” Ho stagione riproduttiva 2020 nel mio una lucherina con uova non feconde, piccolo allevamento nessun uovo è se a te avanzassero delle uova potresti stato bucato o mangiato dai geni- passarmene alcune?”. Gli rispondo tori, né maschi né femmine. Questo “Ho un nido con quattro uova feconde pessimo vizio invece è frequente ti posso dare le uova ed anche i ri- nell’allevamento di Giovanni. Quale produttori”. sarà la causa? Porto le quattro uova e la coppia di Dopo il secondo uovo mangiato lucherini da Giovanni che li sistema l’iniziale affetto per la lucherina si in una gabbia simile alle mie ma con il trasforma in odio e Giovanni mi in- nido posizionato nell’angolo opposto. vita a riprendermi la coppia. Riporto La lucherina non sembra infastidita a casa i due uccellini, li metto in una dal trasloco e si accovaccia nel nido. gabbia con nido predisposto e la Giovanni decide di far continuare la femmina depone il 3°, 4°, e 5° uovo. cova alla mia lucherina. Il mattino suc- Come niente fosse la febbre della cova 14
tiene la lucherina sul nido. Gli sposta- osciuto. menti, le disavventure precedenti non Se faccio il processo ASSOLVO comple- l’hanno influenzata. tamente la lucherina che si è sempre Mistero inspiegabile per me questo comportata bene ed anche dopo gli comportamento di mangiare le uova eventi negativi ha continuato a com- per una buona parte delle femmine portarsi come natura vuole. La colpa è di Giovanni, ed anche una mia ottima SEMPRE di noi allevatori che non sap- allevatrice contrae questo vizio in un piamo assecondare le aspettative de- ambito diverso. Assicuro che Giovanni gli uccelli. Questa è una brava luche- tratta gli uccelli meglio di me, li vizia rina e come tutti gli uccelli che hanno fornendo loro anche il superfluo. comportamenti strani per noi umani Una causa esiste senz’altro nel vizio sono da giustificare. Siamo noi che di mangiare le uova ma proprio non non sappiamo ricreare le condizioni a riesco ad immaginare quale. Ho fatto loro favorevoli. Per concludere la sto- le supposizioni più fantasiose: luce di- ria ho fatto sospendere la cova dopo versa (maggiore di quella a casa mia), alcuni giorni in quanto era rimasta la odori diversi (feltrini dei nidi lavati sola coppia che avrebbe allevato oltre con detersivi diversi), allevatore scon- il mese di giugno. 15
ALLEVARE E’ PROTEGGERE! MA DA CHE COSA? PIETRO BIANDRATE Mi capita ogni tanto, nei momenti li- late, con alimentazione sempre più beri, di visitare il sito della FOI, così, sofisticata, con vitamine, integratori per vedere se ci sono delle novità, e quanto di meglio offre il mercato delle iniziative, dei commenti e sono in questo settore! Si può forse fare così capitato nella sezione Scopi – qualche eccezione per i canarini di Finalità. Tra questi, sicuramente ri- forma e posizione, dove non risul- sulta ottimo il miglioramento, lo tano particolari mutazioni e dove sviluppo e la conservazione del addirittura per qualche tipologia, patrimonio ornitologico, la base vedi i Lizard, ancora oggi non se ne del nostro hobby e la conoscenza conosce l’origine. Una certa protezi- degli uccelli, il rispetto e la salva- one può riguardare i silvani: cardel- guardia del loro habitat, Quello lini, verdoni, fanelli, lucherini ecc., che mi ha sempre colpito maggior- ma anche qui oramai di ancestrale è mente è il motto “Allevare è pro- rimasto ben poco. Le mutazioni im- teggere” Ora se escludiamo qualche perano anche in questa categoria! silvano ancestrale, qualche pappa- Certo qui almeno si è evitato di prel- gallo, magari quelli di grossa taglia e evare qualche esemplare dalla na- qualche esotico, quello che mi sono tura, con metodi alquanto discutibili sempre chiesto è da cosa dobbiamo (anche se i nostri padri e magari i proteggere quelli che oggi vengono nonni, non sono esenti da respon- maggiormente allevati da tutti noi: sabilità al riguardo!). Mi risulta tut- i canarini, soprattutto quelli di co- tavia che in certe regioni ancora si lore? Di quello originale delle isole usa la cattura con reti e similari e che canarie non c’è più traccia negli al- a volte capita di leggere interventi levamenti. I Jaspe, i Perla, i Mogano, delle autorità forestali su impor- gli Eumo, i Mosaici e chi più ne ha tazioni clandestine e manipolazione ne metta sono oramai gli unici pre- degli anellini su cardellini, verdoni e senti negli allevamenti! Ma da cosa fringuelli ecc. A tale riguardo in un li vogliamo proteggere? Dalla loro precedente mio scritto, sollecitavo estinzione? Ma se non sono mai a FOI a prese di posizione più dras- esistiti in natura! Ma se sono tutte tiche nei confronti di tali personaggi, varietà create dall’uomo, da cosa li perché, parliamoci chiaro, se esiste vogliamo proteggere? questo commercio è perché ci sono Dai cambiamenti climatici? Ma se allevatori interessati all’acquisto di sono tutti nati ed allevati in gabbia, tali uccellini e tra questi allevatori a temperatura e umidità control- ce ne sono diversi iscritti alla FOI. 16
Ci sono poi gli esotici che dovreb- bero essere quelli più a rischio di estinzione per i cambiamenti cli- matici, ma anche qui di ancestrale è rimasto ben poco. Basta pensare che io allevo i Diamanti di Gould e quest’anno da due coppie ancestra- li, tra l’altro garantite da un famoso allevatore e pagati anche bene, sono nati quasi tutti novelli mutati, a con- ferma di come oramai sia difficile trovare ceppi ancestrali puri. Le mutazioni sono entrate nell’ordine comune per gli allevatori. Nel caso dei Gould esistono associazioni che le mutazioni più varie. La passione stanno tentando la re-immissione per l’ornitologia è un qualcosa che in natura di soggetti allevati in cat- solo chi ce l’ha può comprendere: è tività, per ridurre i rischi di es- amore per gli animali, per una nu- tinzione, ma sembra che ci siano ova vita, per il piacere di osservare notevoli difficoltà soprattutto per i loro comportamenti, per la com- l’alimentazione. Abituati ad avere il pagnia, per il canto: fermiamoci qui cibo a disposizione riesce difficile però, non allarghiamoci troppo! La riabituarsi al procacciamento in na- protezione della specie è qualcosa tura. Esistono siti nel web addirittu- di troppo grande per noi piccoli ap- ra dedicati alle nuove mutazioni dei passionati di uccellini! Gould. Esemplari veramente brutti, mezzo verdi a mezzo gialli, pieni di difetti che vengono presentati come “a new mutation”. Da ultimo, quello che più mi colpisce nel motto “al- levare è proteggere” sono gli ibridi. Ma un ibrido tra un fanello ed un verdone, da cosa lo vogliamo proteg- gere? Dalla possibile sua estinzione? Ma per favore! Una volta e i ricordi vanno a mio padre che ne era un grande estimatore, l’ibrido era tra il Diamante di Gould x Diamante cardellino e la canarina, soprattutto quadricromia per il canto. Oggi non solo ci sono gli ibridi più strani ma addirittura 17
IL CAPANNISTA ORNITOLOGO (STORIE VERE) GIUSEPPE RAINALDI Frequentavo un compagno di scuola e La cosa mi meravigliò molto: ama e al pomeriggio ogni tanto ci trovavano cura gli uccelli poi è poi va a caccia? per ripassare delle lezioni, assieme Vieni, vieni, .mi disse. Lo segui e dopo ad un altro compagno nella sua ab- altri due piani di scale del caseggiato, itazione, che era in un alloggio po- salimmo sul solaio: ingresso buio, ma polare, casa di ringhiera come si usa verso la mia sinistra intravedevo un dire, austera, ma molto ben fatta. . po di luce. Dopo alcuni metri si fermò, Al primo piano ,dove abitava il mio apri una porta e vidi due voliere, se compagno, proprio dove terminava così le posso chiamare. La luce pro- la scala vi era una specie di piccolo veniva da alcune tegole in vetro bi- porticato e vi erano appese delle gab- anco e da tegole che lasciavano pas- bie, con Lucherini, Cardellini, Canarini sare un ricambio di aria. Una voliera ben curati con tanto di osso di seppia era occupata da Tordi bottacci e al- e biscottino che allietavano con il loro cuni Sasselli, l’altra era occupata da canto l’austero caseggiato, li vi era Fringuelli e alcuni Verdoni. Notavo l’abitazione di un anziano con la moglie . che ai lati del locale su pareti divisorie Tramite la zia del mio amico scolas- in legno c’erano alcune gabbiette da tico conobbi l’appassionato vecchi- richiamo appese; gli uccelli presenti etto che in realtà forse non era pro- a mio ricordo erano tutti in buona sa- prio vecchio ma dimostrava più anni lute, anche se nella voliera dei Tordi di quelli che in realtà aveva, Si chia- si era formata sopra un posatoio una mava “Ginetto” diminutivo di Luigi. piccola montagna con le deiezioni, Aveva lavorato prima, durante e dopo e la cosa mi impressiono un tantino. la guerra presso una grande azienda A tutti i costi volle regalarmi un Tordo, siderurgica del nord. 20 Chilometri al che data la sua insistenza dovetti ac- giorno tra andata e ritorno, in biciclet- cettare,( ma essendo molto selvatico, ta, con il bello e brutto tempo, caldo lo liberai dopo pochi giorni). Mi disse e gelo compreso. Un giorno mi disse poi che era un cacciatore capannista. che aveva acquistato una motoretta Prese da una vecchia cassetta una e a tutti i costi volle mostrarmela. doppietta sicuramente vecchia quanto Si trattava di una ITOM da 50cc. lui, avvolta in uno straccio e completa Quando seppe che ero un appassion- di cartucce. Fu allora che conobbi cosa ato di uccellini manifesto immediata- significava “rosa”! Erano piccoli pal- mente la sua contentezza. mi disse che lini che sparati formavano una rosa anche lui era un grande appassionato e alcuni di questi colpivano il bersa- sia di uccelli che di caccia al capanno. glio. Le cartucce le fabbricava lui, Mi 18
mostrò poi un arnese che usava per sua motoretta a dei roccoli per ri- costruirle. Devo confessare che per un fornirsi di uccelli. Teneva solo i mas- attimo mi arrabbiai, vedendo il con- chi, le femmine le liberava subito. trasto tra le due cose: allevatore e cac- ciatore! Poi la simpatia e la genuinità del vecchietto prese il sopravvento. Lo vidi solo una volta andare a caccia con la bicicletta: sul portapacchi pos- teriore aveva delle gabbiette avvolte con tela di iuta. Al tempo in poche centinaia di metri si poteva uscire dai centri abitati, dove potersi dedicare alla caccia. Ora quei luoghi non esis- tono più inghiottiti dall’avanzare della città. Devo anche aggiungere che sul lato op- posto del suo alloggio vi era un balcone che dava sulla strada principale dove c’era una gabbietta con un Fringuello che cantava in continuazione ed io spesso mi fermavo ad ascoltare. An- che questa gabbietta era sua. A poche centinaia di metri dalla casa aveva un piccolo terreno dove ,coltivava anche semi per uccelli. Con il tempo diventammo amici e spesso andavo a trovarlo con la mia bici: l’argomento era sempre lo stesso: parlare di uc- celli. Era abilissimo nell’imitare i versi dei vari uccelli molto bene. Mi disse che in autunno andava con la 19
IL PASTONE FAI DA TE DARIO SIRONI Basta sfogliare una rivista ornito- tra dispensa di casa è sicuramente logica o aprire una pagina su internet l’ingrediente base che ho usato sino per trovare un bombardamento pub- a qualche anno addietro ma mi sono blicitario sulla scelta del pastone per convinto che sia preferibile utilizzare i nostri uccelli e qualcuno potrà pen- sare che quanto voglio proporre con questo articolo sia del tutto superfluo ma visto l’interesse dimostrato da- gli amici che mi onorano di una loro visita in allevamento spero di fare una cosa gradita. Lungi da me il voler proporre l’utilizzo dei necessari prodotti integratori mi limiterò ad elencare i prodotti da me un pane fatto allo scopo dal mio pa- utilizzati che opportunamente dosati nettiere di fiducia con farina integrale formeranno la base per una buona e assenza di olio e sale e della forma miscela e la tecnica utilizzata per la ideale per essere facilmente macinato loro preparazione. una volta fatto seccare. Per la macina- Il pan secco proveniente dalla nos- tura utilizzo un normale gratta forma- 20
ggio elettrico. Nel periodo di cova la stessa tecnica la Con l’utilizzo di un opportuno setac- utilizzo per amalgamare il miele utile cio scelgo la granulometria desidera- per un maggior apporto proteico. ta. Con la stessa procedura provvedo a frantumare fette biscottate, sempre di farina integrale, al fine di dare mag- gior croccantezza al prodotto finito. Tutti sanno che per rendere un pas- tone appetibile questo debba essere Allo stesso scopo e, nel mio caso per anche morbido al tatto e pertanto tutto l’anno, aggiungo l’uovo in una preferisco utilizzare del normale forma del tutto particolare che dura strutto la cui quantità vario in rappor- nel tempo dando ulteriore morbidez- to al periodo della stagione di utilizzo za e quindi appetibilità. del pastone. A detta di esperti, a differenza dell’olio di qualunque tipo da molti usato che tende ad irrancidire, lo strutto fa an- che da conservante. Essendo solido, l’amalgama perfetta nella miscelazione si ottiene utiliz- zando un una normale impastatrice meccanica. 21
possibilmente presso mulini di fidu- cia al fine di garantirne freschezza e risparmio sui costi. Non mi permetto di formulare diete al riguardo nella consapevolezza che ogni allevatore ha le sue preferenze nella scelta. Mi limiterò ad elencarne alcuni di quelli che trovano impiego nelle mie formulazioni e che, dopo anni di utilizzo mi hanno garantito un buon esito. Farei sicuramente una netta distinzi- one fra farine naturali ed integratori per i quali ancor maggiormente cias- Parlo del “Pan di Spagna” che non si cuno ha le sue proprie preferenze. trova facilmente in commercio ma la Sempre in rapporto al periodo stag- sua fattibilità è sicuramente alla por- tata di tutti. In questo “dolce” l’uovo è il prodotto base ed una volta cotto al forno diventa perfettamente conserv- abile. Ovviamente per poterlo aggiun- gere al nostro pastone va opportuna- mente macinato ricorrendo, questa volta, ad un normale frullatore dopo averlo ridotto a dadini. Ora tutti i prodotti base di fabbricazi- one casalinga sono presenti nel nos- tro pastone ma non sono da ritenersi sicuramente sufficienti e per la com- pletezza si dovranno aggiungere altri componenti sfarinati da acquistarsi 22
ionale di somministrazione dove rap- canarini di colore. porto le varie dosi con l’obiettivo di Fra le stesse razze inglesi di posizione ottenere le caratteristiche organolet- l’apporto di sostanze tiche richieste per quanto riguarda proteiche va differenziato fra canarini il tipo di farine impiegate utilizzo di grossa e piccola taglia dove nei pri- sempre:Germe di grano e di grano- mi vanno incrementate le proteine ai turco, grana di semolino, farina di primi giorni di vita e, al contrario, nei grano saraceno, erba medica, farina di secondi “non bisogna avere cuore”. soia e farina di granoturco. Per quanto L’importante è che per ogni com- riguarda gli integratori commerciali ponente utilizzato si conoscano le lascio libero arbitrio e ne spiego la ra- caratteristiche organolettiche per un gione. ponderato utilizzo in termini di bilan- Nella mia decennale esperienza pos- ciamento del prodotto ottenuto. so confermare che per ogni razza di uccelli allevati la composizione del pastone e degli integratori utilizzati devono essere “personalizzati” per ciascuna di esse. Allevo canarini di razza inglese dove l’utilizzo dell’uovo integrale non de- termina particolari interferenze sulla colorazione del piumaggio che può essere particolarmente influente sui «Ringraziamo la famiglia Ripamonti per averci donato le numerose “riviste” inerenti il nostro settore» 23
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ALI NEL BUIO VIAGGIO FOTOGRAFICO TRA I RAPACI NOTTURNI Mike Unwin David Tipling Prefazione di Marco Mastrorilli Atlante Srl Walter Sassi Gli strigiformi rappresentano uno dei di piccola taglia. I rapaci notturni ventotto ordini in cui sono divisi gli uc- sono abituati a cacciare nei boschi, nei celli e sono suddivisi in due famiglie: deserti, nella tundra, presso i centri Barbagianni e Gufi. Studi recenti sul abitati. Hanno grandi occhi rispetto DNA applicati agli Strigidi hanno per- alle proporzioni del corpo, molto sen- messo di mettere ordine all’interno sibili al buio e dotati di profondità di dei gruppi e chiarire numerosi dubbi campo, sono bloccati all’interno delle anche se le scoperte in ambito sci- cavità orbitali tramite anelli ossei, entifico sono in continua evoluzione ma la possibilità di ruotare la testa e poiché’ la tassonomia è materia di 270 gradi facilita l’osservazione complessa, alcune novità potrebbero dell’ambiente che li circonda. Hanno emergere in futuro. Questo splendido un udito molto sviluppato, il loro disco volume presenta cinquantatré specie facciale, paragonabile a una parabola, di strigiformi e ne illustra le qualità fa sì che il suono venga convogliato ai distintive, i comportamenti, spiegan- padiglioni auricolari disposti a destra do la loro evoluzione e diffusione in e a sinistra del cranio, in verticale ma tutto il mondo e la loro importante non alla stessa altezza. Nel volume funzione svolta all’interno degli eco- sono presenti oltre 200 fotografie in sistemi. Consultandolo si leggono in- gran parte scattate in aree difficil- teressanti informazioni. Ad esempio mente accessibili dal fotografo natu- che Il gufo più piccolo conosciuto è ralista di fama internazionale David l’Elfo che possiede le dimensioni di un Tipling. Mentre i testi sono di Mike passero e pesa solo 40 grammi. Che gli Unwin, laureato in Letteratura ing- artigli del Gufo della Virginia arrivano lese, ambientalista e scrittore esperto a esercitare la stessa pressione del in biodiversità. Infine il testo gode di morso di un cane Rottweiler. Inoltre una presentazione di tutto rispetto, che l’esemplare più grande è il Gufo curata da Marco Mastrorilli, studioso reale ed è in grado di cacciare animali esperto di rapaci notturni, con 22 pub- 25
blicazioni all’attivo. Se amate i rapaci questo libro fa per voi. In vendita nelle notturni il loro caratteristici richiami migliori librerie oppure attraverso il e gli occhi pieni di mistero la lettura di sito web di Amazon. 26
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ESPERIENZE PASSATE… MA SEMPRE UTILI LUIGI CORBETTA Da diversi anni vado in Romagna (Ri- sono presenti con un colore giallo mini, Bellaria, ecc.), o a San Marino, a meno appariscente. Zampe e becco visitare quella meraviglia di mostra bruno carnicino scuro.Questi sono i che si chiama “FRINGILLIA”, dedicata colori naturali del verdone maschio; ai fringillidi e loro mutazioni, orga- la femmina ha dei colori di fondo più nizzata da Bruno Zamagni in collab- opachi e, a differenza del maschio, il orazione con il Club dell’esotico e, da giallo nelle remiganti e sul codione è qualche anno, con la partecipazione meno marcato. Quindi il dimorfismo dell’amico Renzo Esuperanzi. Mi fer- sessuale si presenta bene evidenziato. mo sempre ad ammirare particolar- Una delle principali caratteristiche mente tutta la bellezza di una lunga di questo carduelide (esistono altre serie di stupendi verdoni esposti dai sottospecie in natura) è la struttura più preparati allevatori italiani. Che corporea molto robusta, massiccia, meraviglia! tozza, dove spicca La specie una bella testa tipica del rotonda con un verdone è, becco forte e ab- senza al- bastanza largo a cun dubbio, forma conica con l’ancestrale il quale riesce a “Carduelis frantumare i semi Cloris”. Il di girasole che suo nome gradisce partico- (Cloris larmente, indis- significa pensabili in cat- verde) deriva appunto dai colori di tività per la sua buona salute. fondo verde bruno che questo mag- Il nostro verdone abita e nidifica sen- nifico fringillide presenta sul suo za alcun problema di temperature e di splendido piumaggio in varie parti del alimentazione in tutta l’Europa, com- corpo. presa naturalmente la nostra penisola Testa, collo e groppone verde bruno e le nostre isole. più o meno scuro con differenze di Per me questo uccello è l’espressione tonalità nei singoli soggetti, gola, massima dei colori naturali. petto e codione hanno un lipocromo Appassionato allevatore da sempre (si giallo brillante, mentre la barratura può ben dire “da una vita”) di indigeni alare e l’apice delle spalle (alula) ed in particolare di loro ibridi, con il 28
verdone ancestrale ho sempre otte- ed una periodica accurata disinfezi- nuto dei bellissimi soggetti, ne cito al- one assumono un ruolo molto impor- cuni: verdone per fringuello, verdone tante per il mantenimento in buona per peppola, lucherino per verdone, salute sia dei verdoni che di tutti gli cardellino per verdone, ventre bianco altri uccelli chiusi in gabbia o voliera. per verdone, con ottimi risultati es- Altrettanto importante è una equili- positivi alle mostre alle quali ho par- brata alimentazione. tecipato. Poi, una trentina di anni ad- dietro circa, sono venuto in possesso, con una certa difficoltà, di una cop- pia di verdoni mutati; la partita della quale facevano parte era destinata a regioni del sud Italia, ma il commer- ciante importatore, influenzato dalla mia insistenza di appassionato, tirò fuori da una gabbia un bel maschio agata ed una femmina bruna. Fu così che incominciai ad allevare anche i verdoni mutati. Il primo anno questa Attualmente nel mio allevamento ho coppia, alloggiata come tutte le al- diverse coppie di verdoni ancestrali tre in una gabbia da cm. 120 x 40, ha ed alcune di verdoni mutati: bruno, portato a termine due covate dalle agata, isabella e qualche femmina lu- quali sono nati, ed allevati dai loro tino, ma l’ancestrale per me è sempre genitori, sette novelli; due di questi, il numero uno perché ha due qualità però, durante la prima muta non sono fondamentali rispetto agli altri: la ro- riusciti a sopravvivere a causa della bustezza e i colori di fondo che sono coccidiosi, pericolo numero uno per naturali, originali. questi animali, malattia alla quale I miei verdoni sono tutti alloggiati in questi uccelli sono soggetti più di al- gabbie da cm. 120 x 40, posizionate tre specie. A quei tempi per prevenire all’esterno, ma ben protette sia dalle questa malattia c’era in commercio un gelide temperature invernali che dal prodotto molto valido, il Candiocidin, caldo sole dell’estate, quando sono che usavo con buoni risultati, prodot- in riproduzione. Sul fondo di queste to che fu poi ritirato dal mercato per gabbie uso soltanto uno strato di sab- vari motivi. Da allora non ho più usato bia anti-coccidio, senza griglie, cosic- farmaci, anche perché sono sempre ché lo sterco si asciuga subito appena stato un po’ restio all’impiego di me- in contatto con la sabbia e non viene dicinali in generale. beccato dagli uccelli. Pulizia delle gabbie, accessori com- Per quanto riguarda l’alimentazione il presi, pulizia del locale di allevamento verdone non ha particolari esigenze, 29
però anch’esso ha delle preferenze: il tutto il periodo della riproduzione girasole e la canapuccia. La base, co- fino a settembre quando, terminata munque, è senza alcun dubbio un buon la muta dello splendido piumaggio, misto per canarini con l’aggiunta, per si preparano al periodo di riposo dei ogni soggetto, di un cucchiaino da mesi invernali. Queste sono tutte cose caffè di girasole una volta alla setti- già scritte e riscritte, anche in modo mana. Nel periodo di riposo, che parte più tecnico e dettagliato da persone da ottobre (quando gli uccelli hanno che fanno il “mestiere” di scrivere. Io terminato la muta) e termina a marzo, ho voluto solo rinfrescare la memo- aggiungo un po’ di canapuccia, miglio ria con le mie esperienze , pensando bianco e avena per aiutarli a superare di fare cosa utile ai nuovi soci giovani bene i mesi invernali con temperature allevatori che ogni anno, nel periodo più rigide. delle iscrizioni alla madre F.O.I., si L’inizio degli amori coincide con presentano alla nostra associazione l’inizio della primavera. In aprile i A.O.M. per il tesseramento; per gli ap- maschi cominciano ad andare in estro passionati alla categoria I.E.I., in parti- e con il loro canto, non proprio tanto colare agli indigeni, penso sia uno sti- melodico, cercano di conquistare molo in più poter leggere qualcosa di la propria compagna; quest’ultima, loro personale interesse, anche se per dopo essersi accoppiata, incomincia la altri può trattarsi di banalità. costruzione del nido che difficilmente risulterà ben modellato, cosa che in- vece riescono a fare altri fringillidi come il cardellino, il fringuello e altri della stessa specie. A questo punto l’alimentazione cam- bia un poco. Non aggiungo più al soli- to miscuglio il miglio bianco e l’avena, ma incomincio piano piano, giorno dopo giorno a somministrare del pastoncino secco mischiato con dei semi ammollati, semi di ortica (che raccolgo personalmente nel mese di agosto), germe di grano macinato e sali minerali, oltre a verdure di stag- ione come insalata, zucchine, cetrioli e, naturalmente quando si trovano, centocchio, tarassaco e piantaggine, Verdone isabella questi ultimi a volontà. Questa è l’alimentazione dei miei ver- doni sia mutati che ancestrali durante 30
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