LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica

Pagina creata da Dario Bianchini
 
CONTINUA A LEGGERE
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
N. 12 - ANNO VI
                                                            DOMENICA 20 MARZO 2022
                                                         MAGAZINE SETTIMANALE DI CALABRIA.LIVE
                                                          IL QUOTIDIANO DEI CALABRESI NEL MONDO
                                                               FONDATO E DIRETTO DA SANTO STRATI

Domenica
 IL SETTIMANALE DEI CALABRESI NEL MONDO

LOREDANA BERTÈ
LA STORIA DI UNA STAR
                                          di PINO NANO
                                                                                          FOTOGRAFIA DI ANGELO GELATI
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
COVER STORY

                            Loredana
                            Bertè
                            Storia
                            di una star
                            di Pino Nano                  Una nuova narrazione
                                                          della Calabria
                            (foto di Angelo Gelati)       di Santo Strati

                           In questo numero
                                                                       Unical No War
                            CALABRIA DAY A EXPO DUBAI                  Giardino di pace
Unindustria Calabria                                                   di Franco Bartucci
Intervista al Presidente Aldo Ferrara
di Alessandro Borioni

      NEXTELLING
                                    BMT A NAPOLI
                                    Intervista
                                    a Luca Fregola                                             Ucraina:
                                    Direttore                                                  la preghiera
                                    Turismo                                                    di don
                                    Regione                                                    Mimmo
                                    Calabria                                                   di Franco
                                    di Mauro Alvisi                                            Cimino

                                12/2022
                                                      Supplemento settimanale del quotidiano – Roc n. 33726 - ISSN 2611-8963

    Domenica
                                                         Reg. Trib. Cz 4/2016 direttore responsabile: Santo Strati
                                                                calabria.live.news@gmail.com
                                  20 marzo 2022                    whatsapp: +39 339 4954175
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                             20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                         il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

T
          ra orgoglio e pregiudizi, è
          assolutamente necessario
          tentare la via di una nuova
          narrazione della Calabria.
Accanto all'efficienza dimostrata dal
presidente Roberto Occhiuto e dalla
sua squadra di Giunta, risulta evi-
dente che non si ossa fare a meno di
mettere mano alla reputazione della
regione. Questa terra è stata maltrat-
tata, vilipese, stravolta da cattiverie
gratuite, la sua immagine compro-
messa. Il suo racconto fatalmente
deviato, quasi a voler accentuare un
distacco inevitabile, un divario incol-
mabile. E sappiamo che non è così.
Occorre ricostruire, rigenerare (que-
sto verbo così di moda negli ultimi
tempi) l'immagine della nostra me-
ravigliosa terra perché i calabresi lo
chiedono, lo pretendono (giustamen-
te), ne sentono l'assoluto bisogno. E
non è facile.
Per anni la Calabria è stata al centro
dell'informazione di media nazionali e
internazionali soltanto in occasione di
morti ammazzati, clamorosi processi
di mafia, disastri: tutto il resto è stato
bellamente ignorato, a lungo, e senza
ritegno, soprattutto dai media nazio-
nali e dalla tv. Solo negli ultimi anni le
sollecitazioni prodotte da più parti (e
consentiteci di mettere anche le pa-
gine di Calabria.Live) hanno destato
nuova curiosità, nuova attenzione.            IL LIBRO DELLA STAROPOLI CALAFATI È UN INNO ALLA NOSTRA TERRA

                                               La nuova narrazione
Come si fa una nuova narrazione?
Usando prima di tutto gli strumenti
della cultura. Abbiamo un modello,
un esempio luminoso che può indica-

                                                della Calabria, tra
re il percorso ideale per rigenerare
l'immagine della Calabria, il libro di
Giusy Staropoli Calafati Terra San-
tissima (editore Laruffa) che offre

                                               orgoglio e pregiudizi
un'immagine diversa della Calabria.
La sua scrittura è straordinaria: la
candidatura al Premio Strega è più
che meritata e anche entrare nella

                                               Il modello di Giusy
dozzina dei finalisti sarebbe il mini-
mo dovuto per una scrittrice di Ca-
labria che rivela capacità e maturità
letteraria di grande respiro. La storia
è "calabrese" ma il racconto è univer-
sale, anzi l'ambientazione aspromon-                                           di SANTO STRATI
                 ▶▶▶

                                                                   3
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                                   20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                               il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶        La narrazione della Calabria / Strati    ha avuto qualcosa in più delle tradi-           naturali (e mistiche) di questa terra:
                                                    zionali briciole. Terra di conquista, di        “Tutti tenevano giunte le loro mani.
tana conferisce al racconto un'inedita              colonizzazione, nonostante gli splen-           Il santuario della montagna era un
introspezione sia per chi questa terra              dori della civiltà magnogreca e una             luogo di fede e di preghiera. Nes-
la conosce bene, sia per chi ha sem-                storia millenaria fatta di caparbia re-         suno stringeva pistole o zaccagne.
pre e solo associato la montagna reg-               sistenza al nemico e all'invasore e di          Le mani degli uomini e delle donne
gina alla 'ndrangheta. Ma anche a chi               un sentimento che sarebbe sbagliato             erano mani semplici, fessuriate dai
nemmeno immagina che spettacolo                     chiamare rassegnazione.                         calli, stanche dalla fatica. Mani spor-
della natura sia tutto l'Aspromonte,                La protagonista del romanzo di Giu-             che della terra verso cui la Madonna
con un Parco poco reclamizzato, poco                sy Staropoli Calafati è una giornali-           guardava, ed ella stessa riempiva di
conosciuto dagli escursionisti e dagli              sta calabrese cresciuta a Milano che            promesse e di grazie. Polsi sapeva
amanti del trekking.                                "torna" e riscopre la "sua" Calabria. I         come far star bene l'anima".
Ricadiamo sempre nel classico erro-                 modelli letterari di ispirazione sono           Non ci sono anime nere (che più
re che in 50 anni di Regione nessuno                Alvaro, Strati, Perri, La Cava, ma la           avanti nel racconto emergeranno per
ha mai voluto risolvere e affrontare:               scrittura della Giusy non succube               raccogliere il disprezzo di chi legge)
serve una comunicazione "intelli-                   ad alcuna "cambiale" dei suoi auto-             ma una partecipata narrazione di vol-
gente" (e costante) che possa dare                  ri preferiti (e stra-amati): c'è il forte       ti, di gente, di case e di mulattiere (si
un'immagine positiva della Calabria,                senso dell'orgoglio che è l'elemento            aspetta ancora una strada asfaltata
ma allo stesso tempo occorre met-                   dominante di tutto il racconto. C'è la          che porti al Santuario). E la conside-
tersi in condizione di poter accoglie-
re quanti restano poi suggestionati
da un'efficace narrazione di luoghi e
genti. Quello che fa la Staropoli Cala-
fati: "La Calabria... nessuno te la leva
via di dosso. Non ti salvi da lei – scrive
nel suo bellissimo romanzo –. Se la
odi, o la ami, poco conta. Un giorno
ti si scopre dentro e ti accorgi che ti
ha sempre posseduta. Tenuta con lei.
Noi siamo come gli alberi. Ogni albe-
ro è attaccato alla terra dalle radici...
Perché il Sud è un destino dentro al

                                                                                                                                                NATALIA MACHEDA / FREEPIK
cuore che ti prende e non lo sai la-
sciare...". Bastano queste poche righe
per spiegare a un non calabrese lo
straordinario senso di appartenenza
che contraddistingue la nostra gente,
quella calabresità che va raccontata
agli altri per far scoprire – come dice             descrizione di un Aspromonte sel-               razione che la scrittrice mette in boc-
il presidente Occhiuto – "la Calabria               vaggio e affascinante, dove i pastori           ca alla protagonista Simona Giunta
che non ti aspetti".                                (di cui Alvaro ci descriveva la "dura           (Esisteva una Calabria che andava
La Calabria è caratterizzata da tre                 vita") i pochi pastori rimasti non si           vista con gli occhi e la profondità del
regole di vita: partire, restare, tor-              tramandano il lavoro, ma il legame              cuore) riempe di significato quest'i-
nare. Un modus che solo i calabresi                 indissolubile alla propria terra. Ed è          dea condivisibile di una terra che è
riescono a interpretare in maniera                  semplicemente geniale che l'autrice             anche Italia, anzi che ha dato il nome
adeguata. Soprattutto per quello che                faccia innamorare la protagonista di            alla penisola e non merita l'abbando-
riguarda il ritorno. La "restanza" è                un pastore vero (che però tiene i libri         no e l'indifferenza cui è ancora trop-
già un atto di coraggio che nobilita                vicino al letto e cioè non inculturato)         po spesso costretta.
il senso di appartenenza, l'amore fi-               ma ricco della sua coscienza di cala-           Non sono più i tempi di "non si affitta
liale verso una madre troppo spesso                 brese autentico, di genuino figlio del-         ai meridionali" in quella Torino resa
matrigna con i suoi figli e invece assai            la sua terra.                                   fortunata nella fabbriche da centina-
più generosa con gli estranei. In que-              È la descrizione di Polsi, del culto            ia di migliaia di calabresi, ma ancora
sta terra si sono arricchiti tutti i "fo-           della Madonna della Montagna che
restieri", ma solo qualche calabrese                indica come raccontare le attrazioni                             ▶▶▶

                                                                         4
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                                    20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                                il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶         La narrazione della Calabria / Strati    perde colpi, ma continua a imperare)            migliaia di medici, ingegneri, scien-
                                                     c'è un'immagine positiva fatta di per-          ziati, esperti in tecnologia, pronti a
esistono stupide logiche di superio-                 sone e cose, paesaggi di sogno, mari            ritornare, purché ci siano le condi-
rità e razzismo. Nord opulento e Sud                 da favola, tesori inestimabili vestigia         zioni di vita e di welfare che ancora
povero e dimenticato: ma se non ci                   d'un passato che fa inorgoglire anche           oggi appaiono come un miraggio. E
fosse il Mezzogiorno a chi vende-                    il più scettico dei calabresi. Soprattut-       le donne, sottopagate, sfruttate, mes-
rebbero i loro prodotti le aziende del               to quelli che vivono al di fuori della          se in disparte o, peggio, emarginate.
Nord? Per questo solo uno stupido                    Calabria e non dimenticano, sogna-              È questa la narrazione che serve alla
non comprende che se va avanti il                    no, immaginano il ritorno.                      Calabria dove – diceva Pasolini, citato
Sud va avanti tutto il Paese. E per que-             Sono i testimonial d'una campagna               nel romanzo della Staropoli – “è sta-
sto, accanto alla restanza e alla par-               di reputazione che non costano nul-             to commesso il più grave dei delitti,
tenza, esiste la molla della speranza,               la e che aspettano solo di poter dare           di cui non risponderà mai nessuno,
il ritorno.                                          il proprio contributo. La diaspora              è stata uccisa la speranza pura, quel-
Il romanzo della Giusy è un grande                   calabrese ha portato in ogni angolo             la anarchica e un po' infantile, di chi
inno alla speranza proprio perché il                 della terra i figli di Calabria, i quali,       vivendo prima della storia, ha ancora
"ritorno" non solo significa riappro-                nella stragrande maggioranza dei                tutta la storia davanti a sé”.
priarsi della terra che ha dato i natali,                                                                                       Ma la speran-
ma creare sviluppo e crescita e so-                                                                                             za non è mor-
prattutto futuro per le nuove genera-                                                                                           ta, anche se
zioni. Dice la protagonista: “La gente                                                                                          ci hanno pro-
come noi, al Nord, non apparterrà                                                                                               vato in molti
mai. La Calabria ce la portiamo den-                                                                                            a spegnerla.
tro fino alla tomba".                                                                                                           Ce lo rac-
Per questa ragione, la nuova narra-                                                                                             conta questo
zione della Calabria deve essere ri-                                                                                            bellissimo
volta a chi la Calabria ce l'ha nel cuo-                                                                                        romanzo che
re (e quindi esulta per la prospettiva                                                                                          dovrebbe
del ritorno) e a chi la deve scoprire.                                                                                          essere    fat-
"Questa terra – scrive la Staropoli                                                                                             to    leggere
Calafati – va riconquistata, rimessa a                                                                                          nelle scuo-
nuovo, perché il mondo le riconosca                                                                                             le, non solo
finalmente la sua grandezza e la ma-                                                                                            calabresi, e
lavita non l'affossi uccidendola.".                                                                                             dovrebbe di-
Esprime la scrittrice il sentimento                  casi, hanno conquistato il successo,            ventare il manifesto della possibilità
di orgoglio che deve contraddistin-                  raggiungendo ruoli di prim'ordine in            di farcela. Di raggiungere il risultato.
guere ogni calabrese: il suo libro è il              ogni campo. Nell'ambito della scienza           Non sappiamo se i giurati del Premio
racconto non solo di un amore tradi-                 (si pensi al Premio Nobel Dulbecco),            Strega si faranno affascinare fa que-
zionale (o non convenzionale9 tra un                 della cultura, delle istituzioni. Perché        sto straordinario e intenso racconto
uomo e una donna, bensì lo straordi-                 il calabrese che va via (un tempo per           d'una Calabria di 40 anni fa e dei no-
nario amore che lega alle origini, alla              scelta, oggi per necessità – visto che          stri giorni, dove l'amore non trionfa,
propria terra.                                       ai nostri giovani laureati non si offro-        ma la speranza riluce. Quella che fa
Una terra dove la "Santa"continua sì                 no opportunità) sa che dovrà lottare il         dire alla protagonista: “Quella terra è
a imperversare, ma perde ogni gior-                  doppio rispetto a chiunque altro per            governata da tutte le specie di uomi-
no protagonisti, gregari e soprattut-                superare i pregiudizi e mostrare le             ni. Essi le hanno levato via la dignità,
to potere, grazie a magistrati e forze               proprie capacità. La Calabria alleva            negato ogni forma di bene, e le cose
dell'ordine, ma anche a tantissime                   geni (all'Unical escono giovani infor-          belle che aveva gliele hanno infrante
persone perbene, che pagano il loro                  matici contesi da ogni grande azien-            selvaggiamente. Ma non la speranza
impegno antimafia con intimidazio-                   da in ogni parte del mondo), spende             e neppure il futuro”.
ni, minacce non velate, qualche volta                un sacco di soldi per formarli e dar            La Calabria scopre un'altra “vera”
con la vita. Ma accanto a questa terra               loro le giuste competenze che poi non           scrittrice, da collocare accanto ai
che non è stravolta dalla 'ndrangheta                sarà in grado di utilizzare, a tutto van-       grandi di questa terra. Giusy Staro-
(non in misura superiore di quando                   taggio delle regioni furbe del Nord e           poli Calafati merita tutto l'onore e
avviene nel resto d'Italia e del mon-                della multinazionali che individuano            l'orgoglio dei calabresi e la stima del
do, dove la criminalità organizzata                  subito le capacità. Ci sono centinaia,          mondo letterario. 

                                                                          5
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                             20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                         il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

L
       a nuova porta dell'Europa è a
       Gioia Tauro, con il suo Porto
       internazionale, al centro del
Mediterraneo, e la Zona Economica
Speciale che dovrebbe fare da super-
bo attrattore per gli investitori che
vogliano puntare sulla Calabria.
Calabria, che sarà protagonista in-
discussa domani a Expo Dubai (a
partire dalle 11 ora italiana), quando
il padiglione Italia “parlerà calabre-
se”, grazie all'evento subito battezza-
to Calabria Day.
Una giornata che sarà fondamentale
per fare il punto della situazione non
solo per quanto riguarda le infra-
strutture, ma anche sul futuro della
nostra regione che, come è stato più
volte ribadito, è al centro dell’atten-
zione del Governo.
Non a caso, il titolo del Calabria day
è Obiettivo Calabria. Una nuova porta         diretta streaming: https://www.youtube.com/watch?v=tcqGjX36y4k
per l’Europa. Un titolo che suggerisce                 https//www.facebook.com/ItalyExpo2020 . (ore 11 in Italia)

                                              EXPO DUBAI
la ferma intenzione di rendere dav-
vero la nostra regione «centrale per il
futuro del Paese e dell’Europa», come
ha evidenziato il presidente della Re-
gione, Roberto Occhiuto, visibilmente

                                              Calabria-Day
emozionato per l’importante appun-
tamento, che vedrà la partecipazione
di ospiti illustri, tra cui i ministri per
il Sud e le Infrastrutture, Mara Carfa-
gna ed Enrico Giovannini.
«Racconteremo al mondo – ha spie-
gato il Governatore – una delle nostre

                                              Porto e Zes di Gioia
eccellenze: il Porto di Gioia Tauro. Il
nostro principale porto rappresenta
una vera e propria porta per l’Euro-
pa, una porta che il nostro Pese deve

                                              Nuova porta d'Europa
essere in grado di aprire del tutto e di
sfruttare al massimo, anche attraver-
so i cambiamenti indotti da digitaliz-
zazione e transizione verde».
«Lo dimostra, in primis – ha pro-
seguito – l’investimento di grandi
                                                                       di MARIA CRISTINA GULLÍ
gruppi, come Tim ed Msc, che hanno
posto questa infrastruttura al centro         2023 - finalizzati in gran parte all’a-         Paese e dell’Europa. Tocca a noi valo-
della propria strategia per il traffi-        deguamento degli impianti ferroviari            rizzare al meglio questo fondamenta-
co merci nazionale. In aggiunta agli          e allo sviluppo della capacità di ban-          le hub commerciale e saper attrarre
investimenti già previsti da Msc nel          china».                                         gli investimenti indispensabili per la
Terminal container, il porto potrà be-        «Il porto di Gioia Tauro, insieme alla          sua definitiva consacrazione».
neficiare di oltre 250 milioni di euro        relativa Zona economica speciale – ha           A moderare e introdurre gli incon-
di investimenti pubblici - dal Pnrr e         concluso – potrà rendere la Calabria
dal Piano operativo triennale 2021-           una Regione centrale per il futuro del                         ▶▶▶

                                                                   6
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                             20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                         il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶                     Expo Dubai / Gullì
                                                                                 IL PROGRAMMA                    (ORA ITALIANA)
tri, il giornalista de Il Corriere della                       Modera e introduce Francesco Verderami (Giornalista, Corriere della Sera)
Sera, Francesco Verderami.
La prima sessione dedicata alla Re-              ORE 11: LA CALABRIA E IL PORTO DI GIOIA TAURO
gione, che avrà inizio alle ore 14 (ore          NELLO SCENARIO COMPETITIVO DEL MEDITERRANEO
11 in Italia), sarà incentrata sul por-
                                                 Saluto di Paolo Glisenti (Commissario Generale del Governo italiano, Expo 2020 Dubai)
to di Gioia Tauro - vero protagonista
                                                 La geopolitica del Mediterraneo e gli impatti per l’economia del Mezzogiorno
della ventiquattrore calabrese -, con
                                                 Ernesto Galli della Loggia (Professore emerito di Storia Contemporanea, Istituto Italiano di Scienze
il tavolo La Calabria e il porto di Gioia
                                                 Umane, Scuola Normale di Pisa)
Tauro nello scenario competitivo del
Mediterraneo.                                    Lo scenario della legalità
Dopo un video introduttivo e i saluti            Nicola Gratteri (Procuratore della Repubblica di Catanzaro)
di Paolo Glisenti (commissario ge-               Il quadro socio-economico del Sud e della Calabria: numeri e prospettive
nerale del governo italiano per Expo             Cetti Lauteta (Responsabile Practice Scenario Sud Scenari e Intelligence, The European House - Ambrosetti)
2020 Dubai), il primo pomeriggio                 Il Porto di Gioia Tauro
vedrà gli interventi del professore              Andrea Agostinelli (Presidente Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio)
Ernesto Galli della Loggia, del procu-           L’agenda per una Calabria protagonista in Europa e nel Mediterraneo
ratore della Repubblica di Catanza-              Roberto Occhiuto (Presidente, Regione Calabria)
ro, Nicola Gratteri, del responsabile
                                                 ORE 12.45 GLI INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE FISICHE E DIGITALI E
                                                 IN INTERMODALITÀ PER LO SVILUPPO DEI PORTI
                                                 Testimonianza internazionale: il caso PortXL
                                                 Carolien Vat-Sandee (Co-Founder and Senior Advisor, Former Director PortXL, World Port Accelerator,
                                                 Rotterdam)
                                                 Tavola rotonda
                                                 Michele Viale (Presidente e AD, Alstom Ferroviaria)
                                                 Anna Masutti (Presidente, RFI)
                                                 Antonio D. Testi (Amministratore Delegato, Medcenter Container Terminal - MCT)
                                                 IL FUTURO PARTE DA QUI: DIAMO VOCE AL TALENTO
                                                 “L’intelligenza artificiale al servizio dell’emergenza globale”, un progetto patrocinato dalla
                                                 Regione Calabria, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Marche
                                                 Massimo Penzo (Presidente FLY University Project)
                                                 Marta Ferrari (Presidente Sedicimedia e ideatrice del progetto)
                                                 Aurora Delfino (Studentessa, Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro)
                                                 ORE 14.30 LA ZONA ECONOMICA SPECIALE E LE POLITICHE DI ATTRAZIONE
                                                 DEGLI INVESTIMENTI IN CALABRIA E AL SUD
                                                 Mara Carfagna (Ministro per il Sud e la Coesione territoriale)
                                                 Enrico Giovannini (Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) VC
                                                 Testimonianza internazionale: la ZES polacca International case study: the Polish ZES
                                                 Mateusz Rykala (Vice President, Katowice Special Economic Zone, Polonia)
                                                 Tavola rotonda
             Nicola Gratteri                     Rosario Varì (Assessore alle attività produttive e attrattori culturali, Regione Calabria)
                                                 Giuseppe Merenda (Foreign Direct Investment Desk Director, ITA Dubai Office)
practice Scenario Sud The European
                                                 Federico Maurizio d’Andrea (Commissario designato, Zona Economica Speciale di Gioia Tauro e della
House Ambrosetti, Cetti Laureta, del
                                                 Calabria) VC
presidente dell’Autorità di sistema
                                                 Andrea Scotti (Responsabile “Sviluppo e Rigenerazione Urbana, Trasporto e Infrastrutture sociali”,
portuale dei mari Tirreno meridio-
                                                 Cassa Depositi e Prestiti) VC
nale e Ionio, Andrea Agostinelli, e del
presidente della Regione Calabria,
Roberto Occhiuto.                             La prima avrà come titolo Gli investi-                      di Carolien Vat-Sandee (co-founder
La seconda sessione, che avrà inizio          menti in infrastrutture fisiche e digi-                     and senior advisor, former director
alle ore 15.45 (ore 12.45 in Italia), si      tali e in intermodalità per lo sviluppo
dividerà in due parti.                        dei porti. Dopo una testimonianza                                                   ▶▶▶

                                                                      7
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                             20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                         il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

                                              Anche 16 artigiani a Dubai
▶▶▶                     Expo Dubai / Gullì

PortXL, World Port Accelerator, Rot-
terdam), al dibattito parteciperanno,
Michele Viale (presidente e ammini-
stratore delegato, Alstom Ferrovia-
                                              per mostrare l'estro calabro
ria), Anna Masutti (presidente, RFI),
e Antonio D. Testi (amministratore
delegato, Medcenter Container Ter-
minal - MCT).
La seconda parte della sessione, in-
vece, sarà Il futuro parte da qui: dia-
mo voce al talento. Massimo Penzo
(presidente FLY University Project),
Marta Ferrari (presidente Sedicime-
dia), e Aurora Delfino (studentessa,
Università degli Studi “Magna Gra-
ecia” di Catanzaro), parleranno de

                                              E
L’intelligenza artificiale al servizio
dell’emergenza globale, un progetto                      ra agosto 2021 quando sono        «Al rientro a Milano – ha raccontato
patrocinato dalla Regione Calabria,                      partite le selezioni degli og-    – il lavoro di organizzazione, selezio-
dalla Regione Lombardia e dalla Re-                      getti d'arte che rappresente-     ne e realizzazione è stato monitorato
gione Marche.                                            ranno l'artigianato calabrese     in smart working, grazie al lavoro di
La terza e ultima sessione della gior-        a Expo Dubai e, nei prossimi giorni,         coordinamento di Barbalace che ha
nata, che avrà inizio alle ore 17.30 (ore     queste preziosi creazioni saranno pro-       fortemente creduto nelle mie compe-
14.30 in Italia), dal titolo La Zona eco-     tagoniste nella due giorni                               tenze, presenteremo una
nomica speciale e le politiche di attra-      promossa da Confartigiana-                               collezione di oggetti ele-
zione degli investimenti in Calabria e        to Imprese Calabria e coor-                              ganti, in linea con i gusti e
al Sud, verrà aperta dagli interventi         dinato dal segretario regio-                             l'interesse dei mercati Uae
del ministro per il Sud e la Coesione         nale Silvano Barbalace.                                  che amano il made in Italy
territoriale, Mara Carfagna, e del mi-        Il lavoro di selezione è sta-                            hand made».
nistro delle Infrastrutture e della mo-       to svolto da Paola Vocaturo,                             «16 sono gli artigiani – ha
bilità sostenibili, Enrico Giovannini.        esperta mercati Uae, de-                                 spiegato – che hanno in-
A seguire ci sarà spazio per la testi-        signer milanese di origini                               viato a Dubai le creazioni
monianza di Mateusz Rykala (vice              aiellesi, curatrice di imma-        Paola Vocaturo       di cui la designer milanese
president, Katowice Special Econo-            gine e direttore creativo,                               curerà l'allestimento. Gli
mic Zone, Polonia) che racconterà l’e-        che ha personalmente selezionato ogni        oggetti realizzati con grande impe-
sperienza della Zes polacca.                  creazione presso i laboratori di Squilla-    gno esprimono la fantasia, la forte
Successivamente ci sarà la tavola             ce. «Abbiamo lavorato con entusiasmo         motivazione, la splendida manualità,
rotonda conclusiva alla quale parte-          – ha spiegato – e ho fortemente voluto       la tenacia che solo chi ha grande pas-
ciperanno Rosario Varì (assessore             che venissero uti-                                                sione riesce a tra-
alle Attività produttive e agli attratto-     lizzate le tecniche                                               smettere».
ri culturali della Regione Calabria),         del passato proprio                                               «Voglio ringrazia-
Giuseppe Merenda (foreign direct              per proporre og-                                                  re tutte le persone
Investment Desk Director, ITA Dubai           getti unici in colori                                             che ho incontrato
Office), Federico Maurizio d’Andrea           ricercati, come le                                                attraverso questa
(commissario designato della Zes di           decorazioni precise                                               opportunità e au-
Gioia Tauro e della Calabria), e An-          e veramente tipiche                                               spico che la Came-
drea Scotti (responsabile “Sviluppo           della cultura cala-                                               ra di Commercio
e Rigenerazione Urbana, Trasporto e           brese. Un grazie                                                  Dubai comprenda
Infrastrutture sociali”, Cassa Deposi-        doveroso all'assessore Franco Caccia,        il valore e il grande contributo che la
ti e Prestiti).                              che si è reso disponibile, accompa-          Calabria potrà offrire come partner
                                              gnandomi nella scoperta di botteghe e        commerciale per una proposta arti-
                                              artigiani ceramisti».                        stica di elevato spesso». 

                                                                   8
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                            20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                        il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

                   L'OPINIONE / A PROPOSITO DEL GATEWAY FERROVIARIO DI GIOIA TAURO

L                                            Il Porto, il cavillo
         a cosa più singolare quando
         si ascolta o si legge un discor-
         so, una lettera, un articolo o
         ci si lascia andare ai toni di

                                             e 27 anni di attesa
un happening politico, magari ricer-
cato negli slogan, è il ricorrente uso
di termini non italiani. Si dirà: è un
effetto della globalizzazione, il punto
di arrivo di un linguaggio universale

                                              per una “porta”
che, soprattutto nelle relazioni eco-
nomiche, sottolinea aspetti organiz-
zativi o veri e proprie formule che si
vogliono condividere con un mondo
cui vorremmo appartenere. In verità,
molto spesso, i termini d’importazio-
ne, soprattutto sganciati da modelli
                                                                           di GIUSEPPE ROMEO
organizzativi nei quali hanno una
loro storia, un loro significato, espri-     porta per le nostre mamme meno                  una soluzione decisiva e non, al con-
mono funzioni e ragioni precise so-          anglofone – di poter disporre di un             trario, un aspetto organizzativo nor-
prattutto, vengono utilizzati per dare       passaggio diretto dei container dal             malmente, oltre che strutturalmente,
enfasi al nostro linguaggio; utilizzati,     porto alla ferrovia per raggiungere i           necessario che in ben altre realtà è
magari, per suscitare una particolare        mercati nazionali e, attenzione, inter-         andato di pari passo con lo sviluppo
attenzione e veicolare un messaggio          nazionali utilizzando la rete ad Alta           delle attività di transhipment e di ge-
di competenza, che va oltre l’uso del        Velocità. Un cavillo che impedirebbe,           stione dei terminal. Insomma sem-
dire quotidiano o delle disarmanti           a distanza di ben 27 anni dall’apertu-          brerebbe una soluzione da vaso di
evidenze.                                    ra del porto, di poter disporre di una          Pandora, al punto tale da far dimen-
Insomma, si dice che la realizza-            possibilità nuova, quasi una rivolu-            ticare che il reticolo di infrastrutture
zione del «Gateway» ferroviario di           zione: un collegamento ferroviario              che muovono le merci e le collocano
Gioia Tauro sia fermo per un cavil-          diretto con la rete ferroviaria. Ma             sui mercati è una condizione essen-
lo burocratico. Una sorta di intoppo         non solo. Sembra che l’apertura del             ziale se non un vincolo nelle politi-
procedurale, come se si trattasse di         passaggio diretto sulla rete ferrovia-          che di sviluppo. Oggi, tale «conqui-
una novità alle nostre latitudini, che       ria delle merci sia una sorta di rivo-
impedisce al «Gate» ferroviario – una        luzione copernicana. Una scoperta e                             ▶▶▶

                                                                  9
LOREDANA BERTÈ LA STORIA DI UNA STAR - Domenica
Domenica
                                            20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                        il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

sta» bloccata, il Gateway ferroviario,       e un’illusione per molti, un Gateway,           per capire dove e come siamo, e com-
sembra ferma per un cavillo che non          non è solo una “porta” su una “via”             prendere che i cavilli di oggi non rap-
permette di trasferire a Rfi da parte        ma un “portale”. Ovvero, una realtà             presentano altro che il risultato delle
della Regione le aree designate alla         strutturale, integrata, con servizi a           miopie di ieri, i ridotti orizzonti delle
realizzazione del Gate, affinché ci si       supporto delle attività di gestione,            politiche regionali, l’illusione di cre-
colleghi alla linea ad Alta Velocità. Ma     movimentazione e trasporto delle                dere di poter sempre essere al centro
cavillo a parte, c’è da chiedersi se per     merci, in questo caso, assolutamente            di quel mondo dal quale, nonostante
caso l’Alta Velocità, che per le merci si    interdipendenti. Realtà complessa,              la nostra cosmopolita anglofonia, an-
chiamerebbe Alta Capacità, sia giun-         che in un’ottica di sviluppo richiede           cora una volta, resteremo distanti.
ta in Calabria inconsapevolmente da          che ogni operazione, di carico, scari-          Credo che dovremmo chiederci come
noi calabresi. Si, perché, l’illusione       co, controlli doganali e merceologici,          mai, dal 16 settembre 1995 ad oggi,
che la rete ferroviaria esistente si tra-    trasferimento su vettori diversi, sia           Gioia Tauro ha visto ridursi l’essere
sformi in Alta Velocità per il solo fatto    interconnessa con un sistema-re-                un hub nel transhipment mediterra-

che Italo piuttosto che il Freccia Ros-      te coerente. Qualora ci fossero dei             neo verso il continente europeo. Per-
sa prolunghino le loro “destinazioni”        dubbi per capire cosa sia un «porto             ché, nella organizzazione delle attivi-
sino a Reggio Calabria non sembra            Gateway», si può agevolmente ricor-             tà portuali, non siano state realizzate
trasformare i binari, e la linea, per        rere alla definizione data dal sito di          tutte quelle strutture e poste in esse-
assicurare quelle Alte Velocità di cui       Contship Italia (https://www.contshi-           re quelle condizioni necessarie per
si parla. Di Alta Velocità, infatti, c’è     pitalia.com/it/soluzioni-integrate): «I         dare un importante significato eco-
il prezzo, il materiale “Freccia Ros-        porti Gateway sono le porte continen-           nomico-commerciale ad una realtà
sa”, non gli Etr 1000 possibilmente,         tali per i traffici marittimi: sono ben         come quella portuale. Una realtà che,
e i “Freccia Argento” buona parte ex         connessi ai mercati dell'entroterra             ancorché tenti di aprirsi porte per
“Pendolini” o comunque appartenen-           attraverso moderni network stradali             sopravvivere ne vede altre - nel frat-
ti alla datata famiglia Etr 470/480 - e      e ferroviari, in grado di garantire un          tempo che qualcuno decida come, in
le fermate ovviamente ridotte che ab-        trasferimento veloce e efficiente dei           che tempi e a che velocità e per quali
battono i tempi al di là delle velocità      container dalla nave alla destinazio-           destinazioni attraversare una (Star)
reali. Ma non solo. Andando oltre l’Al-      ne finale, e viceversa». Concludendo,           Gate del destino - che si chiudono. 
ta Velocità, o l’Alta Capacità se tratta-    parlare di «Gateway» certo fa effetto.
si di merci ancora oggi una chimera          Ma è sufficiente guardarsi intorno                         (www.giusepperomeo.eu)

                                                                 10 
Domenica
                                             20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                         il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

             STORIA DI COPERTINA / LA CANTANTE CALABRESE AL VIA CON UNA NUOVA TOURNEÈ

        “Con il pubblico ho un rappor-
        to di odio e amore. Il pubbli-
        co capisce che sono vera, che
        quella che vede sul palco è la
        stessa persona della vita rea-
        le. Mi fa bene. A fine esibizione
        mi sento un po’ sola: so che mi
        sono sfogata, ma vorrei restare
        in scena più a lungo. È la mia
        valvola di sfogo, il pubblico, an-
        che se non mi sono mai fatta
        intimidire dalla sua assenza o,
        al contrario, dalle folle. Avevo
        calcato le quinte del teatro per
        anni, mi ero abituata ai vuoti
        come ai pienoni. Che in platea
        ci fossero uno, due, dieci, cento
        o mille persone non faceva dif-

G
        ferenza”.
            enova, Assago, Torino,
            Roma, Firenze, Milano, Na-
            poli Varese, Brescia, Berga-
            mo, Reggio Emilia, Bassa-
no del Grappa, sono queste le prime
tappe del tour teatrale di Loredana
Bertè, che è appena all’inizio, appe-
na partito, ma che è già un successo
strepitoso e senza precedenti. Il
giusto coronamento, per Loredana
Bertè, di una carriera tempestosa e
meravigliosa insieme. “Manifesto”, è
appunto il titolo del nuovo tour tea-
trale di Loredana, edizione 2022, che                                                           FOTO DI ANGELO GELATI
già si preannuncia come l’evento mu-

                                              LOREDANA BERTÈ
sicale dell’anno, lo show più esclusi-
vo del post pandemia in un Paese che
oggi ha gli occhi puntati sulla deva-
stazione dell’Ucraina, ma che non in-

                                              «SONO UNA SIGNORA»
tende rinunciare ad una parentesi di
buona musica e di ritmi pieni di vita
e di ottimismo come solo la grande

                                              STORIA DI UNA STAR
Loredana Bertè sa ancora dare al suo
pubblico.
Oggi vi racconto la storia “pazzesca”
di Loredana Bertè, la grande signora

                                               INTRAMONTABILE
calabrese della musica italiana, sto-
ria di una star internazionale nata a
Bagnara quasi per caso, storia di una
cantante che è stata regina e prota-
                                                                                 di PINO NANO
                 ▶▶▶

                                                                  11 
Domenica
                                               20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                           il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶                Loredana Bertè/ Pino Nano    rati con cui per anni ha cantato le sue         le mani addosso. Cominciò a farle
                                                canzoni più belle. Ci sono dei pas-             prendere lezioni di piano e canto per
gonista della vita mondana in tutto il          saggi di questo libro di una “violenza          affinare il talento e ad amministrar-
mondo, storia di una artista che è si           inaudita”, scorci di vita inimmagina-           le ciò che guadagnava con le sera-
è fatta assolutamente da sola, storia           bili, frammenti di pura disperazione,           te. Mimì andava forte. Prima si esibì
di una donna che oggi all’età di 70             al limite della follia parossistica, ma         con un gruppo chiamato La Mela, poi
anni è più bella e più solare che mai,          che oggi ci restituiscono una Loreda-           proseguì da sola nelle grotte del Pas-
dopo una vita intensa, meravigliosa,            na Bertè visceralmente ammalata di              setto, nelle balere: un ristorante, un
a tratti anche violenta, tragica, bru-          malinconia, avvolta e travolta da quel          matrimonio, una festa privata. A tre-
tale, dissennata, intrisa di insidie di         “Male Oscuro” che Giuseppe Berto ha             dici anni prendeva già duemila lire a
sconfitte e di successi, di trionfi e di        raccontato al mondo letterario viven-           serata, di cui mille andavano all’ac-
immensi vuoti di solitudine, un mix             do la sua depressione a due passi da            compagnatrice, un gendarme che la
quasi infernale che fanno di lei tante          dove Loredana era nata, tra Bagnara             madre le aveva incollato addosso per
donne insieme. Sono le mille facce di           e Capo Vaticano. «Sono cresciuta con            controllarla, perché Mimì in giro da
Loredana Bertè. «Ho conosciuto mo-              la regola del niente. Niente giocattoli.        sola, diceva la madre, non poteva an-
stri, ho incontrato fior di cialtroni, ho       Niente bambole. Niente regali. Niente           dare: “È pieno di persone pericolose”.
condiviso le ore con persone che rac-           ricorrenze. Niente di niente. Da pic-           La madre esercitava un controllo os-
contavano di essere chi non erano. Of-                                                          sessivo e costante su Mimì da quando
frivo tutto, mi svelavo, scoprivo le carte                                                      era nata. Quella stronza della tutrice
e alla fine mi vedevo restituiti soprat-                                                        rapinava metà dei soldi guadagna-
tutto bluff».                                                                                   ti da mia sorella e, non contenta, le
Donna-simbolo,           donna-coraggio,                                                        mangiava anche la cena».
donna-denuncia, donna-filosofa, don-                                                            Mimì alla fine si toglie la vita, sopraf-
na-manager, donna e poetessa insie-                                                             fatta dal peso di una vita carica di
me, guru di sé stessa ma nemica della                                                           dolore e di delusione, e diventa -rac-
sua anima, con alle spalle un passato                                                           conta Loredana- una delle tante stel-
come pochi e un futuro ancora pieno di                                                          le del firmamento. «Il 12 maggio del
progetti. «Sono stata tradita – dice- più                                                       1995, quando Mimì è volata via, sono
di quanto non abbia tradito. Sono stata                                                         morta anch’io. Di quel giorno ricordo
offesa più di quanto non abbia offeso. E                                                        ogni dettaglio e non riesco a declinar-
non c’è risarcimento, secondo tempo,                                                            lo al passato. Si rinnova sempre. È un
porta girevole che possa riportarmi in-                                                         abisso dal quale non risalgo mai. È
dietro e ridarmi ciò che ho perso».                                                             un pezzo di presente».
Ma la sua storia è anche la storia di                                                           Loredana Bertè, donne come poche.
Domenica Bertè, in arte Mia Martini,                                                            Bella, prima di tutto, ancora oggi alla
sorella più grande di Loredana, altra                                                           sua età, un numero uno, donna di
grande protagonista della musica                                                                grande fascino, femminile, interna-
italiana che il 12 maggio del 1995 se                                                           zionale, apolide, ribelle, trasgressiva,
ne va per sempre, sopraffatta dal-                                                              sfuggente, irruenta, scontrosa, irri-
la immensa tristezza della sua vita.                                                            verente, diretta, geniale, estroversa,
«Mimì. Mimì era l’oceano, profonda,             cola, non mi voleva nessuno. Il mio             avvolgente e romantica insieme. Ma
irrequieta. Il tempo accentua il dolore,        migliore amico era un cane. Un collie           soprattutto, eretica, nel senso più
non lo cancella. Lo porti dietro come           di nome Clito. Mi veniva a prendere a           bello del termine. «Gli eretici mi sono
le valigie di Celentano. Le avrei detto         scuola e mi riportava a casa»                   sempre piaciuti e il pregiudizio, in tut-
ti voglio bene, ti amo: lo dicevo pochis-       Clito e Mimì, era tutto questo la vita          ti i campi, l’ho sempre combattuto. Per
simo. Mimì si sentiva protettiva. Mi di-        vera di Loredana da piccola. Ma il rac-         questo ho letto Il manifesto fin dall’al-
ceva solo: non fare casini…”.                   conto che Loredana fa meravigliosa-             ba della sua pubblicazione. Comprai
In un libro struggente dal titolo Tra-          mente di lei in Traslocando è intriso           la prima copia nel 1971 e da allora
slocando, è andata così edito dalla             di profonda amarezza.                           non ho più smesso. Quel giornale è
Rizzoli, e che vi suggerisco di com-             «Mimì. Fin da bambina cantava da               stato un pezzo della mia vita. Mi sono
prare e di regalare alle vostre donne,          dio. A sei anni le avevano fatto inter-         abbonata. Ho fatto abbonare gli amici,
madri spose compagne o figlie che               pretare in diretta radiofonica nazio-           ho convinto proprio Fidel ad acqui-
siano, Loredana ricostruisce la sua             nale Ninna nanna al Bambin Gesù.
vita e la sua infanzia con i toni dispe-        Appena fu possibile, la madre le mise                            ▶▶▶

                                                                    12 
Domenica
                                              20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                          il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶             Loredana Bertèa / Pino Nano    non appena si poteva scappavamo                 Non Finirà, Dedicato, Amici Non Ne
                                               via. Sia a Porto Recanati sia ad Anco-          Ho, Una Sera Che Piove, Non Sono
stare di persona cinquemila azioni             na c’era il luna park. Io e Mimì ci an-         Una Signora, Ré, Acqua, Zona Vener-
del giornale, che naturalmente avevo           davamo spessissimo. Il luna park era            dì, Mufida, E La Luna Bussò, Petala,
comprato anche io. Mi definivo e mi            la nostra coperta di Linus. La nostra           Ninna Nanna, Ma Quale Musica Leg-
definisco una «manifestina militan-            pallida botta di culo a parziale ripara-        gera, è Andata Così, Fiabe, La Goccia,
te», perché quando andavo a trovare            zione della sfortuna di essere nate in          Stiamo Come Stiamo, Stella Di Carta,
Valentino Parlato nei corridoi fumosi          quella famiglia. Così al luna park tra-         Da Queste Parti Stanotte, Tequila E
della vecchia sede di via Tomacel-             scorrevamo intere giornate. A forza di          San Miguel, Dimmi Che Mi Ami, Non
li c’erano persone che credevano in            vederci sempre lì, il proprietario offrì        Mi Pento, Portami Con Te, Volevi Un
qualcosa».                                     a Mimì di mettere i dischi e improvvi-          Amore Grande, Meglio Libera, Musi-
Loredana – mi racconta un vecchio              sarsi deejay dei giostrai».                     ca E Parole, Ragazzo Mio, Buongiorno
regista di RAI Uno – è una donna che           Eppure, avrebbe mille motivi diversi            Anche A Te, In Alto Mare, Così Ti Scri-
vorresti incontrare almeno una volta           oggi Loredana Bertè per essere felice           vo, J’adore Venice, Mercedes Benz,
nella vita, per poterla amare e poter-         e sentirsi completamente appagata               Jazz, La Tigre E Il Cantautore, Traslo-
le stare accanto almeno qualche ora,           dal mondo. Il suo tour teatrale semi-           cando, Strade Di Fuoco, Treno Specia-
ma è il tempo sufficiente per evitare          na successi dopo successi. Il 3 marzo,          le, Non Voglio Mica La Luna, Spiagge
che lei all’improvvi-                                                                          Di Notte, Topazio, Per I Tuoi Occhi, Le
so rifaccia le valigie                                                                         Tre Verità, Indocina. Ma ce ne sono
riprenda un areo e                                                                             tante altre ancora, una più intensa e
riparta lontano, e                                                                             più forte dell’altra.
naturalmente        per                                                                        Concerti, serate, stadi sempre pieni,
sempre. Questa è Lo-                                                                           teatri stracolmi, per Loredana è un
redana Bertè che mi-                                                                           ovazione continua, i suoi fans non
lioni di fans in tutto                                                                         si contano. Dovunque le capiti di
il mondo conoscono,                                                                            andare, e di cantare, Loredana tro-
ammirano, invidia-                                                                             va sempre nuovi “seguaci” e nuovi
no, seguono e ama-                                                                             fans. Oggi riparte con questo nuovo
no follemente. Per-                                                                            tour teatrale, che è l’ennesima sfida
ché Loredana Bertè                                                                             al mondo internazionale della musi-
o la ami o la detesti.                                                                         ca, una sfida già vinta in partenza. La
Non ci sono vie di                                                                             grande Loredana Bertè ci ha abituati
mezzo. «Avrei potuto                                                                           ormai a vederla eterna protagonista,
andarmene prima,                                                                               sempre e comunque. Mai una cadu-
farla finita, lasciarmi                                                                        ta di stile, mai una sconfitta, mai un
vincere dalla fine di                                                                          insuccesso, tutta la sua vita artistica
Mimì. Non è succes-                                                                            sembra segnata dal successo e dal
so, anche se una parte di me – raccon-         al Teatro Colosseo di Torino; il 7 mar-         ritmo pop della sua meravigliosa mu-
ta nella sua autobiografia – è morta           zo al Teatro Repower di Assago; il 16           sica d’autore. Un trionfo dietro l’altro.
per sempre, e per rimettermi in piedi          marzo al teatro Verdi di Firenze; ieri          Il 10 settembre del 2021, nel corso dei
e continuare a stare dritta negli ulti-        sera 19 marzo al Teatro di Varese; il           Seat Music Awards in onda su Raiuno
mi anni ho avuto bisogno di stabilire          24 marzo al Teatro Augusteo di Na-              dall’Arena di Verona, viene insignita
un nuovo equilibrio. Mimì diceva che           poli; il 28 marzo al Teatro Brancaccio          del Premio Speciale SMA per “la tra-
l’infanzia è un buco nero. Per me è un         di Roma; il 2 aprile al Palabassano di          sversalità” dimostrata in ben 50 anni
brutto film ancora in bianco e nero».          Bassano del Grappa; l’8 aprile al Te-           di lavoro come unica artista della sua
Loredana, e poi ancora, Loredana.              atro Display di Brescia; il 14 aprile           generazione ad avere in contempora-
La cosa forse più dolce della vita è il        al Teatro Valli di Reggio Emilia; il 26         nea successi del presente e del pas-
ricordo di una vecchia luna park at-           aprile al Teatro Creberg di Bergamo;            sato. E a dimostrazione della sua tra-
torno a cui girava la sua vita e quella        e infine il 3 maggio al Teatro Europa           sversalità, in due settimane la FIMI
di Mimì. «Nessuno in famiglia che ci           Auditorium di Bologna.                          certifica a suo nome il Disco d’oro per
augurasse mai buon compleanno o ci             In scena vanno le sue canzoni più bel-          la versione digitale di E la luna bussò;
desse un cioccolatino. La mia infan-           le: Cosa Ti Aspetti Da Me, Il Mare D’in-        il Disco d’oro per la versione digitale
zia mi sembrava così lugubre, così tri-        verno, Maledetto Luna Park, Luna,
ste, così deprimente e così amara che          Sei Bellissima, Figlia Di...,Mi Manchi,                          ▶▶▶

                                                                   13 
Domenica
                                               20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                           il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶              Loredana Bertèa / Pino Nano    di rientrare in Calabria ogni qualvol-          della sua vita in questo libro, si coglie
                                                ta la madre aspetta un bimbo, perché            per intero la disperazione di due bim-
di Non sono una signora; il Disco d’o-          il padre voleva fortissimamente che i           be continuamente offese dalla vita.
ro per la versione digitale di Sei Bel-         suoi figli restassero anagraficamente           «Avevo cinque anni. Ero terrorizzata.
lissima; il Disco d’oro per il singolo          “calabresi” per sempre. Poi, una vol-           Non mi sono mai più fidata del buio e
Figlia di…; il Disco d’oro per il duetto        ta nati, si ripartiva e si ritornava nel        ancora oggi, per prendere sonno, ho
con Emma Che sogno incredibile; il              paese ombra. Così è stato anche per             bisogno delle mie protezioni: una luci-
Disco d’oro per l’album “LiBertè”; il           Loredana.                                       na o un orsetto che mi ricorda mia so-
Disco di platino per la versione digi-          Loredana e Mimì trascorrono così                rella. Quando grasso, in canottiera, il
tale di Non sono una signora.                   la loro infanzia a Porto Recanati, in           padre si metteva comodo e si toccava
Ma ripartiamo dall’inizio. Loreda-              seguito si trasferiscono ad Ancona,             l’uccello nella nostra stanza, io e Mimi
na Berté vi dicevo è figlia del mare,          finché nel 1965, dopo la separazione            eravamo sveglie. Facevamo finta di
figlia di Scilla e Cariddi, figlia dello        dei genitori, si trasferiscono con la           dormire. Con gli occhi socchiusi, due
Stretto di Messina, perché è il mare            madre e le sorelle a Roma. E per loro,          feritoie, potevamo intuirne l’espres-
che ha difronte quando la mattina               per Loredana e Mimì soprattutto, è fi-          sione soddisfatta, illuminata dal chia-
del 20 settembre 1950 nasce nella               nalmente la fine di un incubo.                  rore della luna che filtrava dall’unica
sua casa di famiglia, a Bagnara Cala-                                                                      finestra della nostra stan-
bra. A sinistra, lì davanti c’è la punta                                                                   za”.
estrema di Messina, sulla destra la                                                                        Ricordare, per non dimen-
spiaggia di Ganzirri, e il traliccio che                                                                   ticare.
per tanti anni ha collegato la Sicilia                                                                     Ricordare, per ritrovare la
al continente portando da una parte                                                                        forza di ribellarsi.
all’altra l’energia elettrica che ser-                                                                     Ricordare, per non restare
viva all’isola. E in mezzo, le famose                                                                      in silenzio.
spadare. Erano, ma lo sono ancora,                                                                         Ricordare, per non morire.
le leggendarie barche usate da secoli                                                                      «Il padre ha marchiato
dai pescatori di Bagnara per la “cac-                                                                      il nostro futuro come nei
cia” al pesce spada, queste barche                                                                         mattatoi si marchiano le
che hanno una sorta di gru per aria,                                                                       vacche, lo ha ipotecato im-
dall’alto della quale la vedetta scruta                                                                    ponendoci un dominio di
l’orizzonte e il mare sottostante per                                                                      gesti terribili. Ha pestato
avvistare il pesce da colpire.                                                                             mia madre per farla aborti-
«La Calabria era piena di parenti, di                                                                      re: «Un’altra figlia?» diceva,
nonne e di zie con nomi strani. Du-                                                                        e poi la picchiava come un
rante le vacanze estive, quando tor-                                                                       animale. L’ha lasciata in
navamo dalle Marche per ritrovare                                                                          una pozza rossa di sangue
le radici che non avevamo, ne vedevo            «Sono una sopravvissuta. Quando era-            sul pavimento del bagno. L’ha presa a
soprattutto due. Una, vagamente stra-           vamo bambine il padre ha tentato di             calci uccidendo il figlio maschio che
bica e completamente pazza, si chia-            ucciderci tutte e quarant’anni dopo, a          tanto desiderava. L’ha avvelenata. Le
mava Melina e l’altra Sarina, che era           Cardano al Campo, in quel buco di fo-           ha chiuso gli occhi a forza di cazzotti.
la sorella della madre. Poi c’era mia           gna lombardo, con il rollio degli aerei         Le ha lasciato cicatrici dentro e fuori.
nonna Maria Domenica, detta nonna               di Malpensa sulla testa, Mimì l’ha am-          L’ha costretta a fingere davanti ai me-
Menica. Aveva messo al mondo quat-              mazzata davvero. Gli anni con lui era-          dici, inventando per le percosse una
tordici figli e alla selezione naturale         no stati osceni. Le liti con la madre, il       scusa sempre nuova: “Sono caduta”,
ne erano sopravvissuti solo quattro.            senso animalesco del possesso, i graffi         “Ho sbattuto contro uno spigolo», caz-
Era una donna di un altro secolo».              di infelicità. La violenza. I fotogrammi        zate così. Ha calpestato tutte noi. Era
Loredana è terza di quattro figlie,             mi passano ancora davanti agli occhi».          la norma. O si preparava per farsi le
lei tre anni più piccola di sua sorella         Una confessione amara, che Loreda-              seghe o per massacrare qualcuno con
Mimì. I genitori, Giuseppe Radames              na esibisce in questo suo racconto au-          il mattarello. Si viveva alla giornata.
Berté e Maria Salvina Dato sono en-            tobiografico quasi come un manifesto            Senza dio, patria e famiglia. Avevamo
trambi insegnanti. Ad un certo punto            pubblico della vita disperata di lei e di       tutte voglia di libertà, di fuga, di musi-
lasciano la Calabria per trasferirsi a          Mimì, e che segna e marchia per sem-            ca, di viaggi”.
Porto Recanati, dove Loredana tra-              pre però le vite delle due sorelle. Nei
scorre la sua infanzia. Ma decidono             dettagli del racconto che Loredana fa                            ▶▶▶

                                                                    14 
Domenica
                                               20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                           il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶              Loredana Bertèa / Pino Nano    locale, distribuivamo volantini, suo-           ero andata qualche settimana con le
                                                navamo tra le macchine nella notte              collettine di Rita Pavone per esibirmi
Loredana non conosce mediazioni, e              di Trastevere – Renato alla chitarra e          in pubblico, ero stata violentata da un
ricostruisce quelle loro notti insonni          io a cantare – ed eravamo più preca-            figlio di puttana. Mi portò in un po-
con un coraggio non comune. Quan-               ri della precarietà. C’era uno spazio?          sto del cazzo, un orrendo scannatoio
do Loredana e Mimì si trasferisco-              Lì ci infilavamo. Della stabilità non ci        dove evidentemente finivano tutte le
no finalmente a Roma, dopo essere               fregava niente. Stare sul filo ci pareva        altre conquiste di una sera. Appena
praticamente scappate via di casa,              normale. Vivevamo di panini e patati-           entrammo, chiuse la porta a doppia
Loredana incomincia a frequenta-                ne fritte, senza orari e con la voglia di       mandata. Provai a uscire, ma lui mi
re l’Istituto d’Arte e, nel frattempo,          mettere due lire da parte, per parteci-         riempì di cazzotti e calci e poi fece
incomincia a muovere i primi passi              pare alla festa senza sentirci intrusi.         quello che si sentì di fare. Mi violentò,
nel mondo dello spettacolo. Lo fa in-           “La sera leoni, la mattina coglioni”: il        mi strappò i capelli, mi ridusse a un
sieme a Mimì, ma insieme anche a un             proverbio lo conoscevamo, ma invece             cencio».
ragazzo che si chiamava Renato Fiac-            di comportarci secondo le regole pre-           Negli anni ’70 arrivano i primi grandi
chini, l’uomo che poi diventerà il loro         ferivamo vivere».                               successi. Il 1974, in particolare, è un
amico più caro, la loro ombra più fe-           Sono gli anni in cui Loredana parteci-          anno fondamentale per le due sorel-
dele, il “più grande tesoro che Roma            pa a varie trasmissioni televisive e ra-        le. Mia Martini è considerata dalla
Capitale potesse regalare a tutte e                                                                      critica europea la cantante
due”, almeno in una prima fase della                                                                     dell’anno, i suoi dischi esco-
loro esperienza romana. Poi, invece,                                                                     no in vari paesi del mondo e
quando Renato diventerà il “famoso                                                                       Mimì registra i suoi successi
Renato Zero” ecco allora che le loro                                                                     in francese, tedesco e spa-
strade ad un certo punto si divideran-                                                                   gnolo, ottenendo consensi si-
no per sempre. Ma questa forse è la                                                                      gnificativi anche all’estero. In
vita.                                                                                                    particolare, in Francia, dove
«Non ancora Renato Zero, Renato                                                                          viene paragonata ad Edith
Fiacchini era figlio di un poliziotto.                                                                   Piaf. Loredana è pronta inve-
Viveva in una periferia che confinava                                                                    ce per l’avventura in sala di
con la campagna, la borgata Monta-                                                                       registrazione, da protagoni-
gnola, e non diversamente da me e                                                                        sta. Incontra Alfredo Cerruti
Mimì aveva fame. Fu una delle prime                                                                      e Enrico Riccardi, con cui regi-
persone che conobbi. Prima di Rena-                                                                      stra il suo primo LP Streaking,
to vidi i suoi capelli. Un ciuffo uscito                                                                 anticipato     dall’apparizione
da una massa di ragazzini urlanti in                                                                     estiva al Festivalbar 1974,
fila davanti a una discoteca. Rena-                                                                      con il singolo Volevi un amore
to era un folletto. Un oggetto strano.                                                                   grande. Subito dopo, seguirà̀
Un alieno per cui provare immedia-                                                                       l’uscita del brano che cam-
ta simpatia e trasporto. Io, lui e Mimì         diofoniche, Bandiera Gialla su Radio            bierà la vita di Loredana. La canzone
diventammo un trio inseparabile. Ci             Rai 2, tra il pubblico, insieme a Mita          era Sei bellissima. Da questo momen-
stringemmo e ci abbracciammo an-                Medici, Renato Zero, Paolo Zaccagni-            to non ci saranno più pause per i suoi
che per sentirci meno soli. Tre fratelli        ni. E in TV, a Stasera Rita!, nel corpo         successi e la sua fortuna musicale.
sempre in giro a caccia di qualcosa.            di ballo di Rita Pavone, chiamato I             Mimì invece ad un certo punto del-
Non avevamo una lira e ci presenta-             Collettoni e Le Collettine, con Renato          la sua vita decide di “riassaporare” i
vamo ovunque ci fosse la possibilità            Zero, Giuliana Valci, Marina Marfo-             profumi del loro mare, e torna in Ca-
di lavorare».                                   glia, Stefania Rotolo. Calca le tavole          labria. Una scelta che Loredana non
Loredana, Mimì, e Renato. I tre ra-             del palcoscenico teatrale con Hair”             capirà mai fino in fondo, e che nella
gazzi diventano amici per la pelle, in-         edizione italiana del 1969. Ma dopo             sua autobiografia scritta da Malcom
divisibili e legatissimi da questo filo         Hair seguirà per Loredana un’espe-             Pagani spiega con estremo rispetto
sottile che legava insieme le loro vite         rienza indimenticabile in Messico.              verso la sorella che amava come nes-
e la loro precarietà esistenziale. Sem-         Gli anni ’60 sono invece gli anni in cui        sun altro al mondo.
bravano fatti apposta per stare insie-          Loredana collega la sua vita e la sua           «Mimì era tornata indietro alla ricer-
me. Tutta la vita, e fino alla morte.           storia di artista ad una nuova storia di        ca delle proprie origini. Si era trasfe-
«Ci inventavamo posteggiatori abusivi           violenza.
alla ricerca di due monete fuori da un          «A Torino, dove a fine anni Sessanta                             ▶▶▶

                                                                    15 
Domenica
                                               20 marzo 2022 • www.calabria.live
                                           il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶              Loredana Bertèa / Pino Nano    sco dovrà̀ avere proprio quel sound.            New York, per studiare l’inglese e
                                                Si parla ovviamente di Bob Marley e             realizzare il suo prossimo lavoro di-
rita a Bagnara Calabra. Proprio in un           del primo pezzo reggae mai pubblica-            scografico. È in questo periodo che a
posto che odiavo e non avevo mai capi-          to in Italia E la luna bussò.                   New York conosce e frequenta Andy
to, mia sorella era andata alla ricerca         Per le sue future collaborazioni – rac-         Warhol e la sua Factory. Rimarrà
dei perché. Ma di fronte alla cattiveria        conta il sito ufficiale di Loredana- la         nella storia la realizzazione, da parte
che ti uccide, le ragioni sfumano. I            “Bertè” svaligia letteralmente tutte           del team di Warhol, del video Movie,
colpevoli evaporano. I nessi si sfilac-         le cantine sotterranee che conosceva,           unico videoclip musicale a cui abbia
ciano. In Calabria, Mimì cercava di             dalle quali pulsava musica di quali-            lavorato Warhol, e a lei espressamen-
riannodarli cucendo le reti dei pesca-          tà̀, per mettere “a suo servizio” molti         te dedicato. Per Loredana è la consa-
tori al tramonto e poi di notte partiva         semi- sconosciuti, e pochi noti, dalle          crazione internazionale che forse le
con loro. Ci discuteva. Li ascoltava. Si        mani, la voce e la creatività̀ d’oro.           mancava ancora in Europa.
confidava. Parlava inglese, francese,           Una manciata di nomi da far impal-              Provocatoria, forse anche voluta-
il greco persino. E conosceva meglio            lidire chiunque: Gianni Ronco, Lele             mente, sempre e quanto mai, e sem-
dei vecchi marinai le insidie del dia-          Melotti, Ricky Portera, Mario Lavezzi,          pre al di sopra delle righe. Nel 1986 è
letto calabrese. Con le lampare acce-           Vince Tempera, Ivano Fossati, Oscar             la sua prima apparizione al Festival
se, il mare scuro, il caffè a bollire sul       Prudente, Oscar Avogadro, Pino Da-              di Sanremo, con il brano scritto dai
pentolino, il motore che butta fumo, le         niele, Enrico Ruggeri, Gianni Bella,            fratelli Mango, Re. Loredana si pre-
onde. Mimì aveva nuotato controcor-             Phil Palmer, Mogol, Battisti, Fausto            senta sul palco dell’Ariston con un
rente, ma nonostante a un pas-                                                                           pancione finto, con cui si esi-
so dalla fine cantasse in modo                                                                           bisce la prima serata, la cosa
divino, pareva aver perso forza                                                                          desta grande scalpore, ma la
e voglia di continuare a farlo».                                                                         foto di Loredana e il suo pan-
Nel 1978, il suo secondo gran-                                                                           cione, il giorno dopo viene
de successo, Dedicato, lo sto-                                                                           ripresa dalle prime pagine
rico brano scritto da Ivano                                                                              di tutti i quotidiani italiani e
Fossati: Dedicato ai suonato-                                                                            stranieri. Nel 1988 Loredana
ri un po’ sballati, Ai balordi                                                                           torna poi, per la seconda volta
come me, A chi non sono mai                                                                              al Festival di Sanremo, con il
piaciuta, A chi non ho incon-                                                                            brano Io, si io E in quello stes-
trato, Chissà mai perché. Ai                                                                             so anno, durante una tappa
dimenticati, ai playboy finiti, E                                                                        del Festivalbar a Ibiza, incon-
anche per me. A chi si guarda                                                                            tra nuovamente, dopo svariati
nello specchio, E da tempo non                                                                           anni, Bjorn Borg, il campione
si vede più, A chi non ha uno                                                                            svedese del mondo di tennis,
specchio, E comunque non per                                                                             considerato ancora oggi un
questo non ce la fa più, A chi a                                                                         numero uno assoluto, e per
ha lavorato, A chi è stato troppo                                                                        lei sarà l’inizio di una nuova
solo, E va sempre più giù, A chi                                                                         grande e burrascosa storia
ha cercato la maniera, E non                                                                             d’amore. I due si sposano l’an-
l’ha trovata mai, Alla faccia                                                                            no successivo, dopo che Lore-
che ho stasera, Dedicato a chi                                                                           dana salva Borg da un tentato
ha paura, E a chi sta nei guai,                                                                          suicidio. Ma presto finirà an-
Dedicato ai cattivi, Che poi così                                                                        che con lui, e Loredana torna
cattivi non sono mai, Per chi ti vuole          Leali, Ivan Graziani, Bernando Lan-             sola come prima.
una volta sola, E poi non ti cerca più,         zetti, Guido Guglielminetti, Elio Riva-         Il 2013 segna invece il grande ritor-
Dedicato a chi capisce quando il gioco          gli, Djavan, Aida Cooper, Rossana Ca-           no live di Loredana. La sua manager,
finisce, E non si butta giù…                    sale, Giulia Fasolino, Mango, Bruno             Francesca Losappio, anche lei un
Ma è nel 1979 che Loredana mostra di           Lauzi. E chissà̀ quanti altri ne stiamo         numero uno del settore e non solo in
essere una vera fuoriclasse quando,             dimenticando.                                   Italia, mette in piedi una nuova Ban-
di ritorno da un viaggio in Jamaica,            Poi arriva la parentesi americana.              dabertè e Loredana parte in tour. La
rimasta “folgorata” da un’esibizione            Agli inizi degli anni 80 Loredana,              scaletta dei concerti comprende i
live di un misterioso cantante “con i           tra un disco di successo e l’altro, de-
rasta” decide che il suo prossimo di-           cide di trascorrere un intero anno a                             ▶▶▶

                                                                    16 
Puoi anche leggere