Latte e latticini nell'alimentazione dell'infanzia - Gian Vincenzo Zuccotti Università degli Studi di Milano

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Latte e latticini nell'alimentazione dell'infanzia - Gian Vincenzo Zuccotti Università degli Studi di Milano
Latte e latticini
nell’alimentazione dell’infanzia

            Gian Vincenzo Zuccotti
            Università degli Studi di Milano
       Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi - Milano
Latte e latticini nell'alimentazione dell'infanzia - Gian Vincenzo Zuccotti Università degli Studi di Milano
Un nuovo paradigma
                              Stato di salute:

            “Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale
            e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità"

              Trasformazione anche del concetto di nutrizione

           Da intervento sulla inadeguatezza selettiva di specifici nutrienti
                             (proteine, ferro, EFA..)

                  a studio dell’impatto sulla “prognosi” relativa
                alla qualità dello sviluppo (crescita, intelligenza)
              e alla prevenzione di patologie cronico-degenerative
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Latte e latticini
                 For contemporary human populations,
while childhood growth and bone strength are important for health,
           it is the effects of milk and dairy consumption
          on individual well-being and on chronic diseases
                  and their associated economic costs
                     that are of greater relevance.
                                                (Elwood et al., 2008)
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PROGRAMMING: Fetal origin hypothesis di Barker

    “MUCH OF HUMAN DEVELOPMENT IS COMPLETED
   DURING THE FIRST 1000 DAYS AFTER CONCEPTION”
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Outline

❖       Latte materno e latte vaccino
❖       Raccomandazioni e fabbisogni
❖       Latte ed effetti funzionali sulla salute nel breve e lungo
        termine:
    -     patologie infettive
    -     mineralizzazione ossea
    -     diabete tipo 2
    -     colesterolo, pressione arteriosa, patologie cardio-vascolari
    -     funzioni cognitive
    -     chemoprevenzione

❖       Latte in condizioni patologiche
❖       intolleranza al lattosio
❖       allergia alle proteine del latte vaccino
❖       autismo
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Allattamento al seno
                                 =
                          GOLD STANDARD

• Sistema biologico, specie-specifico

• Modello ecologico

• Determinante epigenetico positivo

                Voucher salute
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TIPO DI LATTE          Proteine (g)   Lipidi (g)   Glucidi (g)   Sodio (mEq)

       Colostro               2.7            2.0          5.0           2.1

       Latte di transizione   1.6            2.8          6.5           0.6

       Latte maturo           1.1            3.2          7.0           0.7

       Latte vaccino          3.2            3.7          4.8           2.2

Il latte materno : alimento ideale per il neonato, perfezionato nel corso dei millenni
per garantire un apporto di nutrienti ottimale ed equilibrato

Contenuto energetico medio: 0.62 - 0.80 kcal/g
Lipidi: 40-55% dell’energia totale (essenziali PUFAs a lunga catena: AA, DHA)
Glucidi: componente principale: lattosio, media 6g/L
Proteine: > 400 proteine: caseine, sieroproteine, mucine
Minerali, vitamine, elementi traccia, fattori bioattivi
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• Variabilità interindividuale, sulla base di fattori
genetici ed ambientali:

- etnia ed età della nutrice
- dieta, stato nutrizionale e BMI
- stile di vita (es. fumo)
- aumento ponderale durante la gravidanza
- peso ed età gestazionale alla nascita (pretermine/ termine)

• Variabilità intraindividuale:
- fase dell’allattamento (differente composizione tra colostro,
latte di transizione e latte maturo)
- durata dell’allattamento
- tempo trascorso dall’ultima poppata                             Figura: distribuzione di macronutrienti in un campione sequenziale di
- momento della giornata                                          415 donazioni di latte materno.
                                                                  (Stam et al, Am J Clin Nutr. 2013.)
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Latte materno ed effetti sulla salute

Le Huerou-Luron et al. Breast- v. formula-feeding: impacts on the digestive tract and immediate and long-term health effects.
                                                                                            Nutr Res Rev. 2010; 23(1):23-36.
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Latte materno ed effetti sulla salute: breve termine
Fattori ad attività immunomodulante
                                            Effetto protettivo nei confronti di:
Immunoglobuline: principale sIgA (+
             anticorpi M, A, D, G, E)       - enterocolite necrotizzante nel pretermine
Lattoferrina: si lega al ferro,             - infezioni gastrointestinali
             rendendolo indisponibile       - diarrea
             ai patogeni                    - giardiasi
Lisozima: aumenta l’attività                - infezioni respiratorie
             battericida delle IgA nei      - otite acuta
             confronti di patogeni
                                            - < rischio di SIDS (morte in culla)
             gram -
Oligosaccaridi: integrità barriera
             intestinale, crescita          (Brahm et al. Benefits of breastfeeding and risks associated with
             microbioma positivo            not breastfeeding. Rev Chil Pediatr. 2017;88(1):15-21)
Leucociti: nel colostro macrofagi 40-
             60% delle cellule, nel latte
                                            Anche attraverso meccanismi di regolazione
             maturo 80-90%                  epigenetica!
L’interleuchina 1β può stimolare la secrezione dell’IL- 8 attraverso l’attivazione del fattore di
trascrizione nucleare κB (NF-κB ) nelle cellule intestinali.

Il latte materno sembra inibire tale pathway di attivazione.

Il latte materno potrebbe essere protettivo nei confronti dello sviluppo di NEC neonatale mediante
la down regolazione dell’espressione genica dell’ IL- 8 , una citochina proinfiammatoria coinvolta
nella fisiopatologia della NEC.

PRIMA DIMOSTRAZIONE DEI MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI EFFETTI ANTI- INFIAMMATORI DEL
LATTE MATERNO SU CELLULE INTESTINALI UMANE (IN VITRO).

                                                                       Am J Physiol Cell Physiol, 2004
ALLATTAMENTO AL SENO
          E PREVENZIONE DA OTITE MEDIA

      Recentemente, polimorfismi dei geni per alcune citochine
 proinfiammatorie (TNF- α e Interleuchina -6) sono stati associati ad
 una maggiore suscettibilità per otite media (OM) in età pediatrica.

Il latte materno è protettivo nei confronti di OM anche in bambini
               portatori dei polimorfismi predisponenti.

                                              Janak A.Patel et al, Pediatrics 2006
Latte materno ed effetti sulla salute:
  effetti nel medio-lungo termine

                  OBESITA’

     FUNZIONI
     COGNITIVE                COLESTEROLO   Allattamento materno è
                                            educazione a corretti stili
                    LATTE
                 MATERNO ED                         di vita
                  OUTCOME
                 FUNZIONALE

      TUMORI                    DIABETE

                 PRESSIONE
                 ARTERIOSA
Outcome associato
 a qualsiasi tipo di
   allattamento

    La maggiore durata dell’allattamento al seno si associa ad una
 riduzione del 26% dell’Odds Ratio per sovrappeso e obesità (13% se
                    solo studi di elevata qualità)
Latte materno e riduzione del rischio di obesità

Azione delle sieroproteine del latte materno mediata da diversi meccanismi:

•   ↑secrezione GLP-1 (Glucagon-like peptide 1)
•   ↑ secrezione GPL (Glucose- dependent insulinotropic polypeptide)
•   ↓ secrezione grelina (ormone oressizzante che origina dalle cellule dell’antro gastrico)
•   inibizione secrezione gastrica di colecistochinina e alcuni aa ramificati
•   ↓ stimolazione insulina, IGF1
•   abbondanza leucina
•   presenza α-lattoalbumina: effetto saziante

migliore auto-regolazione dell’introito calorico                                              Ridotto rischio di obesità

        Badillo-Suárez et al. Impact of Metabolic Hormones Secreted in Human Breast Milk on Nutritional Programming in Childhood
                                                                             ObesityJ Mammary Gland Biol Neoplasia (2017) 22:171–191
            Visioli et al. Milk, dairy products, and their functional effects in humans: a narrative review of recent evidence. Adv Nutr.
                                                                                                                       2014;5(2):131-43.
Latte materno ed obesità: possibile ruolo epigenetico

Il peroxisome proliferator-activated receptor-γ
(PPARγ2) è un fattore di trascrizione espresso negli
adipociti che regola:
- differenziazione degli adipociti                     L’allele Ala12 del gene PPARɣ2 è
- sensibilità all’insulina                             associato ad un più elevato adiposity
- metabolismo delle lipoproteine                       index (BMI, circonferenza
                                                       addominale, pliche cutanee) negli
Tra le numerose varianti del gene PPARɣ2,
una delle più comuni è                                 adolescenti che non sono stati
il polimorfismo Pro12Ala                               allattati al seno da piccoli.

                                                             Verier et all, Diabetes Care 2010
Latte materno ed obesità: possibile ruolo epigenetico

Gli adolescenti che non sono stati allattati al seno e portatori dell’allele Ala12 hanno un
outcome peggiore rispetto a quello dei bambini non allattati al seno con polimorfismo
Pro12Pro.

Negli adolescenti che sono stati allattati al seno non ci sono differenze significative
nell’adiposity index tra i portatori di Ala 12 e i non portatori.

L’allattamento al seno modula in maniera dose-dipendente l’effetto negativo del polimorfismo
Pro12Ala sull’adiposità

I fenotipi modulati dai polimorfismi di PPARɣ2 possono essere influenzati da interazioni geni-
ambiente nei primi mesi di vita

                                                                  Verier et all, Diabetes Care 2010
Latte materno e colesterolo
                 Elevato apporto di colesterolo in età precoce

   Down-regulation di idrossimetil-glutaril-CoA-reduttasi epatica

                     Ridotta sintesi endogena di colesterolo

          Latte materno determinante epigenetico positivo
(Resta da indagare se tale pattern metabolico persista in età adulta)

   G. Owen. Infant feeding and blood cholesterol: a study in adolescents and a systematic review. Pediatrics 2002
“Breastfeeding is the best way
  to provide infants with the
     nutrients they need.
 WHO recommends exclusive
breastfeeding starting within
  one hour after birth until a
     baby is 6 months old.
  Nutritious complementary
 foods should then be added
while continuing to breastfeed
 for up to 2 years or beyond”.
Se manca latte materno … formule e latte vaccino

             IL LATTE FA MALE?
FALSI MITI SUL CONSUMO DI LATTE E LATTICINI

         • aumenta il rischio di obesità

         • aumenta il rischio cardiovascolare

         • e’ cancerogeno

         • provoca l’autismo
Qualche dato epidemiologico
❖       Consumo di latte e latticini in calo nella popolazione di bambini ed adolescenti:
        Trend negativo 2005-06 (INRAN-SCAI) e 2012-13 (LIZ), sia a livello nazionale (ISTAT) che
        internazionale (FAO 2015)

❖       Anche negli Stati Uniti (latte tradizionalmente considerato bevanda oltre che alimento):

    -     1989/1991: consumo di latte 218 kcal/die
    -     2007/2008: consumo di latte 170 kcal/die
          (NHANES)
    -     Quota dell’energia totale fornita da latte intero:
          2001: 2.7% - 2010: 1.6%
    -     Prevalenza di consumo di latte intero:
          2001: 22.6% - 2010: 13.8%
          (bambini 2-19 anni, Mesirow and Welsh, 2015)
È vero che consumare latte aumenta il rischio di
        sovrappeso e obesità in età adulta?

                         Dipende dall’età

La programmazione dell’adiposità mediante IGF-1 è un processo complesso,
      documentato solo in bambini molto piccoli (Koletzko et al. 2016)
Perché serve attenzione alla quantità di proteine
           nelle prime epoche di vita?
                                      Ipotesi proteica:

Apporto eccessivo di proteine (>15% Energia tot giornaliera): associato ad
aumento di rischio sovrappeso e obesità negli anni successivi (Weber et al, 2014)

            Koletzko et al. High protein intake in young children and increased weight gain and obesity risk.
                                                                             Am J Clin Nutr 2016;103:303–4.
               C Hoppe, K Michaelsen : Am J Clin Nutr 2004;80:447; Eur J Clin Nutr 2004;58:1211; Eur J Clin
                                                                                         Nutr 2009;63:1076.

Proteine del latte responsabili di accelerazione della crescita ponderale e attività
adipogenica? Dimostrato solo nelle prime epoche di vita
Livelli di assunzione di riferimento

                            LARN PER LE PROTEINE 1996

                            Età           g/kg/die      g/die

                            6-12 mesi     1,87          15-19

                            1-3 anni      1,4           13-23

                            4-6 anni      1,30          21-28

                            7-10 anni     1,27          29-42

                            Maschi 11-14 1,21           44-65
                            anni
                            15-17 anni    1,20          64-72

                            Femmine 11-   1,13          35-51
                            14 anni
                            15-17 anni    1,05          52-55

               RIDUZIONE NELL’APPORTO PROTEICO
Nelle età successive…
- Framingham Children: 99 bambini seguiti dai 6 anni in poi
terzile con minor consumo di latte in età prescolare (femmine
Possibili meccanismi
- Consumo di yogurt e latte : indicatore di una dieta “high quality”           migliore profilo insulinico
                                                           Marette A et al. American Journal of Clinical Nutrition 2014

- Effetti diretti legati alla presenza di alcuni nutrienti: es calcio  ↑ lipolisi, ↓ lipogenesi,
↓ assorbimento intestinale lipidi  contribuisce ad un bilancio calorico negativo
                                                                         Villarroel P et al. Nutr Rev. 2014;72:627–637.

- Effetto positivo sul microbiota intestinale  effetto anti-obesità

                                                                    Arora T et al. interaction with gut microbiome and antiobesity
                                                                    potential. Nutrition. 2013;29:591–596.
Raccomandazioni sull’introduzione del latte vaccino
Prima dei 12 mesi di età: non indicato (eccesso di proteine e rischio carenza di
ferro) (Domellöf et al. 2014; Michaelsen & Greer 2014).

Dopo i 12 mesi di età: consumo moderato, max 300 ml/die per non eccedere
nell’apporto proteico (Koletzko et al. 2016)

                              Latte vaccino: indicatore del consumo di una
                              corretta prima colazione -> fattore determinante
                              della qualità nutrizionale della dieta in età
                              pediatrica (Agostoni e Brighenti 2010)
Micronutrienti in 100 g di latte
Livelli di assunzione di riferimento

CALCIO
Contenuto di Calcio in alcuni alimenti

                           •   Parmigiano            1160 mg
                           •   Latte vaccino           115 mg
                           •   Acciuga o alice fresca 148 mg
                           •   Polpo                  144 mg
                           •   Broccoletti di rapa      97 mg
                           •   Cavoli di bruxelles     51 mg
                           •   Patata                   85 mg
                           •   Rughetta o rucola      309 mg

                           Ogni 100 grammi di prodotto
Intake di calcio e mineralizzazione ossea
  Fattori responsabili delle differenze nella massa ossea:
  - genetici 60-80%
  - ambientali (es dieta, esercizio fisico) 20-40%

  Aumento intake di calcio: riduce il riassorbimento osseo
  -> miglior bilancio

  Impatto dell’intake di calcio sulla massa ossea dipende
  dall’età

negli adolescenti l’intake di calcio con la dieta è responsabile del 12-22% della
variazione nell’acquisizione di massa ossea
                                                    (Braun et al, 2007; Hill et al, 2008)
Latte, latticini e mineralizzazione ossea
Fattori e nutrienti implicati nella mineralizzazione ossea:

 - fosforo e vitamina K2 → regolazione del metabolismo calcico
                         → componenti fondamentali della matrice inorganica dell’osso
 - vitamina D → regolazione dell’omeostasi sierica di calcio e fosforo
 - rapporto calcio/fosforo ideale nel latte
 - contenuto di molecole bioattive → stimolando l’assorbimento intestinale del calcio ne
 aumentano la biodisponibilità e grazie ad un effetto diretto attraverso l’IgF1.

                                I prodotti caseari ed il calcio sono responsabili di:
                               - incremento della crescita ossea nei bambini
                               - minor rischio di osteoporosi in età adulta
                               - minor rischio di fratture patologiche negli anziani

 Lanou et al. Calcium, Dairy Products, and Bone Health in Children and Young Adults: A Reevaluation
                                                      of the Evidence. Pediatrics 2005;115:736–743
Dieta priva di latte e derivati:
                 ridotto intake di calcio ed effetti clinici
                                       Intake di Calcio e mineralizzazione ossea
❖   Ridotta densità minerale ossea
❖   Aumentato rischio di fratture
❖   Statura ridotta
❖   Elevata % di sovrappeso
    (possibile effetto del ridotto
    intake di calcio)

                                                     Ruth E Black et al. Am J Clin Nutr 2002
Latte, latticini e mineralizzazione ossea
 Trial controllati con supplementazione con calcio in ragazze adolescenti:
 - 700 mg/die sotto forma di latticini: densità minerale ossea (BMD) aumentata del 10%
 - 700 mg/die sotto forma di integratore: BMD aumentata dell’1-5% [1]

 In ragazze adolescenti con pubertà precoce (2-year RCT):
 - supplementazione con Calcio 1 g/die da prodotti caseari -> maggior spessore della
 corticale della tibia vs controlli e supplementazione con calcio carbonato [2]

 CONCLUSIONE:
 Intervento con supplementazione di calcio è efficace con latticini, non con integratori

[1] Kerstetter JE. Do dairy products improve bone density in adolescent girls? Nutr. Rev. 1995;53(11):328-32.
[2] Cheng S. et al. Effects of calcium, dairy product, and vitamin D supplementation on bone mass accrual and body composition in 10–12
y-old girls: a 2-y randomized trial. Am. J. Clin. Nutr. 2005, 82: 1115–1126.
Latte, latticini e rachitismo
Rachitismo quasi eradicato nel XX secolo nei Paesi
sviluppati, ma è stato registrato un numero
crescente di casi negli ultimi anni:

> Rischio di rachitismo tra bambini ed adolescenti in
comunità di immigrati (dieta tipica povera in calcio
e ricca in fitati)

Probabile responsabile: effetto combinato di dieta
povera in calcio + carenza vitamina D

Prevenzione ideale: assicurare copertura del
fabbisogno di calcio + vitamina D a tutti i bambini
(Thacher et al., 2006)
Latte e salute dei denti
Ohlund et al, 2007:
bambini con intake di formaggio ≤ 1 volta su 5 giorni: media 1,5 superfici intaccate da carie
Bambini con intake ≥ 5 volte su 5 giorni (almeno 1volta/die): nessuna carie

Numero di carie non correlato con frequenza di assunzione di
altri alimenti indagati (inclusi biscotti, torte, gelato, bibite
gassate dolci, marmellate, cioccolato, caramelle e zucchero)

Latte e latticini risultano protettivi da carie, anche se è ancora
sconosciuto l’esatto meccanismo (Johansson and Lif Holgerson,
2011)
Raccomandazioni

Il valore nutrizionale del consumo regolare e adeguato di un alimento è legato alla
sua assunzione nell’ambito di un’alimentazione corretta
(Demmer et al. 2016)

Raccomandazioni italiane:
- consumo quotidiano (porzioni giornaliere di latte/yogurt 1-2/die)
- consumo di formaggi 2 volte /settimana

Benefici:
- aumento dell’intake di calcio del 25-35%
- controllato apporto di lipidi totali, saturi e sodio, senza modificare l’introito
calorico giornaliero
Società Italiana di Pediatria: raccomandato consumo quotidiano di latte/yogurt 1-2 porzioni
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine

                             OBESITA’

                  TUMORI                    DIABETE
                               LATTE E
                              LATTICINI:
                              OUTCOME
                             FUNZIONALE
                               MEDIO-
                               LUNGO
                              TERMINE
                 FUNZIONI
                 COGNITIVE                 COLESTEROLO

                              PRESSIONE
                              ARTERIOSA
Latte vaccino ed outcome funzionale: sovrappeso ed
                         obesità

Metanalisi 2016: analizzate 11 coorti indipendenti, campione totale di
46.011 bambini e adolescenti (età 2-14.9 anni; media 7.4 anni)

Aumento del consumo di prodotti lattiero-caseari (+ 1 porzione al
giorno) → riduzione massa grassa del 35%, riduzione rischio
sovrappeso/obesità del 13%
criticità: effetto del solo consumo di latte? (dato mancante)

CONCLUSIONI:
Intake di latte e latticini : rischio di obesità in età evolutiva
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine

                             OBESITA’

                TUMORI                    DIABETE
                             LATTE E
                            LATTICINI:
                            OUTCOME
                           FUNZIONALE
                             MEDIO-
                             LUNGO
                            TERMINE
               FUNZIONI
               COGNITIVE                 COLESTEROLO

                            PRESSIONE
                            ARTERIOSA
Metanalisi 2017: studi di coorte su associazione intake
proteico-DMT2

RISULTATO
Il consumo di latte e latticini sembra avere un effetto
protettivo nei confronti dell’insorgenza di DMT2

Meccanismi non ancora ben identificati. Ipotesi:

- proteine del latte determinano incremento della risposta
insulinemica, riduzione della fluttuazione glicemica, aumentata
secrezione di GIP e GLP-1 (Visioli et al, 2014)
- effetto di Calcio e Vitamina D (Calcio ↑ossidazione lipidica e
↓ stress infiammatorio ed ossidativo del tessuto adiposo; Vit.D
↑ termogenesi dieto-indotta) (Tong et al, 2011)
- acido trans-palmitoleico (prev. Latticini ottenuti da latte
intero) associato a ridotta incidenza di diabete (Mozaffarian et
al, 2010)
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine

                               OBESITA’

                  TUMORI                    DIABETE
                               LATTE E
                              LATTICINI:
                              OUTCOME
                             FUNZIONALE
                               MEDIO-
                               LUNGO
                              TERMINE
                 FUNZIONI                  Colesterolo
                 COGNITIVE

                              PRESSIONE
                              ARTERIOSA
Latte ed outcome funzionali nel
         medio-lungo termine: colesterolo

     Il latte ed i prodotti caseari contengono colesterolo (ca 80 mg/100g) e acidi grassi saturi
     (ca 15g/100g)

•     consumo di latte intero e scremato  sui livelli di colesterolo totale in soggetti sani
                                                                                          Steinmetz KA, Am J Clin Nutr. 1994
                                                                                      St-Onge MP, et al. Am J Clin Nutr. 2000
•     Effetto differente diversi prodotti caseari:
       Consumo di formaggio → NO effetto o lieve aumento sui livelli di colesterolo totale ed LDL vs
       burro e latte intero in soggetti sani (sostituzione 13% dell’intake calorico/die con 143 g di
       formaggio o 47 g di burro (stesso contenuto lipidico) per 6 wk in trial cross-over randomizzato
       in 49 soggetti sani
                                                                                       Tholstrup T et al. J Am Coll Nutr. 2004
                                                                                       Hjerpsted J, et al. Am J Clin Nutr. 2011
      Ipotesi:
    -    Elevato contenuto in calcio: si lega ad acidi grassi ed aumenta escrezione intestinale                               .
    -    Elevato contenuto in proteine e probiotici: modulazione colesterolo plasmatico
    -    Elevato contenuto di acido stearico
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine

                              OBESITA’

                 TUMORI                     DIABETE
                              LATTE E
                             LATTICINI:
                             OUTCOME
                            FUNZIONALE
                              MEDIO-
                              LUNGO
                             TERMINE
                FUNZIONI
                COGNITIVE                 COLESTEROLO

                            PRESSIONE
                            ARTERIOSA
Latte ed outcome funzionali nel medio-
lungo termine: pressione arteriosa

   Studio prospettico su 355 bambini australiani: consumo di latte a
    18 mesi (almeno 2 porzioni/die) → livelli inferiori di pressione
                    arteriosa ad 8 anni (Louie et al)
                                            Louie JC et al Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2013

I peptidi bioattivi presenti in abbondanza nei prodotti caseari fermentati quali
tripeptidi (Ile-Pro-Pro e Val-Pro-Pro) hanno mostrato avere un effetto positivo sulla
riduzione della PA e sono in corso studi in merito ad un possibile effetto
antitrombotico

                                            Visioli F. and Strata A. Adv Nutr. 2014;5(2):131-43
Latte ed outcome funzionale: patologie cardio-vascolari

Evidenze da metanalisi recenti:
consumo totale di latte e latticini NON è associato ad aumentato rischio
cardiovascolare (potrebbe anzi contribuire a riduzione del rischio CV)

Bias principale in letteratura: confronto tra consumo e non consumo di latte, senza
considerare il pattern dietetico complessivo

Pattern dietetici specifici sono associati a riduzione del rischio CV, tra cui dieta
DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) e Dieta Mediterranea:
in entrambe incluse quantità moderate di latte e prodotti caseari

                Ipotesi. Latte e latticini : contenuto di grassi saturi (considerato fattore di
                rischio per CVD), tuttavia presenza di altri componenti ad effetto positivo
                (calcio , vitamina D, peptidi bioattivi), presenza di SCFs quali acido oleico e
                stearico: effetto neutro su livelli di colesterolo plasmatico

                                                     Elwood et al, 2010; Soedamah Muthu et al. ,2011
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine

                             OBESITA’

                  TUMORI                    DIABETE
                              LATTE E
                             LATTICINI:
                             OUTCOME
                            FUNZIONALE
                              MEDIO-
                              LUNGO
                             TERMINE
                FUNZIONI                  COLESTEROLO
                COGNITIVE

                            PRESSIONE
                            ARTERIOSA
Latte ed outcome funzionali nel breve e lungo
          termine: funzioni cognitive
                                                      Studio caso-controllo su 469
                                                      studenti scuola primaria:
                                                      supplementazione 250 ml latte
                                                      (2,5% di grassi) quotidiana per 3
                                                      mesi
   RISULTATO:
   Effetto positivo di supplementazione con latte su funzioni cognitive e performance
   scolastiche (test psicologici, QI medio e media dei voti scolastici)

                                             Studio prospettico su 5000 bambini
                                             inglesi, follow-up per 65 anni

   RISULTATO:
   Migliore equilibrio (+25%) e rapidità nel camminare (+5%) in anziani che durante
   l’infanzia avevano consumato almeno 1 bicchiere di latte/die.
Peptidi bioattivi: un minimo comune denominatore
Latte e latticini: outcome funzionale nel medio-lungo termine

                              OBESITA’

                TUMORI                      DIABETE
                               LATTE E
                              LATTICINI:
                              OUTCOME
                             FUNZIONALE
                               MEDIO-
                               LUNGO
                              TERMINE
                 FUNZIONI
                 COGNITIVE                 COLESTEROLO

                             PRESSIONE
                             ARTERIOSA
Latte ed effetto chemopreventivo
 Possibile ruolo protettivo nei confronti dell’insorgenza di :
- neoplasia colon retto
- neoplasia mammella

- neoplasia vescica

componenti del latte e prodotti caseari ad effetto chemopreventivo ( calcio, vitamina D,
acido butirrico, sfingolipidi, proteine)

 Nessun effetto per neoplasie:
-Polmoni

-Ovaie

-Esofago e stomaco

-Orofaringe

La caseina, di contro, sembra avere un ruolo
favorente l’insorgenza del cancro prostatico.

                    Thorning et al. Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence.
                                                                                                             Food & Nutrition Research 2016
Latte e latticini
in condizioni patologiche
A causa di grande variabilità nella tolleranza individuale, non è possibile determinare una
singola soglia di tolleranza valida per tutti i soggetti intolleranti al lattosio.
Anche se in alcuni soggetti sono stati descritti sintomi di intolleranza con intake
Allergia alle proteine del latte vaccino

• Prevalenza reale (basata su test di provocazione): 0.8-3% (basata su test di
 provocazione) vs prevalenza “percepita” dietoterapia solo se diagnosi
 certa

• Terapia: dieta priva di proteine del latte vaccino

• Scelta della formula sostitutiva dipende da età, sintomi, compliance

• Formule ad idrolisi estensiva di PLV (caseina/sieroproteine): I scelta

                                                       Sampson HA J Allergy Clin Immunol 2016
                                                                     EPGHAN GuideLine 2012
Latte ed autismo

Basandosi sui dati ad oggi disponibili in letteratura, non esiste evidenza che supporta l’efficacia di
qualsiasi intervento nutrizionale nel miglioramento dei sintomi in bambini affetti da disturbi dello
spettro autistico

Possibili rischi nutrizionali di diete senza latte e latticini e/o glutine in mancanza di una evidenza
chiara che ne garantisca l’efficacia

       [1] F Marti, L. (2014). Dietary Interventions in Children with Autism Spectrum Disorders-An Updated Review of the Research Evidence. Current clinical
       pharmacology, 9(4), 335-349.
       [2] Hyman, S. L., Stewart, P. A., Foley, J., Cain, U., Peck, R., Morris, D. D., Wang, H., & Smith, T. (2016). The gluten-free/casein-free diet: A double-blind
       challenge trial in children with autism. Journal of Autism and Developmental Disorders, 46(1):205-220.
       [3] Marı´-Bauset, S., Zazpe, I., Mari-Sanchis, A., Llopis-Gonza´lez, A., & Morales-Sua´rez-Varela, M. (2014). Evidence of the gluten-free and casein-free
       diet in autism spectrum disorders: A systematic review. Journal of Child Neurology, 29(12): 1718-1727.
In conclusione..le evidenze

                                                                                              ↑ : effetto/associazione avversa
                                                                                              ↓ : effetto/associazione favorevole
                                                                                              → : nessun effetto/associazione

Thorning et al. Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence. F
                                                                                            ood & Nutrition Research 2016
Per valutare l’effetto di latte e latticini sulla salute, è importante considerare l’impatto
dell’intero alimento e dell’intera dieta e non solo i singoli nutrienti in esso contenuti

..whereas future studies will help to elucidate the role of milk and dairy products in
human health, their use within a balanced diet should be considered in the absence of
clear contraindications…

      •   Dieta varia, BILANCIATA NORMOPROTEICA

                                                            Adeguato intake di frutta e verdura
                                                            (effetto tampone)

                –   Corretto rapporto proteine animali/vegetali               –   Controllato apporto di acidi grassi
                                                                                  saturi all’interno della dieta
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