Morte accidentale di 5 anarchici
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26 SETTEMBRE 1970 26 SETTEMBRE 2020 Morte accidentale di 5 anarchici Oggi come ieri sappiamo chi è Stato! Cinquanta anni fa, il 26 settembre 1970, cinque compagni anarchici di Reggio Calabria ven- gono uccisi. La controinchiesta condotta dall’area anarchica e da Lotta Continua raccoglierà molti elementi significativi. Il fatto avviene nel pieno della fase di rivolta di Reggio Calabria (luglio 1970-febbraio 1971). L’assassinio dei 5 compagni trova la sua origine negli elementi d’inchiesta da loro raccolti riguardo alle connessioni fra apparati dello Stato, fascisti e gruppi mafiosi, nelle trame che attra- versano la rivolta di Reggio Calabria, la strage sulla linea ferroviaria a Gioia Tauro e altre aggres- sioni squadriste. Gli anarchici calabresi, come pure Lotta Continua, parteciparono inizialmente alla rivolta. Avevano capito che solo avendovi parte attiva si poteva cercare di orientarla su contenuti di classe, rintuzzando le componenti fasciste e reazionarie. Tentativo generoso ma non riuscito (soprattutto a causa dell’opposizione frontale decisa da PCI e PSI), mentre via via s’imponeva la strumenta- lizzazione reazionaria. Battaglia politica e sociale emblematica della stessa “questione meridio- nale”, dei caratteri particolari assunti dal dominio di classe in una formazione economico-sociale plasmata dall’annessione di tipo coloniale attuata con l’unificazione del 1860. Il “sottosviluppo” imposto allora al Sud ha originato quel particolare equilibrio di forze di potere subalterno, fra cui la “borghesia criminale organizzata” e la sua ideologia di stampo conservatore-reazionario. Questa presenza condiziona e ostacola spesso una ricomposizione delle lotte in termini di classe. Così fu all’epoca. Una manipolazione che si intrecciò con strategie più ampie, sul piano nazionale, di tipo terroristico, tese appunto ad arginare e a far deviare i grandi movimenti operai e studenteschi in prorompente ascesa. L’attentato al treno “Freccia del sud” nei pressi di Gioia Tauro è tipico di tale strategia. Diverse volte, negli anni, dalla strage di Piazza Fontana, sono stati colpiti i treni dell’emigrazione (dei rientri di massa al paese in occasione di feste e ferie). Una sistematica forma di terrorismo contro le masse popolari. Questa violenza delle classi dominanti, degli apparati di Stato e della loro manovalanza fascistoide, troverà immediata risposta proletaria. Risposta che verrà maturando nella grande fucina di lotte e movimenti, elevando infine lo scontro su un piano di lotta rivoluzionaria. In questo senso non si può guardare ai quei fatti, tragici, solo con occhio fotografico. De- vono essere osservati, invece, nello sviluppo dialettico del generale scontro sociale e politico. La reazione autoritaria e repressiva delle classi dominanti non è una maledizione cui potersi sottrarre, da esorcizzare in virtù dei sacri testi Costituzionali. È il muro che ogni insorgenza proletaria si troverà a fronteggiare. Quello che sta succedendo in questi mesi con i movimenti in USA e Francia ne è una rinnovata dimostrazione. Come sempre lo sguardo al passato ci aiuta a comprendere il presente. E, nel caso italiano, si tratta di un passato che non passa... Nel corso dei decenni abbiamo potuto vedere quanto queste pratiche strategiche e gli apparati clandestini dello Stato siano sempre stati operanti. La classe domi- nante non ha mai cessato di combattere la guerra di classe, risultando vittoriosa per una lunga fase. Il problema sta tutto dalla nostra parte, nel campo rivoluzionario. In tal senso iniziative di memoria storica come questa sono anche un’occasione per sottolineare l’importanza del lavoro di Archivi- Azione svolto dalla Fondazione la Rossa Primavera. La raccolta e la sistemazione di documenti e fonti sono importantissime per renderli accessibili, non solo per trasmettere la storia viva e la cono- scenza del passato ma per favorire la ricomposizione delle nostre forze per le azioni nel presente. fondazione Gruppo anarchico larossaprimavera Mikhail Bakunin - FAI Roma
Gianni Aricò, Annelise Borth, Angelo Casile, Franco Scordo, Luigi Lo Celso, gli anarchici della Baracca, 26 settembre 1970, Ferentino Hanno notizie importanti da comunicare i cin- tarista che FGCI e anarchici hanno tenuto al porto di que anarchici calabresi che la sera del 26 settembre Reggio Calabria nel 1967, arrivano anche militanti da 1970 partono in macchina per raggiungere Roma. Ai Roma, tra cui Pietro Valpreda e la giovane Annelise familiari, ai loro compagni della Baracca, hanno detto Borth, da tutti chiamata Mucky. Si innamora di Gian- di voler partecipare alla manifestazione contro l’arri- ni, che è fra gli imputati. Saranno tutti assolti. vo di Nixon in Italia. Il vero motivo è che intendono consegnare di persona ai compagni di Roma, per il Le bombe del dicembre 1969 rappresentano giornale Umanità Nova, quei documenti spedi- l’inizio della strategia della tensione, quella ti per posta tre settimane prima e non anco- catena di attentati e tentativi di colpi di ra arrivati. Hanno anche un appuntamento Stato volti a rafforzare il potere, messo in con l’avvocato Eduardo Di Giovanni. Solo crisi dalla forte spinta alla trasformazio- dopo si potranno rilassare, partecipando ne dovuta alle lotte sociali e politiche del alla manifestazione contro Nixon e forse la Sessantotto e dell’anno successivo. Gli sera al concerto dei Rolling Stones. anarchici vengono accusati delle bom- be di Roma e Milano, così come di quelle A Reggio Angelo, Gianni e Franco sono tra precedentemente esplose a Reggio Calabria i fondatori del gruppo Kropotkin, sul modello dei dopo il divieto del comizio di Junio Valerio Provos olandesi. Unendo arte, cultura e protesta Borghese. sociale diviene punto di riferimento per la dife- sa dei diritti dei più deboli: operai, studenti, Il 12 dicembre Angelo, Gianni e Anne- disoccupati. In seguito si trasformerà nel lise sono a Roma. Frequentano il circolo circolo Bruno Misefari, aderente alla Fagi, Bakunin, in via Baccina, e mentre sono la Federazione Giovanile Anarchica della in giro per la città scoppiano le bombe Fai, con sede alla Baracca, un villino liber- a Milano e Roma. Vengono fermati e ty messo a disposizione da una ricca fami- ripetutamente interrogati nell’istruttoria glia, ristrutturato dagli anarchici e frequenta- condotta dal giudice Vittorio Occorsio. La to da tutta la nuova sinistra. Una sede atipica. caccia all’anarchico coinvolge anche i com- Abitazione, atelier di artisti, luogo di dissacrazio- pagni della Baracca, che nel frattempo viene as- ne, elaborazione e iniziativa politica. saltata da due fascisti, messi in fuga da Franco, che li colpisce con un badile. I giovani reggini sono molto attivi nell’an- timilitarismo, contro la Nato e le leggi di po- Nel luglio 1970 scoppia la rivolta di lizia, nell’astensionismo, a sostegno degli Reggio Calabria, per l’annuncio di spo- scioperi operai e delle lotte nelle scuole. stare il capoluogo di regione a Catanza- Scrivono articoli per il settimanale Umani- ro, con la conseguente perdita di vantag- tà Nova. Viaggiano molto per l’Europa per gi e privilegi. A far esplodere la rabbia, prendere contatti politici. che si esprime con cortei, blocchi stradali e ferroviari, scontri, assalti alle sedi dei par- Nel 1968 a Reggio, come nel resto d’Italia, titi e alle armerie, è l’estrema povertà della po- viene contestata la proiezione del film Berretti polazione. Ma sono in pochi a sinistra – Lotta Verdi, in cui John Wayne interpreta un capita- Continua e gli anarchici – a capire le vere ragio- no dei marines, nelle vesti di eroe nazionale contro ni della protesta. Anche se la prima vittima sulle bar- il nemico vietcong. Il 4 ottobre, davanti al cineteatro ricate è Bruno Labate, ferroviere iscritto alla CGIL. Margherita, una cinquantina di giovani – dalla FGCI agli anarchici – cercano di impedire la proiezione. La I compagni della Baracca, stretti fra la violenza polizia carica, ma ci sono anche scontri con i fascisti. della polizia e quella dei rivoltosi distribuiscono vo- lantini sulle barricate. Spiegando che l’obiettivo non Nell’ottobre 1969, per solidarizzare con i com- è il capoluogo, ma la lotta contro lo Stato, la polizia, pagni sotto processo per la manifestazione antimili- i padroni. Il tentativo fallisce. La rivolta perde presto 2
il suo carattere spontaneo e popolare. «Boia chi mol- L’agenda di Franco, dove ha annotato gli indirizzi dei la!», iniziano a urlare i rivoltosi diretti dai fascisti, che compagni di Roma. Ma anche le foto, i documenti del alzano il tiro. dossier. Il 22 luglio una carica di tritolo fa saltare un tratto Gli articoli dei giornali sono tesi a screditare e ferroviario in prossimità della stazione di Gioia Tau- calunniare i giovani anarchici, mentre da tutta Italia ro, provocando il deragliamento del treno La freccia giungono gli amici, i compagni, convinti che non è del Sud, con sei morti e numerosi feriti. I giovani stato un incidente. Il 29 settembre ai funerali ci sono anarchici arrivano sul luogo del disastro per parteci- bandiere con la A cerchiata, garofani rossi. L’indagi- pare ai soccorsi. Il fatto viene subito archiviato come ne è presto archiviata. Ma i familiari, costituitisi parte incidente, i macchinisti sono incriminati. Gli anar- civile, insieme ai compagni, tentano di far riaprire le chici reggini, in accordo con i compagni della indagini. A Roma viene creato un Comitato poli- FAI di Roma, da cui ricevono una macchina tico giuridico di difesa. fotografica, iniziano un’inchiesta di con- troinformazione sulla strage, e sulle in- È un anarchico di Salerno, Giovanni filtrazioni e strumentalizzazioni fasciste Marini, divenuto in seguito noto per esse- nella rivolta. Documentano la presenza re stato rinchiuso in carcere dopo la morte sulle barricate di picchiatori di Avanguar- di un fascista che lo stava aggredendo, a dia Nazionale provenienti da tutta Italia. Al scoprire che l’autista del camion, come suo loro fianco, uomini delle ’ndrine e dei servizi. fratello che ne è proprietario, sono dipenden- Mentre svolgono, in segreto, la controinchiesta, ti di Junio Valerio Borghese. i compagni proseguono le iniziative politiche, e anche lo scontro fisico con i fascisti. Di questi fatti si torna a parlare negli anni Novanta, dopo le dichiarazioni di alcuni pen- Il 6 settembre Gianni telefona ai com- titi della ’ndrangheta e della destra. La mor- pagni romani, avvertendoli di avere spedito te degli anarchici reggini viene attribuita per posta parte dei risultati dell’inchiesta. a una squadra di Avanguardia Nazionale «Abbiamo scoperto delle cose che faran- alle dipendenze del principe Borghese. no tremare l’Italia!», dice alla madre e al E collegata al deragliamento della Frec- suo avvocato. Il materiale non arriverà mai cia del sud, un attentato a base di tritolo. a destinazione. Nei giorni successivi acca- La ’ndrangheta, che aiutava i fascisti sulle dono diversi fatti strani: scompaiono rullini fo- barricate, fu parte attiva nei loro attentati, su tografici e altri materiali in una incursione nella commissione del Comitato d’Azione per Reggio sede del Misefari, arrivano minacce telefoniche a capoluogo. casa degli anarchici, Franco subisce un’aggressione da parte dei fascisti. Vengono anche a sapere che Mauro Gli anarchici di Reggio erano riusciti a ricostruire De Mauro, un giornalista de L’Ora di Palermo che sarà un puzzle che legava criminalità organizzata, eversio- poi ucciso, sta indagando sugli stessi fatti. La tensione ne nera, apparati dello Stato. Partendo dalle bombe è alta, ma decidono ugualmente di portare a Roma il del 12 dicembre, passando per le barricate di Reggio dossier, nascosto nella cuccia di Urlo, un cane che te- Calabria e il deragliamento del treno a Gioia Tauro. nevano nella sede addestrato e ringhiare a poliziotti e Per arrivare, nel dicembre 1970, dopo la loro morte, carabinieri e ad allontanare i fascisti. al tentato golpe Borghese. A cinquantotto chilometri da Roma, l’auto si Fascisti addestrati nella Grecia dei colonnelli, scontra con un autotreno. I tre compagni che sono die- ’ndrangheta, servizi segreti, bombe. C’era un soda- tro muoiono sul colpo, Gianni spira all’arrivo all’o- lizio criminale dietro la rivolta di Reggio Calabria e spedale di Frosinone, Mucky si spegne ventuno giorni la strage di Gioia Tauro. E nell’uccisione dei cinque dopo, all’ospedale San Giovanni di Roma. anarchici a Ferentino. Per saperne di più La dinamica dell’incidente presenta molti ele- Cristiano Armati, Cuori rossi, Newton Compton, Roma 2008 menti sospetti. E l’inchiesta varie lacune. Strana è e succ. ed. anche l’immediata presenza sul luogo dello scontro Fabio Cuzzola, Cinque anarchici, Castelvecchi, Roma 2020. della polizia politica di Roma, quando ancora non Nicoletta Orlandi Posti, Il sangue politico. Storia di cinque sono stati identificati i cadaveri. Qualcosa scompare. anarchici e di un dossier scomparso, Eir, Roma 2013. 3
Qui di seguito pubblichiamo stralci dell’inchiesta che Lotta Continua, con la cooperazione di molti anarchici, condusse in quegli anni, subito dopo la strage del 12 dicembre. (Tratti dai numeri del 21 febbraio e del 1° ottobre 1970) Il nostro giudizio politico sulla strage di piazza e proletaria e la scalata terroristica che mira a Fontana l’abbiamo scritto più volte a chiare lettere. ricattarla, a deviarla a confonderla». È per questo Gli avvenimenti successivi non hanno fatto altro che che: noi crediamo importante parlare ancora della confermare ed arricchire di elementi nuovi il nostro strage e continueremo a farlo. discorso. Il sapere che dietro Calabrese e dietro Saragat Ed è un discorso che pensiamo debba essere ci sono forze ancora più potenti, i Sifar locali e continuamente ripreso e approfondito perché internazionali, i criminali politici (quelli con la sappiamo bene che dietro le bombe non ci sta benda nera sull’occhio e quelli senza), le alleanze solamente la figura di un assassino o di un pazzo, imperialistiche, se da un lato può giustamente ma un piano politico ampio e generale in cui, con preoccuparci a livello individuale e fisico (può ruoli diversi ma interconnessi, assolvono la loro esserci una finestra aperta nel nostro futuro), d’altra funzione i mandanti parte ci deve spingere internazionali e locali a un maggior impegno della destra economica nella denuncia. e politica, i presidenti delle repubbliche Non è «vivamente nascondendoci o addolorati e pensosi», fingendo di ignorare i defenestratori, i 1’ampiezza del falsi anarchici e i fronte avversario che confidenti cosi come i potremo resistere giornalisti progressisti ad esso e passare che scoprono con all’offensiva. terrore che qualcuno Dobbiamo impedire vuole attentare alla che, dopo quella costituzione e i partiti del falso pietismo, resistenziali che attorno cali sulla strage di ad essa vogliono fare Lotta continua del 21 febbraio 1970 piazza Fontana la quadrato; per non comoda cortina della parlare degli opportunisti extraparlamentari che noia e dell’indifferenza; dobbiamo impedire che (unici forse in Italia ad aver creduto che fossero Pinelli diventi un numero nelle statistiche dei stati davvero gli anarchici a fare gli attentati) hanno suicidi quotidiani; dobbiamo far sapere a tutti ignorato completamente gli avvenimenti, ritenendoli che il capitalismo continua a uccidere non solo «affari loro» (degli anarchici e della polizia appunto). quotidianamente nelle fabbriche, ma anche con le bombe e con i crimini «oscuri» dei suoi sicari. Scrivevamo 2 mesi fa che «c’è un rapporto inequivocabile fra lo sviluppo della lotta operaia (Lotta continua 21 febbraio 1970) 4
BOMBE A VOLONTÀ di medie industrie italiane Le bombe del 12 dicembre sotto il controllo del capitale scoppiano in un paese dove, a americano, che è iniziata verso partire dal 3 gennaio 1969, ci il 1968. La Continental, inoltre, sono stati 145 attentati: dodici è una delle maggiori consociate al mese, uno ogni tre giorni, dell’industriale Carlo Pesenti e la stima forse è per difetto. e dell’Istituto per le Opere di Novantasei di questi attentati sono Religione, la centrale della finanza di riconosciuta marca fascista, o vaticana il cui nuovo responsabile per il loro obiettivo (sezioni del è monsignor Paul Marcinkus, PCI e del PSIUP, monumenti originario di Cicero. partigiani, gruppi extraparlamentari di Presidente sinistra, movimento della Continental studentesco, sinagoghe, Illinois Bank è ecc.) o perché gli autori David Kennedy, sono stati identificati. consigliere al Tesoro Gli altri sono di dell’amministrazione origine ufficialmente Nixon. Tramite l’italo- incerta (come la serie americano Philip degli attentati ai treni Guarino, nostalgico dell’8-9 agosto), fascista per la parte oppure vengono italiana, e repubblicano addebitati a gruppi e grande elettore di della sinistra estrema Richard Nixon per o agli anarchici (come l’altra metà americana, le bombe del 25 aprile David Kennedy è alla Fiera campionaria entrato in contatto e alla stazione centrale Lotta continua del 1° ottobre 1970 con l’onorevole Luigi di Milano). In realtà Turchi. Il deputato ci vuole poco a scoprire che la lunga mano che li del MSI ha partecipato alla campagna elettorale di promuove è sempre la stessa, appartiene alla destra Nixon facendo capo al quartier generale del partito economica e politica, nazionale e internazionale. repubblicano a Washington da dove ha organizzato comizi, dibattiti e conferenze radiofoniche per la comunità italiana negli Stati Uniti. Durante un I FINANZIATORI DELLA STRAGE ricevimento, in cui Turchi era tra gli ospiti d’onore, I.a centrale dei finanziamenti USA al il capo dell’esecutivo della campagna elettorale, neofascismo italiano è la Continental Illinois Michael III, nipote di Eisenhower, ha espresso ai Bank di Cicero, Illinois, che concentra enormi giornalisti presenti l’apprezzamento di Nixon per il capitali provenienti in massima parte dall’industria contributo offertogli dal parlamentare italiano e «la bellica americana. La Continental (come anche fiducia che il contratto si protragga anche nel futuro» la Gulf and Western che amministra il capitale (comunicato ANSA). Tornato in Italia, Luigi Turchi della mafia americana Cosa Nostra) fornisce la ha pubblicato a piena pagina sul suo giornale La copertura finanziaria alla italiana Banca Privata Piazza una foto del nuovo presidente americano con Finanziaria, della quale si serve Michele Sindona dedica personale. per la gigantesca operazione di trasferimento (Lotta continua 1° ottobre 1970) 5
Altri soldi americani arrivano ai fascisti italiani di tendenza tra «presidenzialisti» e «riformisti», ha dalla CIA che si serve per questo del «canale preferito continuare a investire i propri soldi nei greco». Il primo ministro Papadopulos ha affidato la partiti di governo e dell’opposizione «costituzionale» gestione di questi fondi al capo del KYP, colonnello di destra, oltre che nel SID al quale versa ogni anno Michele Rufogalis, (agente – come il ministro del dai 70 agli 80 miliardi. Coordinamento Makarèzos – dei servizi segreti I rapporti dei fascisti con il Vaticano invece si americani da almeno otto anni), il quale a sua volta sono fatti più cauti e discreti che nel passato. Uno ne cura la distribuzione sulla base delle indicazioni dei tramiti più noti è il principe Filippo Orsini, ex fornite dall’incaricato della «questione italiana», assistente al soglio pontificio, molto legato a Junio l’agente del KYP Costantino Plevris. Valerio Borghese e a Giulio Caradonna. Tra le varie La fonte dei finanziamenti in Europa è la entrature, Filippo Orsini ha quella molto consistente Banque de Paris et des Pays Bas, la stessa con il cardinale Samorè, ex presidente della usata dai monopoli pontificia commissione agricoli e minerari latino-americana, che belgi, francesi e è uno dei fiduciari olandesi per le della Misereor, una colossali operazioni ricchissima società di finanziamento finanziaria tedesca che dell’OAS in Algeria sostiene le iniziative e delle truppe anticomuniste in tutta mercenarie in Congo. Europa. Restano poi Tra le fonti dei i finanziamenti finanziamenti minori nazionali. Il quadro c’è l’Associazione è estremamente per l’Amicizia italo- composito e riflette le tedesca con sede a contraddizioni e gli Roma, il cui direttore, squilibri del processo Gioia Tauro, 22 luglio 1970, attentato alla Freccia del sud Gino Ragno, è stato di ristrutturazione presidente della neocapitalistica in atto in Italia. A Genova pagano Giovane Italia, membro di Ordine nuovo e armatori e petrolieri, a Rimini grossi albergatori, a fondatore del gruppo clandestino dei Figli del Sole. Ravenna gli industriali zuccherieri, a Roma, Napoli, Ragno, che è anche collaboratore del quotidiano Palermo gli impresari edili, a Bari e Reggio Calabria «Il Tempo», ha contatti con industriali, militari gli agrari, eccetera. In sostanza a foraggiare i fascisti (soprattutto ufficiali dei paracadutisti), e uomini sono i settori della media e piccola industria e quelli politici della Germania Federale. del capitalismo parassitario. La Confindustria in quanto tale, poiché al suo interno esistono contrasti (Lotta continua 1° ottobre 1970) Come si vede, il lavoro d’inchiesta e controinformazione all’epoca fu notevole. Faceva parte della lotta e delle mobilitazioni, ne era parte essenziale. D’altronde, lo sappiamo, la lotta rivoluzionaria è anche una continua battaglia per la verità, a fronte di un nemico che della falsificazione ha fatto il suo strumento principale di autolegittimazione. Far emergere la profonda differenza fra la violenza liberatoria delle insorgenze sociali, proletarie, e la violenza sistemica e terroristica dello Stato borghese è compito sempre attuale e necessario per una maturazione in senso rivoluzionario dei movimenti di classe. 6
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