Le emozioni di RAI CINEMA - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
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RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 19 - anno 90 10 maggio 2021 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Le emozioni di RAI CINEMA
SE TELEFONANDO Nelle librerie e store digitali È nei momenti particolari della vita che scopri quella forza per guardare al futuro tenendo bene in mente i ricordi del passato. Quelle storie fotografate che fanno parte della tua esistenza. Quei ricordi che tornano a brillare come fossero attuali. Riscopri tutto e riapprezzi tutto. È come se la tua vita tornasse per un attimo indietro. E allora prendi quel numero di telefono, ti chiedi se sia ancora buono e poi lo digiti. E mentre aspetti la risposta Vita da strada i tuoi occhi brillano e le lacrime che senti essere dolci solcano le gote del tuo viso. Ripensi alle gioie e ai dolori legati a quella infinita somma di numeri e senti il tuo cuore incendiarsi: risponderà? Un amico che ti ha deluso? Una donna che ti ha tradito e ingannato? Non hai il tempo per riflettere, pensi soltanto che sei al quarto squillo. E nessuno risponde. E allora ti fermi a sognare, a pensare, a sperare. Nulla. Al quinto squillo è come se venisse giù la sera, e la tua serenità svanisce con quella voce di una segreteria elettronica che non c’entra nulla con la tua vita. E allora i ricordi si mischiano a discorsi chiusi a quel tempo che doveva portarvi lontano, ma che invece non si è mosso. E tu torni a frugare nel tuo passato cercando di darti delle risposte. Sforzandoti di capire dove hai sbagliato e perché non ha risposto. Mille domande, duemila risposte. Poi è il tuo telefono che squilla. No, il numero non è quello che speravi. Questo ti riporta alla tua quotidianità. La solita telefonata. Peccato! Buona settimana Fabrizio Casinelli
SAPIENS MUSICA SOMMARIO UN SOLO PIANETA Sesso, istruzioni per l’uso: Davide Shorty, cantautore, nuovo appuntamento con rapper e producer, secondo tra N. 19 le nuove proposte al Festival di Mario Tozzi e con il programma 10 MAGGIO 2021 di divulgazione scientifica e Sanremo, presenta “fusion.”, il ambientale, sabato 15 maggio suo nuovo album alle 21.45 su Rai3 48 43 VITA DA STRADA CINEMA FOTINI’ PELUSO GIRO D’ITALIA 2021 #MAESTRI MUSICA PLOT MACHINE SPORT Storie avvincenti ed «La mia prima passione è stata La corsa su Rai Radio1: Le lezioni della settimana Zucchero torna con un nuovo Anteprima Internazionale d'Italia 5 emozionanti, grandi nomi il pianoforte poi è arrivata la intervista a Filippo Corsini, album, in uscita venerdì della puntata di tennis ed esordienti talentuosi. recitazione, che ha rivoluzionato capo della redazione 44 14 maggio, “Inacustico Il RadiocorriereTv la mia vita»: la giovane attrice sportiva. D.O.C. & More” 56 68 anticipa alcuni dei titoli romana de “La Compagnia del che saranno nelle sale Cigno” su Rai1 e di “Nudes” su 38 50 nei prossimi mesi Rai Play si racconta LE CLASSIFICHE 11 28 CULTURA DI RADIO MONITOR L'arte, la musica, la storia, Tutto il meglio della la danza, il teatro, i libri, la musica nazionale e DAVID DI DONATELLO ANNA DALTON BELVE bellezza raccontati internazionale nelle dai canali Rai classifiche di AirPlay Cinema italiano in festa La mia vita da “scrattrice”: Su Rai2 un nuovo programma martedì 11 maggio. Carlo intervista al giovane talento ideato e condotto da 58 70 Conti presenta in prima veneto che interpreta Elda Francesca Fagnani, il venerdì serata su Rai1 la cerimonia nella serie di Rai1 “Un passo in seconda serata alle 23.40 della 66a edizione del dal cielo 6 – I guardiani” 40 premio DONNE IN 30 PRIMA LINEA CINEMA IN TV 22 Maria Luisa Di Lorenzo, Dirigente Superiore della Una selezione dei film Polizia di Stato, racconta la in programma sulle reti Rai sua esperienza come prima PAOLO DEL BROCCO SIMONE LIBERATI GIRO D’ITALIA 2021 MYTHONAUTA MISSIONE ORIENTE TEATRO donna alla guida della 72 questura di Rieti «Crediamo nel ruolo che il “Sono stato coinvolto in Alessandro Fabretti, Davide Van De Sfroos ci Su Rai 4, il venerdì “Il palcoscenico è un posto cinema può ricoprire, siamo un lavoro emozionante caporedattore di Rai Sport, conduce tra i miti e le in prima serata, una sicuro in cui sognare e vivere 62 pronti a ripartire con un e bellissimo”: intervista racconta tutto quello che leggende d’Italia. Dal 13 programmazione altre storie”: intervista a Paola nuovo slancio»: intervista all’attore romano che non si vede in Tv maggio, il giovedì in seconda speciale dedicata a Quattrini, in scena al Manzoni RAGAZZI ALMANACCO all’amministratore delegato interpreta Enrico nella serie serata su Rai2 Bruce Lee di Roma con “Oggi è già di Cinema “Chiamami ancora amore”, in 34 domani” Tutte le novità del palinsesto Le storiche copertine onda il lunedì su Rai1 41 45 Rai dedicato ai più piccoli del RadiocorriereTv 8 52 26 66 74 BASTA UN PLAY La Rai si racconta in digitale 46 RADIOCORRIERETV DIRETTORE RESPONSABILE www.radiocorrieretv.rai.it Capo redattore Grafica SETTIMANALE DELLA RAI FABRIZIO CASINELLI www.raicom.rai.it Simonetta Faverio Vanessa Penelope RADIOTELEVISIONE ITALIANA Redazione - Rai www.ufficiostampa.rai.it Somalvico In redazione Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Cinzia Geromino Antonella Colombo TUTTI I PROGRAMMI Numero 19 - anno 90 10 maggio 2021 Tel. 0633178213 Ivan Gabrielli Tiziana Iannarelli SONO DISPONIBILI SU RadiocorriereTv RadiocorriereTv radiocorrieretv
PAOLO DEL BROCCO LE GRANDI Centotrentacinque film, di cui sessan- ta tra opere prime e seconde, nel solo EMOZIONI biennio 2020-2021. Il RadiocorriereTv incontra l’amministratore delegato di Rai Cinema: «crediamo nel ruolo che il cinema può ricoprire – afferma – siamo TORNANO pronti a ripartire con un nuovo slancio» IN SALA ©Assunta Servello N onostante la pandemia il cinema italiano non si oltre 150 milioni di euro, collaborando con 120 diverse Come la pandemia e questi anni nuovi e diversi influiranno per forza di cose con caratteristiche meno locali, il nostro è mai fermato del tutto. Obiettivo di Rai Cinema società di produzione e 180 registi. sulle pellicole che vedremo? cinema ha sempre avuto caratteristiche molto local, iden- è dare nuovo impulso al settore, quali sono le Ci sarà grande voglia di contenuti, di storie più profon- titarie. Credo che ci sarà maggiore esigenza di questo tipo strategie e i numeri? Uno sforzo che va di pari passo all’incremento delle risorse de, che ci colpiscano sempre più a livello di sentimenti, e di prodotto. Grazie alla sensibilità della Rai siamo riusciti a collocare messe a disposizione dal ministero della Cultura… questo a prescindere dal genere cinematografico. Saranno Il ministero ha dato un impulso fortissimo al comparto Rai Cinema dà da sempre fiducia alle nuove leve, come e dove parte degli investimenti non utilizzati nel 2020 - a causa forse meno le storie un po’ più asettiche, intimistiche, che si scopre il talento? dello slittamento di molte produzioni - all’interno dell’e- con il notevole incremento del fondo cinema e audiovi- hanno caratterizzato una certa parte del cinema d’autore. Come diceva un grande regista il talento in Italia c’è sem- sercizio 2021, tutelando un ambizioso piano biennale di sivo, che nel 2021 arriva a ben 640 milioni, con le varie Gli autori si stanno spostando, c’è una tendenza in atto che pre stato, ma serve l’architettura economica per far sì che produzione 2020 - 2021. Aver garantito la prosecuzione misure che hanno consentito aumenti significativi del tax va nella direzione di storie che possano incontrare mag- quel talento emerga. Nella cinematografia si manifesta delle produzioni, da cui partono tutte le economie della credit alla produzione e alla distribuzione, con i contributi giormente il pubblico. E poi c’è l’esigenza di un prodotto in varie forme, molto fanno le scuole di cinema. Chi de- filiera, significa essere riusciti a mantenere acceso il mo- ad hoc per tutto il sistema: dalle sale alle società di distri- identitario, la voglia di vedere storie in cui riconoscersi, ve scegliere, come noi, deve avere una certa esperienza tore della cinematografia italiana. In questo modo abbia- buzione, oltre ai 125 milioni per il fondo d’emergenza del dove trovare i nostri luoghi, la nostra vita, le nostre ca- per osservare le prime mosse, capire come questi talenti mo cercato di dare una risposta concreta alle difficoltà del cinema e audiovisivo. Senza questi interventi oggi parle- ratteristiche, il nostro Paese. Se da un lato le piattafor- scrivono, che gusto hanno e che storie vogliono rappre- settore. Nel biennio 2020-2021 Rai Cinema sta investen- remmo di un avvenuto blocco totale della produzione, di me hanno sicuramente tenuto viva l’attenzione rispetto sentare. E poi bisogna vederli all’opera in cortometraggi, do su 135 film - di cui 60 tra opere prime e seconde - e tante società chiuse e di migliaia di lavoratori a spasso da all’audiovisivo in generale, e anche al cinema, con storie documentari. Scovare i nuovi talenti e farli crescere signi- 40 film documentari, per un investimento complessivo di oltre un anno. più standardizzate adatte a un pubblico molto più vasto e fica per noi fare ricerca e sviluppo. Non tutti coloro che 8 TV RADIOCORRIERE 9
RAI CINEMA ©Eduardo Castaldo vengono messi alla prova diventeranno grandi registi e Cosa ha provato nel rientrare in una sala cinematografica avranno una luminosa carriera, accadrà per una parte di dopo tanti mesi di chiusura? loro, perché dalla quantità nasce anche la qualità. Anche Sono andato il primo giorno al primo spettacolo, il film questa per noi è una pietra miliare, quasi la metà dei film era “Nomadland” che non ero riuscito a vedere a Venezia. che contribuiamo a realizzare sono opere prime o secon- Nella sala eravamo in pochi, ma ho voluto dare anch’io un de, è così anche nel nuovo piano di produzione. Trovare segnale in questo senso, siamo i primi a doverlo fare. Ci guardavamo tutti in modo circospetto, ma è stata un’emo- talenti nuovi è parte della mission della Rai. zione forte, perché penso che la magia del cinema vero, LE NUOVE L’impronta femminile nei film in uscita sembra essere ancora con tutto il rispetto per le piattaforme e gli altri mezzi di più forte. Il cinema ha raggiunto un equilibrio di genere? fruizione, la si percepisce solo in una sala buia, dove per A livello di numeri totali purtroppo no, ma sicuramente due ore lo spettatore esce dalla propria vita, si immerge in c’è una grande crescita, una maggiore attenzione che fa sì una storia, nelle emozioni, percepisce anche le emozioni che anche i talenti al femminile possano svilupparsi negli anni. Su questo credo che Rai Cinema abbia fatto la sua parte, prova ne è che nel biennio 2020-2021 abbiamo delle persone a lui vicine, pur non conoscendole. È una sorta di rito collettivo che penso determini la differenza netta tra la visione in sala e qualsiasi altra forma di frui- zione del film. PRODUZIONI opere di più di quaranta registe donne. Lo chiamo cinema al femminile, non per attribuirgli un genere, ma per sot- “Nomadland”, un vero e proprio racconto di un volto dell’A- Storie avvincenti ed emozionanti, grandi nomi ed tolineare un punto di vista forte. Abbiamo tante registe, merica di oggi, una tipologia di narrazione che il cinema ita- esordienti talentuosi. Il RadiocorriereTv anticipa alcuni alcune all’inizio, altre affermate, che si stanno sempre più liano sposa da tempo… dei titoli che saranno nelle sale nei prossimi mesi facendo i muscoli per competere a livello internazionale. In realtà questa storia di nomadismo nel deserto, tipico di quel pezzo d’America, l’aveva già raccontata anni fa Gian- Tra pochi giorni i David, che cosa si aspetta? franco Rosi in “Below Sea Level”. Già, un grande regista I David sono un modo per promuovere ancor di più il ci- italiano aveva intercettato la storia che ha vinto l’Oscar. nema italiano. Sono contento che la Rai trasmetta la ceri- ©Eduardo Castaldo Il nostro cinema è molto attento agli aspetti sociali, alle monia, in questo modo si può raggiungere un grande pub- tendenze in atto nel nostro Paese e secondo me continue- blico, probabilmente invogliato a vedere i film che ancora rà a farlo, anche se credo che oggi, per far sì che si rico- non ha visto. È importante che il cinema italiano abbia struisca un rapporto di fiducia tra la sala e il pubblico, si la maggiore visibilità possibile lungo tutta la filiera, con debba raccontare le grandi storie, quelle legate al nostro tutte le modalità. passato come quelle di intrattenimento. 10 TV RADIOCORRIERE 11
©Mariangela Francone ©Luisa Carcavale ITALIA DEI GRANDI, I PERSONAGGI BESTSELLER, QUANDO IL CINEMA INCONTRA CHE HANNO FATTO LA STORIA D’ITALIA LA LETTERATURA E IL TEATRO DANTE DI PUPI AVATI Produzione: Goldenart con Rai Cinema - in post-produzio- TRE PIANI DI NANNI MORETTI COMEDIANS DI GABRIELE con Sergio Castellitto ne ispirato all’omonimo romanzo di Eshkol Nevo SALVATORES Produzione: DUEA Film con Rai Cinema - in produzione con Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, ispirato all’omonima pièce teatrale di Trevor Griffiths RESILIENT DI ROBERTO FAENZA Adriano Giannini, Elena Lietti, Alessandro Sperduti, Deni- con Natalino Balasso, Christian De Sica, Vincenzo Zampa, QUI RIDO IO DI MARIO MARTONE con Laura Haddock, Edward Holcroft, Elisa Lasowski, Ale&Franz, Walter Leonardi, Giulio Pranno se Tantucci, Nanni Moretti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Francesco Montanari, Lorenzo Ciamei Produzione: Indiana Production con Rai Cinema - in post- Produzione: Fandango con Rai Cinema Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De France- Produzione: Jean Vigo con Rai Cinema - in post-produzio- produzione sco, Lino Musella, Paolo Pierobon, Gianfelice Imparato, ne LEONORA ADDIO DI PAOLO TAVIANI Iaia Forte IL RITORNO DI CASANOVA ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello Produzione: Indigo Film con Rai Cinema - in post-produ- I FRATELLI DE FILIPPO DI SERGIO DI GABRIELE SALVATORES RUBINI con Matteo Pittiruti, Dania Marino, Fabrizio Ferracane, Si- zione ispirato all’omonimo romanzo di Arthur Schnitzler con Mario Autore, Domenico Pinelli, Giancarlo Giannini, mone Ciampi, Claudio Bigagli, Robert Steiner, Enrica Maria con Toni Servillo, Sara Serraiocco, Fabrizio Bentivoglio, Anna Ferraioli Ravel, Biagio Izzo, Susy Del Giudice Modugno, Federico Tocci, Dora Becker L’OMBRA DI CARAVAGGIO DI MICHE- Natalino Balasso LE PLACIDO Produzione: Pepito con Rai Cinema - in post-produzione Produzione: Stemal Entertainment con Rai Cinema - in Produzione: Indiana Production con Rai Cinema - in svi- con Riccardo Scamarcio, Isabelle Huppert, Louis Garrel, post-produzione luppo Vinicio Marchioni, Micaela Ramazzotti, Alessandro Haber, Lorenzo Lavia IL COLIBRÌ DI FRANCESCA ARCHIBUGI IL VOLO DI PIETRO MARCELLO ispirato all’omonimo romanzo di Sandro Veronesi ispirato al romanzo Le vele scarlatte di Aleksandr Grin con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Nanni Moretti Produzione: CG Cinéma, Avventurosa con Rai Cinema - in Produzione: Fandango con Rai Cinema - in sviluppo produzione IL SERGENTE NELLA NEVE DI MATTEO L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA ROVERE DI GABRIELE LAVIA ispirato all’omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern ispirato all’omonimo atto unico di Luigi Pirandello Produzione: Groenlandia con Rai Cinema - in sviluppo con Gabriele Lavia, Michele Demaria, Rosa Palasciano Produzione: One More Pictures con Rai Cinema - in post- produzione ©Mario Spada 12 TV RADIOCORRIERE 13
©Federica Di Benedetto ©P.Ciriello CRONACHE ITALIANE, PAGINE PIÙ O MENO GENRE IS HOME AGAIN, NOTE DELLA STORIA DEL NOSTRO PAESE SPAZIO AL CINEMA DI GENERE STRANIZZA D’AMURI DI BEPPE LA CONVERSIONE DI MARCO LA TERRA DEI FIGLI DI CLAUDIO MONDOCANE DI ALESSANDRO CELLI FIORELLO BELLOCCHIO CUPELLINI con Alessandro Borghi, Dennis Protopapa, Giuliano Sopra- Produzione: Ibla Film con Rai Cinema - in pre-produzione Produzione: IBC Movie, Kavac Film con Rai Cinema - in con Leon de La Vallée, Paolo Pierobon, Maria Roveran, Fa- no, Barbara Ronchi, Josafat Vagni, Ludovica Nasti sviluppo brizio Ferracane, Valeria Golino, Franco Ravera, Pippo Del Produzione: Groenlandia con Rai Cinema - in post-produ- IL BUCO DI MICHELANGELO Bono, Valerio Mastandrea zione FRAMMARTINO L’OMBRA DEL GIORNO DI GIUSEPPE Produzione: Indigo Film con Rai Cinema - in post-produ- Produzione: Double Bind con Rai Cinema - in post-produ- PICCIONI zione DIABOLIK 2 E 3 DEI MANETTI BROS zione con Riccardo Scamarcio, Benedetta Porcaroli Produzione: Mompracem con Rai Cinema - in sviluppo Produzione: Lebowski con Rai Cinema - in produzione DELTA DI MICHELE VANNUCCI ERO IN GUERRA MA NON LO SAPEVO con Alessandro Borghi, Luigi Lo Cascio DI FABIO RESINARO IL SIGNORE DELLE FORMICHE DI Produzione: Groenlandia con Rai Cinema - in post-produ- con Francesco Montanari, Laura Chiatti, Gianluca Gobbi, GIANNI AMELIO zione Pier Giorgio Bellocchio Produzione: Eliseo Entertainment con Rai Cinema - in con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco post-produzione Produzione: Kavac Film con Rai Cinema - in produzione ©Matteo Graia ©Paolo Ciriello 14 TV RADIOCORRIERE 15
©Federica Di Benedetto ©Lia Pasqualino IL CINEMA DI FAMIGLIA EDUCAZIONE SENTIMENTALE IL SESSO DEGLI ANGELI DI BLA BLA BABY DI FAUSTO BRIZZI IL BAMBINO NASCOSTO DI ROBERTO MARCEL! DI JASMINE TRINCA LEONARDO PIERACCIONI con Alessandro Preziosi, Matilde Gioli ANDÒ con Alba Rohrwacher con Sabrina Ferilli, Marcello Fonte, Leonardo Pieraccioni Produzione: Eliseo Entertainment con Rai Cinema - in con Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella, Fran- Produzione: Cinemaundici con Rai Cinema - in sviluppo Produzione: Levante con Rai Cinema – in sviluppo post-produzione cesco Di Leva, Roberto Herlitzka Produzione: BIBI FILM con Rai Cinema - in post-produ- SULLA GIOSTRA DI GIORGIA CECERE UNA FAMIGLIA MOSTRUOSA DI FINCHÈ C’È CRIMINE C’È SPERANZA zione con Claudia Gerini, Lucia Sardo, Alessio Vassallo, Paolo VOLFANGO DE BIASI DI MASSIMILIANO BRUNO Sassanelli con Cristiano Caccamo, Emanuela Rei, Lucia Ocone, Massi- con Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi, Giampaolo Mo- IL PARADISO DEL PAVONE DI LAURA Produzione: Anele con Rai Cinema - in post-produzione mo Ghini, Lillo Petrolo, Ilaria Spada, Paolo Calabresi, Bar- relli, Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Giulia Be- BISPURI bara Bouchet, Pippo Franco vilacqua con Dominique Sanda, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, A CHIARA DI JONAS CARPIGNANO Produzione: IIF con Rai Cinema - in post-produzione Produzione: IIF con Rai Cinema - in produzione Carlo Cerciello, Fabrizio Ferracane, Leonardo Lidi, Tihana Produzione: STAYBLACK con Rai Cinema - in post-produ- Lazović, Yile Vianello, Ludovica Alvazzi Del Frate, Carolina zione LA DONNA PER ME DI MARCO LA BEFANA VIEN DI NOTTE 2 – Michelangeli, Maddalena Crippa MARTANI LE ORIGINI DI PAOLA RANDI Produzione: Vivo film con Rai Cinema - in post-produzione con Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Stefano con Monica Bellucci, Fabio De Luigi, Zoe Massenti, Herbert Fresi Ballerina, Alessandro Haber, Corrado Guzzanti Produzione: Lucky Red con Rai Cinema - in produzione Produzione: Lucky Red con Rai Cinema - in produzione ©Chiara Calabrò ©Philippe Quaisse 16 TV RADIOCORRIERE 17
©Claudio Iannone ©AndreaMiconi CINEMA DELLE EMOZIONI E DEI SENTIMENTI IL MONDO SI RACCONTA IL MATERIALE EMOTIVO DI SERGIO ARIAFERMA DI LEONARDO CASTELLITTO DI COSTANZO LUBO DI GIORGIO DIRITTI I PROFETI DI ALESSIO CREMONINI con Sergio Castellitto, Bérénice Bejo e Matilda De Angelis con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane Produzione: Rodeo Drive e Arancia Film con Rai Cinema con Jasmine Trinca, Isabella Nefar Produzione: Rodeo Drive con Rai Cinema Produzione: tempesta con Rai Cinema - in post-produzione - in sviluppo Produzione: Cinemaundici, Lucky Red con Rai Cinema - in PER TUTTA LA VITA DI PAOLO MARILYN HA GLI OCCHI NERI produzione ROLL DI LORIS LAI COSTELLA DI SIMONE GODANO con Tom Rhys Harries, Lyna Khoudri con Ambra Angiolini, Claudia Gerini, Fabio Volo, Luca Biz- con Stefano Accorsi, Miriam Leone Produzione: Jean Vigo con Rai Cinema - in sviluppo zarri, Paolo Kessisoglu, Claudia Pandolfi, Produzione: Groenlandia con Rai Cinema - in post-produ- Carolina Crescentini, Filippo Nigro zione Produzione: Lotus con Rai Cinema - in post-produzione TE L’AVEVO DETTO DI GINEVRA ELKANN Produzione: The Apartment con Rai Cinema - in sviluppo ©Riccardo Ghilardi ©AndreaMiconi 18 TV RADIOCORRIERE 19
Nelle librerie e store digitali ©AMatteo Graia LE GRANDI NOVITÀ IL COMANDANTE DI EDOARDO LA CHIMERA DI ALICE ROHRWACHER DE ANGELIS Produzione: tempesta con Rai Cinema Produzione: Indigo Film con Rai Cinema CHIARA DI SUSANNA NICCHIARELLI I PROMESSI SPOSI DI PIETRO Produzione: Vivo film con Rai Cinema MARCELLO Produzione: IBC Movie, Avventurosa con Rai Cinema THE PALACE DI ROMAN POLANSKI Produzione: Eliseo Entertainment con Rai Cinema ©Antonio Ereddia ©Lia Pasqualino 20 TV RADIOCORRIERE 21
DAVID DI DONATELLO La storia dei David di Donatello L a storia dei David di Donatello inizia nel 1950, quando a Roma viene fondato l'Open Gate Club. Dato il rilievo sempre maggiore assunto dal cinema in quegli anni, tra il 1953 e il 1955 nasce il Comitato per l'Arte e la Cul- tura e il Circolo Internazionale del Cinema, che dà origine ai Premi David di Donatello destinati alla migliore produzione ci- nematografica italiana e straniera. Il 5 luglio del 1956 ha luogo la prima cerimonia di premiazione: le pellicole “Pane amore e…” e “Le grandi manovre” sono premiate per la produzione italia- na, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida sono i Migliori attori protagonisti rispettivamente per le loro interpretazioni in “Pa- ne, amore e...” e “La donna più bella del mondo”, Walt Disney è il Miglior produttore straniero per “Lilli e il vagabondo”. Nel LA PREMIAZIONE corso degli anni si alternano le sedi delle premiazioni: Roma, Taormina, Firenze, poi dal 1981 ancora Roma. Vittorio Gassman e Alberto Sordi sono gli attori che, per il maggior numero di volte (sette), hanno ricevuto il Premio David di Donatello nella in diretta su Rai1 categoria Miglior attore protagonista; lo stesso riconoscimento è stato assegnato cinque volte a Marcello Mastroianni, quattro a Toni Servillo, Nino Manfredi e Giancarlo Giannini, tre a Elio Germano e Ugo Tognazzi. Due premi a Carlo Verdone, Roberto Cinema italiano in festa martedì 11 maggio. Carlo Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Mi- Benigni, Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, nistero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Au- Adriano Celentano, Francesco Nuti, Gian Maria Volonté. Sofia Conti presenta in prima serata la cerimonia diovisivo, insieme ad AGIS e ANICA e con la partecipazione Loren è la primatista nella categoria Miglior attrice protagoni- della 66a edizione del premio di SIAE e Nuovo IMAIE. Queste le categorie premiate: film, sta, con sei statuette; seguono Monica Vitti e Margherita Buy, L regia, regista esordiente, sceneggiatura originale, sceneg- cinque volte insignite del riconoscimento. Quattro Premi David Martedì 11 maggio si terrà la cerimonia di pre- giatura non originale, produttore, attrice protagonista, sono andati a Mariangela Melato e Valeria Bruni Tedeschi, tre miazione della 66a edizione dei Premi David di attore protagonista, attrice non protagonista, attore non a Gina Lollobrigida e Silvana Mangano, due ad Anna Magnani, Donatello, appuntamento che verrà trasmesso in protagonista, autore della fotografia, compositore, canzo- Claudia Cardinale, Giuliana De Sio, Elena Sofia Ricci, Lina Sastri, diretta in prima serata su Rai1. La conduzione ne originale, scenografia, costumista, truccatore, acconcia- Florinda Bolkan e Asia Argento. Tra i registi è Francesco Rosi ad dell’edizione 2021 è affidata a Carlo Conti. Nel corso del- tore, montatore, suono, effetti visivi VFX. David assegnati aver ottenuto il maggior numero di statuette per la Miglior re- la cerimonia verranno assegnati venticinque Premi David gia: a lui, infatti, sono andati ben sei David. Quattro a Mario Mo- anche al migliore documentario di lungometraggio, al di Donatello e i David Speciali. I Premi sono organizzati miglior film straniero distribuito in Italia, al miglior film nicelli e Giuseppe Tornatore, tre a Matteo Garrone, Ettore Scola, dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi italiano con temi vicini alle nuove generazioni, al miglior Ermanno Olmi, Federico Fellini. Due David a Paolo Sorrentino, David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il presi- cortometraggio italiano. Nel corso della serata saranno Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, Marco Bel- dente e direttore Artistico dell’Accademia. La 66a edizione consegnati anche il David dello Spettatore e i David Spe- locchio, Gillo Pontecorvo, Pietro Germi e ai fratelli Taviani. Tra della manifestazione si svolge sotto l'Alto Patronato del ciali. gli sceneggiatori cinque riconoscimenti sono andati a Sandro 22 TV RADIOCORRIERE 23
Nelle librerie e store digitali foto da raicultura.it Petraglia, quattro a Stefano Rulli e Ugo Chiti, tre a Furio e “Vincere” di Marco Bellocchio. Sette premi sono andati Scarpelli, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi e Matteo a “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, “Il rac- Garrone, due a Francesco Bruni, Paolo Virzì, Ettore Scola, conto dei racconti” di Matteo Garrone, “Il capitale umano” Paolo Sorrentino, Giancarlo de Cataldo, Massimo Gaudio- di Paolo Virzì, “Noi credevamo” di Mario Martone, “Il divo” so, Maurizio Braucci, Daniele Lucchetti, Francesco Piccolo, di Paolo Sorrentino, “Gomorra” di Matteo Garrone e “Spe- Francesca Archibugi, Carlo Verdone. Ennio Morricone ha riamo che sia femmina” di Mario Monicelli. Di grande pre- ricevuto nove David come Miglior musicista, lo scenografo stigio anche i numerosi David Speciali assegnati nel corso e costumista Danilo Donati si è aggiudicato otto premi, dei decenni: fra gli altri, a Steven Spielberg, Diane Keaton mentre quattro premi sono stati assegnati a Dante Ferretti e Stefania Sandrelli, oltre a Dario Argento, Francesca Lo come Miglior scenografo. Luca Bigazzi ha ricevuto sette Schiavo, Uma Thurman, Tim Burton che ha ricevuto il Da- David come Miglior autore della fotografia, Tonino Del- vid for Cinematic Excellence; alle star del cinema interna- li Colli quattro. Cinque statuette sono state assegnate a zionale, da Martin Scorsese ad Al Pacino, da Sean Connery Ruggero Mastroianni come Miglior montatore. “La ragazza a Tom Cruise; agli interpreti del miglior cinema europeo, del lago” di Andrea Molaioli ha ottenuto dieci David di Do- natello, nove per “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, come Isabelle Huppert e Alain Delon; a tanti amati prota- “Anime nere” di Francesco Munzi, “La vita è bella” di Rober- gonisti del nostro cinema, che si aggiungono ai nomi già to Benigni, “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, citati sopra, da Alida Valli a Virna Lisi, da Lina Wertmüller “Pane e tulipani” di Silvio Soldini, “Il mestiere delle armi” a Liliana Cavani, da Dino Risi a Carlo Lizzani, da Paolo di Ermanno Olmi e “Dogman” di Matteo Garrone. Otto ri- Villaggio a Bud Spencer e Terence Hill. Il David Speciale conoscimenti per “Romanzo Criminale” di Michele Placido 2020 è stato assegnato a Franca Valeri. 24 TV RADIOCORRIERE 25
SIMONE LIBERATI COME ANNA ED ENRICO Nella serie diretta da Gianluca Chiava- relli è il compagno follemente innamora- to della sua donna, incapace di cogliere i segnali della crisi profonda della coppia. «Mi sono sentito veramente di respirare a pieni polmoni, coinvolto in un lavoro emozionante e bellissimo» racconta l’at- tore romano al RadiocorriereTv dell’espe- rienza in “Chiamami ancora amore”, in ©Fabrizio De Blasio onda il lunedì in prima serata su Rai1 C ome si può amare tanto per poi arrivare a distrug- che vediamo, si sceglie di scostarsi dal macro racconto per di questi ragazzi. Nel rappresentare questa “battaglia”, il storia, in quelle sfumature e sensazioni che normalmente gersi? dedicarsi a un racconto più intimo, privato, che in realtà sentimento che ci ha attraversati, seguendo proprio le in- si vivono quando si crea qualcosa di forte, quando la vita È una domanda alla quale sembra difficile dare parla a tutti, al di là delle esperienze vissute, più o meno dicazioni del regista, è stato non dimenticare mai quanto comincia a trasformarti pian piano in un adulto. una risposta, in realtà non lo è. Esiste, infatti, un simili rispetto a quelle che vivono i personaggi. Chiunque Anna ed Enrico avessero necessità dell’idea dell’altro, del collegamento stretto tra l’amore e il sentimento apparen- può riconoscersi in questa storia, in Anna ed Enrico, nel Che cosa ha mosso la storia di Anna e di Enrico nella sua idea desiderio di non spezzare del tutto ciò che li aveva uniti. temente opposto. L’insofferenza che a un certo punto que- loro amore, in quello che vivono prima come coppia di Non sapremo mai se loro torneranno veramente insieme, di relazione di coppia? sta coppia manifesta, fino ad arrivare al rancore e all’odio, giovani amanti, poi come nucleo famigliare, nei loro cam- Mi sono commosso quando ho letto per la prima vol- ma riusciremo a scoprire se saranno in grado di salvare è qualcosa che appartiene alla loro esperienza amorosa. biamenti personali nel tempo. ta questa storia, mi sono intenerito per loro, ripensando quel legame che avevano deciso di creare quando hanno Una regia spogliata di ogni artificio per arrivare al cuore e Quale geografia emotiva emerge dalla serie? dato vita alla loro famiglia. all’origine della loro storia, al primo incontro e al loro all’anima dei protagonisti. Com’è stato mettersi così a nudo? Una emotività molto fragile, sempre molto sul crinale, con primo tempo amoroso in cui, giustamente, una giovane Visto da fuori, cosa prova per Enrico? Quale sfaccettatura del Un privilegio. Il racconto aveva fin dal principio un presup- equilibri precari e con sbilanciamenti nel rapporto di An- coppia deve essere ottimista, pensare che non ci saranno suo carattere l’ha colpita di più tanto da farla fermare e chie- posto fortemente realistico, è una storia molto bella e ben na ed Enrico che hanno smesso di parlarsi, di conoscer- problemi, che non ci sarà nulla di inaffrontabile. Non si è dersi “Se fossi stato io al suo posto”? scritta, che propone una ricchezza esplorativa enorme, per si, di rinnovare quel desiderio, quella sete di conoscenza mai veramente consapevoli di che cosa consta un sacrifi- un attore il pane quotidiano. Mi sono sentito veramente di “Se fossi stato io al suo posto” è un pensiero che non mi reciproca. Questa fragilità, alla fine, porta a deteriorare conviene fare mentre lavoro sul personaggio, perché non cio, un rapporto nel tempo, fare sacro quel lavoro richiesto respirare a pieni polmoni, coinvolto in un lavoro emozio- il rapporto fino alla tremenda contesa legale che ha co- mi faciliterebbe il lavoro. Sono riflessioni che posso fare per stare insieme in maniera prolungata. Quello che ho nante e bellissimo. Tavarelli (il regista) ha voluto asciuga- me oggetto il figlio. C’è la determinazione a farsi guerra re il più possibile, evitare una regia sofisticata che avrebbe nella maniera più bieca possibile per rivendicare una cer- successivamente, nella speranza che ci siano, almeno in provato è stato cercare dei riferimenti, pur avendo delle creato troppo distanza dai personaggi. Credo che questa ta ragione, una sorta di primato, ma che in realtà non fa questo caso, delle divergenze di natura tra me ed Enrico. parti della mia vita, del mio carattere che sono lontani dal sia una scelta innovativa rispetto ad altri prodotti seriali altro che mettere in evidenza la grandissima debolezza Le somiglianze che però ho trovato sono nei risvolti della mio personaggio. 26 TV RADIOCORRIERE 27
FOTINI’ PELUSO quando non riusciamo bene a individuarla, tutti ne abbia- banale, ma per me è stato un elemento fondamentale. Le mo una. La mia prima passione è stata il pianoforte, poi statistiche dicono che questo fenomeno nel 95 per cento è arrivata la recitazione, che ha rivoluzionato la mia vita. dei casi colpisce le ragazze, il fatto che ci fosse un occhio femminile dietro la macchina da presa mi è piaciuto mol- E il talento? tissimo. Laura ha avuto sempre uno sguardo imparziale, Speriamo di averlo, ma non sta a me giudicare (sorride). senza mai addossare le colpe: nella serie i carnefici sono Certamente lo ammiro molto negli altri, mi piacciono le un po’ vittime e le vittime sono sempre un po’ carnefici. persone talentuose che mettono l’anima in ciò che fanno Questo lo trovo interessante, è una visione quasi docu- e vorrei tanto emularle. mentaristica, pone delle domande, non pretende di trova- Che cosa le ha lasciato il Cigno? re una soluzione. È una fase della mia vita, mi porto dietro tantissimi affetti, Che rapporto ha con la vita virtuale dei social? dei colleghi e della troupe, nel corso di questi anni si sono Pessimo (sorride) non sono mai stata particolarmente so- creati legami molto forti, empatia, insomma, una famiglia. L’esperienza mi ha insegnato che se ci sono voglia, entu- cial, preferisco nettamente il contatto diretto. Pensi che siasmo, affiatamento, un lavoro si porta a casa nonostante fino agli otto anni a casa non c’era nemmeno la Tv, tutt’og- le difficoltà. gi mi infastidisce molto quando a cena è accesa. Certo, poi è bello vedersi un film tutti insieme in televisione, ma E Barbara? mentre mangiamo e condividiamo qualcosa non mi piace Con lei c’è stato un rapporto di amore e odio. All’inizio non che ci siano interferenze. Con i social il rapporto è un po’ la capivo, non capivo il perché delle sue reazioni, forse migliorato nel tempo, su Instagram ho un profilo privato e mi immedesimavo troppo, pensavo a come avrei reagito uno pubblico, quest’ultimo lo uso per lavoro. Mi piace che al suo posto, alle mie reazioni che sarebbero state com- vengano distinte le due cose. pletamente differenti. Poi mi sono resa conto che nelle sue dinamiche certi atteggiamenti, anche inconsulti, era- Progetti futuri? no comprensibili. Al termine della seconda stagione posso A breve sarò a Parigi per una miniserie francese per il web UN PO’ BARBARA, dire che Barbara è parte di me e le voglio bene. e sono molto contenta. Per l’estate ci sono altri progetti che si stanno muovendo e di sicuro avrò da fare. Poi fre- In questi giorni è protagonista anche di “Nudes”, la serie di quenterò un master in statistica epidemiologica, sempre RaiPlay dedicata al tema del revenge porn, perché ha scelto a Parigi. UN PO’ SOFIA di recitare in questo progetto? Il tema è molto attuale, l’ho trovato subito interessan- tissimo, ad attrarmi è stato tutto il racconto della sfera Statistica epidemiologica, già il nome incute soggezione… L’ho scelto per il nome (sorride). Sono andata, ho scorso i adolescenziale. Ero attratta anche dal fatto che fosse una titoli dei master e mi sono chiesta: qual è che fa più paura Il RadiocorriereTv incontra la giovane attrice gia in tutto questo tempo? donna a fare la regia (Laura Luchetti). Sembrerà una cosa quando lo dico? romana, protagonista delle serie “La Compagnia Nella quarantena dello scorso anno e nei mesi successivi ciò che mi ha aiutato di più, mi ha fatto sentire più libera, del cigno” (Rai1) e di “Nudes” (RaiPlay). Impegnata è stata l’arte: i film, la musica le mostre online. Tutto que- sul set e negli studi di Economia, al nostro giornale sto mi ha permesso di essere me stessa e di evadere. confida: «La mia prima passione è stata La serie ha al centro i temi del maestro, della passione, del il pianoforte poi è arrivata la recitazione, talento, quanto sono importanti per lei? che ha rivoluzionato la mia vita» Ho avuto la fortuna di avere un percorso scolastico molto F sereno, al tempo stesso ho incontrato tante piccole chic- otinì, la seconda stagione de “La Compagnia del che di maestri che mi hanno accompagnato, soprattutto cigno” va a concludersi, come è stato incontrare al liceo. Ho frequentato lo scientifico, il Virgilio di Roma, nuovamente Barbara? dove ho trovato insegnanti con i quali sono ancora in con- Molto emozionante perché, proprio come me, tatto, si preoccupano del mio percorso, di quello che sto era molto cambiata. Ha avuto una sua evoluzione pur por- facendo, vogliono sapere. Sono stati un po’ dei secondi pa- tandosi dietro una serie di fragilità, di problemi irrisolti. dri. Per quanto riguarda la passione posso dire che non La “Compagnia” ha sedotto un pubblico che cerca bellezza in si vive senza, è il motore della vita, mi dispiace per chi ©Sara Petraglia un anno di grandi silenzi, dove ha trovato bellezza ed ener- non ne ha ancora trovata una. Credo che in fondo, anche 28 TV RADIOCORRIERE 29
Nella serie di Rai “I Guardiani” è Elda, una vegana ANNA DALTON amante della natura e dal cuore d’oro, nella vita si destreggia tra le parole, quelle scritte nei suoi romanzi pubblicati da Garzanti e quelle pronun- ciate in Tv o al cinema. Il RadiocorriereTv incontra il giovane talento veneto L a sua Elda sempre più sorprendente… Una scoperta continua. È la fidanzata ufficialis- sima del Commissario, vive la tranquillità fami- liare ed è molto brava con la piccola Mela, la figlia di Nappi, una donna affidabile, amante e rispettosa della natura, a volte anche eccessivamente. Ha dei no- bili propositi, che anch’io difendo, e, dopo una partenza “granitica”, piano piano vengono fuori le sfumature del suo carattere. È veramente un personaggio positivo e allegro. Quali sfumature del suo personaggio l’hanno conquistata alla prima lettura? Mi ha subito colpito il “tono” del personaggio, che si de- streggia con tante scene brillanti, che come attrice ado- ro fare. Leggendo già le prime scene mi sono divertita e, non so come mai (ride), non è la prima volta che mi ci- mento in un ruolo da vegana con la mania dell’ambiente. Forse ce l’avrò scritto in faccia. O forse le è venuto troppo bene la prima volta… Chissà! Sono vegetariana da vent’anni, avrò una tenden- za naturale a essere credibile in questi ruoli. Una serie ad alta quota, come ha vissuto la sua esperienza in montagna? Meravigliosa, fin dal viaggio Roma – San Vito di Cadore. Non è stata proprio una passeggiata - treno, macchina, tante curve impegnative -, ma partire da una metropoli calda e, dopo qualche ora, trovarsi sempre più in alta quota immersi in paesaggi suggestivi, è un’esperienza unica. È vero, dalla serie si vede la bellezza dei luoghi, La mia vita da ma svegliarsi tutte le mattine con un panorama così, è stato davvero un privilegio. Lei è un tipo più da montagna o anche il mare ha il suo fascino? Sono veneta e, come si può vedere dalla mia carnagione, non sono per niente una tipa da spiaggia. Direi quindi “SCRATTRICE” montagna e freddo. ©Marina Marin Ha mai provato la sensazione di stare a “Un passo dal Cie- lo”? Trovarsi lontano dalla città, dagli impegni e dalla routi- ne, magari in un luogo dove neanche prende neanche il 30 TV RADIOCORRIERE 31
cellulare, circondata dalla bellezza, è semplicemente fan- tastico. Dopo tutte le chiusure di questo periodo, vivere la natura restituisce un senso di libertà e di sollievo. Parliamo della sua vita da “scrattrice”? È tutta colpa di un amico regista che un giorno disse: “Sei un’attrice e una scrittrice, quindi sei una scrattrice”. Due parole che, miracolosamente, stanno bene insieme! Il la- voro dell’attore è andato sempre di pari passo con gli stu- di, frequentavo l’Accademia di recitazione e contempora- neamente l’Università di lettere perché da sempre ho una grande passione per i libri e per la scrittura. Quando ho iniziato a lavorare come attrice, pensavo anche alla pos- sibilità di scrivere un libro, ma ho aspettato che arrivasse l’idea giusta. Quale equilibrio ha trovato per queste sue due anime? Alla fine sono due modi diversi per raccontare storie, uno con la faccia e la voce, l’altro con le parole scritte. La diver- sità sta più che altro nel processo. Come scrittore trascorri molto tempo in solitudine, ore davanti al computer senza vedere o sentire nessuno, solo con la propria concentra- zione. Sul set, invece, sei una parte di una enorme squadra, stai in compagnia, si chiacchiera e si condivide molto. Io, poi, non sono certo una che si mette in un angolo. Con- sidero queste due professioni come due aspetti del mio carattere che, pur essendo l’uno l’opposto dell’altro, stra- namente convivono bene. Cosa la colpisce di una storia? Nella lettura e nella scrittura amo le storie corali, quelle kshop di scrittori a Dublino mi rimase impressa una frase: volte ripetuta che se non credo in me stessa, nessuno lo Cinque anni nella serie “L’Allieva”. Come si sente nei panni di che offrono punti di vista diversi che rendono i racconti più veri. “Dovete sempre pensare chi è il vostro personaggio, cosa farà. È necessario ricordarselo sempre. chi deve imparare? vuole e come fa a non ottenerlo”. Tra te e quello che vuoi, Ho sempre avuto grande interesse per le persone, credo Camminando per strada cosa colpisce la sua attenzione? Tutto accade per una ragione: Lotta per quello che vuoi ve- infatti, ci saranno un miliardo di cose che impediranno di che si possa imparare tanto dalla gente. Mi metto quindi Di solito i cani (ride). Sono la classica persona fastidiosa arrivarci, ecco perché un sogno non è mai così facile da ramente, senza fermarti mai. Quanta determinazione c’è nel senza problemi dalla parte dell’allieva, anche perché sono che si ferma per accarezzarli. Scherzi a parte, amo ascolta- realizzare, ha bisogno di un lungo percorso, di cadute. Ma suo modo di essere? abituata, visto che ho sempre studiato. Ascolto, rielaboro, re le persone, soprattutto quelle molto diverse da me con è proprio questa la cosa bella, la fatica e la gioia di dire, La determinazione è necessaria, ma non basta mettere imparo. Sarebbe tanto noioso pensare di essere arrivati a le quali condividere esperienze e, magari, scoprire qualco- non è stato per niente semplice, ma ce l’ho fatta. tutta l’energia che hai per fare qualcosa. Devi essere an- delle certezze nella vita, il bello è darsi la possibilità di sa di nuovo anche della mia personalità. che positivo e convinto. La Ragazza con le parole in tasca: solo credere in se stessi cambiare idea, esplorare, imparare. Qual è la magia della parola? porta davvero lontano. Dove trova la forza di credere in se Il quarto libro? Quali sono state le persone determinanti nella sua vita? Le parole, soprattutto quelle belle, sono eterne. Al contra- stessa? Si è mai trovata “senza parole”? I primi romanzi fanno parte di una trilogia che segue la Non ci ho mai pensato. A 18 anni sono andata via di casa, rio, le parole brutte si fa in fretta a dimenticarle, mentre Diciamo che quando non so cosa dire mi viene una par- mia protagonista negli anni di college, con il nuovo pro- mia mamma è nordica e mi ha sempre spinto a scegliere quelle di valore restano perché fanno parte delle vite di lantina eccessiva, sono una che nei momenti di imbarazzo getto volevo allontanarmi dalle vicende di Andrea e fare cosa fosse meglio per me senza vincoli. Ho viaggiato, spe- tutti. comincia a parlare. Difficile che stia zitta. Credere in me un salto temporale. Sarà un romanzo familiare. rimentato senza dover rendere conto a nessuno, ma senza Giochiamo un po’ con i suoi romanzi…L’Apprendista Geniale: stessa…, dipende. Ci sono periodi in cui penso di andare mai sentirmi sola. Questa libertà mi ha aiutato. “Non abbandonare mai i tuoi sogni”. Cosa rappresenta per lei molto bene, altri in cui ripeto che non sono capace a fare E se i suoi libri diventassero una storia per la tv o per il ci- il sognare? niente. È importante avere delle certezze incrollabili alle nema? Dove affiorano le sue origini irlandesi? È un romanzo di formazione nel quale la giovane prota- quali aggrapparsi nei momenti difficili. Per scrivere il pri- Ovviamente mi piacerebbe. La trilogia è ambientata su Fisicamente non sono proprio mediterranea, quindi direi gonista vuole diventare una giornalista e, per affermarsi mo libro ci ho messo quattro anni, chiedendomi anche il un’isola della laguna di Venezia, una bella atmosfera. Sa- dai geni (ride), e sicuramente nell’amore per i climi nordici nella vita, deve superare molti ostacoli. Durante un wor- perché. Alla fine sono andata avanti perché mi sono più rebbe bello vedere in azione le storie. e la pioggia. 32 TV RADIOCORRIERE 33
TUTTO QUELLO CHE NON SI VEDE IN TV Per la 28esima volta consecutiva Alessandro Devi passare dalla cronaca immediata dell’arrivo all’ana- Fabretti, caporedattore di Rai Sport, segue la lisi della tappa, per poi proiettarti a quella del giorno do- po, e quindi andare a un discorso più ampio. Una scaletta Corsa rosa. Suo compito, coordinare l’attività mentale ci deve essere per forza. Subito dopo dobbiamo giornalistica sul campo della carovana Rai realizzare “#laltroprocesso”, per il pubblico del web e “TGi- L ro”, dedicato a chi non è riuscito a seguire la gara nell’ar- a diretta dal primo all’ultimo km, le tante trasmis- co della giornata. Finito tutto quanto dobbiamo servire i sioni di commento e approfondimento. Ci racconta telegiornali, Sportsera, Rai News. A quel punto chiudiamo come funziona la macchina di Rai Sport al Giro d’I- tutto e ci mettiamo in cammino per arrivare al traguardo talia? della tappa del giorno dopo. Ci capita di dovere percor- Se andiamo in onda è grazie all’abilità del comparto tec- rere anche 300-400 km e di dovere trovare un posto in nico. Ogni giorno loro montano decine di km di cavi per cui mangiare (sorride). Ne esci contento, ma sfinito. Detto poi smontarli alla fine della tappa, e il giorno dopo devo- questo vedi i luoghi più belli del mondo in situazioni par- no riagganciare tutti quei cavi e rimetterli al loro posto. ticolarissime. Basta che uno solo sia nel buco sbagliato e non andiamo Che Italia hai scoperto in tutti questi anni con il Giro? più in onda (sorride). L’Italia che ti apre le porte, quella del contadino che ti vedere come posizionare i mezzi. Perché ogni tappa deve A Roccaraso l’arrivo di Pantani non fu ripreso perché la Una gara nella gara… porta in casa e ti offre il pollo ruspante, di chi ti offre il avere la sua programmazione. Non puoi mettere le teleca- nebbia impedì ai mezzi in movimento di riprendere e Da quando lasciamo Roma o Milano, per dare vita alla bicchiere di vino, l’Italia che lavora, con i trattori che si mere controsole, non puoi pensare che il palco del proces- non salirono nemmeno gli elicotteri. Per ovviare a incon- carovana del Giro, diventiamo senza fissa dimora per 21 fermano per fare passare la corsa. È l’Italia dei bambini, venienti di questo tipo abbiamo previsto degli aerei che so non abbia come visuale l’arrivo. Conosciamo i percorsi giorni. Per quanto riguarda i programmi le scalette vivo- dei grandi colori, dei profumi. Un’Italia che ha voglia di volano più in alto degli elicotteri e superano le nubi. In a menadito e tutte le situazioni perfettamente. Quando no di immediatezza. La giornata ha inizio al “Villaggio di vivere il Giro come parte della sua storia. L’italiano sente situazioni di grande emergenza si fa partire l’aereo per parte la corsa abbiamo già fatto metà del lavoro, il pro- partenza”, la trasmissione che cerca di dare colore al Giro, che il ciclismo fa parte delle nostre radici. Non puoi stare assicurare le immagini. Detto questo, si vive del momen- duttore esecutivo Carmine Grieco ha già girato tutta Italia. da lì comincia la grande diretta. Tra le novità abbiamo le senza, forse non avremo più Coppi, Bartali, Girardengo o to. Ci è capitato più volte che l’acqua a catinelle abbia due telecronache, con passaggio di testimone alle 14, e Pantani, ma è pur sempre il viaggio del ciclismo nell’Italia. Il percorso e la morfologia del territorio spesso non aiutano… mandato in tilt gli impianti e lì si va come si può. Bisogna Davide Cassani in moto. La sua la chiamiamo la Moto CT, Sappiamo già che in un paio di tappe i mezzi tecnici non essere lucidi e freddi. È possibile che tu viva una giornata Da cronista e da capitano della squadra di Rai Sport, come ti Cassani non ci fa la cronaca, non ci dice chi buca, chi si potranno arrivare in cima e così dovremo preparare il Tv tranquillissima fino a un minuto dall’arrivo, e poi succede sei preparato a vivere il Giro? stacca, ma perché un corridore si è staccato, come pensa compound a qualche km dall’arrivo, dobbiamo trovare i il patatrac. Ti sembrerà strano, ma finito un Giro comincia subito l’al- che abbia corso. Per il CT studiare anche il corridore che piazzali e organizzare anche le cose più banali, come i tro, e non è una battuta. Prima arrivano le voci, poi ci sono Quante sono le persone della carovana Rai? sarà suo avversario alle Olimpiadi di Tokyo è molto im- bagni chimici. Ogni giorno cambia tutto, e poi puoi trovare le prime conferme, le prime dichiarazioni da parte dei col- Circa duecento, a realizzare tutti i programmi sono i mezzi portante. una frana lungo il percorso, può esserci la neve, possono leghi di RCS, quindi comincia il grande lavoro, che parte di Milano e di Roma. La Rai per è host broadcaster per non arrivare i mezzi. Ci è capitato più volte nel corso degli Poi si va al “Processo alla tappa” … dalle ricognizioni delle tappe. Perché il Giro d’Italia va fat- mandare il segnale in tutti i Paesi del mondo e realizza al anni. La trasmissione più difficile che c’è, è il teatro dell’improv- to due volte. C’è quello dell’evento agonistico e quello che tempo stesso il prodotto per l’Italia, abbellito dalle moto visazione, nella quale devi trovare comunque equilibrio. lo precede, organizzativo. Si devono cercare gli alberghi, In questi casi cosa succede? cronaca, da telecamere aggiuntive. 34 TV RADIOCORRIERE 35
Alessandro Fabretti con l'ex ciclista belga Eddie Merckx Quante sono le camere utilizzate? un corridore che mi sembrava del Giro. Era uno spagnolo Cinque in moto ripresa, due su altrettanti elicotteri, una che siccome stava correndo male era stato abbandona- stretta e una larga, in modo che tu possa fare vedere il to letteralmente dal suo direttore sportivo. Vedendo che particolare e il generale. E poi ci sono tutte quelle fisse i frecciatori, coloro che mettono e tolgono le frecce dal all’arrivo, da un chilometro fino al traguardo. E tutte quel- percorso, avevano già tolto le segnalazioni, lui non sapeva le delle trasmissioni, 4 solo per il “Processo alla tappa”. più dove andare. Presi quello spagnolo, gli dissi di attac- carsi alla mia moto e lo riportai in gara, i suoi compagni se Qual è la storia che quest’anno ti piacerebbe raccontare? La vicinanza tra le persone, mi piacerebbe vedere il ritor- lo ritrovarono nel gruppo. Mi capitò anche di fare perdere no della gente, ovviamente nel pieno rispetto del distan- un Giro d’Italia a un certo Karpec, che stava lottando con ziamento. Quello che ci è mancato l’anno scorso è stato Basso e Simoni all’arrivo del Sestriere. Il mio motociclista proprio il calore del pubblico. Vedere il villaggio di par- perse il controllo della moto, noi gli franammo addosso, tenza vuoto, significa perdere la vera essenza del ciclismo. Simoni e Basso partirono e lui rimase lì. Ci tirava addosso La gente è una componente fondamentale dell’evento. pezzi di bicicletta. Tanti anni di Giro, infiniti aneddoti del dietro le quinte da Perché il ciclismo è tanto amato? foto raisport.rai.it raccontare È l’unico sport al mondo, insieme alla maratona, che per- Un anno mi si ruppe la moto, mi fermai, arrivò il meccanico mette a chi non fa parte dell’evento di essere dentro il e dopo mezz’ora, quando eravamo pronti per ripartire, vidi campo di gara. Tu sei parte del gruppo. 36 TV RADIOCORRIERE 37
raccontava con la voce stentorea, con i toni eroici ed epici Devi essere un professionista, un martello, non puoi tra- UN APPASSIONATO di una volta. A un certo punto, come successo in tutte le cose, il racconto si è evoluto, adesso è tutto più tecnico, la bici è cambiata, come è cambiato il modo di stare in sella, di correre. Si va più veloci, si rischia molto di più, è tutto scurare nulla. Purtroppo, mi sembra che stia cambiando qualcosa soprattutto nel calcio, dove ci sono personaggi che probabilmente pensano più all’aspetto social che al lavoro duro che deve essere fatto ogni giorno sul campo. RACCONTO ITALIANO un altro ciclismo. Quali sono i ricordi sportivi più belli legati al ciclismo? Mi piaceva molto la Milano-Sanremo, ricordo una vittoria Cosa deve fare un campione per rimanere nel tempo nel cuo- re dei tifosi? Deve dare un sorriso, un autografo e una pacca sulla spalla di Michele Dancelli nel 1970. Quando ero ragazzino, sono in più, non deve negarsi e rimanere sterile come succe- Giovanni Scaramuzzino, appassionato di ciclismo da una nato nel 1962, si giocava sulla spiaggia con le biglie che de molto spesso oggi. Avevamo più esempi eroici perché vita, la regia è di Ombretta Conti, i nostri inviati alla cor- raffiguravano i corridori di ciclismo, c’erano i volti di Zan- i campioni di un tempo erano più disponibili, più a portata sa sono i due radiocronisti, Cristiano Piccinelli e Manuel degù, di Gimondi, degli altri campioni. Se con il subbuteo di mano. Oggi sono tutti più irraggiungibili, capisco che Codignoni, i due commentatori tecnici Silvio Martinello rivivevamo le partite spettacolari del calcio, in riva al ma- i tempi sono cambiati, è forse anche inevitabile, però in re ci divertivamo con i grandi delle due ruote. fondo è il prezzo della popolarità. Concedersi di più, mo- e Massimo Ghirotto. È una squadra che l’anno scorso ha strare il proprio lato umano, farebbe molto bene a tutti. funzionato a meraviglia, con grande affiatamento, è ve- Quali caratteristiche deve avere uno sportivo per diventare nuto naturale e spontaneo confermare tutti. Martinello e un campione? C’è una storia che quest’anno ti piacerebbe raccontare? Ghirotto essendo ex corridori professionisti si occupano Non basta essere talentuosi, servono voglia, umiltà, rabbia Mi piacerebbe che tutti i giorni uscisse dal nostro racconto della parte tecnica. All’arrivo sul palco ci sono Piccinelli e determinazione. Senza la testa si arriva poco lontano. un’Italia che sta recuperando forze e normalità. per la radiocronaca e Martinello per i commenti. Sulle due moto di Rai Radio, per raccontare l’evoluzione della tappa, abbiamo Ghirotto e Codignoni. Tutto questo av- viene anche sulle nostre pagine social con racconti de- dicati. Come si racconta il ciclismo alla radio? Con semplicità e, anche in questo caso, con competen- za, l’ascoltatore lo percepisce e ti premia. Ogni anno si parte sempre un po’ in sordina, con un passo indietro rispetto ai cugini televisivi che hanno un battage mag- La gara, le curiosità, i campioni, la cronaca giore del nostro, poi la gente ci scopre strada facendo, sportiva e le emozioni dei tifosi ogni giorno km dopo km, gli ascoltatori avvertono la nostra passio- sulla radio ufficiale della corsa. Il RadiocorriereTv ne. Una qualità ancora più apprezzata in questa epoca di incontra Filippo Corsini, capo della redazione pandemia in cui la radio è compagna di viaggio preziosa sportiva di Rai Radio1 e alleata. E poi c’è anche chi a casa vede le immagini ascoltando la radio. R ai Radio1 è da sabato scorso sulle strade del Giro, Da cronista, come hai visto cambiare il Giro nel corso degli come state raccontando la corsa rosa agli ascol- anni? tatori? Come in tutti gli sport un tempo c’erano le gesta eroi- Anche quest’anno, come facciamo da tanti an- che dei pionieri. In Italia il ciclismo era il primo sport, è ni, con chiarezza, competenza. Una competenza dovuta foto raisport.rai.it successo fino a poco dopo la guerra. La gente, un popolo soprattutto alla nostra squadra, che sta diventando sem- intero, si appassionava e si divideva sulle gesta di Bartali pre più solida di anno in anno. A coordinare in studio c’è e Coppi, poi siamo andati avanti con Moser e Saronni, si 38 TV RADIOCORRIERE 39
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