MAG APRILE 2021 - Mensile di approfondimenti, interviste, fotogallery, inchieste e tanti altri contenuti esclusivi a cura della redazione - ilParmense
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APRILE 2021 MAG Mensile di approfondimenti, interviste, fotogallery, inchieste e tanti altri contenuti esclusivi a cura della redazione N.9
2 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Indice DECRETO 7 APRILE: TUTTE LE NOVITÀ Pag. 4-5 CORONAVIRUS, ANATOMIA DEI VACCINI APPROVATI (O QUASI) IN ITALIA E IN EUROPA Pag. 6-7 PANDEMIA COVID: COS’ È CAMBIATO AL MAGGIORE DI PARMA A DISTANZA DI UN ANNO Pag. 8-9 MASCHERINE, IMMUNITÀ E VACCINI: FACCIAMO CHIAREZZA Pag. 10-11 UN MESE DI PARMA IN ZONA ROSSA: FOTOGALLERY Pag. 12-13 IL REGALO DI KRAUSE A TUTTA LA CITTÀ E LA VOGLIA DEI TIFOSI DI TORNARE SUGLI SPALTI | EDITORIALE Pag. 14 GLI EVENTI DI APRILE Pag. 16-17 LE FOTONOTIZIE DEL MESE Pag. 18-19 Mensile a cura della Redazione della testata Hanno collaborato alla stesura degli articoli: giornalistica online © ilParmense.net Luca Galvani, editore; Chiara Corradi, Direttore P.IVA: 02784390342 REA: 266588 Responsabile, Andrea Adorni, Simone Buratti, Tutti i diritti riservati Greta Magazzini. Editore: Luca Galvani Grafica a cura di: Simone Buratti Direttore Responsabile: Chiara Corradi Foto Reportage a cura di: Simone Buratti info@ilparmense.net | magazine@ilparmense.net Chiuso il 10 aprile 2021.
3 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | “Tanto non controllano” o “Se mi fermano ho la scusa” o ancora “Vado dove voglio” e “Venerdì faccio una festa in casa, vieni?”. Ecco lo specchio di una parte (spero minima, ma a volte mi sorge il dubbio) d’Italia che per rispettare le regole ha bisogno di essere controllata e sanzionata. Dovrebbe invece bastare un po’ di senso civico - questo sconosciuto - e di educazione a farci capire che se c’è una limitazione - e stiamo parlando di tutela della salute, nostra e altrui - va rispettata a priori, non perché ci danno la multa. E sarebbe bene anche capire che, se tutti fossimo rispettosi delle norme, questa zona rossa finirebbe prima. L’arrivo dell’estate, probabilmente, poi farà il resto. Si sente spesso paragonare questa pandemia ad una guerra: un paragone eccessivo, ma ragionando così viene più facile capire quanto sia fondamentale il rispetto delle regole. In guerra, sotto le bombe, se si voleva stare al sicuro si stava in casa o nei bunker. Ora, non dobbiamo ripararci dalle bombe, ma da un virus che viaggia sulle nostre gambe. E se noi ci muoviamo, il virus si muove con noi. Se stiamo in casa, smette di circolare. E se da una parte ci sono quelli che se ne infischiano, dall’altra ci sono quelli convinti che “ne usciremo migliori” o “saremo cambiati” o ancora “andrà tutto bene”. Non credo che ne usciremo migliori, credo che ne usciremo ancora più egoisti: se, dopo un anno non abbiamo capito che portare la mascherina è un atto di rispetto nei confronti delle persone che incontriamo, non possiamo pensare di diventare persone migliori. Non conosciamo la parola “rispetto” in una situa- zione di emergenza, figuriamoci se potremmo usarla quando tutto questo sarà finito. Come oggi, anche domani, ci sarà chi pensa agli altri e chi se ne frega e saranno esattamente le stesse persone che era- no altruiste o egoiste prima della pandemia. Se qualcosa cambierà sarà per mutare in peggio: ci saranno persone stanche di essere state comprensive e rispettose anche nei confronti di chi le regole non le ha rispettate, che diventeranno egoiste e insofferenti. Difficilmente avverrà il contrario. E no, a queste condizioni e con questi presupposti - tralasciamo la parte economica, che avrebbe bisogno di un capitolo a parte - non può andare tutto bene. di Chiara Corradi
6 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | DI GRETA MAGAZZINI CORONAVIRUS, ANATOMIA DEI VACCINI APPROVATI (O QUASI) IN ITALIA E IN EUROPA Produzione, dettagli, efficacia: ecco la carta d’identità dei vaccini già utilizzati nel no- stro Paese o in fase di sperimentazione, tra nuove tecnologie e percorsi tradizionali Vaccino Pfizer-BioNTech Primo ad essere arrivato in Italia lo scorso dicembre, Pfizer-BioNTech è il vaccino prodotto dalle omonime case farmaceutiche statunitense e tedesca. Il nome scientifico del presidio è BNT162B2 (Comirnaty) e deve essere conservato a -70 gradi. Efficace nei soggetti a partire dai 16 anni, il prodot- to è destinato agli over 80 e agli operatori sanitari. Viene somministrato con due dosi a distanza di circa tre settimane e funziona con una tecnologia innovativa: contiene molecole di mRNA che pre- sentano le indicazioni per costruire le proteine Spike del virus, che una volta sintetizzate avviano la produzione di anticorpi. Efficacia: circa 95%. Vaccino Moderna Da inizio gennaio 2021 sia EMA che AIFA hanno approvato anche il vaccino statunitense Moderna, il cui nome è mRNA-1273. Il preparato è indicato a partire dai 18 anni, si conserva tra i -15 e i -25 gradi, ma è stabile tra i +2 e i +8 gradi per 30 giorni. Viene somministrato con due dosi a distanza di circa 28 giorni l’una dall’altra. Anche il suo funzionamento si basa su RNA messaggero che contiene indicazioni per costruire le proteine Spike del virus, le quali stimolano la formazione di anticorpi specifici. Il sistema immunitario, proprio come nel Comirnaty, sarà così pronto a rispondere al Co- vid-19. Efficacia: circa 94%.
7 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Vaccino AstraZeneca Approvato a fine gennaio, il vaccino prodotto dall’azienda biofarmaceutica ango-svedese AstraZe- neca viene somministrato alle persone dai 18 anni di età, ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili. Funziona “tradizionalmente”: si inietta un vettore virale che utilizza una versione modifi- cata dell’adenovirus dello scimpanzé, non più in grado di replicarsi. Il vettore dà al nostro organismo le istruzioni per la sintesi della proteina Spike. Conservabile a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C, viene somministrato con due dosi a distanza di almeno 4-12 settimane. ChAdOx1 (nome scienti- fico del siero) è efficace circa al 60%. Vaccino Johnson & Johnson Il vaccino Janssen della società farmaceutica statunitense Johnson & Johnson è stato approvato soltanto l’11 marzo dall’Agenzia europea per i medicinali e il giorno seguente è arrivato anche l’ok ita- liano. Nel nostro paese il prodotto arriverà il 16 aprile e da allora sarà possibile inserirlo insieme agli altri tre nel piano vaccinale. Il preparato è indicato per i soggetti al di sopra dei 18 anni ed è l’unico a dose singola. La tecnologia utilizzata, simile a quella di AstraZeneca, consiste nell’iniezione di un vettore virale. Janssen si conserva per due anni a -20° e per almeno tre mesi tra i 2 e gli 8°. La sua efficacia arriva fino all’85%. Vaccino Sputnik Come AstraZeneca e J&J, il vaccino russo Sputnik V sfrutta la tecnologia a vettore virale, con l’i- niezione di un adenovirus innocuo per l’uomo con all’interno un frammento di Dna che codifica la Spike. L’Unione Europea però non l’ha ancora approvato, e in UE soltanto Ungheria, Slovacchia e San Marino hanno deciso di somministrarlo per le loro campagne vaccinali. L’EMA ha però avviato la fase di ispezione per il vaccino e l’ok potrebbe arrivare a maggio. Utile a partire dai 18 anni, Sput- nik si somministrerà in due dosi a distanza di 21 giorni. Gli studi dimostrano che la sua efficacia è circa al 91%. Vaccino ReiThera Siamo nel pieno della fase 2 di sperimentazione. Il vaccino italiano GrAd-Cov-2, prodotto dalla casa farmaceutica di Castel Romano ReiThera, potrà essere utilizzato solo alla fine dei tutti i test necessa- ri. Il suo funzionamento è quello più tradizionale, tramite l’introduzione nell’organismo del paziente di un adenovirus di gorilla, come nei vaccini Pfizer, AstraZeneca e Sputnik. Nei test sono state coin- volte persone dai 18 ai 55 anni e i risultati hanno dimostrato che gli anticorpi sono stati generati in oltre il 90% dei pazienti. L’approvazione è attesa per settembre. © riproduzione riservata I grafici con l’andamento giornaliero dei vaccini somministrati in Italia e in Emilia Romagna
8 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | DI ANDREA ADORNI PANDEMIA COVID: COS’È CAMBIATO AL MAGGIORE DI PARMA A DISTANZA DI UN ANNO Al reparto Covid dell’Ospedale, oggi, si continua ad affrontare la malattia: in 12 mesi si è imparato tanto sul virus e lo si affronta in modo più mirato Circa dodici mesi fa, nel pieno della prima ondata della sia nuove molecole. Molte delle persone che contraevano Pandemia, intervistammo il Dottor Antonio Nouvenne, il coronavirus SARS-CoV-2 in quel periodo morivano a Gastroenterologo del Centro di Medicina interna e causa di una risposta eccessiva del sistema immunitario, la lungodegenza critica del Maggiore di Parma. Era una delle cosiddetta tempesta citochinica, cioè una reazione a catena prime occasioni per cercare di fare chiarezza su quello fatale che coinvolge citochine e globuli bianchi. Inoltre, un che accadeva in Ospedale in seguito alla riorganizzazione anno fa, di questi tempi, non si sapeva ancora che alcune dei reparti, la riconversione del Barbieri in moduli e persone erano completamente asintomatiche nonostante l’istituzione delle zone d’isolamento per i pazienti infetti. fossero state contagiate. Allora si affrontava il virus da pochissimi mesi – il primo paziente Covid a Parma era arrivato il 23 febbraio - e per E ancora poco si sapeva sui termini predittivi della malattia curare gli effetti gravi della malattia si ricorreva a protocolli e sui fattori di rischio che potevano portare a complicanze. sperimentali di cura. I medici lavoravano in equipe “Quello che dobbiamo ancora capire – ammetteva multidisciplinari ed ognuno provava a dare il suo contributo Nouvenne lo scorso aprile -, è quali siano i fattori di rischio in base alla propria esperienza sul campo. Il virus era cosa che portano un paziente a sviluppare una fase della malattia nuova, non si conosceva nulla di questo parassita che, piuttosto che un’altra. Ad oggi, possiamo individuare tre annidandosi tra i tessuti dei pazienti, iniziava la sua corsa diverse categorie di persone colpite dal nuovo coronavirus, per contagiare mezzo mondo e mieteva vittime ad una e i relativi fattori di rischio: una fascia di età medio/grande velocità impressionante. (40-70 anni), in cui gli elementi che favoriscono l’insorgere della malatti sono: l’obesità, l’essere sovrappeso, il diabete, “Quello che abbiamo fatto – ci spiegava in quell’occasione il o patologie metaboliche; gli anziani (70+), in cui tali fattori Dott. Nouvenne -, è stato mantenere solidi criteri scientifici sono determinati da malattie croniche degenerative; e i più muovendoci sempre all’interno dei protocolli accreditati giovani (15-40 anni), che essendo la categoria meno colpita dalla comunità scientifica. Chiaramente la raccolta dati che è anche quella in cui la sintomatologia è ancora da valutare stiamo effettuando ci dirà quale sia la cura più efficace, ma nel dettaglio”. in questo momento non esiste una terapia monofarmaco o una terapia specifica”. Per curare i pazienti o per attenuare la risposta infiammatoria dell’organismo si faceva ricorso ad associazioni di farmaci, sperimentando sia dosaggi
9 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Cosa è cambiato a distanza di un anno soprattutto quelli febbrili, perché nell’arco di cinque giorni la febbre cessa per crisi; si usano gli antibiotici come Oltre 365 giorni dopo, possiamo dire che tanto sia profilassi per infezioni batteriche; poi è in corso uno studio cambiato. La riorganizzazione dell’Ospedale Maggiore, ad sperimentale per l’uso della colchicina nelle fasi precoci esempio, ha permesso di salvaguardare molta dell’attività della malattia sia in ospedale sia a domicilio. La parte del non Covid. Ma soprattutto si conosce molto di più sul leone la fa l’ossigeno, nei vari livelli che somministriamo al virus. Ancora non tutto, ma in questo tempo il mondo paziente: dalle canule agli optiflow, fino alla ventilazione scientifico ha effettuato degli studi e messo a punto nuove non invasiva e i caschi”. strategie per contrastarlo. Una su tutte, lo sviluppo del vaccino. Ma per comprendere meglio la portata delle nuove Fortunatamente sembra essersi attenuata la risposta scoperte e per capire come si stia affrontando l’epidemia esagerata del sistema immunitario, quella che nella prima in questo momento, abbiamo intervistato la Professoressa ondata ha mietuto moltissime vittime. In questo caso i Tiziana Meschi, direttrice del Covid Hospital di Parma. protocolli hanno messo a punto una terapia in cui si è Il primo cambiamento sostanziale, tuttavia, è che non riusciti ad intervenire: in quinta e sesta giornata di malattia, si sta combattendo lo stesso virus, perché ad oggi “c’è infatti, si può iniziare ad utilizzare il cortisone, che essendo una nettissima prevalenza della variante inglese, siamo un potentissimo antinfiammatorio riesce ad attenuare la completamente colonizzati da questa forma, che è più tempesta citochinica. contagiosa e richiede un’ospedalizzazione maggiore rispetto al wild type. Cioè al primo tipo di virus”. Poi sono arrivati gli anticorpi monoclonali. Farmaci che non curano la malattia, ma più che altro ne interrompono Tuttavia, per determinare quale variante abbia colpito un l’evoluzione. Per questo vanno utilizzati nelle fasi precoci e paziente ci vuole un po’ di tempo, per questo le nuove forme in pazienti a rischio, quindi diabetici, diabetici con obesità, del virus non richiedono cure diverse dal primo ceppo. oppure immunodepressi. “Si utilizzano quando questi La Prof.ssa Meschi ha chiarito anche che l’attenzione è pazienti sono ancora a domicilio ed hanno manifestazioni rivolta più che altro ai sintomi e la terapia si adatta ad essi. precocissime della malattia, come febbricole, tosse, e così Purtroppo una cura specifica ancora non esiste, ma sono via. Con questi farmaci si cerca quindi di interrompere la aumentate le frecce nell’arco della medicina e i medici catena infiammatoria, che potrebbe condurre alla polmonite hanno affinato la mira. interstiziale o ad altre complicazioni che comporta questo virus”. Cure più mirate e anticorpi monoclonali Infine, si può dire – ad oggi – che il quadro della malattia “Le cure sono più mirate – ammette la direttrice Tiziana sia più definito, o quantomeno il quadro di coloro che ne Meschi -: dal momento in cui sono usciti gli studi sul sviluppano gli effetti più gravi. “C’è una tipologia di malato cortisone abbiamo iniziato ad utilizzarlo; l’eparina come – fa sapere la Meschi -, che ha un rischio dell’evoluzione anticoagulante e quindi come prevenzione delle embolie, rapida, tumultuosa e più grave della malattia: si tratta che sono state un fenomeno clinico che ci ha molto delle persone diabetiche o con obesità, quei pazienti che in impegnati durante la prima ondata, allora i pazienti questo momento ci stanno impegnando tanto”. morivano spesso di embolia polmonare o trombosi cerebrale; stiamo utilizzando molto il remdesivir, © riproduzione riservata un antivirale a cui rispondono molto bene i pazienti,
10 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | DI CHIARA CORRADI MASCHERINE, IMMUNITÀ E VACCINI: FACCIAMO CHIAREZZA Lo scorso 26 marzo l’Unione degli Universitari di Parma ha proposto un seminario online sul Covid-19 con la partecipazione dei professori di Patologia Roberta Alfieri, Pier Giorgio Petrolini e la professoressa di Immunologia Erminia Ridomo Come si sviluppa l’infezione da Covid-19? Come funzionano superano la distanza di un metro e per questo motivo il i vaccini? A queste e ad altre domande hanno provato a rispetto della distanza interpersonale è un’ottima norma di rispondere i relatori del seminario “Immunità in Covid-19 prevenzione del contagio da Covid. e vaccini” organizzato da UDU Parma e che ha visto come relatori i docenti universitari di patologia ed immunologia Così come la distanza, anche le mascherine svolgono clinica, Roberta Alfieri, Pier Giorgio Petrolini ed Erminia una funzione importantissima: senza il loro utilizzo la Ridomo. Un dialogo tra esperti - in diretta social - per trasmissione sarebbe al 100% sia in entrata sia in uscita. La cercare di fare chiarezza relativamente alla pandemia sola mascherina chirurgica limita dell’80% la fuoriuscita che ci ha colpito in quest’ultimo anno. L’incontro è stato del virus dai soggetti asintomatici o sintomatici e quindi introdotto dalla studentessa Rosita Nicolella Gentile che ha diminuisce il rischio di contagio; con le mascherina FPP2, espresso la necessità di realizzare questo webinar in quanto invece, le possibilità di contagio scendono al 18%. “Occorre “oggi la troppa informazione causa dubbi, disinformazione fare attenzione - ha specificato la docente di Patologia - e addirittura cattiva informazione” ed è dunque necessario all’utilizzo di mascherine ‘fai da te’ o in tela: non sono, agevolare la comprensione di ciò che stiamo vivendo per infatti, dispostivi medici e pertanto non vanno utilizzate nei poter affrontare il tutto con la consapevolezza che merita. luoghi di lavoro o in luoghi chiusi in quando non essendo certi degli strati con cui è composta è anche difficile risalire Un tracciato dell’evoluzione del Covid-19 è stato presentato al grado di protezione e di efficacia delle stesse”. Dagli dalla professoressa Roberta Alfieri: le prime informazioni studi finora effettuati è emerso che il 60% delle infezioni sulla Sars2 Covid-19 si hanno nel dicembre 2019 con il da Covid-19 deriva da soggetti asintomatici: tra le persone proliferare di polmoniti anomale a Wuhan. Proprio qui, a infettate il 14% presenta sintomi severi e il 5% situazioni gennaio, è stato isolato il virus e ne sono state riscontrate cliniche complesse e critiche caratterizzate da stress le prime somiglianze con il virus della Sars già scoperto respiratorio acuto, danni multiorgano e polmoniti atipiche. nel 2002. A fine gennaio l’Organizzazione Mondiale della Ad oggi sono tre i test disponibili per valutare la presenza Sanità ha decretato lo stato di emergenza e l’11 marzo, di Coronavirus Sars2 all’interno dell’organismo. “Il più sempre l’OMS, ha dichiarato pandemia mondiale. Ma attendibile - prosegue l’Alfieri - è il tampone molecolare: come è stato possibile il salto di specie? Come ha fatto questo tipo di tampone oronaso faringeo è in grado di il Covid-19 ad arrivare all’uomo? “Il serbatoio naturale rilevare la presenza dell’RNS del virus ed è associato ad del Coronavirus - spiega la professoressa Alfieri - sono i un’infezione in fase attiva. Inoltre permette di riconoscere pipistrelli. Dai pipistrelli il virus circola in animali ospiti: anche quantità molto piccole di RNA e, quindi, cariche nel 2002, per l’epidemia di Sars, è stato lo Zibetto; nel 2012, virali molto basse”. Se all’inizio della fase epidemia questo per la Mers, furono i cammelli; per quello che riguarda la test richiedeva anche alcuni giorni di tempo prima di avere Sars2 probabilmente sono stati i pangolini”. Da uomo a il risultato, oggi la risposta arriva nell’arco di 24 ore. Più uomo la trasmissione avviene con gocce di saliva “ed è bene veloce in termini di risposta è il test antigienico, che può ripeterlo, anche i soggetti asintomatici possono contagiare”: essere effettuato anche in farmacia e senza la presenza di queste gocce - come più volte ci è stato ripetuto - non personale medico: in questo caso viene rilevata la presenza
11 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | dell’antigene, quindi delle proteine del virus. In caso di a danneggiare la struttura polmonare e danno vita ad positività sarà comunque necessario eseguire un tampone una tempesta citochimica che attacca altri organi e va a molecolare per accertarsi della risposta: “Il risultato causare danni anche al di fuori dei polmoni. In questi casi negativo del tampone rapido non esclude, però, la presenza si avrà quindi una ridotta efficienza del polmone, bassi del virus, qualora gli antigeni sviluppati siano pochi e livelli di ossigeno nel sangue e una maggiore vulnerabilità quindi non valutabili”. L’intervento della professoressa ad infezioni secondarie. Se, al contrario, la risposta Alfieri si è, quindi, concluso con la spiegazione dei test immunitaria è efficiente il nostro organismo produrrà sierologici - sia rapidi sia effettuati tramite prelievi del anticorpi che bloccano l’infezione ed eliminano le cellule sangue -: in questo caso si va a fotografare una situazione infette prima che il virus possa diffondersi nei polmoni: avvenuta una decina di giorni prima e si testa la presenza in questo caso i danni saranno minimi. Un recente studio, di anticorpi nel siero del paziente. “Il test sierologico - inoltre, ha rilevato che nel 3,5% dei soggetti che si trovano conclude - ci dice se abbiamo avuto un contatto precedente in pericolo di vita si riscontrano alcuni geni con una con il virus, ma non ci dice se abbiamo l’infezione in corso. risposta del sistema immunitario difettiva. Per questo motivo, ad un risultato positivo, seguirà sempre un tampone molecolare che accerti la presenza attiva della “Ci sono poi le varianti - conclude Petrolini - che possono malattia e che permetta di stabilire la necessità o meno di portare ad una maggiore diffusione del virus; in alcuni casi cure e di isolamento”. gli anticorpi potrebbero dare una protezione ridotta e altre potrebbero, speriamo di no, interferire con l’efficacia dei La seconda parte dell’incontro è stata guidata dal vaccini”. professor Pier Giorgio Petrolini che ha trattato del tema dell’immunità. Cosa rende, dunque, il Covid-19 un grave L’ultimo intervento è affidato alla professoressa Erminia rischio per gli esseri umani? Per spiegarlo Petrolini è Ridomo, docente di immunologia dell’Università di Parma partito dal passato, raccontando l’episodio dell’epidemia che ha fatto il punto su quelle che sono le cure attualmente di morbillo che nel 1781 colpì gli abitanti delle Isole Faroe. utilizzate e sui vaccini disponibili. Per ciò che riguarda le Qui - come avvenuto per il Covid-19 - la popolazione non terapie c’è una differenziazione tra i quadri più moderati aveva un’immunità pregressa per la malattia, nessuno aveva e quelli più avanzati: per i primi vengono utilizzati anticorpi in grado di difendere l’organismo dall’attacco prevalentemente farmaci antivirali, come il Remdesivir, poi dell’agente infettivo del morbillo. Cosa avremmo dovuto anticorpi monoclonali; plasma iperimmune; mentre per sapere, in termini di immunità, relativamente al Covid-19? i quadri più avanzati si somministra - oltre agli antivirali “Quello che ci insegna l’epidemia di morbillo, cioè che - anche una terapia colesteroide associata a farmaci come nessuno attualmente aveva anticorpi diretti contro la Sars2 eparina per prevenire il quadro di trombosi che pregiudica e che, quindi, nessuno era in grado di dare una risposta il quadro patologico. immunitaria e di prevenzione dal virus. Un altro aspetto che avremmo dovuto tenere presente è quello che la “La vera sfida - afferma la Ridomo - è quella che riguarda i risposta immunitaria diminuisce con l’invecchiamento e vaccini. Ad oggi è l’unica arma che ci permette di creare la che, di conseguenza, gli anziani sarebbero stati la parte di memoria immunologica del virus e quindi, al momento del popolazione più colpita”, spiega Petrolini. contatto con il patogeno, si attiva una risposta immunitaria adeguata che contiene i danni e limita il quadro patologico”. Uno degli errori iniziali è stato proprio quello di paragonare Arrivare ad una progressiva immunizzazione limita la il Covid-19 ad una banale influenza e di non rendere subito diffusione del virus stesso e consente di proteggere le fasce obbligatoria - come invece avvenuto in Cina - l’utilizzo della più deboli della popolazione, come ad esempio quelle mascherina per tutti, sani e contagiati, sia all’aperto sia non ancora vaccinate. Non si potrà, comunque, parlare al chiuso. Cosa abbiamo scoperto dell’immunità? Sempre di immunità di gregge fino a che non si sarà vaccinato il partendo dall’epidemia di morbillo delle Isole Faroe, 65/70% della popolazione: all’aumento del numero di Petrolini ha rilevato come 70 anni dopo la prima ondata, vaccinati, corrisponde la riduzione dell’indice RT, cioè le generazioni successive non avevano più gli anticorpi; del numero di persone che vengono contagiate in media mentre quelli che - ormai anziani - erano sopravvissuti non da una sola persona infetta in un determinato arco di si ammalarono. Ed è su questa base che sono stati messi tempo. “Serve vaccinarsi il più presto possibile: più il virus a punto i test sierologici di cui abbiamo parlato prima: muta, più cresce la percentuale di popolazione che deve l’obiettivo è quello di capire quanto dura l’immunità, anche essere vaccinata per raggiungere l’immunità di gregge. alla luce degli studi sulla vaccinazione. Lo scorso gennaio Rispetto alla variante inglese, infatti, si parla vaccinare la rivista “Science” ha pubblicato uno studio effettuato su l’’80% della popolazione, il 15% in più - quindi - rispetto alcuni pazienti colpiti da Covid-19, rilevando come dopo ai dati che abbiamo fornito prima”, prosegue la Ridomo. otto mesi fossero ancora presenti gli anticorpi. In merito ai vaccini già disponibili Pfizer e Moderna sono vaccini a RNA e garantiscono una protezione del 95%, con Come si muove il virus? A seconda della risposta la somministrazione di due dosi a 21 giorni di distanza immunitaria, il virus ha un’azione diversa. Nel momento in soggetti dai 16 anni in su; i vaccini realizzati con una in cui entra a contatto con il nostro organismo il virus piattaforma a vettore virale sono, invece, AstraZeneca, infetta le cellule polmonari e poi si replica mettendo Johnson&Johnson e Sputnik. in atto meccanismi che portano alla formazione di citocine che stimolano l’infezione. Nei soggetti in cui la © riproduzione riservata risposta immunitaria è deficitaria o debole, avviene una sovrapproduzione di molecole infiammatorie che vanno
12 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | CREDITS FOTO: MASSIMO PERCOSSI - Ansa DI SIMONE BURATTI UN MESE DI PARMA IN ZONA ROSSA | FOTOGALLERY Dal 15 marzo al 12 aprile Parma in zona rossa. Ecco le foto della città con negozi chiusi e strade deserte.
13 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net |
14 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | CREDITS PHOTO PARMA CALCIO DI SIMONE BURATTI IL REGALO DI KRAUSE A TUTTA LA CITTÀ E LA VOGLIA DEI TIFOSI DI TORNARE SUGLI SPALTI | EDITORIALE Il nuovo Stadio Tardini come un luogo per condividere l’amore per il Parma Calcio: il grande merito è tutto del Presidente Krause Già possiamo immaginare il giorno in cui verrà tagliato il bisogno di un impianto moderno, ecosostenibile, innovativo, nastro al nuovo Stadio Tardini, quando i tifosi saranno già inclusivo e multifunzionale. Sono queste le parole chiave che tornati sugli spalti nel post pandemia e quando il Presidente caratterizzano l’utilizzo del nuovo Tardini come un luogo di Kyle Krause potrà sedere in tribuna per ammirare da vicino ritrovo da vivere 365 giorni all’anno. Non basteranno più il suo gioiello. Sarà il giorno del trionfo per tutta Parma e le due ore di partita per vivere al massimo le emozioni, così per i parmigiani. Sarà il giorno in cui tutti gli appassionati di non dovranno esserci scontri politici per l’inizio dei lavori e calcio e tifosi delle grandi squadre metteranno da parte per il compimento dell’opera. “Il Tardini non si tocca” è il motto un momento la passione per i colori a strisce, per dedicare che da sempre lega i tifosi crociati allo stadio comunale un pomeriggio da trascorrere con i figli nel nuovo impianto soprannominato “Ennio”. Dal 1924 lo storico stadio della propria città. Sarà il giorno in cui i supporters sfegatati cittadino si trova in viale Partigiani d’Italia, nel quartiere si lasceranno sfuggire una lacrima sui loro visi. Cittadella, a due passi dal Centro Storico. Dopo quasi cento anni il Tardini sarà ancora al suo posto, rimodernato, con Quando ci sarà il fischio d’inizio della prima partita nel molteplici servizi e tecnologie smart. Un nuovo luogo di nuovo Tardini esploderà quella passione che da sempre condivisione sta per rinascere nel cuore della città. Un luogo contraddistingue l’ambiente gialloblu crociato. Dal per condividere l’amore per il Parma Calcio. fallimento, alla rinascita, dalla Serie D alla Serie A, dai cambi di proprietà a questo nuovo, affascinante progetto. © riproduzione riservata Quando ci sarà il taglio del nastro ci sarà da ringraziare una sola persona: il Presidente del Parma Calcio Kyle Krause. LE PAROLE CHIAVE DEL NUOVO TARDINI “Il Tardini non si tocca”: dal 1924 l’Ennio è la casa del Parma Calcio Il restyling del Tardini è il regalo del numero uno Ducale a tutto il popolo gialloblù. Nella stagione sportiva più difficile dal ritorno del Parma in Serie A ecco che arriva la conferma del matrimonio di Krause con la città e la squadra che nella sua storia ha vinto in Italia e in Europa. La storia del club crociato ha influito, così come la voglia di adattare il Tardini ai grandi stadi delle città europee. Anche Parma aveva
15 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | CREDITS PHOTO PARMA CALCIO DI SIMONE BURATTI IL TORINO SCAPPA A +7, POCHE SPERANZE DI SALVEZZA PER I CROCIATI Dopo la sconfitta casalinga contro il Milan di Pioli vince il Torino che stacca i ducali di sette lunghezze; Parma con un piede in Serie B Ci vorrebbe il classico miracolo calcistico per risollevare il Parma Calcio nella strada che porta alla salvezza in Serie Accordo tra il Parma e Javier Ribalta: in A. Con il ritorno di D’Aversa solo una volta i crociati hanno arrivo il nuovo direttore tecnico crociato potuto festeggiare una vittoria (con Tarozzi in panchina nel Il segnale decisivo è arrivato quando è stato ufficializzato match contro la Roma). Da quel giorno in poi sono arrivati l’addio tra lo Zenit San Pietroburgo e Javier Ribalta dopo diversi pareggi (alcuni in rimonta) e numerose sc0nfitte. tre anni di contratto. Il direttore sportivo del club russo con Non basta l’entusiasmo del Presidente Krause che pensa gia’ lo Zenit ha vinto due campionati, mentre il terzo è in arrivo. al futuro tra rinnovo dello stadio e il riassetto sociatario con Secondo Tuttomercatoweb il Parma Calcio avrebbe trovato l’ingresso di Kalma e del possibile arrivo di Javier Ribalta un accordo di massima con Ribalta per il ruolo di direttore entro luglio. Se si guarda la realta’ i crociati hanno un piede sportivo nella prossima stagione. in Serie b visto che dopo la sconfitta interna contro il Milan, il Torino ne approfitta e battendo l’Udinese vola a +7. Partita chiusa? Il verdetto sembra ormai deciso, anche se il Parma ha l’obbligo di tentare il tutto per tutto nelle ultime 8 gare di campionato. © riproduzione riservata
16 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | Eventi del mese CONCORSO FOTOGRAFICO PARCHI DEL DUCATO E’arrivato il momento di andare “a caccia” di splendidi scatti nella natura dei Parchi Naturali di Parma e Pia- cenza con le nostre fotocamere o con gli smartphone. La primavera, porta- trice di risveglio, rinascita e crescita porta all’idea dei Parchi del Ducato di organizzare un concorso fotografi- co dedicato a “Il risveglio della natu- ra” in collaborazione con il Gruppo Fotonaturalistico “Obbiettivo Na- tura”. La partecipazione è gratui- ta e aperta a tutti coloro che vogliono raccontare, attraverso le immagini, le bellezze delle fioriture primaverili nel nostro territorio. MOSTRA VIRTUALE “ANTELAMI A PARMA” A tu per tu con il grande Maestro Benedetto Antelami grazie alla discesa a terra delle statue dei Mesi e delle Stagioni collocate oggi sul loggiato interno del Battistero, per una fruizione più che mai ravvicinata. Fulcro delle iniziative diocesane per Parma 2020+21 sarà l’esposizione tempora- nea delle statue dei Mesi e delle Stagioni di Benedetto Antelami, che, dal loggiato interno del Bat- tistero in cui sono attualmente collocate, saranno trasferite nelle nicchie al piano terra, offrendo al visitatore una fruizione quantomai ravvicinata.
17 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | VERDI E LA SUA TERRA Percorso guidato in bicicletta. La ricchezza di eccellenze culturali, ma anche di piccoli tesori, nell’ambito del territorio parmense, reggiano e piacentino viene valorizzata con una offerta di turi- smo sostenibile e lento che permette di cogliere anche durante il viaggio da un luogo ad un altro le sue bellezze ed unicità. Maggiori dettagli e informazioni sui percorsi sono disponibili al sito www. tourer.it/itinerari da cui sono scaricabili le tracce gpx e la descrizione. PARMA PER DANTE Ciclo di incontri che affronte- ranno secondo diverse pro- spettive il rapporto fra Dante e la città di Parma, nell’ambito delle celebrazioni Dantesche 2021. Gli incontri si svolge- ranno in modalità mista, sia in presenza, quando possibile, che online. I primi due incon- tri si svolgeranno da remoto, gli altri, se possibile, in pre- senza. Si potrà comunque sempre partecipare da remo- to, al seguente link: https:// msteams.link/V2No
18 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | ACCELLERA LA CAMPAGNA VACCINALE A PARMA “In linea con le indicazioni nazionali e regionali – affermano Anna Maria Petrini, Commissa- ria straordinaria dell’AUSL e Massimo Fabi, Direttore Generale di Azienda Ospedaliero-U- niversitaria – nel corso del mese di aprile siamo pronti per accelerare con la vaccinazione delle persone anziane, categoria maggiormente colpita da questa pandemia. Se le consegne di vaccini programmate saranno rispettate, l’obiettivo che vogliamo raggiungere è di vaccinare nei 5 centri aperti a Parma e provincia con almeno una dose gli ultra 80 enni entro metà mese e le persone dai 75 ai 79 anni entro il 30 aprile”. Foto notizie CAREBONARA: IL CORTO DI BARILLA Per il Carbonara day del 6 aprile, Barilla ha lanciato un cortometraggio per rivelare una delle storie più affascinanti dedicata alle origini della ricetta di pasta numero uno al mondo. La leg- genda narra che la Carbonara sia nata dall’unione di culture diverse, quando negli anni ’40 un giovane soldato americano e un cuoco italiano si incontrarono a Roma ed ebbero l’idea di ab- binare il bacon americano, la pasta italiana e le uova per sfamare le truppe. Barilla si è ispirata a questa versione della storia e ha deciso di metterla al centro della celebrazione di quest’anno, trasformando così la Carbonara in Carebonara, la ricetta ideale per prendersi cura delle perso- ne che ci circondano.
19 ilParmense.net | magazine@ilparmense.net | REITHERA, I PRIMI VOLONTARI PER IL VACCINO A PARMA In meno di 24 ore si contano ben 380 candidature arrivate all’Unità Operativa di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma per partecipare allo studio di fase II del vaccino italiano anti – Covid 19 ReiThera. L’ampia adesione dei cittadini ha consen- tito di partire con le prime somministrazioni delle dosi. In questa fase, saranno 30 i volontari che parteciperanno allo sperimentazione, parametro definito all’interno del protocollo di studio, sele- zionati tra i primi prenotati in ordine cronologico di arrivo delle richieste. Il progetto è promosso da ReiThera, azienda biotecnologica che ha sviluppato il vaccino, coordinato dall’Istituto Spallan- zani e condotto all’Ospedale di Parma da Gabriele Missale, infettivologo dell’Unità Operativa Malattie Infettive ed Epatologia. Foto notizie COLORNO DIVENTA CITTA’ Colorno è stata insignita del titolo di Città per decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Prefettura ha ufficializzato la comunicazione al Comune, allegando la copia conforme del decreto presidenziale. “Si tratta di un momento storico per Colorno, certamente emozionante per tutti noi: un riconoscimento prestigioso per la nostra Comunità, di cui vengono riconosciuti l’importanza della storia e il rilievo del presente. Un riconoscimento che certamente sarà utile anche alla valorizzazione di Colorno sul piano della promozione territoriale“, ha di- chiarato il sindaco Christian Stocchi.
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