Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada

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Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Ostia,   patrimonio   di  18
milioni tra beni mobili e
immobili sequestrato al clan
Spada
OSTIA (RM) – Confiscato in via definitiva il patrimonio del
clan Spada di Ostia. La Guardia di Finanza sta eseguendo un
provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del
tribunale di Roma per la confisca dei beni mobili e immobili
per un valore complessivo di 18 milioni.

Il provvedimento ablativo, emesso dalla Sezione Specializzata
Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino, costituisce
l’epilogo dell’attività investigativa coordinata dalla
Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della
Repubblica di Roma e sancisce l’acquisizione da parte dello
Stato dell’ingente patrimonio mobiliare e immobiliare
riconducibile al sodalizio criminale operante nel litorale
romano, già oggetto di sequestro nell’ottobre 2018.
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-
Finanziaria della Capitale hanno ricostruito le ricchezze
illecitamente accumulate dagli esponenti di spicco del clan –
il capo Carmine SPADA alias Romoletto (classe 1967), Ottavio
SPADA (classe 1963), Armando SPADA (classe 1967), Roberto
SPADA (classe 1975) e Claudio GALATIOTO (classe 1951) –
individuandone le fonti di finanziamento “occulte”.

Gli approfondimenti economico-patrimoniali svolti, che hanno
preso le mosse dalle note operazioni di polizia “ECLISSI” e
“SUB URBE”,hanno consentito di dimostrare l’incoerenza dei
modesti redditi dichiarati dagli interessati con i rilevanti
investimenti posti in essere in svariate attività commerciali,
finanziati, in realtà, dai profitti delle numerose condotte
delittuose commesse nel tempo, quali fatti di estorsione,
usura e traffico di sostanze stupefacenti.

Né è servito intestare le imprese a compiacenti “prestanome”,
apparentemente estraneial contesto criminale: gli accertamenti
hanno infatti riguardato tutte le persone (circa 50tra
familiari e terzi) coinvolte nelle compravendite di quote
societarie, effettuate fittiziamente al solo scopo         di
“schermare” la titolarità effettiva delle aziende.

In definitiva, conformemente allo spirito della normativa
contenuta nel “Codice Antimafia”, la confisca ha permesso di
sottrarre al clan beni in grado di “inquinare” l’economia
legale.

Nello specifico, si tratta del patrimonio aziendale –in tutto
o in parte – di 19 società, 2 ditte individuali e 6
associazioni sportive/culturali site nel comune di Roma (per
lo più ad Ostia) e operanti in svariati settori: la gestione
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
di forni, bar, sale slot, distributori di carburanti,
palestre, scuole di danza, nonché il commercio di autovetture
e l’edilizia.

Tra le predette attività rientra anche l’associazione “FEMUS
BOXE” che gestiva la palestra di Ostia dove, nel novembre del
2017, Roberto SPADA aggredì – venendo poi condannato per
lesioni aggravate dal cosiddetto “metodo mafioso” – una troupe
della RAI.

Gli ulteriori beni confiscati sono costituiti da 2 immobili
siti a Ostia e Ardea (RM), 13 automezzi e disponibilità
finanziarie su rapporti bancari e postali.

L’odierna operazione testimonia il costante impegno della
Procura della Repubblica, del Tribunale e della Guardia di
Finanza di Roma nell’aggressione alle ricchezze illecitamente
accumulate dalla criminalità, al fine di restituirle alla
collettività.
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Ostia, colpi di pistola:
cognato di Roberto Spada
ferito ad una gamba
OSTIA (RM) – Colpi di pistola a Ostia. Un 51enne romano si è
presentato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi con una
ferita d’arma da fuoco alla gamba. Secondo quanto si apprende
da fonti investigative, si tratta del cognato di Roberto
Spada, che sferrò una testata a un giornalista. L’uomo ha
raccontato di essere stato raggiunto da un proiettile a via
Forni. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Pomezia, ambiente: messe a
dimora      1000    piante
ornamentali
POMEZIA (RM) – Proseguono gli interventi di manutenzione
straordinaria a Pomezia e Torvaianica. Approfittando della
chiusura al pubblico di aree verdi, giardini e spiagge,
l’Amministrazione comunale sta portando avanti una serie di
interventi di recupero dei giardini pubblici urbani per
renderli maggiormente vivibili e restituirli alla piena
fruizione dei cittadini.

Oltre alla pulizia delle aree verdi, si sta procedendo con la
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
messa a dimora delle circa 4mila piantine in piena fioritura
che il vivaio Cellilli Piante ha donato alla nostra comunità.
Sul litorale di Torvaianica, invece, prosegue la pulizia
dell’arenile e dei passaggi a mare, iniziativa che conferma
l’attenzione dell’Amministrazione comunale per il decoro delle
spiagge anche al di fuori del periodo estivo.
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
Ostia, patrimonio di 18 milioni tra beni mobili e immobili sequestrato al clan Spada
“Stiamo intensificando le attività di manutenzione urbana – ha
spiegato l’Assessore Giovanni Mattias – attraverso una
particolare attenzione alla rimozione di rifiuti e detriti
urbani accumulati abusivamente negli anni nei passi a mare di
Torvaianica, tutelando nel frattempo l’ecosistema dunale”.

“Pomezia non si ferma – ha ribadito il Sindaco Adriano Zuccalà
– Nonostante le difficoltà dovute alla fase emergenziale e
alla carenza di personale, cerchiamo di sfruttare queste
giornate per ottimizzare gli interventi di restyling cittadino
in vista della stagione estiva. Con queste iniziative vogliamo
valorizzare l’immagine di Pomezia e Torvaianica agli occhi dei
cittadini e dei tanti turisti che siamo certi torneranno sul
nostro litorale. Ringraziamo nuovamente il vivaio Cellilli
Piante, che ci ha supportato nel rendere le rotatorie
cittadine piene di vita e colore, e tutti i lavoratori che
stanno prestando il proprio servizio in questo periodo”.
Pomezia, Covid-19: la Epta
dona 100 mila euro al Comune.
Il sindaco: “Gesto di forte
altruismo con cui potremo
aiutare     centinaia      di
famiglie”
POMEZIA (RM) – La multinazionale Epta ha realizzato una
donazione di 100mila euro a favore del Comune di Pomezia per
offrire un contributo importante in questa fase di emergenza
che anche il nostro territorio sta affrontando.

Epta, rappresentata dalle famiglie Nocivelli e Triglio Godino,
è un gruppo che opera a livello internazionale nel mondo della
refrigerazione commerciale per la grande distribuzione
organizzata, per il canale Food & Bev ed Ho.re.ca, noto sul
territorio locale per il suo stabilimento, storica sede del
marchio Misa.

Il contributo versato sarà utilizzato per le spese legate
all’emergenza, quali pacchi alimentari, contributi a chi è in
difficoltà, sostegno alle associazioni di volontariato, alla
Protezione Civile e a tutto il personale impegnato in prima
linea per gestire l’emergenza.

“Si allunga la lista delle aziende e dei privati che scendono
in campo per supportarci in questa fase emergenziale – ha
commentato il Sindaco Adriano Zuccalà –. È importante fare
squadra per uscire quanto prima da questa terribile pandemia e
far ripartire Pomezia e l’Italia intera. Voglio ringraziare il
gruppo Epta e il suo Presidente Marco Nocivelli per il gesto
di forte altruismo con cui potremo aiutare centinaia di
famiglie. Questa crisi ha fatto emergere la centralità delle
reti di solidarietà per supportare chi ha più bisogno e per
contrastarne l’isolamento”.​

Pomezia: in corso lavori di
manutenzione    alla   scuola
d’infanzia Maria Immacolata e
alle scuole primarie di Santa
Procula e San Giovanni Bosco
POMEZIA (RM) – Non si fermano gli interventi di manutenzione
negli istituti scolastici del territorio. Durante il periodo
di chiusura delle scuole dovuto all’emergenza Covid-19,
l’Amministrazione comunale sta portando avanti una serie di
lavori di riqualificazione.

La prima oggetto di intervento è stata la scuola d’infanzia
Maria Immacolata, dove è stata effettuata una tinteggiatura
totale di tutti gli spazi interni.
Presso la scuola primaria di Santa Procula sono state
realizzate invece prove strutturali e prove geologiche: si
tratta di sondaggi propedeutici per la progettazione di
interventi finalizzati all’adeguamento degli edifici alla
vigente normativa sismica.

Ricordiamo che il Comune di Pomezia è risultato infatti
vincitore di un bando – a cui ha partecipato nell’agosto del
2019 – per la progettazione di interventi finalizzati
all’adeguamento degli edifici o delle strutture pubbliche alla
vigente normativa sismica. Le prove sono state tutte eseguite,
ora si procederà con la pittura totale delle pareti.

A breve altre prove strutturali interesseranno anche la
primaria San Giovanni Bosco. Anche in questo caso il Comune è
risultato vincitore di un bando, per un importo totale di
circa 2 milioni di euro, che comprende la progettazione e i
lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico.
“Stiamo lavorando cercando di sfruttare al massimo questo
periodo di chiusura delle scuole – ha spiegato l’Assessore
Federica Castagnacci – per portare avanti una serie di
interventi di manutenzione. A causa delle restrizioni dovute
all’emergenza sanitaria molte ditte hanno difficoltà nel
reperimento dei materiali e di conseguenza tante attività
lavorative non possono essere portate avanti, ma stiamo
cercando di effettuare più lavori possibile. A fronte del
reperimento dei materiali continuerà l’attività di pittura
anche delle altre scuole”.

“L’Amministrazione comunale – ha proseguito il Sindaco Adriano
Zuccalà – sta proseguendo nella riqualificazione del
patrimonio scolastico di competenza comunale. Il nostro
obiettivo è garantire la sicurezza e l’efficienza dei luoghi
frequentati da bambini e ragazzi, docenti e operatori. Di
solito gli interventi più significativi nelle scuole vengono
effettuati soltanto nei periodi di chiusura dei plessi, ovvero
nei mesi di luglio e agosto; in questo caso abbiamo
approfittato dello stop dell’attività didattica ordinaria per
anticipare alcuni interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria”.

Torvaianica, riqualificazione
lungomare    delle   Meduse:
chiesto        finanziamento
regionale di 1,4 milioni di
euro
POMEZIA (RM) – Approvato il progetto definitivo per la
riqualificazione del lungomare delle Meduse a Torvaianica, nel
tratto compreso tra via Francoforte e il Fosso Rio Torto.

Il progetto prevede interventi di arredo urbano nel tratto
della passeggiata a mare prospiciente piazza Ungheria; la
realizzazione della rete di raccolta acque meteoriche e di
marciapiedi lato mare nel tratto tra via Atene e Fosso Rio
Torto (il tratto tra via Grenoble e Via Atene sarà realizzato
nel corso dei prossimi mesi).

“Un intervento importante che mira a realizzare un sistema di
pedonalizzazione del lungomare per restituirlo alla
cittadinanza – spiega l’Assessore Federica Castagnacci – Il
progetto include l’incremento di spazi verdi, l’abbattimento
delle barriere architettoniche, la valorizzazione dei varchi
pedonali a mare, impianti di videosorveglianza, colonnine di
ricarica per auto e bici elettriche; aree wi-fi di libero
accesso; la realizzazione e riqualificazione dell’arredo
urbano del lungomare mediante l’utilizzo di materiale
ecocompatibile; la realizzazione di un sistema integrato di
segnaletica turistica; strumenti di comunicazione visiva che
promuovano, anche in forma interattiva, una campagna di
sensibilizzazione sui temi della sostenibilità; l’utilizzo di
sistemi di illuminotecnica mirata all’efficienza energetica”.

“Il progetto richiede un importante investimento al fine di
riqualificare il nostro litorale – aggiunge il Sindaco di
Pomezia Adriano Zuccalà – per rendere Torvaianica più sicura,
più bella e più vivibile. Il mare è una delle nostre risorse
più preziose, soprattutto dal punto di vista turistico:
realizzare un percorso pedonale, accessibile a tutti,
ecocompatibile, con un sistema di videosorveglianza ed
illuminazione a led che va a potenziare la sicurezza urbana e
un sistema informativo innovativo dedicato a cittadini e
turisti, significa potenziare e valorizzare il nostro
litorale, con uno sguardo di speranza al futuro turistico
della nostra Città”.

Per il progetto, del valore totale di 1.600.000 euro, è
previsto un finanziamento regionale di 1,4 milioni di euro e
200 mila euro di fondi comunali. L’apertura del bando
regionale è stata prorogata a ottobre.

Regione   Lazio,    Covid-19.
trend contagi rallenta al 3,9
percento:    la   situazione
aggiornata    nelle   ASL   e
Aziende Ospedaliere
Si è conclusa alla presenza dell’assessore alla Sanità e
l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio
D’Amato la videoconferenza della task-force regionale per il
COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende
ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico
Bambino Gesù.

“Oggi registriamo un dato di 151 casi di positività, si
conferma il rallentamento del trend al 3,9%. A Rieti si
registra un dato di 58 casi in prevalenza già noti, relativi
ai cluster delle case di riposo, notificati in ritardo e che
rappresenta 1/3 dei casi totali nella regione, mentre Roma
città continua il rallentamento. Buone le performance
registrate dalle terapie intensive dell’A.O. Sant’Andrea che
hanno un dato di bassa mortalità. Su dieci pazienti critici
che entrano in terapia intensiva infatti otto di questi hanno
un esito clinico positivo. Proseguono i controlli nelle case
di cura, circa 1/3 di queste strutture sono state controllate
su tutto il territorio e oltre il 60% delle RSA. Da questa
mattina partono le prime RSA COVID. Questa mattina ho inoltre
fatto visita al COVID Center dell’Ospedale dei Castelli e ho
potuto apprezzare una particolare attenzione alla sicurezza e
i percorsi. Un ringraziamento va a tutti gli operatori.
Superata quota 50 mila tamponi effettuati da inizio emergenza
e sono in continua crescita i guariti che salgono di 27 unità
nelle ultime 24h arrivando a 502 totali. Sono usciti dalla
sorveglianza domiciliare in 12.684 e i decessi nelle ultime
24h sono stati 10” commenta l’Assessore D’Amato.

La nuova app della Regione ‘LazioDrCovid’ in collaborazione
con i medici di medicina generale e i pediatri di libera
scelta, ha già registrato oltre 81 mila utenti che hanno
scaricato l’applicazione e 2.200 medici di famiglia e 310
pediatri di libera scelta collegati. Per quanto riguarda
infine i DPI – dispositivi di protezione individuale oggi sono
in distribuzione presso le strutture sanitarie: 64.000
mascherine chirurgiche, 32.200 maschere FFP2, 3.200 maschere
FFP3, 6.500 camici impermeabili, 28.000 calzari, 63.000 guanti
e 15.000 cuffie.

La situazione             nelle      Asl     e    Aziende
Ospedaliere:

Asl Roma 1 – 15 nuovi casi positivi. 2 i pazienti che sono
guariti. 1.498 le persone che sono uscite dall’isolamento
domiciliare. Controllate 10 RSA su 18 e più di 40 case di
riposo del territorio;

Asl Roma 2 – 16 nuovi casi positivi. 43 le persone che sono
uscite dall’isolamento domiciliare. Controllate 10 RSA su 18 e
il 70% delle case di riposo del territorio;

Asl Roma 3 – 8 nuovi casi positivi. 10 i pazienti che sono
guariti. 2 i decessi: due uomini di 79 e 84 anni con
precedenti patologie. 1.545 le persone che sono uscite
dall’isolamento domiciliare. Attivati oggi 4 posti di terapia
intensiva all’Ospedale Grassi. Controllate 5 RSA sulle 10
presenti nel territorio;

Asl Roma 4 – 3 nuovi casi positivi. 1 paziente è guarito. 0
decessi. 1.498 le persone che sono uscite dall’isolamento
domiciliare. Si sono conclusi i controlli su tutte le RSA e
case di riposo del territorio;

Asl Roma 5 – 12 nuovi casi positivi.          4 i pazienti sono
guariti. 3 pazienti sono deceduti. 1.577     le persone che sono
uscite dall’isolamento domiciliare. 44 su    49 le case di riposo
controllate. Una risultata abusiva è stata   denunciata;

Asl Roma 6 – 11 nuovi casi positivi. 2 decessi: una donna di
70 anni di Albano e un uomo di Velletri di 44 anni. 54 le
persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. A Genzano
da oggi operativo il laboratorio per il test COVID. Completate
le verifiche sulle strutture socio assistenziali del
territorio;

Asl di Latina – 14 nuovi casi positivi. Deceduta una donna di
80 anni con precedenti patologie. 3 pazienti sono guariti.
3.832 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare.
Controllato il 58% delle case di riposo e il 100% delle RSA;

Asl di Frosinone – 6 nuovi casi positivi. 2 pazienti sono
guariti. 0 decessi nelle ultime 24 ore. 301 le persone che
sono uscite dall’isolamento domiciliare. Prevista la
riapertura il PS di Alatri dopo la sanificazione da parte dei
Vigili del Fuoco. Controllate l’85% delle case di riposo e il
100% delle RSA del territorio;

Asl di Viterbo – 8 nuovi casi positivi. 5 pazienti sono
guariti. Anche oggi non si registrano decessi nella provincia.
2.305 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare.
Controllate il 30% delle RSA e delle case di riposo del
territorio;
Asl di Rieti – 58 nuovi casi positivi di cui 30 dal cluster di
Contigliano e gli altri riferibili alle case di riposo del
territorio. Il dato è frutto di un ritardo delle notifiche
nelle giornate precedenti. 2 pazienti sono guariti. 2 decessi:
un uomo di 91 e un uomo di 83 anni con patologie pregresse. 31
le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare.
Controllato il 50% delle case di riposo e il 100% delle RSA
del territorio;

Policlinico Umberto I – Attualmente 134 pazienti ricoverati in
degenza ordinaria e 23 pazienti ricoverati in terapia
intensiva. 2 pazienti sono guariti;

Azienda Ospedaliera San Giovanni – Non si registrano operatori
sanitari positivi. Domani sarà attivato il laboratorio per il
test COVID h24;

Azienda Ospedaliera Sant’Andrea – Attivo servizio psicologico
per cittadini e operatori h24. Terapie intensive: ad oggi su
10 pazienti ricoverati in terapia intensiva 8 sopravvivono;

Policlinico Gemelli – 250 pazienti ricoverati in posti letto
ordinari. 40 pazienti ricoverati in terapia intensiva;

Policlinico Tor Vergata – 7 pazienti sono guariti. Domani
saranno attivati ulteriori 16 posti letto dedicati;

Azienda Ospedaliera San Camillo – Operativo il laboratorio per
il test COVID;
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – 8 pazienti ricoverati. 3
neonati e 2 mamme di Civitavecchia sono risultati negativi al
primo tampone, in attesa del secondo per la conferma della
guarigione;

Ares 118: Non si registra nessuna difficoltà sui trasferimenti
e sulle terapie intensive

IFO – Attivo il servizio di consulenza dermatologica e
venereologica a distanza per tutti coloro che hanno necessità
di contattare uno specialista. Da domani operativo il
laboratorio per il test COVID;

Università Campus Bio-Medico – 8 pazienti ricoverati in
terapia intensiva e 2 in degenza ordinaria al COVID Center
Campus Biomedico.
Ladispoli, non si fermano
all’alt   dei  carabinieri:
arrestati due uomini dopo
rocambolesco inseguimento
LADISPOLI (RM) – Non si fermano all’alt vengono inseguiti e
arrestati dai carabinieri. Si tratta di due cittadini romeni,
rispettivamente di 28 e 36 anni, accusati di resistenza a
pubblico ufficiale, lesioni personali e guida in stato di
ebrezza alcolica.

La scorsa notte, una pattuglia della sezione radiomobile ha
notato i due a bordo di un’auto per le vie del centro di
Ladispoli e ha intimato loro l’alt per eseguire una verifica.
Il conducente, però, ha accelerato repentinamente per evitare
il controllo dei militari.

Durante l’inseguimento, l’auto in fuga ha perso il controllo
e, dopo aver urtato alcuni veicoli in sosta, ha terminato la
sua corsa al centro della carreggiata. Entrambi gli occupanti,
hanno poi tentato la fuga a piedi ma sono stati raggiunti dai
carabinieri.

Uno dei due ha opposto resistenza colpendoli con calci e pugni
nel tentativo di scappare, ma i carabinieri li hanno
definitivamente bloccati.

Il conducente è risultato in stato di ebbrezza alcolica, con
tasso alcolemico di 1,8 g/l.

La macchina è stata sequestra mentre i due sono stati
arrestati e portati nelle proprie abitazioni in regime di
arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Gli stessi sono stati sanzionati altresì amministrativamente
per essere stati sorpresi fuori dalla loro abitazione senza
giustificato motivo, in violazione al d.l. 19/2020 riguardante
l’attuale emergenza sanitaria.
Asl Rm6, i dati non sono
allineati: l’editoriale del
direttore
A volte è importante riflettere ad alta voce. Per alcuni versi
sono profondamente toccata dall’umanità e dalla competenza di
molti colleghi che ai tempi del Coronavirus preferiscono
tacere e contare fino a dieci anziché correre dietro una conta
spasmodica dei positivi, anche ufficiosi, svilendo e demolendo
tutto il lavoro buono che la categoria porta avanti.

Non è semplice per nessuno. E mi si permetta uno sfogo, non
sono affatto soddisfatta di come certe Asl, come la Rm6,
gestiscano la comunicazione con i giornalisti, le
amministrazioni locali che diventa poi la comunicazione con la
cittadinanza.

Mi spiego meglio, spesso la realtà non coincide con la conta.
Si vedono camper che circolano e fanno i tamponi, cittadini
chiusi in casa perché hanno ricevuto i risultati, altri con
parenti stretti positivi ma che non riescono a ottenere la
possibilità di fare un tampone per escludere un possibile
contagio.

Mi arrivano telefonate di persone in lacrime che non possono
dire addio ai loro cari entrati per una patologia e diventati
positivi nelle strutture.

Ci sono altri residenti del territorio Asl Rm6 che comunicano
la loro positività al loro sindaco, tanto per essere
trasparenti e per ricevere una parola di solidarietà ma che
non risultano nel conteggio del giorno che fa la Asl.

I dati che arrivano dalla Asl Rm6 ai sindaci non appaiono
allineati con la realtà. Le dimostrazioni sono innumerevoli
basta citare i casi di Albano, è stata data notizia sia dei
primi casi positivi che non erano stati comunicati, sia
dell’età delle persone e delle circostanze del contagio vedi
la gita religiosa ad Assisi che poi ha causato almeno cinque
ricoveri e una persona deceduta ieri.

Tutta questa cronaca chi ce l’ha fornita? Nessuna delle
istituzioni, proiettandoci come cronisti allo sbaraglio a
caccia dei contagiati omessi. Poi con il contagocce sono
arrivate le informazioni e questo grande gap ha fatto sì che
si creasse un grande spartiacque tra i quotidiani che come il
nostro preferiscono non fare falsi allarmismi e si attengono a
una conta ufficiale che ci arriva con enorme approssimazione e
i quotidiani che comunque vogliono contare anche i positivi
sommersi.

In pratica la carenza d’informazione ha messo tutti contro
tutti. Invece, questo non dovrebbe accadere. Qui non si
pretende di sapere nome e cognome ma soltanto il numero di
positivi esatto di ogni giorno con specifica dei Comuni di
appartenenza e di informazioni che si ritengono importanti per
la collettività come ad esempio se il contagiato sia entrato a
contatto con qualcuno con particolare attenzione ai focolai
(case di riposo, posti di lavoro come addetti ai supermercati
ecc)…

Lavoro encomiabile stanno facendo quasi tutti i sindaci che
cercano il più possibile di aggiornare i cittadini sullo stato
dei fatti, sui contagi sebbene leggo in alcune situazioni la
volontà di mettere la polvere sotto il tappeto. Di dire che i
contagi sono pochi, di sminuire una situazione pandemica unica
e devastante.

La mia impressione, confortata anche da lunghe chiacchierate
con chi naturalmente e per ovvi motivi non può palesarsi e
metterci la faccia è che le conte giornaliere siano poco
attendibili e che se un giorno ci sono 3 contagiati e il
giorno dopo 20 dipende soltanto dal numero di tamponi che si
effettuano. Ci sono giorni dove in alcuni Comuni non si
effettuano tamponi e quindi i contagiati risultano stabili,
non aumentano. E noi pensiamo che sia un bene ma in realtà non
è un dato attendibile. Si muore per delle patologie pregresse
o soltanto per coronavirus? In entrambi i casi penso ma
sarebbe bene scindere meglio questo dato perché se ogni giorno
contiamo i decessi di anziani già malati rischiamo di non
avere i dati puliti.

Bisognerebbe fermarsi. Oggi abbiamo perso molto tempo intorno
alla comunicazione di un sito online fatta ieri nel tardo
pomeriggio (3 aprile) su un contagiato a Nemi.

Si è aperta una vera e propria caccia al positivo cercando di
circoscrivere il campo. In tanti ci hanno telefonato e tanti
abbiamo contattato noi: “Come stai cara vicina di casa? Quanto
tempo che non ci sentiamo…”. I sospetti hanno cavalcato e
predominato sulla nostra capacità di essere razionali. Chi non
ha una stabilità psicofisica ben salda con una notizia del
genere può essere colto da attacco di panico, da crisi e non a
caso i distretti sanitari hanno attivato i consulti
psicologici per telefono.
Ma torniamo ai fatti. Come è possibile che abbiano scritto di
un contagiato senza che sia stata diffusa alcuna comunicazione
ufficiale? Evidentemente avranno avuto i loro motivi e le loro
fonti. Ma perché nel 2020 queste fonti rimangono carbonare?
Ebbene su Nemi, la Asl non comunica nulla al Comune (quindi si
deduce che ad oggi non ci siano contagi) ma il sito locale è
ancora lì con la notizia di un positivo e il link rimbalza sui
social, viene condiviso e crea agitazione, preoccupazione e
anche tanti sospetti: cosa ci nascondono? Di chi è la
mancanza? Perché?

Non ho scritto per dare delle risposte a tutte queste domande
ma per denunciare una gestione della comunicazione da parte
della Asl Rm6 che non funziona. Ripeto, i decessi, i dati, i
fatti spesso non sono confortati dai numeri che vengono dati
con ritardo o messi in un calderone approssimativo e dunque
poco attendibile. sicuramente sono dati non allineati con la
realtà. Domani è domenica e chissà quanti tamponi fatti
avranno un esito, chissà se la situazione sarà stabile per poi
tornare a impennarsi lunedì e soprattutto chissà se veramente
c’è questo positivo a Nemi a cui a questo punto facciamo i
nostri migliori auguri ovunque egli sia e se realmente esista.
Oltre 20 milioni di euro
dalla Regione Lazio per buoni
spesa: ecco come funziona
La Regione Lazio con due apposite delibere di giunta approvate
oggi su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Welfare
ed Enti locali Alessandra Troncarelli, sono stati approvati
due provvedimenti: “Buono spesa” che stanzia 19 milioni di
euro in favore dei Comuni e misure straordinarie per gli enti
del terzo settore per un importo di 2 milioni di euro.

Nel dettaglio, i 19 milioni di euro sono così
suddivisi:

7 milioni sono destinati ai Municipi di Roma Capitale, mentre
i restanti 12 milioni sono ripartiti tra gli altri Comuni del
Lazio, in proporzione alla popolazione.
“Le risorse di “Buono spesa” – spiega l’assessore Troncarelli
– sono riservate all’acquisto di cibo, alla distribuzione di
pacchi alimentari, nonché alla copertura dei costi sostenuti
per i medicinali. Destinatari sono le famiglie e tutte quelle
persone che, con l’attuale crisi, non hanno mezzi per far
fronte ai bisogni primari. In un momento tanto difficile, la
Regione Lazio sta mettendo in campo una serie di azioni
concrete e immediate per alleviare le difficoltà delle fasce
più vulnerabili, assicurando i beni di prima necessità e dando
la possibilità di acquistare anche le medicine. È prevista la
possibilità di usufruire delle convenzioni con gli enti del
terzo settore per la distribuzione a domicilio”.

Per   accedere   al   servizio,   va   presentata   domanda   al
segretariato sociale territorialmente competente (anche per
via telefonica o mail) oppure bisogna essere segnalati da
parte degli enti del Terzo settore.

Tra i requisiti richiesti, l’essere in carico ai servizi
sociali comunali oppure trovarsi in una situazione di bisogno
a causa dell’emergenza derivante dalla epidemia, previa
autocertificazione soggetta a successiva verifica.

Il buono spesa o pacco alimentare ha un valore di 5 euro a
persona al giorno, elevabile a 7 euro in caso in cui il
destinatario sia un minore. Al fine di raggiungere il maggior
numero di soggetti possibile, il massimo importo concedibile
per singolo nucleo familiare ammonta a 100 euro a settimana.
Le spese per medicinali sono riconosciute in base alla
situazione di disagio economico, fino a un massimo di 100 euro
al mese.

I Comuni provvederanno tempestivamente all’erogazione dei
buoni spesa o dei pacchi alimentari ai beneficiari, anche
attraverso l’attivazione di accordi con le catene di
distribuzione alimentare o con singoli esercizi per il
servizio di consegna a domicilio. Fondamentale sarà anche il
ruolo degli uffici di piano dei distretti socio-sanitari a
supporto dei singoli Comuni.

“Con lo stanziamento in favore degli enti del terzo settore –
continua l’assessore Troncarelli – diamo un ulteriore
riconoscimento al mondo del volontariato che, ancora una
volta, assicura un supporto insostituibile nella erogazione di
servizi essenziali a favore delle fasce più deboli della
popolazione”.

Tra le iniziative finanziate: acquisto e consegna al domicilio
di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari,
prodotti per igiene e profilassi; acquisto e distribuzione di
dispositivi di protezione individuale dal Covid19 anche per
gli ospiti di case di riposo, ‘dopo di noi’ e altre strutture
di accoglienza; acquisto pasti per le mense sociali, per i
dormitori e per le strutture di accoglienza. Le risorse sono
destinate tramite avviso pubblico, per un massimo di 200mila
euro per ciascun ente del terzo settore.
Covid-19, distretto socio-
sanitario Rm 6.1: attivo sos
psicologico
Il Distretto socio-sanitario RM 6.1 nell’ottica della gestione
associata dei servizi sociali e nel quadro del Piano Operativo
di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari ha attivato dal
20 Marzo scorso il Servizio di Emergenza Psicologico
Telefonico “SOS PSICOLOGICO che risponde al numero 06
83793190” per tutti i cittadini dei Comuni afferenti al
Distretto RM 6.1 (Colonna, Frascati, Grottaferrata, Monte
Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora,
riconvertendo risorse del Comune Capofila Grottaferrrata e del
Piano di Zona del Distretto,al fine di sostenere i cittadini
in un momento di grande difficoltà, come quello che stiamo
vivendo al tempo del COVID 19.

“Ciò che stiamo vivendo, – dichiarano da Distretto – al tempo
del Coronavirus, è uno stato d’animo collettivo che da
parecchi giorni ormai ci segue come un compagno inseparabile.
Questo stato d’animo, si chiama paura, insieme a un senso di
impotenza e di minaccia. Ciò che sentiamo è la persistente e
totalizzante incertezza sull’evoluzione della situazione, la
paura di sentire minacciata la propria integrità fisica e
quella dei propri cari, la difficoltà di non poter vivere la
propria quotidianità, di perdere i propri riferimenti, le
proprie abitudini e certezze, la sofferenza per non poter
essere vicini ai propri familiari, la preoccupazione per i
figli piccoli a cui dover spiegare tutto ciò, il disagio di
dover gestire familiari con disabilità a cui è particolarmente
difficile trasmettere tranquillità ….

Questo sentire ci accomuna tutti, ognuno con il proprio
carico.

In una situazione come questa, una misurata dose di ansia e di
paura è normale, ci aiuta a proteggerci, è buona ed è
fondamentale per la nostra difesa e per la sopravvivenza. Ma
quando ci rendiamo conto che abbiamo un eccesso di ansia e di
stress, che stiamo mettendo in atto comportamenti
controproducenti, che abbiamo la necessità di essere ascoltati
sostenuti e confortati , è necessario farsi aiutare e
rivolgersi al SOS PSICOLOGICO servizio di emergenza
telefonico, appositamente istitutito in questa fase di
emergenza nazionale e mondiale, a cui tutti i cittadini del
Distretto socio-sanitario RM 6.1 possono accedere e da cui
possono ricevere un aiuto immediato nel contenimento dello
stress e delle preoccupazioni”.

“Il contatto emotivo, in questo momento più che mai è
necessario – dichiara il sindaco di Grottaferrata, Luciano
Andreotti – e la vicinanza di uno specialista, appositamente
formato, può rappresentare un grande sostegno, sia nella
condizione immediata che anche nella gestione del post-
emergenza. Per questo, d’accordo con tutti i colleghi sindaci
del Distretto socio-sanitario Rm 6.1 da Grottaferrata, come
comune capofila, abbiamo voluto mettere a disposizione questa
opportunità che aiuterà tutte le amministrazioni, attraverso
gli operatori delle equipe di psicologi che si presteranno, a
sentirsi più vicini a ognuno dei propri cittadini. L’apetto
psicologico del “dopo” non va infatti trascurato – conclude
Andreotti – al contrario ha un importanza cruciale per i
riflessi che potrà assumera a breve a medio e a lungo termine
ed è giusto, opportuno e doveroso che le amministrazioni
comunali se ne occupino così come stiamo facendo. Insieme. Nel
modo che, più che mai ora, ci aiuterà ad uscire tutti più
forti da questo momento di grave emergenza”.
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