Nastri d'Argento del cinema italiano

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Nastri d'Argento del cinema italiano
Si avvicina l'attesa edizione 2020 dei
Nastri d'Argento del cinema italiano
Periodo non facile anche per il cinema, ormai lo diciamo da un po’, ma questo non ha mai fermato la
sua voglia di ripartire e di riprendersi i suoi spazi. Così assistiamo, in questa strana estate 2020,
alla creazione di nuove aree di cinema all’aperto, a nuove modalità di fruizione del prodotto film e
alla trasformazione di formule collaudate per conformarsi alle necessarie regole di sicurezza. In
questo scenario si inseriscono premi, festival e anche la cerimonia dei Nastri d’Argento, il più
antico premio cinematografico italiano, assegnato ogni anno dal Sindacato nazionale giornalisti
cinematografici italiani (SNGCI), dal 1946; quest’anno la cerimonia, spostata al Museo MAXXI
di Roma, si svolgerà in presenza il 6 luglio.

Sarà un’edizione necessariamente diversa dalle altre; la diretta, che andrà in onda su Rai Movie, si
svolgerà sicuramente nel rispetto delle norme di sicurezza e adotterà inevitabilmente un registro
meno sfavillante e più pacato rispetto alle scorse edizioni, ma quello che possiamo dire è
sicuramente che il nostro paese ha bisogno di tornare a sognare e di conseguenza ha bisogno del
cinema per farlo, qualsiasi forma esso adotti. Il pensiero va automaticamente ad un altro premio
cinematografico importante, svolto in piena pandemia, il David di Donatello, che l’8 maggio scorso,
in presenza solo del presentatore Carlo Conti, ha avuto luogo con una cerimonia, sicuramente
sottotono, ma che è ugualmente riuscita a regalare momenti d’emozione agli attori e professionisti
protagonisti e anche al pubblico a casa. Diversi saranno, per fortuna, i Nastri d’Argento che si
svolgeranno in presenza a Roma, ma ciò che resta uguale è l’esigenza che abbiamo di andare avanti
e di riappropriarci di una sorta di normalità che ci faceva sentire tranquilli, quella parte di normalità
sana, che produce bellezza, arte e cultura.

            Scopri il nuovo numero: Tutto è Comunicazione
      La comunicazione è diventata centrale nella vita di tutti noi ed è cambiata molto nell’ultimo
Nastri d'Argento del cinema italiano
periodo a causa dell’epidemia. Abbiamo assistito all’esplosione di nuove piattaforme digitali come
     Zoom, alla comparsa degli scienziati nei talk show televisivi e ad una comunicazione di brand
                         incentrata su valori diversi rispetto al recente passato.

In attesa del 6 luglio, qui i film, gli attori ed i professionisti del settore candidati
all’ambito premio:
Miglior film

Gli anni più belli
Hammamet
La Dea Fortuna
Favolacce
Pinocchio

Migliore regia
Gianni Amelio – Hammamet
Pupi Avati – Il Signor Diavolo
Cristina Comencini – Tornare
Fratelli D’Innocenzo – Favolacce
Matteo Garrone – Pinocchio
Pietro Marcello – Martin Eden
Mario Martone – Il sindaco del rione Sanità
Gabriele Muccino – Gli anni più belli
Ferzan Ozpetek – La Dea Fortuna
Gabriele Salvatores – Tutto il mio folle amore

Miglior regista esordiente
Stefano Cipani – Mio fratello rincorre i dinosauri
Marco D’Amore – L’Immortale
Roberto De Feo – The Nest
Ginevra Elkann – Magari
Carlo Sironi – Sole
Igor Tuveri (IGORT) – 5 è il numero perfetto

Miglior commedia
Figli di Giuseppe Bonito
Il Primo Natale di Salvo Ficarra e Valentino Picone
Lontano lontano di Gianni Di Gregorio
Odio l’estate di Massimo Venier
Tolo Tolo di Luca Medici

Miglior produttore
Marco Belardi e Paolo Del Brocco – Gli anni più belli
Agostino, Giuseppe e Mariagrazia Saccà – Favolacce e Hammamet
Attilio De Razza e Giampaolo Letta – Il primo Natale
Nastri d'Argento del cinema italiano
Luca Barbareschi e Paolo Del Brocco – L’ufficiale e la spia
Matteo Garrone e Paolo Del Brocco – Pinocchio

Miglior attore protagonista
Stefano Accorsi, Edoardo Leo – La Dea Fortuna
Pierfrancesco Favino – Hammamet
Luca Marinelli – Martin Eden
Francesco Di Leva – Il sindaco del rione Sanità
Kim Rossi Stuart – Gli anni più belli

Miglior attrice protagonista
Giovanna Mezzogiorno – Tornare
Micaela Ramazzotti – Gli anni più belli
Lunetta Savino – Rosa
Lucia Sardo – Picciridda
Jasmine Trinca – La Dea Fortuna

Miglior attore non protagonista
Roberto Benigni – Pinocchio
Carlo Buccirosso – 5 è il numero perfetto
Carlo Cecchi – Martin Eden
Massimiliano Gallo e Roberto De Francesco – Il sindaco del rione Sanità
Massimo Popolizio – Il primo Natale, Il ladro di giorni

Miglior attrice non protagonista
Barbara Chichiarelli – Favolacce
Matilde Gioli – Gli uomini d’oro
Valeria Golino – 5 è il numero perfetto, Ritratto della giovane in fiamme
Benedetta Porcaroli – 18 Regali
Alba Rohrwacher – Magari

Miglior attore di commedia
Luca Argentero – Brave ragazze
Giorgio Colangeli – Lontano lontano
Valerio Mastandrea – Figli
Giampaolo Morelli – 7 ore per farti innamorare
Gianmarco Tognazzi – Sono solo fantasmi
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Paola Cortellesi – Figli
Anna Foglietta – D.N.A. – Decisamente Non Adatti
Lucia Mascino – Odio l’estate
Serena Rossi – Brave ragazze, 7 ore per farti innamorare

Miglior soggetto
Bar Giuseppe di Giulio Base
Buio di Emanuela Rossi
Il grande salto di Daniele Costantini
Il Signor Diavolo di Pupi, Antonio e Tommaso Avati
L’uomo del labirinto di Donato Carrisi

Miglior sceneggiatura
Favolacce – Damiano e Fabio D’Innocenzo
Il sindaco del rione Sanità – Mario Martone, Ippolita Di Majo
La Dea Fortuna – Gianni Romoli, Silvia Ranfagni, Ferzan Ozpetek
Martin Eden – Pietro Marcello, Maurizio Braucci
Tutto il mio folle amore – Umberto Contarello, Sara Mosetti

Migliore fotografia
Luan Amelio – Hammamet
Paolo Carnera – Favolacce
Daniele Ciprì – Il primo Natale
Daria D’Antonio – Tornare, Il ladro di giorni
Italo Petriccione – Tutto il mio folle amore
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Migliore scenografia
Dimitri Capuani – Pinocchio
Emita Frigato, Paola Peraro, Paolo Bonfini – Favolacce
Giuliano Pannuti – Il Signor Diavolo
Luca Servino – Martin Eden
Tonino Zera – L’uomo del labirinto

Miglior montaggio
Esmeralda Calabria – Favolacce
Marco Spoletini – Pinocchio, Villetta con ospiti
Jacopo Quadri – Il sindaco del rione Sanità
Patrizio Marone – L’Immortale
Claudio Di Mauro – Gli anni più belli, 18 Regali

Migliori costumi
Massimo Cantini Parrini – Pinocchio, Favolacce
Cristina Francioni – Il primo Natale
Alessandro Lai – Tornare
Andrea Cavalletto – Martin Eden
Nicoletta Taranta – 5 è il numero perfetto

Miglior sonoro
Maurizio Argentieri – Il sindaco del rione sanità, Tornare
Gianluca Costamagna – L’Immortale
Denny De Angelis – Martin Eden
Maricetta Lombardo – Pinocchio
Gilberto Martinelli – Tutto il mio amore folle

Migliore colonna sonora
Brunori Sas – Odio l’estate
Pasquale Catalano – La Dea Fortuna
Dario Marianelli – Pinocchio
Mauro Pagani – Tutto il mio amore folle
Nicola Piovani – Gli anni più belli

Miglior canzone originale
Che vita meravigliosa di Diodato – La Dea Fortuna
Gli anni più belli di Claudio Baglioni – Gli anni più belli
Il ladro di giorni di Alessandro Nelson Garofalo, cantata da Nero Nelson e Claudio Gnut – Il ladro di
giorni
Rione Sanità di Ralph P. – Il sindaco del rione Sanità
Un errore di distrazione di Brunori Sas – L’ospite
We come from Napoli di Liberato, con Gaika e Robert Del Naja – Ultras
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zati da pubblico e critica, come “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek, “Gli anni più belli” di Gabriele
Muccino, “Hammamet” di Gianni Amelio e “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo. Due importanti
premi saranno assegnati: il Nastro alla Carriera al bravissimo attore napoletano Toni Servillo e il
Nastro dell’Anno al film “Volevo nascondermi” del regista Giorgio Diritti, che narra la storia del
pittore Ligabue, interpretato da un eccellente Elio Germano.

Mesi di ripartenza questi per l’Italia e per il cinema italiano, diamo anche noi il nostro contributo,
quindi, popolando le arene estive e andando a recuperare opere di grande valore che non abbiamo
visto, riprendendoci così, con le dovute accortezze, anche un po’ di socialità che è
momentaneamente venuta meno, e quale miglior scusa per farlo, se non quella della visione di un bel
film.

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E se potessi riscrivere la storia? Questa è
la domanda che ci pone “Hollywood”, la
miniserie ispirata agli anni d'oro del
cinema americano
Tra le novità Netflix spicca senza dubbio “Hollywood”, la miniserie che racconta la storia di sei
giovani ragazzi ed il loro sogno di sfondare nel mondo del cinema. La brillante serie, creata da Ryan
Murphy e Ian Brennan, diretta da Daniel Minahan, potrebbe al primo sguardo sembrare solo
leggera e piacevole ma, per fortuna, così non è. Il sogno del cinema è solo il punto di partenza, il
pretesto del racconto. In realtà andando avanti con le puntate (meglio se viste in lingua originale), si
capisce che quel che si vuole raccontare è molto di più. Il desiderio di soldi, successo e popolarità
presto si trasforma in un potente veicolo, per un potente messaggio: l’uguaglianza.

Così le vicende di questi ragazzi giovani, belli e determinati, si incrociano nella splendente Los
Angeles, terra delle opportunità, dove si arriva per realizzare i propri sogni e diventare qualcuno.
Non è per tutti facile però: non lo è se, ad esempio, sei un aspirante sceneggiatore di colore o
un’aspirante attrice di colore, ma non è facile neanche se sei la moglie del capo dei più famosi studi
cinematografici di Hollywood, da cui ci si aspetta esclusivamente che faccia la moglie. Ed è proprio
davanti a questi studi, gli Ace Studios, che ogni mattina una folla scalpitante di giovani, si apposta
col sogno di essere reclutati, anche solo per fare la comparsa per dieci dollari al giorno; ma su uno
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che viene selezionato, altri cento ne restano fuori e si barcamenano per guadagnare qualche soldo
per pagare le bollette, trovando lavori anche poco convenzionali. Lo scenario qui si sdoppia: da una
parte l’America fatta di fast food, lustrini, progresso e icone glamour, dall’altra quell’America
ipocrita e razzista, dove il finto perbenismo dei ricchi e le discriminazioni sono all’ordine del giorno,
dove le persone di colore sono escluse dai luoghi pubblici, gli omosessuali perseguitati e le donne
limitate all’unico compito di moglie e mamma. Sembrano lontane queste condizioni ma, purtroppo,
non lo sono e alcune vicende di discriminazioni legate alla razza di appartenenza o agli orientamenti
sessuali, a cui ancora oggi dobbiamo assistere, ne sono la conferma.

https://www.youtube.com/watch?v=iAvnhxXSG4c

Ma torniamo agli anni ’40 e all’aspirante sceneggiatore, Archie Coleman, solo e squattrinato, che ha
scritto una bellissima sceneggiatura sulla storia di Peg Entwistle, l’attrice che nel 1932 si uccise
lanciandosi dalla scritta Hollywood (prima Hollywoodland), in seguito ad un flop cinematografico.
Grazie a diverse vicissitudini la sceneggiatura del film “Peg” viene presa in considerazione e al suo
interno convergono tutti i nostri protagonisti. Qui mi fermo con il racconto, per non cadere nello
spoiler, ma vado avanti con le curiosità, dicendo che la grandezza di quella che possiamo definire
un’ucronistica meta-serie sul cinema, sta nei dettagli: nel mostrare una storia alternativa a quella
reale del cinema di quegli anni che conosciamo, nell’accuratezza delle scenografie, esaltate da una
luminosa fotografia, nella raffinata colonna sonora swing e nella presenza di alcuni personaggi
realmente esistiti, che rendono la storia ancor più intrigante.

Due su tutti, il divo amato dalle donne Rock Hudson (pseudonimo di Rock Fitzgerald) e Henry
Willson, il controverso agente delle star, interpretato da Jim Parsons (presente anche tra i
produttori esecutivi), il famosissimo Sheldon Cooper di The Big Bang Theory, che ci regala
un’interpretazione molto distante dal nerd che conosciamo, per ritrarre un meraviglioso personaggio
cinico e senza scrupoli. Uno dei principali personaggi inventati, invece, è quello di Camille
Washington, la ragazza che ambisce a diventare l’attrice protagonista della pellicola “Peg”, per la
quale i creatori si sono ispirati a due dive realmente esistite: Dorothy Dandridge, la prima attrice
afro-americana ad essere nominata agli Oscar come miglior attrice protagonista e Lena Horn, la
prima attrice di colore a firmare un contratto con una major cinematografica di Hollywood.
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Scopri il nuovo numero > Upgrade
    Upgrade rappresenta l’ultimo elemento di un racconto che parte a Febbraio 2020. In questi mesi
       abbiamo raccontato cosa stava succedendo (Virale), ci siamo domandati come la pandemia
       avrebbe cambiato noi stessi e l’economia (Tutto andrà bene(?)), e abbiamo offerto soluzioni
    (Reset). Con questo numero abbiamo voluto fare un passo in più: immaginare un domani diverso,
                                anche attraverso esperienze concrete.

Un altro punto di forza di questa serie è sicuramente l’evoluzione della storia che, come detto, solo
in apparenza è una storia superficiale, ma successivamente, puntata dopo puntata, diventa sempre
più emozionante, trasformando i suoi personaggi ed il suo messaggio, diventando così una serie
imprescindibile per gli amanti del cinema, ma altrettanto coinvolgente anche per i meno
appassionati.

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ontroverso agente delle star, è interpretato da Jim Parsons, il famosissimo Sheldon Cooper di
The Big Bang Theory.

Un cast con molti giovani esordienti e poche guest, tra cui il già citato Jim Parsons, Mira Sorvino,
Rob Reiner e l’attrice e cantante Queen Latifah, a cui è affidato un personaggio che non rientra
tra i principali, ma che risulta essere comunque fondamentale. La cantante americana interpreta
l’attrice Hattie McDaniel, che fu la prima donna afroamericana della storia a vincere un premio
Oscar, in particolare quello come miglior attrice non protagonista, per il ruolo di Mami nel kolossal
“Via col vento” ma che, purtroppo, fu protagonista anche di un avvenimento al limite
dell’incredibile, che viene raccontato in una struggente scena dell’ultimo episodio della serie. Ancora
oggi, se parliamo di premi Oscar, gli attori di colore, nominati e premiati, sono davvero pochi
rispetto alla totalità.

La serie “Hollywood” è stata presentata come miniserie, quindi, senza seguito e per ora è così, ma
non è da escludere che, se dovesse ricevere il successo che merita, si possa proseguire il racconto,
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anche se tutte le vicende si sono concluse; uno dei protagonisti, secondo me, avrebbe ancora
qualcosa da dire e proprio per questo credo non abbia avuto un degno finale, ma staremo a vedere.

La domanda con cui è stata lanciata questa entusiasmante serie è “E se potessi riscrivere la storia?”
ed è rivolta proprio a noi spettatori, mettendoci davanti ad una prova: è possibile cercare di
superare quelle brutte pagine di storia che, purtroppo, ancora oggi stiamo scrivendo e dar vita ad
una versione alternativa del nostro presente? E’ possibile utilizzare questa drammatica situazione
universale come spinta verso il miglioramento? Riusciremo a raccontare a chi non c’era, come ha
fatto questa serie tv, una storia senza più discriminazioni, ingiustizie, ignoranza o sarà più facile
cedere alla facile scorciatoia del giudizio ad ogni costo, anche, e soprattutto, quando non abbiamo
conoscenze adeguate per poterlo emettere?

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Tutto cambierà, anche il cinema: i film che
ci aspettano dopo la quarantena
C’è vita dopo la quarantena? Sicuramente una vita diversa, dal lavoro alle vacanze, dal modo di
interagire a quello di divertirsi e in tutto questo ci sono l’arte e la cultura. Compagna e salvatrice di
questa quarantena, la cultura ha confermato il suo ruolo fondamentale nella nostra vita, anche
quando quest’ultima è in pausa dalla “normalità”. Come avremmo fatto senza libri, senza ricette di
cucina, senza musica e senza cinema? Per fortuna abbiamo la possibilità di reperire film anche
fermi sul nostro divano, grazie allo streaming e alla televisione, ma certamente per i professionisti
del settore non è un bel momento, tra uscite di film rimandate e riprese sospese, senza dimenticare i
gestori delle sale cinematografiche, costretti a chiudere fino a data da destinarsi.

https://www.youtube.com/watch?v=X2HBqizCR6U

In questa bolla di incertezze e di attese in cui viviamo, numerose sono le produzioni lasciate in
sospeso, tra cui alcune molto attese:

■   Jurassic World: Dominion
■   Animali fantastici -Terzo episodio
■   La Sirenetta (in live action)
■   Matrix 4
■   Mission Impossible 7
■   The Batman
■   Elvis

Accanto al problema delle riprese e delle post-produzioni interrotte dal virus, c’è anche quello di film
belli e pronti che stavano per uscire proprio in questi mesi, la cui uscita è stata rinviata.

Alcuni esempi:

■   Fast & Furious: The Fast Saga: uscita rinviata ad aprile 2021
■   Mulan: uscita rinviata a luglio 2020
■   Ghostbusters: Afterlife: uscita rinviata a marzo 2021
■   Sing 2: uscita rinviata a dicembre 2020
■   Top Gun: Maverick: uscita rinviata a dicembre 2020
■   Minions: The Rise of Gru: uscita rinviata a luglio 2021
■   No time to Die: uscita rinviata a novembre 2020
■   Wonder Woman 1984: uscita rinviata ad agosto 2020
■   Tenet: uscita rinviata a settembre 2020
■   Lupin III – The First: uscita rinviata a fine 2020
■   New Mutants: uscita rinviata a fine 2020
■   Volevo nascondermi: uscito per pochi giorni e poi sospeso fino a data da destinarsi
■   Ritorno al Crimine: uscita rinviata a data da destinarsi
■   Si vive una volta sola: uscita rinviata a data da destinarsi

https://www.youtube.com/watch?v=r6oeUfVs3Ws

Come in ogni circostanza c’è chi si ferma, chi rimanda e poi c’è chi trasforma le difficoltà in
opportunità e a tal proposito alcuni produttori hanno deciso di lanciare i film sulle piattaforme on
demand. Assistiamo, così, al debutto di alcune opere direttamente online: “The Lovebirds”, una
commedia americana che debutterà direttamente su Netflix; “Un figlio di nome Erasmus”, la
commedia del regista Alberto Ferrari, uscito il giorno di Pasqua su diversi portali; “L’uomo
invisibile” l’horror disponibile on-demand già da fine marzo; “Trolls World Tour”, il sequel di Trolls,
che dal 10 aprile sta riscuotendo un enorme successo in formato digitale.

                            Scopri il nuovo numero > Reset
       Dopo aver parlato, a febbraio, dell’interconnessione in “Virale” ed esserci interrogati a marzo
     sulla situazione attuale in “Tutto andrò bene (?)”, oggi, con “Reset”, vogliamo parlare di soluzioni
        concrete. L’online ed il digitale saranno quantomai utili per offrire soluzioni e creare nuove
                                                 opportunità.

In tutto questo caos generale, a trovarsi in difficoltà sono anche gli organizzatori di importanti
festival cinematografici, soprattutto il Festival di Cannes, previsto per maggio e quello di Venezia,
previsto per settembre. Gli organizzatori di entrambi i festival hanno deciso di non optare per
un’edizione online dell’evento, invece, prende sempre più forma l’ipotesi di una collaborazione tra i
due, se sarà possibile, nel mese di settembre.

https://www.youtube.com/watch?v=D5oC_NYpV0s

Tempi duri per tutti, insomma, ma questo non deve mai farci perdere la speranza che si possa
tornare a vivere nella “normalità”, anzi, migliorando il nostro modo di vivere e soprattutto convivere,
con noi stessi, l’altro e la Terra. Torneremo a fare tutto e torneremo anche nelle sale
cinematografiche, anche se c’è già chi pensa ad una valida alternativa, come il regista livornese
Paolo Virzì che, riflettendo sull’attuale situazione del cinema, dice di non essere contrario ad un
“grande rilancio estivo del drive-in”, una sorta di “se non riesci ad uscire dal tunnel, arredalo”,
trasformato in -se non puoi entrare nella sala, porta la sala al di fuori.
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5 serie tv da vedere per scacciare la noia
da quarantena.
Ci hanno insegnato che anche nelle situazioni più spiacevoli dobbiamo trovare il lato positivo. Certo
il momento di epidemia mondiale non è proprio facile da affrontare, ma non impossibile: smart
working, scuole chiuse, eventi culturali annullati, diciamoci la verità, ci resta ben poco da fare ed è
in questo momento che la nostra ancora di salvezza può essere un libro, una ricetta, un film o meglio
ancora una serie tv.

Le piattaforme a nostra disposizione sono tante, così come non mancano le serie a cui
appassionarci, dalla fantascienza al romantico, dal teen drama al poliziesco.

Ve ne proponiamo cinque per rendere più sopportabile
questi giorni di clausura forzata.
1) I AM NOT OKAY WITH THIS
Consigliato per chi vorrebbe risolvere tutto con un superpotere.

https://youtu.be/8qdDUnsGcPE
E’ una serie tv che molto ha in comune con la serie “The end of th f***ing world”, con cui condivide
l’ideatore e regista Jonathan Entwistle e il fatto di essere tratta da una graphic novel del fumettista
americano Charles Forsman. Questo, per i più appassionati, già potrebbe bastare come punto di
partenza, ma approfondiamo dicendo che in comune hanno anche un’atmosfera a tratti macabra e
surreale, ma non per questo meno divertente. La protagonista della serie è Sydney, una ragazza che
si autodefinisce “una noiosa diciassettenne bianca”, che d’improvviso si accorge di avere dei
superpoteri, che si manifestano quando è particolarmente impaurita o arrabbiata e se vi viene in
mente Eleven della serie culto “Stranger Things”, siete sulla buona strada, perché i produttori sono
gli stessi. Una commedia dark, insomma, che può piacere anche ai non più adolescenti; al momento
è stata realizzata solo la prima stagione composta da sette episodi, disponibile su Netflix.

2) L’AMICA GENIALE
Consigliato per chi vorrebbe tornare agli anni in cui si stava meglio quando si stava peggio.

https://youtu.be/vJe8KtO2QWA

“L’amica geniale” è la serie tv italiana del regista e sceneggiatore Saverio Costanzo, tratta
dall’omonimo romanzo, bestseller in tutto il mondo, di Elena Ferrante, pseudonimo della scrittrice
napoletana di cui non si conosce l’identità. In onda sulle reti Rai, la prima stagione è andata in onda
nel 2018 e la seconda si è da poco conclusa; una stagione per ognuno dei quattro romanzi. La storia
vede le due protagoniste, Elena Greco (Lenù) e Raffaella Cerullo (Lila), cresciute in un quartiere
difficile della periferia di Napoli negli anni cinquanta (prima stagione) e sessanta (seconda stagione),
tra le quali nascerà una profondo legame di amicizia, fatto anche di scontri e allontanamenti.
Sempre alleate nell’affrontare le ingiustize dell’ignoranza e della povertà, le due ragazze crescono e
cambiano, mantenendo un forte attaccamento emotivo, nonostante, nella seconda stagione, ci sia un
cambiamento fondamentale di stile di vita per entrambe. Emozionante opera che cattura lo
spettatore e lo fa appassionare ai drammi dei personaggi, mostrando, contemporaneamente, anche i
cambiamenti sociali, economici e di costume del nostro paese. In realizzazione la terza stagione, che
riprenderà il terzo libro della tetralogia.

3) THE GOOD PLACE
Consigliato per chi sa che deve comportarsi bene oggi, per sopravvivere domani.

https://youtu.be/PC5jSRLpNkE

“The Good Place” è una serie televisiva fantasy, creata dallo sceneggiatore e regista americano
Michael Schur; è la storia di quattro esseri umani, capitanati da Eleanor Shellstrop, interpretata
dall’attrice Kristen Bell (protagonista nella serie “Veronica Mars”), che dopo essere morti finiscono
nella parte buona (good place, appunto), una sorta di fantastico e colorato paradiso, creato
dall’architetto Michael, dove tutti sono buoni e gentili e dove puoi gustare deliziosi frozen yogurt ai
gusti più assurdi. Sono tutti convinti di essersi guadagnati quel posto grazie alle loro buone azioni in
vita, ma qualcuno si accorge che qualcosa non quadra. La serie, originale, visionaria e spassosa, è
stata da subito elogiata per la sua recitazione, le scenografie, l’umorismo e la surreale
sceneggiatura. In corso la quarta ed ultima stagione disponibile su Infinity.
4) FRIENDS
Consigliato per chi ha bisogno di sapere come va a finire.

https://youtu.be/VlEoUTI2NJU

È la serie tv culto basata sull’amicizia di sei ragazzi, Rachel, Monica, Phoebe, Ross, Chandler e Joey,
che vivono a Manhattan. La serie è composta da dieci stagioni, che sono andate in onda in Italia dal
1997 al 2005, riscuotendo enorme successo di pubblico e catturando numerosissimi fan. La storia
segue la vita quotidiana di questi sei amici, fatta di legami sentimentali, problemi, cambiamenti e
situazioni paradossali; la formula della sitcom ha permesso alla serie di essere leggera e divertente e
ha dato la possibilità ai fan di legarsi molto, nel corso degli anni, ai personaggi e le loro vicende.
Friends è così famosa ed apprezzata che non ha mai smesso di essere trasmessa in chiaro in diversi
canali televisivi e al momento è presente anche su Netflix con tutte le stagioni al completo, per i più
nostalgici.

5) LOCKE & KEY
Consigliato per chi vorrebbe trovare la chiave per risolvere il problema.

https://www.youtube.com/watch?v=0eKayoTOb6E

“Locke & key” è una serie tv americana nata dalla mente dello scrittore e fumettista Joe Hill
(pseudonimo di Joseph Hillstrom King), figlio dello scrittore Stephen King. La storia è basata sulla
graphic novel dello scrittore e racconta la vita di tre fratelli che, in seguito alla morte del padre per
omicidio, si trasferiscono nella Keyhouse, la casa dove il padre ha trascorso la sua infanzia e
adolescenza. Questa serie, principalmente destinata ai ragazzi, si può inserire nel genere horror, ma
anche drammatico ed è stata accolta positivamente dal pubblico, data la sua capacità di tenerti
incollato allo schermo. Attualmente è stata realizzata solo la prima stagione di dieci episodi,
disponibile su Netflix.

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Cosa resta da fare allora, se non darsi a uno sfrenato binge watching, che se eccessivo e non
controllato potrebbe portare a conseguenze negative, ma per questa volta diciamo che si può fare
un’eccezione.
Quindi fate i bravi, restate a casa e buona visione!

Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre.

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Gli Oscar 2020: Parasite è il campione
assoluto con 4 Oscar e Scorsese torna a
casa a mani vuote
Con questo titolo potremmo riassumere la 92esima edizione dei premi Oscar, ma entriamo nel
dettaglio. “Parasite” con sole 6 candidature è stato il film che ha portato a casa più statuette:
Miglior film, il premio più ambito, Miglior Sceneggiatura originale, Miglior Regia al
sudcoreano Bong Joon-ho e Miglior Film Internazionale, che, bellissima coincidenza, da
quest’anno non si chiama più Oscar per Miglior film in lingua straniera. Una edizione, quindi,
all’insegna di un messaggio che va contro l’attuale politica americana di Trump e contro la fobia del
Coronavirus, con la vittoria di un outsider, che è anche il primo film non in lingua inglese ad
aggiudicarsi il premio come Miglior film.

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alla Notte degli Oscar

Due le delusioni più grandi: il favoritissimo “The Irishman” di Martin Scorsese, che torna a casa
senza nessuna vittoria, nonostante le 10 candidature in possesso e Scarlett Johansson, in corsa per
Miglior attrice protagonista e non protagonista che, però, non vince nulla.

Joaquin Phoenix conferma il Golden Globe con la vittoria dell’Oscar come Miglior Attore
Protagonista, confermando quanto la forza del film “Joker” sia quasi esclusivamente a carico suo e
non della storia; emozionato dedica la vittoria al fratello, attore e musicista, River, scomparso a soli
23 anni.

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Oscar come Miglior Attrice Protagonista la favorita dai pronostici, Renée Zellweger, per la sua
magnifica interpretazione della cantante e attrice Judy Garland nel film “Judy”; per i Non
Protagonisti premio a Brad Pitt per “C’era una volta a…Hollywood” e a Laura Dern per
“Storia di un Matrimonio”.

Il premio Oscar come Miglior Film d’Animazione è andato a Toy Story 4 e quello come Miglior
Documentario ad “American Factory”.

Il super favorito dell’ultima ora, “1917” del regista Sam Mendes, ha vinto “solo” l’Oscar per il
Miglior Sonoro, per i Migliori Effetti Visivi e per la Miglior Fotografia.

https://www.youtube.com/watch?v=OXC8EHdyn5g

Ospiti musicali della serata, Eminem, il fenomeno del momento Billie Eilish ed Elton John, che ha
cantato “(I’m Gonna) Love Me Again”, canzone vincitrice del premio Oscar per la Miglior
Canzone, contenuta nel film “Rocketman”, a lui dedicato.

Leggiamo i vincitori:

MIGLIOR FILM
Parasite

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no Bong Joon-ho.

MIGLIOR REGIA

Bong Joon-ho (Parasite)

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Renée Zellweger (Judy)

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA

Joaquin Phoenix (Joker)
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MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Laura Dern (Storia di un Matrimonio)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

Brad Pitt (C’era una volta a…Hollywood)

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Parasite (Corea del Sud)
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MIGLIORE COLONNA SONORA

Joker

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE

“(I’m Gonna) Love Me Again”, Rocketman

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO

Hair Love
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MIGLIOR CORTOMETRAGGIO LIVE ACTION

The Neighbors’ Window

MIGLIOR SONORO

1917

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

Le Mans ’66 – La Grande Sfida

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Toy Story 4

MIGLIORE FOTOGRAFIA

1917
MIGLIORI EFFETTI VISIVI

1917

MIGLIORI SCENOGRAFIE

C’era una volta a…Hollywood

MIGLIOR MONTAGGIO

Le Mans ’66 – La Grande Sfida

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

American Factory

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)

MIGLIORI COSTUMI

Piccole Donne

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE

Bombshell

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Parasite

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Jojo Rabbit
Premiati o no, vi consiglio di recuperare al più presto molti di questi film perché lo meritano,
approfittando del loro ritorno in questi giorni nelle sale cinematografiche.

Cresce l’attesa per gli Oscar 2020 con
l’annuncio delle nomination. Joker
continua a comandare.
Annunciate il 13 gennaio le nomination per gli Oscar 2020, che si terranno il prossimo 10 febbraio.

Continua a dominare il film “Joker” con il formidabile Joaquin Phoenix, subito dopo Tarantino,
Mendes e Scorsese.

Ecco le nomination:

MIGLIOR FILM

Le Mans ’66 – La Grande Sfida

The Irishman

Jojo Rabbit

Joker

Piccole Donne

Storia di un matrimonio

1917

C’era una volta a…Hollywood

Parasite
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MIGLIOR REGIA

Martin Scorsese (The Irishman)

Todd Phillips (Joker)

Sam Mendes (1917)

Quentin Tarantino (C’era una volta a…Hollywood)

Bong Joon-ho (Parasite)
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Cinthia Erivo (Harriet)

Scarlett Johansson (Storia di un matrimonio)

Saoirse Ronan (Piccole Donne)

Charlize Theron (Bombshell)

Renée Zellweger (Judy)

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA

Antonio Banderas (Dolor Y Gloria)

Leonardo DiCaprio (C’era una volta a…Hollywood)

Adam Driver (Storia di un Matrimonio)
Joaquin Phoenix (Joker)

Jonathan Pryce (I Due Papi)

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MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Kathy Bates (Richard Jewell)

Laura Dern (Storia di un Matrimonio)

Scarlett Johansson (Jojo Rabbit)

Florence Pugh (Piccole Donne)

Margot Robbie (Bombshell)
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

Tom Hanks (Un amico straordinario)

Anthony Hopkins (I due papi)

Al Pacino (The Irishman)

Joe Pesci (The Irishman)

Brad Pitt (C’era una volta a…Hollywood)
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Corpus Christi (Polonia)

Honeyland (Macedonia)
I Miserabili (Francia)

Dolor y Gloria (Spagna)

Parasite (Corea del Sud)

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ollywood 10 candidature

MIGLIORE COLONNA SONORA

Joker

Piccole Donne

Storia di un Matrimonio

1917

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE

Toy Story 4

Rocketman

Breakthrough

Frozen 2

Harriet
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO

Dcera (Daughter)

Hair Love

Kitbull

Memorable

Sister

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MIGLIOR CORTOMETRAGGIO LIVE ACTION

Brotherhood

Nefta Football Club

The Neighbors’ Window

Saria

A Sister
MIGLIOR SONORO

Le Mans ’66 – La Grande Sfida

Joker

1917
C’era una volta a…Hollywood

Star Wars: L’ascesa di Skywalker
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

Ad Astra

Le Mans ’66 – La Grande Sfida

Joker

1917

C’era una volta a…Hollywood

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MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Dragon Trainer: il mondo nascosto

Dov’è il mio corpo?

Klaus

Missing Link

Toy Story 4
MIGLIORE FOTOGRAFIA

The Irishman

Joker
The Lighthouse

1917

C’era una volta a…Hollywood

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

Avengers: Endgame

The Irishman

Il Re Leone

1917

Star Wars: L’ascesa di Skywalker

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MIGLIORI SCENOGRAFIE

The Irishman

Jojo Rabbit

1917

C’era una volta a…Hollywood

Parasite
MIGLIOR MONTAGGIO

Le Mans ’66 – La Grande Sfida

The Irishman

Jojo Rabbit

Joker

Parasite

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

American Factory

The Cave

The Edge of Democracy

For Sama

Honeyland

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

In the Absence

Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)
Life overtakes me

St. Louis Superman

Walk Run Cha-cha

MIGLIORI COSTUMI

The Irishman

Jojo Rabbit

Joker

Piccole Donne

C’era una volta a…Hollywood
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE

Bombshell

Joker

Judy

Maleficent: Signora del Male

1917

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Cena con Delitto – Knives Out

Storia di un Matrimonio

1917

C’era una volta a…Hollywood

Parasite
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

The Irishman

Jojo Rabbit

Joker

Piccole Donne
I Due Papi

E voi avete visto questi film? Qual è il vostro favorito? Siete d’accordo con le nomination?

I vincitori dei Golden Globes 2020, tra
impegno vegan e toccanti discorsi, con un
pensiero all'Australia
Svolti il 6 gennaio scorso i Golden Globes 2020, tra i più importanti premi al mondo per il cinema e
la televisione, assegnati da circa novanta giornalisti della stampa estera iscritti all’HFPA (Hollywood
Foreign Press Association). L’edizione, presentata dal comico inglese Ricky Gervais, fra tante risate
e discorsi impegnati, soprattutto dedicati all’ambiente e alla libertà di scelta delle donne, ha
assegnato anche due premi alla carriera, rispettivamente all’attrice americana Ellen DeGeneres e
al grandissimo Tom Hanks.

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A farla da padrone nelle nomination il colosso Netflix, che però poi non ha portato a casa numerosi
risultati. Questa edizione, la prima con cena totalmente vegana, ha visto come protagonista anche
numerosi discorsi dei vincitori dedicati all’Australia e alla sua tremenda situazione attuale.
Qui di seguito i vincitori della Sezione CINEMA:

Miglior film drammatico
1917
The Irishman
Joker
Storia di un matrimonio
I due papi

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registta Sam Mendes del film “1917”.

Miglior attrice in un film drammatico
Cynthia Erivo, Harriet
Scarlett Johansson, Storia di un matrimonio
Saoirse Ronan, Piccole donne
Charlize Theron, Bombshell
Renée Zellweger, Judy

Miglior attore in un film drammatico
Christian Bale, Le Mans ’66 – La grande sfida
Antonio Banderas, Dolor y Gloria
Adam Driver, Storia di un matrimonio
Joaquin Phoenix, Joker
Jonathan Pryce, I due papi
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Miglior film commedia o musicale
C’era una volta… a Hollywood
Jojo Rabbit
Cena con delitto – Knives out
Rocketman
Dolemite Is My Name

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Miglior attrice in un film comico
Awkwafina, The Farewell
Ana de Armas, Cena con delitto – Knives out
Cate Blanchett, Che fine ha fatto Bernadette?
Beanie Feldstein, La rivincita delle sfigate
Emma Thompson, E poi c’è Katherine

Miglior attore in un film comico
Daniel Craig, Cena con delitto – Knives out
Roman Griffin Davis, JoJo Rabbit
Leonardo DiCaprio, C’era una volta… a Hollywood
Taron Egerton, Rocketman
Eddie Murphy, Dolomite Is My Name

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Miglior attrice non protagonista
Kathy Bates, Richard Jewell
Annette Bening, The Report
Laura Dern, Storia di un matrimonio
Jennifer Lopez, Le ragazze di Wall Street
Margot Robbie, Bombshell

Miglior attore non protagonista
Tom Hanks, Un amico straordinario
Anthony Hopkins, I due papi
Al Pacino, The Irishman
Joe Pesci, The Irishman
Brad Pitt, C’era una volta… a Hollywood
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Miglior regista
Bong Joon-ho, Parasite
Sam Mendes, 1917
Todd Phillips, Joker
Martin Scorsese, The Irishman
Quentin Tarantino, C’era una volta… a Hollywood

Miglior film straniero
The Farewell (Cina)
Dolor y Gloria (Spagna)
Les Misérables (Francia)
Parasite (Corea del Sud)
Ritratto della giovane in fiamme (Francia)
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n-ho ritira il Golden Globe per Il miglior Film Straniero per “Parasite”.

Miglior film d’animazione
Frozen 2
Dragon Trainer 3: Il mondo nascosto
Missing Link
Il Re Leone
Toy Story 4

Miglior sceneggiatura
Noah Baumbach, Storia di un matrimonio
Bong Joon Ho, Parasite
Anthony McCarten, I due papi
Quentin Tarantino, C’era una volta… a Hollywood
Steven Zaillian, The Irishman
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Miglior colonna sonora
Alexandre Desplat, Piccole donne
Hildur Guðnadóttir, Joker
Randy Newman, Storia di un matrimonio
Thomas Newman, 1917
Daniel Pemberton, Motherless Brooklyn

Miglior canzone
Beautiful Ghosts (Cats)
(I’m Gonna) Love Me Again (Rocketman)
Into the Unknown (Frozen 2)
Spirit (Il Re Leone)
Stand Up (Harriet)

Qui di seguito i vincitori della Sezione SERIE TV:

Miglior serie drammatica
Big Little Lies
Killing Eve
Succession
The Crown
The Morning Show
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TV Succession

Miglior attrice in una serie drammatica
Jennifer Aniston, The Morning Show
Olivia Colman, The Crown
Jodie Comer, Killing Eve
Nicole Kidman, Big Little Lies
Reese Witherspoon, The Morning Show

Miglior attore in una serie drammatica
Brian Cox, Succession
Kit Harington, Il Trono di Spade
Rami Malek, Mr. Robot
Tobias Menzies, The Crown
Billy Porter, Pose

Miglior serie comica
Barry
Fleabag
Il metodo Kominsky
The Marvelous Mrs. Maisel
The Politician

Miglior attrice in una serie comica
Christina Applegate, Dead to Me
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Kirsten Dunst, On Becoming a God in Central Florida
Natasha Lyonne, Russian Doll
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag
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Serie Comica, Phoebe Waller-Bridge per “Fleabag”.

Miglior attore in una serie comica
Michael Douglas, Il metodo Kominsky
Bill Hader, Barry
Ben Platt, The Politician
Paul Rudd, Living with Yourself
Ramy Youssef, Ramy

Miglior miniserie o film tv
Catch-22
Chernobyl
Fosse/Verdon
The Loudest Voice
Unbelievable

Miglior attrice in miniserie o film tv
Kaitlyn Dever, Unbelievable
Joey King, The Act
Helen Mirren, Caterina la Grande
Merritt Wever, Unbelievable
Michelle Williams, Fosse/Verdon

Miglior attore in miniserie o film tv
Christopher Abbott, Catch-22
Sacha Baron Cohen, The Spy
Russell Crowe, The Loudest Voice
Jared Harris, Chernobyl
Sam Rockwell, Fosse/Verdon

Miglior attrice non protagonista in una serie, miniserie o film tv
Patricia Arquette, The Act
Helena Bonham Carter, The Crown
Toni Collette, Unbelievable
Meryl Streep, Big Little Lies
Emily Watson, Chernobyl
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Miglior attore non protagonista in una serie, miniserie o film tv
Alan Arkin, Il metodo Kominsky
Kieran Culkin, Succession
Andrew Scott, Fleabag
Stellan Skarsgard, Chernobyl
Henry Winkler, Barry

Non resta che darci appuntamento al 10 febbraio, con i prestigiosi e attesissimi premi Oscar 2020,
per vedere quanto saranno in linea con gli ambiti globi appena assegnati.

5 storie vere per ispirarci al cambiamento
Il nuovo anno si avvicina e con lui anche i buoni propositi, cosa c’è di meglio allora che avere come
fonte d’ispirazione il cinema? Vi proponiamo per l’occasione 5 film basati su personaggi realmente
esistiti, che hanno deciso di cambiare la propria vita.

Sono persone comuni che hanno creduto in un sogno e hanno deciso di non lasciare tutto come
prima, rassegnandosi al proprio destino, ma hanno accolto la sfida di cambiare le cose, la vita, il
mondo circostante.
Conosciamoli meglio attraverso questi film:
https://youtu.be/kpyNeXLqJKU

1) THE SOCIAL NETWORK: 2010, Regia di David Fincher

Primo fra tutti è sicuramente “The Social Network”, il film che racconta l’ascesa del giovane
cofondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Il film si è aggiudicato 3 Oscar, per la sceneggiatura
non originale, per la colonna sonora e per il miglior montaggio e rappresenta uno dei miglior film
biografici degli ultimi anni. Facebook (con questo nome dal 2004) nacque nel 2003 come sito per gli
studenti di Harvard con il nome Facemash, ispirandosi all’elenco con nomi e foto che gli studenti
ricevono ad inizio anno, ideato per aiutarli a socializzare.

          Scopri il nuovo numero > Simply the best
Con il susseguirsi delle modifiche lo scopo di Facebook è rimasto più o meno simile, arrivando ad
essere il terzo sito più visitato dopo Google e Youtube. L’attore protagonista, il bravissimo Jesse
Eisenberg, interpreta magistralmente il giovane imprenditore informatico, che ormai è il quinto
uomo più ricco al mondo e il film, infatti, segue la sua storia partendo dall’idea che scatena la
nascita del social network fino alla causa contro Zuckerberg da 600 milioni di dollari.

https://youtu.be/sLk1g_2acgc

2) JOBS: 2013, Regia di Joshua Michael Stern

Su Steve Jobs, l’imprenditore, inventore, informatico e confondatore di Apple, sono stati girati due
film molto diversi: “Jobs” del 2013 con la regia di Joshua Michael Stern, che vede protagonista
l’attore Ashton Kutcher e “Steve Jobs”, del 2015, diretto da Danny Boyle, che ha come attore
protagonista Michael Fassbender. Entrambe le pellicole sono molto ben realizzate, ma forse il primo
risulta più leggero: “Jobs” narra la storia del visionario informatico partendo dagli anni settanta,
anni in cui viene fondata l’azienda Apple a Cupertino, in California con pochi mezzi e tanta voglia di
cambiare il corso degli eventi. Il film mostra anche tutto il percorso, umano e professionale di questa
figura iconica del mondo dell’informatica e della tecnologia, che con i suoi prodotti e le sue
innovazioni ha creato nel mondo un vero e proprio status symbol.

https://youtu.be/i0JY79_Kiww

3) THE IMITATION GAME: 2014, Regia di Morten Tyldum

“The Imitation game”, film del 2014, narra la storia del matematico Alan Turing, nato nel 1912.
Turing fu assunto per decifrare messaggi nazisti codificati dalla famosa Macchina Enigma, in quanto
esperto a decifrare codici segreti. La sua figura è ancora oggi molto importante nella storia, perché
grazie a lui si riuscirono a salvare numerose vite umane durante la guerra. Il matematico è
considerato uno dei padri dell’informatica per il suo concetto di algoritmo e per la Macchina di
Turing, una macchina ideale che può eseguire algoritmi con dati su un nastro potenzialmente
infinito. Il film molto avvincente è supportato dalla bravura dell’attore protagonista Benedict
Cumberbatch e si è aggiudicato anche il premio Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale.

https://youtu.be/zMn0-0gU3fM
4) JOY: 2015, Regia di David O. Russell

E’ la storia dell’inventrice, imprenditrice italo americana Joy Mangano, interpretata dalla bravissima
Jennifer Lawrence. Joy è una donna divorziata con due figli, che fatica ad andare avanti, ma con la
sua determinazione riesce a dare una svolta clamorosa alla sua esistenza: inventa il Miracle Mop, il
mocio autostrizzante per pulire i pavimenti e partendo da questa sua invenzione riesce a costruire
un grande impero commerciale e si riscatta dalla sua vita precedente. Le storie al femminile nel
cinema sono sempre troppo poche, ma questo è uno di quei film che può sicuramente essere da
stimolo per non essere vittima dei pregiudizi e riuscire ad abbattere gli ostacoli e realizzare i propri
sogni.

https://youtu.be/Bb5H_sh9dcc

5) IL RAGAZZO CHE CATTURÒ IL VENTO: 2019, Regia di Chiwetel Ejiofor

Questo film del 2019, scritto, diretto ed interpretato da Chiwetel Ejiofor, è basato sull’omonimo libro
di memorie scritto da William Kamkwamba, inventore e scrittore malawiano. Kamkwamba a 14 anni
costruì un mulino a vento con materiale di recupero per dare elettricità al suo villaggio e per questo
suo impegno sociale e per tutto il suo ingegno, ha ricevuto fondi per continuare a studiare, avendo
scarsi mezzi economici a disposizione. Questo giovane ragazzo africano è diventato un punto di
riferimento nei convegni per parlare di green economy e di ecosostenibilità. “Il ragazzo che catturò
il vento” è disponibile su Netflix ed è stato selezionato per rappresentare il Regno Unito come
Miglior film in lingua straniera agli Oscar 2020.

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”, diceva
Sir Winston Churchill, ed allora nell’attesa del 2020, non resta che lasciarsi ispirare dalle proprie
vittorie, dagli errori, dalla realtà, dagli altri, ed anche dal cinema.

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Il sindaco del Rione Sanità – Il film
“Il sindaco del rione Sanità” è un film diretto dal regista Mario Martone nel 2019, adattamento
cinematografico in chiave moderna della commedia napoletana in tre atti, scritta ed interpretata
da Eduardo De Filippo.

E’ stato presentato in concorso alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di
Venezia, in cui ha ottenuto il riconoscimento del Leoncino d’oro 2019 ed è stato anche candidato
al Leone d’oro come miglior film.

In questo film troviamo la recitazione tipica di una rappresentazione teatrale, che viene messa a
disposizione della narrazione di una Napoli che si fa giustizia da sola e che ha come punto di
riferimento Antonio Barracano, detto “il Sindaco”, da cui tutti vanno per chiedere consigli,
perché lui “difende gli ignoranti” e risolve i problemi. Un personaggio che sostituisce le istituzioni
nei contrasti familiari, nelle questioni di denaro, nelle discussioni irrisolte, circondandosi dei suoi
fedeli uomini e dell’amore della sua famiglia.

Barracano è risoluto, passionale, irremovibile nelle sue decisioni, il capo del rione Sanità che è
anche un confidente, una sorta di giudice che sistema le cose. Accanto a lui il dottore, forse migliore
amico, interpretato dall’attore Roberto De Francesco e l’antagonista, Arturo Santaniello,
lavoratore onesto, interpretato da Massimiliano Gallo.

Un cast di bravi attori napoletani, capitanati dall’intenso Francesco Di Leva che interpreta il
protagonista in maniera impeccabile, grazie alla sua esperienza teatrale, svolta anche in un teatro di
una zona critica di Napoli ed è così che riesce a rappresentare in maniera coinvolgente e passionale
quest’uomo particolare.

Nella storia si avvicendano personaggi con questioni da risolvere ignorando totalmente la presenza
di autorità a cui potersi rivolgere, perché c’è Don Antonio a cui chiedere udienza e lui assolve il suo
compito dispensando comandi, più che consigli, su ciò che lui ritiene le scelte giuste da prendere. La
vicenda si svolge quasi interamente nella sua villa nella campagna vesuviana, dove un giorno, tra i
tanti che chiedono di vedere Barracano, arriva il figlio di un panettiere di Napoli con l’intenzione di
uccidere suo padre e per questo scopo chiedere l’aiuto del Sindaco.

L’epilogo della storia si svolge nella casa di Don Antonio nel rione Sanità, dove quest’ultimo riunisce
tutti i personaggi visti in tutta la storia fino a quel momento per creare un finale tipicamente
teatrale, dalla scenografia all’atmosfera fino ai tempi recitativi, dove si tirano le somme della
vicenda e si cerca una morale, creando un contatto diretto con gli spettatori, che diventano anch’essi
giudici del bene e del male. Un film assolutamente imperdibile, non solo per gli appassionati del
teatro di Eduardo De Filippo, ma anche per gli amanti del buon cinema.

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Mio fratello rincorre i dinosauri – Il film
“Mio fratello rincorre i dinosauri” è un film del regista Stefano Cipani, tratto dall’omonimo
romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol. Il fenomeno editoriale di successo del giovane
scrittore ha spinto a trasformare questa storia familiare in un film tenero che fa riflettere. Il
protagonista è Jack che, oltre a due sorelle, ha un fratello che si chiama Gio, portatore di Sindrome
di Down e la loro storia si sviluppa nel corso degli anni, dall’arrivo a casa di Gio sino a quando Jack
diventa adolescente. Il piccolo Jack è entusiasta di avere un fratellino e vedendolo un po’ diverso da
lui, lo crede un supereroe, pian piano crescendo si accorgerà che i genitori gli hanno raccontato
qualche bugia bianca, per cercare di fargli comprendere le peculiarità del fratellino.

Il merito di questo film è sicuramente quello di essere riuscito a mostrare una realtà difficile da
affrontare ed un mondo sconosciuto a chi non lo vive.

La storia fa sicuramente gran parte del lavoro, ma anche gli attori protagonisti hanno contribuito
con le loro genuine interpretazioni: Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, nel ruolo dei
genitori Davide e Katia, Lorenzo Sisto nei panni di Gio e Francesco Gheghi che interpreta Jack,
già visto nel film “Io sono tempesta” di Daniele Luchetti.

Passano gli anni e il rapporto tra i due fratelli si rafforza sempre più, non mancano però momenti di
smarrimento e difficoltà; Jack affronta i primi amori e i primi legami forti d’amicizia, percorrendo
queste tappe sempre accanto al fratello Gio, che ha sempre un posto importante nel suo percorso.

Un film da vedere, un racconto toccante, che raggiunge facilmente il cuore dei giovani, che si
identificano con l’adolescente Jack e quello degli adulti, soprattutto genitori che vivono dinamiche
simili in famiglia.

Il paragone con il romanzo sarebbe inutile, belli entrambi, ma il film aggiunge un tocco di vivacità
all’intera storia, grazie anche alla delicata fotografia e alla recitazione fresca e leggera.

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La moda raccontata da 5 brillanti
commedie internazionali
L’infinito, desiderato, criticato, amato, contraddittorio mondo della moda, un universo colorato e
intricato, a cui il cinema si è dedicato tanto. Dagli stereotipi sulle modelle, allo sfoggio di grandi
firme, dalle sleali strategie di concorrenza all’elogio della fine qualità tessile, gli argomenti trattati
sono tanti, ma i generi cinematografici che raccontano questo universo, non sono poi così numerosi
e se escludiamo biopic e docufilm, a fare da protagonista è sicuramente la commedia, quella
brillante, quasi esclusivamente americana. Cinque le commedie imperdibili che hanno mostrato la
moda con pungente ironia, cogliendone così, non solo il lato commerciale, ma anche quello più
umano, fino spesso a ridicolizzare o ridimensionare tutto ciò che compone questa ricca e sfarzosa
industria.

ZOOLANDER (USA, 2001)
https://www.youtube.com/watch?v=aXxw7OsmQ68

Esempio lampante l’esilarante commedia dell’attore e regista Ben Stiller, con protagonisti Owen
Wilson e il regista stesso nei panni del modello Derek Zoolander. Il supermodello, che ormai si è
allontanato dalle scene, viene ingaggiato, dopo un lavaggio del cervello, per uccidere il primo
ministro malese, scelta ricaduta su Derek proprio perché non spicca per la grande intelligenza. Film
demenziale, indimenticabile per il modo in cui prende in giro il mondo della moda e dei
supermodelli; presenza nel cast anche dell’icona di stile David Bowie. Nel 2016 Ben Stiller ha diretto
anche il sequel, “Zoolander 2”, con risultati meno brillanti.

IL DIAVOLO VESTE PRADA (USA, 2006)
https://www.youtube.com/watch?v=jovsLQVGc-k

Il film dei film sulla moda, la pietra miliare delle commedie ambientate in questo mondo patinato. La
pellicola del 2006, magistralmente interpretata da Anne Hathaway e Meryl Streep e diretta dal
regista David Frankel, è tratta dall’omonimo romanzo “The Devil Wears Prada” della scrittrice
Lauren Weisberger. La scrittrice americana per il personaggio della spietata Miranda Priestly, si è
ispirata alla direttrice di Vogue America, Anna Wintour, di cui è stata assistente. Il film vede
l’ingresso e l’ascesa della neolaureata impacciata Andrea nella rivista di moda più prestigiosa del
mondo. Grande successo al botteghino e incetta di nomination per i premi più ambiti.

SEX AND THE CITY (USA, 2008)
https://www.youtube.com/watch?v=T-oMbk3wnAU

Film diretto dal regista Michael Patrick King con protagonista Sarah Jessica Parker nei panni della
scrittrice Carrie Bradshaw, che cura la famosa rubrica chiamata “Sex and the City”. Le vicende
sentimentali e sessuali della protagonista e delle sue tre migliori amiche nascono e si evolvono
all’interno di una New York tutta moda e locali trendy, dove non mancano riferimenti ad icone dello
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