Così gli uomini maltrattanti violenza.

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Così gli uomini maltrattanti violenza.
Così gli uomini maltrattanti
raccontano   la   violenza.
L’esperta Alessandra Pauncz
ospite di Impegno Donna
                                         Sabato 7 aprile, a
                                         Santa Chiara, la
                                         Direttrice
                                         Esecutiva
                                         dell’Associazione
                                         Europea WWP (Work
                                         With Perpetrators)
                                         e Presidente di
                                         Relive   presenta
                                         “Da uomo a uomo”.
                                         Gli organizzatori:
                                         “Importante
esserci: lavorare con gli autori di violenza non significa
soltanto interrompere il ciclo del maltrattamento, ma
garantire una maggiore sicurezza a donne e bambini”

“La maggior parte degli uomini che usano violenza afferma di
avere un problema, sebbene riesca a negare con forza la
violenza che ha commesso”.

Si apre con    una dichiarazione di Marius Rakil, direttore di
“Alternative   to violence” di Oslo, il primo progetto in Europa
a rivolgersi   agli autori di violenza nell’ambito di relazioni
intime, “Da    uomo a uomo. Uomini maltrattanti raccontano la
violenza” di   Alessandra Pauncz.

L’autrice, psicologa, fondatrice a Firenze del primo Centro di
ascolto per uomini maltrattanti, Direttrice Esecutiva
dell’Associazione Europea WWP (Work With Perpetrators) e
Così gli uomini maltrattanti violenza.
Presidente di Relive, la rete nazionale dei Centri che
lavorano con gli autori di violenza, sarà ospite a Foggia
sabato 7 aprile, alle ore 9.30, presso l’Auditorium Santa
Chiara, in Via Arpi.

L’esperta è stata invitata dall’Ass. Impegno Donna – che da
tempo ha attivato il Servizio “Uomini oltre la violenza,
gruppi psicoeducativi per il cambiamento” – grazie al sostegno
della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e con la
collaborazione del CSV Foggia e della Fondazione Apulia Felix.

“Da uomo a uomo” non vuole essere un   libro sulla violenza ma
mettere a fuoco la distanza tra le     persone e la violenza.
Grazie alle testimonianze raccolte      al “Centro di Ascolto
Uomini Maltrattanti”, il volume        dà voce a uomini che
raccontano la propria esperienza: non solo chi ha avuto un
passato di violenza agita e ha poi scelto un percorso di
consapevolezza e cambiamento, ma anche operatori e uomini
“normali”, che si interrogano sulla propria relazione con la
violenza nei rapporti personali e familiari.

Se è vero, infatti, che per contrastare la violenza di genere
bisogna lavorare con gli autori di violenza o maltrattamenti,
occorre guadagnare una “giusta distanza” dalla quale guardare
alla violenza domestica, trovare un modo per parlarne e
rifletterne che la avvicini alle esperienze quotidiane,
cercando di comprendere i meccanismi che la governano e i
codici culturali che la favoriscono.

“L’argomento è quanto mai attuale – sottolineano gli
organizzatori – perché lavorare con gli autori di violenza
non significa soltanto interrompere il ciclo del
maltrattamento, ma garantire una maggiore sicurezza a donne e
bambini sui quali è già stata agita violenza o sui quali
potrebbe essere agita nel tempo, in un’ottica di prevenzione
primaria, secondaria e terziaria”.

“Da uomo a uomo” getta luce sulla necessità di un cambio di
Così gli uomini maltrattanti violenza.
paradigma in cui – come sottolinea nelle conclusioni Giacomo
Grifoni, socio fondatore del Centro Ascolto Uomini
Maltrattanti di Firenze – i trattamenti a favore degli autori
di violenza siano considerati come un intervento non solo
scientificamente fondato e socialmente utile, ma una risposta
a un nuovo desiderio maschile che si situi oltre le maglie del
patriarcato, le lamentele del vittimismo e le suggestioni
nascoste nei meccanismi della proiezione delle responsabilità
all’esterno.

Alla presentazione di “Da uomo a uomo” interverranno la
presidente di Impegno Donna, Franca Dente e le operatrici del
Servizio Uomini Oltre la Violenza di Foggia; con l’autrice
dialogherà la giornalista Annalisa Graziano.

Gli uomini di Capitanata che
scrissero la Costituzione
Italiana
Così gli uomini maltrattanti violenza.
ANPI e Biblioteca
                                       Provinciale
                                       organizzano    la
                                       Mostra        sui
                                       costituenti    di
                                       Capitanata.
                                       Martedì 3 aprile
                                       l’inaugurazione
                                       con la lectio
                                       magistralis    di
                                       Luciano Canfora.
                                       I   nomi   e   le
                                       storie    dei   9
                                       deputati   della
provincia di Foggia eletti alla Costituente

La Costituzione della Repubblica Italiana, nel 2018, ha
compiuto 70 anni. Per celebrarne l’importanza, l’ANPI della
provincia di Foggia, Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia, e la Biblioteca La Magna Capitana hanno organizzato
la Mostra sui costituenti di Capitanata che sarà
inaugurata martedì 3 aprile, alle ore 17.30, proprio nelle
sale della Biblioteca Provinciale di Foggia in via
Michelangelo 1. Interverrà Luciano Canfora, professore emerito
di Filologia Greca e Latina all’Università di Bari,
intellettuale e fine conoscitore delle vicende storiche
italiane. Luciano Canfora terrà una lectio magistralis su
la “Genesi e tenuta della Costituzione italiana”. L’illustre
ospite sarà accolto dai saluti di Gabriella Berardi,
direttrice della Biblioteca Provinciale di Foggia, e Michele
Galante, presidente provinciale ANPI di Foggia. La mostra sui
costituenti di Capitanata potrà essere ammirata dal 3 al 20
aprile 2018. In essa, si ripercorrono la storia, i profili
politici e personali degli uomini della provincia di Foggia
che parteciparono da protagonisti al processo storico, sociale
e politico che portò alla nascita della Costituzione: dal
riconoscimento del suffragio universale e del diritto delle
Così gli uomini maltrattanti violenza.
donne a votare e ad essere votate, alla nascita delle prime
amministrazioni comunali libere, fino al referendum Monarchia-
Repubblica e all’elezione dell’Assemblea Costituente. Nel
1946, la Capitanata, complessivamente, riuscì ad eleggere 9
deputati all’Assemblea Costituente: Giuseppe Di Vittorio,
Luigi Allegato e Giuseppe Imperiale per il Partito Comunista
Italiano; Raffaele Pio Petrilli, Gerardo De Caro e Raffaele
Recca per la Democrazia Cristiana; Domenico Fioritto e Carlo
Ruggiero per il Partito Socialista; Leonardo Miccolisper
l’Uomo Qualunque. La qualità di quella rappresentanza fu
dimostrata dal contributo qualificato che i costituenti della
Capitanata diedero all’interno delle Commissioni e nelle
discussioni. Obiettivo dell’ANPI provinciale di Foggia è
di non disperdere quella eredità storica e culturale,
vivificando un patrimonio enorme e operando perché questa la
Capitanata possa continuare a dare il suo  contributo al
rinnovamento democratico e morale      dell’Italia e al
consolidamento delle istituzioni repubblicane.   Con
l”inaugurazione  della  mostra  sui  costituenti  di
Capitanata, l’ANPI provinciale di Foggia prosegue un cammino
di azioni e iniziative sempre più numerose negli ultimi due
anni. Nelle prossime settimane, in vista del 25 aprile e delle
celebrazioni del 73esimo anniversario della Liberazione
d’Italia dal nazifascismo, l’organizzazione riprenderà un
ulteriore approfondimento delle stragi nazifasciste avvenute
in Capitanata. Ricordare i costituenti della Capitanata è
importante per il presente e per il futuro, per lasciare in
eredità alle nuove generazioni il valore e i valori di grandi
uomini.
Così gli uomini maltrattanti violenza.
Paola Camoriano incontra gli
studenti del Pascal
                                       ll terzo di cinque
                                       autori selezionati
                                       incontra i lettori
                                       e le scuole di
                                       Capitanata
                                       Leggo      QuIndi
                                       Sono, c’è anche
                                       un        graphic
                                       novel. Un romanzo
                                       a   fumetti    per
                                       raccontare
                                       un’estate
L’autrice,    fumettista    e   illustratrice      Paola
Camoriano presenta Il ritrovo degli inutili

Martedì 27 e mercoledì 28 marzo, Ubik e scuole B. Pascal e
Notarangelo-Rosati

L’estate che ti cambia la vita e che te la cambia a
colori, nel vero senso della parola. Per la prima volta, il
mondo del graphic novel entra nel concorso-progetto Leggo
QuIndi Sono-Le giovani parole 2018, rivolto agli oltre 500
studenti di Foggia e provincia. L’ospite numero tre, infatti,
è Paola Camoriano, fumettista e illustratrice professionista,
autrice del romanzo a fumetti dal titolo Il ritrovo degli
inutili, pubblicato da Tunué, una delle case editrici più
importanti del settore graphic in Italia.

Un mini-tour che comincia martedì 27 marzo, alle ore 18.30,
nello spazio live della Ubik di Foggia, dove Paola Camoriano
incontrerà i lettori della libreria e gli studenti del Liceo
C. Poerio, presentando il suo libro e conversando
con Alessandra Ferrazzano e Miriana Rosiello, allieve
Così gli uomini maltrattanti violenza.
dell’istituto     foggiano.    Inoltre,    ad   impreziosire
l’appuntamento, anche la presenza del disegnatore Giuseppe
Guida e dell’esperta di linguaggio a fumetti Francesca Capone,
rispettivamente in rappresentanza della Scuola di Fumetto
delle Edizioni Inkiostro e del Festival del Nerd di Foggia (in
programma a maggio). L’indomani poi, mercoledì 28 marzo,
spazio ad altre scuole del capoluogo dauno: alle ore 9.00, la
fumettista torinese incontra gli studenti dell’Istituto B.
Pascal, per poi spostarsi, alle 10.30, all’Istituto
Notarangelo-Rosati, entrato a far parte con entusiasmo in
questa terza edizione nel concorso-progetto LQS: in entrambi
gli istituti, l’autrice converserà con la blogger Modestina
Cedola e con il libraio Salvatore D’Alessio.. Infine, nel
pomeriggio del 28 marzo, Paola Camoriano incontrerà il gruppo
di   lettura    della   Casa    Circondariale     di   Foggia
(progetto Lib(e)ri dentro realizzato dal CSV Foggia).

La manifestazione è realizzata in collaborazione con la
libreria Ubik e gode del sostegno della Fondazione Monti
Uniti e dei patrocini degli assessorati alla Cultura e alla
Pubblica Istruzione del Comune di Foggia,          oltre   che
dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

Il ritrovo degli inutili (Tunué, 2017). Elettra vive in una
piccola città. Trascorre le sue giornate in una mansardina,
soffre di attacchi di panico e suona il basso in una band
metal, mentre nel tempo libero ama aggirarsi per la lavanderia
del suo amico Corey. Dopo la morte di zio Sornione, sua
moglie, zia Serafina, chiede alla nipote di passare l’estate
da lei in collina, per stare insieme e sbrigare alcune
faccende. Elettra accetta e ha inizio per lei una stagione
zeppa di scoperte.

Intrufolandosi nel laboratorio dello zio, riporta in vita un
patrimonio di curiose e bizzarre opere d’arte, tra le quali
spunta un bauletto in cui è conservato un ambizioso progetto
rimasto incompiuto. La ragazza e i suoi amici decidono di
portarlo a termine. Un lavoro lungo un’estate, che le darà
Così gli uomini maltrattanti violenza.
nuove consapevolezze e l’opportunità di superare le proprie
fragilità.

Paola Camoriano. Viene ingaggiata appena ventunenne a
disegnare come fumettista per il settimanale Il Giornalino.
Tra le numerose serie a fumetti realizzate durante la lunga
collaborazione: Maj Lin, I Jingles e Don Matteo, riduzione a
fumetti della famosa serie tv Rai. Realizza anche la biografia
a fumetti Luigi Novarese, per la quale si occupa sia dei
disegni che dell’intera sceneggiatura. Successivamente
all’esperienza milanese collabora con Edizioni Star Comics,
per cui disegna molti albi a fumetti nelle serie Cornelio –
Delitti d’autore, Pinkerton S.A., Factor-V, Dr. Morgue, Nuvole
Nere (trasposizioni a fumetti dei racconti di Carlo
Lucarelli), e Law – Il lato oscuro della legge. La sua
attività̀ di fumettista e
                        ̀ spesso affiancata a quella di
illustratrice. Il ritrovo degli inutili e
                                        ̀ il suo esordio nel
mondo dei graphic novel.

Le spose sepolte di Marilù
Oliva
                                            Il femminicidio e
                                            i temi legati
                                            alle questioni di
                                            genere al centro
                                            di un avvincente
                                            “giallo”.      Un
                                            serial    killer
                                            nella Città delle
                                            Donne. Sabato 24
                                            marzo, ore 19,
Così gli uomini maltrattanti violenza.
libreria Ubik. Un nuovo incontro a cura del gruppo di lettura
A qualcuno piace… Giallo

L’autrice bolognese, per la prima volta in Capitanata,
presenta il proprio romanzo edito da Harper Collins

“Io sono la sposa sepolta. Mio marito si era stancato di me”.
Da un incubo, scaturisce una lunga storia fatta di sangue,
perlopiù femminile. Donne scomparse, donne fatte scomparire,
donne che riemergono dopo anni sotto forma di tracce in grado
di riscrivere le loro storie: c’è un serial killer che
smaschera e uccide i loro aguzzini e tutti gli indizi portano
al paesino romagnolo di Monterocca, governato da sole donne.
Marilù Oliva torna sulle questioni di genere e lo fa
attraverso un romanzo giallo singolarissimo, pubblicato da
Harper Collins Italia, costola del colosso americano sempre
più presente sul mercato europeo e che, in Italia, punta molto
sulla scrittrice bolognese: sabato 24 marzo, alle ore 19,
l’autrice presenta il suo Le spose sepolte nello spazio live
della libreria Ubik di Foggia. Marilù Oliva, per la prima
volta in Capitanata con un suo libro, incontra i lettori e i
membri del gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo,
specializzato in polizieschi, noir e thriller e, per
l’occasione, rappresentato dalla lettrice Luciana Fredella.

Le spose sepolte (Harper Collins Italia, marzo 2018). Dove
sono finite quelle donne misteriosamente sparite da anni,
mogli e madri di cui i mariti sostengono di non sapere nulla?
Uno dopo l’altro, i loro resti vengono ritrovati grazie a un
killer implacabile che costringe chi le ha fatte scomparire a
confessare dove si trovano le loro ossa e poi uccide i
colpevoli, sempre assolti dai tribunali per mancanza di prove.
Il rituale è feroce e spietato: l’assassino vuole così rendere
giustizia alle spose sepolte. I pochi indizi lasciati sulla
scena del crimine conducono a un piccolo paese, Monterocca,
soprannominato la Città delle Donne, un territorio
Così gli uomini maltrattanti violenza.
nell’Appennino bolognese circoscritto da mura ed elementi
naturali, governato da una giunta completamente al femminile.
Il team investigativo, in cui spicca la giovane ispettrice
Micol Medici, si trova catapultato in una realtà di provincia
quasi isolata dal mondo, con una natura montana che fa da
contorno e molti misteri avvolti nella nebbia. Un inquietante
enigma conduce gli inquirenti al Centro Studi Rita, un’azienda
farmaceutica che sta sintetizzando un anestetico speciale: lo
stesso utilizzato dal serial killer come siero della verità
per far confessare i colpevoli. Ma quanti altri segreti si
nascondono dentro i confini del piccolo paese? Solo Micol ha
l’innata capacità di scoprirli, anche se questo potrebbe
costarle la vita…

Marilù Oliva. Nata a Bologna, è scrittrice e insegna lettere
alle superiori. Autrice di due trilogie noir, ha vinto il
Premio dei Lettori Scerbanenco con Questo libro non esiste
(2016). Si occupa da sempre di questioni di genere. Ha curato
le antologie Nessuna più – 40 autori contro il femminicidio e
Il mestiere più antico del mondo? entrambe patrocinate da
Telefono Rosa. È caporedattrice di Libroguerriero.it e cura un
blog su Huffington Post.

L’adolescenza     in    una
baraccopoli del Sud: storia
di un “puro”
                                           La  sorprendente
                                           opera prima di
                                           Valeria
                                           Caravella. Mercole
                                           dì 21 marzo, ore
                                           19.30, negli spazi
                                           della   libreria
                                           Ku:blai       di
                                           Lucera. La giovane
                                           autrice pugliese
presenta “Il maggiore dei beni” (Nowhere Books)

“Io non sono di questo mondo”. È Davide a parlare: 15 anni,
“un puro”, un senza sesso, così si definisce. Scrive le sue
memorie, racconta la sua adolescenza da una baraccopoli del
Sud, in prima persona, circondato da personaggi bizzarri. È
lui il protagonista della sorprendente opera prima di Valeria
Caravella, giovane scrittrice pugliese, autrice di un romanzo
di formazione “emozionante, delicato e crudele nello stesso
tempo”, secondo la recensione pubblicata di recente su
Mangialibri. Mercoledì 21 marzo, alle ore 19.30, negli spazi
della libreria Ku:blai di Lucera (Via A. Gramsci 27), Valeria
Caravella presenta Il maggiore dei beni, pubblicato dalla
giovanissima casa editrice Nowhere Books, di recente
protagonista nell’area pugliese della Fiera Internazionale
dell’Editoria di Milano, Tempo di Libri, con i propri titoli e
con un progetto     letterario   sperimentale     di   prossima
pubblicazione.

Il maggiore dei beni (Nowhere Books, ottobre 2017). Con
l’opera prima di Valeria Caravella, giovane autrice pugliese,
la casa editrice Nowhere Books esordisce nel mondo della
narrativa. Il maggiore dei beni è un romanzo di formazione, le
memorie di un giovane la cui identità sessuale poco chiara,
l’apparenza fisica ambigua e la personalità stravagante,
comportano una serie di problemi relazionali che lo inducono a
vivere gli anni dell’adolescenza come un tempo ultimo,
nell’attesa di scoprire cosa ci sia dopo la morte che appare
ai suoi occhi un’isola felice, la missione eroica per salvarsi
da un presente monotono e a tratti faticoso. Un racconto
divertente e delicato, profondo e mai pedante, popolato di
personaggi bizzarri. Attratto da sempre dal mistero
dell’aldilà, Davide trasforma la tragedia in idillio, in un
luogo di pace e spensieratezza, di libertà assoluta. Non
intende aspettare a lungo, solo alcune cose da sistemare e una
promessa da mantenere, prima di compiere l’impresa… “Non
diventare mai e poi mai un adulto, io voglio essere o vecchio
o bambino”.

Valeria Caravella è nata a Foggia nel 1982. Adesso vive a
Vieste, sul Gargano. Gli ultimi inverni li ha trascorsi a
leggere e a scrivere. I suoi racconti sono apparsi sulla
rivista Fernandel e la rivista letteraria A4.

Lo   chef-scienziato  Marco
Bianchi. Cucinare è un atto
d’amore
Una personalità
                                             scientifica di
                                             altissimo
                                             spessore, noto
                                             anche al pubblico
                                             televisivo

Lunedì 19 marzo, ore 17. Il divulgatore scientifico, nonché
cuoco famoso, ospite della libreria Ubik di Foggia

Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, incontro con gli
studenti del ramo alberghiero dell’Istituto Einaudi

 “Cucinare è un atto d’amore per noi stessi, per le persone
che amiamo, per tutti coloro che ci vogliono bene. E parlare
di cibo e di salute rappresenta per me un modo di esprimere
questo amore”. Poche e semplici parole che assumono un valore
importante se pronunciate da una personalità scientifica
ritenuta ormai un punto di riferimento nazionale in materia di
alimentazione e salute, chef e scienziato consultato dai
grandi sportivi ma anche seguito dai tantissimi italiani che
hanno a cuore il gusto unito al cibo sano. Lunedì 19 marzo,
alle ore 17, Marco Bianchi incontra i lettori della libreria
Ubik di Foggia per parlare dei temi legati ai suoi libri,
soprattutto quelli al centro della sua ultima pubblicazione:
Cucinare è un atto d’amore (Harper&Collins). A conversare con
questo prestigioso ospite sarà Letizia Consalvo, chef del
ristorante Il Laboratorio di Felicità. Inoltre, lo stesso
giorno, alle ore 14.30, lo chef-scienziato incontrerà gli
studenti del ramo alberghiero dell’Istituto Einaudi di Foggia,
dialogando con i docenti Massimo Palmiero e Mario Falco,
quest’ultimo presidente dell’associazione Cuochi Gargano e
Capitanata.
Cucinare è un atto d’amore (HarperCollins Italia, 2017). 10
ceste e 65 ricette + tante foto e curiosità raccontano la mia
passione sfrenata per la cucina buona, sana e pratica, dove
dieta mediterranea e prevenzione si incontrano regalando idee
da portare in tavola ogni giorno. “Cosa mangi?” e “Come vivi
la tua giornata?”: queste sono alcune tra le domande più
frequenti che le persone fanno a Marco Bianchi. Curiosità più
che lecite, dato che lui – Food Mentor riconosciuto e
apprezzato da un vasto pubblico – ha scelto di mangiare sano e
con gusto per vivere meglio. Perché secondo lui
l’alimentazione quotidiana e lo stile di vita sono elementi
fondamentali per raggiungere una rivoluzionaria e appagante
sensazione di benessere e felicità. Per la prima volta Marco
ha deciso di aprire le porte di casa (e della sua dispensa!) e
di raccontare in un libro fotografico la sua vita, fatta di
affetti ed emozioni, ingredienti e ricette, consigli pratici e
prevenzione. Un percorso entusiasmante composto da “10 ceste”
ricche e colorate per scoprire il grande valore di prodotti
spesso trascurati e scardinare false credenze legate
all’alimentazione, e per imparare a cucinare piatti salutari e
buoni con pochi semplici ingredienti. Perché la salute di
tutti noi si costruisce a tavola giorno dopo giorno e Marco è
pronto a spiegarcelo con tutta la passione e la competenza che
lo contraddistinguono.

Marco Bianchi. Divulgatore scientifico, da anni a fianco di
Umberto Veronesi presso l’Istituto FIRC di Oncologia
Molecolare di Milano, è noto per i suoi libri e per le sue
apparizioni televisive come cuoco al fine di promuovere
un’alimentazione gustosa, ma corretta, unita ad uno stile di
vita salutare. Ha ricoperto il ruolo di Ambassador per Expo
2015 e quello di direttore artistico per la Milano Food &
Wellness, una manifestazione dedicata all’alimentazione sana e
all’attività fisica. Di recente, in seguito alla nascita della
sua primogenita Vivienne, si è concentrato sull’alimentazione
durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento. Segue
le diete di sportivi come Federica Pellegrini, Filippo Magnini
e i fratelli Marconi. Nel 2016 gli è stato attribuito alla
Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia
USA. Ha scritto numerosi libri di carattere scientifico-
culinario.

Game over                a     quarant’anni,
anzi no
                                            Un       ritorno
                                            importante a due
                                            anni di distanza
                                            dal “blitz” con
                                            Desiati        e
                                            Piperno. Se la
                                            crisi     è   un
                                            avventuroso
                                            romanzo

Sabato 17 marzo, ore 19. Leonardo Colombati torna nello spazio
live della libreria Ubik di Foggia

Lo scrittore romano, autore del sorprendente “1960”, presenta
il suo nuovo romanzo: “Estate” (Mondadori)

 “Cosa devo fare della mia vita? Io non lo so. Avevo tutto:
una famiglia, i soldi, l’amore, il rispetto. E il Sea-Gull
Hôtel des Étrangers. Non mi è rimasto più niente”. Game Over,
a quarant’anni. Oppure no. Non esattamente, perché dal nulla
spunta la vecchia fiamma della giovinezza e all’orizzonte, la
Norvegia. Sembra caos, ma è solo vita, peraltro raccontata da
uno scrittore ormai considerato tra le voci migliori della
narrativa italiana, di scena sabato 17 marzo, alle ore 19, con
il suo nuovo romanzo dal titolo Estate (Mondadori, 2018). A
due anni di distanza dal “blitz” che lo vide protagonista
insieme ai due fraterni colleghi Alessandro Piperno e Mario
Desiati, che a sorpresa decisero di unirsi alla presentazione
del precedente e apprezzatissimo 1960 (Mondadori, 2016),
l’autore Leonardo Colombati torna nello spazio live della
libreria Ubik di Foggia, con questa nuova prova narrativa. A
conversare con lo scrittore romano, il direttore artistico
della libreria, Michele Trecca.

Estate (Mondadori, 13 febbraio 2018; pagine 264). Jacopo
D’Alverno è un quarantenne indeciso a tutto, che gestisce
pigramente il vecchio albergo di famiglia senza voler prendere
atto che certi fasti appartengono a un’altra epoca; fino al
giorno in cui assiste impotente all’incendio che decreta la
chiusura dell’hotel e lo costringe a fare i conti con se
stesso. Abbandonato da moglie e figlia, vessato dalla
compagnia di assicurazione, aggredito dai creditori, Jacopo
affronta la sua débâcle esistenziale con l’aiuto di due
improbabili compagni d’avventura: il suo molesto e
irresistibile avvocato, anche lui neoscapolo costantemente in
bilico tra euforia e disperazione; e Astrid, giornalista
freelance e antica fiamma di gioventù che Jacopo accompagna
controvoglia in Norvegia per seguire il processo a Anders
Breivik. Senza parlare di altre tre figure femminili della
famiglia D’Alverno, ognuna importantissima per Jacopo: una
sorella anticonformista, una madre che si ostina a vivere
tumulata nell’albergo chiuso e in rovina, e il ricordo
angosciante di una cugina scomparsa negli spensierati anni
dell’infanzia.

Narrato in prima persona, con un sapiente andirivieni nel
tempo, il romanzo affronta con sguardo limpido il momento
della crisi. Arguto e malinconico, lucido e impeccabile
nell’analisi delle nostre insufficienze, Leonardo Colombati si
conferma come uno dei narratori più importanti del panorama
italiano contemporaneo.

Leonardo Colombati. Nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato i
romanzi Perceber (Sironi, 2005 – Fandango, 2010), Rio
(Rizzoli, 2007) e Il re (Mondadori, 2009). Ha curato i volumi
Bruce Springsteen: Come un killer sotto il sole. Il grande
romanzo americano (Sironi, 2007) e La canzone italiana
1861-2011. Storia e testi (Mondadori-Ricordi, 2010). Direttore
della rivista “Nuovi Argomenti”, nel 2016 ha fondato con
Emanuele Trevi la scuola di scrittura Molly Bloom, che dirige.

Verso  il   21  marzo. Una
pubblicazione racconta la
mafia di Capitanata e le
forme di “resistenza”
Curata        dal
                                       Coordinamento
                                       Provinciale    di
                                       Libera e dal CSV
                                       Foggia, è stata
                                       stampata in 3mila
                                       copie grazie al
                                       sostegno    della
                                       Fondazione    dei
                                       Monti Uniti di
                                       Foggia.      Sarà
                                       distribuita
                                       gratuitamente
                                       nelle scuole e
durante la manifestazione in piazza; è a disposizione di
cittadini e associazioni presso il Centro di Servizio al
Volontariato.

“100 passi verso il 21 marzo, il fenomeno mafie nel foggiano e
la nuova ‘resistenza’”. Si intitola così la pubblicazione
curata dal Coordinamento provinciale di Libera e dal CSV
Foggia, con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di
Foggia.

Stampata in tremila copie, è stata pensata come uno strumento
di lettura e accompagnamento nel cammino verso il 21 marzo,
Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie, il cui tema quest’anno è “Terra, solchi
di verità e giustizia”.

Foggia nel 2018 sarà la “piazza” principale, ma
simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e
dell’America Latina, la Giornata della Memoria e
dell’Impegno verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi
delle vittime e, a seguire, con momenti di riflessione e
approfondimento.

“Il   fenomeno   della   criminalità   organizzata   nel   nostro
territorio è particolarmente grave e pericoloso – scrive il
Presidente della Fondazione dei Monti Uniti, Aldo Ligustro nel
suo contributo al volume – a causa della presenza di ben tre
organizzazioni di stampo mafioso (la mafia foggiana, la mafia
garganica e quella cerignolana), la cui esistenza è già
giudizialmente accertata e tuttavia poco conosciuta. Eppure,
per contrastare efficacemente la mafia non è sufficiente
l’impegno di forze dell’ordine e magistrati, ma è necessario
agire a un livello più ampio e profondo, diffondendo nelle
coscienze di tutti la consapevolezza della sua pericolosità,
contrapponendovi la cultura e la pratica della legalità. È,
insomma, dal cambiamento culturale che occorre partire”.

La pubblicazione intende illustrare le dinamiche del fenomeno
mafioso in Capitanata e spiegare il senso della giornata del
21 marzo attraverso illustri contributi.

Daniela Marcone, vicepresidente nazionale e referente del
Settore Memoria di Libera racconta lo sforzo di “Combattere il
silenzio, per una nuova resistenza”, mentre Giuseppe Gatti,
Sostituto Procuratore della Direzione distrettuale antimafia
di Bari descrive come “spezzare la ‘dipendenza dalla mafia’,
sviluppando la legalità del noi”.

Il sociologo Roberto Lavanna spiega “i termini della
questione” con “un intervento su mafia e territorio”,
attraverso parole chiave; il giornalista Nicola Antonio
Pezzuto traccia le caratteristiche peculiari delle mafie a
Foggia e dintorni, con focus sulla Società foggiana, sulla
mafia garganica e su quelle di Cerignola e San Severo, grazie
al supporto di una ricca bibliografia.

Le copie di “100 passi verso il 21 marzo, il fenomeno mafie
nel foggiano e la nuova ‘resistenza’” saranno distribuite
gratuitamente nelle scuole che hanno realizzato percorsi di
legalità in collaborazione con Libera e durante la
manifestazione nazionale di mercoledì 21 marzo, che a Foggia
avrà inizio alle ore 8.00, con ritrovo in Piazza C. Battisti.

I cittadini e le associazioni interessate potranno richiedere
e ritirare copie della pubblicazione presso il CSV Foggia, il
Centro di Servizio per il Volontariato, durante gli orari di
apertura degli uffici (lun – ven., ore 9.00 – 13.00 e 16.00 –
19.00).

Tempo    di    Libri  scopre
Breaking Book: se l’autore è
il personaggio
                                           La Nowhere Books
                                           alla        Fiera
                                           internazionale
                                           dell’Editoria di
                                           Milano. La casa
                                           editrice foggiana
                                           tra le etichette
                                           nello       stand
                                           dell’Associazione
                                           Pugliese
                                           Editori. Sabato 10
                                           e   domenica    11
marzo,              in
anteprima nazionale, “L’algoritmo imperfetto”

Un’importante vetrina nazionale per proporre un progetto
editoriale e letterario del tutto nuovo, mai realizzato in
Italia. È l’ambiziosa scommessa della Nowhere Books,
giovanissima casa editrice pugliese nata nel 2014 e inserita
tra le etichette editoriali di Tempo di Libri, la Fiera
Internazionale dell’Editoria organizzata dall’Associazione
Italiana Editori che avrà luogo a Milano dall’8 al 12 marzo,
con protagonisti editori italiani indipendenti e non. Tra le
case editrici regionali selezionate dall’Associazione Pugliese
Editori (APE), infatti, figura anche la foggiana Nowhere
Books, per la prima volta inserita nello spazio dedicato agli
editori di Puglia, fianco a fianco con etichette storiche
quali Laterza, Cacucci, Besa, Schena e altre, tutte presenti
con i loro libri nello stand B30 del Padiglione 3 negli spazi
di Fiera Milano City. Lo stand di APE – sostenuto
dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della
Regione Puglia – non sarà solo un semplice spazio espositivo
in cui trovare il meglio della produzione libraria sul
territorio, ma anche un contenitore culturale in cui
realizzare incontri con gli autori e altri eventi.

In questo programma, pertanto, si inserisce l’innovativo
progetto denominato Breaking Book firmato dalla casa editrice
Nowhere Books: un prodotto letterario non-finito che cresce al
passo della vita dei suoi autori e dei suoi lettori. Dalla
pubblicazione di un insolito bando letterario, infatti,
realmente proposto all’attenzione di scrittori esordienti e
non, ha preso vita un progetto sperimentale di meta-narrazione
in cui l’immedesimazione tra autore e personaggio non è mai
stata spinta così lontano, almeno in Italia. Il volume 8 corde
tese, pubblicato nel gennaio 2017 e presentato in molte
librerie italiane, è il primo risultato di questo lavoro che
ha visto gli otto autori selezionati dal bando impersonare la
vita del loro personaggio originale, costretti a vivere i suoi
panni ventiquattr’ore su ventiquattro in un luogo isolato dal
mondo, per la durata cinque giorni, raccontando in forma di
diario l’avventura vissuta insieme con gli altri autori-
personaggi. A muovere l’intreccio, “da contratto”, la certezza
che uno degli otto personaggi è destinato a morire.
Sabato 10 marzo, alle ore 17, e domenica 11 marzo, alle ore 12
e alle ore 16, il direttore editoriale di Nowhere Books,
Antonio Catapano, e gli autori Alessia del Freo, Giorgio
Castriota Scanderbegh e Leonardo Losavio (quest’ultimo
ideatore del progetto Breaking Book), presentano al pubblico e
alla stampa il secondo dei quattro volumi previsti dal
progetto, conseguenza meta-letteraria di 8 corde tese e in
uscita ad aprile 2018: L’algoritmo imperfetto. Il libro, in
anteprima nazionale, sarà protagonista negli spazi di Tempo di
Libri, nell’area riservata all’Associazione Pugliese Editori,
Stand B30, Pad.3.

Nowhere Books è editoria alternativa, indipendente e non
convenzionale. La ricerca di autori audaci, emozionanti,
vitali, che possano deliziare e ispirare il lettore è la
mission della casa editrice, nata nell’agosto del 2014 e
particolarmente attenta alle nuove voci della letteratura
italiana – narrativa, sperimentale e drammaturgica –
attraverso un editing attento e una promozione creativa.
L’idea di base è quella di soddisfare lettori avventurosi
dando loro la possibilità di conoscere voci sottovalutate e
diverse in un mercato affollato. I libri di Nowhere Books sono
promossi e distribuiti in esclusiva nazionale da Libro Co.
Italia.
Leggo QuIndi Sono, il romanzo
di Giulio Cavalli
                                            Il    terzo    di
                                            cinque    autori
                                            selezionati
                                            incontra        i
                                            lettori    e   le
                                            scuole         di
                                            Capitanata. Quand
o la vita diventa uno straordinario circo

Lo scrittore, attore, regista e noto giornalista presenta
“Santamamma” (Fandango) Giovedì 8 e venerdì 9 marzo, scuole B.
Pascal, P. Giannone di San Marco e C.Poerio

 “Mi chiamo Carlo Gatti e sono nato con un buco. Quel buco
sono io. Settant’anni spesi a rimanere in bilico tra un dubbio
e la possibilità di scioglierlo per accorgersi che in quella
terra di mezzo ci ho costruito la mia casa”. Ecco il terzo
romanzo dei cinque selezionati nel concorso-progetto Leggo
QuIndi Sono-Le giovani parole 2018, rivolto agli oltre 500
studenti di Foggia e provincia. A scriverlo, un attore,
scrittore, regista e politico piuttosto noto, Giulio Cavalli,
voce importante in ambito culturale, sociale e giornalistico:
il suo Santamamma (Fandango Libri, 2017) è al centro di una
intensa due-giorni di incontri con i lettori e con le scuole
di Capitanata. Un mini tour che comincia giovedì 8 marzo
all’Istituto foggiano B. Pascal (ore 11.15) per poi
proseguire, dopo il consueto appuntamento con il gruppo di
lettura della Casa Circondariale di Foggia (progetto Lib(e)ri
dentro realizzato dal CSV Foggia), nel Teatro della Scuola P.
Giannone di San Marco in Lamis (ore 18): due emozionanti
immersioni tra i giovani lettori per Giulio Cavalli e per i
personaggi della sua storia straordinaria. L’indomani poi,
altro bagno di studenti al Liceo C. Poerio di Foggia (ore
10.30) e, infine, alle ore 19.30, un appuntamento diverso dal
solito ma in linea con gli obiettivi dell’associazione Leggo
QuIndi Sono, mirati a portare i libri e la cultura anche nei
contesti più difficili: l’autore lombardo, infatti, sarà al
centro di un dibattito organizzato presso la Comunità
Parrocchiale della Chiesa della Sacra Famiglia di Foggia, dove
si rifletterà sulle tematiche legate al suo libro in
riferimento alle difficili situazioni vissute dalle periferie
italiane.

La manifestazione è realizzata in collaborazione con la
libreria Ubik e gode del sostegno della Fondazione Monti Uniti
e dei patrocini degli assessorati alla Cultura e alla Pubblica
Istruzione del Comune di Foggia, oltre che dell’Ufficio
Scolastico Provinciale.

Santamamma (Fandango Libri, 2017; pagine 131). Carlo Gatti è
nato con un buco. Figlio di madre certa e padre incerto,
spende i suoi settant’anni coltivando un potente lato poetico
che lo mette al riparo dall’impossibilità di conoscere le
proprie origini, che si nascondono tutte pasticciate su un
foglio lercio passato di faldone in faldone dai tribunali dei
minori fino al cassetto della donna che lo ha adottato. Figlio
unico in una famiglia che si era rassegnata sulla possibilità
di diventare genitori, Carlo cresce amato e coccolato a
Tarrazza, un piccolo paese in provincia di Lodi. A parte avere
un’infanzia che inizia a tre anni e mezzo, perché prima di
allora non ha nessuna foto che lo incornici neonato, la sua
condizione di bambino diverso, adottato, la indossa come un
vestito spiegazzato, senza strappi; non ricorda nemmeno il
momento in cui non sapeva di avere una madre prima e una madre
poi. Giovane e promettente pianista classico, abbandona la
carriera musicale per fare il clown in uno sgangherato circo a
conduzione famigliare. Diventa, suo malgrado, un eroe
nazionale e vive la sua improvvisa notorietà come un lavoro
noioso e routinario. La sua vita verrà sconvolta dalla
scoperta di avere un fratello, adottato come lui. La felicità
e il dolore dell’incontro sono la colla che tappa il buco, la
terra che lo riempie almeno fino a metà. Il sapere di aver
sofferto in due, allo stesso modo, permetterà di dare un nome
a quel passato sbianchettato, perché il “sangue del mio
sangue” torni a significare qualcosa, anche solo una voglia
matta di tornare a casa. Giulio Cavalli ha scritto un romanzo
che è diventato la sua casa.

Giulio Cavalli. Autore, drammaturgo, regista, attore e
giornalista, ha collaborato e collabora con testate importanti
quali Left, Fanpage, L’Espresso e Il Fatto Quotidiano. Ha
scritto spettacoli teatrali importanti e vinto premi in ambito
culturale. Per le sue inchieste giornalistiche contro la
criminalità organizzata, in particolar modo contro la
‘ndrangheta, ha vissuto sotto scorta per un lungo periodo di
tempo.
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