Così gli uomini maltrattanti violenza.
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Così gli uomini maltrattanti raccontano la violenza. L’esperta Alessandra Pauncz ospite di Impegno Donna Sabato 7 aprile, a Santa Chiara, la Direttrice Esecutiva dell’Associazione Europea WWP (Work With Perpetrators) e Presidente di Relive presenta “Da uomo a uomo”. Gli organizzatori: “Importante esserci: lavorare con gli autori di violenza non significa soltanto interrompere il ciclo del maltrattamento, ma garantire una maggiore sicurezza a donne e bambini” “La maggior parte degli uomini che usano violenza afferma di avere un problema, sebbene riesca a negare con forza la violenza che ha commesso”. Si apre con una dichiarazione di Marius Rakil, direttore di “Alternative to violence” di Oslo, il primo progetto in Europa a rivolgersi agli autori di violenza nell’ambito di relazioni intime, “Da uomo a uomo. Uomini maltrattanti raccontano la violenza” di Alessandra Pauncz. L’autrice, psicologa, fondatrice a Firenze del primo Centro di ascolto per uomini maltrattanti, Direttrice Esecutiva dell’Associazione Europea WWP (Work With Perpetrators) e
Presidente di Relive, la rete nazionale dei Centri che lavorano con gli autori di violenza, sarà ospite a Foggia sabato 7 aprile, alle ore 9.30, presso l’Auditorium Santa Chiara, in Via Arpi. L’esperta è stata invitata dall’Ass. Impegno Donna – che da tempo ha attivato il Servizio “Uomini oltre la violenza, gruppi psicoeducativi per il cambiamento” – grazie al sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e con la collaborazione del CSV Foggia e della Fondazione Apulia Felix. “Da uomo a uomo” non vuole essere un libro sulla violenza ma mettere a fuoco la distanza tra le persone e la violenza. Grazie alle testimonianze raccolte al “Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti”, il volume dà voce a uomini che raccontano la propria esperienza: non solo chi ha avuto un passato di violenza agita e ha poi scelto un percorso di consapevolezza e cambiamento, ma anche operatori e uomini “normali”, che si interrogano sulla propria relazione con la violenza nei rapporti personali e familiari. Se è vero, infatti, che per contrastare la violenza di genere bisogna lavorare con gli autori di violenza o maltrattamenti, occorre guadagnare una “giusta distanza” dalla quale guardare alla violenza domestica, trovare un modo per parlarne e rifletterne che la avvicini alle esperienze quotidiane, cercando di comprendere i meccanismi che la governano e i codici culturali che la favoriscono. “L’argomento è quanto mai attuale – sottolineano gli organizzatori – perché lavorare con gli autori di violenza non significa soltanto interrompere il ciclo del maltrattamento, ma garantire una maggiore sicurezza a donne e bambini sui quali è già stata agita violenza o sui quali potrebbe essere agita nel tempo, in un’ottica di prevenzione primaria, secondaria e terziaria”. “Da uomo a uomo” getta luce sulla necessità di un cambio di
paradigma in cui – come sottolinea nelle conclusioni Giacomo Grifoni, socio fondatore del Centro Ascolto Uomini Maltrattanti di Firenze – i trattamenti a favore degli autori di violenza siano considerati come un intervento non solo scientificamente fondato e socialmente utile, ma una risposta a un nuovo desiderio maschile che si situi oltre le maglie del patriarcato, le lamentele del vittimismo e le suggestioni nascoste nei meccanismi della proiezione delle responsabilità all’esterno. Alla presentazione di “Da uomo a uomo” interverranno la presidente di Impegno Donna, Franca Dente e le operatrici del Servizio Uomini Oltre la Violenza di Foggia; con l’autrice dialogherà la giornalista Annalisa Graziano. Gli uomini di Capitanata che scrissero la Costituzione Italiana
ANPI e Biblioteca Provinciale organizzano la Mostra sui costituenti di Capitanata. Martedì 3 aprile l’inaugurazione con la lectio magistralis di Luciano Canfora. I nomi e le storie dei 9 deputati della provincia di Foggia eletti alla Costituente La Costituzione della Repubblica Italiana, nel 2018, ha compiuto 70 anni. Per celebrarne l’importanza, l’ANPI della provincia di Foggia, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e la Biblioteca La Magna Capitana hanno organizzato la Mostra sui costituenti di Capitanata che sarà inaugurata martedì 3 aprile, alle ore 17.30, proprio nelle sale della Biblioteca Provinciale di Foggia in via Michelangelo 1. Interverrà Luciano Canfora, professore emerito di Filologia Greca e Latina all’Università di Bari, intellettuale e fine conoscitore delle vicende storiche italiane. Luciano Canfora terrà una lectio magistralis su la “Genesi e tenuta della Costituzione italiana”. L’illustre ospite sarà accolto dai saluti di Gabriella Berardi, direttrice della Biblioteca Provinciale di Foggia, e Michele Galante, presidente provinciale ANPI di Foggia. La mostra sui costituenti di Capitanata potrà essere ammirata dal 3 al 20 aprile 2018. In essa, si ripercorrono la storia, i profili politici e personali degli uomini della provincia di Foggia che parteciparono da protagonisti al processo storico, sociale e politico che portò alla nascita della Costituzione: dal riconoscimento del suffragio universale e del diritto delle
donne a votare e ad essere votate, alla nascita delle prime amministrazioni comunali libere, fino al referendum Monarchia- Repubblica e all’elezione dell’Assemblea Costituente. Nel 1946, la Capitanata, complessivamente, riuscì ad eleggere 9 deputati all’Assemblea Costituente: Giuseppe Di Vittorio, Luigi Allegato e Giuseppe Imperiale per il Partito Comunista Italiano; Raffaele Pio Petrilli, Gerardo De Caro e Raffaele Recca per la Democrazia Cristiana; Domenico Fioritto e Carlo Ruggiero per il Partito Socialista; Leonardo Miccolisper l’Uomo Qualunque. La qualità di quella rappresentanza fu dimostrata dal contributo qualificato che i costituenti della Capitanata diedero all’interno delle Commissioni e nelle discussioni. Obiettivo dell’ANPI provinciale di Foggia è di non disperdere quella eredità storica e culturale, vivificando un patrimonio enorme e operando perché questa la Capitanata possa continuare a dare il suo contributo al rinnovamento democratico e morale dell’Italia e al consolidamento delle istituzioni repubblicane. Con l”inaugurazione della mostra sui costituenti di Capitanata, l’ANPI provinciale di Foggia prosegue un cammino di azioni e iniziative sempre più numerose negli ultimi due anni. Nelle prossime settimane, in vista del 25 aprile e delle celebrazioni del 73esimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, l’organizzazione riprenderà un ulteriore approfondimento delle stragi nazifasciste avvenute in Capitanata. Ricordare i costituenti della Capitanata è importante per il presente e per il futuro, per lasciare in eredità alle nuove generazioni il valore e i valori di grandi uomini.
Paola Camoriano incontra gli studenti del Pascal ll terzo di cinque autori selezionati incontra i lettori e le scuole di Capitanata Leggo QuIndi Sono, c’è anche un graphic novel. Un romanzo a fumetti per raccontare un’estate L’autrice, fumettista e illustratrice Paola Camoriano presenta Il ritrovo degli inutili Martedì 27 e mercoledì 28 marzo, Ubik e scuole B. Pascal e Notarangelo-Rosati L’estate che ti cambia la vita e che te la cambia a colori, nel vero senso della parola. Per la prima volta, il mondo del graphic novel entra nel concorso-progetto Leggo QuIndi Sono-Le giovani parole 2018, rivolto agli oltre 500 studenti di Foggia e provincia. L’ospite numero tre, infatti, è Paola Camoriano, fumettista e illustratrice professionista, autrice del romanzo a fumetti dal titolo Il ritrovo degli inutili, pubblicato da Tunué, una delle case editrici più importanti del settore graphic in Italia. Un mini-tour che comincia martedì 27 marzo, alle ore 18.30, nello spazio live della Ubik di Foggia, dove Paola Camoriano incontrerà i lettori della libreria e gli studenti del Liceo C. Poerio, presentando il suo libro e conversando con Alessandra Ferrazzano e Miriana Rosiello, allieve
dell’istituto foggiano. Inoltre, ad impreziosire l’appuntamento, anche la presenza del disegnatore Giuseppe Guida e dell’esperta di linguaggio a fumetti Francesca Capone, rispettivamente in rappresentanza della Scuola di Fumetto delle Edizioni Inkiostro e del Festival del Nerd di Foggia (in programma a maggio). L’indomani poi, mercoledì 28 marzo, spazio ad altre scuole del capoluogo dauno: alle ore 9.00, la fumettista torinese incontra gli studenti dell’Istituto B. Pascal, per poi spostarsi, alle 10.30, all’Istituto Notarangelo-Rosati, entrato a far parte con entusiasmo in questa terza edizione nel concorso-progetto LQS: in entrambi gli istituti, l’autrice converserà con la blogger Modestina Cedola e con il libraio Salvatore D’Alessio.. Infine, nel pomeriggio del 28 marzo, Paola Camoriano incontrerà il gruppo di lettura della Casa Circondariale di Foggia (progetto Lib(e)ri dentro realizzato dal CSV Foggia). La manifestazione è realizzata in collaborazione con la libreria Ubik e gode del sostegno della Fondazione Monti Uniti e dei patrocini degli assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia, oltre che dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il ritrovo degli inutili (Tunué, 2017). Elettra vive in una piccola città. Trascorre le sue giornate in una mansardina, soffre di attacchi di panico e suona il basso in una band metal, mentre nel tempo libero ama aggirarsi per la lavanderia del suo amico Corey. Dopo la morte di zio Sornione, sua moglie, zia Serafina, chiede alla nipote di passare l’estate da lei in collina, per stare insieme e sbrigare alcune faccende. Elettra accetta e ha inizio per lei una stagione zeppa di scoperte. Intrufolandosi nel laboratorio dello zio, riporta in vita un patrimonio di curiose e bizzarre opere d’arte, tra le quali spunta un bauletto in cui è conservato un ambizioso progetto rimasto incompiuto. La ragazza e i suoi amici decidono di portarlo a termine. Un lavoro lungo un’estate, che le darà
nuove consapevolezze e l’opportunità di superare le proprie fragilità. Paola Camoriano. Viene ingaggiata appena ventunenne a disegnare come fumettista per il settimanale Il Giornalino. Tra le numerose serie a fumetti realizzate durante la lunga collaborazione: Maj Lin, I Jingles e Don Matteo, riduzione a fumetti della famosa serie tv Rai. Realizza anche la biografia a fumetti Luigi Novarese, per la quale si occupa sia dei disegni che dell’intera sceneggiatura. Successivamente all’esperienza milanese collabora con Edizioni Star Comics, per cui disegna molti albi a fumetti nelle serie Cornelio – Delitti d’autore, Pinkerton S.A., Factor-V, Dr. Morgue, Nuvole Nere (trasposizioni a fumetti dei racconti di Carlo Lucarelli), e Law – Il lato oscuro della legge. La sua attività̀ di fumettista e ̀ spesso affiancata a quella di illustratrice. Il ritrovo degli inutili e ̀ il suo esordio nel mondo dei graphic novel. Le spose sepolte di Marilù Oliva Il femminicidio e i temi legati alle questioni di genere al centro di un avvincente “giallo”. Un serial killer nella Città delle Donne. Sabato 24 marzo, ore 19,
libreria Ubik. Un nuovo incontro a cura del gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo L’autrice bolognese, per la prima volta in Capitanata, presenta il proprio romanzo edito da Harper Collins “Io sono la sposa sepolta. Mio marito si era stancato di me”. Da un incubo, scaturisce una lunga storia fatta di sangue, perlopiù femminile. Donne scomparse, donne fatte scomparire, donne che riemergono dopo anni sotto forma di tracce in grado di riscrivere le loro storie: c’è un serial killer che smaschera e uccide i loro aguzzini e tutti gli indizi portano al paesino romagnolo di Monterocca, governato da sole donne. Marilù Oliva torna sulle questioni di genere e lo fa attraverso un romanzo giallo singolarissimo, pubblicato da Harper Collins Italia, costola del colosso americano sempre più presente sul mercato europeo e che, in Italia, punta molto sulla scrittrice bolognese: sabato 24 marzo, alle ore 19, l’autrice presenta il suo Le spose sepolte nello spazio live della libreria Ubik di Foggia. Marilù Oliva, per la prima volta in Capitanata con un suo libro, incontra i lettori e i membri del gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo, specializzato in polizieschi, noir e thriller e, per l’occasione, rappresentato dalla lettrice Luciana Fredella. Le spose sepolte (Harper Collins Italia, marzo 2018). Dove sono finite quelle donne misteriosamente sparite da anni, mogli e madri di cui i mariti sostengono di non sapere nulla? Uno dopo l’altro, i loro resti vengono ritrovati grazie a un killer implacabile che costringe chi le ha fatte scomparire a confessare dove si trovano le loro ossa e poi uccide i colpevoli, sempre assolti dai tribunali per mancanza di prove. Il rituale è feroce e spietato: l’assassino vuole così rendere giustizia alle spose sepolte. I pochi indizi lasciati sulla scena del crimine conducono a un piccolo paese, Monterocca, soprannominato la Città delle Donne, un territorio
nell’Appennino bolognese circoscritto da mura ed elementi naturali, governato da una giunta completamente al femminile. Il team investigativo, in cui spicca la giovane ispettrice Micol Medici, si trova catapultato in una realtà di provincia quasi isolata dal mondo, con una natura montana che fa da contorno e molti misteri avvolti nella nebbia. Un inquietante enigma conduce gli inquirenti al Centro Studi Rita, un’azienda farmaceutica che sta sintetizzando un anestetico speciale: lo stesso utilizzato dal serial killer come siero della verità per far confessare i colpevoli. Ma quanti altri segreti si nascondono dentro i confini del piccolo paese? Solo Micol ha l’innata capacità di scoprirli, anche se questo potrebbe costarle la vita… Marilù Oliva. Nata a Bologna, è scrittrice e insegna lettere alle superiori. Autrice di due trilogie noir, ha vinto il Premio dei Lettori Scerbanenco con Questo libro non esiste (2016). Si occupa da sempre di questioni di genere. Ha curato le antologie Nessuna più – 40 autori contro il femminicidio e Il mestiere più antico del mondo? entrambe patrocinate da Telefono Rosa. È caporedattrice di Libroguerriero.it e cura un blog su Huffington Post. L’adolescenza in una baraccopoli del Sud: storia
di un “puro” La sorprendente opera prima di Valeria Caravella. Mercole dì 21 marzo, ore 19.30, negli spazi della libreria Ku:blai di Lucera. La giovane autrice pugliese presenta “Il maggiore dei beni” (Nowhere Books) “Io non sono di questo mondo”. È Davide a parlare: 15 anni, “un puro”, un senza sesso, così si definisce. Scrive le sue memorie, racconta la sua adolescenza da una baraccopoli del Sud, in prima persona, circondato da personaggi bizzarri. È lui il protagonista della sorprendente opera prima di Valeria Caravella, giovane scrittrice pugliese, autrice di un romanzo di formazione “emozionante, delicato e crudele nello stesso tempo”, secondo la recensione pubblicata di recente su Mangialibri. Mercoledì 21 marzo, alle ore 19.30, negli spazi della libreria Ku:blai di Lucera (Via A. Gramsci 27), Valeria Caravella presenta Il maggiore dei beni, pubblicato dalla giovanissima casa editrice Nowhere Books, di recente protagonista nell’area pugliese della Fiera Internazionale dell’Editoria di Milano, Tempo di Libri, con i propri titoli e con un progetto letterario sperimentale di prossima pubblicazione. Il maggiore dei beni (Nowhere Books, ottobre 2017). Con l’opera prima di Valeria Caravella, giovane autrice pugliese, la casa editrice Nowhere Books esordisce nel mondo della narrativa. Il maggiore dei beni è un romanzo di formazione, le
memorie di un giovane la cui identità sessuale poco chiara, l’apparenza fisica ambigua e la personalità stravagante, comportano una serie di problemi relazionali che lo inducono a vivere gli anni dell’adolescenza come un tempo ultimo, nell’attesa di scoprire cosa ci sia dopo la morte che appare ai suoi occhi un’isola felice, la missione eroica per salvarsi da un presente monotono e a tratti faticoso. Un racconto divertente e delicato, profondo e mai pedante, popolato di personaggi bizzarri. Attratto da sempre dal mistero dell’aldilà, Davide trasforma la tragedia in idillio, in un luogo di pace e spensieratezza, di libertà assoluta. Non intende aspettare a lungo, solo alcune cose da sistemare e una promessa da mantenere, prima di compiere l’impresa… “Non diventare mai e poi mai un adulto, io voglio essere o vecchio o bambino”. Valeria Caravella è nata a Foggia nel 1982. Adesso vive a Vieste, sul Gargano. Gli ultimi inverni li ha trascorsi a leggere e a scrivere. I suoi racconti sono apparsi sulla rivista Fernandel e la rivista letteraria A4. Lo chef-scienziato Marco Bianchi. Cucinare è un atto d’amore
Una personalità scientifica di altissimo spessore, noto anche al pubblico televisivo Lunedì 19 marzo, ore 17. Il divulgatore scientifico, nonché cuoco famoso, ospite della libreria Ubik di Foggia Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, incontro con gli studenti del ramo alberghiero dell’Istituto Einaudi “Cucinare è un atto d’amore per noi stessi, per le persone che amiamo, per tutti coloro che ci vogliono bene. E parlare di cibo e di salute rappresenta per me un modo di esprimere questo amore”. Poche e semplici parole che assumono un valore importante se pronunciate da una personalità scientifica ritenuta ormai un punto di riferimento nazionale in materia di alimentazione e salute, chef e scienziato consultato dai grandi sportivi ma anche seguito dai tantissimi italiani che hanno a cuore il gusto unito al cibo sano. Lunedì 19 marzo, alle ore 17, Marco Bianchi incontra i lettori della libreria Ubik di Foggia per parlare dei temi legati ai suoi libri, soprattutto quelli al centro della sua ultima pubblicazione: Cucinare è un atto d’amore (Harper&Collins). A conversare con questo prestigioso ospite sarà Letizia Consalvo, chef del ristorante Il Laboratorio di Felicità. Inoltre, lo stesso giorno, alle ore 14.30, lo chef-scienziato incontrerà gli studenti del ramo alberghiero dell’Istituto Einaudi di Foggia, dialogando con i docenti Massimo Palmiero e Mario Falco, quest’ultimo presidente dell’associazione Cuochi Gargano e Capitanata.
Cucinare è un atto d’amore (HarperCollins Italia, 2017). 10 ceste e 65 ricette + tante foto e curiosità raccontano la mia passione sfrenata per la cucina buona, sana e pratica, dove dieta mediterranea e prevenzione si incontrano regalando idee da portare in tavola ogni giorno. “Cosa mangi?” e “Come vivi la tua giornata?”: queste sono alcune tra le domande più frequenti che le persone fanno a Marco Bianchi. Curiosità più che lecite, dato che lui – Food Mentor riconosciuto e apprezzato da un vasto pubblico – ha scelto di mangiare sano e con gusto per vivere meglio. Perché secondo lui l’alimentazione quotidiana e lo stile di vita sono elementi fondamentali per raggiungere una rivoluzionaria e appagante sensazione di benessere e felicità. Per la prima volta Marco ha deciso di aprire le porte di casa (e della sua dispensa!) e di raccontare in un libro fotografico la sua vita, fatta di affetti ed emozioni, ingredienti e ricette, consigli pratici e prevenzione. Un percorso entusiasmante composto da “10 ceste” ricche e colorate per scoprire il grande valore di prodotti spesso trascurati e scardinare false credenze legate all’alimentazione, e per imparare a cucinare piatti salutari e buoni con pochi semplici ingredienti. Perché la salute di tutti noi si costruisce a tavola giorno dopo giorno e Marco è pronto a spiegarcelo con tutta la passione e la competenza che lo contraddistinguono. Marco Bianchi. Divulgatore scientifico, da anni a fianco di Umberto Veronesi presso l’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano, è noto per i suoi libri e per le sue apparizioni televisive come cuoco al fine di promuovere un’alimentazione gustosa, ma corretta, unita ad uno stile di vita salutare. Ha ricoperto il ruolo di Ambassador per Expo 2015 e quello di direttore artistico per la Milano Food & Wellness, una manifestazione dedicata all’alimentazione sana e all’attività fisica. Di recente, in seguito alla nascita della sua primogenita Vivienne, si è concentrato sull’alimentazione
durante la gravidanza, l’allattamento e lo svezzamento. Segue le diete di sportivi come Federica Pellegrini, Filippo Magnini e i fratelli Marconi. Nel 2016 gli è stato attribuito alla Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia USA. Ha scritto numerosi libri di carattere scientifico- culinario. Game over a quarant’anni, anzi no Un ritorno importante a due anni di distanza dal “blitz” con Desiati e Piperno. Se la crisi è un avventuroso romanzo Sabato 17 marzo, ore 19. Leonardo Colombati torna nello spazio live della libreria Ubik di Foggia Lo scrittore romano, autore del sorprendente “1960”, presenta il suo nuovo romanzo: “Estate” (Mondadori) “Cosa devo fare della mia vita? Io non lo so. Avevo tutto: una famiglia, i soldi, l’amore, il rispetto. E il Sea-Gull Hôtel des Étrangers. Non mi è rimasto più niente”. Game Over, a quarant’anni. Oppure no. Non esattamente, perché dal nulla spunta la vecchia fiamma della giovinezza e all’orizzonte, la Norvegia. Sembra caos, ma è solo vita, peraltro raccontata da
uno scrittore ormai considerato tra le voci migliori della narrativa italiana, di scena sabato 17 marzo, alle ore 19, con il suo nuovo romanzo dal titolo Estate (Mondadori, 2018). A due anni di distanza dal “blitz” che lo vide protagonista insieme ai due fraterni colleghi Alessandro Piperno e Mario Desiati, che a sorpresa decisero di unirsi alla presentazione del precedente e apprezzatissimo 1960 (Mondadori, 2016), l’autore Leonardo Colombati torna nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, con questa nuova prova narrativa. A conversare con lo scrittore romano, il direttore artistico della libreria, Michele Trecca. Estate (Mondadori, 13 febbraio 2018; pagine 264). Jacopo D’Alverno è un quarantenne indeciso a tutto, che gestisce pigramente il vecchio albergo di famiglia senza voler prendere atto che certi fasti appartengono a un’altra epoca; fino al giorno in cui assiste impotente all’incendio che decreta la chiusura dell’hotel e lo costringe a fare i conti con se stesso. Abbandonato da moglie e figlia, vessato dalla compagnia di assicurazione, aggredito dai creditori, Jacopo affronta la sua débâcle esistenziale con l’aiuto di due improbabili compagni d’avventura: il suo molesto e irresistibile avvocato, anche lui neoscapolo costantemente in bilico tra euforia e disperazione; e Astrid, giornalista freelance e antica fiamma di gioventù che Jacopo accompagna controvoglia in Norvegia per seguire il processo a Anders Breivik. Senza parlare di altre tre figure femminili della famiglia D’Alverno, ognuna importantissima per Jacopo: una sorella anticonformista, una madre che si ostina a vivere tumulata nell’albergo chiuso e in rovina, e il ricordo angosciante di una cugina scomparsa negli spensierati anni dell’infanzia. Narrato in prima persona, con un sapiente andirivieni nel tempo, il romanzo affronta con sguardo limpido il momento della crisi. Arguto e malinconico, lucido e impeccabile
nell’analisi delle nostre insufficienze, Leonardo Colombati si conferma come uno dei narratori più importanti del panorama italiano contemporaneo. Leonardo Colombati. Nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato i romanzi Perceber (Sironi, 2005 – Fandango, 2010), Rio (Rizzoli, 2007) e Il re (Mondadori, 2009). Ha curato i volumi Bruce Springsteen: Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano (Sironi, 2007) e La canzone italiana 1861-2011. Storia e testi (Mondadori-Ricordi, 2010). Direttore della rivista “Nuovi Argomenti”, nel 2016 ha fondato con Emanuele Trevi la scuola di scrittura Molly Bloom, che dirige. Verso il 21 marzo. Una pubblicazione racconta la mafia di Capitanata e le forme di “resistenza”
Curata dal Coordinamento Provinciale di Libera e dal CSV Foggia, è stata stampata in 3mila copie grazie al sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Sarà distribuita gratuitamente nelle scuole e durante la manifestazione in piazza; è a disposizione di cittadini e associazioni presso il Centro di Servizio al Volontariato. “100 passi verso il 21 marzo, il fenomeno mafie nel foggiano e la nuova ‘resistenza’”. Si intitola così la pubblicazione curata dal Coordinamento provinciale di Libera e dal CSV Foggia, con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Stampata in tremila copie, è stata pensata come uno strumento di lettura e accompagnamento nel cammino verso il 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il cui tema quest’anno è “Terra, solchi di verità e giustizia”. Foggia nel 2018 sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e, a seguire, con momenti di riflessione e approfondimento. “Il fenomeno della criminalità organizzata nel nostro
territorio è particolarmente grave e pericoloso – scrive il Presidente della Fondazione dei Monti Uniti, Aldo Ligustro nel suo contributo al volume – a causa della presenza di ben tre organizzazioni di stampo mafioso (la mafia foggiana, la mafia garganica e quella cerignolana), la cui esistenza è già giudizialmente accertata e tuttavia poco conosciuta. Eppure, per contrastare efficacemente la mafia non è sufficiente l’impegno di forze dell’ordine e magistrati, ma è necessario agire a un livello più ampio e profondo, diffondendo nelle coscienze di tutti la consapevolezza della sua pericolosità, contrapponendovi la cultura e la pratica della legalità. È, insomma, dal cambiamento culturale che occorre partire”. La pubblicazione intende illustrare le dinamiche del fenomeno mafioso in Capitanata e spiegare il senso della giornata del 21 marzo attraverso illustri contributi. Daniela Marcone, vicepresidente nazionale e referente del Settore Memoria di Libera racconta lo sforzo di “Combattere il silenzio, per una nuova resistenza”, mentre Giuseppe Gatti, Sostituto Procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Bari descrive come “spezzare la ‘dipendenza dalla mafia’, sviluppando la legalità del noi”. Il sociologo Roberto Lavanna spiega “i termini della questione” con “un intervento su mafia e territorio”, attraverso parole chiave; il giornalista Nicola Antonio Pezzuto traccia le caratteristiche peculiari delle mafie a Foggia e dintorni, con focus sulla Società foggiana, sulla mafia garganica e su quelle di Cerignola e San Severo, grazie al supporto di una ricca bibliografia. Le copie di “100 passi verso il 21 marzo, il fenomeno mafie
nel foggiano e la nuova ‘resistenza’” saranno distribuite gratuitamente nelle scuole che hanno realizzato percorsi di legalità in collaborazione con Libera e durante la manifestazione nazionale di mercoledì 21 marzo, che a Foggia avrà inizio alle ore 8.00, con ritrovo in Piazza C. Battisti. I cittadini e le associazioni interessate potranno richiedere e ritirare copie della pubblicazione presso il CSV Foggia, il Centro di Servizio per il Volontariato, durante gli orari di apertura degli uffici (lun – ven., ore 9.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00). Tempo di Libri scopre Breaking Book: se l’autore è il personaggio La Nowhere Books alla Fiera internazionale dell’Editoria di Milano. La casa editrice foggiana tra le etichette nello stand dell’Associazione Pugliese Editori. Sabato 10 e domenica 11
marzo, in anteprima nazionale, “L’algoritmo imperfetto” Un’importante vetrina nazionale per proporre un progetto editoriale e letterario del tutto nuovo, mai realizzato in Italia. È l’ambiziosa scommessa della Nowhere Books, giovanissima casa editrice pugliese nata nel 2014 e inserita tra le etichette editoriali di Tempo di Libri, la Fiera Internazionale dell’Editoria organizzata dall’Associazione Italiana Editori che avrà luogo a Milano dall’8 al 12 marzo, con protagonisti editori italiani indipendenti e non. Tra le case editrici regionali selezionate dall’Associazione Pugliese Editori (APE), infatti, figura anche la foggiana Nowhere Books, per la prima volta inserita nello spazio dedicato agli editori di Puglia, fianco a fianco con etichette storiche quali Laterza, Cacucci, Besa, Schena e altre, tutte presenti con i loro libri nello stand B30 del Padiglione 3 negli spazi di Fiera Milano City. Lo stand di APE – sostenuto dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia – non sarà solo un semplice spazio espositivo in cui trovare il meglio della produzione libraria sul territorio, ma anche un contenitore culturale in cui realizzare incontri con gli autori e altri eventi. In questo programma, pertanto, si inserisce l’innovativo progetto denominato Breaking Book firmato dalla casa editrice Nowhere Books: un prodotto letterario non-finito che cresce al passo della vita dei suoi autori e dei suoi lettori. Dalla pubblicazione di un insolito bando letterario, infatti, realmente proposto all’attenzione di scrittori esordienti e non, ha preso vita un progetto sperimentale di meta-narrazione in cui l’immedesimazione tra autore e personaggio non è mai stata spinta così lontano, almeno in Italia. Il volume 8 corde tese, pubblicato nel gennaio 2017 e presentato in molte librerie italiane, è il primo risultato di questo lavoro che ha visto gli otto autori selezionati dal bando impersonare la vita del loro personaggio originale, costretti a vivere i suoi
panni ventiquattr’ore su ventiquattro in un luogo isolato dal mondo, per la durata cinque giorni, raccontando in forma di diario l’avventura vissuta insieme con gli altri autori- personaggi. A muovere l’intreccio, “da contratto”, la certezza che uno degli otto personaggi è destinato a morire. Sabato 10 marzo, alle ore 17, e domenica 11 marzo, alle ore 12 e alle ore 16, il direttore editoriale di Nowhere Books, Antonio Catapano, e gli autori Alessia del Freo, Giorgio Castriota Scanderbegh e Leonardo Losavio (quest’ultimo ideatore del progetto Breaking Book), presentano al pubblico e alla stampa il secondo dei quattro volumi previsti dal progetto, conseguenza meta-letteraria di 8 corde tese e in uscita ad aprile 2018: L’algoritmo imperfetto. Il libro, in anteprima nazionale, sarà protagonista negli spazi di Tempo di Libri, nell’area riservata all’Associazione Pugliese Editori, Stand B30, Pad.3. Nowhere Books è editoria alternativa, indipendente e non convenzionale. La ricerca di autori audaci, emozionanti, vitali, che possano deliziare e ispirare il lettore è la mission della casa editrice, nata nell’agosto del 2014 e particolarmente attenta alle nuove voci della letteratura italiana – narrativa, sperimentale e drammaturgica – attraverso un editing attento e una promozione creativa. L’idea di base è quella di soddisfare lettori avventurosi dando loro la possibilità di conoscere voci sottovalutate e diverse in un mercato affollato. I libri di Nowhere Books sono promossi e distribuiti in esclusiva nazionale da Libro Co. Italia.
Leggo QuIndi Sono, il romanzo di Giulio Cavalli Il terzo di cinque autori selezionati incontra i lettori e le scuole di Capitanata. Quand o la vita diventa uno straordinario circo Lo scrittore, attore, regista e noto giornalista presenta “Santamamma” (Fandango) Giovedì 8 e venerdì 9 marzo, scuole B. Pascal, P. Giannone di San Marco e C.Poerio “Mi chiamo Carlo Gatti e sono nato con un buco. Quel buco sono io. Settant’anni spesi a rimanere in bilico tra un dubbio e la possibilità di scioglierlo per accorgersi che in quella terra di mezzo ci ho costruito la mia casa”. Ecco il terzo romanzo dei cinque selezionati nel concorso-progetto Leggo QuIndi Sono-Le giovani parole 2018, rivolto agli oltre 500 studenti di Foggia e provincia. A scriverlo, un attore, scrittore, regista e politico piuttosto noto, Giulio Cavalli, voce importante in ambito culturale, sociale e giornalistico: il suo Santamamma (Fandango Libri, 2017) è al centro di una intensa due-giorni di incontri con i lettori e con le scuole di Capitanata. Un mini tour che comincia giovedì 8 marzo all’Istituto foggiano B. Pascal (ore 11.15) per poi proseguire, dopo il consueto appuntamento con il gruppo di lettura della Casa Circondariale di Foggia (progetto Lib(e)ri dentro realizzato dal CSV Foggia), nel Teatro della Scuola P. Giannone di San Marco in Lamis (ore 18): due emozionanti immersioni tra i giovani lettori per Giulio Cavalli e per i personaggi della sua storia straordinaria. L’indomani poi, altro bagno di studenti al Liceo C. Poerio di Foggia (ore
10.30) e, infine, alle ore 19.30, un appuntamento diverso dal solito ma in linea con gli obiettivi dell’associazione Leggo QuIndi Sono, mirati a portare i libri e la cultura anche nei contesti più difficili: l’autore lombardo, infatti, sarà al centro di un dibattito organizzato presso la Comunità Parrocchiale della Chiesa della Sacra Famiglia di Foggia, dove si rifletterà sulle tematiche legate al suo libro in riferimento alle difficili situazioni vissute dalle periferie italiane. La manifestazione è realizzata in collaborazione con la libreria Ubik e gode del sostegno della Fondazione Monti Uniti e dei patrocini degli assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia, oltre che dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Santamamma (Fandango Libri, 2017; pagine 131). Carlo Gatti è nato con un buco. Figlio di madre certa e padre incerto, spende i suoi settant’anni coltivando un potente lato poetico che lo mette al riparo dall’impossibilità di conoscere le proprie origini, che si nascondono tutte pasticciate su un foglio lercio passato di faldone in faldone dai tribunali dei minori fino al cassetto della donna che lo ha adottato. Figlio unico in una famiglia che si era rassegnata sulla possibilità di diventare genitori, Carlo cresce amato e coccolato a Tarrazza, un piccolo paese in provincia di Lodi. A parte avere un’infanzia che inizia a tre anni e mezzo, perché prima di allora non ha nessuna foto che lo incornici neonato, la sua condizione di bambino diverso, adottato, la indossa come un vestito spiegazzato, senza strappi; non ricorda nemmeno il momento in cui non sapeva di avere una madre prima e una madre poi. Giovane e promettente pianista classico, abbandona la carriera musicale per fare il clown in uno sgangherato circo a conduzione famigliare. Diventa, suo malgrado, un eroe nazionale e vive la sua improvvisa notorietà come un lavoro noioso e routinario. La sua vita verrà sconvolta dalla scoperta di avere un fratello, adottato come lui. La felicità
e il dolore dell’incontro sono la colla che tappa il buco, la terra che lo riempie almeno fino a metà. Il sapere di aver sofferto in due, allo stesso modo, permetterà di dare un nome a quel passato sbianchettato, perché il “sangue del mio sangue” torni a significare qualcosa, anche solo una voglia matta di tornare a casa. Giulio Cavalli ha scritto un romanzo che è diventato la sua casa. Giulio Cavalli. Autore, drammaturgo, regista, attore e giornalista, ha collaborato e collabora con testate importanti quali Left, Fanpage, L’Espresso e Il Fatto Quotidiano. Ha scritto spettacoli teatrali importanti e vinto premi in ambito culturale. Per le sue inchieste giornalistiche contro la criminalità organizzata, in particolar modo contro la ‘ndrangheta, ha vissuto sotto scorta per un lungo periodo di tempo.
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