Scoppia la pace L'ARTE CONTEMPORANEA A VITTORIO VENETO 13 ARTISTI E 12 NAZIONI - Un Laboratorio sperimentale di dialogo artistico trai Paesi ...
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1918 Quando scoppia la pace L’ARTE CONTEMPORANEA A VITTORIO VENETO 13 ARTISTI E 12 NAZIONI Un Laboratorio sperimentale di dialogo artistico trai Paesi partecipanti alla Grande Guerra curato da Dimitri Ozerkov del Museo Ermitage
INTERVISTA S i dice “voltare pagina” quando non si vuole più parlare di qual- AL DIRETTORE cosa. ARTISTICO Nel XX secolo il Vittorio Veneto, con questo Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, DIMITRI linguaggio dell’arte è ha invece sfogliato e studiato il libro della Storia, ripensando e ricordando. OZERKOV una terapia mondiale Ha poi deciso di scrivere alcune nuove di Arianna Testino pagine che possano imprimersi nella memoria: anche le città, infatti, hanno Quali sono gli intenti della un album di famiglia. rassegna? tà famosa in tutta Europa E se ricordare è del tutto naturale, scri- Ogni guerra aspira alla pace. grazie ai suoi ambasciatori vere qualcosa di nuovo non può appa- Ciò che vogliamo celebrare delle arti. Quello che voglia- rire presuntuoso ma necessario a man- ora sono pace e libertà cre- mo realizzare è una esposi- tenere un legame tra passato e futuro. ativa. L’intenzione del pro- zione d’arte contemporanea Vittorio Veneto ha scelto “parole nuo- getto legato al Centenario internazionale in occasione ve” nel cinema, nella musica, nelle at- di Vittorio Veneto è quella di del centenario in un conte- tività culturali e soprattutto nelle arti far sì che l’arte contempora- sto pacifico per tutti. Perciò visive. In questo caso, non ha voluto nea si possa esprimere sul- la mostra è orientata al fu- definire ciò che sarà, ma, per costruire la questione dello scoppio turo, e può proporsi come un pensiero, ha scelto di coinvolgere 13 Come è avvenuta l’associa- una sorta di “Centennale”. della pace. È una questione persone, che sono giovani che non han- zione artista-luogo? Vogliamo che la prossima molto importante per l’Eu- no visto la guerra e che probabilmente Il primo step del progetto edizione si svolga qui e pa- non hanno neppure parenti che l’abbia- ropa contemporanea. L’uni- ficazione d’Europa è iniziata Gli artisti sono è consistito nell’accogliere cificamente nel 2118, capace no vissuta. Persone e giovani che provengono da a Vittorio Veneto con il ces- ambasciatori di pace gli artisti a Vittorio Veneto nell’arco di diversi giorni. Du- di rappresentare ancora più idee ed emozioni. sate il fuoco di 100 anni fa. nazioni che nella Grande Guerra han- no lottato insieme o si sono scontrate Abbiamo deciso di portare dei loro Paesi nel rante il loro soggiorno hanno avuto modo di scoprire il po- Come si sono rapportati gli duramente. Persone e giovani che sono diversi artisti contempora- nei tra i più interessanti a luogo simbolo della sto, i suoi sobborghi e le aree artisti delle nuove genera- anche artisti. E se l’artista è colui che riesce con i riconsiderare questo evento fine della guerra limitrofe, entrare nelle case, gustare il cibo locale, scoprire zioni a un evento che risale a un secolo fa, eppure è le- propri strumenti a precedere le paro- a 100 anni di distanza e ri- pensarne il futuro. Negli ulti- le montagne quali monumen- gato al tema, sempre attua- le, a dar loro voce diretta, a dare segni mi 100 anni, Vittorio Veneto ti della Prima Guerra Mondia- le, del conflitto? al pensiero, forma all’invisibile, allora è è stata la città delle parate, è uno dei simboli di Vittorio le. Gli artisti sono stati invitati Il problema è che un conflitto ancora più significativo il fatto che que- sti giovani artisti siano venuti a Vittorio dell’eroismo e della storia Veneto. Dopo aver studiato a proporre i loro luoghi d’ele- è sempre possibile, e che le sfi- Veneto ad ascoltare e rileggere la Sto- militare. La nostra intenzio- i lavori di diversi artisti di zione in città e nei dintorni, de del mondo contemporaneo ria e i luoghi che ne sono stati dram- ne è quella di voltare pagina 12 Paesi coinvolti nel primo successivamente approvati non sono meno impegnative maticamente scenario. Hanno distillato e concentrarci sui concetti conflitto mondiale, una doz- dalla città di Vittorio Veneto di quelle di 100 anni fa. Il mon- messaggi, creato opere, progettato di pace e creatività nei pros- zina sono stati invitati a par- e dalla Soprintendenza com- do diventa sempre più fragile emozioni e alle ore 15 del 4 novembre, simi anni. tecipare a questa iniziativa petente. ogni decennio, con l’escalation nel momento in cui finì il dramma del artistica. I criteri curatoriali della potenza missilistica e primo conflitto mondiale e cominciò In base a quali criteri ha se- sono stati serietà e interesse Che tipo di dialogo si è cre- dell’instabilità politica. Gli arti- la gioia della pace, ci racconteranno la lezionato gli artisti invitati sociale della loro arte, così ato fra gli artisti e gli abi- sti sono ambasciatori di pace loro “Vittorio Veneto”, la loro visione di a confrontarsi con i luoghi come l’autoconsapevolezza tanti di Vittorio Veneto? dei loro Paesi nel luogo-sim- guerra e la loro speranza di pace. del ruolo dell’artista nella È un dialogo di rispetto e bolo dell’esplosione della pace della Grande Guerra? E le loro creazioni arricchiranno l’album società contemporanea. Il comprensione diretto al fu- e vogliono garantire un futuro Vittorio Veneto ha una tra- di famiglia della nostra città. concetto di responsabili- turo. Gli artisti creano nuove pacifico per la loro madrepa- dizione nell’arte contempo- ranea. 50 anni fa Augusto tà sociale è stato cruciale, opere d’arte per la città e in- tria. È importante, in questo Roberto Tonon così come un altro elemento vitano la comunità a parte- mondo veloce e complesso, Sindaco di Vittorio Veneto Murer venne invitato dal chiave è stato l’impatto visi- cipare alle celebrazioni a li- pronunciare un messaggio Comune a presentare la sua vo dei loro lavori, conside- vello europeo per lo scoppio tanto semplice. Nel ventesimo visione dell’evento. Il suo rando che la maggior parte della pace. Vittorio Veneto secolo, il linguaggio dell’arte è Monumento ai Caduti abbel- di essi rimarrà a Vittorio Ve- non è più solo una semplice una terapia mondiale e il futu- lisce la piazza principale ed neto. città italiana: è una locali- ro ci dice che sarà ancora lì.
Dario Agrimi Italia Limbo (Atri, 1980) è un artista eclettico che Installazione su pavimento interno lavora nel campo dell’arte contempo- 100x200 cm ranea con opere di carattere concet- petrolio, legno, tuale, dalla pittura all’installazione, dal- resina, silicone la fotografia alla scultura al video. Le sue ultime sperimentazioni sono il frutto di una ricerca volta alla perfezione, in cui l’artista met- te in scena un iperrealismo che amplifica le emozioni e riduce la distanza tra realtà e finzione. Ha partecipato a numerose esposizioni col- lettive e personali in gallerie e istituzioni di varie città, in Italia e all’estero, tra cui la 54esima Biennale Interna- Scompare, in una sottile pozza nera che realmente 1 zionale d’Arte di Venezia. non potrebbe contenerla, imprigionata dal consu- Recentemente è stato ospi- mismo contemporaneo, quell’insignificante creatura Municipio te, con diverse mostre, tra annaspante che nella Storia vede solo il susseguirsi Piazza del Popolo cui una personale, presso dei giorni: l’uomo. E sembra la punizione di chi non Inizialmente chiamata Piazza la Fondazione Museo Pino vede la pace, quella di cadere in questo Limbo di pe- Vittorio Emanuele II, fu Pascali. Ha collaborato con trolio. Una grande vasca ricolma di oro nero sembra realizzata dopo la nascita del una multinazionale inglese contenere il corpo di un uomo, ma nello spessore di Municipio di Vittorio Vittorio per la realizzazione di una soli 5 cm è impossibile che si celi veramente un corpo Veneto nel 1866 e fu il nuovo umano. Il viso dell’uomo affiora dalla distesa nera di baricentro tra Serravalle e campagna pubblicitaria che petrolio che a prima vista sembra solido, ma dal pun- Ceneda. Sul lato est della nel 2014 ha goduto di visibili- piazza si trova il Municipio, tà mondiale. to di vista fisico è liquido. 50 litri del prezioso liquido inaugurato nel 1882. Nella imprigionano l’essere umano e al tempo stesso allu- piazza, tra quattro pali altis- dono al reale pericolo che la prevaricazione dell’indi- simi, sorge un Monumento ai viduo sull’altro ha sempre rappresentato. Caduti, realizzato dallo scul- tore Augusto Murer (1922- 1985) in collabora- zione con l’architetto Franco Posocco; fu inaugurato nel 1968 in occasione del cinquan- tesimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale.
Zsolt Asztalos Ungheria For Disappeared (Budapest, 1974), all’inizio della sua carriera, si è concen- trato sulla società dei consumi. La sua arte ha analizzato la tecnologia del computer, il mondo del marketing e della Memories Installazione a parete, pubblicità, le scienze tecnologiche e i mass media. Succes- 15 pezzi 30,5x42 cm, sivamente ha iniziato a interessarsi alla storia sia in termini 1 pezzo 15,25x42 cm di singoli individui sia di memoria collettiva. Le sue opere si marmo basano sullo studio del passato con vari approcci. L’artista è particolarmente interessato alla ricostruzione del passa- to su tutti i livelli, mondiale, nazionale, personale, usando differenti mezzi per operare in questo campo: video, installazioni, fotogra- fia. Vive attualmente a Budapest ed è stato premiato con il più alto premio artistico nel suo Paese: il premio Munkacsy. Ha rappresenta- to l’Ungheria alla 55esima Biennale di Venezia nel 2013 con l’installazione Pace o lunga vita ai ricordi scomparsi con il memoria- 2 intitolata Fired but Unexploded. Le sue opere sono state esposte in mol- le For disappeared memories, vuoto di parole e di incisio- Torre dell’orologio tissime fiere artistiche in tutta Europa: ni, ma ricco della coscienza storica di tutte le guerre La Torre dell’orologio di Vit- ARCO Madrid, Artissima, Art Dubai, e di ciò che non si può ricordare, delle innumerevoli torio Veneto era l’antica porta oltre che a Parigi, Berlino e Londra. storie dimenticate o dei sopravvissuti che non pos- inferiore che permetteva di Ha tenuto differenti lezioni sono parlare, storie insomma destinate a scomparire. entrare nella città murata sulla sua arte in varie univer- L’opera è un memoriale “a lungo termine” installato a di Serravalle, incastonata sità. Asztalos ha parteci- parete, proprio come quelli dedicati ai caduti di tutte tra due ripidi pendii e sorta le guerre. Risulta così una raccolta di lapidi vuote per strategicamente a difesa della pato a circa 100 mostre pianura. L’edificio è stato collettive tra Ungheria, commemorare i ricordi scomparsi. costruito nel XIX secolo sul Londra, Madrid, Roma, luogo dell’antica porta San Praga, Berlino, Venezia, Lorenzo e a sinistra sono an- Parigi e ha avuto circa cora visibili i resti delle mura 30 mostre personali. castellane che salgono al colle Le sue opere d’arte di Sant’Antonio. L’edificio si trovano in molte è stato sottoposto a collezioni private in recente restauro per restituire alla comu- Europa, Stati Uniti nità vittoriese uno dei e Medio Oriente. monumenti simbolo della città. Pubblico ringraziamento a: Diemmebi S.p.A.
Bill Balaskas Grecia (Salonicco, 1983) è un artista, teorico e accade- Apertures Installazione luminosa mico che lavora con media e piattaforme di dif- 150x200 cm fusione, oltre che essere professore associato e neon coordinatore presso la Nottingham Trent Uni- versity. Parallelamente alla sua pratica artistica e al suo ruolo accademico, è un editore del Leonardo Electronic Almanac (The MIT Press), mentre suoi scritti sono apparsi anche in libri a stampa e in pubblicazioni come Journal of Visual Culture, Third Text e Revista Arta. Sue opere sono state esposte a livello internaziona- le, in gallerie, musei e festival cinematografici. Recenti le mostre e lecture-performances al MACBA di Barcellona, al BOZAR di Bruxelles, Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, Athe- ne (EMST), al CA2M di Madrid, al Transmediale Le luci al neon di Apertures “danno la vista” ossia 3 di Berlino, a Le CENTQUATRE di Parigi, alla rappresentano e moltiplicano quella poca luce che John Hansard Gallery a Southampton, all’AR- filtrava esattamente in quella forma attraverso le Museo della Battaglia Il Museo della Battaglia di TIUM di Vitoria-Gasteiz, al Centro Culturale sottili aperture delle maschere alpine utilizzate per Vittorio Veneto, costruito per della Fondazione Stavros Niarchos ad Atene, al combattere la guerra sulle montagne. L’opera esiste ospitare la sede del comune TENT di Rotterdam, alle Olimpiadi della cultura in due luoghi diversi: un occhio a Vittorio Veneto, tra il 1536 e il 1537, fu inau- di Londra 2012, a Maribor 2012 Capitale Euro- l’altro in Austria, lo sguardo ha così una visione gurato nel 1938 in occasione pea della Cultura, alla Elizabeth Foundation sull’uno e sull’altro versante. La maschera alpina a del ventesimo anniversario for the Arts di New York, alla Biennale cui si ispira l’opera si trova nel Museo della Batta- della fine della Prima guerra di Salonicco, al Musée des Abattoirs glia. Quest’oggetto è stato utilizzato esclusivamen- mondiale; nato grazie alla a Toulouse, al British Film Institute te sulle Alpi e il suo particolare design è stato scelto collezione donata da Luigi Marson (1899-1952), il Mu- a Londra, al Tate Liverpool e alla per proteggere gli occhi dei soldati dalla neve e dal- seo conserva una vasta colle- Biennale di Sharjah. le basse temperature sulle montagne. zione di cimeli e documenti relativi alla Grande Guerra. Nella galleria al piano terra si trovano alcuni affreschi di Pomponio Amalteo. Oggi il Museo offre il suo importante e immenso patrimo- nio al pubblico in Pubblico ringraziamento a: un ambiente dotato Italparchetti S.p.A. delle più moderne tecnologie, al tempo Con il supporto del: stesso testimone della Museo Nazionale d’Arte mostra originale, ora Contemporanea, Athene (EMST) storicizzata, in cui gli oggetti conservati sono vere reliquie.
Rain of Ashes Video, 9’20” in loop 4 Non c’è spazio e non c’è tempo in Rain of Ashes, che rappresenta in video un ricordo perpetuo capace di Palazzo Todesco attraversare monti e secoli; una pioggia di ceneri co- Di fronte alla Loggia Civica Anaïs Chabeur pre incessante tutto ciò che le sta sotto e si assiste ad apparizione e scomparsa proprio come l’infinita alter- di Piazza Flaminio si trova Palazzo Todesco, già Cesana Francia nanza di guerra e pace. L’opera è un video in loop dove non c’è climax, nessuna progressione, nessun Bonaccorsi (sec. XV-XVI), più volte adattato nel corso (Parigi, 1992) è un’artista visiva che vive attualmente a Gent e frequenta dei secoli, con alte colonne inizio, nessuna fine, come un ricordo ripetuto all’infi- degradanti sul lato ovest per il programma di residenza HISK (Hoger Instituut Voor Schone Kunsten). nito. È un pezzo contemplativo e meditativo, scorro- seguire la salita lungo Via La sua produzione è multiforme poiché opera nel campo della videoarte, no le riprese di paesaggi naturali e di un giardino che Roma, fino alla stretta e ca- della fotografia, della scultura e della scrittura. Chabeur mette sempre in circonda una casa, interrotti da brevi filmati incisivi ratteristica “burella” che, die- discussione la reminiscenza, cercando di dare presenza al vuoto e mo- in cui la pioggia di cenere cade all’interno dell’abi- tro il palazzo, collega a Piazza strando l’inafferrabile: quegli spazi interstiziali dove i fluidi e le energie tazione, coprendo i mobili di una camera da letto. Il della Fontana. Il palazzo, si scambiano e la materia è in movimento. La memoria, per Chabeur, è suono del video è ambientale. Alcune frasi appaiono dopo la recente ristruttura- organica, permeabile, una contrazione del tempo e dello spazio in cui si poi nel momento in cui si oscura completamente lo zione, è utilizzato come sede può viaggiare. Nelle opere di Chabeur si ritrova spesso un aspetto senso- schermo. polifunzionale e ospita mostre riale che interroga la nostra relazione con il tempo, la morte e i rituali che prestigiose. scandiscono la nostra esistenza. L’artista ha recentemente realizzato una personale, Un computer non esita, al Botanique di Bruxelles ed è stata fi- nalista per il “Premio Coming People” di Smak (Gent). Ha partecipato alla settima edizione di Poppositions e ha esposto i suoi lavori alla Kunsthal Extra City di Anversa. Pubblico ringraziamento a: Irinox S.p.A.
Alice Cunningham Regno Unito We can Move (Londra, 1983) è un’artista molto duttile e capa- ce di lavorare con sensibilità attraverso mezzi diversi. Ugualmente appassionata al concettua- Mountains Installazione su terreno le e alla materialità, Cunningham ha lavorato cemento e ferro ed esposto in tutto il Regno Unito, oltre che in tutta Europa, Asia e Africa. Nel 2010 è stata selezionata per rappresentare il Regno Unito alla prima Biennale di giovani artisti britannici in Europa. Cunningham ha tenuto conferenze in Belle Arti presso le università del Regno Unito e collabora con enti di beneficenza che orga- nizzano eventi creativi per coinvolgere gruppi difficili da raggiungere o emarginati. Ha parte- cipato alla mostra d’arte pubblica Art, Cities, Landscape ad Amiens, in Francia, dove ha lavo- rato con un paesaggista per trasformare un’i- sola nel fiume Somme. Ha lavorato, Il monte Ortigara, ridotto di otto metri dopo le ripetu- 5 intagliando il marmo, in Zambia, te esplosioni, ritrova la sua grandezza per chiunque lo Area Fenderl ed è poi stata selezionata dalla osservi sotto l’imponente profilo di We can move moun- L’area comprende il Parco Royal Society of Sculptors per tains, ponte di pace fra passato e presente. Un’impo- Fenderl, uno splendido e una residenza a Pietrasanta. Nel nente struttura in ferro ridà a quel monte, reduce di incontaminato spazio verde 2015 la sua prima mostra perso- guerra, una cima solida, almeno in apparenza. Lo spa- di circa undici ettari, cinque nale presso la Royal Society of zio intorno all’opera si estende piano verso le pendici a prato e sei a bosco, alle Sculptors, a Londra. Successiva- del monte sfregiato, ricordando un passato cui ora è pendici del Monte Altare, nel mente è stata eletta per stata donata una nuova veste. Sotto il grande profilo centro di Vittorio Veneto. L’a- far parte del consiglio dell’opera lo spazio è fruibile, non solo per essere per- rea prende il nome dal prece- dente proprietario, l’ingegner della Royal Society of corso, attraversando così la montagna di ferro in lungo Ettore Fenderl, che volle che Sculptors. Al momen- e in largo, ma anche perché sotto di esso sono installate l’intera area fosse destinata, to sta lavorando al sedie e panchine per una sosta all’interno del parco, dopo la sua morte, a uso so- progetto dal tito- dove si possono vivere insieme passato e presente. ciale. Oggi è di proprietà del lo Come si presenta Comune di Vittorio Veneto e il cambiamento cli- sede di un importante centro matico con l’Università culturale. di Bristol, School of Earth Sciences. Pubblico ringraziamento a: Ristorazione Ottavian S.p.A.
Doplgenger Serbia Today is the Tomorrow (Belgrado, 1978 e 1979) è un duo di artisti formato da Isidora Ilic e Boško Prostran. Doplgenger si propone nel campo della videoarte, ma anche of Yesterday / della scrittura e in ambito curatoriale, affrontando il rapporto tra arte e politica. Alla base del lavoro di Doplgenger ci sono il mezzo cinemato- grafico, il linguaggio, la struttura e le nozioni di testo per scoprire i modi Today is the Yesterday in cui le immagini in movimento partecipano alla creazione della realtà politica, affidandosi alla tradizione di film e video sperimentali, interve- nendo sui prodotti multimediali esistenti. Sebbene i loro mezzi di comu- of Tomorrow 6 nicazione principali siano le immagini in movimento, il loro lavoro viene Meschietti realizzato attraverso la scrittura, le installazioni, le mostre, le conferenze Vittorio Veneto è sempre e le discussioni. Tutti questi media sono trattati nella loro materialità in stato un territorio di grande relazione ad altri media e come portatori di significati che riflettono la produttività, soprattutto per la struttura della realtà sociale e politica. Il loro lavoro è stato esposto a presenza del fiume Meschio, livello internazionale presso prestigiose istituzioni come il Museo Wie- che ha favorito l’insediamento sbaden, il Kunstmuseum di Bonn, il Centre Pompidou a Parigi, lo Stedeli- di attività lungo le sue sponde. jk Museum Bureau di Amsterdam, l’Osage Gallery di Hong Kong. I film di Non solo è stata utilizzata la Installazione luminosa a parete, lettere di 10 cm sua forza motrice, ma anche la Doplgenger sono stati selezionati per festival del cinema come Interna- neon e plexiglass sua temperatura costante: 11° tional Film Festival Rotterdam, Seattle International Film Festival, Kassel centigradi. Questa particolari- Documentary Film Festival, VIDEOFORMES a Clermont-Ferrand, Festival Nella luminescenza della scritta Today is the tomor- tà ha fatto sì che, dal Medioe- Immagini Contre Nature a Marsiglia e molti altri. Doplgenger ha anche row of yesterday / Today is the yesterday of tomorrow è vo al Rinascimento, Serravalle vinto il premio Serbian Politika per la migliore mostra del 2015. racchiusa una lezione che porta dritti alla pace: le e Ceneda fossero note per la azioni sono il passato delle conseguenze. Il cambia- produzione di armi bianche. mento, il tempo, la responsabilità sono solo alcuni La tempra dell’acciaio non era dei concetti che questa limpida scritta suggerisce. seconda nemmeno alle famose L’opera rappresenta un gioco di parole esposto in lame di Toledo, come testi- un luogo pubblico. Il concetto consiste in due frasi moniano molte armi ancora che si riferiscono al presente, mentre mostrano due raccolte in collezioni moderne che recano gli stemmi di fa- diversi punti di vista e due prospettive. Il lavoro, miglie produttrici serravallesi leggibile giorno e notte attraverso la luminosità dei e cenedesi. In seguito altre neon di cui sono composte le lettere, vuole incitare sono state le produzioni lungo al cambiamento, ricordando la responsabilità che il fiume: cartiere, bacologie, intercorre nelle azioni che si sceglie di compiere. setifici, cementifici, lanifici, tutte produzioni – tra Settecento e Nove- cento – che necessita- vano di molta acqua. I cosiddetti “Me- schietti” sono quindi alcune diramazioni del fiume Meschio che circondano la città.
Anna Hulacová Repubblica Ceca Sleeping Laborers (Sušice, 1984) esplora il modo in cui l’arte popolare, quella che riflette i bisogni umani, è diventata nel XX secolo un territorio sconosciuto. Con un occhio verso le questioni della cultura nazionale e della società Sculture globalizzata, il XXI secolo cerca, nel peggiore dei modi, di calpestare 130x70x15 cm ciò che resta della cultura popolare. Mentre nella migliore delle ipotesi alluminio trova una nuova relazione con essa. Questa situazione si riflette nell’arte di Hulacová, che pone grande enfasi su opere artigianali, principalmen- te scultoree, su materiali che enfatizzano le radici naturali e tradizionali e su tecniche che riflettono un senso di sofisticazione, logica e sim- bolismo dell’arte popolare. I suoi interessi includono anche la scultura devozionale, il cristianesimo e le culture delle popolazioni indigene, ma anche i temi della casa e della famiglia, con cui la società industriale e postindustriale ha perso il contatto. Lo studio di Hulacová ha lo scopo di trovare nuove possibilità per l’emozione e la spiritualità nell’arte. Gli Sleeping laborers sono la combinazione del vecchio 7 e del nuovo mondo. Potrebbero rappresentare conta- dini di oggi o contadini morti in guerra, mummie che Piazza Meschio dormono pacificamente. Queste sculture, che riman- la grande Piazza Meschio di dano all’arte popolare, vogliono essere il collegamento Vittorio Veneto si formò dopo con una vecchia tecnica di produzione di stampi per la rimozione, nel 1853, del vecchio cimitero di fronte alla il burro, con cui gli stessi “lavoratori dormienti” sono chiesa. Essendo la piazza più stati realizzati. Il tema delle figure addormentate nasce ampia di Vittorio Veneto, era da una riflessione sulla zona storicamente agro-indu- spesso utilizzata come campo striale di Praga, dove ci sono diverse vecchie fabbri- sportivo per diversi tipi di che. Queste figure accartocciate evocano il gesto delle competizione. Il suo nome figure addormentate che si ritrovano spesso nell’arte deriva dal fiume Meschio che popolare delle campagne, così come gli operai delle scorre dietro la chiesa; qui c’è fabbriche urbane del periodo di industrializzazione la chiesa di Santa Maria del europea dell’inizio del secolo scorso. Meschio. Pubblico ringraziamento a: Unindustria Treviso
Nina Ivanovic Serbia Landscapes (Belgrado, 1986), dedita particolarmente al disegno, si è laureata nel 2010 presso la Facol- tà di Belle Arti di Belgrado nel Dipartimento di Scultura su parete Pittura. Da maggio 2012 fa parte del team di 180x180 cm U10 Art Space, organizzando, progettando e filo di ferro promuovendo spazi e mostre. Vive e lavora a Belgrado. Ha presentato i suoi lavori di scultura, disegno e fotografia in numerose mostre nazio- nali e internazionali. Ivanovic ha tenuto diverse mostre personali presso la Fortezza di Belgrado e la Chaos Gallery. Alla fine del 2013 ha svolto una residenza artistica al Centro Glo’Art, in Belgio. Come studente, Ivanovic ha vinto il premio di Facoltà di Belle Arti di Belgrado per il disegno e in seguito, come artista affer- mata, il Premio Vladimir Ve- Cinque disegni disvelano un unico grande paesaggio, ličkovič 2014 per il disegno. testimone della guerra e della pace, che viene così rap- 8 presentato in un unicum dove il filo di ferro dà forma allo scenario di Vittorio Veneto, tra fiumi, montagne, Piazza Foro Boario terra e cielo. Un nuovo paesaggio fatto solo di bellezza La Piazza Foro Boario era e semplicità, senza bisogno di rappresentare o ricorda- inizialmente chiamata Prato di San Marco e poi Piazza del re cose orribili e devastanti come la guerra. I disegni, mercato perché per secoli fu realizzati con il filo metallico, rappresentano in verità sede di un fiorente merca- cinque diversi paesaggi in cui si sono svolte in passa- to, soprattutto di bestiame. to alcune battaglie della Prima guerra mondiale; ora, Nella piazza c’è la chiesa però, quel paesaggio mostra solamente se stesso e la di San Giuseppe. Il gruppo sua bellezza. La guerra ha cambiato la forma di alcune di costruzioni sul lato nord cime montuose e così l’opera sarà posizionata cercando della piazza è comunemente di ricreare l’altezza, in proporzione, delle cime abbas- chiamato “Ospedale Vec- sate dai bombardamenti. chio” perché era un ospedale civile fino alla sua rimozione. Sul lato est della piazza scorre il fiume Meschio, che ha con- tribuito allo sviluppo economico di questa zona perché, oltre a essere fondamentale per l’agricoltura, Pubblico ringraziamento a: ha migliorato molte Sav.no S.p.A. attività industriali.
Johanna Jaeger Germania Unstill (Berlino, 1985) è un’artista tedesca con sede operativa a New York e a Berlino. Jaeger lavora con la fotografia installativa. Non si considera infatti una fotografa ma un’artista che usa la fotografia solo come un medium per registrare ciò che la circonda. Jaeger affronta le abitudini percettive creando ritratti inaspettati di situa- zioni banali, proprio nel suo studio. Il lavoro di Jaeger è quindi una reinterpretazione delle cose comuni: architettura, spazio, oggetti. L’artista si sente in questo modo come uno scienziato che sta soltanto analizzando e registrando cose e Video, 20 min. fenomeni, così come appaiono sotto gli oc- Riuscire a osservare lo scorrere del tempo è il sen- 9 chi. Usa la fotografia so del video Unstill, che registra il lento disperdersi con finalità scul- nell’acqua, formando un disegno liquido nel liqui- Palazzo Todesco toree e sviluppa il do, scandito dalle severe e reali lancette dei due Di fronte alla Loggia Civica suo lavoro lungo di Piazza Flaminio si trova grandi orologi posti accanto a Palazzo Todesco. una serie di traiettorie Palazzo Todesco, già Cesana L’opera è una riflessione sulla percezione visiva del che sono sempre in Bonaccorsi (sec. XV-XVI), tempo. Le finestre dello spazio al piano terra di Pa- stretto contatto con una più volte adattato nel corso lazzo Todesco fungono da cornice del video. Il vi- caratteristica fondamentale dei secoli, con alte colonne deo, proiettato solo dopo il tramonto, mostra gocce degradanti sul lato ovest per della fotografia: la relazione di inchiostro nero che si disperdono nell’acqua. At- seguire la salita lungo Via con lo spazio e con il tempo. traverso le gocce, il movimento veloce si trasforma Roma, fino alla stretta e ca- Jaeger ha conseguito la laurea in un movimento lento, fino a quando quasi nessun ratteristica “burella” che, die- in Fine Arts all’Università delle movimento è visibile perché le gocce sono ormai tro il palazzo, collega a Piazza Arti di Berlino e il Master of Fine della Fontana. Il palazzo, depositate. Art all’Hunter College di New dopo la recente ristruttura- York. zione, è utilizzato come sede polifunzionale e ospita mostre prestigiose. Pubblico ringraziamento a: Associazione Rotary Club Distretto 2060
Andrey Kuzkin Russia Untitled Installazione sospesa 200x300 cm cartello segnaletico in ferro bucato da proiettili Gli appelli di pace non sono ancora abbastanza 10 efficaci, la guerra fa parte della natura umana e Piazza Flaminio trasforma i luoghi continuando a esistere e a stra- Il vecchio Phorum Serravalli è volgere il mondo. Il cartello affisso mostra un mes- divenuto Piazza Marcantonio (Mosca, 1979) è un artista russo residente a Mosca. Ha lavorato come saggio che è l’opera stessa, rappresentando il tra- Flaminio in onore del famoso grafico per poi dedicarsi definitivamente alla carriera di artista. Nel gico dualismo insito nell’uomo: invocare la pace umanista, poeta e scrittore 2006 è diventato membro dell’Unione degli Artisti di Mosca e da allora passando attraverso l’orgoglio dei conflitti e degli di Serravalle (1498-1550). ha partecipato a numerose mostre collettive e preparato alcune mostre eroi. L’opera è un segnale stradale in alluminio, in- L’aspetto della piazza cambiò personali. Artista concettuale, ha partecipato a una collettiva in Italia stallato in città sotto un arco, alla vista dei passan- più volte, l’ultima quando, presso il Centro Pecci di Prato. Sue opere sono entrate a far parte della ti. Su entrambi i lati vi è la stessa iscrizione, una tra il 1817 e il 1830, la Regia Strada d’Alemagna fu aperta collezione permanente della galleria di Stato Tretyakov a Mosca. Famoso in italiano l’altra in tedesco. Il cartello, trapassato dal governo imperiale degli il suo lavoro Il fenomeno della natura, o 99 paesaggi con alberi nel quale dai proiettili, chiede al pubblico di cos’altro ci sia Asburgo; di conseguenza, Kuzkin, nudo, si mantiene in verticale con il capo a terra. La performance bisogno oltre l’amore, l’attenzione e la tranquillità. una parte degli edifici della più recente si è svolta ad Amburgo, la più ostica quella in Antartide dura- piazza è stata demolita e qui è ta solo 10 minuti. In una dichiarazione sul suo lavoro, Kuzkin ha precisato stato realizzato il grande Arco che “l’idea del progetto è ricordare che un essere umano è un essere austriaco, forse con lo naturale, come un albero. Vivendo nelle metropoli, circondati da oggetti scopo di ricomporre e accessori, stiamo dimenticando questa realtà”. Altro suo famoso hap- l’intera unità. Il lato pening è stato Circle-wise del 2008, in cui ha camminato in una pozza di nord della piazza è dominato dall’elegan- cemento, legato a un paletto. te Palazzo Cesana, il lato est è costeggiato Pubblico ringraziamento a: dal fiume Meschio, De Luca Servizi Ambiente S.r.l. che attraversa tutto il Filatura di Vittorio Veneto S.p.A. centro storico.
Christiane Peschek Austria Surface Study (Salisburgo, 1984) lavora con i codici di intimità e le loro trasformazio- ni all’interno della fotografia. Con il suo archivio fotografico personale Installazione fotografica stampa digitale su tela l’artista sperimenta alla ricerca degli ulteriori valori della fotografia e di come si relazionano alla nostra memoria fisica ed emotiva. Vedendo la fotografia come un frammento temporaneo di una realtà costruita, estrae i contenuti dell’immagine dal loro stato di eternità per creare trasformazioni con contesti ibridi di percezione, espandendo la visualità verso l’uso del testo e della fragranza. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre personali e collettive in Europa. Gli ultimi spettacoli tra cui: Salzburger Kunstverein, Benaki Museum di Atene, Fotogalerie Wien, Photon Gallery Vienna, il Mese eu- ropeo di fotografia di Vienna, Varfok Gallery Budapest, AILHA Lisbona, FOTOHOF Salzburg, Museo delle arti applicate di Vienna e mostre su diversi festival come Encontros da Imagem, Athens Photofestival, Photo Irlanda, Triennale di fotografia Amburgo. Christiane Peschek è stata recentemente insignita di premi quali: Tesla Art Trail Award Unseen, Start-Stipendium per fotografia artistica del governo federale d’Austria, Honorprize Encontros Da Imagem, Selection Portfolio Düsseldorf Forum NRW, Selezioni Youes Off Arles, vincitore L’installazione Surface Study indaga la vulnerabi- del Portfolio Review presso Foto Irlanda, Selezione Giornata Fotografica lità e il recupero di superfici umane attraverso il 11 di Lugano, Premi Chimera Art Award, ecc. materiale fotografico. Si formano in questo modo, Loggia dei Grani Lavora anche come curatrice per le pratiche post-fotografiche all’in- sulla fotografia, texture che sono al tempo stesso Era il centro economico di terno del collettivo artistico familiari e stranianti, come la pelle senza corpo. Serravalle, dove si svolgeva il internazionale 280A, dove ha Un modo per smontare le convenzioni e focaliz- mercato coperto. Adiacente al curato diversi progetti e zarsi invece sull’aspetto umano della guerra, nel teatro Da Ponte, incorniciata pubblicazioni in Europa senso più materiale del termine (ma forse sarebbe dal verde del colle di Sant’An- tonio (da dove si vedono in collaborazione con il meglio dire epidermico). Durante il processo di i ruderi dell’antica chiesa Forum culturale austria- post produzione di Surface Study avviene una cor- omonima), la Loggia dei co a Parigi, la Unseen rezione digitale sulle ferite e sulle violazioni della Grani chiude il lato ovest di Co-op Amsterdam pelle umana, come una cura a posteriori. L’abilità Piazza Minucci. Si tratta di un e il Photofestival di della pelle di rigenerarsi viene così prolungata dal- complesso tardo ottocentesco, Atene. Attualmen- la possibilità, data dal digitale, di guarire le vec- realizzato su un progetto di te vive e lavora a chie ferite. Giuseppe Segusini, ma succes- Vienna. sivamente rivisitato; l’impianto neoclassico è evidenziato da un colonnato architra- vato, sopra il quale si forma una terrazza balaustrata e impre- ziosita da sculture.
Sarah Smolders Belgio Memento Mori (Anversa, 1988) riflette lungamente sui luoghi in cui ha operato. Dopo che un lavoro è finito, l’artista documenta sistematicamente il luogo, Dipinto su pavimento mantenendo un’immagine residuale che può esterno 2230x3450 cm essere ricollocata più volte nel suo operare. Un pittura e spray aspetto intrigante di questo processo creativo è la continua ri-presentazione di queste imma- gini “di riposo” nel presente. Nei suoi inter- venti in situ, una sorta di trompe l’oeil diventa visibile evocando la cristallizzazione di quello spazio, in equilibrio tra apparire e scompari- re. L’esercizio concettuale della ri-presenta- zione dei luoghi è iniziato nel 2011, quando ha preso il via la serie infinita Studio Floor: ogni anno l’artista belga copia il pavimento del suo studio in scala uno a uno, com- piendo quasi un’indagine “arche- 12 ologica” delle tracce e delle La spazio vuoto della piazza in cui un tempo sor- macchie del suo lavoro annuale. Piazza Minucci gevano alcune abitazioni, tra cui casa Minucci, ha Smolders è anche interessata Il lato orientale di questa una nuova cornice che vuole contenere il ricordo piazza è dominato dall’im- all’utilizzo della vernice come della nostra storia collettiva, un ricordo, a volte, ponente facciata di Palazzo materialità, concentrandosi di perdita. Memento mori crea sulla pavimentazio- Minucci De Carlo, con sulle procedure chimiche di ne quei vecchi confini, dando forma a un luogo l’adiacente Chiesa della Santa miscelazione di pittura a Croce, alla quale è diretta- perduto e agli stessi ricordi. L’opera è un nuovo olio, pittura acrilica, verni- mente collegato dall’interno. dipinto per Piazza Minucci di Vittorio Veneto. La ce, vernice spray ecc. Esso venne eretto alla fine del piazza costituisce il foglio bianco dove disegnare Cinquecento per volontà di il profilo di nuove fondamenta. Il disegno è un in- Minuccio Minucci. Sull’al- tervento fragile, affidato allo scorrere del tempo e tro lato della strada si trova quindi lentamente scomparirà, nonostante abbia lo storico Teatro Sociale di la potenzialità di rimanere lì per sempre. Serravalle, oggi dedicato a Lorenzo Da Ponte, il celebre librettista di Mozart. In fondo alla piazza vi è la Loggia dei Grani, luogo del “mercato coperto”, che venne costruita nel 1896. Pubblico ringraziamento a: TMCI Padovan S.p.A.
Philip Topolovac Croazia Mapping 1 (Würzburg, 1979). Le sculture e gli oggetti di Topolovac trovano le loro origini nello spazio, nella terra e nella realizzazione di scavi. Un arti- Installazione su sta di origini croate, Topolovac, che, intersecan- pavimento interno do strettamente la dimensione del paesaggio 420x415x34 cm con quella della fotografia, appare interessato a resina, fibra di vetro, disseppellire ciò che è stato nascosto e scar- bulloni tato, rivelando così una serie di materiali del passato che erano stati dimenticati, insieme alle loro associazioni emotive. Topolovac ha co-fon- dato il progetto e il relativo spazio TÄT, uno showroom che è gestito come una galleria espositiva dai diplomati della sua ex uni- versità UdK, divenuto uno dei più efferve- 13 scenti luoghi di progettualità di Berlino. Ha 16 stampi compongono una grande mappa muta infatti studiato all’Universität der Künste di che descrive l’identità di un luogo qualsiasi, ten- Piazzetta XXII Berlino con Christiane Möbus e da allora ha tando così di modellare il mondo e il rapporto tra Maggio 1870 ricevuto molti premi e borse di studio. Nu- l’uomo e il suo pianeta. L’opera consiste in questi La Piazzetta XXII Maggio merose le residenze d’artista in Italia, Stati 16 stampi a forma quadrata, le cui sezioni sono 1870, nei pressi del Muni- Unti, Repubblica Ceca. tenute insieme da bulloni. La composizione di 16 cipio, è intitolata alla data unità forma una griglia che struttura l’opera. L’o- di costituzione del corpo di pera fatta di stampi deriva dall’idea della riprodu- Polizia Locale a Vittorio Ve- zione meccanica della realtà e dall’inutile tentativo neto; dal 2014, infatti, qui ha sede il Comando della Polizia di afferrarla. Il calco risultante è simile a un guscio Locale. vuoto, che mantiene però una forma superficiale. Pubblico ringraziamento a: Podere Sapaio S.a.S.
PALAZZO TODESCO SCALINATA DI SANTA 4 9 AUGUSTA MUSEO DEL CENEDESE 10 PIAZZA FLAMINIO 11 vi a 12 sa n t PIAZZAMINUCCI a n ’ PIAZZA d E LOGGIA DEI GRANI 2 8 FORO re a Si ringrazia Organizzazione generale TORRE BOARIO DELL’OROLOGIO 6 Ministero degli Affari Esteri e della Esercito Italiano MESCHIETTI Cooperazione Internazionale Museo Statale Ermitage via vi a Ministero per i Beni e le ca ss rs le Attività Culturali ca 51 o vo u r MONUMENTO AI CADUTI DELL’AERONAUTICA Main Sponsor Con il contributo di: AREA FENDERL ss5 MUNICIPIO MONUMENTO 5 1 AI CAVALIERI 1 DELL’ORDINE Sponsor DI VITTORIO STAZIONE FS 13 VENETO PIAZZETTA XXII MAGGIO via 1870 le d Pubblico ringraziamento el PINO progetto “Adotta un artista” a: la MONUMENTALE vitt Associazione Rotary Club - Distretto 2060 oria De Luca Servizi Ambiente S.r.l. Diemmebi S.p.A. PIAZZA BORRO Filatura di Vittorio Veneto S.p.A. Irinox S.p.A. ss5 Italparchetti S.p.A. 1 Podere Sapaio S.a.S. Ristorazione Ottavian S.p.A. PIAZZA CASTELLO 7 MESCHIO Sav.no S.r.l. DI SAN MARTINO TMCI Padovan S.p.A. Unindustria Treviso 3 Si ringrazia anche: Marvit S.r.l. e Neonlauro MUSEO DELLA BATTAGLIA www.vittorioveneto100.it
1918 Quando scoppia la pace Una “chiamata alle arti” quella che ha portato i 13 artisti internazionali, selezionati dal curatore Dimitri Ozerkov del Museo Ermitage di San Pietroburgo, a riflettere sul tema della pace. Italia, Francia, Regno Unito, Russia, Austria, Germania, Ungheria, Belgio, Grecia, Repubblica Ceca, Serbia e Croazia sono le nazioni riunite di nuovo a Vittorio Veneto che, attraverso 13 opere d’arte contemporanea, vogliono dare alla città un respiro internazionale che è finalmente quello della pace. 13 opere installate in luoghi diversi scandiscono quello che per Vittorio Veneto rappresenta d’ora in avanti il “Centennale”, un percorso artistico e allo stesso tempo urbano, dove i luoghi della guerra diventano il luogo di celebrazione della pace. www.vittorioveneto100.it
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