Nastri d'Argento del cinema italiano
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Si avvicina l'attesa edizione 2020 dei Nastri d'Argento del cinema italiano Periodo non facile anche per il cinema, ormai lo diciamo da un po’, ma questo non ha mai fermato la sua voglia di ripartire e di riprendersi i suoi spazi. Così assistiamo, in questa strana estate 2020, alla creazione di nuove aree di cinema all’aperto, a nuove modalità di fruizione del prodotto film e alla trasformazione di formule collaudate per conformarsi alle necessarie regole di sicurezza. In questo scenario si inseriscono premi, festival e anche la cerimonia dei Nastri d’Argento, il più antico premio cinematografico italiano, assegnato ogni anno dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI), dal 1946; quest’anno la cerimonia, spostata al Museo MAXXI di Roma, si svolgerà in presenza il 6 luglio. Sarà un’edizione necessariamente diversa dalle altre; la diretta, che andrà in onda su Rai Movie, si svolgerà sicuramente nel rispetto delle norme di sicurezza e adotterà inevitabilmente un registro meno sfavillante e più pacato rispetto alle scorse edizioni, ma quello che possiamo dire è sicuramente che il nostro paese ha bisogno di tornare a sognare e di conseguenza ha bisogno del cinema per farlo, qualsiasi forma esso adotti. Il pensiero va automaticamente ad un altro premio cinematografico importante, svolto in piena pandemia, il David di Donatello, che l’8 maggio scorso, in presenza solo del presentatore Carlo Conti, ha avuto luogo con una cerimonia, sicuramente sottotono, ma che è ugualmente riuscita a regalare momenti d’emozione agli attori e professionisti protagonisti e anche al pubblico a casa. Diversi saranno, per fortuna, i Nastri d’Argento che si svolgeranno in presenza a Roma, ma ciò che resta uguale è l’esigenza che abbiamo di andare avanti e di riappropriarci di una sorta di normalità che ci faceva sentire tranquilli, quella parte di normalità sana, che produce bellezza, arte e cultura. Scopri il nuovo numero: Tutto è Comunicazione La comunicazione è diventata centrale nella vita di tutti noi ed è cambiata molto nell’ultimo
periodo a causa dell’epidemia. Abbiamo assistito all’esplosione di nuove piattaforme digitali come Zoom, alla comparsa degli scienziati nei talk show televisivi e ad una comunicazione di brand incentrata su valori diversi rispetto al recente passato. In attesa del 6 luglio, qui i film, gli attori ed i professionisti del settore candidati all’ambito premio: Miglior film Gli anni più belli Hammamet La Dea Fortuna Favolacce Pinocchio Migliore regia Gianni Amelio – Hammamet Pupi Avati – Il Signor Diavolo Cristina Comencini – Tornare Fratelli D’Innocenzo – Favolacce Matteo Garrone – Pinocchio Pietro Marcello – Martin Eden Mario Martone – Il sindaco del rione Sanità Gabriele Muccino – Gli anni più belli Ferzan Ozpetek – La Dea Fortuna Gabriele Salvatores – Tutto il mio folle amore Miglior regista esordiente Stefano Cipani – Mio fratello rincorre i dinosauri Marco D’Amore – L’Immortale Roberto De Feo – The Nest Ginevra Elkann – Magari Carlo Sironi – Sole Igor Tuveri (IGORT) – 5 è il numero perfetto Miglior commedia Figli di Giuseppe Bonito Il Primo Natale di Salvo Ficarra e Valentino Picone Lontano lontano di Gianni Di Gregorio Odio l’estate di Massimo Venier Tolo Tolo di Luca Medici Miglior produttore Marco Belardi e Paolo Del Brocco – Gli anni più belli Agostino, Giuseppe e Mariagrazia Saccà – Favolacce e Hammamet Attilio De Razza e Giampaolo Letta – Il primo Natale
Luca Barbareschi e Paolo Del Brocco – L’ufficiale e la spia Matteo Garrone e Paolo Del Brocco – Pinocchio Miglior attore protagonista Stefano Accorsi, Edoardo Leo – La Dea Fortuna Pierfrancesco Favino – Hammamet Luca Marinelli – Martin Eden Francesco Di Leva – Il sindaco del rione Sanità Kim Rossi Stuart – Gli anni più belli Miglior attrice protagonista Giovanna Mezzogiorno – Tornare Micaela Ramazzotti – Gli anni più belli Lunetta Savino – Rosa Lucia Sardo – Picciridda Jasmine Trinca – La Dea Fortuna Miglior attore non protagonista Roberto Benigni – Pinocchio Carlo Buccirosso – 5 è il numero perfetto Carlo Cecchi – Martin Eden Massimiliano Gallo e Roberto De Francesco – Il sindaco del rione Sanità Massimo Popolizio – Il primo Natale, Il ladro di giorni Miglior attrice non protagonista Barbara Chichiarelli – Favolacce Matilde Gioli – Gli uomini d’oro Valeria Golino – 5 è il numero perfetto, Ritratto della giovane in fiamme Benedetta Porcaroli – 18 Regali Alba Rohrwacher – Magari Miglior attore di commedia Luca Argentero – Brave ragazze Giorgio Colangeli – Lontano lontano Valerio Mastandrea – Figli Giampaolo Morelli – 7 ore per farti innamorare Gianmarco Tognazzi – Sono solo fantasmi
Mi gli or at tri ce di co m m ed ia An to ne lla Att ili – Tolo Tolo Paola Cortellesi – Figli Anna Foglietta – D.N.A. – Decisamente Non Adatti Lucia Mascino – Odio l’estate Serena Rossi – Brave ragazze, 7 ore per farti innamorare Miglior soggetto Bar Giuseppe di Giulio Base Buio di Emanuela Rossi Il grande salto di Daniele Costantini Il Signor Diavolo di Pupi, Antonio e Tommaso Avati L’uomo del labirinto di Donato Carrisi Miglior sceneggiatura Favolacce – Damiano e Fabio D’Innocenzo Il sindaco del rione Sanità – Mario Martone, Ippolita Di Majo La Dea Fortuna – Gianni Romoli, Silvia Ranfagni, Ferzan Ozpetek Martin Eden – Pietro Marcello, Maurizio Braucci Tutto il mio folle amore – Umberto Contarello, Sara Mosetti Migliore fotografia Luan Amelio – Hammamet Paolo Carnera – Favolacce Daniele Ciprì – Il primo Natale Daria D’Antonio – Tornare, Il ladro di giorni Italo Petriccione – Tutto il mio folle amore
Migliore scenografia Dimitri Capuani – Pinocchio Emita Frigato, Paola Peraro, Paolo Bonfini – Favolacce Giuliano Pannuti – Il Signor Diavolo Luca Servino – Martin Eden Tonino Zera – L’uomo del labirinto Miglior montaggio Esmeralda Calabria – Favolacce Marco Spoletini – Pinocchio, Villetta con ospiti Jacopo Quadri – Il sindaco del rione Sanità Patrizio Marone – L’Immortale Claudio Di Mauro – Gli anni più belli, 18 Regali Migliori costumi Massimo Cantini Parrini – Pinocchio, Favolacce Cristina Francioni – Il primo Natale Alessandro Lai – Tornare Andrea Cavalletto – Martin Eden Nicoletta Taranta – 5 è il numero perfetto Miglior sonoro Maurizio Argentieri – Il sindaco del rione sanità, Tornare Gianluca Costamagna – L’Immortale Denny De Angelis – Martin Eden Maricetta Lombardo – Pinocchio Gilberto Martinelli – Tutto il mio amore folle Migliore colonna sonora Brunori Sas – Odio l’estate Pasquale Catalano – La Dea Fortuna Dario Marianelli – Pinocchio Mauro Pagani – Tutto il mio amore folle Nicola Piovani – Gli anni più belli Miglior canzone originale Che vita meravigliosa di Diodato – La Dea Fortuna Gli anni più belli di Claudio Baglioni – Gli anni più belli Il ladro di giorni di Alessandro Nelson Garofalo, cantata da Nero Nelson e Claudio Gnut – Il ladro di giorni Rione Sanità di Ralph P. – Il sindaco del rione Sanità Un errore di distrazione di Brunori Sas – L’ospite We come from Napoli di Liberato, con Gaika e Robert Del Naja – Ultras
Pr ot ag on ist i an ch e qu i, fil m pl uri pr em iat i, ap pr ez zati da pubblico e critica, come “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek, “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino, “Hammamet” di Gianni Amelio e “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo. Due importanti premi saranno assegnati: il Nastro alla Carriera al bravissimo attore napoletano Toni Servillo e il Nastro dell’Anno al film “Volevo nascondermi” del regista Giorgio Diritti, che narra la storia del pittore Ligabue, interpretato da un eccellente Elio Germano. Mesi di ripartenza questi per l’Italia e per il cinema italiano, diamo anche noi il nostro contributo, quindi, popolando le arene estive e andando a recuperare opere di grande valore che non abbiamo visto, riprendendoci così, con le dovute accortezze, anche un po’ di socialità che è momentaneamente venuta meno, e quale miglior scusa per farlo, se non quella della visione di un bel film. Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre. Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione. Nome Cognome
Email * Consenso Consentici di usare i tuoi dati Qui, se vuoi, puoi consultare la nostra Privacy Policy Iscriviti alla newsletter E se potessi riscrivere la storia? Questa è la domanda che ci pone “Hollywood”, la miniserie ispirata agli anni d'oro del cinema americano Tra le novità Netflix spicca senza dubbio “Hollywood”, la miniserie che racconta la storia di sei giovani ragazzi ed il loro sogno di sfondare nel mondo del cinema. La brillante serie, creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, diretta da Daniel Minahan, potrebbe al primo sguardo sembrare solo leggera e piacevole ma, per fortuna, così non è. Il sogno del cinema è solo il punto di partenza, il pretesto del racconto. In realtà andando avanti con le puntate (meglio se viste in lingua originale), si capisce che quel che si vuole raccontare è molto di più. Il desiderio di soldi, successo e popolarità presto si trasforma in un potente veicolo, per un potente messaggio: l’uguaglianza. Così le vicende di questi ragazzi giovani, belli e determinati, si incrociano nella splendente Los Angeles, terra delle opportunità, dove si arriva per realizzare i propri sogni e diventare qualcuno. Non è per tutti facile però: non lo è se, ad esempio, sei un aspirante sceneggiatore di colore o un’aspirante attrice di colore, ma non è facile neanche se sei la moglie del capo dei più famosi studi cinematografici di Hollywood, da cui ci si aspetta esclusivamente che faccia la moglie. Ed è proprio davanti a questi studi, gli Ace Studios, che ogni mattina una folla scalpitante di giovani, si apposta col sogno di essere reclutati, anche solo per fare la comparsa per dieci dollari al giorno; ma su uno
che viene selezionato, altri cento ne restano fuori e si barcamenano per guadagnare qualche soldo per pagare le bollette, trovando lavori anche poco convenzionali. Lo scenario qui si sdoppia: da una parte l’America fatta di fast food, lustrini, progresso e icone glamour, dall’altra quell’America ipocrita e razzista, dove il finto perbenismo dei ricchi e le discriminazioni sono all’ordine del giorno, dove le persone di colore sono escluse dai luoghi pubblici, gli omosessuali perseguitati e le donne limitate all’unico compito di moglie e mamma. Sembrano lontane queste condizioni ma, purtroppo, non lo sono e alcune vicende di discriminazioni legate alla razza di appartenenza o agli orientamenti sessuali, a cui ancora oggi dobbiamo assistere, ne sono la conferma. https://www.youtube.com/watch?v=iAvnhxXSG4c Ma torniamo agli anni ’40 e all’aspirante sceneggiatore, Archie Coleman, solo e squattrinato, che ha scritto una bellissima sceneggiatura sulla storia di Peg Entwistle, l’attrice che nel 1932 si uccise lanciandosi dalla scritta Hollywood (prima Hollywoodland), in seguito ad un flop cinematografico. Grazie a diverse vicissitudini la sceneggiatura del film “Peg” viene presa in considerazione e al suo interno convergono tutti i nostri protagonisti. Qui mi fermo con il racconto, per non cadere nello spoiler, ma vado avanti con le curiosità, dicendo che la grandezza di quella che possiamo definire un’ucronistica meta-serie sul cinema, sta nei dettagli: nel mostrare una storia alternativa a quella reale del cinema di quegli anni che conosciamo, nell’accuratezza delle scenografie, esaltate da una luminosa fotografia, nella raffinata colonna sonora swing e nella presenza di alcuni personaggi realmente esistiti, che rendono la storia ancor più intrigante. Due su tutti, il divo amato dalle donne Rock Hudson (pseudonimo di Rock Fitzgerald) e Henry Willson, il controverso agente delle star, interpretato da Jim Parsons (presente anche tra i produttori esecutivi), il famosissimo Sheldon Cooper di The Big Bang Theory, che ci regala un’interpretazione molto distante dal nerd che conosciamo, per ritrarre un meraviglioso personaggio cinico e senza scrupoli. Uno dei principali personaggi inventati, invece, è quello di Camille Washington, la ragazza che ambisce a diventare l’attrice protagonista della pellicola “Peg”, per la quale i creatori si sono ispirati a due dive realmente esistite: Dorothy Dandridge, la prima attrice afro-americana ad essere nominata agli Oscar come miglior attrice protagonista e Lena Horn, la prima attrice di colore a firmare un contratto con una major cinematografica di Hollywood.
Scopri il nuovo numero > Upgrade Upgrade rappresenta l’ultimo elemento di un racconto che parte a Febbraio 2020. In questi mesi abbiamo raccontato cosa stava succedendo (Virale), ci siamo domandati come la pandemia avrebbe cambiato noi stessi e l’economia (Tutto andrà bene(?)), e abbiamo offerto soluzioni (Reset). Con questo numero abbiamo voluto fare un passo in più: immaginare un domani diverso, anche attraverso esperienze concrete. Un altro punto di forza di questa serie è sicuramente l’evoluzione della storia che, come detto, solo in apparenza è una storia superficiale, ma successivamente, puntata dopo puntata, diventa sempre più emozionante, trasformando i suoi personaggi ed il suo messaggio, diventando così una serie imprescindibile per gli amanti del cinema, ma altrettanto coinvolgente anche per i meno appassionati. H e n r y W i l l s o n , i l c ontroverso agente delle star, è interpretato da Jim Parsons, il famosissimo Sheldon Cooper di The Big Bang Theory. Un cast con molti giovani esordienti e poche guest, tra cui il già citato Jim Parsons, Mira Sorvino, Rob Reiner e l’attrice e cantante Queen Latifah, a cui è affidato un personaggio che non rientra tra i principali, ma che risulta essere comunque fondamentale. La cantante americana interpreta l’attrice Hattie McDaniel, che fu la prima donna afroamericana della storia a vincere un premio Oscar, in particolare quello come miglior attrice non protagonista, per il ruolo di Mami nel kolossal “Via col vento” ma che, purtroppo, fu protagonista anche di un avvenimento al limite dell’incredibile, che viene raccontato in una struggente scena dell’ultimo episodio della serie. Ancora oggi, se parliamo di premi Oscar, gli attori di colore, nominati e premiati, sono davvero pochi rispetto alla totalità. La serie “Hollywood” è stata presentata come miniserie, quindi, senza seguito e per ora è così, ma non è da escludere che, se dovesse ricevere il successo che merita, si possa proseguire il racconto,
anche se tutte le vicende si sono concluse; uno dei protagonisti, secondo me, avrebbe ancora qualcosa da dire e proprio per questo credo non abbia avuto un degno finale, ma staremo a vedere. La domanda con cui è stata lanciata questa entusiasmante serie è “E se potessi riscrivere la storia?” ed è rivolta proprio a noi spettatori, mettendoci davanti ad una prova: è possibile cercare di superare quelle brutte pagine di storia che, purtroppo, ancora oggi stiamo scrivendo e dar vita ad una versione alternativa del nostro presente? E’ possibile utilizzare questa drammatica situazione universale come spinta verso il miglioramento? Riusciremo a raccontare a chi non c’era, come ha fatto questa serie tv, una storia senza più discriminazioni, ingiustizie, ignoranza o sarà più facile cedere alla facile scorciatoia del giudizio ad ogni costo, anche, e soprattutto, quando non abbiamo conoscenze adeguate per poterlo emettere? Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre. Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione. Nome Cognome Email * Consenso Consentici di usare i tuoi dati Qui, se vuoi, puoi consultare la nostra Privacy Policy Iscriviti alla newsletter
Tutto cambierà, anche il cinema: i film che ci aspettano dopo la quarantena C’è vita dopo la quarantena? Sicuramente una vita diversa, dal lavoro alle vacanze, dal modo di interagire a quello di divertirsi e in tutto questo ci sono l’arte e la cultura. Compagna e salvatrice di questa quarantena, la cultura ha confermato il suo ruolo fondamentale nella nostra vita, anche quando quest’ultima è in pausa dalla “normalità”. Come avremmo fatto senza libri, senza ricette di cucina, senza musica e senza cinema? Per fortuna abbiamo la possibilità di reperire film anche fermi sul nostro divano, grazie allo streaming e alla televisione, ma certamente per i professionisti del settore non è un bel momento, tra uscite di film rimandate e riprese sospese, senza dimenticare i gestori delle sale cinematografiche, costretti a chiudere fino a data da destinarsi. https://www.youtube.com/watch?v=X2HBqizCR6U In questa bolla di incertezze e di attese in cui viviamo, numerose sono le produzioni lasciate in sospeso, tra cui alcune molto attese: ■ Jurassic World: Dominion ■ Animali fantastici -Terzo episodio ■ La Sirenetta (in live action) ■ Matrix 4 ■ Mission Impossible 7 ■ The Batman ■ Elvis Accanto al problema delle riprese e delle post-produzioni interrotte dal virus, c’è anche quello di film belli e pronti che stavano per uscire proprio in questi mesi, la cui uscita è stata rinviata. Alcuni esempi: ■ Fast & Furious: The Fast Saga: uscita rinviata ad aprile 2021 ■ Mulan: uscita rinviata a luglio 2020 ■ Ghostbusters: Afterlife: uscita rinviata a marzo 2021 ■ Sing 2: uscita rinviata a dicembre 2020 ■ Top Gun: Maverick: uscita rinviata a dicembre 2020
■ Minions: The Rise of Gru: uscita rinviata a luglio 2021 ■ No time to Die: uscita rinviata a novembre 2020 ■ Wonder Woman 1984: uscita rinviata ad agosto 2020 ■ Tenet: uscita rinviata a settembre 2020 ■ Lupin III – The First: uscita rinviata a fine 2020 ■ New Mutants: uscita rinviata a fine 2020 ■ Volevo nascondermi: uscito per pochi giorni e poi sospeso fino a data da destinarsi ■ Ritorno al Crimine: uscita rinviata a data da destinarsi ■ Si vive una volta sola: uscita rinviata a data da destinarsi https://www.youtube.com/watch?v=r6oeUfVs3Ws Come in ogni circostanza c’è chi si ferma, chi rimanda e poi c’è chi trasforma le difficoltà in opportunità e a tal proposito alcuni produttori hanno deciso di lanciare i film sulle piattaforme on demand. Assistiamo, così, al debutto di alcune opere direttamente online: “The Lovebirds”, una commedia americana che debutterà direttamente su Netflix; “Un figlio di nome Erasmus”, la commedia del regista Alberto Ferrari, uscito il giorno di Pasqua su diversi portali; “L’uomo invisibile” l’horror disponibile on-demand già da fine marzo; “Trolls World Tour”, il sequel di Trolls, che dal 10 aprile sta riscuotendo un enorme successo in formato digitale. Scopri il nuovo numero > Reset Dopo aver parlato, a febbraio, dell’interconnessione in “Virale” ed esserci interrogati a marzo sulla situazione attuale in “Tutto andrò bene (?)”, oggi, con “Reset”, vogliamo parlare di soluzioni concrete. L’online ed il digitale saranno quantomai utili per offrire soluzioni e creare nuove opportunità. In tutto questo caos generale, a trovarsi in difficoltà sono anche gli organizzatori di importanti festival cinematografici, soprattutto il Festival di Cannes, previsto per maggio e quello di Venezia, previsto per settembre. Gli organizzatori di entrambi i festival hanno deciso di non optare per un’edizione online dell’evento, invece, prende sempre più forma l’ipotesi di una collaborazione tra i due, se sarà possibile, nel mese di settembre. https://www.youtube.com/watch?v=D5oC_NYpV0s Tempi duri per tutti, insomma, ma questo non deve mai farci perdere la speranza che si possa tornare a vivere nella “normalità”, anzi, migliorando il nostro modo di vivere e soprattutto convivere, con noi stessi, l’altro e la Terra. Torneremo a fare tutto e torneremo anche nelle sale cinematografiche, anche se c’è già chi pensa ad una valida alternativa, come il regista livornese Paolo Virzì che, riflettendo sull’attuale situazione del cinema, dice di non essere contrario ad un “grande rilancio estivo del drive-in”, una sorta di “se non riesci ad uscire dal tunnel, arredalo”, trasformato in -se non puoi entrare nella sala, porta la sala al di fuori.
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E’ una serie tv che molto ha in comune con la serie “The end of th f***ing world”, con cui condivide l’ideatore e regista Jonathan Entwistle e il fatto di essere tratta da una graphic novel del fumettista americano Charles Forsman. Questo, per i più appassionati, già potrebbe bastare come punto di partenza, ma approfondiamo dicendo che in comune hanno anche un’atmosfera a tratti macabra e surreale, ma non per questo meno divertente. La protagonista della serie è Sydney, una ragazza che si autodefinisce “una noiosa diciassettenne bianca”, che d’improvviso si accorge di avere dei superpoteri, che si manifestano quando è particolarmente impaurita o arrabbiata e se vi viene in mente Eleven della serie culto “Stranger Things”, siete sulla buona strada, perché i produttori sono gli stessi. Una commedia dark, insomma, che può piacere anche ai non più adolescenti; al momento è stata realizzata solo la prima stagione composta da sette episodi, disponibile su Netflix. 2) L’AMICA GENIALE Consigliato per chi vorrebbe tornare agli anni in cui si stava meglio quando si stava peggio. https://youtu.be/vJe8KtO2QWA “L’amica geniale” è la serie tv italiana del regista e sceneggiatore Saverio Costanzo, tratta dall’omonimo romanzo, bestseller in tutto il mondo, di Elena Ferrante, pseudonimo della scrittrice napoletana di cui non si conosce l’identità. In onda sulle reti Rai, la prima stagione è andata in onda nel 2018 e la seconda si è da poco conclusa; una stagione per ognuno dei quattro romanzi. La storia vede le due protagoniste, Elena Greco (Lenù) e Raffaella Cerullo (Lila), cresciute in un quartiere difficile della periferia di Napoli negli anni cinquanta (prima stagione) e sessanta (seconda stagione), tra le quali nascerà una profondo legame di amicizia, fatto anche di scontri e allontanamenti. Sempre alleate nell’affrontare le ingiustize dell’ignoranza e della povertà, le due ragazze crescono e cambiano, mantenendo un forte attaccamento emotivo, nonostante, nella seconda stagione, ci sia un cambiamento fondamentale di stile di vita per entrambe. Emozionante opera che cattura lo spettatore e lo fa appassionare ai drammi dei personaggi, mostrando, contemporaneamente, anche i cambiamenti sociali, economici e di costume del nostro paese. In realizzazione la terza stagione, che riprenderà il terzo libro della tetralogia. 3) THE GOOD PLACE Consigliato per chi sa che deve comportarsi bene oggi, per sopravvivere domani. https://youtu.be/PC5jSRLpNkE “The Good Place” è una serie televisiva fantasy, creata dallo sceneggiatore e regista americano Michael Schur; è la storia di quattro esseri umani, capitanati da Eleanor Shellstrop, interpretata dall’attrice Kristen Bell (protagonista nella serie “Veronica Mars”), che dopo essere morti finiscono nella parte buona (good place, appunto), una sorta di fantastico e colorato paradiso, creato dall’architetto Michael, dove tutti sono buoni e gentili e dove puoi gustare deliziosi frozen yogurt ai gusti più assurdi. Sono tutti convinti di essersi guadagnati quel posto grazie alle loro buone azioni in vita, ma qualcuno si accorge che qualcosa non quadra. La serie, originale, visionaria e spassosa, è stata da subito elogiata per la sua recitazione, le scenografie, l’umorismo e la surreale sceneggiatura. In corso la quarta ed ultima stagione disponibile su Infinity.
4) FRIENDS Consigliato per chi ha bisogno di sapere come va a finire. https://youtu.be/VlEoUTI2NJU È la serie tv culto basata sull’amicizia di sei ragazzi, Rachel, Monica, Phoebe, Ross, Chandler e Joey, che vivono a Manhattan. La serie è composta da dieci stagioni, che sono andate in onda in Italia dal 1997 al 2005, riscuotendo enorme successo di pubblico e catturando numerosissimi fan. La storia segue la vita quotidiana di questi sei amici, fatta di legami sentimentali, problemi, cambiamenti e situazioni paradossali; la formula della sitcom ha permesso alla serie di essere leggera e divertente e ha dato la possibilità ai fan di legarsi molto, nel corso degli anni, ai personaggi e le loro vicende. Friends è così famosa ed apprezzata che non ha mai smesso di essere trasmessa in chiaro in diversi canali televisivi e al momento è presente anche su Netflix con tutte le stagioni al completo, per i più nostalgici. 5) LOCKE & KEY Consigliato per chi vorrebbe trovare la chiave per risolvere il problema. https://www.youtube.com/watch?v=0eKayoTOb6E “Locke & key” è una serie tv americana nata dalla mente dello scrittore e fumettista Joe Hill (pseudonimo di Joseph Hillstrom King), figlio dello scrittore Stephen King. La storia è basata sulla graphic novel dello scrittore e racconta la vita di tre fratelli che, in seguito alla morte del padre per omicidio, si trasferiscono nella Keyhouse, la casa dove il padre ha trascorso la sua infanzia e adolescenza. Questa serie, principalmente destinata ai ragazzi, si può inserire nel genere horror, ma anche drammatico ed è stata accolta positivamente dal pubblico, data la sua capacità di tenerti incollato allo schermo. Attualmente è stata realizzata solo la prima stagione di dieci episodi, disponibile su Netflix. Scopri il nuovo numero > Virale Cosa resta da fare allora, se non darsi a uno sfrenato binge watching, che se eccessivo e non controllato potrebbe portare a conseguenze negative, ma per questa volta diciamo che si può fare un’eccezione. Quindi fate i bravi, restate a casa e buona visione! Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre. Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione. Nome Cognome
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senza nessuna vittoria, nonostante le 10 candidature in possesso e Scarlett Johansson, in corsa per Miglior attrice protagonista e non protagonista che, però, non vince nulla. Joaquin Phoenix conferma il Golden Globe con la vittoria dell’Oscar come Miglior Attore Protagonista, confermando quanto la forza del film “Joker” sia quasi esclusivamente a carico suo e non della storia; emozionato dedica la vittoria al fratello, attore e musicista, River, scomparso a soli 23 anni. E l t o n J o h n . Oscar come Miglior Attrice Protagonista la favorita dai pronostici, Renée Zellweger, per la sua magnifica interpretazione della cantante e attrice Judy Garland nel film “Judy”; per i Non Protagonisti premio a Brad Pitt per “C’era una volta a…Hollywood” e a Laura Dern per “Storia di un Matrimonio”. Il premio Oscar come Miglior Film d’Animazione è andato a Toy Story 4 e quello come Miglior Documentario ad “American Factory”. Il super favorito dell’ultima ora, “1917” del regista Sam Mendes, ha vinto “solo” l’Oscar per il Miglior Sonoro, per i Migliori Effetti Visivi e per la Miglior Fotografia. https://www.youtube.com/watch?v=OXC8EHdyn5g Ospiti musicali della serata, Eminem, il fenomeno del momento Billie Eilish ed Elton John, che ha cantato “(I’m Gonna) Love Me Again”, canzone vincitrice del premio Oscar per la Miglior Canzone, contenuta nel film “Rocketman”, a lui dedicato. Leggiamo i vincitori: MIGLIOR FILM
Parasite I l r e g i s t a s u d c o r e a no Bong Joon-ho. MIGLIOR REGIA Bong Joon-ho (Parasite) MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA Renée Zellweger (Judy) MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA Joaquin Phoenix (Joker)
R e n é e Z e l l w e g e r . MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Laura Dern (Storia di un Matrimonio) MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA Brad Pitt (C’era una volta a…Hollywood) MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE Parasite (Corea del Sud)
J o a q u i n P h o e n i x MIGLIORE COLONNA SONORA Joker MIGLIORE CANZONE ORIGINALE “(I’m Gonna) Love Me Again”, Rocketman MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO Hair Love
L a u r a D e r n . MIGLIOR CORTOMETRAGGIO LIVE ACTION The Neighbors’ Window MIGLIOR SONORO 1917 MIGLIOR MONTAGGIO SONORO Le Mans ’66 – La Grande Sfida MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE Toy Story 4 MIGLIORE FOTOGRAFIA 1917
MIGLIORI EFFETTI VISIVI 1917 MIGLIORI SCENOGRAFIE C’era una volta a…Hollywood MIGLIOR MONTAGGIO Le Mans ’66 – La Grande Sfida MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DOCUMENTARIO American Factory MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl) MIGLIORI COSTUMI Piccole Donne MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE Bombshell MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE Parasite MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE Jojo Rabbit
Premiati o no, vi consiglio di recuperare al più presto molti di questi film perché lo meritano, approfittando del loro ritorno in questi giorni nelle sale cinematografiche. Cresce l’attesa per gli Oscar 2020 con l’annuncio delle nomination. Joker continua a comandare. Annunciate il 13 gennaio le nomination per gli Oscar 2020, che si terranno il prossimo 10 febbraio. Continua a dominare il film “Joker” con il formidabile Joaquin Phoenix, subito dopo Tarantino, Mendes e Scorsese. Ecco le nomination: MIGLIOR FILM Le Mans ’66 – La Grande Sfida The Irishman Jojo Rabbit Joker Piccole Donne Storia di un matrimonio 1917 C’era una volta a…Hollywood Parasite
J o k e r 1 1 c a n d i d a t ure MIGLIOR REGIA Martin Scorsese (The Irishman) Todd Phillips (Joker) Sam Mendes (1917) Quentin Tarantino (C’era una volta a…Hollywood) Bong Joon-ho (Parasite) MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA Cinthia Erivo (Harriet) Scarlett Johansson (Storia di un matrimonio) Saoirse Ronan (Piccole Donne) Charlize Theron (Bombshell) Renée Zellweger (Judy) MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA Antonio Banderas (Dolor Y Gloria) Leonardo DiCaprio (C’era una volta a…Hollywood) Adam Driver (Storia di un Matrimonio)
Joaquin Phoenix (Joker) Jonathan Pryce (I Due Papi) T h e I r i s h m a n 1 0 c a ndidature MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Kathy Bates (Richard Jewell) Laura Dern (Storia di un Matrimonio) Scarlett Johansson (Jojo Rabbit) Florence Pugh (Piccole Donne) Margot Robbie (Bombshell) MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA Tom Hanks (Un amico straordinario) Anthony Hopkins (I due papi) Al Pacino (The Irishman) Joe Pesci (The Irishman) Brad Pitt (C’era una volta a…Hollywood) MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE Corpus Christi (Polonia) Honeyland (Macedonia)
I Miserabili (Francia) Dolor y Gloria (Spagna) Parasite (Corea del Sud) C ’ e r a u n a v o l t a … a H ollywood 10 candidature MIGLIORE COLONNA SONORA Joker Piccole Donne Storia di un Matrimonio 1917 Star Wars: L’Ascesa di Skywalker MIGLIORE CANZONE ORIGINALE Toy Story 4 Rocketman Breakthrough Frozen 2 Harriet
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO Dcera (Daughter) Hair Love Kitbull Memorable Sister 1 9 1 7 – 1 0 c a n d i d a t u re MIGLIOR CORTOMETRAGGIO LIVE ACTION Brotherhood Nefta Football Club The Neighbors’ Window Saria A Sister MIGLIOR SONORO Le Mans ’66 – La Grande Sfida Joker 1917
C’era una volta a…Hollywood Star Wars: L’ascesa di Skywalker MIGLIOR MONTAGGIO SONORO Ad Astra Le Mans ’66 – La Grande Sfida Joker 1917 C’era una volta a…Hollywood P a r a s i t e 6 c a n d i d a ture MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE Dragon Trainer: il mondo nascosto Dov’è il mio corpo? Klaus Missing Link Toy Story 4 MIGLIORE FOTOGRAFIA The Irishman Joker
The Lighthouse 1917 C’era una volta a…Hollywood MIGLIORI EFFETTI VISIVI Avengers: Endgame The Irishman Il Re Leone 1917 Star Wars: L’ascesa di Skywalker J o J o R a b b i t 6 c a n d i dature MIGLIORI SCENOGRAFIE The Irishman Jojo Rabbit 1917 C’era una volta a…Hollywood Parasite
MIGLIOR MONTAGGIO Le Mans ’66 – La Grande Sfida The Irishman Jojo Rabbit Joker Parasite MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DOCUMENTARIO American Factory The Cave The Edge of Democracy For Sama Honeyland MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO In the Absence Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)
Life overtakes me St. Louis Superman Walk Run Cha-cha MIGLIORI COSTUMI The Irishman Jojo Rabbit Joker Piccole Donne C’era una volta a…Hollywood MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE Bombshell Joker Judy Maleficent: Signora del Male 1917 MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE Cena con Delitto – Knives Out Storia di un Matrimonio 1917 C’era una volta a…Hollywood Parasite MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE The Irishman Jojo Rabbit Joker Piccole Donne
I Due Papi E voi avete visto questi film? Qual è il vostro favorito? Siete d’accordo con le nomination? I vincitori dei Golden Globes 2020, tra impegno vegan e toccanti discorsi, con un pensiero all'Australia Svolti il 6 gennaio scorso i Golden Globes 2020, tra i più importanti premi al mondo per il cinema e la televisione, assegnati da circa novanta giornalisti della stampa estera iscritti all’HFPA (Hollywood Foreign Press Association). L’edizione, presentata dal comico inglese Ricky Gervais, fra tante risate e discorsi impegnati, soprattutto dedicati all’ambiente e alla libertà di scelta delle donne, ha assegnato anche due premi alla carriera, rispettivamente all’attrice americana Ellen DeGeneres e al grandissimo Tom Hanks. R i c k y G e r v a i s A farla da padrone nelle nomination il colosso Netflix, che però poi non ha portato a casa numerosi risultati. Questa edizione, la prima con cena totalmente vegana, ha visto come protagonista anche numerosi discorsi dei vincitori dedicati all’Australia e alla sua tremenda situazione attuale.
Qui di seguito i vincitori della Sezione CINEMA: Miglior film drammatico 1917 The Irishman Joker Storia di un matrimonio I due papi P a r t e d e l c a s t e d i l registta Sam Mendes del film “1917”. Miglior attrice in un film drammatico Cynthia Erivo, Harriet Scarlett Johansson, Storia di un matrimonio Saoirse Ronan, Piccole donne Charlize Theron, Bombshell Renée Zellweger, Judy Miglior attore in un film drammatico Christian Bale, Le Mans ’66 – La grande sfida Antonio Banderas, Dolor y Gloria Adam Driver, Storia di un matrimonio Joaquin Phoenix, Joker Jonathan Pryce, I due papi
J o a q u i n P h o e n ix Miglior film commedia o musicale C’era una volta… a Hollywood Jojo Rabbit Cena con delitto – Knives out Rocketman Dolemite Is My Name C ’ e r a u n a v o l t a … a H ollywood Miglior attrice in un film comico Awkwafina, The Farewell Ana de Armas, Cena con delitto – Knives out Cate Blanchett, Che fine ha fatto Bernadette? Beanie Feldstein, La rivincita delle sfigate
Emma Thompson, E poi c’è Katherine Miglior attore in un film comico Daniel Craig, Cena con delitto – Knives out Roman Griffin Davis, JoJo Rabbit Leonardo DiCaprio, C’era una volta… a Hollywood Taron Egerton, Rocketman Eddie Murphy, Dolomite Is My Name T a r o n E g e r t o n Miglior attrice non protagonista Kathy Bates, Richard Jewell Annette Bening, The Report Laura Dern, Storia di un matrimonio Jennifer Lopez, Le ragazze di Wall Street Margot Robbie, Bombshell Miglior attore non protagonista Tom Hanks, Un amico straordinario Anthony Hopkins, I due papi Al Pacino, The Irishman Joe Pesci, The Irishman Brad Pitt, C’era una volta… a Hollywood
B r a d P i t t Miglior regista Bong Joon-ho, Parasite Sam Mendes, 1917 Todd Phillips, Joker Martin Scorsese, The Irishman Quentin Tarantino, C’era una volta… a Hollywood Miglior film straniero The Farewell (Cina) Dolor y Gloria (Spagna) Les Misérables (Francia) Parasite (Corea del Sud) Ritratto della giovane in fiamme (Francia)
I l r e g i s t a B o n g J o o n-ho ritira il Golden Globe per Il miglior Film Straniero per “Parasite”. Miglior film d’animazione Frozen 2 Dragon Trainer 3: Il mondo nascosto Missing Link Il Re Leone Toy Story 4 Miglior sceneggiatura Noah Baumbach, Storia di un matrimonio Bong Joon Ho, Parasite Anthony McCarten, I due papi Quentin Tarantino, C’era una volta… a Hollywood Steven Zaillian, The Irishman
Q u e n t i n T a r a n t i n o Miglior colonna sonora Alexandre Desplat, Piccole donne Hildur Guðnadóttir, Joker Randy Newman, Storia di un matrimonio Thomas Newman, 1917 Daniel Pemberton, Motherless Brooklyn Miglior canzone Beautiful Ghosts (Cats) (I’m Gonna) Love Me Again (Rocketman) Into the Unknown (Frozen 2) Spirit (Il Re Leone) Stand Up (Harriet) Qui di seguito i vincitori della Sezione SERIE TV: Miglior serie drammatica Big Little Lies Killing Eve Succession The Crown The Morning Show
i l c a s t d e l l a s e r i e TV Succession Miglior attrice in una serie drammatica Jennifer Aniston, The Morning Show Olivia Colman, The Crown Jodie Comer, Killing Eve Nicole Kidman, Big Little Lies Reese Witherspoon, The Morning Show Miglior attore in una serie drammatica Brian Cox, Succession Kit Harington, Il Trono di Spade Rami Malek, Mr. Robot Tobias Menzies, The Crown Billy Porter, Pose Miglior serie comica Barry Fleabag Il metodo Kominsky The Marvelous Mrs. Maisel The Politician Miglior attrice in una serie comica Christina Applegate, Dead to Me Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel Kirsten Dunst, On Becoming a God in Central Florida Natasha Lyonne, Russian Doll Phoebe Waller-Bridge, Fleabag
M i g l i o r A t t r i c e i n u n a Serie Comica, Phoebe Waller-Bridge per “Fleabag”. Miglior attore in una serie comica Michael Douglas, Il metodo Kominsky Bill Hader, Barry Ben Platt, The Politician Paul Rudd, Living with Yourself Ramy Youssef, Ramy Miglior miniserie o film tv Catch-22 Chernobyl Fosse/Verdon The Loudest Voice
Unbelievable Miglior attrice in miniserie o film tv Kaitlyn Dever, Unbelievable Joey King, The Act Helen Mirren, Caterina la Grande Merritt Wever, Unbelievable Michelle Williams, Fosse/Verdon Miglior attore in miniserie o film tv Christopher Abbott, Catch-22 Sacha Baron Cohen, The Spy Russell Crowe, The Loudest Voice Jared Harris, Chernobyl Sam Rockwell, Fosse/Verdon Miglior attrice non protagonista in una serie, miniserie o film tv Patricia Arquette, The Act Helena Bonham Carter, The Crown Toni Collette, Unbelievable Meryl Streep, Big Little Lies Emily Watson, Chernobyl
P a t r i c i a A r q u e t t e Miglior attore non protagonista in una serie, miniserie o film tv Alan Arkin, Il metodo Kominsky Kieran Culkin, Succession Andrew Scott, Fleabag Stellan Skarsgard, Chernobyl Henry Winkler, Barry Non resta che darci appuntamento al 10 febbraio, con i prestigiosi e attesissimi premi Oscar 2020, per vedere quanto saranno in linea con gli ambiti globi appena assegnati. 5 storie vere per ispirarci al cambiamento Il nuovo anno si avvicina e con lui anche i buoni propositi, cosa c’è di meglio allora che avere come fonte d’ispirazione il cinema? Vi proponiamo per l’occasione 5 film basati su personaggi realmente esistiti, che hanno deciso di cambiare la propria vita. Sono persone comuni che hanno creduto in un sogno e hanno deciso di non lasciare tutto come prima, rassegnandosi al proprio destino, ma hanno accolto la sfida di cambiare le cose, la vita, il mondo circostante.
Conosciamoli meglio attraverso questi film: https://youtu.be/kpyNeXLqJKU 1) THE SOCIAL NETWORK: 2010, Regia di David Fincher Primo fra tutti è sicuramente “The Social Network”, il film che racconta l’ascesa del giovane cofondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Il film si è aggiudicato 3 Oscar, per la sceneggiatura non originale, per la colonna sonora e per il miglior montaggio e rappresenta uno dei miglior film biografici degli ultimi anni. Facebook (con questo nome dal 2004) nacque nel 2003 come sito per gli studenti di Harvard con il nome Facemash, ispirandosi all’elenco con nomi e foto che gli studenti ricevono ad inizio anno, ideato per aiutarli a socializzare. Scopri il nuovo numero > Simply the best Con il susseguirsi delle modifiche lo scopo di Facebook è rimasto più o meno simile, arrivando ad essere il terzo sito più visitato dopo Google e Youtube. L’attore protagonista, il bravissimo Jesse Eisenberg, interpreta magistralmente il giovane imprenditore informatico, che ormai è il quinto uomo più ricco al mondo e il film, infatti, segue la sua storia partendo dall’idea che scatena la nascita del social network fino alla causa contro Zuckerberg da 600 milioni di dollari. https://youtu.be/sLk1g_2acgc 2) JOBS: 2013, Regia di Joshua Michael Stern Su Steve Jobs, l’imprenditore, inventore, informatico e confondatore di Apple, sono stati girati due film molto diversi: “Jobs” del 2013 con la regia di Joshua Michael Stern, che vede protagonista l’attore Ashton Kutcher e “Steve Jobs”, del 2015, diretto da Danny Boyle, che ha come attore protagonista Michael Fassbender. Entrambe le pellicole sono molto ben realizzate, ma forse il primo risulta più leggero: “Jobs” narra la storia del visionario informatico partendo dagli anni settanta, anni in cui viene fondata l’azienda Apple a Cupertino, in California con pochi mezzi e tanta voglia di cambiare il corso degli eventi. Il film mostra anche tutto il percorso, umano e professionale di questa figura iconica del mondo dell’informatica e della tecnologia, che con i suoi prodotti e le sue innovazioni ha creato nel mondo un vero e proprio status symbol. https://youtu.be/i0JY79_Kiww 3) THE IMITATION GAME: 2014, Regia di Morten Tyldum “The Imitation game”, film del 2014, narra la storia del matematico Alan Turing, nato nel 1912. Turing fu assunto per decifrare messaggi nazisti codificati dalla famosa Macchina Enigma, in quanto esperto a decifrare codici segreti. La sua figura è ancora oggi molto importante nella storia, perché grazie a lui si riuscirono a salvare numerose vite umane durante la guerra. Il matematico è considerato uno dei padri dell’informatica per il suo concetto di algoritmo e per la Macchina di Turing, una macchina ideale che può eseguire algoritmi con dati su un nastro potenzialmente infinito. Il film molto avvincente è supportato dalla bravura dell’attore protagonista Benedict Cumberbatch e si è aggiudicato anche il premio Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale. https://youtu.be/zMn0-0gU3fM
4) JOY: 2015, Regia di David O. Russell E’ la storia dell’inventrice, imprenditrice italo americana Joy Mangano, interpretata dalla bravissima Jennifer Lawrence. Joy è una donna divorziata con due figli, che fatica ad andare avanti, ma con la sua determinazione riesce a dare una svolta clamorosa alla sua esistenza: inventa il Miracle Mop, il mocio autostrizzante per pulire i pavimenti e partendo da questa sua invenzione riesce a costruire un grande impero commerciale e si riscatta dalla sua vita precedente. Le storie al femminile nel cinema sono sempre troppo poche, ma questo è uno di quei film che può sicuramente essere da stimolo per non essere vittima dei pregiudizi e riuscire ad abbattere gli ostacoli e realizzare i propri sogni. https://youtu.be/Bb5H_sh9dcc 5) IL RAGAZZO CHE CATTURÒ IL VENTO: 2019, Regia di Chiwetel Ejiofor Questo film del 2019, scritto, diretto ed interpretato da Chiwetel Ejiofor, è basato sull’omonimo libro di memorie scritto da William Kamkwamba, inventore e scrittore malawiano. Kamkwamba a 14 anni costruì un mulino a vento con materiale di recupero per dare elettricità al suo villaggio e per questo suo impegno sociale e per tutto il suo ingegno, ha ricevuto fondi per continuare a studiare, avendo scarsi mezzi economici a disposizione. Questo giovane ragazzo africano è diventato un punto di riferimento nei convegni per parlare di green economy e di ecosostenibilità. “Il ragazzo che catturò il vento” è disponibile su Netflix ed è stato selezionato per rappresentare il Regno Unito come Miglior film in lingua straniera agli Oscar 2020. “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”, diceva Sir Winston Churchill, ed allora nell’attesa del 2020, non resta che lasciarsi ispirare dalle proprie vittorie, dagli errori, dalla realtà, dagli altri, ed anche dal cinema. Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre. Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione. Nome Cognome Email * Consenso Consentici di usare i tuoi dati Qui, se vuoi, puoi consultare la nostra Privacy Policy Iscriviti alla newsletter
5 buoni motivi per guardare "Un giorno di pioggia a New York" Nelle sale l’ultima poesia su grande schermo firmata Woody Allen: “Un giorno di pioggia a New York” La location? New York. I punti di forza? La bellezza, la musica e tanta ironia. Questo è “A rainy day in New York” (Un giorno di pioggia a New York): la storia di due ragazzi che tanto hanno ancora da capire del loro amore e dei loro sogni e forse li aiuterà proprio la splendida New York. L’abbiamo visto e abbiamo trovato 5 buoni motivi per cui dovreste farlo anche voi. 1) LOCATION (voto 10): Scenografia, parte integrante, ma azzardiamo anche coprotagonista del film, è sicuramente New York, come è già capitato in passato per altri film del regista americano, come “Anything else”, “Misterioso omicidio a Manhattan”, ecc. Le location spaziano dai bellissimi parchi della città (uno su tutti Central Park), alle grandi strade con grattacieli imponenti, fino ad arrivare ad ambienti interni altrettanto suggestivi, come il Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum, i lussuosi alberghi e gli immensi loft dal design ricercato. 2) COLONNA SONORA (voto 9): La musica ci accompagna sempre nelle scene del film ed è sempre elegante, delicata e coinvolgente. E’ composta da numerosi brani jazz ed insieme al sottofondo del rumore della pioggia è la protagonista, tanto nelle scene più divertenti, quanto in quelle più poetiche. Un momento emblematico è sicuramente l’esecuzione al piano dell’attore Timothée Chalamet, che prese lezioni di piano già per il film “Chiamami col tuo nome”, dal compositore e pianista Roberto Solci, dando vita, tanto in quel film quanto in questo, ad un momento particolarmente emozionante. 3) ATTORE PROTAGONISTA (voto 8): Le due colonne portanti che tengono in piedi questo film sono sicuramente i due attori protagonisti, giovani e belli, ma soprattutto, espressivi e coinvolgenti. Il lui della coppia è Timothée Chalamet, attore dal volto estremamente delicato ed espressivo, ampiamente apprezzato nel film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome”, qui interpreta Gatsby Welles, un ragazzo di buonissima e ricchissima famiglia, che cerca sempre con le sue scelte di discostarsi da quelle che sono le volontà dei suoi genitori. Gatsby (chiaro riferimento al protagonista del romanzo “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald) ama moltissimo la sua ragazza, la pioggia, New York e tutto quello che lo fa sentire nel passato, probabilmente colpito anche lui dalla sindrome dell’epoca d’oro, come Gil del film “Midnight in Paris”.
Scopri il nuovo numero > Il Natale che verrà 4) ATTRICE PROTAGONISTA (voto 8): La lei della coppia è Elle Fanning, la biondissima protagonista di “Somewhere” di Sofia Coppola, che in questo film è Ashleigh Enright, un’ambiziosa ragazza che scrive per il giornale dell’università e ottiene un’intervista con un regista che ama molto. La sua fisicità, i suoi occhi luminosi ed il suo sorriso frizzante e disincantato, sono il punto di forza della sua interpretazione; molto diversa dal suo solitario e introspettivo fidanzato, lei ha molta voglia di conoscere il mondo e di raggiungere i suoi obiettivi e il punto di partenza della storia è proprio questa importante intervista che la porta a New York, luogo in cui partiranno una serie di eventi che sconvolgeranno il suo legame con Gatsby. 5) IRONIA (voto 10): L’ironia che scorre per tutto il film è sicuramente la carta vincente di quest’ultima opera di Woody Allen e caratteristica indiscussa della sua cifra stilistica. Il regista si cimenta anche qui nel raccontare storie romantiche, ma senza mai perdere l’aggancio con quella che è la realtà, utilizzando proprio l’immancabile ironia. Tramite le espressioni dei protagonisti, i tempi che adottano nell’interpretazione e il copione brillante, si racconta il legame tra due ragazzi, scoprendo quelle che in realtà sono le problematiche di tutte le relazioni. Si spazia dalla differenza di carattere e di gusti, all’avere sogni diversi ed utilizzare mezzi differenti per realizzarli; l’ironia, quindi, dà vita a momenti leggeri e divertenti, nati proprio dal modo diverso che hanno i due protagonisti di affrontare questa particolare giornata di pioggia a New York. Sono sicura che dopo averlo visto, troverete altri buoni motivi per consigliare questa commedia romantica…nel frattempo non dimenticate di fare i regali di Natale, ma soprattutto di continuare ad andare al cinema. Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre. Resta aggiornato sulle nostre pubblicazioni e sulle ultime novità dal mondo del marketing e della comunicazione. Stai tranquillo, anche noi odiamo lo spam! Da noi riceverai SOLO UNA EMAIL AL MESE, in concomitanza con l’uscita del nuovo numero del mensile. Nome Cognome Email * Consenso Consentici di usare i tuoi dati Qui, se vuoi, puoi consultare la nostra Privacy Policy Iscriviti alla newsletter
Il sindaco del Rione Sanità – Il film “Il sindaco del rione Sanità” è un film diretto dal regista Mario Martone nel 2019, adattamento cinematografico in chiave moderna della commedia napoletana in tre atti, scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo. E’ stato presentato in concorso alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in cui ha ottenuto il riconoscimento del Leoncino d’oro 2019 ed è stato anche candidato al Leone d’oro come miglior film. In questo film troviamo la recitazione tipica di una rappresentazione teatrale, che viene messa a disposizione della narrazione di una Napoli che si fa giustizia da sola e che ha come punto di riferimento Antonio Barracano, detto “il Sindaco”, da cui tutti vanno per chiedere consigli, perché lui “difende gli ignoranti” e risolve i problemi. Un personaggio che sostituisce le istituzioni nei contrasti familiari, nelle questioni di denaro, nelle discussioni irrisolte, circondandosi dei suoi fedeli uomini e dell’amore della sua famiglia. Barracano è risoluto, passionale, irremovibile nelle sue decisioni, il capo del rione Sanità che è anche un confidente, una sorta di giudice che sistema le cose. Accanto a lui il dottore, forse migliore amico, interpretato dall’attore Roberto De Francesco e l’antagonista, Arturo Santaniello, lavoratore onesto, interpretato da Massimiliano Gallo. Un cast di bravi attori napoletani, capitanati dall’intenso Francesco Di Leva che interpreta il protagonista in maniera impeccabile, grazie alla sua esperienza teatrale, svolta anche in un teatro di
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