Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole

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Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
ANNO 36° n. 70 - DICEMBRE 2019

                                                                                                                                                                                             CURTATONE
                                                                                                                                                                                             MANTOVA
                                                                                                                                                                                             GARDA
Tariffa Associazione senza scopo di lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
Art. 1, comma 2 DCB Mantova” Contiene inserto redazionale - Autorizzazione Tribunale di Mantova n. 3 del 4-4-2005

                                                                                                                                                                                     Raccontami una storia
                                                                                                                                                                                     Noi e Cristian

                                                                                                                                                Dossier
                                                                                                                                                Storie di emozioni
                                                                                                                                                Intervista
                                                                                                                                                Gian Antonio Stella
                                                                                                                                                Raccontami la Casa del Sole
                                                                                                                                                Riabilitazione Visiva e Neurovisiva
                                                                                                                                                Smart Spaces ed Internet of Things
                                                                                                                                                La Casa del Sole entra nel futuro
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
SOMMARIO                                                                                                                                    n. 70                       n. 70                                                     IL PUNTO DEL PRESIDENTE
NOTIZIE

                                                                                                               I 35 anni
                                                                                                                                                        L
I 35 anni della nostra Rivista                                             2                                                                                   a Casa del Sole è sempre in evoluzione, sempre alla ri-
Festa degli Amici Grande successo di pubblico                              2                                                                                   cerca di soluzioni e servizi innovativi capaci di incidere
IL PUNTO DEL PRESIDENTE
Come rami di un unico albero: la Casa del Sole                             3          della nostra Rivista                                                     positivamente sul benessere dei bambini che accoglia-
                                                                                                                                                         mo. Quest’anno è stata inaugurata una nuova stanza multi-

                                                                                N
                                                                                                                                                         sensoriale ed è in fase conclusiva il progetto “Smart Room”
DOSSIER
                                                                                          el giugno di quest’anno la nostra Rivista ha tagliato          (articolo a pagina 14 ndr) realizzato in collaborazione con il
Storie di emozioni,
                                                                                          il traguardo dei 35 anni. Dai primi passi, mossi nel           Politecnico di Milano.
Quello che le parole non sempre dicono                                     4              secolo scorso, a questi anni Venti del XXI secolo è            Un progetto all’avanguardia che sfrutta le nuove tecnologie
INTERVISTA                                                                      stata fatta tanta strada per raccontare e testimoniare l’impe-           per migliorare l’intervento educativo e riabilitativo.
La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia.                         gno a favore di bambini, ragazzi e adulti disabili.                      In settembre si è tenuta come da tradizione la Festa degli
Intervista a Gian Antonio Stella                     10                         Uomo H prima e Raccontami adesso hanno cercato e si                      Amici, una festa cui tengo in modo particolare perché la
                                                                                propongono, sicuramente con tanti limiti, ma anche con                   Casa del Sole si apre a tutti, ai ragazzi, agli amici ed ai bene-
RACCONTAMI LA CASA DEL SOLE
                                                                                onestà intellettuale, di portare un piccolo contributo alla              fattori che possono così conoscerci o ritrovarci e toccare con
Riabilitazione Visiva e Neurovisiva alla Casa del Sole.
                                                                                conoscenza dell’universo della disabilità, sostenendo an-                mano tutte le attività che proponiamo ai bambini.
Intervento precoce e tecnologia                      12
                                                                                che le tante famiglie che sono passate da Casa del Sole.                 Questa Festa che coinvolge centinaia di persone a Curtatone
Progetti Smart Room                                                             Ringraziamo tutti coloro che in questi anni hanno por-                   mi permette di ricordare che la Casa del Sole è una fami-
Smart Spaces ed Internet of Things.                                             tato il loro contributo alla nostra Rivista e i tanti che ci             glia complessa ed articolata: ci sono due centri per adulti a
La Casa del Sole entra nel futuro                                        14     hanno sostenuto e consigliato.                                           Mantova ed a Garda, c’è una Fondazione, un’Associazione
Ricordo e Memoria                                                                                                                                        Genitori, due Associazioni di Volontariato e l’Associazione
Incontri e dialoghi.                                                                                                                                     Amici Vittorina Gementi.
Ricordo e memoria come segni di gratitudine                              16                                                                              Tanti rami di un unico albero, ma un’anima sola: la CASA DEL
                                                                                                                                                         SOLE che si propone sempre come missione l’aiuto ai bambini
Promozioni                                                               19                                                                              seguendo lo spirito e le intuizioni di Vittorina Gementi.

                                                                                                                                                                                                                              Come rami di un
RACCONTAMI UNA STORIA                                                                                                                                    Concludo ringraziando per questo bellissimo anno i genitori
Noi e Cristian                                                           20                                                                              che ci affidano i loro figli, i volontari che ci aiutano in mille
                                                                                                                                                         modi, il personale sempre disponibile e professionale e tutti
Volontari
                                                                                                                                                                                                                                  unico albero:
                                                                                                                                                         i soci, gli amici e benefattori che ci permettono di mandare
Dare la giusta priorità alle cose                                                                                                                        avanti questa grande “CASA”.
ed arricchirsi spiritualmente                                            22                                                                              Auguri di cuore di Buon Natale ed un Felice 2020!
Centro Accoglienza Casa del Sole Mantova
Quei grattini sul divano…
Alessandro racconta la sua vita con Miriam 24
                                                                                       Festa degli Amici
                                                                                                                                                                                                        Enrico Marocchi
                                                                                                                                                                                            Presidente Casa del Sole Onlus     la Casa del Sole
Villa Dora Casa del Sole Garda
                                                                                Grande successo di pubblico

                                                                                L
Garda 4x4 fest                                                           25
                                                                                       a Festa degli Amici, appuntamento tradizionale della                 I numeri              (anno scolastico 2019-2020 / prestazioni terapeutiche 2018)
DIARIO                                                                   26            Casa del Sole, è stato un grande successo. In tanti
                                                                                       non hanno voluto mancare all’occasione, per assiste-
                                                                                re alle diverse attività proposte.
                                                                                Il ricco programma di appuntamenti si è aperto nel primo
                                                                                                                                                             Bambini iscritti
                                                                                                                                                                                   155             Distribuzione per età
                                                                                                                                                                                                                                                      Prestazioni Terapeutiche
                                                                                                                                                                                                                                                      anno 2017

                                                                                                                                                                                                                                          41
                                                                                pomeriggio con l’accoglienza dei visitatori, che hanno così
                                                                                potuto iscriversi ai diversi laboratori. Ad accompagnare
                                                                                                                                                                                                                              57
                    Periodico della Casa del Sole Onlus
                                                                                                                                                                                                                                                           Prime visite
      Via Vittorina Gementi, 52 - 46010 S.Silvestro di Curtatone (MN)           il pubblico sono stati educatori e terapisti, che hanno

                                                                                                                                                                                                        57
                                                                                                                                                                                                                                                          equipé medica
                                                                                                                                                                     35 classi
                 Telefono: 0376.479710 - Fax: 0376.479735                       raccontato i dettagli delle attività che vengono proposte
                                                                                                                                                    Distribuiti in
                                                                                                                                                                                                                                                             126
                       Sito internet: www.casadelsole.org
                                                                                quotidianamente ai bambini della struttura di San Silve-
                           e-mail: info@casadelsole.org
                   Direttore responsabile: Giovanni Telò
                                                                                stro. Tra queste l’argilla, la carta, la stimolazione basale, la    18 nuovi ingressi
           Direzione Editoriale: Mario Rolli, Roberto Zanandrea                 psicomotricità e la quotidianità. I presenti hanno poi visi-                                                 Fascia infanzia                                                Prestazioni
                                                                                tato la mostra di ausili, giochi didattici e giochi sensoriali-                                                                  Fascia       Fascia
     Collaboratori Redazionali: Barbara Della Casa, Andrea Ballocchi,                                                                                                                              3-8       Preadolescenza adolescenza                     in Diurnato
                            Pietro e Simona, Alessandro.                        cognitivi allestita nel Nuovo Padiglione solidarietà.

                                                                                                                                                                                                                                                        30.836
 Grafica e impaginazione: Preview Studio Grafico, Porto Mantovano (MN)
                                                                                Molto applaudita la performance di danzaterapia curata                                                                            9-13         14-17
                  Stampa: Nova Lito snc - Carpenedolo (BS)
                                                                                                                                                                     Distribuzione Geografica
                                                                                da Elena Fornaciari con protagonisti ragazzi e ragazze del-
                              Tiratura: 11.400 copie                                                                                                                                          Provincia
                                                                                la Casa del Sole e del Centro diurno disabili adulti.                                                                                        Veneto                         Prestazioni

                                                                                                                                                           117                                                                        8
      Tutti i diritti sono riservati. I testi e le immagini sono di proprietà
                                                                                                                                                                                              di Brescia                                   Calabria
    dell’Associazione Casa del Sole Onlus. La riproduzione, anche parziale,                                                                                                                                                                                Ambulatoriali
                                                                                                                                                                                        9
                       è vietata senza un consenso esplicito.

2 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                     Provincia di
                                                                                                                                                                                                           4                 11            21             4.607
                                                                                                                                                                                                                                                            DICEMBRE 2019 - 3
                                                                                                                                                    Mantova e provincia
                                                                                                                                                                                      Cremona                        Emilia Romagna
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
DOSSIER                                                                                                                        n. 70                                                        n. 70                                                                                             DOSSIER

                                                                                                                                       © georgejmclittle | stock.adobe.com
                                                                                                                                                                                                                          “Chiede a Dio il coraggio
                                                                                                                                                                             le emozioni si distinguono dai senti-        di mettere fine a questo                     sibile prevedere quello che è avvenuto,
                                                                                                                                                                             menti, ne fanno parte ma ne sono solo           strazio, come lascia                      o essere vicini in un modo diverso, più
                                                                                                                                                                             una manifestazione. Quando una per-            scritto in un biglietto                    concreto, a questa famiglia; tanti inter-
                                                                                                                                                                             sona dice di essere innamorata parla di         dove chiede anche                         rogativi che, come sempre, sono desti-
                                                                                                                                                                             una emozione che, anche se forte, può             perdono a tutti”                        nati a rimanere senza risposta.
                                                                                                                                                                             diventare un sentimento, ma non lo è                                                      Il peso di emozioni che ti tolgono il
                                                                                                                                                                             ancora. È l’amore il sentimento che dà                                                    fiato e ti serrano il cuore nella stretta
                                                                                                                                                                             sostanza alla emozione dell’innamora-                                                     della angoscia, sembra impossibile da
                                                                                                                                                                             mento.                                       Non. Il copione è di quelli sentiti pur-     sostenere quando ci si sente soli inte-
                                                                                                                                                                             In effetti mentre l’innamoramento            troppo ormai troppe volte: un figlio         riormente. Forse è quello che ha pro-
                                                                                                                                                                             come emozione è molto fluttuante, il         spara prima al padre e poi alla madre        vato David che non è riuscito a vedere
                                                                                                                                                                             sentimento dell’amore arriva a struttu-      e dopo aver ucciso entrambi, punta la        una via di scampo alla situazione della
                                                                                                                                                                             rare una relazione, un legame fra per-       pistola contro se stesso e fa fuoco. La      sua famiglia e ha voluto, nella morte,

           Storie di emozioni
                                                                                                                                                                             sone, cosa che non è in grado di fare        cronaca lo definisce un caso di omici-       ritrovare quella pace che in vita perce-
                                                                                                                                                                             in modo pieno e compiuto il semplice         dio-suicidio.                                piva come perduta per sempre.
                                                                                                                                                                             innamoramento. Quest’ultimo infatti          L’incredulità dei compaesani, degli
                                                                                                                                                                             genera piuttosto un legame che può es-       amici di famiglia fa pensare inizial-                   Sotto la neve
                                                                                                                                                                             sere connotato da incostanza, bisogno,       mente ad un raptus di follia, a dissidi

Quello che le parole non sempre dicono                                                                                                                                       scarsa coerenza, interesse, strumenta-
                                                                                                                                                                             lizzazione, quando non gelosia, esclu-
                                                                                                                                                                             sività e possesso.
                                                                                                                                                                                                                          tra genitori e figlio. Poi gradualmente
                                                                                                                                                                                                                          il quadro si fa più chiaro. Adriana, la
                                                                                                                                                                                                                          madre, sta vivendo una profonda de-
                                                                                                                                                                                                                                                                       A parte la famiglia, la montagna è sem-
                                                                                                                                                                                                                                                                       pre stata la sua vita. Ha cominciato ad
                                                                                                                                                                                                                                                                       andare in montagna da piccolo quan-
                                                                                                                 di   Mario Rolli                                            Sono all’ordine del giorno fatti di cro-     pressione; Giampietro, il padre, si è        do con suo padre si recava nella piccola
                                                                                                                                                                             naca che vengono classificati come           appena visto diagnosticare un tumore         baita sulla Vigolana, prima per metter-

M
                                                                                                                                                                             conseguenza di un amore finito. In           inoperabile ai polmoni. David, il fi-        la in ordine per l’estate e aggiustare i
             ai come in questi tempi si                                                  vante, perché comunicano i nostri stati                                             realtà quell’amore forse non è mai nep-      glio, sente il peso di una situazione per    danni prodotti dall’inverno, e poi per
             parla, forse troppo, di emo-                                                d’animo senza neppure il bisogno di                                                 pure cominciato. Chi toglie la vita al       lui insopportabile e chiede a Dio il co-     passarci tutta la stagione estiva una
             zioni e del bisogno che ab-     “Gli emoji, molti di essi                   verbalizzarli, di descriverli con le pa-                                            partner perché da lui è stato lasciato,      raggio di mettere fine a questo strazio,     volta terminate le scuole.
biamo di emozionarci per uscire dalla         vengono utilizzati per                     role.                                                                               nella sua relazione è rimasto al livello     come lascia scritto in un biglietto dove     Da quei primi approcci, il suo amore
routine quotidiana, perché si pensa che      esprimere emozioni che                      Questo fa sì che le stesse emozioni si                                              delle emozioni.                              chiede anche perdono a tutti.                viscerale per la montagna era cresciuto
una vita che non regala emozioni non          sono del tutto diverse                     appiattiscano. Nel bisogno di fare pre-                                             L’amore, se è veramente tale, non può        Ogni volta che accadono fatti come           sempre più fino a raggiungere il semi
sia un vita autentica, attraente, piace-                                                 sto, finiamo con l’omologarle e sem-                                                essere il motivo di una violenza; sem-       questo, ci si chiede se non era forse pos-   professionismo. Sci alpinismo, pelli
vole. E poiché di vita ne abbiamo una        da quelle che, in realtà,                   plificarle, riducendole a segni ai quali,                                           mai lo è l’esclusività, che porta a vivere
sola, tante persone ritengono sia giusto          si propongono                          con l’andare del tempo, non facciamo                                                l’altra persona come una proprietà per-
non negarsi alcuna emozione.                      di comunicare”                         neppure più caso e che spesso si presta-                                            sonale, su cui nessun altro può vantare
Proprio per questo le emozioni e l’emo-                                                  no a generare equivoci. Chi studia i so-                                            dei diritti. Quando è autentico, l’amo-
zionarsi sono diventati pervasivi della                                                  cial infatti, ha osservato che soprattut-                                           re sa portare una persona a separarsi
nostra esistenza; la scarica di adrena-                                                  to per quanto riguarda gli emoji, molti                                             dal partner senza che per questo se ne
lina ci rende dipendenti, al punto che      attimi di quella fiamma abbagliante          di essi vengono utilizzati per esprimere                                            desideri annientare l’esistenza.
provare continuamente emozioni sem-         non resta nulla.                             emozioni che sono del tutto diverse da                                              Scegliere la vendetta quando un rap-
bra essere diventato un bisogno. Non        Le emozioni tanto velocemente nasco-         quelle che, in realtà, si propongono di                                             porto è giunto al capolinea, è frutto di
ne possiamo fare a meno.                    no quanto rapidamente svaniscono; le         comunicare.                                                                         una emozione che non è mai evoluta
Tutto, attorno a noi, sembra sostenerci     dimentichiamo nel soprassalto di altre       La possibilità di equivocare certe emo-                                             in sentimento, in relazione autentica,
in questa continua ricerca di emozio-       emozioni e tanto meglio se quelle nuo-       zioni, indipendentemente dalle faccine                                              ma si è fermata ad un uso oggettua-
ni. Ne siamo affamati e tendiamo a          ve sono ancora più adrenaliniche, così       che le esprimono in modo simbolico,                                                 le, strumentale dell’altro individuo, al
bruciarle rapidamente perché abbiamo        da farci sentire vivi ed uscire dal torpo-   è parte della quotidianità di ciascuno.                                             quale non viene riconosciuto di essere
bisogno di provarne sempre di nuove.        re del giorno dopo giorno.                                                                                                       soggetto e persona.
Volendo usare una immagine, si po-          Anche nella nostra comunicazione so-              Emozione e sentimento

                                                                                                                                                                                                                                                                                                              © primipil | stock.adobe.com
trebbe dire che le emozioni sono come       cial le emozioni sono pervasive: le emo-                                                                                                     Stelle cadenti
i fogli di carta quando bruciano: pren-     ticons e gli emoji (per intendersi quelle    Spesso nel parlare comune siamo por-
dono subito fuoco, generano una bel-        che comunemente chiamiamo faccine)           tati a confondere emozione e sentimen-                                              È la notte di San Lorenzo anche a Ro-
lissima fiamma, ma nel giro di pochi        hanno assunto una importanza rile-           to, quasi fossero la stessa cosa. In realtà                                         mallo, un paese di 600 anime in Val di

4 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                                                                          DICEMBRE 2019 - 5
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
DOSSIER                                                                                                                             n. 70                                   n. 70                                                                             DOSSIER

                                              © christakramer | stock.adobe.com
                                                                                                                                                                                                   “I ragazzini
                                                                                                                                                                                            sottoponevano l’uomo
di foca, ramponi, racchette, ciaspole,                                                                                                      confronto con le emozioni degli altri.           a violenze con calci,                     euro. L’uomo non dormiva e non si ali-
scarponi, piccozze, corde, imbragature                                                                                                      Si può aiutare a combattere l’indiffe-         pugni e persino bastoni,                    mentava da giorni; denigrato e ferito
erano gli strumenti della sua quotidia-                                                                                                     renza e a contenere pregiudizi e false                                                     fino a chiudersi in casa e avere paura
nità.                                                                                                                                       convinzioni, sostenendo il rispetto per           per poi diffondere                       di chiunque, anche dei poliziotti che
Ogni attimo era buono per arrampica-                                                                                                        il sentire degli altri e la condivisione           i video nelle chat                      volevano affidarlo alle cure dei medi-
re, anche nella pausa di lavoro del mez-                                                                                                    autentica dei sentimenti.                            di whatsapp”                          ci. Diciotto giorni di agonia, mentre
zogiorno. Anziché pranzare impiegava                                                                                                                                                                                                   i suoi aguzzini, spaventati dalle noti-
l’ora della pausa per andare e tornare                                                                                                                                      Antonio                                                    zie di cronaca, promettevano: mo non
dai luoghi della sua infanzia: sentiva                                                                                                                                                    aprile scorso, dopo essere stato bul-        ci andiamo più. Ma ormai era troppo
di averne bisogno perché andare lassù                                                                                                       Quando è accaduto lo sdegno è stato           lizzato per sette anni da una gang di        tardi: Antonio muore di shock cardio-
gli permetteva di scaricare le tensioni                                                                                                     enorme. Numerosi esperti sono sta-            minori adolescenti, che lo avevano più       geno come dicono i medici, crepacuore
e ricaricarsi di energia con il sudore e                                                                                                    ti intervistati nei talk show per ore su      volte assalito per strada e in casa fino a   come direbbe la gente comune.
la fatica.                                                                                                                                  cause, ragioni, motivazioni di quello         metterlo nella condizione di non uscire      Poco prima di morire aveva fatto in
Era un sabato d’inverno inoltrato                                                                                                           che era accaduto e su leggi da cambia-        più dal suo appartamento, e che ogni         tempo a raccontare tutto alla polizia:
quando lui e il suo migliore amico,                                                                                                         re, fallimenti educativi delle famiglie,      volta riprendevano le loro gesta con i       Sono entrati in casa in 5 o 6 e impugna-
che portava il suo stesso nome, decise-                                                                                                     emarginazione, periferie e tanto altro.       propri telefonini. I ragazzini sottopo-      vano delle mazze con le quali mi hanno
ro di organizzarsi per un fuoripista di       in cui ha rischiato di morire, sale lassù        Le emozioni più importanti, come             Oggi chi ricorda più Antonio Stano?           nevano l’uomo a violenze con calci,          percosso sulle mani, sui fianchi, sul ven-
scialpinismo. La giornata non era par-        dove tutto si è compiuto, per chinare il         rabbia e paura, tristezza e gioia, disgu-    Un nome come tanti, anonimo, parte            pugni e persino bastoni, per poi dif-        tre e sul ginocchio. In una delle tante
ticolarmente bella, ma del resto non si       capo e recitare una preghiera per il suo         sto e sorpresa, in parte sono innate,        di quella folla di invisibili che passano     fondere i video nelle chat di whatsapp.      riprese, si sente l’uomo che, fuori dalla
poteva perdere un sabato se le condi-         amico fraterno.                                  ma devono comunque essere coltivate          sulla faccia della terra senza lasciare un    In un video si vede un giovane colpire       sua abitazione, chiede aiuto. Nessuno
zioni meteo e della neve non erano del                                                         precocemente perché già il bambino           segno, una traccia della loro esistenza.      violentemente l’anziano e trascinarlo a      tra coloro che hanno visto e sentito ha
tutto perfette. Il rischio, si sa, fa parte                                       Analfabeti   possa imparare a riconoscerle dentro         Mazzate, proprio mazzate. Con le maz-         terra. In altri video delle aggressioni si   chiamato polizia e carabinieri.
del gioco e se avessero avuto timore del                                                       di sé. Altrimenti il rischio è quello di     ze in testa, uno di noi sul volto gliel’ ha   sentono i commenti soddisfatti degli         L’inchiesta parla di sofferenze fisiche
pericolo non avrebbero scelto quello          Il mondo delle emozioni è stato a lun-           non essere capaci, da adulti e da ado-       data, dice uno dei bulli. Non solo            assalitori: oggi ha preso tante botte.       acute inflitte al pensionato, di predi-
sport.                                        go trascurato perché percepito come              lescenti, di riconoscere ciò che accade      messaggi, ma anche audio con parole           Il 66enne soffriva di un disagio psi-        lezione nella scelta di soggetti evidente-
La salita con le pelli di foca pur fatico-    espressione della nostra debolezza.              dentro a noi e agli altri. Quando non        di odio sulle bestialità commesse: No         chico e aveva paura di uscire di casa.       mente deboli e di scarsa collaborazione
sa, fu abbastanza rapida. Quando ven-         Solo da poco si parla di educazione              si è educati a conoscere e riconoscere le    ragazzi, dovevate vedere. Siamo entrati       I bulli lo avevano soprannominato            da parte delle famiglie dei ragazzi coin-
ne il momento di ridiscendere, toglien-       alle emozioni e dell’importanza che i            emozioni proprie e altrui non si riesce      piano piano. In un secondo quello si è        ‘ lu pacciu (il pazzo) del Villaggio del     volti, violenti per noia. I bulli pensa-
do le pelli dagli sci, si accordarono di      bambini siano educati a conoscerle e             a provare empatia e partecipazione af-       girato trovandosi in casa 5, 6 persone con    fanciullo’, dal nome dell’oratorio an-       vano di restare impuniti, si sentivano
farlo insieme, affiancati. Circa a metà       aiutati a gestirle. Per tanto tempo ab-          fettiva, ma si finisce con l’essere freddi   le mazze. Infatti ha lanciato un urlo e       nesso alla chiesa che si trova davanti       onnipotenti.
della discesa la massa della neve co-         biamo dato valore esclusivamente alla            e indifferenti.                              ha perso la voce. Tanti sono i messaggi       alla sua abitazione e per i suoi proble-     Per provare emozioni che superino la
minciò a muoversi e in pochi secondi          razionalità.                                     Questo viene chiamato analfabetismo          come questi registrati e condivisi insie-     mi psichici. Il pensionato aveva subìto      noia si può arrivare a umiliare e far
li ricoprì. Altri scialpinisti che avevano    Ora invece sappiamo che le emozioni              emotivo e oggi è facile ritrovarlo nelle     me ai video.                                  aggressioni anche per strada. Qualche        soffrire un essere umano solo perché
assistito alla scena, diedero l’allarme e     sono movimenti interni, a volte turbo-           persone che, incapaci di autocontrollo,      Antonio è il pensionato 66enne di             giorno prima del suo ricovero, i bulli       è debole e invisibile. Queste sono le
si precipitarono a soccorrerli. Lui ven-      lenti, e che fanno parte di un sentire a         faticano a riconoscere le loro emozioni      Manduria morto in ospedale il 23              lo avevano percosso sottraendogli 300        emozioni peggiori perché sono quelle
ne estratto quasi subito e fu rianimato,      cui tutti devono poter prestare atten-           o a dare un nome a ciò che provano.
il suo amico invece non si trovava. Pas-      zione.                                           Incapaci di gestire il mondo interno
sarono minuti interminabili e quando                                                           trattengono le emozioni che poi, ina-
venne individuato il suo corpo, era or-                                                        spettate, esplodono. Ci sono bambini
mai troppo tardi.                                     “Solo da poco si parla di                e giovani che crescono quasi analfabe-
Ci fu chi pensò che dopo quella espe-                 educazione alle emozioni                 ti, perché incapaci di dare un nome ai
rienza non sarebbe più tornato in mon-                                                         loro affetti.
                                                       e dell’importanza che i
tagna. Sua moglie per prima lo avrebbe                                                         Ai bambini fin da piccoli non dovrem-
voluto, ma lo conosceva troppo bene.                    bambini siano educati                  mo negare il diritto di vivere ed espri-
Infatti lui meravigliò molti quando,                   a conoscerle e aiutati a                mere le emozioni spiacevoli e negative.
dopo essere stato dimesso dall’ospeda-                gestirle. Per tanto tempo                Permettere di parlare delle paure o ma-
le, per prima cosa tornò là dove tutto                  abbiamo dato valore                    nifestare la rabbia può aiutarli a speri-
era accaduto, rimettendosi sci e pelli di                                                      mentarla e superarla.
foca, come fa ancora oggi ogni inver-
                                                           esclusivamente                      Anche a scuola bisognerebbe dare un
no, a distanza di tanto tempo.                             alla razionalità”                   tempo specifico all’ascolto di quello
E ogni anno, nel giorno anniversario                                                           che ciascuno prova dentro di sé e al
                                                                                                                                            © milanares | stock.adobe.com

6 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                                           DICEMBRE 2019 - 7
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
DOSSIER                                                                                                                       n. 70                  n. 70                                                                                              DOSSIER

                                                                                                                                                                                        “Chiuso per cessata
                                                                                                                                                                                    attività tutti cominciarono
                                                                                        cietà che avvertono come pericolosa e         solitamente sono da ricercare nella fa-                                                    capire, ancora prima che da accettare.
                                                                                        priva di interessi. È quello che succede      miglia, nell’ambiente scolastico ed an-
                                                                                                                                                                                         a formulare le più                      Marito e moglie erano accomunati
                                                                                        a tutte quelle persone che decidono di        che nel modo di percepire gli stimoli         diverse ipotesi sul perché                   dalla passione per la montagna. Nei
                                                                                        isolarsi dal mondo.                           rimandati dalla società. I primi cam-            Simone e sua moglie                       vent’anni di lavoro in pizzeria erano
                                                                                        Il fenomeno, e chi ne viene colpito,          panelli d’allarme sono la mancanza di          avessero chiuso il locale:                  andati avanti con determinazione, fa-
                                                                                        viene definito hikikomori, termine            amicizie, lo stare rinchiusi in casa per        salute? debiti? crisi dei                  cendo raggiungere alla loro attività li-
                                                                                        preso in prestito dal Giappone, dove è        un periodo di tempo abbastanza lun-                                                        velli davvero notevoli.
                                                                                        partito lo studio di questo fenomeno,         go, la totale assenza di relazioni, prefe-
                                                                                                                                                                                           quarant’anni?”                        Fu proprio l’arrivo di Alessandro e gli
                                                                                        che ora sta prendendo piede anche in          rendo quelle virtuali dove il computer                                                     anni che seguirono, lentamente come
                                                                                        Italia. Con questa parola, che letteral-      diventa l’unico mezzo d’interazione                                                        una goccia che scava la roccia, a smuo-
                                                                                        mente vuol dire stare in disparte, iso-       sociale.                                      quel corpo che ti fa soffrire e vivere in    vere Simone e sua moglie dalla routine
                                                                                        larsi (dalle parole hiku tirare e komoru      Gli adolescenti rifiutano di andare a         una realtà virtuale dove non ne hai più      della quotidianità. Insieme comincia-
                                                                                        ritirarsi) si definisce l’isolamento vo-      scuola e spesso invertono il ciclo son-       bisogno. Così non devi sottostare ad         rono a farsi tante domande, finché la
che si alimentano di morte, di violen-                                                  lontario sociale da parte soprattutto di      no-veglia. Tutto questo interrompe la         aspettative sempre più alte. Internet ti     loro riflessione si focalizzò sul loro fu-
za, di prepotenza, di sopruso.               “Gli adolescenti rifiutano                 adolescenti e giovani adulti, in special      relazione con il mondo della scuola,          protegge e nello stesso tempo ti impri-      turo di famiglia.
                                                di andare a scuola e                    modo maschi (anche se il numero delle         con quello universitario ed in alcuni         giona.                                       Simone in particolare cominciò a fre-
          Nel nostro DNA                                                                femmine è in crescita) dalla forte fragi-     casi, quando ad esserne colpiti sono gli      La prospettiva che un hikikomori sce-        quentare convegni dedicati alla sin-
                                              spesso invertono il ciclo                 lità caratteriale, che decidono di passa-     adulti, quello del lavoro.                    glie è quella di negarsi le emozioni per     drome di down e venne a contatto con
Sant’Agostino diceva che è più facile           sonno-veglia. Tutto                     re il tempo rinchiusi nella loro camera       Per quello che riguarda l’Italia, si ritie-   non soffrire, anestetizzando vergogna,       alcune esperienze che risuonarono pro-
contare i capelli di un essere umano           questo interrompe la                     da letto, trasformata gradualmente nel        ne che ci siano circa 100mila casi da         umiliazione e dolore con la scelta di        fondamente nel suo intimo. Si trattava
che non gli affetti e i movimenti del suo     relazione con il mondo                    loro mondo, incapaci di far fronte alle       prendere in considerazione.                   isolarsi, nell’attesa che il tempo passi     di educatori che avevano iniziato a dare
cuore per indicare come dentro di noi                                                   emozioni esterne.                             Vergogna è la parola chiave della esi-        e la vita abbia un giorno in meno da         vita ad esperienze di accompagnamen-
                                              della scuola, con quello
si muovano un gran numero di stati                                                      Quando parliamo del fenomeno hi-              stenza di questi ragazzi e la vergogna        vivere.                                      to di bambini e ragazzi disabili in at-
d’animo, di emozioni. Che si tratti di              universitario”                      kikomori non bisogna fare lo sbaglio          ti porta a voler sparire. I coetanei non      Ciò che di più bello abbiamo ricevu-         tività sportive. Ormai queste esperien-
emozioni più o meno forti, più o meno                                                   di ricondurlo ad una forma depressiva,        ti perdonano nulla, neppure un brufo-         to, la nostra vita, diventa un calvario      ze che avevano superato la precarietà
positive, tutte sono necessarie all’e-                                                  una fobia sociale o a una semplice di-        lo o non essere vestito come gli altri.       al quale sottrarsi e sfuggire in qualsiasi   di qualcosa nato per buona volontà e
sistenza e tutte possono influenzare i       vazione della nostra esistenza.            pendenza da internet. È più un proble-        Se ti senti brutto, goffo, impacciato         modo.                                        con una certa dose di improvvisazio-
comportamenti e il nostro agire.             Questo vale indubbiamente per tutte        ma legato alla pressione sociale. Le cause    l’unica soluzione è togliere di mezzo                                                      ne, portando alla costituzione di vere e
Darwin ci ricorda che nel corso dell’e-      le emozioni che giudichiamo negative,                                                                                                            Sentieri e vette                   proprie associazioni sportive, pensate e
                                                                                        © Riccardo Meloni | stock.adobe.com

voluzione le emozioni ci hanno per-          ma che in realtà non sono tali perché                                                                                                                                               centrate sui bisogni dei disabili.
messo di sopportare i cambiamenti e          tutelano la nostra esistenza e la nostra                                                                                               La notizia era di quelle che non ti sare-    Fu sua moglie ad innescare la reazione
le trasformazioni e farci adattare alla      integrità di persone.                                                                                                                  sti mai aspettato. Chi non aveva man-        finale: propose a suo marito di diven-
realtà. Ecco perché provare emozioni         Si potrebbe dire infatti che le emozioni                                                                                               giato, almeno una volta nella vita, le       tare un esperto delle attività sportive
non è solo un antidoto alla noia o al        fanno parte di noi, delle nostre cellu-                                                                                                pizze di Simone? In città la sua era una     da svolgere in montagna (camminate,
grigiore della nostra vita quotidiana,       le, sono parte del nostro DNA, com-                                                                                                    delle pizzerie più conosciute e apprez-      escursioni, arrampicate) e da proporre
ma può rappresentare un meccanismo           penetrano la nostra esistenza e anche                                                                                                  zate, così quando sulla porta del locale     a bambini e ragazzi disabili. Simone
di difesa e tutela della nostra esistenza.   quando magari ci caricano di ansia o                                                                                                   comparve il cartello Chiuso per cessata      decise che quello sarebbe stato il suo
Quando proviamo emozioni come la             di amarezza, non sono mai del tutto                                                                                                    attività tutti cominciarono a formulare      futuro e la chiusura della pizzeria ne fu
paura, l’ansia o il disgusto il nostro       negative perché ci aiutano a capire e a                                                                                                le più diverse ipotesi sul perché Simone     la diretta conseguenza.
cervello ci mette in allerta rispetto a      leggere quello che ci sta accadendo.                                                                                                   e sua moglie avessero chiuso il locale:      Quando gli chiesi che cosa lo aveva
qualcosa che ci può essere nocivo. Si                                                                                                                                               salute? debiti? crisi dei quarant’anni?      spinto a fare questa scelta mi disse
tratta quindi di emozioni che hanno                       Hikikomori                                                                                                                Le spiegazioni messe sul tavolo furono       semplicemente che tutti, compresi i di-
lo scopo di tutelarci e di salvaguardar-                                                                                                                                            le più disparate.                            sabili, hanno diritto a provare le emo-
ci. Siamo poi noi che possiamo dare o        Se come abbiamo visto ci sono perso-                                                                                                   In realtà lui e sua moglie ci pensava-       zioni che la montagna riesce a regalare.
meno ascolto a questi segnali.               ne che non possono pensare alla pro-                                                                                                   no da tempo, e già si erano detti che        Era stata la montagna che, dopo la na-
Non è che siamo persone migliori o           pria vita senza la scossa continua delle                                                                                               la loro sarebbe stata una scelta senza       scita di Alessandro, lo aveva aiutato ad
più in gamba se non proviamo mai ad          emozioni, ce ne sono altre, soprattutto                                                                                                ritorno. Nove anni prima la loro fa-         andare avanti. Le emozioni che l’anda-
esempio un’emozione come la paura:           giovani, che scelgono di non provarne                                                                                                  miglia si era allargata. Alessandro era      re per monti gli aveva fatto provare lo
affrontare ciò che l’ha suscitata è una      per evitare di soffrire o per paura. La                                                                                                stato tanto atteso e per quei due geni-      avevano guarito dallo sconforto, ave-
nostra scelta, ma provarla significa che     loro stanza diventa il ventre materno                                                                                                  tori scoprire che era un bambino con         vano curato il suo animo e gli avevano
si è attivato un meccanismo di conser-       dove rintanarsi e proteggersi dalla so-                                                                                                sindrome di down non fu semplice da          indicato un nuovo percorso di vita.

8 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                                     DICEMBRE 2019 - 9
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
INTERVISTA                                                                                                                 n. 70                 n. 70                                                                                     INTERVISTA

                                                                                                                                                                                                                               “Sono tanti 6 milioni
                                                                                                                                                                                                                                di volontari che si
                                                                                                                                                                              più complicato prendere per i fon-
                                                                                                                                                                              delli un disabile conosciuto. In que-           occupano dei disabili,
                                                                                                                                                                              sto senso qualcosa è cambiato. Sono            anche perché spesso lo
                                                                                                                                                                              state fatte tante leggi interessanti in         fanno senza avere dei
                                                                                                                                                                              giro per il mondo e sono state abolite        legami con coloro di cui
                                                                                                                                                                              quasi tutte le leggi eugenetiche. Uno
                                                                                                                                                                              degli ultimi Stati a sopprimerle è sta-
                                                                                                                                                                                                                                si prendono cura”
                                                                                                                                                                              to il Giappone, un Paese considerato
                                                                                                                                                                              civile, che però lo ha fatto nel 1996.
                                                                                                                                                                              Soltanto pochi mesi fa il Giappone ha        na disabile da 55 anni. La dice quan-
                                                                                                                                                                              eletto i primi disabili della sua storia.    do può muovere soltanto la palpebra
                                                                                                                                                                              Per secoli nelle alte sfere del potere       dell’occhio destro. Eppure dice questa
                                                                                                                                                                              non c’era mai stato un disabile. Era         frase per fare coraggio a tutti. Certo
                                                                                                                                                                              impensabile perché il Giappone ha            non tutti possono diventare Stephen

 La lunga battaglia dei disabili                                                                                                                                              fatto della perfezione della razza un
                                                                                                                                                                              punto di fede, quasi una religione. Le
                                                                                                                                                                              cose sono cambiate anche in Giappo-
                                                                                                                                                                                                                           Hawking o neppure un Hermann
                                                                                                                                                                                                                           von Reichenau. Vive nell’anno mille e
                                                                                                                                                                                                                           ha un corpo talmente rattrappito che

        per cambiare la storia
                                                                                                                                   Trump che prende in giro un giorna-        ne, ma la strada è ancora molto lunga.       non riesce neppure a stare seduto, ma
                                                                                                                                   lista molto famoso, Serge Kovaleski,                                                    può solo stare sdraiato. Nonostante
                                                                                                                                   vincitore di premio Pulitzer che sof-      D. Che valore attribuisce al sentimento      tutto questo compone il Salve Regina
                                                                                                                                   fre di una malattia che, in qualche        della solidarietà?                           che è forse la preghiera più cantata al

                   Intervista a Gian Antonio Stella                                                                                modo, lo colpisce nel coordinamen-
                                                                                                                                   to dei muscoli. Ha scatti improvvisi,
                                                                                                                                   come li ha uno spastico, e l’uomo più
                                                                                                                                                                              R. L’Italia è veramente un Paese stra-
                                                                                                                                                                              no. Da una parte ospita delle persone
                                                                                                                                                                              bruttissime come quelle che scrivono
                                                                                                                                                                                                                           Mondo nei secoli. Questa che è una
                                                                                                                                                                                                                           delle preghiere più belle mai scritte, la
                                                                                                                                                                                                                           compone un nano che non era nem-
                                                                                                              di   Mario Rolli     potente del Mondo lo prende in giro,       a Liliana Segre frasi orrende. È un Pa-      meno in grado di camminare. Sono
                                                                                                                                   facendo il verso e imitando i gesti che    ese che per una parte è pieno di odio e      esempi che ho messo qua e là nel libro

L
                                                                                                                                   questo giornalista non può controlla-      dall’altra però è anche pieno d’amore.       proprio per mostrare come è possibile
      o abbiamo raggiunto mentre è                                                     che nessuno tratta volentieri. Tanta        re, L’uomo più potente del Mondo se        Sono tanti 6 milioni di volontari che        arricchire la società anche se si è di-
      in giro per l’Italia a presentare il     “Uno degli ultimi Stati                 gente non vuol sentir parlare di disa-      la prende con una persona che non è        si occupano dei disabili, anche perché       sabili.
      suo nuovo libro Diversi. La lun-          a sopprimere le leggi                  bili e questo è il motivo per cui ho fat-   in grado di difendersi: è un compor-       spesso lo fanno senza avere dei legami
ga battaglia dei disabili per cambiare la        eugenetiche è stato                   to un libro sulla disabilità, parlando      tamento così schifoso che lascia ba-       con coloro di cui si prendono cura.
storia, Solferino editore, dedicato alla                                               non delle malattie dal punto di vista       siti. Una attrice famosissima, Meryl       Volontari e famiglie contribuiscono
disabilità di cui parla raccontando le         il Giappone, un Paese                   tecnico. Mi interessava andare a ve-        Streep, è rimasta sconvolta da questo      al bilancio dello Stato con 23 miliari
storie di alcune persone del presente          considerato civile, che                 dere come nei secoli, visto che parto       prepotente ciccione, alto due metri,       di euro, una cifra immensa pari a una
e del passato disabili, o come dice              però lo ha fatto nel                  da prima del 10.000 a.C., gli uomini        che prende in giro un disabile, pur        finanziaria.
l’autore, diverse. Quello che segue è          1996… Soltanto pochi                    hanno vissuto la disabilità; da chi lo      essendo alla Casa Bianca. Ha detto
quello che ci ha detto.                        mesi fa il Giappone ha                  ha fatto in modo canagliesco o infa-        che è qualcosa di indecoroso, ma cose      D. Alle nostre famiglie che ogni attimo
                                                                                       me come i protagonisti dell’Aktion          come queste le vediamo tutti i giorni.     della loro vita è dedicato ai loro figli
D. Anzitutto grazie per aver accetta-           eletto i primi disabili                T4 o come certi professoroni che            C’è sempre qualche energumeno che          cosa si sentirebbe di dire?
to di rispondere alle nostre domande.              della sua storia”                   hanno sostenuto delle tesi davvero in-      esercita la sua forza contro i disabili.   R. Citerei la frase finale del libro, che
Come è nata l’ idea di un libro dedicato                                               fami (quelle che poi hanno aperto la                                                   è di Stephen Hawking: I buchi neri
ai diversi?                                                                            strada anche al Nazismo), a chi è stato     D. Secondo lei è cambiato qualcosa nel-    non sono così neri come li si dipinge.
R. Non sono uno che torna a scrivere         è sempre interessato e toccato, anche     vittima delle ondate di disprezzo nei       la considerazione dei disabili?            Non sono prigioni eterne, come un tem-
su argomenti di cui ha già scritto. Ad       perché intorno a me, come accade a        confronti dei disabili da allora fino ad    R. Sì, le cose sono cambiate perché, a     po si pensava. Le cose possono uscire da
esempio ho rifiutato di scrivere un al-      tantissimi italiani, ci sono stati e ci   oggi.                                       parte persone orrende come Donald          un buco nero in due modi: o tornando
tro libro sulla Casta. Ho fatto libri di     sono dei disabili. La disabilità tocca                                                Trump, non sono molti quelli che           all’esterno o ritrovandosi possibilmente
ogni genere: sul razzismo, sullo spre-       tutti e ha toccato anche la mia fami-     D. Perché anche oggi ci si accanisce sul    prenderebbero in giro, ad esempio,         in un altro universo. Così, se senti di
co del territorio, sulla disperazione        glia. Io stesso sono completamente        diverso, disabile o meno che sia? Perché    uno come l’imperatore Claudio. Lui         essere in un buco nero, non arrenderti:
del Sud. L’ho fatto perché voglio im-        sordo da un orecchio e quindi questo      lo si prende in giro? Perché lo si allon-   veniva deriso per i suoi problemi an-      c’ è sempre una via d’uscita. Alla fine di
padronirmi di un argomento. Quel-            è un tema che conosco un po’. Mi in-      tana?                                       che se era imperatore. Questo la dice      una vita fantastica Stephen Hawking
lo della disabilità è un tema che mi         teressava soprattutto trattare un tema    R. C’è quella scena orrenda di Donald       lunga su com’era una volta. Oggi è         dice questa frase e la dice come perso-

10 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                            DICEMBRE 2019 - 11
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
Raccontami la Casa del Sole - Riab. Neurovisiva                                                                          n. 70                 n. 70          Raccontami la Casa del Sole - Riab. Neurovisiva

                                                                                                                                 zioni sul mondo esterno e rappresenta      attiva nel momento in cui lo sguar-
                                                                                                                                 il canale primario di comunicazione.       do incontra precisamente lo stimolo
                                                                                                                                 Deprivazioni della vista in questo pe-     proposto. Attività accattivanti, soste-
                                                                                                                                 riodo possono compromettere grave-         nute da effetti sonori, possono essere
                                                                                                                                 mente lo sviluppo della funzione visi-     proposte anche a bambini molto pic-
                                                                                                                                 va in tutte le sue componenti.             coli (non neonati) che attraverso la
                                                                                                                                 Per questo la stimolazione precoce è       motivazione di generare una risposta
                                                                                                                                 importantissima nei bambini che non        piacevole e divertente, imparano ad
                                                                                                                                 possiedono le competenze per attivare      effettuare un maggior controllo ocu-
                                                                                                                                 autonomamente la funzione visiva e         lomotorio, oltre a generare una rispo-
                                                                                                                                 l’esplorazione.                            sta cognitiva legata al riconoscimen-
                                                                                                                                 Un altro aspetto interessante, da af-      to, capacità interattiva, comprensione
                                                                                                                                 frontare in un momento successivo,         del meccanismo di causa-effetto.
                                                                                                                                 è l’utilizzo dei sistemi tecnologici per   Questa tecnologia è stata introdotta

         Riabilitazione Visiva e                                                                                                 stimolare e rinforzare la percezione e
                                                                                                                                 le competenze dei sistemi oculomo-
                                                                                                                                 tori. Lo sviluppo di software specifici
                                                                                                                                                                            alla Casa del Sole da poco ed è anco-
                                                                                                                                                                            ra in una fase di studio (per quanto
                                                                                                                                                                            riguarda ovviamente l’utilizzo con i      nostri utenti), tuttavia si cominciano

  Neurovisiva alla Casa del Sole
                                                                                                                                 di puntatori oculari, permette di mo-                                                ad intravedere alcune applicazioni in-
                                                                                                                                 nitorare ed incentivare la fissazione                                                teressanti.
                                                                                                                                 stabile e la precisione delle saccadi.         “Un altro aspetto                     Questa tecnologia si pensa possa in-
                                                                                                                                 Questi sistemi, nati e sviluppati per                                                tegrare in maniera efficace stimola-
                                                                                                                                                                             interessante è l’utilizzo
                Intervento precoce e tecnologia                                                                                  permettere la comunicazione a perso-
                                                                                                                                 ne affette da gravi patologie e quindi
                                                                                                                                 in grado di utilizzare solo lo sguardo
                                                                                                                                                                              dei sistemi tecnologici
                                                                                                                                                                            per stimolare e rinforzare
                                                                                                                                                                                                                      zioni che vengono effettuate diretta-
                                                                                                                                                                                                                      mente dal terapista, attraverso giochi
                                                                                                                                                                                                                      luminosi o immagini accattivanti,
                                                                                                   di   Barbara Della Casa       per comunicare, stanno trovando ap-            la percezione e le                    conferendo però una maggiore varia-
                                                                                                                                 plicazione anche come strumenti ria-        competenze dei sistemi                   bilità sia in termini di caratteristiche

L
                                                                                                                                 bilitativi, nel momento in cui il target                                             dell’immagine che di risposta al per-
      a riabilitazione visiva e neurovi-   accedere immediatamente alla stimo-        preposta alla massima acutezza visi-       proposto è un’immagine semplice in
                                                                                                                                                                                   oculomotori”                       cepimento dello stimolo, arricchendo
      siva è ormai una realtà alla Casa    lazione e riabilitazione visiva. Spesso,   va) sia attraverso la maturazione delle    un programma di causa-effetto che si                                                 la proposta riabilitativa.
      del Sole da 18 anni. Nel tempo       quando il nascituro presenta delle         componenti neuronali.
le evoluzioni, gli adattamenti, le tec-    complicazioni, l’intervento precoce è      La maturazione è stimolo-dipenden-
nologie hanno fatto capolino per-          orientato, logicamente, in primo luo-      te, significa cioè che avviene grazie
mettendo di approfondire la materia,       go ad assicurare gli interventi per la     all’interazione fra l’individuo e l’am-
introducendo aspetti legati sempre di      sopravvivenza.                             biente. Il movimento che serve al
più al controllo oculo motorio e alle      Tuttavia bisogna considerare che il        bambino per ispezionare con la fovea
consapevolezza del residuo visivo,         periodo critico va da 0 a 6 mesi cir-      lo stimolo, gli fornisce inoltre infor-
oltre che agli aspetti cognitivi di cui    ca, anche se può protrarsi fino ai 18      mazioni propriocettive, ossia legate
si era parlato nel precedente articolo     mesi. E’ così definito in quanto è         alla percezione stessa del movimento
(vedi numero 59 di Raccontami ndr).        questo il periodo in cui il sistema vi-    dell’occhio, rendendolo sempre più
La consapevolezza dell’intervento          sivo, ancora immaturo alla nascita, si     funzionale e preciso. Infine il “piaz-
precoce, soprattutto per quello che        sviluppa sia attraverso la differenzia-    zamento” della fovea corrisponde ad
riguarda questi aspetti, ha portato        zione della fovea (la parte della retina   un primitivo atto attentivo nei con-
ad attivare il percorso riabilitativo                                                 fronti della realtà (focalizzo la mia
per bimbi sempre più piccoli. L’ulti-                                                 attenzione su uno stimolo preciso po-
ma bambina arrivata aveva 5 mesi.                “La riabilitazione                   sizionando la fovea, che mi consente
Ma l’auspicio è che, nel momento in             visiva e neurovisiva                  di avere informazioni visive definite e
cui ci si rende conto della presenza di         è ormai una realtà                    dettagliate).
un deficit visivo, quale che sia la sua                                               La funzione visiva ha quindi un ruolo
causa, genetica, retinopatia del pre-            alla Casa del Sole                   strutturante sulle funzioni neuropsi-
maturo, di origine centrale (ossia da               da 18 anni”                       chiche. Il senso della vista fornisce al
danno cerebrale) ecc. sia consentito di                                               cervello circa il 90% delle informa-

12 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                      DICEMBRE 2019 - 13
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
Stanza Smart                                                                                                                n. 70                  n. 70                                                                               Stanza Smart

                                                                                                                                      “Il team del Politecnico
                                                                                                                                       sta lavorando a fianco
                                                                                                                                         degli educatori per
                                                                                                                                        comprendere le loro
                                                                                                                                       necessità per arrivare
                                                                                                                                        a realizzare una serie
                                                                                                                                      di attività che possano
                                                                                                                                       fornire valide risposte
                                                                                                                                       e permettere loro una
                                                                                                                                      migliore configurazione
                                                                                                                                            tecnologica”

                                Smart Spaces
                                                                                                                                                 IoT e AI
                                                                                                                                       alleati degli smart spaces

                                                                                                                                    La stanza si basa su meccanismi ti-

                        ed Internet of Things
                                                                                                                                    pici dell’Internet of Things, con una
                                                                                                                                    piattaforma che permetterà di gestire        mani sarà in grado di suggerire all’edu-     tà che possano fornire valide risposte
                                                                                                                                    sensori e attuatori IoT, combinandoli        catore le attività più promettenti per un    e permettere loro una migliore con-
                                                                                                                                    con il principio della smart lighting.       altro bambino con un profilo analogo”.       figurazione tecnologica. Quanto alla

La Casa del Sole entra nel futuro                                                                                                   Dato che parliamo di smart spaces,
                                                                                                                                    l’intelligenza entra in gioco anche
                                                                                                                                    attraverso l’AI integrata con l’IoT.
                                                                                                                                                                                 Il team del Politecnico è al lavoro su
                                                                                                                                                                                 questo aspetto, come pure sulla for-
                                                                                                                                                                                 mazione dell’educatore nell’uso degli
                                                                                                                                                                                                                              smart room, “ è già stata installata la
                                                                                                                                                                                                                              tecnologia necessaria. Successivamen-
                                                                                                                                                                                                                              te ci sarà una prima fase di verifica delle
                                                                      di   Andrea Ballocchi - www.lumi4innovation.it                “Stiamo già svolgendo attività di rac-       strumenti IT a sua disposizione.             attività con i piccoli ospiti per avere le
                                                                                                                                    colta dati: uno dei servizi possibili con                                                 loro prime risposte all’ambiente. Segui-

P
                                                                                                                                    l’Intelligenza artificiale è il lavoro su-   Lo stato dell’arte del progetto              ranno poi corsi ad hoc di formazione
       resso la Casa del Sole Onlus       educative che ne sfruttano le poten-          di ogni singolo paziente ed educatore è     pervisionato, tramite cui la macchina                                                     per gli educatori: l’ intento è non limi-
       si sta realizzando una “smart      zialità a beneficio dei bimbi. Spiega         una risorsa preziosa”.                      impara, riuscendo così a riconoscere         Il progetto attualmente è in fase di co-     tarsi alla pura conoscenza tecnologica,
       room”. Sarà un ambiente che,       Mirko Gelsomini, post doc in inge-            La stanza intelligente conta sulla pre-     ciò che sta accadendo. Siccome si allena     progettazione. Il team del Politecnico       ma appropriarsene completamente. Sco-
grazie all’integrazione tecnologica,      gneria informatica e coordinatore             senza di sensori e attuatori: i primi       per apprendere a riconoscere le azioni       sta lavorando a fianco degli educatori       po della smart room è che sia comple-
permetterà di aiutare i bambini più       per l’ED-ME Lab degli spazi multi-            individuano dove si trova il bambino        del bimbo ogni giorno, conoscendo gli        per comprendere le loro necessità per        mentare al loro compito, aiutandoli nel
piccoli nel loro percorso di crescita e   sensoriali per la disabilità: “sappiamo       al suo interno, e sulla base delle sue      obiettivi che deve raggiungere, un do-       arrivare a realizzare una serie di attivi-   loro percorso educativo”.
venire incontro alle esigenze dei loro    che i bambini con diagnosi di disturbo        azioni, i secondi mettono in atto una
educatori.                                dello spettro autistico richiedono, come      determinata risposta con una deter-
Un perfetto esempio di “smart spa-        in molte altre disabilità, esigenze pecu-     minata logica definita dall’educatore.
ces”, reso possibile grazie alla lungi-   liari. Quindi, contare su un ambiente         “Un esempio: se il bimbo al suo interno
miranza della Casa del Sole, all’at-      adattivo rispetto alle specifiche necessità   si vuole rilassare, che è uno degli scopi
tività di ricerca e sviluppo del team                                                   per cui è pensata la smart room, si pen-
ED-ME Lab del Politecnico di Mi-                                                        sa ad azioni che possano agevolarne il
lano, combinando IoT e Intelligenza          “La smart room della                       relax, o in modo assoluto o attraverso la
Artificiale, e alla donazione dei Club     Casa del Sole nasce con                      sua risposta a un’azione. Sull’autismo
Rotary della provincia di Mantova                                                       si lavora spesso sul principio di causa-
per l’acquisto delle tecnologie.           l’obiettivo di mettere la                    effetto, ma non solo: si va da azioni
                                            tecnologia a supporto                       che agevolino il rilassamento, a giochi
  Smart room, perché serve                delle figure educative che                    che stimolano il bambino in un con-
 e su quale tecnologia conta                    ne sfruttano le                         testo piacevole”, specifica Gelsomini.
                                           potenzialità a beneficio                     Le attività svolte hanno la finalità di
La smart room della Casa del                                                            contribuire a costruire un percorso di
Sole nasce con l’obiettivo di mettere              dei bimbi”                           crescita quanto più autonoma possi-
la tecnologia a supporto delle figure                                                   bile.

14 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                                DICEMBRE 2019 - 15
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
Ricordo e Memoria                                                                                                          n. 70                 n. 70                                                                Ricordo e Memoria
                                                                                                                                                                                Jean Vanier

                                                                                                                                   modo poter capire meglio ciò che è
                                                                                                                                   stato il nostro percorso di vita, il no-
                                                                                                                                   stro itinerario professionale e umano.
                                                                                                                                   Per chi crede anche spirituale.
                                                                                                                                   In questi ultimi mesi alcune persone
                                                                                                                                   che sono state compagne di viaggio di
                                                                                                                                   Vittorina ci hanno lasciato, chi ina-
                                                                                                                                   spettatamente e chi dopo lunghi perio-
                                                                                                                                   di di silenzio.
                                                                                                                                   Per alcuni di voi i nomi che ricorde-

                     Incontri e dialoghi
                                                                                                                                   remo potranno risultare pressoché
                                                                                                                                   sconosciuti, ma siccome in un tratto
                                                                                                                                   della loro esistenza hanno camminato
                                                                                                                                   insieme a Vittorina e alla Casa del Sole

                                            Ricordo e memoria
                                                                                                                                   ci sembra doveroso ricordarli, per fare
                                                                                                                                   memoria di quello che ci hanno fatto       suo impegno. Quanti chilometri ha
                                                                                                                                   capire e per dire loro il nostro grazie.   percorso? Quante persone ha visitato?
                                                                                                                                                                                                                                “Durante gli anni
                                      come segni di gratitudine                                                                    Tra questi amici che non ci sono più
                                                                                                                                   ricordiamo il prof. Francesco Poccian-
                                                                                                                                   ti, ortopedico di Firenze, il fondatore
                                                                                                                                                                              Quante ne ha operate e in quanti ospe-
                                                                                                                                                                              dali e cliniche?
                                                                                                                                                                              Chi mai ha saputo che vantava sangue
                                                                                                                                                                                                                               più impegnativi del
                                                                                                                                                                                                                              fiorire della creatura
                                                                                                              di   Mario Rolli     delle Comunità dell’Arca e di Fede e       blu, visto il suo titolo di Conte? Della         di Vittorina, le era
                                                                                                                                   Luce Jean Vanier, il prof. Alessandro      sua cultura smisurata, dei suoi infini-           sempre rimasto al

N
                                                                                                                                   Manenti sacerdote e psicologo, spesso      ti interessi, del suo essere toscano, e
          el numero scorso abbiamo                                                     l’approccio educativo e riabilitativo,
                                                                                                                                                                                                                             fianco, sostenendola,
                                                                                                                                   presente come relatore, ai momenti di      fiorentino in particolar modo, del suo
          cercato di tratteggiare l’am-      “Con entrambi Vittorina                   come è stato in particolare per Vayer. Il   formazione del personale di Casa del       appassionarsi alla vitivinicoltura non si      incoraggiandola, non
          biente e il clima culturale in          aveva stretto un                     suo approccio psicomotorio infatti ha       Sole.                                      è mai vantato, rimanendo una perso-              mancando mai alle
cui Vittorina ha potuto gradualmente
                                            profondo legame e anche
                                                                                       caratterizzato in modo molto marca-                                                    na alla mano, frugale nelle abitudini e      iniziativa scientifiche che
dare forma alla sua intuizione pedago-                                                 to, l’impostazione metodologica della       L’ortopedico professor Poccianti è sta-    semplice nei modi, affabile e cordiale.       venivano organizzate”
gica, quella del trattamento pedagogi-       dall’incontro con loro si                 proposta psicomotoria del Centro.           to fino a pochissimi mesi prima della      Durante gli anni più impegnativi del
co globale. In quelle pagine abbiamo         è venuta strutturando la                                                              morte una delle figure di riferimento      fiorire della creatura di Vittorina, le
ricordato tante persone che sono state       sua particolare capacità                  Se il tempo ci consegna incontri, espe-     dei fisioterapisti di Casa del Sole e di   era sempre rimasto al fianco, sostenen-
importanti per la formazione della fon-     di guardare alla disabilità                rienze, amicizie, intuizioni, scambi di     centinaia di famiglie di cui ha visitato   dola, incoraggiandola, non mancando         Di un’altra persona Vittorina sapeva
datrice di Casa del Sole.                                                              idee e condivisione di intenti, la scom-    e operato i figli. Instancabile nel suo    mai alle iniziativa scientifiche che ve-    bene chi era e ne seguiva con grande
Tante altre sono state quelle con le          in termini di globalità”                 parsa di qualcuno che ha fatto un pez-      accorrere dove c’era bisogno della sua     nivano organizzate.                         partecipazione l’opera, ma non abbia-
quali lei ha intessuto, anche al di fuori                                              zo di strada accanto a noi ci obbliga       competenza e preparazione, risulte-        Ma se il professor Poccianti viveva         mo riscontri circa il fatto che si co-
dei confini italiani, rapporti, dialoghi,                                              a fermarci per ricordare e in questo        rebbe molto difficile dare i numeri del    come una grande responsabilità soste-       noscessero e si fossero mai incontrati,
scambi di idee. Grazie a questi dialoghi    Il secondo invece è considerato uno dei                                                                                           nere Vittorina nel suo impegno, con         cosa che invece in anni recenti è acca-
Vittorina ha plasmato il suo pensiero       padri fondatori della psicomotricità, in                                                                 Alessandro Manenti       ancora maggiore responsabilità sentiva      duta a diverse persone di Casa del Sole.
pedagogico, assumendo la caratura che       specifico di quella che si proponeva tra                                                                                          l’importanza di poter aiutare le fami-      Jean Vanier è un nome che ai più forse
si riconosce ai capiscuola.                 le altre cose di favorire nel bambino                                                                                             glie a risolvere i problemi ortopedici      dirà poco o nulla. Nato nel 1928 era fi-
Agli anni ’70 risalgono gli incontri con    lo sviluppo delle competenze legate al                                                                                            dei loro figli.                             glio del governatore del Canada. A 22
il neurologo Andreas Rett e lo psico-       leggere, allo scrivere e al contare.                                                                                              Nonostante avesse già di suo una gran-      anni lascia una brillante carriera mili-
motricista francese Pierre Vayer, per       Con entrambi Vittorina aveva stretto                                                                                              de e bellissima famiglia, di tutti questi   tare in Marina, per mettersi a studiare
citare i più noti al mondo scientifico      un profondo legame e anche dall’in-                                                                                               ragazzi e dei loro genitori è stato padre   filosofia e teologia, tanto da diventar-
mondiale.                                   contro con loro si è venuta struttu-                                                                                              e nonno, perché aveva capito in con-        ne, subito dopo la laurea, docente in
Dei due sicuramente l’austriaco An-         rando la sua particolare capacità di                                                                                              creto quello che San Tommaso d’A-           Università.
dreas Rett è quello più conosciuto, an-     guardare alla disabilità in termini di                                                                                            quino affermava: bonum est diffusivum       Nel 1963 accade quello che ancora una
che per aver dato il suo nome ad una        globalità.                                                                                                                        sui, il bene si diffonde, generando altro   volta cambierà radicalmente la sua vita.
sindrome che per molto tempo è stata        Entrambi non solo hanno tenuto corsi                                                                                              bene. E di bene Francesco Poccianti ne      Il trentacinquenne Jean va a trovare un
messa tra quelle che hanno a che vede-      di formazione alla Casa del Sole, ma                                                                                              ha diffuso tantissimo, sempre da dietro     suo ex professore, il padre Thomas Phi-
re con l’autismo.                           ne hanno profondamente influenzato                                                                                                le quinte.                                  lippe, che nel frattempo era divenuto

16 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                          DICEMBRE 2019 - 17
Noi e Cristian Raccontami una storia - Associazione Casa del Sole
Ricordo e Memoria                                                                                                                n. 70   n. 70

  prof. Poccianti

                                                                                               “Anche Manenti
                                                                                           come Poccianti, appoggiò
                                                                                             da subito il progetto
                                                                                            di Vittorina e contribuì
                                                                                              ad approfondirne il
                                                                                            pensiero e l’intuizione”

                                                                                           vicino nei momenti di crisi e difficoltà,
                                                                                           sostenendola con il suo incoraggia-
                                                                                           mento e la sua preghiera. Proprio per
                                                                                           questo tra i veri amici di Casa del Sole,
                                                                                           Alessandro Manenti ha un posto di
                                                                                           primo piano.
                                                                                           Chi ha avuto la possibilità di conoscer-
                                                                                           lo, non poteva non rimanere colpito
cappellano di una casa di accoglienza         Una profonda amicizia personale ha           dalla capacità che egli possedeva di
per disabili mentali a Trosly-Breuil,         invece legato Vittorina Gementi e            comprendere prima di altri le linee di
un villaggio del nord della Francia. Da       Alessandro Manenti, sacerdote e psi-         tendenza dei fenomeni che caratteriz-
quel momento in lui comincia un la-           cologo, grande esperto delle problema-       zavano la vita della famiglia e gli aspetti
vorio interno che lo porterà l’anno se-       tiche educative e familiari.                 di maggiore fragilità e quelli di autenti-
guente a tornare a Trosly con Raphaël         Manenti, classe 1948, è scomparso alla       ca forza propri dell’educazione. Si può
e Philippe, due disabili mentali, rifiu-      fine di agosto di quest’anno ed è stato      quasi dire che fosse capace di profezia,
tati dalla loro famiglia che nel frattem-     molte volte ospite di Casa del Sole, l’ul-   un dono raro nella società di oggi.
po aveva conosciuto. Vanier dà così           tima qualche anno fa, per tenere mo-
vita a una piccola comunità che chia-         menti di formazione rivolti a educatori      Ci è sembrato bello ricordare queste
merà L’Arche, Comunità dell’Arca che,         e terapisti.                                 tre persone, per dire loro la ricono-
nel giro di pochi anni, si diffonderà a       Anche Manenti come Poccianti, ap-            scenza di Casa del Sole. Senza la loro
livello nazionale e internazionale.           poggiò da subito il progetto di Vittori-     presenza concreta Casa del Sole oggi
Nel 1971, sette anni dopo l’inizio            na e contribuì ad approfondirne il pen-      non sarebbe quello che, anche grazie a
dell’Arca, con lo scopo di incentivare        siero e l’intuizione. Le fu sempre molto     loro, è diventata.
le relazioni fra le persone, con partico-
lare riferimento ai portatori di handi-                                                                               Andreas Rett
cap mentale e alle loro famiglie, dà vita
al Movimento di Fede e Luce.
Da subito Vanier affianca la operatività
concreta alla riflessione. In particolare
egli si domanderà fino al termine del-
la sua vita, come sia possibile far sen-
tire le persone disabili mentali amate,
ascoltate, accolte, pur nella loro fisicità
ferita e nella loro grande difficoltà a co-
municare.
Dalla sua esperienza e da queste rifles-
sioni nasceranno moltissimi volumi
che, tradotti in decine di Paesi, contri-
buiranno a rinnovare profondamente
lo sguardo di cultura, società, scuola e
Chiesa sul disabile.

18 - DICEMBRE 2019                                                                                                                               DICEMBRE 2019 - 19
Raccontami una Storia                                                                                                   n. 70                  n. 70                                                     Raccontami una Storia

                                                                                                                                                                                                                           “Dopo alcuni mesi
                                                                                                                                                                            migliore da iniziare.
                                                                                                                                                                                                                            di visite e calvari
                                                                                                                                                                            Venne fatta richiesta per la maestra          in diverse strutture,
                                                                                                                                                                            di sostegno per l’anno scolastico           fu riscontrato a nostro
                                                                                                                                                                            successivo, perché in tutto il primo        figlio un disturbo dello
                                                                                                                                                                            anno Cristian frequentò giornalmen-            spettro autistico”
                                                                                                                                                                            te la scuola materna quando c’era la
                                                                                                                                                                            presenza di 2 educatrici, vale a dire
                                                                                                                                                                            nemmeno 2 ore (10.00-11.45). Tra-
                                                                                                                                                                            mite l’UONPIA iniziammo a cercare         situazione di Cristian e pian piano lo
                                                                                                                                                                            di programmare un piano terapeu-          inserì come ambulatoriale in psicomo-
                                                                                                                                                                            tico per affrontare le problematiche      tricità e stimolazione basale.
                                                                                                                                                                            di Cristian, ma purtroppo i tempi di      Anche se con poco, vedevamo i pic-
                                                                                                                                                                            attesa erano lunghissimi e la struttu-    coli risultati che si portavano a casa,
                                                                                                                                                                            ra, a nostro personale parere, non era    grazie alle sedute terapeutiche che
                                                                                                                                                                            sufficientemente adeguata.                Cristian stava svolgendo alla Casa del
                                                                                                                                Il primo giorno di scuola di Cri-           Sembrava che il mondo ci stesse crol-     Sole; fu così che chiedemmo un altro
                                                                                                                                stian, dopo appena 1 ora, venimmo

                            Noi e Cristian
                                                                                                                                                                            lando addosso, fino al giorno in cui      colloquio con la dott.ssa per poterle
                                                                                                                                chiamati dalle educatrici che stavano       un collega mi disse che suo padre era     chiedere se c’era la possibilità di inse-
                                                                                                                                lavorando all’inserimento per chie-         appena deceduto e che in passato era      rire Cristian alla frequenza scolastica
                                                                                                                                derci di tornare a scuola a riprendere      stato presidente della Casa del Sole.     della Centro.
                                                                                                                                Cristian, perché ingestibile nelle atti-    La sua spiegazione di cos’era quella      Nel giugno 2018 arrivò la telefona-
                                                                                                                                vità che venivano svolte. La dirigente      struttura, fu per noi come una luce       ta che ci informava che Cristian era
                                                                                                       di   Pietro e Simona     scolastica ci consigliò di far svolgere     che ci illuminava il cammino da fare      stato accolto e che da settembre 2018
                                                                                                                                a Cristian una visita neuropsichiatri-      per Cristian.                             avrebbe iniziato a frequentare la scuo-

C
                                                                                                                                ca per approfondire le ragioni del suo      Andammo subito su internet a vedere       la presso la Casa del Sole.
       iao a tutti, siamo Pietro e Si-                                               iniziare il primo anno di asilo presso     comportamento.                              come era possibile metterci in contat-    Non avremmo potuto fare scelta mi-
       mona i genitori del piccolo Cri-      “Una dott.ssa di Casa                   la scuola materna del paese; per tutta     Quella parola fu un macigno per quei        to con qualcuno per avere un collo-       gliore; perché oltre ai risultati ottenu-
       stian. Ci è stato chiesto se era-       del Sole che, con la                  la famiglia fu un evento carico di fe-     2 ragazzini che adesso hanno 26 e 27        quio e riuscimmo ad avere un appun-       ti durante il suo primo anno, abbia-
vamo interessati a voler far conoscere                                               licità, soprattutto per la speranza che    anni e tutto di un colpo si ritrovava-      tamento con una dott.ssa di Casa del      mo conosciuto un’ambiente che ti fa
                                             sua infinita dolcezza e
la storia di nostro figlio e noi non                                                 quei piccoli ostacoli che si erano pre-    no a diventare grandi e ad affronta-        Sole che, con la sua infinita dolcezza    vedere tuo figlio con occhi diversi e ti
abbiamo esitato un attimo a dire di         professionalità, fece un                 sentati, venissero abbattuti.              re quel problema senza farsi crollare       e professionalità, fece un quadro della   fa crescere a livello umano.
sì perché siamo orgogliosi del nostro       quadro della situazione                  Quella invece si rivelò la scoperta del-   il mondo addosso, perché dovevamo
piccolo ometto e crediamo che le sto-      di Cristian e pian piano lo               la realtà.                                 farlo per il nostro bambino.
rie di questi bambini speciali debbano     inserì come ambulatoriale                                                            Iniziamo con il parlare con la pedia-
essere regalate a tutti.                                                                                                        tra e a prenotare tutte le visite del
Cristian è nato il 22 giugno 2014,
                                               in psicomotricità e                                                              caso presso l’ospedale di Mantova. A
pesava 3,100 kg ed era lungo 47 cm.           stimolazione basale”                                                              Cristian venne fatto un ECG che non
La sua nascita è stata per tutta la fa-                                                                                         segnalò nulla di anomalo, anche se
miglia un evento da non dimenticare,                                                                                            quando veniva visitato dagli speciali-
anche perché era il primo nipotino sia     era una cosa grave; solo poi capimmo                                                 sti si notava sempre la sua forte iperat-
per la famiglia paterna che per quella     che era una sciocchezza.                                                             tività e la sua assenza nel socializzare
materna e, ovviamente, nonni e zii se      Nei suoi primi 3 anni di vita tutto an-                                              con altre persone.
ne sono super innamorati dal primo         dava bene: un bambino normalissimo                                                   Dopo alcuni mesi di visite e calvari
momento in cui l’hanno conosciuto.         come tutti, ma con una forte iperat-                                                 in diverse strutture, fu riscontrato a
Ricordiamo che la nostra prima pre-        tività e ritardi del linguaggio, cose                                                nostro figlio un disturbo dello spettro
occupazione per Cristian fu per una        che quando venivano fatte notare alla                                                autistico. Non vi nascondiamo che
semplice banalità, quando i dottori ci     pediatra, avevano come risposta che                                                  più visite facevamo e più capivamo
dissero che doveva restare in ospeda-      non era nulla di grave e che sareb-                                                  che alla fine il riscontro sarebbe stato
le qualche giorno in più perché aveva      be migliorato con la frequenza della                                                 quello e proprio per questo iniziam-
l’ittero; per due neogenitori forse an-    scuola, a contatto con altri bambini.                                                mo a fare diverse chiamate per capire
cora un po’ ragazzini di 22 e 23 anni      Nel settembre 2017 Cristian doveva                                                   subito quale sarebbe stato il percorso

20 - DICEMBRE 2019                                                                                                                                                                                                                       DICEMBRE 2019 - 21
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