LINGUE STRANIERE E DISLESSIA - Carlos Melero Università Ca' Foscari Venezia
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1.Quadro linguistico 2.Quadro psicologico. 3.Piano Glottodidattico Personalizzato (PGP)
1. Quadro linguistico
Cos’è? Definizione: La dislessia è una difficoltà di apprendimento di origine neurologica, caratterizzata da difficoltà nel riconoscimento accurato e/o fluente di parole, e da 1. Quadro linguistico limitate abilità di spelling e decodifica. Non rientrano in questa definizione disturbi che, pur manifestando un’analoga sintomatologia, dipendono da altre forme di disabilità (sordità, deficit cognitivo, trauma cerebrale, ecc.). Daloiso, 2009
Cos’è? difficoltà neurologica Definizione: riconoscimento spelling decodifica 1. Quadro linguistico e psicologico Origine: Le difficoltà legate direttamente alla dislessia sono in genere il risultato di un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che appare inaspettato in relazione alle abilità cognitive del bambino e all’efficacia dell’istruzione scolastica ricevuta. Le difficoltà dell’allievo dislessico possono essere anche dovute ad una combinazione di deficit fonologico, auditivo, visivo e mnemonico. Daloiso, 2009
Cos’è? difficoltà neurologica Definizione: riconoscimento spelling decodifica deficit fonologica inaspettato Origine: combinazione fonologico auditivovisivo mnemonico 1. Quadro linguistico Correlazioni: La dislessia può essere associata ad altri disturbi dell’apprendimento, quali: difficoltà di comprensione del testo scritto, disgrafia e disortografia, deficit di attenzione, problemi psico-affettivi (bassa auto-stima, asocialità, stati d’ansia, depressione). La dislessia può essere, inoltre, conseguenza di una “ridotta esperienza nella lettura”, che impedisce l’espansione del bagaglio lessicale e di conoscenze sul mondo. Daloiso, 2009
Cos’è? difficoltà neurologica Definizione: riconoscimento spelling decodifica deficit fonologica inaspettato Origine: combinazione fonologico auditivovisivo mnemonico 1. Quadro linguistico difficoltà di comprensione testo scritto Correlazioni: disgrafia disortografia deficit di attenzione problemi psico-affettivi Daloiso, 2009
Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica inibisce la “via fonologica” alla lettura (conversione grafema - fonema). - Basso grado di consapevolezza 1. Quadro linguistico fonologica. - Notevoli difficoltà nella decifrazione di parole non familiari.
Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica Superficiale 1. Quadro linguistico inibisce la “via lessicale- semantica” (connessione tra grafia, significato, fonologia). - Lettura particolarmente lenta. - Errori nelle irregolarità grafema - fonema.
Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica Superficiale 1. Quadro linguistico Profonda inibisce entrambe le vie. - Difficoltà delle dislessie fonologica e superficiale. - Errori semantici (ad es. leggere “felino” al posto di “gatto”)
Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica via fonologica Superficiale via lessicale-semantica 1. Quadro linguistico Profonda entrambe
Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica via fonologica Superficiale via lessicale-semantica 1. Quadro linguistico Profonda entrambe neuropsicologia glottodidattica progettazione metodologia
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo Competenza 1. Quadro linguistico linguistica Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza linguistica (sapere la lingua) Insegnare una LS Contenuti lessicali e “grammaticali” necessari per realizzare Mentegli atti comunicativiMondo che compaiono quando usiamo la lingua. Competenza 1. Quadro linguistico linguistica “Grammaticali” perché oltre la grammatica morfo-sintattica, ci sono le grammatiche fonologica, grafemica, lessicale, testuale. Schema competenza comunicativa Balboni, 2008
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo Competenza 1. Quadro linguistico linguistica Competenze extralinguistiche Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare Competenze una LS ad extralinguistiche uno studente dislessico (sapere i linguaggi non verbali) Grammatiche Insegnare una LScinesica, prossemica, vestemica, oggettemica. Linguaggi che si accoppiano alla lingua, spesso Menteper sottolineare alcuni Mondo enunciati Competenzao atti comunicativi. 1. Quadro linguistico Nelle LS più marcato per la carenza lessicale linguistica o per sostituire testualmente atti Competenze comunicativi extralinguistiche che non si sanno realizzare verbalmente. Schema competenza comunicativa Balboni, 2008
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo Competenza linguistica 1. Quadro linguistico Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare Competenzauna LS ad uno studente sociopragmatica dislessico e (inter)culturale Sociopragmatica: Insegnare una LSadattare la lingua al atto comunicativo, cioè, saper usare le funzioni nei generi che sono propriMentedi ciascuna, attraverso gli atti e le Mondo espressioni Competenza appropriate. Funzioni: linguistica 1. Quadro linguistico 1.Personale 2.Interpersonale Competenze extralinguistiche 3.Regolativo-strumentale 4.Referenziale Competenza 5.Metalinguistica sociopragmatica e (inter)culturale 6.Poetico-immaginativa Schemasoftware (inter)culturale: competenza of thecomunicativa mind. Balboni, 2008
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo Competenza linguistica 1. Quadro linguistico Competenze padronanza delle abilità extralinguistiche saper “fare” lingua Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Abilità linguistiche, la padronanza (saper fare lingua) Insegnare una Abilità primarie:LS • ricettive Mente (ascolto, lettura) Mondo • produttive Competenza (monologo, scrittura) • interattive (dialogo -anche online-) linguistica 1. Quadro linguistico Competenze Abilità secondarie: extralinguistiche padronanza delle abilità saper “fare” lingua • processi più complessi (traduzione, Competenza riassunto, dettato, appunti...) sociopragmatica e (inter)culturale A noi, interesseranno le primarie. Schema competenza comunicativa Balboni, 2008
ORALE Insegnare una LS ad uno studente dislessico Abilità linguistiche, la padronanza Ascolto (saper fare lingua) Monologo Insegnare una LS Abilità primarie: Dialogo • ricettive Mente(ascolto, lettura) Mondo • produttive (monologo, scrittura) PRODUTTIVO Competenza RICETTIVO Dettato • interattive (dialogo linguistica -anche online-) 1. Quadro linguistico Traduzione Riassunto Competenze Abilità secondarie: extralinguistiche padronanza delle abilità Parafrasi saper “fare” lingua • processi più complessi Competenza Stesura di (traduzione, appunti riassunto, dettato, appunti...) sociopragmatica e (inter)culturale A noi, interesseranno le primarie. Schema competenza comunicativa Lettura Scrittura SCRITTO Balboni, 2008
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo Competenza linguistica 1. Quadro linguistico capacità di Competenze agire socialmente padronanza delle abilità extralinguistiche saper “fare” lingua con la lingua (saper fare con la Competenza lingua) sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Capacità Insegnare unadiLSagire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) Mente Mondo LeCompetenza abilità linguistiche si sviluppano e si linguistica attivano all’interno di situazioni comunicative 1. Quadro linguistico capacità di per precisi scopi Competenze pragmatici. padronanza delle abilità agire socialmente extralinguistiche saper “fare” lingua con la lingua (saper fare con la Competenza lingua) sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2008
Insegnare una LS ad uno studente dislessico capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) Quali incidenze 1. Quadro linguistico padronanza delle abilità saper “fare” lingua può avere la Competenza dislessia su queste linguistica componenti? Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale
Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper “fare” lingua Abilità orali Comprensione 1. Quadro linguistico Difficoltà nella segmentazione nel flusso comunicativo Percepisce una velocità di eloquio più elevata rispetto ai compagni Produzione Difficoltà nell’articolare alcuni suoni e nel pronunciare o ripetere parole non familiari.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper “fare” lingua Abilità orali La competenza comunicativa orale dello studente 1. Quadro linguistico dislessico presenta limiti non generalizzati, come avviene invece per i disturbi specifici del linguaggio, bensì circoscritti a precisi compiti di discriminazione linguistica connessi al basso grado di consapevolezza fonologica
Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper “fare” lingua Abilità scritte Comprensione 1. Quadro linguistico “Superficiale”: processi cognitivi inferiori (conversione grafema-fonema, sillabazione, ecc.) e consiste nella capacità di decodificare le forme grafiche del testo associandole a forme fonetiche e significati correlati ai singoli item lessicali.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper “fare” lingua Abilità scritte Comprensione 1. Quadro linguistico “Superficiale”: “Profonda”: processi cognitivi superiori (inferenza, contestualizzazione, ipotesi, compensazione, ecc.) e consiste nella capacità di elaborare le informazioni presenti in un testo secondo diversi livelli di profondità (comprensione globale, analitica, per lo studio, ecc.).
Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper “fare” lingua Abilità scritte Comprensione 1. Quadro linguistico “Superficiale”: “Profonda”: La dislessia colpisce i processi cognitivi della comprensione “superficiale”
Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper “fare” lingua Abilità scritte Produzione 1. Quadro linguistico Generalmente lo studente dislessico è anche disgrafo e disortografico.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) La dislessia non interessa le abilità d’uso pragmatico della lingua. 1. Quadro linguistico Bisogna tener presente che la dislessia può influire sulla personalità dello studente (bassa auto-stima, frustrazione, stati depressivi, difficoltà di socializzazione)
Insegnare una LS ad uno studente dislessico capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) La dimensione sociale nell’apprendimento di 1. Quadro linguistico una LS diventa essenziale nell’insegnamento all’allievo dislessico, il quale non presenta alcun deficit cognitivo congenito che possa impedire lo studio della cultura straniera.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza linguistica La dislessia colpisce: l’analisi fonologica 1. Quadro linguistico Rima, sillabe, individuare suoni... conversione grafema-fonema grafema-fonema / fonema-grafema. l’analisi visiva scambio orientamento, sequenza, ordine delle lettere. Confronto tra una forma grafica e forme già immagazzinate nella memoria a lungo termine.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenze extralinguistiche È importantissimo che l’apprendimento linguistico coinvolga più canali sensoriali e 1. Quadro linguistico differenti linguaggi espressivi, la cui integrazione conduce alla padronanza comunicativa. L’attivazione di altri canali può favorire l’apprendimento degli allievi dislessici e non.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza sociopragmatica e (inter)culturale La dislessia colpisce parzialmente soltanto una delle 6 funzioni della competenza 1. Quadro linguistico sociopragmatica: Poetico-immaginativa La competenza (inter)culturale non è colpita.
Insegnare una LS ad uno studente dislessico ! Mente Mondo Competenza linguistica 1. Quadro linguistico capacità di Competenze ✔ agire socialmente ! padronanza delle abilità extralinguistiche saper “fare” lingua con la lingua ✔ (saper fare con la lingua) ✔ Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare una LS ad uno studente dislessico ! Mente Mondo Competenza linguistica 1. Quadro linguistico capacità di Competenze ✔ agire socialmente ! padronanza delle abilità extralinguistiche saper “fare” lingua con la lingua ✔ (saper fare con la lingua) ✔ Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
Insegnare una LS ad uno studente dislessico ! Mente Mondo Competenza linguistica 1. Quadro linguistico capacità di Competenze ✔ agire socialmente ! padronanza delle abilità extralinguistiche saper “fare” lingua con la lingua ✔ (saper fare con la lingua) ✔ Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Schema competenza comunicativa Balboni, 2012
2. Quadro psicologico
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: Inizialmente ha un atteggiamento curioso e interessato. 2. Quadro psicologico LS percepita come un’occasione di ricominciare daccapo. Se non viene predisposto un ambiente che valorizzi le abilità (e non rimarchi le disabilità) questo atteggiamento è destinato a “spegnersi” velocemente.
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: Teoria della valutazione emotiva dell’input (Stimulus Appraisal Theory) Schumann et al., 2004 The Neurobiology of Learning. Perspectives from 2. Quadro psicologico Second Language Acquisition. •Novità •Piacevolezza •Pertinenza rispetto ai propri bisogni •Realizzabilità •Sicurezza psico-sociale
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: •Novità Aspettative poco realistiche. 2. Quadro psicologico Esaurita la novità ➠ studio impegnativo Strategie LM non applicabili alla LS Superabile con: - Patto formativo chiaro e condiviso. - Percorso glottodidattico adatto
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: •Piacevolezza Assenza di fiducia nelle proprie possibilità. 2. Quadro psicologico Vissuto dello studente con insuccessi e frustrazioni. Superabile con: - Riscoperta del piacere di imparare - Riconquista della dimensione ludica e piacevole. - Serenità e gradevolezza.
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: •Pertinenza rispetto ai propri bisogni Lo studente valuta l’input e giudica se esso 2. Quadro psicologico ostacola o favorisce il raggiungimento dei suoi obiettivi formativi, sociali, culturali. Lo studente dislessico non presenta particolarità.
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: •Realizzabilità Di conseguenza alla novità, piacevolezza e 2. Quadro psicologico pertinenza, il senso di riuscita dell’allievo dislessico che studia una LS dipende in gran parte dell’effettiva realizzabilità. Attenzione: - Approcci, metodi, obiettivi, tecniche che tengano conto del quadro linguistico dello studente.
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all’apprendimento: •Sicurezza psico-sociale Lo studente determina se la situazione è 2. Quadro psicologico conforme agli standard e alle aspettative del proprio gruppo sociale, e se può minare o rafforzare la propria immagine sociale. Attenzione: - Approcci, metodi, obiettivi, tecniche che tengano conto del quadro linguistico dello studente.
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Stati d’ansia Insicurezza + bassa autostima + insuccessi... = ansia nei compiti e nelle situazioni di apprendimento 2. Quadro psicologico Distinzione tra: •Ansia caratteriale tratto della personalità. Non dipende dalle situazioni vissute. Alcune esperienze possono favorire questo tratto. •Ansia situazionale non è tratto della personalità. Dipende dalle situazioni percepite come ansiogene.
Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Stati d’ansia Alcuni studiosi (Horwitz) parlano di una tipologia speciale d’ansia: “ansia linguistica”. Ricaduta sul piano linguistico: - riluttanza alla comunicazione. 2. Quadro psicologico - difficoltà di memorizzazione. - incapacità di auto-correggersi. - tendenza alla distrazione. L’allievo dislessico tende a mantenere uno stato di ansia linguistica alto. Bisogna “abbattere” le barriere glottodidattiche.
3. PGP
1.Legislazione 2.Definizioni 3.Linee-guida ministeriali 4.Obiettivi del PGP 5.Misure compensative e dispensative 3. PGP 6.Chiudendo il PGP 7.Patto formativo
Legge 170/2010 9 articoli - Legge “cornice” •Art. 1: Classificazione come disturbo e loro indipendenza. Legislazione •A r t . 5 : l ’ a l l i e vo h a d i r i t t o a 3. PGP provvedimenti dispensativi e compensativi.
Definizioni Compensativi Assieme di ausili e supporti che consentono allo s t u d e n t e dislessico di Definizioni raggiungere gli 3. PGP stessi obiettivi didattici della i o r n i . s i o g classe. ei m e a l i . ed be l l ttu n c e ... Ta p e co c al e p Ma zatore v o e tiz Sint
Definizioni Compensativi Dispensativi Assieme di ausili Assieme di e supporti che richieste che lo consentono allo s t u d e n t e s t u d e n t e dislessico NON dislessico di può realizzare e Definizioni raggiungere gli quindi verrà 3. PGP stessi obiettivi esentato. didattici della o c e . a l ta v classe. a ad i c o ... u r o n Lett m n e m tu di o S
Definizioni Compensativi Dispensativi Esonero Assieme di ausili Assieme di Lo studente e supporti che richieste che lo dislessico viene consentono allo s t u d e n t e esentato dalla s t u d e n t e dislessico NON materia nel suo dislessico di può realizzare e complesso. Definizioni raggiungere gli quindi verrà 3. PGP stessi obiettivi esentato. didattici della g g i a . a s pi a ta m e s classe. Ulti i + richi di g n o s s i g l i o D i a l C o n i gl i a a . fam s s e Cla
Linee-guida ministeriali Osservazione comportamenti e prestazioni sospette Attività rinforzo e recupero Linee-guida 3. PGP Comunicazione + diagnosi percorso e richiesta diagnosi PGP se accertata e certificata
Obiettivi del PGP Ministero: •Collegiale •Individuazionee formalizzazione degli strumenti compensativi e dispensativi Obiettivi PGP Dovrebbe essere un curricolo personalizzato: 3. PGP •Obiettivi curricolari perseguibili, non perseguibili e potenziati. •Misure compensative e dispensative. •S c e l t e m e t o d o l o g i c h e p e r l a glottodidassi nella classe e gli interventi individualizzati. + documentazione
Obiettivi del PGP Definire gli obiettivi: •Documenti ufficiali parlano di “obiettivi d’apprendimento” che in LS sono abilità e non contenuti. •Queste abilità sono molto generali = margine Obiettivi PGP manovra 3. PGP •Nulla vieta di includere nuovi obiettivi, ridurre contenuto, concentrarsi sulle abilità, MA RISPETTANDO GLI OBIETTIVI MINIMI.
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale Obiettivi PGP 3. PGP sfera culturale sfera relazionale
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale - Dimensione emozionale Obiettivi PGP - Dimensione (meta)cognitiva 3. PGP sfera culturale Entrambe sono veri e propri obiettivi perché non sono sfera relazionale prerequisiti innati.
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale Competenze extralinguistica, sociopr agmatica e Obiettivi PGP (inter)culturale. 3. PGP sfera culturale II ciclo r ientr ano anche quelli letterari: - storia letteratura + sfera relazionale analisi testi - espansione lessico
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale Incentivazione socializzazione Coinvolgimento nelle Obiettivi PGP dinamiche di gruppo. 3. PGP sfera culturale sfera relazionale
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale Non i documenti Obiettivi PGP ministeriali, ma è 3. PGP sfera culturale assolutamente consigliabile sfera relazionale
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica sfera personale pre-requisiti linguistici comprensione Obiettivi PGP 3. PGP sfera culturale interazione produzione sfera relazionale competenza meta-linguistica
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica sfera personale pre-requisiti linguistici - fonologia: prerequisito comprensione Obiettivi PGP f o nsfera d a mculturale entale per la 3. PGP comprensione e produzione interazione - ortografia: difficoltosa in modo speciale nelle lingue produzione opache. sfera relazionale competenza meta-linguistica
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica sfera personale pre-requisiti linguistici comprensione Obiettivi PGP 3. PGP sfera culturale comprensione (or ale o interazione scritta). Se lo studente ha problemi nella comprensione produzione globale (requisito per quella sfera relazionale analitica) sarà necessario competenza inserire del PGP obiettivi in meta-linguistica quest’area.
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica come nelle indicazioni n asfera z i o personale nali. PGP deve pre-requisiti esplicitare gli aspetti linguistici dell’interazione su cui verterà l’insegnamento (e anche la comprensione Obiettivi PGP valutazione): 3. PGP sfera culturale interazione -efficacia comunicativa produzione -efficacia interazionale sfera relazionale -adeguatezza al contesto competenza -appropriatezza linguistica meta-linguistica
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica sfera personale pre-requisiti linguistici a seconda dello studente, del tipo di dislessia e delle misure comprensione Obiettivi PGP c osfera m p culturale ensative e/o 3. PGP dispensative (solo orale o interazione anche scritta). produzione sfera relazionale -efficacia comunicativa competenza -adeguatezza al contesto meta-linguistica -coesione e coerenza
Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica Ministero: ciclo secondario II sfera personale grado. pre-requisiti linguistici È opportuno svilupparla fin dalle prime fasi comprensione Obiettivi PGP d’apprendimento, in modo da 3. PGP sfera culturale guidare lo studente nella creazione di strategie. interazione produzione sfera relazionale competenza meta-linguistica
Misure compensative e dispensative Misure compensative e dispensative Obiettivi apprendimento Osservazioni M i s u r e Singoli docenti compensative 3. PGP e dispensative Collegio docenti Diagnosi
Misure compensative e dispensative Area linguistica Misure compensative e dispensative pre-requisiti linguistici M i s u r e comprensione compensative 3. PGP e dispensative interazione produzione competenza meta-linguistica
Misure compensative e dispensative pre-requisiti prod n e uzio linguistici sio ne e n pr n e o Misure compensative e dispensative m intera z i c o za e te n a p ti c Non in manuali com linguis t a- Attività di supporto me individuali in scuola 3. PGP di classe in scuola auto-apprendimento (piano lavoro) Dispensativa, in casi molto gravi, dispensa ortografia
Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-r equis lingu iti istici com m in ta- eeten p Misure compensative e dispensative te r a e z i o n ling za uist ica Valutare se includere la dimensione scritta a.Dislessia severa o comorbilità con 3. PGP disgrafia e disortografia. b.Dislessia lieve c.Entrambi i casi
Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-r equis lingu iti istici com m pe Misure compensative e dispensative i n te r a e z a. Dislessia severa o comorbilità con disgrafia i o n ta-l etene ing za disortografia uist ica percorso Valutare personalizzato se includere con dispensa la dimensione scritta delle prestazioni a.Dislessiascritte severa(anche in valutazione). o comorbilità con 3. PGP convertire disgrafia ei disortografia. compiti. b.Dislessia lievenarratore digitale, audiolibri, ecc. Comprensione: c.Entrambi attività Produzione: i casi sostitutive in forma orale.
Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-r equis lingu iti istici com b. Dislessia lieve intemreazionpee Misure compensative e dispensative ta-l ten percorso personalizzato che privilegia la ingu za istic dimensione orale, ma con obiettivi minimi in a Valutare se includere lettura e scrittura. la dimensione scritta a.Dislessia severa o comorbilità con Comprensione: strategie glottodidattiche di 3. PGP disgrafia e disortografia. supporto (misura b.Dislessia lieve compensativa). Produzione: c.Entrambi uso i casidi computer, dizionari digitali, correttori, ecc. (misure compensative).
Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-r equis lingu iti istici com m in ta- eeten p Misure compensative e dispensative te r a e z i o n c. Entrambi i casi ling za uist misure dispensative per le attività che generanoica Valutare se includere la dimensione scritta ansia linguistica o che sono inaccessibili. a.Dislessia severa o comorbilità con Es. lettura ad alta voce, traduzione istantanea, 3. PGP disgrafia e disortografia. risposta immediata b.Dislessia lieve a domande di comprensione, memorizzazione di brani, ecc. c.Entrambi i casi
Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-r equis lingu iti istici com m in ta- eeten p Misure compensative e dispensative te r a e z i o n ling za uist ica Valutare se includere la dimensione scritta a.Dislessia severa o comorbilità con 3. PGP disgrafia e disortografia. b.Dislessia lieve c.Entrambi i casi La dispensa delle prove scritte non è sinonimo della dispensa del supporto scritto come strumento di studio.
Misure compensative e dispensative pre-r interazione equsiisone lipngpuren iti o mro distici c co uzio me mpe ne Misure compensative e dispensative ta-l ten ing za uist ica Difficoltà mnemoniche (immagazzinaggio e 3. PGP recupero) Limitata fluenza in LS Misura compensativa: uso di prompt o schemi-guida
Misure compensative e dispensative competenza pre-r eraqzusioiisonnee meta-linguistica lipngtpeuren iti o mr o distici c uzio ne Misure compensative e dispensative Inserire momenti di riflessione esplicita sulle 3. PGP componenti della lingua che possano portare all’elaborazione di mappe e schemi che possano configurare una “grammatica della classe”.
Chiudendo il PGP Per concludere il nostro PGP mancano soltanto due punti: Metodologia Bisogna esplicitare nel PGP da Chiudendo il PGP una par te gli accorgimenti 3. PGP metodologici che si Valutazione adotteranno e dall’altra, le misure relative alla valutazione
Patto formativo Il PGP diventa uno strumento veramente utile quando: è condiviso con lo studente è condiviso con la famiglia è condiviso con il corpo docente Patto Formativo 3. PGP Le scelte che influiranno sullo svolgimento delle attività in classe dovrebbero essere condivise con il gruppo classe.
Grazie per la vostra attenzione! (e la vostra pazienza) Carlos Melero melero@unive.it
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