"LORENZO GUETTI" TIONE DI TRENTO - ISTITUTO DI ISTRUZIONE
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE “LORENZO GUETTI” TIONE DI TRENTO ANNO SCOLASTICO 2018/2019 CLASSE 5^ SEZIONE FMS DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Coordinatore di classe: prof. Ilaria Guidotti Prot. n. 3171/7.5 – Tione di Trento, 15 maggio 2019
INDICE 1. DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE 3 1.1 Presentazione Istituto 3 1.2 Profilo in uscita dell'indirizzo 4 1.3 Quadro orario settimanale 5 2. DESCRIZIONE SITUAZIONE CLASSE 6 2.1 Composizione consiglio di classe 6 2.2 Continuità docenti 7 2.3 Composizione e storia classe 7 3. INDICAZIONI SULL’ INCLUSIONE 8 3.1 BES 8 4. INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA 8 4.1 8 4.2 CLIL : attività e modalità insegnamento 10 4.3 Alternanza scuola lavoro: attività nel triennio 11 4.4 Strumenti – Mezzi – Spazi – Ambienti di apprendimento – Tempi del percorso Formativo 11 4.5 Attività recupero e potenziamento 11 4.6 Educazione alla cittadinanza: attività – percorsi – progetti nel triennio 11 INDICAZIONI SU DISCIPLINE 12 5.1 12 6. INDICAZIONE SU VALUTAZIONE 42 6.1 43 6.2 47 6.3 47 6.3.1 SIMULAZIONE I PROVA SCRITTA (Italiano) 46 6.3.2 SIMULAZIONE II PROVA SCRITTA (Economia aziendale) 4 6.4 54 7. INDICAZIONE SU PROVE 6 7.1 56 7.2 56
1. DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE 1.1 Presentazione Istituto L’Istituto di Istruzione di Tione nasce nel settembre 2000, dall’accorpamento del Liceo Scientifico “Primo Levi” e dell’Istituto Tecnico “Luigi Einaudi”; quest’ultimo aveva avuto origine e piena autonomia nell’anno scolastico 1976/77 con la fusione delle sezioni staccate dell’I.T.C. “Tambosi” e I.T.G. “Pozzo” di Trento. Il corso serale, progetto SIRIO, è stato attivato a partire dall’anno scolastico 1998/99 con i due indirizzi: geometri e ragionieri. Nel 2004 l’Istituto di Istruzione ha ulteriormente arricchito l’offerta formativa nei corsi serali introducendo il Liceo delle Scienze Sociali e nel 2006 i Corsi liberi per adulti. Nel mese di maggio 2006 l’Istituto di Istruzione è stato intitolato a Lorenzo Guetti, il sacerdote giudicariese padre fondatore della Cooperazione trentina. Con l’anno scolastico 2012/13 l’Istituto, a seguito della Riforma nazionale e provinciale della scuola superiore, ha rinnovato gli indirizzi già esistenti, introducendo i nuovi percorsi Amministrazione, Finanza e Marketing e Costruzioni, Ambiente e Territorio. Dall’anno scolastico 2013/14 l’Istituto è divenuto Centro di Educazione degli Adulti (EdA) per le Giudicarie, all’interno del quale sono stati inseriti i Corsi serali (Amministrazione, Finanza e Marketing e, dal corrente a.s., Informatica e Telecomunicazioni - articolazione informatica, in sostituzione di Costruzione, Ambiente e Territorio), la Scuola Secondaria di Primo Grado, i Corsi di italiano per stranieri con attestazione di conoscenza della lingua A1 e A2 e i Corsi didattici e culturali. Il bacino d’utenza è costituito dall’intero Comprensorio delle Giudicarie, territorialmente molto esteso e frazionato e suddiviso in quattro aree corrispondenti alla Busa di Tione, Giudicarie Esteriori, Val Rendena, Valle del Chiese. Queste quattro zone presentano caratteristiche socio-economiche differenti: Tione e la Busa sono soprattutto un centro di servizi territoriali oltre che di attività artigianali e industriali, la Val Rendena è caratterizzata prevalentemente dal turismo, le Giudicarie Esteriori dal turismo e dall’agricoltura, la Val del Chiese dall’industria e dall’artigianato. Il contesto sociale e culturale nel quale è inserito questo Istituto presenta tutte le caratteristiche proprie delle realtà dislocate rispetto alle grandi aree urbane, con forte pressione antropica nelle due stagioni turistiche. Si possono intravedere i limiti derivanti da un certo isolamento rispetto a zone più dinamiche, con le difficoltà di collegamento con i centri urbani, soprattutto per i più giovani, e dalla grandezza e dispersione del bacino territoriale di utenza.
Ciò comporta conseguenze sia di ordine culturale che di organizzazione scolastica, fattori che influiscono sulla preparazione degli studenti e sono così sintetizzabili: o le opportunità di partecipazione della popolazione allo scambio culturale risultano limitate, per contro è molto forte il tessuto associativo e del volontariato; o il pendolarismo è un fenomeno che interessa una parte consistente della popolazione scolastica con tempi di percorrenza che si aggiungono, aggravandolo, all’ordinario carico di lavoro; o la perifericità della scuola incide ulteriormente sul fenomeno del turn- over degli insegnanti, a discapito della continuità metodologico- didattica. Nonostante questi elementi rendano più difficile il lavoro formativo della scuola, bisogna tuttavia evidenziare lo sforzo compiuto dagli studenti a partecipare attivamente alla vita scolastica. 1.2 Profilo in uscita dell'indirizzo Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - gestire adempimenti di natura fiscale; - collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - svolgere attività di marketing; - collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; - utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10.Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. 1.3 Quadro orario settimanale Il quadro orario durante il quinto anno del corso serale è riportato di seguito. Per motivi di carattere organizzativo le ore di lezione sono state condensate in una durata di 50 minuti con la seguente scansione settimanale: da lunedì a venerdì dalle 19,10 alle 23,20 ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI MATERIE D’INSEGNAMENTO Classe V AFM Italiano 3 Storia 2 Lingua straniera – Inglese 3 Lingua straniera - Tedesco 3 Matematica applicata 3 Economia aziendale 7 Diritto 2 Scienza delle finanze 2 Religione 1 TOTALE ORE 26
2. DESCRIZIONE SITUAZIONE CLASSE 2.1 Composizione consiglio di classe COGNOME NOME RUOLO MATERIA Deserio Maria DOCENTE Italiano Camera Gabriele DOCENTE Storia Bondioli Francesco DOCENTE Matematica applicata Gentile Roberto DOCENTE Inglese Marini Michele DOCENTE Diritto – Scienza delle finanze Guidotti Ilaria DOCENTE Economia Aziendale COORDINATRICE DI CLASSE Bochicchio Rosangela DOCENTE Tedesco
2.2 Continuità docenti Da sottolineare il fatto che nel corso del triennio si è registrato un continuo turn over dei docenti, evidenziato dal seguente prospetto: MATERIA 3^ CLASSE 4^CLASSE 5^ CLASSE Italiano Moriello Rossi Deserio Storia Moriello Rossi Camera Matematica Miori Giancotti Bondioli Inglese Ballardini Gentile Gentile Diritto Marini Marini Marini Economia politica Marini Marini Marini Economia aziendale Guidotti Guidotti Guidotti Tedesco Ballardini D’Amato Bochicchio 2.3 Composizione e storia classe Numero iscritti: 07, di cui maschi: 02 - femmine: 05 Numero ripetenti: 02 Variazioni rispetto all’inizio dell’anno scolastico: Nel corso dell’a.s. si sono inseriti due nuovi studenti, mentre uno si è ritirato e uno è deceduto. Numero studenti stranieri che, pur scolarizzati in Italia, hanno usufruito di strategie didattiche specifiche: 01 La classe è costituita da sette studenti, ognuno con un percorso diverso alle spalle. Solo due studenti provengono dalla classe precedente, i restanti si sono inseriti nella classe all’inizio del corrente a.s.: due provenienti dal corso diurno, uno dalla quarta serale di due anni prima, uno dalla quinta serale dello scorso a.s., uno ha ripreso gli studi dopo diversi anni. Come spesso accade nei corsi serali, la classe risulta estremamente eterogenea, non solo per le basi di partenza, ma anche per l’impegno nello studio, per la partecipazione alle lezioni, per la capacità di rielaborazione dei contenuti e per il profitto raggiunto nelle diverse discipline.
In particolare si evidenza la situazione di uno studente straniero scolarizzato in Italia, che pur avendo difficoltà linguistico-comunicative accentuate, si è impegnato costantemente per colmare tali lacune, seguendo anche percorsi integrativi. In generale, si è potuto rilevare un buon grado di affiatamento tra gli studenti, che hanno raggiunto una maggiore coesione dopo la tragica scomparsa del loro compagno di classe. La partecipazione al dialogo educativo è stata discreta. Il livello di preparazione raggiunto è anch’esso eterogeneo. 3. INDICAZIONI SULL’ INCLUSIONE L’Istituto promuove interventi per prevenire situazioni di difficoltà degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES), consentirne la piena partecipazione alle attività educative e didattiche e quindi favorirne il successo formativo. A tale scopo l’Istituto ha definito una procedura che individua e regola le misure e gli interventi previsti per il raggiungimento di queste finalità. 3.1 BES CERTIFICAZIONE DSA SITUAZIONE L.104 DI SVANTAGGIO Numero studenti 0 0 0 4. INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA 4.1 Obiettivi formativi, metodologie e strategie didattiche Il Consiglio di classe ha programmato la sua azione educativa e didattica per il conseguimento, al termine del percorso formativo, delle competenze riconosciute a livello europeo. In particolare sono state individuate le seguenti finalità formative: ● formazione culturale ampia e aggiornata; ● sviluppo graduale e armonico delle potenzialità dello studente; ● consapevolezza dell’importanza, per la propria crescita personale, dell’apprendimento e della capacità di integrare quanto appreso nel proprio patrimonio culturale; ● abitudine a comunicare e a confrontarsi con altri; ● attitudine a saper valutare e valutarsi con senso critico. Tenendo conto delle competenze inserite nel nostro Progetto di Istituto e valutando le necessità specifiche degli studenti della classe, il Consiglio di classe ha programmato la propria azione educativa e didattica per l’anno scolastico in corso individuando i seguenti obiettivi, al cui raggiungimento hanno contribuito nella loro specificità tutte le discipline.
1. AREA METODOLOGICA a. Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali b. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari c. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline 2. AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA a. Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui b. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni c. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione 3. AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA a. Dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi b. Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale c. Curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti d. Acquisire in lingua straniera strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti ai livelli previsti dal Quadro Comune Europeo di Riferimento e. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare 4. AREA STORICO-UMANISTICA a. Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini b. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia e d’Europa nel contesto internazionale c. Utilizzare metodi, concetti e strumenti per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea d. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture 5. AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA a. Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà b. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento c. Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio d. Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza L’azione formativa è stata perseguita utilizzando più metodologie didattiche per rispondere ai diversi bisogni cognitivi degli studenti. In particolare si è cercato di promuovere la partecipazione alle attività didattiche e ai momenti della vita scolastica attraverso il dialogo, la riflessione critica, l’assunzione di responsabilità e l’autovalutazione. Sono stati utilizzati i seguenti metodi: lezioni frontali, lezioni interattive, esercitazioni applicative, lavori di gruppo e attività di laboratorio. Gli strumenti didattici impiegati sono: libro di testo e materiali multimediali, dispense, appunti, giornali e riviste, documenti, software, supporti informatici e piattaforme web. 4.2 CLIL : attività e modalità insegnamento Nel rispetto di quanto previsto dal Progetto di Istituto, il consiglio della classe 5 FMS ha optato per l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) con modalità di apprendimento integrato di lingua e contenuto (Content and Language Integrated Learning), utilizzando la lingua inglese e la lingua tedesca. L’insegnamento con metodologia CLIL ha riguardato parti di UdA, come evidenziato dalla tabella sottostante: Docente Contenuti e discipline Periodo Affiancamento Guidotti Business plan (Ec. Aziendale) Aprile 2019 Gentile (Inglese)
Guidotti Strumenti di pagamento bancari Maggio 2019 Gentile (Inglese) (Ec. Aziendale) Marini Tutela delle minoranze linguistiche Novembre Bochicchio (Diritto) 2018 (Tedesco) 4.3 Alternanza scuola lavoro: attività nel triennio Gli adulti che frequentano il corso hanno già fatto diverse esperienze nel mondo del lavoro. Molti di loro attualmente hanno occupazioni, non sempre coerenti col percorso di studi, e sono tornati a scuola per poter avere migliori prospettive future nel mondo del lavoro. Inoltre, alcuni studenti hanno alle spalle percorsi scolastici nell’ambito della formazione professionale, dove hanno avuto modo di fare diverse esperienze di alternanza scuola-lavoro. Pertanto gli studenti della classe hanno avuto modo di conoscere il mondo del lavoro, anche se tali esperienze sono state molto eterogenee per durata, modalità di svolgimento, periodo di effettuazione. Tali attività sono inserite nel curriculum dello studente. 4.4 Strumenti – Mezzi – Spazi – Ambienti di apprendimento – Tempi del percorso Formativo Vedi piani di lavoro dei singoli docenti. 4.5 Attività recupero e potenziamento Oltre alle lezioni curricolari, gli studenti hanno avuto la possibilità di frequentare attività di recupero tramite sportelli in orario extracurricolare. Tali attività sono state volte sia a colmare lacune pregresse che a sostegno dell’apprendimento. Attività di potenziamento sono state inoltre finalizzate alla preparazione dell’esame, mediante simulazioni delle prove di esame. 4.6 Educazione alla cittadinanza: attività – percorsi – progetti nel triennio Con il termine cittadinanza, nella prassi storica, viene indicata l'appartenenza di un individuo ad uno Stato in qualità di cittadino, benché esso rappresenti anche il rapporto con le dimensioni sociale, culturale, politica, giuridica ed economica del contesto di vita. L'evoluzione dei processi internazionali sta modificando il concetto di cittadinanza svincolandolo dalla sua determinazione esclusivamente statuale. Le dinamiche della globalizzazione rendono sempre più fluida l'identificazione della cittadinanza, rendendo significativo il senso di una cittadinanza multipla o plurima, che deriva dalla contemporanea appartenenza ad ambiti che si estendono dal locale al nazionale, al sovranazionale europeo e al mondiale. Questo intreccio fra locale, nazionale e globale implica interdipendenza politica, economica, sociale e culturale nella maturazione di una cittadinanza che sia espressione di consapevolezza, interiorizzazione di atteggiamenti e sintesi di valori vissuti. Formare il cittadino responsabile e attivo significa non solo insegnare le norme fondamentali degli ordinamenti di cui siamo parte, ma anche aiutare gli studenti a
trovare dentro di sé e nella comprensione degli altri, nella storia e nella cronaca, le basi affettive ed etiche da cui dipendono sia il rispetto delle norme esistenti, sia l'impegno a volerne di migliori. Compito della scuola è infatti quello di sviluppare in tutti gli studenti competenze e quindi comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati, tra gli altri, ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà. La conoscenza, la riflessione e il confronto attivo con i principi costituzionali rappresentano un momento fondamentale per la crescita di queste competenze negli studenti. Proprio in rapporto alla specificità culturale dell’istruzione tecnica, tutti i docenti sono chiamati ad affrontare, con gli studenti, aspetti e problemi di rilevante importanza come la sicurezza, l’igiene e la salubrità dei luoghi di produzione e le norme a tutela del lavoro. Tenuto conto che si tratta di studenti in gran parte lavoratori su tali temi è stato possibile avere un confronto in merito alle loro esperienze personali presenti e passate. Se ci si richiama a quanto sancisce l'articolo 41 della Costituzione che, pur affermando che "l'iniziativa economica privata è libera", precisa al secondo comma: "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana"; l'educazione alla cittadinanza si congiunge in tal modo alle tematiche della responsabilità sociale e alle questioni attinenti all’impatto ambientale della produzione industriale. Si costruisce così un solido ponte fra l'educazione alla cittadinanza e l'educazione allo sviluppo sostenibile. Tali tematiche non sono state oggetto di specifici percorsi o attività, ma esse sono state al centro delle diverse discipline e hanno rappresentato elementi di confronto con gli studenti. Si è in tal modo attivato il dialogo, promosso la ricerca e costruito ricchezza di pensiero per affrontare con responsabilità e consapevolezza la dimensione della cittadinanza. INDICAZIONI SU DISCIPLINE 5.1 Schede informative su singole discipline (competenze –contenuti – obiettivi raggiunti) COMPETENZE RAGGIUNTE Al termine del II Periodo didattico e del III Periodo didattico alla fine dell’anno per la l’alunno ha dimostrato di aver raggiunto le seguenti competenze: disciplina: ITALIANO • Utilizzare strumenti espressivi e argomentativi adeguati per gestire la comunicazione e l’interazione orale in vari contesti, per diversi destinatari e scopi, anche in situazioni di team working, raggiungendo fluidità, efficacia e correttezza di esposizione. • Leggere e comprendere testi articolati e complessi di diversa natura, scritti in linguaggi anche specialistici, cogliendone le implicazioni e interpretandone lo specifico significato, in rapporto con la tipologia testuale e il contesto storico e culturale in cui i testi sono stati prodotti. • Padroneggiare la scrittura nei suoi vari aspetti, da quelli elementari (ortografia, morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche
specialistico), con particolare attenzione alla scrittura documentata e per lo studio e redazione di testi di tipo tecnico- operativo. • Conoscere il sistema della lingua italiana e saperlo confrontare con le altre lingue conosciute (lingue moderne, anche nelle accezioni specialistiche proprie delle discipline di indirizzo). • Fruire in modo consapevole del patrimonio letterario e artistico italiano, in particolare in rapporto con quello di altri paesi europei. CONOSCENZE o LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CONTENUTI TRATTATI: PREMESSA Il corso di italiano è stato articolato in due percorsi svolti in parallelo: - un percorso di consolidamento delle competenze di scrittura nelle tipologie testuali contemplate nella prima prova dell'Esame di Stato. - un percorso di studio della letteratura, articolato in 4 Unità di Apprendimento (UdA), che ha proseguito il programma svolto negli anni precedenti. Il programma ha quest'anno incluso la produzione letteraria dalla metà dell'Ottocento al Primo Novecento. L'attenzione è stata posta sui principali movimenti culturali che hanno condizionato la produzione letteraria del periodo preso in esame e su alcuni autori più rappresentativi di quel periodo letterario, considerandone in particolare le tematiche centrali della produzione e le novità stilistiche. Gli studenti sono sempre stati sollecitati ad un rapporto diretto con il testo, guidati in una analisi formale e contenutistica finalizzata alla messa in evidenza delle specificità dell'autore e dei legami con il contesto culturale. Nella scelta degli autori e delle opere proposte sono state individuate quattro aree tematiche, corrispondenti alle quattro Unità di apprendimento in cui il percorso è stato articolato. 1.(UdA 1) “Il male di vivere” nella cultura ottocentesca: il pessimo leopardiano e i suoi rimedi. 2.(UdA 2) La narrativa in epoca positivista documenta i conflitti tra individuo e ambiente sociale; la stagione del realismo letterario e il rapporto con il Positivismo; il passaggio dal Naturalismo francese al Verismo italiano. La genesi della poetica verista in Verga. 3.(UdA 3) Decadentismo e Simbolismo in Europa ed Italia: si è posta l'attenzione sulla diversa visione della realtà e dell'individuo proposta dalla cultura decadente e su come in essa la poesia diventi il principale strumento per conoscere il mistero della realtà (il simbolismo di Baudelaire e Pascoli, l'estetismo e il panismo dannunziani).
Proseguendo sempre all’interno del processo di distruzione delle certezze di matrice positivista, la letteratura riflette sullo smarrimento dell'uomo contemporaneo e sulla complessa società novecentesca. Si è posta in particolare l'attenzione su alcune tematiche rintracciate in alcuni degli autori più significativi del primo Novecento italiano (Pirandello e Svevo): - la messa in discussione delle certezze positiviste: il relativismo gnoseologico, la frantumazione dell'identità; - il conflitto con la società borghese e i suoi valori, l'alienazione dell'individuo nella società burocratizzata, l'inettitudine. 4.(UdA 4) Il corso si è concluso con una piccola rassegna antologica costituita da alcune delle più celebri poesie del Novecento nelle quali i poeti hanno riflettuto sulla dolorosa esperienza della guerra e dei totalitarismi: alcune poesie dall'Allegria di G. Ungaretti; Alle fronde dei salici e Uomo del mio tempo di S. Quasimodo, Non chiederci la parola di E. Montale. Programma dettagliato Uda 1: “Il male di vivere” nella cultura ottocentesca: il pessimo leopardiano e i suoi rimedi. Giacomo Leopardi: i momenti e i luoghi più significativi nella biografia leopardiana. Le opere: i Piccoli e i Grandi idilli, le Operette morali, La Ginestra, lo Zibaldone. Il pensiero: il pessimismo storico e il pessimismo cosmico, le consolazioni al dolore (la poesia, il vago e l'indefinito, la rimembranza, la “social catena”). Testi letti integralmente: L'Infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, Dialogo della Natura e di un islandese. Uda 2: La narrativa in epoca positivista documenta i conflitti tra individuo e ambiente sociale; La cultura positivista. Caratteri generali della narrativa in epoca positivista: il rinnovamento del romanzo realista, naturalista e verista. La narrativa realista. Positivismo e letteratura; L'epoca del Realismo: le motivazioni storiche, il clima culturale; il Verismo italiano e il Naturalismo francese a confronto: principali differenze. Il Verismo di Verga, Capuana e De Roberto. Giovanni Verga: vita e opere. La poetica e l'ideologia conservatrice: la critica al progresso sociale, “l’ideale dell’ostrica” e “i vinti della storia”. Da Vita dei campi: lettura e analisi Lettera - prefazione a L’amante di Gramigna. Il “Ciclo dei vinti”. Da I Malavoglia: lettura e analisi del brano La famiglia Toscano e la partenza di ‘Ntoni. Da Mastro Don Gesualdo: lettura e analisi del brano La morte di Gesualdo. Da Novelle rusticane: lettura e analisi della novella La roba. Federico De Roberto: Da I Viceré: lettura e analisi del brano Una famiglia di “mostri”.
UdA 3: Decadentismo contro Positivismo: la poesia diventa il principale strumento per conoscere il mistero della realtà (simbolismo ed estetismo). Simbolismo e Decadentismo: Definizione, origine del termine e limiti cronologici. La cultura decadente: i presupposti culturali. La nuova funzione conoscitiva della poesia e il ruolo del poeta “filosofo”. La nascita della poesia moderna: il simbolismo e l'estetismo. Joris-Karl Huysmans: da Controcorrente lettura e analisi del brano La realtà artificiale di Des Esseintes. La poetica e lo stile decadente in Italia. L'estetismo nella letteratura italiana: Gabriele D’Annunzio; l'eccezionale biografia dannunziana e le opere; i caratteri fondamentali della personalità e dell'opera: estetismo, individualismo - superomismo, panismo; L'esteta Andrea Sperelli, protagonista di Il Piacere; Temi e caratteri stilistici della lirica dannunziana: Il vate e l’esteta. D’Annunzio e il fascismo. Dal romanzo Il Piacere: L’Asta. Dal romanzo Le vergini delle rocce: Il programma del superuomo. Dal romanzo Notturno: Imparo un’arte nuova. Da Alcyone: La pioggia nel pineto. Il simbolismo nella poesia italiana: Giovanni Pascoli: vita e opere. Il plurilinguismo letterario. La poetica del “fanciullino” e il suo mondo simbolico. Da Il fanciullino: lettura e analisi de Il fanciullino che è in noi e Il poeta è poeta. Da Myricae: Novembre, Lavandare, L’Assiuolo. Dai Poemetti: Digitale Purpurea. Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno. Programma da svolgere Dal momento della stesura del presente documento (30/04/2018) alla fine dell’anno scolastico si prevede di affrontare i seguenti argomenti in classe: La letteratura riflette sull'uomo contemporaneo e i mali della società novecentesca Il NOVECENTO “ETÀ DELL'ANSIA”: i presupposti culturali. La grande stagione narrativa di primo Novecento: nuove tematiche e nuove tecniche narrative; Il flusso di coscienza e il monologo interiore: riferimenti a J. Joyce e V. Woolf. La perdita delle certezze, il relativismo gnoseologico, il ricordo e la sua ricostruzione attraverso l'intuizione (riferimento a Proust, Alla ricerca del tempo perduto). L'inettitudine, la malattia, l'alienazione dell'uomo contemporaneo: riferimenti a Kafka, Lettera al padre, La metamorfosi, Il processo; T. Mann, La montagna incantata, I. Svevo, La coscienza di Zeno. Il romanzo psicologico d’inizio novecento - la crisi d’identità
Italo Svevo: la vita e il percorso culturale. Le principali caratteristiche del romanzo psicologico. Il vizio di scrivere. Svevo e la psicanalisi. Le opere: Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno. Da Una vita: lettura e analisi del brano Gabbiani e pesci. Da Senilità: lettura e analisi del brano Un pranzo, una passeggiata e l’illusione di Ange. Da La coscienza di Zeno: lettura e analisi del brano Il fumo e Il funerale mancato. Il profeta dello smarrimento dell'uomo contemporaneo: Luigi Pirandello: la vita, il percorso culturale e la visione pirandelliana dell'esistenza: Il vitalismo e il flusso inarrestabile, il relativismo gnoseologico, la trappola sociale: l'opposizione tra la vita e la forma, la maschera, l'evasione dalla forma: la follia. Lo smarrimento della personalità e la crisi dell’individualismo. Le tematiche dell'opera pirandelliana. L’umorismo (1908). Le opere narrative: le novelle, i romanzi, le opere per il teatro (Quadro generale). Il tentativo di evadere la forma: Il fu Mattia Pascal La fuga realizzata dalla trappola sociale: Uno, nessuno e centomila Le novità del teatro pirandelliano: Le differenze tra l dramma borghese e il dramma pirandelliano; Il meta-teatro e la tragicommedia in Sei personaggi in cerca d'autore; Il tema della follia in Enrico IV; Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato. Da Il fu Mattia Pascal: Adriano Meis e Io sono il fu Mattia Pascal. Uno, nessuno e centomila: Il naso di Moscarda. Conclusione di Uno, nessuno e centomila. “Il teatro nel teatro” - “Sei personaggi in cerca d’autore”. UdA 4: piccola rassegna antologica: alcune delle più celebri poesie del Novecento nelle quali alcuni dei maggiori poeti italiani hanno riflettuto sulla dolorosa esperienza della guerra e dei totalitarismi. Gli studenti sono stati sollecitati ad individuare le tematiche e ricostruire il contesto storico e culturale cui i testi alludono. L’esperienza dell’ermetismo italiano Giuseppe Ungaretti: la vita, la formazione, l’interventismo, la crisi. L’Allegria: lettura e analisi di: Il porto sepolto; In memoria; San Martino del Carso; Veglia, Fratelli; Soldati; S. Quasimodo, Alle fronde dei salici, Uomo del mio tempo; E. Montale, Non chiederci la parola. ABILITA’: ● Conoscenza dei testi indicati nel programma, principalmente negli aspetti contenutistici e tematici. ● Discreta capacità di analisi degli stessi testi, in relazione alla poetica dell’autore e al periodo. ● Discreta capacità di individuazione dei nuclei concettuali fondamentali.
● Discreta capacità di esposizione orale e di produzione di testi scritti secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato. ● Discreta capacità di ricerca autonoma. METODOLOGIE: Si sono privilegiate lezioni di tipo interattivo-dialogiche per coinvolgere maggiormente la classe nel processo educativo- didattico. La classe non sempre ha affrontato lo studio in modo costante e continuativo, ma solamente a ridosso delle verifiche o delle interrogazioni orali. Per tale motivo gli argomenti affrontati sono stati calibrati e rivisti di volta in volta. Gli alunni hanno spesso considerato la lettura e la comprensione dei testi una parte accessoria e marginale nello studio della letteratura italiana; ecco perché l’insegnante ha cercato di trattare gli argomenti in classe, partendo proprio dalla lettura dei brani. Gli stessi sono stati poi posti al centro del processo di verifica, anche se non è sempre stata richiesta agli alunni una parafrasi puntuale dei testi analizzati. Il libro di testo è stato lo strumento prevalentemente utilizzato. Per rendere più agevole lo studio, soprattutto nelle tematiche in cui sono state riscontrate maggiori difficoltà, sono stati forniti file scansionati da altri manuali o dispense riassuntive fornite dal docente. Inoltre sono stati proposti alla classe dei documentari su alcuni autori. CRITERI DI VALUTAZIONE: Per le verifiche degli apprendimenti d’italiano sono state predisposte quattro verifiche orali per l’intero anno scolastico e cinque prove scritte, due per il primo e tre per il secondo quadrimestre. Le tracce proposte rispecchiano le diverse tipologie dell’esame di maturità. Per le verifiche scritte sono state utilizzate le griglie di valutazione elaborate e concordate in sede di Dipartimento. Ai fini di una valutazione complessiva, oltre ai risultati delle verifiche svolte, sono stati ampiamente tenuti in considerazione l’impegno, l’attenzione, la frequenza e la costanza. TESTI e MATERIALI / Libro di testo in adozione STRUMENTI ADOTTATI: A. Roncoroni - M.M. Cappellini - A.Dendi - E. Sada - O. Tribulato, Il Rosso e il Blu, Letteratura Lingua Arte. Volume 3A: Tra Ottocento e Novecento. Volume 3B: Dal Novecento a oggi, Carlo Signorelli Scuola, Milano, 2012. Dispense, appunti e fotocopie fornite dall’insegnante e caricate sul sito di Didattica on-line dell’Istituto. COMPETENZE RAGGIUNTE ● Classificare i vari tipi di fonte riconoscendone le alla fine dell’anno per la specificità disciplina: STORIA ● Usare in maniera appropriata il lessico specialistico della disciplina e delle scienze ausiliarie alla
ricostruzione storiografica ● Collocare all’interno di precise coordinate spazio- temporali i principali fenomeni studiati, riconoscendo la dimensione contingente di memorie, valori, identità ● Servirsi opportunamente di sussidi funzionali allo studio e all’approfondimento: linee del tempo, atlanti storici, tavole sinottiche, dizionari on-line, archivi digitalizzati, siti dedicati ● Analizzare e mettere a confronto due prospettive storiografiche su uno stesso evento ● Cogliere le funzioni svolte dai differenti soggetti storici nell’ambito di un determinato contesto ● Assumere, nell’accostarsi agli eventi, una prospettiva conoscitiva orientata alla comprensione dei fenomeni e non al giudizio morale ● Spiegare con argomentazioni valide i punti di forza e i limiti di una tesi storiografica CONOSCENZE o CONTENUTI TRATTATI: 18/09/2018 MODULO: Introduzione allo studio della storia contemporanea. UNITÀ: Fondamenti della metodologia alla base del sapere storiografico: il riferimento alle fonti e la loro analisi comparativa come principi euristici in contrasto con l’istanza socio-politica di elaborare una versione narrativa degli eventi passati funzionale alle esigenze del presente. 20/09/2018 MODULO: ^ (rinvio alla precedente lezione) UNITA’: Storia, comunità, memoria: la tendenziale ridefinizione delle finalità scientifiche della storiografia in chiave politica e identitaria come effetto della costruzione di una memoria pubblica sempre più strumentale alla ricerca di coesione sociale. Riepilogo dei tratti che caratterizzano la società borghese-industriale nel corso dell’Ottocento. 25/09/2018 MODULO: Introduzione allo studio della storia contemporanea; processi e dinamiche storiche tra XIX e XX secolo. UNITA’: Le implicazioni delle politiche della memoria sull’elaborazione del racconto storiografico e sulla definizione della funzione pubblica degli storici del tempo presente. Disamina del rapporto tra la Chiesa e il pensiero socialista in riferimento all'enciclica "Rerum novarum". 27/09/2018 MODULO: ^ UNITA’: Le ambiguità irrisolte nei rapporti tra storiografia, memoria collettiva e giustizia: esemplificazione delle forme assunte dalla “verità storica” nelle controversie sulla rappresentazione del passato con riferimento alla costruzione della memoria dei crimini della Seconda guerra mondiale e, in
particolare, al processo ad Eichmann del 1961. Coordinate storiche della situazione politica nell'Italia post-unitaria: l'alternanza tra schieramenti di sinistra e di destra al governo del paese. 02/10/2018 MODULO: ^ UNITA’: Revisione dei concetti oggetto di discussione nel dibattito attuale inerente alle ambiguità fra storia, politica e memoria. La figura di Giovanni Giolitti e il problema storiografico delle conseguenze prodotte dalle sue mosse politiche sull’evoluzione dello Stato italiano. 04/10/2018 MODULO: ^ UNITA’: Il tentativo di modernizzazione operato da Giolitti e il suo contributo alla legittimazione di una presunta identità comune. 10/10/2018 MODULO: Introduzione allo studio della storia contemporanea. UNITA’: Reinterpretazione dei mutamenti determinati dall'applicazione delle riforme giolittiane come espressione indiretta del processo di “nazionalizzazione delle masse” (George L. Mosse). 11/10/2018 MODULO: ^ UNITA’: Valorizzazione a fini esemplificativi di una trasmissione - archiviata dalla RAI - sulla cosiddetta “Età giolittiana”. 17/10/2018 MODULO: ^ UNITA’: La legittimazione culturale fornita alle retoriche di orientamento razzista dalla strumentalizzazione dei principi darwiniani. 18/10/2018 MODULO: ^ UNITA’: Le dinamiche economico- commerciali sottese dalle mire egemoniche degli stati imperialisti. 24/10/2018 MODULO: Introduzione allo studio della storia contemporanea; processi e dinamiche storiche tra XIX e XX secolo. UNITA’: L’insuperabile dialettica fra opposte leggende colonialiste. 25/10/2018 MODULO: Processi e dinamiche storiche tra XIX e XX secolo. UNITA’: Indicazioni generali (pratiche e metodologiche) funzionali alla realizzazione di un lavoro sulle categorie implicite nella nozione di “Età contemporanea”. 07/11/2018 MODULO: ^ UNITA’: Esame dei nessi di causa-effetto tra verità pseudoscientifiche, strumentalizzazione dei saperi e conquiste coloniali: la globalizzazione di istanze
scioviniste interne – derivanti da una fede empatica e reazionaria nella morale nazionalista – come causa di persistenti rivalità geopolitiche. 08/11/2018 MODULO: Il passaggio dal XIX al XX secolo. Q.D.: Lineamenti del dibattito sempre attuale sulle tesi evoluzioniste. NUCLEO: La convergenza tra darwinismo biologico, razzismo e antisemitismo, con riferimento al significato originario dei principi di adattamento, lotta per la sopravvivenza, ereditarietà genetica. 14/11/2018 MODULO: ^ Q.D.: Lineamenti del dibattito sempre attuale sulle tesi evoluzioniste. NUCLEO: La relazione “deterministica” fra i cambiamenti ambientali e le graduali acquisizioni degli ominidi durante il processo di formazione dell’homo sapiens. 15/11/2018 MODULO: ^ Q.D.: Lineamenti del dibattito sempre attuale sulle tesi evoluzioniste. NUCLEO: La riduzione a fini ideologici del millenarismo storico ad una vacua epopea umanistica. 21/11/2018 MODULO: ^ UNITA’: Integrazione delle conoscenze acquisite sulla Seconda rivoluzione industriale: le relazioni storiche tra politiche migratorie, spinte verso l’espansione demografica (incremento della popolazione) e processi di industrializzazione; la contesa internazionale per le risorse energetiche, dall’elettricità al petrolio; il decollo della produzione in campo siderurgico e chimico (oltre che elettrico) a discapito dei settori tradizionali (tessile, cotoniero, laniero). 22/11/2018 MODULO: ^ UNITA’: La riconfigurazione tardo- ottocentesca delle strutture imperiali (inquadramento sommario). 28/11/2018 MODULO: ^ UNITA’: Le criticità emergenti nell’estesissima compagine sottoposta al regime autocratico e oppressivo degli zar (inquadramento). 29/11/2018 MODULO: ^ UNITA’: I sentimenti nazionalisti alla base dei rivolgimenti che investono i domini austro- ungarici (inquadramento). 05/12/2018 MODULO: ^ UNITA’: Le profonde tensioni etniche che attraversano il nostro mondo (inquadramento). 06/12/2018 MODULO: ^ UNITA’: Analisi delle illusioni - discorsive,
politiche e culturali - sfumate nella Grande guerra. 12/12/2018 MODULO: ^ UNITA’: La volontà della Francia di riconquistare l’Alsazia e la Lorena, perse a favore della Germania nel 1870. 13/12/2018 MODULO: ^ UNITA’: La concorrenza della Germania alla supremazia marittima e coloniale dell’Inghilterra. 19/12/2018 MODULO: ^ UNITA’: L’ostilità della Serbia all’annessione austriaca della Bosnia- Erzegovina avvenuta nel 1908. 19/12/2018 MODULO: ^ UNITA’: L’intervento della Russia in area ottomana a favore dei movimenti liberali. 20/12/2018 MODULO: Alle origini del nostro presente: il significato quanto mai attuale di sovvertimenti globali, rivolgimenti socio-economici, mutamenti strutturali avvenuti a partire dal “secolo breve” (Hobsbawm). UNITA’: Distorsioni e anacronismi insiti nella proiezione della categoria di guerra civile europea sullo sfondo unitario delle apocalissi novecentesche. 09/01/2019 MODULO: ^ UNITA’: Nella 1^parte si descrivono le strategie di mobilitazione interna e di combattimento al fronte adottate nel corso della Grande guerra, considerando anche gli effetti prodotti globalmente da scelte, tecniche e operazioni militari. Nella 2^parte, invece, si ricostruisce l’eccidio perpetrato dal Comitato per l'Unione e il Progresso ai danni degli armeni (Turchia, 1915-1917). 10/01/2019 MODULO: ^ UNITA’: Approfondimento sulla categoria storico-giuridica di genocidio e sulla legittimità scientifica del suo utilizzo per indicare massive azioni di violenza orchestrate dalla classe dirigente contro gruppi di individui dichiarati ufficialmente “corpi estranei alla nazione”. Gli artefici di tale offensiva criminale caricano ogni messaggio propagandistico di un non detto xenofobo. Tutto può servire a bollare, isolare ed eliminare il “nemico interno”: attacchi di matrice politica, insinuazioni diffamatorie, mistificazioni, enunciati di natura ideologica. 16/01/2019 MODULO: ^ UNITA’: Analisi delle forme di riparazione simbolica adottate da alcune istituzioni europee nell’ambito dell’elaborazione
memoriale di un passato criminale (ideologie, intenzioni, trame) a lungo negato o rimosso. Il caso più discusso è ormai da vent’anni quello degli atti pubblici di contrizione; nondimeno, in una logica di riparazione simbolica si inscrive anche l’adozione di misure ad hoc per attribuire un’identità alle vittime (a tal proposito cfr. il 10/01/2019). Rimangono, tuttavia, aperte due grandi questioni: 1) A fronte dei vari tentativi politici di orientare il nostro senso della realtà, in che modo si configura oggi la funzione sociale dello storico? 2) In tempi dominati da una comunicazione enfatica, banalizzante e spesso ingannevole, è ancora possibile ripristinare un equilibrio tra la verità ufficiale – astorica in quanto immutabile, chiusa, assoluta – e la verità scientifica – dialogica in quanto provvisoria, aperta, relativa? 17/01/2019 MODULO: ^ UNITA’: Il dibattito sull'entrata in guerra dell'Italia: posizioni, aspettative, retoriche. 23/01/2019 MODULO: ^ UNITA’: Vivere l’universalismo: esemplificazione storica delle microazioni che avvicinano democrazia e giustizia ad un orizzonte cosmopolita. 24/01/2019 MODULO: ^ OGGETTO: La ridefinizione dello spazio europeo negli anni 1917-1919, dall’intervento militare degli USA alla gestione del dopoguerra. ITER DIDATTICO: Contestualizzazione e analisi dei 14 punti di Wilson; videosintesi. 30/01/2019 MODULO: ^ UNITA’: Esame delle dinamiche interne alla società italiana dopo la fine del conflitto: il giudizio critico della propaganda nazionalista sugli accordi stipulati dai paesi vincitori, ai danni degli imperi centrali (tedesco, austro- ungarico, bulgaro, ottomano), nella forma di armistizi e compromessi destinati a tutelare specifici interessi geo-politici; l’insidioso rammarico suscitato nell’opinione pubblica dagli esiti della conferenza di Parigi, malgrado le condizioni previste dal trattato di Saint-Germain, in base al quale Trentino, Alto Adige, Istria e Alto Bacino dell’Isonzo (e pluribus unum) sarebbero dovuti uscire dall’orbita asburgica. 31/01/2019 MODULO: Alle origini del nostro presente: il significato quanto mai attuale di sovvertimenti globali, rivolgimenti socio-economici, mutamenti irreversibili avvenuti a partire dal “secolo breve” (Hobsbawm). UNITA’: Presentazione del multiforme
intreccio di istanze sociali, ascendenti culturali e vocazioni ideologiche da cui deriva nel ‘19 il raggruppamento sansepolcrista, nucleo originario del fascismo. Unite da un atteggiamento intransigente, le diverse anime dello squadrismo finiranno, con il passare del tempo, per convergere ed acquisire legittimità istituzionale sotto le insegne dei “fasces lictorii”. 06/02/2019 MODULO: ^ UNITA’ 1: Indagine sulle conseguenze prodotte dal “biennio rosso”. UNITA’ 2: Esame delle modalità attraverso cui Mussolini, tra l’ottobre 1922 e l’inizio del 1925, pose le basi per la costruzione dello Stato fascista ricorrendo, a fini intimidatori, alle violenze perpetrate dalle “camicie nere” contro tutti gli oppositori del governo, fossero essi comunisti, socialisti, liberali o popolari cattolici. 07/02/2019 MODULO: ^ UNITA’: Le anomalie istituzionali che consentono a Mussolini di estendere la sua autorità personale, acquisire una posizione di marcato e incondizionato predominio, accentrare su di sé la direzione di gruppi, iniziative, fondazioni (orientati univocamente). 13/02/2019 MODULO: ^ OGGETTO: Gli effetti provocati in Italia dall’affaire Matteotti (estate 1924). QUADRO ILLUSTRATIVO: Mussolini reagì energicamente alla “deriva secessionista” (26 giugno 1924). La nota arringa parlamentare del 5 gennaio 1925 inaugurò la cosiddetta “fascistizzazione dello Stato” (1925-26), attraverso la quale venne imbrigliata, manipolata, trasfigurata la nozione stessa di libertà. 14/02/2019 MODULO: ^ UNITA’ 1: Si delineano ulteriori input (forze, esigenze, collusioni) che piegano amministrazioni ed enti territoriali alle logiche monocratiche del regime. UNITA' 2: Tematizzazione delle reazioni scaturite dal colonialismo europeo. 20/02/2019 MODULO: ^ OGGETTO: La politica sociale di Mussolini, fautore di una “terza via” tra comunismo e capitalismo mediata dal corporativismo (→allegato cartaceo)1. 1
21/02/2019 MODULO: ^ OGGETTO: Il dibattito storiografico sull’evoluzione assunta negli anni dai rapporti tra il Fascismo e i vertici della Chiesa Cattolica (→allegato cartaceo). 27/02/2019 MODULO: Alle origini dei nostri valori: il significato quanto mai attuale delle ideologie nazionalistiche uscite dall’ “Età dei totalitarismi”. UNITA’: Descrizione delle strategie di controllo adottate da Mussolini, tanto in senso repressivo - contro le principali forme clandestine di dissenso, sovversione, resistenza etica - quanto a sostegno dei meccanismi di “persuasione” rientranti nei circuiti della propaganda in funzione autocelebrativa. Storicamente, si può evocare per l’Italia una pluralità di antifascismi(→allegato cartaceo). 28/02/2019 MODULO: Alle origini del nostro presente: il significato quanto mai attuale di sovvertimenti globali, rivolgimenti socio-economici, mutamenti irreversibili avvenuti a partire dal “secolo breve” (Hobsbawm). UNITA’: Inquadramento generale dei provvedimenti adottati da Mussolini in funzione degli interessi espansionistici perseguiti dal regime attraverso accordi diplomatici, coalizioni strategiche, minacce di ricorrere alle armi o interventi militari (→allegato cartaceo). 07/03/2019 MACROQUESTIONE: La replicabilità dei fenomeni storici. NUCLEI: Wall Street e hitlerismo. ARCO TEMPORALE: 1929-33. OBIETTIVO: Individuare i legami fra le grandi crisi economiche e la degenerazione del potere. 13/03/2019 MACROQUESTIONE: ^ UNITA’ 1: Utopie e distopie del presente. UNITA’ 2: La crisi del 1929; la risposta keynesiana alla Grande Depressione; l’orientamento post-liberista assunto dall’economia statunitense dopo il 1933 (→allegato cartaceo). 14/03/2019 MACROQUESTIONE: ^ UNITA’: Sintesi delle dinamiche istituzionali, sociali ed economiche che provocano il tramonto della repubblica di Weimar – nata già nel 1919 – e la concentrazione di un potere assoluto e illimitato nelle mani del Führer. QUADRO ESPLICATIVO: L’ascesa del Partito nazionalsocialista dei lavoratori
tedeschi (Partito nazista), fondato da Hitler nel 1920, si colloca negli anni Trenta(→allegato cartaceo). 20/03/2019 MACROQUESTIONE: La replicabilità dei processi storici. UNITA’: Analisi dei “dispositivi” - intesi nell’accezione foucaltiana di strumenti, sistemi, strategie - adottati dal Terzo Reich allo scopo di acquisire il controllo globale di tutta la nazione: il sistematico ricorso ad una propaganda estesa e pervasiva; gli interventi repressivi attuati contro ogni tentativo di resistenza civile. Dopo essere arrivato “democraticamente” al potere, Hitler impresse una violenta svolta illiberale, sciogliendo partiti, associazioni, sindacati e internando gli oppositori nei campi (→allegato cartaceo). 21/03/2019 MACROTEMA: La natura umana e i processi storici. UNITA’: Approfondimento delle dinamiche che condussero la Germania nazista a una “Soluzione finale della questione ebraica”. L’idea traeva origine tanto da premesse di matrice nazionalista quanto da assunti pseudoscientifici. Ben prima di instaurare un regime totalitario, Hitler aveva esposto in un’opera (→allegato cartaceo). 27/03/2019 MACROQUESTIONE: I fondamenti delle democrazie europee. UNITA’: La guerra civile spagnola. 28/03/2019 QUADRO DELL’AREA TRASVERSALE: La replicabilità dei fenomeni storici. UNITA’ DI BASE: Guerra al mondo… (1/2). NUCLEI: Lineamenti ed evoluzione degli scenari internazionali. STRUMENTI CONSIGLIATI: Video e opere che ne descrivono i protagonisti. 03/04/2019 QUADRO DELL’AREA TRASVERSALE: ^ PROBLEMA: Cos’è la guerra? DATE ED EVENTI (UNITA’ NUMERO 2/2): Nel settembre 1939 la Germania invase la Polonia (→allegato cartaceo). 04/04/2019 TEMATICA/ORIENTAMENTO DISCIPLINARE: Vecchi o nuovi conflitti? UNITA’: Uno sguardo sul Pacifico. QUADRO FATTUALE (RAPPRESENTAZIONE
LINEARE DEGLI EVENTI): Il Giappone attacca la base militare di Pearl Harbor (7 dicembre 1941) inducendo gli USA ad entrare in guerra (8 dicembre 1941). 10/04/2019 QUADRO TEMATICO (NUCLEI E ORIENTAMENTI GENERALI): Le basi dell'avvenire. UNITA': Il declino del fascismo e la conseguente riconfigurazione degli scenari politici, istituzionali, militari. 11/04/2019 TEMATICA/ORIENTAMENTO DISCIPLINARE: Vecchi o nuovi conflitti? EVENTI: Il 25 luglio 1943 e l’arresto di Benito Mussolini. 17/04/2019 TEMATICA: I valori della Resistenza. CONTENUTI DI BASE: L’armistizio e l’occupazione nazista. 18/04/2019 TITOLO: Coniugare il passato. NUCLEI: La fine della guerra; il ritorno alla libertà; le dispute memoriali. ABILITA’: ABILITÀ DI TIPO FORMATIVO ● Saper decodificare il linguaggio delle fonti ricavandone conoscenze sul contesto in cui sono state prodotte ● Saper guardare con senso storico al nostro presente, riconoscendo in esso gli elementi di continuità e di frattura con il passato ● Saper selezionare, interpretare, discutere e mettere a confronto materiali documentari, bibliografici, digitali ● Saper interrogarsi sull’attendibilità delle narrazioni storiografiche a partire dall’individuazione del punto di vista di chi racconta ABILITÀ DI TIPO STRUMENTALE ● Affinare, tramite il confronto con le realtà del passato, quelle capacità logiche, comparative ed interpretative che consentono di comprendere tanto i processi storici quanto la complessità del presente ● Cogliere la razionalità degli eventi, inserendo i singoli episodi all’interno di quadri storici più ampi fondati su relazioni di tipo causa-effetto e spazio-temporale ● Appropriarsi di un corretto metodo di lavoro sulle fonti, orientandosi con sicurezza nelle varie fasi di ricerca, interpretazione e confronto ● Riconoscere le correlazioni tra dinamiche sociali, politiche e culturali come basi costitutive di processi storici unitari METODOLOGIE: ● Lezione dialogata ● Confronto sulla genealogia dei singoli fenomeni ● Acquisire informazioni dalle fonti compiendo le necessarie operazioni conoscitive (analizzare, contestualizzare, storicizzare) ● Schematizzare sotto forma di mappe ● Formulare interrogativi e ipotesi muovendosi consapevolmente lungo itinerari tradizionali (canonici e istituzionalizzati) o multidisciplinari (rivolti verso ambiti
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