Marinella Santini VOLUME 1 - mmaa - Giocodanza
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manuale ad uso didattico a cura di Marinella Santini VOLUME 1 1
GIOCODANZA LA NUOVA PROPEDEUTICA… ovvero: imparare giocando! INTRODUZIONE L’obiettivo prefisso nel Percorso di Formazione è fornire ai corsisti gli strumenti necessari per educare i bambini al movimento - in particolare alla Danza - attraverso il gioco considerato nel suo aspetto educativo, approfondendo e ampliando le proprie conoscenze e le proprie competenze pedagogiche che permettano loro di acquisire, con una metodologia innovativa, nuovi mezzi e strategie diverse atte a rispondere ai nuovi bisogni dei bambini. L’obiettivo è dunque formare una figura professionale con competenze tali da porre i bambini – fornendo loro gli strumenti necessari – in condizioni di sviluppare nuove dinamiche di relazione sia con se stessi che con gli altri, determinando, all’interno del gruppo, un proprio riconoscimento. La figura professionale formata sarà in grado di educare i bambini attraverso il gioco educativo, rendendo i piccoli allievi consapevoli del proprio corpo e conducendoli alla scoperta delle loro potenzialità di movimento e di creatività, e sarà capace di trasformare dette potenzialità in capacità e competenze. L’educatore userà il gioco come mezzo educativo e formativo. Risveglierà nei bambini la fantasia e l’immaginazione e le “coltiverà”, usandole come mezzo e supporto nel percorso formativo dei piccoli allievi, facendo sì che i bambini acquisiscano la capacità di utilizzare l’immaginazione e la fantasia realizzando qualcosa di nuovo: li condurrà, dunque, verso un processo di creatività. Con atteggiamento propositivo e non impositivo, accosterà i bambini all’ Arte del Movimento, consapevole di condurre i propri allievi in un processo di crescita psicofisica che dovrà essere graduale, nel pieno rispetto del bambino, dei suoi tempi e della sua capacità di apprendimento: ogni bambino è unico e particolare e l’educatore dovrà avere la capacità di adattarsi ai suoi tempi, con la consapevolezza dell’importanza del ruolo che ricopre nei confronti dei propri allievi. Il Giocodanza consente un approccio alla Danza libero da codici fissi ed è un processo formativo attraverso il gioco – considerato nel suo aspetto educativo – tramite il quale il bambino è condotto alla scoperta delle sue potenzialità artistiche e creative. L’apprendimento segue dunque un percorso ludico nel quale, in un clima di distensione e di svago, la presenza di regole non imposte, ma proposte, aiuta lo sviluppo dell’autocontrollo, mentre corpo, voce, musica e spazio diventano modalità di scoperta e di relazione con se stessi e con gli altri. “Il gioco è lo strumento d’eccellenza per creare in ambito pedagogico una relazione autentica: è il mezzo attraverso il quale il bambino può esprimere simbolicamente tutto se stesso, è il mezzo liberante, perché creativo, spontaneo ma adeguatamente proposto nel metodo all’interno di una cornice “contenente” (la regola), nella quale il bambino in evoluzione può esprimersi sapendo dove è il limite. Il bambino “liberato” attraverso l’azione un po’ magica della creatività, si troverà più facilmente preparato a sperimentare il movimento e la danza nel loro aspetto più creativo e liberante. Gioco e Danza hanno entrambi un contenuto ludico e simbolico che il Metodo ha posto in grande evidenza. Sono uniti da uno stesso filo: l’inconscio si esprime in entrambi attraverso il movimento, il “far finta”, la metafora, l’analogia”. (Dott.ssa Laura Bruschetta, psicologa e psico-terapeuta infantile, docente Scuola di Formazione Professionale Gi.D.A.S. Danza) 2
I GIOCHI ROMPIGHIACCIO I giochi Rompighiaccio sono molto importanti perchè favoriscono la conoscenza e la relazione. L’affiatamento, la coesione, il reciproco riconoscimento sono indispensabili per arrivare ad una intesa e per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. Questo non solo per finalità educative, ma anche per favorire la conoscenza e la relazione che aiutano il “dialogo” e il rapporto con gli altri, quindi le relazioni interpersonali. Fiducia, coesione, conoscenza: elementi indispensabili per raggiungere un obiettivo che coinvolga tutto il gruppo. L’obiettivo può essere la riuscita di un esercizio, fare una buona lezione, un bello spettacolo! E’ importante che fin da piccoli i bambini siano educati a ciò: giocare implica un lavoro di squadra!... L’insegnante dovrà, dunque, essere capace di dare vita a un gruppo tra i cui componenti dovranno esserci affiatamento e reciproco riconoscimento. In tal modo sarà più facile - e per i bambini anche più divertente - il raggiungimento degli obiettivi prefissi. I giochi Rompighiaccio hanno, dunque, lo scopo di favorire la conoscenza e il rapporto con gli altri, ma possono avere anche altri obiettivi come il riscaldamento ad esempio; infatti, spesso si danza liberamente e quasi tutti i giochi implicano varie andature o il semplice camminare. Inoltre si utilizzano frequentemente i segnali sonori, che servono a mantenere desta la concentrazione e sviluppano l’attenzione uditiva; quindi, oltre all’obiettivo primario (relazione e conoscenza), entrano in gioco anche altre finalità. I giochi Rompighiaccio sono costituiti dal Gioco del Nome e dal Gioco del Saluto, che possono essere fatti separatamente o insieme. Quando sono collegati, e fanno quindi parte della stessa sequenza, diventano appunto Giochi Rompighiaccio. ____________________________ GIOCHI DEL NOME 1. “Il fiore” > 1° Ciclo liv.1 - senza musica - Occorrente: un fiore SVOLGIMENTO >> I bambini sono seduti in cerchio. Inizia l’insegnante che ha nella mano destra un fiore che passa, dicendo il proprio nome, alla bambina che sta alla sua destra; la bambina ripete passando il fiore alla compagna accanto e si ripete fino a concludere il giro. La stessa cosa viene ripetuta facendo il giro a sinistra. 2. “Presentiamoci a Lulù” > 1° Ciclo liv.1 - senza musica - Occorrente: Lulù! 3
SVOLGIMENTO >> Come il gioco precedente, precedente ma questa volta i bambini si passano Lulù, la mascotte del Giocodanza. Inizia nizia sempre la maestra e, ogni volta che ci passiamo l’orsetta, dobbiamo presenterarci dicendo il nostro nome: – Ciao Lulù, io sono Cristina! – E così via. via 3. “Il grattino” > 1° Ciclo liv.2 liv. TRACCIA N. 1 Occorrente: uno strumentino SVOLGIMENTO >> In cerchio. Un bambino alla volta si presenta dicendo: – Io mi chiamo Maria e mi gratto il naso (e si gratta il naso) – I compagni dicono: – Ciao Maria! – Ripete poi il bambino accanto, nominando un’altra parte del corpo e così via, fino a ritornare al primo bambino. A questo punto, far partire la musica e camminare in ordine sparso; allo stop della musica, mettersi a coppie (in modo casuale) e continuare a camminare tenendosi per mano fino alla ripresa musicale. A questo punto lasciarsi e fermarsi in posizione naturale, rivolti verso il lato davanti e, al segnale sonoro, riprendere a camminare (non più in coppia) coppia) fino al successivo segnale che indica di trovare un posto nello spazio perr proseguire la lezione. Variante: invece di disporsi in ordine sparso, possiamo concludere tornando nel cerchio e restringerlo fino a stare tutti molto vicini per stringersi in un grande abbraccio collettivo insieme alla maestra. 4. “Il nome a sillabe” > 2° Ciclo - senza musica - SVOLGIMENTO >> Seduti in cerchio. Un bambino per volta dirà il suo uo nome, come se fosse composto da due sole sillabe: sulla prima batte le mani e sulla seconda schiocca schi le dita girandosi verso la compagna alla sua destra. destra Quando tutti hanno eseguito, si riprende il giro dalla parte opposta. 5. “Il dado” > 2° Ciclo - senza musica - Occorrente: un dado di spugna colorato SVOLGIMENTO >> In piedi, in cerchio. L’insegnante sta al centro e lascia cadere il dado verso un bambino, che lo prende e ripete a voce alta il suo nome, tante volte quanti sono i numeri usciti sulla “faccia” del dado. Poi lo lancia a sua volta e si siede,, e così via. Esaurito il giro, ci si alza e si cammina in ordine sparso; quando incontriamo una compagna, ci fermiamo toccandoci in una parte del corpo e dicendo a turno il proprio nome. Alternativa: se non si possiede il dado, l’esercizio può essere fatto con una palla: chi la lancia, prima ima di passarla ad una compagna, dirà un numero da 1 a 6, e chi la riceve dirà il proprio nome tante volte corrispondenti al numero detto in precedenza. 4
Variante: mentre viene detto il nome, si può aggiunge un movimento, che viene ripetuto tante volte quanti saranno i numeri sulla faccia del dado. 6. “Il nome a ritmo” > 2° Ciclo - senza musica - SVOLGIMENTO >> Seduti in cerchio. Inventare un ritmo, ad esempio: TA–TA TATA | TA–TA TATA || Su questo ritmo, i bambini diranno a turno il proprio nome. Variante: sullo stesso ritmo, si fa poi una andatura libera in ordine sparso: diventa così anche un esercizio di riscaldamento. 7. “Il mega abbraccio” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 2 Occorrente: due legnetti SVOLGIMENTO >> I bambini sono disposti in cerchio, in piedi. Un bambino va al centro cantando e danzando il proprio nome, immobilizzandosi poi in una posa. Tutti i bambini mettono una mano sul cuore ripetendo il suo nome e facendo un gesto verso il compagno, che torna al suo posto. Quando tutti hanno eseguito, parte la musica: danza libera in ordine sparso. Ad un segnale dato dalla maestra, camminare in ordine sparso e, ad un battito dei legnetti, i bambini si salutano (a coppia) mettendo a contatto una parte del corpo; si continua così fino a due battiti dei legnetti: questa volta, sempre a coppia, si mettono a contatto due parti del corpo e si continua fino a tre battiti (tre parti a contatto). Quando la musica diventa più veloce, si cammina più velocemente ascoltando la maestra; quando dirà: – Hop! – si farà un salto, quando lo dice due volte si faranno due salti e tre salti quando lo dirà tre volte. Quando la musica rallenta, i bambini danzano liberamente fino a quando si ode un segnale: tornano ai loro posti in cerchio. Quando tutti sono arrivati, si salutano mettendo una mano sul cuore (come all’inizio) e facendo un gesto verso gli altri bambini. Infine restringono il cerchio terminando in un grande abbraccio collettivo. __________________________________ GIOCHI DEL SALUTO 1. “Batto 5!” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 3 Oggetti: mano nacchera (o comunque uno strumentino) - campanellini SVOLGIMENTO >> Danzare in ordine sparso e, al suono della mano-nacchera, salutare chi si incontra con un batti 5; al suono dei campanellini, ballare liberamente in ordine sparso. Ripetere più volte e, al termine della musica, assumere una posa da ballerina. 5
2. “Saluto… a modo mio” > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo TRACCIA N. 4 SVOLGIMENTO >> Gli allievi sono disposti in due linee, lungo i lati davanti e dietro, rivolte l’una verso l’altra. disposizione iniziale disposizione raggiunta 1 1 Disposizione raggiunta 1 1 La coppia n. 1 si incontra al centro, i due bambini si salutano come vogliono e si scambiano di posto. Ripetono, una dopo l’altra, le rimanenti coppie; una volta che tutti si sono salutati, si ripete il saluto facendo partire le coppie tutte insieme: ognuno torna così al punto di partenza. Si invitano poi gli allievi a camminare in ordine sparso e quando due bambini si incontrano, si salutano dicendo ognuno il proprio nome. Osservazioni: il tipo di saluto può essere libero (ogni coppia sceglie liberamente il modo di salutarsi), così come può essere stabilito prima, ad esempio una stretta di mano o un abbraccio (questo piace molto ai bambini). Invece che un coppia alla volta, si può decidere di far partire per primi i bambini della fila partendo sempre uno alla volta; quando ha salutato il bambino corrispondente dell’altra fila, questo va a prendere il suo posto nella fila . Nello stesso momento, il secondo bambino va a fare il suo saluto al compagno dell’altra fila e così via. Si ripete invertendo i ruoli. Possiamo utilizzare anche i lati destro e sinistro. 3. “Clap, tic toc tac” > 2° Ciclo TRACCIA N. 5 SVOLGIMENTO >> I bambini danzano liberamente e, allo stop musicale, camminano ascoltando la maestra. Quando dice: “clap” = continuare a camminare battendo le mani tra loro “tic” = camminare battendo le mani sulle cosce “toc” = camminare battendo i piedi sul pavimento “tac” = salutano a piacere chi incontrano. Alla ripresa della musica, si danza liberamente e, al segnale sonoro, salutare chi si incontra battendo il cinque. Al successivo segnale, danzare terminando in una posa a piacere. 4. “Rompighiaccio con contatti 1” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 6 Oggetti: uno strumentino SVOLGIMENTO >> Durante l’appello i bambini si dispongono in ordine sparso, in piedi in posizione 6
naturale, con le braccia rilassate lungo il corpo. Quando tutti sono a posto, si esegue un esercizio di respirazione, ad esempio, “Il vento”. Si procede poi con il “Gioco del saluto”, camminando liberamente nello spazio e stabilendo, ad un primo segnale sonoro, un contatto visivo con la prima bambina che si incontra e si continua così fino ad un secondo segnale. A questo punto, la situazione cambia: quando si incontra una bambina, ci si ferma e ci salutiamo a piacere (tramite un contatto fisico, ad esempio una stretta di mano, ecc.). Allo stop della musica continuiamo a camminare e quando incontriamo una compagna ci fermiamo e, guardandoci, ci presentiamo dicendo il proprio nome (“Gioco del nome”); si continua fino alla ripresa della musica. A questo punto, si danza liberamente e, ad un segnale sonoro, ci si immobilizza in una posa, ferme come statue, fissando anche lo sguardo. Per rendere il gioco più divertente, l’insegnante può “colpire” con un bastone di plastica le statue, facendole cadere. I bambini passano così da uno stato di tensione (statue immobili) ad uno di decontrazione (statue rotte). 5. “Rompighiaccio con contatti 2” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 7 SVOLGIMENTO >> Durante l’appello i bambini si dispongono in ordine sparso. Danzano liberamente e si prosegue con la stessa modalità del gioco precedente: ad un primo segnale sonoro, si stabilisce un contatto visivo con chi incontriamo, al successivo segnale il contatto è fisico e, allo stop della musica, salutiamo chi incontriamo dicendo: – Ciao Alessio – . Quando la musica riprende, camminiamo andando poi, al segnale sonoro, al proprio posto per proseguire la lezione. _____________________________ IL RITO DEL SALUTO FINALE L’obiettivo di questi giochi è di terminare la lezione in un clima di serenità e distensione, lasciando nei bambini una impressione piacevole e il desiderio di tornare a lezione. 1. “La nuvola” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 8 Oggetti: paracadute - uno strumentino SVOLGIMENTO >> Tutti i bambini, ad occhi chiusi, si sdraiano sotto il paracadute, tenendo fuori soltanto la testa, come se il paracadute fosse una copertina! Eseguire esercizi di respirazione poi, al suono di uno strumentino (ad esempio il triangolo), lentamente “si risvegliano” e si alzano. Danzano liberamente nello spazio una danza dolce e lenta. Allo stop della musica, si fermano immobilizzandosi come statue; al segnale sonoro, nel massimo silenzio, tornano in cerchio riprendendo il paracadute ed eseguono “la nuvola”. 7
2. “Allo specchio” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 9 SVOLGIMENTO >> I bambini danzano liberamente, anche interagendo tra loro, fino a quando la musica cambia: a questo punto ognuno trova un suo posto nello spazio. Quando tutti sono sistemati, insieme all’insegnante, che lavora a specchio, eseguono esercizi di respirazione e di rilassamento, “sciogliendo” il corpo e terminando infine con un gesto di saluto. 3. “Massaggino” > 1°/ 2° Ciclo - TRACCIA N. 10 SVOLGIMENTO >> I bambini sono in ordine sparso e, lavorando a specchio con l’insegnante, rilassano tutte le parti del corpo con un auto-massaggio: auto i piedi,, le gambe, le braccia, il viso. “Sfregano” le mani, rilassano ilassano il collo, sciolgono le spalle e, lentamente, si alzano. Si stiracchiano, fanno profondi respiri, sempre a specchio con la maestra che, sul finire della della musica, tira loro un bacio. 4. “Relax” > 1° Ciclo liv.2 - TRACCIA N. 11 SVOLGIMENTO >> Far sdraiare i bambini sul pavimento, in una posizione a loro piacere, purché comoda e rilassata. Invitarli a chiudere gli occhi e a respirare lentamente e profondamente, ascoltando la voce dell’insegnante che li guida attraverso le fasi della respirazione. respirazione Al suono del triangolo, i bambini riprendono coscienza del proprio corpo, si “stiracchiano” e con calma si alzano. Camminano lentamente in ordine sparso. L’insegnante pronuncia il nome di un bambino, che diventerà il primo della fila, e poi via via il nome nome di tutti gli altri, che andranno a disporsi uno dietro l’altro fino a che si formerà una fila unica. Il bambino che conduce la fila cammina dove vuole: ad un segnale sonoro, i bambini vanno a fermarsi lungo il lato dietro e indirizzano a loro piacere un gesto di saluto verso l’insegnante, che contraccambia. 8
5. “La ragnatela” > 2° Ciclo - senza musica - Oggetti: un gomitolo di lana o di fettuccia colorata SVOLGIMENTO >> In cerchio, in piedi. La maestra tiene il gomitolo con una mano e lancia con l’altra l’estremità del filo ad una bambina, dicendo prima che cosa porta via da quella lezione (ad esempio, la sua soddisfazione per come hanno lavorato i bambini); la bambina che afferra il filo farà la stessa cosa lanciando poi ad una compagna. Si formerà così una ragnatela; a questo punto la maestra taglia un pezzetto di filo per ciascuna bambina che lo incollerà sul suo diario personale (“il carnet dell’artista”) dove disegnerà l’esperienza e le emozioni vissute. ______________________________ 9
GIOCHI DI RISCALDAMENTO 1. “Sirene e pirati” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 12 Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare la mimica e l’espressività - aiutare la collaborazione tra compagni - favorire l’attenzione uditiva - sviluppare la prontezza dei riflessi Oggetti: un cerchio per ciascuna bambina SVOLGIMENTO >> Le bambine sono le sirene che stanno dormendo sul loro scoglio (il cerchio). L’insegnante fa da guida e suggerisce le varie situazioni. “Le sirene stanno dormendo… giunge l’alba e, piano piano, sorge il sole. Le sirene si svegliano… attingono con le mani l’acqua del mare e si lavano… poi si truccano, pettinano i lunghi, bellissimi capelli”. Le bambine mimeranno, di volta in volta, ciò che l’insegnante suggerisce. “Adesso le sirene si tuffano in mare e nuotano”. Le bambine escono dal cerchio e mimano il nuotare, facendo attenzione a non toccare gli scogli. Al cambio della musica… arrivano i pirati! Le sirene, velocemente, devono rifugiarsi sullo scoglio, altrimenti saranno catturate. (Le bambine entrano dentro il cerchio che hanno più vicino, più bambine all’interno di un cerchio). L’insegnante si diverte a fare dispetti e toglierà via via i cerchi, che andranno così diminuendo, fino a quando ne resterà soltanto uno. Osservazioni: le bambine si divertono molto in questo gioco e difficilmente restano fuori dallo “scoglio”: quasi sempre le sirene sconfiggono i pirati, perché, non si capisce come!, riescono ad entrare tutte in un solo cerchio. Infatti, si stringono tutte insieme e chi è già dentro si agita, chiamando chi è rimasto fuori: questo gioco infatti sviluppa la collaborazione tra compagni. Può comunque succedere che alcune bambine, non troppo veloci e pronte di riflessi, restino fuori dal 10
cerchio. In questo caso, dovranno essere eliminate ma, per non farle sentire escluse, l’insegnante le chiamerà accanto a sé per farsi aiutare a guidare meglio il gioco e a togliere dal mare gli scogli. Variante: il gioco può essere svolto anche in due gruppi: quello delle Sirene e quello dei Pirati; in questo caso, quando arrivano i pirati, questi devono catturare le sirene che devono essere veloci a ripararsi sugli scogli. Può capitare talvolta che la musica che corrisponde ai pirati faccia un po’ di paura… In tal caso, consiglio di utilizzare una musica new age con il rumore del mare, indicando l’arrivo dei pirati con il suono di uno strumentino. 2. “Il semaforo” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 13 Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare l’attenzione uditiva e la memoria Oggetti: tre nastri di colore rosso, giallo e verde SVOLGIMENTO >> Danzare liberamente nello spazio; allo stop della musica, fermarsi immobili come statue oppure in una posizione stabilita in precedenza, guardando l’insegnante che solleverà un nastro a suo piacere. Ad ogni colore, corrisponderà una situazione diversa. Giallo = camminare velocemente Verde = camminare normalmente Rosso = fermarsi e respirare: ciascun bambino con il suo ritmo, oppure con un esercizio di respirazione stabilito in precedenza. Alla ripresa della musica, si riprende a danzare. 3. “Il trenino matto” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 14 Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare l’attenzione uditiva e la memoria Oggetti: un fischietto SVOLGIMENTO >> Il trenino è alla stazione: i bambini (i vagoni) sono tutti in fila, con le mani sulle spalle del compagno che sta davanti; il primo bambino è “la locomotiva”. Tutti devono memorizzare bene il compagno che sta loro avanti. 11
Il treno parte: la locomotiva va dove vuole. Al suono del fischietto i “vagoni” si staccano, andando in ordine sparso e poi, al secondo suono, si riattaccano (ognuno deve cercare “il vagone” che gli stava davanti). Si prosegue così fino al termine della musica: il treno arriva in stazione! Variante: al suono di un secondo strumento il treno cambia direzione. Questo è un po’ più difficile, ma si può provare… 4. “Il tunnel” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 15 Obiettivi: riscaldare il corpo nella sua totalità - sviluppare l’attenzione uditiva e la memoria SVOLGIMENTO >> I bambini sono in fila, disposti a coppie, rivolti l’uno verso l’altro e si tengono per mano, con le braccia in alto: si forma così un “tunnel”. L’ultima coppia lo attraversa, con un’andatura scelta a piacere tra quelle che avremo stabilito inizialmente insieme ai bambini, e si mette davanti al tunnel. A turno ripetono le altre coppie scegliendo la loro andatura. ANDATURE SUGGERITE • gattino stanco: camminare lentamente in quadrupedia • bruco: strisciare • cane frettoloso: camminare velocemente in quadrupedia • nanetto: camminata del nanetto Osservazioni: naturalmente, dovendo passare sotto il “tunnel”, le andature scelte saranno di livello basso. 5. “I nastri > 1°/ 2°Ciclo - TRACCIA N. 16 Obiettivi: oltre che riscaldare tutti i muscoli, aiuta nella conoscenza delle varie andature e di esercizi di postura o di tecnica propedeutica (a seconda di ciò che viene stabilito di fare) - sviluppa la concentrazione e la memoria Oggetti: tre o più nastri di vari colori - uno strumentino SVOLGIMENTO >> I bambini si preparano in ordine sparso e camminano liberamente. Al suono dello strumentino, si fermano in posizione naturale, rivolti verso il lato davanti, o in una posizione stabilita precedentemente. La maestra solleverà un nastro ed i bambini si muoveranno con l’andatura stabilita in precedenza: ad ogni colore, infatti corrisponde un’andatura diversa, ad esempio: Rosso = camminare come un gigante (sul relevè) Azzurro = camminare come un nanetto (in pliè) Arancione = saltini a piedi uniti ESEMPI DI ANDATURE E MOVIMENTI Saltini girando su stessi Saltini a piedi uniti 12
Saltare nelle varie direzioni (in avanti – indietro – a destra – a sinistra) Saltare battendo le mani Saltare aprendo e chiudendo le gambe (echappè in posizione naturale) Galoppo laterale Strisciare Rotolare Camminare sui talloni Camminare a rallentatore – Camminare veloci veloci Stare fermi in equilibrio su una gamba – Restare immobili in una posa “Il dondolo”: seduti con le gambe allungate davanti, afferrare le ginocchia e, tirandole verso il petto, dondolare sulla schiena (vedi disegno sotto) e ritornare seduti. Quando si torna seduti, si stendono le gambe, tirando bene le punte il dondolo “L’uovo”: seduti con le gambe raccorciate, abbracciando le ginocchia con le mani; i piedi sono sollevati da terra. Restare fermi in questa posizione per qualche secondo poi rilassare stendendo le gambe. Quest’ultimo è un esercizio di equilibrio ed impegna i muscoli addominali. Osservazioni: è bene alternare andature veloci ad andature lente in modo da riportare i bambini “alla calma”, sia per quanto riguarda il movimento che la frequenza cardiaca. Se avremo fatto un’andatura veloce, ad esempio saltellare, subito dopo faremo qualcosa di più tranquillo, come sedersi ad “uovo”, oppure potremo rotolare o strisciare. Se decidiamo di fare una serie di andature veloci, dovremo comunque inserire tra l’una e l’altra delle pause, che possono essere indicate da un nastro di un colore diverso. Può essere stabilito precedentemente (sedute con le gambe incrociate o con le gambe raccorciate – supine – prone – una posizione di equilibrio – ecc.). Con gli allievi del secondo ciclo, possiamo usare quattro o cinque o nastri, poichè la loro capacità di memorizzare è maggiore e, oltre che le andature possiamo utilizzare esercizi di postura o di tecnica propedeutica 6. “I puzzels > 1°/ 2°Ciclo - TRACCIA N. 17 Obiettivi: oltre che riscaldare tutti i muscoli, aiuta nella conoscenza delle andature e degli esercizi 13
di postura e di tecnica propedeutica (a seconda di ciò che viene stabilito di fare) - sviluppa la concentrazione e la memoria Oggetti: tanti puzzles (quanti sono i bambini) con disegnati i numeri da 1 a 9. In mancanza dei puzzles che si trovano in commercio, possiamo adoperare dei cartoncini colorati, disegnandovi sopra i numeri. SVOLGIMENTO >> L’insegnante, prima di iniziare il gioco, propone l’esercizio da eseguire, come per esempio, dei saltini o dei pliès in posizione naturale, la flessione del tronco ed altri esercizi che fanno parte del programma. Naturalmente, a seconda del Ciclo al quale il gioco viene proposto, gli esercizi saranno più o meno complessi. I bambini si spostano nello spazio con l’andatura indicata dalla maestra e, allo stop della musica, si dispongono dietro al puzzle che hanno più vicino ed eseguono (sul conteggio dell’insegnante) l’esercizio stabilito in precedenza tante volte quanto è il numero disegnato sul puzzle. Osservazioni: naturalmente, a seconda del Ciclo al quale il gioco viene proposto, gli esercizi saranno più o meno complessi. I giochi descritti sopra fanno parte del gruppo “Giochi di riscaldamento” in quanto l’obiettivo primario è quello di riscaldare il corpo nella sua totalità ma, come abbiamo visto, vi sono anche altre finalità. Allo stesso modo, moltissimi altri giochi che hanno lo scopo di raggiungere altri obiettivi, sono anche giochi di riscaldamento pur non essendo il riscaldamento la finalità principale. ______________________________ 14
LA PERCEZIONE CORPOREA Gli esercizi per la percezione corporea sviluppano la conoscenza di sé e, tramite questa, la coscienza di sé aiutando il bambino non solo nella coordinazione dei movimenti, movimenti ma anche a “sentire” ciò che fa: quindi lo rende consapevole! La Danza, facendo riferimento alla sfera sensoriale, esercita la corporeitàà con importanti effetti didattici ed anche educativi, basilari nella formazione della persona nella sua totalità. Per er quanto riguarda la percezione corporea, prima di passare agli esercizi-gioco esercizi proposti, l’insegnante spiegherà come è fatto il corpo umano, aiutandosi anche con disegni e schede adatte ai bambini. Queste schede verranno loro consegnate e saranno poi analizzate insieme alla maestra. maestra L’APPARATO MUSCOLARE Il sistema muscolaree è l’insieme di tessuti che, che attraverso la contrazione muscolare, permette al soggetto il movimento e lo scorrimento di sostanze organiche interne, come sangue e cibo. Insieme al sistema scheletrico, forma l’apparato l’ locomotore,, di cui è la parte attiva. La scoperta dei muscoli si deve allo studioso belga Andrea Vesalio (1514-1564) (1514 1564) che, dissezionando un corpo umano, gettò le basi dell’Anatomia. 15
Proprietà dei muscoli I muscoli si suddividono in tre gruppi: SCHELETRICI INVOLONTARI VOLONTARI. scheletrici : sono attaccati alle ossa e fanno muovere le articolazioni involontari: provocano i movimenti degli volontari: sono quelli apparati interni , come ad esempio quello comandati dal nostro digerente cervello qualsiasi movimento del nostro corpo è eseguito dai muscoli musc in tutto il corpo ci sono circa 600 muscoli i muscoli sono contrattili ed elastici si possono accorciare modificando la possono contrarsi e allungarsi loro forma 16
L’APPARATO SCHELETRICO Il nostro corpo è formato da tre parti: parti il tronco – gli arti inferiori – gli arti superiori. superiori Ciascuna di queste parti è suddivisa in segmenti. TRONCO > TESTA - COLLO - TORACE - BACINO ARTI INFERIORI > COSCIA - GAMBA - PIEDE ARTI SUPERIORI > BRACCIO - AVAMBRACCIO - MANO I segmenti sono uniti tra loro dalle articolazioni, che permettono il movimento. La coscia è unita al bacino dall’articolazione dell’anca, dell’ la gamba e la coscia sono unite dal ginocchio, mentre la caviglia unisce la gamba e il piede. L’articolazione della spalla unisce il braccio al torace, il gomito il braccio all’avambraccio, che è unito alla mano dall’articolazione del polso. Da adulti le ossa dell’apparato scheletrico sono 206. In un adulto medio lo scheletro rappresenta circa il 20% del peso corporeo. Principalmente possiamo distinguere le ossa del capo, del tronco, degli arti inferiori e degli arti superiori. 17
Proprietà delle ossa le ossa sono molto leggere ma eccezionalmente molto robuste perchè contengono sali minerali e fosforo che collagene che rendono rende l'osso duro e l'osso resistente rigido e leggermente elastico A COSA SERVE LO SCHELETRO SCHE ? a dare sostegno a farci muovere: non sono le ossa a muoversi perché le ossa non si muovono ma, insieme ai muscoli, muscoli ci permettono il movimento, ci consentono di camminare, correre, masticare, ecc. a proteggere gli organi interni a produrre sangue è la nostra riserva di calcio 18
vista ista anteriore vista posteriore GIOCHI PER LA PERCEZIONE CORPOREA 1. “Le orme > 1°/ 2°Ciclo liv.2 - TRACCIA N. 18 Obiettivi: conoscere le parti del corpo - riscaldamento - attenzione uditiva Oggetti: sagome colorate di piedi e di mani SVOLGIMENTO >> I bambini danzano liberamente nello spazio. Quando si ferma la musica, si immobilizzano in una posizione stabilita in precedenza. Se l’insegnante dirà: “testa… piede”, significherà che ogni bambino dovrà appoggiare la testa sull’orma di un piede. Se dirà: “piede… mano”, dovranno mettere un piede sull’orma di una mano. Ciascun “appoggio” è tenuto per circa dieci secondi, dopo di che riprende la musica. E così via. 19
2. “Le api laboriose > 1° Ciclo / 2° Ciclo liv.1 - TRACCIA N. 19 Obiettivi: conoscere le parti del corpo - attenzione uditiva - riscaldamento - attenzione Oggetti: un cerchio per ciascuno SVOLGIMENTO >> Ill cerchio rappresenta l’alveare, la casetta dell’ape. Dopo una parte descrittiva, in cui le apette si risvegliano, si lavano e fanno nno colazione (seguendo la voce guida della maestra), le api volano nel bosco e, al cambio della musica, musica tornano nel proprio alveare appoggiandovi la parte del corpo nominata dalla maestra, maestra, se ad esempio questa dice: dice “Tocco la casa con il tallone (o con il gomito, la fronte o altre parti del corpo)”, i bambini appoggiano quella determinata parte del corpo nel cerchio. L’insegnante può anche dire “Appoggio l’orecchio oppure “Stacco Appoggio l’orecchio” Stacco l’orecchio e metto il gomito”, gomito e così via. Al successivo cambio musicale si torna a volare nel bosco. E così si procede… procede Variante n. 1: Questaesta variante è da proporre al 2° Ciclo liv. 1. Si mettono due cerchi vicini: abbiamo così un alveare a due stanze! Ogni bambina è seduta all’interno del cerchio, nella sua “stanza”. Si stabilisce un contatto con le varie parti del corpo, relazionandosi con la vicina di stanza, sempre ascoltando la voce-guida: uida: “pollice con pollice”, “fronte con fronte”, ecc. Variante n. 2: All’interno del cerchio, quando dunque le api sono dentro l’alveare, si possono creare diverse situazioni: fare il bucato, preparare il miele, prepararsi per andare in discoteca con il vespone! Questa è la versione che piace di più. più In questo caso, Le api laboriose diventa un Gioco di Fantasia. 3. “Lulù dice…” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 20 Obiettivo: per la conoscenza delle quattro posizioni fondamentali: eretti - seduti - supini - proni. Sviluppa l’attenzione uditiva; è utile anche come esercizio di riscaldamento. Oggetti: Lulù! 20
SVOLGIMENTO >> Come sappiamo, ogni tanto Lulù vuol vedere qualche esercizio e controlla che i bambini lo eseguano correttamente. Dopo aver spiegato le quattro posizioni fondamentali che il corpo può assumere nello spazio, si invitano i bambini a camminare liberamente (o a danzare). Allo stop stop della musica, si fermano; la maestra ascolta Lulù e si rivolge poi ai bambini: “Lulù Lulù dice che vuol vedervi nella posizione prona” e loro assumono la posizione. Lulù può dire anche seduti: in tal caso si siedono (gambe incrociate, in ginocchio seduti sui talloni, seduti con le gambe tese, ecc., ecc. a seconda di ciò che viene richiesto). E così via… Osservazioni: una volta assunta la posizione, si possono eseguire semplici esercizi di postura. Questo gioco si può rivolgere anche al 2° Ciclo inserendo esercizi ese del programma di tecnica Propedeutica a loro rivolto. 4. “La La canzoncina anatomica > 2° Ciclo - Senza musica - Il ritmo che si dà alla canzoncina dovrebbe ricordare ricordare quelle delle filastrocche Obiettivo: condurre ondurre i bambini ad un primo elementare approccio io con il proprio corpo - sviluppare la memoria - imparare a mantenere, mantenere durante i movimenti e gli spostamenti, la disposizione stabilita. Questo gioco implica anche l’uso della voce e alle frasi si associano semplici semplici movimenti SVOLGIMENTO >> gli allievi, in posizione naturale e con le mani alla vita, sono disposti nelle file e negli spazi. Domanda (la maestra): - Di che cosa abbiamo bisogno?- bisogno? Risposta (i bambini): - Oxigen!… Oxigen!… - Movimenti: demi plié in posizione naturale, le braccia, con le mani in estensione, si incrociano davanti al petto e, stendendo le gambe, vanno in alto (vedi disegno sotto). O… …XIGEN! 21
D: - Con che cosa lo prendiamo?- R: - Naso … Bocca! Naso… Bocca!- Movimenti: alla parola “naso”, demi plié toccando con l’indice destro il naso e ruotando la testa a destra. Alla parola “bocca”, stendere le gambe toccando con l’indice sinistro la bocca e ruotando la testa a sinistra. Bambini: (rivolgendosi ad un pubblico immaginario):“Adesso andiamo… dentro il corpo! Adesso andiamo… dentro il corpo! (mimica gestuale). D: - Davvero?! - R: - Sii! Sii! - (gesto di affermazione con la testa) D: - Dove siete in questo momento? - Movimenti: Alle parole “nei miei”, demi plié, mettendo i piegando le braccia con le mani a pugno e i pollici verso il petto. Alla parola “polmoni”, stendere le gambe aprendo gli avambracci verso l’esterno. D: - Quanti sono i polmoni?- R: - So… no du… e! So… no du… e!”- Movimenti: ad ogni sillaba, aprire la gamba destra e richiudere la gamba sinistra verso quella destra, quindi si eseguono sulla prima frase, due passi laterali a destra e poi, sulla seconda, due passi a sinistra. Le braccia aprono lateralmente sulla prima sillaba (quando aprono le gambe) e chiudono lungo il corpo sulla seconda (quando le gambe chiudono). D: - Dove siete adesso?- R: - Salto nel mio sangue!…. Salto nel mio sangue!…- Movimenti: per ogni frase si eseguono 4 saltini: in avanti – indietro – in avanti – indietro. D: - E poi?- R: - Saliamo nei globuli rossi!… Saliamo nei globuli rossi!…- Movimenti: saltini girando su se stessi, con le braccia in alto e scuotendo le mani. D: “Adesso dove vi trovate?” R: “Nel mio cuore!… Nel mio cuore!…” Movimenti: alle parole nel mio, inclinando la testa a sinistra, mettere le mani sul cuore, alla parola cuore, inclinare la testa a destra aprendo le braccia (gomiti piegati e mani in estensione). D: - Cosa fa il cuore?- R: - Esso… batte!… Esso… batte!- Movimenti: ritmo battendo le mani: es–so batte — es–so batte. D: - Cos’altro ancora?- 22
R: - Esso… pompa!… Esso… pompa!…- Movimenti: lo stesso ritmo di prima, ma battendo sul pavimento, prima verso destra con il piede destro, poi a sinistra con il piede sinistro. D: - E adesso che cosa state facendo?- R: - Alleno i miei muscoli!… Alleno i miei muscoli!- Movimenti: per ciascuna frase eseguire due demi plié. D: - Per diventare cosa?- R: - Una ballerina…! Una ballerina…!- Movimenti: sulla prima frase fare un passo a destra, mettendo il piede sinistro dietro, in mezza punta, (le braccia sono in terza posizione). Sulla seconda frase fare un inchino aprendo le braccia. 6. “La piuma e il sasso > 1° Ciclo liv.2 / 2° Ciclo - TRACCIA N. 21 Obiettivi: percezione del corpo nel senso di leggerezza e pesantezza, cercando di analizzare poi la dinamica diversa utilizzata quando il movimento è leggero o pesante - attenzione uditiva - riscaldamento - diviene anche un esercizio di respirazione Oggetti: tante piume colorate quanti sono i bambini SVOLGIMENTO >> Con la musica “leggera” si danza con la piuma, che lasceremo cadere quando la musica diventa “pesante”: a questo punto faremo una danza “pesante”. Ad ogni stop musicale, i bambini si fermano ed eseguono esercizi di respirazione soffiando sulla piuma. 7. “La scultura > 2° Ciclo - TRACCIA N. 22 Obiettivi: percezione del corpo - fiducia negli altri - è anche un esercizio di rilassamento Oggetti: uno strumentino SVOLGIMENTO >> I bambini sono distesi sul pavimento in posizione completamente rilassata, ad occhi chiusi. All’inizio della musica, si muovono strisciando o rotolando, abbandonando completamente il loro corpo: 23
quando entrano in contatto con un altro bambino, continuano a muoversi, cercando di mantenere il contatto. Mano mano che si incontrano, i bambini entrano in contatto tra loro e “si plasmano”assumono varie posizioni, dando vita a “forme di fantasia”: si crea così una “scultura”. Ad un segnale sonoro, rimanendo immobili, aprono gli occhi e, con il minor movimento possibile, osservano la scultura che si è formata. 8. “Lo scultore e le statuine girevoli” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 23 Obiettivi: percezione e consapevolezza del corpo e delle forme che assume - lasciarsi guidare - fiducia nel “partner” - attenzione uditiva Oggetti: uno strumentino (il triangolo) SVOLGIMENTO >> Questo è un gioco a coppie: chi farà lo scultore e chi la statua. Quest’ultima, inizialmente, sarà solo materia ed assumerà una posizione a piacere sul pavimento, in completo rilassamento. Ogni scultore modellerà la sua statua che dovrà essere inerte, ad occhi chiusi e dovrà assecondare ciò che la compagna vuole fare. Quando tutte le statue sono state scolpite, al segnale sonoro, ogni scultore, dopo avere ammirato il suo lavoro, prende per le mani la sua “opera d’arte” (che apre gli occhi) e insieme girano fino a quando cessa il suono del triangolino. A questo punto, i due bambini si lasciano e la statua, il più rapidamente possibile, cerca di riprendere la sua posizione. Lo scultore controlla e, se questa non ha assunto la forma giusta, la corregge. Il gioco si ripete poi scambiandosi di ruolo. 9. “Il tappeto magico > 2° Ciclo - TRACCIA N. 24 Obiettivi: percezione e consapevolezza del corpo - percezione sensoriale che varia a seconda dei materiali Oggetti: vari tipi di carta: carta crespa - carta da pacchi - carta velina - fogli di riviste o di giornali - carta di alluminio - carta da forno - carta ricavata da scatoloni - carta vetrata (non troppo ruvida!) - cartoncini di colori diversi - un rotolo di carta igienica SVOLGIMENTO >> I bambini, insieme alla maestra, costruiscono un grande tappeto unendo i diversi tipi di carta a disposizione. Quando il tappeto è terminato, osserviamo i nostri materiali che non sono uguali, pur essendo tutti “carta”; abbiamo già sperimentato la diversità dei vari tipi quando abbiamo costruito il tappeto. Invitiamo adesso i bambini a togliere scarpe e calze e ad andare sul tappeto camminandovi sopra e toccando con le mani i diversi materiali, sperimentando così la sensorialità con i piedi e con le mani e concentrandosi sulle sensazioni che si provano. La maestra osserva mentre i bambini giocano e sperimentano; li invita poi a guardare i materiali, a toccarli ancora, a manipolarli e… anche ad annusarli e a soppesarli. Infine chiede ai bambini di danzare con la sensazione che più è piaciuta loro nel “sentire” un tipo di carta. Alla fine ci sediamo a raccontare l’esperienza… ______________________________ 24
LA PERCEZIONE SPAZIALE Esistono due spazi, quello corporeo e quello circostante ed è soltanto quando si è evoluta la percezione del proprio spazio personale che si rende possibile l’acquisizione dello spazio che ci circonda. Fino ai tre anni, per il bambino lo spazio è quello che lui vive affettivamente, è dunque quello vissuto, nel quale si muove in base ai suoi bisogni personali: è uno spazio che non ha ancora forma e dimensioni. Quando il bambino diviene consapevole del proprio corpo e acquisisce esperienze di movimento, comprenderà anche concetti come vicino, lontano, dentro, fuori, in alto, in basso, e successivamente imparerà a stare in fila, in cerchio, in diagonale, ecc., acquisendo dunque altre nuove competenze. Fino ai tre anni lo spazio è, dunque, per il bambino un luogo che non ha né forma né dimensioni e il suo corpo costituisce l’unico suo punto di riferimento: tutto viene organizzato partendo da esso. Successivamente egli entra in contatto con i rapporti di vicinanza e di lontananza e più tardi – intorno ai sei-sette anni – lo spazio si configura veramente come qualcosa di più concreto: si comprendono concetti come davanti-dietro, destra-sinistra, in alto-in basso, dentro-fuori, vicino-lontano, sotto-sopra. Il bambino imparerà poi a valutare l’orientamento nello spazio, ossia le direzioni, non solo del movimento ma anche del corpo che, dal suo spazio personale, si relaziona allo spazio circostante (spazio generale), ai compagni o agli oggetti. La sala di danza (classe) è un luogo vuoto da riempire. Ognuno di noi lo riempie con il suo corpo (volume) occupandone una parte: questo è lo spazio personale, che ci racchiude; intorno a noi abbiamo lo spazio generale, che ci circonda e nel quale possiamo spostarci, nelle varie direzioni e con livelli diversi, creando con il corpo, attraverso il movimento, disegni e forme. Inizialmente è uno spazio libero che dobbiamo imparare a conoscere: è il nostro luogo per fantasticare, per conoscere cose nuove, per imparare, dove possiamo immaginare, creare, fare esperienze e ricerche insieme agli altri. E’ quello che mi piace definire spazio scenico. Lo spazio scenico non è solo il teatro, ma qualunque luogo dove avviene l’azione teatrale, sia questa uno spettacolo o una lezione, e diventa un luogo “magico”… Sapersi muovere nello spazio che abbiamo a disposizione è fondamentale per ogni azione teatrale. I bambini dovranno acquisire il senso dello spazio e la capacità di orientamento (percezione spaziale e direzioni). Per alcuni di loro trovarsi in un grande spazio, come può essere una sala di danza, potrebbe diventare un invito a scorrazzare o fare chiasso dando sfogo a tutto il loro dinamismo. Per poter divertirsi di più e meglio!... è quindi basilare dare subito le prime regole (in maniera propositiva e non impositiva) per rendere i bambini consapevoli dello spazio che possono occupare… e sempre nel rispetto degli altri! 25
GIOCHI PER LA PERCEZIONE SPAZIALE L’intento di questi giochi è conoscere lo spazio in cui ci si muove, con particolare riferimento agli 8 punti Vaganova (lati e angoli). Questo è ovviamente l’obiettivo primario, ma sono anche giochi di concentrazione che sviluppano la memoria e, cosa molto importante, aiutano ad imparare a stare correttamente in linea e in fila. Quando spieghiamo i lati (1° Ciclo) e gli angoli (2° Ciclo), consiglio di non prendere di riferimento la “fisicità” della sala danza, ad esempio, il lato destro è dove c’è la finestra o quello sinistro dove sta lo specchio. Dobbiamo far capire che lati ed angoli ci sono anche quando siamo in un teatro o in uno spazio aperto, perché essi sono in relazione a noi stessi rispetto al pubblico. Certamente in sala è più facile, perché il nostro punto di riferimento è dato dalle pareti. Gli 8 punti Vaganova 5 4 6 3 7 2 8 1 1. “Il gioco dei lati > 1° Ciclo liv.2 / 2 Ciclo liv.1 - TRACCIA N. 25 Obiettivi: conoscenza dei quattro lati - imparare a stare correttamente in fila o in linea - sviluppare la memoria - riscaldamento SVOLGIMENTO >> Daremo un nome al lato davanti, uno al lato dietro e ancora uno al lato destro ed uno al sinistro. Ad esempio, “battezziamo” il lato destro con il nome “ballerina” e quello dietro lo chiameremo “fiore”. I bambini danzeranno liberamente prendendo tutto lo spazio e, quando 26
l’insegnante dirà: “ballerina”, tutti andranno verso il lato destro (in fila). Quando dirà: “fiore”, andranno tutti lungo il lato dietro (in linea). E così via. Osservazioni: possono essere gli stessi allievi a “battezzare” i lati. Variante: una volta appreso il gioco in questa semplice forma, si può renderlo un po’ più complesso. Per esempio, alla parola “ballerina”, andare in fila lungo il lato destro, assumendo una posa da ballerina e, ancora, quando l’insegnante darà il segnale di movimento, tutti dovranno muoversi come ballerine fino a che non si udrà il nome di un altro lato. Quest’ultima variante è adatta per il 2° Ciclo. 2. “Lulù dice…ancora! > 1°/ 2 Ciclo - TRACCIA N. 26 Oggetti: Lulù! Obiettivi: verifica della conoscenza dei lati e degli angoli - riscaldamento SVOLGIMENTO >> Come per “Il gioco dei nastri”e con la stessa modalità, utilizziamo Lulù che ogni tanto dirà alla maestra di voler vedere qualcosa, ad esempio: tutti i bambini rivolti verso il lato sinistro; in questo caso la maestra spiegherà che, rispetto al pubblico, sono rivolti di profilo a sinistra. Lulù può anche chiedere di vedere la terrazzina con le gambe flesse, rivolti verso il lato dietro oppure la flessione completa della schiena tutti lungo il lato dietro, oppure di formare un cerchio al centro della sala o una diagonale dall’angolo sinistro dietro a quello destro davanti. Insomma… le sue richieste possono essere tante! Osservazioni: A seconda del Ciclo al quale ci rivolgiamo, le richieste di Lulù sono diverse. Può essere interessante inserire esercizi del programma di tecnica Propedeutica. 1. “I cerchi” > 2° Ciclo liv.1 Oggetti: un cerchio per ogni bambino Obiettivi: sviluppare la percezione dello spazio e delle direzioni - esercitare la memoria in quanto i bambini devono memorizzare alcune brevi sequenze. GIOCO N. 1: “Dentro fuori” > TRACCIA N. 27 SVOLGIMENTO >> Ciascun bambino si posiziona dietro il proprio cerchio in posizione naturale, con le mani alla vita. 1-4: con la gamba destra eseguire un passo in avanti, entrando dentro il cerchio e radunando la gamba sinistra alla destra 5-8: flessione del tronco 1-2: uscire dal cerchio compiendo un passo in avanti, sempre con la gamba destra 3-8: girando verso il lato destro con pas courus, tornare nella posizione di partenza 1-4: con la gamba destra entrare nuovamente dentro il cerchio in posizione naturale 5-6: con la gamba destra uscire dal cerchio, compiendo un passo laterale verso il lato destro e radunando in posizione naturale la gamba sinistra 7-8: con ritmo ternario, battere sul pavimento il piede destro-sinistro- destro 1-2: rientrare dentro il cerchio con la gamba sinistra 3-4: con ritmo ternario, battere sul pavimento il piede sinistro-destro- sinistro 27
5-6: un passo indietro con la gamba destra, uscendo dal cerchio e radunando la gamba ga sinistra alla destra. 7-8: aprire le braccia e riportarle alla vita 4x8t.: come sopra, a sinistra GIOCO N. 2: “Gli uccellini” > TRACCIA N. 28 SVOLGIMENTO >> Posizione osizione di partenza come nell’esercizio precedente. 1-2: 2: con un saltino in avanti, entrare dentro il cerchio 3-4: compiere 1/4 di giro a destra 5-6: 6: con un saltino in avanti, uscire nuovamente dal cerchio (rivolte di profilo, verso il Punto 3) 7-8: con pas courus,, tornare nella posizione di partenza 1-2: 2: portamento laterale delle braccia (l’uccellino ( muove le ali) 3-4: ripetere 5-8: giretto a destra 1-2: 2: saltino in avanti entrando dentro il cerchio 3-4: 4: ripetere uscendo dal cerchio 5-6: 6: saltino indietro tornando dentro 7-8: saltino laterale a sinistra 1-4: 4: tornare nella posizione di partenza con pas couru, compiendo compiend una traiettoria verso destra intorno al cerchio. 5-8: gli uccellini sono stanchi : mimica ed espressività 4x8 tempi: ripetere tutto nell’altra direzione Osservazioni: oltre a sviluppare, come nell’esercizio precedente, la consapevolezza dello spazio e la conoscenza delle direzioni, questo gioco costituisce un primo approccio con i saltini. salti GIOCO N. 3: “La raccolta dei fiori” > TRACCIA N. 29 SVOLGIMENTO >> I bambini sono dentro il cerchio in posizione naturale, con le braccia lungo il corpo. 1-4: portamento in avanti del braccio destro (facciamo ( una “carezza” all’aria aria) 5-8: ripetere con il braccio sinistro 1-8: ripetere con entrambe le braccia per due volte 2x8t.:: come sopra, con il portamento laterale 1-2: piegando le gambe e unendo il pollice e l’indice della mano destra des andiamo a raccogliere un fiorellino fuori dal cerchio (Foto A) Foto A Foto B 3-4: torniamo nella posizione eretta e sentiamo il profumo di questo bel fiore (inspirare) 28
5-8: con slancio, portiamo il braccio destro in alto aprendo le dita della mano e lentamente lo abbassiamo lungo il corpo (espirare). 8 tempi: ripetere a sinistra. 1-2: portare le braccia di lato all’altezza delle spalle e flettere il corpo in avanti con le gambe tese: questa volta i fiorellini sono sulla punta dei piedi (Foto B). 3-8: come 3-8 precedente, ma con ambo le braccia 1-2: come 1-2 precedente 3-4: tornare in posizione eretta e annusiamo il profumo di questo bel fiore 5-8: ma... questo fiore puzza!! Mimica e terminare… tappandosi il naso! Osservazioni: i cerchi si utilizzano anche con il 1° Ciclo e sono utilissimi anche per il livello 1, semplicemente andando dentro e fuori poiché, in questo modo, si rende chiaro il concetto di direzione: in avanti, indietro e di lato. Con il 1° Ciclo liv. 2 possiamo fare delle sequenze come abbiamo visto sopra, ma utilizzando combinazioni più semplici. 2. “Il gioco degli angoli: il palcoscenico bizzarro > 2° Ciclo - TRACCIA N. 30 Obiettivi: conoscenza degli angoli - percezione corporea - sviluppare la memoria - riscaldamento Oggetti: uno strumentino SVOLGIMENTO >> La maestra dice ai bambini che oggi danzeranno in teatro, un luogo magico e affascinante… Sarà bellissimo, perché potranno provare l’emozione e la magia del palcoscenico! Però… il nostro palcoscenico è un po’ bizzarro, veramente… bizzarro è po’ tutto, perché anche la musica fa i capricci e ogni tanto si ferma. La maestra spiega i quattro angoli, mostrandoli ai bambini e si decidono quali parti del corpo muovere in ciascun angolo. I bambini dovranno danzare occupando tutto il palcoscenico e, quando la musica si fermerà, dovranno guardare bene l’angolo al quale sono più vicini. Ad ogni angolo corrisponde una parte del corpo e, dato che il palcoscenico è bizzarro, dovranno danzare solo con la parte del corpo corrispondente all’angolo più vicino. Al segnale sonoro ballano utilizzando tutto lo spazio e tutto il corpo. Al termine della musica, si fermano in una posa. Variante 1: Invece di muovere le varie parti del corpo, possiamo lavorare sulle emozioni facendo corrispondere ad ogni angolo una emozione diversa. Variante 2: Dopo aver mostrato i quattro angoli, si dividono gli allievi in quattro gruppi. L’insegnante dispone in ogni angolo un gruppo, assegnando a ciascuno una serie di movimenti da eseguire in sedici tempi. (Possono essere anche gli stessi bambini ad inventare una breve sequenza). Il gioco inizia con ogni gruppo che fa la sua sequenza nel proprio angolo e, ogni qualvolta si sente il segnale sonoro, i gruppi si cambiano di posto ed eseguiranno la sequenza propria dell’angolo in cui sono andati a trovarsi. Questa variante è adatta al livello 2. 29
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