IL CLIMA IN TICINO - Repubblica e Cantone Ticino
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Impressum A cura di Marco Galfetti, Ustat Con la collaborazione di Luca Nisi, Marco Gaia, Elena Altoni e Cecilia Moretti, Ufficio federale di meteorologia e climatologia, Repubblica e Cantone Ticino Edizione e coordinamento MeteoSvizzera, Locarno-Monti Marco Galfetti, Lisa Bottinelli e Dipartimento delle finanze e dell’economia Sheila Paganetti, Ustat Divisione delle risorse Ufficio di statistica (Ustat) Impaginazione Via Bellinzona 31 Sharon Fogliani, Ustat 6512 Giubiasco +41 (0) 91 814 50 11 Progetto grafico dfe-ustat@ti.ch Jannuzzi Smith, Lugano Responsabile della pubblicazione Stampa Pau Origoni, Ustat Finito di stampare nel marzo 2021 presso Tipo-Offset Aurora SA, Canobbio ISBN 978-88-8468-055-6 © Ufficio di statistica, 2021 La riproduzione è autorizzata con la citazione della fonte
IL CLIMA IN TICINO Editoriali 2 Concetti generali 5 Il clima della Svizzera 6 Il clima del Ticino 8 Temperatura: 150 anni di storia 10 Precipitazioni: 150 anni di storia 12 Cambiamenti e scenari climatici 14 Temperatura: uno sguardo al futuro 16 Precipitazioni: uno sguardo al futuro 18 Temperatura: le stagioni a fine secolo 20 Precipitazioni: le stagioni a fine secolo 21 Indicatori climatici: una panoramica a fine secolo 22 Pianura e montagna: i diagrammi climatici di fine secolo 23 Bibliografia e sitografia 24 Marzo 2021
Il clima in Ticino EDITORIALI Marco Gaia, meteorologo, Le presenti schede climatiche vanno in stampa in un periodo storico anche per la crisi climatica la soluzione può essere solo comune, coor- Responsabile Centro regionale Sud – MeteoSvizzera in cui le nazioni presenti sulla Terra stanno affrontando una crisi di dinata e condivisa. Ognuno deve fare la propria parte. Le conoscenze dimensioni planetarie, causata dalla pandemia di COVID-19. Giunta scientifiche in relazione ai cambiamenti climatici sono sufficientemente in modo improvviso, la pandemia sta mettendo in evidenza la vulnera- robuste e indicano in modo chiaro che le condizioni meteorologiche bilità della nostra società, ma al contempo la sua capacità di reazione e climatiche che si avranno sulla Terra fra 50 o 100 anni saranno de- di fronte ad una crisi acuta. Una reazione fatta di condivisione delle terminate dalle decisioni che a tutti i livelli si prendono ora. Ma non conoscenze scientifiche, coordinamento degli sforzi di ricerca a livello c’è nessuna decisione consapevole senza un’adeguata conoscenza, che internazionale e mobilitazione di ingenti risorse finanziarie. L’obiettivo dev’essere condivisa a tutti i livelli, dall’uomo di scienza, al politico, al è trovare una soluzione duratura alla crisi pandemica, che potrà essere cittadino. Proprio qui si inseriscono queste schede, che si propongono solo comunitaria, e in cui ognuno, al proprio livello e con le proprie di mettere a disposizione un riassunto dei dati raccolti in più di 150 anni competenze, sarà chiamato a fare la sua parte. di misurazioni meteorologiche; descrivere le principali caratteristiche climatiche della nostra regione; informare su come è cambiato il clima La crisi pandemica ha messo decisamente in ombra un’altra crisi, quel- negli ultimi 50 anni (sì, perché il clima è già cambiato, anche da noi!) e la climatica, che recentemente, complice anche i movimenti giovanili illustrare quello che sarà il clima del Ticino nei prossimi decenni, sulla per la protezione del clima, era tornata d’attualità. Ma il fatto che da base delle più recenti conoscenze scientifiche. inizio 2020 di clima si parli poco, non significa che la crisi climatica sia passata, né che i cambiamenti climatici non siano più in atto. Tutt’altro. Le settimane di lockdown hanno messo in evidenza quanto l’“ambiente” La crisi climatica ha infatti caratteristiche diverse da quella pandemica: sia prezioso. Potersi muovere, uscire di casa, accedere ai boschi e ai è forse più subdola perché il suo impatto è molto meno immediato, laghi, fare passeggiate, godere dei paesaggi naturali: da quando non diretto e appariscente (almeno in termini di mortalità giornaliera), ma abbiamo potuto più farle liberamente, ci siamo accorti di quanto tali continua ad avanzare, magari sotto traccia, anche quando la nostra at- azioni siano per noi importanti. Agire per arginare l’impatto dei cam- tenzione è rivolta altrove. E anche se il lockdown ha portato, nel 2020, a biamenti climatici significa proteggere l’ambiente in cui vivremo in una diminuzione delle emissioni globali di CO2 di circa il 7%, l’impatto futuro e - soprattutto - vivranno le prossime generazioni. I dati sono sul surriscaldamento atteso nei prossimi decenni è irrilevante. stati raccolti, gli scenari calcolati. L’informazione e le conoscenze sono disponibili. Si tratta ora di diffonderle affinché dal singolo cittadino ai Siamo chiamati ad un’impegnativa sfida: superare l’attuale crisi pande- decisori politici si possano prendere le opportune decisioni per salva- mica, senza trascurare quella climatica. Come per la crisi pandemica, guardare un bene comune: il clima. Marzo 2021 2
Lisa Bottinelli L’informazione meteorologica e climatica, oltre ad essere uno strumento Sintetizzare e semplificare non significa però scendere a compromessi Responsabile settore territorio, Ufficio di statistica analitico e di scambio per l’uomo di scienza, deve essere a disposizione sulla qualità del contenuto, anzi. Essenziale, in questo senso, è stata la di tutti, tramite vettori di comunicazione e divulgazione che consentano preziosa consulenza scientifica fornita dai collaboratori di MeteoSvizze- alla popolazione di documentarsi e crearsi un’opinione, grazie ad infor- ra, che ci ha concesso di “andare oltre alla statistica” garantendo il rigore mazioni precise e facilmente accessibili. Solo così può diventare a tutti scientifico del prodotto finale. A loro rivolgiamo un sentito ringrazia- gli effetti uno strumento decisionale, per il politico come per il cittadino. mento per la qualità del lavoro svolto. Proprio in quest’ottica proponiamo le schede sintetiche Il clima in Tici- Non certo da ultimo, segnaliamo che in queste schede ci siamo con- no, quale strumento di divulgazione delle informazioni che MeteoSviz- centrati sull’evoluzione passata e futura di misure “classiche” quali zera ha messo (e continua a mettere) a disposizione in diversi formati, temperatura e precipitazioni, e sui rispettivi indicatori climatici (giorni che vanno dal sito internet meteosvizzera.admin.ch al blog (consultabile tropicali, giorni di gelo ecc.). Le proiezioni indicano che in funzione anche nell’applicazione per smartphone), dai rapporti sul clima (mensi- delle misure, intraprese o non intraprese a tutela del clima, entro la li, stagionali e annuali) alle pubblicazioni scientifiche e ai rapporti tec- fine del secolo la temperatura media salirà di +1,2 °C, rispettivamente nici, senza dimenticare le presentazioni, gli incontri pubblici e, soprat- di +4,4 °C rispetto a quella odierna (si tratta dei valori più probabili; tutto, il contributo alla creazione e allo sviluppo del National Centre for nel primo caso con una forchetta di incertezza compresa fra +0,7 °C e Climate Services (NCCS, ovvero la rete della Confederazione per i ser- +1,8 °C, nel secondo caso fra +3,4 °C e +5,8 °C). Qualcuno potrebbe vizi climatici), della quale MeteoSvizzera è uno dei partner principali. pensare che sia solo una manciata di gradi: ricordiamo però che queste variazioni apparentemente modeste avranno conseguenze significative Non si tratta però solo di una semplice sintesi dei prodotti di MeteoSviz- su numerosi settori quali la salute, il turismo, l’agricoltura, la gestione zera. Innanzitutto, se come noto il mandato di quest’ultima si colloca a delle acque, i pericoli naturali, la produzione e il consumo di energia livello nazionale, le presenti schede hanno invece un chiaro focus sul o la biodiversità, come illustrato in maniera estesa, ad esempio, nei Ticino. Inoltre, poiché si rivolgono ad un pubblico ampio ed eterogeneo, documenti I cambiamenti climatici in Svizzera. Indicatori riguardanti i contenuti sono stati “tradotti” nel linguaggio dell’Ustat, con un formato cause, effetti e misure (edito dall’Ufficio federale dell’ambiente et al.); snello ormai conosciuto: quello delle schede sintetiche, che con dati, Rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici (Ufficio federale rappresentazioni grafiche e commenti brevi e accessibili, consentono in dell’ambiente) e Adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera: modo veloce e semplice di informarsi (in questo caso) sulla situazione Piano d’azione 2020–2025 (Consiglio Federale), ai quali rimandiamo passata, presente e futura del clima ticinese. il lettore interessato (v. bibliografia). Marzo 2021 3
CONCETTI GENERALI Il tempo meteorologico norme climatiche, ovvero delle medie pluriennali Glossario F. 1 Il tempo in meteorologia (tempo meteorologico o dei diversi parametri, su un periodo di riferimento Tempo meteorologico previsto per il 23 giugno 2020 Fronti: superficie di incontro tra due masse tempo atmosferico) descrive le condizioni atmosfe- di 30 anni, definito univocamente a livello mondia- d’aria con caratteristiche differenti (temperatu- riche (temperatura, pressione, umidità, venti ecc.) le dall’OMM [F. 2]. Queste norme, e le differenze ri- ra, pressione, umidità). I fronti sono classificati in un dato luogo e in un determinato momento [F. 1]. spetto ai valori misurati, consentono di paragonare i come caldo (l’aria più calda scorre sopra l’aria L’intervallo temporale considerato va da alcuni mi- valori tra i diversi servizi meteorologici esistenti e di più fredda), freddo (l’aria più fredda si incunea nuti a qualche settimana e serve per caratterizzare trarre delle conclusioni che vanno al di là dei confini sotto l’aria più calda) e occluso (un fronte fred- i singoli eventi atmosferici studiati (temporali, on- nazionali, così come di fornire a diversi settori (ad do raggiunge un fronte caldo, sovrapponendo- date di caldo, passaggio di un fronte freddo ecc.). esempio l’idrologia, l’agricoltura e il turismo) impor- si), e sono spesso la causa di precipitazioni. tanti indicazioni per una pianificazione ottimale. Sistema di alta pressione: zona della su- Il clima perficie terrestre che presenta una pressione Il temine clima può essere inteso come un concetto Le diverse norme climatiche atmosferica superiore rispetto alle regioni cir- statistico volto a descrivere le condizioni meteoro- Al fine di tenere in considerazione il rapido cam- costanti, caratterizzata tipicamente da tempo logiche medie e la loro variabilità in un determina- biamento climatico in corso e descrivere al meglio stabile e asciutto. to luogo su un lungo periodo, e tiene in considera- il clima attuale, l’inizio e la fine dei periodi di rife- Sulla carta sono visibili i fronti (caldo, freddo, occlusione), le isobare (linee Sistema di bassa pressione: zona della che congiungono luoghi con uguale pressione), le zone di alta e di bassa zione anche i valori estremi [F. 2]. In climatologia rimento delle norme climatiche sono aggiornati a pressione, l’icona del tempo (sole, pioggia ecc.) e le temperature previste. superficie terrestre che presenta una pressio- l’intervallo temporale può andare da alcuni mesi a intervalli decennali (1961-1990, 1971-2000, 1981- Fonte: MeteoSvizzera ne atmosferica inferiore rispetto alle regioni migliaia di anni, ma tipicamente fa riferimento a 2010). Per le analisi di tutti i giorni si fa riferimento circostanti, caratterizzata tipicamente da un periodo di 30 anni definito dall’Organizzazione al periodo più recente (1981-2010, il periodo uti- nuvolosità e precipitazioni legate soprattutto Meteorologica Mondiale (OMM, v. sotto). lizzato in queste schede1), mentre se ci si concentra F. 2 all’attività frontale. Norma climatica 1981-2010 per la temperatura media annuale (in °C), sull’evoluzione del clima a lungo termine il periodo in Svizzera Le differenze tra tempo e clima di riferimento spesso utilizzato è quello 1961-1990. 14 12 Una situazione meteorologica può cambiare im- 10 Approfondimenti 9 provvisamente (si pensi ad esempio all’arrivo di Indicatori climatici 8 Ufficio federale di meteorologia e climatologia, 7 un temporale), mentre i cambiamenti climatici av- Per illustrare il clima e i suoi cambiamenti non si fa 6 MeteoSvizzera, Locarno-Monti 4 vengono su periodi di tempo molto più lunghi. An- riferimento unicamente alla norma della temperatu- 2 www.meteosvizzera.ch 0 che le cause alla base dei cambiamenti del clima ra media o delle precipitazioni medie, un concetto -1 -2 sono diverse da quelle che generano i cambiamen- difficile da percepire per un territorio con un’oro- -3 -4 ti del tempo (v. scheda [Cambiamenti e scenari climatici]). grafia complessa come il Ticino. In aiuto vengono -5 -6 i cosiddetti indicatori climatici (parametri derivati -7 -8 Valori climatici normali (norme climatiche) dalle misure meteorologiche classiche): ad esempio -9 I parametri meteorologici misurati (come ad esempio le notti tropicali, i giorni con neve fresca o i giorni Questa carta climatica di MeteoSvizzera mostra la temperatura media temperatura, precipitazioni e soleggiamento) mostra- di gelo. Gli indicatori climatici presentati in queste annuale calcolata considerando i valori del periodo normale 1981-2010. no una variabilità interannuale a volte anche marca- schede evidenziano l’evoluzione climatica del can- Quest’ultimo viene definito dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale. ta. Per ottenere una “grandezza tipica”, che consenta tone Ticino negli ultimi decenni. Le stazioni sono Fonte: MeteoSvizzera di descrivere il clima di un territorio e quantificarne selezionate in modo tale da ottenere una visione dei l’evoluzione (sia passata che futura), si calcolano le cambiamenti sull’intero territorio cantonale. 1 A partire dal 2022 il periodo di riferimento sarà il 1991-2020. Marzo 2021 5
Il clima in Ticino IL CLIMA DELLA SVIZZERA L’influsso dell’oceano Atlantico è di circa 2-3 °C superiore [F. 3]. Nelle Alpi, a circa ra. Soprattutto sull’Altopiano, essa si forma rego- F. 1 In quanto situata alle medie latitudini dell’emisfero 1.500 m s.l.m. la temperatura media in gennaio si larmente dal tardo autunno fino alla primavera, Correnti in quota che raggiungono la Svizzera (in %), secondo la settentrionale, la Svizzera subisce prevalentemente situa attorno a -5 °C, in luglio attorno a 11 °C [F. 4]. generalmente in situazioni di alta pressione. In provenienza*, in un anno le correnti da ovest e nord-ovest [F. 1]. La presenza La stazione di misura che registra la temperatura quest’ultimo caso la nebbia si sviluppa special- N dell’oceano Atlantico a circa un migliaio di chi- media annuale più calda è quella di Locarno-Mon- mente lungo i fiumi e sui laghi, poiché qui l’aria è NO NE lometri a ovest ha dunque una forte influenza sul ti, con 11,5 °C. Quella con la temperatura media molto umida e raffreddandosi condensa. Un altro 11% clima del nostro paese, poiché le correnti portano annuale più fredda è situata sullo Jungfraujoch, a fenomeno, caratteristico in particolare sull’Al- 22 % 5% spesso aria temperata di origine marittima, man- 3.580 m s.l.m., con -7,5 °C. La temperatura più topiano e nelle regioni meridionali del Giura (ai tenendo un clima relativamente fresco in estate e alta mai rilevata sulla rete di misura di MeteoSviz- piedi della catena), è lo sviluppo di nebbia alta. O 30% E relativamente mite in inverno. A causa dell’umidi- zera, pari a +41,5 °C, è stata registrata a Grono Questa situazione è spesso favorita da situazio- 3% tà contenuta in queste masse d’aria, nella maggior (Grigioni) l’11 agosto 2003, e la più bassa, pari a ni di bise, un vento freddo e secco proveniente parte delle regioni svizzere cadono significativi -41,8 °C, a La Brévine (Neuchâtel) il 12 gennaio generalmente da nord-est. L’aria secca della bise 2% quantitativi di precipitazioni durante tutto l’anno. 1987. Questi pochi valori evidenziano la grande provoca il sollevamento della nebbia al suolo (a % 5% 18 variabilità che caratterizza il clima della Svizzera. causa dell’aumento di pressione negli strati bassi) SO SE L’effetto delle Alpi e può impedire la dissoluzione della nebbia alta La catena alpina costituisce un’importante bar- Peculiarità per più giorni e settimane [F. 6]. S riera climatica tra il nord e il sud della Svizzera Il favonio * Nel 4% dei casi non vi è una direzione predominante del vento in quota. ed è quindi responsabile di differenze regionali e Il favonio è un vento di caduta caldo e secco, Singolarità meteorologiche Fonte: MeteoSvizzera peculiarità, come ad esempio il favonio (v. sot- generalmente perpendicolare alla catena alpina Una “singolarità meteorologica” è un evento me- to). Il versante nordalpino è infatti maggiormente (può soffiare sia da nord che da sud) e che, in- teorologico che ricorre con una certa regolarità in esposto alle correnti fredde di origine settentrio- canalato nelle vallate, raggiunge spesso velocità un determinato periodo dell’anno e che porta con- F. 2 nale, che in primavera possono causare nevicate elevate. Scontrandosi con le Alpi la massa d’aria dizioni meteorologiche diverse da quelle tipiche Norma climatica 1981-2010 per le temperature (in °C) e le precipitazioni e gelate tardive, mentre il versante sudalpino si risale i pendii, raffreddandosi (come visto, il raf- dell’andamento stagionale. Nella svizzera tedesca (in mm), a Berna (553 m s.l.m.), per mese trova spesso sotto l’influsso delle correnti prove- freddamento dell’aria umida sopravento è di circa è conosciuta e apprezzata l’Altweibersommer, °C mm 30 nienti dal Mediterraneo ed è caratterizzato, in par- -0,65 °C / 100 metri), condensandosi e perdendo una fase di tempo mite e soleggiato autunnale. In 25 ticolare, da inverni più miti. L’effetto delle Alpi si parte della propria umidità sotto forma di preci- Ticino una singolarità meteorologica particolar- 20 15 manifesta anche in altezza, con la temperatura che pitazioni. Sull’altro versante della catena alpina mente nota che cade a inizio novembre è l’estate 10 diminuisce con la quota (circa -0,65 °C / 100 m in l’aria ridiscende il pendio riscaldandosi per com- di San Martino: l’eventuale periodo in cui, dopo il 5 200 0 175 caso di aria umida e circa -1,0 °C / 100 m in caso pressione, causando quindi nella zona sottovento primo freddo, si verificano condizioni climatiche -5 150 di aria secca). Sopra i 1.200-1.500 metri s.l.m., in condizioni meteorologiche particolarmente miti e di tempo soleggiato e relativamente mite. Un’al- -10 125 100 inverno le precipitazioni cadono quindi prevalen- asciutte (il riscaldamento dell’aria secca sottoven- tra singolarità meteorologica che interessa tutta la 75 temente sotto forma di neve. to è di circa +1,0 °C / 100 metri) [F. 5]. Svizzera è ad esempio il freddo delle pecore, una 50 25 più o meno ricorrente diminuzione della tempera- 0 Valori tipici (norma 1981-2010) e primati La nebbia tura durante il mese di giugno. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Sulle pianure a nord delle Alpi la temperatura me- La nebbia è un fenomeno molto frequente nella Temperatura media Temperatura minima dia di gennaio si situa attorno a 1 °C e quella di stagione fredda a causa della formazione di inver- Temperatura massima Precipitazioni luglio attorno a 17 °C [F. 2], mentre a sud delle Alpi sioni termiche negli strati più bassi dell’atmosfe- Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 6
Glossario F. 3 F. 5 F. 6 Norma climatica 1981-2010 per le temperature (in °C) e le precipitazioni Schema di una situazione di favonio da nord Schema e fotografia di una situazione di nebbia alta Condensazione: passaggio di stato di una (in mm), a Lugano (273 m s.l.m.), per mese sostanza dallo stato gassoso a quello liquido. °C mm Inversione termica: quando, diversamente 30 da quanto accade usualmente, la temperatura 25 20 atmosferica aumenta con la quota. 15 Periodo normale: periodo di riferimento di 30 10 5 200 anni (secondo l’OMM) utilizzato per il calcolo 0 175 delle medie delle grandezze meteorologiche. -5 150 -10 125 Sistema di alta pressione: zona della su- 100 perficie terrestre che presenta una pressione 75 50 atmosferica superiore rispetto alle regioni cir- 25 costanti, caratterizzata tipicamente da tempo 0 In questo schema illustrativo e semplificato di una situazione di favonio Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. stabile e asciutto. da nord, si nota come la corrente nel superare le Alpi si raffredda, dando origine a nuvolosità e precipitazioni sul versante sopravento, mentre Temperatura media Temperatura minima ridiscendendo si riscalda, portando a condizioni miti e asciutte sul Temperatura massima Precipitazioni versante sottovento. Fonte: MeteoSvizzera Fonte dei dati e approfondimenti Fonte: MeteoSvizzera Ufficio federale di meteorologia e climatologia, MeteoSvizzera, Locarno-Monti www.meteosvizzera.ch F. 4 Norma climatica 1981-2010 per le temperature (in °C) e le precipitazioni Fonte: MeteoSvizzera (in mm), al San Bernardino (1.639 m s.l.m.), per mese °C mm 30 25 20 15 10 5 200 0 175 -5 150 -10 125 100 75 50 25 0 Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Temperatura media Temperatura minima Temperatura massima Precipitazioni Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 7
Il clima in Ticino IL CLIMA DEL TICINO L’effetto delle Alpi presentano sia i minimi di temperatura, favoriti dal “Sonnenstube” della Svizzera è quindi confermata F. 1 Le Alpi hanno un influsso diretto sulle correnti in ristagno di aria fredda nella stagione invernale, sia i anche dai rilevamenti strumentali, che evidenziano Norma climatica 1981-2010 per la temperatura media annuale (in °C), quota: possono bloccarle, incanalarle nelle diverse massimi, in occasione di situazioni di tempo stabile una differenza con il nord delle Alpi particolarmente in Ticino valli o modificarne direzione e velocità. Le corren- estivo con scarsa ventilazione. marcata durante la stagione invernale. ti occidentali sono perlopiù deviate verso nord. Le invasioni di aria polare o subpolare provenienti da Precipitazioni Temporali e fulmini nord raggiungono il versante nordalpino e sono ri- I massimi assoluti di precipitazione registrati nel I temporali caratterizzano la stagione estiva in tutta scaldate con effetto favonico sul pendio sudalpino periodo normale 1981-2010 sono di circa 500 mm la Svizzera, ma è in Ticino che troviamo il massimo (v. scheda [Il clima della Svizzera]). Le masse d’aria in nei mesi del semestre estivo (aprile-settembre) e climatologico per temporali, grandinate e fulmini arrivo da sud-sudovest, in generale più calde e umi- di circa 250 mm in quelli del semestre inverna- (circa 3 fulmini nube-suolo all’anno per km2) [F. 6]. de di quelle provenienti da nord, risalgono i pendii le (ottobre-marzo), un semestre quest’ultimo che Basti pensare che dei 50.000-90.000 fulmini che ca- scaricando a volte sul Ticino ingenti precipitazioni può contabilizzare anche interi mesi completa- dono ogni anno sul territorio elvetico, in media ben 16 (raffreddandosi l’aria può infatti condensare e por- mente senza pioggia. Il mese con più giorni con 10.000-25.000 si abbattono sul Sottoceneri. 14 12 tare a precipitazioni). La combinazione di tutti que- precipitazioni è maggio, mentre il minimo è regi- 10 9 8 sti fattori rende il Ticino la regione con la tempera- strato in dicembre o gennaio [F. 2]. Le precipitazio- Favonio 7 6 tura e la piovosità più elevate della Svizzera. ni più intense sono rilevate d’estate o d’autunno All’anno si registrano diversi giorni con favonio e 4 2 in occasione di forti temporali e/o marcate situa- il periodo più soggetto a questo fenomeno va da 0 -1 Il clima in breve zioni di sbarramento, e possono raggiungere, in novembre ad aprile. In media, il mese più ventoso -2 -3 -4 Uno degli aspetti principali del clima ticinese è la casi estremi, 30 mm in 10 minuti, 90 mm in 1 ora è marzo, mentre il meno ventoso ottobre. Il numero -5 -6 variabilità dei singoli elementi meteorologici. L’e- e/o 300-400 mm in 24 ore. A livello complessivo, di giorni con favonio diminuisce andando da nord -7 -8 sempio più lampante sono le precipitazioni: è pos- in Ticino il valore normale di precipitazioni corri- verso sud [F. 7]. -9 -12 sibile avere due mesi consecutivi quasi senza pre- sponde a 1.842 mm per km2 all’anno, ma come si Fonte: MeteoSvizzera cipitazioni e due mesi in cui piove il totale annuale vede in [F. 3] la ripartizione territoriale è eterogenea. Neve medio. Generalmente, però, il clima del Ticino è Le nevicate in pianura rappresentano probabilmen- F. 2 caratterizzato da inverni secchi e soleggiati, con Soleggiamento e nuvolosità te l’elemento più variabile del clima ticinese, sia per Minimi e massimi assoluti (in mm) nel periodo 1981-2010, e norma periodi di favonio da nord ma con nevicate a volte Il Ticino gode in generale di un abbondante soleg- la frequenza, sia per i quantitativi. Anche d’inverno climatica 1981-2010 per i giorni con precipitazioni, per mese, a Lugano anche abbondanti. In primavera e ad inizio autun- giamento. I valori normali 1981-2010 variano da mi- le masse d’aria sono spesso miti e nevica perlopiù mm Giorni no cadono i maggiori quantitativi di precipitazio- nimi mensili che corrispondono a circa il 40% delle sopra 1.200-1.500 m s.l.m. Se da una parte si posso- 1.225 14 ne, mentre le estati, anche se soleggiate, risultano ore di sole massime possibili che si avrebbero con no registrare inverni senza neve, dall’altra possono 1.050 12 875 10 spesso interrotte da acquazzoni anche violenti. cielo sempre sereno a valori massimi mensili che verificarsi nevicate che portano ad almeno 1 cm di 700 8 raggiungono il 70% [F. 4]. A livello complessivo, su neve al suolo fino a basse quote dopo la fine dell’in- 525 6 Temperatura base annua il soleggiamento medio è del 50,5% [F. 5]. verno meteorologico (dopo la fine di febbraio) [F. 8]. 350 4 A livello cantonale1, la temperatura media annuale A Lugano, in un anno medio si contano oltre 2.067 175 2 è di 5,8 °C, un valore che si alza a 11,5 °C nelle ore di sole, ossia il 55% della massima insolazione 0 0 1 zone di pianura al di sotto dei 500 m di quota [F. 1]. possibile. A titolo di paragone, le ore di sole a Zurigo In Ticino (e in Svizzera) un buon numero di stazioni di Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. misura si trova in regioni di montagna. La temperatura In casi eccezionali i valori estremi possono andare sono 1.590 (39%). Viceversa la nuvolosità è inferio- media è influenzata da questi valori e di conseguenza risulta Minimi ass. Massimi ass. Giorni con precipitazioni da -20 °C a +40 °C. Sono le zone pianeggianti che re a Lugano rispetto a Zurigo. La fama del Ticino di inferiore a quella di una regione senza catene montuose. Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 8
Glossario F. 3 F. 5 F. 7 Norma climatica 1981-2010 per le precipitazioni medie annuali Norma climatica 1981-2010 per il soleggiamento relativo* annuale Giorni di favonio, in alcune stazioni, per mese, media pluriennale Condensazione: passaggio di stato di una (in mm), in Ticino (in %), in Ticino 1987-2016 sostanza dallo stato gassoso a quello liquido. 18 Favonio: vento caldo e secco, spesso tem- 16 pestoso, generato da una corrente d’aria che 14 incontra perpendicolarmente la catena alpina 12 (v. la scheda [Il clima della Svizzera]). 10 Fulmine nube-suolo: scarica elettrica che 8 6 si instaura tra nube e suolo a seguito del dif- 4 ferente potenziale elettrico. Per ogni scarica 2 principale ve ne sono mediamente 1-2 secon- 0 darie non rilevate dagli strumenti di misura. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Giorni con precipitazione: giorni con precipi- 65 3.000 60 Piotta Comprovasco Lugano Stabio tazioni superiori a 1,0 mm. 2.600 57 2.200 Fonte: MeteoSvizzera Precipitazioni (in mm): altezza totale 1.900 54 1.700 51 dell’acqua caduta sotto forma di pioggia, neve 1.500 48 o grandine, raccolta dal pluviometro. Un mil- 1.300 44 1.100 41 limetro (mm) di precipitazioni corrisponde a 900 F. 8 700 38 un litro di acqua su una superficie di un metro 35 Giorni con neve fresca e giorni con nevicate tardive, a Lugano, 500 10 30 dal 1981 quadrato (l/m2). 0 Situazione di sbarramento: quando il flusso * V. il glossario 12 Fonte: MeteoSvizzera Fonte: MeteoSvizzera di correnti impatta la catena alpina portando 10 generalmente a precipitazioni. 8 Soleggiamento relativo: rapporto tra le ore F. 4 F. 6 Norma climatica 1981-2010 per il soleggiamento (in ore) e il Fulmini nube-suolo all’anno (per km2), in Svizzera, media periodo 6 di sole effettivamente misurate e il numero soleggiamento relativo* (in %), per mese, a Lugano 2000-2020 4 massimo di ore di sole possibili in condizione Ore % 4,00 di cielo sempre sereno. 350 70 3,50 2 Valore normale: media di una grandezza 300 60 3,00 0 meteorologica su un periodo di riferimento di 2,50 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 2020 250 50 2,00 30 anni. 200 40 1,75 150 30 1,50 Giorni con neve fresca Giorni con nevicate tardive 100 20 1,25 Fonte: MeteoSvizzera 50 10 1,00 Fonte dei dati e approfondimenti 0,75 Ufficio federale di meteorologia e climatologia, 0 0 0,50 Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. 0,25 MeteoSvizzera, Locarno-Monti Soleggiamento Soleggiamento relativo * Vedi il glossario. www.meteosvizzera.ch Fonte: MeteoSvizzera Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 9
Il clima in Ticino TEMPERATURA: 150 ANNI DI STORIA Evoluzione della temperatura Negli ultimi decenni il numero di notti tropicali In Ticino la sua quota può variare da una media F. 1 Il clima alpino è particolarmente sensibile ai cam- ha subito un aumento molto marcato, in particola- di 600 m s.l.m. in inverno a oltre 3.500 m s.l.m. Temperature medie annuali: deviazione dalla norma 1961-1990 (in °C), biamenti climatici: in Ticino, dall’inizio delle mi- re a partire dalla fine degli anni Ottanta del secolo in estate, passando per i 2.000-2.500 m s.l.m. ti- per stagione, a sud delle Alpi, dal 1865 surazioni nel 1864, l’atmosfera vicina al suolo si è scorso. A basse quote si è così passati da pochi pici della primavera e dell’autunno. Negli ultimi 4 Inverno riscaldata di circa 1,8 °C, un aumento quasi doppio casi per estate a una quindicina nel 2020 [F. 4]. 60 anni, nonostante le notevoli variazioni di anno 3 rispetto a quello della temperatura media globale, in anno, la quota dell’isoterma di zero gradi è au- 2 1 pari a circa 1 °C (stato 2020). I dati provenienti Giorni di gelo e giorni di ghiaccio mentata in modo visibile in tutte le stagioni. 0 dalle stazioni situate a basse quote in Ticino testi- Un giorno di gelo è definito tale quando la tempe- -1 moniano un chiaro aumento della temperatura da ratura minima scende sotto zero. Quando anche la In breve, a sud delle Alpi: -2 quando sono iniziati i rilevamenti sistematici. Dal temperatura massima resta sotto zero tutta la gior- – aumento della temperatura di circa 1,8 °C dal -3 -4 1961 la tendenza al rialzo è andata rinforzandosi nata, si ha invece un giorno di ghiaccio. I giorni 1864; in tutte le stagioni, e in particolare in primavera e di gelo sono più numerosi e si prestano meglio – netto aumento del numero di giorni estivi (e 5 Primavera in estate [F. 1]. Per capire l’importanza di questi va- all’analisi statistica anche a bassa quota. tropicali); 4 – chiara diminuzione del numero di giorni di 3 lori basti pensare che durante l’ultima glaciazione, Sia nella stazione di Lugano che in quella del San 2 con una temperatura media circa 5 °C più bassa Bernardino si assiste a una diminuzione dei giorni gelo e, nelle regioni di montagna, anche dei 1 rispetto ad oggi, una coltre di ghiaccio spessa oltre di gelo: a Lugano all’incirca da 40 nel 1961 a 20 giorni di ghiaccio; 0 un chilometro ricopriva l’attuale città di Bellinzo- nel 2020, al San Bernardino da 190 del 1968 a – rialzo della quota dell’isoterma di zero gradi -1 na (v. scheda [Cambiamenti e scenari climatici - F. 2]). 170 attuali (valori medi indicativi) [F. 5]. Al contra- in tutte le stagioni. -2 rio, anche se saltuariamente si possono verificare 6 Indicatori climatici più giorni di ghiaccio nello stesso inverno (come 5 Estate Giorni estivi e giorni tropicali per esempio nel 1984 o nel 2010), a basse quote 4 Un giorno estivo è definito come tale quando la i valori medi sono talmente ridotti che risultano 3 temperatura massima è uguale o superiore a 25 °C, poco significativi per stabilire una tendenza. È 2 1 mentre quando eguaglia o supera 30 °C si parla di comunque possibile evidenziare una diminuzione 0 un giorno tropicale. significativa dei giorni di ghiaccio per le stazioni -1 L’evoluzione dei giorni estivi, visibile in [F. 2], ne di montagna [F. 6]: ad esempio al San Bernardino -2 mostra un chiaro aumento: presso la stazione di si è passati da 65 giorni di ghiaccio nel 1968 a 45 3 Autunno Lugano sono passati all’incirca da 40 nel 1961 a nel 2020 (valori medi indicativi). 2 85 nel 2020, presso quella di Piotta da 10 nel 1971 1 a 40 nel 2020 (valori medi indicativi). Anche i Isoterma di 0 °C 0 giorni tropicali [F. 3] mostrano una chiara tendenza L’isoterma di zero gradi definisce la quota nell’at- -1 al rialzo: da qualche unità nel 1961 a 15-20 sia mosfera libera dove avviene il passaggio da tem- -2 Lugano che a Locarno-Monti nel 2020. perature positive a negative e, malgrado non sia -3 -4 un indicatore ufficiale dell’Organizzazione me- 1865 1875 1885 1895 1905 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005 2015 Notti tropicali teorologica mondiale, è molto significativa per le Si ha una notte tropicale quando la temperatura regioni di montagna. Superiore alla norma 1961-1990 Inferiore alla norma 1961-1990 minima è uguale o superiore a 20 °C. Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 10
Glossario F. 2 F. 3 F. 5 Giorni estivi, a Lugano dal 1961, e a Piotta dal 1971 Giorni tropicali, a Lugano e a Locarno-Monti, dal 1961 Giorni di gelo, a Lugano dal 1961, e al San Bernardino dal 1968 Indicatori climatici: grandezze calcolate in base a parametri meteorologici misurati 120 50 70 Lugano 45 Lugano Lugano (come per esempio temperatura e precipi- 100 60 40 tazioni), che hanno l’obiettivo di descrivere 35 50 80 30 il clima attuale e quantificare l’evoluzione 40 60 25 passata e futura. Ogni indicatore climatico 20 30 40 considera un aspetto ben definito del clima. 15 20 20 10 Norma: media di una grandezza meteorolo- 5 10 gica su un periodo di riferimento di 30 anni 0 0 0 (secondo OMM). 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 70 60 250 Piotta Locarno-Monti San Bernardino 60 50 200 Fonte dei dati e approfondimenti 50 40 Ufficio federale di meteorologia e climatologia, 150 40 30 MeteoSvizzera, Locarno-Monti 30 100 www.meteosvizzera.ch 20 20 10 50 10 0 0 0 1971 1974 1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010 2013 2016 2019 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 1968 1971 1974 1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010 2013 2016 2019 Fonte: MeteoSvizzera Fonte: MeteoSvizzera Fonte: MeteoSvizzera F. 4 F. 6 Notti tropicali, a Locarno-Monti, dal 1961 Giorni di ghiaccio, al San Bernardino, dal 1968 45 100 Locarno-Monti San Bernardino 40 90 35 80 30 70 60 25 50 20 40 15 30 10 20 5 10 0 0 1968 1971 1974 1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010 2013 2016 2019 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 Fonte: MeteoSvizzera Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 11
Il clima in Ticino PRECIPITAZIONI: 150 ANNI DI STORIA Evoluzione delle precipitazioni stagione fredda. Il numero di giorni con neve sul Indice di primavera F. 1 A differenza di quanto avviene per la temperatura, terreno è inteso come il numero di giorni in cui al L’indice di primavera indica l’inizio dello sviluppo Precipitazioni annuali: deviazione dalla norma 1961-1990 (in %), per le precipitazioni medie annuali non ci sono mattino è presente uno strato di almeno 1 cm al della vegetazione; viene calcolato annualmente a a sud delle Alpi, dal 1865 fino ad oggi evidenze statistiche significative; suolo; fornisce informazioni relative alla durata livello svizzero sulla base delle prime dieci fasi fe- 100 piuttosto si notano oscillazioni marcate nel corso complessiva dell’innevamento durante la stagione. nologiche primaverili (fioriture di nocciolo, tussila- 80 degli anni [F. 1]. La presenza di neve al suolo dipende non solo dalla go, anemone, ciliegio, dente di leone e cardamine; 60 40 quantità di neve fresca caduta, ma anche dalle con- spiegamento delle foglie di ippocastano, nocciolo 20 Indicatori climatici dizioni meteorologiche susseguenti (rialzo delle e faggio; formazione degli aghi del larice). Questo 0 Giorni con precipitazioni temperature, arrivo del favonio ecc.). indicatore climatico tiene conto delle osservazioni -20 -40 Un giorno con precipitazioni è definito come tale Negli ultimi decenni si è assistito a una diminuzio- effettuate in circa 80 stazioni della rete di osserva- -60 quando è misurato almeno 1 mm (o litro per metro ne sia dei giorni con neve fresca sia dei giorni con zione fenologica nazionale e viene espresso come 1865 1872 1879 1886 1893 1900 1907 1914 1921 1928 1935 1942 1949 1956 1963 1970 1977 1984 1991 1998 2005 2012 2019 quadrato) di acqua, rispettivamente di acqua fusa neve al suolo. Per la stazione di montagna del San deviazione del numero di giorni rispetto alla media da precipitazioni solide. Bernardino, dal 1968 al 2020 si è passati all’incirca pluriennale 1981-2010. Superiore alla norma 1961-1990 Inferiore alla norma 1961-1990 Fonte: MeteoSvizzera Nonostante le forti differenze dovute alla confor- da 60 giorni con neve fresca a 40 [F. 3] e da 190 gior- Come visibile in [F. 6] oggigiorno la vegetazione si mazione del territorio, il numero di giorni con pre- ni con neve al suolo a 150 (valori indicativi). Anche sviluppa con largo anticipo rispetto a qualche de- cipitazioni varia relativamente poco da una regione la somma della neve al suolo (accumulo annuale di cennio fa: il fenomeno è particolarmente evidente F. 2 all’altra del Ticino. Oggigiorno, all’anno si regi- neve), nello stesso intervallo temporale, è diminui- a partire dagli anni Novanta. Giorni con precipitazione, a Biasca e a Coldrerio, dal 1961 strano in media 90-100 giorni con precipitazioni ta in modo consistente [F. 4]. 140 sul Ticino centrale e meridionale e circa 110 sul In breve, a sud delle Alpi: Biasca 120 Ticino settentrionale, dove si manifesta l’influsso Durata massima dei periodi secchi – leggera diminuzione del numero di giorni con 100 delle situazioni meteorologiche con precipitazioni La variabilità climatica del Ticino, oltre che con precipitazioni, anche se statisticamente non si- 80 provenienti da nord. Sessant’anni fa questo valore un vasto spettro di intensità delle precipitazioni, si gnificativa sull’insieme del territorio cantonale; 60 era leggermente superiore: 100-110 sul Ticino cen- manifesta anche con più o meno prolungati periodi – netta diminuzione delle nevicate e della durata 40 tro-meridionale e fino a 120-125 lungo le Alpi [F. 2]. di siccità, determinati attraverso il numero massi- del periodo con neve al suolo; 20 La diminuzione è però statisticamente significativa mo di giorni consecutivi secchi (con precipitazioni – leggere variazioni della durata massima dei pe- 0 unicamente in poche stazioni; in altre parole, pur inferiori a 1,0 mm) per ogni anno. Questo indica- riodi secchi, anche in questo caso non statisti- 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 in presenza di una riduzione generale del numero tore è caratterizzato da una forte variabilità da un camente significativa; di giorni di precipitazioni all’anno, non si può (an- anno all’altro, che si registra soprattutto durante – sviluppo precoce della vegetazione. 160 Coldrerio 140 cora) stabilire in maniera statisticamente solida se il semestre invernale (ottobre-marzo). Oggigiorno 120 si tratta di una tendenza chiara e univoca valida per la durata massima dei periodi secchi si aggira sui 100 l’intero territorio cantonale. 25 giorni nel semestre invernale e sui 15 giorni nel 80 semestre estivo. Negli ultimi decenni si possono 60 Giorni con neve fresca e giorni con neve al suolo notare delle variazioni che non sono statisticamen- 40 Il numero di giorni con neve fresca è inteso come te significative, né sull’arco dell’intero anno, né su 20 0 numero di giorni in cui al mattino al suolo si è mi- ognuno dei due semestri analizzati [F. 5]. 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 surato almeno 1 cm di neve fresca; serve per de- terminare la frequenza delle nevicate durante una Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 12
Glossario F. 3 F. 5 F. 6 Giorni con neve fresca, al San Bernardino, dal 1968 Durata massima dei periodi secchi (in giorni) a Locarno-Monti, Indice di primavera, in Svizzera, dal 1954 Fasi fenologiche: stadio specifico del ciclo vi- per anno e per semestre, dal 1961 tale di un organismo vivente (es. in una pianta 90 20 San Bernardino 70 la fioritura), tipicamente identificato attraverso Molto tardivo 80 Anno 70 60 15 la variazione di svariate caratteristiche. 60 10 Favonio: vento caldo e secco, spesso tempesto- 50 Molto precoce Precoce Normale Tardivo 50 so, generato da una corrente d’aria che incontra 40 40 5 perpendicolarmente la catena alpina (v. la 30 30 0 20 scheda [Il clima della Svizzera]). 20 10 -5 Norma: media di una grandezza meteorolo- 10 0 -10 gica su un periodo di riferimento di 30 anni 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 2020 0 (OMM) 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 -15 Precipitazioni (in mm): altezza (o quanti- Fonte: MeteoSvizzera -20 tativo) totale dell’acqua caduta sotto forma 1954 1957 1960 1963 1966 1969 1972 1975 1978 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 2020 70 Semestre invernale 60 di pioggia, neve o grandine, raccolta dal F. 4 Superiore alla norma 1981-2010 Inferiore alla norma 1981-2010 pluviometro. Un millimetro (mm) di precipi- 50 Somma della neve al suolo (in m), al San Bernardino, dal 1968 Media ponderata su 5 anni tazioni corrisponde a un litro di acqua su una 40 Fonte: MeteoSvizzera superficie di un metro quadrato (l/m2). 12 30 San Bernardino 10 20 10 8 Fonte dei dati e approfondimenti 0 Ufficio federale di meteorologia e climatologia, 6 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 4 MeteoSvizzera, Locarno-Monti www.meteosvizzera.ch 2 70 Semestre estivo 0 60 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 2020 50 40 Fonte: MeteoSvizzera 30 20 10 0 1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 Avvertenza: un periodo secco è conteggiato in base alla data di inizio. Ad esempio quello verificatosi dal 4 dicembre 2007 al 2 gennaio 2008 è conteggiato nel 2007. Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 13
Il clima in Ticino CAMBIAMENTI E SCENARI CLIMATICI Le cause dei cambiamenti climatici modelli numerici e dalle osservazioni delle tenden- La norma 1981-2010 è invece il punto di partenza F. 1 Il clima è influenzato da diversi fattori, primi fra ze passate. Il loro obiettivo è descrivere i cambia- per le simulazioni e il periodo di riferimento per Variazioni climatiche nel tempo tutti l’attività solare e le variazioni naturali di menti attesi per il nostro clima in futuro e i risultati le indicazioni sui cambiamenti futuri rispetto al Temperatura media alcuni parametri astronomici, come ad esempio che si potrebbero ottenere attraverso misure di pro- clima attuale. Ere geologiche Inferiore Superiore Glacia- all’attuale all’attuale zioni l’inclinazione dell’asse terrestre. Anche la con- tezione del clima coordinate a livello globale. Olocene Quat. 0,01 Pleistocene F. 2 centrazione di gas a effetto serra (come ad esem- Come leggere i risultati 1,8 Cenozoico Pliocene 5,3 pio il vapore acqueo, l’anidride carbonica, il me- Scenari di emissione Le proiezioni dei modelli climatici sono sempre Miocene Terziario 23 Oligocene F. 3 tano e il protossido di azoto) ha un ruolo molto Gli scenari climatici sono elaborati ipotizzando la distribuite all’interno di una determinata fascia di 34 56 Eocene Paleocene importante. I cambiamenti climatici e i loro effetti futura evoluzione delle emissioni di gas a effetto valori [F. 7]. La metà dei valori si situa al di sopra 65 Cretaceo non sono infatti una novità per la storia della Ter- serra, in quanto è il comportamento dell’essere della cosiddetta mediana e l’altra metà al di sotto. Mesozoico 145 Jurassico ra: nel corso dei millenni si trovano periodi con umano a determinare se la concentrazione di questi La mediana corrisponde al valore più probabile e, 200 Triassico Millioni di anni fa 251 temperature più calde e concentrazioni di CO2 più gas continuerà o meno ad aumentare, e a quale ve- nell’ambito degli scenari climatici, è quindi defi- 299 Permiano Carbonifero elevate; l’alternanza delle fasi glaciali (fredde) e locità. Gli scenari climatici CH2018 si basano su nito come «valore atteso» (linea orizzontale nel 359 Paleozoico Devoniano 416 interglaciali (calde) è la regola che descrive il no- due possibili evoluzioni [F. 6]: grafico). Il secondo valore più alto fornito dai mo- 444 Siluriano Ordoviciano stro clima [F. 1 - F. 4], anche nei periodi geologici – coerente ed efficace protezione del clima delli climatici e il secondo più basso segnano in- 488 Cambriano 542 più recenti. È stato comunque dimostrato scienti- (RCP 2.6): se tutti i provvedimenti di tutela vece il limite superiore, rispettivamente inferiore, 1.000 F. 4 ficamente che la causa principale dei cambiamenti del clima conosciuti fossero messi in atto, sarà della fascia di «valori possibili» (colonna o banda climatici attuali è da ricercare nell’incremento delle possibile ridurre in modo rapido e durevole le colorata nel grafico). In questo modo il risultato 2.000 Precambriano emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle atti- emissioni di gas a effetto serra; non è determinato unicamente dai valori più estre- 3.000 vità umane a partire dall’industrializzazione [F. 5]. – senza nessuna protezione del clima (RCP mi e la probabilità che i valori che si misureranno 4.000 La differenza rispetto al passato sta inoltre nella 8.5): se non fossero adottati provvedimenti realmente in futuro si situino all’interno di questa velocità del mutamento climatico contemporaneo, per salvaguardare il clima, le emissioni con- fascia ammonta approssimativamente a due terzi Fonte: Joussaume 1999 e Menzies 2002 potenziato e incredibilmente accelerato dall’uomo. tinuerebbero ad aumentare nonostante i pro- (66,6%). Per gli esseri viventi l’evoluzione e l’adattamento gressi tecnologici. F. 2 a nuove condizioni ambientali sono fenomeni gra- Da non dimenticare Ultimo massimo glaciale (ca. 20.000 anni fa) duali, che richiedono migliaia o milioni di anni. Per Periodi di riferimento I valori medi rappresentano il risultato di un cal- l’uomo, farlo in un breve lasso di tempo (decenni, Gli scenari climatici CH2018 descrivono un va- colo statistico e di conseguenza anche in futuro secoli), benché possibile, porterebbe a conseguen- lore medio delle condizioni climatiche su tre pe- i valori presi singolarmente potranno deviare in ze politiche, economiche e sociali di vasta portata. riodi consecutivi di trent’anni. Le previsioni sono modo importante dalla norma. Questo accade distinte tra: oggi, è accaduto in passato e continuerà ad acca- Scenari climatici CH2018 – futuro prossimo (2035), per descrivere i tre dere in futuro. Gli scenari sono elaborati per prepararsi al meglio decenni 2020-2049; ai cambiamenti climatici e, di conseguenza, miti- – attorno alla metà del secolo (2060), per il pe- garne gli effetti e favorire l’adattamento dell’es- riodo 2045-2074; sere umano. – verso la fine del secolo (2085), per i tre decen- Durante l’ultimo massimo glaciale, le basse temperature portarono i Gli scenari climatici per la Svizzera CH2018 sono ni 2070-2099. ghiacciai ad estendersi su vaste zone dell’emisfero settentrionale. ricavati partendo dalle simulazioni di 21 diversi Fonte: Università dell’Arizona settentrionale (NAU) Marzo 2021 14
Glossario F. 3 F. 5 F. 6 Massimo termico del Paleocene-Eocene (ca. 55 milioni di anni fa) Temperature passate (ricostruzione): deviazione dalla norma Emissioni nette mondiali di CO2 (in GtC/anno), secondo lo scenario Gas ad effetto serra: gas presente nell’at- 1961-1990, con e senza l’influsso antropico, in Svizzera, dal 1900 mosfera che lascia penetrare la radiazione 30 Anomalia temperatura RCP 8.5 solare in entrata (ad onda corta), ma capace di 25 °C assorbire e riemettere in maniera consistente 20 1,0 la radiazione terrestre in uscita (ad onda lun- 15 ga). I gas ad effetto serra sono sia necessari, 10 0,5 in quanto senza la Terra sarebbe ghiacciata, 5 RCP 2.6 sia problematici, in quanto responsabili del 0 surriscaldamento climatico attuale. 0,0 -5 Modello numerico: programma che riprodu- 1900 1920 1940 1960 1980 2000 2020 2040 2060 2080 2100 Durante il massimo termico del Paleocene-Eocene, il clima era più caldo ce la realtà in modo semplificato attraverso rispetto a quello attuale: le temperature più alte causarono la scomparsa Coerente protezione del clima Nessuna protezione del clima complessi sistemi di formule e algoritmi delle calotte glaciali e l’innalzamento del livello dei mari. fisico-matematici. 1900 1920 1940 1960 1980 2000 Quest’immagine mostra i due scenari di emissione utilizzati come ipotesi Fonte: Università dell’Arizona settentrionale (NAU) per gli scenari climatici CH2018: con (RCP 2.6) o senza (RCP 8.5) misure Temperatura misurata a protezione del clima. Si tratta delle emissioni nette mondiali di CO2 (in Modello con influenze naturali gigatonnellate di carbonio) derivanti da fonti fossili e da fonti industriali. F. 4 Modello con influenze naturali e umane Fonti dei dati e approfondimenti Fonte: MeteoSvizzera Snowball Earth (Terra a palla di neve) Joussaume, S. (1999). Le climat: d’hier a de- Le simulazioni della temperatura elaborate dai modelli climatici combaciano con i dati osservati unicamente se si tiene in considerazione main. France: CNRS EDITIONS l’influsso antropico. Ciò permette di identificare nelle emissioni provenienti dalle attività umane la causa principale dei cambiamenti climatici attuali. Menzies, John. (2002). Modern & Past Glacial Fonte: MeteoSvizzera F. 7 Environments. Canada: Butterworth-Heinemann Esempio di lettura dei risultati National Centre for Climate Services (NCCS), RCP 8.5 RCP 2.6 Zurigo www.nccs.ch Senza provvedimenti Ufficio federale di meteorologia e climatologia, di protezione del clima: MeteoSvizzera, Locarno-Monti possibile Intensità del cambiamento www.meteosvizzera.ch atteso Università dell’Arizona settentrionale (NAU), Con provvedimenti www.nau.edu di protezione del clima: possibile atteso Norma 1981-2010 La presenza di depositi sedimentari di origine glaciale rinvenuti ai tropici Per entrambi gli scenari di emissione è possibile visualizzare il valore at- può essere spiegata unicamente attraverso la teoria della Snowball Earth: teso (mediana – linea orizzontale) e l’intervallo di valori possibili (banda tra 900 e 500 milioni di anni fa le temperature erano talmente rigide che colorata). Questi valori, così come le singole osservazioni dei modelli l’intera superficie terrestre fu ricoperta dai ghiacci. (punti), possono essere confrontati con il valore normale 1981-2010. Fonte: Università dell’Arizona settentrionale (NAU) Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 15
Il clima in Ticino TEMPERATURA: UNO SGUARDO AL FUTURO Temperatura (2020-2049). Secondo lo scenario di emissione Isoterma di 0 °C F. 1 Rispetto ad oggi, se le emissioni di gas a effetto peggiore, l’aumento dei giorni estivi continuerà La quota dell’isoterma di 0 °C (altitudine nell’at- Temperatura media: deviazione dalla norma 1981-2010 (in °C), serra continueranno ad aumentare senza freno invece progressivamente fino a fine secolo e rag- mosfera libera dove avviene il passaggio da secondo lo scenario, a sud delle Alpi, per anno e per stagione, (scenario RCP 8.5), la temperatura media salirà di giungerà un valore finale di 120,6 (+86,4%). A temperature positive a negative) sarà mediamen- nel 2035, 2060 e 2085 2,7 °C entro la metà del secolo e di 4,4 °C entro Stabio, i giorni tropicali passeranno dai 12,6 di te sempre più alta. La figura [F. 5] mostra come, Media annuale 8 2035 2060 2085 la fine del secolo (si tratta dei valori più probabi- una tipica estate odierna a 22,2 (+76,2%) se tutte malgrado la quota dell’isoterma invernale di zero li; per la fine del secolo la forchetta d’incertezza è le misure a protezione del clima saranno imple- gradi si sia già alzata sensibilmente (di quasi 500 6 compresa tra +3,4 °C e +5,8 °C). Se le emissioni mentate, addirittura a 66,5 (+427,8%) secondo lo metri dal 1880), questa evoluzione sarà ancora più saranno invece ridotte globalmente in tempi rapidi scenario di emissione RCP 8.5 [F. 2b]. L’aumento rapida in futuro. Secondo lo scenario di emissio- 4 (RCP 2.6), inizialmente la temperatura aumenterà osservato per le notti tropicali (temperatura mini- ne RCP 8.5, già entro la metà di questo secolo la ancora, ma in seguito si stabilizzerà a +1,2 °C ri- ma di almeno 20 °C) seguirà un’evoluzione simi- quota media dell’isoterma di zero gradi, durante 2 spetto a quella odierna (valore più probabile, con le: a Locarno-Monti, secondo lo scenario di emis- l’inverno, potrebbe salire dagli attuali 850 m s.l.m. valori possibili fra +0,7 e +1,8 °C) [F. 1]. Dai gra- sione RCP 2.6, le notti tropicali passeranno da 8 fino a quasi 1.500 m s.l.m., e conseguentemente 0 fici si nota come le differenze tra i due scenari a 18,7 (+133,8%) entro fine secolo (2070-2099), le regioni con condizioni favorevoli alle nevicate RCP 2.6 RCP 8.5 RCP 2.6 RCP 8.5 RCP 2.6 RCP 8.5 di emissione si accentuino con il passare dei de- arrivando addirittura ad essere 65,9 (+723.8%) se diminuiranno in modo importante (v. scheda [Preci- Estate cenni, e come in estate il riscaldamento sarà leg- nessuna misura di protezione del clima sarà im- pitazioni: uno sguardo al futuro]). 8 2035 2060 2085 germente superiore rispetto all’inverno. In parti- plementata [F. 2c]. colare, senza misure a protezione del clima, a fine In breve, a sud delle Alpi: 6 secolo la temperatura media attesa in estate sarà di Giorni di gelo e giorni di ghiaccio – aumento dei giorni estivi, dei giorni tropicali e 4,8 °C superiore a quella odierna, con un interval- La contemporanea diminuzione dei giorni di gelo delle notti tropicali; 4 lo di valori possibili compreso tra +3,9/+6,9 °C. (temperatura minima inferiore a 0 °C) e dei gior- – diminuzione dei giorni di gelo e dei giorni di Le temperature massime aumenteranno in modo ni di ghiaccio (temperatura massima inferiore a ghiaccio; 2 ancora più marcato, causando un aumento delle 0 °C), evidenziata nella scheda [Temperatura: 150 anni – la quota media dell’isoterma di 0 °C sarà sem- giornate canicolari. di storia], proseguirà a tutte le quote. Ad esempio, pre più alta; 0 RCP 2.6 RCP 8.5 RCP 2.6 RCP 8.5 RCP 2.6 RCP 8.5 entro fine secolo (2070-2099) nelle regioni situa- – la riduzione generalizzata delle emissioni di Indicatori climatici te ad altitudini comprese tra 300 e 800 m s.l.m. gas a effetto serra a livello mondiale contra- Inverno Giorni estivi, giorni tropicali e notti tropicali i giorni di gelo passeranno da (circa) 80 a 60 sterebbe in modo efficiente i cambiamenti cli- 8 2035 2060 2085 La chiara tendenza all’aumento dei giorni estivi (-25,0%) secondo lo scenario RCP 2.6, o addirit- matici. (temperatura massima di almeno 25 °C) e dei tura 30 (-62,5%) secondo lo scenario più estre- 6 giorni tropicali (temperatura massima di almeno mo [F. 3]. Allo stesso modo, nello stesso intervallo 30 °C), messa in evidenza nella scheda [Temperatura: temporale e sempre a titolo esemplificativo, nelle 4 150 anni di storia] è destinata a continuare anche in zone di montagna sopra i 1.500 m s.l.m. i giorni di futuro. La figura [F. 2a] mostra come il numero dei ghiaccio caleranno da (circa) 90 a 60 (-33,3%) ap- 2 giorni estivi previsti a Lugano dallo scenario RCP plicando adeguate misure di protezione del clima, 2.6 (scenario migliore) passerà da 64,7 (periodo a 40 (-55,6%) nel caso si verificasse lo scenario di 0 RCP 2.6 RCP 8.5 RCP 2.6 RCP 8.5 RCP 2.6 RCP 8.5 normale 1981-2010) ad oltre 80 (+23,6%), un va- emissioni RCP 8.5 [F. 4]. lore che sarà già raggiunto in un futuro prossimo Fonte: MeteoSvizzera Marzo 2021 16
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