Oltre il contagio - Comunicare il sociale

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
www.comunicareilsociale.com
aprile 2020 - n. 4
Testata reg. al Tribunale di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010

                                                      Oltre il contagio
                                                      L’emergenza ha sconvolto le vite di tutti, ma il dovere di guardare avanti
                                                      si fa strada anche tra le brutte notizie della cronaca. Abbiamo chiesto ad
                                                      esperti, intellettuali ed esponenti della società civile di raccontarci la crisi.
                                                      E di accompagnarci a guardare al futuro                     1
Oltre il contagio - Comunicare il sociale
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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
Sommario

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                                     17                                                               L’esperienza

                           La testimonianza

4. Accoglienza, coesione sociale,
   uguaglianza: il Terzo settore aiuta
   a non fare confusione
   di Vincenzo Costa
6. Una finanza per questo tempo:                                                    Direttore Responsabile
   perché è necessaria, come ripensarla                                             Nicola Caprio
    di Anna Fasano
                                                                                    In redazione
7. Si è fermato il mondo,                                                           Francesco Gravetti
   non si fermeranno le mafie.                                                      Walter Medolla
   Per sconfiggerle bisogna aggiornarsi                                             Valeria Rega
   di Catello Maresca
                                                                                    Impaginazione & Grafica
9. Didattica digitale e tutoraggio,                                                 Giuseppina Vitale
   come cambia l’educazione
                                               in copertina                         Stampa
   e l’apprendimento dei nostri figli
    di Luigi Malcangi                          Oltre il contagio                    Tuccillo Arti Grafiche
                                               illustrazione di Giuseppina Vitale
11. La tragedia del mondo del lavoro:                                               Chiuso in redazione
    ci vogliono risposte celeri e zero burocrazia                                   il 6 aprile 2020
   di Gianpiero Tipaldi
12. Futuro, relazioni e Terzo settore:
    come saremo diventati                                                           Gli articoli firmati possono non rappre-
    quando tutto sarà finito                                                        sentare la linea dell’editore ma, per una
    di Andrea Volterrani                                                            più ampia e completa informazione, ven-
                                                                                    gono pubblicate anche le opinioni non
                                                                                    condivise. L’editore autorizza la riprodu-
14. Diritto del Terzo settore ed emergenza COVID-19:                                zione dei testi e delle immagini a patto
    la necessità di uno sguardo prospettico                                         che non vengano utilizzate per finalità di
                                                                                    lucro ed in ogni caso citando la fonte.
   di Luca Gori
16. Pasti caldi e raccolta firme. Il cuore grande di Napoli,
    per i più fragili, ai tempi della pandemia
   di Antonio Sabbatino
16. La carica degli angeli in mascherina:
                                                                                    Cdn Is. E1 - Napoli - tel. 0815624666
    «Non ci siamo mai fermati»                                                      redazione@comunicareilsociale.com
   di Giuliana Covella                                                              www.comunicareilsociale.com

18. «Avrei voluto comprarle dei fiori» Diventare papà ai tempi del virus            Testata registrata al Tribunale
                                                                                    di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010
   di Nicola Sellitti
20. «Madre, trapiantata e un po’ sola: con la mia fragilità
    vivo questi giorni di emergenza»
   di Nicola Sellitti
22. Terza Pagina

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
di Vincenzo Costa
          Presidente nazionale Auser

  Accoglienza, coesione sociale,
uguaglianza: il Terzo settore aiuta
     a non fare confusione
  L’emergenza sanitaria e sociale Co-             to, finalmente, che il cambiamento de-
  vid-19 sta sconvolgendo le certezze             mografico non è un dato statistico ma
  dell’intero globo. E’ bastato un virus          una realtà strutturale. Siamo il secondo
  per metter in crisi le intere economie          paese al mondo per indice di vecchiaia
  mondiali ancora ancorate a uno svi-             e per aspettative di vita, quello con più
  luppo basato sul consumo, un modello            anziani in Europa, il 27% dell’intera
  che ancora una volta si è dimostrato            popolazione ha più di 65 anni, 3 milio-
  non essere in grado di sostenere una            ni di persone non sono autosufficienti,
  crescita generalizzata ed equilibrata           il 30% degli over 75 vive da solo e senza
  rispettosa dei diritti minimi che rendo-        il supporto sociale della famiglia.
  no la vita delle persone dignitosa in un        È riemerso in questi mesi uno scontro
  contesto di sostenibilità sociale, econo-       intergenerazionale, che ha coinvolto
  mica e ambientale.                              tutti, chi più chi meno, e ognuno con le
  Abbiamo assistito prima a uno sfogo,            sue diverse responsabilità.
  quasi razzista, verso il popolo cinese,         Per affrontare l’emergenza siamo an-
  successivamente quando l’epidemia si            dati avanti in ordine sparso, ciascuno
  è diffusa in tanti paesi del mondo, a           per sé e per suo conto: gli anziani re-
  partire dal nostro, verso il popolo ita-        stino a casa, i giovani continuino pure
  liano, fino ad arrivare attraverso una          a non rinunciare all’aperitivo, chiudia-
  cultura diffusa sempre più individuale,         mo le scuole e andiamo a sciare o al
  a definirla un problema degli anziani,          mare. Dimenticando o trascurando il
  per degenerare poi in: gli anziani sono         fatto che così alla fine andavamo tutti
  un problema.                                    a sbattere, innescando una colossale e
  Ci sono stati momenti in cui si è per-          collettiva disfatta sanitaria, politica, so-
  cepita la sensazione che gli anziani po-        ciale ed economica.
  tessero essere considerati da qualcuno          Oggi abbiamo il territorio devastato,
  come un peso da non rimpiangere, che            bloccato, un numero di morti assur-
  se diminuissero di numero non solo              do per un paese che dice di vantare il
  non si comprometterebbe la funziona-            migliore sistema sanitario del mondo.
  lità del sistema economico, ma addirit-         Perché quando si forma uno strappo
  tura finirebbe per favorirla riducendo i        non è possibile prevedere dove andrà a
  costi pensionistici e sanitari.                 fermarsi e può anche accadere che esso
  Una considerazione forse troppo forte,          si allarghi tanto da ridurre a brandelli
  eccessiva, ma sicuramente percepita, il         il senso morale dell’umanità. In que-
  nostro paese, in particolare, ha scoper-        sto contesto, nel nostro paese, il terzo

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
settore aiuta a non fare confusione, a            e anziani che si prendono cura di chi è
non ricercare i poteri forti, che non ci          solo, riparte la cultura del dono, della
hanno mai risolto nessun problema, ma             gratuità, si lavora per colmare quel vuo-
a ripartire dai valori sociali come l’acco-       to di solitudine che rende triste la vita
glienza, la coesione sociale, l’uguaglian-        di chi si sente emarginato, quasi inutile,
za, la democrazia, la libertà, il rispetto        per superare la cupa stagione che stia-
della persona ed affermare che da que-            mo vivendo.
sta emergenza se ne può uscire solo               In un paese che vacilla le associazioni
stando insieme e non da soli, mettendo            non si fermano, collaborano con le au-
al bando l’egoismo e l’avarizia.                  torità locali, con la protezione civile, di-
È così che il volontariato emerge, diven-         ventano punto di riferimento per gli an-
ta luogo di partecipazione, momento di            ziani che vivono soli, li riforniscono di
incontro intergenerazionale, incremen-            cibo, medicine, compagnia, riaccendo-
tando la conoscenza reciproca e la ca-            no la speranza che questa brutta espe-
pacità di collaborare, è questo il mondo          rienza finirà e #andràtuttobene.
che va incontro ai bisogni dei soggetti           Come diceva il cardinale Martini: “spes-
più fragili.                                      so i tempi difficili sono stati l’occasio-
È così che prende forma un contesto               ne per temprare gli uomini e per aprire
paese diverso dove emergono medici e              nuovi orizzonti”.
infermieri che diventano eroi, giovani

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
di Anna Fasano
         Presidente Cda Banca Etica

   Una finanza per questo tempo:
perché è necessaria, come ripensarla
 Molti dicono che l’economia e la finan-           (prestiti e mutui) ma ad una nuova ne-
 za si stanno preparando a vivere un               cessità di liquidità.
 post crisi 2008, abbiamo quindi già in-           E’ importante in questa fase avere la
 dividuato il ricostituente per ripartire?         capacità di analizzare le esigenze eco-
 Direi proprio di no.                              nomiche delle diverse organizzazioni e
 Il contesto del 2020 si trova da un lato di       distinguere tra quelle legate alla situa-
 fronte un sistema delle istituzioni (sta-         zione attuale da quelle legate allo sta-
 ti) più indebitati, un panorama banca-            to di salute delle diverse realtà – siano
 rio totalmente diverso ed spostamenti             associazioni, cooperative, imprese so-
 di risorse dalla finanza all’economia             ciali. Mai come in questo momento è
 reale promessi ma non pienamente                  necessario fare rete, mettere al centro
 attuati; dall’altro dei cittadini maggior-        i bisogni e le esigenze della comunità,
 mente consapevoli del loro “potere” e             sempre nel rispetto del pianeta.
 un terzo settore che lavora per essere            Stiamo tutti riscoprendo l’importanza
 soggetto trasformativo più che com-               del prendersi cura dei nostri territori
 pensativo. Vanno individuati approcci,            e di coltivare relazioni nelle nostre co-
 strumenti diversi, ci troviamo di fronte          munità; non possiamo permettere che
 alla possibilità di un cambio di para-            questo sia il sentiment del momento
 digma, un nuovo modello economico                 ma dobbiamo far sì che riconversioni
 finanziario globale. Il Terzo Settore si          di settori delle nostre imprese sociali (e
 trova al centro della difficoltà socio sa-        non) possano permetterci di guardare
 nitaria ed economica che stiamo viven-            all’economia di cui abbiamo bisogno e
 do; soffre con tutte le comunità delle            non di cui siamo consumatori schiavi.
 difficoltà delle famiglie colpite dal Co-         Cosa serve? Una finanza che accompa-
 vid19; accompagna le persone più fra-             gni il Terzo Settore in termini di credi-
 gili dovendo collocarsi tra norme che             to, metta a disposizione Fondi Impact
 garantiscano la sicurezza di operatori            che sostengono imprese a vocazione
 e beneficiari delle attività e necessità di       sociale, percorsi di microcredito per
 non lasciare nessuno solo e le attività di        piccole imprese. Non solo, abbiamo
 sviluppo rischiano una battuta di arre-           anche l’opportunità di valorizzare i
 sto e tutto il comparto delle donazioni           circuiti complementari e di utilizzare
 che si concentrerà sull’emergenza non             piattaforme di crowdfunding e di equi-
 supporterà con la stessa intensità pro-           ty crowdfunding.
 getti già avviati su territorio nazionale         Molti sono stati catapultati in un mon-
 ed internazionale.                                do tecnologico che fino a poco fa non
 Cosa può fare la Finanza e la Finanza             gli apparteneva, facciamolo diventare
 Etica in questa situazione?                       strumento per ampliare le modalità
 Valorizzare certamente le misure mes-             di contatto e recuperiamo il concetto
 se in atto dal governo a favore delle fa-         di “vicinanza” dandoci la possibilità
 miglie e delle PMI, compreso quindi il            di guardare oltre il nostro quotidiano
 Terzo Settore, integrare il credito con           e ciò che finora abbiamo fatto. C’è un
 ulteriori strumenti a supporto non solo           nuovo capitolo della nostra storia da
 della ridotta capacità reddituale attua-          scrivere, a noi scegliere come farlo.
 le per far fronte agli impegni assunti

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
di Catello Maresca
          Magistrato, sostituto procuratore della Corte di Appello di Napoli

       Si è fermato il mondo,
    non si fermeranno le mafie.
Per sconfiggerle bisogna aggiornarsi
  E all’improvviso si fermò. Ed il mondo              più potenti e pericolose. E in questo
  si fermò. All’improvviso si fermò. Così             contesto di assoluto allarme, è lascia-
  per guardarsi dentro un po’. E scoprì               ta sola ad occuparsene la magistratura
  di avere molti più difetti di quanto im-            in prima linea e si è irrimediabilmente
  maginava. Uno di questi è la fragilità              abbandonata la strada della strategia
  economica ed il rischio di infiltrazioni            politica di eradicamento delle mafie in
  mafiose che avanza sempre più minac-                Italia ed in Europa. È colpevolmente
  cioso. Cerchiamo di tracciare uno sce-              miope chi non capisca come un piano
  nario post contagio con imprese sul la-             efficace di lotta al crimine organizzato,
  strico bisognose di liquidità immediata             oggi più che mai, possa determinare
  e poca burocrazia. Il campo ideale per              un recupero di risorse economiche (
  le organizzazioni mafiose.                          oggi criminali) per finanziare gli inve-
  Siamo pronti ad affrontare questa nuo-              stimenti e tanto importanti addirittura
  va offensiva? Ovviamente no, nessuno                da contribuire a risanare il debito pub-
  ne parla e nemmeno si pone il pro-                  blico, oltre a determinare un recupero
  blema. Nel frattempo le mafie ormai                 di credibilità per attirare investimenti
  avranno invaso il mondo. Ogni settore,              sani anche stranieri, non solo per il
  ogni attività suscettibile di profitto or-          Meridione. Molti sono i punti deboli
  mai è potenzialmente a rischio di in-               anche quando, poi, si riesce a sottrarre
  filtrazione mafiosa. Con danni imma-                risorse alla criminalità organizzata.
  ginabili o, anzi forse inimmaginabili               Alla ripresa, dopo questa emergenza,
  nell’economia dei Paesi che subiscono               non sarà più tollerabile una siffatta
  l’attacco mafioso.                                  sottovalutazione del problema. E pur-
  Purtroppo a questa maturata consa-                  troppo gli effetti sono sotto gli occhi di
  pevolezza, però, non corrisponde una                tutti. Non intervenire significa essere
  lotta seria e senza quartiere alle mafie,           conniventi con le mafie o quantomeno
  unico vero presupposto per una cre-                 contribuire ad alimentare nell’opinio-
  scita reale delle economie moderne.                 ne pubblica questa impressione. Tutti
  E così anche nel nostro Paese langue                effetti profondamente negativi per chi
  come fosse l’ultimo dei problemi. Man-              lotta tutti i giorni nel tentativo di dare
  ca una analisi precisa.                             proprio il messaggio opposto, quello
  Le mafie ormai sono strutture com-                  cioè che le mafie si debbono e si pos-
  plesse e assumono connotazioni pro-                 sono sconfiggere. Da soli però non si
  fondamente diverse nel nostro Paese,                va lontano e non c’è più tempo da per-
  alcune delle quali ancora quasi sco-                dere. Prendiamo atto degli errori com-
  nosciute. Peraltro già da tempo hanno               messi ed imbocchiamo decisi la strada
  invaso l’Europa e sono diventate ancor              alternativa.

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
Ci vorrebbe un piano strategico contro              fruttuose se non addirittura inconclu-
le mafie per impedire i continui travasi            denti.
di capitali illeciti nel circuito legale. Per       Le mafie, non solo nel nostro Paese,
scoprire i soggetti che riciclano danaro            sono un problema serio, ma non si af-
sporco contribuendo con decisione ad                frontano con serietà a tutti i livelli.
alimentare e sostenere il sistema cri-              È come se si volesse combattere il can-
minale. Sul fronte delle confische, poi,            cro ricorrendo a riti tribali e a pratiche
ci sono studi che dimostrano come sia               antiquate. E mentre alcuni di noi com-
necessario vendere subito questi beni o             battono con mille difficoltà per cercare
quantomeno metterli sul mercato finché              di formare una coscienza tecnica ade-
non siano vandalizzati o resi comunque              guata al problema, le mafie continuano
inservibili e poco appetibili. Fin quan-            a prosperare, adeguandosi rapidamen-
do cioè da beni di valore si trasformino            te ai marcati internazionali ed alle inno-
in cose da buttare o addirittura su cui             vazioni tecnologiche.
spendere altri soldi pubblici.                      La lotta alle mafie deve essere soprat-
La dimostrazione sta nel fatto che ne-              tutto aggiornata altrimenti è destinata
anche i Comuni ormai li vogliano più,               a fallire, come è accaduto fino ad oggi.
perché la loro gestione sarebbe antieco-            Sembra una affermazione forte, quindi
nomica. Prevediamo una filiera control-             forse è meglio chiarire.
lata da un organo forte e pienamente                La magistratura riesce con grandissimi
operativo in cui inserire le società e le           sforzi a tamponare le emergenze terri-
imprese sequestrate che siano realmen-              toriali, ma manca una seria strategia
te in grado di restare sul mercato.                 complessiva per evitare che il fenomeno
Tracciamo una strategia affidabile di               mafiosi si ripresenti con modalità ancor
recupero e riutilizzo economico, fermo              più aggressive anche se con interpreti
restando l’impiego a fini sociali dei beni          differenti. Per ritornare all’esempio di
simbolo nella lotta al crimine organiz-             prima, somministriamo la Tachipirina
zato. La strada è tracciata e bisogna per-          per far scendere la febbre, ma la fonte
correrla con decisione e rapidamente.               del male resta lì intatta. E non voglia-
Tutto il resto sono chiacchiere e triste            mo o sappiamo estirpare la causa della
cronaca di un fallimento annunciato.                malattia. Questo può essere fatto solo
Purtroppo nonostante se ne parli diffu-             da uno Stato Apparato consapevole e
samente ed ormai sia unanimemente ri-               complessivamente impegnato su que-
conosciuto da almeno oltre trenta anni              sto fronte. Come è accaduto in passato
che le mafie rappresentino un proble-               per fenomeni ben più complessi ed ide-
ma serio del nostro Paese, fattore di sot-          ologicamente più radicati come il terro-
tosviluppo economico e di arretratezza              rismo. In Italia sembra quasi che la pre-
culturale, stenta però ad affermarsi la             senza delle mafie ormai sia considerato
necessità di uno studio serio in materia,           come un male necessario, quasi come
che possa condurre ad individuare ed                un fenomeno ineludibile.
applicare una strategia efficace di era-            Noi magistrati, invece, abbaiamo dimo-
dicamento delle mafie.                              strato coi fatti che non è così.
Se ne parla spesso a sproposito e con               Che si può combattere e vincere.
poca consapevolezza. Quindi le soluzio-
ni proposte, spesso propagandate come
la panacea di tutti i mali, sono poco

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Oltre il contagio - Comunicare il sociale
di Luigi Malcangi
           Referente regionale per la Campania di Save the Children Italia

 Didattica digitale e tutoraggio,
    come cambia l’educazione
e l’apprendimento dei nostri figli
La diffusione del Covid-19 sta avendo               te preparato nell’utilizzarle (Indagine
ripercussioni multidimensionali sul                 internazionale dell’OCSE sull’insegna-
nostro Paese e in particolare su di un              mento e l’apprendimento “Teaching and
aspetto che non possiamo trascurare:                Learning International Survey – TALIS”,
l’impatto che questa crisi sanitaria ha             2018).
sui bambini e sugli adolescenti e sull’im-          In riferimento agli studenti, l’indagi-
pianto educativo su cui è costruito il no-          ne ICILS 2018 (International Compu-
stro sistema scolastico. Molto probabil-            ter and Information Literacy Study)
mente il modo di ‘fare scuola’ non sarà             dell’IEA (International Association for
più lo stesso quando ritorneremo sui                the Evaluation of Educational Achieve-
banchi, in particolare se sapremo coglie-           ment), che ha coinvolto 46 mila studen-
re l’opportunità che si nasconde dietro             ti di 14 diversi sistemi scolastici (Italia
la didattica digitale. La chiusura delle            compresa), dimostra chiaramente che
scuole ha comportato, infatti, il trasfe-           l’uso anche intensivo di strumenti digi-
rimento online della didattica attivando            tali di per sé non garantisce lo sviluppo
modalità di apprendimento a distanza.               di competenze digitali sofisticate davve-
L’integrazione della didattica digita-              ro utili per l’apprendimento. In altre pa-
le nel sistema scolastico non è però un             role, essere nativi digitali non è di per sé
processo immediato e necessita di alcu-             un vantaggio.
ni elementi imprescindibili: la dotazio-            Un ulteriore elemento da considerare è
ne di risorse e strumentazioni adeguate             il rischio di un aumento delle disugua-
(PC, tablet, lavagne luminose, ecc.), una           glianze tra studenti nell’accesso all’i-
connettività a banda larga e lo sviluppo            struzione. Condizioni familiari fragili,
di competenze specifiche da parte di in-            mancanza di strumenti necessari e con-
segnanti e studenti. Lo strumento tecno-            nessioni internet assenti o inadeguate
logico non può però essere considerato              fanno sì che i bambini e gli adolescenti a
un surrogato della didattica in presenza,           rischio di esclusione non possano conti-
ma è necessario dare valore al suo signi-           nuare il loro processo di apprendimento
ficato pedagogico e progettare un nuovo             a distanza, ritrovandosi in una condizio-
modo di insegnare con tempi e modalità              ne di isolamento didattico e personale
di lavoro nuovi. All’inizio dell’emergen-           nei confronti dei compagni di classe.
za Codiv-19 in Italia quasi la metà degli           Come in tutte le situazioni di emergen-
insegnanti (48%) non ha ricevuto un                 za, inoltre, i bambini stanno assorbendo
training formale sull’uso delle nuove tec-          le ansie e le preoccupazioni che il mondo
nologie per la didattica e solo poco più            degli adulti trasmette quotidianamente.
di 1 su 3 (36%) si sente particolarmen-             È invece indispensabile fare in modo

                                                9
Oltre il contagio - Comunicare il sociale
che possano vivere questo periodo svi-        portunità celate dietro la didattica di-
luppando la loro resilienza, esercitando      gitale? Innanzitutto ad essa è legato un
una cittadinanza responsabile nei com-        principio di pari opportunità nell’acces-
portamenti quotidiani, dimostrando            so all’istruzione: il modello tradizionale
solidarietà e accoglienza delle diversità,    di apprendimento è ancora fortemente
sviluppando competenze e capacità ne-         centrato sulla compresenza in aula di
cessarie per la crescita.                     docenti e studenti ma questo tipo di di-
Per questi motivi, Save the Children Ita-     dattica non può però essere garantita in
lia ha varato un programma straordina-        situazioni di emergenza, in cui la scuola
rio di intervento ‘Non da soli’ che pre-      deve restare chiusa per brevi o lunghi
vede diverse azioni, tra cui il sostegno      periodi o in cui gli studenti non posso-
al mondo della scuola per favorire una        no andarci per motivi contingenti. Ci
didattica a distanza inclusiva e di qua-      sono inoltre studenti, soprattutto quelli
lità, attraverso percorsi di formazione       affetti da disabilità, per i quali l’accesso
on-line (per iscrizioni: https://nondasoli.   all’istruzione non sempre è garantito al
sistemiditutela.it/) e di tutoraggio per le   100% e la didattica digitale può rispon-
scuole inserite in contesti maggiormen-       dere in maniera più incisiva ai bisogni
te a rischio, realizzati in collaborazione    specifici di ogni singolo studente. Infi-
con l’Università di Milano-Bicocca.           ne credo che tra tutte le opportunità, la
                                              più importante riguardi la forza dell’ap-
Ma una crisi può e deve rappresenta-          prendimento in forma condivisa grazie
re un’opportunità per la comunità di          all’uso di bacheche, chat e forum con
riferimento. È singolare che proprio          cui studenti e insegnanti possono inte-
nella lingua cinese, il termine wēijī stia    ragire e confrontarsi, accrescendo così
a indicare entrambi i significati (crisi e    il senso di partecipazione e coinvolgi-
opportunità). Quali sono allora le op-        mento.

                                          10
di Gianpiero Tipaldi
            Segretario generale Cisl Napoli

     La tragedia del mondo del lavoro:
ci vogliono risposte celeri e zero burocrazia
   Una grande emergenza che nessuno               al mondo del lavoro. Soprattutto ab-
   poteva aspettarsi. La prima preoccu-           biamo consentito al paese di affrontare
   pazione per il sindacato è stata quella        in una maniera emergenziale una cala-
   di tutelare i dipendenti, il loro reddito      mità inaspettata. Dobbiamo ringrazia-
   ma soprattutto la loro salute. Abbiamo         re medici, infermieri, il 118, tutta l’area
   chiesto al Presidente del consiglio dei        della sanità, i colleghi dei trasporti, dei
   ministri Giuseppe Conte di sospendere          servizi per aver affrontato con grandi
   temporaneamente tutte le attività pro-         rischi personali questa emergenza.
   duttive non indispensabili e non neces-        Un grande riconoscimento va dato al
   sarie in tutto il paese per prevenire il       mondo del volontariato, del quale an-
   contagio. Certo come sindacato non è           che noi facciamo parte con le nostre
   facile chiedere di chiudere le fabbriche,      associazioni, un esercito silenzioso che
   i cantieri e le aziende, ma è necessario       non si è mai fermato, impegnandosi
   quando non sono attività indispensa-           in prima linea nell’assistenza alle per-
   bili. La tutela della salute resta per noi     sone più vulnerabili, con la consegna
   oggi l’obiettivo principale insieme alla       a domicilio di farmaci e alimenti, nel
   salvaguardia delle produzioni essenzia-        montaggio delle tende pre-triage all’e-
   li e del reddito di tutti i lavoratori. Ab-    sterno di ospedali e carceri, nei control-
   biamo sollecitato il Governo a ridefinire      li aeroportuali e nella distribuzione di
   meglio le attività produttive veramente        mascherine sul territorio. Gesti di soli-
   indispensabili, modificando profonda-          darietà che non hanno prezzo. A tutte
   mente quella che era la prima lista de-        queste persone, che stanno mettendo il
   finita dal decreto di domenica scorsa.         loro coraggio al servizio della comuni-
   Vanno salvate le filiere agroalimentari,       tà, va un ringraziamento speciale. Que-
   la farmaceutica, le produzioni davvero         sta esperienza non solo in Italia ma in
   indispensabili per garantire la continu-       tutto il mondo servirà e dovrà stimola-
   ità del nostro sistema sanitario. Sicura-      re una riflessione su come affrontare il
   mente in questo momento così tragico           futuro relativamente sia alle questioni
   per il nostro paese, abbiamo fatto un          economiche che a quelle che attengo-
   buon accordo con il Governo che rassi-         no al rapporto tra stati. Si dovrà appro-
   cura tutto il mondo del lavoro, cercan-        fondire il ruolo del nostro paese e in
   do di dare un sostegno al reddito a tut-       particolare quello dell’Europa. Un gra-
   ti. Un salario minimo anche ad aziende         zie a tutti quei lavoratori, quelle lavo-
   con un solo dipendente e siamo riusciti        ratrici, a coloro che con grande senso
   ad ottenere anche un piccolo sussidio          di responsabilità stanno garantendo i
   per le partite IVA e le attività commer-       servizi ed il mantenimento, per quanto
   ciali. La seconda fase sarà quella di ge-      possibile, delle “normali” condizioni di
   stire questo enorme flusso di domande          vita. Siamo vicini a tutte le comunità,
   e snellire i tempi della burocrazia per        riconoscendo un grande merito a tutti i
   far arrivare le indennità alle persone in      cittadini che restando a casa contribui-
   tempi celeri. Il ruolo del sindacato con-      scono a debellare questa brutta pande-
   federale e delle sue categorie è diventa-      mia. Il sindacato non farà mai manca-
   to fondamentale in queste settimane.           re il suo impegno per garantire a tutti le
   Siamo tra i pochi soggetti ad aver in-         tutele nel lavoro e nella vita quotidiana
   terloquito con il governo, con i gover-        anche nella prospettiva di ripresa e di
   natori e con le amministrazioni locali         ricostruzione che ci aspetta una volta
   per risolvere problemi quotidiani legati       sconfitto questo terribile virus.

                                                 11
di Andrea Volterrani
             Sociologo dei processi culturali e comunicativi

   Futuro, relazioni e Terzo settore:
       come saremo diventati
       quando tutto sarà finito
La socialità ormai è moribonda e dopo il               creato disorientamento iniziale e una cre-
Covid-19 non si riprenderà più? Nessuno di             scita della paura per l’ignoto. In queste con-
noi ha la sfera di vetro o è un novello No-            dizioni che hanno coinvolto l’intera popola-
stradumus per conoscere il futuro che ci               zione del Paese, seppur a livelli differenziati
aspetta. E’ possibile, però, fare alcune consi-        sia di intensità (il Nord più che il Sud) sia
derazioni che ci aiutano a leggere quello che          temporali (prima il Nord e poi il Sud), il
sta accadendo e quello che potrebbe acca-              cambiamento nella percezione e nell’agire
dere. In questo momento, inevitabilmente,              della socialità è un dato ormai consolidato.
è stato “ordinato” di ridurre al contesto abi-         Quali reazioni possibili sono state adottate?
tativo i propri movimenti. Questo significa            Una parte minoritaria ha continuato nell’i-
per molti intensificare le relazioni familiari,        dea che si potessero mantenere le relazioni
per altri rimanere da solo in casa, per altri          precedenti. Gli altri hanno reagito in modo
ancora acuire i conflitti più o meno esplici-          differenziato. C’è chi ha mantenuto (una
ti con le persone più vicine (mogli, mariti,           minoranza) le relazioni attraverso i media e
compagne, compagni, figli, conviventi, etc).           i device digitali che già usava abitualmente.
La vita quotidiana nella società contempo-             Quindi e-learning, ma anche videoconferen-
ranea era fino a qualche settimana fa svolta           ze per continuare meeting e riunioni, cloud
prevalentemente all’esterno: per motivi di             e wiki per costruire, monitorare e realizzare
lavoro, scuola, divertimento, socialità, ma            progetti di azione sociale, di ricerca, di va-
anche per la presenza di problemi indivi-              lutazione, integrando con i social media per
duali e sociali. Ad esempio, le persone con            costruire nuove relazioni e mantenere quel-
disabilità, gli anziani potevano essere confi-         le esistenti. Un’attività che non ha interrotto
nati in casa per problemi contingenti, ma le           né le reti relazionali né tanto meno la pos-
famiglie, il terzo settore, il vicinato quando         sibilità di progettare un futuro che ancora
presente “costringevano” alla socialità ester-         non si delinea, ma che già adesso è possibi-
na. Insomma, nel giro di pochissimo tempo              le intravedere. Altri hanno scoperto alcuni
siamo passati improvvisamente dal “tutti               media e device digitali penso soprattutto ai
fuori” al “tutti a casa” senza nemmeno ren-            docenti della scuola e anche a molti docen-
dersi conto di quello che stava accadendo.             ti universitari tuttora ancorati ad una me-
Una situazione non facile da accettare, poco           todologia didattica autoritaria e incapace
comprensibile all’inizio, carica di timori e di        di pensare altro dalla lezione cattedratica.
ansie crescenti, poco sostenuta da un pun-             Seppur con difficoltà, hanno sperimentato
to di vista comunicativo. La comunicazione             che esiste un altro modo di portare avanti
dell’emergenza è stata poco precisa, ha cre-           le relazioni. Altri ancora hanno scoperto
ato confusione e panico in alcuni casi, non            nella “costrizione” casalinga che ci sono
ha certamente contribuito a far capire alla            strumenti digitali per poter mantenere le re-
maggioranza delle persone l’eccezionalità              lazioni che vanno al di là dei social media.
del momento. Quindi innanzitutto un pro-               Molti sono rimasti legati alle modalità e agli
blema di percezione collettiva a macchia di            spazi offerti dai social media.
leopardo che non è stata sostenuta da un               Che cosa sta accadendo invece al terzo set-
processo conoscitivo adeguato (anche per               tore? Qui la questione si complica ulterior-
la novità dell’evento epidemico). Questo ha            mente perché alcune delle attività hanno la

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necessità di rimanere a contatto diretto fra le    solo una delle modalità con le quali le per-
persone: nei servizi, nelle comunità terapeu-      sone possono condividere emozioni, cono-
tiche, nelle comunità per minori, nelle men-       scenze ed entrare in empatia. Non solo, ma
se, nelle attività di supporto e di sviluppo       anche la possibilità di immaginare il futuro
delle relazioni nelle comunità. In tutti questi    della propria comunità non passa solamen-
luoghi non esiste la possibilità di avere alter-   te dal processo democratico rappresentati-
native al modo di costruire relazioni faccia a     vo che passa dal voto popolare e attraverso
faccia. Ovviamente immaginare modi diver-          i rappresentanti eletti. Esistono nel mondo
si è possibile anche in questo caso, provando      molte esperienze che hanno provato a spe-
a immaginare servizi e attività blended, ov-       rimentare piattaforme digitali comunitarie
verosia parte in presenza e parte a distanza,      sia per mantenere le relazioni interpersona-
con l’uso innovativo di alcuni device di real-     li e per costruirne di nuove sia per attivare
tà aumentata e virtuale che sono disponibi-        processi democratici e decisionali molto
li da tempo. Altre attività invece potrebbero      più consapevoli e partecipati. Questo futuro
essere immaginate attraverso l’uso di media        è già adesso. Le esperienze di Molo.news a
e device digitali come ad esempio le attività      Brema o l’uso della piattaforma Loomio in
inerenti i processi organizzativi e i processi     alcune realtà italiane ed internazionali sono
democratici. Qui il problema più importan-         esempi di alleanze fra terzo settore, comuni-
te: il terzo settore ha percepito poco come        tà e istituzioni che vanno al di là dell’emer-
il cambiamento di paradigma conseguenza            genza COVID-19. Di cosa abbiamo bisogno?
della digitalizzazione. Se la percezione c’è       Sono due i percorsi da seguire: la crescita
stata, è stata soprattutto di tipo strumentale     della consapevolezza che il mondo è cam-
(per la visibilità, per la promozione) e non di    biato già da tempo prima del virus e una for-
tipo funzionale o come obiettivo. La possi-        mazione diffusa che abbia come obiettivo la
bilità di costruire relazioni sul territorio non   sperimentazione e la realizzazione di questi
passa solo dalla comunicazione interperso-         nuovi mondi. Tutto è possibile, basta volerlo,
nale faccia a faccia che seppur importante è       pensarlo, agirlo.

                                             13
di Luca Gori
        Ricercatore in diritto costituzionale Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa,
        Centro di ricerca «Maria Eletta Martini».

   Diritto del Terzo settore ed
emergenza COVID-19: la necessità
   di uno sguardo prospettico
È inevitabile che l’emergenza del CO-              I diversi D.P.C.M. che si sono susse-
VID-19, inedita e gravissima, introdur-            guiti nel corso nei primi giorni di mar-
rà delle modificazioni profondissime               zo hanno progressivamente esteso le
dei nostri stili di vita. Gli enti del Ter-        restrizioni previste per la c.d. «zona
zo settore, con la loro presenza capil-            rossa» all’interno Paese (D.P.C.M. 8 e 9
lare sul territorio, saranno fra i primi           marzo 2020), determinando delle limi-
recettori di queste trasformazioni e               tazioni della libertà di circolazione mai
dovranno la responsabilità di aiutare              sperimentate in tutta la storia repub-
i decisori pubblici a maturare nuove               blicana, hanno inciso anche sull’attivi-
policies in grado di “governare” que-              tà dei molti volontari. Ci si è chiesti, in
sto scenario di cambiamento. Ma non                particolare, se l’attività di volontariato
possiamo nasconderci che gli enti del              «in favore della comunità e del bene
Terzo settore saranno, essi stessi, tra-           comune» fosse una delle cause che
sformati dall’emergenza in atto. Da un             consentisse qualche margine di movi-
lato, infatti, stanno vivendo un indebo-           mento in più. Alla domanda si può pro-
limento inevitabile della loro presenza            vare a rispondere sul piano giuridico,
ed attività, dovuta alle restrizioni per           argomentando sul tipo di attività svol-
prevenire il diffondersi del contagio;             ta, sui beneficiari dell’azione volontaria
dall’altro, però, si dovranno immagi-              (ad es., può essere considerata diversa-
nare nuove forme nelle quali svolgere              mente, in questa circostanza, l’attività
la loro attività di interesse generale e           di trasporto degli ammalati). Eppure,
ciò non sarà facile, dopo una “tempe-              in realtà, la domanda è più profonda ed
sta” come quella che stiamo vivendo.               interroga sul senso stesso del volonta-
Per questa ragione, meritano apprez-               riato dentro le nostre comunità: in altri
zamento e condivisione le riflessioni di           termini, esso è un tratto essenziale del
chi, guardando oltre l’orizzonte dell’e-           nostro modo di essere comunità, oppu-
mergenza, vede la necessità di rinsal-             re è un elemento aggiuntivo, cui si può
dare la dimensione istituzionale degli             rinunciare a causa dell’emergenza? Ma
enti del Terzo settore per consentire              il volontariato stesso è chiamato ad in-
loro di percorrere il nuovo tempo ed               terrogarsi, senza limitarsi ad additare
il nuovo spazio che si aprirà davanti              le restrizioni: come si può svolgere una
a loro. Per questa ragione, oggi, non              azione volontaria, nel tempo dell’emer-
basta leggere le norme che, nei diversi            genza? Con quali strumenti nuovi?
decreti del Presidente del Consiglio dei
Ministri (D.P.C.M.) e dei decreti-legge,           Il decreto Cura-Italia (n. 18 del 2020)
riguardano il terzo settore ed il volon-           rinvia il termine per l’adeguamento de-
tariato. Esse servono per “tamponare”,             gli statuti di ODV, APS ed Onlus dal 30
qui ed ora, situazioni di difficoltà mol-          giugno 2020 al 31 ottobre 2020 (art. 35).
to concrete. Ma occorre leggerle con               Inoltre, consente alle medesime ODV,
uno sguardo prospettico.                           APS ed Onlus di rinviare l’approva-

                                              14
zione dei loro bilanci fino al 31 ottobre     tentativi di fermare le novità del Codice
2020, nonostante qualsiasi diversa pre-       del Terzo settore in tema di co-proget-
visione di legge, regolamento o statuto.      tazione, iniziative dell’ANAC, è basta-
Per tutte le associazioni – riconosciute      to che l’emergenza COVIS19 mettesse
e non riconosciute – nonché le fonda-         – per così dire – con le spalle al muro,
zioni, si consente di tenere le riunioni      affinché si riconoscesse la “forza” della
degli organi sociali in modalità telema-      coprogettazione (in luogo della compe-
tica, ancorché gli statuti non lo preveda-    tizione nelle gare d’appalto) nel rimodu-
no (art. 73, c.4). Altre disposizioni, poi,   lare i rapporti fra amministrazioni pub-
prevedono la proroga di alcuni termini        bliche e soggetti gestori. Un precedente
per adempimenti fiscali. Già queste di-       importante, mi pare.
sposizioni, di per sé, possono innescare      Qualche giorno prima, il decreto-legge
dei piccoli cambiamenti di lungo perio-       n. 14 del 2020 aveva innovato l’art. 17,
do (ad es., la partecipazione telematica      c. 5 del Codice del Terzo settore. Si trat-
alle assemblee, che potrebbe rinvigorire      ta di una delle “pietre angolari” della ri-
certe compagini associative).                 forma del Terzo settore, una norma che
Ma se dovessi indicare, fra le diverse        definisce il volto stesso del volontariato
disposizioni che riguardano anche il          italiano. Ebbene – si legge - «per fron-
Terzo settore, una di quelle che più mi       teggiare l’emergenza epidemiologica da
ha colpito, indicherei però l’art. 48 del     COVID-19, per il periodo della durata
decreto Cura-Italia. Anche se si dovrà        emergenziale, come stabilito dalla de-
verificare il modo in cui sarà applica-       libera del Consiglio dei ministri del 31
to, quella disposizione – che riguarda le     gennaio 2020, non si applica il regime
prestazioni domiciliari individuali per       di incompatibilità» fra la qualità di vo-
le persone con disabilità o per gli an-       lontario e quella di lavoratore. Cosic-
ziani, nel periodo di chiusura dei centri     ché un volontario potrà essere assunto
diurni ove sono ospitati – richiede che       come lavoratore nell’ente presso il qua-
le pubbliche amministrazioni fornisca-        le svolge la propria attività e, viceversa,
no prestazioni “compensative” in forme        un lavoratore potrà svolgere attività di
individuali domiciliari o a distanza o        volontariato nell’ente nel quale è assun-
resi nel rispetto delle direttive sanita-     to. È l’emergenza, si dirà. È vero. Però
rie negli stessi luoghi ove si svolgono       è altrettanto vero che l’emergenza “de-
normalmente i servizi senza ricreare          finisce” un nuovo volto dell’attività di
aggregazione: «tali servizi si possono        volontariato, che si “ibrida” con l’attivi-
svolgere secondo priorità individuate         tà lavorativa. Si apre uno scenario inat-
dall’amministrazione competente, tra-         teso, almeno dopo la riforma del Terzo
mite coprogettazioni con gli enti gestori     settore, col quale si è chiamati a con-
(…)». Dopo mesi di discussioni accese,        frontarsi.

                                          15
L’ esperienza

      Pasti caldi e raccolta firme.
  Il cuore grande di Napoli, per i più
    fragili, ai tempi della pandemia
                                      di Antonio Sabbatino

Un lavoro complesso fat-                                               è in difficoltà di chiedere
tosi d’improvviso quasi                                                una bottiglia d’acqua o
proibitivo, con il nume-                                               anche semplicemente an-
ro di indigenti che au-                                                dare in bagno – aggiunge
mentano e il numero dei                                                la Ferone – e quindi l’u-
volontari spesso troppo                                                tenza da intercettare si è
sottile rispetto al reale                                              allargata e i volontari in
fabbisogno da soddisfare.                                              strada sono pochi. Do-
Nonostante la solidarietà                                              vendo aumentare l’impe-
della gente comune non                                                 gno, abbiamo lanciato lo
stia affatto mancando.                                                 slogan #IoAiutoDacCasa
Ai tempi dell’emergenza                                                per raccogliere generi
Coronavirus, il ruolo del-                                             di prima necessità. E il
le mense in sostegno di                                                cuore dei napoletani si
poveri e senza fissa dimo-                                             sta dimostrando per l’en-
ra è divenuto oltremodo.                                               nesima volta grande». Il
Gli effetti collaterali della                                          punto raccolta della Co-
pandemia mondiale sono                                                 munità di Sant’Egidio
soprattutto sociali ed eco-                                            si trova all’interno della
nomici: di punto in bian-                                              chiesa di San Nicola a
co, migliaia di persone si                                             Nilo in via San Biagio dei
stanno ritrovando senza                                                Librai 10. Padre France-
un impiego - regolare o                                                sco Sorrentino, parroco
a nero che sia – andando                                               della Chiesa del Carmine
così ad allungare la lista                                             di Napoli, quantifica l’in-
dei cosiddetti “nuovi poveri’’ di cui le mense    cremento delle derrate alimentari richieste a
sono ora chiamate ad occuparsi per combat-        chi si rivolge alla mensa. «Dai 150/200, siamo
tere la fame. «È vero che noi siamo sempre        passati dal 5 marzo in poi a 600 pasti al gior-
pronti ad affrontare le emergenze ma gestire      no. Il 70% è composto da stranieri senza fissa
una situazione fattasi d’improvviso così gra-     dimora o irregolari, ma da qualche settima-
ve, con il numero di persone a cui garantire      na le famiglie italiane ora costrette a chiedere
un pasto aumentato di parecchio, ha in par-       aiuto sono davvero tante e a volte mantenere
te spiazzato anche noi. Adesso serviamo non       il metro di distanza durante la distribuzione
solo ai senza fissa dimora o agli immigrati       è impossibile. Devo dire che la solidarietà
ma anche colf e badanti rimasti senza lavo-       dei cittadini del territorio è commuovente».
ro, famiglie senza reddito, anziani soli» dice    Ma sapete a volte di quanti volontari la men-
Benedetta Ferone, una delle responsabili del-     sa del Carmine può disporre? Al massimo
la somministrazione dei pasti della Comu-         2. «Da 30 persone che chiedevano aiuto alla
nità di Sant’Egidio di Napoli. Il numero dei      nostra mensa sino ad un mese fa, siamo ora
volontari nel frattempo si è assottigliato con    ad 80» è l’ulteriore testimonianza fornita,
molti operatori costretti, per causa di forza     questa volta, da Gianni Scalamogna, diaco-
maggiore, ad interrompere la propria colla-       no della parrocchia di San Tarcisio ai Ponti
borazione nella distribuzione in strada. «Con     Rossi e coordinatore delle mense napoletane
la chiusura di bar, attività commerciali e al-    della Caritas.
tro, non c’è neppure più la possibilità per chi

                                              16
La testimonianza

 La carica degli angeli in mascherina:
     «Non ci siamo mai fermati»
                                    di Giuliana Covella

Li chiamano “angeli in mascherina” per
come ogni giorno affrontano il nemico
invisibile. E tra loro sono tanti gli in-
fermieri, come lui, che arrivano in cor-
sia per donare un sorriso e la speranza
agli ammalati che assistono in questo
difficile momento per tutto il Paese. An-
che a Napoli gli operatori sanitari sono
in affanno, ma non smettono di lottare
per sconfiggere il virus. Visiera, camice,
doppi guanti e occhiali speciali. A veder-
lo così equipaggiato ci si rende conto del
concreto rischio a cui tutti siamo espo-
sti ogni giorno, in tempi di emergenza
da Coronavirus. Ma da decenni lui vive
ogni giorno a stretto contatto col rischio,
prendendosi cura insieme ad altri volon-
tari di persone sieropositive e non solo.
In questi giorni all’ospedale Cotugno sta
fronteggiando insieme agli altri opera-
tori sanitari quella che si è rivelata un’e-
mergenza a tutti i livelli. E, come tutti i
suoi colleghi, ha l’obbligo di rispettare
le misure preventive stabilite dai vari
decreti emessi finora dal presidente del
Consiglio: «Non potremmo fare altri-           rativo aids), sono 3.643 i pazienti infetti
menti, anche se non vanno incrementate         dal virus Hiv, di cui 800 sono giovani che
paure nell’utenza». Si tratta di Vincenzo      non sanno nemmeno di esserne affetti e
De Falco, coordinatore infermieristico         300 hanno tra un’età compresa tra i 15
della 9 Divisone del Cotugno, presiden-        e i 25 anni. Ciò significa che nel 2020
te della sezione Campania di Anlaids           c’è ancora poca informazione su que-
e dell’associazione V.o.l.a. (Volontari        sta malattia». Di conseguenza per chi è
ospedalieri lotta all’aids), una onlus che     a contatto ogni giorno anche con questi
da anni opera sul territorio per attività      ammalati, alla luce dell’allarme da Co-
finalizzate alla prevenzione delle malat-      ronavirus, sono stati attivati i cosiddet-
tie sessualmente trasmesse, che traccia        ti dispositivi di protezione individuale:
un bilancio di chi vive letteralmente in       «Oltre ad attenerci alle direttive dei de-
trincea in queste settimane ed è conti-        creti governativi - specifica De Falco -
nuamente esposto al pericolo. «Opero           tutti noi operatori dobbiamo indossare
nel settore dal 1992 - spiega - e dal 2003,    una visiera, una mantellina, un camice,
quando è nata l’associazione V.o.l.a., che     sovrascarpe, un doppio paio di guanti e
ha sede all’interno del Cotugno seguo          occhiali particolari. Inoltre - aggiunge -
pazienti sieropositivi, con i quali van-       per questi pazienti affetti da aids, eccetto
no presi i dovuti accorgimenti in questi       i ricoveri, in via precauzionale sono stati
giorni. Per questi pazienti dobbiamo fare      bloccati le prestazioni ambulatoriali e i
molta attenzione. Ovviamente non solo          day hospital».
per loro, ma in questo caso i dati sono
allarmanti: secondo il Coa (Centro ope-

                                           17
La storia

«Avrei voluto comprarle dei fiori»
Diventare papà ai tempi del virus
                                        di Nicola Sellitti

Avrei voluto comprar-                                                    peratura con il termo-
le dei fiori. I fiori dal                                                metro digitale. Con esiti
papà. In famiglia è la                                                   spesso surreali, anche
prima figlia, dopo due                                                   lui mostra la corda, stri-
figli e più generazioni                                                  tolato dal Covid-19 e da
al maschile. Ma il fio-                                                  un utilizzo intensivo: la
raio non c’è. Saracine-                                                  sera del ricovero di mia
sche blindate, stessa                                                    moglie, il primo tentati-
sorte per gli altri eserci-                                              vo su di me si arrampi-
zi commerciali, esclusi                                                  ca a quota 32,8, poi 34,
alimentari, farmacie                                                     ultimo giro, che finisce
e attività essenziali.                                                   su carta, a 35,6. Affare
E’ il Covid-19 che non                                                   fatto.
fa prigionieri. Neppu-
re per le nascite. Non                                                    LA NASCITA DI MIA
tiene conto dei senti-                                                    FIGLIA
menti, delle emozioni.                                                    Avviene la mattina suc-
Impone la sua legge, legge non scritta di un       cessiva al ricovero di mia moglie. Lei, tra
nemico invisibile. Ma che va rispettata. E i       chirurgo e anestesista, io da solo, in auto,
fiori, si sa, appassiscono. Impossibile acqui-     con mascherina blu (e un fazzoletto di car-
starli in anticipo, come il latte per neonati      ta monouso all’interno) e guanti in lattice
fino al quarto mese, 20 bottiglie. Una scorta      color turchese. Come se dovessi entrare in
anti Covid-19.                                     sala operatoria, ma non compaio tra i tito-
                                                   lari. Amuchina al lato sinistro, smartphone
L’ARRIVO IN CLINICA: SCHEDA,                       in mano destra. La clinica è a pochi metri,
TERMOMETRO E AMUCHINA                              dall’altro lato della strada. Mia figlia sta per
Le anticipazioni del ginecologo che ha se-         nascere e non posso esserci. Solo una perso-
guito la gravidanza si avverano, punto per         na per paziente è autorizzata all’interno del-
punto. In clinica c’è un flusso di medici e in-    la struttura, ho ceduto l’onore alla mamma
fermieri in versione palombari. Attenzione,        di mia moglie, che l’accompagna, l’aiuta nel-
professionalità, il tentativo di rispettare le     la delicata fase preparatoria. Dunque, il mio
disposizioni per il contenimento del conta-        compito è ricevere informazioni su mamma
gio. Mascherina, guanti, occhialini, la divisa     e figlia, smistarle via Whatsapp a genitori,
bianca, total body. Ma è l’amuchina a domi-        parenti, amici. E anche schivare qualche
nare la scena. C’è un distributore, un palmo       volante della Polizia che potrebbe chiedere
dopo l’ingresso. E dalle tasche dei camici         conto della mia presenza in auto, anche se
spuntano le boccette. Una volta entrati in         non ho contatti con l’esterno e l’autocerti-
clinica c’è una liturgia da osservare. Per tut-    ficazione, la penultima versione, spunta tra
ti, anche solo per consegnare a un paziente        disinfettanti e altri documenti. L’operazione
un pacco, una valigia, un libro: compilazio-       tarda, poi arriva la foto sul cellulare. E’ nata.
ne di un modulo in cui si assicura di non          Un batuffolo avvolto da una coperta rosa. Il
aver avuto a che fare con il Virus, di non         viso è rilassato, ignara del suo incrocio im-
esser stati di recente nelle zone più colpite      perfetto con la Storia, venuta al mondo nel
dal contagio. Poi, la misurazione della tem-       momento più complesso dal Dopoguerra.

                                              18
Mi commuovo, mi concedo una pacca sulla        che ha potuto allattarla, con tempi contin-
spalla sinistra. Non posso stringere mani,     gentati, ma non baciarla. Poi (finalmente)
ricambiare abbracci. Neppure percorrere        il papà, i fratellini che sono barricati in
avanti e indietro un corridoio. La gioia è     casa ormai da settimane. Braccia protette,
compressa in un’automobile, un’utilitaria.     isolate dal Virus. Per loro, nessun limite a
E’la polaroid della potenza senza pareti       baci, coccole, carezze. Per i nonni, paterni
del Virus, che invade anche gli angoli più     e materni, gli zii, gli amici, che somigliano
nascosti del cuore. Il primo incontro con      agli sprinter allineati per la finale olimpica
la piccola avviene solo dopo qualche ora.      dei 100 metri, restano solo le videochiama-
E per qualche minuto, al nido, a gruppi di     te. Skype, Whatsapp e il meglio offerto dal
tre con altri padri. Tutti in fila indiana, a  web, assieme a fotografie, audio con i gemi-
distanza. Come al supermercato, o in far-      ti della neonata. E così, la disposizione, per
macia. Si scattano foto, la meraviglia passa   settimane. Il sistema immunitario del nuo-
attraverso un vetro e condensata in pochi      vo arrivo - che si rafforza con il latte mater-
attimi. Tre persone in pochi metri quadri.     no, spiega il pediatra della clinica-, non deve
Poi tocca agli altri. Per godersi di nuovo lo  incrociare la virulenza del Coronavirus. Le
spettacolo, rimettersi in fila. Che è lunga.   statistiche riferiscono di assenza decessi tra
                                               i più piccoli, ma va evitato ogni rischio. E
RACCOMANDAZIONI, PAURE: IL                     per la visita di controllo dopo una settima-
DIKTAT DEL PEDIATRA                            na dal parto, in clinica non si può, le visite
Alla fine della degenza, poco più di tre gior- ambulatoriali sono sospese a tempo inde-
ni, ecco la visita del pediatra. La bimba sta terminato. Quindi, controllo del peso della
bene, la mamma dovrà riposare. Ecco i pre- neonata a casa. In caso di necessità, garan-
cetti anti Covid-19: per la neonata, contatti tisce una visita di controllo la pediatra degli
ridotti al minimo. La mamma, ovviamente, altri figli. Perché il Covid-19 non fa sconti.

                                            19
Il racconto

       «Madre, trapiantata e un po’ sola:
        con la mia fragilità vivo questi
            giorni di emergenza»
                                   di Caterina Piscitelli

Tre anni fa, dopo un emocromo, ho sco-          fisicamente, psicologicamente ed emotiva-
perto di essere affetta da leucemia mie-        mente, ma mi ha permesso di sopravvivere
loide acuta. Avevo partorito da poco, mia       ed attualmente il percorso si conferma po-
figlia aveva solo 10 mesi. La mia vita è        sitivo. Una delle conseguenze per una tra-
stata completamente stravolta, ho dovuto        piantata come me, però, è essere perma-
cominciare da subito le chemioterapie: il       nentemente immunodepressa. La mia vita
mercoledì mi hanno dato la diagnosi e già       è quindi diversa da quella degli altri, anche
il sabato ho fatto la prima infusione. Nel      se sto bene, perché devo sempre cercare di
corso della prima chemio sono rimasta in        non espormi ad infezioni che per le perso-
ospedale 48 giorni, il midollo non riparti-     ne sane sono banali (pensiamo alla comu-
va, e durante il secondo ricovero mi hanno      ne influenza) ma che per me possono ave-
detto che avrei dovuto fare il trapianto di     re conseguenze gravi. Queste cautele sono
midollo, perché la genetica del mio tumo-       ancora più importanti da quando è in atto
re era ad alto rischio di recidiva.             l’infezione da Coronavirus.

MIA FIGLIA                                      JOHN DONNE
E’ stato un percorso molto duro, non solo       Ci sono diverse categorie di persone come
per le paure legate alla malattia ma anche      appunto gli immunodepressi, i trapiantati,
perché ero appena diventata madre, la mia       i malati di malattie autoimmuni, i mala-
vita era cambiata in modo repentino per la      ti di malattie rare e chi sta seguendo una
seconda volta con una nuova responsabili-       chemio che sono costretti a chiudersi in
tà. Nei giorni in ospedale ero combattiva e     casa, limitando i rapporti anche con pa-
lucida ma il mio pensiero andava sempre         renti e amici. Apparteniamo a quel 20%
a mia figlia, che non ho potuto vedere per      di persone fragili che rischiano di pagare
moltissimo tempo mentre era così piccola.       il prezzo più alto di questa epidemia, ed è
Lei è stata il mio                                                      ovvio che le nostre
faro, la cosa che mi                                                    tutele da sole non
ha mantenuto po-                                                        sono abbastanza.
sitiva, combattiva,                                                     “Nessun uomo è
che non mi ha mai                                                       un’isola, completo
fatto perdere la fi-                                                    in sé stesso; ogni
ducia nei medici e                                                      uomo è un pez-
nel mio percorso.                                                       zo del continente,
Il mio obiettivo era                                                    una parte del tutto.
tornare da lei e dal                                                    Se anche solo una
mio      compagno,                                                      zolla venisse lavata
che si è occupato                                                       via dal mare, l’Eu-
di noi a 360 gradi                                                      ropa ne sarebbe
in modo meravi-                                                         diminuita, come
glioso. Il trapianto                                                    se le mancasse
è stata la prova più                                                    un promontorio,
dura della mia vita                                                     come se venisse

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a mancare una dimora di amici tuoi, o          medici e istituzioni. Il senso collettivo di
la tua stessa casa. La morte di qualsiasi      responsabilità e la civiltà si dimostrano
uomo mi sminuisce, perché io sono par-         con la capacità di tutelare i più deboli e
te dell’umanità. E dunque non chiedere         più fragili, anche se questo comporta la
mai per chi suona la campana: suona per        limitazione momentanea della propria li-
te”. Credo che questa riflessione di John      bertà. Perché anche chi non rientra nelle
Donne sia sorprendentemente attuale,           categorie particolarmente a rischio, può
stiamo infatti vivendo il periodo più sur-     ugualmente essere un veicolo di contagio
reale probabilmente della nostra esisten-      per i più vulnerabili. Mi viene da pensare
za per proteggerci e proteggere anche          a tutti quegli infermieri, medici, parame-
l’intera umanità dal pericolo di un virus.     dici che in questo momento stanno lavo-
Io sono in quarantena da 2 mesi e all’ini-     rando con turni disumani, mettendo a
zio del mio periodo di isolamento ho letto     rischio la propria vita ed anche le proprie
tantissime cose che mi hanno ferito come       famiglie per prendersi cura degli altri. A
persona e come malata, tra queste “il CO-      noi viene chiesto solo di cambiare per
VID-19 non è letale e può potenzialmente       un po’ le nostre abitudini, ma la maggior
uccidere solo le persone che sono già am-      parte delle persone si lamenta. Certo in
malate o gli anziani”.                         questo momento il futuro è molto incerto
                                               e questo butta tutti in un grande senso di
LA FIDUCIA                                     angoscia, ma io credo molto nella scien-
Oggi con i nuovi focolai italiani e l’inter-   za e nelle persone. Abbiamo in poco tem-
vento politico siamo tutti in quarantena       po cambiato abitudini e sacrificato una
e mi sento meno sola. Le fasce a rischio       parte di noi per qualcosa di più grande,
non possono proteggersi da sole, tut-          ognuno di noi uscirà da questa esperien-
ti devono fare la loro parte seguendo le       za un pochino migliore.
norme, le restrizioni e le indicazioni di

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