Latte e latticini nell'alimentazione dell'infanzia - Gian Vincenzo Zuccotti Università degli Studi di Milano
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Latte e latticini nell’alimentazione dell’infanzia Gian Vincenzo Zuccotti Università degli Studi di Milano Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi - Milano
Un nuovo paradigma Stato di salute: “Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità" Trasformazione anche del concetto di nutrizione Da intervento sulla inadeguatezza selettiva di specifici nutrienti (proteine, ferro, EFA..) a studio dell’impatto sulla “prognosi” relativa alla qualità dello sviluppo (crescita, intelligenza) e alla prevenzione di patologie cronico-degenerative
Latte e latticini For contemporary human populations, while childhood growth and bone strength are important for health, it is the effects of milk and dairy consumption on individual well-being and on chronic diseases and their associated economic costs that are of greater relevance. (Elwood et al., 2008)
PROGRAMMING: Fetal origin hypothesis di Barker “MUCH OF HUMAN DEVELOPMENT IS COMPLETED DURING THE FIRST 1000 DAYS AFTER CONCEPTION”
Outline ❖ Latte materno e latte vaccino ❖ Raccomandazioni e fabbisogni ❖ Latte ed effetti funzionali sulla salute nel breve e lungo termine: - patologie infettive - mineralizzazione ossea - diabete tipo 2 - colesterolo, pressione arteriosa, patologie cardio-vascolari - funzioni cognitive - chemoprevenzione ❖ Latte in condizioni patologiche ❖ intolleranza al lattosio ❖ allergia alle proteine del latte vaccino ❖ autismo
Allattamento al seno = GOLD STANDARD • Sistema biologico, specie-specifico • Modello ecologico • Determinante epigenetico positivo Voucher salute
TIPO DI LATTE Proteine (g) Lipidi (g) Glucidi (g) Sodio (mEq) Colostro 2.7 2.0 5.0 2.1 Latte di transizione 1.6 2.8 6.5 0.6 Latte maturo 1.1 3.2 7.0 0.7 Latte vaccino 3.2 3.7 4.8 2.2 Il latte materno : alimento ideale per il neonato, perfezionato nel corso dei millenni per garantire un apporto di nutrienti ottimale ed equilibrato Contenuto energetico medio: 0.62 - 0.80 kcal/g Lipidi: 40-55% dell’energia totale (essenziali PUFAs a lunga catena: AA, DHA) Glucidi: componente principale: lattosio, media 6g/L Proteine: > 400 proteine: caseine, sieroproteine, mucine Minerali, vitamine, elementi traccia, fattori bioattivi
• Variabilità interindividuale, sulla base di fattori genetici ed ambientali: - etnia ed età della nutrice - dieta, stato nutrizionale e BMI - stile di vita (es. fumo) - aumento ponderale durante la gravidanza - peso ed età gestazionale alla nascita (pretermine/ termine) • Variabilità intraindividuale: - fase dell’allattamento (differente composizione tra colostro, latte di transizione e latte maturo) - durata dell’allattamento - tempo trascorso dall’ultima poppata Figura: distribuzione di macronutrienti in un campione sequenziale di - momento della giornata 415 donazioni di latte materno. (Stam et al, Am J Clin Nutr. 2013.)
Latte materno ed effetti sulla salute Le Huerou-Luron et al. Breast- v. formula-feeding: impacts on the digestive tract and immediate and long-term health effects. Nutr Res Rev. 2010; 23(1):23-36.
Latte materno ed effetti sulla salute: breve termine Fattori ad attività immunomodulante Effetto protettivo nei confronti di: Immunoglobuline: principale sIgA (+ anticorpi M, A, D, G, E) - enterocolite necrotizzante nel pretermine Lattoferrina: si lega al ferro, - infezioni gastrointestinali rendendolo indisponibile - diarrea ai patogeni - giardiasi Lisozima: aumenta l’attività - infezioni respiratorie battericida delle IgA nei - otite acuta confronti di patogeni - < rischio di SIDS (morte in culla) gram - Oligosaccaridi: integrità barriera intestinale, crescita (Brahm et al. Benefits of breastfeeding and risks associated with microbioma positivo not breastfeeding. Rev Chil Pediatr. 2017;88(1):15-21) Leucociti: nel colostro macrofagi 40- 60% delle cellule, nel latte Anche attraverso meccanismi di regolazione maturo 80-90% epigenetica!
L’interleuchina 1β può stimolare la secrezione dell’IL- 8 attraverso l’attivazione del fattore di trascrizione nucleare κB (NF-κB ) nelle cellule intestinali. Il latte materno sembra inibire tale pathway di attivazione. Il latte materno potrebbe essere protettivo nei confronti dello sviluppo di NEC neonatale mediante la down regolazione dell’espressione genica dell’ IL- 8 , una citochina proinfiammatoria coinvolta nella fisiopatologia della NEC. PRIMA DIMOSTRAZIONE DEI MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI EFFETTI ANTI- INFIAMMATORI DEL LATTE MATERNO SU CELLULE INTESTINALI UMANE (IN VITRO). Am J Physiol Cell Physiol, 2004
ALLATTAMENTO AL SENO E PREVENZIONE DA OTITE MEDIA Recentemente, polimorfismi dei geni per alcune citochine proinfiammatorie (TNF- α e Interleuchina -6) sono stati associati ad una maggiore suscettibilità per otite media (OM) in età pediatrica. Il latte materno è protettivo nei confronti di OM anche in bambini portatori dei polimorfismi predisponenti. Janak A.Patel et al, Pediatrics 2006
Latte materno ed effetti sulla salute: effetti nel medio-lungo termine OBESITA’ FUNZIONI COGNITIVE COLESTEROLO Allattamento materno è educazione a corretti stili LATTE MATERNO ED di vita OUTCOME FUNZIONALE TUMORI DIABETE PRESSIONE ARTERIOSA
Outcome associato a qualsiasi tipo di allattamento La maggiore durata dell’allattamento al seno si associa ad una riduzione del 26% dell’Odds Ratio per sovrappeso e obesità (13% se solo studi di elevata qualità)
Latte materno e riduzione del rischio di obesità Azione delle sieroproteine del latte materno mediata da diversi meccanismi: • ↑secrezione GLP-1 (Glucagon-like peptide 1) • ↑ secrezione GPL (Glucose- dependent insulinotropic polypeptide) • ↓ secrezione grelina (ormone oressizzante che origina dalle cellule dell’antro gastrico) • inibizione secrezione gastrica di colecistochinina e alcuni aa ramificati • ↓ stimolazione insulina, IGF1 • abbondanza leucina • presenza α-lattoalbumina: effetto saziante migliore auto-regolazione dell’introito calorico Ridotto rischio di obesità Badillo-Suárez et al. Impact of Metabolic Hormones Secreted in Human Breast Milk on Nutritional Programming in Childhood ObesityJ Mammary Gland Biol Neoplasia (2017) 22:171–191 Visioli et al. Milk, dairy products, and their functional effects in humans: a narrative review of recent evidence. Adv Nutr. 2014;5(2):131-43.
Latte materno ed obesità: possibile ruolo epigenetico Il peroxisome proliferator-activated receptor-γ (PPARγ2) è un fattore di trascrizione espresso negli adipociti che regola: - differenziazione degli adipociti L’allele Ala12 del gene PPARɣ2 è - sensibilità all’insulina associato ad un più elevato adiposity - metabolismo delle lipoproteine index (BMI, circonferenza addominale, pliche cutanee) negli Tra le numerose varianti del gene PPARɣ2, una delle più comuni è adolescenti che non sono stati il polimorfismo Pro12Ala allattati al seno da piccoli. Verier et all, Diabetes Care 2010
Latte materno ed obesità: possibile ruolo epigenetico Gli adolescenti che non sono stati allattati al seno e portatori dell’allele Ala12 hanno un outcome peggiore rispetto a quello dei bambini non allattati al seno con polimorfismo Pro12Pro. Negli adolescenti che sono stati allattati al seno non ci sono differenze significative nell’adiposity index tra i portatori di Ala 12 e i non portatori. L’allattamento al seno modula in maniera dose-dipendente l’effetto negativo del polimorfismo Pro12Ala sull’adiposità I fenotipi modulati dai polimorfismi di PPARɣ2 possono essere influenzati da interazioni geni- ambiente nei primi mesi di vita Verier et all, Diabetes Care 2010
Latte materno e colesterolo Elevato apporto di colesterolo in età precoce Down-regulation di idrossimetil-glutaril-CoA-reduttasi epatica Ridotta sintesi endogena di colesterolo Latte materno determinante epigenetico positivo (Resta da indagare se tale pattern metabolico persista in età adulta) G. Owen. Infant feeding and blood cholesterol: a study in adolescents and a systematic review. Pediatrics 2002
“Breastfeeding is the best way to provide infants with the nutrients they need. WHO recommends exclusive breastfeeding starting within one hour after birth until a baby is 6 months old. Nutritious complementary foods should then be added while continuing to breastfeed for up to 2 years or beyond”.
Se manca latte materno … formule e latte vaccino IL LATTE FA MALE? FALSI MITI SUL CONSUMO DI LATTE E LATTICINI • aumenta il rischio di obesità • aumenta il rischio cardiovascolare • e’ cancerogeno • provoca l’autismo
Qualche dato epidemiologico ❖ Consumo di latte e latticini in calo nella popolazione di bambini ed adolescenti: Trend negativo 2005-06 (INRAN-SCAI) e 2012-13 (LIZ), sia a livello nazionale (ISTAT) che internazionale (FAO 2015) ❖ Anche negli Stati Uniti (latte tradizionalmente considerato bevanda oltre che alimento): - 1989/1991: consumo di latte 218 kcal/die - 2007/2008: consumo di latte 170 kcal/die (NHANES) - Quota dell’energia totale fornita da latte intero: 2001: 2.7% - 2010: 1.6% - Prevalenza di consumo di latte intero: 2001: 22.6% - 2010: 13.8% (bambini 2-19 anni, Mesirow and Welsh, 2015)
È vero che consumare latte aumenta il rischio di sovrappeso e obesità in età adulta? Dipende dall’età La programmazione dell’adiposità mediante IGF-1 è un processo complesso, documentato solo in bambini molto piccoli (Koletzko et al. 2016)
Perché serve attenzione alla quantità di proteine nelle prime epoche di vita? Ipotesi proteica: Apporto eccessivo di proteine (>15% Energia tot giornaliera): associato ad aumento di rischio sovrappeso e obesità negli anni successivi (Weber et al, 2014) Koletzko et al. High protein intake in young children and increased weight gain and obesity risk. Am J Clin Nutr 2016;103:303–4. C Hoppe, K Michaelsen : Am J Clin Nutr 2004;80:447; Eur J Clin Nutr 2004;58:1211; Eur J Clin Nutr 2009;63:1076. Proteine del latte responsabili di accelerazione della crescita ponderale e attività adipogenica? Dimostrato solo nelle prime epoche di vita
Livelli di assunzione di riferimento LARN PER LE PROTEINE 1996 Età g/kg/die g/die 6-12 mesi 1,87 15-19 1-3 anni 1,4 13-23 4-6 anni 1,30 21-28 7-10 anni 1,27 29-42 Maschi 11-14 1,21 44-65 anni 15-17 anni 1,20 64-72 Femmine 11- 1,13 35-51 14 anni 15-17 anni 1,05 52-55 RIDUZIONE NELL’APPORTO PROTEICO
Nelle età successive… - Framingham Children: 99 bambini seguiti dai 6 anni in poi terzile con minor consumo di latte in età prescolare (femmine
Possibili meccanismi - Consumo di yogurt e latte : indicatore di una dieta “high quality” migliore profilo insulinico Marette A et al. American Journal of Clinical Nutrition 2014 - Effetti diretti legati alla presenza di alcuni nutrienti: es calcio ↑ lipolisi, ↓ lipogenesi, ↓ assorbimento intestinale lipidi contribuisce ad un bilancio calorico negativo Villarroel P et al. Nutr Rev. 2014;72:627–637. - Effetto positivo sul microbiota intestinale effetto anti-obesità Arora T et al. interaction with gut microbiome and antiobesity potential. Nutrition. 2013;29:591–596.
Raccomandazioni sull’introduzione del latte vaccino Prima dei 12 mesi di età: non indicato (eccesso di proteine e rischio carenza di ferro) (Domellöf et al. 2014; Michaelsen & Greer 2014). Dopo i 12 mesi di età: consumo moderato, max 300 ml/die per non eccedere nell’apporto proteico (Koletzko et al. 2016) Latte vaccino: indicatore del consumo di una corretta prima colazione -> fattore determinante della qualità nutrizionale della dieta in età pediatrica (Agostoni e Brighenti 2010)
Micronutrienti in 100 g di latte
Livelli di assunzione di riferimento CALCIO
Contenuto di Calcio in alcuni alimenti • Parmigiano 1160 mg • Latte vaccino 115 mg • Acciuga o alice fresca 148 mg • Polpo 144 mg • Broccoletti di rapa 97 mg • Cavoli di bruxelles 51 mg • Patata 85 mg • Rughetta o rucola 309 mg Ogni 100 grammi di prodotto
Intake di calcio e mineralizzazione ossea Fattori responsabili delle differenze nella massa ossea: - genetici 60-80% - ambientali (es dieta, esercizio fisico) 20-40% Aumento intake di calcio: riduce il riassorbimento osseo -> miglior bilancio Impatto dell’intake di calcio sulla massa ossea dipende dall’età negli adolescenti l’intake di calcio con la dieta è responsabile del 12-22% della variazione nell’acquisizione di massa ossea (Braun et al, 2007; Hill et al, 2008)
Latte, latticini e mineralizzazione ossea Fattori e nutrienti implicati nella mineralizzazione ossea: - fosforo e vitamina K2 → regolazione del metabolismo calcico → componenti fondamentali della matrice inorganica dell’osso - vitamina D → regolazione dell’omeostasi sierica di calcio e fosforo - rapporto calcio/fosforo ideale nel latte - contenuto di molecole bioattive → stimolando l’assorbimento intestinale del calcio ne aumentano la biodisponibilità e grazie ad un effetto diretto attraverso l’IgF1. I prodotti caseari ed il calcio sono responsabili di: - incremento della crescita ossea nei bambini - minor rischio di osteoporosi in età adulta - minor rischio di fratture patologiche negli anziani Lanou et al. Calcium, Dairy Products, and Bone Health in Children and Young Adults: A Reevaluation of the Evidence. Pediatrics 2005;115:736–743
Dieta priva di latte e derivati: ridotto intake di calcio ed effetti clinici Intake di Calcio e mineralizzazione ossea ❖ Ridotta densità minerale ossea ❖ Aumentato rischio di fratture ❖ Statura ridotta ❖ Elevata % di sovrappeso (possibile effetto del ridotto intake di calcio) Ruth E Black et al. Am J Clin Nutr 2002
Latte, latticini e mineralizzazione ossea Trial controllati con supplementazione con calcio in ragazze adolescenti: - 700 mg/die sotto forma di latticini: densità minerale ossea (BMD) aumentata del 10% - 700 mg/die sotto forma di integratore: BMD aumentata dell’1-5% [1] In ragazze adolescenti con pubertà precoce (2-year RCT): - supplementazione con Calcio 1 g/die da prodotti caseari -> maggior spessore della corticale della tibia vs controlli e supplementazione con calcio carbonato [2] CONCLUSIONE: Intervento con supplementazione di calcio è efficace con latticini, non con integratori [1] Kerstetter JE. Do dairy products improve bone density in adolescent girls? Nutr. Rev. 1995;53(11):328-32. [2] Cheng S. et al. Effects of calcium, dairy product, and vitamin D supplementation on bone mass accrual and body composition in 10–12 y-old girls: a 2-y randomized trial. Am. J. Clin. Nutr. 2005, 82: 1115–1126.
Latte, latticini e rachitismo Rachitismo quasi eradicato nel XX secolo nei Paesi sviluppati, ma è stato registrato un numero crescente di casi negli ultimi anni: > Rischio di rachitismo tra bambini ed adolescenti in comunità di immigrati (dieta tipica povera in calcio e ricca in fitati) Probabile responsabile: effetto combinato di dieta povera in calcio + carenza vitamina D Prevenzione ideale: assicurare copertura del fabbisogno di calcio + vitamina D a tutti i bambini (Thacher et al., 2006)
Latte e salute dei denti Ohlund et al, 2007: bambini con intake di formaggio ≤ 1 volta su 5 giorni: media 1,5 superfici intaccate da carie Bambini con intake ≥ 5 volte su 5 giorni (almeno 1volta/die): nessuna carie Numero di carie non correlato con frequenza di assunzione di altri alimenti indagati (inclusi biscotti, torte, gelato, bibite gassate dolci, marmellate, cioccolato, caramelle e zucchero) Latte e latticini risultano protettivi da carie, anche se è ancora sconosciuto l’esatto meccanismo (Johansson and Lif Holgerson, 2011)
Raccomandazioni Il valore nutrizionale del consumo regolare e adeguato di un alimento è legato alla sua assunzione nell’ambito di un’alimentazione corretta (Demmer et al. 2016) Raccomandazioni italiane: - consumo quotidiano (porzioni giornaliere di latte/yogurt 1-2/die) - consumo di formaggi 2 volte /settimana Benefici: - aumento dell’intake di calcio del 25-35% - controllato apporto di lipidi totali, saturi e sodio, senza modificare l’introito calorico giornaliero
Società Italiana di Pediatria: raccomandato consumo quotidiano di latte/yogurt 1-2 porzioni
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine OBESITA’ TUMORI DIABETE LATTE E LATTICINI: OUTCOME FUNZIONALE MEDIO- LUNGO TERMINE FUNZIONI COGNITIVE COLESTEROLO PRESSIONE ARTERIOSA
Latte vaccino ed outcome funzionale: sovrappeso ed obesità Metanalisi 2016: analizzate 11 coorti indipendenti, campione totale di 46.011 bambini e adolescenti (età 2-14.9 anni; media 7.4 anni) Aumento del consumo di prodotti lattiero-caseari (+ 1 porzione al giorno) → riduzione massa grassa del 35%, riduzione rischio sovrappeso/obesità del 13% criticità: effetto del solo consumo di latte? (dato mancante) CONCLUSIONI: Intake di latte e latticini : rischio di obesità in età evolutiva
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine OBESITA’ TUMORI DIABETE LATTE E LATTICINI: OUTCOME FUNZIONALE MEDIO- LUNGO TERMINE FUNZIONI COGNITIVE COLESTEROLO PRESSIONE ARTERIOSA
Metanalisi 2017: studi di coorte su associazione intake proteico-DMT2 RISULTATO Il consumo di latte e latticini sembra avere un effetto protettivo nei confronti dell’insorgenza di DMT2 Meccanismi non ancora ben identificati. Ipotesi: - proteine del latte determinano incremento della risposta insulinemica, riduzione della fluttuazione glicemica, aumentata secrezione di GIP e GLP-1 (Visioli et al, 2014) - effetto di Calcio e Vitamina D (Calcio ↑ossidazione lipidica e ↓ stress infiammatorio ed ossidativo del tessuto adiposo; Vit.D ↑ termogenesi dieto-indotta) (Tong et al, 2011) - acido trans-palmitoleico (prev. Latticini ottenuti da latte intero) associato a ridotta incidenza di diabete (Mozaffarian et al, 2010)
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine OBESITA’ TUMORI DIABETE LATTE E LATTICINI: OUTCOME FUNZIONALE MEDIO- LUNGO TERMINE FUNZIONI Colesterolo COGNITIVE PRESSIONE ARTERIOSA
Latte ed outcome funzionali nel medio-lungo termine: colesterolo Il latte ed i prodotti caseari contengono colesterolo (ca 80 mg/100g) e acidi grassi saturi (ca 15g/100g) • consumo di latte intero e scremato sui livelli di colesterolo totale in soggetti sani Steinmetz KA, Am J Clin Nutr. 1994 St-Onge MP, et al. Am J Clin Nutr. 2000 • Effetto differente diversi prodotti caseari: Consumo di formaggio → NO effetto o lieve aumento sui livelli di colesterolo totale ed LDL vs burro e latte intero in soggetti sani (sostituzione 13% dell’intake calorico/die con 143 g di formaggio o 47 g di burro (stesso contenuto lipidico) per 6 wk in trial cross-over randomizzato in 49 soggetti sani Tholstrup T et al. J Am Coll Nutr. 2004 Hjerpsted J, et al. Am J Clin Nutr. 2011 Ipotesi: - Elevato contenuto in calcio: si lega ad acidi grassi ed aumenta escrezione intestinale . - Elevato contenuto in proteine e probiotici: modulazione colesterolo plasmatico - Elevato contenuto di acido stearico
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine OBESITA’ TUMORI DIABETE LATTE E LATTICINI: OUTCOME FUNZIONALE MEDIO- LUNGO TERMINE FUNZIONI COGNITIVE COLESTEROLO PRESSIONE ARTERIOSA
Latte ed outcome funzionali nel medio- lungo termine: pressione arteriosa Studio prospettico su 355 bambini australiani: consumo di latte a 18 mesi (almeno 2 porzioni/die) → livelli inferiori di pressione arteriosa ad 8 anni (Louie et al) Louie JC et al Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2013 I peptidi bioattivi presenti in abbondanza nei prodotti caseari fermentati quali tripeptidi (Ile-Pro-Pro e Val-Pro-Pro) hanno mostrato avere un effetto positivo sulla riduzione della PA e sono in corso studi in merito ad un possibile effetto antitrombotico Visioli F. and Strata A. Adv Nutr. 2014;5(2):131-43
Latte ed outcome funzionale: patologie cardio-vascolari Evidenze da metanalisi recenti: consumo totale di latte e latticini NON è associato ad aumentato rischio cardiovascolare (potrebbe anzi contribuire a riduzione del rischio CV) Bias principale in letteratura: confronto tra consumo e non consumo di latte, senza considerare il pattern dietetico complessivo Pattern dietetici specifici sono associati a riduzione del rischio CV, tra cui dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) e Dieta Mediterranea: in entrambe incluse quantità moderate di latte e prodotti caseari Ipotesi. Latte e latticini : contenuto di grassi saturi (considerato fattore di rischio per CVD), tuttavia presenza di altri componenti ad effetto positivo (calcio , vitamina D, peptidi bioattivi), presenza di SCFs quali acido oleico e stearico: effetto neutro su livelli di colesterolo plasmatico Elwood et al, 2010; Soedamah Muthu et al. ,2011
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine OBESITA’ TUMORI DIABETE LATTE E LATTICINI: OUTCOME FUNZIONALE MEDIO- LUNGO TERMINE FUNZIONI COLESTEROLO COGNITIVE PRESSIONE ARTERIOSA
Latte ed outcome funzionali nel breve e lungo termine: funzioni cognitive Studio caso-controllo su 469 studenti scuola primaria: supplementazione 250 ml latte (2,5% di grassi) quotidiana per 3 mesi RISULTATO: Effetto positivo di supplementazione con latte su funzioni cognitive e performance scolastiche (test psicologici, QI medio e media dei voti scolastici) Studio prospettico su 5000 bambini inglesi, follow-up per 65 anni RISULTATO: Migliore equilibrio (+25%) e rapidità nel camminare (+5%) in anziani che durante l’infanzia avevano consumato almeno 1 bicchiere di latte/die.
Peptidi bioattivi: un minimo comune denominatore
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine OBESITA’ TUMORI DIABETE LATTE E LATTICINI: OUTCOME FUNZIONALE MEDIO- LUNGO TERMINE FUNZIONI COGNITIVE COLESTEROLO PRESSIONE ARTERIOSA
Latte ed effetto chemopreventivo Possibile ruolo protettivo nei confronti dell’insorgenza di : - neoplasia colon retto - neoplasia mammella - neoplasia vescica componenti del latte e prodotti caseari ad effetto chemopreventivo ( calcio, vitamina D, acido butirrico, sfingolipidi, proteine) Nessun effetto per neoplasie: -Polmoni -Ovaie -Esofago e stomaco -Orofaringe La caseina, di contro, sembra avere un ruolo favorente l’insorgenza del cancro prostatico. Thorning et al. Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence. Food & Nutrition Research 2016
Latte e latticini in condizioni patologiche
A causa di grande variabilità nella tolleranza individuale, non è possibile determinare una singola soglia di tolleranza valida per tutti i soggetti intolleranti al lattosio. Anche se in alcuni soggetti sono stati descritti sintomi di intolleranza con intake
Allergia alle proteine del latte vaccino • Prevalenza reale (basata su test di provocazione): 0.8-3% (basata su test di provocazione) vs prevalenza “percepita” dietoterapia solo se diagnosi certa • Terapia: dieta priva di proteine del latte vaccino • Scelta della formula sostitutiva dipende da età, sintomi, compliance • Formule ad idrolisi estensiva di PLV (caseina/sieroproteine): I scelta Sampson HA J Allergy Clin Immunol 2016 EPGHAN GuideLine 2012
Latte ed autismo Basandosi sui dati ad oggi disponibili in letteratura, non esiste evidenza che supporta l’efficacia di qualsiasi intervento nutrizionale nel miglioramento dei sintomi in bambini affetti da disturbi dello spettro autistico Possibili rischi nutrizionali di diete senza latte e latticini e/o glutine in mancanza di una evidenza chiara che ne garantisca l’efficacia [1] F Marti, L. (2014). Dietary Interventions in Children with Autism Spectrum Disorders-An Updated Review of the Research Evidence. Current clinical pharmacology, 9(4), 335-349. [2] Hyman, S. L., Stewart, P. A., Foley, J., Cain, U., Peck, R., Morris, D. D., Wang, H., & Smith, T. (2016). The gluten-free/casein-free diet: A double-blind challenge trial in children with autism. Journal of Autism and Developmental Disorders, 46(1):205-220. [3] Marı´-Bauset, S., Zazpe, I., Mari-Sanchis, A., Llopis-Gonza´lez, A., & Morales-Sua´rez-Varela, M. (2014). Evidence of the gluten-free and casein-free diet in autism spectrum disorders: A systematic review. Journal of Child Neurology, 29(12): 1718-1727.
In conclusione..le evidenze ↑ : effetto/associazione avversa ↓ : effetto/associazione favorevole → : nessun effetto/associazione Thorning et al. Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence. F ood & Nutrition Research 2016
Per valutare l’effetto di latte e latticini sulla salute, è importante considerare l’impatto dell’intero alimento e dell’intera dieta e non solo i singoli nutrienti in esso contenuti ..whereas future studies will help to elucidate the role of milk and dairy products in human health, their use within a balanced diet should be considered in the absence of clear contraindications… • Dieta varia, BILANCIATA NORMOPROTEICA Adeguato intake di frutta e verdura (effetto tampone) – Corretto rapporto proteine animali/vegetali – Controllato apporto di acidi grassi saturi all’interno della dieta
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