LE POLITICHE DEL LAVORO - IL MODELLO ITALIANO #2
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LE POLITICHE DEL LAVORO IL MODELLO ITALIANO #2
DEFINIZIONI CHIAVE Nelle puntate precedenti...
Definizione • Politiche del lavoro: si fa riferimento a un insieme composito di interventi che hanno l’obiettivo di raggiungere e/o mantenere un elevato livello dell’occupazione. • Quest’ultimo può essere raggiunto con diverse misure di carattere molto diverso (politiche di sviluppo, economiche in genere). Per questo si fa riferimento alle sole misure riguardanti strettamente il mercato del lavoro.
Struttura delle politiche del lavoro • Regolazione del mercato del lavoro • Misure di sostegno al reddito • Politiche proattive
I tre pilastri del modello (originario) italiano • Legislazione sui rapporti di lavoro di stampo garantista: • Tutela dell’occupazione a tempo pieno e indeterminato; • Rigide norme contro il licenziamento illegittimo; • Limitazioni delle forme contrattuali atipiche. • Sistema degli ammortizzatori sociali di tipo assicurativo: • Tutela più forte per i lavoratori “standard”, occupati a tempo indeterminato in imprese medio-grandi; • Semi-garantiti, chi accede all’indennità di disoccupazione di durata e importo modesti • Non garantiti, in cerca di prima occupazione, lavoratori irregolari e lavoratori “non-standard” • Monopolio pubblico del collocamento e poche misure di tipo “proattivo”
POLITICHE DEL LAVORO E CRISI ECONOMICA
Sostegno al Politiche attive Regolazione Contesto Contesto reddito del mercato del Politico economico (politiche lavoro passive) Ammortizzatori Crisi economica sociali “in internazionale deroga” dal 2009 (2008-2011) Forti vincoli alla spesa pubblica Introduzione Modificazione Governo Tecnico da Unione dell’Assicurazion della disciplina Monti; poi Europea e Sociale per di licenziamento governo Letta. l’Impiego (ASPI e dell’art. 18 e mini ASPI) (2012, legge (2012, legge Fornero) Fornero) Modificazione dei contratti a termine (2012, legge Fornero) Modificazione Contratto di Abolizione Governo Renzi, Segnali di dell’ASPI ricollocazione dell’art. 18 e forte scontro con ripresa (ampliamento) (2015, Jobs Act) reintegro in un i sindacati; economica (2015, Jobs Act) solo caso (2015, divisioni interne internazionale Jobs Act) al Partito (Stati Uniti, Democratico Germania)
La Riforma Fornero (in pillole) • Regolazione del mercato del lavoro: • Obiettivo: rendere prioritario il contratto a tempo indeterminato e a tempo pieno. • Possibile stipula di contratti a tempo determinato senza giustificazione (ma maggiore costo). • Maggiori sanzioni per abusi a ricorsi a “finte” Partite IVA e collaborazioni a Progetto. • Contratto di apprendistato: strumento principale di accesso per i giovani al mercato del lavoro • Disciplina del licenziamento: • modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, reintegro solo nei casi di discriminazione più gravi; • introduzione dell’obbligo della procedura di conciliazione
La Riforma Fornero (in pillole) • Il sostegno al reddito • Introduzione dell’assicurazione sociale per l’impiego (ASPI): ampliamento del numero di lavoratori beneficiari • Politiche attive del lavoro: • Proposta di fissare livelli minimi di prestazioni
JOBS ACT Principi e possibili chiavi di lettura
LEGGE 183/2014 Deleghe al governo in materia di riforme: • Degli ammor;zzatori sociali; • Dei servizi per il lavoro e delle poli;che aAve • Della disciplina dei rappor; di lavoro • Dell’aAvità ispeAva • Di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro
A che punto è Due dei decreti previsti dalla legge delega “jobs act”, sono entrati in vigore da più di un mese: 1. Contratto a tutele crescenti (nuova disciplina dei licenziamenti) 2. NASPI. Altri due lo saranno entro il prossimo mese: • riordino dei contratti • tempi di vita-lavoro Gli ultimi interventi dovranno vedere la luce entro la fine dell’estate (agenzia unica dei servizi per il lavoro e riordino della cassa integrazione).
A che punto è • Vanno aggiunti: • Decreto Poletti su contratto a tempo determinato • Sgravi per 3 anni sull’IRAP per nuovi contratti a tempo indeterminato (in Legge di stabilità 2014) • Fondo per il contratto di ricollocazione (in Legge di Stabilità 2014)
Legge Fornero Jobs Act Contratto a termine 12 mesi liberi 36 mesi liberi, divisi in massimo 5 periodi Licenziamenti (indennizzo) Da 12 a 24 mensilitià min.2(4) max 18(24) Licenziamenti Nei casi più gravi di Solo in un caso particolare di (Reintegrazione) licenziamento (disciplinare e licenziamento disciplinare giustificato motivo oggettivo) ASPI Trattamento pieno per i Tendenziale parificazione tra dipendenti, molto ridotto per dipendenti e parasubordinati parasubordinati Servizi per l’impiego Enunciazione nuovi principi Contratto di ricollocamento (in continuità con i principi Legge Fornero)
Obiettivo di fondo dichiarato Superare il dualismo del mercato del lavoro • Superando il regime di «job property» • Riducendo e rendendo certi costi di separazione del lavoro standard • Aumentando le tutele «nel» mercato per i lavoratori
Critiche principali (di fondo) • Eccesso di flessibilità: le tutele si riducono e non garantiscono di per sé maggiore occupazione; • Il lavoro è da tutelare come un bene; • L’abolizione dell’art.18 va nella direzione di “mercificare” ulteriormente il lavoro; • Abolizione dell’art.18 come cancellazione di importanti conquiste dei lavoratori
REGOLAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO Jobs Act
Il contratto a tutele crescenti • Contratto a tempo indeterminato. • Solo per i nuovi assunti (dopo il 4 marzo 2015). • Indennizzo monetario progressivo con l’anzianità aziendale. • Reintegro resta solo per i licenziamenti discriminatori e per una specifica fattispecie di licenziamenti disciplinari. • Piccole imprese: vale lo stesso meccanismo ma tutte le indennità sono dimezzate, fino a un max di 6 mesi.
Tutela contro i licenziamen; Discriminatori e nulli: TUTELA REINTEGRATORIA Gius;ficato mo;vo e giusta causa: TUTELA INDENNITARIA Gius;ficato mo;vo soggeAvo (solo quando sia dimostrata “l’insussistenza del faQo materiale” contestato al lavoratore): TUTELA REINTEGRATORIA
POLITICHE DI SOSTEGNO AL REDDITO Jobs Act
Nuove Tre nuove prestazioni di sostegno al reddito: • NASpI – Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego • ASDI – Assegno di Disoccupazione • DIS. COLL. – Indennità di disoccupazione per i cococo e i cocopro
Nuova ASPI (dal 1 maggio 2015) • È rivolta a tutti i dipendenti (esclusi pubblici a tempo indeterminato e agricoli) • È universale: migliora l’accesso per giovani e atipici • Allunga la durata: fino a 2 anni per tutti • Condizionale a partecipazione a iniziative di attivazione lavorativa e riqualificazione professionale
ASDI (dal 1 maggio 2015) • Rivolto a chi finisce la NASpI senza avere trovato lavoro ed è in condizione di bisogno
DIS- COLL (dal 1 gennaio 2015) • È un sussidio di disoccupazione per i cococo e cocopro che perdono il lavoro nel 2015
POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO Jobs Act
Contratto di ricollocazione (da definire) • Il lavoratore che si fa «profilare» e assegnare a una categoria di rischio dal Centro per l’impiego ha diritto a un voucher da spendere presso una delle agenzie del lavoro accreditate (per un servizio di outplacement, cioè di assistenza intensiva nella ricerca del nuovo posto). • Il voucher è suddiviso in una parte fissa e una, assai maggiore, pagabile soltanto a ricollocazione avvenuta. • Obbligo dell’agenzia di fornire servizi di ricollocazione adeguati; e voucher riscosso solo a «risultato ottenuto». • Obbligo del lavoratore di collaborare col tutor dell’agenzia.
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