TRASPORTI AEREI PARTE B - Insegnamento di Anno Accademico: 2019/20 - Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione
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Scuola di Ingegneria - Università di Pisa Anno Accademico: 2019/20 Insegnamento di TECNICA DEI TRASPORTI TERRESTRI, MARITTIMI E AEREI Docente: Marino Lupi TRASPORTI AEREI PARTE B
COSTI NEL TRASPORTO AEREO DOC (Direct Operating Cost): Costi Operativi Diretti, sono dovuti agli aerei. IOC (Indirect Opereating Cost): sono più dovuti ai passeggeri. I costi DOC variano al variare della tipologia della flotta. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 2
Classificazione costi (metodo ICAO con qualche variante) Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2002. 3
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2010. Peso percentuale delle diverse “voci” di costo. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 4
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Fifth Edition, Routledge, 2019 Percentuali delle diverse “voci” di costo aggiornate, 2017 Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 5
Fonte:https://www.isabelnet.com/history Fonte:https://www.isabelnet.com/history-of-oil-prices-since-1861/ 6
Fonte :IATA, Economic Performance of the Airline History Industry (semi annual report 2018) Gli aerei commerciali (quelli entrati da ultimi in servizio) sono sempre più efficienti da un punto di vista del consumo: in termini di RTK, ossia per unità di traffico trasportata; in termini di consumo globale però….. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 7
Fonte :IATA, Economic Performance of the Airline History Industry (semi annual report 2018) Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 8
Fonte: Aviation Benefit 2017; https://www.icao.int/sustainability/Documents/AVIATION-BENEFITS-2017-web.pdf Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 9
Progresso tecnologico e costi per posto-miglio Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 10
Economie di scala nel trasporto aereo Nel trasporto aereo ho varie tipologie di economie di scala. C’è l’economia di scala rispetto alle dimensioni del mezzo: ho un costo minore, per posto-km, nel caso di aerei di grosse dimensioni. Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Fifth Edition, Routledge, 2019 11
Economie di scala rispetto alla dimensione della flotta. Se ho aerei tutti di uno stesso tipo risparmio sulla manutenzione e sull’ addestramento e gestione dei piloti. Infatti i piloti, almeno in uno stesso periodo di tempo, non pilotano aerei di tipo diverso (solo aerei con strumentazione molto simile). E’ quindi più facile addestrare i piloti e realizzare una buona turnazione di essi, e perciò massimizzare le ore di volo effettivo, nel caso di flotta con un unico tipo di aereo. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 12
Vi è poi una economia di scala rispetto alla lunghezza della tratta. Per ogni aereo posso considerare un grafico in cui ho in ascissa la lunghezza della tratta e in ordinata il carico pagante trasportabile (1) Carico pagante (2) Lunghezza di tratta (3) (1) Lunghezza massima di tratta operativa a carico pagante massimo. (2) Carico pagante massimo a serbatoi del combustibile pieni. (3) Tratta massima a cui può volare l’aereo a serbatoi pieni: non c’è carico pagante: può servire per trasferimenti. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 13
Per ogni aereo ho un peso massimo al decollo: se ho il massimo carico pagante non posso avere i serbatoi pieni. Se voglio imbarcare più Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2002. carburante devo rinunciare ad una parte del carico pagante. Produttività = carico pagante x velocità di blocco (t x km /h) Costo orario diretto per un certo tipo di aereo (ammetto che sia un costo fisso) costo orario euro/h euro = produttività posto × km/h posto × km Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. È alla base della tariffa 14 2019-20
Ho una tratta operativa ottimale (in realtà, come risulta dalla figura, ho un intervallo ottimale di tratta operativa) costo orario euro/h euro = produttività posto × km/h posto × km Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Fifth Edition, Boeing 737-800 sulla tratta Manchester- Dublin e Manchester - Alicante. Routledge, 2019 All’aumentare della lunghezza della tratta aumenta la produttività: perché aumenta la V di blocco in quanto aumenta il tratto fatto alla V 15 max (V di crociera).
costo orario euro/h euro = produttività posto × km/h posto × km In realtà all’aumentare di L (lunghezza di tratta) ho un costo orario che diminuisce e quindi viene ulteriormente rinforzata l’economia di scala rispetto alla lunghezza di tratta Infatti se l’aereo opera su una tratta più lunga: - L’aereo vola di più in un anno: riesco a “spalmare” i costi fissi di ammortamento su un numero di ore superiore. - Il personale di cabina e i piloti passano più tempo dell’orario di lavoro volando: diminuiscono i costi fissi, in termini orari, del personale. -M.Lupi: Sul "Tecnica costoed Economia orariodei Trasporti" le tasse - di atterraggio, ed uso in generale dell’aeroporto, Fac.M., Lupi Ingegneria, incidono "TecnicaUniversità di Pisa, dei Trasporti meno.e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 A.A. Marittimi Terrestri, 2009/10 16
Airbus A321 per rotte con partenza da Londra Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2002. Rotte con partenza A 321 (≈ 150 posti) da Londra A 340 (≈ 300 posti) Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 17
Boeing 737- MAX-9 Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Fifth Edition, per rotte con partenza da Londra Routledge, 2019 Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 18
Come posso determinare la tariffa F ? ( DOC ) L + ( IOC ) pass×km n × L = n × F ( DOC ) L : Costo diretto sulla tratta L ( costo orario, per quel tipo di aereo, su quel tipo di tratta, moltiplicato per il tempo di blocco) ( IOC ) pass×km : costo indiretto per passeggero - km Devo “apporzionare” a ciascun volo una quota dei costi indiretti: un metodo con cui questo viene fatto è attraverso la quota di pass x km prodotti (anche se non è detto che sia il più corretto). n: è il numero di passeggeri. Dall’equazione posso ricavare F (dato n). Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 19
Cosa è il “break-even load factor” (fattore di carico di pareggio)? b n ( DOC ) L Data F, n è il numero di λ = = [ Q Q F − ( IOC ) pass×km L ] passeggeri che pareggia i costi Q : è la capacità dell’aereo. Se = 0,8 per coprire i costi occorre che l’aereo sia carico b λ per almeno l’ 80% della sua capacità. Da sempre nel trasporto aereo c’è una attenzione: ai voli che sono “profittevoli” e a quelli che non lo sono; ai fattori di carico realizzati ed ai fattori di carico di pareggio di ciascun volo. Deve essere fatto però un discorso di rete: ci possono essere dei voli non remunerativi che però portano passeggeri per un volo remunerativo (tipicamente quelli intercontinentali). Inoltre le strategia di impresa sono complesse: per esempio nella situazioni di crisi, si può preferire lavorare in passivo, ma mantenere i clienti e le rotte, ed essere pronti a sfruttare la ripresa economica e dei traffici. 20
COMPAGNIE LOW-COST Il modello low-cost è stato “inventato” dalla Fonte: Doganis R.,”The Airline Business”, Routledge, 2006. compagnie americana (del Texas) Southwest (Ideatore del modello è considerato Herbert Dwight Kelleher) Caratteristiche principali del modello Southwest 21
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Fifth Edition, Routledge, 2019 Il modello low-cost europeo deriva chiaramente dal modello Southwest Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 22
Fonte: Doganis R.,”The Airline Business”, Routledge, 2006. Confronto fra i costi operativi della Southwest, per un Boeing 737- 300, e quelli di altre compagnie americane. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 23
Un confronto con anni successivi mette però in evidenza una minore differenza nei costi. Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2010. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 24
Attualmente, negli Stati Uniti, sembra che ci sia una tendenza alla diminuzione del gap nei costi fra le low cost (value) carrier e le network carrier . 2015-16, Oliver Wyman, pag. 42, Fonte: Stalnaker T, Usman K., Taylor A. , Airline Economic Analysis 2015 2015-2016. CASM =Cost per Available Seat Mile 25
Comunque, dati recenti, mettono ancora in evidenza una certa differenza, a parità di aereo e di lunghezza di tratta operativa, fra la Southwest e le “legacy carrier”. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 26
sicurezza Fonte: The Economist, Gulliver, Apr 17th 2018, ,by A.W. | WASHINGTON, DC, https://www.economist.com/blogs/gulliver/2018/04/airline -tragedy La Southwest ha anche un invidiabile primato di 27
Il modello Southwest è stato esportato in tutto il mondo (con qualche variante……) We went to look at Southwest. It was like the road to Damascus. This was the way to make Ryanair work. (Michael O’Leary, Chief Executive, Ryanair) Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 28
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2010. EasyJet e Ryanair (le maggiori compagnie low-cost 29 europee) “sono fuori” del modello matematico
Utilizzazione giornaliera di un Airbus 319: EasyJet rispetto ad alcune “network carriers”. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 30
Negli ultimi anni il load factor di Ryanair è ulteriormente aumentato. Load factors: “low-cost airlines” e “network airlines”. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 31
Confronto fra i costi di Ryanair e Easyjet con le più importanti “legacy carriers” (ex “di bandiera”) Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 32
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2010. Confronto costi fra “network carriers” e “low-cost carriers“ europee Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 33
In Europa, anche dati recenti, mettono in evidenza che continua ad esserci una chiara differenza fra i costi delle low cost e quelli delle network carrier EUROPE airlines: cost per available seat kilometre (CASK, USc) versus average passenger trip length (km) 2014* Fonte: CASK analysis allows global airline unit cost benchmarking and Source: CAPA - Centre for Aviation CASK Database strategic mapping, Published May 2016 in Airline Leader: Issue 34 *Nearest financial years to calendar 2014 Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 34
Dati recenti confermano che, a livello mondiale, c’è sempre una differenza piuttosto marcata fra low-cost carrier e network carrier 35
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2010. Confronto fra una “network carrier” e una “low-cost”: entrambi britanniche (per capire da dove vengono i risparmi delle low-cost) 36
Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Routledge, 2010. Da dove vengono (e in quale misura) i vantaggi della “low- cost”. Percentualmente il risparmio è maggiore sui costi IOC Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 37
Penetrazione delle low-cost nel mercato interno europeo 38 (2008)
Fonte : ANNA (Airline Networ News and Analysis) LCC capacity in Europe …. (18 luglio 2018) https://www.anna.aero/2018/07/18/lcc-capacity-in-europe-set-for-half-a-billion-seats-in-2018/ Penetrazione nel mercato Europeo in generale (continua ad aumentare) Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 39
Negli ultimi anni il traffico delle low-cost è continuato ad aumentare: Ryanair è diventta la prima compagnia europea per passeggeri trasportati. Fonte: Brace position - Why Brexit could entail a hard landing for low-cost carriers , The Economist, 40 print edition, Business, Jul 6th 2017,
2016 Fonte:http://demo1.nkuht.edu.tw/~t0259/abt/2016paxranking.pdf 41
Fonte: Flight Global , Airline Business , World-airline-rankings-2018.pdf Attenzione: le statistiche si riferiscono agli “airline group”, quindi differiscono da quelle relative alle “airlines”. 42
“These Are the World’s Largest Airlines” (qui si parla di airlines e non di airline groups) Ross Binkley (Aug 3, 2019 ) (Fonte: https://thepointsguy.com/guide/worlds-largest-airlines) 1. American Airlines (331 billion RPKs) 2. Delta Air Lines (330 billion RPKs) 3. United Airlines (330 billion RPKs) 4. Emirates (302 billion RPKs) 5. Southwest Airlines (215 billion RPKs) 6. China Southern (200 billion RPKs) 7. Ryanair (171 billion RPKs) 8. China Eastern Airlines (166 billion RPKs) 9. Air China (161 billion RPKs) 10. Lufthansa (159 billion RPKs) Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 43
SERVIZI “HUB AND SPOKE” (“Hubbing”) Si ha l’hubbing in una rete di trasporto aereo quando la domanda, anziché essere servita con un volo “non stop”, viene servita indirettamente facendola passare per un aeroporto intermedio, l”hub”, dove generalmente (anche se non sempre) l’utente cambia aereo. HUB O D Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 44
C’è chi sostiene che l’”hubbing” è sempre esistito nel trasporto aereo: per motivi tecnologici, bassa autonomia degli aerei; perché gli accordi bilaterali costringevano le compagnie a concentrare i voli internazionali in alcuni punti stabiliti. Però a partire dal 1980, in particolare dopo la deregolamentazione in USA, l’”hubbing” cambia notevolmente caratteristiche: non si ha solo la concentrazione spaziale (dei voli negli aeroporti “hub”) ma viene introdotto anche il coordinamento temporale (cosiddetto “effective hubbing”). In un determinata fascia temporale, il più possibile ristretta, arrivano i voli dagli “spokes” secondo un onda e dopo una sosta, la più breve possibile, ma tale da permettere ai passeggeri di cambiare aereo, gli aerei ripartono secondo un’altra onda verso gli “spokes”. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 45
onda di arrivi " complex" onda di partenze In USA negli anni 80, in ambiente deregolamentato, le grandi compagnie organizzano le loro reti secondo il modello “hub-and- spoke”: ci si domanda come mai, e vengono subito avanzate diverse cause dell’”hubbing”. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 46
1- Le compagnie fanno l’”hubbing” per diminuire i costi La concentrazione di tutta la domanda in uscita da uno “spoke”, e verso uno “spoke”, sul collegamento fra l’”hub” e lo “spoke” , mi permette di utilizzare aerei di maggiori dimensioni che, come abbiamo visto, hanno costi operativi minori per posto-km. Inoltre dovrei aumentare i fattori di carico. Però spezzo la tratta, ed è stato visto che nel trasporto aereo esiste una economia di scala rispetto alla lunghezza di tratta. Inoltre imbarco e sbarco 2 volte e pago le tasse aeroportuali 2 volte. Questa causa per la diffusione dell’Hubbing in ambiente deregolamentato, avanzata per prima, è stata, successivamente, scartata. Del resto le compagnie low-cost non operano l’hubbing. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 47
2- Le compagnie fanno l’”hubbing” per un migliore soddisfacimento della domanda di trasporto Per servire 2n mercati (mercato: coppia O-D in un certo senso) con servizi “punto-punto” mi servono precisamente 2n voli. Invece con l’”hubbing”, con n voli, dagli “spokes” all’”hub”, seguiti da altri n voli, dall’”hub” verso gli “spokes”, (ossia con un “complex” di 2n voli) servo un numero di mercati pari a: (n + 1) 2 − (n + 1) = n 2 + n (Numero degli elementi della matrice O- D escludendo la diagonale principale) Spokes Voli (2n) Mercati Mercati (n) Punto-punto Con hubbing 10 20 20 110 20 40 40 420 30 60 60 930 Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 48
A parità di voli riesco a servire un numero di mercati molto più elevato. Nell’aeroporto di Atlanta (il più trafficato del mondo per passeggeri imbarcati+sbarcati) negli anni 80, il 70% dei passeggeri imbarcati proveniva da un altro aereo. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 49
Curva ad S: lega la frequenza offerta in un mercato di trasporto all’ aliquota di mercato “conquistata”. Con basse frequenze offerte conquisto una quota di mercato che è meno che proporzionale alle frequenze offerte; ad alte M.Lupi: "Tecnica ed Economia dei Trasporti" - frequenze conquisto una quota che è più che proporzionale. Fac. Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2009/10 50
Secondo la curva ad S conviene fare un servizio con alte frequenze, oppure non farlo proprio. Questa curva sembra che esista in altre tipi di sistemi di trasporto (per esempio sistema di trasporto collettivo urbano), peraltro alcuni studiosi mettono in dubbio che essa esista anche nel trasporto aereo. Con l’”hubbing” aumento le frequenze fra le coppie O-D della rete. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 51
3° ipotesi – Le compagnie “tradizionali” fanno l’”hubbing” per acquisire potere monopolistico e difendersi dalle nuove entranti La compagnia che fa l’”hub-and-spoke” occupa totalmente gli slots (tempi di pista disponibile) all’aeroporto “hub” e quindi impedisce alle compagnie concorrenti di entrare nel mercato (cosiddetto “fortress hub”). La compagnia acquista potere monopolistico: capacità di controllare la quantità ed il prezzo di un certo bene (in questo caso il servizio di trasporto aereo). Negli anni 80 le compagnie “inventano” l’”hub-and- spoke” per impedire l’entrata nel mercato di nuove compagnie. Però in realtà un’altra compagnia può fare concorrenza, sul mercato fra gli “spokes”, utilizzando un altro “hub”. 52
Rimane il potere monopolistico sul mercato fra l’hub e gli spokes. Però le low-cost ….. Inoltre alcuni (prof. Button) fanno notare che non esiste di fatto potere monopolistico da parte delle compagnie che fanno l’”hub-and-spoke” poiché queste sono molto spesso in perdita, oppure hanno, di fatto, bassi profitti (negli ultimi questa situazione dei bassi profitti, come abbiamo visto è però un po’ cambiata). Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 53
Attualmente le network carrier continuanao a operare diversi “complex” durante il giorno “America Airlines now schedules about eight complexes or banks daily at Dallas-Fort Worth. Air France in 2018 has five at Paris Charles de Gaulle and Lufthansa operated four complexes at Frankfurt. KLM operated five complexes at Amsterdam centred approximately at 09:00 hours, 12:00 hours, 15:00 hours, 17:00 hours and 20:00 hours.” Fonte: Doganis R.,”Flying off Course”, Fifth Edition, Routledge, 2019. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 54
Per ora l’hub-and-spoke ha poche alternative per quanto riguarda i voli intercontinentali (che sono quelli dove le “network-carriers” guadagnano). Ci sono delle compagnie low-cost che hanno intrapreso il tentativo di “esportare” il modello low-cost anche sul servizio intercontinentale (per esempio, in Asia: AirAsia X, Scoot; in Europa: Norwegian Air Shuttle ). Secondo alcuni il modello non è esportabile ai voli intercontinentali (pensiamo all’alta densità dei posti offerti sugli aerei delle low-cost). Inoltre gli aeroporti secondari intercontinentali quali sono? (Qualcuno aveva pensato a Malpensa, un altro aeroporto potrebbe essere Gatwick). In ogni caso si tratta di una situazione in evoluzione. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 55
Un aspetto che potrebbe modificare lo scenario è che la Boeing e la Airbus stanno “rivedendo” i loro modelli Boeing 737 ed Airbus 320 ( che sono quelli utilizzati dalle low-cost), con una versione “extended range “ capace di attraversare l’Atlantico o di andare dal Regno Unito all’India. In questo caso, con aerei da circa 150 posti, di tipo simili a quelli già in possesso delle compagnie low-cost, sarebbe più facile operare voli di tipo point-to-point, ad alta frequenza, viaggiando con un alto coefficiente di riempimento. Questo potrebbe permettere un “attacco” delle low-cost alle network-carrier: per lo meno su tratte medio-lunghe (7-9 ore), ma comunque intercontinentali. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 56
The 737 MAX Offers Greatest Range Capability Fonte: https://www.boeing.com/commercial/737max/by-design/#/range-charts Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 57
Attributi di un aeroporto hub: - Posizione centrale rispetto al mercato da servire. - Alta capacità del sistema di piste (onda di arrivi seguita da onde di partenze in un ristretto periodo temporale). - Alta capacità del terminale: per eseguire scambi efficienti di passeggeri e bagagli (in un ristretto periodo temporale). - Alta domanda da e per “hub”: al fine di aumentare la frequenza e riempire i voli. - Disponibilità di una compagnia ad eseguire l”hub-and- spoke” sul dato aeroporto. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 58
Aeroporto di Atlanta Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 59
Aeroporto di Atlanta: l’ aerostazione 60
Airport hubs can take a variety of forms. Doganis and Dennis (“Lessons in hubbing”, Airline Business, March, 1989,42-45) separate hubs into “hourglass” and “hinterland” hubs (Figure 1). The former is operated with flights from one region to points broadly in the opposite direction. A hinterland hub feeds short-haul connecting traffic to long-haul, often international, flights. The hourglass hub operation tends to use aircraft all of a similar size,whereas the hinterland hub has aircraft of mixed sizes. 61
Onda ideale M c : tempo minimo di connessione fra voli continentali. Per esempio: 40 minuti. M i : tempo minimo di connessione fra un volo intercontinentale ed uno continentale ( e viceversa). Per esempio: 50 minuti. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 62
Tc : tempo massimo di connessione accettabile fra due voli continentali. Per esempio: 120 minuti. Ti : tempo massimo di connessione accettabile fra un volo intercontinentale ed uno continentale (e viceversa). Per esempio: 180 minuti. Ai margini dell’onda ho solo i voli intercontinentali. Poi ho una fascia in cui si sovrappongono gli intercontinentali ed i continentali. Poi arrivano solo i continentali. Per un certo periodo tutti gli aerei stanno a terra. Poi ripartono per i primi i continentali. Poi ho una sovrapposizione di continentali e intercontinentali, infine solo intercontinentali. Secondo l’onda ideale qualsiasi passeggero in arrivo deve potere sfruttare qualsiasi volo in partenza. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 63
I tempi di connessione minimo e massimo fra due voli intercontinentali risultano: M = 2M i − M c T = 2Ti − Tc In realtà non riesco praticamente mai a fare un’onda ideale. Le compagnie sono indotte a fare voli fuori onda per: vincoli di capacità aeroportuale, presenza di un forte traffico da e per l’”hub” anche nei periodi temporali fuori onda, necessità di aumentare la produttività giornaliera degli aeromobili ( gli “spokes” non sono tutti alla stessa distanza, quindi gli aeromobili ritornano all’”hub” in tempi diversi). Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 64
Livello di qualità della connessione Tempo massimo di Fonte: Bootsma P.D.,”Airline Flight Schedule Development”, connessione accettabile per i passeggeri (min) Eccellente Buono Scarso Continentale- 90 120 180 Continentale Tipo di connessione Continentale- 120 180 300 Intercontinentale PhD Thesis, 1997. Intercontinentale- 120 240 720 Intercontinentale Tempo di connessione e livello di qualità della connessione. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 65
Potenza dell’Hubbing… 66
“Peso” del trasporto aereo delle merci sul totale del trasporto aereo In 2016, airlines worldwide carried around 3.8 billion passengers annually, logging 7.1 trillion revenue passenger-kilometres (RPKs). Fifty-three million tonnes of freight were transported by air, reaching 205 billion freight tonne-kilometres (FTKs). Fonte: Aviation Benefit 2017, pag.14; https://www.icao.int/sustainability/Documents/AVIATION-BENEFITS-2017- web.pdf Considerando un passeggero + bagalio = 100kg, ossia 10 passeggeri = 1ton Percentuale del traffico merci 205 = 22,4% rispetto al totale del traffico 710 + 205 aereo (espresso in tonnellate-km). 67
Tassi di crescita del trasporto aereo delle merci e del trasporto aereo passeggeri Il tasso di crescita della domanda di trasporto aereo delle merci è risultato in passato superiore a quello dei passeggeri: Negli anni 80: 7,2% per le merci; 5,6% per i passeggeri. Negli anni 90: 7,7 % per le merci; 4,8% per i passeggeri. Dal 2000 al 2007 i due tassi (medi) di crescita sono risultati all’incirca uguali: 4,2 % per le merci; 4,4% per i passeggeri. Dal 2007 si è verificata un’ inversione di tendenza con il tasso di crescita del trasporto passeggeri, generalmente, superiore a quello del trasporto merci. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 68
Passeggeri trasportati Fonte: https://www.statista.com/topics/1707/air-transportation/ Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 69
Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 70
Le previsioni (Boeing) per il futuro sono comunque molto elevate per entrambi le tipologie ! Nei prossimi 20 anni (2019-2038) si aspetta un tasso di crescita, medio: del 4,6% per i passeggeri (passenger-kms) e del 4,2% per le merci (tonne-kms) (Fonte: Randy Tinset, Boeing, “Building the Future Together”, Commercial Market Outlook 2019-2018, 17 June 2019) Comunque il tasso previsto per le merci è inferiore a quello previsto per i passeggeri. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 71
Trasporto aereo merci, rispetto al trasporto merci con altri modi di trasporto. Da un punto di vista delle tonnellate trasportate ha un peso trascurabile. Per quanto riguarda il valore è tutt’altro che trascurabile: circa il 35% (fonte IATA, forse un po’ esagerata (idea mia,), ma confermata: Tony Tyler, CEO IATA – World Cargo Symposium – Kuala Lumpur, Marzo 2012 ). Anche fonti italiane riportano dati simili “Per quanto riguarda le esportazioni, sebbene in Italia oggi si scambi per via aerea solo il 2% circa del volume delle merci, rispetto al totale trasportato, questa è la parte più consistente per valore, di cui rappresenta il 40%.” (Fonte: Giovanni Costantini – Cargo Manager SEA – Aeroporti di Milano L’aeroporto di Malpensa: piattaforma logistica per il Cargo aereo italiano Intermodalità e logistica: il Nord-Ovest piattaforma fra Italia ed Europa - Fare sistema per crescere, Genova 20 giugno 2013) Considerando il valore delle merci trasportate, il trasporto aereo delle merci è senz’altro importante. 72
Il trasporto aereo delle merci riguarda solo alcune categorie merceologiche: 1) beni deperibili (ortaggi, frutta, fiori, pesce fresco…); 2) beni ad alto rapporto valore/peso (vestiti di alta moda, lenti, microchips 3) beni di altissimo valore (pietre preziose, gioielli, opere d’arte…), hanno anche essi un alto rapporto valore/peso ed inoltre hanno bisogno di un trasporto rapido e sicuro per minimizzare il rischio di furto e danneggiamento; 4) posta e colli espressi (con consegna a tempo definito). 5) Inoltre il trasporto aereo è comunemente utilizzato anche per trasporti di emergenza di beni particolarmente urgenti (medicine, pezzi di ricambio per macchinari industriali, …) e di beni comuni in situazioni di precarietà, come per il trasporto di alcune merci verso i paesi del Terzo Mondo o nel caso di calamità naturali, guerre, o altri eventi, che rendano inopportuno o impossibile l’utilizzo dei modi di trasporto terrestri. 73
Tipo di operatori del cargo aereo: 1) “Combination Carrier” (“conventional scheduled airlines” Lufthansa, Air France, British Airways….) sono compagnie aeree che trasportano sia passeggeri, sia merci. Esse trasportano le merci in tre differenti modi: - Nella stiva (“freight hold”) dei loro aerei passeggeri. - Con aerei “all cargo” - Con aerei combi (generalmente del tipo “wide body”): una parte del ponte principale, oltre la stiva (“freight hold”, “belly- hold”), è usata per il trasporto di merce. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 74
Fonte: Fabiani C.”Il trasporto aereo di merci:il ruolo degli integrators e degli aeroporti regionali”. Tesi in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici”, Univ. di Pisa, 2011, Polo Sistemi Logistici di Livorno (Foto tratta dal sito: http://pichars.org/F1T7p) Sezione della fusoliera di un Airbus A300 Veduta interna di un Boeing 747-8 F Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 75
Boeing 747 Combi Fonte: http://www.atlanticskies.com/images/747combi.gif Fonte: http://www.atlanticskies.com/images/747combi.gif 76 76
2) “All Cargo carrier” . Sono compagnie aeree che operano solo nel settore merci. In passato erano più numerose ( per esempio una famosa era la “Flying Tiger”), ma molte sono scomparse o sono state assorbite. Le più famosa è la “Cargolux” (sede in Lussemburgo) . Altre sono: “Air Bridge” (russa), “Polar Air Cargo” (USA),“Nippon Cargo Airlines“, “Air Hong Kong”, “Kalitta Air”. Queste compagnie fanno sia voli di tipo “scheduled”, sia di tipo “charter”. Alcune “Combination Carrier”, come Lufthansa, hanno sviluppato delle loro compagnie “all cargo”: “Lufthansa Cargo”. Queste hanno: un loro bilancio, loro aerei, loro piloti; inoltre queste compagnie pagano la “compagnia madre” per avere il trasporto di merci nelle stive degli aerei passeggeri della compagnia madre. Si tratta perciò di compagnie simili a quelle “all cargo”, o che si possono vedere come di tipo intermedio ai due tipi precedenti. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 77
3) Il terzo gruppo è quello che rappresenta il settore più dinamico e innovativo degli ultimi decenni nel trasporto aereo delle merci: i cosiddetti “integrators”. Al contrario delle precedenti compagnie, che sono dedicate al solo trasporto aereo, ossia trasporto da aeroporto ad aeroporto, gli “integrators” offrono un servizio “porta a porta”. Essi hanno una loro flotta, oltre che di aerei, di mezzi stradali con i quali fanno la raccolta delle merci in partenza e la distribuzione delle merci in arrivo presso il cliente . Essi hanno “impiantato” una “door-to-door logistic chain” interamente da loro controllata. In particolare offrono un servizio caratterizzato da prefissati tempi di consegna (secondo i quali variano in modo marcato le tariffe) e da notevole affidabilità del servizio. I più famosi “integrators” sono la “Federal Express (FedEx)” e la “United Parcel Service (UPS)”. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 78
In Europa c’è la DHL che negli ultimi anni ha avuto una forte espansione e TNT (che è stata acquistata da FedEx). Gli “integrators” nascono agli inizi degli anni 70 con la FedEx che offre, sul mercato interno degli Stati Uniti, un nuovo servizio caratterizzato da: ● trasporto veloce e rapida movimentazione di pacchi di dimensione contenute. ● il servizio è “porta a porta” senza intermediari. La FedEx è importante, storicamente, nel campo dell’evoluzione del trasporto aereo anche perché ha “inventato” l’”hubbing” (nella versione “effective hubbing”). Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 79
Gli aerei della FedEx arrivavano nell’Hub di Memphis ad onde e stavano contemporaneamente a terra per circa un’ora, durante la quale venivano smistati i pacchi, quindi ritornavano all’aeroporto “spoke” di partenza con un volo di circa due ore . Questo modo di operare permetteva la distribuzioni di pacchi espresso su tutto il territorio degli Stati Uniti nel giro di una notte. Sia la raccolta dei pacchi, sia la loro consegna, alla porta del cliente, erano effettuate (e sono effettuate) tramite dei furgoni della stessa FedEx. La velocità del servizio e l’affidabilità (arrivo in tempi predefiniti) erano ( e sono) le caratteristiche tipiche del servizio offerto dagli “integrators”. Le classi tariffarie dipendevano (e dipendono) soprattutto dal tempo garantito di consegna: questo poteva avvenire il giorno dopo, entro una certa ora, oppure, per esempio, entro due giorni lavorativi. Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 80
Gli spedizionieri, ed ogni altro intermediario, viene, operando in questo modo, tagliato fuori. La crescita del traffico degli “integrators” è stata più forte di quella del trasporto aereo merci tradizionale. Nel tempo inoltre gli “integrators” hanno teso sempre di più a trattare partite di merce più grandi dei semplici pacchi postali . Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 81
Fonte: Air Cargo World, https://aircargoworld.com/allposts/the https://aircargoworld.com/allposts/the-freight-50-list- for-2018/ (accesso dicembre 2019) 82
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Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20 84 Fonte: https://www.statista.com/topics/1707/air-transportation/
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