CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE A - CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI - Dipartimento di ...

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CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE A - CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI - Dipartimento di ...
Scuola di Ingegneria - Università di Pisa
             Anno Accademico: 2016/17
  CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI
             TRASPORTI
                Docente: Marino Lupi

 CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI
SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO
             URBANO

                  PARTE A
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CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO URBANO PARTE A - CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI - Dipartimento di ...
Classificazione dei sistemi di trasporto collettivo in base a
                 differenti punti di vista
Supporto:contatto verticale fra veicolo e superficie                                         a cui è
trasferito il peso del veicolo.
  Veicoli “convenzionali”:
• Ruota in gomma su pavimentazione stradale.
• Ruota in acciaio su rotaia in acciaio.

Guida: si riferisce al modo in cui è determinata la traiettoria del
veicolo ed è assicurata la stabilità laterale del veicolo (in particolare
in curva).
• Libera: la traiettoria è scelta dal guidatore, la stabilità laterale è
assicurata dall’aderenza trasversale.
• Vincolata: la traiettoria e la stabilità laterale sono assicurate dalla
interazione ruota – rotaia.
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Propulsione:     tipo di motore utilizzato per la propulsione e
 metodo per determinare lo sforzo esterno di trazione e di frenatura .

  • motore a combustione interna, ciclo diesel.

  • motore elettrico.

  Veicoli per il trasporto collettivo, di tipo convenzionale, gli sforzi
  esterni di trazione e di frenatura sono assicurati dall’aderenza.

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Controllo: modo di regolare il moto dei veicoli in un
 sistema di trasporto; in particolare il distanziamento fra
 due veicoli successivi lungo una linea di trasporto.
 • marcia a vista: il distanziamento fra veicoli successivi è
 determinato dal conducente;

  • marcia strumentale: il distanziamento fra due veicoli successivi è
  assicurato da un sistema di segnali (secondo vari metodi e gradi di
  automazione).

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Sede:     grado di interferenza delle correnti di traffico di veicoli
 individuali stradali ( e di traffico pedonale) rispetto alla circolazione
 dei mezzi di trasporto collettivo. Si distinguono varie tipologie di
 sedi.
  • promiscua: i veicoli da trasporto collettivo viaggiano insieme
  agli autoveicoli del trasporto individuale condividendo la
  carreggiata stradale;
   • riservata: i veicoli da trasporto collettivo hanno una sede riservata
  a loro dedicata:
                                                         semplice striscia
       Vari gradi di
       protezione, per                                    mediante barriere
       esempio:
                                                          massicciata di tipo ferroviario
• esclusiva: non esiste alcuna interferenza con i flussi di veicoli
individuali stradali (e di pedoni): i veicoli viaggiano su una sede
completamente esclusiva (in pratica: galleria o viadotto).
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AUTOBUS
Supporto: pneumatico in gomma su pavimentazione stradale.
Guida: libera.
Propulsione: motore a combustione interna; a gasolio nella versione
più comune, ma ora anche : metano, biodiesel. Veicoli innovativi:
elettrici, ibridi.
Controllo: marcia a vista
Sede : promiscua o riservata
Capacità di una linea: capacità inferiore a 2000 pass/h (12 m,
cadenza 3 minuti: ≈ 20x80=1600 pass/h , con 4 pass/mq); però
autosnodato ≈ 20x120=2400 pass/h.

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Autobus “lungo”
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Autobus a metano (12m)

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Autobus caratteristica
                         meccanica “reale” di trazione

Autobus caratteristica
meccanica “ideale” di
trazione

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Autobus: pregi e difetti
Principali pregi:
• Alta flessibilità del sistema; basso costo dei veicoli (soprattutto nella
versione tradizionale a gasolio).
• Costo di impianto ( della linea) molto basso.
• Non sottrae molta capacità al trasporto individuale stradale (se in sede
promiscua).
Principali difetti:
• Impatto ambientale: inquinamento atmosferico (soprattutto versione
a gasolio, ma quelli moderni sono “euro 5” o superiori) ed acustico.
• Non è affidabile perché spesso in sede promiscua o riservata non
protetta: problema dell’accoppiamento, alti tempi di attesa.

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Per quanto riguarda il problema dell’inquinamento sono stati
 sviluppati:
  Autobus a biodiesel (combustibili derivanti, per esempio da: mais,
  canna da zucchero).
  Autobus elettrici (di dimensioni, e autonomia, ridotte).

   Autobus ibridi.

 Autobus ibridi serie:
 Vi è un motore a combustione interna che è                                          collegato ad un
 generatore: il generatore produce energia che è                                     trasferita a degli
 accumulatori che azionano un motore elettrico il                                    quale è collegato
 alle ruote (quindi la trazione è elettrica, con                                     energia elettrica
 “creata” a bordo).

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Fonte: Gentile M, Tesi di Laurea Azionamenti per autoveicoli a propulsione elettrica e ibrida,
 http://digilander.libero.it/maria_gentile/Tesi/Capitolo3/cap3a.htm

Schema di funzionamento di un autobus (veicolo) ibrido serie
Nello schema serie si “parte” dalla configurazione di un veicolo tutto
elettrico e si aggiunge a “monte” un motore a combustione interna
che permette la generazione di elettricità a bordo.
  Vantaggi: il motore a combustione interna ( che è di dimensioni
  minori di quelli che equipaggiano i veicoli standard) funziona ad
  un numero di giri fisso, ottimale (alto rendimento, basso
  inquinamento ambientale); per brevi tratti (per esempio centro
  storico) può andare in regime elettrico “puro”; inoltre si ha il
  recupero dell’energia in fase di frenata.

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Generalmente c’è un “sistema di controllo della propulsione” (non
 indicato nel precedente schema) che “combina”, secondo le necessità
 di trazione,     l’energia proveniente dal generatore con quella
 proveniente dall’ accumulatore che arriva al motore elettrico.

Source: http://blog.gohrt.com/post/102508476662/how-does-a-hybrid-bus-work
(accessed 2016)
Fonte: Gentile M, Tesi di Laurea Azionamenti per autoveicoli a propulsione elettrica e ibrida,
 http://digilander.libero.it/maria_gentile/Tesi/Capitolo3/cap3a.htm

  Schema di funzionamento di un autobus (veicolo) ibrido parallelo

  Nel caso dell’autobus ibrido parallelo entrambi i motori sono
  collegati meccanicamente alle ruote e possono funzionare: o
  entrambi contemporaneamente o singolarmente uno dei due. Nelle
  fasi della marcia in cui non è necessaria per la trazione del veicolo,
  l’energia proveniente dal motore a combustione interna può essere
  usata per ricaricare le batterie.

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Fonte:http://www.volvobuses.com/SiteCollectionDocuments/VBC/Global%20-%20ILF/Downloads/7900/7900_hybrid_brochure.pdf

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                                                                            meccanica di un
                                                                            autobus ibrido
                                                                            parallelo

Nei veicoli più moderni vi è un sistema automatico che spegne il
motore durante il tempo di fermata (ossia il tempo in cui le porte sono
aperte). Alla ripartenza (quando l’ultima porta si chiude )
l’avviamento si ha con il solo motore elettrico (con tutti i vantaggi
che esso ha in termini di inquinamento, ma anche di accelerazione
progressiva). Il motore a combustione interna viene poi
automaticamente avviato a seconda della velocità raggiunta e delle
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richieste di accelerazione del conducente.
Anche nel caso dell’ ibrido parallelo si può marciare per brevi tratti
(per esempio centro storico) in regime elettrico “puro”ed inoltre si ha
il recupero dell’energia in frenata.

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FILOBUS

Supporto: pneumatico in gomma su pavimentazione stradale.
Guida: libera.
Propulsione: motore elettrico
Controllo: marcia a vista
Sede : promiscua o riservata

Capacità della linea: capacità inferiore a 2000 pass/h (12 m, cadenza 3
minuti: ≈ 20x80=1600 pass/h, con 4 pass/mq); però filosnodato ≈
20x120=2400 pass/h.

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Filobus ( Ansaldo Breda 12 m)

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Principali pregi:
• Basso impatto ambientale: assenza di inquinamento atmosferico,
basso inquinamento acustico, minori vibrazioni (rispetto all’autobus).
• Pregi del motore elettrico: caratteristica meccanica “naturalmente”
vicina a quella ideale; alta vita utile; bassi costi di manutenzione;
possibilità di sovraccaricarlo in avviamento, accelerazione
“progressiva”.
Principali difetti (soprattutto rispetto all’autobus):
• Linea aerea: minore flessibilità (non posso cambiare facilmente il
percorso della linea); costi di impianto. Costi del veicolo: in
particolare, attualmente, hanno tutti anche un motore a combustione
interna (possono funzionare, con prestazioni ridotte, come un ibrido
serie).
• “Inquinamento visivo” (termine “da architetto”….) per la presenza
della linea aerea.
 • Perdita di velocità commerciale, in situazioni di traffico stradale
congestionato, perché è meno maneggevole (sempre, ovviamente,
                                                                      19
rispetto all’autobus).
Spesso (dato i più alti costi di impianto ) si utilizza la versione
filosnodata ( ≈ 120 pass) ed inoltre si tendono a fare in sede riservata.
Quasi tutti i filobus moderni sono degli ibridi (serie) : hanno un motore
a combustione interna, generalmente non molto potente, che può
sostituire la fornitura di energia elettrica dalla linea aerea.

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Filobus Articolato F321 (BredaMenarinibus)

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TRAM
Supporto: ruota in acciaio su rotaia in acciaio (ma ora anche tram su
gomma).
Guida: vincolata.
Propulsione: motore elettrico.
Controllo: marcia a vista (generalmente).
Sede : promiscua o riservata (caso decisamente più comune per i
nuovi impianti).
Capacità mezzo ≈ 200 passeggeri ( ma comunque ne esistono di
diverse lunghezze e capacità)
 Cadenza minima: ≈ 3minuti (ma sono state osservate, in esercizio,
 anche cadenze inferiori)
Capacità della linea: ≈ 20x200 = 4000 pass/h (comunque
dipende, ovviamente, dalla tipologia specifica del mezzo
                                                                        22
considerato, in particolare dalla sua lunghezza).
Anno di costruzione: 1983 ÷ 1986

                             CARATTERISTICHE PRINCIPALI
                             - tara (compreso conducente): 43.300 kg
                             - massa complessiva: 63.100 kg
                             - lunghezza fuori tutto: 28.226 mm
                             - raggio medio min. di curvatura: 25.673,4 mm
                             - velocità max: 75 km/h
                             - alimentazione: 600 Vcc
SERIE 7000 Tram              - organo di presa corrente: pantografo

Torino (Fiat Ferroviaria)    CAPACITA' POSTI PER PASSEGGERI
                             - posti a sedere: 56
                             - posti in piedi: 234

Tram Sirio (Ansaldo Breda)

                                                                      23
Tram Sirio - Diagramma di trazione su tratta tipo di 400 m.

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Tram Citadis (ALSTOM)
La tendenza è di fare veicolo modulari (Sirio, Citadis) al fine di
standardizzare le tipologie (diminuzione dei costi) ed allo stesso
tempo aumentare la varietà dell’offerta.Lunghezze tipiche sono 20,
30 e 40 metri.
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Alstom Citadis di Nizza
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E’ importante inserire bene il tram nel “paesaggio urbano”
Alstom Citadis di Nizza

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Alstom Citadis di Nizza
Il tram Sirio a Firenze

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                                                     Il tram Sirio a Firenze

                                         M. Lupi, "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2016/17                                                                                              30
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                                                                 Il tram Sirio a Firenze in Piazza Duomo (simulazione)
                                         M. Lupi, "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2016/17                                                                                              31
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                                                                                                                                                                                                                                                  Pubblici a Firenze “,, Calosci editore, Cortona, 1987.
                                                     Il tram in Piazza Duomo a Firenze c’era anche in passato !
                                         M. Lupi, "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2016/17                                                                                                                                                                         32
Principali pregi del tram:
• Assenza di inquinamento atmosferico (importante).
• Pregi della trazione elettrica: caratteristica meccanica “naturalmente
ideale”; alta durata del motore; bassi costi di manutenzione; possibilità
di sovraccarico in avviamento; alta potenza.
• Alta durata (rispetto ad autobus e filobus) , vita utile dei veicoli: 50
anni (almeno per i vecchi tram….).
• Maggiore capacità di linea (al solito rispetto ad autobus e filobus).
• Prestazioni che possono essere notevoli (si può arrivare anche a 1,3
m/sec 2 in accelerazione , ma anche con il filobus) nel caso di un tram
ad assi tutti motori ed “aderenza totale”.
• Affidabilità del sistema: se la sede, oltre ad essere riservata, è anche
fortemente protetta. Inoltre può esserci la priorità semaforica (in
questo caso si può arrivare anche a 2 minuti per la cadenza minima ).
Generalmente,
M.                      per dei
   Lupi, "Tecnica ed Economia i nuovi     impianti
                                 Trasporti",              è prevista
                                             Scuola di Ingegneria,          ladi priorità
                                                                   Università                 semaforica. 33
                                                                                 Pisa, A.A. 2016/17
Principali difetti:
• Riduzione della flessibilità rispetto al filobus ed ancora di più
rispetto all’autobus.
• Alto costo di impianto (rispetto ad autobus e filobus).
• Si sottrae maggiore capacità al sistema di trasporto individuale
stradale (rispetto ad autobus e filobus).

 Tram “su gomma” (novità degli ultimi anni):
 • Guida meccanica
 • Guida magnetica
 • Guida ottica

M. Lupi, "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2016/17   34
Padova

                                              Fonte: http://www.trampadova.it
Tram su gomma a guida
meccanica, esempio: Translohr
                                         35
Tram su gomma a guida magnetica (meglio sarebbe definirlo: autobus
 ibrido a guida assistita). Può essere anche alimentato da linea elettrica
 ( e quindi si parlerebbe, in questo caso, di filobus a guida assistita ).

  Esempio: Phileas (Eindhoven)

 Number of passengers          seats      standing      total

 4 persons/m2                  29         74            103

 6 persons/m2                  29         111           140           Single articulated 18,5 m
 Number of passengers           seats     standing      total

 4 persons/m2                   46        83            129

 6 persons/m2                   46        125           171
                                                                    Double articulated 24,5 m
Number of passengers            seats    standing      total
4 persons/m2                    52        89            141

6 persons/m2                    52        133           185

  Acc. = 1,3 ÷ 1,4 m / sec 2                                        Double articulated 26,0 m
  M. Lupi, "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2016/17   36
“Magnetic markers”   Guida
                     “automatica”

                         Fonte: http://connectedcities.eu/guide/phileas.html

                                                                                         37
                                                     “Phileas bus lane” (corsia riservata)
Tram su gomma a guida ottica
                       (meglio sarebbe definirlo: filobus a
                       guida assistita): per esempio Civis
                       (Irisbus)

Motori “nelle ruote”

                                                        38
Guida ottica (guida assistita)

 M. Lupi: "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Univ. Pisa-
                                                     Pisa -A.A.
                                                           A.A.2012/13
                                                                2013/14   39
Però la presenza delle rotaie, che potrebbe essere vista come uno
svantaggio, in realtà potrebbe essere un vantaggio.

 Esiste infatti un vantaggio “psicologico” che sembra essere
 importante: la “visione” delle rotaie induce nell’utente una
 maggiore affidabilità nel sistema di trasporto collettivo. Inoltre la
 presenza delle rotaie induce un maggiore rispetto dei guidatori di
 autoveicoli individuali per le corsie riservate.

M. Lupi, "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Università di Pisa, A.A. 2016/17   40
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