Con l'estate in arrivo la lotta alle zanzare non conosce frontiere - IZSTo
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TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE N.16 GIUGNO 2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’AOSTA in evidenza IZSTO Le proteine del futuro arriveranno dagli insetti Secondo la FAO la popolazione Con l’estate in arrivo mondiale nel 2050 potrebbe essere cresciuta fino a rendere necessario il ricorso a nuove la lotta alle zanzare non conosce frontiere fonti proteiche per soddisfare Marco Ballardini, S.S. Imperia il fabbisogno globale. Le previsioni dell’OCSE-FAO per IN EUROPA IL DIFFONDER- il 2019 presumono un aumento SI DI MALATTIE ESOTICHE considerevole dei consumi e e TRASMESSE DA ZANZARE di conseguenza della richiesta IMPONE L’ADOZIONE DI di produzione di pesce, carne MISURE DI PREVENZIONE avicola e suina, poco sostenibile E DI LOTTA, ACCANTO AD solo con l’impiego delle materie AZIONI DI SENSIBILIZZA- prime proteiche convenzionali ZIONE DELLA POPOLAZIONE. (farine di pesce, di soia o altre fonti animali e vegetali). Il progetto REDLAV 2.1 “Rete sostenibile L’alimentazione animale transfrontaliera di disinfestazione e lot- concorre per circa il 50% alla ta antivettoriale” rientra nel programma determinazione dei costi finali di Cooperazione Transfrontaliera Italia/ delle produzioni zootecniche Francia Marittimo 2007-2013, rivolto alle (alimenti di origine animale per regioni Liguria, Toscana, Sardegna e Cor- il consumo umano) e la crescita sica. Tra i partner di progetto, figurano il futura di questi settori dipenderà nostro Istituto, l’Azienda USL 2 Lucca, la di zanzare e le analisi virologiche, la novità molto dalla disponibilità e dalla Provincia di Oristano e, come capofila, il principale consiste proprio nella realizza- sostenibilità ambientale di Département de la Corse du Sud. Con una zione di un’attiva campagna di comunica- materie prime. Un’alternativa durata prevista di 24 mesi, REDLAV 2.1 zione e di sensibilizzazione rivolta agli am- è rappresentata dalle farine di mira innanzitutto a consolidare la rete ministratori, alle scuole e, più in generale, larve e insetti. Gli insetti sono transfrontaliera di prevenzione e lot- alla popolazione locale, sia residente sia tu- una ricca fonte di proteine, ta antivettoriale costituita nel corso del rista. grassi, vitamine, sali minerali precedente progetto REDLAV. Inoltre, ha lo L’attività prevista per la Liguria è stata pre- e fosforo e sono in grado di scopo di rendere omogenee le strutture e sentata nel corso di un seminario tenutosi riciclare i nutrienti presenti nei le procedure nell’area di cooperazione e di il 26 maggio 2014 presso la Sala dei Comu- sensibilizzare le amministrazioni pubbliche ni del Palazzo della Provincia di Imperia. Il e la popolazione nei confronti delle azioni programma si svolgerà secondo tre azioni di prevenzione e lotta alle zanzare, secondo che comprendono: la realizzazione di 4 i principi della tutela dell’ambiente e dello seminari informativi, uno per provincia, sviluppo sostenibile. A suscitare le mag- rivolti ai rappresentanti delle Istituzioni; giori preoccupazioni per la salute umana la realizzazione di un punto informativo ed animale, vi sono in particolare la zan- itinerante lungo 8 tappe, destinato alla di- zara tigre Aedes albopictus, specie invasiva stribuzione di materiale scientifico, divul- originaria del Sud Est asiatico, vettore di gativo e ludico, in occasione dei principali importanti malattie virali umane quali le avvenimenti estivi in provincia di Impe- rifiuti organici e negli scarti febbri Dengue e Chikungunya, nonché la ria; l’ideazione di uno spettacolo teatrale di lavorazione dei prodotti zanzara comune Culex pipiens, vettore delle itinerante, rivolto agli alunni della scuola alimentari. Anche quest’anno malattie West Nile ed Usutu, che colpisco- primaria, che verrà realizzato in provincia il Centro di Referenza per no prevalentemente gli uccelli, ma possono di Imperia nell’anno scolastico 2014/2015. la sorveglianza e il controllo essere occasionalmente trasmesse agli esse- Il primo punto informativo sarà allestito in degli alimenti per animali ri umani e, nel primo caso, anche ai cavalli. occasione dei festeggiamenti di San Gio- (CREAA) ha organizzato, in Se, da un lato anche nell’estate 2014 pro- vanni di Imperia nelle giornate del 20 e 21 collaborazione con ASSALZOO, seguiranno sul nostro territorio le catture Giugno. il Convegno sull’alimentazione animale: la 7 a edizione (Torino-29 maggio), è stata focalizzata sulle fonti proteiche utilizzate nell’alimentazione animale. Relatori provenienti dal mondo scientifico accademico e produttivo hanno contribuito a fornire una sintesi dello stato dell’arte per il prossimo utilizzo nell’alimentazione animale di quelle che possono essere definite le proteine del futuro, con un occhio rivolto anche ad una loro introduzione nella nostra dieta.
N.16 GIUGNO 2014 Aflatossina M1 cronaca di un’emergenza annunciata Marilena Gili S.S. Ricerca Residui NEL LATTE DI BOVINE ALIMENTATE CON ragion per cui si dovette, in tempi brevissimi, MANGIME CONTAMINATO CON AFLATOSSI- sviluppare e inserire in routine metodi di ana- NE B O G, SI RISCONTRA L’AFLATOSSINA M1 lisi di screening e di conferma idonei ai limi- (AM1), CHE DEVE LA SIGLA A “MILK” VISTO ti di sensibilità richiesti, dell’ordine dei ng/Kg L’ALTO PASSAGGIO NEL LATTE. L’Aflatossina data l’elevata tossicità della sostanza. Da allora i M1 non è degradata dai processi di trasforma- laboratori tengono sotto costante monitorag- zione del latte e si può trovare anche nel latte gio il problema attraverso il Piano Nazionale in polvere e nei formaggi. La Commissione Eu- Residui e il Piano Regionale di Controllo Latte ropea, con il Reg. 2006/1881/EC, ha imposto Crudo e sono in grado di “avvertire” tempesti- per l’AM1 un limite massimo di 0,050 mg/Kg vamente l’insorgere di uno stato di allerta. I no- per il latte e di 0,025 mg/kg per il latte desti- stri laboratori hanno ora a disposizione metodi nato alla prima infanzia. L’andamento climatico analitici rapidi e attendibili per lo screening su dell’estate 2012 è apparso critico per la pos- larga scala del latte e metodi di conferma per la sibile contaminazione del mais da Aflatossine ricerca quantitativa di AM1 nel latte crudo, nei con ripercussioni su farine, granella ed insi- formaggi e nei prodotti per la prima infanzia. lati e infine sul latte. Grazie all’attività di mo- In previsione del “caldo” inverno 2012-2013 i nitoraggio da parte dell’Istituto Zooprofilattico, nostri laboratori hanno attivato una task-force nei mesi di settembre-ottobre si sono osservati di tecnici in grado di far fronte in tempi rapidi i primi casi di aumento della contaminazione alle richieste del cliente, per tutelare la sicurezza nel latte, per questo, i Servizi Veterinari Regiona- del consumatore senza penalizzare gli impianti li hanno intensificato i controlli, con particolare produttivi allorché conformi. Lo stato di allerta attenzione ai distributori di latte crudo. Queste annunciato è risultato reale: sono stati riscontrati attività si sono affiancate all’autocontrollo mes- numerosi casi di positività fino a 4 volte oltre il so in atto dai mangimifici, dai produttori e dai limite nel latte crudo prelevato in diverse zone trasformatori di latte. Da dicembre è attivo un del Piemonte e della Liguria. Nel 2013 sono sta- Piano Straordinario di Controllo ministeriale. ti ulteriormente intensificati i controlli, attra- Questa volta la gestione dell’emergenza è ri- verso l’attuazione di un Piano Straordinario sultata molto più agevole e sostenibile rispetto concordato con l’Istituto Zooprofilattico. Ne- al terribile inverno del 2003 quando il killer gli ultimi mesi la situazione è tornata alla nor- AM1 colse gli Istituti Zooprofilattici imprepa- malità, ma i controlli supplementari sono stati rati e sprovvisti di metodi di analisi adeguati, protratti cautelativamente anche per il 2014. Febbre Q un rischio da non sottovalutare Francesca Rizzo S.S. Laboratorio Specialistico Diagnostica Molecolare Virologica e Ovocoltura COXIELLA BURNETII, MICRORGANISMO PATO- dati nei greggi ovi-caprini, a livello nazionale e GENO A DIFFUSIONE MONDIALE E TRASMISSI- internazionale, ha motivato la predisposizione BILE DAGLI ANIMALI ALL’UOMO, È RESPONSA- di un programma di monitoraggio per valuta- BILE NELL’UOMO DELLA QUERY FEVER (FEB- re la circolazione del batterio negli allevamenti BRE Q). L’alta infettività del batterio è il fattore piemontesi di piccoli ruminanti e l’analisi, su principale per la diffusione della malattia, infatti base statistica, dei potenziali fattori di rischio. questo batterio è incluso tra gli agenti di bio- Lo studio, affidato al nostro Laboratorio Spe- terrorismo. Le Coxielle colpiscono in particolare cialistico Diagnostica Molecolare Virologica e i ruminati selvatici e domestici, in cui causano Ovocoltura, condotto nell’anno 2012 e finanzia- problemi riproduttivi e aborti, ma anche uccelli, to dal Ministero della Salute, è stato sviluppato cani, gatti, conigli e roditori possono infettarsi. su 411 allevamenti e ha dimostrato una vasta Alle zecche spetta il ruolo di vettori nel manteni- circolazione di Coxiella burnetii con sieropreva- mento del ciclo selvatico dell’infezione. Nei ru- lenza del 28,9% a livello di allevamento e del minanti allevati l’infezione, a lunga persistenza 13,7% a livello di animale, valori sovrapponi- nel soggetto infetto, è endemica nei paesi euro- bili a quelli descritti di paesi europei nei quali pei ma sottostimata, poiché spesso asintomatica. il batterio ha causato infezioni diffuse nell’uo- Nell’uomo la febbre Q può determinare forme mo, a volte anche letali. Le pecore si sono ri- acute (stati febbrili, polmoniti) e, raramente, velate più suscettibili all’agente, confermando croniche (endocarditi). In determinate circo- il ruolo epidemiologico degli ovini nel ciclo di stanze epidemiologiche e per specifici gruppi a infezione del batterio nell’area mediterranea. Lo rischio, l’impatto della Febbre Q può essere signi- studio ha permesso di ottenere risultati con- ficativo: si riconosce rilevante l’associazione tra frontabili su base internazionale, in accordo infezione umana e piccoli ruminanti, in partico- a quanto raccomandato dagli Organismi Euro- lare nel corso dei parti di capre e pecore. Il conta- pei di Sicurezza Alimentare, grazie all’ottimiz- gio avviene per inalazione di aerosol contaminati zazione della metodologia di campionamento, presenti negli invogli fetali, secreti vaginali o feci alla raccolta armonizzata dei dati di allevamento di animali infetti. La difficoltosa acquisizione di e alla stima della prevalenza reale di infezione.
N.16 GIUGNO 2014 Cooperazione Internazionale collaborazione con i colleghi del Senegal Miguiri Kalandi Professore presso la Scuola Inter-Statale di Medicina Veterinaria dell’Università di Dakar DINANZI A CONCETTI IMPORTANTI COME esi a sud del Sahara i politici ancora si battono “ONE HEALTH” IL BENESSERE ANIMALE E LA per sensibilizzare ed educare gli agricoltori sul- SICUREZZA ALIMENTARE, CHE GARANTISCO- le buone pratiche d’igiene al fine di poter forni- NO LA SICUREZZA SANITARIE DELLE POPO- re alle popolazioni locali latte di buona qualità LAZIONI, SONO PIÙ CHE MAI OGGI ARGO- con sempre crescente sicurezza, gli allevatori di MENTI IMPORTANTI E D’ATTUALITÀ. E come questo paese si sono dotati di materiali e siste- si suol dire, l’esperienza fa la differenza. Infatti, mentre mi che noi potremmo definire di prima neces- nella maggior parte dei paesi in via di svilup- sità per il bestiame, per la diagnosi delle mastiti, po, l’autosufficienza alimentare rimane una per la ricerca di residui di antibiotici, perché sfida erculea, qui in Italia e in particolare nel in caso contrario rischiano un’ammenda o di Nord, questo è un dato di fatto. Mentre nei pa- vedere vietata la vendita del latte. Mentre la biosicurezza è un concetto che si sta ancora sviluppando nei nostri pae- su questioni riguardanti il trasporto e la re- si, qui al Nord è applicata in tutti i punti gistrazione dei cavalli e sulla legislazione che della filiera dell’allevamento, “dalla fattoria ne regola il trasporto. alla tavola”. Queste infatti sono le mie sensa- “Coincidenza o provvidenza”, in un solo mese zioni a seguito della proficua esperienza che presso l’Istituto Zooprofilattico, ho potuto capi- l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di To- talizzare molta esperienza, sia intellettualmente rino mi ha offerto. Da quando sono arrivato che umanamente. Questo è probabilmente un sono state organizzate tante attività differenti riflesso dell’apertura e della generosità dell’Isti- sia in laboratorio che sul campo. Oltre a tutto tuto Zooprofilattico Sperimentale di Torino di questo, ho potuto partecipare ad un conve- cui ringrazio la Direzione e i colleghi con i qua- gno organizzato dall’Istituto Zooprofilattico li ho condiviso questo percorso. Il Sistema Informativo dell’Istituto per il cittadino e per il mondo veterinario Enrico Aliberti S.S. Gestione Impianti e Sistemi Informatici e Telematici IL SISTEMA INFORMATIVO DELL’ISTITUTO utenti in grado di diffon- NACQUE PER DARE SUPPORTO ALL’ATTIVITÀ dere e condividere, con il DEI LABORATORI, ALL’AMMINISTRAZIONE E supporto di file multime- A CHI SI DEDICAVA ALLA RICERCA. Oggi, men- diali, casi clinici riferiti a tre il sistema informativo rivolto all’interno si malattie nuove ed emer- consolida, crescono con continuità le applica- genti che, in alcuni casi, zioni rivolte all’esterno. Sia per i cittadini nei sono tuttora da considerar- quali cresce il bisogno di conoscenze a tutela si “esotiche” rispetto al no- della propria salute, sia per gli “addetti ai lavo- stro paese. Attualmente, sul ri” del mondo veterinario ai quali eroghiamo portale è già presente un oggi importanti servizi. ricco archivio fotografico L’Istituto Zooprofilattico è dotato di un Data che consta di oltre 700 im- Center interno che permette di dare soluzio- magini e descrive più di 70 ni mirate alle esigenze informatiche dell’Ente. casi clinici particolarmente Con l’avvento del Web queste esigenze si sono interessanti. sviluppate sempre più nell’ottica di fornire ap- SIGLAWeb è un portale che plicazioni accessibili dall’esterno. A cominciare denominate rispettivamente “chiedilo all’e- permette al mondo veterinario di monito- dal sito istituzionale izsto.it di recente innovato sperto” (attraverso cui sottoporre al gruppo rare lo stato di avanzamento ed i risultati secondo precise strategie, che è contenitore del di esperti dubbi o domande) e “mettiti alla delle prove richieste. All’interno dell’Isti- patrimonio scientifico dell’Istituto e sito dal prova” (all’interno della quale è possibile tuto il Sistema Informativo di Gestione dei quale questo innovativo ambiente applicativo si verificare il proprio grado di informazione, Laboratori “SIGLA” è l’applicativo dedicato dirama. Tre sono le applicazioni più impor- rispondendo alle domande di un questiona- alla gestione dei campioni oggetto di analisi. tanti che qui vogliamo mettere a conoscenza rio su temi specifici). Inoltre sono disponi- I Rapporti di Prova (circa 170.000 all’anno) dei lettori per un futuro utilizzo: bili schede tecniche di immediata lettura e sono stati totalmente dematerializzati e sono IZSAlimenTO è un portale per il cittadi- di facile comprensione riguardanti i princi- emessi da Sigla con firma digitale. Sono im- no e fornisce informazioni relative alla pali rischi legati al consumo degli alimenti mediatamente e comodamente scaricabili e sicurezza alimentare, risposte a quesiti su e utili consigli, facilmente applicabili, per visualizzabili da SiglaWeb non appena l’esi- come conservare un alimento o su cosa fare ridurre la comparsa di malattie alimentari to è emesso. SiglaWeb è messo a disposizione in caso di dubbio sulla sicurezza di un pro- anche in ambiente domestico. dei veterinari pubblici e privati che con l’Isti- dotto; tratta inoltre alcune peculiarità lega- PSWeb è un portale per gli operatori del set- tuto hanno rapporti. Ad oggi sono 1483 gli te all’alimentazione. Per i consumatori cu- tore, in particolare al servizio dei laborato- utenti che lo utilizzano. riosi e desiderosi di mantenersi informati e ri di diagnostica veterinaria. Si pone come Le modalità di accesso e registrazione a questi aggiornati sono state realizzate due sezioni obiettivo la costruzione di una comunità di portali sono disponibili sul sito www.izsto.it
I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e d e l P i e m o n t e L i g u r i a e Va l l e d ’ A o s t a N.16 GIUGNO 2014 Ω MANGIARE illustrate le caratteristiche dei mi- bene le mani prima di mangiare o IN SICUREZZA: crorganismi: i bambini hanno pre- quando si manipolano gli alimen- INIZIARE DA BAMBINI so confidenza con parassiti, batte- ti, avendo visto con i loro occhi È MEGLIO! ri e virus, hanno osservato imma- quanti batteri vivono sul palmo di In occasione delle “Settimane gini al microscopio e maneggiato una mano apparentemente pulita. della Scienza” l’Istituto Zooprofi- piastre con colture batteriche di lattico ha proposto un laboratorio vario tipo. Nelle due giornate e Ω MURALES didattico sulla Sicurezza Alimen- nelle 4 repliche, oltre 100 bambi- E SCIENZA tare rivolto ai bambini e ragazzi ni hanno partecipato alle attività: L’Istituto aderisce al progetto MU- dai 6 ai 13 anni. L’attività, dal tito- attraverso alcuni giochi ed esperi- RARTE della Città di Torino. lo “Buoni e cattivi: riconosciamo menti e, guidati da quattro ricer- Il progetto, per il nostro Istitu- to, prevede la riqualificazione dei muri di cinta che si affacciano su via Paganini. I muri, attualmente vandalizza- ti con scritte e graffiti illegali e spesso poco decorosi ospiteran- no un murale artistico realizza- to da giovani writers affermati. I temi delle nuove decorazioni che valorizzeranno i muri di via Paga- nini saranno concordati con il no- stro Ente e riguarderanno l’attività svolta, nei suoi primi 100 anni di storia, dall’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’A- osta nel campo della sanità e del benessere animale e della sicurez- i microrganismi negli alimenti” si catori dell’Istituto (Alberto Bellio, za alimentare. è svolta a Torino, presso il Labora- Manila Bianchi, Claudio Caruso Per sostenere economicamente il torio della Curiosità nei giorni 24 e ed Elisa Chiavassa), hanno impa- progetto, il 29 giugno, l’Associa- 25 maggio scorsi. rato a riconoscere i microrganismi zione Bunker lancia un crowdfun- Uno degli obiettivi dell’Istituto “buoni” da quelli “cattivi”. Per i ding all’interno di una giorna- Zooprofilattico Sperimentale è la primi, sono stati divulgazione al mondo scientifico illustrati i proces- dei dati ottenuti con le attività di si di lievitazio- ricerca, attraverso corsi, convegni ne del pane e di e seminari per gli addetti ai lavori. produzione delle Da qualche anno, inoltre, l’attività molte tipologie di divulgazione è rivolta anche al di formaggi: lie- grande pubblico e, in particolare, viti, muffe e bat- ai bambini. Alcuni concetti di si- teri lattici hanno curezza alimentare sono semplici, catturato l’atten- facilmente applicabili e immedia- zione di ragazzi- tamente trasferibili nella quoti- ni e genitori, sia dianità anche dei più piccoli, che per la loro utilità possono così sentirsi protagonisti nei processi pro- della loro sicurezza. duttivi sia per i loro benefici sul ta incentrata sul miele e volta a Durante il laboratorio, sono state nostro organismo. Presentando i mettere in risalto l’importanza microrganismi cattivi, il messag- del rapporto fra natura e api, che TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE DI: gio che i ricercatori hanno voluto realizzerà nei propri spazi a cui è ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE trasmettere è stato soprattutto possibile accedere dal fondo di via DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’AOSTA legato alle strategie che, con faci- Paganini. DIRETTORE RESPONSABILE lità, tutti possono mettere in atto Maria Caramelli per difendersi dai batteri patogeni PRESIDENTE REDATTORI o dai parassiti. I bambini hanno Gregorio Borsano Alice Z. Perazzini, Riccardo Prato potuto vedere dal vivo Anisakis, il DIRETTORE GENERALE F.F. HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO parassita del sushi e scoprire che Maria Caramelli Silvia Colussi, Maria Vittoria Riina, Marina Rastelli, Fabio Zuccon, il congelamento lo uccide; hanno Silvia Gennero, Raffaella Barbero, Francesca Rizzo, Marilena Gili, scoperto che per ridurre il rischio DIRETTORE SANITARIO Enrico Aliberti, Manila Bianchi, Marco Ballardini, Daniela Marchis, Maria Caramelli Miguiri Kalandi, Alessandra Pautasso di salmonellosi, la bistecca di pol- Foto di: Enrico Aliberti, Antonio Longo, Riccardo Prato, lo non va mai consumata al san- DIRETTORE AMMINISTRATIVO Gianluca Ferro, Nadia Pozzar, Claudio Caruso Bruno Osella gue; che è opportuno controllare Scrivi alla redazione: newsletter@izsto.it la temperatura del frigorifero per ISTITUTO ZOOPROFILATTICO verificare che sia di circa 4-5 °C; SPERIMENTALE PIEMONTE Registrazione Tribunale di Torino n° 33 del 10/5/2011 LIGURIA E VALLE D’AOSTA infine, con un semplice ma effi- via Bologna 148 - 10154 Torino Progettazione grafica: StefSassiDesign cace esperimento, i bambini han- www.izsto.it Stampa a cura di: Cooperativa Tipografica degli Operai - Vicenza no capito l’importanza di lavarsi
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