News Trasporti - Unindustria

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News Trasporti - Unindustria
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Trasporti
Sezione trasporto e logistica

n. 36 anno VII, dal 29 ottobre al 5 novembre 2018

Redatta con la collaborazione di
News Trasporti - Unindustria
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                                        LOGISTICA
                             Dal 29 ottobre al 5 novembre 2018

Sommario
INTERNAZIONALE                                                                                      4
 Hitachi acquista l’intera partecipazione detenuta da Elliott in Ansaldo STS                        4
 Investimenti aeroportuali: sul portale dell’ENAC gli aggiornamenti del primo semestre 2018         5
 MIT: Toninelli, per A22-A4 grande lavoro, culminato ora con l’ok dall’Europa all’affidamento in
 house delle concessioni                                                                        6
 TAV: Chiamparino, non contrapporre TPL con grandi opere. Basta ambiguità dal Governo               6
 Torino-Lione: Chiamparino, se il Parlamento cambia idea studieremo il modo per pagarcela noi 7
 Torino-Lione: Tria al Question Time, presto per prender decisioni, anche MEF aspetta l’analisi
 costi benefici                                                                                 7
 TAV: il Comune di Torino chiede la sospensione in attesa dell’analisi costi-benefici               8
ITALIA                                                                                             10
 Alitalia: FSI studia l’offerta da presentare. Ipotesi acquisizione del 100% con condizioni        10
 Alitalia-FS: in preparazione offerta vincolante per attività compagnia di bandiera                10
 Alitalia: ricevute due offerte vincolanti e una manifestazione di interesse non vincolante        11
 Alitalia-FS: Mazzoncini, acquisizione potrebbe mettere in difficoltà conti del Gruppo             11
 Con Mercitalia Fast le merci viaggiano ad alta velocità. Il nuovo servizio cargo con treni ETR 500
                                                                                                 11
 Mercitalia Fast: Gosso, unico servizio al mondo, innovativo, super veloce, puntuale e rispettoso
 dell’ambiente                                                                                    11
 Mercitalia Fast: Battisti, sulle merci noi vogliamo investire per ridistribuire il mix modale con più
 spazio per il ferro                                                                                12
 SiPoTra: Quali prospettive per le concessioni autostradali. Convegno al Cnel con Sebastiani,
 Munari, Clarich                                                                                   13
 Decreto Genova: Merlo (Federlogistica-Conftrasporto), a rischio la tenuta dei porti italiani      13
 Industria Italiana Autobus: FIM, ministero ci riferisca su stato avanzamento impegni prima
 dell’assemblea straordinaria                                                                      14
 Cortina d’Ampezzo: località turistica trendy a favore della mobilità elettrica secondo World
 Capital                                                                                           14
 Bologna: Giunta rinnova convenzione quadro di Mobility Management con Tper sugli
 spostamenti casa-lavoro                                                                           15
REGIONE LAZIO                                                                                      16
 Lazio: al via iter amministrativo per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata nell’area
 portuale del Tirreno Centro Settentrionale                                                        16
 AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale: approvati diversi OdG su funzionamento Ente               17
 AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale: di Majo, soddisfazione per approvazione ZLS               18
 Logistic INNOVATION LAB, un percorso a sostegno di progetti innovativi per la logistica           19
 Autostrada Roma-Latina, Coletta favorevole a bretella Cisterna-Valmontone e messa in sicurezza
 della Pontina                                                                                21
                                                                                                    2
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                            Dal 29 ottobre al 5 novembre 2018

 La Roma – Latina spacca l’asse tra Coletta e il Pd                                              21
 Autostrada Roma- Latina, Zaccheo replica a Coletta                                              22
ROMA CAPITALE                                                                                    24
 Referendum Atac, domenica 11 novembre romani al voto                                            24
 Roma Capitale e FSI: insieme per sviluppo del sistema metro-ferroviario e la riqualificazione
 delle aree ferroviarie dismesse                                                                 25
 Tibus: ricorso al Tar contro lo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina           26
 Referendum Atac: sindacati, su Atac non si cada nel “plebiscitarismo dell’audience”             27
 Roma: Raggi, Industria Italiana Autobus ha avuto la fideiussione per avviare produzione bus per
 la nostra città                                                                               27
 Roma: Raggi, a breve tornano i minibus elettrici per collegamenti in zone poco servite          28
 Roma Servizi per la Mobilità: cittadini chiedono più TPL su gomma e ferro e più sicurezza negli
 spostamenti                                                                                   28
 Roma: bike sharing, si riparte con nuove aree di sosta in ogni Municipio                        28
 Autostazione Tiburtina: Bianco (Tibus), perché spendere oltre 600mila euro per un sito
 provvisorio?                                                                                    29
AGENDA                                                                                           31
 Presentazione volume “Le 3 ferrovie ex concesse di Roma”                                        31
 15° Rapporto sulla Mobilità in Italia curato da Isfort. Il 12 novembre presentazione alla Camera 31
 Il 13 novembre la X edizione di Mercintreno. Appuntamento al CNEL                               32
 Bruxelles: il 17 dicembre la conferenza “Multimodal sustainable transport:which role for the
 internalisation of external costs?”                                                             33
 Genoa Shipping Week: 24-30 giugno 2019 torna a Genova la settimana dello shipping
 internazionale                                                                                  33

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INTERNAZIONALE

Hitachi acquista l’intera partecipazione detenuta da Elliott in Ansaldo STS
(FERPRESS) – Roma, 29 OTT – In data odierna, Hitachi, Ltd. (“Hitachi”) e Hitachi Rail Italy Investments S.r.l.
(“HRII”), da un lato, e Elliott Management Corporation, Elliott International, L.P., Elliott Associates, L.P. e The
Liverpool Limited Partnership (collettivamente, “Elliott”), dall’altro, hanno raggiunto un accordo per
l’acquisto (l’“Accordo”) da parte di HRII, società interamente e indirettamente controllata da Hitachi,
dell’intera partecipazione detenuta da Elliott International, L.P., Elliott Associates, L.P. e The Liverpool
Limited Partnership in Ansaldo STS S.p.A. (incluse le azioni sottostanti strumenti derivati), pari a circa il
31,794% del capitale sociale di Ansaldo STS S.p.A. (“Ansaldo”), società con azioni quotate nel segmento
STAR del mercato Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., e soggetta ad attività di
direzione e coordinamento di Hitachi.
L’Accordo ha ad oggetto n. 63.588.837 azioni ordinarie di Ansaldo, aventi ciascuna valore nominale di Euro
0,50.
Il prezzo di acquisto delle azioni di Ansaldo è pari a 12,70 Euro per azione, per un controvalore complessivo
di 807.578.229,90 per l’intera partecipazione venduta.
L’Accordo non è soggetto a condizioni. E’ previsto che il trasferimento ed il pagamento delle azioni di
Ansaldo avvenga entro quattro giorni di mercato aperto dalla sottoscrizione dell’Accordo e pertanto il 2
novembre                                                                                            2018.
HRII è già socio di maggioranza di Ansaldo, essendo in possesso di una partecipazione pari al 50,772% del
capitale sociale di Ansaldo ed in conseguenza al perfezionamento dell’Accordo verrà a detenere una
partecipazione complessiva in Ansaldo pari a n. 165.133.539 azioni ordinarie di Ansaldo, ossia l’82,567%
del capitale sociale di Ansaldo.
L’Accordo prevede altresì che qualora HRII, o un’altra società del gruppo Hitachi, acquisti azioni ordinarie di
Ansaldo ad un prezzo per azione superiore al prezzo pagato ai sensi dell’Accordo (i) entro dieci (10) mesi
dalla sottoscrizione dell’Accordo stesso; o, se successivo (ii) entro sei (6) mesi dal pagamento del prezzo in
relazione all’Offerta (come sotto descritta) ovvero del prezzo per l’eventuale procedura di sell-out ai sensi
dell’articolo 108, comma 2, del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente
modificato ed integrato (il “TUF”) (purché l’Offerta o la procedura siano promosse da HRII entro quattro (4)
mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo), HRII dovrà pagare ad Elliott un ammontare pari alla differenza tra
tale prezzo più alto ed il prezzo pagato ai sensi dell’Accordo.

L’Accordo prevede la reciproca transazione dei procedimenti giudiziari pendenti tra le parti e le dimissioni,
con efficacia dal 2 novembre 2018, dei tre amministratori di Ansaldo tratti dalla lista presentata da Elliott e
nominati in occasione dell’assemblea degli azionisti di Ansaldo tenutasi in data 13 maggio 2016, nonché la
rinuncia degli ulteriori candidati presenti nella predetta lista di Elliott ad essere nominati in sostituzione degli
amministratori dimissionari.
L’Accordo prevede un impegno in capo ad Elliott a non acquistare (i) azioni di Ansaldo o altri strumenti
finanziari collegati alle azioni di Ansaldo per un periodo di ventiquattro (24) mesi dal perfezionamento del
trasferimento delle azioni di Ansaldo ai sensi dell’Accordo; e (ii) azioni o altri strumenti finanziari collegati alle
azioni di altre società quotate appartenenti al gruppo Hitachi per un periodo di diciotto (18) mesi dal
perfezionamento        del    trasferimento   delle    azioni      di    Ansaldo       ai   sensi      dell’Accordo.
Infine, l’Accordo include alcune dichiarazioni e garanzie (e relativi obblighi di indennizzo) standard per
questo tipo di operazioni.
Si rende, infine, noto, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 102, comma 1, del TUF, che HRII ha deciso in data
odierna di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l’“Offerta”) avente ad oggetto la
totalità delle azioni ordinarie di Ansaldo, dedotte le azioni ordinarie di Ansaldo detenute, direttamente o
indirettamente, da HRII alla data del presente comunicato e le Azioni oggetto dell’Accordo.

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Al riguardo, si rinvia, per i principali termini ed elementi essenziali dell’Offerta, al comunicato diffuso in data
odierna ai sensi dell’art. 102, comma 1, del TUF e dell’art. 37 del Regolamento CONSOB adottato con
delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato (il “Regolamento
Emittenti”).

Investimenti aeroportuali: sul portale dell’ENAC gli aggiornamenti del primo
semestre 2018
(FERPRESS) – Roma, 31 OTT – Sul portale dell’ENAC, nella sezione “Pubblicazioni”, è stato pubblicato il
Report “Stato degli investimenti infrastrutturali per gli aeroporti nazionali” con gli aggiornamenti relativi agli
investimenti del primo semestre 2018 effettuati dalle società di gestione degli aeroporti italiani per i quali è
stato sottoscritto il Contratto di Programma o è stato approvato il piano quadriennale degli interventi.
Il documento pubblicato sul portale fa parte di una serie di Report periodici che l’ENAC mette a disposizione
delle istituzioni, degli stakeholder e dei cittadini come contributo informativo in merito alle opere realizzate e
in corso di realizzazione sulla rete aeroportuale. Come emerge dal Report, nel periodo tra il 2015 e il 2021
sono previsti investimenti di oltre 4 miliardi di euro. In particolare, a partire dal 2017 ed entro il 2021,
dovrebbero essere realizzati investimenti per 1 miliardo e 750 milioni di euro sull’Aeroporto di Roma
Fiumicino, a conferma del ruolo strategico svolto da questo scalo in ambito nazionale, ruolo consolidato
anche a livello internazionale (+4,8% di crescita passeggeri).
Nello stesso periodo sono previsti investimenti per 575 milioni di euro circa sull’Aeroporto di Venezia
Tessera, che conferma una forte crescita del traffico passeggeri (+6,8% rispetto al 2017). Si segnalano
anche gli investimenti programmati sull’Aeroporto di Milano Linate, 316 milioni circa, e Milano Malpensa con
265 milioni circa per il periodo 2016-2020 (+11%di crescita passeggeri).
Da una visione complessiva dei dati e delle analisi condotte nel report, emerge un moderato avanzamento
degli investimenti nel primo semestre del 2018, continuando il trend già evidenziato per il 2017 della
concentrazione degli investimenti sui tre aeroporti dotati di contratti di programma in deroga, ovvero Roma
Fiumicino, Venezia Tessera e Milano Malpensa, a ulteriore riprova della validità degli strumenti derivanti dal
Contratto di Programma che hanno determinato maggior investimenti a beneficio dei passeggeri e del
sistema.
Per quanto attiene allo scenario complessivo nazionale si evidenzia che, rispetto ad una previsione di
investimenti per 938 milioni di euro per l’intera annualità del 2018, il livello di spesa effettiva nel primo
semestre ha raggiunto i 220 milioni di euro. In termini percentuali, quindi, per i primi sei mesi del 2018 il
rapporto tra realizzato e pianificato è risultato pari al 23% rispetto all’intera annualità.
Nel corso primo semestre 2018, inoltre, sono state sostanzialmente concluse positivamente diverse
procedure di conformità urbanistica e di VIA sui Master Plan degli aeroporti di Bologna, Linate e Taranto ove
è prevista anche la realizzazione di uno spazioporto per voli suborbitali. La conclusione di tali procedure
consente di realizzare direttamente le opere, facilitando nei prossimi anni il raggiungimento dei target di
spesa pianificati.
I crescenti livelli di investimento sulle infrastrutture aeroportuali e l’aumento della capacità aeroportuale che
ne deriva, hanno permesso già negli scorsi anni un miglioramento dei servizi resi al passeggero, in termini di
comfort e, soprattutto, di puntualità dei voli. La percentuale di ritardo, infatti, per quanto attiene la rete
nazionale, è passata dal 2,3% del primo quadrimestre 2017 allo 0,8% del primo quadrimestre 2018. Si
evidenzia, tuttavia, che il sistema sta subendo un importante rallentamento degli investimenti, dovuto
principalmente alla maggiore durata delle procedure autorizzative ambientali e urbanistiche dei Master Plan,
nonché delle procedure delle gare di appalto delle singole opere.
Nel documento pubblicato, oltre alle schede riferite ai singoli scali che analizzano gli elementi principali degli
aeroporti, delle opere e degli investimenti realizzati e in programma, sono state elaborate anche schede
specifiche basate su varie categorie di aggregazione, con l’obiettivo di descrivere lo sviluppo della realtà
aeroportuale italiana da più punti di vista. Nella sezione dedicata ai dati aggregati, pertanto, sono stati
estrapolati e confrontati, a titolo di esempio, i dati degli investimenti sugli aeroporti con traffico low cost

                                                                                                                 5
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preponderante, oppure di quelli a vocazione internazionale, senza fermarsi alla classica ripartizione Nord,
Centro e Sud.
Per un quadro completo degli investimenti, si rimanda al Report pubblicato sul portale www.enac.gov.it.

MIT: Toninelli, per A22-A4 grande lavoro, culminato ora con l’ok dall’Europa
all’affidamento in house delle concessioni
(FERPRESS) – Roma, 30 OTT – “Sulla gestione delle autostrade A22 Brennero-Modena e A4 Venezia-Trieste
in questi mesi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbiamo fatto un grande lavoro, culminato ora
con l’ok preannunciato dall’Europa all’affidamento in house delle concessioni. Un intervento fondamentale,
ottenuto in pochissimo tempo e che mi rende orgoglioso”. Lo dice il Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Danilo Toninelli, in una nota.
“Abbiamo ereditato in Italia un sistema di concessioni autostradali pluridecennali totalmente sbilanciate sui
privati, che hanno guadagnato miliardi dai pedaggi, badando più al profitto che alla sicurezza e alla qualità
del servizio – aggiunge il Ministro – Vogliamo ribaltare questo modello e il risultato sulla A22 e l’A4 è lo step
da cui partire, per cui una società totalmente pubblica e detenuta dagli enti locali garantirà che gli utili
derivanti dai pedaggi rimangano interamente sul territorio, per il suo sviluppo, e vengano reinvestiti in
sicurezza e manutenzione”.
“Per ottenere questo grande traguardo, che rivendico – prosegue Toninelli – abbiamo fatto un intenso lavoro
negli scorsi mesi anche con la Commissione europea, che ha dato il proprio assenso all’affidamento delle
due concessioni a un soggetto interamente pubblico formato da un consorzio di enti locali, condizionando il
proprio via libera a un ruolo di vigilanza e di controllo da parte del MIT più incisivo sulle concessionarie in
house. Il Ministero garantirà che gli utili vengano reinvestiti nella manutenzione delle due autostrade e, tra le
altre cose, nello sviluppo del trasporto pubblico sostenibile dei territori interessati, senza escludere la
possibilità di prevedere tariffe agevolate per i pendolari e per i mezzi a basso impatto ambientale. Alla
concessione si applicheranno le tariffe stabilite dall’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti), e questo
porterà a una calmierazione dei pedaggi. Inoltre nelle convenzioni è previsto l’obbligo di affidare con gara
tutti i lavori, le forniture ed i servizi previsti in concessione favorendo la massima espansione al mercato
concorrenziale”.
“Nella seconda settimana di novembre saremo a Bruxelles per chiudere positivamente questo dossier –
sottolinea Toninelli – e quindi firmeremo il protocollo d’intesa con le amministrazioni locali, segnando un
nuovo modello virtuoso di gestione del bene pubblico. Lo Stato torna dalla parte dei cittadini: il gioco di
squadra tra enti locali e MIT garantirà un servizio migliore a un costo inferiore e l’utilizzo degli utili derivant i
dai pedaggi per la manutenzione, per la sicurezza di chi viaggia e per lo sviluppo del territorio. Oltre che una
maggiore trasparenza nella gestione e nomine basate sul merito”, conclude il Ministro.

TAV: Chiamparino, non contrapporre TPL con grandi opere. Basta ambiguità
dal Governo
(FERPRESS) – Torino, 31 OTT – “Bisogna smetterla con questo gioco demagogico di contrapporre il
trasporto locale con le grandi opere. E’ propaganda pura pensare di spostare i fondi per la Torino-Lione
sulla linea 2 della metropolitana di Torino perchè c’è un finanziamento europeo per quell’opera”.
Sono le parole del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, in seguito alle dichiarazioni,
rilasciate questa mattina, del ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, in cui proponeva di
“recuperare soldi” dalla Torino-Lione “per reinvestirli dove serve”.
Chiamparino aveva già commentato negativamente la decisione del Consiglio Comunale di Torino di
sospendere l’opera in attesa dell’analisi costi-benefici. “Quello che è accaduto a Torino è stato uno schiaffo
alla città che lavora. Una responsabilità che la sindaca, per altro assente, e la maggioranza hanno voluto
assumersi”: il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha commentato così, durante una

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comunicazione svolta in Consiglio regionale, l’approvazione del documento contro la Torino-Lione votata dal
Consiglio comunale di Torino.
Chiamparino ha quindi sostenuto che “sulla Torino-Lione è ora di dire basta all’ambiguità voluta di questo
Governo, condita da una pantomima insopportabile. Il Governo abbia il coraggio di dire che non la vuole fare
o, come mi auguro, che il tunnel di base si deve fare perché è quello che fanno tutti i Paesi moderni. Io dico
sì Tav, senza se e senza ma, perché quel tunnel è ciò che ci lega all’Europa”.
“Al ministro Salvini – ha proseguito – dico che non esistono grandi opere di serie A e di serie B. Sono
d’accordo quando dice sì alla Pedemontana lombarda e veneta e al Terzo Valico, ma se quando arriva alla
Tav dice vedremo allora non va bene. Io non chiedo più incontri al Governo: sono dei maleducati. Non è
possibile che sulla Asti-Cuneo siano ormai sei mesi che aspetto una risposta dal ministro Toninelli o da un
suo sottoposto”.
Infine, Chiamparino ha proposto “l’istituzione di un tavolo col Governo per discutere della tratta nazionale.
Se risponde positivamente e accetta il tavolo di confronto bene, altrimenti chiederò al Consiglio regionale di
trovare una modalità per chiedere al Piemonte una consultazione popolare”.

Torino-Lione: Chiamparino, se il Parlamento cambia idea studieremo il modo
per pagarcela noi
(FERPRESS) – Torino, 2 NOV – Sulla Tav Torino-Lione “occorre rispettare gli impegni presi dal Parlamento e
dall’Italia con i trattati internazionali sottoscritti dai Governi e dal presidente della Repubblica. Se il
Parlamento cambierà idea faremo un referendum in Piemonte come forma di pressione. E, dato che per noi
quest’opera è vitale, di fronte a una situazione estrema studieremo il modo per pagarcela noi, magari con
l’aiuto delle altre Regioni coinvolte dal tracciato est-ovest, ovvero Friuli, Veneto, e Lombardia”: è la posizione
assunta dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, intervistato da Repubblica.
Chiamparino ipotizza tre scenari: “Il primo è il più logico: il Parlamento ha votato, l’Italia ha sottoscritto gli
accordi con Francia ed Europa, il Cipe ha deliberato, Telt, la società che realizza il tunnel, va avanti come
previsto. Non bisogna perdere tempo. Entro il 2019 il programma prevede lavori per 2 miliardi di euro. Se
invece il Governo, per ragioni di equilibrio interno, ferma Telt impedendo che faccia gli appalti, lanceremo un
referendum in primavera per far pronunciare i piemontesi e fare pressione sul Parlamento che, per bloccare
l’opera, deve votare una legge che cancella i trattati internazionali.
Il secondo: si lasciano concludere i lavori del tunnel internazionale, che sono già molto avanti, e si discute
sulla tratta italiana: come migliorarla, come risparmiare, quali modifiche apportare.
Il terzo: vogliamo forme di autonomia regionale? Benissimo. C’è una proposta di Forza Italia che verrà
discussa nei prossimi giorni in Consiglio regionale. La faccio mia con un’aggiunta. La proposta suggerisce
che il Piemonte, se non c’è altra strada, possa subentrare per la parte italiana della spesa, circa 2,5 miliardi
in vent’anni. Io dico che potrebbero farlo tutte le Regioni interessate dal tracciato. Il titolare del contratto non
può che essere lo Stato. Del resto, è un’opera internazionale. Ma si possono studiare forme di intervento
economico e di compensazione, ad esempio modificando le concessioni autostradali”.

Torino-Lione: Tria al Question Time, presto per prender decisioni, anche MEF
aspetta l’analisi costi benefici
(FERPRESS) – Roma, 31 OTT – “L’analisi costi-benefici che riguarda la Tav Torino-Lioneè in corso, pertanto
in relazione al rischio di perdita dei finanziamenti europei per la stessa o agli impatti macroeconomici
dell’intervento è prematuro approntare qualsiasi quantificazione i cui elementi sono oggetto stesso
dell’analisi costi-benefici in corso”. Così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, rispondendo al Question
Time alla Camera.
“A quanto risulta – ha poi detto Tria – la sospensione della pubblicazione delle gare in attesa che venga
completata l’analisi costi-benefici dell’opera è avvenuta sulla base di uno scambio di lettere tra i ministeri

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competenti di Italia e Francia. Al momento, il ministero dell’Economia e delle finanze non dispone di elementi
informativi in merito alla data di chiusura dell’analisi costi-benefici in corso avviata dal Mit, pertanto in
relazione al rischio di perdita dei finanziamenti europei o agli impatti macro dell’intervento sul PIL è
prematuro fare quantificazioni”.

TAV: il Comune di Torino chiede la sospensione in attesa dell’analisi costi-
benefici

(FERPRESS) – Torino, 30 OTT – Approvato ieri dal Consiglio Comunale di Torino, con 23 voti favorevoli
(M5S, Torino In Comune, Uscita di Sicurezza) e 2 contrari (Lega Nord, Noi con l’Italia) un ordine del giorno
(prime firmatarie le consigliere del M5S Viviana Ferrero e Maura Paoli) che impegna Sindaca e Giunta a
chiedere al Governo di “rendere pubblici e verificabili i criteri, le procedure e le modalità di attuazione di una
rigorosa Analisi Costi-Benefici da avviare sull’ipotesi di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione” (TAV). E di
valutare, in alternativa, la promozione dell’utilizzo dell’intera linea esistente tra Torino e Modane.
Il documento, inoltre, chiede di sospendere subito qualsiasi operazione e spesa prevista dal Cipe, in attesa
di avere i risultati dell’Analisi, e di ridiscutere gli accordi con la Francia, abolire il ruolo di Commissario
straordinario del Governo, sospendere l’Osservatorio Torino-Lione (da cui la Città di Torino è uscita, come
chiedeva la mozione approvata dalla Sala Rossa il 5 dicembre 2016) e revocare l’attuale direttore generale di
Telt s.a.s., evitando così che vengano emessi ulteriori bandi di gara.
L’ordine del giorno, infine, propone di destinare i fondi attualmente previsti dal Governo per la nuova linea
ad alta velocità Torino-Lione (sia per la parte internazionale che per quella italiana) alla mobilità collettiva e
sostenibile nel territorio della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte.
Prima della votazione, si è svolto in aula il dibattito sul documento, a cui sono stati presentati 347
emendamenti (accorpati e poi respinti dall’aula):
Viviana Ferrero (M5S): Non posso non tradire l’emozione per essere oggi portavoce di un movimento civile
che si è sviluppato in Val di Susa, portando avanti la più grande battaglia ambientale degli ultimi 29 anni.
Non è un’operazione ideologica, ma nasce da studi approfonditi. L’odg vuole fare trasparenza. La politica è
stata sorda, non ha mai ascoltato i cittadini e ha realizzato solo 7 km dell’opera. Chiediamo di valutare le
alternative e partire dai bisogni e dalle necessità dei cittadini, destinando tutti i fondi previsti per la Torino-
Lione – parte internazionale e parte italiana – alla mobilità collettiva alternativa e sostenibile nei territori della
Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. Voglio infine ringraziare Alberto e Bianca Perino –
come simbolo di quella umanità che non ha mai smesso di credere a un modello diverso – e i tecnici della
Commissione Tecnica Torino-Lione, per aver portato avanti con determinazione la forza dei numeri. Ora, il
Tav non è più un’emergenza dopo 25 anni.
Roberto Rosso (Noi con l’Italia): Sarebbe stato logico che la Sindaca partecipasse allo scempio che si sta
compiendo oggi. È incredibile che l’unica grande opera che riguarda Torino e il Piemonte non debba essere
realizzata! Anche il Frejus all’epoca era ritenuta un’opera inutile… La totalità di sindacati e imprese, dalla
Cgil ai piccoli imprenditori, tutti, uniti, vi hanno chiesto di ritirare o almeno di rinviare questo odg. L’opera è
essenziale per Torino: serve buon senso!
Maura Paoli (M5S): Speravo finalmente in un confronto oggi, dopo che nelle Commissioni il PD ha fatto
scena muta: invece, nulla… Abbiamo proposto anche un Consiglio aperto per confrontarci sui dati
dell’opera, ma non è stato possibile. Le previsioni mirabolanti su trasporto di persone e merci sono state
smentite, così come l’impatto industriale dell’opera. E intanto la Francia ha rinviato a dopo il 2038 ogni
decisione sul Tav! Esistono limiti alla smania di costruire! Chiediamo di sospendere l’opera in attesa
dell’Analisi Costi – Benefici.
Alberto Morano (Lista Civica Morano): Manca la presenza della sindaca in Aula, per un ordine del giorno che
sta mobilitando la città. Torino si sta accorgendo del vuoto assoluto che la governa e l’assenza della
Appendino segnala la frattura tra chi ‘comanda’ politicamente e il mondo produttivo. È lampante la
mancanza di opportunità politica e di coraggio di chi si sottrae per paura al dibattito. Ricordo la mancanza di

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esperienza della sindaca e dell’assessore alle attività produttive, Sacco. Non possiedono peculiari capacità
di gestione, e di fatto non sono in grado di fare alcunché. Ma oggi anche il gruppo della Lega Nord dovrà
fare chiarezza. Quello che è sicuro è che nel caso non si dovesse realizzare il TAV ci saranno da pagare delle
pesanti penali. Ma è inammissibile tarpare la crescita economica della città: di questo passo dovremo tutti
muoverci in bicicletta.
Eleonora Artesio (Torino in Comune): Ho un particolare trasporto verso la questione. Ma se fossi agnostica
verso il tema, sarei orientata a pretendere che gli argomenti discussi in Commissione consiliare siano
confutabili. Il punto di partenza sono le evidenze tecniche, e soltanto partendo da tali specifiche è possibile
sviluppare dei ragionamenti ‘politici’ corretti. Non possiamo pensare che il concetto chiave per realizzare il
TAV sia un generico perseguimento della ‘modernità’. Argomentazioni controvertibili non le abbiamo
ascoltate. Nel 2016, il 5 dicembre, una mozione approvata dalla Sala Rossa chiedeva cose ben più
impegnative rispetto all’attuale ordine del giorno. Perché tutta questa attenzione, oggi? L’odg presentato
dalla maggioranza è un testo edulcorato rispetto al documento del 2016. E invito la maggioranza a non
prestarsi a strumentalizzazioni: chiedere la revoca degli incarichi è un’operazione inutile. Ribadisco:
continuiamo a ragionare sulle evidenze tecniche.
Marina Pollicino (M5S): Niente di nuovo sotto il sole, anche oggi. Con questo provvedimento ribadiamo una
linea da sempre sostenuta e presentata. Quale modernizzazione si può aggiungere con il TAV se ci
guardiamo intorno, se pensiamo ad esempio alla Svezia e alle sue autostrade elettriche per i camion? La
valutazione dei costi e dei benefici è fondamentale per opere di questa rilevanza. E in una giornata come
quella di oggi, in una penisola colpita dal maltempo, le fragilità che si vedono lungo il territorio nazionale la
dicono lunga sulle reali necessità del Paese.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): La Lega continua a essere favorevole al Tav: il Piemonte non può essere tagliato
fuori dai corridoi commerciali. Il documento presentato oggi è una fuga in avanti del Movimento 5 Stelle che
non ci saremmo aspettati. Si tratta di una posizione puramente ideologica, il Governo del cambiamento
andrà avanti anche senza queste sceneggiate. C’è una maggioranza di cittadini silenziosa a favore
dell’opera e i voti ottenuti alle ultime elezioni comunali dal M5S non erano legati al Tav.
Deborah Montalbano (Uscita di Sicurezza): Non comprendo le eccessive preoccupazioni del mondo
produttivo, così come l’entusiasmo di alcuni interventi della maggioranza. Sappiamo tutti quale sia
l’incidenza di un ordine del giorno, per di più votato in assenza della sindaca. Voterò a favore solo per
solidarietà a chi lotta contro il Tav in val di Susa e contro il Tap in Salento. La posizione di questo ordine del
giorno non è un “no”, ma un “ni”, visto che il contratto di Governo non prevede l’abolizione del Tav.
Valentina Sganga (M5S): Il progetto del Tav, da un punto di vista trasportistico, non ha senso. Era ribadito
anche in un documento del Governo Gentiloni del 2017, nel quale si sostenevano stime sbagliate e
previsioni infondate. Negli appelli ascoltati dai rappresentanti del mondo produttivo ho visto rassegnazione
culturale e poco coraggio. Nessuno di noi è nemico del progresso: il Tav è un’opera ad alta intensità di
capitali, ma genera poco lavoro. Questa città ha bisogno di investimenti pubblici. Il denaro dell’opera deve
essere destinato a opere con moltiplicatori maggiori, servizi, formazione, ricerca, trasporto locale, seconda
linea della metro. La priorità non è investimento finanziario con utilità limitata, mausoleo a un modello
economico finito. Legittime le manifestazioni di dissenso, ma si prenda atto che il No al Tav ha una piena
legittimazione democratica.
Hanno concluso il dibattito l’assessore all’Ambiente Alberto Unia (“Occorre avere a disposizione dati certi,
per poterli offrire ai cittadini: poi si può anche fare la discussione. A nome della Giunta, esprimo l’appoggio
all’ordine del giorno proposto”) e il vice sindaco Guido Montanari: Oggi è presente buona parte della Giunta:
è scorretto parlare di “un’aula abbandonata dal sindaco”. Occorre tenere conto delle manifestazioni di
pensiero dei cittadini, che siano a favore o contro. Ho trovato esagerato l’interesse odierno della stampa su
questo tema, che trattiamo da anni. Già eravamo usciti dall’Osservatorio sull’Alta Velocità. Si usa questo
tema per attaccare la sindaca e intanto si crea un danno alla città, rallentando l’approvazione di
provvedimenti utili. È una mistificazione sostenere che stiamo bloccando l’economia con l’ordine del giorno
sull’Alta velocità. Abbiamo invece intrapreso iniziative su Piano Regolatore e Urbanistica che sono
interessanti per lo sviluppo di Torino, che noi perseguiamo. No alle polemiche fuori luogo: noi vogliamo
migliorare i trasporti, favorire il passaggio da gomma a ferro, ma diciamo di verificare costi e benefici
dell’opera. Nel caso che i costi prevalgano sui benefici, utilizzare il denaro risparmiato a vantaggio della città

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e del suo territorio, rafforzando il trasporto pubblico locale i servizi al cittadino. Dov’erano le associazioni
professionali quando i passati Governi tagliavano le risorse per il trasporto pubblico e le manutenzioni? Noi
vogliamo che si investa sul territorio, invece sono state buttate via grosse cifre, perché non è vero che il
cantiere del TAV sia stato realmente avviato. La scelta finale spetterà al Governo, ma la nostra convinzione è
che quelle risorse debbano ricadere sul nostro territorio.
Prima della discussione in aula, la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale, presieduta da Fabio
Versaci, ha incontrato alcuni rappresentanti del mondo imprenditoriale torinese, favorevoli alla realizzazione
dell’opera, che avevano chiesto di rinviare la votazione dell’atto, esprimendo “l’esigenza profonda di
infrastrutture sul territorio, sentita da tutti – imprese, sindacati e cittadini – per superare il gap logistico, con
importanti ricadute economiche positive, sia nell’immediato per l’occupazione, sia nel futuro per la
competitività di Torino e del Piemonte”.

ITALIA

Alitalia: FSI studia l’offerta da presentare. Ipotesi acquisizione del 100% con
condizioni
(FERPRESS) – Roma, 30 OTT – Dopo la riunione di ieri per discutere l’ingresso di Alitalia nel Gruppo, in FS si
continua a lavorare prima di dare l’ok all’acquisizione che dovrebbe arrivare domani, quando scadrà il
termine fissato per la presentazione delle offerte vincolanti.
Probabilmente FSI presenterà un’offerta per acquisire il 100% della Compagnia ma porrà delle condizioni: la
presenza di un partner industriale per il rilancio del lungo raggio, una valutazione della Compagnia e
dell’impegno finanziario con cui partire per gestire l’operatività nei primi mesi, il benestare dell’Unione
europea al prestito ponte di 900 miliardi di euro e infine il supporto di Cassa depositi e prestiti per l’acquisto
di nuovi aerei.
Resta poi da sciogliere il nodo degli esuberi: il ministro Di Maio ha garantito che non ci saranno, ma i
sindacati intanto chiedono di essere convocati al ministero dello Sviluppo economico.

Alitalia-FS: in preparazione offerta vincolante per attività compagnia di
bandiera
(FERPRESS/Teleborsa) – Roma, 30 OTT – Mentre si avvicina a grandi passi la scadenza per la presentazione
delle offerte su Alitalia, il gruppo FS va avanti nella preparazione di un’offerta che sia vincolante per le attività
dell’ex compagnia di bandiera. Vale la pena di ricordare che Ferrovie dello Stato, finora ha presentato
un’offerta non vincolante per Alitalia.
Domani 31 ottobre, infatti, scadrà il termine ultimo per presentare le offerte e mentre secondo fonti, le FS
dovrebbero presentare formalmente l’offerta vincolante ai commissari della compagnia, Lufthansa si tira
indietro. Carsten Sphor, CEO del vettore tedesco fa sapere che Lufthansa “non è interessata” a investire
insieme al Governo italiano in una compagnia aerea in ristrutturazione.
Ora bisognerà attendere il via libera del CdA di FS all’ingresso come azionista di riferimento in Alitalia. In
queste ore, visti i nodi da sciogliere, il Governo starebbe pensando di allungare i tempi della gara ai primi
mesi del prossimo anno proprio per consentire una scelta pesata del partner industriale che dovrebbe poi
affiancare le Ferrovie nella gestione della newco Alitalia.

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Alitalia: ricevute due offerte vincolanti e una manifestazione di interesse non
vincolante
(FERPRESS) – Roma, 2 nov – I Commissari Straordinari di Alitalia hanno ricevuto due offerte vincolanti e una
manifestazione di interesse non vincolante. Nei prossimi giorni, i Commissari provvederanno a esaminare in
dettaglio la documentazione ricevuta e successivamente a trasmettere le proprie determinazioni al Ministero
dello Sviluppo Economico.

Alitalia-FS: Mazzoncini, acquisizione potrebbe mettere in difficoltà conti del
Gruppo
(FERPRESS) – Roma, 30 OTT – “Trenitalia evidentemente ha interesse ad integrare la propria offerta con
tutte le compagnie aeree che portano i turisti in Italia ma l’acquisizione di Alitalia potrebbe mettere in
difficoltà i conti di FS”. E’ il monito che lancia Renato Mazzoncini, ex Amministratore delegato del Gruppo
Ferrovie dello Stato Italiane, in un’intervista rilasciata a Repubblica.
“L’accordo – prosegue Mazzoncini – è importante ma non deve essere in esclusiva. FS è in una posizione
finanziaria netta, quindi un debito, di 6,6 miliardi, cifra certamente gestibile se il gruppo continua a macinare
profitti e se il costo del debito non aumenta troppo. Ma per acquistare i treni regionali Trenitalia dovrà
spendere tra 2019 e 2023, circa 6 miliardi e un altro miliardo e mezzo occorrerà nei prossimi anni per la
sostituzione dei vecchi Frecciarossa, quindi potrebbe essere necessario emettere nuovi bond. Il rischio –
sottolinea l’ex AD nell’intervista – è che se FS acquistasse una quota di maggioranza di Alitalia vedrebbe
peggiorare drasticamente tutti gli indicatori di bilancio, bruciando anni di lavoro e sacrifici interni”.

Con Mercitalia Fast le merci viaggiano ad alta velocità. Il nuovo servizio cargo
con treni ETR 500
(FERPRESS) – Caserta, 29 OTT – Si presenta oggi presso il Terminal Mercitalia dello Scalo Merci FS a
Maddaloni-Marcianise a Caserta, il nuovo servizio di Mercitalia Fast del Polo Mercitalia (Gruppo FS Italiane).
Alla presenza del Ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio,
dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti e dell’AD di
Mercitalia Marco Gosso, sarà illustrato il primo servizio cargo al mondo sulla rete Alta Velocità/Alta Capacità
italiana.
La merce viaggerà a bordo di un ETR 500 (12 vagoni per una capacità di trasporto equivalente a 18 tir)
appositamente attrezzato per il trasporto di roll container, facili e veloci da caricare, scaricare e stivare. Il
servizio sarà operativo sulla relazione Caserta – Bologna e viceversa, dai terminal Caserta Marcianise e
Bologna Interporto.
Grazie a Mercitalia Fast saranno ridotte dell’80% le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera rispetto
alla modalità di trasporto su gomma.

Mercitalia Fast: Gosso, unico servizio al mondo, innovativo, super veloce,
puntuale e rispettoso dell’ambiente
(FERPRESS) – Caserta, 29 OTT – “Il rilancio del business merci possa attraverso due fasi fondamentali:
risanamento e sviluppo. In questi due anni ci siamo concentrati sul risanamento. Ora è tempo di pensare allo
sviluppo e quindi di pensare a come attrarre nuovi clienti, entrare in nuovi segmenti di mercato, cambiare gli
standard di servizio che riguardano il trasporto delle merci”. Lo ha detto l’AD di Mercitalia Marco Gosso,
illustrando a Maddaloni il primo servizio cargo al mondo sulla rete Alta Velocità/Alta Capacità italiana.
“Il Mercitalia Fast che lanciamo oggi è una delle iniziative che avvia la fase di sviluppo di Mercitalia ed
entrerà nel piano industriale per dare slancio al core.

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Mercitalia Fast – ha sottolineato Gosso – è l’unico servizio al mondo, innovativo, super veloce, puntuale e
rispettoso dell’ambiente. Un servizio nato per soddisfare le esigenze particolari di quei clienti “Time
sensitive”, cioè sensibili al fattore tempo, cioè tutti coloro che hanno bisogno di trasportare merci in modo
rapido e sicuro, soprattutto alla luce dello sviluppo dell’e-commerce.
Il segmento del Time sensitive è quello con le maggiori possibilità di crescita ma è anche quello da cui le
imprese ferroviarie sono state da sempre escluse. Noi abbiamo voluto entrare in questo segmento e
sparigliare le carte. E per farlo in modo efficace abbiamo pensato di far leva su due elementi: il primo, la
nostra capacità distintiva ovvero il trasporto ferroviario, e il secondo lu’impiego di uno degli asset più
prestigiosi del nostro Paese cioè la rete AV/AC. Mettendo insieme le due cose vogliamo creare un prodotto
innovativo, unico e inimitabile”.
“Nel nostro percorso – ammette Gosso – abbiamo trovato molte difficoltà. La maggiore è stata evitare che il
servizio merci interferisse con quello AV passeggeri. Abbiamo scelto perciò un treno con caratteristiche
tecniche che gli consentono di viaggiare sulla rete italiana con piena compatibilità con i treni passeggeri: è
un treno che viaggia alla stessa velocitàdei treni passeggeri ma più lungo e capiente: riesce a trasportare
l’equivalente di 18 tir merciin un solo viaggio”.
“Altro elemento importante – ha ricordato Gosso – è che il treno viaggia sull’AV 21 ore al giorno 365 giorni
all’anno e ciò, unito al fatto che Mercitalia ha vari terminal nelle principali città italiane raggiunte dall’AV,
consente di poter disegnare servizi su misura per diversi clienti”.
“Mercoledì 7 novembre lanciamo il primo servizio Mercitalia Fast – ha ricordato Gosso – la sera, in 3 ore e
mezzo collegheremo Marcianise con l’interporto di Bologna con un treno che viaggia a 180 Km/h in modo
puntuale e sicuro e toglieremo dalla A1 9 mila camion l’anno”.

Mercitalia Fast: Battisti, sulle merci noi vogliamo investire per ridistribuire il
mix modale con più spazio per il ferro
(FERPRESS) – Caserta, 29 OTT – “Stiamo lavorando sul nuovo piano industriale che darà spazio importante
al trasporto delle merci: sulle merci noi vogliamo investire e vi assicuro che anche su questo impianto
continueremo a investire. Sarà la porta di accesso per il Sud con un ruolo sempre più strategico”. Così
l’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, che ha
presentato presso il Terminal Mercitalia dello Scalo Merci FS a Maddaloni-Marcianise a Caserta, il nuovo
servizio di Mercitalia Fast del Polo Mercitalia.
“Questo è un mercato fortemente polverizzato: oggi 150 mila aziende lavorano nel settore della logistica:
troppe – ha spiegato Battisti – C’è bisogno di aggregare aziende e diventare più grandi e noi abbiamo
questa ambizione perchè nel mercato europeo valiamo ancora troppo poco: valiamo il 20% del mercato dei
ricavi europei contro il 60% della Germania”.
                                                      “Oggi stiamo lanciando il primo servizio al mondo di
                                                      Alta velocità per le merci. Bisogna infatti – ha detto
                                                      ancora Battisti – intercettare i nuovi bisogni: in un
                                                      momento in cui l’e-commerce vale 27 miliardi di euro e
                                                      cresce a doppia cifra bisogna riuscire a portare queste
                                                      piccole merci il più velocemente possibile. Un domani
                                                      queste merci si sposteranno con i droni e i robot e noi
                                                      abbiamo pensato di avvicinarci al futuro e mettere su un
                                                      treno AV delle merci che tutte le sere, da lunedì a
                                                      venerdì, partono da Maddaloni e arrivano a Bologna”.
                                                 “Noi da Maddaloni anticipiamo il futuro con questo
                                                 treno. Vediamo come va. Se va bene come risulta dal
nostro business plan – ha proseguito Battisti – abbiamo la volontà di incrementarlo e non limitarlo a
Bologna”.
“Altro elemento importante – ha sottolineato Battisti – che caratterizza questo modello di business è la
sostenibilità: valore fondamentale per noi. Questo MerciFast comporterà 9 mila autobus e camion in meno
l’anno. Noi vogliamo ridistribuire il mix modale con più spazio per il ferro”.
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“Ultimo punto: l’occupazione. Oggi 70 persone sono state assunte qui e a Bologna. In prospettiva puntiamo
a incrementarle”, ha concluso Battisti.

SiPoTra: Quali prospettive per le concessioni autostradali. Convegno al Cnel
con Sebastiani, Munari, Clarich
(FERPRESS) – Roma, 31 OTT – “Quali prospettive per le concessioni autostradali?”. E’ il titolo di un
convegno che SiPoTra (Società italiana di Politica dei Trasporti), ha tenuto presso la sede del CNEL,
Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro.
Introdotti da un indirizzo di saluto del presidente del CNEL, Tiziano Treu, il convegno ha visto lo svolgersi di
tre importanti relazioni tenute da Mario Sebastiani, presidente di SiPoTra, con il titolo “Stato & Mercato o
Stato vs Mercato”; da Francesco Munari (università degli Studi di Genova) col titolo “Affidamenti e gestioni
autostradali: disciplina unionale e discipline nazionali a confronto”; e da Marcello Clarich (Università degli
studi La Sapienza) col titolo “profili giuridici della regolazione delle concessioni autostradali: evoluzione e
criticità”. E’ seguito un articolato dibattito con numerosi interventi di aderenti all’associazione o di esponenti
del mondo istituzionale, sindacale e produttivo richiamato dal tema del convegno.
Le concessioni autostradali o infrastrutturali in generale, sono da anni terreno di ricorrenti discussioni che si
esercitano su più temi: i pro e i contro della gestione privata e di quella pubblica, le modalità di affidamenti, il
finanziamento pubblico, la disciplina dei contenuti delle convenzioni e la regolamentazione tariffaria e della
redditività, i soggetti pubblici competenti e vari altri elementi. Il tema è ritornato di stretta attualità oggi dopo
lo sfortunato incidente del crollo del ponte di Genova, che – al di là dello specifico episodio – è sembrato
rimettere in discussione l’intero impianto dell’affidamento a concessionari che esercitano i loro compiti o
fanno valere i propri diritti in un settore dove non è prevista alcuna Autorità di regolazione indipendente,
perché l’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) ha emanato linee di regolamentazione che valgono però
solo per le nuove concessioni, non per quelle in essere che hanno durata (anche per la necessità di
ammortizzare gli investimenti) ultradecennale.
L’episodio di Genova non ha fatto altro che ri-evidenziare criticità e problematicità già oggetto di numerose
discussioni e dibattiti, la cui eco è puntualmente riemersa sia nelle relazioni di Sebastiani, Munari e Clarich
(che hanno affrontato i vari temi tecnici, amministrativi, giuridici) che nel dibattito, con gli interventi dei
partecipanti. I nodi sono sintetizzabili nelle questioni di privatizzazioni che sono state fatte sostanzialmente
per assicurare il maggior gettito di cassa (con la conseguenza di favorire il concessionario anche nella
possibilità di acquisire la concessione con risorse prese a debito dal mondo finanziario e bancario, creando
una distorsione che si è protratta nel tempo) e in una situazione tale dell’intero settore, dove – secondo la
sintesi brutale ma efficace del presidente di SiPoTra Sebastiani – “lo Stato ha fallito sia come gestore che
come regolatore”.

Decreto Genova: Merlo (Federlogistica-Conftrasporto), a rischio la tenuta dei
porti italiani
(FERPRESS) – Roma, 30 OTT – Decreto Genova: a rischio la tenuta dei porti italiani. L’allarme viene dal
presidente di Federlogistica-Conftrasporto Luigi Merlo. Che, se da un lato apprezza l’impegno di governo e
parlamento a favore del porto, delle imprese e dei lavoratori, dall’altro evidenzia gli effetti rischiosi delle
modifiche apportate al decreto.
“Mi riferisco in particolar modo all’articolo 9 bis della proposta di decreto, che attribuisce al commissario
straordinario (che è anche il sindaco di Genova) il potere di assumere provvedimenti sulle opere portuali –
spiega Merlo – Non solo: le opere sarebbero eseguite in deroga alla norme vigenti, in analogia con quanto
avverrebbe per la ricostruzione del ponte. Una definizione così vasta, senza un’indicazione di quali siano le
opere connesse alle emergenze, rischia di portare problemi interpretativi ai vertici e alla stessa struttura della
Autorità di sistema portuale (Adsp). Allo stesso tempo, può creare un grave vulnus nei confronti del sistema
portuale italiano”.

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“Per la prima volta il governo del porto verrebbe (inizialmente) affidato direttamente al sindaco: un principio
che potrebbe sovvertire la storia della portualità e della normativa italiana di settore. Con un’Autorità di
sistema di fatto commissariata – chiede Merlo – quale sarebbe ad esempio il ruolo del Comitato si
Gestione? Questa norma varrebbe anche per le opere da eseguire nel porto di Savona?”
“Se proprio sono necessari poteri speciali – prosegue il presidente di Federlogistica-Conftrasporto – perché
non attribuirli direttamente al presidente dell’Adsp? Se si ritiene che, a causa di provvedimenti e norme
riguardanti più ministeri, sia diventato praticamente impossibile per le Autorità di sistema portuale avviare
opere infrastrutturali, credo si debba intervenire velocemente per mettere gli scali nelle condizioni di far
partire i lavori: sono molte le opere ferme, e per diversi miliardi di euro”.
“Con un intelligente correttivo si potrebbe mettere il porto di Genova nella condizione di accelerare le opere
connesse all’emergenza, magari dando contemporaneamente un supporto normativo anche al resto del
sistema portuale – aggiunge Merlo – Governare il primo porto italiano è difficile e complesso. Per questo,
quando si interviene normativamente, occorre farlo con prudenza e avvedutezza, magari demandando a un
provvedimento successivo che contenga indicazioni più articolate e magari un elenco delle opere
prioritarie”.
“A volte fretta e concitazione, unite alle più disparate sollecitazioni, sono cattive consigliere”, conclude il
presidente di Federlogistica-Conftrasporto.

Industria Italiana Autobus: FIM, ministero ci riferisca su stato avanzamento
impegni prima dell’assemblea straordinaria
(FERPRESS) – Roma, 2 NOV – “Manca giusto una settimana esatta dalla convocazione dell’assemblea
straordinaria degli azionisti di IIA e nei prossimi giorni ci aspettiamo una comunicazione positiva su stato di
avanzamento degli impegni, presso il Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, da Ferrovie dello
Stato, Invitalia e Leonardo”. Così in una nota la FIM.
“Tutto questo è indispensabile per dare garanzie e sicurezza sul futuro assetto societario di IIA, per creare le
condizioni di sostenibilità e dare finalmente prospettive positive agli stabilimenti italiani e all’occupazione.
E’ importante – prosegue la nota – che il Ministero dello Sviluppo Economico si attivi sin da subito, anche
convocandoci in tempi brevi prima dell’assemblea degli azionisti del 9 novembre, per evitare l’ennesima
situazione di drammatizzazione che ha caratterizzato le ultime convocazioni dell’assemblea degli azionisti di
IIA.
Nell’ultima riunione degli azionisti il CDA e i revisori dei sindaci di IIA hanno di fatto rinviato e riconvocato
l’Assemblea Straordinaria, per consentire il perfezionamento dell’annunciata operazione di risanamento e
rilancio di Industria Italiana Autobus.
Siamo a conoscenza che nei giorni scorsi, e anche nella giornata di oggi, ci sono stati incontri tra gli
amministratori e sindaci di IIA con Ferrovie dello Stato, come abbiamo avuto notizia positivamente del
pagamento della fideiussione per la produzione di nuovi autobus per Roma, e tutto questo fa prefigurare
un’evoluzione positiva, ma comunque per noi è indispensabile rimanere vigili, e pronti a mettere in campo
eventuali altre mobilitazioni dei lavoratori di Bologna e Avellino, fino a quando l’operazione di assetto
societario non sarà positivamente completata”.

Cortina d’Ampezzo: località turistica trendy a favore della mobilità elettrica
secondo World Capital
(FERPRESS) – Milano, 2 NOV – Una meta turistica di grande appeal e ideale per un weekend fuori porta
come quello in arrivo di Ognissanti, è Cortina d’Ampezzo, la regina delle Dolomiti, che continua a registrare
delle interessanti performance nel mercato hospitality italiano.

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Questo il dato emerso dall’ultima indagine del Dipartimento di Ricerca interno di World Capital, che ha
analizzato i diversi fattori che caratterizzano e donano attrattività alle destinazioni di montagna, come
l’essere una località famosa e la qualità delle piste da scii.
Per quanto riguarda la classificazione relativa all’immagine ed ai servizi delle location montane italiane, su
una scala da 1 a 10 Cortina d’Ampezzo registra un ranking di posizionamento pari a 8.
Soffermandoci, invece, su una classifica basata soltanto sull’attrattività, Cortina registra il punteggio più alto
tra le destinazione di montagna italiane con un 9,45, primeggiando su altre località come Madonna di
Campiglio (8,86) e Courmayeur (8,47).
Oltre ad una clientela italiana, Cortina rappresenta altresì una meta di villeggiatura ideale per i turisti
internazionali, soprattutto proveniente dalla Svezia, Polonia, Germania e Russia.
Ad accrescere il valore di appeal di Cortina, inoltre, delle recenti collaborazioni che hanno portato
all’installazione di alcune smart bench, ovvero delle panchine informatizzate capaci di analizzare dati sul
rapporto uomo e ambiente.
L’anno prossimo, invece, grazie ad un progetto di mobilità elettrica dovrebbero essere messi a disposizione
dei turisti dei veicoli elettrici a favore della sostenibilità ambientale.
“Cortina d’Ampezzo rappresenta una meta molto apprezzata dai turisti, sia per la presenza di piste da scii
funzionali, ma soprattutto per un’offerta di strutture ricettive di qualità. – dichiara Lucia Dattola, Dipartimento
di Ricerca di World Capital – Con una maggiore digitalizzazione e una mobilità sempre più sostenibile, la
cittadina ampezzana continua ad attirare non solo turisti, ma oggi anche grandi investitori

Bologna: Giunta rinnova convenzione quadro di Mobility Management con
Tper sugli spostamenti casa-lavoro
(FERPRESS) – Bologna, 2 NOV – La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle politiche per la
mobilità, Irene Priolo, ha rinnovato fino al 2021 la convenzione quadro con Tper sulle misure di Mobility
Management rivolte ad enti e aziende sul territorio comunale e ha contestualmente rinnovato la propria
convenzione con Tper, nell’ambito delle politiche di welfare aziendale che prevedono agevolazioni tariffarie
per gli abbonamenti Tper annuali e integrati dei dipendenti comunali.
L’atto è il risultato di un confronto portato avanti dal settore Mobilità sostenibile con i Mobility manager di
aziende del territorio con l’obiettivo di incentivare e quindi aumentare gli spostamenti sostenibili. Il rinnovo
della convenzione va dunque nella direzione di rafforzare la promozione di forme di mobilità sostenibile
integrata su scala metropolitana negli spostamenti casa-lavoro e lavoro-lavoro, in attuazione del PGTU e del
PUMS.
La cornice della convenzione, promossa dal Comune in qualità di Mobility Manager di area, prevede
un’agevolazione da parte di Tper da scontare sull’abbonamento annuale personale dei dipendenti, a fronte
di un impegno finanziario da parte dell’azienda o ente, con la possibilità aggiuntiva di che abbia i requisiti
per accedere ai contributi del finanziamento “Programma Sperimentale nazionale di mobilità sostenibile
casa-scuola e casa-lavoro”. I requisiti consistono nell’avere nominato il proprio mobility manager aziendale e
aver presentato al Comune il proprio Piano Spostamenti Casa-Lavoro ed avere in corso di validità l’Accordo
di Mobility Management sottoscritto col Comune. Nella nuova convenzione quadro si aggiungono
agevolazioni per il nuovo servizio di car sharing Corrente e l’integrazione ferro-gomma anche per gli
abbonamenti in convenzione di mobility: per gli abbonati Tper area urbana la possibilità di accedere anche
ai servizi ferroviari di Trenitalia nelle stazioni presenti nell’area urbana; per gli abbonati Trenitalia la possibilità
di utilizzare gratuitamente il bus urbano nella città di Bologna, nonché in quella di origine qualora si tratti di
una città con servizio urbano. Questo tipo di convenzioni rivolte ad aziende ed enti, da quando sono state
introdotte nel 2004, hanno visto il coinvolgimento dai circa 650 dipendenti che possedevano l’abbonamento
annuale al bus prima della loro attuazione, agli 11.738 nel 2017, contribuendo così in maniera non
secondaria alla fidelizzazione dell’uso del trasporto pubblico locale e in particolare del bus. Gli enti e le
aziende che hanno un accordo di Mobility Management attualmente in vigore sono 14, per un totale di oltre
35 mila dipendenti.

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