LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria

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LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria
Corso di Economia finanziaria

LE STRUTTURE FINANZIARIE
DEI PRINCIPALI PAESI
INDUSTRIALIZZATI

             Dott.ssa Arianna Moschetti
LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria
Sommario
 Cosa si intende per sistema finanziario
 Sistemi Bank o Market oriented
 Sistema finanziario e sistema economico:
 quale relazione?
 Rapporto tra ricchezza finanziaria e reale
 Uno sguardo d’insieme ai sistemi finanziari
 internazionali: dinamica del FIR e del FIN
 L’evoluzione dell’indebitamento e della
 ricchezza di famiglie e imprese
 Conclusioni
LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria
Il sistema finanziario

 Il sistema finanziario è l’insieme
organizzato di mercati, intermediari
         e strumenti finanziari
LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria
Strumenti finanziari
Possiamo distinguere quattro tipi base di
contratti (ma l’innovazione finanziaria
produce forme sempre più ibride):
  Contratti Hard;
 Contratti Soft;
 Contratti di assicurazione;
 Contratti a termine.
LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria
Intermediari finanziari

          La loro funzione
  è rendere lo scambio di contratti
finanziari più agevole per gli agenti
             economici
LE STRUTTURE FINANZIARIE DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI - Corso di Economia finanziaria
Segue…

Diversi tipi di intermediari ma possiamo
raggrupparli in due gruppi:

 • Trasformatori    di    asset     (banche
   commerciali, ect,);
 • Broker (società di negoziazione titoli
   con servizi puramente esecutivi, ect.,).
Mercati finanziari

Luoghi (non necessariamente fisici!)
  dove gli agenti s’incontrano per
   scambiare contratti finanziari
Il sistema finanziario
Autorità di vigilanza

 Tutela la fiducia e la protezione degli
agenti economici (in particolare piccoli
investitori) affinché i sistemi finanziari
       funzionino adeguatamente
Funzioni del sistema
             finanziario
Il sistema finanziario svolge cinque funzioni
  complementari per l’allocazione efficiente
  delle risorse finanziarie:

1.   regolazione degli scambi;
2.   accumulazione         del      risparmio    e
     finanziamento degli investimenti;
3.   gestione dei rischi e delle scadenze;
4.   allocazione della proprietà;
5.   trasmettere gli impulsi di politica monetaria
     e di politica economica.
I sistemi finanziari

… si distinguono in base al tipo di strumenti finanziari
 scambiati ed alla centralità degli operatori nella definizione
 delle regole.

Comunemente si distingue tra:
• Sistemi orientati alla banca (Bank oriented);
• Sistemi orientati alla borsa o al mercato (Market oriented).

Altro tipo di classificazione è tra:
• Sistemi basati su relazioni strette con la clientela;
  (relationship based)
• Sistemi con un grado elevato di anonimità (arm’s lenght).
Sistemi Bank oriented
Vantaggi:
• basso livello di free rider;
• miglior controllo del debito delle imprese;
• relazioni contrattuali più personalizzate.

Svantaggi:
• arbitrarietà nei comportamenti e collusione;
• scarso interesse per progetti innovativi;
• limitando      il   rischio,    agiscono     troppo
  prudentemente in situazione di incertezza.
Sistemi Market oriented
Vantaggi:
• controllo pubblico sulla raccolta di risparmio da
  parte delle imprese;
• incentivo alla concorrenza;
• diversificazione del rischio;
• selezione dei manager e imprese più efficienti.

Svantaggi:
• maggiore instabilità nel mercato dei prodotti
  finanziari.
Capitalizzazione di mercato
Principali indicatori sui mercati finanziari
                  in Italia
Sistema finanziario e sistema
       economico: quale relazione?

Le relazioni tra lo sviluppo della finanza e
 dell’economia reale sono state oggetto di numerosi
 studi. Ad oggi, non esiste una teoria
 universalmente accettata sulla relazione di
                  causa-effetto:

    Sistema finanziario    Sistema economico
    Sistema economico      Sistema finanziario
Storia economica
Goldsmith (uniformità nelle serie storiche), Gerschenkron
     (ruolo della banca mista nel recupero del gap di
  industrializzazione), Cameron (innovazioni finanziarie
            importanti al pari di quelle tecniche)

                   Teoria economica
  Hicks (applicazione della teoria marginalistica ai prodotti
 finanziari); Tobin (sviluppo economico legato al prevalere
dell’effetto reddito sull’effetto sostituzione); Gurley e Shaw
    (dissociazione risparmio e investimento e ruolo degli
                          intermediari)

    Teoria dell’intermediazione finanziaria
Teoria dei costi di transazione; teoria dell’incertezza; teoria
               delle asimmetrie informative.
Il nesso tra finanza e crescita

Fonte: Levine et al. 1997
Dinamica del rapporto tra
attività finanziarie e reali
Dagli anni Ottanta, i principali paesi industrializzati
 hanno visto una crescita delle attività finanziarie
 rispetto al PIL … (“finanziarizzazione”).

Sospinta principalmente da:
1. Deregolamentazione dell’attività finanziaria;
2. Maggiore integrazione dei mercati finanziari.
Segue…
La crescita delle attività finanziarie è stata particolarmente
forte tra il 1995 e il 2000, durante l’espansione delle Borse
legata alla rivoluzione di Internet e all’andamento positivo
delle economie;

Tra il 1995-2004 le attività finanziarie sono raddoppiate in
Italia, Regno Unito e Usa, mentre la crescita è stata di circa
l’80% in Francia ed il 70% in Germania;

Il Giappone è stato meno investito dalla finanziarizzazione:
la stagnazione economica si è accompagnata ad una
riduzione dei prestiti bancari all’economia ed a una
contrazione dei valori di Borsa.
Il FIR
     (Financial Interrelations Ratio)

         Introdotto da Raymond W. Goldsmith,
       esprime il grado di intensità finanziaria di
                 un sistema economico:

FIR
           à                          à
 =
Il FIR per i principali paesi industriali

Fonte: Eurostat, FRBG, Bank of Japan
Dinamica delle attività/passività
         con i non residenti

Fonte: Eurostat
La scomposizione del FIR:
da cosa dipendono le sue variazioni?

 dove :
 δ = sono le emissioni di nuove passività dei diversi settori istituzionali
 (im = imprese; fa = famiglie; ap = amministrazioni pubbliche; rm =
 resto del mondo; sf= settore finanziario) tra t-n e t;
 = sono le variazioni di valutazione
Le risultanze empiriche

 Tra il 1996-2004 l’effetto quantità prevale
sull’effetto prezzi in tutti i paesi considerati
    anche nella fase di boom della Borsa
Scomposizione del FIR per paese e
settore istituzionale
Passività finanziarie
(flussi netti, in percentuale del PIL)
Famiglie:
ricchezza reale e finanziaria
Perché la ricchezza è importante?

1.   può sostenere il consumo;
2.   la ricchezza consente di far fronte a
     shocks inaspettati, come la perdita del
     posto di lavoro;
3.   la crisi dei sistemi pensionistici pubblici
     ha fatto diventare più importante la
     ricchezza accumulata dagli anziani.
All’origine delle eterogeneità
L’eterogeneità tra paesi nei livelli e nella
composizione della ricchezza delle famiglie
dipende da:

•   Dinamica del reddito:
•   Propensione al risparmio:
•   Propensione al rischio;
•   Sviluppo, efficienza e caratteristiche dei
    mercati finanziari;
•   Fattori culturali;
•   Etc…
Dinamica della ricchezza delle
                famiglie
Dagli anni Novanta le attività finanziarie delle famiglie sono cresciute in
rapporto al reddito disponibile determinando la crescita della ricchezza
netta totale.

In particolare tra:

   1995 e il 2000 le attività finanziarie sono cresciute grazie alla forte
   crescita delle Borse;
   2000 e il 2002, negli anni dello sgonfiamento della bolla dai valori
   azionari, le attività finanziarie sono diminuite a fronte di un aumento di
   quelle reali;
   2002 e il 2007, la ripresa delle Borse ha condotto a un nuovo aumento
   nel rapporto tra attività finanziarie e reddito disponibile;
   2007 e il 2011 con l’inizio della crisi, le attività finanziarie hanno
   accusato una nuova flessione.
Attività finanziarie sul reddito
                   disponibile

Fonte: Istat
Composizione delle attività
          finanziarie delle famiglie

Esistono differenze anche nella composizione percentuale
delle attività finanziarie:

•   in Italia è maggiore il peso dei titoli;
•   i depositi bancari sono importanti in Spagna e Giappone;
•   malgrado l’aumento comune a tutti i paesi, Regno Unito e
    Italia sono agli estremi per il peso dei fondi pensione;
•   gli USA hanno l’incidenza più alta di azioni quotate e fondi
    comuni.
Composizione percentuale delle
       attività finanziarie delle famiglie

Fonte: Eurostat, FRBG, Bank of Japan
Consistenze dalle attività delle famiglie

Fonte: Banca d’Italia 2010
Segue..
                  Famiglie: azioni quotate, azioni non quotate,
                  altre partecipazioni nel 2006 (% del totale)

Fonte: Eurostat
Le attività reali delle famiglie

Le attività reali sono una parte fondamentale della
 ricchezza delle famiglie.

Dal rapporto tra attività reali delle famiglie e reddito
 disponibile: i paesi possono essere classificati in
 tre gruppi:

a)Regno Unito, Italia e Francia: rapporto alto;
b)Germania e Giappone: valori intermedi;
c)USA: rapporto basso.
Ricchezza reale in rapporto al
             reddito disponibile

Fonte: Istat
Italia: rapporto ricchezza finanziaria
   su ricchezza reale delle famiglie

Fonte: Istat (valori percentuali)
Il debito delle famiglie ed i saldi
               finanziari

Dagli ultimi anni del secolo scorso fino
 all’inizio della crisi finanziaria, nel 2007, il
 rapporto tra debiti finanziari delle famiglie e
 reddito disponibile è cresciuto nella maggior
 parte dei Paesi industriali, in un contesto di
 inflazione contenuta e tassi di interesse bassi
Perché le famiglie si indebitano in
misura diversa nei vari paesi?

•   Elementi culturali;
•   Risparmio;
•   Deducibilità fiscale degli interessi pagati sui mutui;
•   Tassi fissi o variabili;
•   Diversi rapporti volume del prestito/valore
    dell’investimento;
•   Efficienza del sistema legale;
•   Innovazione finanziaria.
Il rapporto tra debito e reddito
        disponibile delle famiglie

Fonte: Istat
Il debito delle famiglie

Fonte: Banca d’Italia 2010
Il livello di debito più elevato si registra nel
  Regno Unito, con un valore che supera il
150% del reddito disponibile; seguono, con
     valori intorno al 120%, Stati Uniti e
                      Spagna.
    Quest’ultimo Paese ha registrato negli
      ultimi quindici anni la crescita più
                  spettacolare!
  In Italia i debiti finanziari delle famiglie
                        sono
               pari a circa il 60%.
Prestiti bancari alle famiglie

Fonte: Banca d’Italia 2010
Dopo la crisi del 2008 la quota di famiglie
      indebitate è diminuita sia per una
riduzione della domanda, sia per condizioni
 più restrittive del credito. Dopo la seconda
 metà del 2011 si registra un ulteriore freno
Quote di famiglie che non hanno ottenuto il
             credito richiesto

Fonte: Banca d’Italia 2012
Quota di famiglie con mutuo per quartili di
              reddito equivalente

Fonte: Banca d’Italia 2012
La ricchezza netta delle famiglie

In virtù di una ricchezza reale elevata, di un
  ricchezza finanziaria su valori intermedi e
     di un basso debito le famiglie italiane
       hanno una ricchezza netta alta nel
            confronto internazionale
Ricchezza netta rapportata al PIL

Fonte: Banca d’Italia 2012
Saldi finanziari

Finora abbiamo visto le consistenze delle attività,
  finanziarie e reali, e le passività finanziarie delle
  famiglie.

Guardiamo ora ai saldi finanziari in 4 paesi: USA, UK,
 IT, SPA.

La differenza tra il flusso delle attività finanziarie e il
  flusso delle passività finanziarie definisce il saldo
  finanziario. Dai manuali di macroeconomia sappiamo
  che, di solito, le famiglie hanno un saldo finanziario
  positivo, cioè hanno un risparmio positivo.
Negli ultimi anni le famiglie americane e inglesi hanno
 invece avuto saldi finanziari negativi, soprattutto per
 l’aumento delle passività finanziarie.

Di norma, le imprese e le amministrazioni pubbliche (lo
 Stato) hanno un deficit, vale a dire un saldo
 finanziario negativo: il flusso delle attività finanziarie
 è più piccolo di quello delle passività finanziarie.

C’è un grande dibattito sul ruolo degli “squilibri
  finanziari” come fattore che ha scatenato la crisi
  finanziaria.

Nei paesi industriali, negli ultimi anni, il resto del
 mondo ha spesso avuto un saldo positivo, perché ha
 acquistato larghi volumi di passività finanziarie
 emesse dai residenti.
Stati Uniti
               Saldi finanziari dei settori istituzionali:
         variazioni delle attività finanziarie - variazioni delle
                         passività finanziarie
                        (in miliardi di dollari)

Fonte:Bureau of Economic Analysis
Regno Unito

   Saldi finanziari dei settori istituzionali (milioni di euro)

Fonte: Bureau of Economic Analysis
Spagna

   Saldi finanziari dei settori istituzionali (milioni di euro)

Fonte: Bureau of Economic Analysis
Italia

             Saldi finanziari dei settori istituzionali
                        (milioni di euro)

Fonte: Bureau of Economic Analysis
Segue..
Da anni le famiglie americane, inglesi e, in
 misura minore, spagnole hanno avuto saldi
 finanziari negativi, soprattutto per effetto
 dell’aumento dei loro debiti.

Tema da approfondire: l’indebitamento delle
 famiglie è cresciuto di più nei paesi dove
 l’aumento dei prezzi delle case è stato più forte.

Crollo della ricchezza delle famiglie americane e
 inglesi nel 2008: l’effetto ricchezza.
Le imprese: indebitamento e struttura
finanziaria

    Una vasta letteratura, teorica ed empirica, ha studiato
      come la composizione della struttura finanziaria
          influenzi il valore delle imprese e incida
                    sui loro investimenti.

In generale vi sono tre fonti di finanziamento per l’impresa:
   Autofinanziamento;
   Capitale azionario;
   Indebitamento (prestiti bancari e obbligazionari).
Segue..
   La parte dell’investimento che non è coperta
        dall’autofinanziamento definisce
             il fabbisogno finanziario.

L’autofinanziamento è solo il 45% dell’investimento
      in Italia, mentre in USA e Regno Unito
                    arriva al 90%
La composizione delle risorse delle
           imprese (valori percentuali)

Fonte: Bureau of Economic Analysis
Segue ….
Dopo l’autofinanziamento il flusso di prestiti è
spesso la seconda fonte di finanziamento delle
imprese, soprattutto in paesi “banco-centrici”
come Germania, Italia e Spagna;

In UK e USA sono importanti anche le emissioni
obbligazionarie, mentre sono trascurabili negli
altri paesi, a parte la Francia;

Flussi negativi di azioni in USA a causa delle
fusioni e buy-backs, motivati da fattori fiscali.
Composizione percentuale delle consistenze
          del passivo di bilancio

Fonte: Bureau of Economic Analysis
Il leverage

Il leverage (grado di indebitamento) è dato
   dal rapporto tra fonti di finanziamento e
               capitale proprio
Il leverage

Fonti: conti nazionali e statistiche Ocse
Segue …
•   Dal 1995 al 2000, nella fase di espansione
    delle Borse il leverage è diminuito;

•   Dal 2000 al 2003, la caduta dei corsi azionari
    ha determinato un aumento del grado di
    indebitamento;

•   Dal 2003 al 2007 si registra di nuovo una
    diminuzione del grado di leverage con la
    ripresa delle Borse.
Segue …

 Le imprese italiane mostrano un grado di
  leverage intermedio; molto più elevato è
                invece quello
di Germania e Giappone, mentre più basso
     è quello di Spagna e Stati Uniti.
Il leverage in Italia: una ricostruzione
dal 1950

Fonti: Banca d’Italia
Segue …

Dopo l’aumento degli anni Settanta, il leverage
 è diminuito;

Il grado di indebitamento delle imprese è oggi
  su livelli simili a quelli degli anni Sessanta. La
  dipendenza delle imprese dalle banche si è
  ridotta;

Il leverage è basso anche a causa dei livelli
  contenuti delle obbligazioni emesse dalle
  imprese.
Conclusioni
Le grandezze finanziarie sono un multiplo del prodotto
reale: il nostro sistema finanziario mostra una dinamica del
FIR crescente seppur lontano dai livelli degli altri paesi;
 Le differenze nel grado di “finanziarizzazione” sono
riconducibili a eterogeneità nell’incidenza delle attività del
settore finanziario (banche, altri intermediari, fondi
pensione e assicurazioni), che hanno un peso elevato nel
Regno Unito, in Giappone e negli Stati Uniti, più
contenuto in Italia;
 Dagli anni Novanta, la crescita di strumenti quali le azioni
e le obbligazioni è stata assai intensa e ha determinato un
aumento del peso delle attività di “mercato” in tutti i paesi
considerati;
Segue …
La riallocazione delle risorse delle famiglie si è indirizzata
verso azioni e titoli. Nonostante questi mutamenti, la
composizione dei portafogli dei risparmiatori per tipologia
di     strumento      rimane    diversificata    tra    paesi.
Contemporaneamente in tutti i paesi le famiglie hanno
accresciuto il loro indebitamento;
 L’indebitamento delle imprese risulta più elevato rispetto
agli inizi degli anni Novanta (i livelli più alti nel Regno
Unito e in Giappone). La composizione delle passività
finanziarie delle imprese rimane differente tra paesi,
nonostante la tendenza all’aumento delle forme di
finanziamento diretto sul mercato abbia riguardato anche le
economie che in passato si basavano soprattutto
sull’intermediazione.
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