Il quadro macroeconomico nell'era "Industry 4.0" - Gregorio De Felice Chief Economist - Andaf

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Il quadro macroeconomico nell'era "Industry 4.0" - Gregorio De Felice Chief Economist - Andaf
Il quadro macroeconomico
nell’era “Industry 4.0”

  Gregorio De Felice
  Chief Economist
Il quadro macroeconomico nell'era "Industry 4.0" - Gregorio De Felice Chief Economist - Andaf
1
Agenda

1 Il quadro macroeconomico

2 Produttività e crescita economica
Il quadro macroeconomico nell'era "Industry 4.0" - Gregorio De Felice Chief Economist - Andaf
2
Il ciclo macroeconomico e le incertezze di policy

 Indici congiunturali globali coerenti con una crescita sostenuta dell’economia
  globale. Tuttavia il picco di questo ciclo è stato superato.

 Commercio internazionale in rallentamento: da tassi di crescita superiori al 5% nel
  2017 agli attuali intorno al 3%. Rallentano le importazioni dei paesi avanzati.

 Le economie emergenti continuano a crescere a tassi elevati ma è atteso un
  rallentamento. Il rischio contagio legato ad alcune crisi locali è limitato.

 Si accresce l’incertezza globale sulle politiche economiche. Focus su guerra dei dazi
  Stati Uniti-Cina e politica di bilancio italiana.
3
Superato il picco, la crescita globale prosegue
                       PMI globali elevati ma sotto i massimi

                                                                        Indici
                                                                         congiunturali
                                                                         coerenti con una
                                                                         crescita sostenuta
                                                                         dell’economia
                                                                         mondiale.

                                                       Manufacturing

 Fonte: Markit Economics, Thomson Reuters-Datastream
4
Stime di crescita del PIL al 2019
                                                     2016                          2017                         2018p                         2019p
    USA                                               1.6                           2.2                          2.9                            2.6
    Eurozona                                          1.9                           2.5                          2.0                            1.7
      Germania                                        2.2                           2.5                          1.9                            1.8
      Francia                                         1.1                           2.3                          1.6                            1.7
      Italia*                                         1.0                           1.6                          1.1                            0.9
      Spagna                                          3.3                           3.1                          2.7                            2.2
    OPEC                                              2.5                           0.3                          1.4                            1.2
    Est Europa                                        1.4                           3.1                          3.0                            2.4
      Turchia                                         3.2                           7.4                          3.0                           -1.0
      Russia                                         -0.2                           1.5                          1.7                            1.5
    America Latina                                   -0.8                           1.0                          1.2                            2.1
      Brasile                                        -3.4                           1.0                          1.5                            2.5
    Giappone                                          1.0                           1.7                          1.1                            1.1
    Cina                                              6.7                           6.9                          6.7                            6.3
    India                                             7.9                           6.2                          7.7                            7.2
    Mondo                                             3.3                           3.7                          3.7                            3.5
    Nota: (*) la previsione 2019 non tiene conto degli effetti della Legge di Bilancio, ma solo della mancata attivazione delle clausole di salvaguardia relative
    agli adeguamenti IVA.
    Fonte: Thomson Reuters-Datastream, previsioni Intesa Sanpaolo
5
Stati Uniti: venti a favore, con qualche rischio futuro
 La crescita è solida, supportata dalla politica fiscale e dalla domanda domestica,
  anche se il ciclo economico è maturo.

                                          4 fattori di rischio:

       Politica                Politica                   Politica               Elezioni
     commerciale               fiscale                   monetaria               mid-term

    Rischio dazi per        Espansiva con             Tassi vicini alla   Una svolta democratica
    settore auto e su       minori tasse e             neutralità. Nel         (conquista della
     import cinese;        maggiori spese,              2019 la Fed       Camera) implicherebbe
    ovvie le ritorsioni   in una fase di forte       potrebbe spostarsi   rallentamento di alcune
        della Cina        espansione ciclica             in territorio     attività legislative e un
                                                          restrittivo     possibile impeachment
6
Fed: prosegue il rialzo dei tassi, senza guidance
    Il FOMC prevede altri rialzi fino a una stance
          leggermente restrittiva nel 2020
                                                                 Atteso un ulteriore rialzo dei tassi
                                                                  a dicembre (a 2,25-2,5%).

                                                                 I rialzi dei tassi proseguiranno con
                                                                  gradualità nel 2019, senza azioni
                                                                  pre-emptive, vista l’incertezza sui
                                                                  cambiamenti strutturali.

                                                                 Decisioni del FOMC più difficili in
                                                                  futuro, dovendo decidere quando
                                                                  e quanto muoversi in area
                                                                  restrittiva.
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Federal Reserve e
Thomson Reuters-Datastream
7
Europa: le sfide del 2019

 Elezioni europee (23-26 maggio 2019)/Nuova Commissione: il tema è l’ascesa
  dei movimenti anti-establishment. Se avessero la maggioranza potrebbe
  determinarsi uno scontro tra Parlamento e Consiglio europeo.

 Rinnovo Presidenza BCE (1° novembre 2019): il 31 ottobre termina il mandato di
  Draghi e il nuovo corso di politica monetaria potrebbe essere più aggressivo.

 Risalita dei tassi euro (dopo l’estate 2019): la tenuta della crescita economica è
  una precondizione essenziale per la fine dei tassi negativi. La reazione delle
  principali asset class sarà limitata dalla formazione in largo anticipo di aspettative
  su tale scenario.
8
Area euro: il ciclo è ancora solido
                Le indagini di fiducia in leggero calo

                                                                               Indici di fiducia economica
                                                                                in lieve flessione.

                                                                               Il picco di questo ciclo
                                                                                espansivo è alle spalle ma
                                                                                la crescita resta solida: PIL
                                                                                al 2,0% nel 2018 e all’1,7%
                                                                                nel 2019, ancora superiore
                                                                                al potenziale.

 Fonte: Thomson Reuters-Datastream Charting ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
9
BCE verso il “new normal”, confermata l’exit strategy

 Fonte: BCE e Intesa Sanpaolo, Direzione Studi e Ricerche
10
Italia: crescita intorno all’1% nel 2019
       Gli indicatori prospettici segnalano un rallentamento

                                                                                                Lieve rallentamento a
                                                                                                 causa dell’andamento del
                                                                                                 commercio estero.

                                                                                                Investimenti in recupero,
                                                                                                 dopo il calo anomalo di
                                                                                                 inizio anno.

                                                                                                Crescita allo 0,9% nel
                                                                                                 2019* (1,1% nel 2018).
Nota (*): la previsione non tiene conto degli effetti della Legge di Bilancio, ma solo della
mancata attivazione delle clausole di salvaguardia relative agli adeguamenti IVA
Fonte: Thomson Reuters-Datastream Charting, Istat ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
11
     Deficit/PIL al 2,4% nel 2019 e poi più basso
                     Nuovi target governativi di deficit/PIL
                      a confronti con i target precedenti
                 2019                           2020                           2021
                                                                                                           Il Governo ha alzato l’obiettivo
                                                                                                            di deficit al 2,4% nel 2019, al
 0
                                                                                                            2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021
-1
                                                                                                            (da 0,8% nel 2019 e zero nel
                                                                                                            2020). Le ipotesi di crescita sono
-2                                                                                                          ottimistiche (1,5% nel 2019 e in
                                                                                                            media nel triennio).
-3
      Previous target                                                                                      Per il Governo, il nuovo target di
      Previous target net of VAT hike                                                                       deficit è coerente con un trend di
      Previous target net of VAT hike, with impact of GDP and interest (ISP                                 calo del debito/PIL.
      assumptions)
Fonte: Intesa Sanpaolo Studi e Ricerche su dati MEF, con le informazioni disponibili al 18 ottobre 2018
12
Le principali misure incluse nella manovra
 La manovra lorda sul 2019 vale quasi 37 miliardi:
   cancellazione aumenti IVA previsti per il 2019 (12,4 miliardi);
   introduzione di reddito e pensione di cittadinanza, con riforma e potenziamento dei centri per
      l’impiego (10 miliardi);
     modalità di pensionamento anticipato, attraverso la “quota 100” (7 miliardi);
     flat tax: innalzamento soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese,
      professionisti e artigiani (600 milioni nel 2019, 1,8 mld nel 2020 e 2,3 nel 2021);
     taglio Ires per imprese che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
     rilancio degli investimenti pubblici (incremento delle risorse finanziarie per 15 mld in 3 anni,
      rafforzamento capacità progettuali e di valutazione tecnica delle Amministrazioni centrali e locali,
      maggiore efficienza dei processi decisionali, modifiche al Codice degli appalti e standardizzazione
      dei contratti di partenariato pubblico-privato);
     ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie;
     spese indifferibili (2,3 mld).
13
Agenda

1 Il quadro macroeconomico

2 Produttività e crescita economica
14
Produttività italiana più bassa rispetto ai partner
                                  Valore aggiunto per ora lavorata (indice 2000=100)
    130
                    Francia             Germania
    125             Italia              Spagna
                    Regno unito         USA
    120

    115

    110

    105

    100

    95
      2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
          Nota: USA 2017 stime
          Fonte: OCSE
15
Produttività manifatturiera italiana in recupero
                                 Valore aggiunto per ora lavorata (prezzi costanti 2010=100)
      140

      130                                                                                                                                                Manifatturiero
                                                                                                                                                         Agricoltura
      120

      110
                                                                                                                                                         Totale
      100                                                                                                                                                Servizi

      90
                                                                                                                                                         Costruzioni
      80

      70
            1998
                   1999
                          2000
                                  2001
                                         2002
                                                2003
                                                       2004
                                                              2005
                                                                     2006
                                                                            2007
                                                                                   2008
                                                                                          2009
                                                                                                 2010
                                                                                                        2011
                                                                                                               2012
                                                                                                                      2013
                                                                                                                             2014
                                                                                                                                    2015
                                                                                                                                           2016
                                                                                                                                                  2017
            Fonte: elaborazioni dati ISTAT
16
Ma la Germania riesce a fare di meglio
         Valore aggiunto per ora lavorata nel settore                              Valore aggiunto per ora lavorata nel settore
          manifatturiero (prezzi costanti 2010=100)                               manifatturiero (migliaia di euro a prezzi costanti)
170
160
                                                             157,2                                                  34,5
150                                                                             Italia
                                                                                                             27,0
140
130                                                          128,1
120
110                                                                                                                                56,6
                                                                         Germania
100                                                                                                                  36,0
90
80
      1998   2001    2004      2007   2010     2013   2016                               0   10      20      30       40    50      60

                    Germania          Italia                                                          2017          1998
                                                         Fonte: elaborazioni dati Eurostat
17
Accelerare la crescita: investire di più …
                                   Investimenti fissi lordi (2007=100; a valori concatenati)
    120
                                                                                                          Germania
                                                                                                                         113,4
    110
                                                                                                            Francia
                                                                                                                         102,2
    100

    90

    80                                                                                                       Italia
                Italia: -84mld                                                                                           77,0
                Germania: +72mld
    70
                Spread investimenti = 156mld

    60
               2007       2008        2009        2010        2011        2012       2013   2014   2015    2016       2017

          Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati. Istat, Eurostat e Prometeia
18
… non solo macchinari, anche R&S e software
                             Investimenti immateriali (2007=100; a valori concatenati)
     135
                                                                                        Germania       132
     130
                                                                                                       128
     125
                                                                                                 Francia
     120

     115
                                                                                                                    113
     110                                                                                                   Italia

     105

     100

     95

     90
             2007        2008        2009       2010        2011   2012   2013   2014     2015      2016       2017

           Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat
I nostri clienti pronti a investire di più nelle strategie                                                                                                               19

immateriali …
                                            Tipologie degli investimenti della clientela nel 2018
                                                   (% gestori che ha attese Medie e Alte)

    Macchinari per rinnovo/sostituzione impianti

Macchinari per ampliamento capacità produttiva

         ICT, R&S, brevetti, marchi, certificazioni
                                                                                                                                                       Medie imprese
                                                                                                                                                      Imprese Top

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                                       Mezzi di trasporto
                                                                                                                                                      Small
                                                                                                                                                       Microbusiness
                                                                                                                                                             imprese

                                                Capannoni

                                                                0                   20                  40                  60                   80             100
 Domande: Quali sono le tue attese sugli investimenti della tua clientela nel 2018 nelle seguenti tipologie? Risposte: nullo, basso, medio, alto
 Fonte: survey interna su 2.078 gestori, coordinatori e direttori di filiali imprese che hanno fornito la loro view su 127.500 imprese clienti
20
       … grazie anche agli incentivi fiscali
      Quasi un terzo delle imprese spinto a fare investimenti 4.0 non in programma.
                                           Quota % di imprese clienti con investimenti 4.0 per motivazione
                                 Per area geografica                                                                         Per dimensioni aziendali
         Italia           30,1               19,2                     45,9                 4,8      Medie imprese             26,9            20,0                    49,4                 3,7

 Nord Ovest               30,3               18,8                      47,9                 3,1

                                                                                                   Piccole imprese             30,6             19,3                   46,0                4,1
    Nord Est              30,2               19,8                     44,6                5,5

       Centro            29,4               19,0                     45,7                 6,0
                                                                                                     Micro imprese             30,8            16,8                  47,1                  5,3
Mezzogiorno               30,7               19,4                     44,6                5,3

                  0             20            40              60              80            100                       0              20          40            60             80            100
        Investimenti non in programma ma necessari                                                     Investimenti non in programma ma necessari
        Investimenti anticipati (già in programma dopo il 2017)                                        Investimenti anticipati (già in programma dopo il 2017)
        Investimenti già in programma nel 2017                                                         Investimenti già in programma nel 2017
        Investimenti sbagliati e non necessari, solo per sfruttare gli incentivi fiscali               Investimenti sbagliati e non necessari, solo per sfruttare gli incentivi fiscali

Domande: Quante imprese tra quelle che nel 2017 hanno realizzato investimenti 4.0: hanno fatto investimenti sbagliati solo per sfruttare gli incentivi fiscali; hanno fatto investimenti
già in programma nel 2017; hanno anticipato investimenti in programma dopo il 2017; hanno fatto investimenti non in programma ma necessari. Indicare % imprese.
Fonte: survey interna su 2.078 gestori, coordinatori e direttori di filiali imprese che hanno fornito la loro view su 127.500 imprese clienti
21
E’ necessario accelerare sulle competenze digitali
      Quota % di imprese che occupano specialisti                   Distribuzione competenze digitali nelle forze
           dell’ICT nel settore manifatturiero                        di lavoro (%; occupati o disoccupati; 2016)
30
                                                              100
                                                     25
25                                                                                                            29
                                                                                         37        33
                                                              80               39
                                          21                          50
20              18
                                                              60
15                                                                                                            36
                                                                                         29        34
                                                              40               39
                                                                      26
10

                                                              20                                              35
                                                                                         34        33
 5                                                                    24       22
                                                               0
 0                                                                  Regno   Germania   Spagna    Francia     Italia
               Italia             Unione Europea   Germania         Unito
                                                                            Basse      Medie     Alte
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati
Eurostat
22
       Molte imprese eccellenti: Italia a due velocità
                                                            Manifatturiero italiano: EBITDA margin
                                                      (mediana imprese migliori e mediana imprese peggiori)
            25%
                                                                                                                                                       21,1%
                           19,8%                                                                                       19,7%           20,2%
            20%                            18,9%           19,0%           18,8%       18,6%           19,0%

            15%
                                                                                                                                                                     Imprese
            10%                                                                                                                                                      peggiori (a)

                                                                                                                                                                     Imprese
              5%                                                                                                                                                     migliori (b)
                      1,8%                           1,1%            1,1%                        0,3%            0,6%            0,7%            0,2%
              0%
                                                                                   -0,2%
                                      -1,9%
             -5%
                         2008            2009            2010            2011        2012            2013            2014            2015            2016

Differenza               +18,0          +20,8            +17,9           +17,7       +18,8          +18,7           19,1           +19,5           +20,9

(a) Imprese peggiori: mediane del peggior 20% della distribuzione delle imprese.   Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su 57.212 bilanci aziendali; sono state considerate
(b) Imprese migliori: mediana del miglior 20% della distribuzione delle imprese.   le imprese con più di 150.000 euro di fatturato nel 2016 e più di 400.000 nel 2008
23
   Prevalgono i laureati in materie umanistiche
        Scomposizione % dei laureati per gruppi                      Laureati in discipline scientifico-tecnologiche
           di corsi di laurea in Italia (2015)                     (anno 2015, ogni mille abitanti della fascia d’età 20-29)
                                                                  25,0
                   Legge, economia

                        Lettere, arte
                                                                  20,0            19,1
                           Medicina

        Scienze sociali, giornalismo                              15,0                                      13,5
           Ingegneria e architettura

      Scienze naturali, matematica                                10,0

          Scienze della formazione
                                                                    5,0
                                 ICT

Scienze agrarie-forestali-veterinarie
                                                                    0,0
                                        0,0   10,0   20,0                    Unione Europea                 Italia
                                                       Fonte: Eurostat
Ciò spiega la bassa quota di occupati in professioni                                 24

scientifico-tecnologiche
                          Quota % di personale scientifico ed ingegneri sul totale
                             della popolazione attiva 25-64 anni (anno 2015)
        8,0
                                    7,2
        7,0

        6,0

        5,0
                                                                        4,2
        4,0

        3,0

        2,0

        1,0

        0,0
                               Unione europea                          Italia
        Fonte: Eurostat
Una riduzione del debito sosterrebbe gli investimenti                                                   25

     nel capitale umano

                  Spesa per interessi   Istruzione   Ricerca e Sviluppo    La spesa per interessi sul
                                                                            debito pubblico grava sulle
Italia                    4.0              3.9              1.3
                                                                            potenzialità di rilancio delle
Germania                  1.1              4.2              2.9
                                                                            spese per educazione e
Francia                   1.9              5.4              2.3             degli investimenti pubblici
Spagna                    2.8              4.0              1.2             in R&S. Occorre abbattere
Regno Unito               2.4              4.7              1.7             il debito pubblico (e quindi
Area Euro                 2.1              4.6              2.1             la spesa per interessi)
UE-28                     2.1              4.7              2.0             anche con dismissioni di
                                                                            asset immobiliari.
In % del PIL
Fonte: Eurostat
Mismatch tra domanda e offerta di competenze soprattutto                                                                                       26

per materie scientifico-tecnologiche, sia per i laureati…
                                 Italia: quota % di entrate previste dalle imprese nel 2017
                                  ritenute di difficile reperimento per livello universitario                            Totale indirizzi:
                                              (% su totale, in ordine di rilevanza)                                  9,7% per ridotto numero
40                                                                                                                        di candidati,
               36                                                                                                    9,5% per inadeguatezza
35                                           31,5                                                                         dei candidati
30                                                                                                      27,4
                                                                       25
25                                                                                             23,4
                                                                                                                         20,1
20                    17,1
                                                        14,4                  14,4                                                13,9
15
10
 5
 0
        Indirizzo ingegneria            Indirizzo ingegneria      Indirizzo scientifico,    Indirizzo linguistico,      Altri indirizzi di
            elettronica e                    industriale          matematico e fisico      traduttori e interpreti        ingegneria
          dell'informazione
                                           per ridotto numero di candidati        per inadeguatezza dei candidati
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Excelsior
27
… che per i tecnici
                                      Italia: quota % di entrate previste dalle imprese nel 2017
                                        ritenute di difficile reperimento per livello secondario
                                                   (% su totale, in ordine di rilevanza)                            Per alcuni indirizzi
                                                                                                                    sembra esserci un
30                                                                                                                 problema di qualità
                                                                                                                   della formazione più
25                                                                                                                  che di disponibilità

20

15

10

5

0
       Indirizzo meccanica,          Indirizzo informatica e Indirizzo elettronica ed Indirizzo sistema moda   Indirizzo turismo,
         meccatronica ed               telecomunicazioni          elettrotecnica                               enogastronomia,
              energia                                                                                               ospitalità
                                                              per ridotto numero di candidati
                                                              per inadeguatezza dei candidati
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Excelsior
Va chiuso il divario con gli altri paesi europei anche in                                     28

termini di competenze digitali
                           Distribuzione competenze digitali nelle forze di lavoro
                                       (%; occupati o disoccupati; 2016)
       100

                                                                                33    29
       80                                    39                   37
                      50

       60
                                                                                      36
                                                                  29            34
       40                                    39
                      26

       20                                                                             35
                                                                  34            33
                      24                     22
        0
               Regno Unito              Germania                Spagna     Francia   Italia

                                       Basse                   Medie     Alte
        Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat
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