Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori

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Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
Nemi, Consiglio comunale: le
“apette” del sindaco allo
stadio comunale tra puzze
nauseabonde e rumori

Suggeriamo la partecipazione in massa ai
Consigli comunali, eventualmente muniti
di pop-corn e bibite (non ci sembra sia
contro il regolamento a differenza degli
scatti fotografici e delle video riprese)
Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
che ormai sono meglio di qualsiasi “prima
visione”
NEMI (RM) – Puzza nauseabonda che al minimo levarsi di un pò
di vento invade letteralmente il popoloso quartiere dei Corsi
che sorge intorno allo stadio “Luciano Iorio” di Nemi, dove
sono presenti molteplici abitazioni, che ormai da mesi ospita
i mezzi della Minerva Ambiente, tra camion di piccole e grandi
dimensioni che girano per il Paese dove raccolgono
quotidianamente i rifiuti per poi portarli all’interno della
struttura sportiva per poi travasarli sui mezzi più grandi,
questi ultimi parcheggiati sempre all’interno dello stadio.

Una situazione ben oltre la linea di border line legale visto
che nelle vicinanze è presente il pozzo di acqua potabile che
serve la popolazione e che è stata più volte segnalata alle
Autorità competenti compreso il Parco Regionale dei Castelli
Romani. Una presenza quella dei mezzi della nettezza urbana e
dei rifiuti vietata espressamente dalla legge sull’ambiente –
Dlgs 152/2006 – a tutela della salute pubblica e che all’Art.
177 recita:

“I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo
e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare
pregiudizio all’ambiente e, in particolare:

a) senza determinare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo,
nonché per la fauna e la flora;

b) senza causare inconvenienti da rumori o odori;

c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare
interesse, tutelati in base alla normativa vigente.”

Officina Stampa del 27/05/2021 – Il video servizio che
testimonia le operazioni con i rifiuti all’interno dello
stadio comunale di Nemi Luciano Iorio
Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
Per il sindaco Bertucci si tratta solo di
“due apette” all’interno dello stadio
Eppure per il primo cittadino nello stadio ci sarebbero solo
“due apette”, così le ha definite ieri durante le
comunicazioni finali del Consiglio comunale dove oltre ad aver
dichiarato che si tratta solo di strumentalizzazione politica
portata avanti da certi personaggi ha anche parlato di una
situazione provvisoria relativa lo stadio di Nemi adibito a
parcheggio dei mezzi della nettezza urbana e a operazioni con
i rifiuti. Il sindaco ha infatti detto che è volontà
dell’amministrazione comunale dare in gestione lo stadio al
fine della realizzazione e riqualificazione dell’impianto
sportivo situato in via dei Corsi.

Ma le dichiarazioni del primo cittadino sembrano cozzare
letteralmente con quanto si legge sulla delibera di giunta
comunale dove è letteralmente scritto: “consentire l’utilizzo
dello spogliatoio nelle ore del mattino ai dipendenti di
Minerva” e ancora “consentire l’utilizzo del campo sportivo ai
giovani sportivi di Nemi una volta a settimana di pomeriggio”

Cliccare sull’immagine per leggere la delibera di giunta
Dunque il futuro dello stadio dovrebbe essere quello di
ospitare tutte le mattine i dipendenti della società Minerva e
un pomeriggio a settimana i giovani sportivi di Nemi.

E intanto su via della Radiosa, alle spalle dello stadio
comunale dove gli amministratori comunali vorrebbero edificare
un’isola ecologia per ospitare tutti i tipi di rifiuti con la
sola eccezione di quelli organici, compresi materiali di
risulta, i cittadini riunitisi in Comitato per difendere il
pozzo di acqua potabile che dista solo 30 metri dal punto in
cui sorgerebbe l’isola ecologica hanno scritto a tutti gli
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Enti sovracomunali chiedendo di essere tempestivamente
aggiornati circa i pareri e le decisioni che verranno
trasmesse al Comune di Nemi nell’ambito della Conferenza di
Servizi convocata per il 23 giugno 2021.

Per il momento, in attesa di sviluppi su una vicenda che per i
cattivi odori e anche per i rumori dei mezzi della nettezza
urbana interessa un intero quartiere oltre a interessare
l’intera comunità di Nemi per via del pericolo inquinamento
falda dovuto all’attività con i rifiuti, sarà bene tapparsi il
naso e orecchie in attesa che le “apette” levino le tende. E
sempre nell’attesa suggeriamo la partecipazione in massa ai
Consigli comunali, eventualmente muniti di pop-corn e bibite
(non ci sembra sia contro il regolamento a differenza degli
scatti fotografici e delle video riprese) che ormai sono
meglio di qualsiasi “prima visione”.

Albano    Laziale,    ancora
centinaia di persone firmano
contro il riavvio del TMB di
Roncigliano
Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
Pavona, ancora              grande       afflusso         al
banchetto-firme

ALBANO LAZIALE (RM) – Dopo Albano centro e Cecchina anche a
Pavona la “chiamata alle armi” contro il riavvio della
discarica di Albano – Roncigliano ha sortito un forte effetto.

Centinaia i cittadini e le cittadine di Pavona che sono andati
a firmare, a informarsi e far sentire la propria voce a Piazza
Berlinguer

17 tra associazioni e comitati promotori di questa raccolta
Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
firme che abbraccerà tre Comuni (Albano, Ardea e Pomezia), per
chiedere alla Regione Lazio lo stop definitivo alla discarica
di Albano-Roncigliano.

Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 12 giugno ad
Ardea, presso il Bar Pedalino, 10 – 13.

Cosa sta succedendo                  in    merito      alla
discarica di Albano?
La società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni) ha ancora nelle
mani una autorizzazione (voltura n.G14894 del 31 ottobre 2019
valida fino ottobre 2024) che gli permette di ricostruire il
TMB andato a fuoco il 30 giugno 2016.

Il TMB è un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, una
specie di frullatore per rifiuti indifferenziati propedeutico
all’avvio di nuove discariche ed inceneritori.

Ad Albano e negli altri 9 comuni del bacino (Ariccia, Genzano,
Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Castel Gandolfo, Marino, Ardea e
Pomezia) agli ex utenti e clienti della discarica di
Roncigliano non servono nuovi TMB, nuove discariche e nuovi
inceneritori visto l’alto grado di diffusione del Porta a
porta, la raccolta domiciliare della spazzatura, divenuta una
realtà grazie all’impegno di cittadini e Comuni.

L’autorizzazione regionale del 31 ottobre 2019 è stata
rilasciata, tra l’altro, in barba ad una interdittiva
antimafia della Prefettura di Roma confermata in via
definitiva dal Consiglio di Stato.

Inoltre, lo studio epidemiologico dell’Eras Lazio
(Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute: wwww.eraslazio.it,
discarica di Cecchina di Albano), redatto da medici del
Sistema Sanitario Nazionale, ha attestato che nel raggio di 5
km dalla discarica di Albano si muore, ci si ammala e ci si
ricovera di più che altrove!
Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
Quello che i cittadini chiedono è un sistema di trattamento
dei rifiuti locale, sostenibile a livelli igienico-sanitario e
ambientale e soprattutto basato su Porta a porta, riduzione,
riciclo e riuso.

Castel Gandolfo: Francesca
Barbacci Ambrogi entra in
giunta

Il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, in un post su
Facebook, annuncia nuovi cambiamenti nella maggioranza: entra
in giunta Francesca Barbacci Ambrogi. Ecco il messaggio
integrale del Sindaco: “A febbraio 2020, quando i due
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consiglieri di maggioranza della Pesca sono passati dalla
maggioranza consiliare alla minoranza, il nostro gruppo ha
scelto la strada più coraggiosa e coerente, anche se
ovviamente più difficile.
Abbiamo infatti scelto di rimanere con una maggioranza minima
(7 a 6) e di non cercare nuovi alleati solo per avere una
sicurezza numerica, senza un preventivo avvicinamento politico
e programmatico.
Per il posto rimasto vacante di assessore, abbiamo in pieno
accordo scelto di ricoprirlo con una “staffetta” tra i
consiglieri di maggioranza che non avevano ricoperto fino ad
allora incarichi assessorili, che si sarebbe realizzata in più
fasi temporali.
Considerato che la consigliera Emanuela Cerino ha
generosamente ritenuto di lasciare il posto a chi poteva
disporre di un tempo maggiore da dedicare a questo impegno,
dopo l’entrata in giunta di Tiziano Mariani, avvenuta lo
scorso anno, dal 1 giugno abbiamo completato l’attuazione del
nostro accordo con l’entrata in giunta di Francesca Barbacci
Ambrogi. Contestualmente Alessia Bruni è diventata la nostra
nuova capogruppo. A tutto il mio gruppo grazie per il lavoro
svolto fino ad ora e per quello che ci aspetta”.

Elezioni   Marino,   “Marino
Verde e solidale”: nasce una
forza politica, civica e
cittadina
Nemi, Consiglio comunale: le "apette" del sindaco allo stadio comunale tra puzze nauseabonde e rumori
Nasce una Forza politica civica e cittadina, ecosocialista e
solidale, che darà il suo appoggio in occasione delle prossime
elezioni alla Coalizione, con Candidato Sindaco Colizza,
formata da M5S e altre forze del territorio. Nasce per dare il
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suo sostegno a un lavoro fatto per 5 anni, di ritorno
all’interesse pubblico e che per essere completato necessita
di   essere    proseguito.      Marino   è stata    salvata
dall’insostenibilità e dalle logiche oligarchiche che hanno
regnato per anni, forse decenni, ed è ora il momento di
condurre a termine l’azione di risposta alle esigenze della
Cittadinanza, nel suo quotidiano vivere.

Insieme all’assessore Andrea Trinca lavoriamo e lavoreremo
sodo, come ha fatto lui per 5 anni insieme alla Giunta 5S, per
arricchire il territorio di un approccio che vive l’ecologia
alla luce della solidarietà e della giustizia sociale, che si
ispira alla sostenibilità sia ambientale che sociale,
economica, istituzionale e soprattutto intergenerazionale: al
fine di preservare le ricchezze di ogni tipo, a partire da
quelle naturali di cui è ricco il nostro territorio, a
beneficio della Comunità in modo diffuso e delle future
generazioni.

Organizzeremo eventi presentando le nostre proposte, il nostro
programma sarà non solo partecipato ma interattivo, misurato
sul quotidiano vivere di Cittadine e Cittadini e, avvalendosi
del loro contributo, potrà cambiare anche durante la futura
Amministrazione. Chiamiamo a raccolta chi sente la vocazione
di spendersi per il territorio e la Comunità, portando avanti
e migliorando quanto fatto negli ultimi 5 anni a Marino.

Andrea Trinca
Amerigo Mizzon
Marco Comandini
Marco Cacciatore
Parco dei Castelli Romani e
dell’Appia Antica: verso un
corridoio verde tra Roma e
Rocca di Papa

Cacciatore (Europa Verde): “Uno dei
parchi più grandi del Lazio, un esempio
per gli altri territori regionali”
Buone nuove per la proposta avanzata da Italia Nostra Lazio
per la congiunzione del Parco dei Castelli Romani con quello
dell’Appia Antica. Un corridoio verde da Rocca di Papa alle
Terme di Caracalla per ricucire un’area ricca di storia e di
archeologia e per scongiurare ogni possibile nuova ipotesi di
speculazioni edilizie in un territorio fortemente
antropizzato.

La congiunzione dei due parchi, da tempo nei progetti
dell’attuale sezione di Italia Nostra Marino, presieduta da
Mauro Abate è stata al centro il 19 maggio di una partecipata
videoconferenza on line, organizzata dalle sezioni di Marino e
Ciampino di Italia Nostra, che ha riunito numerosi addetti i
lavori.

Intervenuti, tra gli altri, il presidente nazionale di Italia
Nostra Ebe Giacometti, il presidente del Parco dei Castelli
Romani, Gianluigi Peduto e l’assessore all’Urbanistica di
Marino Andrea Trinca. Significativo l’intervento di Marta
Bonafoni, consigliere regionale (Lista Civica Zingaretti) che
unitamente al collega Marco Cacciatore Europa Verde, ha
sposato il progetto di Itali Nostra traducendolo in una
specifica proposta di legge.

“Sì – ha detto Bonafoni – all’abbraccio tra i due Parchi e no
alla fusione dei due enti che continuano a mantenere una
propria specificità. Il treno entro al quale far saltare il
progetto potrebbe essere la discussione su collegato al
bilancio che si terrà a breve. La congiunzione dei due parchi
– ha aggiunto ancora Bonafoni – può rilevarsi l’occasione per
accelerare l’approvazione del Piano di Assetto dei Castelli
Romani pervenuto ad agosto scorso agli uffici regionali”.

Entusiasmo sul progetto di congiunzione è stato espresso anche
d Cacciatore che ha sottolineato che si andrà a creare “uno
dei parchi più grandi del Lazio un esempio per gli altri
territori regionali”.

“Italia Nostra c’è – ha sottolineato il presidente di Italia
Nostra Lazio, Marcello Rosario Caliman – non accetteremo
alcuna intimidazione. Il progetto interessa quattro sezioni di
Italia Nostra ed in particolare Marino, Ciampino, Castelli
Romani e Roma”.
Nemi,   al  via   la   sagra
“social” delle fragole

Previste due giornate di visite gratuite
presso il Museo Nazionale delle Navi
Romane
NEMI (RM) – Al via l’88 esima edizione della Sagra delle
fragole di Nemi che anche quest’anno sarà proposta in versione
social nel rispetto delle normative Covid-19. Una serie di
video saranno dunque caricati sulla pagina Facebook
istituzionale volti a divulgare ad un pubblico più vasto
possibile le peculiarità storiche, archeologiche, culturali e
della tradizione di Nemi.

Attivato dallo scorso 23 Maggio fino al 29 Giugno un programma
ricco di eventi e visite gratuite presso le aree più
caratteristiche ed iconiche del paese delle fragole.

Il programma vede in collaborazione con il Ministero dei Beni
Culturali due giornate di visite gratuite presso il Museo
Nazionale delle Navi Romane. Un modo per promuovere la storia
e il ritorno a casa del misterioso mosaico di Caligola.

Dopo le chiusure legate all’emergenza Covid-19 che hanno
sospeso la possibilità di visitare i Musei, per consentire a
tutti i cittadini di ammirare il misterioso e affascinante
mosaico perduto di Caligola, questo capolavoro appena entrato
nelle collezioni del Museo delle Navi Romane, il Comune di
Nemi e la Direzione Regionale Musei Lazio promuovono due
giornate dedicate al mosaico.

In occasione dei giorni di festa per il Comune di Nemi
 concomitanti alla Sagra delle fragole, che si svolgerà via
 Social e la Biennale d’arte Internazionale dei Castelli
Romani: il 5 e 6 giugno il Museo aprirà le porte a tutti i
cittadini gratuitamente.

Il   mosaico    perduto    proveniente     dalle    navi   di
Caligola,esportato illegalmente in America nel dopoguerra e
restituito all’Italia grazie all’azione dei Carabinieri del
Comando Tutela Patrimonio Culturale, è tornato in esposizione
dall’11 marzo 2021 presso il Museo delle Navi Romane di Nemi.

Nel rispetto delle normative Covid-19 sarà consentito
l’ingresso gratuito nel museo ad un massimo di 80 persone
contemporaneamente.

Inoltre verranno pubblicati e condivisi video del centro
storico con il suo borgo, le Fragolare         e suoi scorci
panoramici e non mancherà la tradizione enogastronomica che da
sempre contraddistingue Nemi con le sue specialità dedicate
alle fragole e fragoline di bosco.
Nemi, eventi mediatici a
gogo’ ma il degrado divora il
paese

NEMI (RM) – Via della Radiosa e via dei Corsi sono dimenticate
dall’amministrazione comunale. Un quartiere residenziale,
pieno di ville e immerso nel cuore del Parco dei Castelli
Romani viene trascurato: non si fanno potature, si lascia
l’erba alta e si permette che intorno allo stadio comunale,
ormai in visibile degrado, si lascino rifiuti ingombranti,
batterie di macchine, cartoni.
Sembra terra di nessuno quando potrebbe essere un quartiere
valorizzato, un fiore all’occhiello per la cittadina delle
fragole. Spiace vedere che l’amministrazione comunale è
impegnata in eventi che richiamano l’attenzione dei media ma
di fatto lascia il territorio nel degrado.

Spiace vedere che il sindaco Alberto Bertucci continua a dire
sui giornali che i residenti di Nemi che osano criticare fanno
strumentalizzazione politica. Non è così. Non si possono
ignorare dei cittadini che segnalano il degrado, che segnalano
l’assenza di manutenzione e contrastano la scellerata
decisione di realizzare un’isola ecologica a 10 metri dalle
case e a 30 da un pozzo d’acqua. Ma ormai un dato è certo: al
sindaco interessa di più finire sui giornali per gli eventi
organizzati a Nemi che curarsi di un paesino talmente piccolo
che si potrebbe addirittura passare l’aspirapolvere.

Il   fatto   di   essersi   ostinati   a   perseverare   nel   voler
realizzare un’isola ecologica in via della Radiosa proprio a
30 metri da un pozzo che fornisce acqua potabile all’intera
cittadinanza, a voler lasciare nell’abbandono uno stadio,
unica struttura sportiva di riferimento per la cittadina che
viene usato come ricovero dei mezzi della società Minerva che
operano gestione rifiuti sempre vicino al pozzo d’acqua entro
i 200 metri dal pozzo che è zona vietata dalla Legge 152/2006
articolo 94.

Perché ci si ostina a gestire i rifiuti dove è proibito?
Queste attività sono vietate dalla legge. Se la stessa
gestione rifiuti fosse avvenuta fuori dalla fascia di rispetto
non sarebbe considerata una attività fuori legge ma finché
esiste la norma che proibisce la gestione dei rifiuti entro i
200 metri da un pozzo d’acqua allora non si può fare e le
autorità competenti non possono voltarsi dall’altra parte.

E se in via dei Corsi e via della Radiosa non c’è neppure la
benché minima manutenzione ordinaria, in via Le Prata
(sentiero che collega la parte alta di Nemi con il centro
storico) la situazione è allarmante. Il lavatoio e la terrazza
che potrebbero richiamare visitatori e un turismo di qualità
sono abbandonati al degrado. Per arrivarci ci sono grate
pericolanti, scale rotte, buche a cielo aperto e pericoli di
ogni genere. In altri paesi del nord Italia, sentieri del
genere sono valorizzati e promossi tutto l’anno attraverso
iniziative.

Con tutti i fondi pubblici che Nemi è in grado di ottenere, la
valle del lago è piena di strade dissestate e non è affatto
valorizzata: c’è un centro canoe comunale chiuso e poco
lontano uno stabilimento aperto. Ci sono tanti residenti di
Nemi che si sono stufati di questa situazione e altri che
vorrebbero alzare la testa ma hanno paura di fare la fine dei
“giornalisti” e della famiglia di un consigliere di
opposizione che hanno dovuto subire perquisizioni nelle
abitazioni, mute, ordinanze e querele. Anche una semplice
veranda diventa un motivo per tenere chiusa la bocca e
soccombere. Per fortuna le amministrazioni cambiamo e niente è
per sempre. Chi non ha visto il film “Full metal jacket”? Il
sergente Hartman, pessimo comandante: “Chi ha parlato? Chi è
quel lurido stronzo comunista checca e pompinaro che ha
firmato la sua condanna a morte? Ah.. non è nessuno eh?”….

Quando molti usciranno dalla “sindrome di Stoccolma” tutto
questo sarà un brutto ricordo. Se si vuole essere leader si
deve avere fermezza, si deve anche avere una salda capacità
decisionale ma non si può non ascoltare e perseguitare chi si
permette di criticare. Non ci sono nemici da abbattere ma
persone perbene da rispettare.
Albano    Laziale,    tmb  di
Roncigliano:    prosegue   la
raccolta firme per dire no al
riavvio dell’impianto

“Lo studio epidemiologico dell’Eras
Lazio, ha attestato che nel raggio di 5
km dall’impianto di Roncigliano si muore,
ci si ammala e ci si ricovera di più che
altrove”
ALBANO LAZIALE (RM) – Dopo Albano-centro, anche i cittadini e
le cittadine di Cecchina (frazione di Albano) hanno
partecipato numerosi ieri mattina (sabato 29 maggio) alla
raccolta firme che si è tenuta nella centralissima piazza XXV
Aprile, promossa da 17 tra associazioni e comitati, che
abbraccerà tre Comuni (Albano, Ardea e Pomezia), per chiedere
alla Regione Lazio lo stop definitivo alla discarica di
Albano-Roncigliano. Nell’occasione è stato fissato il prossimo
appuntamento per la raccolta firme a sabato 5 giugno a Pavona,
in piazza Berlinguer nella fascia oraria 10 –13.

Cosa sta succedendo in merito                             alla
discarica di Albano Laziale?
La società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni) ha ancora nelle
mani una autorizzazione (voltura n.G14894 del 31 ottobre 2019
valida fino ottobre 2024) che gli permette di ricostruire il
TMB andato a fuoco il 30 giugno 2016. Il TMB è un impianto di
Trattamento Meccanico Biologico, una specie di frullatore per
rifiuti indifferenziati propedeutico     all’avvio   di   nuove
discariche ed inceneritori.

“Ad Albano – affermano i portavoce delle associazioni e
comitati – e negli altri 9 comuni del bacino (Ariccia,
Genzano, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Castel Gandolfo,
Marino, Ardea e Pomezia) ex utenti e clienti della discarica
di Roncigliano non servono nuovi TMB, nuove discariche e nuovi
inceneritori visto l’alto grado di diffusione del porta a
porta, la raccolta domiciliare della spazzatura, divenuta una
realtà grazie all’impegno di cittadini e Comuni.
L’autorizzazione regionale del 31 ottobre 2019 è stata
rilasciata, tra l’altro, in barba ad una interdittiva
antimafia della Prefettura di Roma confermata in via
definitiva dal Consiglio di Stato. Inoltre, – proseguono – lo
studio epidemiologico dell’Eras Lazio (Epidemiologia, Rifiuti,
Ambiente e Salute: wwww.eraslazio.it, discarica di Cecchina di
Albano), redatto da medici del Sistema Sanitario Nazionale, ha
attestato che nel raggio di 5 km dalla discarica di Albano si
muore, ci si ammala e ci si ricovera di più che altrove!”

La richiesta delle associazioni e comitati in rappresentanza
dei cittadini è dunque quella di un sistema di trattamento dei
rifiuti locale, sostenibile a livelli igienico-sanitario e
ambientale e soprattutto basato su Porta a porta, riduzione,
riciclo e riuso.

Rifiuti, la Regione Lazio
diffida Comune di Roma e
Città    Metropolitana:     60
giorni per trovare soluzioni
altrimenti commissariamento
Zingaretti: “Vogliamo Roma pulita ed
evitare il rischio che le strade della
Capitale siano invase dai rifiuti”
La Regione Lazio ha diffidato la Città Metropolitana di Roma
Capitale e il Comune di Roma a provvedere entro sessanta
giorni, termine oltre il quale verrà esercitato il potere
sostitutivo, a individuare uno o più siti idonei alla
localizzazione e realizzazione degli impianti di smaltimento
dei rifiuti, per garantire l’autosufficienza della Città
Metropolitana di Roma Capitale e di Roma Capitale.

“La delibera approvata oggi in Giunta è conseguente alla
sentenza del Tar di ieri e ne recepisce il dispositivo. – Ha
dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti – Ora abbiamo 60 giorni di tempo per trovare una
soluzione condivisa sui punti che anche il Tar reputa
oggettivi come la mancanza “di un piano impiantistico, anche
alla luce del Piano di Gestione della Regione Lazio, volto a
garantire l’autosufficienza nel trattamento, trasferenza e
smaltimento dei rifiuti del Sub-Ato di Roma Capitale.
L’obiettivo primario della Regione Lazio – ha proseguito il
governatore del Lazio – è sempre stato e resta quello di
aiutare Roma. Vogliamo Roma pulita ed evitare il rischio che
le strade della Capitale siano invase dai rifiuti. Noi, per
senso di responsabilità, questo rischio non lo possiamo
ignorare. La delibera approvata oggi in Giunta quindi non ha
come obiettivo di arrivare ad ogni costo al commissariamento
di Roma Capitale, ma è un nuovo tentativo per individuare
entro 60 giorni, sinergicamente con gli altri enti locali ed
il Governo, le soluzioni adeguate a sventare l’emergenza
rifiuti nella città. Mi auguro che lo stesso senso di
responsabilità che sta mostrando la Regione, abbia un
riscontro con atti concreti anche nella volontà degli altri
enti locali di risolvere finalmente questo problema”.

Vermicino,             ladro
“coccodrillo”: prima rapina
la farmacia, poi si pente e
restituisce il malloppo
VERMICINO (RM) – A volto coperto e armato di pistola, ha
rapinato una farmacia comunale alla periferia di Roma
scappando con un bottino di 7500 euro. Il colpo è avvenuto
ieri pomeriggio, ma stamattina, pentito del gesto, è ritornato
sul luogo della rapina e ha riconsegnato i soldi al
farmacista, chiedendogli scusa.

“Sono disperato perché ho perso il lavoro” ha detto l’uomo
(sempre a volto coperto) al farmacista, mostrandogli la
pistola giocattolo e restituendogli i soldi. L’episodio è
accaduto in zona Vermicino su via Tuscolana. Sul posto ieri
pomeriggio sono intervenuti i carabinieri della stazione e
della compagnia di Frascati che indagano sulla vicenda.

Nemi, gestione rifiuti: dallo
stadio mondezzaio al progetto
di un’isola ecologica che non
si può fare

Il Presidente della Commissione Rifiuti
in Regione Lazio Marco Cacciatore insieme
al portavoce del Comitato di cittadini
Riccardo Amici spiegano come stanno
effettivamente le cose
NEMI (RM) – Una gestione dei rifiuti quella che viene fatta a
Nemi, il piccolo paese incastonato nel cuore del parco dei
Castelli Romani, che appare in netto contrasto con quanto
previsto dalle “norme in materia ambientale” disposte dalla
Legge 152 del 2006.

Lo stadio comunale “Luciano Iorio”, che si trova nella parte
alta di Nemi, è ormai relegato a parcheggio di mezzi della
nettezza urbana che, quotidianamente, dopo aver raccolto i
rifiuti differenziati dai vari quartieri della cittadina, li
travasano dai mezzi più piccoli a quelli più grandi che poi li
trasferiscono nel centro di raccolta.

Una attività, quella che avviene all’interno dello stadio
comunale, espressamente vietata dalle norme ambientali
soprattutto per la presenza del pozzo di acqua potabile che
serve la popolazione situato a poche decine di metri dallo
stadio comunale. E la preoccupazione per un possibile
inquinamento della falda acquifera ha portato tanti cittadini
a costituirsi in un comitato spontaneo che ora sta cercando di
sollecitare tutte le istituzioni a ristabilire uno stato di
legalità che tuteli l’ambiente e la salute pubblica.

Ma le intenzioni dell’amministrazione comunale di Nemi,
guidata da Alberto Bertucci, fino ad oggi sono rimaste sorde
alle tante richieste della cittadinanza tant’è che lo scorso
22 aprile il Consiglio comunale ha approvato il progetto
definitivo e la variante al Prg per realizzare un centro di
raccolta rifiuti-isola ecologica in via della Radiosa, a
ridosso dello stadio e a soli 40 metri dal pozzo di acqua
potabile. E le intenzioni del Comune, riguardo lo stadio
comunale, sono quelle di concederne la gestione a terzi con la
clausola di “consentire l’utilizzo dello spogliatoio nelle ore
del mattino ai dipendenti di Minerva”.

Quello che appare sembrerebbe dunque un disegno ben preciso,
da parte degli amministratori comunali, che vedrebbe sorgere
un’isola ecologica a ridosso di un pozzo di acqua potabile e
un impianto sportivo – lo stadio comunale – che fungerebbe da
spogliatoio per i dipendenti della società Minerva.

Ora, per poter procedere, mancano solo i pareri degli altri
enti, tra cui quello di Acea che gestisce il pozzo di acqua e
al comitato di cittadini non resta altro che sperare che non
si trovi la solita soluzione all’italiana dove la Legge per
alcuni soggetti viene interpretata in un modo mentre per altri
soggetti viene invece applicata senza se e senza ma.
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