Benvenuta, Zagabria! Luci e ombre dell'ulteriore allargamento a Est dell'Unione Europea

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Benvenuta, Zagabria! Luci e ombre dell'ulteriore allargamento a Est dell'Unione Europea
mercati esteri

Benvenuta, Zagabria!
Luci e ombre dell’ulteriore allargamento a Est dell’Unione Europea
Maurizio Caggiati

                 La Croazia è uno degli Stati sorti dalla            nione Europea. La dogana che si svuota di
                 disgregazione della Jugoslavia. Su questo           divise e di tanti significati: il confine con la
                 territorio tormentato, nel corso dei secoli         Slovenia e con il resto dell’Unione Euro-
                           si è snodata una vicenda naziona-         pea ora non esiste più.
                           le contrassegnata dalla continua          Ha un sapore intenso quest’adesione per
 Dall’1 luglio 2013 la ricerca e affermazione di un’iden-            una regione così segnata da una sangui-
Croazia è il 28esimo tità storica tanto radicata quanto              nosa guerra che ha dilaniato i Balcani nei
     Paese della Ue, costretta tra diverse spinte nazio-             primi anni ’90 del secolo scorso. Nove
   secondo dopo la nalistiche, con le quali spesso è                 anni dopo la Slovenia, la Croazia è il se-
Slovenia tra gli Stati entrata     in conflitto.
                           Proprio negli anni Novanta del-
                                                                     condo dei sei Paesi che componevano la
                                                                     ex Jugoslavia ad aderire all’Unione Euro-
 della ex Jugoslavia lo scorso secolo, facendo leva su               pa. Un processo di avvicinamento lento,
                           un sentimento nazionale spesso            contraddistinto da negoziati a volte este-
                           estremizzato, la Croazia è riusci-        nuanti. Dei 35 capitoli negoziali, la lotta
                 ta a realizzare le aspirazioni verso la crea-       alla corruzione e il rafforzamento dello
                 zione di uno Stato indipendente al prezzo           stato di diritto sono stati i due fronti su cui
                 dello scontro, che ha preso la forma di una         Zagabria si è dovuta impegnare di più per
                 vera e propria guerra con il nemico storico:        rispondere agli standard politici e giuridici
                 la Serbia.                                          a cui sono vincolati tutti i membri della
                 La complessità del panorama etnico dell’a-          Ue. Altro tema sensibile affrontato negli
                 rea balcanica può essere indicata come una          anni scorsi è stato quello dei diritti delle
                 delle ragioni del conflitto, che si è configu-      minoranze, in primis il rientro dei profu-
                 rato come vera e propria contrapposizione           ghi serbi, con la restituzione delle case, la
                 di culture.                                         ricostruzione delle infrastrutture distrutte
                                                                     durante la guerra civile e la lotta all’alto
                       Una meta raggiunta                            tasso di disoccupazione.
                       La notte tra il 30 giugno e il primo luglio   L’ingresso nella Nato nell’aprile del 2009
                       2013, a mezzanotte in punto, la Croazia       è stato l’evento che ha sbloccato una serie
                       è diventata il ventottesimo Paese dell’U-     di ostacoli presenti in alcuni Paesi comu-
                                                                                    PARMA economica            45
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nitari, permettendo la ratifica nel 2011 da
parte di tutti i Paesi membri del trattato di
adesione di Zagabria alla Ue. Il referen-
dum confermativo è passato con il 66% dei
voti favorevoli, ma in presenza di un’af-
fluenza alle urne molto bassa: il 44% dei
croati aventi diritto al voto. La conferma
che l’iniziale entusiasmo del 2003 si è nel
frattempo raffreddato viene fornita dalla
percentuale molto bassa degli elettori cro-
ati che nell’aprile del 2013 si sono recati
alle urne per eleggere i primi 12 eurode-
putati che siederanno al Parlamento euro-
peo: il 21%.
Il motivo di questo appannamento di at-
trazione è facilmente spiegabile con l’at-
tuale congiuntura negativa che sta attra-
versando la comunità europea, riflesso di
una difficile situazione che abbraccia altri
continenti, ma che trova a Bruxelles ulte-
riori ragioni di peggioramento.
D’altronde il processo di recessione socio-
economica ha coinvolto anche la Croazia:
da quattro anni il Pil è negativo, il tasso
di disoccupazione è alto e la percentuale
di deficit rispetto all’economia del Paese
supera i limiti posti da Bruxelles, con il ri-
schio di essere passibili di procedura d’in-
frazione.
Da rilevare anche la brevità del mandato
degli eletti: infatti nel maggio del 2014 la
Croazia tornerà alle urne, insieme agli altri
27 Stati Ue, per rinnovare l’assemblea di
Strasburgo.
Certamente lo stanziamento di oltre 13           vani croati si spingeranno a studiare mar-
miliardi di euro di fondi europei può for-       keting e turismo all’università di Trieste o
nire una base di rilancio: a patto di essere     alla Ca’ Foscari a Venezia per approfondire
in grado d’investirli nel modo giusto, so-       arte e design. Ma per gli spostamenti di
prattutto nelle infrastrutture e nei servizi.    lavoro legati alla disoccupazione preferi-
Con l’obbligo di rispettare vincoli mol-         ranno il mercato austriaco e tedesco, che
to rigidi e regole imposte dall’approccio        risultano aree con tassi d’incremento di
molto oculato dei Paesi nordici, che at-         sviluppo economico nettamente superiori
tualmente influenzano maggiormente le            a quelli italiani: come non c’è stata l’inva-
scelte di Bruxelles: Germania, Danimarca         sione degli idraulici polacchi, così non ci
e Finlandia.                                     sarà quella dei falegnami croati.
A livello valutario rimane in vigore la mo-      Certamente Roma e Zagabria dovranno
neta nazionale, la kuna: sarebbe contro-         incrementare la collaborazione su più pia-
producente al momento adottare l’euro da         ni: non solo su quello commerciale, dove
parte di un’economia che soffre di bassi         già ora il nostro Paese è il maggior partner,
livelli di produttività.                         ma soprattutto nell’ambito comune dell’in-
La carta della promozione turistica delle        tera regione adriatica, la quale necessita
coste e delle isole dalmate rappresenta la       d’investimenti significativi nel settore dei
vera risorsa del Paese: occorre valorizzare      grandi corridoi intermodali trans-europei,
le strutture alberghiere, differenziare l’of-    che risultano invece già avviati dall’Unione
ferta e portarla agli standard continentali      nel mare del Nord. Evitando di cavalcare
europei.                                         stupide guerre provinciali senza senso tra il
Con la facilitazione nei movimenti, i gio-       prosecco italiano e il prosek croato.

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                Economia: gli sviluppi recenti                   sistema ferroviario, arrivando a far crescere
                L’economia del Paese risulta concentra-          il numero dei passeggeri su rotaia del 50%
                ta sul settore dei servizi, che contribuisce     rispetto a poco più di 10 anni fa.
                al Pil totale nella misura del 64%. Quella       Un elemento di forza dell’economia croata
                croata si può dunque definire un’econo-          è quello dell’industria navale-cantieristica,
                mia di tipo post-industriale, anche come         settore in cui il Paese è tra i primi in Eu-
                conseguenza del recente conflitto, che ha        ropa e al mondo, anche se non può com-
                gravemente danneggiato le strutture e le         petere con i produttori asiatici come Cina
                infrastrutture del settore secondario. Allo      e Corea del Sud.
                stesso tempo l’agricoltura rimane un set-        L’Unione Europea - in particolar modo
                tore ancora importante, costituendo quasi        l’Italia, la Germania e la Slovenia – sono
                il 7% del Pil, valore comunque più basso         i primi partner commerciali della Croazia,
                di quello di tutti gli altri attori balcanici.   insieme alla Bosnia-Erzegovina, alla Rus-
                Vista la varietà della conformazione del         sia e alla Cina.
                territorio croato, anche il settore primario     La Croazia ha concluso il 2011 in una si-
                risulta essere molto diversificato, sebbene      tuazione di sostanziale stagnazione, con
                il Paese sia ormai un importatore netto di       un Pil invariato rispetto all’anno prece-
                prodotti agricoli e non sia autosufficiente      dente. Nel 2012 la crisi prosegue e il Pil
                per quanto riguarda i prodotti alimentari.       croato subisce una contrazione del 2%. La
                           Inoltre la Croazia è povera di        contrazione dei consumi, unita al consoli-
                           materie prime e risorse energe-       damento fiscale in atto e all’attuale stretta
      Punto di forza tiche, il che la rende dipendente           creditizia, porta anche per l’anno in corso
    dell’economia è dalle importazioni per circa i due           a un relativo ribasso dei tassi di sviluppo
 l’industria navale- terzi dell’energia consumata.               economico, contabilizzati dagli analisti
cantieristica, tra le Dal 2000 l’allora governo guida-           nell’ordine del –0,4%.
    prime in Europa to        dai socialdemocratici ha messo
                           in atto un processo di potenzia-      Il processo di delocalizzazione
                           mento e costruzione di nuove in-      Sgravi fiscali e costo del lavoro più bas-
                frastrutture, che ha portato il Paese a do-      so sono in genere i motivi principali che
                tarsi di oltre 400 km di nuove autostrade,       spingono le imprese italiane a trasferirsi
                soprattutto tra Zagabria e i centri turistici    all’estero. L’attuale congiuntura econo-
                della costa della Dalmazia. Proprio il tu-       mica negativa sta mettendo a dura prova
                rismo rappresenta una delle maggiori en-         molte aziende, specie Pmi, che vedono
                trate per l’economia del Paese, considerate      nella delocalizzazione della produzione
                l’estensione delle sue coste e le numerose       oltreconfine una possibile alternativa. La
                isole sull’Adriatico.                            Croazia è un Paese geograficamente vici-
                Grazie ai fondi messi a disposizione             no all’Italia, dove è quindi più agevole tra-
                dall’Unione Europea, la Croazia ha potu-         sferire parti dell’attività, se non addirittura
                to potenziare anche i sei maggiori porti e il    l’intera azienda. Quali sono i motivi dei
                                                                 trasferimenti produttivi?
                                                                 Innanzitutto la recente entrata definiti-
                                                                 va della Croazia nell’Unione Europea: il
                                                                 Quadro finanziario pluriennale Ue 2014-
                                                                 2020 mette a disposizione del Paese balca-
                                                                 nico una dotazione di 13,7 miliardi di euro
                                                                 tra fondi strutturali, incentivi alla coesione
                                                                 socioeconomica e altri benefici.
                                                                 Altro elemento, già citato: la posizione
                                                                 geografica strategica. È un mercato fa-
                                                                 cilmente raggiungibile dall’Italia grazie a
                                                                 un’ottima rete autostradale che copre qua-
                                                                 si interamente il Paese.
                                                                 Può inoltre servire da hub, cioè centro di
                                                                 raccolta e distribuzione logistica per gli al-
                                                                 tri Paesi dell’area.
                                                                 Da non sottovalutare un altro elemento
                                                                 che caratterizza questo Paese: il possesso
                                                                               PARMA economica            47
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da parte della maggioranza della popola-         Nel Paese sono presenti 13 zone franche,
zione, soprattutto giovanile, di un alto li-     tutte operative. Al loro interno viene ga-
vello d’istruzione e la disponibilità di lavo-   rantita l’esenzione dal pagamento dell’Iva
ro qualificato in settori specifici. Notevoli    (che da un anno a questa parte è salita al
risultano le competenze tecnico-scienti-         25%) e dei dazi doganali.
fiche e diffusa è la conoscenza di lingue        Infine, da non sottovalutare il fatto che la
straniere: inglese, tedesco e italiano. Con      Croazia presenta una sostanziale stabilità
costi della manodopera ancora inferiori          politica: l’attuale governo – in carica dal
alla media europea: rispetto ai valori ita-      dicembre del 2011, all’indomani delle ele-
liani, mediamente i salari medi per settore      zioni politiche – gode di un’am-
e per qualifica oscillano tra il 25% e il 35%    pia maggioranza parlamentare.
in meno.                                         I fondamentali relativi al bilan- Il Paese vuole essere
Attualmente il sistema fiscale appare sem-       cio pubblico croato risultano amico delle imprese,
plice ed efficiente, con la presenza di sole     abbastanza solidi, con un debito con 13 zone franche
tre aliquote che ammontano rispettiva-           consolidato che si attesta al 60% esenti da Iva e dazi
mente al 12%, al 25% e al 40%, rispetto          del Pil e un deficit annuale che si doganali
alle cinque aliquote presenti in Italia che      aggira intorno al 3,8%.
vanno dal 23% al 43%. Gli analisti han-          Tra le priorità in cantiere del
no calcolato che la fascia di popolazione        programma dell’attuale governo: riforma
croata a basso reddito paga mediamente la        della pubblica amministrazione, lotta alla
metà delle tasse rispetto all’Italia.            corruzione, rilancio dell’economia, conso-
La normativa vigente prevede agevola-            lidamento fiscale, privatizzazioni e avvio
zioni fiscali e incentivi per gli investitori.   di grandi progetti infrastrutturali.
Il governo in carica ha tra i suoi obiettivi
prioritari il miglioramento del clima im-        Dove investire
prenditoriale. Recentemente sono stati           La vigente normativa in materia societaria
istituiti alcuni organismi mirati a tale sco-    equipara l’investitore straniero all’investi-
po: Hamag Invest, Agenzia per le piccole         tore locale. L’intermediazione finanziaria
imprese e gli investimenti; il Cei, Centro       (settore bancario e assicurazioni) è stato
per il monitoraggio del settore energetico       sinora il settore più attraente per gli in-
e degli investimenti; l’Aik, Agenzia per gli     vestitori italiani. I due principali gruppi
investimenti e la concorrenza.                   bancari operanti nel Paese sono entrambi

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                                                                        Facciamo una rapida carrellata.
                                                                        Energia - Nel settore energetico la Cro-
                                                                        azia ha assunto alcuni obblighi in ambito
                                                                        comunitario che impongono al Paese di
                                                                        migliorare l’efficienza energetica, d’incre-
                                                                        mentare la quota di utilizzo di fonti rin-
                                                                        novabili e di diminuire l’emissione di gas a
                                                                        effetto serra. La strategia di sviluppo ener-
                                                                        getico nazionale prevede inoltre che entro
                                                                        il 2030 il 35% dell’energia elettrica debba
                                                                        essere prodotta attraverso fonti rinnova-
                                                                        bili. Pertanto sono programmati massicci
                                                                        investimenti nel settore, in particolare in
                                                                        centrali termoelettriche, idroelettriche e a
                                                                        biomassa. Benché la sensibilità ambientale
                                                                        vada crescendo, le fonti di energia rinno-
                                                                        vabile in Croazia non sono ancora sfrut-
                                                                        tate al meglio, lasciando ampi spazi alle
                                                                        imprese straniere.
                     italiani: il gruppo Unicredit, che controlla       Servizi per il turismo - Il settore turistico
                     la Zabrebacka Banka, e banca Intesa San-           è oggetto di particolare attenzione da par-
                     paolo, che controlla la Privredna Banka            te del governo croato, anche in conside-
                     Zagreb: questi due istituti di credito ge-         razione della sua rilevanza per l’economia
                     stiscono quasi la metà delle attività totali.      del Paese, con un contributo al Pil pari
                     Sono altresì presenti il Banco Popolare e la       a oltre il 16%. Entro il 2020 sono previ-
                     Veneto Banca.                                      sti investimenti pubblici per un valore di
                     Nel settore assicurativo appare significati-       7 miliardi di euro per la realizzazione di
                     va la presenza del gruppo Generali.                150 progetti, finalizzati alla costruzione e
                     Gli altri settori in cui finora si sono con-       ristrutturazione di alberghi e resort, picco-
                     centrati i flussi d’investimento da parte          li alberghi a gestione familiare e pensioni
                                italiana risultano le attività turi-    private (al momento prevalenti nell’offerta
                                stico-alberghiere e di ristorazio-      turistica), nonché a investimenti nei porti
       Tra i settori più ne, la produzione di macchine                  del turismo nautico e in nuove strutture
   rilevanti, il turismo e attrezzature, la produzione di               turistiche quali campi da golf, centri con-
 vale oltre il 16% del gas industriali e la distribuzione               gressi, parchi tematici e impianti sportivi.
Pil. Previsti 7 miliardi di gas a uso domestico, il settore             Certamente la capacità ricettiva nautica,
                                                                        articolata in ben 70 porti turistici, risulta
di investimenti entro tessile, quello del legno, l’indu-                piuttosto consistente per una nazione che
                                stria meccanica e varie attività
                  il 2020 commerciali.                                  non raggiunge i 5 milioni di abitanti. Ma
                                Le principali realtà presenti sono      è la carta vincente di un territorio dotato
                     Agip, Saipem ed Edison nel settore ener-           d’innumerevoli insenature, isole e anco-
                     getico; Benetton, Calzedonia e Aquafil nel         raggi naturali. Non a caso numerosi sono i
                     tessile; Calligaris, Cosepi, Cormo e Flo-          progetti d’ampliamento di strutture d’an-
                     rian nel legno-arredo; Same Deutz Fahr             coraggio e ricettive collegate alla nautica
                     e Gruppo Tang nelle macchine agrico-               promossi da due ministeri (dei Trasporti,
                     le; Adriatica produzione fertilizzanti nel         del mare e delle infrastrutture, nonché da
                     chimico; Ducati Energia nell’elettronica;          quello del Turismo).
                     Gruppo Policentro e Oviesse nella grande           Costruzioni - Il settore dell’edilizia pub-
                     distribuzione; Italferr, società d’ingegneria      blica è legato in particolare alla costru-
                     delle Ferrovie italiane, nelle infrastrutture.     zione, ampliamento e ristrutturazione di
                                                                        scuole, prigioni, caserme ed edifici cultu-
                         Gli investimenti più interessanti              rali. Altro comparto in cui il governo si
                         Le prospettive d’investimento più interes-     sta impegnando con progetti cofinanziati
                         santi per le imprese italiane si riscontrano   tra pubblico e privati è quello della manu-
                         nei settori del turismo, dell’energia, delle   tenzione della rete stradale locale e statale,
                         costruzioni, dell’agroalimentare e di altri    dopo il grosso impegno degli anni scorsi
                         dell’industria manifatturiera.                 relativo all’implementazione della rete au-
                                                                                      PARMA economica           49
Benvenuta, Zagabria! Luci e ombre dell'ulteriore allargamento a Est dell'Unione Europea
mercati esteri

tostradale. Alcuni progetti riguardano an-        Conclusioni
che la rete ferroviaria che necessita di un       L’adesione della Croazia all’Unione Eu-
robusto ammodernamento, in linea con gli          ropea costituisce il miglior banco di pro-
standard continentali europei. Numerosi           va per lo stato di salute dell’integrazione
anche i progetti di costruzione, ricostru-        europea. Dal punto di vista croato dovrà
zione e ammodernamento delle infrastrut-          essere confermato e implementato il pro-
ture idriche.                                     cesso riformistico, pur con la consapevo-
Agroalimentare - La Croazia dispone di            lezza di aver raggiunto un quadro di finan-
una superficie a uso agricolo di circa 3 mi-      za pubblica di gran lunga invidiabile per
lioni di ettari, di cui solo il 42% effettiva-    gran parte dei membri di lunga
mente utilizzata, quasi esclusivamente di         data dell’Unione. Dalla prospet-
proprietà privata. L’agricoltura (compresa        tiva europea è necessario radicare Il raccordo tra
la pesca e il forestale) partecipa per il 6,9%    il suo potenziale attrattivo ben istituzioni italiane
al Pil nazionale.                                 oltre l’1 luglio, portando l’esem- e imprese è il
Nonostante le favorevoli condizioni cli-          pio dell’adesione croata come comitato consultivo
matiche e la buona configurazione dei ter-        modello per Macedonia, Mon- dell’imprenditoria
reni, le risorse del Paese non sono sfruttate     tenegro, Serbia, Albania, Kosovo
al massimo, lasciando ancora ampi spa-            e Bosnia-Erzegovina, Stati che a
                                                                                       italiana, che
zi per gli investimenti nella produzione          oggi costituiscono il nucleo fon- collabora con
agroalimentare e nella zootecnia.                 damentale dei potenziali candi- ambasciata e Ice
Anche il settore delle biotecnologie sta          dati alla membership della Ue. Se
assumendo un’importanza crescente, in             l’ingresso di Zagabria nell’ambito Ue por-
particolare per la soluzione di problemi          ta indubbiamente un contributo alla sta-
ambientali: controllo dei livelli d’inqui-        bilizzazione della regione, i prossimi mesi
namento, eliminazione dei rifiuti tossici,        ci diranno se le classi dirigenti sapranno
recupero dei metalli dalle scorie minerarie.      contrastare con efficacia l’onda montante
Altre industrie manifatturiere - Nel set-         dell’euroscetticismo.
tore industriale croato sussistono notevoli
opportunità di collaborazione industriale
e vi sono ampi spazi per la costituzione di       Bibliografia
joint-venture italo-croate, nonché occasio-       Atlante geopolitico Treccani, 2012
ni per investimenti diretti italiani associati    Ispi dossier, Ispi, 2012-2013 (numeri vari)
a nuovi processi produttivi e tecnologici.        East European crosswords, Gruppo Unicredit,
Opportunità di collaborazione si presen-          2012-2013 (numeri vari)
tano in particolare nei seguenti settori.         Internazionale, 2012-2013 (numeri vari)
- Lavorazione del legno - Notevole la ric-        The International Spectator, Istituto affari in-
   chezza di materia prima: 2 milioni di et-      ternazionali, 2012-2013 (numeri vari)
   tari di foreste, composte soprattutto da       Europae, luglio e agosto 2013
   faggi e roveri, nonché abeti.                  InfoMercatiEsteri, Diplomazia economica ita-
- Lavorazione della plastica - Specialmen-        liana, Mae e Ice (a cura di)
   te, produzione di elementi per l’edilizia:
   tubi per acquedotti, gas, canalizzazioni,
   telecomunicazioni; profili; imballaggi.
- Settore metalmeccanico - Lavorazione
   di prodotti in metallo e costruzione di
   macchine ed attrezzature, anche su li-
   cenza.

Il raccordo tra le istituzioni italiane in Cro-
azia e il mondo imprenditoriale è assicurato
dal comitato consultivo dell’imprendito-
ria italiana in Croazia, il quale riunisce le
principali società italiane presenti nel Paese
e collabora con l’ambasciata d’Italia e con
l’agenzia Ice di Zagabria nell’esaminare
possibili azioni a sostegno dell’attività delle
imprese italiane in quel mercato.

 50 PARMA economica
mercati esteri

                                                              CROAZIA 			                               ITALIA

Sistema politico					Repubblica parlamentare		Repubblica parlamentare
Superficie (.000 kmq)				54				301
Capitale (.000.000 ab.)				Zagabria 0,8			Roma 2,7
Popolazione (.000.000 ab.)				4,4				61
     - urbana (%)				57				68
     - giovani (60 anni: %)			23				27
     - alfabetizzati (%)				100				99
     - natalità (%)				10				9
     - mortalità (%)				12				10
     - religione (%)				                                 cattolici 88; ortodossi 4;		     cattolici 79; agnostici/atei 18;
                                                         agnostici/atei 5; sunniti 2		    musulmani 2
Moneta						kuna croata=0,133 €		€
Pil (miliardi di euro)				48				1.680
Pil pro capite (euro)				19.800				25.500
(a parità di potere d’acquisto)
Pil/forza lavoro (incidenza % del Pil rispetto alla % di occupati del settore)
     - primario					7/5				2/4
     - secondario				29/30				27/30
     - terziario					64/66				71/66
Disoccupazione (% della forza lavoro)		                  14				                           12
     - giovanile (% della forza lavoro giovanile)        40				                           38
Inflazione (%)					3,5				2,3
Export (miliardi di euro)				10				396
Import (miliardi di euro)				16				384
Principali prodotti export				                           imbarcazioni/materiale elettrico macchinari
Principali partner commerciali			                        Italia, Germania 			             Germania, Francia
Infrastrutture
     - rete ferroviaria (.000 km.)			2,7				18
     - elettrificata (%)				36				71
     - rete stradale (.000 km)			29				490
     - asfaltata (%)				86				92
     - autostrade (.000 km)			1,1				7
Salute/istruzione (% Pil)
     - spesa sanitaria				6,6				9,5
     - spesa istruzione				4				4,3
Famiglie
     - divorzi (x 1.000 ab.)			1,1				0,8
     - tv a colori (x 100 famiglie)			                   97				                           97
     - telefoni fissi (x 100 ab.)			42				36
     - cellulari (x 100 ab.)			145				147
     - computer (x 100 ab.)			24				52
     - utenti internet (x 100 ab.)			62				48
Difesa
     - forze armate (.000)			19*				188**
     - riservisti (.000)				21				42
     - spese militari (% Pil)			1,8				1

* Integrate da forze paramilitari (3.000 unità)
** In Italia rientrano tra il personale militare ulteriori forze, quali carabinieri (108.000), guardia di finanza (102.000), polizia di Stato
(100.000), guardia forestale (39.000).

                                                                                                          PARMA economica               51
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